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IL GOVERNO

Il governo della repubblica è composto da presidente del consiglio e ministri, che insieme
costituiscono il consiglio dei ministri
- presidente del consiglio => nominato dal presidente della repubblica, organo monocratico
(formato cioè da una sola persona). Il suo compito è quello convocare e presiedere le riunioni
del consiglio dei ministri, di coordinare le attività dei ministri e di mantenere l’unità dell’azione
politica e amministrativa. Tale funzione è confermata dal fatto che quando si fa riferimento ad
un governo lo si indica con il cognome del presidente del consiglio (governo Draghi)
- ministri => in quanto componenti del consiglio dei ministri de niscono insieme al presidente
del consiglio l’indirizzo politico del governo, in quanto organi individuali sono titolari ciascuno di
un ramo della pubblica amministrazione, chiamato ministero, dal quale dipendono numerosi
u ci destinati a realizzare le funzioni di cui il ministro è titolare. I ministri, non necessariamente
membri del parlamento, sono responsabili dell’organizzazione e amministrazione del governo,
in tal veste possono emanare circolari, norme interne rivolte ai dipendenti del ministero. Oltre ai
ministri titolari, vi sono i cosiddetti ministri senza portafoglio, facenti sempre parte del consiglio
dei ministri ma aventi incarichi particolari
- consiglio dei ministri => organo collegiale composto da tutti i ministri e dal presidente del
consiglio. Il consiglio dei ministri si riunisce a palazzo Chigi, a Roma. Le sue riunioni, a
di erenza di quelle del parlamento, non sono aperte al pubblico. Le deliberazione vincolano
tutti i ministri: l’unico modo di esprimere il proprio dissenso in merito ad una decisione adottata
in sede di consiglio corrisponde alle dimissioni dell’incarico

Le responsabilità dei ministri sono: politica, penale, civile e amministrativa


- politica => sotto il pro lo della responsabilità politica sappiamo che il governo può essere
s duciato dalla camera qualora mancasse la ducia (il governo deve avere la ducia del
parlamento per operare). La maggioranza dei parlamentari può infatti costringere alle dimissioni
anche un singolo ministro. Quando si veri ca questo evento, il presidente del consiglio potrà
sostituirlo, ossia a dare l’incarico ad un altro ministro o a se stesso, ipotesi chiamata
assunzione u cio ministeriale ad interim (letteralmente nel frattempo)
- penale => il presidente del consiglio dei ministri e i ministri sono sottoposti alla giurisdizione
ordinaria. I ministri, a di erenza dei parlamentari, non godono dell’immunità dagli arresti: se
commettono un reato nell’esercizio delle loro funzioni, vengono giudicati in tribunale. Tra i
principali reati ministeriali abbiamo: corruzione => consiste nel ricevere denaro e altri
compensi per compiere determinati atti d’u cio; peculato => appropriazione di denaro o di
altri beni di cui si ha possesso in ragione dell’esercizio della propria funzione; abuso d’u cio
=> ricorre se si procura un ingiusto vantaggio di natura patrimoniale volando le norme
giuridiche. Perché possa avere luogo un processo a carico di un ministro è necessaria la
preventiva autorizzazione a procedere da parte della camera di appartenenza, se si tratta di un
parlamentare, oppure dal Senato se il ministro non è membro del parlamento. L’autorizzazione
è preceduta da accertamenti condotti da un apposito collegio di magistrati, il tribunale dei
ministri
- civile => i ministri, come tutti i cittadini, sono civilmente responsabili dei danni che procurano a
persone o cose. In tali casi la responsabilità civile si estende allo stato e agli enti pubblici. La
persona danneggiata da un ministro può quindi chiedere il risarcimento allo stato, che potrà poi
rivalersi sul ministro
- amministrativa => è possibile che un ministro provochi danni allo stato. In tale ipotesi egli
incorre in responsabilità amministrativa, che lo obbliga a risarcire i danni allo stato

