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1 ottobre 2020
1
Soluzione esercizio 1. 1. Siano
1 k 2k
A = 1 1 0 ,
0 2 −2
1 k 2k 1
B = 1 1 0 1 ,
0 2 −2 0
2(3k − 1) = 0.
1 13 23
A = 1 1 0 ,
0 2 −2
1 1
e quindi, poiché det = 2 6= 0, si deduce che rg A = 2 (non è 3
0 2
perché per k = 31 si ha che det A = 0).
Calcoliamo il rango di B. Se k 6= 13 si ha che 3 = rg A ≤ rg B ≤
min{3, 4} = 3, dunque rg B = 3. Se k = 31 , si ha che
1 13 23 1
B = 1 1 0 1 .
0 2 −2 0
1 1
Poiché det = 2 6= 0, si deduce che 2 ≤ rg B ≤ 3. Ma i due
0 2
minori di ordine 3 che contengono il minore di ordine 2 scelto hanno
determinante nullo (poiché uno è proprio A che sappiamo avere deter-
minante nullo per k = 13 e l’altro ha due colonne uguali), quindi per il
teorema dell’orlando rg B = 2.
Applicando il teorema di Rouché-Capelli si ottiene che se k 6= 13 allora
rg A = 3 = rg B e quindi il sistema è determinato (cioè ammette
2
un’unica soluzione), se invece k = 31 allora rg A = 2 = rg B e quindi il
sistema ammette ∞3−2 = ∞1 soluzioni.
Se k 6= 13 l’unica soluzione si può ottenere, ad esempio, utilizzando il
metodo di Cramer ed è
x1 = 1
x2 = 0 .
x3 = 0
2. Siano
k −1 2
A= 3 0 k ,
k+1 −1 0
k −1 2 0
B= 3 0 k 0 ,
k+1 −1 0 1
det A = 0 − k(k + 1) − 6 − 0 − 0 + k 2 = −k − 6.
−k − 6 = 0.
k = −6.
3
Calcoliamo il rango di B. Se k 6= −6 si ha che 3 = rg A ≤ rg B ≤
min{3, 4} = 3, dunque rg B = 3. Se k = −6, si ha che
−6 −1 2 0
B= 3 0 −6 0 .
−5 −1 0 1
−1 2 0
Poiché det 0 −6 0 = 6 + 0 + 0 − 0 − 0 − 0 = 6 6= 0, si deduce
−1 0 1
che rg B = 3.
Applicando il teorema di Rouché-Capelli si ottiene che se k 6= −6
allora rg A = 3 = rg B e quindi il sistema è determinato (cioè ammette
un’unica soluzione), se invece k = −6 allora rg A = 2 < 3 = rg B e
quindi il sistema è incompatibile (cioè non ammette soluzioni).
Se k 6= −6 l’unica soluzione si può ottenere, ad esempio, utilizzando il
metodo di Cramer ed è
k
x1 = k+6
2 −6 .
x2 = kk+6
x = − 3
3 k+6
3. Siano
1 k 0
A = 2k −1 −1 ,
−2 −k 0
1 k 0 k−1
B = 2k −1 −1 1 ,
−2 −k 0 k + 1
la matrice incompleta e completa rispettivamente.
Calcoliamo il rango di A
det A = 0 + 2k + 0 − 0 − 0 − k = k.
Studiamo dunque l’equazione
k = 0.
Essa ha come unica soluzione
k = 0.
Da questo si deduce che se k 6= 0 allora rg A = 3. Se k = 0, si ha che
1 0 0
A = 0 −1 −1 ,
−2 0 0
4
1 0
e quindi, poiché det = −1 6= 0, si deduce che rg A = 2 (non
0 −1
è 3 perché per k = 0 si ha che det A = 0).
Calcoliamo il rango di B. Se k 6= 0 si ha che 3 = rg A ≤ rg B ≤
min{3, 4} = 3, dunque rg B = 3. Se k = 0, si ha che
1 0 0 −1
B = 0 −1 −1 1 .
