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Rischio elettrico

Rischio elettrico: alcune definizioni


Intensità di corrente
CORRENTE ELETTRICA E’ IL MOVIMENTO DI ELETTRONI UN
CONDUTTORE SI MISURA IN AMPERE (A)
ANALOGIA: MOVIMENTO DELL'ACQUA ALL' INTERNO DI UN TUBO
Tensione
È LA "FORZA" CHE SPINGE LA CORRENTE A CIRCOLARE NEL
CIRCUITO SI MISURA IN VOLT (V)
ANALOGIA: ALTEZZA DALLA QUALE UN CORPO PUÒ CADERE
La Resistenza
È L'OSTACOLO CHE UN MATERIALE OPPONE AL PASSAGGIO
DELLA CORRENTE SI MISURA IN OHM (Ω)
ANALOGIA: RUGOSITÀ DI UN TUBO CHE OSTACOLA IL PASSAGGIO RAPIDO DELL'ACQUA
AL SUO INTERNO
Natura della corrente
NELLA CORRENTE CONTINUA GLI ELETTRONI SI SPOSTANO IN UN
SOLO VERSO, NELLA CORRENTE ALTERNATA: GLI ELETTRONI SI
SPOSTANO PRIMA IN UN VERSO E POI NELL'ALTRO
Rischio elettrico

Perché l'elettricità è pericolosa?

Perché rappresenta un rischio invisibile.

Nulla è più somigliante ad un conduttore fuori


tensione di un conduttore sotto tensione.
DIFETTO…
LA CORRENTE ELETTRICA HA UN
DIFETTO:

NON SI VEDE MA SI SENTE


E QUANDO SI SENTE E’ TROPPO TARDI
Rischio elettrico
Svariate sono le possibilità di rischio
connesse all’utilizzo dell’energia
elettrica nelle sue varie forme :
➢elettrocuzione ”scossa elettrica”
(passaggio della corrente elettrica
attraverso il corpo umano);
➢esplosioni e/o incendi;
➢mancanza improvvisa dell’energia
elettrica;
➢altri tipi di rischio, avviamenti
intempestivi,etc.
Gli infortuni per elettrocuzione
•In Italia si verificano mediamente 5 infortuni elettrici
mortali la settimana (per folgorazione).

•I luoghi più pericolosi dal punto di vista elettrico sono i


cantieri edili ed i locali da bagno o per doccia.

•La maggior parte degli infortuni sono causati dagli impianti


a bassa tensione ed in misura minore dai componenti
elettronici e da rischio umano.

•Il 10-15 % di tutti gli incendi hanno origine dall’impianto


elettrico o dagli apparecchi elettrici utilizzati.
Rischio elettrico: elettrocuzione
• L’evento elettrocuzione si manifesta quando, in seguito
all’applicazione di una differenza di potenziale fra due o
più punti del corpo umano, questo viene percorso da
corrente.

• La condizione di elevato pericolo è direttamente


proporzionale:
– all’intensità di corrente attraverso il corpo umano;
– durata del contatto con parti in tensione (msec.).

• Qualche mA che attraversi il corpo per alcuni millisecondi


(msec.) può produrre nell’uomo effetti fisiologici
dannosi.
Rischio elettrico
Rischio elettrico
L'energia elettrica deve
essere utilizzata adottando
opportune le misure
precauzionali necessarie
per prevenire gli infortuni.
• ISOLAMENTO
• IMPIANTO DI MESSA A TERRA
• DISPOSITIVI DI
INTERRUZIONE PER
METTERE FUORI TENSIONE
LA PARTE IN CUI SI È
VERIFICATO IL GUASTO
• ADOZIONE DI PROCEDURE DI
UTILIZZO E MANUTENZIONE
Contatto diretto
Per contatto diretto si intende un contatto
con una parte dell’impianto che è
normalmente in tensione, come ad
esempio:
un conduttore che ha perduto
l’isolamento;
un elemento di una morsettiera
priva di coperchio;
l’attacco di una lampada, di un
fusibile o l’alveolo di una spina
durante l’inserzione nella presa, etc
Il contatto diretto è ritenuto il più
pericoloso, essendo il soggetto sottoposto
alla piena tensione verso terra del sistema
elettrico.
Contatto indiretto

