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Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte I)
20
100 80
1. calcolarne le caratteristiche inerziali; 2. disegnarne lellisse centrale dinerzia; 3. disegnarne il nocciolo centrale dinerzia. Nota: tutte le lunghezze sono espresse in cm
SOLUZIONE: La sezione possiede un asse di simmetria ortogonale che dovr contenere il baricentro e coincidere con uno degli assi principali centrali. Per complicare un po le cose, consideriamo i tre rettangoli mostrati in figura. Scelto il sistema di riferimento (O,x,y), si ottengono:
y
b2
b1 b3
h1
3
h2
h3
x O
a) Area della sezione
A = A1 A2 A3 = (80 100) (30 80) (30 80) = 3.200,00 cm 2
da cui
xG = Sy A = 128000 = 40,0 cm , 3200 yG = S x 208000 = = 65,0 cm A 4800
per cui
J = J x ' = 2.906.666,6667 cm 4 , J = J y ' = 906.666,6667 cm4 , J = 0,0000 cm 4
ovvero
2 2 + = 1, 283,35 908,36
h) Nocciolo centrale dinerzia Il nocciolo centrale dinerzia di una sezione la figura piana convessa luogo dei centri relativi delle rette del piano che non tagliano la sezione data. Per la sua costruzione occorre considerare linviluppo delle rette tangenti alla sezione che non la intersecano (il contorno della sezione convessificata). Nel caso in esame, tale inviluppo costituito dalle rette 1-1 e 4-4, parallele allasse , con i centri relativi 1 e 4 disposti sullasse (V. Figura successiva), dalle due rette 3-3 e 5-5, parallele allasse con i centri relativi 3 e 5 disposti sullasse , ed infine dalle due rette oblique 2-2 e 6-6 con centri relativi 2 e 6 da determinare completamente. Si dimostra facilmente che se il contorno della sezione convessificata una poligonale chiusa con n vertici, anche il nocciolo centrale costituito da una poligonale chiusa con lo stesso numero di vertici; in particolare, ad ogni lato del contorno della sezione convessificata corrisponde un vertice del nocciolo (centro relativo comune alle rette che hanno il proprio centro relativo sul lato considerato) e viceversa Per determinare analiticamente il nocciolo centrale dinerzia occorrer innanzitutto determinare le coordinate ed dei vertici del contorno della sezione convessificata rispetto al riferimento centrale principale (G, , ). Ci si effettua attraverso le semplici relazioni
cos sin x xG = sin cos y y G 4
dove x ed y sono le coordinate del punto nel sistema di riferimento originale (O, x, y), xG ed yG le coordinate del baricentro nello stesso riferimento ed infine langolo, anchesso noto, di cui ruotato il riferimento principale rispetto al sistema parallelo baricentrico (G, x, y). Successivamente, si utilizza la relazione:
0 0 + 2 +1 = 0 , 2
che definisce la retta r0 avente per centro relativo il punto P0 ( 0 , 0 ) . Imponendo che tale retta passi per i vertici consecutivi P1 (1 , 1 ) e P2 ( 2 , 2 ) del lato 1-2 del contorno della sezione convessificata, le coordinate del vertice corrispondente del nocciolo P0 ( 0 , 0 ) risultano
1 1 1 2 2 ,e 0 = 1 1 2 2 1 0 = 2 1 2 1 1 2 1 2
Il nocciolo centrale dinerzia della sezione data, mostrato nella figura successiva. I suoi vertici sono: 1 (0.0, 13.974) , 2 (8.242, 9.909) , 3 (7.083, 0.0) , 4 (0.0, 25.952) , 5 (7.083, 0.0) e 6 (8.242, 9.909) .
5 3
6
2 3 5 4 1 G 6 5 3
1 6 2
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento)
Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte I)
80 20 40 20
80 100
20
1. calcolarne le caratteristiche inerziali; 2. disegnarne lellisse centrale dinerzia; 3. disegnarne il nocciolo centrale dinerzia. Nota: le dimensioni sono espresse in cm.
SOLUZIONE:
La sezione possiede un asse di simmetria ortogonale che dovr contenere il baricentro e coincidere con uno degli assi principali centrali. Considerati i tre rettangoli mostrati in figura e scelto il sistema di riferimento (O,x,y), si ottengono:
y
b1 b2 b3
h1
h3
O
a) Area della sezione
h2
da cui
xG = Sy A = 192000 = 40,0 cm , 4800 yG = S x 208000 = 43,3 cm . A 4800
1 1 1 3 2 3 2 J y = J y1 + J y 2 + J y 3 = h1 b13 + h2 b2 + A2 xG2 + h3 b3 + A3 xG3 = 3 12 12 1 1 1 J y = (100 203 ) + (20 403 ) + 800 40 2 + (100 203 ) + 2000 70 2 = 3 12 12 J y = 266.666,6667 + 106.666,6667 + 1.280.000 + 66.666,6667 + 9.800.000 = 11.520.000,0000 cm 4 J xy = J xy1 + J xy 2 + J xy 3 = A1 xG1 yG1 + A2 xG2 yG2 + A3 xG3 yG3 = J xy = 2000 10 50 + 800 40 10 + 2000 70 50 = 8.320.000,0000 cm 4
per cui
J = J x ' = 4.426.666,6667 cm 4 , J = J y ' = 3.840.000,0000 cm 4 , J = 0,0000 cm 4
h) Nocciolo centrale dinerzia Le rette tangenti alla sezione che non la intersecano sono le due rette 1-1 e 3-3 parallele a , per cui i loro centri relativi 1 e 3 dovranno giacere sullasse , e le due rette 2-2 e 4-4, parallele a , aventi i centri relativi 2 e 4 disposti sullasse . Utilizzando la relazione:
0 0 + 2 +1 = 0 , 2
che definisce la retta r0 avente per centro relativo il punto P0 ( 0 , 0 ) , si ottiene il nocciolo centrale dinerzia della sezione data, i cui vertici sono: 1 (0.0, 21.282) , 2 (20.0, 0.0) , 3 (0.0, 16.275) e 4 (20.0, 0.0) .
4 3
2 3
1 2
G
3
1 4 2
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento)
Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte I) GEOMETRIA DELLE MASSE
100
1. calcolarne le caratteristiche inerziali; 2. disegnare lellisse centrale dinerzia; 3. disegnare il nocciolo centrale dinerzia.
20
SOLUZIONE:
Suddivisa la sezione nei due rettangoli mostrati in figura e scelto il sistema di riferimento (O,x,y), si ottengono:
y
b1 b2
h1
h2
O
a) Area della sezione A = A1 + A2 = (20 100) + (60 20) = 2.000 + 1200 = 3.200,00 cm 2 b) Posizione del baricentro S x = S x1 + S x 2 = A1 yG1 + A2 yG2 = S x = (2000 50) + (1200 10) = 112.000,000 cm3 S y = S y1 + S y 2 = A1 xG1 + A2 xG2 = S y = (2000 10) + (1200 50) = 80.000,000 cm3
da cui
xG = Sy A = S 80000 112000 = 25,0 cm , yG = x = = 35,0 cm 3200 A 3200
c) Momenti del secondordine rispetto al riferimento (O,x,y) 1 1 3 J x = J x1 + J x 2 = b1 h13 + b2 h2 = 3 3 1 J x = [(20 1003 ) + (60 203 )] = 6.826.666,666 6 cm 4 3 1 1 3 2 J y = J y1 + J y 2 = h1 b13 + h2 b2 + A2 xG2 = 3 12 1 1 J y = (100 203 ) + (20 603 ) + 1200 50 2 = 3 12 J y = 266.666,666 6 + 360.000 + 3.000.000 = 3.626.666,666 6 cm 4
J xy = J xy1 + J xy 2 = A1 xG1 yG1 + A2 xG2 yG2 = J xy = 2000 10 50 + 1200 50 10 = 1.600.000,0000 cm 4 d) Momenti rispetto agli assi paralleli baricentrici (centrali)
2 J x ' = J x A yG = 6.826.666,666 6 3200 352 = 2.906.666,666 6 cm 4 2 J y ' = J y A xG = 3.626.666,666 6 3200 252 = 1.626.666,666 6 cm 4
J x ' y ' = J xy A xG yG = 1.600.000 3200 25 35 = 1.200.000,0000 cm 4 e) Direzioni e momenti dinerzia principali centrali tan(2) = da cui = inoltre J = J = J x' + J y ' 2 J x' + J y ' 2 + 1 ( J x ' J y ' ) 2 + 4 J x2' y ' = 3.626.666,666 6 cm 4 , 2 1 ( J x ' J y ' ) 2 + 4 J x2' y ' = 906.666,666 6 cm 4 , 2 2 J x' y' J x' J y' = 2 (1.200.000) = 1.875 2.906.666,6666 1.626.666,6666
g) Ellisse centrale dinerzia Lellisse cercata ha equazione: 2 2 2 2 + 2 = 1 , ovvero + = 1, 2 283,32 1.133,3 3 ed rappresentata nella figura seguente
h) Nocciolo centrale dinerzia Le rette tangenti alla sezione ma che non la intersecano sono le cinque rette 1-1, 2-2, 3-3, 4-4 e 5-5 mostrate in figura. Poich nessuna di esse parallela ad alcuno degli assi centrali ed , le coordinate dei centri relativi alle rette passanti per i lati ( costruzione del nocciolo vertice per vertice) dovranno essere determinate utilizzando in modo inverso la relazione: 0 0 + 2 +1 = 0 , 2 che definisce la retta r0 avente per centro relativo il punto P0 ( 0 , 0 ) . Iterando il procedimento per tutte le cinque rette, si ottiene il nocciolo centrale dinerzia della sezione data, i cui vertici risultano: 1 (4.165, 27.766) , 2 (4.417, 10.602) , 3 (8.052, 3.332) e 4 (2.243,14.951) , 5 (9.718,23.324) .
1 2 3 4
G
5
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento)
Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte I) GEOMETRIA DELLE MASSE
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72
14
1. calcolarne le caratteristiche inerziali; 2. disegnare lellisse centrale dinerzia; 3. disegnare il nocciolo centrale dinerzia.
SOLUZIONE:
La sezione presenta una simmetria polare rispetto al baricentro del rettangolo verticale; infatti, ruotando di 180 il piano della figura attorno al punto detto, la sezione si sovrappone esattamente. Per il calcolo delle caratteristiche inerziali, considerati i tre rettangoli mostrati in figura (le due piattabande orizzontali e la costola verticale) e scelto il sistema di riferimento (O,x,y), si ottengono:
b1
h1
y
h2
b2
x
h3
O
b3
a) Area della sezione A = A1 + A2 + A3 = (60 14) + (72 10) + (60 14) = 840 + 720 + 840 = 2.400,00 cm 2 b) Posizione del baricentro S x = S x1 + S x 2 + S x 3 = A1 yG1 + A2 yG2 + A3 yG3 = S x = (840 93) + (720 50) + (840 7) = 120.000,000 cm3 S y = S y1 + S y 2 + S y 3 = A1 xG1 + A2 xG2 + A3 xG3 = S y = (840 30) + (720 55) + (840 80) = 132.000,000 cm3
da cui
xG = Sy A = 132.000 = 55,0 cm , 2.400 yG = S x 120000 = = 50,0 cm A 2400
c) Momenti del secondordine rispetto al riferimento (O,x,y) J x = J x1 + J x 2 + J x 2 = 1 1 1 2 3 2 3 b1 h13 + A1 yG1 + b2 h2 + A2 yG2 + b3 h3 = 12 12 3 1 1 1 J x = (60 143 ) + 840 932 + (10 723 ) + 720 50 2 + (60 143 ) = 9.444.800,0000 cm 4 12 12 3
1 1 1 3 2 3 2 J y = J y1 + J y 2 + J y 3 = h1 b13 + h2 b2 + A2 xG2 + h3 b3 + A3 xG3 = 3 12 12 1 1 1 J y = (14 603 ) + (72 103 ) + 720 552 + (14 603 ) + 840 80 2 = 8.820.000,0000 cm 4 3 12 12 J xy = J xy1 + J xy 2 + J xy 3 = A1 xG1 yG1 + A2 xG2 yG2 + A3 xG3 yG3 = J xy = 840 30 93 + 720 55 50 + 840 80 7 = 4.794.000,0000 cm 4 d) Momenti rispetto agli assi paralleli baricentrici (centrali)
2 J x ' = J x A yG = 9.444.800 2400 50 2 = 3.444.800,0000 cm 4 2 J y ' = J y A xG = 8.820.000 2400 552 = 1.560.000,0000 cm 4
J x ' y ' = J xy A xG yG = 4.794.000 2400 55 50 = 1.806.000,0000 cm 4 e) Direzioni e momenti dinerzia principali centrali tan(2) = da cui = J = J = 2 J x' y' J x' J y' = 2 (1.806.000) = 1.916383 3.444.800 1.560.000
1 arctan( 1.916383 ) = 31.221859 = 31 13' 18" ,69 2 + 1 ( J x ' J y ' ) 2 + 4 J x2' y ' = 4.539.494,4406 cm 4 2 , 1 ( J x ' J y ' ) 2 + 4 J x2' y ' = 465.305,594 cm 4 2 ,
g) Ellisse centrale dinerzia Lellisse cercata ha equazione: 2 2 2 2 + 2 = 1 , ovvero + = 1, 2 193,85 1934,24 ed rappresentata nella figura seguente
h) Nocciolo centrale dinerzia Le rette tangenti alla sezione ma che non la intersecano sono le sei rette 1-1, 2-2, 3-3, 4-4, 5-5 e 6-6 mostrate in figura nessuna delle quali parallela ad alcuno degli assi centrali ed , per cui le coordinate dei loro centri relativi (vertici del nocciolo centrale dinerzia) dovranno essere determinate utilizzando in modo inverso la relazione: 0 0 + 2 +1 = 0 , 2 che definisce la retta r0 avente per centro relativo il punto P0 ( 0 , 0 ) . Iterando il procedimento per tutte le sei rette, si ottiene il nocciolo centrale dinerzia della sezione data, i cui vertici risultano: 1 (2.010, 32.350) , 2 (3.015, 17.826) , 3 (6.581, 1.175) e 4 (2.010, 32.350) , 5 (3.015, 17.826) , 6 (6.581, 1.175) .
4 5 5 6
1 2 3
4 3
G 6
5 4
3 2
6 1 1
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento)
Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte I) GEOMETRIA DELLE MASSE
14
10
6 y
72
3 x
14
i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
m (cm2) 210,00 210,00 390,00 180,00 210,00 210,00 180,00 390,00 210,00 210,00
x(cm) 50,00 110,00 50,00 60,00 110,00 0,00 50,00 60,00 0,00 60,00
y(cm) 0,00 0,00 14,00 14,00 14,00 86,00 86,00 86,00 100,00 100,00
SOLUZIONE:
Il sistema di masse possiede una simmetria polare rispetto al punto medio del segmento 3-8. Scelto il sistema di riferimento (O,x,y) mostrato in figura, per il calcolo delle caratteristiche inerziali si pu operare utilmente mediante la tabella seguente:
i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 M x y 210,00 50,00 0,00 210,00 110,00 0,00 390,00 50,00 14,00 180,00 60,00 14,00 210,00 110,00 14,00 210,00 0,00 86,00 180,00 50,00 86,00 390,00 60,00 86,00 210,00 0,00 100,00 210,00 60,00 100,00 2.400,00 mx 10500,00 23100,00 19500,00 10800,00 23100,00 0,00 9000,00 23400,00 0,00 12600,00 my 0,00 0,00 5460,00 2520,00 2940,00 18060,00 15480,00 33540,00 21000,00 21000,00 mx2 525000,00 2541000,00 975000,00 648000,00 2541000,00 0,00 450000,00 1404000,00 0,00 756000,00 my2 0,00 0,00 76440,00 35280,00 41160,00 1553160,00 1331280,00 2884440,00 2100000,00 2100000,00 mxy 0,00 0,00 273000,00 151200,00 323400,00 0,00 774000,00 2012400,00 0,00 1260000,00
132.000,00 120.000,00
Da essa si deducono:
a) Massa totale M = mi = 2400.00cm 2
i =1 10
S y = mi xi = 132.000,00cm3
i =1
10
da cui
xG = Sy M = 132.000 = 55,0 cm 2.400 , yG = S x 120000 = = 50,0 cm M 2400
J y = mi xi2 = 9.840.000,0000cm 4
i =1
10
J xy = mi xi yi = 4.794.000cm 4
i =1
e) Direzioni e momenti dinerzia principali centrali tan(2) = da cui = J = J = 2 J x' y' J x' J y' = 2 (1.806.000) = 2.342777 4.121.760 2.580.000
1 arctan( 2.342777 ) = 33.442542 = 33 26' 33" ,15 2 2 + 1 ( J x ' J y ' ) 2 + 4 J x2' y ' = 5.314.522,5271 cm 4 , 2 1 ( J x ' J y ' ) 2 + 4 J x2' y ' = 1.387.237,4729 cm 4 , 2 J = 0,0000 cm 4
f) Raggi dinerzia centrali = g) Ellisse centrale dinerzia Lellisse cercata ha equazione: 2 2 2 2 + 2 = 1 , ovvero + = 1, 2 578,01 2.214,36 ed rappresentata nella figura seguente J A = 47,1 cm , = J A = 24,0 cm
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte I) GEOMETRIA DELLE MASSE
10.0
83.0
10.0
SOLUZIONE: (Prova del 9 Novembre 2001, allievo: Davide Cornolti) Scelto il sistema di riferimento (O, x, y) indicato in figura, si ottengono:
y 25.3 G 38.2 x
O
a) Area della sezione
A = 2.070,00 cm 2
b) Momenti statici
S x = 79.145,000 cm 3 , S y = 52.430,000 cm 3
J xy = 1.750.125,0000 cm 4
J = 1.945.778,3328 cm 4 ,
J = 0,0000 cm 4
P5 = [0.000 83.000]
P5 = [ 14.189 49.439]
P5
V1-2
P4
P3
P2
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte I) GEOMETRIA DELLE MASSE
1. calcolarne le caratteristiche inerziali; 2. disegnare lellisse centrale dinerzia; 3. disegnare il nocciolo centrale dinerzia. N.B.: Tutte le dimensioni sono espresse in centimetri).
91.0
20.0
20.0
SOLUZIONE: (Prova del 19 Dicembre 2001, allieva: Chiara Mazzoni) Scelto il sistema di riferimento (O, x, y) indicato in figura, si ottengono:
y 37.5 x
b) Momenti statici
S x = 319.070,000 cm3 , S y = 153.090,000 cm3
J xy = 12.671.790,0000 cm4
78.2
J = 5.119.751,6258 cm4 ,
J = 0,0000 cm 4
y 37.5 x
78.2
P7 = [0.000 111.000] ,
P8 = [0.000 91.000]
P7 = [ 43.320 24.635] ,
P8 = [ 39.323 5.038]
P7 y
P4
P8
P3 x
x P1 P2
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2002/2003 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte I) GEOMETRIA DELLE MASSE
TEMA 8 La figura riporta la sezione di una trave metallica composta in parete sottile aperta, ottenuta saldando lanima di un profilo semplice a C alla costola di un profilo a T rovescio.
112
30 102
x O 85
Supponendo che lo spessore di entrambi i profili sia costante e pari a 10 mm, 1. calcolare le caratteristiche inerziali della sezione usando come unit di misura il cm; 2. disegnarne lellisse centrale dinerzia; 3. disegnarne il nocciolo centrale dinerzia. NOTA: Le lunghezze riportate in figura sono espresse in millimetri.
45
SOLUZIONE: (Prova dell11 Novembre 2002, allieva: Elisa Benvenuti) Rispetto al riferimento (O, x, y) indicato in figura, si ottengono:
53
71
x O
b) Momenti statici
S x = 236,660 cm3 , S y = 195,045 cm3 .
J = 801,8229 cm4 ,
y
53 G
71
x O
P5
P4
y
53 G
x
P3
y P6 x P1=O P2
71
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2002/2003 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte I) GEOMETRIA DELLE MASSE
TEMA 9 La figura riporta la sezione di una trave metallica composta in parete sottile aperta, ottenuta saldando ortogonalmente la costola di un profilo semplice a T allanima di un profilo ad H.
126
73
20
y x O 97
Supponendo che lo spessore di entrambi i profili sia costante e pari a 10 mm, 1. calcolare le caratteristiche inerziali della sezione usando come unit di misura il cm; 2. disegnarne lellisse centrale dinerzia; 3. disegnarne il nocciolo centrale dinerzia. NOTA: Le lunghezze riportate in figura sono espresse in millimetri.
110
SOLUZIONE: (Prova dell16 Novembre 2002, allievo: Simone Lorenzoni) Rispetto al riferimento (O, x, y) indicato in figura, si ottengono:
76
y x O
b) Momenti statici
S x = 416,350 cm3 , S y = 362,875 cm3 .
87
J = 1.732,3077 cm 4 ,
y
76
87
y x O
y
76
P3
87
y
P6 P1=O P2
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2002/2003 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte I) GEOMETRIA DELLE MASSE
TEMA 10 La figura riporta la sezione trasversale di una trave metallica composta in parete sottile mista, ottenuta saldando ortogonalmente le costole di due profili a T, affiancati e con le piattabande giuntate, allanima di un profilo semplice a Z.
151 44 20 102 y x
91
91
Supponendo, per semplicit, che lo spessore dei tre profili sia costante e pari a 10 mm, 1. calcolare le caratteristiche inerziali della sezione usando come unit di misura il cm; 2. disegnarne lellisse centrale dinerzia; 3. disegnarne il nocciolo centrale dinerzia. NOTA: Le lunghezze riportate in figura sono espresse in millimetri.
SOLUZIONE: (Prova dell18 Novembre 2002, allieva: Maria Antonietta Nieddu) Rispetto al riferimento (O, x, y) indicato in figura, si ottengono:
9.5
6.5 y x
b) Momenti statici
S x = 401,470 cm3 , S y = 582,550 cm3 .
da cui = arctan(2.572102518) = 34.377288365 = 34 22' 38" ,238 . Essendo J x ' < J y ' , occorre considerare = + / 2 = 1240 22' 38".238 . Infine,
J = 1.835,0414 cm 4 , J = 1338,5212 cm 4 , J = 0,0000 cm 4 .
9.5
6.5
P6
9.5
P7 P1=O
6.5
P3 P2
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2002/2003 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte I) GEOMETRIA DELLE MASSE
TEMA 11 La figura riporta la sezione di un pilastro in cemento armato tradizionale composta da tre elementi esterni rettangolari uniti fra loro da un elemento interno triangolare.
80
70
x O
50
Utilizzando come unit di misura il cm, 1. 2. 3. 4. calcolare le caratteristiche inerziali della sezione; disegnare lellisse centrale dinerzia; disegnare la convessificata; disegnare il nocciolo centrale dinerzia.
60
30
SOLUZIONE: (Prova dell21 Luglio 2003) Numeriamo i vertici della sezione partendo da uno qualunque di essi e procedendo in senso orario. Allo stesso modo numeriamo i lati.
4 3
80
4
70
2 y 2 x O
6 6
30
1 9
50
Utilizzando il riferimento (O, x, y) indicato in figura, costruiamo le due matrici: Nodo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X (cm) 0.00 0.00 -41.16 8.90 50.00 120.00 120.00 50.00 50.00 Y (cm) -60.00 0.00 68.60 98.60 30.00 30.00 0.00 0.00 -60.00 Asta
Nodo iniziale Nodo finale
60
1 2 3 4 5 6 7 8 9
2 3 4 5 6 7 8 9 1
Escludendo dallanalisi i lati verticali (DX1=0.0) ed il lato otteniamo i valori delle grandezze ausiliarie m
(m=0.0 e q=0.0),
DX1
DX2
DX3
-23243,678 717532,3285 -1,6667 0,0000 23478,667 -715963,7725 0,5993 93,2664 41431,677 1560931,4440 -1,6691 113,4550 534333,333 50277500,0000 0,0000 30,0000 -41666,667 -1562500,0000 0,0000 -60,0000
e di quelle finali Lato Ak -1411,79 4185,02 2642,73 2100,00 3000,00 10515,96 SXk -32282,886 176810,919 93022,726 31500,000 -90000,000 179050,76 SYk 38739,463 -61239,299 68171,748 178500,000 75000,000 299171,91 JXk -1107302,9761 12869687,9473 22015151,8342 630000,0000 3600000,0000 17864705,0902 JYk -1195887,2142 1760707,3958 2095280,1167 16030000,0000 2500000,0000 21190100,2983 JXYk 996572,6785 -2328205,3678 2118596,6536 2677500,0000 -2250000,0000 1214463,9642
b) Momenti statici
S x = 179.050,760 cm3 , S y = 299.171,910 cm3 .
