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Musica Informatica PDF
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di Paolo Diacono: L/Tqueant laris - REsonare trbris - -lfil: gesiorum - E4muli - _lt
tuorum - -lOI-ve polluti - LAb\l reatum - Jancre _foh:res. \el 1600 I'Ul _-(
ancor in uso in Francia, in Italia diventò DO ad oper:r C Gior-:n Batrista DOn1.
E dunque, nelle epoche precedenti a quella dell'Il,unrusno. quando cioè la
matematica e la meccanica erano ancora ad un hr el,o ele nentare e la fisica
cullata in un disadatto modello aristotelico, la tbrmar:zzrzrone deLla scrittura e
gli strumenti musicaLi erano altrettanto elementari: il sisrer,ra di riferimento - -:-
musicale era costituito dalle 7 note della tradrzione grec-'.. ben consonantl tra
loro perché legate da rapporu aritmetici elementari '1.6 .
venivano usati nei modi più inconsueti e si mostrava interesse anche verso il
rtlmzre quale nuovo elemento espressivo, al punto che non si faceva più
distinzione tra suono e rumore classificando piu genericamente qualunque lll"
evento acustico come materia/e sonaro. ti
lntroduzione 3
Tutto ciò aweniva nel momento in cui I'e/etlronica faceva la sua comparsa
.:ia scena del mondo come risultato di un lungo percorso di ricerche
.crentifìche, diventando supporto tecnologico per la conservazione e \a
i:trusione della musica.
I1 dispositivo cruciale dell'attrezzistica acustica elettronica era l'altoparlante
--r-.e. corìcepito inizialmente per nprodurre il suono della voce umana, dei rumori
. degli strumenti musicali a dtstanza nello spazio e nel tempo, diventò ben
::-sto il dispositivo in grado dt produrre sonorità del tutto nuove ed originali
, :io i-l controllo di circuiti di generazione di segnale (gli oscillatori) e di
: -,borazione (filtri, riverberi, ecc.).
risultavano non essere piu adata allo scopo sia per l'aho rlsso di guasti, sia per
il numero limitato di utenti che quella tecnologia pore\-ir supporrare.
La modalità puramente elettronica dei computer C :r,úrtzzare grandissime
quantità di locazioni della memoria dati, sug_qerì\-x e pro\pe ctar-a 1a soluzione a
questi problemi, ma imponeva di passare ad L1rÌ:r dir-ersa e nuova
rappresentazione del segnale vocale, e cioè di passare dt| ;r,,ttÍiutta-analagico al
discreto-numenco (Capitolo 3). La richiesta del mercato obbÌrgo di fatto ad
intensifìcare le attir-ità di ricerca sul nuor-o sertore del ril2i:,t/t dai punri di vista
mare maLico e tecnologico.
Ilpersonaggio chiave di questa fase fu llar )Iarhen-s. ingegne ref rtcercatore
presso la Bell Telephone con il compito di condurre ricerche su questa nuova e
promettente disciplina che avrebbe portato a rir-oluzionare non solo il mondo
della telefonia ma anche quello dell'audio commerciale (Compact Disk, iPod,
ecc.). N{ax Mathews, divenuto esperto di truffaruettta ttrnteico de/ segna/e'nnora
(drytnl signalprocessin! sotto la spinta di interessi personali, dette l'ar,-vio all'uso
del1a tecnologia digitale nella musica ($4.i) Ed e appunto negli anni'60 che la
musica elettronica analogca si trasforma tn masica irJornalica (computer music).
Apparve da subito chiaro che l'uso del computer nella musica consenriva un
approccio all'argomento su più fronti: analjsi del suono ed in particolare del1a
timbrica degli strumenti musicali; metodi e strategie della sintesi dei suono;
linguaggi musicali dedicati alla composizione; controllo interattivo della
composizione al momento dell'esecuzione.
Di fronte alla grande flessibiltà di intervento e di conrrollo de1 suono, iniziò
una stagione di intense spetimentazioni e di ricerche sulla tlsica acustica e sulia
psico-acastica (a disciplina che mette in dazione lo stimolo acustico con la
percezione del nostro d1'apparato uditivo) in vista della creazione di modelli
matematici ed algoritmici atti alla sintesi del suono sia per riprodurre le
caratteristiche timbriche degJi strumenti musicali della tradrzione, sia per
inventarne di nuove ed originali (Capitolo 4).
Esperienze del passato che avevano portato alla realszzazione di strumenti
musicali meccanici e complessi pianoforti a nastro di carta t3lt4l in grado di .tLi:
registrare meccanicamente un brano musicale e riprodudo successivamente in
11"-
manien automatica, suggerirono l'uttltzzo del nuovo me2zo come strumento 11
'
integrato di edizione, memonzzazione ed esecuzione di brani musicali.
Data la peculiarità del computer di macchina programnabile, venne da sé
avviarc ricerche sul tema della composizione algoritmica ($7.a) in riferimento a
modelli teorici noti in lettentura (catene di Markov, fratta[, reti neurali,
grammatiche generative, ecc.) in grado di esprimere p^r^metri formali ed
estetici.
lntroduzione 5
Riferimenti
I
t1 http://www.seg.co.uk/t elecol:lrm f automatl.htm
l2l http: / / en.wrkipedia. org / wt\<t / T elephone-erchange
t3l http: / /wrrw.ammi-itaha.com/ANfr\{I/ Guida introdutriva. html
t4l http://www.usthemyours.com/musica-meccanica
tsl www.pierrogrossi.org
t61 www.aimi-musica.org
Acustica
L'aria
Sinusoide
Frequenza e periodo
Logaritmo
Il suono
Ntezza e scale musicali
Intensità
Timbro
E così un suono può essere definito morbrgo. lr:-l-irre. piato, pastoso. l.i
I
Acustica I
1.1 L'ana
Si è detto che il suono è il risultato della vatazione di pressione del7'aria
provocata da qualcuno o da qualcosa. Per l'appunto, I'aria. L'aùa è l'elemento
tondamentale e vitale alla nostra esistenza bio-fìsica, al punto che i greci
tàcevano coincidere nella parola anemòs il significato di respiro e di anima; e
nelle filosofie orientali il respiro ètTprana che è sinonimo di energia uitale.
L'aira è il sottile strato gassoso di uno spessore di poco più di vennf trenta
chilometri che avvolge il nostro pianeta, e più propriamente detto atmosfera: se
la Teua fosse una sfera di un metro di diametro l'atmosfera avrebbe lo
spessore di un foglio dl carta. L'aria ci tiene compatti, ci fa respirare, ci dà la
sensazione del caldo e del freddo,trasportà gli odori, trasporta il polline e una
grande varietà di semi aerei, consente di volare agli insetti, agLi uccelli ed agh
aerei, uniforma e sfuma la luce modellando le forme degli oggetti, e
contribuisce d7a petcezione della distanza delle cose, come teorizzato ed usato
da Leonardo da Vinci pittore con la prospettiua aerea, tant'è che in una giornata
particolarmente limpida dopo la pioggia anche le montagne "sembrano piu
ricine".
E I'arta fa esistere il suono.
Si immagini ora di approntare un congegno costituito da una membrana
iesa alf interno di un supporto rigido, e di applicare in matiera solidale al
centro della membrana un'asse collegato ad una leva, come illustrato nella
Figura 1.1.
Posto dunque tale congegno in prossimità dr una sorqenre sonora, ci si deve -lll
vantaggiose dal punto di vista commerciale, perché pote\-a essere stampato in il-
serie, anche se il cilindro garantl.a uniformità di qualità per ftrtta la sua durata.
ut ì1" ,,
ben oltre il semplice gioco e sta alla base dei principi che hanno dato itizio alla
storia della registrazione e del1a trasmissione della \-oce e della musicaintziata
con il fono-autografo di Scott de Martinville. lLl-
chi pada al fondo del bicchiere di chi ascolta attraverso una cordicella tesa e ' illil
" LL i
dritta fissata ai due bicchieri. Di fatto, le due membrane dei fondi dei bicchieri
e la cordella formano un sistema unico che sr muo\-e in maniera solidale: I rlll
questo signifìca che il filo ffasmette meccanicamente I'ana/ogo del1e vibrazioni lllríifllilIt lllÌil
I microfoni veri usati nel telefono e nei normah imprantr di amplifìcazione ilÌrliltlili.tl
1.2 Sinusoide
Costruiteunsemplicependolouti]izzandounecord.ce|]:Jì.30-40centimetri
ieneie Ì"iltra estremità tra le
ed un oggetto q"^h;d; ufp.r,r.oa un,estremir:ì: con
dita di una mano ..rra di tenere la corccelì: :est. spostate di lato
", ^r,É.do
I'altramanol'ogg"ttoerilasciatelo:ilpend6l6.6nnucrradoscillate"'La
velocità, .h. è -urri-a (nei due sensi)
,r.1, pr.,. b:rss.r centrale, diminuisce in
marúeragraduale i;;";;i;ità deglì estremi- destro e 'inisrro, fino a fetmarsi
dlrezlone'
per un brevissìmo istante per cambtare
Questomodo.o,,ti,,.,oegradualeditrasforrrrazioreèunparticolare
,,zndamento ,irr.roro,, che risulla molto evidente se si rccorcia la cordiceila,
aumentandone .oJ la velocità di osciLlazione:gr:lnde
; circa 10 centimetri,
che ha eleganza ritmica e
l,oscillazion" air,.ntu q,-,uri .,nu puisazione
si parla dr 'itliig'
senso musicale. Non uiu.o nella musicalazz
Laftgxaseguentemostfaunpendolocostiruitodaunsecchiellopienodi
uppt'é ad un cavo' che oscj-lla sopra un nasffo che
sabbia con il fonao à'uto,
scorre a velocità costaflte:
î
lllLLlllr
r'- l
Ancheilmetronomomeccanicovecchiostileèunasortadipendolo
il..ee;o scorrevole sulla tÍil[]iltfl|ìi lli
rÍlllÍiillclLi
ouandolosispostaversoilbasso.Eimportanteperciocefcafeiarelazioneche
di un'oscillazione completa.
lililllflLLl llii, Lil
Riportando il segmento all'altezza del cenrrc, dei ce :cl '. ::cendo coincidere
il primo punto delìegmento a sinistra con iì FLor-r :i-.,, -,'t':rtzzÀ.
Je'tra del cerchio e
sptstandà ogni tacca su o gi" tlno a r:lq5'--:J-r- del punto
ctrrispondenie al prlnto sul cerchio che l'ha qe:le:,ìr:.:. .i r:-:e qLlesta figura:
an-eo1o_-*
riferime.rto a17a sinusoide come strumento matematico per I'analisi del suono e, ti
nel nostro caso, pef Ia creazione di suoni per sintesi elettronica. r11ll1l1
L'unità di misura della frequenza è I'Hertz (dal nome del fisico tedesco
Heinrich Rudolf Hertz) e si abbrevia con Hz; per cui dire che un suono è a
100 Hz r,-uol dire che I'oggetto vibrante che provoca quel suono sta fìsicamente
osciliando 100 volte al secondo.
Dunque, il termine freqaenqa si applica a fenomeni cara;ttertzzatT da
accadimenti che si ripetono ad intervalli di tempo regolari e cioè periodicamente: tL
periodo è allora I'intervallo di tempo che trascorre tra un accadimento ed il
successivo, che nel caso del pendoio o di una corda che vibra è dato dal
riposizionamento su uno stesso punto.
Perciò, se urìa corda oscilla 100 voite al secondo, r''uol dire che una sola
oscillazione dura un 1/100 (un centesimo) di secondo e quindi lI perizdl di
a;cilla{one è di 0,01 secondi e la sua frequenzz di oscillazione è 100 Hz.
I1 periodo viene indicato con T e corrisponde all'invetso della frequenza, per
cui T=1. /F e, viceversa, la frequenza è f inverso del periodo, per cuiF=1. /T .
16 Musica lnformatica
1.4 Logaritmo
Se avete 20 anni di età, r-uol Crrc c.r- :"--.
giorni; se evete 21, anni è\'e ru r :'- -.-
impossibile ricordarlt tutú, ma sicrc c :ì - -.' '-'cnu di arerli
vissuritutti,unoc1opol,altro.ed.li'..e.:--:..
vostra vita r.'issuta fìno ad oggi.
Se a parrire dalle scucrle ele ment.rrt '-: ,- - -- :.. -'--,i lliarvi eveste
annotato su u1l fogLio le cose e.ssenzi;: .-.--.--- - - :- - -. -:,::l:- la giornata,
avreste ora un diario di qr,ralche miqlliu, ) i- :..--:r-
Ma se vi si chiedesse cli scrirere ' i. : r--:ì. -. : .: - , \'ustra vire a
ritroso, sareste in grado di riempìre ',::: i ;-
oggi, un Foglio per ieri e aranu ieri. ur:--- -- .'rrtimana. un
foglio per 1a settimana precedente, un tlÌL, :=: -, :.'. -r:. :-.-ì-. ,,rn fogJìo per
,
il mese precedente, e così via. E cioe: s! -: i--.* - -- :-r ,:-creste le cose
fatte ed accadute relative ad un nLlmero ù --- ::
L'aumento progressivo del numero C-Sl ,:::- :;:-:.:-::,,: . :lscontra negli
stessi termini anche quando dal drario pcr\, - : :
' - " -:-:tio collettivo"
costituito dalla Storia: basta consultare ,-:r :: - :- scolastico per
ConStatarCche'grossomodo'loste.snn.l:]..i:.
cinquantina) riportano le cose relatir-e aqlì,;,.',.'...-:- ].'l' .-: ,. t decenni del
XIX, XVIII e XVII secolo, at secoll deì Rln-'..;r::-.r.-: ---- \Iedio Evo e
dell'Impero Romano, ai mi/lenni della st<-irir'. c.t C:,:. ::--: Egiziaru, degLi
Assiro/Babilonesi, dei Sumeri..., aIIe dt;itit Lt.; i)'.:..:.. ::-'E,.: del Ferro, del
Bronzo, del Neolitico... Nlesolitico.... Paleoli-uco ..
Per cose accadute di recente usiamo il gt"rp' c -:-- --:--'--' J :risura dicendo
34-5 giorni.fit, ma oltre i 7-8 giornt drciamc, ,.: - i'. ': :. )-i stftimefa... e
pot il mese îc0rs0; e non diciamo mai 115 loritì :.; ij.. ,ì-+ ;;.:.'. -.. c pot I'anno scor.ro
e così via; e per una cosa accaduta 10 anru lì n,tc. j,ct.,:tt ,ìa',r') iiorni Jà o 520
settimane fa o / 20 nesi fa. Più è lontano ì1 mon:ci.: , -ì pcnodo dl tempo
rammentato, più grande è I'unità di mrsura uúh7,7,:--i.:'],::1,-ì. 'etument, mese,
anno, decina d'anni, secolo, millennio... Le dir-erse LÌ:Lir rri r:isura sono perciò
una sorta di "contenitore" grosso modo della stess: tr.:.1cezze cl-re raccoglìe
una quantità di ricordi sempre decrescente a fronie C c,r-r,rnrità dr giorni ed
eventi sempre crescente.
Secondo una delle più accreditate thr-ole relative r1 ;,:r.'r i,'ill scarchi, si dice
che a Sissa (Sussa Ibn Dahir al-Hindi) \-enne ofterto dri Re. c' )me ricompensa
per f invenzione di quel meravigLioso gioco, dr poter esaudre un qualunque suo
desiderio: Sissa chiese una quantità di grano pari al raddoppio di chicchi di
grano à p^rtire da 1 per la prima casella della scaccluere. pe r rutte le restanti
Acustica 17
1i
Y=b*
Llil
y- logu(x)
tll'
logaritrrro
,11
I'l;
Figura 1.7 Curve)tneare, esponenziaÌe e logaritmica
Acustica 1g
1.5 11 suono
Il pendolo visto nel Paragrato 1.1. ì :- ::lOtO, rallenta
gradualmente la sua corsa perch e "c'tzz... - . -.- -- -":' -.: : :r::,) le particelle
dell'aria in cui è immerso e percio. pÉ:;:r -: -r:: rl ::: :: :r.rStbrmAZiODe
di energia, provoca un effetto percepi r-. J 'ì'., .: - - - 1. : . ---ì
---().
_.
1) Il sasso che entra in acqua, per una frazione di secondo spinge verso il
basso la potzione d'acqua investita creando una "buca" momentanea che
subito viene "ricoperta" per tofnare a livellare la superficie del laghetto. Ma
questa spinta, a dtfferenza del caso dello spintone nella folla, si traimette alle
parucelle d'acqua "circostanti" e lo fa "tn tutte le direzioni". E proprio per
questo \a penurbazione che si crea ha una forma circolare.
2) Un improbabile osservatore immerso nel laghetto a qualche metro di
cstanza da dove è caduto il sasso con una maschera s.rbacqrrea in posizione
rale che i1 fìlo dell'acqua corra ofizzontalmente dividendo a metà la visione
sopra e sott'acqua, vedrebbe passare la perturbazione sul vetro della maschera
,lsservando il passaggio di un'onda sinuosa. Se nel campo visivo della maschera
ci tbsse una fogliolina o il sughero della lenza di un pescatore, il nostro
subacqueo osserverebbe la fogliolina/sughero alzarci ed abbassarsi senza
spostarsi lateralmente in nessuna direzione.
Anche Ia ho/a allo stadio funztona esattamente così: lì, non è l'energia
potenziale del pendolo o della lamaf corda o dei sasso, ma I'energia
dell'entusiasmo agonistico che qualcuno in certo momerito decide di
sprigionare e che lutti assecondano alzandosi e rimettendosi seduti con
perfetto tempismo a dar vita alla hola, che di per sé non esiste, eppure è ben
nconoscibile dal lato opposto dello stadio. Anche in questo caso, come in
quello della fogliolina, nessuno si è mosso dal suo posto ma, semplicemente, al
momento giusto si è alzato e poi si è abbassato.
3) I pescatori del laghetto, anche se non hanno visto il sasso cadere in acqua
e non hanno sentito il tonfo, osservano comunque il movimento sinuoso àel
sughero della proprialenza. Cosa ancor più importante è che ciascun pescarore
fa questa osservazione in momenti diversi l'uno dall'altro a secoÀdu d"ltu
distanza dal punto dove è caduto il sasso. Sassi grossi provocano onde alte,
sassi piccoli provocano onde basse ma, cosa ancora molto importante da
sottolineare, tutte con la stessa velocità di propagazione.
granelh di sabbia sparsi suiìa 1.,.::.. :.--. j:- - --- .:: 'l tormarsi e
l'espandersi dell'onda in cerchi. E :-.:: - -: ,
laghetto, e quindi su un piano a C,-e t'::- - : , .- .- - -- - - ' .- .- - . ::r..:randis nello
spazio a rre dimensioni per gu:ìn:, ' :.r -.-:- - - -
Anche qui il suono arrila con rlrirJ.r pr F rr', i.-: -. -. il's:.ìnza di ogni
singolo spettatore dal campanello. Tur:r-,:,r. -. . -- :-:-: :- -ì:-rrsione a sfera
della petturbaztone che ar-ete simularo lenr-r:::-::- : : -'-.:.::-i-t delle maru è
molto più alta ed è di circa 30i,1 meiri .i ::c.1; :.,:-:,.:do che in un
r ili illl
livello dell'acqua o
pressione dell'aria
Figura 1.9 Yariazione della pressione dell'aria e del [vello dell'acqua in un punto
accade in un solo punto e lascra l: :::,cc:-, * :' :r-: -:::-:' -r cuel punto nel
tempo con continuità.
Nel primo caso, la traccia lascl:i--- . ::':: . -:-' ':. : : ';, itel tertpo del
iivello àe['acqua rispetto a quúLi' :] ---. '------ ,, secondo caso
corrisponde alTa uaia4ione nel ttttmo i-r-, :r:..: -'.: -: r" - ---.:,'.. rLIo srato di
'
rispettivamentegliinfrasuoniegliuitrastroni...
a noi umaru. tótt hanno signitìcatr, Si ll :l ----:-
non sigruftca necessariamente ".lssÈnz,, J- :-, :. . :- - r-- ::-,e molti animali
s,"nt,rrri e reagiscono a fischi, che l'-' . --':-:-:: -':- .:l--'-- -'" dr sopra del1a
nostra sogJia frequenziale di udibiht-ì.
Noi stessi nel corso della nostr: ..:. .:-'- - - - - .-' -: -:-- '"rni diventiamo
meno sensibili ai suoni ad alta liec*cn:-,: :- r- .' -, -.:'.: - -,:,1ì.'lenomeno di
degrado fisiologico, per cui i"sensorl" :- : .- - .':-..--l' . :-i'.1 c1-rlocciola si
indeboliscono abbastanzî pre St, c l-lrr-r - -
È i-p,rtt"ttte ora e\'idenziare il ie.g't:-tl. c:-. -:.:a:: ::a -:.-- suono lnteso
come fenomeno fisico e ia corrisponden:t :.n>'r.
.-
Nel dominio della percezione Ldur.,. - '" :-I)t -freqaenqa e
aTf un segnale acustico cortlsr"r: :--
intensità di t'J'o/te4qa ed a\
ul/ume, e per entrambi i parame tri 1l :e r;r :- = :r.r rl dominio
percettìvo e quello fisico non è littlirr.::l: :-. : :
Acustica 25
Vengono qui prese in considerazione quattro note su tre ottave succe ssive,
segnalando la frequenza di ciascuna di esse (Hz),la dtstanza ftequenziale tra
e sse (AHz), la distanza lineare dalf inizio tastiera in centimetri e la distanza tra t
Si noti che la seconda armonica coincide con l'ottava (in senso musicaie)
della fondamentale e I'ottava dell'ottava coincide con la quart^ armonica.
Il fatto che le note della scala cadano in qualche modo sulle armoniche
naturali e cioè sui mr-rltipli della fondamentale, ha come diretta conseguenza di
ar-ere suoni "consonanti" tra lofo, val.e a dire, nel senso etimologico del
termine, che "con-suonano" e si amalgamano bene insieme. In breve, sono
''naruralmente" intonate fra loro... e le ragioni sono molteplici. Consideriamo
allora il seguente grafico che riporta i multipli della fondamentale, le armoniche
e le ottave. Per comodità descrittiva, fìssiamo arbitrarjamente la fondamentale
illa frequenza di I00Hz.
armoniche 1
28 Musica lnformatica
Anzi, dice di piu: dice che moltiplicando per 3,'2le trequenz2 di un qualsiasi
suono, si ottiene un nuovo suono alla dismnz^ intersdlere di una cJuinta. Allota, !
moltiplicando per 3/2 la V si ottiene 9ld che co'rrisponde al II grado ú
appartenente a7l'ottava superiore all'otrava-base- Ferciò le II dell'ottava-base si
ottiene dividendo per 21, rapporto 9/4 oftenuto on h \" ddh \- e cioè:
t
'{f;iil!
:l!$l1q
;fuui
1e/8 3/2 2 94
III V \1tr +
,ì
La tabella seguente riporta i r-alori cmi rmnm @dWodlnfirc per i gradi V, II,
VI, III e \4I ed espressi infine in releziont d I glndo.
V 3/2 r
II 3/2 v (x1/2) - 'lJ 3 x 3 ]l r îr"3i I 9 8I
VI 3/2rr :tx9ffl, I 7- lt6r
III 3/2vI (x1/2) =lJ Ix311,6r riÎ'TI bl 64I
\.II 3/2III -J f rflfl 64 I 2+3/128r
\.
Acustica 29
Oltre ad essefe corisonante dal D,l:il!r c: -,i.:. -:::-.::c- :l-:.ico. la scaia di sette
nore sembra essere "consona";l Fc:1::É: ì::: i:l:-- :: ::i:c-lt,uo-meTTotano
(che sta alla base anche della rtoien. ::r ,i ",-' :-. i::'- :r::,i 11 \'-I ben notaai
jazzisu) dà la sensazione di un.l c,.:-l:--i: :: : -:- j-:i ri .-ì- :ntervalli lll-tV
'-'.
e MI-\4 ll; e questo sembra ess=:c::-- :---:..:-.:: -'::::c:. l.qrco-dedutrivo
del srllogrsmo di cu permeato'
è :=:.i:=: .-::: - .: - '::: :'-.:ir.l occidentale. I
L'na controprova puo itaara -i"o\--L:: :;. :,. :--.- - '-: - ..:t---it'.rflica orientale.
dove prevalè ,rr, ,àro di sospensi.'i:- = -:.
j" - :, -::,:-: - -::: C patenza ef o ìlllll
i :*: -- :--
di arrivo, è più cònsona pensiel,-,
al .--,'i .*:':. --: ::.r - rxco-deduttivo. lll
rllll
I 1,125 1,265 l
atatlit ) ll t.t:ilta, a 114: a 1.'.
', 14.\it t |a:iaaatrtrtttt,' I I1, 1
l;rill
*1r1 f trì .,,i*
Figu ra 1 .1 2
T/I ='9\
rr/il
V/IV
w/v ilr
VII/\T
IVIIII = .
\Trrl\.il = l
Purtroppo, però, quello chc '::-,'::-- -:;attatfola
metà del tono: infatti molnpLc.::: ::: : :.:lfesenta il
"mezzo-tono" dor-femmo of-a-:: r,r interno;
invece 1256/2435x(256 l-1: : :. =
1,0535x 1,05i5 = l.
Acustica 31
IL---------------
,// \ #
E questo vale per tutti gli altri casi, ottenendo così una scala a 1.7 note
illustrata in Figura 1.13 che non pochi problemi e diatribe ha suscitato nel
corso del tempo.
"
:ir: " 1 ', ' "1,3'
&'\2 6 À A tè 11É#
*é# {A
g:@ i'*'
è--G \Ee ti;" ""-',t*" Z;'"# ffi*
':::::::':t :
armoniche
Figura 1 .14
Acustica 33
I gradi II, ilI, V e VII vengono presi, rispetrivamente, sugli armonici 9, 10,
12 e 15 della 4a ottava e divisi per 8 per riportarli nell'ottava base:
II = 9/BI
III =10/8=5/4I
V =12/8=6/4=3/21
VII = 15/81
Il IV grado è quella pitagorico, cioè 4/3 I, e il VI grado viene proposto
come combinazione di una quarta delfa tena: (/3)x$/fl -- 5/3I; il "semi-
tono" è questa volta 16 /15, come risulta dal rapporto di VIII/VII e di IV/III:
che è maggiore della metà di un tono intero e comunque poco riferibile "al
tono intero", visto che ne esistono 2 diversi tra loro:
Niente di strano perciò se Zarkno sia stato criticato per la sua proposta che
tra l'altro aveva come obiettivo (non raggiunto) anche quello di definire una
scala a 12 suoni. Di fatto, poi, non si ha notizia che la scala di Zarhno abbia
a\-uto seguito e sia stata adottata a modello formale per la costruzione degli
strumenti musicali.
Va comunque considerato il contesto culturale del momento: per esempio,
anche I{eplero in nome di pre-concetti "principi di perfezione celesre" si
ostinava a cercare nel cercbia "f7rma del Creatore" la ttalettoria delle orbite dei
pianeti intorno al Sole, ut:tJtzzando I'enorme mole di dati che Ticho Brahe
avevà raccolto in anni di osservazione dei loro movimenti nel cielo; ma dovette
"rassegnarsl" ad accettare, di fronte alf'evidenza dei risultati dei calcoli, che i
pianeti, molto più grandi e in epoche molto più antiche di lui e di Aristotele,
avevano "deciso" di muoversi su orbite ellittiche.
t-
I
34 Musica lnformatica
p
\l :.
-' Leonardo e /a
ro
$ t//t t d,1: rt îi :) tr :.ì .i c - R- r-.-.. :. ::-
lnuìtrc c'e C... c :- .:::.-_ , :-.--src:rli e chi Lr
SLI( )nà. h:ìnn,, Un r:..:. :-_ :-._...
r:- ::_
1) la meccanica, si era e\-olur,l
:; .r Leonardo)
con appafati sempre pìu sr,:ì:r:-1.,: : resi;
-,
2) la matematica si era arriccbjÌ..- : ì..
..;iztna, grazte
all'operato di Leibniz. Cartes-, . E_-..,
-fn*r= f" *t
ll valore r è perciò necessariamente la radice dodicesina di 2 e cioè
, =tll =1,059463...
per cui, ad esempio
I 0
I# II.
II ,+
IIi - III
III E
n' -2
f\'= \-,
v 2
\'= \-I,
\rI 6
\T= - \lI
VII :(l
\TII t.l
YIII
pitagorica
equabile
*trtl t:' r l
Figura 1.15
.- * r:r..r-: risponde
contempofaneamenie :: :--- l:--, - ::' '. : .- '-rrdard di
riferimenro deila \[u.:c-,. - --neri e stili
diversi tra 1oro.
Va innanzitutto ,,ì :<a::,: rappofto
irraz.ionale della raol.., .. .. :rrendente
precisione (scarti di p, ,cir, :-:-:. ,
rr le note
naruraLi derir-anri dai r.t::' ::- :.- -'' :::paubilità"
della scala temperata co:t r: :J:-: r r :" rradizione
musicale.
:i:ilte COn la
fìsiologia deil'orecchio e 1". :.:-:-:.,: .-:.:uaLità dei
semitoni temperati alf inre rr:. t- -: : >:Steflte nel
salto esponenziale cLi ottar';.