La formazione del governo


Il presidente della Repubblica ha il compito di scegliere la persona che guiderà il governo. A tale
scopo egli procederà a consultazioni che tuttavia non costituiscono un obbligo giuridico, ma sono
frutto di una consuetudine (non è un obbligo ma conviene farlo). La persona incaricata accetta
normalmente con riserva, veri ca cioè se gli sia possibile concordare con i partiti della
maggioranza il programma di governo e la lista dei ministri. Se non gli è possibile, rinuncerà
all’incarico. Se si palesa la possibilità di formare il governo, il presidente del consiglio incaricato,
si recherà al Quirinale per sciogliere la riserva e, a questo punto, il capo dello Stato lo nominerà
presidente del consiglio tramite decreto. Dopo la nomina, per presidente del consiglio e ministri,
non rimane che il giuramento di fedeltà alla Repubblica.
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Da questo momento il nuovo governo entra in carica. Il governo per poter operare pienamente
deve ottenere la ducia del parlamento. A tale scopo entro 10 giorni dal giuramento esso deve
presentarsi davanti a ciascuna camera ed esporre il proprio programma politico. In ogni camera,
dopo la presentazione del programma, si svolge un dibattito che si conclude con la votazione.
La mozione di ducia è un documento in cui la maggioranza dei membri di ciascuna camera
dichiara di approvare i progetti del governo e gli riconosce ducia.
Se invece anche una sola delle due camere nega la ducia, il governo è costretto a dimettersi;
tuttavia il governo entrato in carica con il giuramento, continuerà ad esercitare le sue funzioni sino
a quando non ne verrà insediato uno nuovo.
Diversa è la questione di ducia che consiste in una condizione che il governo talora pone al
parlamento per far approvare un disegno di legge o per far convertire in legge un decreto legge: il
governo minaccia le dimissioni se la maggioranza parlamentare non voterà a favore della propria
proposta. In pratica attraverso la questione di ducia, il governo richiede al parlamento di
rinnovare la ducia inizialmente concessagli

La crisi del governo


Se la maggioranza dei parlamentari non approva più l’operato del governo può essere presentata
una mozione di s ducia, ossia un documento presentato dall’opposizione, che esprime la
mancanza di accordo di una o di entrambe le camere sul comportamento politico del governo.
Essa deve essere rmata da almeno un decimo dei componenti della camera presso cui viene
presentata. Nel caso in cui la mozione di s ducia sia provata, il governo cade e si apre una crisi di
governo che può essere risolta con la formazione di un nuovo governo o ricorrendo ad elezioni
anticipate.
Non capita molto spesso che i governi cadono in seguito a mozioni di s ducia, infatti quando il
governo si rende conto di non essere più sostenuto dalla maggioranza parlamentare, il presidente
del consiglio si dimette. Per questo si parla di crisi di governo extraparlamentari, nel senso che
nascono al di fuori di un dibattito originatosi in parlamento

Le funzioni del governo


- la funzione di indirizzo politico => attraverso la quale esercita insieme al parlamento il ruolo ti
guida del paese. Consiste nel de nire gli orientamenti politici generali dello stato. Il compito del
governo è in tal senso quello di intervenire sulla situazione generale dello stato per sanarla,
mantenerla in equilibrio e migliorarla secondo le necessità
- la funzione esecutiva => consiste nella direzione, attraverso i ministro con portafoglio, dei vari
settori della pubblica amministrazione. Con questa funzione il governo realizza le azioni decise
nel ruolo di indirizzo politico
- la funzione normativa => emanazione di decreti legislativi e di decreti legge
In tutti i casi le scelte operate dall’organo esecutivo incontrano comunque un limite generale,
ossia la responsabilità politica che lega il governo al parlamento, che in qualunque momento ne
può determinare la crisi

L’attività normativa del governo


Consiste nella possibilità di emanare decreti legge, decreti legislativi e regolamenti
Decreti legge => sono provvedimenti aventi forza di legge che il governo può emanare di sua
iniziativa nei casi di necessità e di urgenza. Nelle situazioni di urgenza si possono assumere
provvedimenti legislativi immediati, senza dover aspettare i tempi lunghi dell’approvazione
parlamentare (situazione covid). Il decreto legge viene deliberato dal Consiglio dei Ministri,
promulgato dal presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta U ciale.non è possibile
tramite questi atti normativi disciplinare le materie per cui la costituzione ammette esclusivamente
la procedura legislativa ordinaria (esempio: approvazione del bilancio). I decreti legge non vanno
confusi con i DPCM (decreti del presidente del consiglio dei ministri). A di erenza dei decreti
legge, essi sono promulgati esclusivamente dal presidente del consiglio e non dall’intero consiglio
dei ministri
Decreti legislativi => atti emessi dal governo su delega del parlamento, aventi forza di legge
Regolamenti => sono una fonte secondaria, emanati solo nelle materie non coperte da riserva di
legge. Il governo può emanare distinte tipologie di regolamenti: regolamenti governativi,
regolamenti del presidente del consiglio, regolamenti ministeriali, regolamenti esecutivi (scopo di
dare attuazione alle leggi spiegandone le disposizioni), di organizzazione ( disciplinano il
funzionamento degli u pubblici) e delegati
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LA MAGISTRATURA
La magistratura è l'organo dello Stato che veri ca se le norme giuridiche siano state violate e
applica le sanzioni previste attraverso una decisione nale chiamata sentenza.
La magistratura è composta dai cosiddetti magistrati e ha funzione giurisdizionale, è chiamata
cioè ad amministrare la giustizia in nome del popolo

