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I.I.S. "G. Vallauri" Fossano - Dipartimento di Meccanica Materiale didattico liberamente utilizzabile citando la fonte 1
Diodi/1
Il diodo è un componente elettronico che fornisce la possibilità di lasciar
passare la corrente elettrica solo in una direzione. Si consideri infatti il
circuito in figura, dove l’anodo del diodo è connesso al polo positivo
dell’alimentazione. Si parla in questo caso di polarizzazione diretta del
diodo, in quanto il diodo permette la circolazione della corrente (valore
dell’ordine dei mA) nel verso indicato dal simbolo elettrico del diodo.
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Diodi/2
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Diodi/3
Nel diodo ideale il funzionamento del diodo è simulato da un
interruttore. Infatti si trova nello stato chiuso quando il diodo è
polarizzato direttamente. In tal caso la caduta di tensione sul diodo è
praticamente nulla.
Al contrario quando il diodo è contropolarizzato si considera
l’interruttore in stato aperto, con conseguente annullamento della
corrente circolante nel circuito.
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Diodi/4
La conduzione del diodo avviene però normalmente dopo aver superato il
valore di tensione detta di soglia Vs. Per valori di tensione applicata al
diodo maggiore di Vs, il diodo entra in conduzione e la corrente cresce
rapidamente (andamento esponenziale).
La tensione Vs dipende essenzialmente dal tipo di semiconduttore che
costituisce il diodo.
Se nel circuito precedente si inverte la tensione di alimentazione o il
diodo, si ottiene il circuito di polarizzazione inversa, con conseguente
passaggio di una corrente di valore molto piccola (nell’ordine dei A),
detta corrente di saturazione inversa Io.
Vbr Io V
(50V) 1 2 3 4 V(V)
(A)
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Diodi/6
I valori di un diodo che maggiormente interessano sono i seguenti:
- la tensione di soglia: valore di tensione diretta minimo per portare il
diodo in conduzione;
- la tensione di rottura o (breakdown): tensione per la quale si ha
l’effetto di moltiplicazione degli elettroni, con conseguente fusione del
diodo stesso;
- la corrente diretta: corrente che si stabilisce in polarizzazione diretta.
Valori sull’ordine di mA.
- la corrente di saturazione inversa: corrente di valore bassissimo
(ordine di A) che si stabilisce in polarizzazione inversa
- la tensione inversa massima: si stabilisce ai capi del diodo, quando
quest’ultimo si trova in stato di polarizzazione inversa
-la temperatura della giunzione pn, che modifica la caratteristica reale
del diodo
- la potenza massima dissipabile da parte dl diodo.
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Diodi/7
Diodi SCR
L‘SCR (Silicon Controller Rectifier) o tiristore è un componente
elettronico che si comporta in maniera similare al diodo, ma con la
sostanziale differenza, che la conduzione diretta avviene solamente in
seguito all'applicazione di un opportuno segnale di innesco su un
terzo terminale denominato gate. Affinchè il segnale di innesco sia
valido deve superare un valore di corrente minimo che dipende dal
tiristore e dalla tensione anodo-catodo presente nello stato di
interdizione. Una volta innescato l’SCR si mantiene in conduzione e il
blocco del tiristore può avvenire solo:
1) portando la corrente di tenuta It al di sotto di un
determinato valore
2) applicando al circuito di gate una tensione con polarità
invertita, anche per qualche decimo di microsecondi.
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Diodi/8
Diodi SCR
Analizzando la caratteristica reale dell’SCR si evidenzia la presenza di più
curve nella zona di polarizzazione diretta. Ogni curva è simile alla
caratteristica reale del diodo, ma con un valore diverso di tensione di
soglia, che per l’SCR assume il nome di tensione d’innesco Vinn.
Più elevata risulta la corrente Ig minore è il valore della Vinn, quindi
agendo sul circuito di gate, si può imporre un innesco a tensioni differenti.
Gli estremi sono:
- Ig=0, per innescare il tiristore bisogna
superare una tensione quasi pari a
quella di rottura in polarizzazione
inversa.
- IgMAX, il valore di tensione in questo
caso risulta pari a quella di soglia di un
diodo
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Diodi/9
Diodi SCR
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Diodi/10
Diodi Zener
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Diodi/11
Diodi Zener
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Diodi/12
Diodi LED
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Diodi/13
Diodi Fotodiodi
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Transistor/1
Il transistor (abbreviazione del termine transfer-resistor), è un dispositivo a
semiconduttore composto da un materiale semiconduttore al quale sono
applicati tre terminali che li collegano al circuito esterno.
L'applicazione di una tensione elettrica o di una corrente a due terminali
permette di regolare il flusso di corrente che attraversa il dispositivo, e
questo permette di amplificare il segnale in ingresso; i transistor possono
altresì funzionare come interruttori (switcher).
In un transistor il morsetto indicato con la lettera C, viene detto di
collettore, mentre B sta per base ed infine la E indica il morsetto
emettitore.
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Transistor/2
La commutazione tra i due stati di
funzionamento (ON-OFF) viene comandata
dalla corrente di base IB. Si può paragonare
il transistor ad una valvola la cui apertura
viene dettata dalla IB. In conseguenza di ciò
si ottengono più curve caratteristiche, che
vedono in relazione la corrente di collettore
Ic con la tensione Vce.
Nel grafico delle caratteristiche si individuano
tre zone:
-zona attiva: funzionamento da amplificatore
-zona di saturazione: funzionamento da
interruttore chiuso
-zona di interdizione: funzionamento da
interruttore aperto.
http://subaru.univ-lemans.fr/AccesLibre/UM/Pedago/physique/02/electro/transiec.html
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Transistor/4
Funzionamento come amplificatore
Generalmente la Ib presenta
valori dell’ordine dei A, mentre la
Ic ha valori dell’ordine di mA. Ciò
vuol dire un’amplificazione di
corrente da parte del transistor di
valore compreso tra i 100 i 1000.
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Transistor/5
Funzionamento come interruttore aperto
Se la Ib si abbassa ad un valor
prossimo a zero si registra un
diminuzione anche della Ic, tale
da non far circolar corrente tra i
morsetti di collettore ed emettitore
e quindi aprire il transitor stesso.
Si è praticamente portato il
transistor a lavorare in
interdizione, cioè da interruttore
aperto.
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Transistor/6
Funzionamento come interruttore chiuso
Per portare il transistor in zona di
saturazione, comportamento da
interruttore chiuso, bisogna fornire
una tensione al circuito di base tal
da rispettare la seguente
relazione: Ic
Ib
hfe
dove, oltre già conosciute Ib ed Ic,
è presente il valore hfe parametro
costruttivo del transistor.
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Varistori
Il Varistore è un componente elettronico
utilizzato per proteggere gli altri
componenti da fenomeni transitori di
sovratensione. Il suo comportamento può
essere rappresentato da un resistore (non
lineare) che, superata la tensione
caratteristica per cui è progettato, abbassa
bruscamente la sua resistenza in modo
che il disturbo venga fortemente attenuato
(sono infatti chiamati anche VDR,
acronimo per Voltage Dependent Resistor:
resistore variabile con la tensione)
scaricandolo a terra. Il comportamento dei
varistori risulta simmetrico: valgono le
stesse caratteristiche sia con tensioni
positive che negative.
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