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Soluzioni foglio 3

1 ottobre 2020

Esercizio 1. Discutere, al variare del parametro k ∈ R, l’insieme delle


soluzioni dei seguenti sistemi lineari.

x1 + kx2 + 2kx3 = 1
1. S : x1 + x2 = 1 ;
2x2 − 2x3 = 0


kx1 − x2 + 2x3 = 0
2. S : 3x1 + kx3 = 0 ;
(k + 1)x1 − x2 = 1


x1 + kx2 = k − 1
3. S : 2kx1 − x2 − x3 = 1 ;
−2x1 − kx2 = k + 1


x1 + kx3 = k − 2

x2 + x3 = 1

4. S : ;

 (k − 1)x1 + x2 + 2x3 = 1
kx1 − x3 = k − 2


x1 + kx2 + 2x3 = k + 1

(k + 1)x3 = 0

5. S : ;

 −kx1 + kx2 + 2x3 = k + 1
2x1 − 2x2 − 2x3 = 0


x1 − x2 = 1

kx1 + x2 + 2x3 = k

6. S : ;
kx − kx2 = 1
 1


(3 − k)x2 + 3x3 = 1

x1 − x2 + kx3 = k − 1

kx2 = k − 1

7. S : .

 2kx1 + 3x2 + 2x3 = k − 1
2x1 + x2 + (k + 1)x3 = k − 1

1
Soluzione esercizio 1. 1. Siano
 
1 k 2k
A = 1 1 0 ,
0 2 −2
 
1 k 2k 1
B = 1 1 0 1 ,
0 2 −2 0

la matrice incompleta e completa rispettivamente.


Calcoliamo il rango di A

det A = −2 + 0 + 4k − 0 + 2k − 0 = 6k − 2 = 2(3k − 1).

Studiamo dunque l’equazione

2(3k − 1) = 0.

Essa ha come unica soluzione


1
k= .
3
Da questo si deduce che se k 6= 13 allora rg A = 3. Se k = 13 , si ha che

1 13 23
 

A = 1 1 0  ,
0 2 −2
 
1 1
e quindi, poiché det = 2 6= 0, si deduce che rg A = 2 (non è 3
0 2
perché per k = 31 si ha che det A = 0).
Calcoliamo il rango di B. Se k 6= 13 si ha che 3 = rg A ≤ rg B ≤
min{3, 4} = 3, dunque rg B = 3. Se k = 31 , si ha che

1 13 23 1
 

B = 1 1 0 1 .
0 2 −2 0
 
1 1
Poiché det = 2 6= 0, si deduce che 2 ≤ rg B ≤ 3. Ma i due
0 2
minori di ordine 3 che contengono il minore di ordine 2 scelto hanno
determinante nullo (poiché uno è proprio A che sappiamo avere deter-
minante nullo per k = 13 e l’altro ha due colonne uguali), quindi per il
teorema dell’orlando rg B = 2.
Applicando il teorema di Rouché-Capelli si ottiene che se k 6= 13 allora
rg A = 3 = rg B e quindi il sistema è determinato (cioè ammette

2
un’unica soluzione), se invece k = 31 allora rg A = 2 = rg B e quindi il
sistema ammette ∞3−2 = ∞1 soluzioni.
Se k 6= 13 l’unica soluzione si può ottenere, ad esempio, utilizzando il
metodo di Cramer ed è 
x1 = 1
x2 = 0 .
x3 = 0

Se k = 13 le soluzioni, ponendo ad esempio x2 = t ∈ R come parametro


e scartando la prima equazione, sono della forma

x1 = 1 − t
x2 = t .
x3 = t

2. Siano
 
k −1 2
A= 3 0 k ,
k+1 −1 0
 
k −1 2 0
B= 3 0 k 0 ,
k+1 −1 0 1

la matrice incompleta e completa rispettivamente.


Calcoliamo il rango di A

det A = 0 − k(k + 1) − 6 − 0 − 0 + k 2 = −k − 6.

Studiamo dunque l’equazione

−k − 6 = 0.

Essa ha come unica soluzione

k = −6.

Da questo si deduce che se k 6= −6 allora rg A = 3. Se k = −6, si ha


che
 
−6 −1 2
A= 3 0 −6 ,
−5 −1 0
 
−6 −1
e quindi, poiché det = 3 6= 0, si deduce che rg A = 2 (non
3 0
è 3 perché per k = −6 si ha che det A = 0).

3
Calcoliamo il rango di B. Se k 6= −6 si ha che 3 = rg A ≤ rg B ≤
min{3, 4} = 3, dunque rg B = 3. Se k = −6, si ha che
 
−6 −1 2 0
B= 3 0 −6 0 .
−5 −1 0 1
 
−1 2 0
Poiché det  0 −6 0 = 6 + 0 + 0 − 0 − 0 − 0 = 6 6= 0, si deduce
−1 0 1
che rg B = 3.
Applicando il teorema di Rouché-Capelli si ottiene che se k 6= −6
allora rg A = 3 = rg B e quindi il sistema è determinato (cioè ammette
un’unica soluzione), se invece k = −6 allora rg A = 2 < 3 = rg B e
quindi il sistema è incompatibile (cioè non ammette soluzioni).
Se k 6= −6 l’unica soluzione si può ottenere, ad esempio, utilizzando il
metodo di Cramer ed è 
k
x1 = k+6

