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IL GOVERNO

Palazzo Chigi
Cost: Parte Seconda, Titolo III, 92-100

LA COMPOSIZIONE DEL GOVERNO

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI


art. 92 Cost: Il Governo della Repubblica è formato da:
Presidente del Consiglio + ministri = Consiglio dei ministri

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO


→ dirige la politica generale del Governo (seguendo il programma su cui ha
ottenuto la fiducia dal Parlamento) e ne è responsabile art. 95 Cost
→ deve mantenere l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e
coordinando l’attività dei ministri art. 95 Cost
→ NON è un superiore gerarchico MA in caso di contrasto tra lui ed un ministro,
prevale l’opinione del Presidente del Consiglio.
→ le sue dimissioni provocano le dimissioni dell’intero Governo.

IL VICE-PRESIDENTE DEL CONSIGLIO


→ Affianca in caso di necessità il Presidente del Consiglio; la Costituzione non ne
parla.

I MINISTRI (con portafoglio)


Ministeri o dicasteri: aree amministrative da gestire della Pubblica Amministrazione
(13).
→ Ogni ministro ha un ruolo sia politico-costituzionale sia amministrativo
(disponibilità finanziarie per il buon funzionamento del loro ministero).

MINISTRI SENZA PORTAFOGLIO


Fanno parte del Governo MA non sono a capo di alcun dicastero → NON hanno
disponibilità finanziarie; in caso di necessità → si appoggiano ad un ministro con
portafoglio.

I MINISTRI AD INTERIM
→ Responsabili di più dicasteri → ricoprono provvisoriamente uno o più ministeri
vacanti per compiere gli atti urgenti o di ordinaria amministrazione → fino a quando
non si coprirà la posizione scoperta.

I VICE-MINISTRI
Legge 2001: partecipano alle riunioni del Consiglio dei ministri, ma senza diritto di
voto (al massimo dieci).

I SOTTOSEGRETARI (organo non previsto dalla Costituzione)


→ Collaboratori dei singoli ministri nella gestione del loro ministero
→ nominati con procedura simile a quella prevista per i ministri
→ numero varia in base alle esigenze politiche

IL GOVERNO TECNICO
Presidente del Consiglio e ministri NON devono essere per forza parlamentari.
→ ministri con competenze tecniche per arginare crisi.
LA RESPONSABILITÀ PENALE DEI MEMBRI DEL GOVERNO

I REATI MINISTERIALI
art. 96 Cost Presidente del Consiglio e ministri → sottoposti a giudizio penale per i
reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni (responsabilità penale è personale)

LA COMMISSIONE INQUIRENTE
Fino al 1989 → ministri accusati di reato: trattamento particolare che li sottraeva alla
giustizia ordinaria. Procedimento:
- sui ministri inquisiti indagava la Commissione inquirente (10 deputati e 10 senatori)
→ o archiviava l’accusa ritenendola “manifestamente infondata” o faceva proseguire
il procedimento penale e riferiva al Parlamento
- Parlamento in seduta comune (scrutinio segreto e maggioranza assoluta) decideva
se mettere o meno in stato d’accusa il ministro
- ministro in stato d’accusa: processato dalla Corte costituzionale (integrata da 16
cittadini) che con sentenza decideva innocenza o colpevolezza con relativa
condanna
→ porta ad abusi: Corte inquirente archiviò per “manifesta infondatezza” molti casi
dubbi. (su oltre 300 casi ne fece proseguire solo 10 → Parlamento in seduta comune
mise in stato d’accusa solo 2 ministri → Corte costituzionale ne condannò solo 1).
→ Referendum abrogativo nel 1987: Commissione inquirente abolita

IL TRIBUNALE DEI MINISTRI


Riforma costituzionale 1989: nuova procedura → istituzione Tribunale dei Ministri
(composto da magistrati ordinari).
→ deve accertare se esistono o meno gli estremi per accusare un ministro di un
determinato reato:
- archiviazione: se il Tribunale ritiene infondata l’accusa
- si prosegue: Tribunale deve chiedere l’autorizzazione a procedere alla camera di
appartenenza e se il ministro non è un parlamentare al Senato.
Camera e Senato possono:
- negare l’autorizzazione → accusa definitivamente archiviata
- concedere l’autorizzazione → ministro verrà giudicato dal Tribunale dei ministri

