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Corso di formazione

Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro


FORMAZIONE SPECIFICA – RISCHIO MEDIO

Modulo 6.1 - RISCHIO ELETTRICO: MISURE


DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NEGLI
UFFICI E NEI LABORATORI UNIVERSITARI-
PARTE 1
Novembre 2020 - www.univpm.it
RISCHIO ELETTRICO 2

La valutazione del rischio elettrico è diversa se riferita ad un


utilizzatore generico, come sono i «lavoratori» universitari o ad un
Addetto ai lavori elettrici come sono il personale delle ditte di
manutenzione.
Per un UTILIZZATORE GENERICO, una volta organizzata la:

• Realizzazione a regola d’arte di impianti e attrezzature


• Informazione/formazione e procedure
• Manutenzione a regola d’arte di impianti e attrezzature
• Verifiche e controlli periodici (art. 86 TU 81/08)

MISURE PREVENZIONE,
restano da definire le: PROTEZIONE E
COMPORTAMENTALI
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RISCHIO ELETTRICO 3

Per RISCHIO ELETTRICO si intende la probabilità che si


verifichi un evento dannoso a causa di contatto fisico con
elementi sotto TENSIONE.

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LA CORRENTE e LA TENSIONE 4

 La CORRENTE ELETTRICA (Ampère) è un movimento


ordinato di cariche elettriche che si muovono tra due
punti di un corpo conduttore.

 La TENSIONE o differenza di potenziale tra due punti (Volt)


è la quantità di energia necessaria a portare una carica
elettrica unitaria da un punto all’altro dei due punti
assegnati.

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IMPIANTI E UTILIZZATORI ELETTRICI 5

 IMPIANTI ELETTRICI: insieme dei


componenti (cavi canalizzazioni,
apparecchiature di manovra, apparecchiature
di protezione, quadri elettrici, prese e spine,
ecc.) compresi tra il punto di fornitura
dell’energia (contatore) e il punto di
utilizzazione

 UTILIZZATORI ELETTRICI: apparecchiature che utilizzano l’energia


elettrica per produrre lavoro, calore, luce, come pure le apparecchiature
informatiche, le stampanti, le apparecchiature per telecomunicazioni, ecc.

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OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 6

TU 81/08 art.80

Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i lavoratori siano


salvaguardati dai tutti i rischi di natura elettrica connessi all’impiego dei
materiali, delle apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro
disposizione ed, in particolare, da quelli derivanti da:
a) contatti elettrici diretti;
b) contatti elettrici indiretti;
c) innesco e propagazione di incendi e di ustioni dovuti a sovratemperature
pericolose, archi elettrici e radiazioni;
d) innesco di esplosioni;
e) fulminazione diretta ed indiretta;
f) sovratensioni;
g) altre condizioni di guasto ragionevolmente prevedibili.

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PERICOLI ELETTRICI 7

a) contatti elettrici diretti


(contatto tra una persona e
parti attive dell’impianto
elettrico, cioè con conduttori
che sono normalmente in
tensione)
E' un infortunio tipico di alcune categorie di
lavoratori, (es. elettricisti) che a causa delle
mansioni svolte si trovano a dover operare su
parti elettriche in tensione.
E’ comunque possibile che tale fenomeno si
riscontri anche in altre categorie di lavoratori a
causa di interventi di manutenzione carenti o
impropri, o a causa di manomissione di
attrezzature/apparecchiature.

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PERICOLI ELETTRICI 8

b) contatti elettrici indiretti


(contatto tra una persona e
parti conduttrici dell’impianto
elettrico che vanno in tensione
a causa di un guasto
dell’isolamento)

È un fenomeno assai più insidioso del


precedente, in quanto il passaggio di corrente
elettrica attraverso il corpo umano, si realizza
mediante un contatto con una parte metallica
di una apparecchiatura che in normali
condizioni non è in tensione ed è accessibile
all'utilizzatore.

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PERICOLI ELETTRICI 9

c) innesco e propagazione di
incendi e di ustioni dovuti a
sovratemperature pericolose,
archi elettrici e radiazioni;

L’arco elettrico è un fenomeno fisico di


ionizzazione dell’aria con produzione di calore
intenso, di gas tossici e raggi ultravioletti, che si
innesca a seguito di corto circuito. E’ un effetto
tipico del corto circuito specialmente in
impianti elettrici ad alto potenziale; è molto
pericoloso in quanto provoca il raggiungimento
di temperature elevatissime in grado di fondere
anche materiali molto resistenti, con
conseguente pericolo di innesco di incendio e
produzione di gas tossici
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PERICOLI ELETTRICI 10

d) innesco di esplosioni;
La progettazione e realizzazione di impianti
elettrici per luoghi con pericolo d’esplosione
deve essere realizzata attenendosi alle norme
Atex.

e) fulminazione diretta ed
indiretta
Le Scariche Atmosferiche, dette Fulmini, sono
fenomeni fisici che possono produrre scariche
con una intensità di corrente elevata fino 200
kAin tempi rapidissimi. Questa energia
sviluppata in un lasso di tempo così breve ha un
potere distruttivo enorme che può colpire non
solo strutture ed impianti ma anche vite
umane.