2 −6 .
x2 = kk+6
x = − 3

3 k+6

3. Siano
 
1 k 0
A =  2k −1 −1 ,
−2 −k 0
 
1 k 0 k−1
B =  2k −1 −1 1 ,
−2 −k 0 k + 1
la matrice incompleta e completa rispettivamente.
Calcoliamo il rango di A
det A = 0 + 2k + 0 − 0 − 0 − k = k.
Studiamo dunque l’equazione
k = 0.
Essa ha come unica soluzione
k = 0.
Da questo si deduce che se k 6= 0 allora rg A = 3. Se k = 0, si ha che
 
1 0 0
A =  0 −1 −1 ,
−2 0 0

4
 
1 0
e quindi, poiché det = −1 6= 0, si deduce che rg A = 2 (non
0 −1
è 3 perché per k = 0 si ha che det A = 0).
Calcoliamo il rango di B. Se k 6= 0 si ha che 3 = rg A ≤ rg B ≤
min{3, 4} = 3, dunque rg B = 3. Se k = 0, si ha che
 
1 0 0 −1
B =  0 −1 −1 1  .
−2 0 0 1
 
1 0 −1
Poiché det  0 −1 1  = −1 + 0 + 0 + 2 − 0 − 0 = 1 6= 0, si deduce
−2 0 1
che rg B = 3.
Applicando il teorema di Rouché-Capelli si ottiene che se k 6= 0 allora
rg A = 3 = rg B e quindi il sistema è determinato (cioè ammette
un’unica soluzione), se invece k = 0 allora rg A = 2 < 3 = rg B e
quindi il sistema è incompatibile (cioè non ammette soluzioni).
Se k 6= 0 l’unica soluzione si può ottenere, ad esempio, utilizzando il
metodo di Cramer ed è

x1 = −2k
x2 = 3k−1
k .
 −4k3 −4k+1
x3 = k

4. Siano
 
1 0 k
 0 1 1
A=
k − 1
,
1 2
k 0 −1
 
1 0 k k−2
 0 1 1 1 
B=
k − 1
,
1 2 1 
k 0 −1 k − 2

la matrice incompleta e completa rispettivamente.


Calcoliamo il rango di A. Si ha che
 
1 0 k
det 0 1 1  = −1 + 0 + 0 − k 2 − 0 − 0 = −k 2 − 1.
k 0 −1

Studiamo l’equazione
−k 2 − 1 = 0.

5
Essa non ha soluzioni reali. Quindi rg A = 3 per ogni k ∈ R (perché
esiste sempre un minore di ordine 3 con determinante non nullo).
Calcoliamo il rango di B. Sviluppiamo il determinante lungo la seconda
colonna
   
1 k k−2 1 k k−2
det B = 1 det k − 1 2 1  − 1 det 0 1 1 =
k −1 k − 2 k −1 k − 2
= −k 3 + k 2 + 4k − 4 = −k 2 (k − 1) + 4(k − 1) = (k − 1)(4 − k 2 ) =
= (k − 1)(2 − k)(2 + k).

Studiamo dunque l’equazione

(k − 1)(2 − k)(2 + k) = 0.

Essa ha soluzioni

k=1
k = −2
k = 2.

Da questo si deduce che se k 6= 1 ∧ k 6= −2 ∧ k 6= 2 allora rg B = 4.


Se k = 1 ∨ k = −2 ∨ k = 2, si ha che rg B = 3 (perché si può sempre
trovare un minore di ordine tre con determinante non nullo in quanto
A ha rango tre per ogni k ∈ R e quindi basta prendere un opportuno
minore di ordine tre di A).
Applicando il teorema di Rouché-Capelli si ottiene che se k = 1 ∨ k =
−2 ∨ k = 2 allora rg A = 3 = rg B e quindi il sistema è determinato
(cioè ammette un’unica soluzione), se invece k 6= 1 ∧ k 6= −2 ∧ k 6= 2
allora rg A = 3 < 4 = rg B e quindi il sistema è incompatibile (cioè
non ammette soluzioni).
Se k = 1 l’unica soluzione si può ottenere, ad esempio, utilizzando il
metodo di Cramer al sistema ottenuto scartando la prima equazione
ed è 
x1 = −1
x2 = 1 .
x3 = 0

Se k = 2 l’unica soluzione si può ottenere, ad esempio, utilizzando il


metodo di Cramer al sistema ottenuto scartando la prima equazione
ed è 
x1 = 0
x2 = 1 .
x3 = 0

6
Se k = −2 l’unica soluzione si può ottenere, ad esempio, utilizzando
il metodo di Cramer al sistema ottenuto scartando la prima equazione
ed è
x1 = 45

x2 = − 95 .
x3 = 12

5

5. Siano
 
1 k 2
 0 0 k + 1
A=
−k k
,
2 
2 −2 −2
 
1 k 2 k+1
 0 0 k+1 0 
B=
−k k
,
2 k + 1
2 −2 −2 0

la matrice incompleta e completa rispettivamente.


