Le radiazioni non ionizzanti e radiazioni ionizzanti
2 Il termine campi elettromagnetici, molto generico e comprende una serie di agenti diversificati per caratteristiche fisiche, modalit di trasmissione, meccanismi di interazione e effetti biologici; essenizalmente si suddividono in:
- Campo elettrico - Campo magnetico
I due campi concomitanti, a frequenze molto basse si comportano come agenti fisici indipendenti, e lenergia sviluppata resta localizzata intorno alla sorgente. 3 Il campo elettrico prodotto dalle cariche elettriche presenti nei conduttori dellimpianto elettrico ed presente anche quando limpianto spento, ma collegato alla rete di alimentazione.
Il campo magnetico si produce quando unapparecchio elettrico viene messo in funzione e in esso circola corrente elettrica. Il campo magnetico non facilmente schermabile a differenza di quello elettrico , e penetra qualsiasi oggetto; a frequenze elevate, si manifesta sotto forma di onde che trasportano energia elettrica e magnetica invisibile, e si propaga alla velocit della luce. Quando unonda elettromegnetica incontra un ostacolo, penetra la materia e vi deposita la propria energia (radiazione). 4 Un campo elettrico variabile genera un campo magnetico e viceversa. Il risultato un'onda, detta onda elettromagnetica, che si propaga nello spazio ed composta da un campo elettrico e da un campo magnetico.
Il Tesla l'unit di misura del campo magnetico adottata dal Sistema Internazionale (SI) o meglio il suo sottomultiplo microTesla (abbreviato uT) pari ad un milionesimo di Tesla.
Esiste anche un'altra unit comunemente usata nella misura del campo magnetico, il Gauss. Un Tesla corrisponde a 10.000 (diecimila) Gauss. In uno specifico mezzo, l'intensit del campo elettrico E legata alla densita di potenza P (espressa in Watt/m 2 ) dalla relazione: P(W/m 2 ) = E 2 / Z Dove Z l'impedenza del mezzo. Per la misura dei campi elettrici a Radiofrequenza si usa invece come unit di misura il Volt/metro (abbreviato V/m).
5 In tutti gli ambienti domestici e industriali sono presenti campi elettromagnetici; ci dovuto soprattutto alla diffusione degli impianti e delle apparecchiature elettriche.
Le radiazioni elettromagnetiche si suddividono in due campi:
6 Con il termine radiazioni non ionizzanti (NIR : Non Ionizing Radiation) si indicano in genere tutte quelle forme di radiazioni elettromegnetiche che non posseggono energia sufficiente a provocare la ionizzazione della materia. Le NIR sono generate da un campo elettromagnetico con frequenza compresa tra 0 e 300 GHz.
7 Sono considerati NIR: - i raggi ultravioletti (UV) - il visibile - linfrarosso (IR) costituenti nel complesso la radiazione ottica; anche il sole una sorgente naturale di radiazione ottica e come tale va considerata in tutte quelle attivit lavorative che costringono allaperto per molte ore diurne. - le radiofrequenze. Le principali sorgenti sono costituite dagli impianti di ricetrasmissione radio/TV - le microonde. Le principali sorgenti sono costituite dagli impianti di telefonia cellulare - campi elettromagnetici caratterizzati da frequenze estremamente basse (ELF - Extra Low Frequency) pari a 50-60 Hz. La principale sorgente costituita dagli elettrodotti, che trasportano energia elettrica dalle centrali elettriche di produzione agli utilizzatori. 8
Le radiazioni non ionizzanti sono in grado di interagire con la materia provocandone essenzialmente un riscaldamento; a tale azione pu comunque conseguire anche un danneggiamento delle cellule con modificazioni chimico-fisiche.