−2 0 0 1
1 0 −1
Poiché det 0 −1 1 = −1 + 0 + 0 + 2 − 0 − 0 = 1 6= 0, si deduce
−2 0 1
che rg B = 3.
Applicando il teorema di Rouché-Capelli si ottiene che se k 6= 0 allora
rg A = 3 = rg B e quindi il sistema è determinato (cioè ammette
un’unica soluzione), se invece k = 0 allora rg A = 2 < 3 = rg B e
quindi il sistema è incompatibile (cioè non ammette soluzioni).
Se k 6= 0 l’unica soluzione si può ottenere, ad esempio, utilizzando il
metodo di Cramer ed è
x1 = −2k
x2 = 3k−1
k .
−4k3 −4k+1
x3 = k
4. Siano
1 0 k
0 1 1
A=
k − 1
,
1 2
k 0 −1
1 0 k k−2
0 1 1 1
B=
k − 1
,
1 2 1
k 0 −1 k − 2
Studiamo l’equazione
−k 2 − 1 = 0.
5
Essa non ha soluzioni reali. Quindi rg A = 3 per ogni k ∈ R (perché
esiste sempre un minore di ordine 3 con determinante non nullo).
Calcoliamo il rango di B. Sviluppiamo il determinante lungo la seconda
colonna
1 k k−2 1 k k−2
det B = 1 det k − 1 2 1 − 1 det 0 1 1 =
k −1 k − 2 k −1 k − 2
= −k 3 + k 2 + 4k − 4 = −k 2 (k − 1) + 4(k − 1) = (k − 1)(4 − k 2 ) =
= (k − 1)(2 − k)(2 + k).
(k − 1)(2 − k)(2 + k) = 0.
Essa ha soluzioni
k=1
k = −2
k = 2.
6
Se k = −2 l’unica soluzione si può ottenere, ad esempio, utilizzando
il metodo di Cramer al sistema ottenuto scartando la prima equazione
ed è
x1 = 45
x2 = − 95 .
x3 = 12
5
5. Siano
1 k 2
0 0 k + 1
A=
−k k
,
2
2 −2 −2
1 k 2 k+1
0 0 k+1 0
B=
−k k
,
2 k + 1
2 −2 −2 0
Studiamo il sistema
−k(k + 1)2 = 0
2(k + 1)2 = 0
−2(k + 1)(k − 2) = 0
0=0
7
tre di A. Quindi per k 6= −1 si ha che rg A = 3.
i minori diordine
1 2
Poiché det = −2 − 4 = −6 6= 0, si deduce che per k = −1 si
2 −2
ha rg A = 2.
Calcoliamo il rango di B. Sviluppiamo il determinante lungo la seconda
riga
1 k k+1
det B = −(k + 1) det −k k k + 1 =
2 −2 0
= (−k − 1)(2k 2 + 4k + 2) = −2(k + 1)3 .
2 −2 −2 0
1 2
e si osserva facilmente che det = −6 6= 0. Inoltre si verifica
2 −2
facilmente che tutti i minori di ordine tre che contengono il minore
di ordine due scelto hanno determinante nullo (perché tutti o hanno
una colonna di tutti zeri o hanno una riga di tutti zeri o hanno due
righe uguali), quindi per il teorema dell’orlando si ha che rg B = 2 per
k = −1.
Applicando il teorema di Rouché-Capelli si ottiene che se k = −1 allora
rg A = 2 = rg B e quindi il sistema ammette ∞3−2 = ∞1 soluzioni,
se invece k 6= −1 allora rg A = 3 < 4 = rg B e quindi il sistema è
incompatibile (cioè non ammette soluzioni).
Se k = −1 le soluzioni, ponendo ad esempio x2 = t ∈ R come parame-
tro e scartando la seconda e la terza equazione, sono della forma
x1 = t
x2 = t .
x3 = 0
8
6. Siano
1 −1 0
k 1 2
A=
k −k
,
0
0 3−k 3
1 −1 0 1
k 1 2 k
B=
k −k
,
0 1
0 3−k 3 1
Studiamo il sistema
0=0
5k − 3 = 0
0=0
−k(5k − 3) = 0
9
Calcoliamo il rango di B. Sviluppiamo il determinante lungo la terza
colonna
1 −1 1 1 −1 1
det B = −2 det k −k 1 − 3 det k 1 k =
0 3−k 1 k −k 1
= 5k 2 − 8k + 3 = (k − 1)(5k − 3).