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EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO
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La corrente che attraversa una persona a seguito di


CONTATTO DIRETTO o CONTATTO INDIRETTO con elementi
sotto tensione, si definisce
ELETTROCUZIONE

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EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO
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ELETTROCUZIONE
Condizione necessaria perché avvenga l´elettrocuzione è che la corrente abbia rispetto al corpo un punto di
entrata e un punto di uscita. Il punto di entrata è di norma la zona di contatto con la parte in tensione, mentre
Il punto di uscita è la zona del corpo che entra in contatto con altri conduttori consentendo la circolazione
della corrente all´interno dell´organismo seguendo un dato percorso.
In altre parole, se accidentalmente le dita della mano toccano una parte in tensione ma l´organismo è isolato
da terra (scarpe di gomma) e non vi è altro contatto con corpi estranei, non si verifica la condizione di
passaggio della corrente e non si registra alcun incidente. Mentre se la medesima circostanza si verifica a piedi
nudi si avrà elettrocuzione con circolazione della corrente nel percorso che va dalla mano verso il piede, in tal
caso punto di uscita.
La gravità delle conseguenze dell´elettrocuzione dipende dall´intensità della corrente che attraversa
l´organismo, dalla durata di tale evento, dagli organi coinvolti nel percorso e dalle condizioni del soggetto.
Il corpo umano è un conduttore che consente il passaggio della corrente offrendo, nel contempo, una certa
resistenza a tale passaggio. Minore è la resistenza, maggiore risulta la quantità di corrente che lo attraversa.
Detta resistenza non è quantificabile in quanto varia da soggetto a soggetto, anche in funzione delle differenti
condizioni in cui il medesimo soggetto si può trovare al momento del contatto.
Molteplici sono i fattori che concorrono a definirla e che in sostanza non consentono di creare un parametro di
riferimento comune che risulti attendibile. Tra essi vi è il sesso, l´età, le condizioni in cui si trova la pelle (la
resistenza è offerta quasi totalmente da essa), la sudorazione, le condizioni ambientali, gli indumenti
interposti, la resistenza interna che varia da persona a persona, le condizioni fisiche del momento, il tessuto e
gli organi incontrati nel percorso della corrente dal punto di entrata al punto di uscita.

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EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO
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Scossa lieve Spiacevole sensazione al passaggio della corrente elettrica


Ustioni Effetti termici provocati dal passaggio di corrente elettrica nei tessuti o da
archi provocati da scariche elettriche, le cui conseguenze sono la
distruzione dei tessuti superficiali e profondi con possibile
danneggiamento di arti (braccia, spalle, arti inferiori ecc.), rotture delle
arterie con conseguenti emorragie, distruzione dei centri nervosi ecc.
Tetanizzazione Blocco della muscolatura
Arresto Respiratorio Contrazione dei muscoli addetti alla respirazione o dalla lesione del
centro nervoso che presiede a tale funzione
Alterazioni cardiache Fibrillazione ventricolare che è la principale causa di morte in quanto la
corrente elettrica altera la normale attività del muscolo cardiaco, le sue
fibre si contraggono disordinatamente e indipendentemente l’una
dall’altra cessando di svolgere le proprie funzioni.

Altre conseguenze sono:


la fibrillazione atriale (dispnea, cardiopalmo, ansietà),
l’insufficienza coronarica acuta e l’infarto del miocardio,
forme di tachicardia e sindromi ipertensive.

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EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO
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Il diagramma riporta in orizzontale i valori della


corrente espressi in mA, in verticale il tempo di
circolazione della corrente in ms. A ciascun punto
del diagramma corrisponde un valore di corrente
e un tempo di circolazione della stessa.
Zona 1
Tutti i punti che ricadono nella zona 1
rappresentano situazioni in cui i valori della
corrente e i tempi di circolazione non producono
normalmente nessun effetto fisiologico.
Zona 2
Rappresentano situazioni in cui non si verificano
effetti fisiologici mortali.
Zona 3
I punti all’interno della zona 3 rappresentano
condizioni in cui è possibile la tetanizzazione ma
non la fibrillazione ventricolare.
Zona 4
I punti appartenenti alla zona 4 rappresentano
invece situazioni che possono provocare la
fibrillazione ventricolare.
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EFFETTI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO
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La curva tratteggiata indica la curva di sicurezza


corrente-tempo assunta in sede normativa
internazionale ai fini della protezione contro i
contatti indiretti per interruzione automatica
dell’alimentazione.
• La curva di sicurezza è intermedia tra le curve
b e c1:
• al di sopra della curva b si ha lo schock
elettrico;
• La curva c1 individua i limiti della fibrillazione
ventricolare.

UNA CORRENTE DEL VALORE DI 500 mA (è la


corrente assorbita da una lampadina da 100 W)
CIRCOLANTE ATTRAVERSO IL CORPO UMANO
PER 50 ms O PIU’, PUO’ PROVOCARE LA
FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE
( si ricade infatti nella zona 4).

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