Calcoliamo il rango di A. Si ha che i determinanti dei minori di ordine
3 di A sono
 
1 k 2
det  0 0 k + 1 = −k 3 − 2k 2 − k = −k(k 2 + 2k + 1) = −k(k + 1)2 ,
−k k 2
 
1 k 2
det 0 0 k + 1 = 2k 2 + 4k + 2 = 2(k 2 + 2k + 1) = 2(k + 1)2 ,
2 −2 −2
 
1 k 2
det −k k 2  = −2k 2 + 2k + 4 = −2(k 2 − k − 2) = −2(k + 1)(k − 2),
2 −2 −2
 
0 0 k+1
det −k k 2  = 0.
2 −2 −2

Studiamo il sistema
−k(k + 1)2 = 0


2(k + 1)2 = 0


−2(k + 1)(k − 2) = 0

0=0

dove ai membri di sinistra ci sono i determinanti appena calcolati. Tale


sistema ammette come unica soluzione k = −1, cioè k = −1 è l’unico
valore di k che annulla contemporaneamente i determinanti di tutti

7
tre di A. Quindi per k 6= −1 si ha che rg A = 3.
i minori diordine 
1 2
Poiché det = −2 − 4 = −6 6= 0, si deduce che per k = −1 si
2 −2
ha rg A = 2.
Calcoliamo il rango di B. Sviluppiamo il determinante lungo la seconda
riga
 
1 k k+1
det B = −(k + 1) det −k k k + 1 =
2 −2 0
= (−k − 1)(2k 2 + 4k + 2) = −2(k + 1)3 .

Poiché anche in questo caso il determinante si annulla sono per k = −1,


si deduce che se k 6= −1 allora rg B = 4. Se invece k = −1 si ha che
 
1 −1 2 0
0 0 0 0
B= 1 −1 2 0 ,

2 −2 −2 0
 
1 2
e si osserva facilmente che det = −6 6= 0. Inoltre si verifica
2 −2
facilmente che tutti i minori di ordine tre che contengono il minore
di ordine due scelto hanno determinante nullo (perché tutti o hanno
una colonna di tutti zeri o hanno una riga di tutti zeri o hanno due
righe uguali), quindi per il teorema dell’orlando si ha che rg B = 2 per
k = −1.
Applicando il teorema di Rouché-Capelli si ottiene che se k = −1 allora
rg A = 2 = rg B e quindi il sistema ammette ∞3−2 = ∞1 soluzioni,
se invece k 6= −1 allora rg A = 3 < 4 = rg B e quindi il sistema è
incompatibile (cioè non ammette soluzioni).
Se k = −1 le soluzioni, ponendo ad esempio x2 = t ∈ R come parame-
tro e scartando la seconda e la terza equazione, sono della forma

x1 = t
x2 = t .
x3 = 0

8
6. Siano
 
1 −1 0
k 1 2
A=
k −k
,
0
0 3−k 3
 
1 −1 0 1
k 1 2 k
B=
k −k
,
0 1
0 3−k 3 1

la matrice incompleta e completa rispettivamente.


Calcoliamo il rango di A. Si ha che i determinanti dei minori di ordine
3 di A sono
 
1 −1 0
det k
 1 2 = 0,
k −k 0
 
1 −1 0
det k
 1 2 = 5k − 3,
0 3−k 3
 
1 −1 0
det k
 −k 0 = 0,
0 3−k 3
 
k 1 2
det k −k 0 = −5k 2 + 3k = −k(5k − 3),
0 3−k 3

Studiamo il sistema 

0=0
5k − 3 = 0


0=0
−k(5k − 3) = 0

dove ai membri di sinistra ci sono i determinanti appena calcolati. Tale


sistema ammette come unica soluzione k = 53 , cioè k = 35 è l’unico
valore di k che annulla contemporaneamente i determinanti di tutti i
minori di ordine tre di A. Quindi per k 6= 53 si ha che rg A = 3. Poiché
 
1 0
det = 3 6= 0, si deduce che per k = 53 si ha rg A = 2.
0 3

9
Calcoliamo il rango di B. Sviluppiamo il determinante lungo la terza
colonna
   
1 −1 1 1 −1 1
det B = −2 det k −k 1 − 3 det k 1 k =
0 3−k 1 k −k 1
= 5k 2 − 8k + 3 = (k − 1)(5k − 3).

Studiamo dunque l’equazione

(k − 1)(5k − 3) = 0.

Essa ha soluzioni

k=1
3
k= .
5
Da questo si deduce che se k 6= 1 ∧ k 6= 53 allora rg B = 4. Se k = 1,
si ha che rg B = 3 (perché si può sempre trovare un minore di ordine
tre con determinante non nullo in quanto A ha rango tre per k = 1
e quindi basta prendere un opportuno minore di ordine tre di A). Se
k = 35 si ha che
 
−1 0 1
1
3 1 2 3
B= 5 5
 3 − 3 0 1 ,
5 5
0 12
5 3 1
 
1 0 1
da cui det  35 0 1 = 0 + 0 + 9
5 − 0 − 0 − 3 = − 65 6= 0 e quindi
0 3 1
rg B = 3.
Applicando il teorema di Rouché-Capelli si ottiene che se k = 1 allora
rg A = 3 = rg B e quindi il sistema è determinato (cioè ammette
un’unica soluzione), se invece k 6= 1 ∧ k 6= 35 allora rg A = 3 < 4 = rg B
e quindi il sistema è incompatibile (cioè non ammette soluzioni) e se
k = 35 allora rg A = 2 < 3 = rg B e quindi il sistema è incompatibile.
Se k = 1 l’unica soluzione si può ottenere, ad esempio, utilizzando il
metodo di Cramer al sistema ottenuto scartando la prima equazione
ed è 
x1 = 0
x2 = −1 .
x3 = 1

10
7. Siano
 
1 −1 k
0 k 0 
A=
2k 3
,
2 
2 1 k+1
 
1 −1 k k−1
0 k 0 k − 1
B= ,
2k 3 2 k − 1
2 1 k+1 k−1

la matrice incompleta e completa rispettivamente.