(k − 1)(5k − 3) = 0.
Essa ha soluzioni
k=1
3
k= .
5
Da questo si deduce che se k 6= 1 ∧ k 6= 53 allora rg B = 4. Se k = 1,
si ha che rg B = 3 (perché si può sempre trovare un minore di ordine
tre con determinante non nullo in quanto A ha rango tre per k = 1
e quindi basta prendere un opportuno minore di ordine tre di A). Se
k = 35 si ha che
−1 0 1
1
3 1 2 3
B= 5 5
3 − 3 0 1 ,
5 5
0 12
5 3 1
1 0 1
da cui det 35 0 1 = 0 + 0 + 9
5 − 0 − 0 − 3 = − 65 6= 0 e quindi
0 3 1
rg B = 3.
Applicando il teorema di Rouché-Capelli si ottiene che se k = 1 allora
rg A = 3 = rg B e quindi il sistema è determinato (cioè ammette
un’unica soluzione), se invece k 6= 1 ∧ k 6= 35 allora rg A = 3 < 4 = rg B
e quindi il sistema è incompatibile (cioè non ammette soluzioni) e se
k = 35 allora rg A = 2 < 3 = rg B e quindi il sistema è incompatibile.
Se k = 1 l’unica soluzione si può ottenere, ad esempio, utilizzando il
metodo di Cramer al sistema ottenuto scartando la prima equazione
ed è
x1 = 0
x2 = −1 .
x3 = 1
10
7. Siano
1 −1 k
0 k 0
A=
2k 3
,
2
2 1 k+1
1 −1 k k−1
0 k 0 k − 1
B= ,
2k 3 2 k − 1
2 1 k+1 k−1
Studiamo il sistema
−2k(k − 1)(k + 1) = 0
−k(k − 1) = 0
(k − 1)(4k + 3) = 0
−2k(k − 1)(k + 2) = 0
11
Calcoliamo il rango di B. Sviluppiamo il determinante lungo la seconda
riga
1 k k−1 1 −1 k
det B = k det 2k 2 k − 1 + (k − 1) det 2k 3 2 =
2 k+1 k−1 2 1 k+1
= k(3k 2 − 6k + 3) + (k − 1)(4k 2 − k − 3) =
= 3k(k − 1)2 + (k − 1)(4k 2 − k − 3) =
= (k − 1)(3k 2 − 3k + 4k 2 − k − 3) =
= (k − 1)(7k 2 − 4k − 3) = (k − 1)2 (7k + 3).
(k − 1)2 (7k + 3) = 0.
Essa ha soluzioni
k=1
3
k=− .
7
Da questo si deduce che se k 6= 1 ∧ k 6= − 37 allora rg B = 4. Se k = − 37 ,
si ha che rg B = 3 (perché si può sempre trovare un minore di ordine
tre con determinante non nullo in quanto A ha rango tre per k = − 73
e quindi basta prendere un opportuno minore di ordine tre di A). Se
k = 1 si ha che
1 −1 1 0
0 1 0 0
B= 2 3 2 0 ,
2 1 2 0
1 −1
da cui det = 1 6= 0 e quindi 2 ≤ rg B ≤ 3. Poiché rg A =
0 1
2 per k = 1 tutti i minori di ordine tre di A hanno determinante
nullo. Consideriamo quindi i minori di ordine tre di B che non sono
anche minori di A e che contengono il minore 2 × 2 considerato. Essi
hanno sempre determinante nullo poiché possiedono una colonna di
tutti elementi uguali a zero. Quindi, per il teroema dell’orlando, rg B =
2 per k = 1.