RESPONSABILITÀ PENALE ≠ RESPONSABILITÀ POLITICA


Governo è politicamente responsabile del suo operato solo di fronte alle Camere.
IL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DEL GOVERNO

LA NASCITA DEL GOVERNO


→ Presidente della Repubblica conferisce l’incarico di formare il nuovo Governo, si
forma:
- quando si insedia il nuovo Parlamento
- dopo una crisi di Governo

LE CONSULTAZIONI
Prima di affidare l’incarico ad un potenziale Presidente del Consiglio, il Presidente
della Repubblica consulta i leader di tutti i partiti presenti in Parlamento, che
esprimono le loro opinioni sulla scelta.
[Il Capo dello Stato convoca anche gli ex Presidenti della Repubblica e i Presidenti
delle Camere ma solo valore formale.]

L’INCARICO
Sulla base delle indicazioni dei leader, il Capo dello Stato conferisce l’incarico di
formare il nuovo Governo.
Presidente del Consiglio incaricato accetta l’incarico con riserva (non sa se riuscirà a
formare il nuovo Governo) → consulta i leader che intende riunire nella coalizione
(futura maggioranza) → vengono decisi il programma politico e la lista dei ministri.
Presidente del Consiglio incaricato:
- se non riesce a trovare una coalizione: rinuncia all’incarico → Pres della Rep
ricomincia il processo
- se riesce a formare una maggioranza: si reca dal Pres della Rep con programma e
lista dei ministri per sciogliere la riserva

LA NOMINA
Presidente della Repubblica: nomina Presidente del Consiglio e ministri → prestano
giuramento nelle mani del Capo dello Stato. → Governo formato.

LA FIDUCIA
Entro 10 gg dalla formazione: Governo deve presentarsi alle Camere per esporre il
programma politico (obiettivi + strumenti x realizzarli) ed ottenere la fiducia art. 94
Cost → Governo politicamente responsabile di fronte al Parlamento.
→ Fiducia deve essere accordata da ogni camera sulla base di un documento:
mozione. → Mozione di fiducia: approvata a maggioranza semplice e con voto
palese.
→ Ottenuta la fiducia: Governo con pieni poteri → può iniziare a realizzare il suo
programma.

MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE
Maggioranza : formata dai partiti che hanno votato la fiducia al Governo
Opposizione : formata dai partiti che hanno votato contro la mozione di fiducia
LA CRISI DI GOVERNO

LA CRISI DI GOVERNO
→ si ha quando il Governo perde l’appoggio della maggioranza parlamentare →
contrasti fra i partiti della maggioranza.

LA CRISI PARLAMENTARE (poco frequente)


1/10 dei componenti di ogni camera può presentare una mozione di sfiducia nei
confronti del Governo art. 94 Cost.

LA CRISI EXTRAPARLAMENTARE (caso più accaduto in Italia)


Il Governo si dimette senza che il Parlamento abbia votato una mozione di sfiducia.
→ se il Presidente del Consiglio si dimette il Presidente della Repubblica è obbligato
ad accettare le dimissioni del Governo.
I motivi che hanno provocato la crisi possono rimanere anche oscuri al Parlamento
ed all’opinione pubblica.

IL RIMPASTO
Sfiducia: può essere anche solo verso un solo ministro → costretto a dimettersi →
rimpasto: Presidente della Repubblica, d’accordo con i partiti, nomina un sostituto.
Legittimo ma ministro entra in carica senza aver ricevuto la fiducia.
Singolo ministro può anche dimettersi spontaneamente.

LE SOLUZIONI DELLA CRISI DI GOVERNO


Bisogna formare un nuovo esecutivo:
- se i partiti trovano un accordo per formare una nuova maggioranza: nuovo
Governo (con stessa composizione del Parlamento)
- se è impossibile formare una nuova maggioranza: Presidente della Repubblica
deve sciogliere anticipatamente le camere ed indire le elezioni anticipate.
→ Governo dimissionario: in carica fino alla nomina del successivo MA solo ordinaria
amministrazione.
LE FUNZIONI DEL GOVERNO

IL “MOTORE” DELLO STATO


Funzioni del Governo
- potere esecutivo → attua le leggi approvate dal Parlamento
- funzione di indirizzo politico
- funzione normativa
- funzione amministrativa