Art. 111 Cost. principio del giusto processo


Prevede il contraddittorio delle parti in condizioni di parità, imparzialità del giudice e ragionevole
durata del processo.
La persona accusata di un reato deve essere informata riservatamente nel più breve tempo
possibile dei motivi dell’accusa e deve essere posta nelle condizioni di preparare la difesa e
acquisire ogni mezzo di prova

Art. 104 Cost. Indipendenza dei magistrati


I giudici vengono sottratti dalle possibili pressioni degli altri organi pubblici, in particolare del
Governo. Per tutelare l’autonomia dei magistrati la Costituzione ha istituito il Consiglio Superiore
della Magistratura, organo di autogoverno della Magistratura

Caratteri dei magistrati


- Giudice naturale e riserva di legge => la scelta dell’autorità giudiziaria si basa su criteri
oggettivi, di luogo e di competenza. Solo le leggi dello Stato possono disciplinare l’apparato
giudiziario ed è esclusa qualsiasi ingerenza da parte del Governo.
- Indipendenza => non sono sottoposti ad altri poteri né ad altri organi gerarchicamente
superiori.
- Imparzialità => i giudici devono essere al di sopra delle parti ed estranei agli interessi coinvolti
nella causa a loro sottoposta (posizione di terzietà e imparzialità)
- Inamovibilità => i giudici non possono essere rimossi dalle proprie funzioni o dal luogo in cui
svolgono il loro servizio se non per speci che condizioni per le quali la rimozione è possibile
solo da parte del Consiglio Superiore della Magistratura
- Distinzione funzionale => l’ordinamento giudiziario non è organizzato gerarchicamente, ma i
giudici si distinguono solo per le diverse funzioni

Le funzioni sono:
- La funzione giudicante, che consiste nel compito di risolvere controversie
- La funzione requirente, quella propria dei pubblici ministeri consiste nella raccolta delle prove a
carico dell'imputato e nella rappresentanza dello Stato nell'azione penale
- La funzione di legittimità, che si rende concreto nel controllo della corretta applicazione delle
leggi
- La funzione di merito, che comporta l'esame dei fatti per poter risolvere un caso giudiziario.
Le tipologie di giurisdizione
1) La giurisdizione civile => riguarda le controversie che sorgono tra soggetti privati. Si applica
dunque il diritto privato, ossia l’insieme delle norme giuridiche che regolano i rapporti fra i privati
Durante il processo civile la parte che vuole ottenere giustizia (attore) cita in giudizio, ovvero
denuncia, un altro soggetto (convenuto) a nché si apra un processo civile ed il giudice risolva la
questione attraverso una sentenza.
Le parti coinvolte in una controversia hanno come alternativa al processo civile, spesso lungo e
costoso, l’arbitrato, un istituto ammesso esclusivamente per liti che hanno per oggetto diritti
disponibili delle parti

Gradi processuali
- Primo grado => opera o un giudice di pace, organo monocratico (1 sola persona)l per cause di
modico valore, oppure un tribunale, organo composto da 3 giudici, che opera in composizione
monocratica per cause di modico valore, in composizione plenaria nelle altre cause
- Secondo grado => opera o un tribunale, per le cause decise dal GdP, o una Corte d’appello: 3
giudici per le cause decise dal Tribunale
- Terzo grado => opera una Corte di Cassazione: 5 membri, è unica e ha sede a Roma. Giudica
una sentenza per la corretta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge e non nel
merito
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2) La giurisdizione penale => accerta l'esistenza di un reato e applica le sanzioni previste: in
questo caso si applica il diritto penale, ossia l’ insieme delle norme giuridiche che prevedono i
reati e le relative pene
Nel processo penale l'accusa viene rappresentata da un giudice chiamato Pubblico ministero che
agisce in nome dello Stato e chiede, a carico dell'imputato, cioè la persona accusata di un reato,
la pena che richiede più idonea.