E finalmente 1 tono rnte::) -
Acustica 37
frequenze
5a ottava
4a ottava
3a ottava
2a oftava
1a ottava
l
ì
l
I
rzeo J
l
440 \:*
220 ),
'1 -;':"
I o
]Hililt
Figu
'l I
tì tl
iIlllrlruru
Figura 1.18 Andamen to es - - ---- .. i -ito di pan
Acustica 39
1.7 Intensità E, 1
paflaf€
lentpo:
cr
L'intensità acasÍica riguard: ---.: '' : :" r ;'..,r"r1*,r- ' :O/ttme dlUn viene
suono dal piano al .í,,,:,-. i. :--- , ,r'r r'i ,r..-.:. -l r-olume..,'. rrasfof
L'intensità acusLica e ur..i .:-- -- , i, I lli : r.- *::-::- il VOlUme 1{_)0I<r
sonoro è la corrispofldcn:: -: - .i i ;t1 "l:t: -:t: -:cdvo. SICSSA
L'intensità acusrica .i ::-, -: - ' ' | -::--l di misura nisura
dell'intensità acustica. Poi
Se qualcuno r-i dices:= --.-- .'.. , li: ., -1 .::':::,-- mi hannO :r:. tno,
spaccato i timparu...' risp :. :.:. .-, :l *l lr :t ' : -:::.:-, i nmpanil'. !.JCCCC
In realtà avreste raglone ..-::ij: , ri" . .
r'
-:::. ). COme Si :lel no
vedrà nel seguito, in rn'-.1, : : : : : "":l -''i -l ,lii I ". ,,1 rl
La
L'intensità acusdca h, , :,-. - 1
- l'Îll Í 11
r"""' *::. bolenTa e j -,.,-Jti
pressione. I - ..-
JT JI1
a s:t -l:l(
rutte le "cose" del-l-r F:r.:; - ::- "T' Crril::Ur: II: :]rìil[nuillr Ll]IrÍ .Hr-i - : .-,:. c rnfattì rl
L'E,nefgia esi:fe ù.:\:::: -:, -j:c ''' î=lu :iIIIr. fîtiltrilItnllilililti:Il1Ír" ;0tr.r.tti, *::*--:.a: BiqBang e
I'
meccaftica tras:Tris:=
I
Acustica 41
dr
B
A
n I
lo
tf
Ví
tì
Figura 120
Il primo caso si ptesentò negli anni '20 del secolo scorso, nella misura
dell'attenuazione della potenza dei segnale sulle linee telefoniche dei laboratori
Bell e fu al7'trizio chiamato Trasmission Unit e rtbattezzato bel rn onore dI
Alexander Graham BeIl dopo la sua morte. Perciò fu deciso di appJicare il
logaritmo non tanto al valore della potenza dz misurare m^ piuttosto al rapporto
tra 11 ualore-da-misurare P ed un ualore-di-riferinento P, prescelto. In questo modo il
valore ottenuto è un numero puro e perciò non riferito ad alcuna grzndezza
fisica.
,rt=rrfrr(!)
Il valore di riferimento può essere la soglia di udibilità P,=10-12W/attfm2
oppure la sogJia del dolore Pa-lWatt/m2. Se si sceglie P,=Po allora l'intensità
acustica relattva, ad esempio, trafftco stradale medio che è dell'ordine di
grandezza di 10 5Wattf m2, misurata in bel è:
Iro- I
'"* [ ,o-" ,J='o*,0 lo-)=tu,r
,
Dalla tabella si vede che l'intensità acustica di una sala da concerto è di circa
10 6 Watt/m2 corrispondenti a ó bel; ma dal punto di vista psico-acustico il
nostro uditivo è in grado di percepire variazioti di livello molto più
^ppa;rato
raffinate dei due livelli 6 e 7 bel. Pet cui in realtà i livelii intermedi espressi con
una cifra dopo la virgola come 6,1-6,2 ...6,9 bel, sono necessari ed in pratica,
àficor^ una volta, 2 cifte sono signifìcative e sufficienti.
44 Musica lnformatic.a
-'", ^] ,, - :'l
'-,
Figura 1.21
Acustica 45
L_p 1 0 rog,,,
(í)=1 0 rog,o = 2x 1 0 ro'r. = 20 rog,u (;)*
[;)' [ ;)
La scala graduata di un potenziometro di un mixer, è Lineare con valori
espressi in decibel che in genere vanno da -óOdB a +12 dB (o +24 dB).
:4 d*
II GÙ
*d!
-1: d8
-?d d8
-36 d8
:48 d*
*60 ds
Per pura curiosità ed esercizio si può osservare come sia possibile (in modo
improprio) misurare in dB anche la vanazione di frequenza delle note remperare
vjsie nel precedente paragrafo. La cosa è fattibile proprio perché la gamma delle
Frequenze udibili (da ló a 1ó.000 Hz) ha un andameÀto.ipo.r.nrial"e con va-lori
che attraversano 4 ordini dt gtandezza e cioè da 1,dx101 Hz a ,Gx10+ Hz. 1,
1.8 Timbro C
ottie
verd
A differenza di qulnr :- . ' ,: ques
non può essere espr-is ,- :. - - giali
il timbro è infatu Lrll -,;'"...' :'" : com
del suono, defirusc., , : ,,:-: - t
appaftenente a sorgir-i *- :::- posf
riconoscere ii umbr r:- I -- -.
lo:
rumoridellanarur,i - -:-- *-:': ::'' i I
-' .- a- il eslste un sctit
modo per defìrure ii :::--:- . * " ,. rl
I
Acustica 47
*-
colore tj*ffihattt"
99 214 154
il#tl
tLil
ll ll *,
Tilil
RGB
lt
Ciascuno dei colori fondamentali RGB può assumere256 valori da0 a255
con gtadazione del colote corrispondente che va dal nero al massimo di
brtllantezza del colore stesso. In questo modo si possono ottenefe
256x256x256--1,6.777.216 colori diversi (questo è il motivo per cui si dice che la
gamma dei colori dello schermo del computer è a milioni di colon) che coprono
ion sufficiente realismo la gamma dei colori del visibile e cioè dei colori
deil'arcobaleno.
Quindi, ogni colore o sfumatura di colore può essere fappfesentata con una
terna di valori numerici che consente di passare da una descrizione qaalitatiua
aduna qaantitatiua. Per cui, ad esempio, il colore tenue-uioletto-che-tende-al-lillà può
essefe espfesso in forma sicuramente poco poetica ma decisamente molto
precisa con R222-G1'91 -8244.
La terna dei valori RGB costituisce, in prima approssimazione,lo spettro dt
quel colore.
48 Musica lnfora::,a
deisaliminerale i;:j , ì r' 1"fl , ',"""' r'r ,: rrl ::- ..ili minerali );
ed it pH costitr;sr : .-.- . r ' ri -, I rilrrrir"' i*lll,ir. i :l: -il'! di quella 1
I
Analisi di segnali sonori
2.1 Pi greco e sinusoide
2.2 Segnale e spettro
2.3 Analisi di Fourier
2.3.1 Calcolo delle ampiezze delle armoniche
2.+ Onda quadra
2.5 Spettri dinamici e inviluppo
..
Figuri
^',,
I
Analisi di segnalisonori 51
circonferenza del cerchio "misura" 3,14 volte il diametro del cerchio, come
illustrato in F igura 2.1.
anche se, come si sa, il uero rapporto tra circonferenza e diametro è un valore con
un numero infinito di cifre dopo la virgola: tale valote viene detto pi greco ed
espresso con la lettera gfeca xf che è la prima della parola neqípergog
(perimetro).
52 Musica lnformal:a
,/
,/
La dtstanza l, d:L',s. - ",.:l l.- -..1 1ì ".1 ' : : .ii -- : sizroni sulla
circonferenza di u:: c:::- +
::l:]Ofto tfa la
misura di h e quelJ.r *-- ; 't:l i.rir '1 l. 'l ullllrii illl]rl
- :Ia funryone
matematjCa )=.;,t: rr =: :: ,,7 î ilr:.
L ,úlru! :-;: che perciò
Y^riatfa i valon -1 e -1
La sinusoide ha :r. i i: .1,." i':"'î1 r:: ",,,r ::l"f,..iltil-j,iit,. ,.'], ;r*-urmru*,:1de che viene
generata da un pun:1-, .::. : -.- r:4lll I-]",,,,i L1 .ll,*1l".;l -.-, t --[]radianri
rispetto al punro chc ì::::, ,,ì.'.1-..' ,r:
Poiché la sinusotde e -' : i-::- *,.i , î rrmr:rl"r-util::,tr l.:rll .1, - -t:lento e nella
fOfma, ma una è fnder:- ' .:, - -L- t "" t,:r't', ,-, .'l:],- :, .;-::re definife la
cosinasoide inJhtt4iortt dr;'i,.; ::,:; : ,,..', *:: .:ri'Lr-î' rr a, rir
I
Analisi di segnali sonori 53
J@)= sen(c + P)
La taslazione è detta fase e può assumere soltanto valori compresi tra -ft e +fi.
Questa osservazione relattva alla fase, tornerà particolarmente utile nel
capitolo 4 (in particolare in $4.6 ) dedicato ai modelli dî sintesi :0n0rd.
Per completezza formale si può infine osservare che, se la sinusoide è data dalla
dîstanTa dall'asse oriTTontale del punto che si muove sulla circonferenza di raggio
unitario, la cosinusoide è data dz17a distanqa dall'asse aerticale di quel punto.
La teTzziane esistente tta le funzioni seno e coseno sta alla bzse (ne/
piano ronp/esto) della definizione della formula di Eulero
6in+1 =0
::lcor
:::c cc
'l
Figura 2.5
s -
2nR
e slccome lFisura 2.2\ n =! allor^
2tR ecioè q-'112n
,, C(=-==t
TR RT T'
-f
(zn \
e poiche 7=sen(o,) allora y(t)= senl jr I
\r )
(*)
ta y(t)=
(zr \
senl t I come y(t)= sen(2nFt)
\.r ) può essere scritta
grafìco dr Figur,, i -
Ii - - -. :-Lrata di un
centesimo di secor.- ., : ,:- irequenza
F=400 Hz, tenendo ::-ì.:. : ::,.:ondOnO a
4 oscjllaziom ogni c.:-:.' lr ciascuna
oscillazioneeT=1 -1 ':
Amp
1,0
0.5
, temPo
___=_---++ .......... .
-0,5
Figura 2 i :
+Ar +As
-Ar N
Tr Tz
+Aq
+Ar
m_t
.A: \/
T:
-Aa
T+
m Ts
0,5
0 tempo
-0,5
-1.0
0 10 20
pressione dell'ari; :.-:r::::.- " . l"ll*"'llT ì lil lnrL rry'i' liilillili'll(r lllllìllliliii]:'"i
Si tratta di un: ::: :-: - .ililtitì \' ir rr\, 1,, il. [ :r]- .'.*,i ..: _iqn1 lstante ìiitilt
il timpano si rro-'-.r '-:, -,:,, : * r-T;, i li l' ,lllliiillltjjil 1rîÌÍl " t" ".,rf r'fr ' :- :-ntfo" con
piccoli spostameia i :-r-L: rî'r. L l-"*;iLlnilll'T:'r *,,,ili :ílq'l i 1r. -"*: ::efcìtata SUI
timpano è que;, :.-j :-r1,". r -l;flrîll' ,rrtiiiillllìL Ì]lLllilt lllllLriii' [ "-"1]"- r':, * *.m singola
i
sofgente sonor: i- j. -i ,J, 1r,, .,rir,- ,.i l::l".ilLl lil lli:llll*' rlrlrLlÍillllll .-.:î.Li- ,j i;:Ofmazione u,:i
pre ssione : : ::,1 -l*.- ""r . ', ll -111;rr l11l' r]rî,lllilrllfrlilllli' ti*î
/depf-s:l lli{L ::1.1"'
I
Analisi di segnali sonori 59
pressrone
dell'aria
Nel
Vefamr
delle an
cheèr
a) Cor
acchi a,
reaii c
Giorg
)îariat
azzwÍl
An
l
eieme:
Irlu
mettel
b)
llr è dett,
mette
ll
Per
caffè
1L
Proce
*" ,ru 11
11 è... ab
lll dispo
In
ilr
disorc
Figura 2,î2 I nrn:frrll, ,[L iiirru.u]Ìlrr, llrrÀll:
c'alore
La SituaZiOne Che Si::. :- l:,Lutl I iìltfEfi; .[I]Lú,ql;ì11, 'rrt!llr:r:'l lj un segnale nel come
dOminio de/ lenpo e il cornr:"':-:::.:: :*::-'' ;tlL/. -:lffi-nd"-* fÉ ; rs-r: 'ir//efre.qaenle,
anChe Se è bene OSSefa-x.- ::_: tr ;Ìrr,g,*ft I :lijii" ù' -;tl!t1-: : COnOSCIUtO 1n Ri,
'
antiCipO in quanto il Seq:t;'- : :-*tr: 'lr*rnr*u,Lîll |l*,,rÌ'r a'r; llllrlrliliOne di tre Ii an
segnali sinusoidali di cui st c' :-:,'iti l:$"iiir8rn;iii lú ù[mmx'{u;nL un
lP.
CO
frequenza
jl si
ch
,'flm,,*,rrl' m jh ,frrry--'ft:îj U
:oc-t(
eìem,
segnale
-ùp
:ènor
Figura 2.13 S;::-r:tll 1 rì]ìt'îì:r. lms.t,s lmjltrlÈ-:;
!
Analisi di segnali sonori 61
Riassumendo:
1) analiqqare significa separare le componenti che costituiscono un fenomeno o
un amalgama complesso;
2 per fare l'ana)tsi di un fenomeno o un amalgama complesso occorre una
valida metodologia, seguendo la quale si è in grado di estrarre il valore delle
componenti;
3) si trova ciò che si cerca! il risultato dell'analisi è la misura del "trovato ciò
che si è cercato" e se la misura=0, quella cosa che si cercava... non c'è.
I
2.3 A.naLi.r : F r-o1t
bre,
Jean Bapcs:-,l ,. : -: ' ed ebbe .r11'c
-. i.r-e eSSefe
stretu raPPi,r: - Jec:
confuso cr r: '- a-
"" :: lu fisico
fll?teflàLlc,,::
Durrn -. -.. ^ - :-,, scienziati
france.i dc- -: ' :: del Basso
Egitto lr' --
-
I.it
', --,gica nella
-
quale tu tr - .: .. ,i
-::rmpollion
avrebbe r:r'.-..- - :::eno fìsico
deIla /ra """ -.. -ltrato nel
Fourie r. ---'-
-
firmamcnt,, .i.. ,. i: Scienza,
t '. :ntato un
con rl su
onniprescr-:. . .
lr
Jlontmarrri .- .- - --
-. - =':,t, Adolph
rl
ì
I
!
/i
r'- '
calcolo rappr(i(ti;,; ,:. . i r
-l . ... , . -, ::equenZa.
til tiiil
curva risultante dal prodotto delle due curve, viene trovara per punti:
0,595. 0,45
+1,00 0,665 045
.0,665
+0,75
0 5c)5
+0,50
+0,25
0
ternpo
-0,25
-0,50
-0,75
-1,00
0 ,125 ,25 ,375 ,5 ,625 ,75 ,875 1T
Figura 2.17 curva risultante dal prodotto della forma d'onda con la sinusoide
conquelìodel ,'.-- l-
Lq
-1.50
'7<
-- 30
- : -.::l:ntale)
Figura 2.18 r-, - ,, llfr'rill ììì illl '"'
Qulndr. cr ,: i:=
0x0,125 +lr.---r:x -r - l ,/1 11 ,' - .a95x0,125= Cc
. - t,t-)14375 =
0 +L).r ---: - : i
I
" f:=(1,0625T. ì-1US
',r. l, ll
+0,25
-0,25
-0,50
-0,75
-1,00
! '.: ::
Figura 2 r9 - .::nonica)
Per trovare il valore delfa seconda armonica si sovrappo ne alfa forma d,onda
una sinusoide di periodo T/2 e cioè a frequenza dóppia del segnale, nello
stesso spazio temporale del periodo T come illustrato inÈigtxa 2.20.
+1,00
+0,75
+0,50
+0.25
-0,25
-0,50
-0,75
-1,00
0 J25 ,25 ,375 ,5 ,625 ,75 ,875 1T
Figura2.20 Calcolo della seconda armonica
come prima, si trova la curva per punti e poi si calcolal,area dell,a superficie
tra cutva' e asse delle del tempo. In questo caso la curva trovata individua parti
nella zona positiva e altre parti nella zona neganva: questo significa cÀe il
risultato è dato dalla somma algebrica e cioè dalla iomm, è diff.t.i za d.ell.e aree
nelle parte positiva e nella parte negativa.
Per trovare il valore della terTa armonica si sovrappone all,a forma d'onda una
sinuso_ide di periodo T/3 (e cioè a frequenza tripla) e poi si calcolal'area d.ella
superfìcie trala cutva ttovat^ e l'asse del tempo.
+1,00
+0,75
+0,50
+0,25
-0,25
-0,50
-0,75
-1,00
0 ,125 ,25 ,375 ,5 ,625 ,75 ,875 I T
Figura 2.21 Calcolo della terza armonica
68 Musica lnformatica
Qu
In riferimento al calcolo delle p'fima ermmb mprn 2l], se i valori dei prc
puntì trovati dal prodotto dei ralori delh formt doodo m grdli della sinusoide, ma
vengono messi in una lista" possiam irrlfoqt $"tri qrci rdbci con Yi intendendo tercr
.o{il,irrlin che individua hìua pocizi<nc ffilr mmn ccfuc poò rssumere un valore pel
che va da0 a7: sin
Vi 0 0,595 0,45 0,6ó5 0 súú5 0;{5 0,595 sin
cal
i0 567
così facendo, il calcolo dell'area po esserr csprcsro fu frtrns qrnllatta come
F-
tdfr E
lib
e si legge: sorumatoriaperi cb w fuA a7 & I i m{$enn -ll' il
de
Ogni valore V prodouo dtr.Cu.e.ltil" ;fury f'o*da al punto i con
è i} risultato del
il valore della sinusoide semPre d pmm i ',flllrnn" m si irrf.- M r(i)il valore della
fo
forma d'onda originaria alllstenre i-esfuo e crrn .mÉirr i[ valore della sinusoide
(1'
sempre all'istante i-esimo, .**5;
'T Ci
Quando si è eseguito il calcolo ddleru {,qrm " dflto che essa r@presenta
!S} si è lCo
il contibuto e nor- il wbre delb p'rima &lmoofoq in €ftni il rel,ore tovato.è dato. no
óal|'area equivalente di un rettrryob óE hs pcr &m, il p*A T è per alteryg il par
ualore dell'aimoltica. Per cui I'eiFertivo r"lmr ddf"rrlrrnb è A1=6no17 e cioè le,
iAir
a:fi"r,r*{}ar en:
-'ilr
dì
Qoitrdi, pef tfoyafe il valore di rln geDclb @!rúo r, h formula che esprirne
la procedura esposta è la seguente
\t
o.=+t1rlr(r-.Ìar
t TH
v
deli'or
:!rtal
:ti.[er
I
Analisidisegnalisonori 69
tl
Ao =:1'oI s(t)sen(2nnFr)dr
I q.u:.r'" il tipo di ror,1!i che si trova (in maniera più compìessa e compreta) nei
libd di matemadca e di fisica dove viene trattatara Trasformata
di Fourier.
ll meccanism o ch,e, ryde nylrc qia. a! ylfnaroe quìndi u.u ;;-*;;.cisione
del risultato, sta alla base dei rahok irfiitesinalepropor,"^a
il l6g0 da Leibniz
*rso
e Newron (c'è tutta una sroria .i unu diatriba in pràpo.iro1";-J;;;
lilro;l;l:1,:
maremadca
messa a punto da Ed;; '6tot'_trs3l, dr,r,
\t / / /-tóJ)) e alrri
^L.u'grandì matemarici.
di cose del genere in naru:, - -,.r r rulllrurslrttililfitmr; iltriirlillltrrrLtlii ",î :=:li elementi
nella semplicità della circ*:.:., rr11r'r"-iil1 liii llfiillliì fÌÌltl] ll, i'"''" '' : ':ne brusco
passaggio tra due Livelli dt te:-. ' : Nel
d'onda
originz
essend
una sel
^tensione, rìi
come ad esem:: '" 'fffl[ilfltnltilltiltlilttliill urttti'lt-Ltl' , :.:-lrdo ffa le
+1
:3mpo
-1 -r
Ort
.rbbian
che ra1
FrrEu,r"r I,,,fli Íllrllllllu8., lllltùllul.llllllllffl rir rr lil rir
Per
Cell'or
iieque
Vediamo li :, -:-'.,r
seguendo la lr,:-:-:, La
si sor rappon- -:.- : - -
-rlrO e
e pol s1 tr.il'-,1 -: -) :1lme
forma d'ori. : La
semphce. c.l-Li -: :
Analisi di segnalisonori 71
OTI2T
Figura2.23 Onda quadra e onda sinusoidale sovrapposte
Nella prima metà del periodo 0:'f /2 l'onda quadra vale *1 per cui 7a forma
d'onda risultante dal prodotto delie due è quella della semi-onda sinusoidale
originale; nella seconda metà del periodo T/2+T l'onda quadra vale -1 ma
essendo negativo anche il segno sinusoide, la forma risultante è ancora quella di
una semi-onda sinusoidale positiva.
OTI2T
Flgura2.24 Pdma armonica di Onda Quadra
Ora, invece di calcolare I'area delfa superficie delia curva trovata come
abbiamo fatto per 7a curva di Figura 2.1.7 e seguenti, attdbuiamo a quesra area
che rappresental'Ampieqry della Fondamentale un valore simbolico unitario Ap.
Per "calcolare" 1l valore della seconda armonica si sovrappone al periodo 0-:T
dell'onda quadra una sinusoide di periodo T/2 della fondamenrale, e cioè di
freqaenza doppia, che ha due oscillazioni nella stessa durata di tempo T:
A\ /'\
\r
\-/ \-/
TI2TO 12
Figura 2.25 Calcolo della seconda atmotica di OQ
Per "calcolafe" 1f \--t- t: iL:'.lll- .lill*illr,rlflrrr-4llllfflllllllllllllllllll&llllri ffl ililri0Nlllil":illllllllrlflîll Íf'fi|lL :eriodo 0-T Cor
dell'onda quadra, uni :-:--; -,: c Tîflltiltiil trÍtlullll
*3.últrulllllltttuuulrl:u::llii
::r,r che ha tre sinusoi
oscillazioni nella stess,r r-ji:i -l li3:flîll' Î elgebri
r-ale 0 ,
compo
Per
dell'on
cinque
algebrica dell'area ri.,-'--:-:: :. rlr l$lTî::rulrur dii! ltttti,ttunuLll*t', fl. r,(lllllJ ,:-::- -4-2=2. In
maniefa figufata o ii-Í:.r:T:.i : : llnLrrl: llllrc !1U. ùlllllilrllr liiÍtilillnlllr nî!.tr : i:iura 2.24 Che
delllintero periodo T J.:-.-.r1. *,,.1- :lllilffllÌ:l:lll illl[ nrl?[îliilli, [u:|j .:.e de]le due N1h
il
'1'r
Qu
:-r cu
-..:ZÀ. e
Ed
- rlo
..
:;li'rnr
: li ': *,:lllllill ::fpre
FiguuraL-f ì*vtllll ltll,:u rr'r".tljLr]illttii ll.lr ú-
Pef CalCOlafe :i ..-i t. -r::,Lj, #&.Jfi- Jfltltf/li/l1fl1llllttùtr-t fl, lrr lìirlij1fi'ffi r:-: -ì pefiodO 0-T
dell'Onda quadfa. LC;:-:---.tr ri;:c ,U. Trslfrr rJbl' ] r, '"nrulr0t,l"gru.i, ;l;::upla) Cheha4
oscillazioni nella stess, l-:ù:-r ::i lvnm T
(-ìr
':,1 I
-li
-pi
Figura 22fi ,i.ti"i.: ,1, 0ut -ilu dnilÍìliif-:li! ,ilil:['f.r trrli:.ù :- r,)Q
I
Analisi di segnalisonori 73
Come nel caso della seconda armonica, anche questa volta le semi-onde
sinusoidali sono per metà positive e per metà negative per cui la somma
algebrica delle loro corrispondenti aree è 0 il che signifìca che la quarta armonica
vale 0 e quindi non c'è. E c'è da osservare che qualunque ne sia I'ordine, una
componente armonica pari (6a,8va, 10ma, 1,2ma, ecc.) vale 0 e quindi non c'è.
12 0 T/5 12
T15 T
1/3 Ar Si ir
'lna m
1/5 Ar
ouestio
1/9 Ar
1111 Ac C'onda
:r
Fryuru i:íl'
-----l
a *&Ì *ùiill
J
ftr -fu*41'
F
. fSSi"ngendo armoniche dispari di ordine superiore con l'ampie zza d.ovuta,
Ia forma d'onda si ar,.vicina sempre più a quella dell'onda
quadra.
Si invita il lertore a visirare il sito web di wikipedia [a] e il sito che offre
[5]
1n1 .mi'ade
di applet interattivi, tra cui qrr.ùo t.lnúrro all'argomento in
quesflone: sono presenti infatti anche l'analisi e la ricostruzjone
delle forme
d'onda triangolare e a dente di sega come most raú inFigma 2.34:
- rfrIJîi
Ar
atU
Figura 2.36 Spettri dinamici
Riferimenti
' -n ,,"*"rllti
t3l sa Coog/e i2;t",,;;.'
'-
iltliiiilt ,illllililllfrrillltllllì
rÌ|
3.1
t4l it.wikipedre.::ì -;- 1T 1...,i tl.,,,llLlL,,..:lì"':l
3.2
t5l www.faistad.c'- ::- ,j.3
_1. -+
-j.5
_ì.6
_ì.6.1
-- 6.2
:,-
Analogico e digitale
ffi
iR3-Ì,
:i==*r*:
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Digtta/e è.:.'l I --, , " ,ll ri l"i I '
tissate
realtà dr or:-:r: -r - ' îilr r;u ulxlt 'lll lllll 1 ,,i :
- ; ttedium che
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r.'uol dire t),:: -
COStitU
r ii " ril '' Lrl' /iil" ' l " '..:':irt, bus, che
':. ' :ìmplil
ncll'accez:t,:.: -- :ti ::,: :n realtà da
. Ess
onni-l.tus c': - ,. rr111i111111il
lt]illulrl '
* -::. quando fu
introdoto : F..,:r- . iìr'ìì -: nonèchela :ire m
clcsinenza 1..--: - : ., t)ti1/i/i/lt"l :,]f mal
Digitalerc:;.. r,l " ..- ' ';.ro e di dito e :ll:1tem
quinch, in s,:, r ., ' ,lll,' l ur" , ''. -' ?er esempio \IA
il PIN; è -:...:- -- 'I ill;l LilL l' rrr I rll : :; è però piu ,-,-jlupl
valida se lc :: -- " lrrlirillrrililr " iiirll ilrrilllllllli
'ilrrr li,rt' " ' . iiarc numeico : -,f mal
premenr/0.' :.:.'.- lt'r ji: J îtilmeriîI if:- i-nera
maniera ds. '-- .ìuf [ ì ::t,tdo
Cor
:-:.rpre
.::,rÌi si,
3.1 Segna-. .,:-., .,-.lrill
: _-ace s1
::,
La Figura l. I --
:-:, procesSo di --::ere
crttura de I r -ì.1c -
-: jJ pressione
delì'aria; e dc-.. -
-', .he abbiamo
detto chiam.rr-: :., chiaramente
quella che è l':.---- ::. -: Figura 3.1 -.ì
in quesro insr,r:. :-- -
Analogico e digitale B1
una scala predeÈr.-- :., ' J ,a: 'Ì'llillLlLl LLi,uLll liilllll:lilnlllL rll:
La codifca è i'lP;:;- - : : 'f .lL lllid rfl' illllllllllliil:T:liili illi]:.:lill;l:11" :"-- :-'l rapPresentaÚ
in forma numecc.. -: '
ll
illi il
periodo
campionamento
41,66 ms
.irreÀutografica la minuti,
tJ/ Jv
^L'\L'+4)
q
Ii
aveve un diametro ., .-.:- ::r:llento davanti
all'obiettivo,conr-li:::.,:, --. - :i'j-Liimetrì,eradi t_=:=1
- comunque,
fotogrammi
con una verocità di ripresa e di proiezione dt 24
al secondo, com'è ancora neilo standurd .i.r.-rtograficoo 25
quello televisivo, qualunque movimento che awiene e in
con velocità sufficien-
temente bassa com'è nella gestualità delle persone,
viene ricostruito in mariera
fèdele alla realtà-. Ma fenomeni che ,..udorro
con velocità superiori, come
upicamente succede per gri oggetti rotanti, non
sempre ;.";", correttamenre
ricosttuiti durante r^ proièzioné. Si pensi ad esempiJ
deile automobiri
con i cerchi a raggp o- comunque con una figura "11.;:;
,ip.rrr,u pit ,.ott. sul cerchio:
succede spesso di vedere al cinema o in
Tv"ie ,"J,. girri.l., ,.rro contrario
rispetto al senso di marcia del mezzo.
consideriamo una ruota con 4 raggi e del diametro
di 30 cm e quindi una
circonferenza di 30n cm = 94 cm ciica. Nena
figura seguente consideriamo
inoltre che il senso di rotazione sia ann-orario
.hE u ,.qi.rrr" de[e immagini
sia dall'alto verso il basso. "
7 Kmlh 20 Kmlh
2 giri/sec 70 Kmih
6 giri/sec 20 giri/sec
30"/fotogramma 90'/fotogramma 300'/fotogramma
fuequenza dt -4H2, dr,';; ::'i:-- .1'il ; -- ' ,- - ---- :: '-'lillraril a quello Edr
onginario. ''::lr/€11l
'\,l'.!nilrs;, :- 51 Camplona Un -nmagi
Perciò, come dice '' rer:'res.a cil fifrummlm
segnale che conrienc îrcJ_-::---: - -:.::
(e cioè se si .tallú-;.tÌ,.:: ':-: i- -: - : - - -
i--,-e F
da quello originale.