DX4
DY1
Lato
G
y 28,45 x 17
P6
P4 y 28,45 x
G
17 P3
P1=O
P2
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento)
Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte II)
H/2
y, v
H/2
x, u O
1. 2. 3. 4.
descrivere le prestazioni cinematiche dei vincoli e delle connessioni; classificare il sistema mediante il computo dei vincoli; classificare il sistema mediante il computo dei gradi di libert; costruire la matrice cinematica e verificare lefficacia dei vincoli.
SOLUZIONE:
Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare i punti di discontinuit (di vincolo e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividuano le travi , , e , ed i nodi A, B, C, D ed E, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
L/2 L/2
4 5
B
2
D
7
1
1
H/2
A
y, v
8
4
H/2 x, u
1. Prestazioni cinematiche delle connessioni e dei vincoli Il sistema risulta dallassemblaggio delle travi rigide , , vincolate al suolo e tra di loro mediante i seguenti dispositivi: Vincolo 1
u1 = u A = 0 v1 = v A = 0 = 0 A 1 u 2 u3 = 0 v2 v3 = 0 = 0 3 2 u4 u5 = 0 v4 v5 0 = 0 4 5 m1 = 2 ,
mostrate in figura,
Connessione 2-3
m23 = 3 ,
Connessione 4-5
m45 = 2 ,
Connessione 6-7
Vincolo 8
u6 u7 = 0 v6 v7 = 0 = 0 7 6 u8 = uE 0 v8 = vE = 0 = 0 E 8
m67 = 3 ,
m8 = 1 ,
dove gli spostamenti sono valutati nel sistema di riferimento (O, x, y). Le prestazioni cinematiche (molteplicit) di ciascun dispositivo sono indicate sulla destra. Le relazioni precedenti prendono il nome di equazioni di compatibilit cinematica esterna. In particolare, quelle riguardanti le connessioni si chiamano condizioni di raccordo, mentre quelle riguardanti i vincoli si chiamano condizioni al contorno. 2. Classificazione del sistema mediante il computo dei vincoli a1) metodo generale (trave per trave o aste per asta) Il sistema piano ottenuto connettendo le quattro travi elastiche , , e fra loro e coi vincoli come mostrato in figura. In assenza di vincoli e connessioni, il sistema avrebbe 3 x 4 = 12 gradi di libert. Daltra parte: per cui m23 = 3 ; la connessione 2-3 tripla ( u2 = u3 , v2 = v3 , 2 = 3 ), la connessione 4-5 doppia ( u4 = u5 , 4 = 5 ), per cui m45 = 2 ; la connessione 6-7 tripla ( u 6 = u 7 , v6 = v7 , 6 = 7 ), per cui m67 = 3 ; la cerniera fissa in A un vincolo doppio ( u A = 0 , v A = 0 ), per cui m A = 2 ; la cerniera mobile (carrello) in E un vincolo semplice ( vE = 0 ), per cui mE = 1 ; cosicch il grado complessivo di vincolo del sistema 13. Pertanto, se i vincoli sono indipendenti (efficaci), il sistema dato al pi un cinematismo ad un grado di libert (meccanismo). a2) metodo sintetico (parte per parte) Il sistema piano ottenuto connettendo fra loro e coi vincoli le due parti I = [ + ] e II = [ + ] nel modo illustrato in figura. In assenza di vincoli e connessioni il sistema avrebbe 6 gradi di libert. Daltronde: per cui m45 = 2 ; la connessione 4-5 doppia ( u 4 = u 5 , 4 = 5 ), la cerniera fissa in A un vincolo doppio ( u A = 0 , v A = 0 ), per cui m A = 2 ; la cerniera mobile (carrello) in E un vincolo semplice ( v E = 0 ), per cui m E = 1 ; cosicch il grado complessivo di vincolo del sistema 5. Pertanto, se i vincoli sono indipendenti (efficaci), il sistema dato al pi un cinematismo ad un grado di libert (meccanismo).
3
3. Classificazione del sistema mediante il computo dei gradi di libert La connessione doppia 4-5 permette lo spostamento relativo v 45 = v 4 v5 ; la cerniera fissa in A permette la rotazione assoluta A ; il carrello in E permette lo spostamento assoluto u E e la rotazione assoluta E . Introdotti quattro vincoli semplici per sopprimere i gradi di libert descritti, si ottiene una struttura costituita da una maglia chiusa esterna a cui compete un grado di iperstaticit pari a tre; pertanto, se i vincoli sono efficaci, il sistema dato un cinematismo ad un grado di libert (meccanismo). 4. Matrice cinematica Per accertarsi dellefficacia dei vincoli occorre verificare che le relazioni precedenti siano linearmente indipendenti. Per fare ci occorre costruire la matrice cinematica del sistema e calcolarne il rango. Tali operazioni possono essere effettuate in molti modi. Procedimento generale (implementabile in un codice di calcolo automatico) In tale metodo il componente elementare la trave. Scelto per ciascuna trave un punto rappresentativo (polo), coincidente per ragioni di convenienza col baricentro di una delle sezioni estreme, risultano immediatamente definite le incognite cinematiche del problema, coincidendo queste con le componenti planari dello spostamento dei poli e con le rotazioni assolute delle sezioni che li contengono. Per il problema in esame, tali incognite sono riportate nella colonna 3 della tabella seguente:
Trave P P u1 v1 1 u3 Q Q u2 = u1 ( y2 y1 ) 1 = u1 H 2 1 v2 = v1 + ( x2 x1 ) 1 = v1 2 = 1 u 4 = u 3 ( y 4 y3 ) 3 = u 3
1 3 5 8
2 4 6 7
4
v3 3 u5 v5 5 u5 v5 5
v4 = v3 + ( x4 x3 ) 3 = v3 + L 2 3 4 = 3 u 6 = u 5 ( y 6 y5 ) 5 = u 5 v6 = v5 + ( x6 x5 ) 5 = v5 + L 2 5 6 = 5 u7 = u8 ( y7 y8 ) 8 = u8 H 8 v7 = v8 + ( x7 x8 ) 8 = v8 7 = 8
Nella colonna 4 sono indicate le sezioni ausiliarie, ossia, quelle sezioni che occorre considerare per scrivere le relazioni di connessione mutua fra travi diverse. Nella colonna 5, infine, sono riportate le espressioni delle componenti di spostamento delle sezioni ausiliarie in funzione delle componenti di spostamento del polo corrispondente. Tali relazioni esprimono il vincolo di rigidit fra punti materiali nellipotesi di spostamenti infinitesimi e prendono il nome di equazioni di compatibilit cinematica interna. Tenuto conto di tali espressioni, le equazioni di compatibilit cinematica risultano: Vincolo 1
u1 = u A = 0 v1 = v A = 0 u 2 u3 = 0 v2 v3 = 0 = 0 3 2 u 4 u5 = 0 4 5 = 0 u6 u7 = 0 v6 v7 = 0 = 0 7 6 vE = 0 . u A H 2 A u3 = 0 v A v3 = 0 A 3 = 0 u3 u5 = 0 3 5 = 0 u5 u8 + H E = 0 v5 + L 2 5 vE = 0 5 E = 0
Connessione 2-3
Connessione 4-5
Il sistema lineare ed omogeneo cui da luogo linsieme delle equazioni algebriche precedenti pu essere scritto in notazione matriciale come:
1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 H / 2 1 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 u A 0 0 0 0 0 0 vA 0 0 0 0 0 0 A 0 0 0 0 0 0 u3 0 0 0 0 0 0 v3 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 = 0 u5 0 1 0 0 0 0 v5 0 0 1 0 H 0 5 1 L / 2 0 1 0 0 u E 0 1 0 0 1 0 vE 0 0 0 1 0 0 E
ovvero
C = 0,
5
dove C la matrice cinematica del sistema di travi e il vettore degli spostamenti incogniti.
Per la compatibilit del sistema, la caratteristica della matrice incompleta deve essere uguale a quella della matrice completa. Ci si verifica certamente in quanto il vettore dei termini noti nullo e quindi non in grado di modificare il rango della matrice incompleta. Pertanto, il sistema ammette sempre la soluzione banale, = 0 , che definisce la configurazione di riferimento. Per verificare se esistono altre soluzioni, occorre calcolare il rango k della matrice incompleta, operazione generalmente laboriosa date le dimensioni che il sistema pu raggiungere nelle applicazioni pratiche. Nel caso in esame tale operazione risulta non necessaria dal momento che con semplici operazioni riga ed operazioni colonna (combinazioni lineari fra righe o fra colonne), si deduce facilmente che il determinante della matrice costruita con le prime undici righe e colonne della matrice incompleta vale 1. Pertanto, il rango della matrice incompleta k = 11. Posto ad esempio 8 = , si ottengono le 1 soluzioni dipendenti dal parametro :
Polo 1 A Polo 3 uA = 0 u3 = vA = 0 A = 3 = 5 = E =
H v3 = 0 2 H L Polo 5 u5 = v5 = 2 2 H Polo 8 E u E = vE = 0 2
Procedimento semplificato Un modo pi spedito per verificare lefficacia dei vincoli del sistema, consiste nel riguardare il sistema di travi come costituito dallassemblaggio di pi parti rigide anzich di travi, ciascuna parte essendo ottenuta connettendo fra loro due o pi travi semplici.
6
Ci molto utile poich permette di non dovere considerare fra le equazioni di compatibilit esterna le relazioni che esprimono le connessioni triple fra le travi. In sostanza, scelto per ciascuna parte un punto rappresentativo (polo), le incognite cinematiche del problema sono quelle riportate nella colonna 3 della tabella seguente:
Parte P P u1 v1 1 u8 Q Q u4 = u1 ( y4 y1 ) 1 = u1 H 2 1 v 4 = v1 + ( x 4 x1 ) 1 = v1 + L / 2 1 4 = 1 u5 = u8 ( y5 y8 ) 8 = u8 H 8
+ +
1 8
u1 = u A = 0 v1 = v A = 0
4 5
v8 8
v5 = v8 + ( x5 x8 ) 8 = v8 L / 2 8 5 = 8
u 4 u5 = 0 4 5 = 0
u A H 2 A u E + H E = 0 A E = 0
0 H / 2 1 0 0 0 1 0 0 0 0 1
ovvero
C = 0,
di ordine inferiore rispetto al caso precedente e la sua caratteristica ( k = 5 ) di pi facile deduzione. Tutte le considerazioni svolte in precedenza valgono integralmente. Procedimento sintetico (per virtuosi) Una semplificazione ancor pi rilevante si ottiene inserendo subito le condizioni di vincolo nelle equazioni di compatibilit cinematica interna. Per il problema in esame, si ottiene:
Parte P P 0 0 1 u8 Q Q u 4 = ( y4 y1 ) 1 = H 2 A v4 = + ( x4 x1 ) 1 = + L / 2 A 4 = A u5 = u8 ( y5 y8 ) 8 = u E H E
+ +
1 8
4 5
0 8
v5 = ( x5 x8 ) 8 = L / 2 E 5 = E
La compatibilit cinematica del sistema quindi assicurata dal sistema delle due sole equazioni Connessione [ + ]-[ + ]
u 4 u5 = 0 4 5 = 0 H 2 A u E + H E = 0 A E = 0
e la sua caratteristica ( k = 2 ) di immediata deduzione. Pi semplicemente, posto A = E = , la prima equazione fornisce la soluzione
uE = H . 2
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Parte II)
L
y
1
1
L 3
2
4
1. descrivere le prestazioni cinematiche dei vincoli e delle connessioni; 2. classificare il sistema mediante il computo dei vincoli; 3. costruire la matrice cinematica e verificare lefficacia dei vincoli.
SOLUZIONE:
a) Prestazioni cinematiche dei vincoli e delle connessioni Il sistema risulta dallassemblaggio delle travi rigide al suolo e tra di loro mediante i seguenti dispositivi: Vincolo 1
u1 = 1 sin v1 = 1 cos = 0 1
m1 = 2 ,
Vincolo 4
m4 = 1 .
Gli spostamenti sono valutati nel sistema di riferimento (O, x, y). b) Computo dei vincoli Poich il numero di travi t = 2, in assenza di vincoli e connessioni i gradi di libert del sistema risulterebbero:
g = 3t = 3 2 = 6 .
Daltra parte, se i vincoli e le connessioni fossero indipendenti (vincoli efficaci), il grado di vincolo del sistema risulterebbe:
v = m1 + m23 + m4 = 2 + 2 + 1 = 5 ,
per cui il sistema di travi dato pu essere (al pi) un cinematismo ad un grado di libert, ossia, un meccanismo. c) Matrice cinematica Per accertare lefficacia dei vincoli occorre costruire la matrice cinematica e calcolarne il rango. A tal fine utilizziamo il procedimento sintetico inserendo immediatamente le condizioni di vincolo nelle equazioni di compatibilit interna. Scelto un polo per ciascuna trave, le incognite cinematiche del problema sono riportate nella colonna 3 della tabella seguente. Nella colonna 4 sono indicate le sezioni ausiliarie, mentre nella colonna 5 sono riportate le espressioni delle componenti di spostamento corrispondenti.
Trave
P u1 v1 1 u4
Q u 2 = u1 ( y 2 y1 ) 1 = u1 H 1 = u1 v2 = v1 + ( x2 x1 ) 1 = v1 + L 1 = v1 = L / H u1 2 = 1 u 3 = u 4 ( y3 y 4 ) 4 = u 4 H 4
1 4
2 3
v4 4
v3 = v4 + ( x3 x4 ) 4 = L 4 3 = 4
Le equazioni di compatibilit cinematica si riducono alle sole due equazioni di raccordo: Connessione 2-3
u 2 u3 = 0 v2 v3 = 0 u1 u 4 + H 4 = 0 , u1 / H + 4 = 0
Il precedente sistema algebrico, lineare ed omogeneo, di due equazioni in tre incognite, scritto in notazione matriciale diviene:
1 1 / H 1 0 H 1 u1 0 u 4 = 0 , 4
ovvero, C = 0 , dove C la matrice cinematica del sistema e il vettore degli spostamenti incogniti. Posto 4 = , si ottengono le soluzioni:
Polo 1 Polo 4 u1 = H v1 = L u 4 = 2 H v4 = 0 1 = 0 4 =
1
4
dove = u1 = H .
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Parte II)
TEMA 3 Dato il sistema piano di travi rigide mostrato in figura, con le travi orizzontali tutte di uguale lunghezza L e quelle verticali tutte di lunghezza H,
L 3 L 4 5 L
1
1 8 9
4
11
L 18 19
H 20 21
12
13
14 17 15
10
y 5 x
10
8
16
11
22
1. descrivere le prestazioni cinematiche dei vincoli e delle connessioni; 2. classificare il sistema mediante il computo dei vincoli; 3. costruire la matrice cinematica e verificare lefficacia dei vincoli.
SOLUZIONE:
1. impaurire gli studenti; 2. fare un po di pratica con la scrittura delle equazioni di compatibilit cinematica, interna ed esterna; 3. distinguere fra condizioni al contorno e condizioni di raccordo; 4. capire il significato di equazioni di congruenza e ricordare la loro provenienza; 5. capire che del tutto arbitraria la suddivisione del sistema in travi od in parti; 6. capire che del tutto indifferente la scelta sia del numero che della posizione delle sezioni ausiliarie; 7. capire che del tutto arbitraria la scelta dei poli.)
Procedimento generale
1. Prestazioni cinematiche dei vincoli e delle connessioni Il sistema risulta dallassemblaggio delle travi rigide , , , , , , , , , (11) mostrate in figura, vincolate al suolo e tra di loro mediante i seguenti dispositivi: Vincolo 1
u1 = 0 v1 = 0 0 1 u 2 u3 = 0 v2 v3 = 0 = 0 3 2 u4 u5 = 0 v4 v5 0 = 0 4 5 u6 u7 = 0 v6 v7 = 0 = 0 7 6 u8 u9 = 0 v v = 0 8 9 8 9 = 0 u8 u11 = 0 v8 v11 = 0 8 11 = 0 u10 0 v10 = 0 0 10 u12 u13 = 0 v12 v13 = 0 0 12 13 2 m1 = 2 ,
Connessione 2-3
m23 = 3 ,
Connessione 4-5
m45 = 2 ,
Connessione 6-7
m67 = 3 ,
Connessione 8-9-11
m8911 = 6 ,
Vincolo 10
m10 = 1 ,
Connessione 12-13
m1213 = 2 ,
Connessione 14-15-17
u14 u15 = 0 v v = 0 14 15 14 15 = 0 u14 u17 = 0 v14 v17 = 0 14 17 = 0 u16 0 v16 = 0 0 16 u18 u19 = 0 v18 v19 = 0 0 18 19 u 20 u 21 = 0 v20 v21 = 0 = 0 21 20 u22 = 0 v22 = 0 0 22
m141517 = 6 ,
Vincolo 16
m16 = 1 ,
Connessione 18-19
m1819 = 2 ,
Connessione 20-21
m20 21 = 3 ,
Vincolo 22
m22 = 2 ,
dove gli spostamenti sono valutati nel sistema di riferimento (O, x, y). Tali relazioni prendono il nome di equazioni di compatibilit cinematica esterna; pi in particolare, quelle di vincolo sono chiamate condizioni al contorno (del problema cinematico), mentre le relazioni di connessione sono dette condizioni di raccordo. Accanto a ciascun gruppo di relazioni riportata la prestazione cinematica (molteplicit) del dispositivo a cui si riferiscono, m, ovvero il numero di gradi di libert che il dispositivo sottrae al sistema di travi. 2. Computo dei vincoli Indichiamo con t il numero complessivo di travi (t = 11). Poich a ciascuna di esse, riguardata come un corpo rigido libero di muoversi nel piano, corrispondono tre gradi di libert, in assenza di vincoli e connessioni il numero complessivo di gradi di libert del sistema risulta:
g = 3 t = 3 11 = 33 .
Sommando le molteplicit dei vincoli e delle connessioni si ottiene il numero complessivo di vincoli semplici applicati al sistema (grado di vincolo):
v = m1 + m23 + m45 + m67 + m8911 + m10 + m1213 + m141517 + m16 + m1819 + m20 21 + m22 = = 2 + 3 + 2 + 3 + 6 + 1 + 2 + 6 + 1 + 2 + 3 + 2 = 33
Pertanto, se i vincoli e le connessioni fossero fra loro indipendenti (vincoli efficaci) il sistema di travi dato sarebbe (al pi) una struttura isostatica.
3
3. Matrice cinematica Per accertarsi dellefficacia dei vincoli occorre verificare che le relazioni precedenti siano fra loro linearmente indipendenti. Per fare ci si costruisce la matrice cinematica del sistema e se ne calcola il rango. A tal fine, scelto un polo per ciascuna trave, le incognite del problema cinematico risultano quelle riportate nella colonna 3 della tabella seguente:
Trave P P u1 v1 1 u3 v3 3 u5 v5 5 u8 v8 8 u10 v10 10 u11 v11 11 u13 v13 13 u16 v16 16 u17 v17 17 u19 v19 19 u 22 v22 22 Q Q u 2 = u1 ( y2 y1 ) 1 = u1 H 1 v2 = v1 + ( x2 x1 ) 1 = v1 2 = 1 u 4 = u 3 ( y 4 y3 ) 3 = u 3 v4 = v3 + ( x4 x3 ) 3 = v3 + L 3 4 = 3 u 6 = u 5 ( y 6 y5 ) 5 = u 5 v6 = v5 + ( x6 x5 ) 5 = v5 + L 5 6 = 5 u7 = u8 ( y7 y8 ) 8 = u8 H 8 v7 = v8 + ( x7 x8 ) 8 = v8 7 = 8 u9 = u10 ( y9 y10 ) 10 = u10 H 10 v9 = v10 + ( x9 x10 ) 10 = v10 9 = 10 u12 = u11 ( y12 y11 ) 11 = u11 v12 = v11 + ( x12 x11 ) 11 = v11 + L 11 12 = 11 u14 = u13 ( y14 y13 ) 13 = u13 v14 = v13 + ( x14 x13 ) 13 = v13 + L 13 14 = 13 u15 = u16 ( y15 y16 ) 16 = u16 H 16 v15 = v16 + ( x15 x16 ) 16 = v16 15 = 16 u18 = u17 ( y18 y17 ) 17 = u17 v18 = v17 + ( x18 x17 ) 17 = v17 + L 17 18 = 17 u20 = u19 ( y20 y19 ) 19 = u19 v20 = v19 + ( x20 x19 ) 19 = v19 + L 19 20 = 19 u21 = u22 ( y21 y22 ) 22 = u22 H 22 v21 = v22 + ( x21 x22 ) 22 = v22 21 = 22
1 3 5 8 10 11 13 16 17 19 (11) 22
2 4 6 7 9 12 14 15 18 20 21
Nella colonna 4 sono indicate le sezioni ausiliarie, mentre nella successiva colonna 5 sono riportate le espressioni delle loro componenti di spostamento in funzione delle componenti di spostamento del polo corrispondente. Tali relazioni esprimono il vincolo di rigidit fra punti materiali nellipotesi di spostamenti infinitesimi e prendono il nome di equazioni di compatibilit cinematica interna o, pi semplicemente, equazioni di congruenza. Tenuto conto di queste ultime espressioni, il sistema costituito dalle condizioni al contorno e dalle condizioni di raccordo pu essere scritto in termini delle sole componenti di spostamento dei poli: Vincolo 1
u1 = 0 v1 = 0 u 2 u3 = 0 v2 v3 = 0 = 0 3 2 u 4 u5 = 0 4 5 = 0 u6 u7 = 0 v6 v7 = 0 = 0 7 6 u8 u9 = 0 v v = 0 8 9 8 9 = 0 u8 u11 = 0 v8 v11 = 0 8 11 = 0 v10 = 0 u12 u13 = 0 v12 v13 = 0 u14 u15 = 0 v v = 0 14 15 14 15 = 0 u14 u17 = 0 v14 v17 = 0 14 17 = 0 v16 = 0 u18 u19 = 0 v18 v19 = 0 u1 = 0 v1 = 0 u1 H 1 u3 = 0 v1 v3 = 0 = 0 1 3 u3 u5 = 0 3 5 = 0 u5 u8 + H 8 = 0 v5 + L 5 v8 = 0 = 0 5 8 u8 u10 + H 10 = 0 v v = 0 8 10 8 10 = 0 u8 u11 = 0 v8 v11 = 0 8 11 = 0 v10 = 0 u11 u13 = 0 v11 + L 11 v13 = 0 u13 u16 + H 16 = 0 v + L v = 0 13 16 13 13 16 = 0 u13 u17 = 0 v13 + L 13 v17 = 0 13 17 = 0 v16 = 0 u17 u19 = 0 v17 + L 17 v19 = 0
Connessione 2-3
Connessione 8-9-11
Connessione 14-15-17
Il sistema lineare ed omogeneo costituito dalle precedenti le 33 equazioni algebriche nelle 33 incognite componenti di spostamento dei poli pu essere scritto in notazione matriciale come:
C = 0,
dove C la matrice cinematica del sistema di travi e il vettore degli spostamenti incogniti. Per la compatibilit del sistema, la caratteristica della matrice incompleta deve essere uguale a quella della matrice completa. Ci si verifica certamente in quanto il vettore dei termini noti nullo e quindi non in grado di modificare il rango della matrice incompleta. Pertanto, il sistema ammette sempre la soluzione banale, = 0 , che definisce la configurazione di riferimento. Tale soluzione anche unica se il determinante della matrice dei coefficienti diverso da zero (k = 33). Tale possibilit sar verificata in modo pi agevole ai punti successivi.
Procedimento semplificato
1. Prestazioni cinematiche dei vincoli e delle connessioni Il sistema risulta dallassemblaggio delle parti rigide A = [ + ], B = [ + + + ], C = [ + + ] e D = [ + (11)] mostrate in figura, vincolate dai dispositivi: Vincolo 1
u1 = 0 v1 = 0 0 1 u4 u5 = 0 v4 v5 0 = 0 4 5 u10 0 v10 = 0 0 10 u12 u13 = 0 v12 v13 = 0 0 12 13 u16 0 v16 = 0 0 16 6 m1 = 2 ,
Connessione A-B
m45 = 2 ,
Vincolo 10
m10 = 1 ,
Connessione B-C
m1213 = 2 ,
Vincolo 16
m16 = 1 ,
Connessione C-D
m1819 = 2 ,
Vincolo 22
m22 = 2 .
2. Computo dei vincoli Indichiamo con p il numero di parti rigide (p = 4). Il numero complessivo di gradi di libert del sistema risulta:
g = 3 p = 3 4 = 12 .