Applicando il teorema di Rouché-Capelli si ottiene che se k = − 37
allora rg A = 3 = rg B e quindi il sistema è determinato (cioè ammette
un’unica soluzione), se invece k 6= 1 ∧ k 6= − 37 allora rg A = 3 < 4 =
rg B e quindi il sistema è incompatibile (cioè non ammette soluzioni)
12
e se k = 1 allora rg A = 2 = rg B e quindi il sistema ammette ∞3−2 =
∞1 soluzioni.
Se k = − 37 l’unica soluzione si può ottenere, ad esempio, utilizzando il
metodo di Cramer al sistema ottenuto scartando la quarta equazione
ed è
x1 = − 23
x2 = 10
3 .
x3 = −6
13
Soluzione esercizio 2. Nel seguito si indicherà con A la matrice che ha
come colonne i vettori dati (non necessariamente nell’ordine dato, saranno
messi in un altro ordine se questo semplifica i calcoli).
1. Sia
1 1
A= .
2 0
Poiché
1 1
det A = det = 0 − 2 = −2 6= 0,
2 0
si ha che rg A = 2, quindi i 2 vettori dati sono linearmente indipendenti
e dunque tale sistema di generatori è una base per R2 .
2. Sia √ √ !
2 3
1 √2 2
A= 2 1
.
1 2 2
Poiché √ ! √ √
3 1 3 1− 3
1
det 2
1 = − = 6= 0,
1 2
2 2 2
si ha che rg A = 2, quindi i 3 vettori dati sono linearmente dipendenti
e dunque tale sistema di generatori non è una base per R2 .
3. Sia
1 1 1 1
A= .
0 1 2 3
Poiché
1 1
det = 1 − 0 = 1 6= 0,
0 1
si ha che rg A = 2, quindi i 4 vettori dati sono linearmente dipendenti
e dunque tale sistema di generatori non è una base per R2 .
4. Sia
1 2 6
A = 0 3 0 .
1 0 2
Poiché
1 2 6
det A = det 0 3 0 = 6 + 0 + 0 − 18 − 0 − 0 = −12 6= 0,
1 0 2
14
5. Sia
1 2 6 0
A = 0 3 6 2 .
1 0 2 3
Poiché
1 2 0
det 0 3 2 = 9 + 4 + 0 − 0 − 0 − 0 = 13 6= 0,
1 0 3
6. Sia
1 2 0 0 0
1 0 π 0 √1
A=
0
.
0 0 π √2
0 0 0 0 33
Poiché
2 0 0 0
0 π 0 √1 √
det = 2π 2 3 3 6= 0,
0 0 π √2
0 0 0 33
si ha che rg A = 4, quindi i 5 vettori dati sono linearmente dipendenti
e dunque tale sistema di generatori non è una base per R4 .
7. Sia
2 1 0 0
0 1 π √1
A=
0
.
0 π √2
0 0 0 33
Poiché
2 1 0 0
0 1 π √1 √
det A = det = 2π 3 3 6= 0,
0 0 π √2
0 0 0 33
si ha che rg A = 4, quindi i 4 vettori dati sono linearmente indipendenti
e dunque tale sistema di generatori è una base per R4 .
15
1
1. V = R2 ,
v= ,
1
2 1
B1 = , ,
2 0
1 1
B2 = , ,
1 −1
2 −1
B3 = , ,
−3 −5
( ! !)
1 1
√2
−
√2
B4 = 3 , 3 .
2 2
0
2. V = R2 ,
v= ,
−7
2 1
B1 = , ,
2 0
1 1
B2 = , ,
1 −1
2 −1
B3 = , ,
−3 −5
( ! !)
1 1
√2
−
√2
B4 = 3 , 3 .
2 2
3
3. V = R3 , v = 0,
1
1 1 −1
B1 = 1 , −1 , 1 ,
0 3 0
√ √
2 3
1
√2 √3
B2 = 0 , 2 , 33 ,
2 √
0
0
3
3
1 0 1
B3 = 0 , 3 , 2 .
2 4 1
0
4. V = R3 , v = 1,
0
16
1 1 −1
B1 = 1 , −1 , 1 ,
0 3 0
√ √
2 3
1
√2 √3
B2 = 0 , 2 , 33 ,
2 √
0
0
3
3
1 0 1
B3 = 0 , 3 , 2 .
