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PRODOTTI BANCARI

E FINANZIARI
LA TRASPARENZA NEI RAPPORTI
BANCA-CLIENTE

A.A. 2022-23
P R O F. C AT E R I N A C R U C I A N I
COSA
Perché cominciamo dalla trasparenza?
VEDREMO IN
QUESTO
CAPITOLO
Ragioni della Disciplina di Trasparenza

Fonti normative e implicazioni su prodotti, servizi e


comunicazione

Focus: il tasso d’interesse

Focus: la gestione dei reclami


PERCHÉ PARLARE DI TRASPARENZA?
• I rapporti tra banca e cliente sono regolati da diverse forme contrattuali
• La maggior parte dei contratti bancari sono però Il cliente si trova a sottoscrivere un
contratto i cui effetti si producono nel
• Contratti di durata o a scadenza indeterminata
tempo e le cui caratteristiche potrebbero
• Contratti per adesione non essere modificabili

• Cosa implica questo?


I clienti devono essere messi
nella condizione di comprendere
a fondo i dettagli del contratto
Il cliente si trova in una posizione
contrattualmente debole Documentazione anche se completa
potrebbe non essere facile da capire

La normativa sulla trasparenza deve L’informazione fornita deve servire a


regolamentare chiaramente prodotti, comprendere non solo le caratteristiche
servizi e le loro condizioni ma anche i rischi e i costi e permettere di
operare confronti con altre alternative
FONTI NORMATIVE

• La Disciplina di Trasparenza è descritta


• Nel testo unico Bancario (TUB) – Titolo VI Trasparenza delle
condizioni contrattuali e dei rapporti con i clienti (art 115-128)
• Nel provvedimento della Banca d’Italia - Trasparenza delle operazioni
e dei servizi bancari e finanziari; correttezza delle relazioni tra
intermediari e clienti

Per approfondire
FONTI NORMATIVE E AMBITO DI
APPLICAZIONE - SERVIZI
• Queste disposizioni si applicano
• a tutte le operazioni e ai servizi di natura bancaria e finanziaria, incluso il credito ai
consumatori e i servizi Bancoposta, offerti dalle banche (italiane e comunitarie) e
dagli intermediari finanziari, anche al di fuori degli sportelli ("fuori sede") o mediante
"tecniche di comunicazione a distanza" (ad esempio Internet).
• Esistono norme specifiche per il credito ai consumatori, il credito immobiliare ai
consumatori e i servizi di pagamento

• Queste disposizione non si applicano


• Ai servizi e alle attività di investimento, al collocamento di prodotti finanziari e alle
operazioni e servizi componenti di prodotti finanziari, sottoposti alla disciplina di
trasparenza del T.U. finanziario (art. 23, comma 4) e alle disposizioni attuative
emanate dalla Consob
FONTI NORMATIVE E AMBITO DI
APPLICAZIONE - SOGGETTI

• La regolamentazione si applica a tutti i clienti


• qualsiasi soggetto, persona fisica o giuridica, che
ha in essere un rapporto contrattuale o che intenda
entrare in relazione con una banca
• Viene quindi definito un sistema di regole generali per
garantire un livello minimo di trasparenza e
correttezza
• Ma i clienti non sono tutti uguali in termini di
• Competenze possedute
• Potere contrattuale
• Per questo vengono definite anche delle disposizioni
specifiche per tutelare i clienti ritenuti più deboli
FONTI NORMATIVE E AMBITO DI
APPLICAZIONE - SOGGETTI Banche, altri
intermediari finanziari
e soggetti che
svolgono attività di
intermediazione
finanziaria NON sono
Categoria considerata
considerabili come
più meritevole di tutela
CLIENTI