Gradi processuali
- Primo grado => opera un Giudice di Pace per reati minori, oppure un Tribunale, composto da 3
giudici, composizione monocratica per cause minori, o plenaria per cause di media gravità,
oppure una Corte d’assise, formata da 2 magistrati e 6 giudici popolari per i processi di
maggior gravità (omicidio)
- Secondo grado => opera un Tribunale, per le cause decise dal Gdp, oppure una Corte
d’appello, per le cause decise dal Tribunale, oppure una Corte d’assiese d’appello, per le cause
decise in Corte d’assise

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA


È il capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale. Deve porsi al di sopra delle posizioni
politiche. È garante della Costituzione e viene eletto dai “grandi elettori”, con il Parlamento in
seduta comune, integrato da 3 delegati di ogni regione. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto.
Nelle prime 3 votazioni occorre la maggioranza quali cata (2/3 dei componenti dell’assemblea).
Dopo il terzo scrutinio basta la maggioranza assoluta (metà + 1 dei componenti dell’assemblea)
Dopo l’elezione il Presidente giura davanti al Parlamento in seduta comune di essere fedele alla
Repubblica e di osservare la Costituzione.
• Per diventare PdR occorre: -cittadinanza italiana -50 anni -pieno godimento dei diritti civili e
politici
• Dura in carica per 7 anni ed è rieleggibile
• Se il PdR non può temporaneamente assolvere alle sue funzioni, queste sono esercitate dal
Presidente del Senato. Questo vale per impedimento temporaneo, malattia, viaggio all’estero
• Ha poteri verso il Parlamento (es: promulga le leggi, può sciogliere le camere, il Governo (es:
nomina il Presidente del Consiglio e i ministri su proposta del Presidente del Consiglio…) e la
Magistratura (presiede il CSM, concede la grazia…)

Fasi del processo penale


1. Fase delle indagini preliminari => in cui troviamo il Pubblico Ministero e il Giudice per le Indagini
Preliminari. Le indagini si aprono con la notizia di reato data tramite denuncia presentata alle forze
dell’ordine; è facoltativa ma pur sempre un obbligo civile e morale. La notizia di reato viene
registrata nel Registro delle notizie di reato presso gli uffici del PM. Il PM dirige le indagini e
acquisisce gli elementi di prova necessari per una imputazione a carico dell’indagato.
Il GIP ha invece il compito di controllare la legittimità e correttezza dell’azione penale condotta dal
PM e predisporre eventuali provvedimenti restrittivi nei confronti dell’ indagato.
La fase istruttoria si deve concludere entro 6 mesi dall’iscrizione dell’indagato nel Registro, 1 anno
per reati di criminalità organizzata. Al termine il PM trasmette al GIP i risultati e può richiedere
l’archiviazione del caso se mancano i presupposti o il rinvio a giudizio con la formulazione dei capi
di imputazione
2. Udienza preliminare => in cui il Giudice dell’udienza Preliminare ascolta le argomentazioni del
PM e della difesa. L’udienza si svolge in camera di consiglio al termine del quale il giudice emana
una sentenza di non luogo a procedere o decreta la citazione in giudizio dell’imputato.
3. Il dibattimento => si svolge in forma orale e in pubblico ed è la fase centrale del processo
penale. Il dibattimento si apre con la regolare costituzione in giudizio delle parti (PM, difesa e parti
o ese) poi si procede alla formazione del fascicolo del dibattimento e all’esame delle prove. Si
possono prendere in considerazione solo le prove presentate nel dibattimento.
Al termine dell’assunzione delle prove, le parti espongono le loro conclusioni e formulano
speci che richieste, il Giudice si ritira in camera di consiglio per predisporre la sentenza, che
potrà essere di condanna o di proscioglimento.
4. Sentenza => composta dal dispositivo, dove sono indicati gli elementi della decisione e dalla
motivazione
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Procedimenti speciali
- Giudizio abbreviato: si evita il dibattimento; la decisione viene presa dal giudice sulla base degli
atti delle indagini preliminari. In cambio di questa scelta da parte dell’imputato, la pena è ridotta
di un terzo
- Patteggiamento: ammesso solo per i reati minori, imputato e PM chiedono al giudice
l’applicazione di una pena ridotta no a un terzo. Tale Istituto è subordinato all’ammissione di
colpevolezza da parte dell’imputato
- Giudizio direttissimo: richiesto dal PM se imputato colto in agranza di reato o abbia
confessato. Si passa direttamente al dibattimento
- Giudizio immediato: richiesto al GIP sia dall’imputato che dal PM nel caso in cui esistano prove
evidenti a carico dell’imputato. Si riduce al minimo lo svolgimento delle indagini preliminari e si
salta l’udienza preliminare
- Procedimento per decreto: quando il PM intende chiedere al GIP la sola applicazione di una
pena pecuniaria nei confronti dell’imputato, il quale emana un decreto penale di condanna
senza procedere all’udienza preliminare e al dibattimento