2 4 1
1
Soluzione esercizio 3. 1. Per trovare le coordinate di v = rispet-
1
to a B1 bisogna calcolare gli scalari x1 , x2 ∈ R che rendono vera la
combinazione lineare
2 1 1
x1 + x2 = .
2 0 1
Questo equivale a risolvere il sistema
2x1 + x2 = 1
2x1 = 1
1 + x2 = 1
x1 = 21
x2 = 0
.
x1 = 12
Quindi le coordinate di v rispetto a B1 sono
x1 = 12
.
x2 = 0
1
Per trovare le coordinate di v = rispetto a B2 bisogna calcolare
1
gli scalari x1 , x2 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
1 1 1
x1 + x2 = .
1 −1 1
Questo equivale a risolvere il sistema
x1 + x2 = 1
x1 − x2 = 1
x1 = 1 − x2
1 − x2 − x2 = 1
x1 = 1
.
x2 = 0
17
Quindi le coordinate di v rispetto a B2 sono
x1 = 1
.
x2 = 0
1
Per trovare le coordinate di v = rispetto a B3 bisogna calcolare
1
gli scalari x1 , x2 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
2 −1 1
x1 + x2 = .
−3 −5 1
18
Quindi le coordinate di v rispetto a B4 sono
( √
x1 = √3+3
3 .
x2 = 3−33
0
2. Per trovare le coordinate di v = rispetto a B1 bisogna calcolare
−7
gli scalari x1 , x2 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
2 1 0
x1 + x2 = .
2 0 −7
x1 = − 72
.
x2 = 7
0
Per trovare le coordinate di v = rispetto a B2 bisogna calcolare
−7
gli scalari x1 , x2 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
1 1 0
x1 + x2 = .
1 −1 −7
x1 = − 72
.
x2 = 27
19
0
Per trovare le coordinate di v = rispetto a B3 bisogna calcolare
−7
gli scalari x1 , x2 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
2 −1 0
x1 + x2 = .
−3 −5 −7
20
3
3. Per trovare le coordinate di v = 0 rispetto a B1 bisogna calcolare
1
gli scalari x1 , x2 , x3 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
1 1 −1 3
x1 1 + x2 −1 + x3 1
= 0 .
0 3 0 1
x1 = 83 + x3
8
+ x3 − 13 + x3 = 0
3
x2 = 13
x1 = 32
x3 = − 76 .
x2 = 13
x1 = 32
x2 = 13 .
x3 = − 76
3
Per trovare le coordinate di v = 0 rispetto a B2 bisogna calcolare
1
gli scalari x1 , x2 , x3 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
√ √
2 3
1 √2 √3 3
2
x1 0 + x2 + x3 3 = 0 .
3
2 √
0 0 3 1
3
21
Quindi le coordinate di v rispetto a B2 sono
x1 = 3 √
x2 = −
√ 2.
x3 = 3
3
Per trovare le coordinate di v = 0 rispetto a B3 bisogna calcolare
1
gli scalari x1 , x2 , x3 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
1 0 1 3
x1 0 + x2 3 + x3 2 = 0 .
2 4 1 1
x1 = 18
11
10
x2 = − 11 .
15
x3 = 11
x1 = 18
11
10
x2 = − 11 .
15
x3 = 11
0
4. Per trovare le coordinate di v = 1 rispetto a B1 bisogna calcolare
0
gli scalari x1 , x2 , x3 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
1 1 −1 0
x1 1 + x2 −1 + x3 1 = 1 .
0 3 0 0
22
Questo equivale a risolvere il sistema
x1 + x2 − x3 = 0
x1 − x2 + x3 = 1
3x2 = 0
x1 = x3
x3 = 21
x2 = 0
x1 = 21
x3 = 21 .
x2 = 0
x1 = 12
x2 = 0 .
x3 = 21
0
Per trovare le coordinate di v = 1 rispetto a B2 bisogna calcolare
0
gli scalari x1 , x2 , x3 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
√ √
2 3
1 √2 √3 0
x1 0 + x2 2 + x3 33 = 1 .