Categoria considerata
ulteriormente
meritevole di tutela

• La banca deve verificare, prima della conclusione del contratto, se il cliente può essere qualificato
come consumatore o cliente al dettaglio
• non semplice perché alcuni clienti, come gli artigiani e i professionisti, hanno contemporanei
ma diversi rapporti con la banca per esigenze personali e professionali
PUBBLICITÀ E INFORMAZIONE
PRECONTRATTUALE
• In base all’art 116 TUB tutte le condizioni economiche relative alle operazioni
e ai servizi offerti devono essere rese note ai clienti
• i tassi di interesse, i prezzi e le altre condizioni economiche relative alle operazioni e
ai servizi offerti, gli interessi di mora e le valute applicate per l'imputazione degli
interessi.
• L’elenco di operazioni e servizi soggetti a questa norma comprende
• depositi
• certificati di deposito
• finanziamenti
• garanzie ricevute
• conti correnti di corrispondenza
• emissione e gestione di mezzi di pagamento
• incassi e pagamenti che non configurano servizi di pagamento;
• custodia e amministrazione di strumenti finanziari.
PUBBLICITÀ E INFORMAZIONE
PRECONTRATTUALE - MEZZI

• La pubblicità avviene attraverso diversi


documenti messi a disposizione dalla
Banca
1. le guide pratiche
2. il foglio informativo
3. il documento di sintesi
4. Il contratto

La tutela comincia PRIMA del contratto e


prosegue durante tutto il rapporto
1. LE GUIDE PRATICHE
• Predisposte sulla base di modelli redatti dalla Banca d’Italia, sono guide che spiegano
in parole semplici le caratteristiche dei principali prodotti bancari
• L’obiettivo è favorire scelte consapevoli e fornire informazioni utili per permettere alla
clientela di operare confronti tra diverse offerte e scegliere in modo consapevole.
• Gli intermediari devono pubblicare sul proprio sito internet le seguenti guide pratiche
• Comprare una casa. Il mutuo ipotecario in parole semplici
• Il credito ai consumatori in parole semplici Favorire scelte consapevoli ed
informate, pertinenti ai propri
• La Centrale dei rischi in parole semplici
bisogni e possibilità
• Il conto corrente in parole semplici
• Inoltre devono mettere a disposizione dei clienti la Guida pratica sull’Arbitro Bancario
Finanziario
Informare anche sulle possibilità di
gestione e risoluzione di eventuali
controversie
ESEMPIO – IL CONTO CORRENTE IN
PAROLE SEMPLICI
• Scaricabile da qui
• Ragiona su


come e perché scegliere il conto corrente
come gestire (aprire, usare e chiudere) il conto
?
corrente
• i diritti dei correntisti

Costi fissi e costi variabili

Per averlo In base a come lo uso


2. IL FOGLIO INFORMATIVO
• Deve essere disposto per ogni servizio e operazione che la banca offre alla
clientela
• Contiene una ricca serie di informazioni, tra cui devono essere presenti
• Informazioni sulla banca
Favorire scelte consapevoli ed
• Le caratteristiche del prodotto o del servizio e i suoi rischi tipici
informate, pertinenti ai propri
• L’elenco completo delle condizioni economiche bisogni e possibilità
• Clausole contrattuali che riguardano il diritto di recesso, informazioni sui tempi massimi
di chiusura del rapporto e i meccanismi di tutela stragiudiziale

Informare anche sulle possibilità di gestione e


risoluzione di eventuali controversie
CONDIZIONI ECONOMICHE – ALCUNI
ESEMPI (1/3)
• In generale, le condizioni economiche devono essere indicate
• nella misura massima se a favore della banca e minima se a favore del cliente
• oppure tramite un valore fisso o un valore massimo e minimo.

• I tassi di interesse sono riportati su base annuale e almeno con riferimento all’anno civile
(365 giorni).