Calcoliamo il rango di A. Si ha che i determinanti dei minori di ordine
3 di A sono
 
1 −1 k
det  0 k 0 = 2k − 2k 3 = −2k(k 2 − 1) = −2k(k − 1)(k + 1),
2k 3 2
 
1 −1 k
det 0 k 0  = −k 2 + k = −k(k − 1),
2 1 k+1
 
1 −1 k
det 2k 3 2  = 4k 2 − k − 3 = (k − 1)(4k + 3),
2 1 k+1
 
0 k 0
det 2k 3 2  = 4k − 2k 3 − 2k 2 = −2k(k 2 + k − 2) = −2k(k − 1)(k + 2),
2 1 k+1

Studiamo il sistema


−2k(k − 1)(k + 1) = 0
−k(k − 1) = 0


(k − 1)(4k + 3) = 0
−2k(k − 1)(k + 2) = 0

dove ai membri di sinistra ci sono i determinanti appena calcolati. Tale


sistema ammette come unica soluzione k = 1, cioè k = 1 è l’unico
valore di k che annulla contemporaneamente i determinanti di tutti i
minori
 di ordine
 tre di A. Quindi per k 6= 1 si ha che rg A = 3. Poiché
1 −1
det = 3 6= 0, si deduce che per k = 1 si ha rg A = 2.
2 1

11
Calcoliamo il rango di B. Sviluppiamo il determinante lungo la seconda
riga
   
1 k k−1 1 −1 k
det B = k det 2k 2 k − 1 + (k − 1) det 2k 3 2 =
2 k+1 k−1 2 1 k+1
= k(3k 2 − 6k + 3) + (k − 1)(4k 2 − k − 3) =
= 3k(k − 1)2 + (k − 1)(4k 2 − k − 3) =
= (k − 1)(3k 2 − 3k + 4k 2 − k − 3) =
= (k − 1)(7k 2 − 4k − 3) = (k − 1)2 (7k + 3).

Studiamo dunque l’equazione

(k − 1)2 (7k + 3) = 0.

Essa ha soluzioni

k=1
3
k=− .
7
Da questo si deduce che se k 6= 1 ∧ k 6= − 37 allora rg B = 4. Se k = − 37 ,
si ha che rg B = 3 (perché si può sempre trovare un minore di ordine
tre con determinante non nullo in quanto A ha rango tre per k = − 73
e quindi basta prendere un opportuno minore di ordine tre di A). Se
k = 1 si ha che
 
1 −1 1 0
0 1 0 0
B= 2 3 2 0 ,

2 1 2 0
 
1 −1
da cui det = 1 6= 0 e quindi 2 ≤ rg B ≤ 3. Poiché rg A =
0 1
2 per k = 1 tutti i minori di ordine tre di A hanno determinante
nullo. Consideriamo quindi i minori di ordine tre di B che non sono
anche minori di A e che contengono il minore 2 × 2 considerato. Essi
hanno sempre determinante nullo poiché possiedono una colonna di
tutti elementi uguali a zero. Quindi, per il teroema dell’orlando, rg B =
2 per k = 1.
Applicando il teorema di Rouché-Capelli si ottiene che se k = − 37
allora rg A = 3 = rg B e quindi il sistema è determinato (cioè ammette
un’unica soluzione), se invece k 6= 1 ∧ k 6= − 37 allora rg A = 3 < 4 =
rg B e quindi il sistema è incompatibile (cioè non ammette soluzioni)

12
e se k = 1 allora rg A = 2 = rg B e quindi il sistema ammette ∞3−2 =
∞1 soluzioni.
Se k = − 37 l’unica soluzione si può ottenere, ad esempio, utilizzando il
metodo di Cramer al sistema ottenuto scartando la quarta equazione
ed è
x1 = − 23

x2 = 10
3 .
x3 = −6

Se k = 1 le soluzioni, ponendo ad esempio x3 = t ∈ R come parametro


e scartando le ultime due equazioni, sono della forma

x1 = −t
x2 = 0 .
x3 = t

Esercizio 2. Siano dati uno spazio vettoriale V su R e un insieme di vettori


I = {v1 , . . . , vn ∈ V } che è un sistema di generatori di V . Dire se I è una
base (cioè è un insieme di generatori linearmente indipendenti) per V oppure
no. Per verificare l’indipendenza lineare si calcoli il rango della matrice che
ha come colonne i vettori dati.
   
2 1 1
1. V = R , v1 = , v2 = ;
2 0
√ ! √ !
2
  3
1
2. V = R2 , v1 = , v2 = √22 , v3 = 2
1 ;
1 2
2
       
1 1 1 1
3. V = R2 , v1 = , v2 = , v3 = , v4 = ;
0 1 2 3
     
1 2 6
4. V = R3 , v1 = 0, v2 = 3, v3 = 0;
1 0 2
       
1 2 6 0
5. V = R3 , v1 = 0 , v2 = 3 , v3 = 6 , v4 = 2;
      
1 0 2 3
         
1 2 0 0 0
1 0 π   1  0
6. V = R4 , v1 = √ 
0, v2 = 0, v3 =  0 , v4 =  2, v5 = π ;
      
√3
0 0 0 3 0
       
1 2 0 0
1 0 π   1 
7. V = R4 , v1 = √ 
0, v2 = 0, v3 = π , v4 =  2.
    