I1 fenomeno è conlsct*:. : ::: xl*in'îr,g j:rrrl:.rÉr ;.:-:-'it;g è pafola latina '; Ìnale
*r.:ii'r
: :risp,
(a/iat=altro, diuerco: si pe r.: :-: :;-- .-l .,, t ' ::':l- : :--:=-j 'all'inglese e dice
I1 ri
in maniera generica che :, .":i *.i'lir,rrrn,.;rv"!'Iiii lir ,:*--. ::.1 cosa divefsa dalla
: , :lúal
realtà. Fa/d-at'er (npieS:.r. '.:--. :: -- : ilP.rc
generata "I' altfa cosa'
_ * - -*L\è
.
:.duce
Analogico e digitale 87
F.=24H2 F,/2=12H2
7I<m/hè 2Hz
20Km/h è 6Hz
70Km/h è20H2 è -4Hz
Fimm
-4 -3 -2 -1 2345 I 9....... 12
elemer
1'effett,
90 Km/h + 26 Hz .j: --- 1,.,,,.., = -]1 lr"l -c =
Ep
Si può vedfìcare intar f,i:': rllî:ù r ilrfilu$nlúnur mrur"il' 'il, 'fu :u : lrisponde, su]la quandr
pelicóla, ad una rotaziú::. r - * rffirm ]M:llru: lir,,tlclr*:,--- :-,rrografiìmi che posti a
diStano 1,/24 dl secondo. I:f'.i:-!r:l ljirtttiir,'rlll.lrrrutmulúouÈ tl" ffu t ;m --l radianti, e cioè Si tr
r-iene r
mediar
(.2-1:. x lm l* = treque:
l:t -: :tr =
îotazlc
Jf - IJî gÍll"t !m&lll"l : )' li 'n dell'in/
Quellc
sta a
Riassumendo:
segnal
1) tra0 eFr/2 lo sper:'- -,-::rl3 :rifl' 'iîrr{iì'lriN :rúl:nl'5lîllliifimùsTlmf': ì'appar
2) tra Fr/2 ed F. lo sp"= '--::É ::=1116'r -ul, {hflrr r<--:ic ma con senso
comPf
ditotazione inr-erd.r,:, - it.€ i;li-lr*,an ú +ll, 'È = .tri,:rc,riruLr:Lr" r6.000
3 lo spettro oltre F. rre::= :::,llr:-!rltir . -u nJr,lBxiulr rtÍlr'{l:m'I'ln*. Tut
igura
A tutto quanto derr':, i:: {;;. -"h :liJl,lrîniLùtrÍlfiÍllr l nmrr:m'n d Shannon in base al Ja alcr
quale la friquenry ii .--;o:1,::,,r,a'wl,rffi,;, i :l uÉ .i. m"urnr.s ' c-mpioni prelevati cosdru
nell'unità- di tempo. de-;. :: i.*r"i ft +,unu,, 4[.f,m.u:rt llrt il .11:i della massima
' .egnal,
fteqaenZa che interessa C,l:l:-::-:.l :ri{: asgt[Leuc. mg[milrrrc- i :i- :r:tiCamente Si puO Qr
dire anche: fìssata ur; ::-;-i::-:-t -f lúnr-1r rnimlcir :, - - riequenza Fr/2 è ùonos(
quellaal disortodelLrc-'' =:. : r;.
*=-ir* ì-r'L:r r".5 lri-i-:-i -ssefe
Ci si deve aspeftare i.;-c--. -.r=É Tl5s,,imr: sriflii ,, :-lc- seEuito, che succeda Ve
così anche per gli Sper:r-:t ìs:lgtr:Nîr ::rtulursu":"llL t€rr-:ru alte. Ma ancOra c.impi,
un'osservazione prim"r i. : - r:u:: sull"ruuur.tiLr: :r-te"nuu,c- :rendi
Alla luce del Sole. h 1.e;,: :--1;,ú rii. gulgtrrrc rî !trj.lrflÉrl c,-ridftua e quindi non ;ampi,
-$nt[rr ull'-rr"ius:--"" rispetto al Senso di
vediamo mar le ruore de . e-::,-r.,:',lli1L Po
marcia. NIa alla luce deiÌe ;:rtm sc::imc- i ln: :: ro- n qrandi spazi come iella s
:
tipiCamente SOnO i C.i-ie i;: ,$:eJ.llit ijfu,rrrrnrrrn rrg iS i-: l"rrrrpiOni, quando le che in
automobili si an-ici:ra:r,:,:.L--l;Í-,--i!:"lJ. flL :{:si :,lÈr:srgi:i: pedaggio, è possibile rclo i:
ossefvafe il fenomenO cc'"':..--r.i.i;::-li i:,'r3. o'*: * rrr -;:l'-' :istanr
Analogico e digitale 89
Il fatto è che la luce dei lampioni è alimentata con corrente alternata come
quella domestica che pulsa 100 volte al secondo (e due semionde sinusoidali
positiva e negativa dei 50 Hz delle corrente di rete). L'occhio non si accorge di
questa pulsazione a cavsa. della persistenza deTf immagine salTa retina di èirca
1/16 d1 secondo, per cui la luce continua. Ma non appena c,è un
elemento rotante che si awicina alla ^pp^re
frequenza dt 1,00 Hz, ecco che compare
I'effetto.
È poi vero che l'effetto compare anche in pieno giorno alla luce del Sole
quando la tuote vengono viste al di là di una cancellata o dei piloncini verticali
posti a distanze regolari che sorreggono il guard-rail lungo le autostrade.
Si tratta comunque di un effetto artificiale che si chiama
ffitto stroboscopio che
viene usato per caltbrare la giusta velocità dt rotazione dei giradischi di vinile,
mediante tacche opportunamente distanziate jn funzione del pulsare della
frequenza di rete: quando l'immagine apparente è ferma allora la velocità di
rotazione del piatto è quella giusta. L'effetto stroboscopio è il risulrato
dell'inîerferenqa dt due fenomeni periodici a frequenze diverse.
Quello che abbiamo visto nel caso della ripresa televisiva ef o cinematografi.ca
(sia a pellicola sia digrtale) vale anche nel processo di campionamenro di un
segnale sonoro. E chiaro che ora si pada di frequenze molto più alte perché
l'appatato uditivo umano è in grado di percepire suoni la cui frequènza è
compresa nell'intervallo che va da un minimo di 16 Hz ad un massimo di
16.000 Hz.
Tuttavia, mentre nel cinema/televisione ogni campione è costituito da una
figura e quindi da una superficie (due dimensioni, base e altezza) rappresentata
da alcuni milioni di singoli punti, nel caso del segnale audio un campione è
costituito da un singolo valore numerico. Per questo motivo si dice anche che il
segnale sonoro è mono-dimensiona/e.
Quindi, per rispettare il teorema di Shannon, che nel settore deil'audio è
conosciuto come teorema di Nyquist, la frequenza di campionamento deve
essere posta almeno a 32I{I72.
vediamo allora quali sono gLi effetti del campionamento e del sotto-
campionamento per un segnale sonoro analogSco. Per semplicità di esposizione
prendiamo in considetazione una sinusoide a 100 Hz ed una frequenza di
campionamento di 800 Hz.
Poiché tI periodo è I'inverso della feqaen<o G=1/D un periodo completo
della sinusoide dura 1/100 Hz = 0,0l secondi e il periodo di campionamento,
che indichiamo con At, dura 1/800 Hz=0,00125 sec. Questo r,'uol dire che un
ciclo intero di sinusoide viene "fotografato" da1 processo di campionamento a
distanze temporali di At=0,00125sec., per un totale di 8 volte ad ogni ciclo.
Musica lnformatica
C(
campi
momc
'due c
E,
f aSO -v
La
a1]ntel
F.ela
Fcl2 (Fn\
-200 -100 0 100 200 300 400 s00 600 700 800
In una situazione reale come quella della figura seguente che rappres enta 40
millisecondi circa di musica, è necessada una frequenza di campionamento
molto alta per memotizzare e ricostruire poi tutta I'informazione acustica ivi
contenuta.
e\-entì
N
elettrr
r-1 con
Figura 3.12 : --
-:.:i-e
lnoltre. gh eitèru -:= : - ' : "'l l, r ,i, lll'r :::-bbe che tutte le &
frequenze compresi ::.' : - : "l
'r-,r'"lit. "::rposte a quelle ffi
compfese tra0 e Fc r .--'. '- I -t LIt1 t: :: :Ìlpfese tra Fc e
3Fc/2 (sovrapposte n-., :. : :'
-":;;
a-r- Hz
'
3.4 Quant:zz^zione
,-1":::,f'
I l:'1,Ìn
la quaie una qrrndezza continua viene
t:n '-" ,ì:.1
La quantizzazione è l'operazion:
di valori' Qrtatrlì;;';" r icnc drl launo
quantam e' : i,o
espressa con un n'-ttJ finito
-.e
.;,,,,tfil
Si
',j ntL
Figura 3.15
-. ao:
IJ
-:-:al
ì,.t't
T--ro Lntefo
i
F gu'a 3'E -.:'
::-=r
,* .'-,i na il sìgnifìcato
: --{,
_t ^
-'t
'::',,ssima volta", 12
::l
Ci --.',"- ' -'-' . -':-rtobus è aPPena
_- - :- I llll li
"-lt".lt- ::::;nde owiamente
ll s'c[:r:--':
Analogico e digitale 95
Si dice anche approsimare per dìfefio (caso allora) o approssimare per eccesso (caso
altrimentl.
Così ad esempio:
45,32+0,5 = 45,82 dà 45
45,84+0,5 = 46,34 dà 46
bin dec
11
lva
l,va
00
Ftgtlua !'f" .lruumurmmmrummr ur, I vrtefu iva
i. va
oi t iva
Seilivellisono-lch.e t;cn, . Lnu mmrnm'l u.lmeÉii-[--{'
iva
iva
bin dec iva
11 3
Poi
10 2 ,asciant
1,5 preced
01 1 per 1a
0,5 SUmef
00 0 Ad
i.1-1;
Frgtra tr XE Jlt-iJmmr:jirii!:1t rrîrl l, 'rlll' ..!r'::-
:leces s
E, 1
r-íene
quanti
i valori che stanno r:. ' c .. l:{:ri ,.. 1ì"{ìg': :
nri Jr-:!I::72-in a 0
Nel
i valori che stanno u.r r,--: ; -- -t-t't:-., ìilîrl{- tflt - ;l;r:::zzrd a 1
.:rche
i valori che stanno rra l.J ; I J:t:t:" -. figlar: n*, -:';n:::zzad a 2
Sir
i valori che stanno rr r-i . -: ì"glgr:[n|. ;U;::ZZafi a -l
:,cquef
irlrrisl
::!3l:r- "d' *r-'-:li;.=::ro di 7 lSftafr
: frrisl
I
Analogico e digitale 97
bin dec
111 7
6,s
110 6
5,5
101 5
4.5
100 4
3,5
011 3
2,5
010 2
1,5 -
001 1
0,5
000 0
rappreSentaIat.anu::-::.:-.'-'.':]''.''illr:''']]''
di "de-pressione" e a, :. îr orl;;"-'' 1l*t :il rmus'î 11 ' -'c,lm-pfessione"
fispetto alla pressìci:l- :-.- r-- .r !.r*rn$Ì"] illl ld .. - avanttzzazione
.uiljilLrr
bit e di Livelli, corrisp'-::r - .!rLr flu:r:',ir ililllull 1ìilr.jt:irfl)Ì* uilu:l -Ì, r l-.11,
L'et
Per esempio: con ] :,: t' rrL-1. , 4t, - : { ::::-u: :nrn$" firl:*'u :-i,r negativi (-4 -3
-2 -1) e per 1'a1tra n:;:: J ,t-,:crr". - - I":1ilr rh .r, îq * t.-- -1 +2 +3); il
massimo livello posìr-.-- : -" : - -,:i,,,r .:{ .-:.-" :*-----. = -2:=-1.
Innotazione bin.:.r,- - I t ix,4 , ili *." /r ,:ltw r'i( ì:iriir;ilrî:lrrr: tr"r,--,;- arln una codifìca
love \
-e due
denominata itt rnnr.,,,;, - .- -
renza t
Per avere un'ide; : - -:""l ,l .,,, r -u,Lll"iìi f rd't[ :n:'-:;:: ir contatofe del
Cor
banco del supermcrC:r' r : ' - n r:-- --- - :.umero xx...": di ,i^-
solìto quei contatori : ,: - ll 1 1
'*r 11'1"'11 ',1
î:tjlTlLrÍf, :.::::È" l-a da 00 a 99;
ad ogni scatto del bc,::.1: , rr'-n ù Lî! :r il
- :. Tun- r,: f:umefo Coffente
è 99 il successir-o è i-'r'r'
bin dec
011 3
010 2
1,5
001 1
0,5
000 0
-0,5
111 -1
-'1,5
110 -2
-2,5
101 -3
100 -4
errq= IVt-Vq I
+0,5
-0,5
I
Figura 3.22 Scarti tra valori reali e quanizzaa
'tir
segnale e la potcnz,t c. -e da
dor.'e il simbolo ì
-. I'iona appfos-
simazione". Quesr.r : -:. :--: e chiarimenti.
- " ::tndezza fisica
Per defìnizione. u:. , .:-
(pressionc dell'arir. -. . - - :-.: :mazione. Tale
variazione e "rjler t:.. , : :::nte!) e quindr
non descrivibile con -:. . ' . - ;. :na puf sempfe
analtzzabllel
Un tipo di anr[s: s-] - - - rsiste nel calcolo
della potenqa; pi, c ::::- :- ---Sto calcolo è
decisamente piu te :---: -: - r: ,rmazione su ciò
che comunementc \ -.1- . "
La figura seguen:- : * :' : -:-tnúzzaf di due
registrazioni esequr:. ,- : ::-.. a due diverse
intensità (potenze -s-:. :..:-
\1
- - freqqo
Figura 3.23
Ìr -l
Analogico e digitale 101
xi+xr'+xì+xj+....
Va osservato che se il calcolo fosse eseguito con i valori del segnale "non
elevati al quadrato", siccome nel segnale ci sono valori anche negativi, la medra
rìsulterebbe statisticamente essere sempre uguale o vicino a zero.
Elevare al quadrato il valore dei singoli campioni assicura che il valore della
polenqa nedia del segna/e sia sempre positivo, come è giusto che si:rl ma
soprattutto è corretto dal punto di vista fisico perché alterare la pressione
dell'aria, sia in compressione (valori positivi) sia in decompressione (r-alon
negativi), implica comunque la presenza di una sorgente sonora che agisce con
potenzai perciò, I'elevamento al quadrato descrive correttamente in termini
matematici il fenomeno fìsico.
La validità della formula SNR=22" si vedfìca proprio ur[zzando la formula
pet il calcolo della potenzà appena vista nella pagna precedente, apphcata sia ai
valori del segnale sia a quelLi del rumore; ma si rileva comunque, come
mostrato nella prossima tabella, che i risultati del calcolo spaziano in un
intervallo piuttosto ampio che fa perdere di vista il signifìcato della misura.
Per questo motivo, come del resto c'è da aspettarsi ($1.4), è preferibile
passare dalla rappresentazione in scala lineare a quella in scala iogaritmica, che
esprime I'SNR in deciBel:
Questa relazione mosr: ::: ,:n- îfl|fl: ll' i Ìr|lf'!lii'llÌlÌ111rrill1Nil:lr: :r =ca 6 dB alla 3.5
riduzione deil'errore di q-;::::: ::i: rîr: il. ]it,Ir1:lllltliHllurl]]ll:tlÎ.1:i]n :--:ìioramento del
,Lr
segnale. La co
La tabella di Figura _.._- ::, ,*1: :"ir lliiititdlllllt, lltilr:lill'jiutfl- :: .l l:r :="::rel i valori del \-engc
rapporfo segna/ef rumor, in i-a-:- -L: ,ir:: î:..iri:!riil''li' : d::l! ltlfl' ::r .'':irne i livelli di camp.
qvantlzzazione. essef€
digita
S\i. -"':"C' ."" lrLlllll:r:llliiilrÍll come
colort
pixel(
6 .41
Ir.lili lffi La
7 " t"lút"l! ,f4;
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14 :f;i_jt:S41tr fi,rt
'15 910
to Jii4!{1r.-i:Lql't Irfr
I
Analogico e digitale '103
3.5 Codifica
01111
01100
01010
0r000
00110
00100
00010
00000
rÌll0 -2
1r100 -4
11010 -6
11000 -8
I01 l0 - 10
t0100 -12
t0001 -r5
01111
0110 0
01010
01000
0 0110
00100
00010
00000
1t1t0
1t100
t10t0
11000
101 10
1010 0
10001
3.6 Convertitori
Come illustrato nella Figura 3.2, per eseguire il processo di trasformazione del
segnale dall'analogico al digitale e viceversa, vengono impiegati due dispositivi
elettronici detti convertitore analogico-digitale (ADC=Analog to Digital
converter) e convertitore digitale-analogico (DAC=Digitaf to Anàlog
Converter).
Più esattamente, la funzione dei due dispositrvi è rispettivamente: convertire
un valore istantaneo di tensione elettrica in un numero binario (ADC) e
generare un valore di tensione elettrica partfre da un numero binario (DAC).
^
Dire poi che il segnale analogico viene trasformato in sequenza di numeri
binad che verranno in seguito nutsltzzatt per generare nuovamente un segnale
analogico, implica I'esistenza di una procedura informatica che con regoliritA e
tante uo/te a/ secondo,vafe adue con una defnitafrequenqa di campionamenla, esegue il
compito di interpellare I'ADC, prtma, ed il DAC, poi.
È ,m po' come dire: nel cinema i singoli fotogrammi sono per l,appunto
soltanto fotografie! Soio quando vengono proiettate in sequenza é con là giusta
quantità al secondo, si ottiene I'effetto del movimento.
G
In Una torCia elerfict- j:rix: Jlt rs.tjutrfi r,rg[Ufl mnru rtmffirÉ L:--:]O 3 pile pef un
totale di 4,5 volt, rl circ-r:-: - =-:î:l: Trù,=" ùLumcmtilrulre riij, iù!,nrîrn.!rcj. irtravefso i nli di
collegamento, è quello ln.l:,>:i[ Lm Íirrg"u.mru ì' . ,,"ìiiì,'
os
l- 't
Un
Ji pile
rosizic
l\-\-efc
:ermin
!
I
Analogico e digitale 107
devr
f-
i_-;r
Qr.
reali
Inpnttcala tensio::.t;::Í::urî,j,r.mL l lMrilg:mlmulifir' *.nl,r c'rmbinazione dei due
s
ùuali,
deviatàri secondo b ril"Jri:tîÉ lpuluslfuiii rlC[- J] :E É e :icile rawiSare la
,,lue
numefazione binaria e i a :--.licì"ml:uÍrrE MÉÉmrlllttl In
1
Ilr
:ensic
Ft" @d{s
:-uart
î&
:solu
. ,=6
;solu
Ur
,-,if/in
i" ten
Lo schema c. F=;; : --i: :l ffu r,.rr ::rrr:j1:-rre DAC a 3 bit in ::cCCS
conftgutazione 1i-'1 cI:;; t :*::,ru:.n.1 -g :fir:"ffirlf: ;r:É:ÉÍlsione di 5 volt. ::me
Analogico e digitale 109
bz br bo
I I I
devz devr devo
b2 b1 b0 volt
0001)
001r
0102
0113
1004
1015
1106
1117
3.7
3.6.2 Convertitore analosic :
.- [f
La teCtiCa usata pef effettuare i; c,::-,:lr. :,: : : r'i,1l i- "'.':i'ottlo tfa il ValOre Tuttc
"iStantaneO" del Segnale an.alc,StC -i- -i-L-1:=r. :: *j-- : :-, ralofe analOgiCO rileva
generato da un DAC interno ail'-\Dt- :r:"::' COllvr
telefc
micrr
3.7 Considerazronl
funzioru.
l';'ì I
.t'
' ,po generico" che C -,1, r
I1compute:- --1,::'::- _- STL
',tiormazioru bìnarit
per sé è in g:.t: : ,' -: ':rna
da una p.ìrtc ,- . --.. .--,ìra macchina sperlo.
pttrpo,;t com- -.:l - - rografìe, stazione C \I
:e contabile, ecc., ir: ,,1i
.ol
I
Sintesi di segnali sonori 1 l5
All'epoca efano già state c{ ,::l:. *': : -::-r- : :: . --> Cel calcolatore in Ir
ambiro musicale: presso I'I m..-' -
migli
Hiller ed Isaacson avevano :rl'ì r .: : --. - r: .: r::--::-- di compostzione impl
musicale rivolti alJa gener.tzi' : . . -- :- - sivan
Suonatesecondole modaljtac-.,..-::-. :':-.,
: 1.- - il-: t[llacsuitefarstring N
-. I':
quartet,che è considerato il prì:l'.-::-:- -' -' - - - - ù-l un computer' si trc
Max era invece interes..i- .. : -- -'' tipo
e cioè adulhZZare il CalColri',:- J :t : -.. :. : :: :., :.:'r-rJzzatofe musicale eran(
elettrOnicO; lavofare con Sec*-:lr. *, .t.-:ì-:: :' :: -::::ì:lll .lj elabOraZiOne gli dotat
aveva suggerito inltatÙ l'iC... ' :.-- --:: - - '--' '-
: un sintetizzarore utent
analogico per mezzo di ur: :: ::-.. :-r:-l'.. ' l: c:d-rre scritte in un n
linguaggio di programm.ìz, .,- --'-: : - - '-' .. --'-----, -r-1 de\-vero geniale 1957"
pei.hàitt qrr.tto modo si p: :::rl-r--,.,. ,, , ' - - - :: *c-r:lre eteal:Izzare\n Pfog(
,int uzzatme virtuale ll -r.-.J - : .--.: '-- -.'.)-it':' cioè mediante pers(
pfogfammazione, turte -: ,'ta.', .-
: --. ' ::--- '1: r- :i:11e senza doveflo dall'a
èffetrivamente cosrruirc. c:- -...... .:'.--:.- - .-:--.: clre ne sarebbero i'uttli:
derivati, tra cui: a) stabrlttr c- :-*..-- 1 ,:1:'' :?' I- '.- - -- -: ù repLicare i moduli poich
come voluto; c) rlproducìl' r:-. :.--
'..-'.- -
i : :::' ,rSiCaLi. collat
a) Uno dei problemr p:: ::--,- -,:. :---- :- .' -?-i '-:tci era quello della
-:
I1
- - - --.r,ricrisdcheelettriche eloc.
nan-stabi/ità di compc,rrAf:-i: -'-
'
degli stessi componenu c.c].r r---. .' - --. - .: :. . ..::.Lrc delle condiziom
f tlS Sa
:omp
di lavoro ed in parUcoll:i c ., .,. :::-:.:,.-.*:--. -:- -.íl a'-:\rcf177^tore virtuale
digitale realtzzaio attr';ì\--r: -',::-," -:::'::l:---- :1. ::-rcedurale di modellì Le
matematici,
I I l4(L rrtrtuLr, la stabiìrtà e lÍl\--c- .,r:-:--: :-.: ::-lr:-i.nto deterministico dl - _Johr
una complrtaztone alqori:r:---'. ::::': ^, :- -:'---'*:az-ti-r da tàttori esterni ed ìeqlle
aleatori. iecisz
GisaI
b) Un sintetizzatore re..-- - ,-:-,:- -r::r-r:-::---:'.:-:-. cilstituita da un numefo
finito di moduh funzion,r': ::l :,1::-lr-,. :- "':::-l;-c drsitale consente 1a La
ripetibilità dei modu[ in nu:::-: :.ì.:::-:-' :::]'-r c;Illinte ettivando più volte ,:. i?c0,
il programma che ne rea):.22.- Ì. :*:-:- 1-: :-ì -:.. ;s:ere esteso senza dover -.n da
faie i conti con problem,t dr ;L:-,.:-.:-z'- .-- .--':.,.,.. eC occupazione di sp^no I intei
fisico. ::qistt
"-n€lo
c) IJfi):.zzando un sinterizz::,,,r- ,r::-.--:c :e.ile. una siruazione timbrico/
acustica viene reaLizzatA conc.ìtúa,l:lù r:-'- L'r, :ll'rdrli dr srntesi e di fiìtraggio --.lbor
pef mezzo di cavi-segpale e pc,,5i71i,r:l::-:ldl ir.,rr*n.ìmente i controll,i: di solito In
iu tlruppn dei collegamenu e con:p..ss:l - lr :lrjmero dei. controlli è molto :.jmet
.l.r'atò, per cui la riproducibili:-ì di u:-t: sir-:izi.)ne e molto difficile se non -:ello
add-i1truia impossibile: in ur sinredzz;tc,re r-irrurle drgrtale la riproducibilità e : =cine
insita nella ,i.t,n log1ca deìì'operazrone dr eddng, di memorizzazione, dl
--:.1Sm(
music
vantaggi che ne por.t.,.. ' --r- :r- -- '- *:'r dcl momenlo ne
i-p.iii"n,, purtioppo ,':j-;--- , t:: r: 'i' ':'r comunque difficile specif
tf2
campiom del ses::.-ì. > .- : .r r-ia calcolati su un
suPporto C rrler:l rl-1.:-- ---- -- :" ':
" '-- - rl:--:: i rilettura dei dati
ac
\L
analogico D,A.C, con
Be
la dovuta tiecucrz.. - :-::'.: : --.-- -ú
fu
Ilentre nl-L,. ,. :-= .. -: :-nporlzzazlone senzÀ pf
interruzioru. :cl-,-. ::,::-. ..-riLe impiegare tutto jl Pf
temPo ne ceS:,i:: \ .':nmontare di temPo NC
4.3
4.2 Sintesi di segn,i1.
-. ,'-nAle sonoro con Uno
Scopo della sintesi è que- -- I'osci
caratteristiche timbriche r:: - :, .:rrtegie oPerative
.,:i digitale. tratta
derte, nel caso deLla rcc- - - elettr
Un modello cLi sint.' - -'-- . intormatico che
' .1lori campionati
pfogl
produce una sequerTì .- sinusr
del segnale audio. unc
Con I'uso di cr rmP -- -;: ' -' . ... :111a comPlessita
corris
del segnale, h sequ.:-:
- .:... direttamente a1
circui
DAC, ottenendo -sur)1 'r- -
: :rlcolati vengono
Pc
accumulati sull'hard i-s.- .
-'r:1 ,. ottenendo così
'rmbr
suono in rempo di lt.:- roLfc
La real:zzazion. . :--ndono dalla sua
rino
flessibilità e comPle s.-:,'- . - --'.> -èl
:-ettfr
1) quantità cli risors:. - -- -'-:-ttzi,
uml-: ppo
21 variera delle .-
::Cm]
3) semplicità d'uso c 1'-::-
.,-i'oc,
' ---. : nodell-i di sintesi Ur
Esistono due P::--- - . "
: -PPi
additiva ed i mrd. - - :-:::' '':tF
Nelle sinret: ,- - -: l:Ì risultato della
'. . : ,:te e ad esempiu -. [ -lt
sovrapposizion. :.. - : - .
llo delle ::: -.' J-'-resra oPerazion.
clue
corrisponde :llì'::-, -: : ,-
,Jdrtir-e trattate ìn
questo capiroi, , ! :--
' - -: :-r modulazione di
frequenza e prr dii: -:. -: .a ::-g
i -::--
si
' -. -.-i qenerazione di un
La srnre
segnale s[3 q'-r::; ::-- - , r-r-- (come il rumore
-,--oel,iminazioneù
bianco che i:.::.::::-
determinat. z r.:
:.
dedic.rr.r l'::- .:
Sintesi di segnalisonori 121
'1,0
0,8
0,6
0,4
o,2
0,0
-0.2
-0.4
-0,6
0,8
1.0
012345678910.12.14.'t6.18.20.22.24.26.28.30.32.34.36.38.40.42.44.46.48
O rrl2 n 3rrl2 2n
E
DAC
Tab 0,00 0,16 0,21 lr r+ -0.27 -0,16
i01.2i- 46 47
successivovaloreC: -
_"-, ' ' '"
----1 -.-.1
! pensata infatti con
-
-
Figura 4.2b
ìr :n ciclo di sinusoide
l
Sintesi di segnali sonori 123
T
mi
tuf
&,
.$r
'ft
E poiché la scansione delf intera tabella awiene in 1 secondo, all'uscita :,:i
:jiii
DAC si osserva un'oscillazione sinusoidale con frequenza di IHz.
n:l
:i;.