La tutela aumenta al diminuire di competenze, esperienza e potere contrattuale

Le condizione economiche includono Vanno fornite in documenti separati dal foglio informativo
• requisiti minimi per l’apertura del conto • le condizioni dei servizi accessori (es. carte di pagamento) non
(versamento iniziale, accredito dello già descritte nel foglio informativo
stipendio, ecc.), • tutti i servizi accessori offerti insieme al conto corrente.
• le valute e i termini di disponibilità Deve essere fornito anche il documento informativo sulle spese,
• tutte le operazioni che comportano che descrive tutte le spese che il consumatore deve pagare per i
ulteriori costi, di cui va specificato servizi collegati al conto corrente più rappresentativi a livello
l’importo nazionale
CONDIZIONI ECONOMICHE –
ALCUNI ESEMPI (2/3)
• Nei conti correnti destinati ai consumatori Il documento informativo
sulle spese deve includere un Indicatore dei Costi Complessivi
(ICC) che sostituisce l’Indicatore Sintetico di Costo
• L’ICC mostra ai consumatori il costo indicativo annuale del conto
Canone annuo
corrente, combinando costi fissi e variabili in base a tre profili tipo di fisso per un
utilizzo del conto predisposti da Banca d’Italia determinato
• conti correnti con un sistema di tariffazione forfetario (a pacchetto), con 6 tipo e numero
profili di operatività di operazioni
• conti correnti con un sistema di tariffazione a consumo (ordinari), con 1 solo
profilo di operatività bassa Costo dipende
• conti correnti destinati a particolari categorie di clienti (in convenzione), le cui da tipo e
condizioni sono negoziate collettivamente con la banca numero di
operazioni
Guida dell’ABI sull’ICC effettivamente
utilizzati
CONDIZIONI ECONOMICHE –
ALCUNI ESEMPI (3/3)
• Per quanto riguarda le operazioni di
finanziamento i fogli informativi devono riportare
• l’indicazione della possibilità di consultare il
Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM)
previsto dalla normativa antiusura
• L’indicatore sintetico di costo opportuno: Tasso
Annuo Effettivo Globale (TAEG)
• Se l’operazione è in valuta diversa dall’euro
• Va richiamato il rischio di cambio
• Va inserita una simulazione di costo con
apprezzamento della valuta del 20% ( a cui va
aggiunto un aumento del tasso di interesse
dopo due anni se il finanziamento va oltre
questo orizzonte)
TASSO ANNUO EFFETTIVO GLOBALE
FACCIAMO IL PUNTO
• Alcune informazioni di costo cruciali che
vanno riportate sul Foglio Informativo e sul
Documento di Sintesi aiutano i consumatori
a confrontare tra loro diverse offerte per
specifiche operazioni
• Per il conto corrente: ICC
• Per mutui, anticipazioni bancarie, aperture di
credito e altri finanziamenti, compreso il
credito al consumo: il TAEG
• Il TAEG e l’ICC individuano perciò
indicativamente il costo complessivo del
prodotto, espresso in termini percentuali, su
base annua.
CALCOLO DEL TAEG
(TASSO ANNUO EFFETTIVO GLOBALE)

m m'
Ak A 'k

K 1 (1  i )
tk

K ' 1 (1  i )
tk '

K = numero d’ordine di un prestito


K’ = numero d’ordine di una rata di rimborso
AK = importo del prestito numero K
A’K = importo della rata di rimborso numero K’
m = numero d’ordine dell’ultimo prestito
m’ =numero d’ordine dell’ultima rata di rimborso
tK = intervallo (in anni e frazioni di anno) tra la data del prestito numero
1 e le date degli ulteriori prestiti da 2 a m
tK’ = intervallo (in anni e frazioni di anno) tra la data del prestito numero
1 e le date delle rate di rimborso da 2 a m’
i = tasso globale effettivo (TAEG)
CALCOLO DEL TAEG: ESEMPI

Calcolo sulla base del calendario


(1 anno = 365 giorni)
Esempio 1
S (= credito)= 1.000 € al 1°gennaio 2017
S è rimborsato con una sola rata di 1.200 €, il 1 luglio 2018, pari a 1,5 anni
(546 gg.) dopo la data del prestito.
1.200
1.000 
(1  i )546 / 365
(1  i )546 / 365  1, 2
Importo arrotondato
1  i  1,1296204
al 12,96%
i  0,1296204
CALCOLO TAEG: ESEMPI (SEGUE)

Esempio 2
S = 1.000
Il creditore trattiene 50 € per le spese di istruttoria della pratica di
credito.
Rimborso = 1.200 € (effettuato al 1°luglio 2018)
1.200
950 
(1  i )546 / 365

(1  i )546 / 365  1, 263157


1  i  1,169026 Importo arrotondato al
16,90%
i  0,169026
CALCOLO TAEG: ESEMPI (SEGUE)

Esempio 3
S = 1.000 € al 1°gennaio 2017, rimborsabile in 2 rate di 600 €
ciascuna, versate rispettivamente dopo 1 e 2 anni.

