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3) VICEMINISTRI:
Sottosegretari che hanno deleghe importanti, è previsto per legge che ogni
governo possa nominare un numero massimo di viceministri che è 10, la
differenza più importante è che quando uno di questi ha la qualifica di
viceministro può partecipare, anche se non è ministri, al consiglio dei ministri
senza diritto di voto. Loro avendo deleghe importanti hanno un certo potere
nella materia in cui si occupano
(es. il ministero dell’istruzione era unito al ministero dell’università e della
ricera, questo ministro poteva occuparsi dell’istruzione in generale, poteva
dare la ricerca al sottosegretario). Quando si parlava di ricerca non era il
ministro che seguiva la cosa ma il sottosegretario, viene invitato al consiglio di
ministri quando si parla di ricerca, spiega l’istruttoria ma non vota visto che
non è ministro. Questa figura è quella più recente, nasce nel 2001 e nasce per
un motivo preciso.
ùNel secolo scorso il numero dei ministri era maggiore rispetto a quello
attuale, nel 2001 abbiamo deciso di diminuire drasticamente il numero dei
ministeri, cosa è successo? Che vari ministeri simili sono stati accorpati per
dimezzarli, quindi automaticamente in questi maxi-ministeri c’erano
sottosegretari avevano poteri importanti che prima aveva il ministro (da
risentire)
COMPOSIZIONE NUMERICA ODIERNA DEL GOVERNO (Attuale)
Presidente del Consiglio dei ministri: 1
Ministri con portafoglio: 15
Ministri senza portafoglio: 8
Sottosegretari: 35
Viceministri: 6
TOTALE: 65
Oggi la normativa italiana prevede un massimo di 65 membri dei componenti
del governo, all’interno di questo numero massimo il Presidente del Consiglio
giostra il numero di persone nelle varie cariche per raggiungere il numero 65.