Pertanto, se i vincoli e le connessioni considerate fossero indipendenti (vincoli efficaci) il sistema di travi dato sarebbe (al pi) una struttura isostatica. 3. Matrice cinematica Scelto un polo per ciascuna parte rigida, si pu costruire la tabella seguente:
Parte P P u1 v1 1 u10 Q Q u 4 = u1 ( y4 y1 ) 1 = u1 H 1 v4 = v1 + ( x4 x1 ) 1 = v1 + L 1 4 = 1 u5 = u10 ( y5 y10 ) 10 = u10 2 H 10 v5 = v10 + ( x5 x10 ) 10 = v10 L 10 5 = 10 u12 = u10 ( y12 y10 ) 10 = u10 H 10 v12 = v10 + ( x12 x10 ) 10 = v10 + L 10 12 = 10 u13 = u16 ( y13 y16 ) 16 = u16 H 16 v13 = v16 + ( x13 x16 ) 16 = v16 L 16 13 = 16 u18 = u16 ( y18 y16 ) 16 = u16 H 16 v18 = v16 + ( x18 x16 ) 16 = v16 + L 16 18 = 16 u19 = u22 ( y19 y22 ) 22 = u22 H 22 v19 = v22 + ( x19 x22 ) 22 = v22 L 22 19 = 22
4 5 12 13 18 19
10
v10 10 u16
16
v16 16
22
u 22 v22 22
Nella colonna 4 sono indicate le sezioni ausiliarie necessarie per scrivere le condizioni di raccordo, mentre nella successiva colonna 5 sono riportate le equazioni di congruenza. Il sistema delle condizioni al contorno e delle condizioni di raccordo risulta: Vincolo 1 Connessione A-B Vincolo 10 Connessione B-C Vincolo 16 Connessione C-D Vincolo 22
u1 = 0 v1 = 0 u 4 u5 = 0 4 5 = 0 v10 = 0 u12 u13 = 0 v12 v13 = 0 v16 = 0 u18 u19 = 0 v18 v19 = 0 u22 = 0 v22 = 0 u1 = 0 v1 = 0 u1 H 1 u10 + 2 H 10 = 0 1 10 = 0 v10 = 0 u10 H 10 u16 + H 16 = 0 v10 + L 10 v16 + L 16 = 0 v16 = 0 u16 H 16 u 22 + H 22 = 0 v16 + L 16 v22 + L 22 = 0 u22 = 0 v22 = 0
Il sistema precedente, lineare ed omogeneo, di 12 equazioni algebriche in 12 incognite scritto in notazione matriciale diviene:
1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 H 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 2H 1 0 H L 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 H L 0 H L 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 H L 0 0 u1 0 v 0 1 1 0 u10 0 v10 0 10 = 0 , u 0 16 v16 0 0 16 u 22 0 v 22 0 22 0
ovvero,
C = 0,
dove C la matrice cinematica del sistema di travi e il vettore degli spostamenti incogniti. Il sistema ammette sempre la soluzione banale, = 0 , che definisce la configurazione di riferimento. Tale soluzione anche unica poich il determinante della matrice dei coefficienti diverso da zero (k = 12).
Procedimento sintetico
1. Matrice cinematica Inseriamo immediatamente le condizioni di vincolo in quelle di congruenza si ottiene:
Parte P P u1 v1 1 u10 Q Q u 4 = u1 ( y 4 y1 ) 1 = H 1 v 4 = v1 + ( x 4 x1 ) 1 = L 1 4 = 1 u 5 = u10 ( y 5 y10 ) 10 = u10 2 H 10 v5 = v10 + ( x5 x10 ) 10 = L 10 5 = 10 u12 = u10 ( y12 y10 ) 10 = u10 H 10 v12 = v10 + ( x12 x10 ) 10 = L 10 12 = 10 u13 = u16 ( y13 y16 ) 16 = u16 H 16 v13 = v16 + ( x13 x16 ) 16 = L 16 13 = 16 u18 = u16 ( y18 y16 ) 16 = u16 H 16 v18 = v16 + ( x18 x16 ) 16 = L 16 18 = 16 u19 = u22 ( y19 y22 ) 22 = H 22 v19 = v22 + ( x19 x22 ) 22 = L 22 19 = 22
4 5 12 13 18 19
10
v10 10 u16
16
v16 16
22
u 22 v22 22
Per cui la compatibilit cinematica del sistema espressa delle condizioni di raccordo: Connessione A-B Connessione B-C Connessione C-D
u 4 u5 = 0 4 5 = 0 u12 u13 = 0 v12 v13 = 0 u18 u19 = 0 v18 v19 = 0 H 1 u10 + 2 H 10 = 0 1 10 = 0 u10 H 10 u16 + H 16 = 0 10 + 16 = 0 u16 H 16 + H 22 = 0 16 + 22 = 0
Tale sistema, lineare ed omogeneo, ora costituito da 6 equazioni algebriche nelle 6 incognite essenziali del problema u10 , u16 , 1 , 10 , 16 , 22 . Posto 16 = e 1 = 10 = 22 = , si ottiene:
u10 H + 2 H = 0 u10 H u16 H = 0 , u + H + H = 0 16
un sistema lineare ed omogeneo che ha come unica soluzione quella banale (u10 = u16 = = 0) ; pertanto, il sistema di travi assegnato una struttura isostatica.
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento)
Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte II)
4
4
L 8 9 6
H
y
1
1
2
3
3
5
1. descrivere le prestazioni cinematiche dei vincoli e delle connessioni; 2. classificare il sistema mediante il computo dei vincoli; 3. costruire la matrice cinematica e verificare lefficacia dei vincoli.
SOLUZIONE:
a) Prestazioni cinematiche dei vincoli e delle connessioni Il sistema risulta dallassemblaggio delle quattro parti rigide , , figura, vincolate al suolo e tra di loro mediante i seguenti dispositivi: Vincolo 1
u1 = 0 v1 = 0 0 1 u3 = 0 v3 = 0 0 3 u5 = 0 v5 = 0 0 5 u7 = 0 v7 = 0 0 7 u4 u8 = 0 v4 v8 = 0 0 4 8 u6 u9 = 0 v6 v9 = 0 0 6 9 m1 = 2 ,
mostrate in
Vincolo 3
m3 = 2 ,
Vincolo 5
m5 = 2 ,
Connessione
m27 = 2 ,
Connessione
m48 = 2 ,
Connessione
m69 = 2 ,
Gli spostamenti sono valutati nel sistema di riferimento (O, x, y). b) Computo dei vincoli Poich il numero di parti p = 4, i gradi di libert del sistema risultano: g = 3 p = 3 4 = 12 . Daltra parte, se i vincoli e le connessioni fossero indipendenti (vincoli efficaci), il grado di vincolo del sistema risulterebbe:
v = m1 + m3 + m5 + m27 + m48 + m69 = 2 + 2 + 2 + 2 + 2 + 2 = 12 ,
per cui il sistema di travi dato pu essere (al pi) una struttura isostatica.
c) Matrice cinematica Per verificare lefficacia dei vincoli costruiamo la matrice cinematica e calcoliamone il rango. Seguendo il procedimento sintetico, inseriamo immediatamente le condizioni al contorno nelle equazioni di congruenza. Scelto un polo per ciascuna parte, le incognite del problema cinematico sono quelle riportate nella colonna 3 della tabella seguente:
Parte P P u1 v1 1 u3 Q Q u2 = u1 ( y2 y1 ) 1 = u1 H 1 = H 1 v2 = v1 + ( x2 x1 ) 1 = v1 = 0 2 = 1 u 4 = u 3 ( y 4 y3 ) 3 = u 3 H 3 = H 3
1 3 5
2 4 6 8 9
v3 3 u5 v5 5 u7
v4 = v3 + ( x4 x3 ) 3 = v3 = 0 4 = 3 u 6 = u 5 ( y 6 y5 ) 5 = u 5 H 5 = H 5 v6 = v5 + ( x6 x5 ) 5 = v5 = 0 6 = 5 u8 = u7 ( y8 y7 ) 7 = u7 v8 = v7 + ( x8 x7 ) 7 = v7 + L 7 8 = 7 u 9 = u 7 ( y9 y 7 ) 7 = u 7 v9 = v7 + ( x9 x7 ) 7 = v7 + 2 L 7 9 = 7
v7 7
Nella colonna 4 sono indicate le sezioni ausiliarie, mentre nella colonna 5 sono riportate le espressioni delle loro componenti di spostamento. Le equazioni di compatibilit cinematica si riducono alle equazioni di raccordo: Connessione Connessione Connessione u2 u7 = 0 v2 v7 = 0 u4 u8 = 0 v4 v8 = 0 u6 u9 = 0 v6 v9 = 0 H 1 + u7 = 0 , v7 = 0 H 3 + u7 = 0 , 7 = 0 H 5 + u 7 = 0 . 7 = 0
H 0 0 0 0 0
0 H 0 0 0 0
0 0 H 0 0 0
1 1 1 0 0 0
0 0 0 1 0 0
0 1 0 0 3 0 0 5 0 = 0 u 7 0 1 v7 0 1 7 0
ovvero
C = 0,
dove C la matrice cinematica del sistema e il vettore degli spostamenti incogniti. Poich il determinante della matrice incompleta manifestamente nullo, il sistema di travi labile. Posto u 7 = , si ottengono le soluzioni:
1 = 3 = 5 = H
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Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte II)
L 9 6
H y
1
1
2
3
3
60.0 5
x O
1. descrivere le prestazioni cinematiche dei vincoli e delle connessioni; 2. classificare il sistema mediante il computo dei vincoli; 3. costruire la matrice cinematica e verificare lefficacia dei vincoli.
SOLUZIONE:
a) Prestazioni cinematiche dei vincoli e delle connessioni Il sistema risulta dallassemblaggio delle quattro parti rigide , , figura, vincolate al suolo e tra di loro mediante i seguenti dispositivi: Vincolo 1
u1 = 0 v1 = 0 0 1 u3 = 0 v3 = 0 0 3 u5 = 0 v5 = 0 0 5 u2 u7 = 0 v2 v7 = 0 0 2 7 u4 u8 = 0 v4 v8 = 0 0 4 8 u6 u9 = 0 v6 v9 = 0 0 6 9 m1 = 2 ,
mostrate in
Vincolo 3
m3 = 2 ,
Vincolo 5
m5 = 2 ,
Connessione
m27 = 2 ,
Connessione
m48 = 2 ,
Connessione
m69 = 2 ,
Gli spostamenti sono valutati nel sistema di riferimento (O, x, y). b) Computo dei vincoli Poich il numero di parti p = 4, i gradi di libert del sistema risultano:
g = 3 p = 3 4 = 12 .
Daltra parte, se i vincoli e le connessioni fossero indipendenti (vincoli efficaci), il grado di vincolo del sistema risulterebbe:
v = m1 + m3 + m5 + m27 + m48 + m69 = 2 + 2 + 2 + 2 + 2 + 2 = 12 ,
per cui il sistema di travi dato pu essere (al pi) una struttura isostatica.
c) Matrice cinematica Per verificare lefficacia dei vincoli costruiamo la matrice cinematica e calcoliamone il rango. Seguendo il procedimento sintetico, inseriamo immediatamente le condizioni al contorno nelle equazioni di congruenza. Scelto un polo per ciascuna parte, le incognite del problema cinematico sono quelle riportate nella colonna 3 della tabella seguente:
Parte P P u1 v1 1 u3 Q Q u2 = u1 ( y2 y1 ) 1 = u1 H 1 = H 1 v2 = v1 + ( x2 x1 ) 1 = v1 = 0 2 = 1 u 4 = u 3 ( y 4 y3 ) 3 = u 3 H 3 = H 3
1 3 5
2 4 6 8 9
v3 3 u5 v5 5 u7
v4 = v3 + ( x4 x3 ) 3 = v3 = 0 4 = 3 u 6 = u 5 ( y 6 y5 ) 5 = u 5 H 5 = H 5 v6 = v5 + ( x6 x5 ) 5 = H / 3 5 6 = 5 u8 = u7 ( y8 y7 ) 7 = u7 v8 = v7 + ( x8 x7 ) 7 = v7 + L 7 8 = 7 u 9 = u 7 ( y9 y 7 ) 7 = u 7 v9 = v7 + ( x9 x7 ) 7 = v7 + 2 L 7 9 = 7
v7 7
Nella colonna 4 sono indicate le sezioni ausiliarie, mentre nella colonna 5 sono riportate le espressioni delle loro componenti di spostamento. Le equazioni di compatibilit cinematica si riducono alle equazioni di raccordo: Connessione Connessione Connessione u2 u7 = 0 v2 v7 = 0 u4 u8 = 0 v4 v8 = 0 u6 u9 = 0 v6 v9 = 0 H 1 + u7 = 0 , v7 = 0 H 3 + u7 = 0 , 7 = 0 H 5 u 7 = 0 . H / 3 5 v7 2 L 7 = 0
H 0 0 0 0 0
0 0 H 0 0 0
0 0 0 0 H H/ 3
1 0 1 0 1 0
0 1 0 0 0 1
0 0 0 1 0 2L
1 0 3 0 5 = 0 u 7 0 v7 0 0 7
ovvero
C = 0,
dove C la matrice cinematica del sistema e il vettore degli spostamenti incogniti. Poich il determinante della matrice incompleta diverso da zero, il sistema di travi una struttura isostatica. Pertanto, lunica soluzione =0 corrispondente alla configurazione iniziale.
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Parte II)
L 9 6
1
1 60.0
2
3
3
60.0 5
1. descrivere le prestazioni cinematiche dei vincoli e delle connessioni; 2. classificare il sistema mediante il computo dei vincoli; 3. costruire la matrice cinematica e verificare lefficacia dei vincoli.
SOLUZIONE:
a) Prestazioni cinematiche dei vincoli e delle connessioni Il sistema risulta dallassemblaggio delle quattro parti rigide , , figura, vincolate al suolo e tra di loro mediante i seguenti dispositivi: Vincolo 1
u1 = 0 v1 = 0 0 1 u3 = 0 v3 = 0 0 3 u5 = 0 v5 = 0 0 5 u2 u7 = 0 v2 v7 = 0 0 2 7 u4 u8 = 0 v4 v8 = 0 0 4 8 u6 u9 = 0 v6 v9 = 0 0 6 9 m1 = 2 ,
mostrate in
Vincolo 3
m3 = 2 ,
Vincolo 5
m5 = 2 ,
Connessione
m27 = 2 ,
Connessione
m48 = 2 ,
Connessione
m69 = 2 ,
Gli spostamenti sono valutati nel sistema di riferimento (O, x, y). b) Computo dei vincoli Poich il numero di parti p = 4, i gradi di libert del sistema risultano:
g = 3 p = 3 4 = 12 .
Daltra parte, se i vincoli e le connessioni fossero indipendenti (vincoli efficaci), il grado di vincolo del sistema risulterebbe:
v = m1 + m3 + m5 + m27 + m48 + m69 = 2 + 2 + 2 + 2 + 2 + 2 = 12 ,
per cui il sistema di travi dato pu essere (al pi) una struttura isostatica.
c) Matrice cinematica Per verificare lefficacia dei vincoli costruiamo la matrice cinematica e calcoliamone il rango. Seguendo il procedimento sintetico, inseriamo immediatamente le condizioni al contorno nelle equazioni di congruenza. Scelto un polo per ciascuna parte, le incognite del problema cinematico sono quelle riportate nella colonna 3 della tabella seguente:
Parte P P u1 v1 1 u3 Q Q u2 = u1 ( y2 y1 ) 1 = u1 H 1 = H 1 v2 = v1 + ( x2 x1 ) 1 = H / 3 1 2 = 1 u 4 = u 3 ( y 4 y3 ) 3 = u 3 H 3 = H 3
1 3 5
2 4 6 8 9
v3 3 u5 v5 5 u7
v4 = v3 + ( x4 x3 ) 3 = v3 = 0 4 = 3 u 6 = u 5 ( y 6 y5 ) 5 = u 5 H 5 = H 5 v6 = v5 + ( x6 x5 ) 5 = H / 3 5 6 = 5 u8 = u7 ( y8 y7 ) 7 = u7 v8 = v7 + ( x8 x7 ) 7 = v7 + L 7 8 = 7 u 9 = u 7 ( y9 y 7 ) 7 = u 7 v9 = v7 + ( x9 x7 ) 7 = v7 + 2 L 7 9 = 7
v7 7
Nella colonna 4 sono indicate le sezioni ausiliarie, mentre nella colonna 5 sono riportate le espressioni delle loro componenti di spostamento. Le equazioni di compatibilit cinematica si riducono alle equazioni di raccordo: Connessione Connessione Connessione u2 u7 = 0 v2 v7 = 0 u4 u8 = 0 v4 v8 = 0 u6 u9 = 0 v6 v9 = 0 H 1 + u7 = 0 , H / 3 1 v7 = 0 H 3 + u7 = 0 , v7 + L 7 = 0 H 5 + u7 = 0 . H / 3 5 + v7 + 2 L 7 = 0
H H / 3 0 0 0 0
0 0 H 0 0 0
0 0 0 0 H H/ 3
1 0 1 0 1 0
0 1 0 1 0 1
0 0 0 L 0 2L
1 0 3 0 5 = 0 u 7 0 v7 0 0 7
ovvero
C = 0,
dove C la matrice cinematica del sistema e il vettore degli spostamenti incogniti. Si verifica facilmente che il determinante della matrice incompleta nullo. Pertanto, il sistema di travi dato labile, in particolare un cinematismo ad un grado di libert. Posto u7 = , si ottiene
1 = 3 = 5 = , H v7 = 3 , 7 = 3 L
4 5 1 2 3
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento)
Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte II)
1
1
H/2
4
y, v H/2 x, u O
SOLUZIONE:
Vincoli parziali: quando una sezione estrema di un sistema di travi parzialmente vincolata o, addirittura, priva di vincoli (libera), qualche componente di spostamento assoluto del suo baricentro o la rotazione assoluta della stessa risulta possibile. Connessioni parziali: la stessa cosa avviene quando qualche sezione intermedia di un sistema di travi parzialmente connessa o totalmente sconnessa (taglio completo). In tal caso, qualche componente di spostamento relativo fra i baricentri delle sezioni adiacenti o la rotazione relativa della stesse diviene possibile. Nel primo caso sono nulle le reazioni vincolari corrispondenti agli spostamenti e/o rotazioni assolute possibili, mentre nel secondo caso sono nulle le caratteristiche della sollecitazione corrispondenti agli spostamenti e/o rotazioni relative possibili. Diciamo che il sistema possiede dei gradi di libert. Indichiamo con g il numero complessivo di vincoli che occorre introdurre nel sistema per sopprimere tutti i suoi possibili gradi di libert. Al termine di tale operazione il sistema risulter costituito da una o pi maglie chiuse. Sia mi il numero di maglie interne, ovvero, maglie costituite da elementi appartenenti completamente al sistema, ed me il numero di maglie esterne , ovvero, maglie costituite da elementi appartenenti al sistema ed al supporto. Poich a ciascuna maglia, corrisponde un grado di iperstaticit pari a tre, il grado complessivo di iperstaticit del sistema cos modificato risulterebbe:
v = 3 (mi + me ) .
Pertanto, sottraendo il numero g di vincoli introdotti per rendere il sistema v volte iperstatico, si ottiene il grado di iperstaticit del sistema iniziale
n = 3 (mi + me ) g .
Nel caso in esame (Vedi figura successiva), g = 4 risultando cinematicamente compatibili gli spostamenti e rotazioni 1 , v45 , u8 e 8 ; inoltre, mi = 0 , non essendoci alcuna maglia interna, ed me = 1 , poich esiste una sola maglia esterna. Pertanto il grado di iperstaticit del sistema risulta:
n = 3 1 4 = 1 < 0 ,
ovvero, il sistema (almeno) una volta ipostatico (labile) per carenza di vincoli.
+1
+1
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Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte II)
1
1 8 9
4
11
L 18 19
H 20 21
12
13
14 17 15
10
y 5 x
10
8
16
11
22
SOLUZIONE:
Il sistema dotato dei seguenti di vincoli parziali Cerniera in 1 ed in 22; Carrello in 10 ed in 16; a cui corrispondono i gradi di libert spostamenti assoluti: u10 , u16 ; rotazioni assolute: 1 , 10 , 16 , 22 ; e delle seguenti connessioni parziali Sconnessione T=0 in 4-5 Sconnessione M=0 in 12-13 ed in 18-19
a cui corrispondono i gradi di libert spostamenti relativi: v45 = v5 v4 ; rotazioni relative: 1213 = 13 12 , 1819 = 19 18 . Il numero complessivo di vincoli che occorre aggiungere al sistema per eliminare tutti i possibili gradi di libert risulta g = 9 . Al termine di tale operazione il sistema risulter costituito dalle tre maglie chiuse esterne mostrate in figura
+1
+1
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1 2
+2 +2
3
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Parte II)
25 7
14
26 27 23
15
28 24
1
1 8 9
4
11
12 6
12 13
13 9
18 19
14 17 15
10
20 21
y, v
5
11
x, u
10
16
22
SOLUZIONE:
Il sistema dotato dei seguenti vincoli parziali Carrello in 10 e 16; Cerniera in 1 e 22; a cui corrispondono i gradi di libert spostamenti assoluti: u10 , u16 ; 1 , 10 , 16 , 22 ; rotazioni assolute: e delle seguenti connessioni parziali Sconnessione T=0 in 4-5; Sconnessione M=0 in 12-13, 18-19, 6-7-25, 23-26-27; spostamenti relativi: rotazioni relative:
v45 = v5 v4 ; 1213 = 13 12 , 1819 = 19 18 ; 67 = 7 6 ; 7 25 = 25 7 ; 26 23 = 23 26 ; 23 27 = 27 23 .
Il numero complessivo di vincoli che occorre aggiungere al sistema per sopprimere tutti i possibili gradi di libert risulta g = 13 . Al termine di tale operazione il sistema risulter costituito dalle cinque maglie chiuse, di cui tre esterne e due interne, mostrate in figura
+1 +2 +2
4
+1
5
+1
+1
1 2
+2 +2
3
+1
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Parte II)
y, v
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19
x, u
SOLUZIONE:
Il sistema dotato dei seguenti vincoli parziali cerniera in 1; carrello in 19; a cui corrispondono i gradi di libert spostamenti assoluti: u19 ; 1 , 19 ; rotazioni assolute: e delle seguenti connessioni parziali sconnessione M=0 in 1-2, 3-4-5, 6-7-8, 9-10-11, 12-13-14, 15-16-17, 18-19; a cui corrispondono i gradi di libert rotazioni relative:
1 2 = 2 1 , 3 4 = 4 3 ; 67 = 7 6 ; 910 = 10 9 ; 1213 = 13 12 ; 1516 = 16 15 ; 1819 = 19 18 45 = 5 4 ; 7 8 = 8 7 ; 1011 = 11 10 ; 1314 = 14 13 ; 1617 = 17 16 ;
Il numero complessivo di vincoli che occorre aggiungere al sistema per sopprimere tutti i possibili gradi di libert risulta g = 15 . Al termine di tale operazione il sistema risulter costituito dalle sette maglie chiuse, di cui una esterna e sei interne, mostrate in figura
1
2 2
2
2
3
2
4
2
5
2
6
3
7
Pertanto, se i vincoli sono indipendenti, il grado di iperstaticit del sistema risulta
n = 3 (me + mi ) g = 3 (1 + 6) 15 = 6 .
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it, r.barsotti@ing.unipi.it )
TEMA 5
Dato il sistema piano di travi rigide mostrato in figura,
L/2 L/2 L
B
2
2
4
P3 C
5 6
D
7
E
9
1 y,v A
1
x,u
10
1. 2. 3. 4.
determinarne il grado di iperstaticit; costruire la matrice statica e verificare lefficacia dei vincoli; calcolare le reazioni vincolari; tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione.
SOLUZIONE:
2.
a)
Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometrico) del sistema. Come risultato di tale operazione, si individuano le cinque travi !, ", #, $ e % ed i sei nodi A, B, C, D, E, F connessi fra loro nel modo indicato in figura. Per accertarsi dellefficacia dei vincoli occorre scrivere le equazioni di equilibrio per tutte le travi e per tutti i nodi del sistema e verificare che tali relazioni siano fra loro linearmente indipendenti. In analogia col problema cinematico, scegliamo un punto rappresentativo per ciascuna trave (polo dei momenti), coincidente per ragioni di convenienza col baricentro di una delle sue sezioni estreme. Le incognite del problema statico risultano immediatamente definite, coincidendo con le caratteristiche della sollecitazione delle sezioni contenenti il polo e con le componenti non nulle delle reazioni vincolari. Scritto il sistema delle equazioni di equilibrio per tutte le travi e tutti i nodi, la matrice dei coefficienti delle incognite sopradette detta matrice statica del sistema. La verifica dellefficacia dei vincoli richiede il calcolo del suo rango.