600 600 600 600


1.000    
(1  i ) (1  i ) 730 / 365
(1  i ) (1  i ) 2

i = 0,1306623, arrotondato al 13,07%


CALCOLO TAEG: ESEMPI (SEGUE)
Esempio 4
S = 1.000 € al 1°gennaio 2017
Rate di rimborso:
dopo 3 mesi (0,25 anni=90 gg.) = 272
dopo 6 mesi (0,5 anni = 181 gg.)= 272
dopo 12 mesi (1 anno = 365 gg.) = 544
1.088

272 272 544


1.000   
(1  i ) 90 / 365
(1  i )181/ 365
(1  i )365 / 365

i = 0,13226, arrotondato al 13,23%


Offerta (ossia la
promozione e il
OFFERTA FUORI SEDE E collocamento di operazioni
e servizi bancari e

COMUNICAZIONE A DISTANZA finanziari) svolta in luogo


diverso dalla sede o dalle
dipendenze
• Gli obblighi precontrattuali prevedono che dell’intermediario

Gli intermediari» forniscano al consumatore, prima che egli sia vincolato da un contratto o da
un'offerta di credito, le informazioni necessarie per consentire il confronto delle diverse offerte
di credito sul mercato, al fine di prendere una decisione informata e consapevole in merito
alla conclusione di un contratto di credito»
Art 124, comma 1, TUB

«su supporto cartaceo o su altro supporto durevole attraverso il modulo contenente le


"Informazioni europee di base sul credito ai consumatori»»
Comma 2
• Nel caso l’offerta avvenga fuori sede devono essere fornite informazioni anche sul soggetto
che entra in contatto con il cliente (dipendente, consulente finanziario, ecc.) oltre alle
informazioni già citate.
• Se il contratto viene concluso attraverso tecniche di comunicazione a distanza devono
essere rispettate specifiche regole in materia di informativa precontrattuale.
3. IL DOCUMENTO DI
SINTESI
• Deve essere consegnato al cliente prima della
stipula del contratto insieme ad una copia del
contratto stesso
• Costituisce il frontespizio del contratto stesso
• Contiene le condizioni economiche pubblicizzate
nel foglio informativo presentate in maniera
personalizzata, ove possibile
• Se l’offerta di un’operazione o di un servizio
non è personalizzabile, il foglio informativo e
il documento di sintesi possono coincidere e
il frontespizio del contratto è costituito dal
foglio informativo.
4. IL CONTRATTO (1/3)
• Il contratto generalmente è redatto in forma scritta e consegnato al cliente
• La forma scritta non è sempre obbligatoria!
• La Banca d’Italia predispone dei contratti standard per agevolare il cliente
nella fase di valutazione e confronto delle operazioni e servizi
• Il contratto è considerato nullo se non rispetta la forma prescritta e la nullità
opera solo a vantaggio del cliente e può essere rilevata d’ufficio dal giudice
• Il contratto può essere sottoscritto di persona o tramite forme di
comunicazione a distanza nel rispetto delle condizioni e dei requisiti previsti
dalle disposizioni generali in materia
• Il cliente ha diritto di recedere in ogni momento da un contratto a tempo
indeterminato senza penalità e senza spese, anche se può essere previsto un
rimborso delle spese sostenute in relazione a servizi aggiuntivi (art. 120-bis)
4. IL CONTRATTO (2/3)
• Per quanto riguarda il contenuto, il contratto deve includere
• le condizioni economiche
• le altre clausole contrattuali applicate, incluse le condizioni generali di contratto
I contratti indicano il tasso d'interesse e ogni altro prezzo e condizione praticati, inclusi, per
i contratti di credito, gli eventuali maggiori oneri in caso di mora
Art 117, comma 4