1,0
0,8
06
4,4
4,2
0.0
-0,2
04
-0.6
-0.8
10
I secondo
0 1 234 56 789 10 . 12. 14.16. 18.20 22.)4.2b 28 . 30 . 32 . 34 . 36 .38 . 40 . 12 . 44. 4ó .,18 . 50 . 52 . 5,1 . 5(, . 58
f=L
"L, (4.1)
Per variare la
frequenza dell'oscillazione, la formula suggerisce due
soluzioni: v^rtàre la lunghezza di tabella tenendo Fc fìssa, oppure vaàare \a
frequenza di campionamento tenendo Lt fissa. Ma, anche se formaimente
corrette, le due soluzioni non sono unhzzabit a livello operativo: ne1 primo
caso sarebbe necessario un grandissimo numero di tabelle e il secondo caso è
impraticabile perché la Fc non può che essere una sola, e cioè quella di
riferimento.
La soluzione al problema è altrove.
Il meccanismo dell'oscillatore digitale si basa essenzialmente sulf incremento
dell'indice i per mezzo deli'operazione in=i..,+1 in base a|la quale, ad ogni
istante di campionamento e di prelievo del valore dalla tabella con Tabi , il
nuovo valore di i" è dato dal valore corrente di i.o,+1, vale a dire che la
scansione della tabella è fatta in successione su tutte le posizioni:
01 2 3 4...44 45 46 47 0 12 3 4 5...
124 Musica lnformatica
0,0 di far
-0,2
r-iene
-0,4
-0,6
nferir
-0,8 S"l
-1,0
:i a 4t,1.1.,16.,18 posizi
01234 56 i89
lntoff
rotazi
Figura 4.4 :I29
durate
,,+' f
:lon o,
Ne
:n'osc
;on "1
Si ua
'tn\zz:
F : -rltTyi
i = n---
I
rdice tr
J -t
Ma cosa succede se st -,-* -. .:. : * :. : : ::ccUenza eSPfeSSa da Un
valore non interoi \i c:.::-: :r'-: .: :-. -- L-{. secondo lo standard.
ha una tiequenzr J -:-: ;J: :- -:'i:::,: : J +8.000 valori ed una
freguenza di carnPi'-,:: 1::-- :--. ;:; *:*:.: .. -i.2) o Ia (4.3), si deve
usare un passo di sc.f:ts: 11; ;'=-i-i
trIa in base :i-lo : :,.: =: ' . - :- :: -. : : - .,:.: . - l. il DO temPer^to tre
j
semrtoni soprl ì' L\ :l. -::.- j:-:-.:,-, :-'-: r--- . quìndi, con le stesse
l'1"::' * :-.: -:
condizioni, do-,-:ec-::- -:::a -r,
l
Sintesidisegnalisonori 125
indice teorico 0 2,5 5 7,5 10 12,5 '15 17,5 20 22,5 25 27,5 ......
indice effettivo 0 2 57 10 12 15 17 20 22 25 27....
1,0
O,B
0,6
o,4
o,2
0,0
-0,2
-0,4
-0,6
-0,8
-1,0
01 23 4 5 6 7 89 10.12.14.16.18.20.22.24.26.28.30.32.31.36.38.40 .42.44.46.48
segnale digitale risulta detorr:': :-::,:. ' :.:: :-; -:.: j.:llento sinusoidale' acust
Pe
Ladeformazionepror-oC']],:,_-:.-.:._-'.'''
interl
detta distorsione armonica I j - :.- - pfese
componenti armoniche noa :::i:r.- -.: :' i ::: r-J-:-:-; Cella sinusoide pura'
La distorsione armoruc.. ' :- .: :-'-- - -: '- :-lrr.colare quando la
Lngur
lunghezza della tabel-la in ...--: -*,i :.::::.-. :r:"" r'-r funti della tabella
lell'o
sinus,
interpellati.
Per owiate a questo lttC t-':i-:11: - i. : I : : : -r. -. .:; r:belle molto lunghe, lPPo
nella misura di decine ii ::,--' .
: -:- : :-' 1:-azzTz7)ne opefata con
:requ
:- S-Erale/Rumore (SNR) -ìrmo
molti bit di risoluzione ch: i::::.::: : quelle
molto alto, come ad es.::-:, -- : . . : :r S\R>140dB. Ciò è
r
Ri-' L'C
-:: Fig
l;Ii--r.
-.-.Lior-i numerici con
Uttltzzando u:l -r::--::t-:::
---r::.:
-
Parte
decimale, il nurn.: .t -.-. . ' ::: ,-r. con Fc=48 I(Hz, daLìa
(a.a) si ha Rf=t .i, l- H. -r rr;rc:ì la "continuità" Psico-
:.-
acusdca su rLltr.l l.: -=:--:--.'
A questo Prop'-):r: .: ì :
La prima rigu-r:c, j.-- ::.; -' ::-,: :- ':'jr-rle sinusoidale può essere
uris,zzato anch. fe: :: --:-'
j ::-- r'- --:
--'- )iuno, derti comunemenre
efelti, come -ii,;,,..". ir:";.... :::''.;.:.. .' ":-- .:::"1' --i-tii. ecc. dove la ftequenzr
Jel'oscillazione e Lj s,, 't 1,i: :,::, -: :.-.- .-:--:r-r minore dt1Hz per cui ri Dal
paSSO di SCanSìOna d.c"r:.':-".. i:t l::. r-: l.-1 . der-e essefe minOfe di 1 e :,
q.,"tto sigmtìcr cre i'ir:cr.:::;::i, :=-'-:- t --- .i:crir-o awiene dopo alcurr-
.
,'tttlt,
-: llan
incremend dcll':nJc. --; :--:
Sintesi di segnalisonori 127
nmp --{-l----l
,*r--i /\ L
I \ /t
e --t___v _l
Figura 4.6 Oscillatore digitale
4.4 Inviluppo
Il termine inviluppo deriva dalla torm.a del':'.nd::rerro della linea che taccotda
i picchi dell'osciilazione relativa ad un s 11-:r,-, .fur-rrie l:i sua er-oluzione: infatti
tale andamento "awiluppa" la tbrn. i'' :::-i :i-ss.l. In inglese il termine è
enuelope che signifìcu "t.tst^ da ìene:;". :-r .'*l -;
tbrma dell'andamento
fìgorutivamentà "imbusta" e modell-r .. : -*- :'
'' r'--l Cel suono'
Er
dalle
SOSTC
;,li
(t3,v3)
(t1,v1)
volume prcco
tempo
Su
4.5 Sintesi armonica edd_:-'-. in nu.
delle
- ,;:ia dalla sommatofla
r
An---.......---------------------_An':*
;@-r'*'
9.
Ilr
fDten.
F'e: ------* :: sulta
::odo
:.qli s
-S -: -;t'r Í::-Q
:
Sir
_ _'1r-
:_lno
r.:-*lCC(
r_:-frL
Sintesi di segnali sonori 131
X,fAX
0dB
12 dB
,24 àts
-36 dB
-48 dB
-60 dB €€$€€é€€
41 M 43 A4 A546ÀZNd
/\/
^l
V
1.5 4.5 100 500
La dizione "sintesi armonici c' i -:-.: : -- :': : -: :,: jjl-le nte impropria nel
caso specifico della sintesi di=.::''. :':::-: r,:.-:-: - ::-lrodurre, mediante
pfogfammazione software, \--1a-:j1: : --.-,--.,11.,r.1, :.:: .:::::-:. naggiore flcchezzz
rimbrica e controllo espressir-, , .:-:----:
Anche se per "sintesi addi:r "" ' :.- :r' cr modelli di sintesi,
nel caso del digitale Per -i/',;;"".' .;.:..:,.t : ;: --:1-:: : :: cedura descritto nel
seguito; la dizione e perdnc:::= i.--: r,:---- -- --: ,-. ,:.ì di sintesi additiva
(nodu/aqione di frequenTa, ii::'":; .4i"- r,1-/ l rr *;.i,r-r-:
- - r'r nome che ben le
2',
catatterizza.
Il modello della sintesl ;:i:-.'* : :lr:r;-:'--'*-Lr ';i:, - ---:rr -1. 13. 3)
U
Amp n
Aftc n
nferir
r*m
-,r *
Dec n drspa
Sost n ^ :.Bl
Rilas L':
0!nr a carsic
- 4tazir
.ls sist,
Tu
Amp 2 dei cc
Attc 2
Dec2 Ve
Sost 2 1. ; ryL: ino a
Rilas 2
f otef
._
uL- rodel
jeì1'ep
Amp t
Attc 1 J
-*f-
Ma
oec r --]
:-cerc2
Sost 1
-l ./
Rilas 1 --']
-
;"rlcolr
:tenil
Irr
rnodul
F'gurlra 4 13 :l)mmi
: _rftfol
:=,ezio
Le varianri cs:"-::, i- ll., rlr:l.1, )rl* rl'rii l.:::- .r.i. ll,lustrata inFigana 4.12.
sono note\-oii ; :-J-;:;-: .,ir::,:;1 I :r,, ú ::r*-,:i*r: È i.r tabella di riferimento
dei singoli o.c' ': :.
Sintesidi segnalisonori 133
Nel dettaglio:
e
e
La
la tecl
rúmpo
,rnni '
uil7l'zz
iiequr
-\'\D,
:erfesr
.landz
::diof
R\I3
Ql
requ€
Fioura 4'l d .i:;:: r-rodu
-.r-iar
Ma la fase acq::.:: ,,. :ei caso di una sola :;1 se1
. --".rzione totale varia nei ::lla
oscillazione, se e r-;':-'
tempo che non È p-- - -:-. :rrma "modellata" dai -.:efaL
modo in cui van., -.1 ::'. , :,-.= ,uodu/a Iz fuequenza d' - :gura
base in quella ch. . - . '
La telaztone ,l:l;-:a,- :" , :-ie con fase Prefissata è
come sapplamrl :. ' = :-.:rire la modulazione dl
frequenza è
(4.6)
Poftante o caffler
1 segnal.
Portante modulata
"_ a
frequenza
L---.-portunte
100 Mhz
--, -ce
Sintesidisegnalisonori 1gT
Modulante
B F- F'. A
Figura 4.1T Modello della Modulazione di Frequenza
portante modulata
B
modulante
,/
,/
0\min \nin
_B .B
frequenze
É:-7,r Fc+3fm
Co
:rn fr
.1 -.j
-..1
-l
l
- l
.
-t---
Sintesidisegnalisonori 139
IcmFcA
Figura 4.20 FM con Indice di modulazione e rapporto portante/modulante
1j
i
_l
o,s -l
j
_l
o.r -l
-t-- frequenze
100 2oo 300 '.'l
400 I 500 600 700 800 900 1 000 Hz
Pe
-b) cm stabilisc e dot i appuc'tc, -e r:i; s:e l=r*:
Pe
-c) I stabilisce (liltttt;0r-aLE':ra':' -e ;::nptczzt Ceile nghe sPettrali'
:-tnzi<
:iunr
Le funzioni di Bessel sono suer. ri:iÈrsîtn:e in Figura 4.23 che ne riporta :rsiú
soltanto le pnme 5 'da-T i -1. Celle -:'::::-:'-r'ssilììi' SSete
Sintesidi segnali sonori 141
1.0
0.5
C,li
0.0
-0.5
2 3 4 5 6 7 B I l0lndicedi modulazione
1.0 4.6.
Jo
Con
Jr
spett
0.5 \
Jr Yaria
,' i'x parat
-í- x. M
ua ft
0.0
Y nghe
2 3 4 5 6 - : 3 10 lndicedi modulazione Si
Figura 4.24 F -::-: :- - l-,- - ::, ::--.-:::Dretate di cn
prim<
L'indice di modulazione pu', '"-::-::- -::::i:--:' ::t:;/;itti da 0 a 10...ed oltre e stfult
losipuò fatvanateinmanier-,t:':-:':.: .';:,-::. : ::':,-,rÌodruninviluppoperil note
quale si deve stabilire un m.ls:-::-- :-:l-;,-:tl.:- :-::::r:e la sua I'evoluzione.
'ft ÍÍî
Lo schema completo scl '-,:,c;r;-,'. :,.: -j. :,:-.:::. \Iodulazione di Frequenza J.
Pef(
qualcl
è allora quello in Figura -l.l-r:
E,S
r_r_iii F portante
Qr
deviazione AmP,- :pettf
di picco -tl0Hr
17î\.L)
1,
.]tre.
a::
- Amp- A-u*
-Attc
+Dec
\
. +Sost
i- Rilas
\
-S':s;
La
:-:0fn(
Nel prossimo paragrr:- n. tr:= -:-; :-.;:r1 di massima pef ottenere
-"--:t; : -,r frr
diverse tipoiogie C u:t::c:r. ' -,-;:.ri:. ::- :i::i::Tr_r DOrtante/modulante cm e -:ma
delf indice di moC'.:;zi ,::c i : se.
Sintesidisegnalisonori 14g
0,s
Fc=400H2
cm=40
F'= 1 0Hz
| =3,4
0,1
Nel caso specifico di cm=1, in base ri: :.-.1 F=.= F.f cr.rr, laftequenza a
della modulanìe è uguale a quella delh pn-,::::r:; e percio le righe spettrali che I
appaiono esattamente sui multrpLi superic,n -: -r:è:-in della Poftante. cm=
Fc Va
i-algc
0,5
0,1
0,5
0,1
--.f--F--.+--=-ll'
Figura 4.27b Rit-le s:: l- ::i: : r-[:ú 11 ::: *-:-.]::-.. iffOrnO allO 0 HZ
0,1
Quando cm è compreso tra 0,5 ed 1, sempre in base alla (4.7.2), r,-uole dire
che la frequenza della modulante è maggiore della portante. Per esempio: con
cm=0,8 e F.={gg Hz siha che F-=500 Hz per cui le componenti a destra di
F. valgono 900 Hz, 1400 Hz, L900 Hz, ecc. mentre le componenti a sinistra
valgono -100 Hz, -600 Hz, -11.00 Hz, ecc.
0.1
e dopo avede riportante nella parte positiva del1o spettro ed aver operato
un'inversione di fase di n radianti pari a 180o,lo spettro risultante è
0,5
0,1
Ffl
ÉE
La
risulta
+
ÈÈ
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"sefrza
Cio r
_T
Sintesidisegnalisonori 147
4.6.2 FM modrftcata
Durante gli anni '70 James. A. Moorer, personaggio chiave del settore
dell'audio digitale e della computer music (da non confondersi con l'altro
personaggi chiave Richard NIoore autore dt E lements af Conputer Music l9l,
introdusse una vadante alla FM di Chowning che ptesenta interessanti
conseguenze. L'equazione che descrive la FM viene qui re-interpret^t^ 1n
termini dt esponenqiale comp/essa che opportunamente normab.zzata è
La sua espansione in serie, che dice dove e come appaiono le bande lateral,
risulta essere
,f
s(r) =
e11, r,
I
t)cos(ro, ) + >1, ( fr )[cos(a;" + na,,) - cos(al. -",,,)ll
nt
dove icoefficienti I"(k) sono dati dalle funzioni di Bessel del primo otdine
modifcate che hanno il vantaggio di avere un andamento "seÍrza gobbe" e
"senzà inctoci" come illustrato in Figura 4.30:
1.0
0.8
n=0
0.6
0.4
n=1
0.2
n=2
0.0
Cio si traduce in una evoluzione spettrale e quindi timbrica più naturale [10].
148 Musica lnformatica
ì
4.7 Distorsione non ,
1
t'.t.tl
-set
il modello di p-r :-:: : .
sintesi ' : -: - - stato introdotto
si tr
originariamente da Jean Cìlu:. l. ,' ': '" -.": rir.lro collaboratore di
Max Mathews e di John C:
svìluppata da Daniel Arti-l e 1,1,,:. ,-'- - ,-- - -- r,rtorio di Meccaruca
ed Acustica del CNRS di \L,:,.--.
- .' ,. :.:. : la sua f implemen-
Questa tecnica si basa sl '.:. : l
razione risulta essere m, - - : :- - . - '- -, :,"Dporto economicita
computazionale/qualità \--ì.:--: -*- - . :
Cr(x) = x 1
Cz(x)= 2x2- 1
C:(x)= 4x3- 3x
+ 2
Ca(x)= Bxa- 8x2 1
cs(x)= 16xs-20x3 + 5x
c6(x)= 32x6-48xa + 18xi-1
Cz(x)= 64x7-LI2x5 + 56x:-?x
c8(x) = L2Bx8 - 256x6 + 160x1 - 32xì +I
: +1 -1 0
Cs(x) Ce(x)
0,7
0,4
0{
l
rosso grallo
ffi.=
430 520 750 Thz
Dunque, urì oggetto ùpE'r'4:.i iu:"";: :cr::- rfu;t .ttrÍto lo spettro solare
mischiatà ,_,.t oggètto appirú ner: :c::lr ,s:il/rt-4 ;*;a lo sPettro solare e non
"
riflette niente;.tt ogg.*à -iPPi:c c-ú:rrufi: :en::s::r le proptietà di assorbire
tutte le componenti d.Uo tpaa=,-, -iel:n ì;Ft :n*-c* i' :rìeno di una Zona fistretta N
che viene riflessa. sinus
alla
quesl
rosso giallo r-erde ;;: :t * i:r . tr! ir Ér sr;ilr- -;::ie azz blu viola circu
&
4J0 r-" -: l:: rì' I 750"lhz
N
genel
esist,
progl
Frgura{5f -. u-r: :-t--= i aila d
=:'
sarà l'
I petali dei papaven À:ftr^,$rir:rfifi- r:"55r. Fùcf'ffc ::ie::cono soltanto le radtaziont L'i
dello spettro t.tÀt. r- rirr{*: s! m,s*:rb:m: T:Ir:f .e altre; le foglie appaiono
rispos/
sPettf
verd.i perché ritfemono ::,r:n:nr: s :r,li,l,ruur:rnr: ,rrei':' saemro relative al verde ed
dello
assorbono futte le altre-
*rr:m:,rc-ielir{ose" è ciò che risulta sPettf
Quind_i, quello cj.:e :,:ni
,1:r:r,rîlrfffnfirmt
dB
0
-20
-40
-60
xtfl
" Jt--------]
filtro
vrn
*(tr ttI I y(t)
Figuraa 4.39 Azione di un {ìltro
Anr
centro banda largb€zzae[milr
mtro banda Iarghezza di banda IId
asimme
dB
0 rispetti
-20
-40
-60
100 3fl) lt * lltp& Xt lm 300 1k 3k 10kHz
pa-sseàmdr. reiezione di banda
f^.-., tl
i idurl cycle=SO% i:
f- tt -i ii duty cycle=5%
i- 1t ----1
i:i
:duw clcle=80?; i
: tr--\J î
Figura 4.42 Onda quadra e impulso con duty cycle diversi
segnale
Amp 1
Attc 1
Dec 1
Sost 1
Rilas 1
-
segnale
Amp 1
sostt-l /
F;c.rattl :.- " - - - "::l . : -:: rArallelO Riias
,\mp
1
2--r{-
^
Attc2 J A
Dec2l /\
: J" : "l --,:r ::u comPlessi riconducibL so"t z.-*,|
2-+l_
,/
:..::-: . : * : ;.ì \::: : J[:1
':.----: - :,i:r
-J;
:!---- - -
F
Sintesi di segnali sonori 159
l
I
Ciascuno dei filtri del banco, può essere uno dei quattro tra i tipi descritti:
il
passa-alto, passa-alto, passa-banda e rc:rczione-di-banda; a seconda del tipo,
filtro viene contfollato dinamicamente da uno o da due generatori di inviluppo
come mostrato nei seguenti schemi di riferimento:
segnale di ingtesso
Filtro passa-banda
Amp 1
o reiezione di banda
Attc 1
Dec 1 ftequenza di taglio
Sost 1 segnale di uscita
Rilas 1
Amp 2
Attc 2
Dec2 larghezza di banda
Sost 2
Rilas 2
4.9.3 R(
4.9.2 Sintesi gt nvla:îe
Questa ter
Sitrattadiunatecnicabasat'rsulic.::b:r:zi.rnedtformed'ondadibreve armonica
;;;;;;, dell'ordine di 20+30 milÌisec'-::r' ce::; i'';r,i' di un br
Questatecnicadisintesieslil::..nzzÉ:.11;],tìsicoingleseDennisGabot trasforma;
consiste;; ;;; sortr il :r1'-sr -'i;rr-:r
in cui dei pacchetti d'on!3
nel 1,947 e rappresenl
oppoftunamentemodulatiLnen;:ezz';:::t-'l:neltempo'vengonosommatL (spettro) e
temporalmente' r: Si sa cl
úrru p.i.nn apphcazione & cue ':'
j:::'"JCl- ::l càmpo artistico la si trova in espressi cc
--.i-:-ntca óondotte con tecnologia
alcune esperienze to-po'i"u-t- i =-.lttu"':i eseguendo
analoglcaan Sto.t}t"uttl" "ugf t.':: -' ' '1:1\-e brevi spezzoni di nastro sentazione
magnetico .on ,.toJ "g't'j i-t'' ;-'- -"--:-:-"'i: ' :ssemblati manualmente per catturati d
mezzodi forbici e nastro eies:'; ':" :''
:l:::i-r "-eíli\-a chiuso ad anello che' caîztteîizz
azionatodaunnor-ul.mf,g1]-:,::----::"t-"-';-':'-':rtestfuttuferitmiche' che period
della computer music' Bzrry
Negli anni'80, nel contes:' :::': : :-' ":':- Quindi
Ttuax (Canada) . i;; R'r'; l- !1- : :':i';:- rccurate ricerche esplorative reafi se nc
espressiveuttltzzandorune-.:':::l:;:';:'ir-echelanuovatecnologia quanto co
digitaleconsentiva' :cotema d,
Gabor' è un breve
fJn grano suono, sec-:l; t' =':--*:: m. :''- r' stesso in La pro
-di ' -l'iusflcame nte riconoscibile
frr--Jrtto di suono reaie ;l:t::r::-::-:= : l::J
t--="t' 'rccade se la durata di quel .imato co
termini di timbto t di tl',:-"' ::"-::-ii-" :umeto di
frammentoèd-iqualchecel-i:rir:t'''-:t':'-"""t"suonididurateminori'o voce umana --l proced
a, q.t^totqoe forma qi3Íl'-r -''. '-:':-- t ::-::-:lr{l musicale Transform
appaftengano, vengono Pú:[-:l:
:-:: :- ;::-::::-nre come qualcosa di simile ;,lluta) co1
"clck" o un "ftch" :rusicali; n
^à-ntt
Un grano è dunque 'ilr- i ir ) r-- ::-: :-1':l Pfossl ma allasoglia della
-:lr-í'rr
i
::equenze,
riconoscibilita, ,ogtiì*tn--J:r"-t':t :i
: --::-:: t ;':tl particolare suono ma che :,rmPoner
è sempre e comunque cclit;:-:;
:l t '"' ::--:"c-'ndi' ::immenti
-:' : ':- i: grani da
E,siste grande Libtt-- ni : ii:-l-i l*:t'come eventualmente ..condo o
giustapporre e/o sovrapr'--::'-: r::r'ri: "t'=tl-:r:'^i:l"te" ?',zura 4.41
dautl]tzzzrecichcamenre:*':l::';":::::-::*:::--:.-che'avendocufacomunque
di raccordare in cross-tìl::: :--
j:i-: : :- - ::-c'dente ed il successivo'
--'- '' :- ' :lentata' alla produzione di
tn defimnr-a. quesrr :=':-:;' - -:
suoni con altezzae d:it::-c; :'::::ir:r;-L
: Í:-: ::;'la simulazione di stfumerif,
musicali trad-izion'a1i' ::'' :--:: ìi J-r
::i'i r- -:le di sonorità ed effetti
particolari,anchenc:::ct-;:.=l'lrirui:51l-lí:':::'almondoedalmodo
:l-rea coita piuttosto che a
compositivo del-la cc't:iie:-;' :"-lìir:-1" : Í::::
qn.ilo della musica d c - :r: --::-
Sintesidisegnali sonori 165
4.9.3 Re-sintesi
.i1- q ji '
,.lil.,rl^t r i
r, 'i li" n tit;I ,i:
,: \l^ .ì,.
Ìl
;'] i t iii|,,{/l^"rq,W
'\1
La Figata 4,
.,:male: manca
:.:lerà nel parar
Gli spettri ge
:r ":otogrammi,
-r
ogni frammento così estratto viene inviluppato da una curva dalla forma
"a campana" che ne abbassa progressivamente il volume del segnale alle
due estremità in modo da rendedo forzatamente periodico.
Esistono molte varianti della curva a campana delf inviluppo che hanno
drfferentr nomi: Gaussiana, Hamming, Hanning, ecc. ed esiste una vastissimr
letteratura sull'operazione di finestratura in termini di scelta delle dtmensioni
del frammento, della percenruale di sovrapposizione tra frammenti e del tipo di
curva in funzione della tipologia del segnale da tr^ttare.
Si è detto che la re-sintesi si realtzza come sintesi armonica e quindi come
sommaroria di tante sinusoidi quante sono le righe spettraLi prodotte daila FFT.
Foftunatamente, però, con una piccola yaflazione nella procedura dr calcolo,
la FFT diventa una FFT-inuersa (|FFTS che è in grado di ri-trasiormare 1o
spettfo nel segnale odginario: la iFFT esegue perciò la re-sjntesi come fa la
sintesi atmonica, ma la esegue in maniera decisamente molto più veloce.
ill
fri,
il
168 Musica lnformatica
So
come
cambi
r:l qua
il.l: rl:il1il i Tra
rpefat
Figura 4 53
Va ossen-ato che l":-:-:-:.: : ;--:- - - l::--:: J:le sta alla base del formato
di compressione audj- l.l.: :.-:-: 7., t.: : : lr::lÌl€ttefe su \)reb gli spettn
opPortunamenre r:-l::.:: - l' ' - , - --- -: :.::-:ionato comporra infatf 1) 'l
numerosi rantagu:. S--- ---:- . -r':-:.- ,':.e nell'insieme mandenc ,:erata
l'tnfotmaztone deì Sc----: --- .: tecn
riduzione delJa qu-.:::: -- -- .-. -: :"- '-':--:rd \[P3 usa come tecnici :=-1e fr
di compressiorte dtti: r-.- :.::-- -. : ' :-- - * ';llire a piacimento il livellc :, rdific
delìa quaUta del :c--.-, - -- --: - :- -'- ----. -: :-: :.:-1. : rìupli
Nel domrnio de- : r* ':-i:ri-- .:dro digitale con un passt :-;rutès
diverso da 1 cc,r::.:" ,: *-- ---: ,. "l cambiare \a velocità & : :tsent
scorfimento dei :.r-: - :--:. :,= :.1 disco di vinile: in entramb: :-,,ìro sr
Neldominiodelleftequenze,invece.laresintesiConsentedicontroilare
la velocità di esecuzione:
sepatatamente f intona z\onè e
musicale e manteflefe I'intonazione
- per variare la velocità di esecuzione una
ori.ginale, ,l ,gi,t" velocità di scansione dei frame spettraii:
'"lia del cinema
velocità più alta Puo Provotl': t^
effetto tipo "comiche
..fallenty,' fìno
mentfe unà velocità piu bassa produc.e un effetto
muto,,
e addirittuta alf inversione
ad arrìvare ad una sorta di 'termo imàagine"
di esecuzione del brano'
lz velocità di esecuzione e
- per cambiate intonazione senza camb tate
dello spettro in avanti o all'indietro
timbrica, e ,.rrr.i.rrre rraslare le righe tisultati è
sull'asse d.[t t;;; n,e; affinch"'qot"n opÉr'ziont dia buoni
,p",àa[ dei frame sia molto alta,
necessario che la densità delle ,igir.
su posizioni discrete all'intetno
perché r" on'ú'io"";;J t':.ttt.fJttu 'oio
àeil'intervallo frequenziale di udibilità'
Sonoquestelemoda]ìtaoperarive.vtúvz^tedatuttigliedrtoridisegnaleaccelerate e
Studio, Logrc, €cc. per rallentare,
come proTootr, erriffi S""ira
m.rsi.nfi. ltu le àpplcazioru della resintesi
cambiare intonazione oiint.ri brar.i altre'
ai inreresse di qoesió pangraio, sono
in quanro tecnica .r;;;;;;.ri.
Tra le tante possibìli, prendiam-o 9r.u
in considerazione quelle che rendono
op.r^*l modi aìternativi e più raffìnati per rczltzzare:
l) la sintesi sottrardva;
2) la sintesi Per camPionamento;
tra due trmbriche'
3) \l norphìng: ttasfotmazione plastica
j
-ì1i
: r:ri
t-.:r: 1)TuttoquantodettonelParagrafo4.SapropositodelLasintesiso/tralliua con
opefata con l,uziorr"e a"i mrri nel
dofuinio del tempo, può essere riproposto
irrt.rrr.n".rdo'"s.irrritumente nei dominio
-rp.,""
la tecnica d.ttu urrnliri-e-tesintesi
rdt dal calcolo della FFT può essefe
:ic.l delle frequenze. i" risultante
(Figura 4'52) con fattori
';llo modificato variando le singore .o-porr"nri
1 ;hà nel segnalJrl:::""tt" dal1a iFFT'
si
moltiplicativi maggiori o minori di
manifestanoacusticamentecomeenfasioattenuazione..Questatecflcz
con grande libertà d'azione in mamera
consenre quindi di ;l;;" un segnale
"ls s()
]di molto sofisticata ed accutata'
rmbi
Sidevecomunqueossefvafeche.questomododielaborareilsegnaleaudio
della tecnologra digitale: il modello
::l dr era
non è né nuovo, ,ré torrto-.no specifìco
lodo dagli anni '30 del secolo scorso
infatti già stato implemenla to a ,partire
Ia tezhzzaz\one del uocoder'
mediante ,..r.otogi'-ittutogitn con
170 Musica lnformatica
I
Sintesi di segnali sonori 171
iilrlrtrililri,ilitrri
100 1k 10k
L'attacco della nota riprodotta può essere più morbido o più secco
rispettivamente "indugiando" sui frame irnzial o scorrendoli piu o,.lo..-.rrt.
ed eventualmente saltandone qualcuno; la fase di sostegno, e quindi la dunta
della nota, può essere fatta sostando su un qualsiasi fràme o rallentando con
indugio su più frame delfa zona centrale o ricorrendo alla tecnica del norpbing
affrontata nel prossimo punto; il rilascio si controlla come I'attacco.