LA FUNZIONE DI INDIRIZZO POLITICO


Stato deve realizzare la sua politica economica e sociale → Governo dirige e
indirizza questa politica attraverso il programma → potere anche verso la politica
estera: ampia libertà in materia di trattati internazionali e di scambi commerciali.
Strumenti x realizzare:
- presentazione del bilancio dello Stato e la relativa attuazione
- guida della politica economica
- controllo degli enti pubblici
- deliberazioni sui trattati internazionali

LA QUESTIONE DI FIDUCIA
Con la questione di fiducia il Governo preannuncia le sue dimissioni in caso il
Parlamento non approvasse un certo provvedimento.
→ si vota a scrutinio palese su tutta la legge (non articolo per articolo→no
modifiche)
Si rischia di abusarne: Parlamento rischia di approvare una legge che non ritiene
opportuna solo per evitare una crisi di Governo.

LA FUNZIONE NORMATIVA
Governo può emanare atti aventi forza di legge (decreti legislativi e decreti legge) e
regolamenti.

LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA
Governo svolge anche la funzione amministrativa perché responsabile della Pubblica
Amministrazione.
LA FUNZIONE NORMATIVA DEL GOVERNO

I DECRETI LEGISLATIVI
art. 76 Cost Governo può emanare i decreti legislativi su delega del Parlamento →
concede questa delega quando si tratta di testi lunghi e complessi → Governo
agisce più rapidamente
Tramite la legge delega (approvata con procedimento ordinario) deve indicare:
- materia oggetto della delega
- princìpi e criteri direttivi che il Governo deve rispettare
- termine entro cui il Governo deve emanare il decreto
Se il Governo non rispetta questi limiti, il decreto legislativo può essere dichiarato
incostituzionale dalla Corte costituzionale.
Parlamento può revocare in ogni momento la delega e istituire commissioni che
affianchino il Governo nella formulazione del decreto.
Dopo la stesura → decreto legislativo discusso e approvato dal Consiglio dei ministri
→ emanato dal Presidente della Repubblica → in vigore il 15esimo giorno dalla
pubblicazione.

I DECRETI LEGGE
In casi straordinari di necessità e d’urgenza (art. 77 Cost) il Governo emana decreti
legge che entrano subito in vigore e devono essere convertiti in legge dal
Parlamento entro 60 gg.
Deve essere subito presentato alle Camere → si riuniscono entro 5gg.
Usato raramente: es per operazioni di soccorso in caso di calamità naturale.

IL DECRETO LEGGE NON CONVERTITO


Se il decreto legge non viene convertito in legge: perde la sua efficacia dal momento
in cui è stato emanato → annullati tutti gli effetti.
Se materialmente impossibile annullare gli effetti del decreto legge le Camere
possono regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non
convertiti art. 77 Cost.

L’ABUSO DEI DECRETI LEGGE


→ può compromettere il corretto funzionamento del sistema istituzionale.
Governo emana decreti legge senza che ci sia necessita né urgenza.
LA REITERAZIONE DEI DECRETI LEGGE
→ Governo emana un decreto legge identico a quello che non è stato convertito in
legge per prolungarne l’efficacia.
Corte costituzionale: ha dichiarato illegittima questa prassi.
Parlamento: legge che vieta la reiterazione dei decreti espressamente respinti da una
camera MA rimane il problema dei decreti legge decaduti non discussi dal
Parlamento.

I LIMITI ALLA DECRETAZIONE GOVERNATIVA


Materie previste dall’ art. 72 Cost NON possono essere oggetto di decreto legislativo
o decreto legge → procedimento ordinario per: leggi in materia costituzionale ed
elettorale, ratifica di trattati internazionali, leggi delega e approvazione di bilanci.

IL POTERE REGOLAMENTARE
Governo può emanare i regolamenti → stabiliscono modalità di attuazione di una
legge.
Regolamenti governativi e regolamenti ministeriali.

REGOLAMENTI GOVERNATIVI
→ Deliberati dal Consiglio dei ministri, dopo il parere del Consiglio di Stato, vengono
emanati con Decreto del Presidente della Repubblica (d.p.r.).
→ Non possono contenere disposizioni contrarie alle leggi.

REGOLAMENTI MINISTERIALI
→ Deliberati dai singoli ministri (es: a seguito di legge di riforma sanitaria)
→ Non possono contenere disposizioni contrarie ai regolamenti governativi.

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