• I contratti non possono contenere indicazioni non chiare o sfavorevoli per il


cliente relativamente a tassi di interesse e ogni altro prezzo o condizione

Sono nulle e si considerano non apposte le clausole contrattuali di rinvio agli usi per la
determinazione dei tassi di interesse e di ogni altro prezzo e condizione praticati nonché
quelle che prevedono tassi, prezzi e condizioni più sfavorevoli per i clienti di quelli
pubblicizzati.
Art 117, comma 6
4. IL CONTRATTO (3/3)
• Nei casi di nullità o in mancanza di chiara indicazione sulle condizioni
contrattuali si applicano delle condizioni standard interpretate nel senso più
favorevole per il cliente

a) il tasso nominale minimo e quello massimo, rispettivamente per le operazioni attive e


per quelle passive, dei buoni ordinari del tesoro annuali o di altri titoli similari
eventualmente indicati dal Ministro dell'economia e delle finanze, emessi nei dodici
mesi precedenti la conclusione del contratto o, se più favorevoli per il cliente, emessi
nei dodici mesi precedenti lo svolgimento dell'operazione;
b) gli altri prezzi e condizioni pubblicizzati per le corrispondenti categorie di operazioni
e servizi al momento della conclusione del contratto o, se più favorevoli per il cliente, al
momento in cui l'operazione è effettuata o il servizio viene reso; in mancanza di
pubblicità nulla è dovuto.
Art. 117 comma 7
MODIFICA UNILATERALE DELLE CONDIZIONI
CONTRATTUALI
• In base all’Art.118 T.U.B, un contratto a tempo indeterminato può essere modificato se:
• Previsto esplicitamente dal contratto
• Esiste un giustificato motivo

• Qualunque modifica unilaterale delle condizioni contrattuali deve essere comunicata