9 Fattori di rischio:
- intensit del campo elettrico e/o magnetico - tempo di esposizione
Effetti sullorganismo: Radiofrequenze e microonde
Gli effetti sanitari accertati o ipotizzati si dividono in due categorie: - effetti termici, caratterizzati da trasformazione in calore nei tessuti biologici di parte dellenergia associata a unonda elettromagnetica - effetti non termici, che si manifestano per valori di potenza dissipata molto pi bassi e in genere collegati a disturbi soggettivi. 10 Esempi di manifestazioni morbose nelluomo attribuite a radiofrequenze e microonde
Occhio: cataratta del cristallino, congiuntivite, lesioni retiniche Cuore e circolazione : bradicardia, ipo e ipertensione, alterazioni ECG Varie: iperattivit tiroidea Sistema nervoso: diminuita risposta alla fotostimolazione Sintomi soggettivi: cefalea, nausea, vertigini, insonnia, irritabilit, debolezza, senso di malessere
11 Apparati che emettono radiazione ultravioletta (UV) sono utilizzati in ambito domestico, medico, commerciale, industriale(arco elettrico, lampade germicide, corpi incandescenti prodotti in metallurgia e nella lavorazione del vetro). I UV si producono artificialmente eccitando un gas con una scarica elettrica o riscaldando un corpo fino allincandescenza. Le principali sorgenti UV sono lampade alogene e a bassa pressione (inattivazione virus e batteri), fototerapia...
Lesposizione a tale tipo di radiazione pu produrre danni acuti o a lungo termine a carico dellocchio e della cute e che, a parit di esposizione, il tipo e la gravit del danno dipendono fortemente dalla lunghezza donda della radiazione. 12 Molto diffuse sono anche le sorgenti di luce visibile, le cui intensit variano entro limiti molto ampi; i fattori da prendere in considerazione nel valutare i potenziali rischi, sempre per locchio, connessi a esposizioni a tali radiazioni sono essenzialmente rappresentati dallintensit della sorgente, dal diametro pupillare , cui correlata larea di esposizione, e dalla durata dellesposizione stessa.
Per quanto riguarda la radiazione infrarossa, le maggiori esposizioni sono possibili in alcuni settori lavorativi, tipo altiforni, fusione dei metalli e del vetro, arco elettrico Tra le sorgenti artificiali di radiazione ottica, notevole rilievo hanno i dispositivi laser; lesposizione pu causare danni anche rilevanti, di natura termica o fotochimica, a livello di cornea, cristallino e retina. 13 saldature resine termoplastiche brasatura tempera ricottura Settori industriali e esempi tecnologie a campi EM trattamenti termici fusione e degassaggio sottovuoto semiconduttori essicamento anime di fonderia mettalurgico e meccanico stampa e saldatura accessori riscaldamento metalli plastificazione incolaggio verniciatura pezzi meccanici fusione saldatura gomma preriscaldamento mescole stampa, collaggio vulcanizzazione profilati preriscaldamento resine indurenti settori diversi fusione uranio degassaggio sotto vuoto per tubi elettronici produzione apparecchiature per radiodiffusione produzione industriale ozono fusione metalli oreficeria 14
Lesposizione a campi elettromagnetici allinterno dei luoghi di lavoro dipende, oltre che dalle sorgenti, anche da una complessa serie di fattori, quali le caratteristiche dellinstallazione degli apparati, il loro stato di manutenzione, le procedure di utilizzo, le caratteristiche degli ambienti, la disposizione delle postazioni di lavoro, le modalit operative adottate sugli addetti.
quindi possibile che si riscontrino esposizioni completamente differenti in luoghi di lavoro ove siano impiegate simili tipologie di sorgente. 15 In generale sono presenti campi elettrici e magnetici ovunque vi siano apparecchiature alimentate da tensione o linee percorse da elevate correnti continue.
Ad esempio: i lavoratori addetti a processi di elettrolisi (fra cui preparazione dellalluminio), e coloro che operano nel comparto ferroviario su trasporti alimentati in corrente continua.
Elevati livelli di campi statici sono riscontrabili anche presso macchinari per la produzione di grandi elettrodi per archi voltaici, a causa delle elevate correnti elettriche continue in gioco applicate durante il cosiddetto processo di grafitazione degli elettrodi stessi. 16 La frequenza di 50 Hz universalmente impiegata per il trasporto e limpiego di energia elettrica. Ogni linea elettrica aerea o interrata, cablaggio, barra di trasmissione, cavo, costituisce quindi una sorgente di dispersione nellambiente circostante.