√3
0 0 0 3

13
Soluzione esercizio 2. Nel seguito si indicherà con A la matrice che ha
come colonne i vettori dati (non necessariamente nell’ordine dato, saranno
messi in un altro ordine se questo semplifica i calcoli).

1. Sia  
1 1
A= .
2 0
Poiché  
1 1
det A = det = 0 − 2 = −2 6= 0,
2 0
si ha che rg A = 2, quindi i 2 vettori dati sono linearmente indipendenti
e dunque tale sistema di generatori è una base per R2 .

2. Sia √ √ !
2 3
1 √2 2
A= 2 1
.
1 2 2
Poiché √ ! √ √
3 1 3 1− 3
1
det 2
1 = − = 6= 0,
1 2
2 2 2
si ha che rg A = 2, quindi i 3 vettori dati sono linearmente dipendenti
e dunque tale sistema di generatori non è una base per R2 .

3. Sia  
1 1 1 1
A= .
0 1 2 3
Poiché  
1 1
det = 1 − 0 = 1 6= 0,
0 1
si ha che rg A = 2, quindi i 4 vettori dati sono linearmente dipendenti
e dunque tale sistema di generatori non è una base per R2 .

4. Sia  
1 2 6
A = 0 3 0  .
1 0 2
Poiché
 
1 2 6
det A = det 0 3 0 = 6 + 0 + 0 − 18 − 0 − 0 = −12 6= 0,
1 0 2

si ha che rg A = 3, quindi i 3 vettori dati sono linearmente indipendenti


e dunque tale sistema di generatori è una base per R3 .

14
5. Sia  
1 2 6 0
A = 0 3 6 2 .
1 0 2 3
Poiché
 
1 2 0
det 0 3 2 = 9 + 4 + 0 − 0 − 0 − 0 = 13 6= 0,
1 0 3

si ha che rg A = 3, quindi i 4 vettori dati sono linearmente dipendenti


e dunque tale sistema di generatori non è una base per R3 .

6. Sia  
1 2 0 0 0
1 0 π 0 √1 
A=
0
.
0 0 π √2
0 0 0 0 33
Poiché  
2 0 0 0
0 π 0 √1  √
det   = 2π 2 3 3 6= 0,
0 0 π √2
0 0 0 33
si ha che rg A = 4, quindi i 5 vettori dati sono linearmente dipendenti
e dunque tale sistema di generatori non è una base per R4 .

7. Sia  
2 1 0 0
0 1 π √1 
A=
0
.
0 π √2
0 0 0 33
Poiché  
2 1 0 0
0 1 π √1  √
det A = det   = 2π 3 3 6= 0,
0 0 π √2 
0 0 0 33
si ha che rg A = 4, quindi i 4 vettori dati sono linearmente indipendenti
e dunque tale sistema di generatori è una base per R4 .

Esercizio 3. Dato un spazio vettoriale V su R, delle basi B1 , . . . , Br per


tale spazio e un vettore v ∈ V , determinare le coordinate del vettore dato
rispetto a ogni base data di V .

15
 
1
1. V = R2 ,
v= ,
1
   
2 1
B1 = , ,
2 0
   
1 1
B2 = , ,
1 −1
   
2 −1
B3 = , ,
−3 −5
( ! !)
1 1
√2

√2
B4 = 3 , 3 .
2 2

0
2. V = R2 ,
v= ,
−7
   
2 1
B1 = , ,
2 0
   
1 1
B2 = , ,
1 −1
   
2 −1
B3 = , ,
−3 −5
( ! !)
1 1
√2

√2
B4 = 3 , 3 .
2 2
 
3
3. V = R3 , v = 0,
1
     
 1 1 −1 
B1 = 1 , −1 ,  1  ,
0 3 0
 
   √   √ 
2 3 
 1

√2   √3 
B2 = 0 ,  2  ,  33  ,

2 √
 0

0

3 
3
     
 1 0 1 
B3 = 0 , 3 , 2 .
2 4 1
 
 
0
4. V = R3 , v = 1,
0

16
     
 1 1 −1 
B1 = 1 , −1 ,  1  ,
0 3 0
 
   √   √ 
2 3 
 1

√2 √3 
B2 = 0 ,  2  ,  33  ,
   
2 √
 0

0

3 
3
     
 1 0 1 
B3 = 0 , 3 , 2 .
2 4 1
 
 
1
Soluzione esercizio 3. 1. Per trovare le coordinate di v = rispet-
1
to a B1 bisogna calcolare gli scalari x1 , x2 ∈ R che rendono vera la
combinazione lineare
     
2 1 1
x1 + x2 = .
2 0 1
Questo equivale a risolvere il sistema

2x1 + x2 = 1
2x1 = 1

1 + x2 = 1
x1 = 21

x2 = 0
.
x1 = 12
Quindi le coordinate di v rispetto a B1 sono
x1 = 12

.
x2 = 0
 
1
Per trovare le coordinate di v = rispetto a B2 bisogna calcolare
1
gli scalari x1 , x2 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
     