Art. 111 Cost. principio del giusto processo


Prevede il contraddittorio delle parti in condizioni di parità, imparzialità del giudice e ragionevole
durata del processo.
La persona accusata di un reato deve essere informata riservatamente nel più breve tempo
possibile dei motivi dell’accusa e deve essere posta nelle condizioni di preparare la difesa e
acquisire ogni mezzo di prova.

Art. 104 Cost. Indipendenza dei magistrati


I giudici vengono sottratti alle possibili pressioni degli altri organi pubblici, in particolare del
Governo.
Per tutelare l’autonomia dei magistrati la Costituzione ha istituito il Consiglio Superiore della
Magistratura (CSM) organo di autogoverno della Magistratura

Le responsabilità dei magistrati


- Responsabilità penale: Se nell'emettere una sentenza un magistrato commette un reato, incorre
in responsabilità penale.
- Responsabilità disciplinare: Se un giudice adotta comportamenti che, pur non costituendo
reato, corrispondono a mancanze relative alla propria funzione, incorre in responsabilità
disciplinare.
- Responsabilità civile: Se pur non commettendo reato, provoca danni a un cittadino emettendo
una sentenza ingiusta per dolo, per colpa grave o per diniego di giustizia.

DIRITTO INTERNAZIONALE
I rapporti tra gli Stati sono regolati dal diritto internazionale, basato sulla conclusione di trattati
(accordi stipulati tra due o più Stati per regolare questioni di interesse comune sulla base del
principio della reciprocità) e sull’esistenza di consuetudini giuridiche (comportamenti ripetuti e
costanti da parte degli Stati nella regolamentazione dei propri rapporti, con la convinzione che tali
comportamenti siano obbligatori).
Nel 1945 fu fondato l’ONU, organizzazione che persegue la pace nel mondo e la tutela dei diritti
umani. In caso di controversie internazionali l’ONU agisce con atti di diplomazia preventiva e di
paci cazione, con l’invio di forze di pace neutrali e azioni di carattere militare volte a scongiurare
degenerazioni di con itti. In caso di crimini di guerra e contro l’umanità (genocidio: atti volti a
distruggere un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso) interviene, con potere giudiziario, uno
speci co organo dell’ONU: la Corte penale internazionale con sede all’Aja (nei Paesi Bassi).
L’ONU agisce quindi per la tutela della pace e dei diritti umani, promuove lo sviluppo, protegge la
salute e tutela le categorie sociali più deboli. Il 10 dicembre 1948 l’Assemblea Generale delle
Nazioni Unite proclamava la Dichiarazione universale dei diritti umani. Per la prima volta nella
storia dell’umanità, era stato prodotto un documento che riguardava tutte le persone del mondo,
senza distinzioni. Per la prima volta veniva scritto che esistono diritti di cui ogni essere umano
deve poter godere per la sola ragione di essere al mondo.
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A livello internazionale operano altre organizzazioni, tra cui la NATO, un’organizzazione politico-
militare di difesa istituita nel 1949 dal Patto Atlantico (trattato difensivo rmato da Stati Uniti,
Canada e vari paesi dell’Europa occidentale nel 1949) soprattutto per difendere i Paesi membri
dal rischio di un con itto militare con l’Unione Sovietica e i Paesi a essa alleati. Troviamo poi il G8/
G20, che riunisce i Paesi più industrializzati e le economie emergenti per discutere di problemi
globali. La WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) che si propone la piena
liberalizzazione degli scambi internazionali attraverso l’eliminazione delle barriere doganali e la
riduzione delle tari e commerciali. A questo scopo organizza negoziati internazionali, risolve
eventuali dispute di natura commerciale tra gli Stati e assiste nella politica commerciale i Paesi in
via di sviluppo.