2
Nel caso in esame, essendoci cinque travi, si hanno come incognite le quindici caratteristiche della sollecitazione riportate a colonna 3 della tabella seguente pi le quattro componenti non nulle delle reazioni vincolari delle due cerniere, per un totale di 19 incognite. Nella colonna 4 della stessa tabella, sono invece indicate le sezioni ausiliarie di ciascuna trave, necessarie per scrivere le equazioni di equilibrio dei nodi. Equilibrio delle travi Isolata ciascuna trave soggetta alle caratteristiche della sollecitazione delle sezioni di estremit ed agli eventuali carichi distribuiti lungo il suo asse (assenti nel problema in esame), le equazioni cardinali della statica
=0,
= 0,
= 0,
permettono di esprimere le caratteristiche della sollecitazione delle sezioni ausiliarie CQ in funzione delle caratteristiche delle sezioni contenenti i poli dei momenti C P . Tali espressioni sono riportate a colonna 5. Trave ! P 1
CP N1 T1 M1 N3 T3 M3 N5 T5 M5 N7 T7 M7 N9 T9 M9
Q 2
CQ N 2 = N1 T2 = T1 M 2 = M 1 + T1 H N4 = N3 T4 = T3 M 4 = M 3 + T3 L / 2 N6 = N5 T6 = T5 M 6 = M 5 + T5 L / 2 N8 = N 7 T8 = T7 M 8 = M 7 + T7 L N10 = N 9 T10 = T9 M 10 = M 9 + T9 H
"
10
Tali relazioni prendono il nome di equazioni di compatibilit meccanica interna o, pi semplicemente, equazioni di equilibrio interno. Equilibrio dei nodi Isolato adesso ciascun nodo con le eventuali forze (X, Y) e coppie (Mz) esterne concentrate agenti su di esso e con le caratteristiche della sollecitazione (M, N, T) esercitate su di esso dalle travi collegate , le equazioni cardinali della statica si scrivono:
Nodo A
Fx = X A + T1 = 0 Fy = YA + N1 = 0 M =Md +M =M =0 1 1 A z Fx = X B T2 + N 3 = T2 + N 3 = 0 Fy = YB N 2 T3 = N 2 T3 = 0 M = M M + M = M + M = 0 2 3 2 3 B z
T1 = X A N1 = YA , M = 0 1 N 3 = T2 T3 = N 2 , M = M 2 3 N5 = N 4 T5 = T4 P , M = M 4 5 N7 = N6 T = T 7 6 , M6 = 0 M 7 = 0 T9 = N 8 N 9 = T8 , M = M 8 9 T10 = X F N10 = YF , M = 0 10
Nodo B
Nodo C
Nodo D
Nodo E
Nodo F
Tali relazioni prendono il nome di equazioni di compatibilit meccanica esterna; o, pi semplicemente equazioni di equilibrio esterno. In particolare, quelle di vincolo sono chiamate condizioni al contorno (statiche), mentre le relazioni di connessione sono dette condizioni di raccordo (statiche). Primo metodo di soluzione Linsieme costituito dalle 15 equazioni di equilibrio interno e dalle 19 equazioni di equilibrio esterno, fornisce un bellissimo e semplicissimo (da costruire e da risolvere) sistema di 34 equazioni algebriche lineari, non omogeneo per la presenza del carico P, nelle 34 incognite costituite dalle 30 caratteristiche della sollecitazione delle sezioni contenenti i poli e delle sezioni ausiliarie, N i , Ti , M i , i = 1,K,10 , pi le quattro componenti non nulle delle reazioni vincolari X A , YA , X F e YF . Il sistema potrebbe essere risolto cos come stato scritto. Tuttavia, date le notevoli dimensioni che esso pu raggiungere in situazioni pi generali, esso si presta poco ad essere risolto manualmente, sebbene risulta estremamente semplice da trattare attraverso il calcolo automatico. Tre rilevanti vantaggi di tale metodo meritano di essere evidenziati. Il primo consiste della sua generalit potendo essere applicato a qualunque struttura, il secondo risiede nella facilit di implementazione in un codice di calcolo automatico, ed il terzo, infine, nel fatto che esso permette di risolvere completamente il problema statico in una sola fase:
4
infatti, le caratteristiche della sollecitazione nelle sezioni che servono per tracciare i relativi diagrammi vengono dedotte simultaneamente alle reazioni vincolari. Secondo metodo di soluzione Una valida alternativa al precedente metodo si ottiene sostituendo linsieme delle 15 equazioni di equilibrio interno nelle 19 equazioni di equilibrio esterno. Si ottiene cos un sistema lineare non omogeneo pi piccolo, formato da 19 equazioni nelle 19 incognite costituite dalle caratteristiche della sollecitazione delle sole sezioni che contengono i poli, N j , T j , M j , j = 1,3,5,7,9 , pi le solite quattro componenti non nulle delle reazioni vincolari, X A , YA , X F e YF
T1 + X A = 0 N + Y = 0 1 A M 1 = 0 N 3 T1 = 0 T3 + N1 = 0 M 3 M 1 T1 H = 0 N N = 0 3 5 T5 T3 + P = 0 M M T L / 2 = 0 3 3 5 N7 N5 = 0 T T = 0 7 5 M 6 = 0 M = 0 7 T9 + N 7 = 0 N 9 T7 = 0 M 9 M 7 T7 L = 0 T9 + X F = 0 N + Y = 0 9 F M 9 + T9 H = 0
ovvero,
Sx=f ,
N1 T1 M1 N 3 T3 M 3 N5 T 5 M 5 N7 = T7 M 7 N 9 T9 M 9 X A Y A X F YF
dove S la matrice statica del sistema, x il vettore delle incognite ed f quello dei termini noti. Per controllare lefficacia dei vincoli, occorre verificare che il determinante di S sia diverso da zero. Tale operazione sar effettuata pi agevolmente coi metodi esposti nei prossimi paragrafi. Naturalmente, risolvere il sistema precedente non significa affatto risolvere il problema, dal momento che le caratteristiche della sollecitazione nelle sezioni ausiliarie debbono essere ancora determinate. Ci richiede nuovamente luso delle 15 equazioni lineari che esprimono lequilibrio interno delle travi. Pertanto il problema statico viene risolto in due fasi. b) Procedimento semplificato (permette apparentemente qualche risparmio) Come per il problema cinematico anche per il problema statico risulta possibile un procedimento semplificato in cui si considera lequilibrio delle parti anzich quello delle travi, evitando in tal modo di considerare esplicitamente le connessioni complete fra le travi. Il sistema risulta cos dallassemblaggio delle parti rigide I=[!+"+#] e II=[$+%] mostrate nella figura seguente.
L/2
L/2
P
6 7
II
H
y,v A
1
x,u
10
Nel caso in esame, essendoci due sole parti, si hanno come incognite le sei caratteristiche della sollecitazione riportate a colonna 3 della tabella seguente pi le quattro componenti non nulle delle reazioni vincolari delle due cerniere, per un totale di 10 incognite. Nella colonna 4 sono invece indicate le sezioni ausiliarie di ciascuna trave, necessarie per scrivere le equazioni di equilibrio dei nodi. Equilibrio delle parti Isolata ciascuna parte soggetta ai carichi effettivi ed alle caratteristiche della sollecitazione delle sezioni di estremit, le equazioni cardinali della statica permettono di esprimere le caratteristiche della sollecitazione delle sezioni ausiliarie CQ in funzione delle caratteristiche delle sezioni contenenti i poli dei momenti C P . Tali espressioni sono riportate a colonna 5. Parte I=!+"+# P 1
CP N1 T1 M1 N7 T7 M7
Q 6
CQ N 6 = T1 T6 = N1 P M 2 = M 1 + T1 H N1 L P L / 2 N10 = T7 T10 = N 7 M 10 = M 7 + T7 L N 7 H
II=$+%
10
Equilibrio dei nodi Isolato adesso ciascun nodo con le eventuali forze (X, Y) e coppie (Mz) concentrate esterne su di esso agenti e con le caratteristiche della sollecitazione (M, N, T) esercitate su di esso dalle travi collegate , le equazioni cardinali della statica si scrivono:
Nodo A
T1 = X A N1 = YA , M = 0 1 N7 = N6 T = T 7 6 , M6 = 0 M 7 = 0 T10 = X F N10 = YF , M = 0 10
Nodo D
Nodo F
Primo metodo di soluzione Linsieme delle precedenti 6 equazioni di equilibrio interno e delle 10 equazioni di equilibrio esterno costituisce un sistema di 16 equazioni algebriche lineari, non omogeneo per la presenza del carico P, nelle 16 incognite costituite dalle 12 caratteristiche della sollecitazione delle sezioni contenenti i poli (1 e 7) e delle sezioni ausiliarie (6 e 10), pi le quattro componenti non nulle delle reazioni vincolari X A , YA , X F e YF . Il sistema potrebbe essere risolto cos come stato scritto. Tuttavia, il problema statico non affatto risolto poich le caratteristiche della sollecitazione nelle sezioni non considerate vanno determinate per il tracciamento dei loro diagrammi. Secondo metodo di soluzione Una valida alternativa al metodo appena descritto si ottiene sostituendo le 6 equazioni di equilibrio interno nelle 10 equazioni di equilibrio esterno. Si ottiene cos un sistema lineare non omogeneo, ancora pi piccolo, di 10 equazioni nelle 10 incognite costituite dalle caratteristiche della sollecitazione delle sezioni contenenti i poli (1 e 7), pi le solite quattro componenti non nulle delle reazioni vincolari X A , YA , X F e YF . Scritto in notazione matriciale tale sistema diviene
8 N1 T 1 M1 N7 T7 = M 7 X A YA X F YF .
c) Procedimento sintetico (per virtuosi) Un modo apparentemente semplice di risolvere il problema statico in esame consiste nel riguardare il sistema di travi come ottenuto dallassemblaggio di pi parti rigide alla stregua del metodo semplificato, introducendo per immediatamente le equazioni di equilibrio esterno in quelle di equilibrio interno. Equilibrio delle parti Isolata ciascuna parte soggetta ai carichi effettivi, alle caratteristiche della sollecitazione non nulle delle sezioni di estremit ed infine alle componenti non nulle delle reazioni vincolari (vedi figura successiva), le equazioni cardinali della statica forniscono Parte !+"+#
Fx = X A + N 6 = 0 Fy = YA P T6 = 0 M = X H Y L P L / 2 = 0 A A z Fx = X F N 6 = 0 Fy = YF + T6 = 0 M = X H +Y L = 0 F F z
Nodo $+%
un sistema di sole 6 equazioni nelle sei incognite N 6 , T6 , X A , YA , X F e YF , che scritto in notazione matriciale diviene
1 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 0 1 0 H 0 0 0 0 1 L 0 0 0 0 0 0 1 0 H 0 0 0 0 1 L N6 0 T P 6 X A PL / 2 = , YA 0 X F 0 YF 0
facilmente risolvibile. Naturalmente, restano da calcolare tutte le caratteristiche della sollecitazione nelle sezioni non considerate necessarie per poter tracciare i relativi diagrammi. Pertanto, anche in questo modo il problema statico viene risolto in due fasi. d) Metodo delle equazioni ausiliarie (per extravirtuosi) Continuiamo la rassegna dei metodi esponendo le idee alla base del metodo delle equazioni ausiliarie. Gli obiettivi pi evidenti dellanalisi statica consistono nel calcolo delle reazioni vincolari (risoluzione esterna del problema statico) e nel calcolo delle caratteristiche della sollecitazione in un conveniente numero di sezioni per poterne tracciare agevolmente i diagrammi relativi (risoluzione interna del problema statico). Ancora, possiamo osservare che, nel passaggio dal metodo generale a quello semplificato, il peso maggiore stato dato alla fase di risoluzione esterna, rimandando il calcolo delle caratteristiche non direttamente considerate ad una fase successiva. Ebbene, tali idee raggiungono il culmine
9
nel metodo delle equazioni ausiliarie in cui le incognite del problema statico si riducono alle sole reazioni vincolari. Per poter applicare tale metodo, lintero sistema di travi (non pi singole travi o parti) viene ora considerato come un unico corpo rigido dotato al pi di qualche sconnessione, soggetto a tutti carichi effettivi ed alle reazioni vincolari non nulle. Pertanto, poich si ha a che fare con un unico corpo, scriveremo soltanto le tre equazioni cardinali della statica
=0,
= 0,
= 0,
A queste equazioni, aggiungeremo una equazione per ciascuna sconnessione semplice presente nel corpo. Nel caso in esame, si ottiene Equazioni cardinali Equazione ausiliaria
Fx = X A + X F = 0 Fy = YA + YF P = 0 M = Y 2 L + P 3L / 2 = 0 A zF X F H + YF L = 0 ,
Il problema esternamente risolto, ora va risolto internamente considerando le equazioni di equilibrio interno, trave per trave, e le equazioni di raccordo, nodo per nodo. A tal fine si possono risolvere in cascata le relazioni scritte nel metodo generale, ottenendo le seguenti caratteristiche della sollecitazione: Sezione 1 2 3 4 5 6
N
3 P 4 3 P 4 P L 4 H P L 4 H P L 4 H P L 4 H 10
T
P L 4 H P L 4 H 3 P 4 3 P 4 P 4 P 4
M 0
PL 4 PL 4 PL 8 PL 8
7 8 9 10
P 4 P 4
L H L H P 4 P 4
P 4 P 4 P L 4 H P L 4 H
0
PL 4 PL 4
Unosservazione importante: tale metodo, apparentemente semplice e comodo, in realt tuttaltro che generale dal momento che non si applica, se non attraverso complicate manipolazioni, a strutture contenenti delle maglie chiuse interne. Pertanto, quando si hanno solo maglie chiuse esterne, il metodo davvero comodo, mentre in tutti gli altri casi occorre ricorrere ai metodi precedenti anche se pi laboriosi. Pi semplicemente, occorre aprire tutte le maglie chiuse interne! e) Metodo dei nostri nonni (risoluzione grafica) Concludiamo la rassegna dei metodi disponibili esaminando uno dei tanti metodi grafici usati in passato. Guardiamo con estrema attenzione la figura seguente cos potremo apprezzare il significato delle parole sintesi strutturale.
K
L/2
L/2
RF
P
H
RA
F RA RF
Poich M A = 0 ed M F = 0 , le reazioni RA ed RF delle cerniere A ed F devono passare per il loro centro. Poich la parte destra del sistema non caricata direttamente, la reazione RF deve passare anche per il centro della cerniera centrale. In tal modo la retta dazione della reazione RF nota.
11
Per lequilibrio alla rotazione dellintero sistema, le tre forze P, RA ed RF devono passare per lo stesso punto K. Pertanto, la retta dazione della reazione RA quella della congiungente il centro della cerniera A con il punto K. Per lequilibrio del sistema alla traslazione secondo due direzioni qualsiasi, la forza P deve essere la diagonale del parallelogramma che ha per lati RA ed RF . Il poligono delle forze fornisce il modulo delle due reazioni.
3.
Sforzo di taglio
+
P -
12
Sforzo Normale
P
13
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Parte II) STATICA DEI SISTEMI DI TRAVI TEMA 6 Dato il sistema piano di travi rigide mostrato in figura,
q 2 B 3 2 4 C
1
60 60
1 A H/ 3 L H/ 3
6 D
1. 2. 3. 4.
determinarne il grado di iperstaticit; costruire la matrice statica e verificare lefficacia dei vincoli; calcolare le reazioni vincolari; tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione.
SOLUZIONE:
1. impaurire gli studenti, sempre (Lesempio molto semplice in verit, ma sperare di riuscire a spaventare qualcuno non fa mai male!); 2. fare un po di pratica con la scrittura delle equazioni di compatibilit meccanica, interna ed esterna; 3. far vedere come le equazioni di equilibrio possano essere scritte rispetto a qualunque sistema di riferimento scelto a nostro piacimento dal momento che lequilibrio una propriet del sistema mentre la scelta del sistema di riferimento frutto solo della nostra fantasia; 4. mettere in evidenza il fatto che la presenza e le informazioni relative ai carichi esterni distribuiti vengono raccolte attraverso le equazioni di equilibrio interne, delle travi o delle parti; 5. mettere in evidenza il fatto che la presenza e le informazioni relative ai carichi esterni concentrati vengono raccolti attraverso le equazioni di equilibrio esterne dei nodi; 6. distinguere fra condizioni al contorno e condizioni di raccordo; 7. capire bene il significato di equazioni di equilibrio per i nodi, azioni nodali e reazioni vincolari; 8. capire che del tutto arbitraria la suddivisione del sistema in travi od in parti; 9. capire che del tutto indifferente la scelta dei poli e delle sezioni ausiliarie.)
1. Determinazione del grado di iperstaticit a) Mediante il computo dei vincoli Il sistema costituito dalla sola parte rigida I=[ + + ] mostrata in figura. Poich ad essa competono tre gradi di libert nel piano, in assenza di vincoli e connessioni il sistema avrebbe 3 gradi di libert. Daltra parte, la cerniera in 1 possiede una molteplicit di vincolo pari a 2 ed il carrello in 6 una molteplicit pari a 1. Pertanto, se i vincoli sono efficaci (ci si verifica se la reazione del carrello non passa per il centro della cerniera), il sistema dato una struttura isostatica. b) Mediante il computo dei gradi di libert La cerniera in 1 ed il carrello in 6 consentono le due rotazioni assolute 1 e 6 delle corrispondenti sezioni mentre il carrello consente anche lo spostamento assoluto u6 . Introdotti tre vincoli semplici per sopprimere i gradi di libert descritti, si ottiene una maglia chiusa esterna a cui compete un grado di iperstaticit pari a tre. Pertanto, il sistema dato una struttura isostatica. c) Mediante il metodo dei tagli Introdotto un taglio completo in una sezione intermedia generica, il sistema diviene improvvisamente tre volte labile risultando possibili le due rotazioni assolute 1 e 6 , e lo spostamento assoluto u6 . Pertanto, essendo il numero di gradi di libert introdotti uguale a quello dei gradi di libert residui, il sistema dato una struttura isostatica. 2. Calcolo delle reazioni vincolari e delle caratteristiche della sollecitazione
La struttura esternamente isostatica. Lunica reazione orizzontale la X A , per cui deve essere necessariamente X A = P ; daltra parte, data la simmetria della struttura e del
2
carico, deve risultare YA = YD = qL / 2 . Il calcolo delle reazioni vincolari fatto! Ciononostante, la struttura verr analizzata col procedimento generale per mettere in evidenza alcune caratteristiche delle equazioni di equilibrio interno ed esterno. a) Procedimento generale (noioso ma facilmente implementabile in un codice di calcolo) Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, si individuano le tre travi , e ed i quattro nodi A, B, C e D, connessi fra loro nel modo indicato in figura. Per accertarsi analiticamente dellefficacia dei vincoli occorre scrivere le equazioni di equilibrio per tutte le travi e per tutti i nodi del sistema e verificare che tali relazioni siano linearmente indipendenti. Per far ci, scegliamo un punto rappresentativo per ciascuna trave (polo dei momenti), coincidente per ragioni di convenienza col baricentro di una delle sezioni estreme. Le incognite del problema statico possono essere fatte coincidere allora con le caratteristiche della sollecitazione delle sezioni contenenti il polo e con le componenti non nulle delle reazioni vincolari. Scritto il sistema delle equazioni di equilibrio per tutte le travi e tutti i nodi, la matrice dei coefficienti delle incognite sopradette detta matrice statica del sistema. La verifica dellefficacia dei vincoli richiede il calcolo del suo rango. Nel caso in esame, essendoci tre travi, si hanno come incognite le nove caratteristiche della sollecitazione riportate a colonna 3 della tabella seguente pi le tre componenti non nulle delle reazioni vincolari (due della cerniera XA, YA, ed una del carrello YD), per un totale di 12 incognite. Nella colonna 4 della stessa tabella, sono invece indicate le sezioni ausiliarie di ciascuna trave, necessarie per scrivere le equazioni di equilibrio dei nodi. Equilibrio delle travi Isolata ciascuna trave sottoposta agli eventuali carichi distribuiti (azioni esterne) applicati lungo il suo asse ed alle caratteristiche della sollecitazione (azioni interne) delle sezioni di estremit, e fissato trave per trave un sistema di riferimento locale (O' , x' , y ' , z ' ) congruente col sistema di riferimento globale (O, x, y, z ) , con lorigine O coincidente con la sezione iniziale di ciascuna trave e con lasse x coincidente con lasse della trave ed orientato positivamente verso laltro estremo, le equazioni cardinali della statica scritte nel riferimento locale di ciascuna trave
x'
= 0,
y'
=0,
z'
=0,
permettono di esprimere le caratteristiche della sollecitazione delle sezioni ausiliarie T c Q = [N Q TQ M Q ] in funzione delle caratteristiche delle sezioni contenenti i poli dei
Trave
P 1
cP N1 T1 M1 N3
Q
N 2 = N1
cQ T2 = T1 M 2 = M 1 + T1 2 H / 3 N 4 = N3
T3 M3 N5
T4 = T3 q L M 4 = M 3 + T3 L q L2 / 2 N6 = N5
T5 M5
T6 = T5 M 6 = M 5 + T5 2 H / 3
Trave
Trave
Pi semplicemente, per mettere in evidenza il fatto che le caratteristiche delle sezioni ausiliarie sono immediatamente note non appena si conoscono quelle delle sezioni contenenti i poli, possiamo porre
N 2 1 0 0 0 0 T2 0 1 0 0 0 M 0 d 1 0 0 2 N 4 0 0 0 1 0 T4 = 0 0 0 0 1 M 4 0 0 0 0 L N 0 0 0 0 0 6 T6 0 0 0 0 0 M 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 N1 0 0 0 0 0 T1 0 0 0 0 0 M1 0 0 0 0 0 N3 qL , 0 0 0 0 T3 + 1 0 0 0 M 3 q L2 / 2 0 1 0 0 N5 0 0 0 1 0 T5 0 0 0 d 1 M 5 0
Equilibrio dei nodi Isolato adesso ciascun nodo con le eventuali forze e coppie (X, Y, Mz) esterne concentrate agenti su di esso (azioni nodali esterne o carichi nodali esterni) e con le caratteristiche della sollecitazione (M, N, T) esercitate su di esso dalle travi collegate (azioni nodali interne o carichi nodali interni), le equazioni cardinali della statica scritte nel sistema di riferimento globale (O, x, y, z ) diventano: Nodo A
Fx = X A + N1 cos 60 0 + T1 sin 60 0 = 0 0 0 Fy = YA + N1 sin 60 T1 cos 60 = 0 M =Md +M =M =0 1 1 A z 2 X A + N1 + 3T1 = 0 2YA + 3 N1 T1 = 0 , M 1 = 0 N 2 3T2 + 2 N 3 = 0 3 N 2 + T2 2T3 = 0 , M 2 + M 3 = 0 2 N 4 + N 5 3T5 = 0 2T4 3 N 5 T5 = 0 , M 4 + M 5 = 0 2 P N 6 + 3T6 = 0 2YD + 3 N 6 + T6 = 0 , M = 0 6
Nodo B
Fx = X B T2 sin 60 0 N 2 cos 60 0 + N 3 = 0 0 0 Fy = YB + T2 cos 60 N 2 sin 60 T3 = 0 M = M M + M = M + M = 0 B 2 3 2 3 z Fx = X C N 4 + N 5 cos 600 T5 sin 600 = 0 0 0 Fy = YC + T4 N 5 sin 60 T5 cos 60 = 0 M = M M +M =0 C 4 5 z Fx = P N 6 cos 600 + T6 sin 600 = 0 0 0 Fy = YD + N 6 sin 60 + T6 cos 60 = 0 Md =Md +M =M =0 6 6 D z
Nodo C
Nodo D
Tali relazioni prendono il nome di equazioni di equilibrio esterno. In particolare, quelle di vincolo (A e D) sono chiamate condizioni al contorno (statiche), mentre quelle di connessione (B e C) sono dette condizioni di raccordo (statiche). Primo metodo di soluzione Linsieme delle 9 equazioni di equilibrio interno e delle 12 equazioni di equilibrio esterno, costituisce un sistema di 21 equazioni algebriche lineari, non omogeneo per la presenza dei carichi P e q, nelle 21 incognite costituite dalle 18 caratteristiche della sollecitazione delle sezioni contenenti i poli e delle sezioni ausiliarie, N i , Ti , M i , i = 1, K,6 , pi le tre componenti non nulle delle reazioni vincolari X A , YA e YD . Il sistema potrebbe essere risolto cos come stato scritto. Tuttavia, date le notevoli dimensioni, esso si presta poco ad essere risolto manualmente. Secondo metodo di soluzione Una valida alternativa al metodo precedente si ottiene sostituendo le 9 equazioni di equilibrio interno nelle 12 equazioni di equilibrio esterno. Si ottiene cos un sistema lineare non omogeneo di sole 12 equazioni nelle 12 incognite costituite dalle caratteristiche della sollecitazione delle sezioni che contengono i poli, N j , T j , M j , j = 1,3,5 , pi le componenti non nulle delle reazioni vincolari, X A , YA e YD .