172 Musica lnformatica
4.9.,
Ques
1983
simultanea di pizzìc
il
perch
L't
conte
uahzz
che ir
dipen,
1ungh,
Ad
nella 1
Cella 1
',-alote
:_
rl
C1 C2 C-l Cr c- cl c3 c1
Fqu,u-a 4.5i
(35+27; / 2-31
49
Figura 4.56 Algoritmo di I{arplus_strong
Come si può verifìcare con l'uso della formula fFc/(Lt+0.5), fìssato ad genel
esempio Fc=44.100Hz,, per frequenze tra 55 e 200 Hz la risoluzione frequen- delllr
ztale è dell'ordine di 0,2 Hz; per frequenze tra 500 e 1000H2 è di 6+20 Hz, a caratt
2I{IIzè di 80 Hz e afrequenze ua 3 e4 KHz è dell'ordine di 200-380 Hz. corris
In un articolo [13] pubbhcato sullo stesso numero di Computer Music col pl
cambia ogni volta che l''algonrno K-r enrr:. in funzione, allora si ottengono Qr,
'.-rlori
vartaziorrj timbriche, anche i:rprer-e$.'pl. che rendono più interessante e <
In effetti è di molti l'idea che I(S, ptoprio perché esclusivo nelle sonorità
generate, abbia piu le caratteristiche di nodello fsico ptuttctsto che quelle di
modello matematico, più proprio di tutte le sintesi dei precedenti paragrafì.
un modello fisico (argomento del prossimo e ultimo paragrafo) consiste
rnfatti nella simulazione della funzionaLità degli elementi fìsici che costituiscono
gìi strumenti musicali come ance, corde e superfìci che vibrano, tubi e casse
armoniche che risuonano, considerando anche le diverse modalità di
eccitaztone di corde, ance e superfici, o la modifica di forma e volume dei
risonatori.
176 Musica lnformatica
Co
4.10 Sintesi per modelli frsrct
delle t
genefr
Nel primo capitolo si è r:s:,, L2) che I'andamento della
proiezione terîà dell'osciilazi - r- risuabzzata dalla sabbia che
^
scende dal secchiello forato. è .i::- ì.Ìn oggetto aPpeso ad una
Ar
A1
Int,
r(-'.:*' ;. ::; -,--l:c:'- sinuSoidale
''ampi,
Figura 4.57 lftene
leve o
Sinusoidale è anche il ::r ,: J: -:- - iì;r , c:l- scirola su un piano cofinesso
ortzzontalmente ad una rr- -
:las
:elazio
-samir
Val
:-ú se1
:l:fUm(
j:qrtali
:lfUm€
',:de//i
Figura 4.58 {- <;-' :rr :-- J:zzt}rliale sinusoidale :,rntfo
:teccal
Tuttavia, come sapp\i.::r,, c;-';s:,eierz:. ì'energra intfodotta inizialmente :::èrim
con la compressione o ì'cs:e::s:-,::- Cei-l, rnolLa o io spostamento laterale del Un
pendolo si dissipa gradu-r::e::1:È. f,É: c:: h :orma dell'andamento in tutte e trs :-accat
le situazioni è nella rea-lù cu;L; $ :rr snusoide -\morz^t^i ::fatte.
;.'inter
,::che ;
ampiezza
\at
:,:iem
::-supl
,-:eric
:, -'it-o
: rsidr
j -,rfo r
--J--------------l
îiiJlx
Amo
I
B:ij/ \i:": l- ,.---------_ \a
Ri,s__-r r t,_tl, -;l_ \/\f tl,r
Vl yv
lunghezza
1TlASSA
grar..ità r/
attflto +i
elongazione inziale
*.l.
-e- .......
\[rr't^-
-
Figura 4.61 \Iodeilo tisico del pendolo
L'ecc
Nel caso del meccarusmo di Fiqura -1.62 gli elementi in gioco sono: la masso. r :unzi<
l'elasticità della molla, le -<ratli,ì- l.loii,7t;lottt tntztale e l'altrito tnsito nella : -r esefi
meccanica della molla stess';ì.
massa +
elasticità della molla
ln^
gravità
attrito .-.'----------------------*
Nel caso del meccanismo dr Figur,r 1.[ri Sr elementi in gioco soîoila r/a-i.ì.;
1'e/asticità della molla, l't/oitgi;io,;, e i'atlito tra massa e piano .
"rtz;iie
sLittamento. : chia
:1; eSel
fTlAS SA
. -__ zxro
elasticità della moLla : - assef(
attrito l.-.-. nollt
elongazione inizirle il -a-ì COI,
.. : -:itazit
-r po
Figura 4.63 " -..eti c
---r I
Es_lg
@ruaoaaooc W--11
P* Figura 4.64 Nfodello
Aooaaooc
L'eccitazione anche di una sola massa provoca il movimento cli rutte le altre
in funzione dell'elasticità delle mol1e e delle masse stesse ed ri segnale sonoto è,
per esempio, Quello corrispondente al moto di una massa scelta tra le altre.
î
I movimento
eccitazione rilevato
-sL:r:i3re +w a
t'
v
-; r :n modello fìsico
Riferimenti
171
: ,...;'.'', Etrùuerirg.\'ocìrht. :6 1
Modulation..l. Ch' .'.. :-:.*.
vol.21, n" 7, 19--:.
:.- r
r.8
t81 www.cim.mcgill.ca -c-irr, ?: r:irt rt iit, .-.^ tmalgorithms.htm
C
:: Cice, r
: :rinciz
; * -,ridiar
- iono,
i,:-:. pfel
::ldere I
I--n c
| ; 'ossel
.:'.'tzzazi
:4a:sona.
ir: e dei
lir iett2 r
1
Si dice, a ragrone, che la civiltà nasce nel momento in cui l'uomo de1le caverne
comincia a costruire oggetti che lo aiutano a risolvere i probiemi della vita
quotidiana. L'homo sapiens, secondo la mitologia greca, diventa homo faber grazie
al dono di Prometeo -il fuoco rubato agli dei- che simboleggia la tticbne,T'arte del
fare, ptemessa e precondizione per saper canaltzzare ie enetgie naturali, e
rendere possibile ii moltipJicarsi dei saperi e delle tecniche.
Un coltello, l'arco e le frecce, sollo il risultato applicativo che nasce
dall'osservazione delle cose della r'atura e la "distanza" tra progetto,
reahzzazione e uso di un oggetto è nulla, perché coincidono in una sola
persona. L'evoluzione della civiltà, con la dtfferenziazione nel villaggio delle
arti e dei mestieri, porterà ad allontanare sempre di piu la Ftgura di colui che
progetta e costruisce gJi oggetti da colui che E utt\zza.
184 Musica lnformatica
11 progresso tecnologrc,', c-- \I\ - :.- \^\ secolo ha portato ad una 5.1
completa distanza tra le rigur- :-, : s::*i: ,re e dell'uulizzatoÍe deile cose, e
perciò oggi siamo utenu dì ,-,q--e :l - :i::-:r :. cui non sappiamo assolutamente Gli el
niente su chi li ha cre.: i !- J r-,: s,,:1,-) srad rea\zzaú. Genericamente sono (
attribuiamo la patermtà C -:'-'--i::: i":..ì: una fotocamera digitale, di un il mes
computer, di un teler-isore. J. :i : ::- :r l::crr-onde, dt uno smaftphone, ecc. ricever
al "marchio di fabbrica >iaZ,::-:r..r:. -r-:r:n-ìero de11e persone che hanno
contribuito col-l singole . src.:,:--::.:t- co:npetenze al Progetto e zlTa
reahzzazione di quell'oggeir .
.mrssassit_,@
Sicco
I1 li-* ---- r-'- :i-*- \:--5 Xn+6
a,ìusate r
::re I'opt
:: un flll
:reccanir
Ponendo F. =-H.lr . il:"' :,' :=l=',, - -- t t.(75 pLsec e quindi ciascun
xr+; (con i=0, 1, 2, :. 1" -i -:, '' :: -- : :; r;- .irgolo campione ad un istante In m,
di campionamento.
:-r indic
:;fCiò
Gli indici o, fl--. :--- : r -:,.- | :::-'.':brer-iata di.tT, (n+1)t (n+2) ::eceden
T, ... perché e cc,.i J:,: - .::.: :-::::-, i.::---:l:- indrviduato il momento di
Con-1
occoffenza dei srn:- -: . -::.:- i, :i:: - -, : *rr, ::-nCo che i-l framm ento in:,zi a 2
.:r-,metic
secondi dalf inizi,-., ie- ::--:-,, :. -,-- - - :: ;:,É srlno passati 2x44100=88200
campioni e quindr ìi- ' ,-- -: - rt ir ..oa6=lSeCOndi.
da cui
- culn
I
., \ x(n)+x(n-l)
iri'r- 2
da cui
x(n\
rt ,,\
J\t/)_ - _ x(n-Il
2 2
e quindi
L'equazione puo essere vtswal:,zzata con 1o schema grafico illustrato nella Q,,
Figura 5.5 dor.e compaiono essenzialmente tre simboli corrispondenti alle *el trl
operaziorn di somrta, ruo/tip/ìcaTiatte e ilardo di un campione. : -rcof
::r--Ce d
:r, -rltat
y(n)*
x(n)
7 10 4 8 9.....
x(") x(n+1) x(n+2) r(n+3) x(n+4)
'10
Elaborazionedelsuono 189
3,5 8,5
Come si vede, nel funzionamento del filtro, I'elemento itardo dì trrt rantpione
che si realszza con la memorizzazione temporanea di quel campione è
determinante petché consente, ìn questo caso, l'operaztone di media aritmetica
fra due campioni successir i.
--,nP
-: i:-i ela
Una precisazione prima di pro,sequire. i.- d
-:-:men
Negli scheml ùtthzzaú. nel prece dente parasrafo, il verso del flusso det c..- ..
Tuttavia nel modo convenzionale degli schemi dei fìltri, il flusso dei dati va
da sinistra verso destra in analogia (è iI caso di dirlo) con gli schemi elettrici
tradtzionaL e, forse, in assonanza con il modo di scrivere/leggere.
D'ora in avanti si userà perciò questa modalità.
Ciò detto, si rileva che i fìltri digitali stlhzzan nell'elaborazione del suono
appartengono alla categoria dei sistemi Linean e Tempo Inuariante (LTI) e sono
costituiti da due tipologie: i filtri FIP. (Finite Inpulse Respanse) ed i {ìltri IIR
(Infnite Inpulse Respons), oggetro dei prossimipangrafi.
In<
.-r119
_ .:ripio
, .:le tt(
Perc
..*-
'ra h
Figura 5.7 fusposta ad impulsi successivi n-1
ogru singolo campione ha un propno r-alore t'n ampiezza e che essi ' ' ,:-C S
Un filtro FIR ha un'archite trura interna tale che \a risosta ad un inr ' . tlur
ttnitaio (che è in prauca un parricolare segnale 0(n) cosataito da un : :-:uls
campione di r-alore 1) e un segnale l.t/itlcos:oflr.ttto da un numerofnito di camp: :
ciascuno dei quali ha un'ampiezza. proPorztonale al7'amptezza dell'impuls r ._ con
ingresso.
Elaborazionedel suono 193
xnd(n)
I
h(")
La risposta globale y(n) del filtro FIR al segnale di _ingresso x(n) è data
dall,accau)llarsi delle r.r.."rrirr. risposte ai successivi singoli
impulsi e cioè dalla
É
sammd campiane per campione delle risposte scalate e traslate'
-. Tale somma si chiama somma di convoluzione (forse pef una suggestiva
associazione di idee con la pianta rampicante conuoluolo) e sta ad
indicare proprio
,,intima fusione" di duè segnali: ilsegnale di ingresso e il segnale di risposta
una
l
1_)
all'impulso unitario.
!'l
:- La convoluzione si indica con y(n) = x(n)*h(n) '
194 Musica lnformatica
5.2.2
x(n) v(n)
Anche qui il numero delle celle di memoria presenti, determinan o l'ordine del
filtro stesso; l'equazione alle differenze che implementa questo fìltro IIR è
-tÚt)=x(n) +úx(n-/)
Supponiamo allora di usare un impulso unitario ó(n) all'ingresso del fìltro
ed esamiruamone la risposta in base a tre diversi casi dovuti al valore del fattore
moltiplicatvo b1 e cioè con b1<1, b1=1 e b1>1.
t(n)l @h'n)
ó(") l@h(n)+
ó(") l@hnlllll
Figura 5.13 Risposte alf impulso di un filtro IIR
Del resto, come si può ben immaginare, negli anni sono state reaLizzate e
ben collaudate intere famiglie di filtri presenti nelle librerie di utl:.z,z,ct di tutti i
Lnguaggi musicalì che sono argomento del Capitolo 7. Perciò, nel contesto e
negli scopi cli questo libro, è più interessante dare indicazionr, nr)n tanto su
come si calcolano i parametri, ma piuttosto su come si comporta e come e
quando stutt\zza un particolare filtro.
In questo modo si considera il fìltro in maniera operativa come "materiale
da costruzione" per reahzzare situazioni di originale creatività come algodtmi
di sintesi e più in generale con effetti derivanti dall'elaborazione di sonorità
sintetiche, di strumenti acustici, rumori, fenomeni naturali, ecc.
Nel capitolo precedente dedicato zlla sintesi e piu precisamente nel
paragrafo riguardante la sintesi sottrattiva ($a.8) si è fatto cenno ai quattro tipi
di fìltro principali: passa-basso,passa-alto,passa-banda e reieTione-di-banda.
ldealmente i quattro fìltri in questione si comportano, in relaztone alla
modificazione che operano sullo spettro, nel seguente modo:
at FiJtri passa-basso e passa-a/to è associato un unico parametro di controllo
detto ;t'requen4a dì taglio;
198 Musica lnformatica
. -.::rtà d
frequenza I tà; : Ì-?r-enza di taglio _ - ,. ,r,tt,t a
dB
.: -_-; ---.'- risp
0 _ -rJ:lL
- -. ú. -,I
centro banda
dB
0
-20
-40
-60
j':r: "q :llt : : i: " .r,Ll 300 1 k 3k 10k Hz
::, ìl0l
dB
0
-20
-40
-60
1K 3k 10k Hz
pendenq6=100 x h/d.
Esprimere la pendenza di una strada in termini di rapporto percentuale è
possibile perché le due quantità, distanza e altezza, sono ^li.re^ri e omogenee:
ma nel caso del filtro, dove Ie due quantità in gioco, intentità di uolame efreirenTo,
sono esponenzials, e disomogenee, non è possibile se non op.rurrào -prima
un'appropriata trasform azione.
200 Musica lnformatica
Per quello che riguarda f intensità di volume sull'asse delle ordinate, essendo
espressa il decibel, in realtà si ha già a che fare con una misuta Lineare ($1.7); si
tràtta. allora di vedere come operare sull'asse delle ascisse delle frequenze.
La rasdera di un pianoForte è suddir isa in ottave e ciascuna ottava esprime
linearmente quello che ftequenzialmente ha un andamento esponenziale.
Ed è proprio quello che fa al caso nostro perché, così facendo, le misure
delle due quantità fìsicamente esponenziali, intensità di volume e gamma
frequenztale, sono espresse Linearmente ed è quindi possibile farne il rapporto
che, come nel caso della strada, corrisponde dt fatto ad un angolo costante su
tuttala gamma.
La pendenza della risposta di un filtro si misura infatti in deciBeÌper oÍtaua che
esprime il numero di decibel di cui viene attenaato tl segnale in un intervallo
fuequenziale compreso tra due valori l'uno il doppio dell'altro.
50 100 400
-20
-40
-bu
10 50 100 400 1k 2k 10k Hz
Figura 5.19a Curva di attcnr-razione di un fìltro passa-basso
-20
-40
-60
10 50 100 400 1k 2k 10k1z
-20
-40
-60
50 100 400 1k 2k
Figura 5.19c Curr.a di attenuazione di un filtro passa-banda
dB
n
I n [ il fl.lll ll lll llfll.ll'|il lI il llilI il ll U ttittt,fl tTt
_20
,40
-60
10 50 100 400 1k 2k 10k Hz
Le curve di risposta dei quattro filtri pnncipali della figura precedente si 5.4
riferiscono alla risposta del segnale di rngresso costituito dal rumore bianco che
copre uniformemente tutto 1o sperro dell'udibile.
L'eser
un fil:
dB sièdt
0 ,t/ op'
quella
.rn)-
Figura 5.20 Sle:-:',, Cel rumore bianco
x(n'
7k10k 20k Hz
Flgr.rra 521
Ilptossimo pfr.xgrf: - :-::;: : : :.::r-:"::ca dei fìltri più usati e più noa. E
neiessano pèo .t-.t- -:-:,,:-::= ; :-:-. :::-,i. cliave delà terminologia in us-
il filtri FIR s'r::- ie= -::c:-- ::),::,,. ::-.:-:r: flm IIR sono detn ricorsiyi. S,
r.edrà nel Pir.qr.f - -! ;:-.c - a.:-J-::, .-' ::c:,rsione in inform^ttcaha tutt'alr:
SignltìCarO: ' î-'. i.'. -:
: :.:1--ìt ::::-.::-:- i-:l,fnimo dl retrO-aqiOne.
=l:
\ella rer::-l-:t,,--:. . r:-::::- -' ,-;\.: -:.:: ì,;c- dato dal numefo di celle i
ritardo. \.eaa ::: :::.-:: :1 :.-::.a: _:.t- ì:::-er i tltfi FIR e dal numerO:=
po!ì per i rir:: IIR: c--::. - :-::, : ' ::, t" . - -uzrone delle equaqioni al/e tlifièr:,::r
COfn:Pnf:C-:1t : = :--l- ll-j: l:,i-::. Fíguri
f
-6dB/ottava
-30d8/5 ottave
dB ll'il llillll lll ll llliililll ltilll il.lflilftttitttft liltl
-49*
-60
x(n)
18dB/ottava
54dB/3 ottave
Figura 5.23 Risposta del filtro passa basso con struttura FIR del terzo ordine
204 Musica lnformatica
dB La
0 bandz
6dB/ottava quest{
'l2dBlottava di-bar
'l8dB/ottava risona
crccol
400 1K 2k 10k 20kHz -Ìna s(
co stitr
Figura 5.24 fusposta deÌ il-:,-r :l-1s s,l,!:'-r c -,1 s--rum-ua FIR del Io ,2o , e 3o ordine nsona
Con un filtro IIR del p::rl',,rdre r:,:r si llfiengono risultati interessanti. 11 I--n'alt;
filtro IIR del second'ordine iu- :-'' c -rsl:isce invece un classico. :pi di
. d, :)Íma
"//
\^-+ + ---------------- Vn
l
- uu
I
---4.- -1)
- I
-z l
I
-ò ) t
_'l
- -z-ll
Figura i1.25 : -: I-i. :-, >-c,:,ndo ordine
r'lom
-\ltre
::-'tfdi
-
::lfcl
Figura 5 26 ':':::iìCi
rir
Questa struttufa ha una parte causale (trIR) ed una parte ricorsiva (IIR) e
r-iene detta anche a dae-qeri e dae-po/i. Il suo comportameÀto
dipende dai'valori
lei coeffìci ents al ,a2,b/ ,b2, ma per tutti la pendenza della dj
curva è I2dB /
Ittava,
Come si può ben immaginare, per ottenere pendenze
più ripide basta
:nettefe in cascata piu 1ìltri delJo sresso ripo.
, ,*1".: strutture piu complesse con le quali ottenere pendenze molto ripide
deil'ordine di 50-60d8 f ottava, vanno sotto jl nome di
filtri di Butterworth, di
Chebl,chev, di Bessel, ellittici, ecc. ciascuno carafterizzaro
da comportamend
specifìci e locali alle frequenze di taglio.
206 Musica lnformatica
61ì"r Equaiizzatore
dB
+15
0
r il.l ::'tl : l
-15 ^- *:-*.aù*'*-..-,-:*_;
"*.-+*-."-.
".1-' --, - ", ;.-;.-1_ _*-* ".*.'.,_;*;- ".-.i_ "-._.."-..-_
.
,
..
trltri (per esempio 4 o 5) facendo uso di fihri param.trl.l .t. consenrono d-i
posizionare la frequenza di taglio rà dove di vorta in vorta
serve.
dB
+15
-15
*ffi_,..6.'*ffi.'.ffi'
rs\:7nrs,,\4rs'rV,, _,.V,,
Figura 5.31 Equaltzzatore parametrico
208 Musica lnformatica
a1
r(n) v(n)
Anc
Figura 5.32 Fi,rr,., .-- D-=n. FIR fonvard 'aterm
:-i "de
La risposta di questo tirro cl:c:rcc i:rÌ iamore moltiplicativo al che ne -:lle di
determina l'amptezza e drì :ume n c:iÌe celle di ritardo. I1 numero dei "denti"
del pettine è pari all.a ruri,ì;,,, ,;:'t'.,1" ,i:..: ..,,: oi titardo e i denti si distribuiscono
sulJa gamma audio in m.ìn-.r., rî;.:Ír.
Per esempio: con -l-l c.-. .l ,rr-, ::.c-:enza di campionamento d1 44.100 Hz
(e quindiuna banda aud,,, r rr. ! Hz si hanno 22"dent7" spaziats all'incitca
lkHz l'uno dall'altro. d,^'i-c ' --::: Jc1:c a cJÍ]tterrzzato da un picca e daun notcl;
(al1aletten, tacca o ,ii;.'.;:''
/
-pccc-ci:l
-
?:rd<
,, ,. de
--_:ìca
:0 11 12 13 14 15 16 K-: - :lltr
-- ---^:^
s-[\
ff'E*E*E-,
a1,
t1",1 '
_tt 11n1
cioè: il fìltro opera sul segnale (dominio del tempo) mentre le considerazion: :ieque.
vengono fatte su1lo spettro (dominio delle frequenze) prima e dopo naggic
1'elaborazione. Ora
-. tanti
dB dB
0 DOMINIO delle FREQUENZE 0 ,',rzionr
20 -20
-40 -40
::e senl
-60 ,60
50 100 1k 10k 20k Hz 50 100 1k 10k 2Ok Hz .:- :amb,
î î Tn.
t..e, ch
DOMINIO de|TEMPO
'. senti:
hp
.r tri d
: :ipler
Figura 5.36 Risposta di un frltro :T_
Ma l'azione del filtro int-luenza anche Ia fase delle singole componenti. Le ,rl
Figure 1.5 e 1.6 del Paragratb 1.2 mostrano come la sinusoide si costruisca, .a L-
::
partire da successive posizioru di un punto su una circonferenza. Considerian: -
invece il cammino inverso tenendo presente la seguente figura: -,il
a)1
.\r
Le due sinusoidi fanno riferimento all'asse ortzzontale del tempo che riporta
una stessa suddivisione fatta di istanti di campionamento di durata LT=1/F..
I parità di frequenza di campionamento Fc, a tre valori presi su una sinusoide
ìn corrispondenza di tre istanti di campionamento successivi, corrispondono
sulla circonferenza due eguaJi rotaziori angolan e, cosa importante, alla
frequenza più alta (grafìco superiore), corrisponde uno spostamento angolare
maggiore rispetto a quella a frequenza più bassa (parte inferiore).
Ora, siccome I'operazione di filtraggio si basa essenzialmente sul ritardo di
istanti di campionamento che i singoli campioni del segnale subiscono per
I'azione delle celle di memoria z-1 presenti nel filtro, le singole componenti
presenti nel segnale subiscono $asÍamenti Íemparali ugualifra /aro che si traducono
tn cambiamentì difase dìuersi dipendenti dalla lorafeqaen<a.
In generale si può dire che L'azione di un filtro, per quello che riguarda la
tàse, che è un valore compreso tra -180o e *180o e cioè tra -xf e ffi radianti, si
tà sentire di piu sulle frequenze alte che sulle basse.
In particolare, poi, le cose dipendono dalla tipologia, dalla struttura e dai
r-alori dei coefficienti moltiplicativi, per cui ogni fìltro è carattertzzato nel suo
complesso dalla risposta in ampierya e dalla irposta delle;fasi.
-JI
DOMINIO delle FREQUENZE dB
0
-24
-44
-60
DOMINIO de|TEMPO
Per noi umani e per tutti gl :..n:nll supenori del Creato, avere due orecchi
I romt
distanti circa 15 centimetri i'ur,, l:i'-':o. sigmtìca sostanziaimente avete Ia
nolti <
J'rr-e gJ
percezione della direTiotte dri -r:,:,,:i. L-:l su,ln,l liontale aniva ai due orecchi nello
:,r due
Stesso momento; ma un Sur,:t. ..i e:-. :.cr cSempio. proveniente da destra;
ariva prima all'orecchio desirr, - F' t -1 c.ueLlo sinistro. Considerando che la
:he rn 1
atetro,
velocità del suono nell'arìa è ,J crc.: -ì-l :rern al secondo (34.000 cm/sec), il
.:-quef
ritardo è dt I5/34.QQ1-t-r,r.r'r r'Jl sec rù p:r: a 0,44 millisecondi. Ora, due
eventi distanzjari di 0.+ rlr,u'.rr.- r-
t' :l::o percepiti come simultanei, ml
_ )tosc
il ritardo temporale dl c:.:.sc *:t,. . , ::l: -):lÉ:lie elementafe sinusoidale che aml
costituisce il suono nell:l s '' :,,:''':-.. .: -:-iluce in un ritardo di fase. E'd e -
-'-:-77li r" crl nostfo appafeto percettivo per - sidde
questo ritardo di fase che..-:.n.
-"-i1i:a:-. :È- :-: r:1r1. Per esempio: ---le frr
"calcolafe" la direzione C.t :lt
La sr
r +- :l- provenienza
del suono
r . -333
fasi dir-erse. L-n: i:;c--.-:: - : *, --- ':: :eiodo 1'2,5 msec e questa voh,.", :.-i)
lil
Figura 5.40 Strutura del filtro passa_turto
Si tratta di un particolare filtro a pettine dato dalla combinazione della parte
__
FiR e della parte IIR dove le ceile di memoria sono dell,ordine di ,rn migliaio
che cosdruiscono nell'insieme una linea di ritardo (delay line) dell'ordiie di
qualche millisecondo. Il filtro passa-tutto viene usaro per redtzzare effetti di
colorazione del suono come il chorus, il riverbero e più in generale effetti di
aziahzzazione del suono.
'p
r1 cborus è un effetto che moitiplica un suono in tantr suoni traslati su un
istretto intervallo frequenziale intorno alla frequenza originale e, di solito,
distribuiti su due cana[ così da cÍeate per I'appuntà l'.ff.tto ài un ,.coro,,
rl riaerbero, invece, simula I'accumulo di molte riflessioni del suono in uno
spazio ampio e chiuso come quello di una cattedrale carattertzz^to proprio da
un effetto riverberante.
214 Musica lnformatica
La Fl
5.6 Trasformata r-eloce l F-iuier (FFT) '.,ittalori
:rlla fre<
Nel processo di digitals.zz:-2.. ::: ,:-1,r.: : 11rro analogico che rappresenta la i _):lOfO tl
VanaZiOne COntin.,a C Fr-ìì- ..- l--'-..-:. nel tempo' viene tfasfofmato.
Per es
mediante le operaziont cl- :,::-:t a,:tì-,:itt ''3.3), quanttzzaZtone ($3.4) e
-:: lramn
codifìca (\3.5),ìn segnale crìlir : -- :--.-. :.ì -rn lunga serie di valori numerici.
L'ispezione del segnale f\x't .. ',. .t: ": -::irl\-efso Iavtsualizzazione con un
-:' 512 t
- .:anzial
progrn*-u di editine:1, a l-:. -'---,: ---:- ::::-'i:nazioni se non quella generica -.::da pa
àeil;ampiezza e quindr cì;i -' ,-::-,: ;"-:l:*-.-r::;nte calcolato come RMS (\3'+, -
Infotmazioni preclse sul c ::..:-: ::' :-=i: sonoro si ottengono nel dominl -:Iero c
Frccia
dellefequenqe attra\-erso i'-'-:,:. :- -: -:-.: r.-ì - .:-fto
Nel Paragrafo 2.3.1 s, : -'..: *-.,1:: ---ì :esrìnte, in termini dt utlltzzo t
I
: rrr(lff;
risorse di calcolo, il plss-.--- r: : î---:-. ::., iempo a quello delle frequenz.'