1 1 1
x1 + x2 = .
1 −1 1
Questo equivale a risolvere il sistema

x1 + x2 = 1
x1 − x2 = 1

x1 = 1 − x2
1 − x2 − x2 = 1

x1 = 1
.
x2 = 0

17
Quindi le coordinate di v rispetto a B2 sono

x1 = 1
.
x2 = 0
 
1
Per trovare le coordinate di v = rispetto a B3 bisogna calcolare
1
gli scalari x1 , x2 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
     
2 −1 1
x1 + x2 = .
−3 −5 1

Questo equivale a risolvere il sistema



2x1 − x2 = 1
−3x1 − 5x2 = 1

x2 = 2x1 − 1
−3x1 − 10x1 + 5 = 1
5

x2 = − 13
4 .
x1 = 13

Quindi le coordinate di v rispetto a B3 sono


4

x1 = 13
5 .
x2 = − 13
 
1
Per trovare le coordinate di v = rispetto a B4 bisogna calcolare
1
gli scalari x1 , x2 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
! !  
1 1
− 1
x1 √23 + x2 √32 = .
2 2
1

Questo equivale a risolvere il sistema


(
1 1
2 x1 − 2 x
√ √2
=1
3 3
2 x1 + 2 x2 = 1

x
√1 = x2 +√2 √
3x2 + 2 3 + 3x2 = 2
(
x1 = x2 + √
2 √ √
x2 = 2 3 = 1−√3 3 = 3−3
2−2√ 3
3
( √
3+3
x1 = √ 3
.
x2 = 3−3 3

18
Quindi le coordinate di v rispetto a B4 sono
( √
x1 = √3+3
3 .
x2 = 3−33

 
0
2. Per trovare le coordinate di v = rispetto a B1 bisogna calcolare
−7
gli scalari x1 , x2 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
     
2 1 0
x1 + x2 = .
2 0 −7

Questo equivale a risolvere il sistema



2x1 + x2 = 0
2x1 = −7

x2 = 7
.
x1 = − 72

Quindi le coordinate di v rispetto a B1 sono

x1 = − 72

.
x2 = 7
 
0
Per trovare le coordinate di v = rispetto a B2 bisogna calcolare
−7
gli scalari x1 , x2 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
     
1 1 0
x1 + x2 = .
1 −1 −7

Questo equivale a risolvere il sistema



x1 + x2 = 0
x1 − x2 = −7

x1 = −x2
x2 = 27
x1 = − 27

.
x2 = 27

Quindi le coordinate di v rispetto a B2 sono

x1 = − 72

.
x2 = 27

19
 
0
Per trovare le coordinate di v = rispetto a B3 bisogna calcolare
−7
gli scalari x1 , x2 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
     
2 −1 0
x1 + x2 = .
−3 −5 −7

Questo equivale a risolvere il sistema



2x1 − x2 = 0
−3x1 − 5x2 = −7

x2 = 2x1
−3x1 − 10x1 = −7
14

x2 = 13
7 .
x1 = 13

Quindi le coordinate di v rispetto a B3 sono


7

x1 = 13
14 .
x2 = 13
 
0
Per trovare le coordinate di v = rispetto a B4 bisogna calcolare
−7
gli scalari x1 , x2 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
! !  
1 1
− 0
x1 √23 + x2 √32 = .
2 2
−7

Questo equivale a risolvere il sistema


(
1 1
2 x1 − 2 x
√ √2
=0
3 3
2 x1 + 2 x2 = −7

x
√1 = x2 √
3x1 + 3x1 = −14
( √
x2 = − 7√ 3
3 .
x1 = − 7 3 3

Quindi le coordinate di v rispetto a B4 sono


( √
x1 = − 7√ 3
3 .
x2 = − 7 3 3

20
 
3
3. Per trovare le coordinate di v = 0 rispetto a B1 bisogna calcolare
1
gli scalari x1 , x2 , x3 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
       
1 1 −1 3
x1 1 + x2 −1 + x3 1
      = 0 .

0 3 0 1

Questo equivale a risolvere il sistema



x1 + x2 − x3 = 3
x1 − x2 + x3 = 0
3x2 = 1

x1 = 83 + x3

8
+ x3 − 13 + x3 = 0
3
x2 = 13
x1 = 32

x3 = − 76 .
x2 = 13

Quindi le coordinate di v rispetto a B1 sono

x1 = 32

x2 = 13 .
x3 = − 76

 
3
Per trovare le coordinate di v = 0 rispetto a B2 bisogna calcolare
1
gli scalari x1 , x2 , x3 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
√  √   
  2 3
1 √2  √3  3
  2
x1 0 + x2   + x3  3  = 0 .
  3 
2 √
0 0 3 1
3

Questo equivale a risolvere il sistema


 √ √
2 3
x√1 + 2 x√2 + 3 x3 = 3

2
√2 2
x + 33 x3 = 0

 3
x3 = 1
 3
x1 = 3 √
x2 = − √ 2.
x3 = 3

21
Quindi le coordinate di v rispetto a B2 sono

x1 = 3 √
x2 = −
√ 2.
x3 = 3

 
3
Per trovare le coordinate di v = 0 rispetto a B3 bisogna calcolare

1
gli scalari x1 , x2 , x3 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
       
1 0 1 3
x1 0 + x2 3 + x3 2 = 0 .
      
