Sei sulla pagina 1di 7

IL RISCHIO ELETTRICO

PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI Una delle cause pi frequenti di incidenti dovuti all'impianto elettrico quella di folgorazioni dovute a contatto indiretto. La protezione da contatto indiretto pu essere realizzata in due modi: 1. ATTIVA (con interruzione automatica del circuito) 2. PASSIVA (senza interruzione automatica del circuito).

Le misure di protezione attiva utilizzano interruttori automatici che intervengono interrompendo il circuito e impedendo a eventuali tensioni pericolose, causate dal guasto, di persistere per un tempo sufficiente a provocare effetti fisiologici pericolosi: Dispositivi di protezione contro le sovracorrenti: FUSIBILI, INTERRUTTORI MAGNETOTERMICI Dispositivi a corrente differenziale: INTERRUTTORI DIFFERENZIALI

La protezione passiva pu essere realizzata con modalit diverse. Si pu, per esempio, potenziare notevolmente l'isolamento impiegando apparecchiature con doppio isolamento. Le norme di riferimento sono in questo caso le CEI 64-8.

IL RISCHIO ELETTRICO
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI

Nel caso di protezioni attive necessario connettere tutte le masse a un punto a potenziale zero (TERRA) per mezzo di un conduttore di protezione. Nell'ipotesi di guasto si genera una corrente di guasto verso terra.

La norma CEI 64-8 prescrive l'utilizzo di un conduttore di protezione distinto dal conduttore neutro, che connetta le masse dell'impianto all'impianto di terra. La stessa norma prevede inoltre che l'interruzione del circuito deve essere realizzata in un tempo massimo di 5 s se la tensione di contatto pari a 50 V (quella prevista come limite di sicurezza). La norma stabilisce inoltre che gli impianti di uno stesso edificio devono disporre ciascuno di un autonomo impianto di terra, definendo con impianto di terra il complesso di opere e conduttori che permettano un contatto efficiente con il terreno allo scopo di disperdere correnti in esso.

IL RISCHIO ELETTRICO
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI Il fusibile il pi semplice tra i dispositivi di protezione. Viene posto in serie alla linea che si vuole proteggere e interviene interrompendo la linea quando il valore della corrente che lo attraversa tale da provocare la sua fusione (a causa di un sovraccarico o di un cortocircuito). Una volta fuso va sostituito e limpianto rimane temporaneamente fuori uso. Linterruttore magnetotermico un dispositivo meccanico di interruzione della corrente. Un opportuno meccanismo di sganciamento al suo interno provoca l'apertura automatica dei contatti quando la corrente che lo attraversa supera un determinato valore per un certo tempo (sovracorrenti e cortocircuiti). Eliminato il guasto che ha provocato l'intervento, chiunque pu facilmente ripristinare il circuito azionando una leva del magnetotermico che riporta in tensione la molla di sgancio e riattiva il contatto. L'interruttore differenziale, o "salvavita", un dispositivo che interviene automaticamente, interrompendo lalimentazione, quando si verifica una dispersione di corrente verso terra superiore ad un determinato valore (per utenze civili, il valore limite di corrente differenziale di 30 mA). Tale dispersione, oltre ad essere causata da apparecchiature elettriche difettose, pu essere causata anche dal contatto diretto di parte del corpo umano, non isolata, con un elemento in tensione di un impianto realizzato non a regola darte.

IL RISCHIO ELETTRICO
ENERGIA ELETTRICA E SICUREZZA

necessario dotare i locali di un efficiente impianto di terra e di un adeguato interruttore che proteggano le persone dalle dispersioni di corrente elettrica dovute a eventuali cattivi funzionamenti.

Non improvvisare un impianto di terra collegando il conduttore di un elettrodomestico al tubo dellacqua della propria abitazione, per non mettere in pericolo lincolumit degli utenti direttamente interessati e anche quella di tutti coloro che abitano nello stesso stabile.

IL RISCHIO ELETTRICO
ENERGIA ELETTRICA E SICUREZZA
Nella necessit di utilizzare lampade elettriche portatili, non arrangiarsi, ma usare quelle con i relativi sistemi di sicurezza. Verificare il funzionamento dei sistemi di bloccaggio e gli azionamenti di sicurezza delle varie utenze. buona norma inserli quando non sono in uso.

La realizzazione di un impianto elettrico negli edifici civili ed industriali va affidata a esperti sia per il progetto che per lesecuzione (L.46/90, sostituita dal D.Lgs. 37/2008). Un impianto mal dimensionato o eseguito in modo non corretto, oltre a essere fonte di danni economici, pu essere causa di piccoli inconvenienti, come prese o punti di collegamento che si surriscaldano o di seri problemi come cortocircuiti, danni allisolamento ecc.

IL RISCHIO ELETTRICO
ENERGIA ELETTRICA E SICUREZZA

Non rimuovere i contatti del collegamento a terra delle spine, poich in tal modo si annulla la protezione.

Evitare di tirare il cavo elettrico nel tentativo di estrarre la spina, inserire e togliere le spine afferrando sempre il corpo isolante, evitando di toccare gli spinotti. Non fare tale operazione con mani sudate o bagnate.

IL RISCHIO ELETTRICO
ENERGIA ELETTRICA E SICUREZZA

Non usare pi prese collegate tra loro per evitare cortocircuiti con conseguente pericolo di incendio: impiegare se necessario prese multiple mobili facendo attenzione alle rispettive portate. Non effettuare collegamenti di utilizzatori direttamente a porta lampade.

La funzionalit del differenziale deve essere verificata almeno una volta ogni sei mesi agendo sullapposito tasto di prova, avendo avuto cura di spegnere prima tutte le apparecchiature ad esso collegate. Le prove strumentali sugli interruttori differenziali (soglie e tempi di intervento) devono essere eseguite almeno una volta ogni tre anni.

Potrebbero piacerti anche