Per contatto indiretto si


intende il contatto di
persone con parti
conduttrici metalliche,
normalmente non in
tensione ma che possono
andare in tensione per un
guasto di isolamento.
Il contatto indiretto è
però molto più subdolo.
Rischio elettrico: contatto diretto ed indiretto

Le misure di Le misure di protezione


protezione contro i contro i contatti
contatti DIRETTI sono INDIRETTI sono
essenzialmente basate essenzialmente basate
sull’isolamento dei sul collegamento a
conduttori elettrici, terra delle parti
sulla loro metalliche degli impianti
segregazione elettrici, nonché sulla
all’interno di involucri o rapida interruzione
locali chiusi oppure automatica del circuito
sull’utilizzo di tensioni in caso di guasto verso
ridotte non pericolose. massa.
La protezione dai CONTATTI DIRETTI
Le misure di contro i contatti diretti hanno lo scopo di proteggere
persone dai pericoli derivanti dal contatto con parti attive,
normalmente in tensione.

I sistemi previsti sono:

• Isolamento
• Involucri e barriere
• Ostacoli e distanziatori
La protezione dai CONTATTI INDIRETTI
Le misure di protezione contro i contatti indiretti hanno lo scopo di
proteggere le persone dai pericoli derivanti dal contatto con parti
conduttrici facenti parte dell’impianto elettrico o di utilizzatori elettrici
(si chiamano masse) normalmente isolate, ma che potrebbero andare
in tensione a causa di guasti (cedimento dell’isolamento).

I metodi di protezione sono classificati nel seguente modo:

•con interruzione automatica del circuito

•doppio isolamento
Rischio elettrico: collegamento a terra
Se cede l’isolante del circuito elettrico di
una apparecchiatura, l’intera parte
metallica si potrebbe portare a 220 volt,
con pericolo in caso di contatto.
Collegando a terra le previste parti
metalliche di apparecchi elettrici, ci
poniamo al sicuro da contatti con
potenziali pericolosi.
Normalmente le apparecchiature elettriche
vengono collegate a terra tramite
l’alveolo centrale delle prese (solo se
l’impianto di terra è esistente).
Il collegamento a terra provoca, in caso di
guasto, una circolazione di corrente
dall’oggetto verso terra. Questa
corrente viene avvertita dall’interruttore
differenziale (salvavita), che scatta.
Protezione con dispositivi differenziali
Il relé differenziale è un dispositivo
che rileva una differenza tra le
correnti entranti e uscenti da un
circuito (in condizioni normali la
somma delle correnti è sempre uguale
a zero). Nel caso che si verifichi un
guasto a terra una parte della corrente
fluisce verso il terreno e la risultante
della somma delle correnti non è più
uguale a zero. La corrente risultante
produce un flusso che induce su di un
terzo avvolgimento una corrente che è
in grado di fare intervenire
l’interruttore differenziale quando la
corrente differenziale supera il valore
di soglia per la quale è tarato.
Rischio elettrico: interruttori differenziali
• L’interruttore differenziale, che dovrebbe essere presente in
tutti i quadri elettrici, si riconosce facilmente per la presenza di
un pulsante contrassegnato con la lettera T.
• Questo pulsante serve per eseguire il test: premendolo si deve
ottenere lo scatto del salvavita.
• Questo pulsante deve essere premuto all’incirca una volta
al mese per impedire il bloccaggio nel tempo.
Rischio elettrico: quadro elettrico

• Normalmente il quadro elettrico contiene un interruttore


differenziale ed alcuni interruttori di tipo magnetotermico con
cui si comandano e si proteggono i circuiti luce e i circuiti che
alimentano le prese.

• Quest’ultimo racchiude due interruttori:


– uno termico che interviene per sovraccarico ovvero
quando assorbiamo più corrente del consentito: il sensore
all’interno dell’interruttore si riscalda provocando lo scatto.
– uno magnetico che scatta a causa di un istantaneo e
consistente aumento della corrente. Questa situazione è
tipica del cortocircuito.
Rischio elettrico: apparecchi di classe II

• Vi sono apparecchi elettrici che non devono essere collegati


all’impianto di terra in quanto la protezione è affidata a un
doppio isolamento o a un isolamento rinforzato.