Per quanto riguarda i processi industriali, ogni apparecchiatura alimentata con correnti elevate costituisce una potenziale sorgente . Nei vari tipi di forni elettrici e nelle fonderie (fusione e trattamento dellacciaio e altri metalli) i lavoratori possono risultare esposti con continuit a campi magnetici tra 100 Tesla e 10 mTesla, con picchi superiori ai 100 mTesla nel caso dei saldatori, che sembrano costituire la categoria potenzialmente esposta ai livelli pi elevati. Esposizioni significative sono inoltre riscontrabili nei processi di smerigliatura a mano e nella produzione di magneti permanenti. 17 Radiazioni ionizzanti
Radiazioni costituite da fotoni o da particelle aventi la capacit di determinare, direttamente o indirettamente, la formazione di ioni. Lenergia delle radiazioni ionizzanti si misura in elettronvolt (eV). Le fonti di radiazioni possono essere naturali (radiazione cosmica, Uranio, Radio, Radon) o artificiali (macchine radiogene, acceleratori di particelle, elementi transuranici, radioisotopi) 18 Le radiazioni ionizzanti sono delle particelle e delle onde elettromagnetiche dotate di potere altamente penetrante nella materia. Ci permette alle radiazioni di far saltare da un atomo all'altro gli elettroni che incontrano nel loro percorso. In tal modo gli atomi, urtati dalle radiazioni, perdono la loro neutralit (che consiste nell'avere un uguale numero di protoni e di elettroni) e si caricano elettricamente, ionizzandosi.
19 Sono le radiazioni pi pericolose per la vita umana. Nelle radiazioni ionizzanti troviamo: Radiazioni direttamente ionizzanti: particelle dotate di carica, quali elettroni, protoni e particelle e . Le radiazioni indirettamente ionizzanti, sono costituite - i raggi X, prodotti artificialmente - i raggi gamma, che derivano dal processo di disintegrazione del nucleo dellatomo di una sostanza radioattiva Tutte queste radiazioni hanno un'energia sufficiente a provocare mutazioni genetiche nell'individuo, rompere i legami chimici che tengono insieme le molecole, provocare malattie tumorali.
20 I raggi X La medicina utilizza le radiazioni per fini diagnostici (es. le radiografie e la TAC sono basate sui raggi X) e per fini curativi: (es. le radiazioni possono distruggere i tessuti tumorali attraverso fasci concentrati). Va osservato come, nel caso della medicina nucleare, la pericolosit dei raggi ionizzanti assume un ritorno positivo. I raggi X, pur essendo pericolosi per la salute umana, sono controllati dall'ingegno umano e messi al servizio della medicina. Ci non attenua per la loro pericolosit ed i medici sono ben coscienti di questo, ricorrendo con prudenza alla medicina nucleare solo in assenza di valide alternative per la salvaguardia della salute del paziente. La medicina nucleare anche la principale fonte di materiale radioattivo di scarto, ovvero di materiali da stoccare per decine di anni prima che decada il loro livello di radioattivit. 21 Le scorie radioattive di origine ospedaliera vanno comunque distinte da quelle provenienti dalle centrali nucleari, le scorie delle centrali nucleari hanno un'elevata pericolosit e necessitano di decine di migliaia di anni prima di decadere.
Va quindi fatta la seguente distinzione: I e II categoria: scorie ospedaliere (a medio-bassa radioattivit, da tenere sotto controllo per poche decine di anni) III categoria: scorie delle centrali nucleari (ad elevata radioattivit e pericolosit, da tenere sotto controllo per decine di migliaia di anni)
22 Sorgenti di radiazioni ionizzanti Impianti generatori di raggi X Sorgenti g sigillate per teleirraggiamento Sorgenti radioattive non sigillate diagnostica e terapia medica ricerca (analisi in fluorescenza e difrattometria aceleratori di particelle terapia medica controlli non distruttivi irraggiamento a scopo industriale medicina nucleare laboratori analisi e di ricerca impianti nucleari 23 Sorgenti di esposizione: macchine industriali Macchine per trattamenti termici trasformano lenergia elettromagnetica in calore sono utilizzate in processi che richiedono un riscaldamento rapido con cicli controllabili In base allazione fisica predominante si classificano in tre categorie: riscaldatori a perdite dielettriche riscaldatori a induzione magnetica riscaldatori a microonde Sono progettate per erogare potenza in bande di frequenza assegnate da convenzioni internazionali 24 Sorgenti di esposizione : riscaldatori a perdite dielettriche Tali apperecchiature sono in grado di produrre calore direttamente allinterno del materiale trattato, e vengono impiegati nellindustria del legno (incollaggio e piegatura), per la saldatura e stampaggio di manufatti in plastica (PVC in primo luogo).
