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3° parte

PROTEZIONE DAI CONTATTI


INDIRETTI
 Una persona è sottoposta a una tensione elettrica
quando si trova contemporaneamente a contatto con
parti a diverso potenziale
Alcune definizioni
 Isolamento funzionale: ciò che rende possibile il
funzionamento
 Isolamento principale: isola le parti normalmente in
tensione evitando i contatti diretti
 Isolamento supplementare: doppio isolamento
(asciugacapelli)
PROTEZIONE DAI CONTATTI
INDIRETTI
 Parti attive: tutti i conduttori e le parti conduttrici che
si trovano in tensione durante il funzionamento
normale

 Masse: tutte le parti conduttrici che non sono in


tensione durante il normale funzionamento
PROTEZIONE DAI CONTATTI
INDIRETTI
 Il collegamento delle masse a terra è una misura di
protezione dai

Analizziamo un contatto indiretto senza messa a terra


PROTEZIONE DAI CONTATTI
INDIRETTI
 La corrente di guasto IF si richiude attraverso il terreno
e la persona

 REN è molto piccola (< 1 Ω)


 REB varia a seconda del contatto
verso terra
 RB resistenza di contatto
PROTEZIONE DAI CONTATTI
INDIRETTI
 IF < 10 mA non mette a rischio la vita della persona
 E0 = 230 V

Si ottiene: REN + RB + REB = 23 k Ω


In condizioni molto sfavorevoli si può avere solo RB = 1 k Ω
IF = IB = 230 mA corrente molto pericolosa
PROTEZIONE DAI CONTATTI
INDIRETTI
Analizziamo un contatto indiretto con messa a terra
 La corrente di guasto IF si divide tra la resistenza RE
(percorso verso terra) e la resistenza opposta dal corpo
(RB + REB)


 RE deve essere piccola
INTERRUTTORE DIFFERENZIALE
 L’interruttore differenziale è un dispositivo in grado di
aprire un circuito quando si manifesta una differenza di
correnti superiore a un determinato limite.
 In assenza di guasto la corrente I attraversa la bobina A e
B con lo stesso valore
 Le bobine hanno lo stesso numero di spire
 Nessuna forza magnetomotrice
INTERRUTTORE DIFFERENZIALE
 In caso di guasto le correnti che attraversano le bobine
non sono più identiche

Forza elettromotrice

Si attiva la bobina

Apertura circuito
INTERRUTTORE DIFFERENZIALE
 caratteristiche:
 Tensione nominale Vn: valore di tensione per il quale
l’interruttore funziona
 Corrente nominale In: valore di corrente che
l’apparecchio è in grado di condurre ininterrottamente
 Corrente differenziale nominale di intervento Idn : valore
minimo della corrente differenziale che determina
l’apertura dei contatti
 Tempo di intervento: intervallo di tempo che intercorre
tra l’istante in cui la corrente differenziale assume Idn e
l’apertura dei contatti
INTERRUTTORE DIFFERENZIALE
 caratteristiche:
 Caratteristica di intervento: curva tracciata sul piano
cartesiano che lega il tempo di intervento e la corrente Idn
 Potere di interruzione differenziale Icnd: valore massimo
della corrente che l’interruttore è in grado di
interrompere (500 A, 1000 A…)
PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI
 Protezione totale: sono protezioni che impediscono sia il
contatto accidentale che volontario
 Isolamento delle parti attive: le parti che sono
normalmente in tensione devono essere ricoperte di
isolamento non rimovibile
 Protezione con involucri e barriere (es. presa di corrente)
PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI
 Protezione parziale: ha il compito di proteggere solo dai
contatti accidentali

 Queste protezioni sono usate in luoghi accessibili solo a


personale addestrato

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