,'':izza
puf essendo di per Sc ---r -: -.-.--.-.t:l:[ce la iogica algoritmica dei',
t t
procedura della trastor::-,-.:,. .--:-:- F. -i--er DF! -: que
"--: disr
Nel Paragrafo -1.9.--ì >1 . ' ,:' ::: , IFT ',-iene aPp[cata su brevi frammen: " . .::: 0,I,
del segnale oppott.tt..,t -.,:; -:,r:rj: l :l: -,r.pposizioni e finestratufe, pef c* ; :: ffe
si parL d:. ioilòru,,,:-; .. -' '': : i:ri ri' o Shoú Tern Fottrier Trans/r''
,' .rione
tStpl uriLizzand,. .., --- - -. r: --:- -r-.1 iuccessione sonori' di rappresenrazi,:
ipettraliin corrisp,,,rJ-:l:,. ::,-- '-.:-::ì- :l- lel tiammenti "-,-: ese
"" . -.--]o
il numero d :,:i-:- 1-::---::-'-:crl- nello specifìco, moltipLicaztc':- s
campion.lt,-, -iì.: llc---cr::.: a' c-'-np:' rrì1ffìefÌto di 44'100 HZ, urìa :: ;l'
,.q.,.tr. & cri:::'-,:: c c,:::::l:- ,i-, l'''l-l campioni, paùad una durata C -" -
ceniesirru J :cc, ':-.: .
ott.
dB +.
-20
40
-60
40 B0 160 720 '1000 1120 1200 1280
È it t"r.ttunte inoltre notafe che tale algoritmo, con una piccoLissima 5.7
modifìca (come si è gia detto nel Paragrafo 4.9.3 dedicato a1\a re-sintesi, cui
questo paragtafo fa continuo nfenmento) esegue anche l'opetazione inversa Come
ftfpf; é cioè, a pafiue dai due sper:n. la iFFT ri-genera il frammento sonoro di iltro è
origine. lomini
La fi.gura coffetta e compicr., :1sr-:-ti, .rl1a Figura 4.52 è allorala seguente: Ses
Transfc
::ìco1o
Dominio del tempo Dcn-o:eefrequenze Dominio del tempo
::rmini
\Ia r
I,nha
*FFT* + IFFT -->
\ellr
- lreml
::-quenl
.,.'.t'eto <
Figura 5.42 Passrlgr -:' j :::-::- :- :=::ll''' e dominio delle frequenze . j-imLf(
_lila ,
Come si è gra dettr-,. ::t ::: ::::.'. ''' unLzzo della FFT/iFFT è quell' --:Fo,
dello standard di comp:-i:-'r-r .-: l.IP-:. (]uando si convefte un file di trp, -::.iuen
wave in formato \fP:. .1 . -, -':::-c-tzt,r1e ulllzzata dà la possibilità c :.-:-)rczz
scegliere il iivello c c.,r:-_::--.- :.: ,-:.- :r :-:lÈ:-te sulla lunghezz.a del frammenl'. Dalla
-
nelli modalità qui ip,,,r,=-. : ::-_-, l,l?-: .:-:er -\IPEG layr 1e si riferisce .- : -.:,lf m
gruppo di lavoro iscr*: :,:, - ì: -..- :::ill-.r:il )Iat'ing Pictare Export Crory - ':.-, -ìtrm
."ilà-pito era quei,,-i ú- ;-::,.-:: :, :.-r1.-rrd di compressione dati audio .
video. ?;rcii
Quello dei pass:g:- :'- : ::-:- ;--:c:l:''-, al dominio delle frequenze ' .,,
solo I'aspetto pi" -',ii.-.," - :=: -.:: ::-,-;-'::',-ersione in formato MP3 di :" O
file audrò. urrih., pr- -c :.:--- '.-- ::-- - L pnncipio di funzionamento ù: -:-.
vecchio r-ocoder --+ . -: . :,:_; _-:,'-..::..'i consiste nel considefzfe asp--
co)
iegau aTIa psici, ,c'-r. -:;, : i--:- ;-: :ipicamente informatici leE':
aliimplementezilrn- : rr-r'-l--r-:rr- - :.*:-::zzizrone della procedura'
)Ia indipenie:i--:::.:-.- :: . ::,"::':i .J: -;'r-oro dell'algodtmo di trasf : rr-- rr
F r.
mazione. rim:nc -' l'* ::.: -:- i-. l-[?::..-:]- memotizzzto e/o trasmess'- -: )11:T:,-ZZe
rete in iorl. c: ::.::l-r :---::!:--,-- : ::-- s'ccede nel modello di analis'*'
resintcsi J F:-..r: -:' _:nc
Di rìn,-,. L :-<-1 " - :*- . ::-- ì-:l-rì:-)Íle dr campioni x(n) mandai 'l " - -,111
co nr-e rit':'re 1, -- ;1-
D -: - - -
',,;'ir,ìi<!to) àl momento Ste:: 1. :.-i \
dell'eSecuz:,-):t-. (-: :...i;::-::: ::: : ì:::,l:'-, interessante che fa "ripens":: lpg
i,nr.:gi
rLLftO q';.Lnl',' i;:: ' ..:: c,* . :: :" --: :: i--::Ìgto drgitale, che è I'argome :-r ti : * :ll,
ffarrùfo ne- pr ss-::- :.::.:.-
'l
dove Xa(tr) e X"(trt) sono 1o spettro delle fasi e lo spettro delle ampiezze generart
dalla FtrT mentre Yo(cù) e Y"(CI1) sono lo spenro delle fasi e lo spetro delle
ampiezze generati ddl'elaborazione rramite moltiplicazione con la G(ro) e la (ro).
i:faS
E"tl1'1, I
I
[iFFrl
I
x(n) convoluzione
equazione alle differenze Y(n)
Dominio delTempo
-
Figura 5.43 Filtraggro neì dominio del tempo e nel dominio delle frequenze
Il percorso inferiore è quell,r ,lrmai noto del filtraggio digrtale del segnale no-
dominio del tempo costituito d:l tluire lir,iutilg dei campioni del segnale x(n).
I1 percorso superiore puo csserc rrsro in due modi diversi:
- nel primo modo, come si è ;paer-l-a demo. può senire ad ottenere tnformazto:-
su quello che succede nei Cc,ci:jl delie trequenze moltiplicando i due sperL
ffasfotmata-del-segnale e fulà,-'re-di-rraslèrimento "come se" I'elaboraztor-:
ar,-venisse sullo spettro. m€ntre in e:Èr: e rl d-luo che opera nel dominio del temp"-.
":'
in questo modo i nsultati \-; t,.r e \-; t'r resriruiscono 1o spettro delle ampiezze e
spettro delle fasi del segnaìe eLb,tr,r-' d.J iitro Figura 5.38);
- il secondo modo C consiJ*,r; i percono superiore è quello operativo ci:
può essere esegr.rrto in alterr-:r,-.i J p.=c,,,no rntèriore. In questo caso da frammer:
(short) estratti in sequenz: C.' .ei:-le r n . Ìr FFT produce gli spettri Xu(o) e \,
(cr;) che moluplican nspei..-;nc:l:-:re: O i,r e G'c'r) producono gli spettri Y: i,-
e Yq(co) udvzaa dlll,, fFT rc-r ìerìeri-r- r se5ale \-(n).
:[Si
lil]if,i < - :
Vediamo a-l.lor: co=: rL:--'c= r-ri,, uì c,rn un esempio pratico prendendo r
considerazione per sempdc-j -sr. ,::T,-: 'j:l speftro con un numero limitato j"
,:ì
llllfltl,L :l'
nghe spetrah e considcra:rd,:, :,)--r,i:r:r ; Yr'c-t; = X"(o) G(trl) relatir,z "ji
asnpiezze.
"
rÌl rLllr[: c
Fare il
lruìaîc, 'ìi oi:t: ;'.;r: s:::-r::ca sernplicemente moltiplicate ciasc,::,1
fiillîilcîî:_
componente di uno spemrc :er l c,,r.-i5:r-"; dell'altro.
Elaborazione del suono 219
Nella Figura 5.441e prime 7 componenti della G(crr) essendo uguali ad 1 lasciano
rnalterato il valore delle corrispondenti componenri di X^(co); ma a partire
dall'ottava, i valori vanno úa via diminuendo con valori minori di 1 fino a 0 che
abbassano progressivamente i valori delle componenti di X^(trl).
dB
-20
Xa(o) -40
-60
X
1,5
G(úr)
dB
-zu
Yu(or) -40
-60
Si sarà sicuramente ra'u'visato nel profilo di G(at) lo sresso profilo della curva di
risposta di un filtro passa-basso (Figure 5.22 e 5.23).
Ma se Per un filtro si tatta dt curva di risposta osservata, nel caso del prodotto
degìi spettri si ffatta di un effettivo trattamento aritrnetico operativo.
Cambiando il profilo di G(rl) si ottengono diversi trattamenri dello spettrq
come quello della Figura 5.45 con il quale viene attenuata \a parte bassa dello
spettro ottenendo lo stesso risultato che si ha conl'azione di un filtro passa-alto:
220 Musica lnformatica
lempot
I,C scatlo:
uno dr
1
dice in
G(t) 0,5
All
0 differe
Figura 5.45 Attenuazione de11a parte bassa dello spettro pender
non si
Con profili più "articolati" è possibile eseguire operazioti più complesse Ma
(concettualmente) che lasciano passare, elirninano, enfattzzano o attenuano zone spetffo
diverse della banda; ma solo concetntalmente piu complesse, e non operativamente, COme (
visto che l'openztone (moltipìicazione dei due spettn) è sempre la stessa. -ndiper
.uffìcie
-.-:rlori c
1,5 -.-:.riano
1 Si dr
G(co) 0,5
-,n1o
:r tine
0
G(o)
i trar
Figura 5.47 Libero trattamento
_ -:lncc
Sebbene lo stesso risultato possa essere raggunto unltzzando vna c tefla di tl: -- 'npie
*E<r
4rffiw
N
-r,n@
N/2
I ffi ffi> N/2
f FFr- d{ltLti|f#H!-
5.8 Conclusiont
In questo capitolo sono stati introdotti i princìpi di funzionamento e i:.
termìnologia dei filtri drgitaLi al fine di poter fTyne uso consapevoie ne-
,no-.rltoln cui si utsltzza un linguaggro musicale nell'attività compositiva'
L'argomento del filtraggio d-ig1ta1e è così vasto da mertfz:fe un intero libr'
p., upfrofondirlo uppropì",^-ànr.' prma di rutto per quelio che riguarda i'.
i.orin ioute-utrcu .rèóessatio per il progetto dei filtri che qui si è accuratamenl'
evitato di affrontare prir-r1egìanclo- piuttosto gli aspetti concettuaLi' Un altr
aspetto riguarda il loro uso nelle piu svariate situazioni creative. I'fiD
Infatti, per approfonditr che possano essefe gìì srudi sulÌ'argomerlto, :
indubbio .ù. il .ir.o.rrro acusrico è tondamentale tanto più che, coloro che r :.1:IO
fatto taii sistemt li usano, sono interessad non tanto al comportamento intern :l3a
dei meccanismi matemattcof algoritmici, quanto all'effetto che si ottiene' * 1
:jtìc
In questo senso, il giusto mezzo tra esperienza e conoscenza è raggiunto :- : -: l[c
chi, ul pr.r.nturri d] ,r.t fenomeno acustico, riesce ad individuarne ;: ::1 -,1 .
- -Zlt
;.",.- !1
.il
6.1 L'interfaccia
6.2 Il linguaggio
6.2.1 Nlessaggi di canale (channel message)
6.2.2 N[essaggi di sistema (system message)
6,3 La sintassi MIDI
6.4 Standard MIDI File e General NIIDI
6.5 Oltre il MIDI: ZIPI e OSC
Fino a tutti gli anni '70 la strumentazlone musicale elettronica udtzzata nella neces
musica leggera e rock era completamente analogica; ma con l'introduzione sul di "J
mercato di intere famiglie di microprocessori a basso costo e alte prestazioni, si menL
intravide la possibilità di trasferire le metodologie operative tipicamente usate byte t
nelTarcaltzzazione di calcolaton general-purpose sulle apparecchiature musicali. Qr
Si cominciò così a reahzzare tilsuere musicali per la generazione di genef
opportuni codici binari che riporrar-ano iniormaztont relative alla pressione dei event(
tasti per controllare i generatori sonorl rnstallau a1l'interno dell'apparecchiatura tasto
stessa oppure, via trasmissione d.lu. rpprrecchiature esterne rcaltzzate anche da mom(
case costruttrici diverse. qenefí
Nel 1981 fu presentata rrLla \ES. ,\;clt Engineering Societl', una proposta nlascir
contenente idee e suggerimen-,r rel:-:-;: :.c :l'interfaccia seriale per coilegare tra e piut
loro apparecchiature elettroncl:c ::s.r; i:r cìillPo musicale. Questo schema di nolto
intenti siglato inizialmente crt:: Lr c:z'-',:-c L r-n-ersai Svnthesizer lnterface, servì Cor
da stimolo pef tutti i mrgJ r: c .::--- . f1 lPParecchiature musicali ad uno f rotoc
sfotzo comune rivolto alla dc:--::-z: :- : -1 , s:rndard di comunicazione. "'lcne t
Le specifìche di que.to r-. - '..:----.-rr. ..É Prese il nome di MIDI, Musical
Instrument Digital Inreriic-. -'-: :-- rr::;:1:":ti al pubblico a$j'inzi degli anru
'80 e già nel 1983 app:rr\--Í :- :-.::t.- :'- -i- musicali e batterie elettroniche -,,
dotate cli ingresso e C';s:::,, l,l-Di i l.i,)I Jr-enne ben presto uno standard 1
:l
Ll
J,_-'
-\. -: : -: :' . ..: F-: codLtìcare ef o trasmettere '::
q,j,,)l,-.-",1 -,-:::,- --. : .:- -- :.- a:lretleristiche dialtz fedelt:-,
sicr--: .-.. -- ::-: .-::--- -. - - .: :-: , Stiìfldatd 1'6bit/ 44.L00 Hz, ',
315, r.:-:t.- :r-!- =, - - --. u'.:Lii::ercodifìcafeetfasmettefi
C,tr::l-ì:; :- :ì:,---. '-: - :-:-.:"r l-ariabile tra 1 millisecond'- ,
r'e:e:::-:,--. : r- .*::.-.'-- -.. - . ': - --6.-100 byte al Secondo Sal
Y-
6.1 L'tnterfaccia
conversione del contenuto di un bvte della logica interna del 6502 in una Sin
sequenza di B bit in uscita ed una sequenza di 8 bit provenienti dalla linea r-eniva
seriale in ingresso, in un bvte; l'L,\RT e I'ACIA consentono di scegJiere la recchir
velocità di trasmissione sulìa base della frequenza di clock tramite divisioni Dofte
binarie Q.,4,8,1.6,32,64) e per il )IIDI venne scelta la divisione per 32 da cui -'uso c
risulta la velocità di 1.000.000 I 32=31.250 bit al secondo. IlJer
-rano
In sede di definizione dello standard N{IDI, i progettisti scelsero il tipo di
collega
comunicazione seriale e cioè un giusto compfomesso tÍe- semplicità di
collegamento tramite normaLi cavl multipolari ed effr.cienz.a funzionale. Le Per
apparecchiature MIDI erano/sono caratterizzate dalla presenza delle porte che :ì disl
si presentano come connettori DIN a cinque poli: .:rf erna
]Ia
r.iIDi
:-,e nl
t rettat
-ilo cl
Computer/
Keyboard expander 1
- aor
I "."::.ì (
i:O
.:-t(.
Figura 6.2 Rete MIDI standard ---:5
rù
MlDl Musical lnstrument Digital lnterface 227
6.2.
6.2 Ii linguaggio
N'IIDI, la comunicaz'ione tra le varie Quer
Qualunque sia la struttura di una fete isecr
ulp"r..Éninture r.-iene fatta ^ttr^yerso I'invio dt nessagi: un messaggio è un rinar
pu..lr.tto di byte costituito da un camando seguito da uno o..più dati'
un comando è un bvte (bvte=pacchetto di 8 bit) con il bit più sìgnificativo
:OSSJ
òort oroo 01^01 0110 óirr rooo 1001 1010 1011 1100 1101 1110 111i - 'ilc
D.
Poiché ì1 \,ISB in un brte-comando è sempre 1, i comandi possibiJi
sono_\ IL
11 11=SF
(1000=$8, 1001=59, 1010=SÀ, 101 1 =SB, 1 100=$C, 1101=$D, 1110=$E, ^ _:il
ed il numero clei canali possibilr è 1ó (0000+1'111 oppure-$0+$F)'Mentre
i-'
- : ::--
Messaggi Esclusivi '
-- Messaggi Canale ' : -::
Messaggi MlDl.-t ,"'.- Messaggi Real-time
Messaggi srstema 1-,t"rr"nn,
comuni
T
Note Off
$Bn kk r-i'
Note On
$9n kk r-v
Polyphonic I{e1' P1s5rrr.
$An kk r,r.
Controi Change
$Bn cc lr-
Program Change
$cn pp
Channel Pressure
$Dn n-
Pitch Bend (pitch Wheel)
$En n. urr-
I messaggr $9n=Noteon e ggn=N_ote()ff riguardano rispettir-amente
-'atttvazione e ra disattivazione deile note. ir,
canale logico su cui il comando ha
.r.rrn-fiJ'..-""ai ,,n,,indica
il
effetto, .,kk,, indica il numero di tasto .,\r_,,
rndrca la r''elocità di attacco se il comando e
è Note or, .-r" di rilascio, se
il comando è Noteoff; il numero cli tasto "=rocita
kk puo assumere varori da 1 a 12- e
quindi ben oltre i crassici Bg tasti deila tasuer^
ài pirrrorori..
Per esempio: kk=57,1..=39"." corrisponde
LA centrale; kk=60.1".=3c.," e il
Do rre semitoni sopra. Tu*e re altrealnore a.tin--turtr.* si tro\-ano
_
incremenrando o decrÉmentando quei valori
semitoni.
d.l .;;;p;;d;;;" ;#:;:,'l;
Il messaggio Noteon attiva |emissione derla .,kk,,
di attacco degli inviluppipredisposti per quer nora iniziando daila fase
timbro ed iì parametro .,\.\-,,
ìnfluisce sulla pendeyii c1t inviruppi'vengono
rilascio e mantenuti in querla posizior,.
poi scanditr fino ar punro di
finanto.Àe ,o, n.rlru rì messaggio di
\loteOff. Poiché la velocità ài ril^s.io nel
NoteOff è ;;t sommato poco
significativa, è enftato in uso .odin."*
.,;.";:;":"::.:
euesta ::tJ;::':,T:,';X%-:"i",1.ff:î j:i
messaggio Noteon con w=0.
traffìco di informazioni sulla ràte MIDI. per Éonr...rrlr. infatú,
messaggio segue ad un messaggio dello se un
.stesso
tipo sullo stesso canale) non è
necessario ripetere la parte comando
del messaggi,r, i
dato' Le due sequenze d-i messaggi sono -^ ,"rnciente Ia parte
.q.,irrl.iI 1'rrr-.ri in esad.cimale),
91 47 50 91 40 50 <=> 91 47 50 40 50
230 Musica lnformatica
<dat
-l- ', alo
Sts:: -> i,r::rLl:T
SE: -f r -) | t:'l-t:l-()f
SF-
SB:- -: -> l,l :: 'On
,
<ID> rappresenta il
codice di identrfìcazione della casa costrllttrice che in
sede di accordo N{IDI è stato stabilìto essere; $43 per la Yamaha, s41 per la
Roland, $04 per Moog e così r.-ia;
simboli ( e ) non viene ulreriormente esplicitato per cui è sempre a destra d;.
simbolo ::= e viene detto :ìttltolo terninale. $ sta per cifra esadecimale. ì--slem
<NoteOff> ì :iam
:: = $B(canale)(numero tasto) <velocity> ]
< Channel Nlode Nlessage> ::= <Control Change> < Reset All Controller >
<Local Con troL > | < All Note Off > |
<OmniOn> l<OmniOff>
<N{onoOn> < Pol,vOn >
< SystemExclusive N{sg> = $F0<ident> < sequenza dau> <tr ndO iErclusive>
::
brano
Più o meno un secolo fa esisteva la modalità di "registrare" esecuzioni musicali
Ì'rnforn
eseguite su pianoforte per mezzo dt pianoforti a rallo dove, non il suono, ma
l'effetto meccanico dei tasti premuti veniva memoflzz^to in fotma di li intrr
:xessag,
perforazione di rulli di carta in corrispondenza dei tasti.
-; defir
:temofl
Conr
190 37 401 _0,25_ [80 37 00] _0,25_ [90 39 40] _0,125_[80 39 00]
_0, 125_
f90 38 401 _0,125_ [80 38 00] _0,125_ 190 3C 401 _0,5_ [80 3C 001
236 Musica lnformatica
rca\zzazione dello ZIPI non ando tuttar-ia perduta e poftò i loro promotor
sviluppare rl pratoca//a OSC, C)t,it Sorrnd Contral [3], oggi molto uttl:,22.-'-
nell'ambiente della musica elertronica creativa in alternativa alla musicrl *
consumo, che a tutt'oggi conunu2l ad essere ampiamente soddisfatta dal NIID-
Come riporta I'introduzione del sito ufficiale, OSC à an protarul,
camanicayioni tra compater, sìtttttìi3ttori :ottoti ed d/ti dispasitiuì naltimediali e c':.-,:
un tipo Ài comunicazione tra disposiur-r e Linguaggi musicali molto raffinat:, : -
-
la tipologia di valori numerici, orientati piu al controllo dei parametri del s'-- ,..Ìcuni r
(frequenza, intensità, ecc.) dei modeih di sintesl visti nel capitolo preceC;: -::oduzic
E,sisiono al momento moltissime appiicazioni e linguaggi basate su OSC r : --'-ttzzare
includono OSC come protocollo di comunicaztone tra dispositivi a con,: - non
gesruale di espressione ed algoritmi di sintesi ed elaborazione real-tir:-'. .illa fir
i.ro.o configurati in sistemi in rete locale e/o distribuita. ,: zando
-:r:re fil
-::e ed
Riferimenti ,,,n alla
::..-1e, d,
t1I en.rvikipedia.or. /'vlk't/Piano-roll .' e l'j
l2l v Gaogle Immagni > piano ro11 -
: .:àfe I
t3] \\1\'\\-.oPensoundcontrol.org
,ffi
Linguaggi_ musicali E
'7.1 Linguaggitestual,i
1.1.1. CSound
1 .1.2 SuperColJider
1.1..3 Chuck e STI{
-7
.7.4 pureCNlusic
1.1.5 Common Lisp N{usic
-.2 Linguaggi visuali
1.2.1 Nf,\X/NISP e Pute Data
7.2.2 if-"
-.J Notc conclusivc
7.4 Composizionealgoritmica
,,:
t 'iT
*,'! i.")
,.t i:
-';
il posté al piu g..r.rft. .ottt"tto entità acastica come quantità plun- ihn
diÀensionale-diJriluenqa, durata, timbra, uolume, pasilione-nello-rPoryo, effttto-speciali'
. ::tposi
del tutto non rapPresentabile su una partiturz' pentagrammata'
: : i'usc
musica elettronica analoglca degìi anni '60-'70 efano state
* :l-ih
Nell,ambito della
fatte esperienze dove la composizione musicale veniva in qualche modc :-
-eqam
graficati per essere do.rrme.riata ed eventualmente riprodotta. Venivanc
ESSC
U
7 .1 Linguaggi testuali Pal.aS
di ur
negli anni
11 capostipite dei lìnguaggì musìcali testuali è MUSIC Y, rcaltzzato rbita
,60 da Max Mathe-r"15i.i; L'erede diretto di MUSIC Y è C-Sound,rca)tzzato fafel
d,a Ba*y Vercoe al ìviassachussers Institute of Technology, che
è il primo :ndiv
linguaggio qui riportato ($-. 1. 1)' Pr
Il secondo ed il terzo linguaggro testuale qui riportati sono Supe{ollide-.
(s7'1.2)sviluppatoaPaÎl1fea"gL^"*'g0daJamesMcCartney,eChucK(s7.1.3)
che hanno le
i.ritoppuro dà'G. \X'ang e P.r.i R. Cook alla Princeton Universiry
caratìéristiche sintatticÉe dei linguaggi di programmazione standard.
Il quarto linguaggio è prrrec)Itni..(!L.1.4), sviluppltg.all'interno dell'attivita
di ricerca suit'iÀforlatica musicale del-l'ISTI-CNR di Pisa' Si tratta in questo
caso di un linguaggi o entbrtlrÌ,,i e cioè ospite del linguaggio
di programmazione aI
general p.rrpo!" ò!a e di farto una.fì"amewark, come descritto in seguito. '-S
eC
browser '
Tutte 1e applicazroru che rencoirj opered\-o ìl computer, come un
::r,rt
una variabile può esseîe anche una tabella e, come si è grà visto nel
Paragrafo 4.3 (Figura 4.2a),per indivicluare ogni eiemento della tabella si fa uso
di un indice come si fa con i numeri civici per indiúduare ogni singola
abitazione di una strada. In questo caso I'etichetta è segurra da una .oppù ai
parentesi quadre f ] che racchiudono un numero o una variabile (semplìce) che
rndividua I'elemento.
Per esempio: se beta è la tabella
alìora betalll vale 15; beta[51 r.ale 8,5; beta[7] l,ale -12;ecc., e dopo
I'esecuzione di questo scorcio di programma
ind=8;
val=betaIind];
sinta ss i. ...e c(
Lo scorcio di programma che prepara 1a tabella è il seguente: i-iene ca
',-iene in
radt2=7,Q59463I; //radíce dodicesima di 2 ',3<1.3
è
tabf req l,7l=aa0 ; E sistr
for (ind=2; ind<13; ind=ind+1) h blocci
{ :lumefo
tabfreq I ind ] =tabfreq I ind-1 ]*radL2 i
:ossono
Ì
whil-t
La prima istruzione predispone la variabile (anche se in realtà non subir; {
vzrtazionl durante I'esecuzione) rad72 al valore L,0594631. Qatagrafo 7.(.
Figure 1.15-16); la doppia ba:ra // consente di scrivere un commento sempr. )
utile in fase di rilettura del programma.
La seconda istruzione carica il primo elemento della tabella, con indice 1. -. Il secr
-=:za min
valote 440 che è quello delìa tìequenza del La centrale.
La terza istruzione fa uso della struttura di controllo for che eseg:-
ciclicamente il blocco di istruzioru (qui una soltanto, ma di solito mol:. notal
racchiuso tra parentesi gratte lÌ ll làr è seguito da tre specifìche separate r,. :-f (ma
un ; e racchiuse tra parentesi tonde í ) dove:
- la prima specifica j-nd=2 tn:.ztals.zza la r-ariabile ind alvalore 2;
:l::
- la seconda specifica j-nd<13 esegue un confronto tra ind e 13: Una v<
se il risultato del contronto è t'era (e questo si verifica per tutti i r-a, : -:4, allot
2,3,4,5,6,7,8,9,10,17 e 12 di ino) allora f istruzione del blocco { } ri.:, ::nte qul
eseguita, ahirtenti il ciclo e concluso e il flusso del programma conu:---.
-.nendc
dall'istruzione successir-a al blocco stesso. t:iritoni c
-laterza specifìca ind=ind+1 provoca l'effetto di dare a ind il valore c' E siste
ind corrente f 1, e cioè: ad oeil ciclo ind rrieneincrementato di 1. , :sente
-: eriore
Lapúmavoita del ciclo, ind r-ale 2 e percio i'istruzione del blocco {} :ìspon<
tabf req viene caricata cori il valore della frequenza della posizione precedente
relativa aLa#/51b, che moltiplicato per radl2,procluce quella del Si...
...e così via, fìno al momento in cui ind vale 12,laposizione 12 di tabtreq
r-iene caricata con il valore della frequenza (BB0) del La dell'ottava sopra, ind
r-iene incrementato di 1 e perciò vale 13; siccome il risultato della condizione
13<13 àfalso,1l ctclo l'or è concluso, e la tabella è pronta.
Esiste sostanzialmente un'altra struttura di controllo per l'esecuzione ciclica
di blocchi: while, che fa ripetere l'esecuzione del blocco associato (con un
numero di cicli non prefìssato) in base al risultato del confronto di vanabili che
possono cambiare di valore all'interno del blocco:
while (condizione)
{
notal=440;
if (magmin ) nota2=nota1*rad12* rad1-2*rad12 *radl2 i
else nota2=nota1*rad12*rad]-2*radl2i
Una volta predisposta la variabile notal al valore 440 de1 La, se magmin e
vera, alTora la variabile nota2 viene messa al valore di notal moltiphcato 4 r-olte
(tante quanli sono i semitoni di un intervallo di terza maggtore) pet rad72
ottenendo 503,965H2=Do#; altrimenti per 3 r'olte(tanti quanti sono i
semitoni di un intervallo di terza minore) e cioè 475,682H2=Do
Esiste un'ulteriore struttura di controllo, case-of detta anche .nui/c/t, che
consente di scegliere l'esecuzione di un numero un numero di blocchi
superiore à 2, che porta il controllo dell'esecuzione al blocco di caso
corrispondente al valore corrente della variabile num:
switch (num)
{
case 1: {... bloccol) :break
case 2: {. . . blocco2) :break
case n: {... bloccoN) :break
)
246 Musica lnformatica
Una
valori.