5
N1 + 3 T1 + 2 X A = 0 3 N1 T1 + 2 YA = 0 M 1 = 0 N 3 T + 2 N = 0 1 3 1 3 N1 + T1 2 T3 = 0 M T 2 H / 3 + M = 0 1 1 3 2 N 3 + N 5 3 T5 = 0 2 T3 3 N 5 T5 = 2 qL 2 M 3 T3 L + M 5 = qL / 2 N 5 + 3 T5 = 2 P 3 N + T + 2Y = 0 5 5 D M 5 + T5 2 H / 3 = 0
ovvero,
Sx=f ,
dove S la matrice statica del sistema, x il vettore delle incognite (caratteristiche della sollecitazione e reazioni vincolari) ed f quello dei termini noti (termini dovuti ai soli carichi esterni). Per controllare lefficacia dei vincoli, occorre verificare che il determinante di S sia diverso da zero. Tale operazione sar effettuata pi agevolmente coi metodi esposti nei prossimi paragrafi.
Qualora le reazioni vincolari XA, YA ed YD fossero note, basterebbe considerare solo le prime nove equazioni per ricavare le caratteristiche incognite ed il sistema precedente diventerebbe
1 3 0 1 3 0 0 0 0 3 1 0 3 1 d 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 2 0 0 2 0 0 0 0 0 0 2 0 0 2 L 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 3 0 0 0 0 0 0 0 3 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 N1 2 X A T 2 Y A 1 M1 0 N3 0 T = 0 3 M 3 0 N5 2 P T 5 2qL 2 M 5 qL / 2
ovvero,
Se c P = f + r .
La risoluzione del problema statico potrebbe essere effettuata in tre passi distinti 1. calcolo delle reazioni vincolari; 1 2. calcolo delle caratteristiche della sollecitazione c P tramite le c P = S e [f + r ]; 0 3. calcolo delle caratteristiche della sollecitazione cQ tramite le cQ = SiQP c P + cQ . b) Procedimento semplificato, procedimento sintetico e metodo delle equazioni ausiliarie Essendo il sistema privo di sconnessioni, i tre procedimenti coincidono. In particolare, lequilibrio dellintero sistema espresso dalle sole tre equazioni cardinali della statica
F
che si scrivono:
=0,
= 0,
= 0,
Fx = X A P = 0 Fy = YA + YD q L = 0 M = Y ( L + 2 H / 3 ) + qL ( L / 2 + H / 3 ) = 0 A zD
3.
Primo modo Essendo note le reazioni vincolari, le caratteristiche della sollecitazione in ciascuna sezione di estremit delle travi possono essere ricavate risolvendo in cascata il sistema delle equazioni di equilibrio scritte col procedimento generale Sezione 1 2 3 4 5 6
qL 2 qL 2 qL 2 qL 2 H 3 H 3 H 3 H 3
M 0
PH PH PH PH
T
qL P 4 qL P 4 qL 2 qL 2 qL +P 4 qL +P 4 3 2 3 2
N
P qL 3 2 4 P qL 3 2 4 P P 3 2 3 2 P qL 3 2 4 P qL 3 2 4
Oltre a questi valori, per la presenza del carico distribuito, converr ricavare il valore del momento flettente massimo che si verifica nella sezione di mezzeria della trave B-C
M MAX = M ( L / 2) = qL H L L 1 L qLH qL2 + ) PH q( ) ( ) = PH + ( . 2 2 2 2 8 3 2 2 3
Secondo modo Determiniamo le caratteristiche della sollecitazione trave per trave col metodo diretto, ovvero, basandoci sulla loro definizione. A tal fine, scelta una conveniente ascissa curvilinea z con origine nella sezione iniziale di ciascuna trave, si ottengono le caratteristiche: Trave 1 2 3 M
qL z P 3 / 2 z 4 qL H qz 2 ( + z) P H 2 2 3 qL 2 H 2H 3 ( z) P ( z) 4 2 3 3
T
qL 3 P 4 2 (L 2 z) q 2 qL 3 +P 4 2
N
P qL 3 2 4 P P qL 3 2 4
a cui corrispondono i diagrammi delle figure riportate nelle pagine seguenti per i valori del carico P indicati nella seguente tabella
Caso
0 0
P=0
1
qL 2 3
2
qL 1 L + 2 3 6H
3
qL 1 L + 2 3 4H
Caso
Sezione 1 2 3 mezzeria 4 5 6
M 0
qL 2 qL 2 H 3 H 3
T
qL 4 qL 4 qL 2
N
qL 3 4 qL 3 4
0 0 0
qL 3 4 qL 3 4
qL H qL2 + 2 8 3 qL H 2 3 qL H 2 3
0
qL 2 qL 4 qL 4
Momento Flettente
q B C
M
D
Sforzo di taglio
+ -
T
A
Sforzo Normale
B C
N
A
10
Caso
Sezione 1 2 3 mezzeria 4 5 6
P=
qL 2 3
M 0 0 0
qL2 8
T 0 0
qL 2
N
qL 3 qL 3 qL 2 3 qL 2 3 qL 2 3 qL 3 qL 3
0
qL 2
0 0 0
0 0
Momento Flettente
q B + C
M
A D P
Sforzo di taglio
11
+ -
T
A
Sforzo Normale
B C
N
A
12
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte II) STATICA DEI SISTEMI DI TRAVI TEMA 7 Dato il sistema piano di travi rigide mostrato in figura (travatura reticolare piana tipo Neville),
P 2P P
H
L/2
45
P
L L
P
L
1. 2. 3. 4.
determinarne il grado diperstaticit; costruire la matrice statica e verificare lefficacia dei vincoli; calcolare le reazioni vincolari; tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione.
SOLUZIONE:
1. impaurire gli studenti, come al solito; 2. far vedere come lo studio delle strutture reticolari attraverso il metodo dellequilibrio dei nodi non sia altro che una semplice applicazione del procedimento generale dellanalisi statica, gi noto; 3. fare pratica con la scrittura delle equazioni di compatibilit meccanica, interna ed esterna; 4. far vedere come la scrittura delle equazioni dequilibrio interno risulti particolarmente agevole utilizzando il riferimento locale di ciascuna trave; 5. porre lattenzione sullequilibrio dei nodi che va espresso sempre nel riferimento globale distinguendo fra azioni nodali (note) e reazioni vincolari (generalmente incognite); 6. acquisire la differenza fra equazioni nodali dequilibrio e condizioni di sconnessione; 7. porre laccento sullutilit dellipotesi comune dassenza di carichi esterni distribuiti sulle travi; 8. illustrare il metodo per la scrittura automatica delle equazioni dequilibrio dei nodi; 9. evidenziare i concetti di strutture a nodi canonici e strutture a sezioni canoniche; 10. illustrare il metodo delle equazioni ausiliarie per la risoluzione esterna ed interna delle strutture reticolari.)
0.
La scelta di un sistema composto da numerose travi e numerosi nodi come quello in esame per illustrare le principali caratteristiche delle strutture reticolari piane, effettuata allo scopo di evidenziare come altrettanto numerose siano le semplificazioni che derivano da alcune ipotesi riguardanti il tipo di connessione fra elementi (cerniere lisce) ed il tipo di azioni esterne (carichi concentrati nei nodi del sistema). 1. Determinazione del grado diperstaticit
Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividuano le 11 travi , , , , , , , , , e (11) ed i sette nodi A, B, C, D, E, F e G connessi fra loro nel modo indicato nella figura seguente.
P H
L/2
2P 10 6
9 11 2 3 20
P 11 8
13 15 4 5 22 G 16 18
E
8 10
19
21
H 9
17 6
4
A
7 1 45
12 14
5 1
B
7 2
C
P
L L
P
L
a)
Il sistema costituito dallassemblaggio di undici travi vincolate tra loro e col suolo mediante delle cerniere lisce come mostrato in figura. Poich a ciascuna trave competono tre gradi di libert nel piano, in assenza di vincoli e connessioni mutue il sistema avrebbe 33 gradi di libert. Daltra parte, la cerniera in A possiede una molteplicit di vincolo pari a 4, il carrello in D una molteplicit di vincolo pari a 3, le connessioni E, G (in cui convergono tre travi) possiedono ciascuna una molteplicit pari a 4, ed infine le connessioni B, C, F (in cui convergono quattro travi) possiedono ciascuna una molteplicit di vincolo pari a 6. In totale, il grado di vincolo del sistema risulta
v = v A + vD + 2vE + 3vB = 4 + 3 + 8 + 18 = 33 .
Pertanto, se i vincoli sono efficaci (ci che si verifica se la reazione del carrello in D non passa per il centro della cerniera in A e se le travi sono ben posizionate), il sistema dato una struttura isostatica. b) Mediante il computo dei gradi di libert
La cerniera in A consente una rotazione assoluta mentre il carrello in D consente sia una rotazione sia uno spostamento assoluto. Inoltre, per ciascuna delle cinque maglie triangolari interne risultano possibili tre rotazioni relative fra le travi che le compongono. Introdotti tre vincoli semplici per sopprimere i gradi di libert assoluti e quindici vincoli semplici per bloccare le rotazioni relative interne, si ottiene una struttura costituita da una maglia chiusa esterna e cinque maglie chiuse interne cui compete un grado di iperstaticit pari a 18, esattamente uguale al numero dei vincoli introdotti. Pertanto, il sistema dato una struttura isostatica. c) Mediante il metodo dei tagli
Introdotto un taglio completo in una sezione intermedia generica delle cinque travi , , , e allo scopo di aprire tutte le maglie interne, il sistema diviene quindici volte labile. Pertanto, essendo il numero di gradi di libert introdotti pari a quello dei gradi di libert residui, il sistema dato una struttura isostatica.
2.
Analisi statica
Utilizziamo il procedimento generale al fine di mettere in luce alcune propriet notevoli di questa tipologia strutturale. Procedimento generale (meno noioso del solito) Per accertarsi analiticamente dellefficacia dei vincoli esterni (numero e buon posizionamento dei vincoli esistenti) e dellefficacia dei vincoli interni (numero e buon posizionamento delle travi che compongono la struttura) occorre verificare che le relazioni che esprimono le condizioni dequilibrio per le travi ed i nodi siano linearmente indipendenti. Per far ci, scegliamo un polo dei momenti per ciascuna trave coincidente per ragioni di convenienza col baricentro di una delle sue sezioni estreme. In particolare, chiameremo principale la sezione (P) che contiene il polo ed ausiliaria la sezione (Q) posta allaltra estremit della stessa trave. Le incognite del problema statico possono allora essere fatte coincidere con le caratteristiche della sollecitazione delle sezioni principali e con le componenti in generale non nulle delle reazioni vincolari. La verifica dellefficacia dei vincoli richiede il calcolo del rango della matrice statica del sistema. Nel seguito scriveremo dapprima le equazioni di equilibrio delle travi, che servono ad esprimere le caratteristiche della sollecitazione delle sezioni ausiliarie, c Q , in funzione delle caratteristiche delle sezioni principali, c P . Noteremo in tal caso come lassenza di carichi distribuiti permetta una scrittura pressoch automatica di tali equazioni che risultano necessariamente omogenee. Successivamente considereremo le equazioni di equilibrio dei nodi. Nel far ci terremo conto delle conseguenze meccaniche (ed analitiche) imposte dalla presenza delle cerniere lisce fra le diverse travi ed i vincoli. In particolare, noteremo come nessuna coppia esterna possa essere applicata sui nodi (ovvero, nessuna coppia pu essere applicata sul perno delle cerniere, se queste sono lisce) ed inoltre, poich nessuna coppia pu essere trasmessa da una trave allaltra attraverso i nodi, anche i momenti flettenti alle estremit delle travi debbono essere nulli. Queste due osservazioni, valide anche sotto condizione di carico del tutto generiche, rendono la scrittura delle equazioni di equilibrio nodali particolarmente semplice. Una delle semplificazioni pi importanti consiste nella riduzione del numero di incognite del problema statico, coincidendo queste con i soli sforzi assiali nelle travi e con le componenti non nulle delle reazioni vincolari. Vediamo da dove scaturiscono tali semplificazioni. Equilibrio delle travi Isolata ciascuna trave soggetta alle sole caratteristiche della sollecitazione delle sezioni di estremit per lassenza del carico distribuito, e scelto un sistema di riferimento locale (O' , x' , y ' , z ' ) congruente col sistema di riferimento globale (O, x, y, z ) , con lorigine O coincidente con la sezione principale di ciascuna trave, con lasse xcoincidente con lasse della trave ed orientato positivamente verso laltra estremit, le equazioni cardinali della statica
x'
= 0,
y'
=0,
z'
=0,
scritte nel riferimento locale sono quelle riportate a colonna 5 della seguente tabella
4
Trave
P 1
cP N1 T1 M1 N3 T3 M3 N5 T5 M5 N7 T7 M7 N9
Q 2
N 2 = N1 T2 = T1 M 2 = M 1 + T1 L N 4 = N3 T4 = T3 M 4 = M 3 + T3 L N6 = N5 T6 = T5 M 6 = M 5 + T5 L N8 = N 7 T8 = T7
cQ
M 8 = M 7 + T7 L / 2 N10 = N 9
10
11
12
13
T13 M 13 N15
14
15
T15 M 15 N17
16
17
T17 M 17 N19
18
19
T19 M 19 N 21 T21 M 21
20
(11)
21
22
Equilibrio dei nodi Indichiamo sinteticamente con N ix , Tix , N iy e Tiy , le componenti cartesiane dei vettori rappresentativi dello sforzo assiale N e dello sforzo di taglio T se la trave contenente la sezione i-esima inclinata rispetto al sistema di riferimento (O, x, y) scelto. Isolato ciascun nodo soggetto alle forze esterne (X, Y) concentrate agenti su di esso (azioni nodali esterne note [carichi] od incognite [reazioni vincolari]) e con le caratteristiche della sollecitazione (M, N, T) esercitate dalle travi collegate (azioni nodali interne), le equazioni cardinali della statica scritte nel sistema di riferimento globale (O, x, y, z ) comune a tutti i nodi, si scrivono: Nodo A
Fx = X A + N1 + N 7 x + T7 x = 0 Fy = YA T1 + N 7 y T7 y = 0
Equilibrio
Sconnessione
M1 = 0 M 7 = 0 M 2 = 0 M = 0 9 M 11 = 0 M 3 = 0 M 4 = 0 M = 0 13 M 15 = 0 M 5 = 0 M6 = 0 M 17 = 0 M8 = 0 M 10 = 0 M = 0 19 M 20 = 0 M = 0 12 M 14 = 0 M 21 = 0 M 22 = 0 M 16 = 0 M = 0 18
Fx = X C N 4 N13 x + T13 x + N15 x + T15 x + N 5 = 0 Fy = YC + T4 T5 + N13 y + T13 y + N15 y T15 y = 0 Fx = X D N 6 N17 x + T17 x = 0 Fy = YD + T6 + N17 y + T17 y = 0 Fx = X E N 8 x T8 x + N10 x T10 x + N19 = 0 Fy = YE N 8 y + T8 y N10 y T10 y T19 = 0 Fx = X F N 20 N12 x T12 x + N14 x T14 x + N 21 = 0 Fy = YF + T20 N12 y + T12 y N14 y T14 y T21 = 0 Fx = X G N 22 N16 x T16 x + N18 x T18 x = 0 Fy = YG + T22 N16 y + T16 y N18 y T18 y = 0
D E
in cui le azioni nodali XA, YA, e YD sono le reazioni vincolari incognite, mentre i carichi noti sono XB=XC= XD=XF=0, XE=XG=H, YB=YC=YE=YG=-P, e YF=-2P. Le relazioni precedenti sono le equazioni di equilibrio esterno.
Se ora riconsideriamo le equazioni di equilibrio delle travi tenendo conto delle equazioni di sconnessione M j = 0, j = 1,K ,22 , appena scritte, si ottiene il bellissimo risultato Sezione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22
Mj Tj
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
ovvero, il momento flettente e lo sforzo di taglio sono ovunque nulli. Lunica caratteristica della sollecitazione che pu risultare diversa da zero lo sforzo assiale N! Travi soggette a regimi di sforzo interno come quello appena descritto sono definite aste; pi precisamente, tiranti, se lo sforzo assiale di trazione (N>0), puntoni se invece lo sforzo assiale di compressione (N<0).
Tenuto conto dei risultati precedenti, le equazioni di equilibrio del sistema si riducono alle sole 2n equazioni di equilibrio alla traslazione secondo gli assi x e y degli n nodi: Nodo A Nodo B Nodo C Nodo D Nodo E Nodo F Nodo G
Fx = X A + N1 + N 7 / 2 = 0 , Fy = YA + N 7 / 2 = 0 Fx = N1 N 9 / 2 + N11 / 2 + N 3 = 0 , Fy = P + N 9 / 2 + N11 / 2 = 0 Fx = N 3 N13 / 2 + N15 / 2 + N 5 = 0 , Fy = P + N13 / 2 + N15 / 2 = 0 Fx = N 5 N17 / 2 = 0 , Fy = YD + N17 / 2 = 0 Fx = H N 7 / 2 + N 9 / 2 + N19 = 0 , Fy = P N 7 / 2 N 9 / 2 = 0 Fx Fy Fx Fy = N19 N11 / 2 + N13 / 2 + N 21 = 0 = 2 P N11 / 2 N13 / 2 = 0 = H N 21 N15 / 2 + N17 / 2 = 0 = P N15 / 2 N17 / 2 = 0
nelle a + 3 = 14 incognite N1, N3, N5, N7, N9, N11, N13, N15, N17, N19, N21, XA, YA e YD. 3. Soluzione del problema
0 0
1 2 1 2
0 0
1 2 1 2
0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0 0 0
1 2 1 2
0 0
0 0
1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0
0 0 0 0
0 0 0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0
1 2 1 2
0 0
0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 1 0 0 0 1 0 0
0 N1 0 0 N3 0 0 N5 0 0 N7 P 0 N9 0 0 N 11 P 0 N 13 0 = 1 N 15 0 0 N 17 H 0 N 19 P 0 N 21 0 0 X A 2P 0 Y A H 0 YD P
possiamo risolvere il sistema precedente assumendo una prima volta P = 1 ed H = 0 , una seconda volta P = 0 ed H = 1 e, successivamente, combinare le due soluzioni. Cos facendo otteniamo:
N1 3 N 6 3 N5 3 3 2 N7 2 2 N9 2 N 11 N 2 13 = P + H 2 2 N 15 N 3 2 17 5 N 19 5 N 21 XA 0 3 YA Y 3 D 5 / 3 1 1 / 3 2 / 3 2 / 3 2 / 3 2 / 3 . 2 / 3 2 / 3 1 / 3 + 1 / 3 2 1 / 3 1 / 3
4.
Coi valori ottenuti si pu procedere al tracciamento del diagramma dello sforzo assiale. Poich non vi alcuna possibilit di fare confusione fra caratteristiche diverse, il diagramma dello sforzo assiale pu essere tracciato in modo semplificato riportandone il valore (dotato di segno) accanto a ciascuna asta. E una buona abitudine, inoltre, disegnare le aste compresse (puntoni, N<0) con linee a tratto grosso, lasciando invece sottile lo spessore delle aste tese (tiranti, N>0). I diagrammi che si ottengono sono riportati di seguito. Caso P 0 ed H = 0
P
-32P +22P -5P
2P
-2P -2P
-5P
P
-32P +22P
45 +3P
+6P
+3P
3P
3P
Caso P = 0 ed H 0
H
+H2/3 -H2/3 -H/3 +H2/3 -H2/3 +H +H/3 +1/3H +H2/3 -H2/3
2H
45 +5/3H
H/3
H/3
Caso P = H 0
P
-82/3P +52/3P 45 14/3P 7P
-16/3P -22/3P
2P
-14/3P
P
-102/3P
2P 8/3P
10/3P
In questultimo caso lo sforzo di trazione massimo si verifica nellasta ( N 3 = +7 P ), mentre lo sforzo di compressione massimo si ha nellasta (10) ( N19 = 16 / 3P ).
10
1. Travature a nodi canonici Introduciamo un nuovo concetto. Se la struttura isostatica, possiamo certamente risolverla dapprima esternamente (calcolo delle reazioni vincolari) e successivamente internamente (calcolo degli sforzi assiali nelle aste). Solo se il numero di incognite del problema piccolo, questo modo di procedere pu risultare utile poich il sistema di equazioni a cui si perviene di ordine pi piccolo e la riduzione pu essere rilevante. Nel caso in esame, determinate le reazioni vincolari X A = 2 H , YA = 3P H / 3 e YD = 3P + H / 3 mediante le equazioni cardinali della statica, la risoluzione interna richiede la soluzione di un sistema di equazioni algebriche lineari non omogenee pi piccolo, cio, un sistema di 11 equazioni estratte dal sistema precedente con un certo grado di arbitrariet, nelle 11 incognite N1, N3, N5, N7, N9, N11, N13, N15, N17, N19, N21. Ad esempio, se consideriamo le prime 11 equazioni (N.B. Nessuno ci assicura che non vi siano tra esse delle combinazioni lineari!), otteniamo
0 0 1 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
1 2 1 2
0 0
1 2 1 2
0 0
1 2 1 2
0 0 0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0 0 0
1 2
0 0 0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0
1 2
0 0 0 0 0
0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
N1 2H 3P + H / 3 N3 N5 0 P N7 N 0 9 P N 11 = N 0 13 N 15 3P H / 3 H N 17 N 19 P 0 N 21
nelle sole incognite interne N1, N3, N5, N7, N9, N11, N13, N15, N17, N19, N21. La semplificazione ottenuta in questo caso apparentemente modesta in quanto si passati da un sistema iniziale di 14 equazioni ad un nuovo sistema di 11 equazioni in altrettante incognite. Tuttavia, se nel sistema di partenza sostituiamo i valori noti delle reazioni vincolari X A = 2 H , YA = 3P H / 3 e YD = 3P + H / 3 , questo diviene Nodo A Nodo B Nodo C Nodo D
Fx = 2 H + N 1 + N 7 / 2 = 0 , F y = 3 P H / 3 + N 7 / 2 = Fx = N 1 N 9 / 2 + N 11 / 2 + N 3 = 0 , Fy = P + N 9 / 2 + N 11 / 2 = 0 Fx = N 3 N13 / 2 + N15 / 2 + N 5 = 0 , Fy = P + N13 / 2 + N15 / 2 = 0 Fx = N 5 N 17 / 2 = 0 , Fy = 3P + H / 3 + N 17 / 2 = 0 11
Fx = H N 7 / 2 + N 9 / 2 + N19 = 0 , Fy = P N 7 / 2 N 9 / 2 = 0 Fx = N19 N11 / 2 + N13 / 2 + N 21 = 0 , Fy = 2 P N11 / 2 N13 / 2 = 0 Fx = H N 21 N15 / 2 + N17 / 2 = 0 . Fy = P N15 / 2 N17 / 2 = 0
E facile verificare come tale sistema possa essere risolto in modo assai semplice considerando le equazioni di equilibrio dei nodi a due a due nel seguente ordine: A E B e, contemporaneamente , D G C mentre le equazioni del nodo F possono servire per la verifica. Cos facendo si ottiene: Nodo A E B F
N1 = 3 P + 5 / 3 H N 7 = 3 2 P + 2 / 3 H N9 = 2 2 P 2 / 3 H N19 = 5 P 1 / 3 H N11 = 2 P + 2 / 3 H N3 = 6 P + H N11 = 2 P + 2 / 3 H N13 = 2 P 2 / 3 H
Nodo D G C
Travature in cui gli sforzi assiali delle aste possono essere ricavati con sole equazioni di equilibrio nel modo appena visto, sono dette a nodi canonici. Ai tempi dei nostri nonni tale propriet aveva una certa importanza, mentre ai nostri giorni ha perso molto del suo fascino. Nel seguito vedremo un metodo, semplice ed alternativo, che, nei casi in cui applicabile, ci permetter di determinare gli sforzi incogniti ad uno ad uno senza dover risolvere n il sistemone precedente n i sistemini costituiti da coppie dequazioni. Prima per illustriamo una maniera per scrivere automaticamente le equazioni dequilibrio dei nodi.