espressamente nella Proposta di modifica unilaterale del contratto
• Non possono essere introdotte nuove clausole
• Le modifiche devono essere notificate con un preavviso di 60 gg. Su supporto durevole e senza
spese. Entro la data di entrata in vigore della modifica il recesso è gratuito, se non viene
effettuato le nuove clausole si intendono accettate ed hanno effetto dalla data indicata nella
proposta unilaterale.
• Le modifiche dei tassi di interesse non sono consentite nei contratti a scadenza, a
meno che non derivino da clausole di indicizzazione
• Queste dipendono da modifiche di specifici parametri indicati nel contratto, il cui andamento
non è influenzato dalla volontà delle parti
LE COMUNICAZIONI ALLA
CLIENTELA
• Il contratto bancario è un contratto di durata durante la quale la banca
deve garantire un corretto trasferimento di informazioni
• Le comunicazione alla clientela sono
1. Informazioni sulle variazioni contrattuali al cliente (art. 118 T.U.B.);
2. supporti informativi consuntivi che le banche devono inviare al
cliente (comunicazioni periodiche, art 119 T.U.B.);
3. informazioni su specifiche operazioni effettuate dal cliente
(comunicazioni a richiesta).
COMUNICAZIONI PERIODICHE
• Nei contratti di durata le banche forniscono per iscritto al cliente, alla
scadenza del contratto e comunque almeno una volta all’anno, una
comunicazione completa e chiara in merito allo svolgimento del rapporto
e un quadro aggiornato delle condizioni economiche applicate
• La comunicazione è fatta in forma scritta o su supporto durevole accettato
dal cliente e si sostanzia nell’invio o consegna di un rendiconto e del Aggiorna quello
documento di sintesi delle principali condizioni economiche. allegato al contratto
• Modalità e costi di invio indicate nel contratto; comunicazioni telematiche sempre
gratuite
• In mancanza di opposizione scritta da parte del cliente, gli estratti conto e le
altre comunicazioni periodiche alla clientela si intendono approvati trascorsi
60 gg. dal ricevimento
• Le comunicazioni devono anche informare il cliente sulle norme in materia di
portabilità e rinviare alle guide pratiche
COMUNICAZIONI PERIODICHE –
ALCUNI ESEMPI
• Conto corrente
• estratto conto e documento di sintesi sono inviati con periodicità annuale o, a
scelta del cliente, con periodicità semestrale, trimestrale o mensile; negli estratti
conto sono indicate le modalità di calcolo degli interessi
• Per i consumatori in aggiunta all’estratto conto e al documento di
sintesi, la banca deve
• fornire, gratuitamente e almeno una volta all’anno, il riepilogo delle spese che
include tutte le spese sostenute, il tasso di interesse debitore e gli interessi
addebitati
• Portare l’attenzione su ICC e sulla possibilità di utilizzarlo per confrontare tra
loro servizi
COMUNICAZIONI A RICHIESTA
• Il contratto può prevedere delle spese a carico del cliente solo in caso di
richiesta di informazioni o comunicazioni ulteriori o più frequenti rispetto a
quanto previsto dalle norme o la loro trasmissione con strumenti diversi da
quelli stabiliti nel contratto; tali spese devono essere adeguate e
proporzionate ai costi sostenuti dalla banca (art. 127-bis).
• Il cliente, colui che gli succede a qualunque titolo e colui che subentra
nell’amministrazione dei suoi beni, hanno diritto di ottenere, a proprie spese, entro
un congruo termine e comunque non oltre 90 gg., copia della documentazione
inerente a singole operazioni poste in essere negli ultimi 10 anni. La banca deve
indicare, al momento della richiesta, il presumibile importo delle relative spese,
che non possono superare i costi di produzione di tale documentazione
CHI CONTROLLA GLI INTERMEDIARI?
• Garantire la trasparenza e correttezza degli intermediari nei rapporti con la clientela
rappresenta una componente importante della supervisione bancaria e finanziaria e
si integra con le altre finalità di vigilanza della Banca d’Italia.
• La Banca d’Italia di fatto agisce su due fronti
• Predisposizione di contratti standard e quadri di riferimento a cui le banche sono tenute ad
attenersi nella comunicazione e nella predisposizione di strumenti e servizi
• Nella vigilanza attiva sull’operato delle banche, come disciplinato dal TUB

Al fine di verificare il rispetto delle disposizioni del presente titolo, la Banca d'Italia può acquisire
informazioni, atti e documenti ed eseguire ispezioni presso le banche, gli istituti di moneta elettronica, gli
istituti di pagamento e gli intermediari finanziari.
Art. 128 comma 1

Con deliberazione del CICR, su proposta della Banca d'Italia, sono determinati i criteri di svolgimento delle
procedure di risoluzione delle controversie e di composizione dell'organo decidente, in modo che risulti
assicurata l'imparzialità dello stesso e la rappresentatività dei soggetti interessati. Le procedure devono in
ogni caso assicurare la rapidità, l'economicità della soluzione delle controversie e l'effettività della tutela.
Art 128-bis comma 2
COSA COMPORTA IL CONTROLLO?
• La Banca d’Italia dispone anche di misure precise per rettificare eventuali
inadempienze o non conformità rilevate nell’operato degli intermediari