• Per riconoscerli basta guardare la targa: deve


essere riportato il simbolo
con il doppio quadrato concentrico.

• La spina non ha il contatto centrale


che serve per il collegamento
all’impianto di terra.
La protezione: IL DOPPIO ISOLAMENTO

il doppio isolamento dell’apparecchiatura elettrica è


alternativo alla interruzione automatica del circuito
LE NORME di LEGGE

• D. Lgs. 81/2008

• Legge n. 186/1968 - Disposizioni concernenti la produzione di materiali,


apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici

• Decreto Ministeriale n° 37 del 22/01/2008


Norme per la sicurezza degli impianti.

• DPR n° 462 del 22/10/2001 Regolamento di semplificazione del procedimento per la


denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di
dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi.
LE NORME di BUONA TECNICA

· Le Norme CEI (CEI sta per Comitato Elettrotecnico Italiano)

· Le Norme CENELEC (CENELEC è l’omologo in campo europeo del CEI).

· Le Norme IEC (l’IEC è l’ente normatore a livello extraeuropeo).

Per gli impianti e le apparecchiature elettriche si applicano specifiche Norme CEI

La costruzione a “regola d’arte” delle apparecchiature elettriche è certificata da:


· Marchiatura CE;
· Marchio IMQ, (IMQ è l'Istituto Italiano del marchio di Qualità) o marchio di altri
Enti certificatori;
LA PREVENZIONE

Tutti i materiali, i macchinari e le apparecchiature, gli impianti elettrici


ed elettronici devono essere progettati, realizzati e installati a regola
d’arte.
LA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ

la ditta installatrice è tenuta a rilasciare


la dichiarazione di conformità
dell’impianto alla regola dell’arte
LA PREVENZIONE

E’ vietato eseguire lavori sotto


tensione, tranne casi particolari
previsti dal D. Lgs 81/08

Non possono essere eseguiti lavori non


elettrici in vicinanza di linee elettriche
il GRADO DI PROTEZIONE
delle apparecchiature elettriche
La norma CEI EN 60529/1997 classifica i gradi di protezione (IP) degli
involucri per apparecchiature elettriche.
La prima cifra indica il grado di protezione La seconda cifra indica il grado di
contro la penetrazione di corpi solidi protezione contro la penetrazione di liquidi
LA PROTEZIONE DAI FULMINI
Il datore di lavoro provvede affinché gli edifici, gli impianti, le
strutture, le attrezzature, siano protetti dagli effetti dei fulmini
realizzati secondo le norme tecniche.
LE VERIFICHE DEGLI IMPIANTI
Entro trenta giorni dalla messa in esercizio dell’impianto di messa a terra, dei
dispositivi contro le scariche atmosferiche e degli impianti elettrici in luoghi
con pericolo di esplosione (*) il datore di lavoro invia la dichiarazione di
conformità all’INAIL ed all’ASL
(*) solo alla ASL

Il datore di lavoro è tenuto ad effettuare REGOLARI MANUTENZIONI degli


impianti, nonché a
sottoporre gli stessi a
VERIFICA PERIODICA
ogni due o cinque anni in
funzione della tipologia
Rischio elettrico: fai da te “ahi ahi ahi”
• Il “fai da te” è tassativamente
vietato per quanto riguarda
l’impianto elettrico.

• Tutti i lavori devono essere


eseguiti da imprese
installatrici o installatori
abilitati. Importante, in questo
campo, è la Legge 46/90.
Rischio elettrico: interruttori unipolari
• Normalmente gli interruttori sono di tipo
unipolare. Cioè interrompono uno dei due
conduttori (fase o neutro) per cui non sono idonei
a garantire l’assenza di tensione sulle
apparecchiature alimentate, anche se queste non
sono in funzione.
Rischio elettrico: prese a spina

