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Docente: Ing. Filomena Savini – Servizio Salute e Sicurezza Ver.1.0 del 01.11.2020
CAMPI ELETTROMAGNETICI 3
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Oltre agli effetti diretti, esistono effetti indiretti che possono avere gravi
ricadute sulla salute e sicurezza e pertanto vanno prevenuti. E' da tener
presente che nella maggior parte dei casi il rispetto dei livelli di azione
prescritti per i lavoratori dall'attuale normativa non garantisce la prevenzione
degli effetti indiretti, che vanno presi in esame in maniera specifica, facendo
riferimento in primo luogo al rispetto dei valori limite espositivi prescritti per
la popolazione generale e per i luoghi aperti al pubblico.
Alcuni effetti indiretti sono:
• interferenze con attrezzature e altri dispositivi medici elettronici;
• interferenze con attrezzature o dispositivi medici impiantati attivi, ad
esempio stimolatori cardiaci o defibrillatori;
• interferenze con dispositivi medici portati sul corpo, ad esempio pompe
insuliniche;
• interferenze con dispositivi impiantati passivi, ad esempio protesi articolari,
chiodi, fili o piastre di metallo;
• effetti su schegge metalliche, tatuaggi, body piercing e body art;
• innesco involontario di detonatori;
• innesco di incendi o esplosioni a causa di materiali infiammabili o esplosivi;
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In primo luogo bisogna considerare che la normativa intende prevenire sia gli
effetti biofisici di tipo DIRETTO che gli effetti di tipo INDIRETTO.
Gli EFFETTI INDIRETTI insorgono tipicamente a livelli espositivi molto inferiori
ai Livelli di Azione fissati dalla normativa per prevenire gli effetti diretti e
possono avere gravi ricadute sulla salute (cfr. soggetti particolarmente
sensibili) e sulla sicurezza (cfr. rischio esplosioni ed incendi)
Gli effetti INDIRETTI SI PREVENGONO verificando in primo luogo se
nell’ambiente di lavoro sono rispettati i livelli di riferimento per la
popolazione generale prescritti dalla Raccomandazione 1999/519/CE e
recepiti dalla Legge Quadro Campi Elettromagnetici 36/2001. Le aree in cui si
riscontra il superamento dei livelli di riferimento per la popolazione generale
dovranno essere opportunamente segnalati e l’accesso dovrà essere interdetto
ai soggetti con controindicazioni specifiche all’esposizione.
Il confronto con i Valori di Azione e con Valori Limite di Esposizione fissati dal
TU 81/08 è da effettuarsi solo per i lavoratori esposti per motivi
professionali a CEM, che non dovranno avere controindicazioni specifiche
all’esposizione a CEM.
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In sede di valutazione del rischio in primo luogo si individuano le aree in cui vengono
superati i livelli di riferimento per la POPOLAZIONE GENERALE, di cui alla
raccomandazione 1999/519/CE. Tali aree andranno delimitate per prevenire l'accesso
accidentale ai soggetti sensibili (v. Tabella tratta da Guida non vincolante di buone
prassi per l’attuazione della direttiva 2013/35/UE relativa ai Campi Elettromagnetici
Volume 1). I soggetti sensibili non sono infatti tutelati dal rispetto dei valori di azione
per i lavoratori di cui al D.lgs 159/2016.
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Individuazione dei Lavoratori Esposti per Motivi Professionali a CEM ossia quei
lavoratori che usano giornalmente fonti di emissione di campi elettromagnetici.
Individuazione delle Sorgenti di rischio CEM (si fa un censimento dei luoghi e delle
attrezzature di lavoro; alcune sono definite conformi a priori e non necessitano di
valutazione del rischio).
La norma CEI EN 50499 contiene due tabelle: la prima comprende tutti i luoghi e le
attrezzature di lavoro conformi a priori, mentre la seconda un elenco non esaustivo
delle attrezzature per le quali è necessario procedere alla valutazione ulteriore.
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Estratto di Tab. 1 della norma CEI EN 50499: Luoghi di lavoro e apparecchiature conformi a priori
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Estratto di Tab. 2 della norma CEI EN 50499: apparecchiature suscettibili di necessitare di ulteriore
valutazione
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Una volta individuate le sorgenti e le aree ove si riscontra un campo disperso superiore ai
livelli di riferimento valevoli per la popolazione generale si provvede ad una
“zonizzazione” mediante la definizione delle seguenti Zone:
Zona 0: è la zona in cui i livelli di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico
rispettano i limiti per la popolazione generale, oppure in cui tutte le sorgenti presenti
sono conformi a priori. A questa zona può accedere chiunque, compresi i soggetti con
controindicazioni alle esposizioni, quali i portatori di protesi metalliche o di dispositivi
elettronici impiantati, le donne in gravidanza e i minori.
Zona 1: è la zona in cui è possibile che vengano superati i livelli di riferimento per la
popolazione, ma in cui sono sicuramente rispettati i limiti occupazionali. L’accesso a
questa zona deve essere consentito ai soli addetti alla lavorazione specifica in essa
effettuata, previo accertamento di idoneità espositiva specifica a CEM da parte del
Medico Competente; questi devono essere opportunamente formati ed informati.
L’accesso deve invece essere precluso a tutti gli altri lavoratori, agli individui della
popolazione ed in particolare ai soggetti con controindicazioni.
Zona 2: è la zona in cui i livelli di esposizione possono superare i valori limite
occupazionali. L’accesso a questa zona deve di regola essere interdetto a chiunque, a
meno che non siano attuate specifiche misure di tutela atte a prevenire il superamento
dei VLE per i lavoratori addetti a specifiche attività all'interno della Zona 2.
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PREVENZIONE E PROTEZIONE
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PREVENZIONE E PROTEZIONE
Accesso
Talvolta sono necessarie barriere
fisiche per limitare l’accesso ad
aree dove il campo è elevato, aree
che devono essere
opportunamente segnalate.
L’accesso a tali aree sarà
consentito solo a personale
autorizzato, previa valutazione
dell’assenza di controindicazioni
fisiche all’esposizione
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PREVENZIONE E PROTEZIONE
Protezione Personale
E’ relativamente semplice schermare i campi elettrici, ma è difficile ottenere
una protezione efficace dai campi magnetici. L’efficacia dei dispositivi di
protezione dipende dalla frequenza di campo e pertanto i dispositivi di
protezione adatti per una gamma di frequenza difficilmente sono adatti per
altre gamme.
Quindi la scelta dei DPI dipenderà dalla situazione specifica e dal tipo di rischi
che si vogliono evitare.
Esistono:
Tute conduttrici efficaci per i campi elettrici.
Adatti guanti isolanti possono essere usati per ridurre le correnti di contatto
DPI oculari per proteggere gli occhi dai campi ad alta frequenza
Calzature isolanti
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SORVEGLIANZA SANITARIA