2 4 1 1

Questo equivale a risolvere il sistema



x1 + x3 = 3
3x2 + 2x3 = 0
2x1 + 4x2 + x3 = 1


x1 = 3 − x3
x2 = − 23 x3
6 − 2x3 − 83 x3 + x3 = 1

x1 = 18

11
10
x2 = − 11 .
15
x3 = 11

Quindi le coordinate di v rispetto a B3 sono

x1 = 18

11
10
x2 = − 11 .
15
x3 = 11

 
0
4. Per trovare le coordinate di v = 1 rispetto a B1 bisogna calcolare
0
gli scalari x1 , x2 , x3 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
       
1 1 −1 0
x1 1 + x2 −1 + x3  1  = 1 .
0 3 0 0

22
Questo equivale a risolvere il sistema

x1 + x2 − x3 = 0
x1 − x2 + x3 = 1
3x2 = 0


x1 = x3
x3 = 21
x2 = 0

x1 = 21

x3 = 21 .
x2 = 0

Quindi le coordinate di v rispetto a B1 sono

x1 = 12

x2 = 0 .
x3 = 21

 
0
Per trovare le coordinate di v = 1 rispetto a B2 bisogna calcolare
0
gli scalari x1 , x2 , x3 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
√  √   
  2 3
1 √2  √3  0
x1 0 + x2  2  + x3  33  = 1 .
 
2 √
0 0 3 0
3

Questo equivale a risolvere il sistema


 √ √
2 3
x√1 + 2 x√2 + 3 x3 = 0

2
√2 2
x + 33 x3 = 1

 3
x3 = 0
 3
x1 = −1 √
x2 = 2 .
x3 = 0

Quindi le coordinate di v rispetto a B2 sono



x1 = √−1
x = 2.
 2
x3 = 0

23
 
0
Per trovare le coordinate di v = 1 rispetto a B3 bisogna calcolare
0
gli scalari x1 , x2 , x3 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
       
1 0 1 0
x1 0 + x2 3 + x3 2 = 1 .
2 4 1 0
Questo equivale a risolvere il sistema

x1 + x3 = 0
3x2 + 2x3 = 1
2x1 + 4x2 + x3 = 0


x1 = −x3
x2 = 1−2x3
3

4−8x3
−2x3 + 3 + x3 = 0

4

x1 = − 11
1
x2 = 11 .
4
x3 = 11

Quindi le coordinate di v rispetto a B3 sono


4

x1 = − 11
1
x2 = 11 .
4
x3 = 11

Esercizio 4. Dati i seguenti sistemi lineari omogenei, dire a quale spazio vet-
toriale V appartengono le soluzioni, trovare una base per lo spazio vettoriale
W definito da tale sistema (cioè il sottospazio vettoriale W di V generato
dalle soluzioni del sistema) e dire quanto vale la dimensione di W .

x1 + x2 − x3 = 0
1. S : ;
2x1 − 3x2 = 0

−x1 − x2 = 0
2. S : x2 + x3 = 0 ;
x1 − x3 − x4 = 0


5x1 − 2x2 = 0
3. S : ;
x1 + 3x3 − 6x4 = 0

x1 + 2x2 − x5 = 0
4. S : ;
x3 + x4 = 0

3x1 − x7 = 0
5. S : 2x2 + 3x3 = 0 .
x1 + x6 − 2x7 = 0

24
Soluzione esercizio 4. Si ricordi che lo spazio vettoriale contenente le
soluzioni di un sistema lineare omogeneo è Rn , dove n è il numero di variabili
del sistema. Inoltre si ricordi che un sistema lineare omogeneo è sempre
compatibile (poiché ammette sempre la soluzione banale, cioè la soluzione in
cui tutte le variabili sono uguali a zero), ma non è detto che sia determinato
(cioè potrebbe non avere la soluzione banale come unica soluzione). Infatti,
poiché i termini noti sono tutti uguali a zero la matrice completa B del
sistema ha rango sempre uguale al rango della matrice incompleta A. Quindi,
per sapere se il sistema lineare omogeneo ha una o infinite soluzioni (e in
quest’ultimo caso per sapere da quanti parametri dipendono) è sufficiente
calcolare il rango di A. Infine si ricordi che la dimensione su R del sottospazio
vettoriale W definito dal sistema lineare omogeneo è uguale al numero di
parametri da cui dipendono le soluzioni del sistema (quindi se il sistema è
determinato si ha che dimR W = 0 poiché W è lo spazio vettoriale banale
composto solo da zero).

1. Poiché S ha 3 variabili si ha che W ⊂ R3 . Sia


 
1 1 −1
A= ,
2 −3 0
 
1 1
poiché det = −5 6= 0, si ha che rg A = 2, quindi S ha ∞3−2 =
2 −3
∞1 soluzioni. Da questo si deduce che dimR W = 1. Per determinare
W risolviamo il sistema scegliendo x3 come parametro.

x1 + x2 − x3 = 0
2x1 − 3x2 = 0

x1 = x3 − x2
2x3 − 2x2 − 3x2 = 0
x1 = 35 x3

,
x2 = 25 x3

e ponendo x3 = t si ha

x1 = 35 t

x2 = 52 t .
x3 = t

Quindi
 3  
 5t 
W =  25 t , t ∈ R ,
t
 

25
 
3
e ponendo, ad esempio, t = 5 si ottiene v1 = 2, che è una base per
5
W su R (sappiamo che è sufficiente un solo vettore non nullo poiché la
dimensione di W è 1).
2. Poiché S ha 4 variabili si ha che W ⊂ R4 . Sia
 
−1 −1 0 0
A= 0 1 1 0 ,
1 0 −1 −1
 
−1 0 0
poiché det 1
 1 0  = 1 + 0 + 0 − 0 − 0 − 0 = 1 6= 0, si ha che
0 −1 −1
rg A = 3, quindi S ha ∞4−3 = ∞1 soluzioni. Da questo si deduce che
dimR W = 1. Per determinare W risolviamo il sistema scegliendo x2
come parametro.