– Tipo A - Standard italiano - può sopportare


una corrente di 10 ampere (~ 2000 watt). Nel
suo uso bisogna evitare il sovraccarico con
prese multiple o con adattatori che permettono
l’inserimento di spine da 16 A (adatte per le
prese di tipo B). Il morsetto di terra è quello
centrale.
– Tipo B - Standard italiano - Può sopportare
massimo una corrente di 16 ampere (~ 3500
watt). Si trova solo in alcuni punti ove è
previsto un maggiore assorbimento di
corrente. Il morsetto di terra è quello
centrale.
Rischio elettrico: prese a spina

– Tipo C - Presa bivalente - unisce i due tipi


precedenti permettendo l’inserimento sia delle
spine da 10 A, sia di quelle da 16 A. Il
morsetto di terra è quello centrale.
– Tipo D - Standard tedesco (Schuko) - si può
trovare per l’uso di alcuni utensili. La corrente
può al massimo raggiungere 16 A. I morsetti
di terra sono posti lateralmente.
Rischio elettrico: prese a spina

• Le spine tedesche (Schuko) non devono essere inserite nelle


prese ad alveoli allineati se non tramite appositi adattatori
che trasformano la spina rotonda in spina di tipo domestico.

• Senza l’uso degli adattatori l’apparecchio elettrico funziona


ugualmente
ma risulta privo del
collegamento a terra con
grave pericolo per l’operatore.
Rischio elettrico: “alberi di Natale”
• Gli “alberi di Natale”, insieme di
più prese multiple, sono pericolosi
per le sollecitazioni a flessione che
introducono sugli alveoli delle prese,
fino a provocare l’uscita del frutto
fissato alla scatola con griffe.

• L’”albero di Natale” può provocare


surriscaldamenti localizzati, con
pericolo di incendio.

• Può essere utilizzata in suo luogo


una “ciabatta”.
IMPIANTO ELETTRICO LEGISLAZIONE
LEGGE N. 46/90
“NORME PER LA SICUREZZA DEGLI
IMPIANTI”
STABILISCE LE PROCEDURE DA SEGUIRE PER LA
REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI: ELETTRICI, ELETTRONICI,
RADIOTELEVISIVI, E DI PROTEZIONE DALLE SCARICHE
ATMOSFERICHE, ECC. ALL’INTERNO DEGLI EDIFICI.

• GLI IMPIANTI DEVONO ESSERE REALIZZATI DA


IMPRESE INSTALLATRICI AUTORIZZATE
• IN ALCUNI CASI GLI IMPIANTI SONO SOGGETTI
ALLA PROGETTAZIONE
• GLI IMPIANTI DEVONO ESSERE REALIZZATI
SECONDO LA “REGOLA DELL’ARTE” E IN RISPETTO
ALLE NORME “CEI”
IMPIANTO ELETTRICO LEGISLAZIONE

• PER I LAVORI ESEGUITI L’IMPRESA INSTALLATRICE DEVE


RILASCIARE LA “DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’”

• PREVEDEVA DEGLI INTERVENTI MINIMI PER LA MESSA IN


SICUREZZA DEGLI IMPIANTI PREESISTENTI (ENTRO
31/12/1998)

• I COMMITTENTI DEVONO FAR ESEGUIRE GLI IMPIANTI SOLO


A IMPRESE AUTORIZZATE

• PREVEDE LA VIGILANZA DA PARTE DELLE AUTORITA’ E


STABILISCE SANZIONI AMMINISTRATIVE

IN SOSTANZA QUALSIASI INTERVENTO


DEVE ESSERE ESEGUITO DA DITTA
AUTORIZZATA
IMPIANTO ELETTRICO - LEGISLAZIONE

LA DISPONIBILITA’ DELLA “DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’”:

• GARANTISCE L’UTENTE ALL’UTILIZZO DI UN


IMPIANTO SICURO E CONFORME ALLA LEGGE
• DESPONSORIZZA IL PROPRIETARIO IN CASO DI
INCIDENTE
• DESPONSORIZZA IL PROPRIETARIO IN CASO DI
CESSIONE O LOCAZIONE DELL’IMMOBILE
• EVITA SANZIONI DA PARTE DELLE AUTORITA’
IN CASO DI IMPIANTI REALIZZATI PRIMA DEL 1990 SU
RESPONSABILITA’ DEL PROPRIETARIO POTRA’
ESSERE REDATTO DA UN TECNICO QUALIFICATO UN
“CERTIFICATO DI RISPONDENZA” AI REQUISITI MINIMI DI
SICUREZZA STABILITI DALLA LEGGE (D.M. 37/2008)
IMPIANTO ELETTRICO
LEGISLAZIONE
IMPIANTO ELETTRICO - LEGISLAZIONE