Lapplicatore formato da due superfici metalliche affacciate (condensatore) al cui interno sistemato il materiale da trattare termicamente
Le potenze in gioco variano dal kWatt fino a diverse decine di kWatt, e le frequenze duso vanno tipicamente da qualche MHz sino al centinaio di MHz, anche in ragione delle dimensioni degli applicatori e del materiale da trattare. Le macchine per la plastica lavorano spesso alla frequenza ISM di 27,12 MHz, quelle per il legno a frequenze pi basse. 25 Sorgenti di esposizione : riscaldatori a induzione magnetica Sono impiegati nellindustria siderurgica (tempera superficiale, ricottura e riscaldamento di metalli, saldatura di tubi), nellindustria elettronica (raffinamento di semiconduttori, produzione di fibre ottiche), nelloreficeria (fusione di metalli preziosi) Sono progettati per creare forti campi magnetici. Sono costituiti da un generatore a radiofrequenza e da un applicatore a bobina Le potenze impiegate vanno dalle centinaia di kW alle migliaia di kW (solo per grossi impianti di saldatura tubi), mentre la frequenza duso pu variare da qualche decina di kHz sino a poche decine di MHz (tra 200 e 500 kHz per la sadatura dei tubi metallici). 26 Sorgenti di esposizione : riscaldatori a microonde Si dividono in due classi: per usi domestici per usi industriali Gli apparati industriali sono progettati per la precottura, il riscaldamento, lessiccamento e la sterilizzazione di grosse quantit di materiale Gli apparati industriali impiegano potenze di alcune decine di kW 27 Sorgenti di esposizione : apparati per telecomunicazioni Sono progettati per irradiare nello spazio onde elettromagnetiche che trasferiscono informazione ai sistemi riceventi
Sono di due tipi: direttivi (ponti radio, comunicazioni spaziali) a diffusione (radio, televisione) 28 Paricolare attenzione deve essere posta nei confronti dellistanza di riduzione dellesposizione ai campi magnetici alla frequenza di rete negli ambienti di lavoro.
Ogni possibile azione di riduzione dellesposizione ai campi magnetici alla frequenza di rete, realizzata anche con misure organizzative o procedurali, dovrebbe essere attuata ove praticabile.
Data la molteplicit e complessit delle potenziali esposizioni a campi magnetici a 50 Hz negli ambienti di lavoro, potrebbe non risultare possibile specificare numericamente un obiettivo di qualit, ancorch di solo significato tecnologico, che possa essere uniformemente applicabile o raggiungibile in tutte le applicazioni lavorative interessate al problema
La riduzione al minimo di ogni categoria di esposizione indebita dovrebbe essere perseguita ove praticabile. 29 Molte apparecchiature presenti negli uffici sono sorgenti di campi ELF, come ogni apparato utilizzatore della corrente elettrica: macchine fotocopiatrici, stampanti laser, PC e periferiche, lettori a banda magnetica I campi associati a questo tipo di attrezzature, per intensit e configurazione spaziale non risultano significativi ai fini protezionistici. I circuiti di scansione verticale dei VDT emettono campi elettrici e magnetici molto bassi nella banda delle ELF (60 Hz). I circuiti di scansione orizzontale emettono campi nella banda LF (componente fondamentale in genere compresa tra 15 kHz e 70 kHz). Tipici valori del campo magnetico sono dellordine dei Tesla. 30 Alcune possibili misure di intervento:
- interdizione completa di accesso alle aree ove sono superati i livelli di sicurezza per gli effetti acuti, mediante barriere fisiche; - installazione di apposita segnaletica nelle aree ove pu verificarsi esposizione a livelli significativi, con prescrizione di ridurre al minimo la permanenza - segnalazione di percorsi appropriati per gli spostamenti del personale - impiego di dispositivi personali di protezione in determinate lavorazioni - articolazione in brevi turni per le operazioni che avvengono in prossimit di punti critici - individuazione delle aree da inibire ai portatori di stimolatori cardiaci, e installazione di apposita segnaletica - informazione e formazione del personale sulle procedure di riduzione dellesposizione, e sullo stato delle conoscenze circa i reali rischi 31 Sorgenti di onde elettromagnetiche 32 Nellambito del processo di riciclo dei rottami metallici vengono ritrovate le sorgenti orfane.