−x1 − x2 = 0
x2 + x3 = 0
x1 − x3 − x4 = 0


x1 = −x2
x3 = −x2
x4 = −x2 + x2


x1 = −x2
x3 = −x2 ,
x4 = 0

e ponendo x2 = t si ha


x1 = −t
x2 =t

.
x = −t
 3


x4 =0
Quindi
  

 −t 

t
  
W =  ,t ∈ R ,
 

 −t 

0
 
 
1
−1
e ponendo, ad esempio, t = −1 si ottiene v1 =   1 , che è una base

0
per W su R (sappiamo che è sufficiente un solo vettore non nullo poiché
la dimensione di W è 1).

26
3. Poiché S ha 4 variabili si ha che W ⊂ R4 . Sia
 
5 −2 0 0
A= ,
1 0 3 −6
 
5 −2
poiché det = 2 6= 0, si ha che rg A = 2, quindi S ha ∞4−2 =
1 0
∞2 soluzioni. Da questo si deduce che dimR W = 2. Per determinare
W risolviamo il sistema scegliendo x1 e x4 come parametri.

5x1 − 2x2 = 0
x1 + 3x3 − 6x4 = 0
x2 = 25 x1

,
x3 = 6x43−x1

e ponendo x1 = t e x4 = s si ha

 x1 =t
= 52 t

x2

.
x = 6s−t
 3 3


x4 =s

Quindi
  
 t 
 5 
 
t

W =  2  , t, s ∈ R .
 6s−t 

 3 

s
 

 
6
 15 
Ponendo, ad esempio, t = 6 e s = 0 si ottiene v1 =  −2, ponendo

0
 
0
0
invece t = 0 e s = 1 si ottiene v2 =  2. Per tali scelte di t e s

1
si ha che v1 , v2 sono linearmente indipendenti e quindi essi sono una
base per W su R (sappiamo che sono sufficienti due vettori linearmente
indipendenti poiché la dimensione di W è 2).

4. Poiché S ha 5 variabili si ha che W ⊂ R5 . Sia


 
1 2 0 0 −1
A= ,
0 0 1 1 0

27
 
2 0
poiché det = 2 6= 0, si ha che rg A = 2, quindi S ha ∞5−2 = ∞3
0 1
soluzioni. Da questo si deduce che dimR W = 3. Per determinare W
risolviamo il sistema scegliendo x2 , x4 e x5 come parametri.

x1 + 2x2 − x5 = 0
x3 + x4 = 0

x1 = x5 − 2x2
,
x3 = −x4

e ponendo x2 = t, x4 = s e x5 = r si ha


 x1 = r − 2t
x2 = t


x3 = −s .
x = s

 4



x5 = r

Quindi
  

 r − 2t 

t

 






W = 
 −s  , t, s, r ∈ R .



 s  


 
r
 

 
−2
1
 
Ponendo, ad esempio, t = 1, s = 0 e r = 0 si ottiene v1 =   0 ,

0
0
 
0
0
 
ponendo invece t = 0, s = 1 e r = 0 si ottiene v2 =  −1, ponendo

1
0
 
1
0
 
invece t = 0, s = 0 e r = 1 si ottiene v3 =  0. Per tali scelte di

0
1
t, s e r si ha che v1 , v2 , v3 sono linearmente indipendenti e quindi essi
sono una base per W su R (sappiamo che sono sufficienti tre vettori
linearmente indipendenti poiché la dimensione di W è 3).

28
5. Poiché S ha 5 variabili (non importa come vengono denominate) si ha
che W ⊂ R5 . Sia
 
3 0 0 0 −1
A = 0 2 3 0 0 ,
1 0 0 1 −2
 
3 0 0
poiché det 0 2 0 = 6 6= 0, si ha che rg A = 3, quindi S ha
1 0 1
∞5−3 = ∞2 soluzioni. Da questo si deduce che dimR W = 4. Per
determinare W risolviamo il sistema scegliendo x1 e x3 come parametri.

3x1 − x7 = 0
2x2 + 3x3 = 0
x1 + x6 − 2x7 = 0


x7 = 3x1
x2 = − 32 x3
x6 = 6x1 − x1


x7 = 3x1
x2 = − 32 x3 ,
x6 = 5x1

e ponendo x1 = t e x3 = s si ha

x1
 =t
x2 = − 32 s


x3 =s .
x6 = 5t



x7 = 3t

Quindi
  
 t 
3 
 
− s

 

 2 


W =  s  , t, s ∈ R .
 


 5t  


 
3t
 

 
1
0
 
0, ponendo
Ponendo, ad esempio, t = 1 e s = 0 si ottiene v1 =  
5
3

29
 
0
−3
 
invece t = 0 e s = 2 si ottiene v2 =   2 . Per tali scelte di t e s

0
0
si ha che v1 , v2 sono linearmente indipendenti e quindi essi sono una
base per W su R (sappiamo che sono sufficienti due vettori linearmente
indipendenti poiché la dimensione di W è 2).

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