Tutto il materiale
elettrico immesso in
commercio deve
portare la marcatura
“CE”. Un prodotto con
tale marcatura deve
rispondere a tutte le
direttive ad esso
applicabili. Senza tale
marcatura il materiale
non può essere
commercializzato.
IMPIANTO ELETTRICO - LEGISLAZIONE
La direttiva “bassa
tensione” stabilisce che
ciascun prodotto
elettrico deve essere
fornito sia di marcatura
CE che di targa con i
dati caratteristici del
costruttore e i
parametri elettrici per
un suo corretto uso
IMPIANTO ELETTRICO - LEGISLAZIONE
IMQ - ISTITUTO ITALIANO
DEL MARCHIO DI QUALITA’

L’apposizione di tale
marchiatura sugli
apparecchi elettrici
garantisce:
• l’approvazione del
costruttore
• la corrispondenza del
apparecchio alla
norma CEI
• il controllo della
produzione
PROTEZIONE DEI CONTATTI DIRETTI

PRESA A SPINA CON


ALVEOLI
NON SCHERMATI

PRESE A SPINA
CON ALVEOLI
SCHERMATI
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Non togliere la spina dalla


presa tirando il filo. Si
potrebbe rompere il cavo o
l'involucro della spina
rendendo accessibili le
parti in tensione. Se la
spina non esce, evitare di
tirare con forza eccessiva,
perché si potrebbe
strappare la presa dal
muro.
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Quando una spina si rompe


occorre farla sostituire con una
nuova marchiata IMQ (Istituto
italiano del Marchio di Qualità).

Non tentare di ripararla


con nastro isolante o con
l'adesivo.

E’ UN RISCHIO
INUTILE!
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Non attaccare più di un


apparecchio elettrico
a una sola presa. In
questo modo si evita
che la presa si
surriscaldi con
pericolo di corto
circuito e incendio.
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Per qualsiasi
intervento sull'impianto
elettrico chiedere
l'intervento di personale
specializzato. Se proprio è
necessario sostituire una
lampadina, staccare prima
l'interruttore generale di
zona.
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Usare sempre adattatori e


prolunghe adatti a
sopportare la corrente
assorbita dagli
apparecchi utilizzatori.
Su tutte le prese e le
ciabatte è riportata
l'indicazione della
corrente, in Ampere (A),
o della potenza
massima, in Watt (W).
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Gli adattatori con


spina 16 A e presa
10 A (o bipasso
10/16 A) sono
accettabili. Quelli
con spina 10 A e
presa 16 A (o
bipasso 10/16 A)
sono vietati.
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Spine di tipo tedesco


(Schuko) possono essere
inserite in prese di tipo italiano
solo tramite un adattatore che
trasferisce il collegamento di
terra effettuato mediante le
lamine laterali ad uno spinotto
centrale.
E' assolutamente vietato
l'inserimento a forza delle
spine Schuko nelle prese di
tipo italiano. Infatti, in tale
caso dal collegamento
verrebbe esclusa la messa a
terra.
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Gli adattatori multipli consentiti


dalle norme sono quelli con due
sole prese laterali. L'altro tipo,
con una terza presa parallela
agli spinotti, viene considerato
pericoloso perché consente
l'inserimento a catena di più
prese multiple. Il pericolo deriva
dalla possibilità di superare la
corrente massima sopportabile
dalla presa e dalla possibilità di
cedimento meccanico della
presa e degli adattatori a causa
del peso eccessivo sugli alveoli.
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Situazioni che vedono