1. Qualora nell'esercizio dei controlli previsti dall'articolo 128 emergano irregolarità , la Banca
d'Italia può: a) inibire ai soggetti che prestano le operazioni e i servizi disciplinati dal presente
titolo la continuazione dell'attività, anche di singole aree o sedi secondarie, e ordinare la
restituzione delle somme indebitamente percepite e altri comportamenti conseguenti;
b) inibire specifiche forme di offerta, promozione o conclusione di contratti disciplinati dal
presente titolo;
c) disporre in via provvisoria la sospensione, per un periodo non superiore a novanta giorni, delle
attività di cui alle lettere a) e b), laddove sussista particolare urgenza;
d) pubblicare i provvedimenti di cui al presente articolo sul sito web della Banca d'Italia e disporre
altre forme di pubblicazione, eventualmente a cura e spese dell'intermediario (1).
Art. 128-ter
FOCUS: IL TASSO DI INTERESSE (1/2)
• Le modalità di calcolo degli interessi sono disciplinate dal T.U. bancario (art. 120, comma
2) e dalla delibera del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio (CICR) 3
agosto 2016, n. 343.
a) nei rapporti di conto corrente o di conto di pagamento sia assicurata, nei confronti della clientela,
la stessa periodicità nel conteggio degli interessi sia debitori sia creditori, comunque non inferiore ad
un anno; gli interessi sono conteggiati il 31 dicembre di ciascun anno e, in ogni caso, al termine del
rapporto per cui sono dovuti;
b) gli interessi debitori maturati, ivi compresi quelli relativi a finanziamenti a valere su carte di
credito, non possono produrre interessi ulteriori, salvo quelli di mora, e sono calcolati esclusivamente
sulla sorte capitale; per le aperture di credito regolate in conto corrente e in conto di pagamento, per
gli sconfinamenti anche in assenza di affidamento ovvero oltre il limite del fido
Art 120, comma 2

• Gli interessi debitori maturati non possono produrre interessi, salvo quelli di mora, e
sono contabilizzati separatamente rispetto al capitale.
• Il divieto di capitalizzazione non riguarda gli altri oneri a carico del cliente (commissioni e
spese), che possono essere addebitati sul conto corrente secondo la periodicità prevista
nel contratto
FOCUS: IL TASSO DI INTERESSE (2/2)

• La periodicità con cui gli interessi sono capitalizzati influenza i


costi che il cliente sopporta
• Capitalizzazione = il calcolo di interessi sugli interessi ->
anatocismo
• Differenza importante tra tasso di interesse effettivo e
nominale!
• Infatti la capitalizzazione aumenta il capitale a debito (debito
iniziale + interessi del trimestre precedente) e determina un
aumento degli interessi totali
• Ovviamente la movimentazione ed eventuali altri oneri su cui è
invece possibile calcolare interessi aumentano ulteriormente la
differenza tra tasso effettivo e nominale.

• Vediamo un semplice esempio numerico!


TASSO DI INTERESSE EFFETTIVO
Legge di equivalenza dei tassi Calcolo tasso effettivo

1  ik   1  in   1  ie   
k n k
ik 
ie   1    1
k  frazione d'anno  n   k  
ik = tasso infrannuale (semplice) ie = tasso effettivo (composto)
in = tasso annuo composto k = periodicità di capitalizzazione
ie = tasso effettivo (composto)
k = periodicità di capitalizzazione
ECCOCI ALL’ESEMPIO

• Conto corrente con saldo passivo


• Saldo Iniziale Passivo al 01/01/2017 = 100.000.
• Movimentazione = Nessuna (situazione irreale ma utile per capire ).
• Tasso debitore annuale = 12 %
Ma se l’interesse è calcolato trimestralmente?

Data Contabile Data Valuta Movimento Movimento Descrizione Movimento


Dare Avere
01/01/2017 01/01/2017 100.000 Saldo Iniziale al 01/01/2014
… … … …
31/12/2017 31/12/2017 12.000 Interessi passivi al 12% su 100.000
31/12/2017 31/12/2017 112.000 Saldo Finale al 31/12/2017

Tasso di interesse annuale nominale 12% -> 12,000 di interessi


ESEMPIO CON INTERESSE TRIMESTRALE
• Immaginiamo che la banca operi la seguente considerazione
• Tasso annuale 12% = 4* tasso trimestrale 3%
• Viene calcolato un interesse del 3% ogni trimestre

Data Data Valuta Movimenti Dare Movimenti Avere Descrizione Movimenti


Contabile
01/01/2017 01/01/2017 100.000 Saldo Iniziale al 01/01/2017
… … Nessun Movimento
31/03/2017 31/03/2017 3.000 Interessi passivi al 3% su 100.000
… … Saldo 103.000
30/06/2017 30/06/2017 3.090 Interessi passivi al 3% su 103.000
… … Saldo 106.090
30/09/2017 30/09/2017 3.183 Interessi passivi al 3% su 106.090
… … Saldo 109.273
31/12/2017 31/12/2017 3.278 Interessi passivi al 3% su 109.2723
31/12/2017 31/12/2017 112.551 Saldo Finale al 31/12/2017

Interesse effettivamente pagato =12,551!!!