12
5.
Esaminiamo un metodo semplice per scrivere il sistema risolvente delle equazioni di equilibrio nodale. Tale metodo fa uso delle seguenti matrici: Nodo Iniziale A B C A B B C C D E G Nodo finale B C D E E F F G G F F
(matrice delle incidenze delle travi) Operando trave per trave, si calcolano le quantit
LIJ = ( xI x J ) 2 + ( y I y J ) 2 , cos IJ = ( xI x J ) / LIJ , sin IJ = ( y I y J ) / LIJ ,
rispettivamente la lunghezza dellasta che collega i nodi I e J, ed i coseni direttori del versore orientato dal nodo I al nodo J. Tenuto conto di tali espressioni, il sistema delle equazioni di equilibrio dato dalle 2n equazioni
mI x J xI Fx = X I + J =1 L N IJ = 0 IJ , mI y J y I Fy = YI + N IJ = 0 J =1 LIJ
in cui XI e YI sono le azioni concentrate agenti sul nodo I (siano esse carichi noti o reazioni vincolari incognite), N IJ = N JI lo sforzo assiale attivo nellasta che collega i nodi I ( x I , y I ) e J ( x J , y J ) , mentre m I indica il numero di aste collegate al nodo I. Nel caso in esame, si ottiene Nodo A
xB x A x xA N AB + E N AE = X A + N1 + N 7 / 2 = 0 Fx = X A + L LAE AB , y yA y yA Fy = YA + B N AB + E N AE = YA + N 7 / 2 = 0 LAB LAE 13
Nodo B
x xB x A xB x xB x xB N BC = N1 N 9 / 2 + N11 / 2 + N 3 = 0 N BA + E N BE + F N BF + C Fx = X B + L LBE LBF LBC BA y yB y yB y yB y yB Fy = YB + A N BA + E N BE + F N BF + C N BC = P + N 9 / 2 + N11 / 2 = 0 LBA LBE LBF LBC
Nodo C
x B xC x xC x xC x xC N CB + F N CF + G N CG + D N CD = N 3 N 13 / 2 + N 15 / 2 + N 5 = 0 Fx = X C + L LCF LCG LCD CB y yC y yC y yC y yC Fy = YC + B N CB + F N CF + G N CG + D N CD = P + N 13 / 2 + N 15 / 2 = 0 LCG LCD LCB LCF
Nodo D
xC x D x xD N CD + G N CG = N 5 N 17 / 2 = 0 Fx = X D + L LCG CD , y yD y yD F y = Y D + C N CD + G N CG = YD + N 17 / 2 = 0 LCD LCG
Nodo E
x A xE x xE x xE N EA + B N EB + F N EF = H N 7 / 2 + N 9 / 2 + N 19 = 0 Fx = X E + L LEB LEF EA y yE y yE y yE F y = Y E + A N EA + B N EB + F N EF = P N 7 / 2 N 9 / 2 = 0 LEA LEB LEF
Nodo F
x xF x xF xE xF x xF N FE + B N FB + C N FC + G N FG = 0 Fx = X F + L LFB LFC LFG FE , yC y F yG y F y yF yB yF F y = Y F + E N FE + N FB + N FC + N FG = 0 LFE LFB LFC LFG F = N 19 N 11 / 2 + N 13 / 2 + N 21 = 0 ossia, x Fy = 2 P N 11 / 2 N 13 / 2 = 0
Nodo G
xF xG x xG x x N GF + C N GC + D G N GD = H N 21 N15 / 2 + N17 / 2 = 0 Fx = X G + L LGC LGD GF . y F yG yC y G y D yG Fy = YG + N GF + N GC + N GD = P N15 / 2 N17 / 2 = 0 LGF LGC LGD
6.
Concludiamo largomento mostrando un metodo (gi noto) particolarmente semplice per dedurre gli sforzi interni nelle aste, ad uno ad uno. Lutilit del procedimento si basa sui seguenti fatti: a) se la travatura possiede un numero assai limitato di aste, gli sforzi possono essere ricavati applicando ripetutamente tale procedimento senza dover ricorrere a metodi pi complicati; viceversa, b) se la travatura possiede un numero notevole di aste, allora il ricorso al calcolo automatico, attraverso il metodo descritto al punto precedente, inevitabile. In tale caso tuttavia, importante poter disporre di un metodo semplice che permetta rapidamente di controllare i valori ottenuti per lo sforzo assiale in quelle aste che a giudizio del progettista dovrebbero risultare particolarmente sollecitate. Come funziona il metodo in questione? 1. 2. Intanto supponiamo di aver risolto esternamente la struttura e di avere ricavato le reazioni vincolari (nel caso in esame X A = 2 H , YA = 3P H / 3 e YD = 3P + H / 3 ). Successivamente, raggruppiamo le aste in due categorie: Aste di contorno Corrente inferiore e superiore Aste di parete Diagonali , , , , , , , (11) , ,
osservando come tale suddivisione sia soltanto di comodo potendo i diagonali estremi e essere fatti figurare fra le aste di contorno. 3. Determinazione dello sforzo assiale nelle aste di contorno Supponiamo di voler determinare lo sforzo assiale nellasta . Con ferocia estrema, asportiamo un concio elementare in una posizione intermedia generica di tale trave (vedi figura successiva).
P H
L/2
2P 10 6
9 11 20
P 11 8
13 15 4 5 22 G 16 18
E
8 10 45
19
21
H 9
17 6
4
7 1
12 14
XA A
N1 N1
5 1
2
7 2
C
D YD
YA
P
L L
P
L
La struttura, inizialmente isostatica, diventa improvvisamente labile. Infatti, a seguito dellasportazione del concio, risulta possibile una rotazione relativa intorno al nodo E
15
(polo dellasta ) fra le due parti rigide in cui la struttura rimane suddivisa. Tale rotazione pu essere impedita se e solo se sulle sezioni che ora appaiono separate noi applichiamo due forze uguali ed opposte, N1, (positive se tendono a ripristinare la continuit strutturale = se richiudono lo strappo) di valore uguale a quello che il concio esercitava sulle parti adiacenti prima della sua asportazione. Il valore dello sforzo N1 pu essere ricavato utilizzando lequazione ausiliaria M E = 0 . Facendo riferimento al sistema delle forze che precedono, si ottiene:
M E = YA L / 2 X A L / 2 N1 L / 2 = 0
da cui
N1 = YA X A = 3 P 1 / 3 H (2 H ) = 3 P + 5 / 3 H .
Determiniamo adesso lo sforzo assiale nellasta . Con la solita ferocia che ormai ci contraddistingue, asportiamo un concio elementare in una posizione intermedia generica di tale trave.
P H
L/2
2P 10 6
9 11 2 3 20
P 11 8
13 15 22 G 16 18
E
8 10 45
19
21
H 9
17 6
4
7 1
12 14
5 1
B
XA A
N3 N3
7 2
4
D YD
YA
P
L L
P
L
La struttura diventa improvvisamente ed inaspettatamente labile, poich risulta possibile una rotazione relativa intorno al nodo F (polo dellasta ) fra le due parti rigide in cui questa rimane suddivisa. Tale rotazione pu essere impedita solo applicando sulle sezioni separate due forze, N3, uguali ed opposte, di valore uguale a quello che il concio esercitava sulle parti adiacenti prima della sua asportazione. Il valore dello sforzo N3 pu essere ricavato utilizzando lequazione ausiliaria M F = 0 . Facendo riferimento al sistema delle forze che precedono, si ottiene:
M F = YA 3L L L L X A P L P N3 = 0 2 2 2 2
da cui
N 3 = 3 YA X A 3 P = 3 (3P 1 / 3 H ) (2 H ) 3 P = 6 P + H .
16
4.
Supponiamo adesso di voler determinare lo sforzo assiale nellasta . Con la solita determinatezza, asportiamo un concio elementare in una posizione intermedia generica della trave il cui sforzo assiale, N1 = 3P + 5 / 3H , ormai noto, ed un concio elementare in una posizione intermedia generica della trave il cui sforzo assiale N7 invece incognito (vedi figura successiva).
P H
N7
L/2
2P 10 6
9 11 45 3 20
P 11 8
13 15 4 5 22 G 16 18
E
8
19
21
H 9
17 6
10
12 14
XA A
7 1
N7 N1 N1
5 1
2
7 2
C
D YD
YA
P
L L
P
L
La struttura diventa improvvisamente labile risultando suddivisa in due parti indipendenti. Lequilibrio pu essere ristabilito applicando sulle corrispondenti sezioni le forze N1 ed N7 (positive se tendono a ripristinare la continuit strutturale) che i conci esercitavano prima della loro asportazione. Essendo lo sforzo N1 orizzontale, lo sforzo incognito N7 pu essere ricavato mediante lequazione dequilibrio alla traslazione verticale di uno qualsiasi dei sistemi di forze applicati sulle parti, come se si utilizzasse lequazione ausiliaria T = 0 . Facendo riferimento al sistema delle forze che precedono, si ottiene:
T = YA + N 7 / 2 = 0
da cui
N 7 = YA 2 = 3 2 P 2 / 3 H .
.
P 11 8
13 15 4 5 22 G 16 18
2P
N19
E
8 10
19
10 6
45 3
20
21
H 9
17 6
4
7 1
5
N9
N9
2
N19
9 11
12 14
XA A
N1 N1
7 2
C
D YD
YA
P
L L
P
L
17
Asportiamo un concio elementare in una posizione intermedia generica delle travi , e (vedi figura successiva), e scriviamo lequazione dequilibrio alla traslazione verticale di uno qualsiasi dei sistemi di forze applicati sulle due parti. Facendo riferimento al sistema delle forze che precedono, si ottiene:
T = YA P N 9 / 2 = 0
da cui
N 9 = (YA P) 2 = 2 2 P 2 / 3 H .
18
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it )
Parte II) STATICA DEI SISTEMI DI TRAVI TEMA 8 Data la travatura reticolare piana mostrata in figura,
F
10
E
3/2L L/2
11
G
6 4
A
45
7
60
5 1
B
8
C
9
D
2 P
3 2P
1. risolvere il sistema col metodo delle equazioni di equilibrio dei nodi; 2. risolvere il sistema col metodo delle equazioni ausiliarie; 3. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione.
SOLUZIONE:
impaurire gli studenti, tutte le volte che si pu; fare pratica con la scrittura automatica delle equazioni di equilibrio dei nodi; introdurre la forma vettoriale delle equazioni di equilibrio nodale; derivare la forma scalare delle equazioni di equilibrio nodale; fare pratica con il metodo delle equazioni ausiliarie.)
1.
Il sistema reticolare costituito dalle 11 aste , , , , , , , , , e 11 connesse ai sette nodi A, B, C, D, E, F, e G, vincolati al suolo e caricati nel modo indicato nella figura precedente. Per scrivere in modo automatico le equazioni di equilibrio nodale, costruiamo le matrici: Asta Nodo A B C D E F G xI 0 L 2L 3L L/2 3L/2 5L/2 yI 0 0 0 0
L/2 L 3/2 L/2
Nodo iniziale A B C A B B C C D E G
Nodo finale B C D E E F F G G F F
10
E
3/2L L/2
11
G
6 4
A
45 L
7
60
5 1
B
8
C
9
D
2
L
3
L
2P
LIJ= LJI L L L
L/ 2 L/ 2
L L
L/ 2 L/ 2 L 2 3/2 L 2 3/2
la lunghezza dellasta che collega il nodo I al nodo J. Il sistema delle equazioni di equilibrio dato dalle 2n relazioni
mI x J xI Fx = X I + J =1 L N IJ = 0 IJ , mI y J y I Fy = YI + N IJ = 0 J =1 LIJ
in cui XI ed YI sono le azioni concentrate agenti sul nodo I (siano esse carichi noti o reazioni vincolari incognite), N IJ = N JI lo sforzo assiale attivo nellasta che collega i nodi I ( x I , y I ) e J ( x J , y J ) , mentre m I indica il numero di aste collegate al nodo I.
Nodo A
Nodo B
Nodo C
Nodo D
xC x D x xD N CD + G N CG = 0 Fx = X D + L LCG CD , y yD yG y D F y = Y D + C N CD + N CG = 0 LCD LCG x A xE x xE x xE N EA + B N EB + F N EF = 0 Fx = X E + L LEB LEF EA y yE y yE y yE F y = Y E + A N EA + B N EB + F N EF = 0 LEA LEB LEF x xF x xF xE xF x xF N FB + C N FC + G N FG = 0 N FE + B Fx = X F + L LFB LFC LFG FE , yC y F yG y F y yF yB yF F y = Y F + E N FE + N FB + N FC + N FG = 0 LFE LFB LFC LFG x F xG x xG x xG N GF + C N GC + D N GD = 0 Fx = X G + L LGC LGD GF . y yG y yG y yG FY = YG + F N GF + C N GC + D N GD = 0 LGF LGC LGD
Nodo E
Nodo F
Nodo G
Tenuto conto dei dati riportati nelle tabelle, le equazioni di equilibrio alla traslazione secondo gli assi x ed y dei nodi del sistema risultano: Nodo A Nodo B Nodo C Nodo D Nodo E Nodo F Nodo G
Fx = X A + N 1 + N 4 / 2 = 0 , F y = Y A + N 4 / 2 = 0 Fx = N 1 N 5 / 2 + N 6 / 2 + N 2 = 0 , F y = P + N 5 / 2 + N 6 3 / 2 = 0 Fx = N 2 N 7 / 2 + N 8 / 2 + N 3 = 0 , Fy = +YC + N 7 3 / 2 + N 8 / 2 = 0 Fx = N 3 N 9 / 2 = 0 , F y = 2 P + N 9 / 2 = 0 F = N / 2 + N / 2 + N 2 / 8 2 3 = 0 x 4 5 10 , Fy = N 4 / 2 N 5 / 2 + N 10 ( 3 1) / 8 2 3 = 0 F = 2 N / 8 2 3 N / 2 + N / 2 + 2 N / 8 2 3 = 0 x 10 6 7 11 , Fy = ( 3 1) N 10 / 8 2 3 N 6 3 / 2 N 7 3 / 2 ( 3 1) N 11 / 8 2 3 = 0 F = 2 N / 8 2 3 N / 2 + N / 2 = 0 x 11 8 9 . Fy = +( 3 1) N 11 / 8 2 3 N 8 / 2 N 9 / 2 = 0
Quella appena scritta la forma scalare delle equazioni di equilibrio nodale. Il problema cos ricondotto alla soluzione del sistema di 2n = 14 equazioni algebriche lineari non omogenee, nelle a + 3 = 14 incognite N I , I = 1,K ,11 , e XA, YA e YC riportato di seguito.
Nodo A Nodo B Nodo C Nodo D Nodo E Nodo F Nodo G 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0
1 2 1 2
0 0
1 2 1 2
0 0
1 2 3 2
0 0 0 0
1 2 3 2
0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0 0 0 0 0
2 8 2 3 3 1 8 2 3 2 8 2 3 1 3 8 2 3
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
2 8 2 3 1 3 8 2 3 2 8 2 3 3 1 8 2 3
1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0 0 0
1 2 3 2
0 0 0 0
1 2 3 2
0 0 0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0
1 2 1 2
0 0 0 0
0 0 0 0
0 0
0 0
0 0
0 N1 0 0 N2 0 0 N3 0 0 N4 1 0 0 N5 0 1 N6 N 0 7 = P 0 0 N8 2 0 N9 0 0 N 10 0 0 N 11 0 0 X A 0 0 0 YA 0 0 YC
2.
Una maniera pi semplice per risolvere lo stesso problema la seguente. Introdotti i versori degli assi coordinati i = [1 0] T e j = [0 1] T ed il vettore nullo a due dimensioni 0 = [0 0] T , le azioni nodali esterne si scrivono Nodo A B C D E F G Azione nodale
PA = X A i + YA j PB = X B i + YB j = +0 i P j = P j PC = X C i + YC j = +0 i + YC j = +YC j PD = X D i + YD j = +0 i 2 P j = 2 P j PE = X E i + YE j = +0 i + 0 j = 0 PF = X F i + YF j = +0 i + 0 j = 0 PG = X G i + YG j = +0 i + 0 j = 0
(vettori dei carichi nodali) In modo analogo, indicando con ni = [ni x ni y ]T il versore dellasse geometrico dellasta i che collega il nodo R al nodo S, orientato positivamente da R ad S, di componenti
ni x = cos RS = ( xS xR ) / LRS , ed ni y = sin RS = ( yS yR ) / LRS ,
gli sforzi che tale asta esercita rispettivamente sui nodi R ed S si esprimono come
N i = N i n i e N i = N i ( n i ) .
Nella tabella seguente si riportano i valori delle componenti dei versori delle aste. Asta Versore n1 n2 n3 n4 n5 n6 n7 n8 n9 n10 n11
nx = cos IJ n y = sin IJ
1 1 1
1/ 2 1/ 2 1/ 2 1/ 2 1/ 2 1/ 2
0 0 0
1/ 2 1/ 2 3/2 3/2 1/ 2 1/ 2
( 3 1) / 8 2 3 ( 3 1) / 8 2 3
2/ 82 3
2/ 82 3
11
Tutto ci premesso, le equazioni di equilibrio dei nodi, espresse in forma vettoriale, si scrivono semplicemente come Nodo A Nodo B Nodo C Nodo D Nodo E Nodo F Nodo G ASTE
+ N1 + N 4 + PA = 0 , N1 + N 5 + N 6 + N 2 + PB = 0 , N 2 + N 7 + N 8 + N 3 + PC = 0 , N 3 + N 9 + PD = 0 , N 4 N 5 + N10 + PE = 0 , N10 N 6 N 7 N11 + PF = 0 , + N11 N 8 N 9 + PG = 0 .
0 0 n4 0 0 0 0 0 0 0 Nodo A n1 n n 0 0 n5 n6 0 0 0 0 0 Nodo B 1 2 0 0 0 n 7 n8 0 0 0 Nodo C 0 n 2 n 3 0 n3 0 0 0 0 0 n9 0 0 Nodo D 0 0 0 n 4 n5 0 0 0 0 n10 0 Nodo E 0 0 0 0 0 n6 n7 0 0 n10 n11 Nodo F 0 0 0 0 0 0 0 0 n 8 n 9 0 n11 Nodo G
i 0 0 0 0 0 0
j 0 0 0 0 0 0
0 0 j 0 0 j N 0 = P 2 j R 0 0 0 0 0 0
dove N = [N1 N 2 N 3 N 4 N 5 N 6 N 7 N8 N 9 N10 N11 ] T il vettore che raccoglie gli sforzi assiali nelle aste ed R = [X A YA YC ] T il vettore delle reazioni vincolari. Procedendo asta per asta, se lasta i orientata positivamente da R ad S, come definito nella matrice delle incidenze, porremo ni nellintersezione fra la riga R e la colonna iche esima e ni nellintersezione fra la riga S e la colonna i-esima. Ad esempio, lasta collega i nodi B ed F, ha il proprio versore n6 orientato positivamente nel verso da B ad e n6 F. Pertanto, porremo n6 nellintersezione fra la riga B e la colonna nellintersezione fra la riga F e la colonna . Conseguentemente, se limitiamo la nostra attenzione alle colonne relative agli sforzi assiali, la propriet pi evidente della matrice delle equazioni di equilibrio nodale, che la somma degli elementi di ciascuna colonna nulla, circostanza che pu risultare di grande aiuto per controllare la correttezza del sistema scritto. Pi in generale, possiamo affermare che il sistema fornisce riga per riga lequazione vettoriale che esprime lequilibrio dei nodi, mentre colonna per colonna fornisce lequazione vettoriale di equilibrio di ciascuna asta.
3.
La soluzione numerica
0.00 0.00 0.00 0.00 1.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.71
0.00 0.00 0.87 0.71 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.71 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.71 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.94 0.00 0.00 0.00 0.00 0.34 0.00 0.5 0.00 0.00 0.94 0.94 0.87 0.00 0.00 0.34 0.34 0.00 0.71 0.71 0.00 0.94 0.00 0.71 0.71 0.00 0.34
0.71 0.00 0.00 0.00 0.71 0.71 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.5 0.00 0.00 0.00 0.00 0.87 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00
si risolve facilmente per via numerica. Utilizzando ad esempio il programma SISLIN, si ottiene N1 = -0.500000P, N4 = 0.707107P, N7 = -2.969655P, N2 = -1.443376P, N5 = -0.328169P, N8 = -1.312677P, N3 = -2.000000P, N6 = 1.422650P, N9 = 2.828427P,
N10 = 0.779548P,
XA = 0.000000P,
N11 = 3.118192P,
YC = 3.500000P,
YA = -0.500000P,
dove i valori qui forniti sono un po pi precisi di quelli ottenibili utilizzando direttamente i coefficienti riportati nella tabella (con sole due cifre decimali per questioni di spazio). 4. Tracciamento dei diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione
Coi valori appena ottenuti si pu procedere al tracciamento del diagramma dello sforzo assiale. A tal fine, accanto a ciascuna asta riportiamo il valore di tale caratteristica della sollecitazione dotata di segno, disegnando le aste compresse (puntoni, N<0) con linee a tratto grosso, lasciando invece sottile lo spessore delle aste tese (tiranti, N>0). Il diagramma risultante riportato di seguito.
F
0.779548 3.118192
E
1.422650 0.707107 45 -0.328169 -0.500000 60 -2.969655
G
2.828427 -1.312677
C B
-1.443376
D
-2.000000
1/2P
7/2P
2P
5.
Il calcolo degli sforzi nelle aste col metodo delle equazioni ausiliarie
La struttura esternamente isostatica. Lunica reazione orizzontale la X A , per cui deve essere necessariamente X A = 0 . Lequilibrio alla rotazione di tutte le forze intorno al nodo A si scrive
= P L + YC 2 L 2 P 3L = 0 ,
da cui deduciamo YC = 7 / 2 P . Analogamente, lequilibrio alla rotazione delle forze intorno al nodo C si scrive
= YA 2 L + P L 2 P L = 0 ,
da cui deduciamo YA = 1 / 2 P . Il calcolo delle reazioni vincolari finisce qui! Utilizziamo il metodo delle equazioni ausiliarie per determinare gli sforzi assiali nelle aste 11 e per le quali il calcolo precedente indica che si realizzano rispettivamente il massimo sforzo di trazione (N11 = 3.118192P) ed il massimo sforzo di compressione (N7 = -2.969655P). Introduciamo una sconnessione N = 0 in una sezione generica dellasta 11 (asportiamo un concio elementare oppure effettuiamo un taglio) ed applichiamo alle due facce cos separate due forze, N11, uguali ed opposte, orientate in modo tale da ripristinare la continuit interrotta (vedi figura successiva).
10
E
3/2L L/2
6 4
A
45 L
7
60
5 1
B
9
D
8 3
L
2 P
L
2P
La struttura, inizialmente isostatica, diventa improvvisamente labile. Infatti, a seguito del taglio effettuato, risulta possibile una rotazione relativa intorno al nodo C (polo dellasta 11 ) fra le due parti rigide in cui la struttura rimane suddivisa. Tale rotazione pu essere impedita se e solo se le due forze N11 hanno valore uguale allo sforzo assiale presente nellasta prima del taglio. Tale valore pu essere ricavato utilizzando lequazione ausiliaria M C = 0 . Facendo riferimento al sistema delle forze che seguono, si ottiene:
M C = 2 P L + N11 d11 = 0
da cui
N11 = 2 P L / d11 .
Il problema cos ricondotto al calcolo della distanza d11 fra il nodo C e lasta 11. Utilizzando la definizione di prodotto vettoriale, tale distanza si calcola facilmente attraverso la
d11 = ( xG x C ) ( y G y C ) ( x F xG ) ( y F y G ) ( x F xG ) + ( y F y G )
2 2
(5 L / 2 2 L) ( L / 2 0) (3L / 2 5L / 2) ( 3L / 2 L / 2) (3L / 2 5 L / 2) + ( 3L / 2 L / 2)
2 2
( 3 + 1) 2 82 3
L,
per cui
N11 = 2 P L / d11 = 2 P 2 82 3 3.118192 P , ( 3 + 1)
che coincide col valore trovato in precedenza. Calcoliamo adesso lo sforzo N7. Introduciamo un taglio completo che interessi le aste , ed 11 , ed applichiamo a ciascuna coppia di facce separate delle forze rappresentative degli sforzi assiali preesistenti (vedi figura). La continuit strutturale interrotta pu essere ripristinata se il sistema di forze aggiunte assume gli stessi valori che gli sforzi assiali nelle aste avevano prima del taglio. In particolare, volendo ricavare N7, poich N11 noto ed N2 spira orizzontalmente, possiamo utilizzare indifferentemente lequazione ausiliaria TD = 0 oppure TS = 0.