installati più adattatori
multipli, uno sull'altro,
vanno eliminate.
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Segnalare immediatamente
eventuali condizioni di
pericolo di cui si viene a
conoscenza, adoperandosi
direttamente nel caso di
urgenza ad eliminare o
ridurre l'anomalia o il
pericolo. Ad esempio se vi
sono segni di cedimento o
rottura, sia da usura che da
sfregamento, nei cavi o nelle
prese e spine degli
apparecchi utilizzatori, nelle
prese a muro non
adeguatamente fissate alla
scatola, ecc.
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Utilizzare gli
apparecchi elettrici
attenendosi alle
indicazioni fornite
dal costruttore
mediante il libretto
di istruzione.
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Allontanare le tende o
altro materiale
combustibile dai
faretti e dalle
lampade.
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Evitare
assolutamente di
toccare con le mani
nude i cocci delle
lampade fluorescenti
(neon). Le eventuali
lesioni sono
difficilmente guaribili.
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Non coprire con indumenti, stracci o


altro le apparecchiature elettriche
che necessitano di ventilazione per
smaltire il calore prodotto.
Se si utilizzano stufette elettriche,
tenerle lontane da tende,
tappezzeria e altro materiale
combustibile.
Non appoggiare sulla stufetta stracci
umidi per asciugarli.
Prima di uscire, spegnere la stufetta e
staccare la spina.
E' vietato posare contenitori di liquidi e
vasi di fiori sopra gli apparecchi
elettrici e sopra le prese mobili
(ciabatte).
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Prolunghe e cavi devono


essere posati in modo da
evitare deterioramenti
per schiacciamento o
taglio. Non fare passare
cavi o prolunghe sotto le
porte. Allontanare cavi e
prolunghe da fonti di
calore.
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Occorre evitare di avere fasci di


cavi, prese multiple e comunque
connessioni elettriche sul
pavimento. Possono essere
causa d'inciampo o, soprattutto
se deteriorati, costituire pericolo
per chi effettua le operazioni di
pulizia del pavimento con acqua
o panni bagnati. Devono, quindi,
venire adottati sistemi per
sostenere e proteggere i cavi di
alimentazione e di segnale
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

Quando si utilizzano
prolunghe avvolgibili, prima
del loro inserimento nella
presa, occorre svolgerle
completamente per evitare il
loro surriscaldamento.
Quando si finisce di usare la
prolunga, staccare prima la
spina collegata alla presa a
muro. In questo modo non ci
sono parti del cavo elettrico in
tensione e si evita un rischio
inutile.
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO
Le spine di
alimentazione degli
apparecchi con potenza
superiore a 1 kW devono
essere estratte dalla
presa solo dopo aver
aperto l'interruttore
dell'apparecchio o quello
a monte della presa. Non
effettuare nessuna
operazione su
apparecchiature
elettriche quando si
hanno le mani bagnate o
umide.
RISCHI ELETTRICI E REGOLE DI COMPORTAMENTO

AL DIFFERENZIALE O
SALVAVITA” AFFIDIAMO OGGI
LA QUASI TOTALITA’ DELLA
SICUREZZA DELL’IMPIANTO
ELETTRICO E DELLE PERSONE
CHE LO UTILIZZANO.
DOBBIAMO ESSERE CERTI DEL
SUO BUON FUNZIONAMENTO
PER CUI E’ INDISPENSABILE
ESEGUIRE MENSILMENTE LA
VERIFICA AGENDO SUL TASTO
DI PROVA
MARCATURA CE

• La Marcatura CE è un logo che attesta la conformità di


un prodotto ai requisiti di sicurezza previsti da una o più
direttive comunitarie.
• CE è l’acronimo di Conformità Europea e non di
comunità europea o altre sigle che erroneamente
circolano.
• Non si tratta né di un marchio di qualità, né di un
marchio di origine.
• La sua presenza su un prodotto attesta che questo è
stato costruito nel rispetto delle direttive comunitarie.
Rischio elettrico: altre precauzioni
•Verificare, prima di effettuare il collegamento, le condizioni
generali dell’apparecchiatura (integrità della carcassa, cavo
elettrico di alimentazione non deteriorato);
•Spegnere le macchine e gli apparati elettrici al termine
dell’orario di lavoro.
•Segnalare sempre al Dirigente Scolastico ogni dubbio
sull’impianto elettrico.
•Nel togliere la spina delle apparecchiature, non tirare il
cavo di alimentazione ma agire direttamente sulla spina
con le opportune cautele;

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