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1) Funzioni delle banche

Le principali funzioni delle banche sono:


Funzione di intermediazione creditizia, ovvero raccolta di somme di denaro dai risparmiatori e
successiva concessione delle stesse per finanziare i soggetti in deficit;
Funzione monetaria, ovvero predisposizione di strumenti in grado di sostituire la moneta legale
nei pagamenti, come la moneta cartolare (assegni bancari e circolari) e la moneta scritturale ed
elettronica (bonifici, pagamenti con carte di credito e bancomat, etc.);
Funzione di prestazione di servizi, ovvero fornitura di servizi alla clientela che non sono
strettamente collegati all'intermediazione creditizia ma che svolgono l'importante funzione di
migliorare l'immagine dell'istituto di credito e la situazione economica dell'impresa;
Funzione di trasmissione della politica economica e monetaria, infatti spesso le politiche in
materia economica vengono realizzate imponendo alle banche la variazione del limite di riserva
obbligatoria o l'effettuazione di operazioni di mercato aperto.

Ovviamente ognuna delle funzioni fondamentali sopra indicate comprende un gran numero di
attivit.
Le attivit di trasmissione della politica economica e monetaria non sono vere e proprie attivit
bancarie.

2)La disciplina bancaria

Autorizzazione
allesercizio dellattivit (dismessa la possibilit di fare ricorso
al criterio delle esigenze economiche di mercato) si fonda sulla verifica della
sussistenza di specifiche condizioni che siano garanzia di una sana e
prudente gestione.

Forma societaria
, limitata alla societ per azioni o alla societ cooperativa
per azioni a responsabilit limitata (banche popolari e banche di credito
cooperativo).

Assunzione di partecipazioni
: rilevanti nel capitale delle banche (principio
della separatezza tra la banca e lindustria) in base al quale ai soggetti che
svolgono in misura rilevante attivit dimpresa in settori non bancari n

finanziari inibita lacquisizione di partecipazioni eccedenti il 15% del capitale


di una banca

Le forme della vigilanza:


vigilanza informativa, ispettiva e regolamentare.
Questultima assegna alla Banca dItalia il potere di emanare, in conformit
delle deliberazioni del CICr, disposizioni di carattere generale.
... per completare il quadro
normativo

Specifiche disposizioni regolano profili di trasparenza nello


svolgimento delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari,
dettando regole concernenti pubblicit e condizioni contrattuali.

La disciplina delle crisi si articola intorno alle tradizionali procedure


dellamministrazione straordinaria e della liquidazione coatta
amministrativa; apposite disposizioni concernono lapplicazione di tali
procedure ai gruppi bancari.

Sono regolati appositi sistemi di garanzia dei depositanti, cui le


banche italiane devono aderire, che intervengono effettuando
rimborsi in caso di liquidazione coatta amministrativa di banche
autorizzate in Italia.
... per completare il quadro
normativo

Con il
Testo Unico Finanziario
alle banche viene consentito di
svolgere tutti i servizi di investimento esercitabili dalle altre imprese
di investimento, inclusi quelli di negoziazione.

Lautorizzazione allesercizio da parte delle banche dei servizi e


dellattivit di investimento rilasciata dalla Banca dItalia.

Con la
legge per la tutela del risparmio
(l. 262 del 2005):

la nomina e la durata in carica, non pi illimitata, del governatore


della Banca dItalia e degli altri componenti del vertice della stessa;

la trasparenza dei contratti bancari, con il coinvolgimento, per taluni


profili, della CONSOB affianco alla Banca dItalia;

labolizione della disposizione in base alla quale lofferta al pubblico


di prodotti finanziari emessi da banche non richiedeva la
predisposizione di un prospetto informativo
Le Autorit Creditizie

Le autorit creditizie hanno il compito di controllare loperato


delle banche e degli altri intermediari finanziari, esercitando i
poteri di vigilanza loro attribuiti, avendo riguardo alla sana e
prudente gestione dei soggetti vigilati, alla stabilit complessiva,
allefficienza e alla competitivit del sistema finanziario, nonch
allosservanza delle disposizioni in materia creditizia (art. 5
TUB).