10
10
E
3/2L L/2
N11 N11 N7
C
7 6 N7
60
11 G d11 8
D
4
A
45 L
5 1
B
N2 N2
2 P
L
3
L
2P
dove i coseni direttori delle due aste n7 y = 3 / 2 e n11 y = ( 3 1) / 8 2 3 sono desunti dalla tabella precedente, per cui
1 2 8 2 3 ( 3 1) P P 2P 2 ( 3 + 1) 8 3 1 82 3 = = 3P P 2.969655P 3 3 3 +1 2
N7 =
+ YA P N11 n11 y n7 y
11
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it )
Parte II) STATICA DEI SISTEMI DI TRAVI TEMA 9 Data la travatura reticolare piana tipo Fink mostrata in figura,
P 5
2P
P 7
L/2
8
F
L
6 9
L
11 13
L
12 G
10
H
L
1. risolvere il sistema col metodo delle equazioni di equilibrio dei nodi; 2. risolvere il sistema col metodo delle equazioni ausiliarie; 3. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione.
SOLUZIONE:
1.
Il sistema reticolare costituito dalle 13 aste , , , , , , , , , , 11, 12 e 13 connesse agli otto nodi A, B, C, D, E, F, G, e H vincolati al suolo e caricati nel modo indicato nella figura precedente. Per scrivere in modo automatico le equazioni di equilibrio nodale, costruiamo le matrici: Asta Nodo A B C D E F G H xI 0 L 2L 3L 4L L 2L 3L yI 0 0 0 0 0 -L/2 -L/2 -L/2
11 12 13
Nodo iniziale A C C E B C D A C C E A E
Nodo finale B B D D F G H F F H H G G
P 5
2P
P 7
L/2
8
F
L
6 9
L
11 13
L
12 G
10
H
L
(N.B. Prestare la massima attenzione allorientamento scelto per i versori delle aste poich da questo dipenderanno i segni dei termini delle equazioni di equilibrio nella forma vettoriale)
la lunghezza dellasta che collega il nodo I al nodo J. Il sistema delle equazioni di equilibrio dato dalle 2n relazioni
mI x J xI Fx = X I + J =1 L N IJ = 0 IJ , mI y J y I Fy = YI + N IJ = 0 J =1 LIJ
in cui XI ed YI sono le azioni concentrate agenti sul nodo I (siano esse carichi noti o reazioni vincolari incognite), N IJ = N JI lo sforzo assiale attivo nellasta che collega i nodi I ( x I , y I ) e J ( x J , y J ) , mentre m I indica il numero di aste collegate al nodo I.
Nodo A
Nodo B
Nodo C
Nodo D
xC xD x xD x xD N DC + H N DH + E N DE = 0 Fx = X D + L LDH LDE DC , y yD y yD y yD Fy = YD + C N DC + H N DH + E N DE = 0 LDC LDH LDE x xE xD xE x xE N ED + G N EG + H N EH = 0 Fx = X E + L LEG LEH ED y yE y yE y yE Fy = YE + D N ED + G N EG + H N EH = 0 LED LEG LEH x xF x A xF x xF N FA + B N FB + C N FC = 0 Fx = X F + L LFB LFC FA , y yF y yF y yF Fy = YF + A N FA + B N FB + C N FC = 0 LFA LFB LFC x A xG x xG x xG N GA + C N GC + E N GE = 0 Fx = X G + L LGE LGC GA , y yG y yG y yG FY = YG + A N GA + C N GC + E N GE = 0 LGA LGC LGE xC xH x xH x xH N HC + D N HD + E N HE = 0 Fx = X H + L LHD LHE HC . y yG y yH y yH FY = YH + C N HC + D N HD + E N HE = 0 LHC LHD LHE
Nodo E
Nodo F
Nodo G
Nodo H
Tenuto conto dei dati riportati nelle tabelle, le equazioni di equilibrio alla traslazione dei nodi del sistema secondo gli assi x ed y risultano: Nodo A
4 2 Fx = + X A + N1 + 17 N12 + 5 N 8 = 0 1 1 Fy = +YA N12 N8 = 0 17 5 Fx = N1 + N 2 = 0 Fy = P N 5 = 0
L/2 L
XA
N1 N12 N8
L
L/2
YA
B
Nodo B
N1
N2
N5
L
Nodo C
Fx = N 2 Fy = 2 P
2 2 N9 + N10 + N 3 = 0 5 5 1 1 N9 N6 + N10 = 0 5 5
N2
L/2
2P
N3 N10
L
N9
L
N6 P
Nodo D
Fx = N 3 + N 4 = 0 Fy = P N 7 = 0
L/2
N3
N4
N7
L L
Nodo E
Fx = N 4 Fy = +YE Fx Fy Fx FY Fx FY =
4 N13 17 1 N13 17
2 N11 = 0 5 1 N11 = 0 5
N4 N13
L/2
N11
L
YE
Nodo F
L/2
N8
L
N5
F
L
N9
Nodo G
L/2
N12
2L
N6
G
2L
N13
Nodo H
L/2
N10
H
L
N7
L
N11
dove ciascuno sforzo assiale stato ipotizzato positivo (tirante) e, pertanto, uscente dal nodo, e si fatto uso del sistema di riferimento globale (O, x, y). Quella appena scritta la forma scalare delle equazioni di equilibrio nodali.
Il problema cos ricondotto alla soluzione di un sistema di 2n = 16 equazioni algebriche lineari non omogenee, nelle a + 3 = 16 incognite N I , I = 1, K,13 , e XA, YA e YE riportato di seguito.
Nodo A 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1
2 5 1 5
0 0 0 0
2 5 1 5
0 0 0 0
2 5 1 5
0 0 0 0 0 0 0 0
2 5 1 5
4 17 1 17
0 0 0 0 0 0 0 0
4 17 1 17
1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Nodo B
0 0 0 0 0 0 0 0
2 5 1 5
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
4 17 1 17
Nodo C
Nodo D
0 0 0 0
2 5 1 5
0 0 0 0 0 0 0 0
2 5 1 5
Nodo E
Nodo F
0 0 0 0
2 5 1 5
0 0
4 17 1 17
Nodo G
0 0 0 0
0 0 0 0
Nodo H
0 0
0 0
0 N 1 0 0 N 2 0 0 N 3 0 1 0 N 4 0 0 N 5 2 0 N 6 0 0 N7 0 N 8 1 = P 0 N 9 0 1 N 10 0 0 N 11 0 0 N 12 0 0 N 13 0 0 X A 0 0 0 Y A 0 0 YE
2.
Introdotti i versori degli assi coordinati i = [1 0] T e j = [0 1] T ed il vettore nullo a due dimensioni 0 = [0 0] T , le azioni nodali esterne si scrivono Nodo A B C D E F G H Azione nodale
PA = X A i + YA j PB = X B i + YB j = +0 i P j = P j PC = X C i + YC j = +0 i 2 P j = 2 P j PD = X D i + YD j = +0 i P j = P j PE = X E i + YE j = +0 i + YE j = YE j PF = X F i + YF j = +0 i + 0 j = 0 PG = X G i + YG j = +0 i + 0 j = 0 PH = X H i + YH j = +0 i + 0 j = 0
(vettori dei carichi nodali) In modo analogo, indicando con ni = [ni x ni y ]T il versore dellasse geometrico dellasta i che collega il nodo R al nodo S, orientato positivamente da R ad S, di componenti ni x = cos RS = ( xS xR ) / LRS , ed ni y = sin RS = ( yS yR ) / LRS , gli sforzi che tale asta esercita rispettivamente sui nodi R ed S si esprimono come e N i = N i ( n i ) . Nella tabella seguente si riportano i valori delle componenti dei versori delle aste. Asta Versore n1 n2 n3 n4 n5 n6 n7 n8 n9 n10 n11 n12 n13
nx = cos IJ n y = sin IJ Ni = Ni ni
1 -1 1 -1 0 0 0
2/ 5 2/ 5 2/ 5 2/ 5 4 / 17 4 / 17
0 0 0 -1 -1 -1
1/ 5 1/ 5 1/ 5 1/ 5 1 / 17 1 / 17
11 12 13
Tutto ci premesso, le equazioni di equilibrio dei nodi, espresse in forma vettoriale, si scrivono semplicemente come Nodo A Nodo C Nodo E Nodo G
+ N1 + N 8 + N12 + PA = 0 + N 2 + N 9 + N 6 + N10 + N 3 + PC = 0 + N 4 + N11 + N13 + PE = 0 N12 N 6 N13 + PG = 0
N1 + N 5 N 2 + PB = 0 N 3 + N 7 N 4 + PD = 0 N 8 N 5 N 9 + PF = 0 N10 N 7 N11 + PH = 0
dove N = [N1 N 2 N 3 N 4 N 5 N 6 N 7 N 8 N 9 N10 N11 N12 N13 ] T il vettore che raccoglie gli sforzi assiali nelle aste ed R = [X A YA YE ] T il vettore delle reazioni vincolari. Procedendo asta per asta, se lasta i orientata positivamente da R ad S, come definito nella matrice delle incidenze, porremo ni nellintersezione fra la riga R e la colonna iche esima e ni nellintersezione fra la riga S e la colonna i-esima. Ad esempio, lasta collega i nodi C ed F, ha il proprio versore n9 orientato positivamente nel verso da C ad e n9 F. Pertanto, porremo n9 nellintersezione fra la riga C e la colonna nellintersezione fra la riga F e la colonna . Conseguentemente, se limitiamo la nostra attenzione alle colonne relative agli sforzi assiali, la propriet pi evidente della matrice delle equazioni di equilibrio nodale, che la somma degli elementi di ciascuna colonna nulla, circostanza che pu risultare di grande aiuto per controllare la correttezza del sistema scritto. Pi in generale, possiamo affermare che il sistema fornisce riga per riga lequazione vettoriale che esprime lequilibrio dei nodi, mentre colonna per colonna fornisce lequazione vettoriale di equilibrio di ciascuna asta.
3.
La soluzione numerica
Il sistema di equazioni
0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1
2 5 1 5
0 0 0 0 0 0 0 0
2 5 1 5
0 0 0 0
2 5 1 5
0 0 0 0
2 5 1 5
0 0 0 0
2 5 1 5
0 0 0 0
0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0
2 5 1 5
0 0 0 0 0 0 0 0
2 5 1 5
4 17 1 17
0 0 0 0
2 5 1 5
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
4 17 1 17
0 0 0 0 0 0 0 0
4 17 1 17
0 0
4 17 1 17
0 0
0 0
1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 N 1 0 0 0 N 2 0 N 3 0 0 N 4 1 0 0 N 5 0 N 6 2 0 0 N 7 0 N 8 1 = P 0 0 N9 1 N 10 0 0 N 11 0 0 0 N 12 0 N 13 0 X 0 0 A 0 Y A 0 0 0 YE
si risolve facilmente per via numerica. Utilizzando il programma SISLIN, si ottiene N1 = N2 =N3 = N4 = -7. 0P, N5 = -1.0P, N6 = -3.0P, N7 = -1.0P,
4.
Coi valori appena ottenuti si pu procedere al tracciamento del diagramma dello sforzo assiale. A tal fine, accanto a ciascuna asta riportiamo il valore di tale caratteristica dotata di segno, disegnando le aste compresse (puntoni, N<0) con linee a tratto grosso, lasciando invece sottile lo spessore delle aste tese (tiranti, N>0). Il diagramma risultante riportato di seguito.
-7.0
P -1.0
-7.0
2P
-7.0
-7.0
L/2
-3.0
1.12 L 6.18
-1.0
1.12 L 1.12 L
2P
L
1.12
6.18
2P
Lo sforzo di trazione massimo si verifica nei tiranti 12 e 13 N12 = N13 = 6.184675P. Lo sforzo di compressione massimo si verifica invece nei puntoni N1 = N2 =N3 = N4 = -7. 0P. 5. Il calcolo degli sforzi nelle aste col metodo delle equazioni ausiliarie , , ,
La struttura esternamente isostatica. Lunica reazione orizzontale la X A , per cui deve essere X A = 0 . Daltra parte, per questioni di simmetria strutturale e di carico, risulta
YA = YC = 2 P .
Il calcolo delle reazioni vincolari finisce qui! Utilizziamo il metodo delle equazioni ausiliarie per determinare gli sforzi assiali nelle aste 12 e 13 . A tal fine introduciamo una sconnessione N = 0 in una sezione generica dellasta 12 (asportiamo un concio elementare, oppure, effettuiamo un taglio) ed applichiamo alle due facce cos separate due forze, N12, uguali ed opposte, orientate in modo tale da ripristinare la continuit interrotta (vedi figura successiva).
10
2 12 9 N12
L
2P
P 7
5
L/2
N12
d12
6
G
2P
L
11 13
L
10
2P
H
L
La struttura, inizialmente isostatica, diventa improvvisamente labile. Infatti, a seguito del taglio effettuato, risulta possibile una rotazione relativa intorno al nodo C (polo dellasta 12 ) fra le due parti rigide in cui la struttura rimane suddivisa. Tale rotazione pu essere impedita se e solo se le due forze N12 hanno valore uguale allo sforzo assiale presente nellasta prima del taglio. Tale valore pu essere ricavato utilizzando lequazione ausiliaria M C = 0 . Facendo riferimento al sistema delle forze che precedono, si ottiene:
M C = 2 P 2 L P L N 12 d12 = 0
da cui
N 12 = 3P L / d12 .
Il problema cos ricondotto al calcolo della distanza d12 fra il nodo C e lasta 12. Utilizzando la definizione di prodotto vettoriale, tale distanza si calcola facilmente attraverso la
d12 = ( x A xC ) ( y A yC ) ( xG x A ) ( yG y A ) ( xG x A ) 2 + ( yG y A ) 2 = (0 2 L ) (0 0) (2 L 0) ( L / 2 0) (2 L 0) 2 + ( L / 2 0) 2 = 2 L, 17
per cui
N12 = 3P L / d12 = 3P 17 6.184658 P , 2
valore esatto, pressoch coincidente col valore trovato in precedenza. Calcoliamo adesso lo sforzo N1.
N1 N1
2 12 N12
2P
P 7
5
f12
L/2
6
G
2P
L
d12
11 13
L
N12
L
10
2P
H
L
11
Notiamo che per simmetria deve risultare N1 =N4. Daltra parte, poich nei nodi B e D agiscono due azioni orizzontali e due verticali, per lequilibrio deve essere N1 = N2 e N3 = N4 . Nella situazione ottenuta, introduciamo un ulteriore taglio nellasta , ed applichiamo alle facce separate delle forze N1 rappresentative dello sforzo assiale preesistente. Per ricavare il valore dellintensit di queste forze utilizziamo lequazione ausiliaria M F = 0 . Facendo riferimento al sistema delle forze che precedono, si ottiene:
M F = 2 P L + N1 L / 2 + N12 f12 = 0
dove
( xG xF ) ( yG y F ) ( x A xG ) ( y A yG ) ( xG x A ) 2 + ( yG y A ) 2 (2 L L) ( L / 2 + L / 2) (0 2 L ) (0 + L / 2) (2 L 0) 2 + ( L / 2 0) 2 L , 17
f12 =
da cui
M F = 2 P L + N1 L 3 17 L + P =0. 2 2 17
12
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it )
2V
200
y,v
A=O 300
x,u
200 300
in cui V = 20 kN ed H = 30 kN, 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. classificare il sistema mediante il computo dei vincoli; classificare il sistema mediante il computo dei gradi di libert; scrivere le equazioni di compatibilit cinematica col metodo generale; scrivere le equazioni di compatibilit statica in forma vettoriale; scrivere le equazioni di compatibilit statica in forma scalare; risolvere la struttura col metodo delle equazioni ausiliarie; tracciare il diagramma dello sforzo assiale.
200
200
SOLUZIONE: Inseriamo un numero sufficiente di sezioni (24) per isolare i punti di discontinuit (di vincolo e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividuano 12 aste, numerate da 1 a 12, ed otto nodi, identificati dalle lettere da A ad H, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato in figura.
H
22
23 16
12
24 18
H 2V
11
E
19 10
10
F
20 12
21 14
8 7
C y,v A=O
9 2
11
13 8 4
15 17 6
1
1 3
x,u
1. Classificazione del sistema mediante il computo dei vincoli In assenza di vincoli e connessioni, il sistema avrebbe 3 12 = 36 gradi di libert. Daltra parte, dalla tabella seguente risultano le seguenti molteplicit di vincolo Nodo A B C D E F G H Molteplicit mA = 4 mB = 2 mC = 6 mD = 10 mE = 2 mF = 6 mG = 4 mH = 2
cosicch il grado complessivo di vincolo del sistema 36. Pertanto, se i vincoli sono indipendenti (efficaci), il sistema dato al pi una struttura isostatica.
2. Classificazione del sistema mediante il computo dei gradi di libert Il sistema costituito da cinque maglie interne ed una maglia esterna. In assenza di sconnessioni, a ciascuna maglia compete un grado diperstaticit pari a tre, per cui il grado diperstaticit complessivo del sistema risulterebbe 6 3 = 18. Daltra parte, dalla tabella seguente risultano i diciotto gradi di libert Maglia A-B-D A-D-C C-F-E C-D-F D-G-F D-H-G Tipo esterna interna interna interna interna interna Rotazioni assolute 3 , 5 46 13 27 48 911 1019 1220 711 813 1214 1315 1421 1622 1517 1623 1824 Rotazioni relative g. d. l. 3 3 3 3 3 3
Trave 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
P 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23
Q 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24
Equazioni di compatibilit cinematica interna = u1 200 1 2 = 1 u2 v2 = v1 u4 = u3 200 3 v4 = v3 + 200 3 4 = 3 u6 = u5 200 5 v6 = v5 6 = 5 u8 = u7 v8 = v7 + 200 7 8 = 7 u10 = u9 200 9 v10 = v9 300 9 10 = 9 u12 = u11 200 11 v12 = v11 12 = 11 u14 = u13 200 13 v14 = v13 200 13 14 = 13 u16 = u15 400 15 v16 = v15 16 = 15 u18 = u17 400 17 v18 = v17 + 300 17 18 = 17 u20 = u19 v20 = v19 + 300 19 20 = 19 u22 = u21 200 21 v22 = v21 + 200 21 22 = 21 u24 = u23 v24 = v23 + 300 23 24 = 23
Nodo
Equazioni cinematiche u1 = 0 v = 0 , 1 u3 u1 = 0 v v = 0 , 3 1 u5 = 0 v = 0 , 5 u1 200 1 u7 = 0 , v v = 0 1 7 u9 u7 = 0 v v = 0 , 9 7 u11 u7 = 0 v v = 0 , 11 7 u3 200 3 u13 = 0 v + 200 v = 0 , 3 13 3 u5 200 5 u13 = 0 , v v = 0 5 13 u7 u13 = 0 v + 200 v = 0 , 7 13 7 u15 u13 = 0 v v = 0 , 15 13 u17 u13 = 0 v v = 0 , 17 13 u9 200 9 u19 = 0 v 300 v = 0 , 9 19 9 u11 200 11 u21 = 0 , v v = 0 11 21 u13 200 13 u21 = 0 , v v = 0 13 21 u19 u21 = 0 v + 300 v = 0 , 19 21 19 u15 400 15 u23 = 0 , v v = 0 15 23 u21 200 21 u23 = 0 , v v = 0 21 23 u23 u17 400 17 = 0 v + 300 v 400 = 0 . 23 17 17 23
4. Equazioni di compatibilit statica in forma vettoriale (equilibrio dei nodi) Nodo A B C D E F G H xI 0.0 200.0 0.0 200.0 -300.0 0.0 200.0 500.0 yI 0.0 0.0 200.0 200.0 400.0 400.0 600.0 600.0 Nodo A B C D E F G H Azione nodale R A = X A i + YA j R B = X B i + YB j = +0 i + YB j = +YB j PC = X C i + YC j = +0 i + 0 j = 0 PD = X D i + YD j = +0 i + 0 j = 0 PE = X E i + YE j = +0 i V j = V j PF = X F i + YF j = +0 i + 0 j = 0 PG = X G i + YG j = + H i + 0 j = + H i PH = X H i + YH j = +0 i 2V j = 2V j (vettori dei carichi nodali) Asta Versore Lunghezza 200.0 1 n1 2 n2 200.0 2 200.0 3 n3 200.0 4 n4 5 n5 100.0 13 200.0 6 n6 7 n7 200.0 2 400.0 8 n8 500.0 9 n9 300.0 10 n10 11 n11 200.0 2 300.0 12 n12 nx 0.0 2/2 0.0 1.0 3 / 13 0.0 2/2 0.0 3/5 1.0 2/2 1.0 ny 1.0 2/2 1.0 0.0 2 / 13 1.0 2/2 1.0 4/5 0.0 2/2 0.0
Equazione vettoriale N1+N2+RA=0 N3+RB=0 -N1+N4+N5+N6=0 -N3-N2-N4+N7+N8+N9=0 -N5+N10+PE=0 -N10-N6-N7+N11 =0 -N11-N8+N12+PG=0 -N12-N9+PH=0
Sommando fra loro le precedenti equazioni, si ottiene lunica lequazione vettoriale RA+RB+PE+PG+PH =0, che esprime lequilibrio alla traslazione dellintera travatura reticolare riguardata come un unico corpo rigido.
N2
Nodo A
Nodo B
Fx = 0 = 0 Fy = +YB + N 3 = 0
Fx = + N 4 Fy = N1 + 3 N5 = 0 13 2 N5 + N6 = 0 13
YB N5
C
N6 N4 N1 N8 N9
Nodo C
Nodo D
2 3 Fx = N 4 2 N 2 + 5 N 9 = 0 2 4 Fy = N 2 N 3 + N8 + N 9 = 0 5 2
N4 N2 E V D N3
Nodo E
N10 N5
N11 N10 F N6 H N7
Nodo F
Nodo G
2 N11 + N12 = 0 2
G N12 N8
Nodo H
2 N11 N 8 = 0 2 3 = N 9 N12 = 0 5 4 = N9 2 V = 0 5
N11 N12 N9
H 2V
6. Risoluzione col metodo delle equazioni ausiliarie. Nodo H equilibrio alla rotazione intorno a D 3 da cui N 12 = V = 30 kN ; 2 5 da cui N 9 = V = 50 kN , 2 Sforzo N12:
N 12 400 2 V 300 = 0 , Sforzo N9: N9 oppure, N9 equilibrio alla rotazione intorno a G 300 400 300 2 + 400 2 4 2V = 0, 5 2 V 300 = 0 ,
E V
10
F
8 7 4
50 kN
C y,v A=O Nodo G equilibrio alla rotazione intorno a D N 11 200 2 ( H + 30) 400 = 0 , oppure, N11 Sforzo N8: Sforzo N11:
1 2
D
3
x,u
E V
10
F
7 4 60 kN 50 kN
D
3
x,u
Sforzo N10:
3 3 V 300 + N10 200 = 0 , da cui N10 = V = 20 kN = 30 kN ; 2 2 Sforzo N5: equilibrio alla rotazione intorno ad F 200 300 200 + 300
2 2
+ V 300 + N 5 oppure, N5
= 0,
da cui N 5 =
13 V = 10 13 kN = 36.06 kN ; 2
84.85 kN
36.06 kN
6 4
60 kN 50 kN
D
3
x,u
Sforzo N7:
+ 30 200 60 2
da cui N 7 = 30 2 kN = 42.43 kN ,
30 + N 7 Sforzo N6:
2 2 + 60 2 = 0, 2 2
da cui N 7 = 30 2 kN = 42.43 kN ;
D
3
x,u
Sforzo N1:
da cui N1 = 70 kN ,
Sforzo N4:
N 4 200 10 13 oppure,
y,v A=O
x,u
Nodo D equilibrio alla rotazione intorno a B 200 200 150 200 30 200 30 2 + 50 = 0 , da cui N 2 = 30 2 kN 42.43 kN , 2 2 150 2 + 200 2 equilibrio alla traslazione orizzontale 30 N 2 2 2 2 + 30 2 50 = 0 , 2 2 5 da cui N 2 = 30 2 kN 42.43 kN ;
Sforzo N2: N2
oppure,
Sforzo N3:
N 3 30 2
Eliminando il nodo D e le aste ad esso collegate, si ottengono infine le azioni sui vincoli rappresentate in figura.