',todu/ar
.-uelli (
;i;;; raberlaseno[ 44100 ] ; aomun
int i; ltto-p
f loat deltaOmega=2n / 44100 . 0 ;
:
:'tstitui
for(i=0 ií<44100;i++;
t i I =sin ( i*deltaomega );
. . . . T"O"alaSeno La
itg
La istruzione defrnisce, attfavelso la direttiva fJ-oat, la tabeli;
p11ma dot
raberiaseno di 441,00 locazioni, tndl.tzzaltit con I'indice intero i, in gradc bih,
di memoriz zàIe lf: ciascuna di esse un r-alore reale (e cioè con cifre dopo ';'
virgola).
L'istruzione successiva assegna a deltaOmega una valore corrispondent'
alla 44100_esima parte dell'angolo giro misurato in radianti (S1.2). Il costrumr
iterativo for con f indice i chè scorre da 0 a 44099, assegna alle locazioru c-
TabellaSeno i l,alori di un intero ciclo dr sinusoide calcolati con l'uso deiì,
funzione sin predefinita ed preesistente nel hnguaggio di programmazione'
Lo scorcio di programma che segue realiz za 1l meccanismo vefo e pfopr:
dell'oscillatore digitale :
IJna pranca da sempre in uso ne11a stesura delle appltcazioni è quella della
uodulaità introdotta per disciplinare e coordinare i compiu degli analisti con
cluelli clei programmatori: si tratta nella sostanza di individuare funzionalità
comuni a piu parti del programma e di esplicitarne I'operatir,-ità in moduli (o
sotto-programmi) reaTtzzatt in forma di funqionì e procedare che vanno a
costituire quella che viene definita una libreia diJunqtoni (library of Janctions).
Lapax>la lìhreria è una traduzione non corretta di library perché Ia library èper
inglesi e americani quella che per noi è la biblioreca. La libreia è infatti il "negozio
dove si acquistano i libri" che in inglese è bookstore. Bisognerebbe percìo dire
biblioleca rÌi.fun7ioni; ma ormai è invalso I'uso di due libreria diJanryoni...
A loro volta le funzroni di librena utthzzano librerie di funzioni cli lir-ello piu
basso in una strutturazione gerarchica, fino all'uso delle istruzioni di macchina
(linguaggio assembler), che rifle ttono l'architettura hardware dello stesso
processore, cuore e motore del computer fisico vero e proprio.
La programmazione strutturata lascia tuttavia scoperto il probiema del
"conflitto sui dati". Le variabili possono essere locali e cioè definite e ritèrite
soltanto all'interno di un singolo modulo (funzione/procedura), oppure gloltali
definite all'esterno di tutti i moduli e da tutti essi riferibih e soprattutto
modificabili. Non è raro il caso in cui, in special modo quando la scrittura del
programma è affìdata ad un team di programmatori, che il contenuto numerico
di una variabile venga modificato da una funzione "alf insaputa" di un'altta con
effetti non desiderati se non addirittura disastrosi. Per on-iare a que sto
inconr,'eniente, sin dai primi anni 'ó0 fu introdotta a Livello concetuale una
nuova modalità programmativa definita programmaqione arienlata agli aggetti (Oblect
Oriented Programmìng, OO4, diventata realmente operativa negli anni '80-'90
grazie alle cresciuta potenza dei computer in termini di r-elocità di calcolo e
soprattutto di spazi di memoria di lavoro.
La programmazione ad oggetti risolve il problema del pericolo del
"conflitto sui dati" introducendo un ulteriore espediente con il quale è
possibile inglobare dati e funzioni all'interno di uno stesso modulo:
l'incapsalaruento.
248 Musica lnformatica
In modo schemauc,, -.: :' rssere descritto come in Figura 7.1: cli
{r
I
dell oggetto
)
Osc
{r
c
t
f
)
.1Struzlonl. ..
met
met
Figura 7,1 R,-.1::-.e r:-'-z:ore grafìca di un "oggetto" met
{
i
Le variabili sono consrder:::--:':j'-;.-: e cioè accessibiLi soltanto da parte c. ,
i
funzioni appartenenti all'ogsei:'-, 13': 111n7ioni, che nella terminologia v€rlQ -
t
chiamate metodi, comunicano c',i l'sslerno in maniefa mono o bidirezto:
espoftando valori calcolatr s s 'r;7',r;-;i;i;l r-alor-i necessari all'elaborazione intr::
J
ingegneria del software quando 1'applìcazione ha dimensioni taLi da dovet rich,. - , "'
un'equipe di analisti e di progtammatori upica delle softwate-house di p-::
medie e grosse dimensioni.
Quello che segue è un esempio ptauco di programm zione a oÉìse:: l
uno stfumento basato sul modello della sintesi additiva come mos::,- lll
Fig,,na 4.1.3.
Linguaggi musicali 249
,\ qu
oscDigit f ond, arml , i
/ / ixanry di tre oscillatori
arm2
fond.volume ( 0. 5 ), fond. frequenza( 200'1 ; / / inpostaqione dei ualori di
arml.volume( 0.2 ), arm1. frequenza( 400 ) i / / anpiega efequenqaper
arm2.volume( 0.3 ) , arm2. f requenza(6001t //k tre islanqe di oscillatoti
ripeti {DAC <- fond.tick( )+armol.tick( )+armo2.tick( ) }
...... ciclo di calcola dinantico del segtale ed inuio al conuertitore drytnle analogico.....
7 .1,.1 CSound
amp freq
JI
fo*;i'l-n.rab
Jo,rt
Ad esempio: f 7 O 32768 10 1 I1 sr
voJ-ume.=r.
rilascio
attacco
durata
Esso produce un valore r.ariabile nel tempo, che viene assegnato ad uscita"
uú\zzando i valori correnti dt amptezza. attacco, dutata e rilascio relativi ad un,
forma di inviluppo elementare come quello tnFiguraT.4:
- :-^--
nell'algoritmo stesso e dei collegamenti tra essi.
w
p1 p2 p3 p4
+n. tab
instr 7
k1 linen p4 ,p7, p3 , p8
a1 oscil k1, p5 , p6
out a1
endin
i7 0 2 440 r
10000 0.2 1,.2
num d'ordine parametri pl p2 pJ p1 p5 ?6 p7 p8
signifìcato str tenpo dar dnp -frtq n.tab dltdcîo ilascia
254 Musica lnformatica
Nel
i è di fatto l'opcode che effettua la chiamata alla strumento (instrument)
indicato in p1 (n questo caso =7) per I'attivazione di un suono con
contrib
caratteristiche defittite dai valori parametrici che seguono. I parametri p1 p2 e
Eenefat
Capito
p3 sono riservati ed hanno sempre il significato di
La,
p1 numero di strumento dell'orchestra invocato CSoun<
p2 temp,' di attivazione ;aso in
p3 durata dell'evento (nota o suono) .egnale
.ompot
L'ordine degli altri parametri è libero, ma è necessario che venga rispettata 1a fpo.w
corrispond t il numero del parametfo pfesente- neilo strumento e 1:l
"ntl ^
posizàne dei valori parametrici presenti nelle istruzioni instrument dello score.
Dal
-,'ersion
L'op.od" f che definisce le tabe[e fa patte dello score per cui una partitura che
r,,L\c-c
genefa tfe suofìl, ad esempio, con frequenze 1.1.0,220 e 440 Hz di volume
e con durata di un secondo con k -:lguagl
irispettivamente) massimo, medio e basso .: opcc
strumento 7 definito in precedenza, è
,',-olta e
Per
7.1,.2 SuperCollider
SinOs
pfogfa
tieque;
Curiosa è la genesi del nome di questo linguaggio. Negli anni '80 il Congresso
-lttfave
degli Stati Uniti aveva stanziato un'ingente somma di denaro per Ia
L',is
reaLzzazione di un acceleratore di particelle elementari, per la ricerca relatlva
mitico Bosone di Higgs, che avrebbe dor,'uto chiamarsi SuperCollider. Poco
^I Junto
dopo, tuttavia, il Governo americano si accorse di non poter supportare il :ui, ad
.tnuSOi
Ftnanztamento delf intero progetto, che fu perciò abbandonato.
:n'amp
Ma al motto "la scienza appartiene all'intera umanità" i fisici di tutto il
mondo (americani compresi) si accordarono per convogliare i fondi delh Cos
:'lOnO
ricerca, che ciascuno ricever-a dal proprio paese, per il potenziamentc,
:-,cchiu
dell'acceleratore LHC del CER\ di Ginevra.
i, occu
Tutta la vicenda è raccontata in maniera romanzata e con dovizia C
particolari dal Prof. Leon Lederman, all'epoca direttore del Fermi Lab d:
r cui
:,)mpul
Chicago, nel suo ben noto \tbro I-t particel/a di Dio. James McCartney avrebbe
dor-uto lavorare al SuperCollider e quindi, quando sviluppò la prima versione Con
del suo linguaggio musicale. decise d1 adottare questo nome, sia pe: tp
"compe nsare" il rammarico pro\ ato pe r que lla mancata entusiasman =
: -. s sica
avventufa, sia per sottolnearne le prerogative di velocità di calcolo.
a={s
SuperColJider (d'ora in avanti SC) è un linguaggio orientato alla prograr::-
mazione ad oggetti (OOP, obiect onented programming) nel senso più forma-. DCf C
{
a={SinOsc . ar (440, 0, 0. 5)};
b:{SinOsc.ar( 510, 0, 0. 6 ) } ;
{a+b}.pIay
)
Associati all'oggetto Env ci sono diversi metodi attraverso cui defìnire la sua (
forma: .1inen, .adsr, .perc, ecc., ciascuno con l'opportuna e richiesta lista pern
di parametri. Ad esempio: il metodo adsr r,'uole una lista di valori relativi, suolg
{ t
EnvGen.kr(Env.adsr( 0.02 t0.2 t0.25 t7, L,-4), l.0,doneAction:4 ) ìi. s),il1
*SinOsc.ar(440, 0, 0.1) com'
).pray; ÎC
-'utel
Questo oggetto Pro\-oca Ia genenztone di un suono sinusoidale a frequenza N
440 Hz con inviluppo percussir-o stabiLito dal primo valore (2 cent. di secondo quan
relativo a77'attacco, del metodo .adsr dell'oggetto Env. :onv
:,tdi<
:tfat
Della libreria di oggeti predefìruti, fanno parte tutti tutti gli ogger :orm
necessafi per la sintesi e I'elaborazione di segnali, raggruppati per tipologia C _-uoc
cui la UGen è or,-viamente la piu ricca e Per questo composta, come già dettc,. L'
da sotto-raggfuppamenti. L'utente di SC può consultarc 7a funzionalità e -: jlm(
modalità d'uso degìr oggertl e di tutte 1e possibilità operative del linguaggio coil
quello che viene defiruto "online help" e cioè I'aiuto in linea presente suL:
barra del menù di SC stesso che si configura perciò come manuale r
dferimento utente, sempte presente ed attivo.
I1 manuale è scdtto in inglese ed è comunque decisamente punruale ec
e saustivo in tutti i parttcolan; anche se c'è da dire che la patte tutorial itizt:-:
Come dice lo stesso Valle, infattr, "illîa deipanti di;l'aryg di 5'C sta nel-làtto cbe
Dermelte dae approrci compleruenlari e appostì alla sintesi aadio. Da un lato, permette di
.sL'olgere operaTioni dì hasso liuello sal segnale audia, Dall'altro, permette al conpo.rìtore di
r$rirtersi ad alto liue//0, cioè non in lermini di campiani aadio, ma di stratture che
rappresentino ogytti per la corupasî7ione masicale (od esenpio: scale, pattern itmici, en.). In
tlileîtl îeilsz, 5'C .ri nuela idea/e per /a composiT.ione algantmica, oruero Per un approccio a//a
; o mp o.r i
1 o n e nt as i c a le b as a to s u //' u Íi /i 4qo di p ro ce d u re fo rm a li 77a te."
I1 manuale è scaricabile da [5].
Il pacchetto software del SupetCollider vero e proprio è invece scaricabile
dal sito [6] per le 3 piattaforme NIacOsX, \(/indorvs e Linux.
Dal punto di r-ista rcahzzatsvo SC consiste di due componenri principali:
:rs1,ntb (SuperCoihder Sr,'nthesizer) e sc/ang (SuperCollider Language), che
comunicano tra loro attraverso protocollo OSC (Open Source Control).
i1
sc/ang è il "motore" che interpreta, e croè rende operatir-o, i1 testo che
I'utente scrive per cìescrivere la propria composizione.
Nella termrnologia informatica si dice che un linguaggio è "inrerprcraro"
quando il testo scritto dall'utente viene attivato al sempLice comando
convenzionale di "esegui", che nel caso di SC è enter, senza e,ssere tradotto nei
codice macchina: succede allora che sc/anganalizza. ri.ga per riga, c.ìrxrere per
carattere, il testo scritto che rappresenta la composizione musicale e. se tutto è
formalmente corretto, esegue quanto scritto allo stesso modo dì come "un
cuoco cucina un piatto seguendo passo passo le istruzioni di una ricetta".
L'interpretazione rende possibile I'uso interattivo del Lneuaggro con
immediato risultato acustico/musicale.
scgnth è inr'-ece il "motore" che rende possibile la genenzione sonora \-era e
proprra interfacciando il risultato del calcolo di sclang, in termìni di segnale
digitale, con la scheda audio del computer che opera la conr-ersìone in
analogico.
Nella terminologia tipica di questo approccio implementattt-o, scg,tth è un
lerrcr, mentre .rc/ang è un c/ieat del .reruen il cLiente si se rve dal serverl
Siccome client e server comunicano attraverso il protocollo OSC, è possibile
attivare più serl'er su computer di-'-ersi e creare così una rete di computer più
adatta, ad esempio, ad istallaziom multimediali anche interattive dove c'è
necessità di più risorse di calcolo distribuite su diverse attività mediali.
SC è infatti pror,-visto anche di una libreria di oggettr grafìci che consenrono
di realtzzare anche "composizioni algoritmiche visuali" ed in più, uttltzzando il
protocollo oSC e MIDI, è possibile interagire con la composizione a tempo di
esecuzione con informazioni generate da dispositivi e sensori attivati da
performer e/o visitatori di istallazioni interattrve.
260 Musica lnformatica
Ch
7 .1.3 Chucl( e STK
intend
modif
Questo Jinguaggio è stato sviluppato alla Princeton University da Ge Wang e includ
Perry R. Cook, ed è disponibile sulle 3 piattaforme MacOS X, Linux e quali ir
Windows. Anche in questo caso si tratta di un linguaggio di programmazione
La
vero e proprio con tutte le caratteristiche già viste per SuperCollider per la
di STI.
definizione di variabili, strutture di controllo, funzioni, oggetti, ecc.
preced
L'operatore principale in Chucl( è =) che ha l'effetto dt concatenare efo
STI
collegare due elementi in base al significato stesso (più di slang che di Jìngua vera
restuaL
e propria) della parola chuck. Questo operatore, che è anche il logo del srnte si
linguaggio stesso,
CCRM
Coc
classicz
G
G*f
1'
nusica
lescritt
iormal:
assume comunque anche il solito significato di "assegnamento di un valore aC Jegli o
una variabile" già visto e presente in tutti i linguaggi di programmaztone. Ittenef
Tuttavia, in la "duezione" del collegamento tra due elementi e
chacK Ful
dell'assegnamento a variabile lz da sinistra verso destra, com'è il naturaie senso :eguenl
di lettura occidentale (fanno notare \fang e Cook). Così, ad esempio. BlowH
l'istruzione 3+4 =) alf a assegna alla variabile "alf:;-" il valore 7. Sarofor
Ma la cosa piu importate in chacK è che I'operatore => stabilisc. Tutt
coilegamenti tra elementr di generazione ed, elaborazione sonora per creaî- :,tmpie
strumenti di sintesi. Anche qui gli elementi di base si chiamano (Jnit Ceneratars e - dr per
sono oggetti nel senso formale ed operauvo giàvisto. Ad esempio, le istruziom Per
STI{, C'
SinOsc s; j: fatto
440 => s.freq; :l XCo<
s -> dac;
-:ato p(
provocano la generazione di un suono sinusoidale a frequenza d:,440 Hz: Presr
:ive ri
- la prima istruzione tst^nzia, e cioè ctea l'esemplare s. della classe SinOsr ':i-ofo (
Chucl{ viene defìnito dai suoi autori un lìnguaggio an-lheJ/1e cioè "al-volo",
intendendo con questo che il testo scritto viene interpretato e può essere
modifìcato addirittura mentre è in esecuzione. ll pacchetto completo che
include interprete del linguaggio, manuale d'uso (in inglese) ed esempi con i
qualt iniziare e fare pratica, si puo scaricare al sito [7].
La libreria delle funzioni (LlGens) di sintesi ed elaborazione sonora è quella
di STK (Synthesis Tooll{it) che Perrv Cook assieme a Gary P. Scar.one aveva
precedentemente (anni '80-'90) gtà. realtzzato e messo a punto.
STK è un insieme cli classi open salrce (e cioè disponibili rn fbrma di sorgenti
testuali scritti rn linguaggio di programmazione, in questo caso, C++; per la
sintesi algoritmica e l'elaborazione cli segnaLi audio, ed è scaricabile dal sito del
CCRIfA della Stanford Uniyersitv [8].
Cook è anche un grande esperto di phr-sical modehng, per cui, oltre alla
classica libreria di Unit Genetors, aveva reaLizzato anche un set di "strumenti
musicali" che uùltzzano questo approccio alla sintesi audio Cgitale come
descritto nel Paragrafo 4. 10. TaLi strumenti sono ogqetti scritti secondo il
formaLismo del'Object Oiented Progrartnting e vengono controllati trarnite l'uso
degli opportuni metodi (Figura7.1) per comunicare r.alori penmetrici e per
ottenere il risultato dell'elaborazrone del segnale.
Fa parte di quella che Cook definisce Snper-class Jòr .S-TK irt-itntruertts, 7a
seguente hsta (in orcline alfabetico) di strumenti: Banded\\-G, Blou'Botl,
BlowHole, Bowed, Brass, Clarinet, Flute, FM, Mandolin, N{odalBar, Jlooe,
Saxofonl', Shakers, Sitar, Stifl{arp, \biceForm.
Tuttavia, anche se ben strutturato, ben implementato e decisamenre
completo in tutte le funzionalità di sintesi ed elaborazione del suono, STl.r non
è di per sé un linguaggio musicale.
Per ualtzzare la cornucopia degLi oggetti e degli strumenti predefimu rn
STI{, c'è bisogno di inserirla tn un Jiameuork, o contesto pro€lrammativo, che è
di fatto il compilatore del linguaggio C stesso. In ambiente NIacOSX si tratta
di XCode, in ambiente Window di C# e in ambiente Linux di C comunemente
usato per lo sviluppo programmi.
Presso il laboratorio "computerART" del CNR di Pisa, dove da anni sono
attive ricerche sulf infotmattca musicale, è stato reaizzato un framework di
lavoro che fa uso anche di STI(: si tratta di pCN{ (pure C Music) che è
argomento del prossimo paragrafo.
Va comunque ricordato che Chucl{ non è un framework per I'utlltzzo di
STI{, ma un linguaggio musicale vero e proprio stand a/one, e cioè autonomo,
con tutte le sue funzionalità e le sue caratteristiche sintattiche facente uso delle
libreria di STK già pre-compilata e "pronta all'uso."
262 Musica lnformatica
Ur
7 .1.4 puteCMusic sono
DefO
algoritmica, è il puro linguaggio C. La sigla pCM allude anche alla ben piu lr
I
nota sigla che sta per Palse Code Modulation, che espdme I'essenza della I
.-sta: ( s
una Lista è una successione di atomi separati da spazt bianchi e racchiusa tr,
parentesi tonde ( ): L'effr
A B CI 23 45 ,6 sono atomi; -nguagg
t:'ttqione,
(C LI MUS ) è una lista :tt tl prit
( ) è una Lista r.-uota;
(A) (cLM) (BILL)
sono Liste di un solo elemento; cond
(PISA RoMA MILANO 34\ e (2 -0,5 47 BARI 15) sonoJiste;
( (ALFA BETA) (NEÌ{YoRK LONDRA) 7 è ana lista di liste;
(A (B c); èunalista.
Un'az
Nel LISP esistono solo funTioni di ualutaqione per cui non si dice "esegu-:. f
una funzione" e neppure "calcolare il risultato di un'operazione aritmeric, -oop
come negli altri linguaggi, ma piuttosto ualutare anafanqione. irr defìr
Le principali funzioni per elaborare liste sono: cAR, che restituisce in pn:: ,-" ello di
atomo del1a lista; CDR che, in maniera complementare, restituisce tutta la lisr: ,,
iefun
meno del primo atomo; alffe funzioni selezionano atomi da una List,
concatenano due o più liste. Per segnalare che una lista è "materiale :
elabotazione", si usa la funzione QUorE o più semplicemente un ' (apice).
Una 1
Per definire una funzione a livello utente (che sarà poi conside tata alfo stesso
Lvello di quelle primitive del linguaggio) si usa la seguente forma:
(defun NomeFunzione (Eventuali Parametri"' )
La finztone outa invocata alf interno del ciclo loop for è quella che
effettua la generazione dei singoli campioni che vanno a costituire il segnale.
Esse sono alÌ'interno della funzione run che è la parte operatir-a in esecuzione
quando la funzione simp-osc rriene chiamatz.pff generare suono.
La chiamata allo strumento r-ìene fatÍa menzionando il nomc clellcr
strumento seguito da valori postì nello stesso ordine dei parametri dr ingresso:
( simp-osc 0 1 440 . 1 ) pro\-oca la generazione di un suono sinusoidale dr
ampiezza 0.1 e freque nza cli 410H2 a partire da1 tempo 0 per 1 secondo.
La chiamata deve essere preceduta dalf invocazione clella tunzionc di sistema
with-sound ( ) che è quella che trasmette al DAC del computer la sequenza
cli valori numcrici calcolatr dalla seztone run e generati da outa.
Poiché la generazione del segnale an-ienc in funzione c-lei valori di start e
durata, chiamate multiple di simp-osc con valori cLiversi, prorocano la
generazione di suoru simr-rltanei, arpeggi, melodie, ecc. Per esempio:
È t'"to' il LISP non è un Linguaggio "attraente" per il neofitr, per tre motir i
: :damr
a1loro sigruficato formale. Tale dibattito fu riportato nell'articolo Pultinghla:'.
L'og€
Perspectiue [1'1] che è ora consultabile in tete in 1121. L'articolo riporta anc::
' srnistr
I'intervento di risposta dello stesso Puckette che, in maniera tanto serai--- ..-- cht
quanto pra;r1ca ed operativa, risponde: qaando ho progeltato MAX ho pret r
.:',-;i0fle,
consideraqione prirua di tutto l'alfdabilità e poi la semplicità e I'espressiuità; tatta il r,.':
riguarda so/tanlo I'infornatica. E bisogna ammettere che il successo commerc.: '-
t :.bora
:::rtificz
e di popolarità che MAX ha ottenuto negli anni gli hanno dato tagione.
Linguaggi musicali 269
Gli oggetti NL\X sono sostanzialmente figure rettangolari che rn certj casi
riportano alf interno una fìgura rappresentativa della funzione svolta, come ad
esempio quella dell'altoparlante. I rettangoJr/oggetq hanno sul bordo dei
trattini in neretto che funzionano da "spinotto" di ingress,.,/uscìta ai qualì
agganctare le Linee di collegamento dati: quelle supenori sono per l'ingresso
dati e quelle inferiori per i'uscita. Esistono due tipi di collegamento: datr/
evento costituite da linee piene, e datr/segnale costituite da linee tratteggiate
gialTof nere. Max è infatti un lìnguaggio visuale molto "colorato" e non tanto
per ragioni estetiche quanto per ragioni pratiche: quando i patch sono densi di
oggetti e di collegamenti, e questa è la norma, il colore diventa un tàttore di
fondamentale imp ortan za p er nccap ezzar cist. -
L'oggetto altopadante ha due ingressi segnale per i canaìì audio di destra e
di sinistra. 11 segnale sinusoidale r.iene in questo caso generato dall'oggetto
gen- che rice-,-e in ingresso il valore della frequenza rn termini di passo-di-
scansione, come visto nella descrizione dell'oscillatore digitale (Sa.3); la sintesi e
l'elaborazione dei segnali viene infatti gestita da un insieme di oggetti
identificati con il simbolo - (tilde) dall'owio significato iconico che gli oggetti
270 Musica lnformatica
tastr
comunicano fra loro attfavefso collegamenti di tipo segnale. Il valore del passo-
nun
di-scansione in ingresso a gen- viene calcolato dall'oggetto sig- che riceve in
sig-
ingresso il valore"della frequenza 1n.Hz; quest'oggetto fa patte di quella
,írrgorrudi oggetti che raccoidano l'ambiente "eventi" con quello "segnali". I
del
L;oggetto bordato in neretto e contfassegnato all'interno con un triangolino
inca
viene infatti contfollato manualmente pef mezzo del mouse: cliccando e\-e1
all'interno appzre il cursore che consente di immettefe un valore con la tastiera
che
del computér; opprr.. cliccando sull'oggetto e tenendo premuto il mouse, si fa
cofl
:rrartafe il .ont.nrto numerico mediante scorrimento verticaie del mouse'
quer
intervenendo sull'ordine di gtandezza del numefo con 1o spostamento
ortzzontale del mouse.
I
rLl'ir
Il patch mostraro in Figura 7.7 fa uso dell'algoritmo di I(arplus-Strong visto \L\
nelPirzgrafo 4.9.4; si deve notare che anche qui, come nel precedente patch,
eda
viene usàto gen- petché in realtà quest'oggetto fappfesenta un'intera classe di
:n it
generatori u[ i.rt"i.ro della quale è possibile selezionare quello voluto'
rncl
sia i
ler
)
TEstiera MlDl ntt(
key-num generato dal :ratt
DO centrale della
tastiera MlDl ,.1 st
F\I
scaf
conversione da
key-num a
lunghezza tabella
generatore KS
FiguraT.TPatchMAXperlasintesididuesuonisinusoida]i
In questo caso l'uscita del segnale viene inviato ad entrambi i canali destro '
sinistro dell'altopadante. I{arplus-Strong ha due ingressi: il primo, a sinistr"'
-dt I
riceve il segnale utnuuzio.r. g"tt.ruto dall'oggetto inpule che a sua volta vier=
attivato daÍ'oggetto bang ogrttlolta che viene "premuto" un tasto sulla tastier'
: -12
ír.umefo cii tasto (DO=60, in quésto caso) che viene convertito dall'oggetto
sìg- davalore numero in segnale.
MAX dà anche 1a possibiLtà di inserire commenti che facjlitano la rilettura
de1 patch per modifiche ed estensioni successive. LIn patch può essefe
incapsulato, s.condo la terminologia di MAX, in un unico oggetto
replìcabile rn piu esemplari pef costfuite patch più complessi
"rr.rtr"l-"nte
che rcah.zzan,, ,.,t "orchestra di strumenti". L'operazione di incapsuiamento
corrisponde in realtà, secondo una piu formale terminologia informatica, a
q.r.tto d-i raccolta in sottto-prograruna dj una patch con funzionalità complessa'
MAX è un prodotro commerciale acquistabile via .rete dalla cvcling'74
al7'rndtrizzo 113l;d è comunque possibrle scaricare gratuitamente una copia
dr
-\'aa
Figura 7.9 La greca, Kùpcr
esel
If-u è un Jìnguaggio grafico che un)tzza uno specifìca macchina hardware COS
di accelerazione di calcolo. Il srstema (inguaggio+hardware) èdi riferimento l
per i professionisti del suono di tutto il mondo. If-u è stato rcahzzato da
Carla Scaletti che ha cominciato a sviluppado nel 1986 quando eÍa ancotx i
studentessa alia University of lllinois, usando i1 lìnguaggio di programmazione i
object-orìented Smalltalk_SO attraverso la definizioni di nuove classi, sulla base i
di quelle predefinite nel linguaggio stesso.
I{yma riflette il paradigma object-oriented del linguaggio Smalltalk ed è ur I
Tra:
Linguaggio visuale che consente dr manipolare sullo schermo del compute:
simboli grafìci che rappresentano oggetti sonori. Il concetto di og4etto s0il0r0 - ,:rin
ispirato a quello di oblect sanore di Pierre Schaeffer, ed in qrresto caso è anche u::
iq
a,l.fa
termine foimalmente corretto in relazione al paradigma della programmazion.
oflent^ta agJi oggetti. Un oggetto. sonofo è infatti un'entità da u tljzzare pc: t
costruire e oÍgaflTzzare composrzrom musicali complesse: in modo ^stratr.. :.iPF
ogni livello di una composizione, - come ad esempio un singolo campione, Lr.. -saar
timbro, una nota, una tiase, una sezione, un'intera composizione - vien.
considerato an Saono; inoltre. un Suono, a qualunque livello aPpaftenga, t-ien-
considerato inalterabtle ma indetìrutamente trasformablle attraverso l'uso ct
netodi (Figure 7.11 e =.12) secondo le modattà della programmazione '.:
oggetti, che in I{}'-u vengono detjnin operatoi di trasforma4ione dei Suoni.
Come dice in maniera suggestir-a la stessa Cada Scaletti, gli operatod r
trasformazione possono essete rmmaginati come una sorta di prismi sr',; -
artrayerso i quah è possibile r-e dere altri oggetti in maniera alterata a seconr-,
de11e caratteristiche del pnsma stesso, senza ruttavia alterare minimamente ,-,
stfuttufa dell'oggetto osser\-ato. In maniera analoga un Suono complesso p-
essefe pensato come una rastbrmazione complessa di più Suoni elementari.