Le autorit creditizie indicate nel titolo I (art. 1


9) del Testo Unico
Bancario sono tre: il Comitato Interministeriale per il Credito e il
risparmio (CICr), il ministro dellEconomia e delle Finanze e la
Banca dItalia;
Il CICR

Ha lalta vigilanza in materia di credito e di tutela del risparmio;

Il CICr composto dal ministro dellEconomia e delle Finanze, che


lo presiede, dal ministro del Commercio internazionale, dal
ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, dal ministro
dello Sviluppo economico, dal ministro delle Infrastrutture, dal
ministro dei Trasporti e dal ministro per le Politiche comunitarie.
Alle sedute partecipa il governatore della Banca dItalia, con
funzioni di tipo consultivo.

Il CICr validamente costituito con la presenza della maggioranza


dei suoi membri e delibera con il voto favorevole della
maggioranza dei presenti. Per lesercizio delle proprie funzioni si
avvale della Banca dItalia.
Il ministro Economia e Finanze (art. 3 del TUB)

Presiede il CICr e adotta con decreto i provvedimenti di sua competenza;

Ha poteri di intervento in caso di crisi bancarie, determinando lapertura dei


procedimenti di amministrazione straordinaria e di liquidazione coatta delle
banche;

Ha poteri sanzionatori su proposta della Banca dItalia.

Definisce, mediante regolamenti propri, i requisiti di onorabilit dei soci e di


professionalit degli esponenti aziendali delle banche (art. 25, 26 TUB).

Ha facolt di sottoporre preventivamente i suoi provvedimenti al CICr, ma, in


caso di urgenza, sostituisce il CICr stesso, potendo dare notizia al comitato
interministeriale dei provvedimenti assunti in tali circostanze nella prima
riunione successiva, che deve essere convocata entro trenta giorni.
La Banca dItalia (articolo 4 del Tub)

Nellesercizio delle funzioni di vigilanza, la banca centrale:


formulale proposte per le deliberazioni di competenza del CICr previste nei titoli II
(Banche) e III (Vigilanza) e nellarticolo 107 (intermediari iscritti nellelenco speciale
tenuto dalla Banca dItalia);

emana regolamenti nei casi previsti dalla legge;

impartisce istruzioni e adotta i provvedimenti di carattere particolare di sua


competenza.

La Banca dItalia determina e rende pubblici i principi e i criteri dellattivit di


vigilanza e stabilisce i termini per provvedere, individua il responsabile del
procedimento, indica i motivi delle decisioni e pubblica i provvedimenti aventi
carattere generale nel rispetto del principio della trasparenza.

Fra i compiti della Banca dItalia vi anche la pubblicazione annuale di una


relazione sullattivit di vigilanza.

Le competenze in tema di tutela della concorrenza sono state trasferite dalla


Banca dItalia allAutorit Garante del Mercato e della Concorrenza con la
Legge n. 262 del 28 dicembre 2005, a decorrere dal gennaio 2006.
La Consob

non classificabile fra le autorit creditizie, ma ha poteri di controllo e


regolamentari nei confronti delle banche che prestano servizi
dinvestimento, intervenendo, fra laltro, nel regolamentare la prestazione
di tali servizi e nel definire gli obblighi informativi delle societ quotate.

I suoi compiti sono:

il
controllo di trasparenza
: esercitato in relazione ai prodotti finanziari
con lo scopo di fornire agli investitori tutti gli elementi necessari a una
scelta di investimento consapevole e chiara;

il
controllo di correttezza
: esercitato sugli intermediari con lo scopo di
proteggere linvestitore da comportamenti scorretti che possano
danneggiarlo;

il
controllo sui mercati
: finalizzato a garantire efficienza e sicurezza
nelle contrattazioni in strumenti finanziari e nella formazione dei prezzi.
CONSOB e Banca
dItalia

La vigilanza sulle banche, che esercitano servizi di

investimento spetta, secondo il principio della


distribuzione funzionale:
1.
alla CONSOB per quanto concerne il rispetto delle
regole di trasparenza e correttezza nei
comportamenti;
2.
alla Banca dItalia per quanto riguarda la stabilit
patrimoniale e il contenimento dei rischi.
La trasparenza delle condizioni contrattuali

Comunicazioni alla clientela


: nei contratti di durata gli intermediari forniscono
per iscritto almeno una volta allanno, una comunicazione completa e chiara in
merito allo svolgimento del rapporto che si intende approvata trascorsi sessanta
giorni dal ricevimento.

Tecniche di comunicazione a distanza


: forme di contatto con la clientela, che
non comportano la presenza fisica e simultanea del cliente e della banca
(telefono, posta, internet)

linformativa precontrattuale;

le comunicazioni non richieste;

la stipula del contratto

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