Dove poter effettuare i controlli: - in ingresso sul territorio nazionale (strade, autostrade..) - durante lo stoccaggio - durante il trasporto - in fase di riciclo
33 Materiale radioattivo contenuto nei rottami metallici:
- Radionuclidi: Cesio 137, Cobalto 60
- Sorgenti radioattive orfane che possono essere contenute nei carichi di rottami metallici sotto diverse forme, tra le quali: sorgenti mescolate al rottame sorgenti fuse con il rottame
- Materiali vari: materiali contaminati e attivati 34
La fusione accidentale di un materiale radioattivo in una acciaieria/fonderia pu provocare:
emissione di radionuclidi in atmosfera contaminazione dei lavoratori contaminazione della produzione contaminazione dellimpianto contaminazione dellambiente 35 I sistemi di rivelazione radiometrica fissi sono preferibili rispetto a quelli portatili in quanto permettono in generale una misura pi veloce e la possibilit di un controllo remotizzato dei carichi.
Allo stato attuale anche i portali di rivelazione presentano delle possibilit limitate di applicazione: la ridottissima velocit con cui il mezzo pu procedere di fronte ai pannelli rivelatori fa si che questi possano essere posizionati solo in prossimit di varchi con barriere (es. uscita/ingresso da acciaierie, fonderie, depositi)
36 Problemi tecnici:
- rivelabilit delle sorgenti (schermate, debolmente radioattive) - limiti dei sistemi di rivelazione (falsi allarmi, sensibilit, tempi di misura) - limiti delle procedure di rivelazione (tempi lunghi)
Problemi legislativi:
Normativa nazionale attualmente non idonea a garantire un quadro di riferimento univoco ed esaustivo per la esecuzione dei controlli radiometrici preventivi 37 Rischi per comparto produttivo
Utilizzo del cannello ossiacetilenico Descrizione: Lutilizzo del cannello ossiacetilenico per la saldatura, pu essere causa per gli addetti di esposizione a vari rischi. Danno atteso Ustioni per contatto con la fiamma o superfici calde; lesioni traumatiche, in caso di scoppio delle bombole, le cui conseguenze per gli addetti potrebbero essere fatali; danni alla vista per esposizione a calore radiante e radiazioni luminose; intossicazioni e danni allapparato respiratorio per esposizione ai fumi di combustione.
38 Prevenzione Lattrezzatura ossiacetilenica deve essere dotata di valvole di sicurezza applicate quanto pi possibile vicine ai cannelli, in modo tale da impedire il ritorno di fiamma e lafflusso dellossigeno o dellaria nelle tubazioni del gas combustibile, permettere un sicuro controllo in ogni momento del suo stato di efficienza, impedire la possibilit che avvenga uno scoppio per ritorno di fiamma. Per ridurre lesposizione ai fumi di combustione sono necessari impianti di aspirazione localizzata, fissi o portatili. Gli addetti devono essere adeguatamente informati e formati alle corrette modalit di lavoro e allutilizzo dei D.P.I. (tuta, guanti, maschere filtranti, occhiali o visiere) e sottoposti a sorveglianza sani
39 Saldatura
Saldatura all arco elettrico: formazione di radiazioni UV ad alta energia, con possibilit di scissione dei legami molecolari di ossigeno e azoto e formazione di composti tossici (biossido di azoto, ozono).