2 √
0 0 3 0
3
23
0
Per trovare le coordinate di v = 1 rispetto a B3 bisogna calcolare
0
gli scalari x1 , x2 , x3 ∈ R che rendono vera la combinazione lineare
1 0 1 0
x1 0 + x2 3 + x3 2 = 1 .
2 4 1 0
Questo equivale a risolvere il sistema
x1 + x3 = 0
3x2 + 2x3 = 1
2x1 + 4x2 + x3 = 0
x1 = −x3
x2 = 1−2x3
3
4−8x3
−2x3 + 3 + x3 = 0
4
x1 = − 11
1
x2 = 11 .
4
x3 = 11
Esercizio 4. Dati i seguenti sistemi lineari omogenei, dire a quale spazio vet-
toriale V appartengono le soluzioni, trovare una base per lo spazio vettoriale
W definito da tale sistema (cioè il sottospazio vettoriale W di V generato
dalle soluzioni del sistema) e dire quanto vale la dimensione di W .
x1 + x2 − x3 = 0
1. S : ;
2x1 − 3x2 = 0
−x1 − x2 = 0
2. S : x2 + x3 = 0 ;
x1 − x3 − x4 = 0
5x1 − 2x2 = 0
3. S : ;
x1 + 3x3 − 6x4 = 0
x1 + 2x2 − x5 = 0
4. S : ;
x3 + x4 = 0
3x1 − x7 = 0
5. S : 2x2 + 3x3 = 0 .
x1 + x6 − 2x7 = 0
24
Soluzione esercizio 4. Si ricordi che lo spazio vettoriale contenente le
soluzioni di un sistema lineare omogeneo è Rn , dove n è il numero di variabili
del sistema. Inoltre si ricordi che un sistema lineare omogeneo è sempre
compatibile (poiché ammette sempre la soluzione banale, cioè la soluzione in
cui tutte le variabili sono uguali a zero), ma non è detto che sia determinato
(cioè potrebbe non avere la soluzione banale come unica soluzione). Infatti,
poiché i termini noti sono tutti uguali a zero la matrice completa B del
sistema ha rango sempre uguale al rango della matrice incompleta A. Quindi,
per sapere se il sistema lineare omogeneo ha una o infinite soluzioni (e in
quest’ultimo caso per sapere da quanti parametri dipendono) è sufficiente
calcolare il rango di A. Infine si ricordi che la dimensione su R del sottospazio
vettoriale W definito dal sistema lineare omogeneo è uguale al numero di
parametri da cui dipendono le soluzioni del sistema (quindi se il sistema è
determinato si ha che dimR W = 0 poiché W è lo spazio vettoriale banale
composto solo da zero).
e ponendo x3 = t si ha
x1 = 35 t
x2 = 52 t .
x3 = t
Quindi
3
5t
W = 25 t , t ∈ R ,
t
25
3
e ponendo, ad esempio, t = 5 si ottiene v1 = 2, che è una base per
5
W su R (sappiamo che è sufficiente un solo vettore non nullo poiché la
dimensione di W è 1).
2. Poiché S ha 4 variabili si ha che W ⊂ R4 . Sia
−1 −1 0 0
A= 0 1 1 0 ,
1 0 −1 −1
−1 0 0
poiché det 1
1 0 = 1 + 0 + 0 − 0 − 0 − 0 = 1 6= 0, si ha che
0 −1 −1
rg A = 3, quindi S ha ∞4−3 = ∞1 soluzioni. Da questo si deduce che
dimR W = 1. Per determinare W risolviamo il sistema scegliendo x2
come parametro.
−x1 − x2 = 0
x2 + x3 = 0
x1 − x3 − x4 = 0
x1 = −x2
x3 = −x2
x4 = −x2 + x2
x1 = −x2
x3 = −x2 ,
x4 = 0
e ponendo x2 = t si ha
x1 = −t
x2 =t
.
x = −t
3
x4 =0
Quindi
−t
t
W = ,t ∈ R ,
−t
0
1
−1
e ponendo, ad esempio, t = −1 si ottiene v1 = 1 , che è una base
0
per W su R (sappiamo che è sufficiente un solo vettore non nullo poiché
la dimensione di W è 1).