In Ii-ma ognt Erenlo musicale è un oggeffa ìstan4a di una classe di nor,
Sannd, che rappresenta la categoria dei Suoru realtzzabllt e trattabili in mame:,
uniforme a rlrù i Lir-elLi della composizione. Sound è definita come sottociir:i:
della classe Oltiect, che è la classe piu generale di Smalltalk'
F
Molti Eventi possono essere combinati insieme per formare accordi o frasi
musicali; molte frasi possono essere combinate in sezioni, molte sezioru in
movimenti, molti mor-imenti in una sinfonia, molte sinfonie nell'intera
produzione musicale di un compositore nell'arco della sua r.ita. Gli oggetti di
i!'-u sono utilizzati in modo gerarchico per costruire un Suono e quindr
formalmente anche un'intera composizione (intesa in senso tradizionale) è un
Suono.
Un Suono può essere atomica oppure tunzione di uno o piu wb-Suonì.
Alla classe Sound appartengono due sottoclassi: SoundAlort e
Sounr{Transfnrm. SoundAtomè in prauca una sorgente di suono come ad
esempio un campione sonoro o un oscillatore. SoundTransform invece è
costrtuito dalle due sottociassi (jruryTrarslòrru e l{-aryTransfòrnt.
In maniera formale si ha:
1) un Suono_Atomico;
it una trasformazione unaria, T(s) dor.e s è un Suono;
iil una trasformazione n-atia, T(sr, s:,..., s.) dove si è un Suono.
In maniera operativa la detrruzione e la gestione degìr .\tomi e delle
Trasformazioni avr.'iene attra\-erso l'uso di fìnestre costituite da due paru
principaLi: quella di srnistra dor-e vengono allocate le icone che L rappresentano,
e quella di destra, che permette di specifìcare il valori parametrici cl-re h
caÍattet1zzafio.
Un Suono, come ad esempio quello relativo ad un oscillatore, r-iene
rappresentato con una icona che indentifìca il tipo di Suono e la particolare
lst^nza di quel tipo di Suono.
"ry\
-Wx-)n.
údò
"
ry
/úú^aÉ'"
Nel 1986 quando Carla Scaletti inizio a sviluppare la prima versione di Ifma, i 7.3
personal computef flon avevano capacità di calcolo tali da potef generarc ed
elaborare segnali sonori in tempo reaie; per questo motivo pfesso il CERL Le poc
(Computer-based Education Research Laboratory) Sound Group del1a capitol
University of Illinois costituito dal I(urt Hebel e Lippold Hanke, venne fassegfi
pfogettaro e rcaltzzato un hardware speciale (Plat1pus) in grado di fado. stato d,
Rendendosi conro che era diffìcile per un laboratorio operante all'interno compu
dell'Università produrre e commercial:.zzare il sistema (hardwarefsoftware). Gra
I(urt e Carla lascialono I'Università e dettero vita alTa Symbolic Sound fete, ci
Corporation. Il primo prodotto della Symbolic Sound fu Capybafa, una Linguag
macchina con stfuttura multi-processofe basata sul microprocessore DSP collegh
(Digital Signal Processing) Motofola 56k. In seguito furono progettati e all-ivell,
rcaltzzatt L Capybara-33, Capybara-66, il Capybara-32) e fìnalmente Pacarana e En,
Paca, che sono le macchine attualmente in commercio. importr
Dal punto di vista dell'utente, uno degli aspetti pìù interessanti di l{yma e sceita d
che il diagramma di flusso del segnale viene distribuito sui vari processori &
Cert
Pacarana (o Paca) in modo del tutto automatico e trasparente all'utente. Ne-
risultati
caso di composizioni complesse che richiedono molta risorsa di calcolo pe:
.rpplica
gefiefafe suono in tempo reale, è possibile ut:hzzate simultaneamente pì*
comple
esemplari di Pacarana (o Paca) collegati in rete locale pef cfeafe così un-.
È rr.
stfuttufa di supet-computef. I nomi Platlpus, Capyban, Pacatana e Paca :,
:nni ha
riferiscono ad animali "inconsueti" se non addirittura di confìne tra mammitt::
:ere le
ed uccelli: essi sono roditori del sotto-ordine dei caviomorfi. 1
_enuto
:ome ir
oer la p
.:uello <
Piu di t
,ssia qr
:lette I
:,lncett
:rossirr
:irettivt
If-" è oggi disponibile pet funzionafe sotto MacOSX e \Tindows e r-ie:-. -' Ll casc
usato da una vasta comunità di musicisti. In modo particolare l{yma e
stfumento d'elezione dei Sound Designers di Holll'wood. Molti suoni dei l-::
che abbiamo ameLto (ArIaster and Commander, Wall-E, ecc.) sono stati teal:-zz'-
con questo effìcientissimo strumento [16].
Esiste anche il I(yma International Sound Symposium (KiSS) che si sr', ,.:
annualmente ogni volta in luoghi diversi del mondo [17].
Linguaggi musicali 277
;volge
278 Musica lnformatica
r
t'
JCi
partenza
i,=-
-', r..a Figura 7.15 La tartaruga del LOGO
.: a-1
E possrbile dare una serie di coppie dr comandi 'Avanti n, Destra g" ma è
-a--
-: sicuramente piu efficiente ussre meccanismi operatir.i tipici dei linguaggi di
-f l. programmazione. Per esempio. se si usa la struttura di controllo di npeuzione
ripeti 4 [Avanti 50 ; Destra 90 ] Ll disegno che la tartaruga lascia dietro
-1: .
di sé è un quadrato:
r t:tl
i -:-
rl
:i-
i :r-.
::-- - JÈ*
_.. significato operativo di: "esegui f insieme di istruzioni racchiuso tra parentesr
quadre [ ] tante volte quanto specificato in n". Succede allora che la figura
geometrica "quadrato" viene considetata non una forma statica, ma piuttosto
il risaltato dell'esecalione dinamìca di una procedara cbe descrite ne/ deíÍag/io ì passi
elenentari per disegnarla. La logica che sta dietro la procedura si chiama algoitmo.
È possibile dare un nome simbolico alla procedura algoritmica che genera
un quadrato neila seguente maniera:
{Quadrato
ripeti 4 [Avanti 50; Destra 90]
)
Con la parentesi graffa { si dice che quello che segue fìno alla
parentesi graffa chiusa ) è ^perta
la defìnizione di una procedura algoritmica
individuata dal nome che segue immediatamente la { .
280 Musica lnformatica
La
descrizione in sé della proceduta non pfovoca I'esecuzione
delle
La conter
la viene
istruzioni in essa contenute, Inu .io awiene solo quando procedura
contf(
viene batfuta
atttvatamediante "chtamata'), e cioè quando lapatola "Quadrato"
La
sulla tastiera del calcoiatofe o quando "menzionata" rn altte
procedure.
Con quella defìnizione, comunque' si ottiene sempre e soltanto la
successione dei movimenti della taftzrúgà che danno come
risultato finale il
disegno di un quadrato di lato 50. M; è possibile ottenefe quadrati con
d.ifferenti dimensioni definendo 1a procedura in manier^ par^metrica, cioè
usando il meccanismo dei pdssagty di ualori, attfavefso il quale
la procedura
riceve un valore dall'esterno al momento del1a chiamata:
{Quadrato ( Iato )
riPeti 4 [Avanti ]ato; Destra 901
)
Sic
Ponendoilnomediunavariabile-inquestocaso,lato_racchiusotra Ia tafi;
parentesi tonde ( immed-iatamente dopó i1 della procedura' si ha posizic
) "9lt valore che
à.,rqr,. la possibilit'à dt atlvare tale procedìra con il passaggio di un condiz
20" si ottiene Jel
ln prà..d,rraatithzzaal suo interno; per cui, scrivendo "Quadtato qu
o.r qrrrdrrto di lato 20, "Quadrato 80" un quadrato di lato 80' ecc' :artafu
una nuova procedura di nome "Quadraticfescenti" con due parametri iompl
{Quad:
{ QuadratiCrescenti
latoini z iale, incremento )
( l_ar
lato=Iatoiniziale ; ril
ripeti 3 [Quadrato(Iato) ; lato=lato+incremento] i
) eco
nell'angolo in
genefa una serie d.i 3 quadrati d.i lato cfescente' coinciclenti
alla procedura sono 2:
b"rlo a sinistra. Questa ,rólt" i valori patametrici passati
il primo relativo alla dimensione del prim9. quadrato ed il secondo
quadrati'
all'incremento usato per calcolare la dimensione dei successivi
lato assume il valore
Con l'istruzione lato=Iatoiniziale la variabile
che la t^Itafvgz
(proveniente dall'esrerno) delle dimensioni del primo quadrato
(Iato )
&r.g.tu chiamando, con passagslo di valore, la proceduta Quadrato
fa sì che 1:
defiiita in precedenza. L'irtr*ione lato=lato*incremento
risuitante daili
variabi-le lato assuma, ad ogni tter ziorle, un nuovo
valore
somma del valore corrente con l'incremento'
Linguaggi musicali 281
-lra l.iene
contene;te le lsttuzioni Quadrato(lato);Iato=Iato+incremento
re battuta controllate dal comando ripeti 3 ' ..
) genef2 pefclo la figura
La chiamata Quadraticrescenti (30 ,20
.ianto la
i-ìna1e iì
fr:-iti cor-t
:rca, cioe
-r-rocedur:l
incremento
{QuadratiCrescentiRotanti ( latoiniziale'
):
)
QuadraticrescentiRotanti (20,20;
si ha:
e con 1a chiamata
,'angolo in
:fa sono ?:
.Ì secondo
ru.
-re il valore
i.1 taftafugil
ato ( Iato )
i.r sì che h
r,tante dalla
di 120"
Figura 7.18 Quadrati crescenti ruotati
282 Musica lnformatica
)
n comando,,QRotanticfescenti(10,50,1)" invoca 1'esecuzione della
procedura con laro iniziale=50 e fattore di j.ncremento=1 (e cio equivale a dite
che i q.radrati hanno tutti la stessa dimensione); ad ogni ttef^zione del biocco
ripeti " [...] I'angolo di rotazione è pari a 36"=360" /10 e la ftguta che 11
ottiene è costitoita da t0 quadrati coincidenti tutti con uno spigolo e ruotati di
36" gtadi; ma i giochi di interferenze sono tali che ciò che "flsaltz-" sofìo due
forme pentagonali incrociate ed una "corolfz." centrale.
Con il comando "QRotantiCrescenti(60,10,0.1)" si ottiene una fìgura che
dchiama laforma del nautilus: in questo caso a p^rtJre da un quadrato tniziale
di lato=1O, all'tnizio di ciascuna delle 60 rotazioni, latattaruga si ttova ruotata
di 6o=360o/60 rispetto a1 precedente quadfato, che ha un lato del 10Vo ù
lunghezza superiore rispetto a quello del precedente'
- -..1,
iA
A B c
{ inf=sup; C'è u
ind=i-nd+1; e sPe(
sup=sup+tab I statorN] [ ind] ;
pfes(
Ì funzi
)
*statoOuT=ind; f f catttrttin i/ numero-stato frovato. L:
mecc
)
calco
11programma chiamante comunica a Markov la tabella, il numero degli stan cefto
(nodi) ed il numero di stato coflente della Catena. I1 sottopfogfamma Markov quest
risponde ttovando probabilrsucamente il nuovo stato e 1o comunica al M
programma chiamante al momento del rientro. sottft
Una possibile successione qenerata dalla catena di Figure 7.25 e 7.26, è It quest
seguefìte: ,pseu
un sis
dell'u
CDAABCB.\CD.\CDDCBA ''soffi
Se
Come si può notare, dopo una C non c'è mai una A e dopo una A non c . rlberi
mai una D perché nel grafo manca il collegamento tfa quei nodi ln quel-i.' dr nor
clirezione, cui coffisponde neLla tabella un valore =0 di probabilità c- rltri, t
transizione. M(
ìIa cosa sono ,\ B C e D? In prima ^st^nza potrebbero corrisponder. CeterI
banalmente alle note musicah in notazione anglosassone; ma più in genera,. .ia de
potrebbero essefe distanze interrallari, gfuPPetti di note, figure ritmiche, ecc.. .-leme
pef tofnare all'esempio d1 LOGO che disegna alberi e fiori, potrebbefo esser- .embt
"lofo stessi" r-alori probabrltsticl. LrflhzzeÍt per stabilire ad ogni chiam...:,. compt
ricorsiva lunghezza ed angolazione de1 se.Eîento disegnato.
Linguaggi musicali 291
IJna catena di Markov come quell^ appenà vista viene defìnita "senza
memoria", perché lo stato successi."'o dipende soltanto dallo stato precedente e
quindi senza alcunatraccia dei "percorso" fìno a 1ì eseguito.
Una catena così fatta, si dice anche che è "del primo ordine". Sotto-
programmi piu sofistic^t7 te^llzzano catene di Markov di ordine superiore che
generano successioni di eventi sempre meno aleatorie al crescere dell'ordine.
Carene di Markov e frattafi sono stati usati in miile modaLità negli anni per
rcalizzare composizioni algoritmiche. Questo non vuol dire che tutto sia stato
fatto, pefché è vero anche che scale maggiori, minori e diminuite sono state
usate migliaia e mighaia di volte, eppure st conúnua a comporre ed
impror,'visare sulia ioro base.
Infatti, alla fìne, quello che conta è f intenzione, f inventiva e la creatività.
C'è un'ultima cosa dire riguardo alla casualità controllata, che si è dimostratavn
espediente di grande potenziahtà espressiva. La funzione di libreria sempre
pfesente tn tutti i linguaggi di programmazione è (magari con nomi diversi) la
funzione Random che genera Ltn tl//flerl casaa/e tra 0 e 1.
In realtà bisognerebbe dire pseado-casua/e, perche la funzione si basa su
meccanismi che sfruttano certe peculiarità tipiche dell'architettura interna dei
calcolatore sresso, che pur garantendo equiprobabilità di tutti i vaiori, dopo un
certo numero molto grande dr generazioni, la successione si ripete... e pef
questo si dice pseudo-casuale.
Ma Ìa cosa più importante è un'altra: nel Paragrafo 4.8 dedicato alia sintesi
sottfattiva, si è padato di rumore bianco e di rumore fosa (Figura 5.21) in
questi termini: il rumore bianco è associato alTa generazione di numeri casuali
(pseudo-casuali) mentre il rumore rosa è dato dal rumore bianco elaborato da
un sistema di fìitri che opera un'aftentrazione di 3dB/ottava su tutta la gamma
delt'udibile (cioè -30dB su 10 ottave) ed è caratterizzato da una sonorità di
"soffio" più morbida di quella secca e tagliente del rumore bianco.
Se osservate i fìori di un'aiuola o di un camPo (tutti del1o stesso tipo) o gli
alberi di un viale o di un bosco (tutti deilo stesso Upo) non potete fare a meno
di notare che ciascun esemplare, pur essendo strutluralmente uguale a futti gli
altri, è singolarmente diverso dagli altri.
Molto grossolanamente si Può dire che il pfocesso di crescita sia
determinato per tutri dal DNA interno e che la diversità tra i singoli esemplari
sia determinata dall'intefvento casuale del piu disparato numefo di agenti ed
elementi esterni. Ebbene, come risulta da accuÍa;te indagini statistiche,
sembrerebbe che la Natura "prediliga" il tumore rosa al fumofe bianco come
componente casuale di intervento l21l l22l 1231.
292 Musica lnformatica
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LI L..
,
1',r:':
'tll;',,t:
-.:
,1.LU
]l i:-:-i
Interazrone
8.1 Dispositrvi di input e interfacce gestuaLi
8.2 Nlapping
8.3 Esecuzione e gestuaìità
Negii ultimi anni si è fatto un grande uso dei termini nultinedialità ed inleraltit'ità
in seguito al dilagante impiego della tecnologia informatica sulla miriade dr
attività umane che vanno dal lavoro, alle tele-comunicazioni, alla ricerca, al
gioco. Il termine multimediale assume molteplici connotazioni e viene usato in
relazione alla quasi totalità delle attività condotte con un qualsiasi apparato
frutto della tecnologia inform attca l1ll2l.
C'è da osservare innanzitutto che la pada multi-media è di origine latina, poi
re-importata dal mondo anglosassone; e inoltre, che il successo di questo
neologismo non è commisurato alla disctepanza tra etimologra e semantica del
termine. Infatti, se si intende medium nel senso di ueico/o di contenuto artistico, allon
multi-media non è specifico della tecnologica digitale perché già il Cinema,
l'Opera Lirlca, il Teatro deli'Arte erano e sono forme di espressione "multi-
mediali". E se si intende mediun nel senso di slrumento o attre6o, dal momento
che i diversi contenuti tta:ttati (fotografìe, fìlmati, testi, animaziori, parola e
musica, ecc.) sono tutti rappresentati in formato digitale, e perciò omogenei tra
loro, l'attrezzo, lo strumento, il medium che Li genera e li assembla è uno sa/o: tl
computer. E allora sarebbe più appropriato il termine mono-nedialità.
294 Musica lnformatica
L'altra parola legata al mondo delf informattc^ e, più in generale, alla Unr
tecnologia digitale è interattiuità che viene usata nel settore delle Atd STCSSO
Contemporanee per designare sia una installaqione interattiaa sia una performance proprir
corrett
interaltiva.
Nell'istallazione interattiva I'artista utjltzza sensori elettronici di varia natura ciò
suoni
per coinvolgere le persone del pubblico, invitandole a scoprire gli effetti teattivi
sempf(
provocati dalla loro presenza attiva sugli elementi visivi e sonod che
An<
costituiscono l'installazione stessa: in questo casol'inter-aqione è parte dell'opera
pianofr
stessa.
èun
Nella performance interattiva, invece, è l'artista che interagisce con il fisicarr
sistema informatico per eseguire la sua composizione musicale, o più in comun
generale (per restare in finea con la dtzione corrente), la sua composizione
multi-mediale. In questo capitoio ci si occupa dellapeyformance musicale interaltiua.
generatore expander
di msg midi synth
tastiera midi
"muta" messaggi midi computer segn a I e 6r4t-lì ttoPurl" r't"
I
Figura 8.2 Sistema tastieta-muta/computer
ripeti
{
if(MidiIN(&Cmd, &keynum, &vel) ) uenfca che un tasto sia premuto
Questa volta la prima istruzione del blocco di livello 3 assegna alla variabile
Lunghezza r1 risultato del calcolo I+veL/ 10 (valore infero senza decimah) e.
dal momento che Ia uelocity del messaggio MidiIN dipende dalla modalità con
cui un tasto viene plemuto e codificata con un valore tral e 127,luoghezza l
può assumere valori interi tra 1 e 13.
Questo r.uol dire che la lunghezza e la durata della scaletta generata daìr. AL
stfuttufa for dipendono dall'intensità con cui un tasto viene premuto e d,., tastiej
valore costante delf istruzione attesa (o ,25;. Ad esempio, premendo un tast r-irtu
rn modo che velocitv=75 si ha una scala di 8 semitoni della durata totale c- rtefaz.
0,5x8=4 secondi. pfecer
dimez
lnterazione 299
Volendo ottenere scalette tutte della stessa durata (ad esempio di 2 secondi)
a fronte di lunghezze diverse, occorre che il valore di attesa tra il NoteOn ed il
NoteOff (ed il NoteOn successivo) sia messo tn relazione al valore di
Ttnghezza, per cui nel programma le istruzioni attesa (o | 251 (dopo Note()n
e dopo NoteOFF) venÉìono sosdruite con attesa(1/lunghezza).
Infatti, se la scaletta è di 5 semitoni a causa di una velocrq. tra 40 e 49, aJJ.ora
l'attesa tra un NoteOn ed il successivo è 7/5=0,2 secondi e la durata totale è di
5x2x0,2= 2 secondi; se la scaletta è di 10 semitoni a causa di una velocitv tra 90
e 99 allora I'attesa tra un NoteOn ed il successir,'o è 7/I0=0,I secondi e Ia
durata totale è di 10x2x0,1=2 secondi; e così via.
Si potrebbe infine u lhzzare i1 NoteOff, generato dalla tastiera MIDI al
momento del rilascio del tasto che ha generato le scalette semitonate, per far
generare al programma una scaietta semitonata cLiscendente di B note a partrre
da quella nota e con velocity a diminuire per dare l'effetto dt un dininuenda.In
questo caso il livello 3 dei programma) oltre alf istruzione if (Cmd==6oteoN)
deve includere anche I'istruzione if lcmd==NoteoFF; e relativo blocco { }
{
MidiouT ( NoteON, keynum-k, velocity );
attesa(0,1);
MidioUT (NoteoFF, keynum-k, velocity );
attesa(0r1);
velocity=velocity*0, 5; dimeTTa ogni uolta il ualare dì uelaci\
)
l
Alla variabile vel-ocity viene assegnato il valore di vel- proveniente clalla
tastiera e u ihzzata per generare 1e note della scaletta semitonata discendente. In
virtu del parametro keynum-k nelf istruzione Midiour(Noteon. . ) ad ogni
iterazione viene genenta 7a nota di un semitono piu bassa dspetto alla
precedente; inoltre, in virtu del parametro velocity che ad ogni tterazione
dtmezzz il suo valore con l'istruzione velocity=u'.1o" iLy / 2, che assegna a
300 Musica lnformatica
messaggi, come ad esempio, e primo fra tutti, il Control Change gen-:;l l$|nllrîmfilril,,l I
grzn prte dei controllori MIDI reperibili sul mercato in diverse ::'
Inoltrè, è possibile fare uso di altri dispositivi e sistemi di input che : =:,-
sono stati teahzzats per il settore dei video giochi e, più in generale.:.
di Ricerca, a livello nazonale ed tnternazionale, dove ci si occupa d-i :
music e di interfacce uomo-macchina. Si tratta di sistemi e disposin-. - - ''
grado di generare informaziont a pattsre dalla gestualità de1 corpo um;:l
Per quello che riguarda la generazione del suono, poi, oltre a.'1--..
expander MIDI rcah ef o virtualì, è owiamente possibiie inventare e :.
a livello personale sia algoritmi di sintesi (Capitolo 4) e di elabou ,r,urr
suono (Capitolo 5), sia "meccanismi" di composizione algoritm-rca --ril
l'uso dei linguaggi di programmazione musicale (Capitolo 7).
Lo schema di Figura 8.2 che mette in relazionq attraverso il ruo|: ;
computer, i messaggi generati dalla tastiera MIDI e il dsultato mus-.-:
perciò genera[zzato con quello di Frgura 8.3 che illustra I'ess.:-:.
stramentario informatico usato nelle performance a controllo interattir-o:
r
illlllln
rrtitiittl u:
rilevamento /nessagg/
gestuale composrzrone ,ilil1
algoritmica
Llllrl
Iilll
costituita da
Eyes\\èb e una pìattaforma gratuita'e aperta
In patticolare, in
nll'^.qLriririoi. . ell'analisi di immagiru
ootenri librerie di oggeru dedrcau da telecamera'
uno spazio di ripresa
L:;,;.;;;i'ngr*-,r-,"ane a''inrerno di il y::;:':2t la Nlicrosoft ha
A [vello commerciale va segnalato {t:O-"i* è in grado
a5u1 X-Bo"' questo <Jispositivo
prodotto, in origine' itiu'-ii"u" lìno ad un
"e tì'tmmitero" J utn personî '(anzi'
di ricostruir. lu '^gt-a riut""a c1i funzioni scaricabile
massimo di 3 p"..;;;^0.:
u1::i;'.;ì',.i"^
dallarete'ingradodigenerare.rurtele,,'ro,.u"i""lrelativeallaposizionedei d'az\one
sinsoli arti della pefsona (o deile
p..r,r.r"j in movimento nello spazio
o'
,r;-?i-"nti"nale di Frontc al disposiur
Esistepoilaptaticaofmajconso]idatadel..fai-da_te',rivoltaal]ra
t Ottt-:ii[^l:-lu'iL"t t'nelle pir)
realtzzzzione di interfacce gest'raLi-tlt'g*ni'
alla disponibilità
performance inierattive , grazie
disparate situazionilr.rot.'ai
sul mercato at .rrrì''ìj;r;; ;;-,
d, ,"nroristica , Értto prezzo (senso'
e dr dispositivi di
temperatura, di mo\'lmento' ;";;ttttne' ecc')
dist^nz^di
.onit"ffo basatr iu eiettronica digitale'
Tratlntl,irpi"o.nolareed.utsJvzatoè-ARDUI^Jodiproduzioneitaliana pet la
a"i .ìi" rài, o, ni lt.(f,;ma open-source
che, come ,".t,u tnPp'ffiì*i^i. tli senplire rrtili4ry' S\
4'ssibìli'"e
pr0t0/ipa40n, "1** programmebile da
infaru di una scheda basata ,,
't'tr'niP')'Ùb'::";;:':'")'';;'ìi'' nitrocontrollore
tratta
ti^",otori
"J
.,Tn::il": ai quali è possibile
ffi,?ffi,:tttdr.senson' e dianaiogico/digitari
convertitori D/A che consentono
l. dit'""Jti!-ologie
collegare
di controlia,. ai'pl'iL'i Jstetni
t.,tt i-Éó' mototi ecc' Una vastissima hbreria
drfunzioniscritteinCconsente|areahzzazionedisistemiautomatlcl
'"?:[:] di dispositivi dedicati esclusir-amente
T:-i"it";flil'"1i,1*",,^
musicale
alf informatica n -. - r. che ricevere tn
[5] ^r^^ è in gtado
À
pentagfamma sia l'alfabeto delle dodici note del tempefamento equabile. nell'alg
Inoltre, proprio perché gl-i strumenri musical-i sono attrez zi meccarttci e proprio creativ,
perché la generazione del suono dipende dalle cantteristiche fìsiche dei
materiaLi ualtzzatt per la Toro rcaltzzazione,le sfumature di colote timbrico e Ia
n
compc
pronuncia di note singole e di intere frasi musicali dipendono dalla diretta e
sempli,
meccanica interazione tra corpo umano e strumento.
diventz
Quando un musicista esegue un brano musicale leggendo lo spartito, ma sup
oppure a memoria, oppure impror,'visando, "esegue" simultaneamente per lo
Nor
meno due procedare, che nel gergo informatico si dicono processi con-correnti:
quella più propriamente musicale melodico/ritmicof armonico e quella più An:
propriamente fisiologica che mette in funzione la muscolatura delle parti del a17'argc
que11o
corpo in contatto fìsico con lo strumento.
I'imple
Lo stfumento è per l'appunto tl. mezzo con cui il/la musicista dà vttà à17^
musica e, anche se può sembrare banale sottolineado, si ossetva che i due
processi, il fluire della musica e l'attività neurofìsiologia, accadono in un
"olismo zeni.co" "dentro" di lui/lei.
8.3
Qui la sepatazione tra musicista e strumento è netta' Ma nel "nuovo
strumentario musicale", come illustrato nella Figura 8.3, i dispositivi che
costituiscono I'interfaccia fia il performer e il sistema informatico non Nel c,
Il
processo dinamico che porta all' lmDro\,.v1saz10ne buo essefe considerato Nel
tl
come il coordinamento simultaneo di cueste
-1--"-* comoonenti come mostrato in interattir
Figura 8.4: tenendo
perform
Qri,
concetrL
@
/ry
llustrat,.
rílbt."il
\
x
,rprrAr""----\
strumentale/
I -
azioni sullo
strumento musicale
E necessario che il lazzista abbia una soLida conoscenza della teoria musicai;
(solfeggio e armonia) e cioè delle varie tipologie di scale ed accordi (maggioi- :.1 -
minori, diminuiti, ecc.) e delle fìgure musicali (minime, semiminime, crom-"
terzine, ...) e come esse si combinano e si adattano alle varie situazior:
armoniche e ritmiche.
i:'
Su ogni situazione armonica (accordo) della progressione del brano eseguit,
è necessario adattarc andamenti melodici prelevati dal frasario o, meglio ancor-
l
inventati con creatività sul momento e collegati in modo organico.
Infine è necessario essere "sul tempo" e "sul tem " insieme agli ahr ,. Íl
t"
musicisti del gruppo, tenendo in considerazione il feedback sonofo globale.
lnterazione 307
nusicale
creatività
esecutiva
lzz
slstelna
muscolare
re linea
arti e interfacce
essione
usicista
Figura 8.5 Componenti e flussi di informazione nella performance inte rattiva
"ns) che
:uliarità
Le componenú competenqa masica/e e programmatiua e creatiuità campositiua si
rusicale riferiscono alla fase durante la quale viene definita la composizione rn termiru
rggiori, di materiale sonoro, strutturazione algoritmica e loro modalità d'uso
cfome, (mapping).
u.aziorrj Tutte le altre componenti si riferiscono invece aI momento della
performance, dutante il quale il computer esegue il programmaf composizione
seguito ed ii performer agisce sulle interfacce gestuali per generare le informazioni che
lncota) controllano la composizione sulla base delle regole di mapping predisposte.
E pertanto necessaria una fase di training per memorizzare cosa e quando
'li akri fare determinati movimenti ed aziont. Difficile pensare infatti ad una "parútura
Lle. di gesti" che presupporrebbe uno standard di riferimento (peraltro inesistente)
308 Musica lnformatica
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