LA CAPITALIZZAZIONE
È IMPORTANTE
• Con interessi annuali pari al 12%
abbiamo un interesse a debito pari a
12,000 €
• Con la capitalizzazione trimestrale dello
stesso interesse nominale annuale
abbiamo che il monte interessi sale a
12,551€
• Inoltre nel nostro esempio non ci sono
né oneri né spese
• Oneri e spese non sono esclusi dalla
capitalizzazione e andrebbero ad
aumentare ulteriormente gli interessi
passivi
GESTIONE DEI RECLAMI
• Le banche mettono in atto interventi organizzativi per garantire i principi di
trasparenza e correttezza dei comportamenti
• Completezza, chiarezza e accessibilità informazioni;
• Adeguatezza dei prodotti e servizi.
• Tra le procedure interne messe in atto per garantire la trasparenza
assumono particolare rilevanza le procedure legate ad alla gestione di
eventuali reclami da parte dei clienti.
• La credibilità di queste procedure si sostanzia nella costituzione di
• Un soggetto preposto efficace e il più possibile indipendente
• Procedure chiare e tempistiche rapide
GESTIONE DEI RECLAMI
• Obiettivi minimi
• garantire risposte rapide ed esaurienti
• Favorire il superamento delle problematiche evidenziate dai reclami
• Salvaguardia della qualità delle relazioni con i clienti

• Soggetto preposto deve essere indipendente rispetto alle funzioni aziendali


preposte alla distribuzione dei servizi
• Procedure da seguire
• Chiaramente definite sia in ingresso (da parte dei clienti) che in uscita (risposta della
banca)
• Devono includere modalità di trattamento dei reclami e i tempi massimi di risposta,
che non possono essere superiori a 60 giorni dalla ricezione del reclamo
Link al
sito
RECLAMI – VALUTAZIONE
E RISPOSTA
• Durante il reclamo: interazione gratuita con il
personale preposto o i call center
• Risposta ai reclami deve essere rapida ed
esauriente:
• Se fondato, cosa farà la banca e in che tempi
• Se infondato, perché e come adire Arbitro
Bancario e Finanziario (ABF) o altro percorso
stragiudiziale come la mediazione
L’ARBITRO BANCARIO E FINANZIARIO
• Organismo indipendente ed imparziale sostenuto
dalla Banca d’Italia, a cui tutte le banche devono
aderire
• Valuta controversie sorte dopo il 2009 relative a
operazioni e servizi bancari e finanziari,
indipendentemente dal valore
• Costo del ricorso 20€, rimborsati se fondato
• Pronuncia entro 90 giorni (+altri 90 in caso di
complessità)
• Rimborsa solo fino a 200,000€
• Decisioni non vincolanti per le parti ma rese
pubbliche a costo dell’intermediario
DECISIONI DELL’ ABF
• Le decisioni dell’ABF non sono vincolanti per le parti
• È quindi possibile ricorrere all’autorità giudiziaria o a ogni altro mezzo
previsto dall’ordinamento per la tutela dei diritti e interessi delle parti
• Se la banca non si adegua alla pronuncia dell’ABF la notizia
• è pubblicata sul sito internet dell’ABF per cinque anni (meno se autorità
giudiziaria dà ragione all’intermediario)
• È inserita in evidenza sulla pagina iniziale del sito internet della banca per sei
mesi.
• La pubblicità del mancato adeguamento incentiva le banche a
recepire le decisioni dell’ABF per evitare conseguenze negative in
termini di immagine e reputazione.

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