Principali tappe dell’UE


La storia dell’Unione europea (UE) è iniziata nel 1957, con i Trattati di Roma, con i quali vengono
istituite la Comunità economica europea (CEE) consistente in una confederazione tra Stati Sovrani
uniti economicamente tra loro da un mercato comune volto a favorire l’avvicinamento delle
politiche economiche e a consentire uno sviluppo equilibrato tra gli Stati partecipanti, e la
Comunità europea dell’energia atomica (EURATOM).
Successivamente si realizza il Mercato comune europeo (MEC), con il quale vengono aboliti i dazi
doganali tra gli Stati membri.
Nel 1985 viene adottata la bandiera della Comunità europea: 12 stelle su sfondo blu che
rappresentano l’identità, l’armonia e la solidarietà tra i popoli d’Europa.
Nel 1992 a Maastricht viene siglato il Trattato sull’Unione europea che dà vita all’unione monetaria
(getta le basi dell’euro) e all’unione sociale introducendo la cittadinanza europea, che comporta
importanti diritti, quali la libertà di circolazione, di soggiorno e di lavoro.
Nel 1993 si realizza il mercato unico (libera circolazione di merci, servizi, capitali e persone) e il
Consiglio di Copenaghen che ssa i criteri di adesione all’UE.
Nel 1995 entrano in vigore gli accordi di Schengen (Lussemburgo) che sopprimono i controlli alle
frontiere (oggi vi aderiscono quasi tutti gli Stati membri e anche Stati extra UE, ex Svizzera).
Nel 2000 a Nizza viene proclamata la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Il 1’ gennaio del 2002 l’ euro entra in circolazione in 12 Paesi dell’ UE. (Oggi è la valuta u ciale di
20 dei 27 Stati dell’UE)
Nel 2016 i Paesi aderenti da 28 si sono ridotti a 27 in seguito alla Brexit con la quale la Gran
Bretagna, con referendum, ha scelto per la propria uscita dall’UE, scelta divenuta de nitiva nel
2021. Pertanto la circolazione delle merci tra UK e UE viene considerata commercio con un paese
terzo, così come è venuto meno anche il principio della libera circolazione delle persone.

Organi principali:
• Il Consiglio dell’Unione europea, composto da un ministro per ogni Stato, è l’organo decisionale
e, insieme al Parlamento europeo emana le norme comunitarie (regolamenti e direttive)
• La Commissione europea è l’organo titolare del potere esecutivo (iniziativa legislativa, vigilare
sul rispetto dei trattati e delle norme comunitarie da parte degli Stati membri..)
• Il Consiglio europeo, composto dai Capi di Stato e di governo, imposta le principali politiche
comunitarie, ha un ruolo preparatorio rispetto alle decisioni adottate dal Consiglio dei ministri.
• La Corte di Giustizia è l’organo giudiziario che ha il compito di garantire il rispetto del diritto
nell’applicazione dei trattati e delle norme comunitarie.

Diritti cittadini europei


Attraverso la cittadinanza europea si attribuiscono diritti ulteriori rispetto a quelli garantiti a livello
nazionale. Libertà di circolazione: i territori degli Stati membri vanno visti come un unico spazio
per i cittadini europei garantendo una libera circolazione e soggiorno in ogni Stato membro. La
soppressione dei controlli alla frontiera può dare origine a pericoli (terrorismo, immigrazione
clandestina) per cui la Convenzione di Schengen prevede la cooperazione tra le politiche degli
Stati aderenti. Diritti dei lavoratori: abolizione di ogni discriminazione basata sulla nazionalità tra
i lavoratori degli Stati membri, rispetto alla possibilità d’impiego, alla retribuzione e alle condizioni
di lavoro. Un importante passo avanti sulla parità di trattamento dei lavoratori è il mutuo
riconoscimento dei diplomi, per cui la quali ca professionale ottenuta nel Paese d’origine è
riconosciuta nel Paese ospitante. Se un lavoratore trova un impiego all’estero e qui si trasferisce i
suoi familiari hanno il diritto di raggiungerlo. Diritti politici: possibilità di partecipare all’elezione
del Parlamento europeo e di dare vita o aderire a partiti europei
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