Saldatura sotto protezione gassosa (MIG/MAG): emissione di radiazioni UV pi energetiche
Le affezioni di pi comune riscontro sono: - congiuntivite cronica i cui agenti causa sono radiazioni UV nella saldatura ad arco e radiazioni IR nella saldatura a gas. - Ustioni ed eritema cutaneo a carico di polsi, viso, collo dovute allesposizione a radiazioni UV
40 1. Acciaieria elettrica
. Preparazione rottame (radiazioni IR e UV) - impiego di cannelli e lance ossigeno
. Preparazione acciaio (radiazioni IR e UV) - controllo superfici incandescenti - controllo materiale fuso - operazione di scorifica - operazione di travaso
41
. Trattamento effluenti (radiazioni IR e UV) - Lavoro che prevede la visione di materiale fuso e superfici incandescenti
. Lavorazioni in siviera (radiazioni IR e UV) - controllo superfici incandescenti - controllo materiale fuso - operazioni di travaso - impiego lance ossigeno
. Colata (radiazioni ionizzanti) - Dispositivi di controllo di livello di lingottiera - depositi dei dispositivi in area colata . Colata (radiazioni IR) - controllo superfici incandescenti e materiale fuso - impiego cannelli e lance ossigeno 42 . Manutenzione, ripristini e lavori ausiliari ( radiazioni IR e UV) - interventi presso impianti in attivit - Impiego cannelli e lance ossigeno 43 Fonderie di ghisa di II fusione in terra
- Produzione di anime: Il silicato di zirconio pu contenere isotopi radioattivi i quali sono sorgenti di radiazioni ionizzanti
- Fusione e colata: In caso di presenza tra i rifiuti metallici di parti contaminate da radioattivit o presenza di sorgenti radioattive nel rottame alla rinfusa, al momento che la sorgente viene accidentalmente fusa in forno si pu avere la conseguente diffusione di polvere radioattiva. Anche durante la movimentazione, manipolazione e stoccaggio dei rottami metallici si pu avere esposizione dei lavoratori. Ai sensi del D.Lgs. 230/95, gli addetti della fonderia sono da considerare popolazione e non lavoratori esposti in quanto lattivit di fonderia non comporta lutilizzo di sorgenti di radiazioni ionizzanti e la messa in atto delle relative procedure di sicurezza.
44 Il limite di dose di esposizione personale da applicare quindi pari a 1 mSv/anno.
Lattuale normativa prevede che chiunque a scopo industriale o commerciale compia attivit di fusione o raccolta e deposito di rottami metallici debba eseguire una sorveglianza radiometrica da intendersi come controllo, sia visivo che tramite appositi strumenti, della presenza di sostanze radioattive nei rottami metallici.
Con il D.Lgs. n.241 del 26.5.2000 sono state introdotte nellordinamento italiano le disposizioni della Direttiva n.96/29/EURATOM in materia di protezione della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti; ci ha comportato alcune modifiche ed integrazioni al D.Lgs.230/1995.
45 Radiazioni emanate dal metallo fuso. Durante la produzione di ghisa sferoidale si sviluppa un notevole bagliore luminoso, al momento in cui la ghisa viene a contatto con la graniglia di lega al magnesio. Le radiazioni IR alle quali sono esposti gli addetti alla fusione e alla colata, sono quelle corte con lunghezza donda compresa tra 700 e 2000 nanometri.
Lesposizione pu provocare irritazione agli occhi, congiuntiviti, cataratta da calore e stress da affaticamento visivo. Per la protezione dalle radiazioni luminose IR necessario lutilizzo di coperchi, schermi, DPI (occhiali e visiere). Importante linformazione e la formazione degli addetti. richiesta sorveglianza sanitaria. 46 Il cannello ossiacetilenico utilizzato per il taglio di materozze.