26
3. Poiché S ha 4 variabili si ha che W ⊂ R4 . Sia
5 −2 0 0
A= ,
1 0 3 −6
5 −2
poiché det = 2 6= 0, si ha che rg A = 2, quindi S ha ∞4−2 =
1 0
∞2 soluzioni. Da questo si deduce che dimR W = 2. Per determinare
W risolviamo il sistema scegliendo x1 e x4 come parametri.
5x1 − 2x2 = 0
x1 + 3x3 − 6x4 = 0
x2 = 25 x1
,
x3 = 6x43−x1
e ponendo x1 = t e x4 = s si ha
x1 =t
= 52 t
x2
.
x = 6s−t
3 3
x4 =s
Quindi
t
5
t
W = 2 , t, s ∈ R .
6s−t
3
s
6
15
Ponendo, ad esempio, t = 6 e s = 0 si ottiene v1 = −2, ponendo
0
0
0
invece t = 0 e s = 1 si ottiene v2 = 2. Per tali scelte di t e s
1
si ha che v1 , v2 sono linearmente indipendenti e quindi essi sono una
base per W su R (sappiamo che sono sufficienti due vettori linearmente
indipendenti poiché la dimensione di W è 2).
27
2 0
poiché det = 2 6= 0, si ha che rg A = 2, quindi S ha ∞5−2 = ∞3
0 1
soluzioni. Da questo si deduce che dimR W = 3. Per determinare W
risolviamo il sistema scegliendo x2 , x4 e x5 come parametri.
x1 + 2x2 − x5 = 0
x3 + x4 = 0
x1 = x5 − 2x2
,
x3 = −x4
e ponendo x2 = t, x4 = s e x5 = r si ha
x1 = r − 2t
x2 = t
x3 = −s .
x = s
4
x5 = r
Quindi
r − 2t
t
W =
−s , t, s, r ∈ R .
s
r
−2
1
Ponendo, ad esempio, t = 1, s = 0 e r = 0 si ottiene v1 = 0 ,
0
0
0
0
ponendo invece t = 0, s = 1 e r = 0 si ottiene v2 = −1, ponendo
1
0
1
0
invece t = 0, s = 0 e r = 1 si ottiene v3 = 0. Per tali scelte di
0
1
t, s e r si ha che v1 , v2 , v3 sono linearmente indipendenti e quindi essi
sono una base per W su R (sappiamo che sono sufficienti tre vettori
linearmente indipendenti poiché la dimensione di W è 3).
28
5. Poiché S ha 5 variabili (non importa come vengono denominate) si ha
che W ⊂ R5 . Sia
3 0 0 0 −1
A = 0 2 3 0 0 ,
1 0 0 1 −2
3 0 0
poiché det 0 2 0 = 6 6= 0, si ha che rg A = 3, quindi S ha
1 0 1
∞5−3 = ∞2 soluzioni. Da questo si deduce che dimR W = 4. Per
determinare W risolviamo il sistema scegliendo x1 e x3 come parametri.
3x1 − x7 = 0
2x2 + 3x3 = 0
x1 + x6 − 2x7 = 0
x7 = 3x1
x2 = − 32 x3
x6 = 6x1 − x1
x7 = 3x1
x2 = − 32 x3 ,
x6 = 5x1
e ponendo x1 = t e x3 = s si ha
x1
=t
x2 = − 32 s
x3 =s .
x6 = 5t
x7 = 3t
Quindi
t
3
− s
2
W = s , t, s ∈ R .
5t
3t
1
0
0, ponendo
Ponendo, ad esempio, t = 1 e s = 0 si ottiene v1 =
5
3
29
0
−3
invece t = 0 e s = 2 si ottiene v2 = 2 . Per tali scelte di t e s
0
0
si ha che v1 , v2 sono linearmente indipendenti e quindi essi sono una
base per W su R (sappiamo che sono sufficienti due vettori linearmente
indipendenti poiché la dimensione di W è 2).
30