- Manutenzione meccanica Esposizioni a radiazioni non ionizzanti generate dal cannello ossiacetilenico o dallelettrodo delle saldatrici elettriche. Le operazioni di officina che richiedono la saldatura espongono i meccanici a radiazioni IR ed UV; lo stesso fattore di rischio sussiste per manutenzioni in prossimit dei forni o sugli stessi, durante la giornata lavorativa per la presenza delle masse di metallo liquido incandescente . Per ridurre lesposizione indiretta opportuno effettuare la manutenzione preventiva programmandola nei giorni o orari di fermo impianto. 47 Riferimenti normativi: - DPCM 8/7/2003 Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualit per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti - DPCM 8/7/2003 Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualit per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz - CE direttiva Parlamento europeo e Consiglio 29 aprile 2004, n. 2004/40/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) - LEGGE 22 febbraio 2001, n.36 - Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. - DM 381/98 Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana
48 - Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 241 "Attuazione della direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti" - Decreto Legislativo 17 marzo 1995, n. 230 (1). Attuazione delle direttive Euratom 80/836, 84/467, 84/466, 89/618, 90/641 e 92/3 in materia di radiazioni ionizzanti
49 Definizioni
Limite di esposizione: il valore di campo elettrico, magnetico ed elettromegnetico considerato come valore di immissione, definito ai fini della tutela della salute da effetti acuti, che non deve essere superato in alcuna condizione di esposizione della popolazione e dei lavoratori
Valore di attenzione: il valore di campo elettrico, magnetico ed elettromegnetico considerato come valore di immissione, che non deve essere superato negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze prolungate . Esso costituisce misura di cautela ai fini della protezione da possibili effetti a lungo termine e deve essere raggiunto nei tempi e nei modi previsti dalla legge. 50 Gli obiettivi di qualit sono:
- i criteri localizzativi, gli standard urbanistici, le prescrizioni e le incentivazioni per lutilizzo delle migliori tecnologie disponibili - i valori di campo elettrico, magnetico ed elettromegnetico, definiti dallo Stato
51 - DPCM 8 luglio 2003: Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualit per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti
I limiti di esposizione e i valori di attenzione di cui al presente decreto non si applicano ai lavoratori esposti per ragioni professionali.
Sintesi dei limiti raccomandati per 50-60 Hz
- Popolazione- giornata intera Campo elettrico: 5 kV/m Campo magnetico: 0,1 mT 52 - Aree gioco per linfanzia, ambienti abitativi, scolastici e luoghi adibiti a permanenza non inferiore a 4 ore: Valore di attenzione: 10 T
- Obiettivi di qualit: 3 T
In passato(abrogato dal DPCM 8 LUGLIO 2003) Distanze di rispetto dagli elettrodotti (art.5 DPCM 23 aprile 1992) - linee a 132 kV 10 m - linee a 220 kV 18 m - linee a 380 kV 28 m 53
DPCM 8 luglio 2003 : Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualit per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz
I limiti di esposizione e i valori di attenzione di cui al presente decreto non si applicano ai lavoratori esposti per ragioni professionali.
54
Limiti di esposizione Intensit di campo elettrico E (V/m) Intensit di campo magnetico H (A/m) Densit di potenza D (W/m2) 0.1< f 3 MHz 60 0.2 3< f 3.000 MHz 20 0.05 1 3< f 300 GHz 40 0.01 4
Valori di attenzione Intensit di campo elettrico E (V/m) Intensit di campo magnetico H (A/m) Densit di potenza D (W/m2) 0.1 MHz < f 300 GHz 6 0.016 0.1 (3 MHz-300 GHz)
Obiettivi di qualit Intensit di campo elettrico E (V/m) Intensit di campo magnetico H (A/m) Densit di potenza D (W/m2) 0.1 MHz < f 300 GHz 6 0.016 0.1 (3 MHz-300 GHz)
55 LEGGE 22 febbraio 2001, n.36 - Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Art. 2 (Ambito di applicazione) 1. La presente legge ha per oggetto gli impianti, i sistemi e le apparecchiature per usi civili, militari e delle forze di polizia, che possano comportare l'esposizione dei lavoratori, delle lavoratrici e della popolazione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici con frequenze comprese tra 0 Hz e 300 GHz. In particolare, la presente legge si applica agli elettrodotti ed agli impianti radioelettrici, compresi gli impianti per telefonia mobile, i radar e gli impianti per radiodiffusione. 2. Le disposizioni della presente legge non si applicano nei casi di esposizione intenzionale per scopi diagnostici o terapeutici. Agli apparecchi ed ai dispositivi di uso domestico, individuale e lavorativo si applicano esclusivamente le disposizioni di cui agli articoli 10 e 12 della presente legge. ()
Giornata lavorativa (media pesata sul tempo) 200 mT
Valore mai superabile 2 T Estremit 5 T
Popolazione
Esposizione continua 40 mT
Fonte INIRC (International Non-Ionizing Radiation Committee) Le persone che abbiano impianti stimolatori cardiaci (pacemaker) e altri dispositivi azionati elettricamente o che abbiano impianti di materiale ferromagnetico potrebbero non essere adeguatamente protetti dai limiti qui forniti. Il limite di esposizione pertanto di 0,5 mT. 57 D. Lgs. 26 maggio 2000 n.241: "Attuazione della direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti
Art. 9 direttiva 96/29/ EURATOM: Limiti di dose per lavoratori esposti 100 millisievert (mSv) nellarco di 5 anni consecutivi con una dose massima efficace di 50 mSv in un singolo anno Limite di dose equivalente: a) per il cristallino 150 mSv anno b) per la pelle 500 mSv anno c) mani, avambracci, piedi e caviglie 500 mSv anno
58 SEGNALI DI DIVIETO 59 SEGNALAZIONI DI AVVERTIMENTO - PERICOLO 60 REGOLE FONDAMENTALI GENERALI DI RADIOPROTEZIONE
Rispettare le indicazioni riportate sulla segnaletica affissa. Mantenersi a distanza dagli oggetti o dalle apparecchiature elettriche in funzione. Non toccare e non avvicinare troppo il capo ad oggetti elettrici non noti. Non mantenere inutilmente in funzione apparecchiature elettriche se non se ne ha necessit o diretta utilit. Mantenere in buona efficienza le sicurezze, i collegamenti elettrici, i cavi di alimentazione e di messa a terra. Attenzione alle possibili interferenze del cellulare con altri apparecchi elettrici.
61 Aspetti di compatibilita` elettromagnetica considerati dalla Direttiva 89/336/CEE
Emissioni di disturbi condotti: sono i disturbi originati dalle apparecchiature elettriche/elettroniche che si propagano lungo le linee di alimentazione o di segnale, e che possono interferire con il funzionamento di altre apparecchiature connesse sulla stessa linea. Emissioni di disturbi irradiati: sono i disturbi originati dai dispositivi elettrici/elettronici che si propagano dall'involucro attraverso mezzo circostante, e possono raggiungere altri sistemi provocandone il malfunzionamento. Suscettibilit ai disturbi condotti: la sensibilit di una apparecchiatura ai disturbi presenti sulle linee di alimentazione o di segnale originati da altre apparecchiature collegate alla stessa linea. 62 Suscettibilit ai disturbi irradiati: la sensibilit di una apparecchiatura ai disturbi presenti nell'ambiente circostante che si accoppiano con parti conduttive (masse metalliche, cavi, piste di circuiti stampati, etc.) provocando il malfunzionamento del sistema. Suscettibilit alle scariche di elettricit statica: la sensibilit di una apparecchiatura al brusco passaggio di cariche elettrostatiche sulle sue parti metalliche (es. le cariche che si accumulano sui tessuti sintetici quando si cammina su pavimento isolante in atmosfera secca).
63 Ciascun lavoratore e` tenuto a:
Osservare le procedure di lavoro suggerite dal Servizio di Prevenzione e Protezione Utilizzare i dispositivi di sicurezza adottati e conservarli in buono stato Utilizzare materiali schermanti ed assorbenti attorno alla sorgente per ridurre alla fonte le possibili emissioni Stare ad almeno 60 cm dal videoterminale e, in presenza di piu` computer, stare ad almeno 1 metro dal retro dello schermo del computer vicino Durante l'attivita` lavorativa mantenersi alla maggiore distanza possibile dal dispositivo emittente, soprattutto con il corpo, facendo uso ad esempio di attrezzi piu` lunghi o di lenti di ingrandimento Verificare periodicamente lo stato di funzionamento dei dispositivi di allarme a soglia e delle batterie degli stessi Verificare che le connessioni elettriche e di trasmissione dei segnali collegate alle apparecchiature emittenti siano in buone condizioni d'uso
64 Non trascurare le perdite elettromagnetiche provenienti dalle cattive connessioni di guide d'onda o dalla mancanza di involucri schermanti o dai cattivi collegamenti a terra delle stesse Non sostare o transitare per nessun motivo davanti ad una antenna a parabola di un radar a meno di conoscerne la distanza di sicurezza Non sostare senza motivo nei pressi di un dispositivo elettrico con caratteristiche di potenziali emettitori Non transitare frequentemente e/o senza motivo attraverso ambienti in cui sia segnalata presenza di emissioni di campi elettromagnetici, quando si possono scegliere percorsi alternativi. Nell'organizzazione del lavoro scegliere postazioni di lavoro a lunga permanenza sufficientemente lontane dalle potenziali sorgenti di campo