160 kN 17.32 kN
30 +84.85 +30 20
-36.06
+90
-42.43 -30
+70
+42.43
-160
10
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
Parte III) CINEMATICA E STATICA DEI SISTEMI DI TRAVI ELASTICHE TEMA 1a Data la mensola elastica caricata uniformemente mostrata in figura,
p A L
1. determinarne la linea elastica e tracciarne il grafico; 2. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione. SOLUZIONE:
1. fare pratica con la risoluzione di problemi strutturali semplici mediante lequazione differenziale della linea elastica delle travi snelle inflesse; 2. fare pratica con la scrittura delle condizioni al contorno; 3. distinguere fra condizioni al contorno geometriche e naturali; 4. fare pratica con lintegrazione dellequazione differenziale.)
1. a)
Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividua la trave ed i nodi A e B, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
Esempio 1
p 1 A=O y,v 1 L 2 z B
Per semplicit si suppone che la trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la rigidezza flessionale, dove E il modulo di elasticit normale del materiale (modulo di Young) e J il momento dinerzia della sezione trasversale valutato rispetto allasse neutro. Lequilibrio elastico della struttura governato dalle relazioni: in A B
0< z<L EJ v iv = p v(0) = 0 v' (0) = 0 M ( L) = 0 T ( L) = 0
equazione differenziale della linea elastica condizioni al contorno di tipo geometrico condizioni al contorno di tipo statico o naturale
z=0 z=L
Attraverso i legami costitutivi M ( z ) = EJ v' ' e T ( z ) = EJ v' ' ' , le condizioni al contorno di tipo naturale diventano in B z=L
EJ v' ' ( L) = 0 condizioni al contorno di tipo statico o naturale EJ v' ' ' ( L) = 0
b)
2) EJ v' ' = p 4) EJ v = p
z2 + c1 z + c2 , 2
3) EJ v' = p
z3 z2 + c1 + c2 z + c3 , 6 2
z4 z3 z2 + c1 + c2 + c3 z + c4 , 24 6 2
in cui c1, c2, c3, e c4 sono delle costanti incognite da determinarsi attraverso le condizioni al contorno. Dalla condizione
v(0) = 0 v' (0) = 0 EJ v' ' ( L) = 0 EJ v' ' ' ( L) = 0
si ottiene
c4 = 0 c3 = 0 0 = pL2 / 2 + c1 L + c2 0 = p L + c1
Esempio 1
2.
inflessione:
v ( ) = pL 4 4 3 + 6 2 24 EJ
4
2 1
v
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
0 -1 -2 -3
rotazione:
pL3 3 ( ) = v' ( ) = 3 2 + 3 6 EJ
0 -1
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
momento flettente:
M ( ) = EJ v' ' ( ) = pL2 (1 ) 2 2
0 -1
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8
M
0.9
sforzo di taglio:
T ( ) = EJ v' ' ' ( ) = pL(1 )
0 -1
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8
T
0.9
i cui grafici sono riportati accanto, a meno delle quantit costanti. Di particolare interesse tecnico sono i valori che tali grandezze assumono negli estremi A e B della trave, riportati nella tabella seguente: Grandezza Inflessione Rotazione momento flettente sforzo di taglio Estremit A
v A = v(0) = 0 = A = v' (0) = 0 M A = EJ v' ' (0) = pL2 2
Estremit B
pL4 8 EJ pL3 = B = v' (1) = 6 EJ f = vB = v(1) = M B = EJ v' ' (1) = 0 TB = EJ v' ' ' (1) = 0
Esempio 1
TEMA 1b Data la trave elastica a mensola mostrata in figura, soggetta ad un carico concentrato P nellestremo libero,
P A L
1. determinarne la linea elastica e tracciarne il grafico; 2. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione.
SOLUZIONE:
5. fare pratica con la risoluzione di problemi strutturali semplici mediante lequazione differenziale della linea elastica delle travi snelle inflesse; 6. fare pratica con la scrittura delle condizioni al contorno; 7. distinguere fra condizioni al contorno geometriche e naturali; 8. fare pratica con lintegrazione dellequazione differenziale.)
Esempio 1
0. a)
Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividua la trave ed i nodi A e B, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
1 A=O y,v
1 L
P z B
Per semplicit si suppone che la trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la rigidezza flessionale. Lequilibrio elastico della struttura governato dalle relazioni: in A B
0< z<L EJ v iv = 0 v(0) = 0 v' (0) = 0 M ( L) = 0 T ( L) = P
equazione differenziale della linea elastica condizioni al contorno di tipo geometrico condizioni al contorno di tipo statico o naturale
z=0 z=L
Attraverso i legami costitutivi M ( z ) = EJ v' ' e T ( z ) = EJ v' ' ' , le condizioni al contorno di tipo naturale diventano in b) B z=L
EJ v' ' ( L) = 0 condizioni al contorno di tipo statico o naturale EJ v' ' ' ( L) = P
2) EJ v' ' = c1 z + c2 ,
z3 z2 + c2 + c3 z + c4 , 6 2
3) EJ v' = c1
4) EJ v = c1
in cui c1, c2, c3, e c4 sono delle costanti incognite da determinarsi attraverso le condizioni al contorno. Dalla condizione
v ( 0) = 0 v ' ( 0) = 0 EJ v ' ' ( L ) = 0
si ottiene
c4 = 0 c3 = 0
(c1 L + c2 ) = 0 (c1 ) = P
per cui c2 = PL .
5
Esempio 1
2.
v
z
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
0
-0.5
rotazione:
( ) = v' ( ) = PL [2 ] 2 EJ
2
0
-1
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
M
z
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
momento flettente:
M ( ) = EJ v' ' ( ) = PL(1 )
0
-1
sforzo di taglio:
T ( ) = EJ v' ' ' ( ) = P
0
-1 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
z 1
i cui grafici sono riportati accanto a meno delle quantit costanti. Di particolare interesse tecnico sono i valori che tali grandezze assumono negli estremi A e B della trave, riportati nella tabella seguente: Grandezza Inflessione Rotazione momento flettente sforzo di taglio Estremit A
v A = v(0) = 0 = A = v' (0) = 0 M A = EJ v' ' (0) = PL TA = EJ v' ' ' (0) = P
Estremit B
PL3 3EJ PL2 = B = v' (1) = 2 EJ f = vB = v(1) = M B = EJ v' ' (1) = 0 TB = EJ v' ' ' (1) = P
Esempio 1
TEMA 1c Data la trave elastica a mensola mostrata in figura, soggetta ad una coppia Q concentrata nellestremo libero,
Q A L
3. determinarne la linea elastica e tracciarne il grafico; 4. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione.
SOLUZIONE:
9. fare pratica con la risoluzione di problemi strutturali semplici mediante lequazione differenziale della linea elastica delle travi snelle inflesse; 10. fare pratica con la scrittura delle condizioni al contorno; 11. distinguere fra condizioni al contorno geometriche e naturali; 12. fare pratica con lintegrazione dellequazione differenziale.)
Esempio 1
1. c)
Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividua la trave ed i nodi A e B, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
1 A=O y,v
1 L
Q B
Per semplicit si suppone che la trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la rigidezza flessionale. Lequilibrio elastico della struttura governato dalle relazioni: in A B
0< z<L EJ v iv = 0 v(0) = 0 v' (0) = 0 M ( L) = Q T ( L) = 0
equazione differenziale della linea elastica condizioni al contorno di tipo geometrico condizioni al contorno di tipo statico o naturale
z=0 z=L
Attraverso i legami costitutivi M ( z ) = EJ v' ' e T ( z ) = EJ v' ' ' , le condizioni al contorno di tipo naturale diventano in d) B z=L
EJ v' ' ( L) = Q condizioni al contorno di tipo statico o naturale EJ v' ' ' ( L) = 0
2) EJ v' ' = c1 z + c2 ,
z3 z2 + c2 + c3 z + c4 , 6 2
3) EJ v' = c1
4) EJ v = c1
in cui c1, c2, c3, e c4 sono delle costanti incognite da determinarsi mediante le condizioni al contorno. v ( 0) = 0 si ottiene Dalla condizione c4 = 0
v ' ( 0) = 0 EJ v ' ' ( L ) = Q
c3 = 0 (c1 L + c2 ) = Q (c1 ) = 0
per cui c2 = Q .
8
Esempio 1
2.
v
z
0.8 0.9
0 -1
rotazione:
Qz ( z ) = v' ( z ) = EJ
1 z 0 -1
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
momento flettente:
M ( z ) = EJ v' ' ( z ) = Q
0
-1 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
z L
sforzo di taglio:
T ( z ) = EJ v' ' ' ( z ) = 0
0
-1 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
z L
i cui grafici sono riportati accanto a meno delle quantit costanti. Di particolare interesse tecnico sono i valori che tali grandezze assumono negli estremi A e B della trave, riportati nella tabella seguente: Grandezza inflessione rotazione momento flettente sforzo di taglio Estremit A
v A = v(0) = 0 = A = v' (0) = 0 M A = EJ v' ' (0) = Q TA = EJ v' ' ' (0) = 0
Estremit B
QL2 2 EJ QL = B = v' (1) = EJ f = vB = v(1) = M B = EJ v' ' (1) = Q TB = EJ v' ' ' (1) = 0
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
(NOTA: Fra gli obiettivi didattici pi importanti degli esempi successivi ricordiamo:
1. fare pratica con la risoluzione di problemi strutturali semplici utilizzando lequazione differenziale della linea elastica delle travi snelle inflesse; 2. fare pratica con la scrittura delle condizioni al contorno; 3. distinguere fra condizioni al contorno e condizioni di raccordo; 4. distinguere fra condizioni geometriche e naturali; 5. fare pratica con lintegrazione dellequazione differenziale.)
TEMA 2a Data la trave elastica mostrata in figura, semplicemente appoggiata agli estremi e caricata uniformemente,
p A L
1. determinarne la linea elastica e tracciarne il grafico; 2. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione. SOLUZIONE: 1. a) Determinazione della linea elastica Posizione del problema
Per semplicit, si suppone che la trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la sua rigidezza flessionale.
Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividua la trave ed i nodi A e B, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
p
1
1 A=O B L
y,v
z=0 z=L
equazione differenziale della linea elastica condizione al contorno geometrica condizione al contorno statica condizione al contorno geometrica condizione al contorno statica
Attraverso i legami costitutivi, M ( z ) = EJ v' ' e T ( z ) = EJ v' ' ' , le condizioni al contorno statiche diventano in b) A B z=0 z=L
M (0) = EJ v' ' (0) = 0 M ( L) = EJ v' ' ( L) = 0
2) EJ v' ' = p 4) EJ v = p
z2 + c1 z + c2 , 2
3) EJ v' = p
z3 z2 + c1 + c2 z + c3 , 6 2
z4 z3 z2 + c1 + c2 + c3 z + c4 , 24 6 2
in cui c1, c2, c3, e c4 sono delle costanti incognite da determinarsi attraverso le condizioni al contorno. Dalla condizione
v(0) = 0 EJ v' ' (0) = 0 v ( L) = 0 EJ v' ' ( L) = 0
si ottiene
c4 = 0 c2 = 0 pL4 / 24 + c1 L3 / 6 + c3 L = 0 ( p L2 / 2 + c1 L) = 0
2.
v
z
0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
0.1
-0.5
rotazione:
pL3 ( ) = v' ( ) = 4 3 6 2 + 1 24 EJ
0 -1
x 1
momento flettente:
pL2 M ( ) = EJ v' ' ( ) = (1 ) 2
0.5
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7
M
z
0.8 0.9
-0.5
sforzo di taglio:
T ( ) = EJ v' ' ' ( ) = pL (1 2 ) 2
0 -1
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8
T
0.9
i cui grafici sono riportati accanto alle espressioni, a meno delle quantit costanti. Di particolare interesse sono i valori che tali grandezze assumono negli estremi A e B e nella mezzeria della trave C, riportati nella tabella seguente: Grandezza Inflessione Rotazione momento flettente sforzo di taglio Estremit A
v A = v (0) = 0 = A = v' (0) = pL3 24 EJ
Estremit B
vB = v (1) = 0 = B = v' (1) = pL3 24 EJ
Mezzeria C
f = vC = v( 1 ) = 2 5 pL4 384 EJ
TEMA 2b Data la trave elastica mostrata in figura, semplicemente appoggiata agli estremi e soggetta ad un carico concentrato P in una sezione intermedia generica,
P A a C L
3. determinarne la linea elastica e tracciarne il grafico; 4. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione. SOLUZIONE: 1. a) Determinazione della linea elastica Posizione del problema
B b
Per semplicit, si suppone che la trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la sua rigidezza flessionale. Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividuano le travi e ed i nodi A, B, e C, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
1 A=O a
P
2 3
2 b
C L
y,v
equazione differenziale della linea elastica nel tratto equazione differenziale della linea elastica nel tratto condizione al contorno geometrica condizione al contorno statica condizione di raccordo geometrica condizione di raccordo geometrica condizione di raccordo statica condizione di raccordo statica condizione al contorno geometrica condizione al contorno statica
T ( z ) = EJ v' ' ' , le condizioni statiche
z=0
v1 (0) = 0 M (0) = 0 v1 (a ) = v2 (a )
z=a
v1 ' (a ) = v2 ' (a ) M (a ) = M (a + ) T (a ) = T (a + ) + P
z=L
v2 ( L ) = 0 M ( L) = 0
condizione al contorno statica condizione di raccordo statica condizione di raccordo statica condizione al contorno statica.
Integrazione dellequazione differenziale Integrando quattro volte ciascuna equazione differenziale, si ottiene Integrazione 0) 1) 2) 3) 4)
EJ v1 = 0 EJ v1 ' ' ' = c1 EJ v1 ' ' = c1 z + c2 EJ v1 ' = c1 z 2 / 2 + c2 z + c3 EJ v1 = c1 z 3 / 6 + c2 z 2 / 2 + c3 z + c4
iv
Tratto
EJ v2 = 0 EJ v2 ' ' ' = d1
iv
Tratto
in cui le otto costanti incognite c1, c2, c3, c4 e d1, d2, d3, d4 devono essere determinate attraverso le condizioni al contorno e di raccordo prima scritte.
Da:
v1 (0) = 0 EJ v1 ' ' (0) = 0 v1 (a ) = v2 (a ) v1 ' (a) = v2 ' (a ) EJ v1 ' ' (a) = EJ v2 ' ' (a) EJ v1 ' ' ' (a ) = EJ v2 ' ' ' (a ) + P v2 ( L ) = 0 EJ v2 ' ' ( L) = 0
risulta
ovvero,
0 0 a3 6 a2 2 a 1 0 0 0 1 a2 2 a 1 0 0 0 0 0 a 1 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 a3 6 a2 2 a 1 L3 6 L 0 0 a2 2 0 0 a 1 0 0 L 0
a 1 0 L2 2 1
un magnifico sistema di otto equazioni algebriche lineari, non omogeneo per la presenza del carico P, nelle otto incognite c1, c2, c3, c4 e d1, d2, d3, d4. Risolvendo otteniamo:
c1 = P (a L) / L c2 = 0 d1 = Pa / L d2 = P a
c3 = Pa a 2 3aL + 2 L2 / 6 L d3 = Pa(a 2 + 2 L2 ) / 6 L c4 = 0 d 4 = Pa 3 / 6
Un modo pi semplice per risolvere lo stesso sistema il seguente. Consideriamo dapprima le sole condizioni di raccordo
v1 (a) = v2 (a) (c1 d1 ) a 3 / 6 + (c2 d 2 ) a 2 / 2 + (c3 d3 ) a + (c4 d 4 ) = 0 v1 ' (a) = v2 ' (a ) M (a ) = M (a + ) T (a ) = T (a + ) + P (c1 d1 ) a 2 / 2 + (c2 d 2 ) a + (c3 d3 ) = 0 (c1 d1 ) a + (c2 d 2 ) = 0 c1 d1 = P
in C z = a
ovvero
da cui si ricavano
c1 = d1 P c2 = d 2 + Pa c3 = d3 P a 2 / 2 c4 = d 4 + Pa 3 / 6
da cui
d 4 + Pa 3 / 6 = 0 d 2 + Pa = 0 d1 L3 / 6 + d 2 L2 / 2 + d3 L + d 4 = 0 d1 L + d 2 = 0
Infine, otteniamo
d1 = Pa / L d 2 = Pa d3 = Pa(a 2 + 2 L2 ) / 6 L d 4 = Pa 3 / 6 c1 = P(a / L 1) c2 = 0 c3 = Pa(a 2 3aL + 2 L2 ) / 6 L c4 = 0
2. Il tracciamento dei diagrammi Sostituendo i valori delle costanti, si hanno: Tratto inflessione:
Pz v( z, a ) = (a L) z 2 + a (a 2 3aL + 2 L2 ) 6 EJL Paz Pa 3 2 2 2 ( z + a 3Lz + 2 L ) v( z, a ) = 6 EJL 6 EJ
0.1
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
a = 0.3
v1
z
-0.1
v2
Tratto
( z , a ) = v' ( z , a ) =
rotazione:
P 3(a L) z 2 + a (a 2 3aL + 2 L2 ) 6 EJL Pa ( z , a ) = v' ( z , a) = (3 z 2 + a 2 6 Lz + 2 L2 ) 6 EJL
1
0 0.1 0.2
a = 0.3
0.3 0.4
1
0.5 0.6 0.7 0.8
2
0.9
z 1
Tratto
Momento flettente:
( L a) M ( z , a ) = EJ v' ' ( z , a ) = P z L a M ( z , a ) = EJ v' ' ( z , a ) = P ( L z ) L
0.5 0
0.1 0.2 0.3 0.4
a = 0.3
P
0.5 0.6 0.7
M
z
0.8 0.9
-0.3 0.7
Tratto
sforzo di taglio:
( L a) T ( z , a ) = EJ v' ' ' ( z , a ) = P L a T ( z , a) = EJ v' ' ' ( z , a) = P L
1 + 0
0.1 0.2
a = 0.3
P
0.3 0.4 0.5
T
z
0.7 0.8 0.9
- 0.6
-1
i cui grafici , a meno delle quantit costanti, sono riportati accanto alle espressioni. Di particolare interesse tecnico sono i valori che tali grandezze assumono negli estremi A e B della trave e nella sezione C di applicazione del carico, riportati nella tabella seguente: Grandezza Inflessione Rotazione Estremit A
v A = v(0) = 0
= A = Pa a 2 3aL + 2 L2 6 EJL
Estremit B
vB = v(1) = 0
vC = v (a ) =
Sezione C
2 2 PL3 a a a 2 + 1 3EJ L L L
= B =
PL3 2 a L2 6 EJL
= C =
momento M A = EJ v' ' (0) = 0 M B = EJ v' ' (1) = 0 flettente ( L a) a sforzo di TA = EJ v' ' ' (0) = P TB = EJ v' ' ' (1) = P taglio L L
8
TEMA 2c Data la trave elastica mostrata in figura, semplicemente appoggiata agli estremi e soggetta ad una coppia concentrata Q in una sezione intermedia generica,
A a C
Q b L
5. determinarne la linea elastica e tracciarne il grafico; 6. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione. SOLUZIONE: 1. a) Determinazione della linea elastica Posizione del problema
Per semplicit, si suppone che la trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la sua rigidezza flessionale. Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividuano le travi e ed i nodi A, B, e C, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
1
2 b
A=O a y,v
C L
equazione differenziale della linea elastica nel tratto equazione differenziale della linea elastica nel tratto condizione al contorno geometrica condizione al contorno statica condizione di raccordo geometrica condizione di raccordo geometrica condizione di raccordo statica condizione al contorno geometrica condizione al contorno statica
T ( z ) = EJ v' ' ' , le condizioni statiche
z=0
v1 (0) = 0 M (0) = 0 v1 (a ) = v2 (a )
z=a
z=L
v2 ( L ) = 0 M ( L) = 0
Attraverso i legami costitutivi M ( z ) = EJ v' ' e possono essere scritte come A in C B b) z=0 z=a z=L
EJ v' ' (0) = 0 EJ v1 ' ' (a ) + Q = EJ v2 ' ' (a ) EJ v1 ' ' ' (a ) = EJ v2 ' ' ' (a ) EJ v' ' ( L) = 0
condizione al contorno statica condizione di raccordo statica condizione di raccordo statica condizione al contorno statica.
Integrazione dellequazione differenziale Integrando quattro volte ciascuna equazione differenziale, si ottiene Integrazione 0) 1) 2) 3) 4) Tratto
EJ v1 = 0 EJ v1 ' ' ' = c1 EJ v1 ' ' = c1 z + c2 EJ v1 ' = c1 z 2 / 2 + c2 z + c3 EJ v1 = c1 z 3 / 6 + c2 z 2 / 2 + c3 z + c4
iv
Tratto
EJ v2 = 0 EJ v2 ' ' ' = d1 EJ v2 ' ' = d1 z + d 2 EJ v2 ' = d1 z 2 / 2 + d 2 z + d 3 EJ v2 = d1 z 3 / 6 + d 2 z 2 / 2 + d 3 z + d 4
iv
in cui le otto costanti incognite c1, c2, c3, c4 e d1, d2, d3, d4 devono essere determinate attraverso le condizioni al contorno e di raccordo prima scritte.
10
Da:
v1 (0) = 0 EJ v1 ' ' (0) = 0 v1 (a) = v2 (a) v1 ' (a) = v2 ' (a ) EJ v1 ' ' (a ) + Q = EJ v2 ' ' (a ) EJ v1 ' ' ' (a ) = EJ v2 ' ' ' (a) v2 ( L ) = 0 EJ v2 ' ' ( L) = 0
si ottiene
d1 L + d 2 = 0
ovvero,
0 0 3 a 6 a2 2 a 1 0 0 0 1 a2 2 a 1 0 0 0 0 0 a 1 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 a3 6 a2 2 a 1 L3 6 L 0 0 a2 2 a 1 0 L2 2 1 0 0 a 1 0 0 L 0 c1 0 0 c2 0 1 c3 0 0 c4 0 = 0 d1 Q 0 d 2 0 d 3 0 1 0 d 4 0 0
un superbo sistema di otto equazioni algebriche lineari, non omogeneo per la presenza della coppia Q, nelle otto incognite c1, c2, c3, c4 e d1, d2, d3, d4. Risolvendo otteniamo:
c1 = Q / L c2 = 0 d1 = Q / L d 2 = Q
11
Verifichiamo la soluzione ottenuta col metodo alternativo. Consideriamo dapprima le sole condizioni di raccordo
v1 (a) = v2 (a) (c1 d1 ) a 3 / 6 + (c2 d 2 ) a 2 / 2 + (c3 d3 ) a + (c4 d 4 ) = 0 v1 ' (a ) = v2 ' (a ) M (a ) + Q = M (a + ) T (a ) = T (a + ) (c1 d1 ) a 2 / 2 + (c2 d 2 ) a + (c3 d3 ) = 0 (c1 d1 ) a + (c2 d 2 ) = Q c1 d1 = 0
In C z = a
ovvero
da cui
c1 = d1 c2 = d 2 + Q c3 = d3 Q a c4 = d 4 + Qa 2 / 2
da cui
d 4 + Qa 2 / 2 = 0 d2 + Q = 0 d1 L3 / 6 + d 2 L2 / 2 + d3 L + d 4 = 0 d1 L + d 2 = 0
12
inflessione:
Qz z 2 + 3a 2 6aL + 2 L2 6 EJL
-0.5
a = 0.3
0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7
v
z
0.8 0.9
0
0.1
Qz Qa 2 z 2 + 3a 2 3Lz + 2 L2 6 EJL 2 EJ
v1
-0.5
v2
Tratto
( z , a ) = v' ( z , a ) =
rotazione:
Q 3z 2 + 3a 2 6aL + 2 L2 6 EJL Q ( z , a ) = v' ( z , a) = 3 z 2 + 3a 2 6 Lz + 2 L2 6 EJL
a = 0.3
[ [
] ]
1 0
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
2
0.6 0.7 0.8
z
0.9
-1
1
a = 0.3
0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8
Tratto
momento flettente:
z M ( z , a ) = EJv' ' ( z , a ) = Q L ( L z) M ( z , a ) = EJv' ' ( z , a ) = Q L
-1.0
M
z
0.9
0.1
1.0
Tratto
sforzo di taglio:
Q T ( z , a ) = EJ v' ' ' ( z , a ) = L Q T ( z , a ) = EJ v' ' ' ( z , a) = L
a = 0.3
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8
T
z
0.9
0 -1
i cui grafici, a meno delle quantit costanti, sono riportati accanto alle espressioni. Di particolare interesse tecnico sono i valori che tali grandezze assumono negli estremi A e B della trave e nella sezione C di applicazione della coppia, riportati nella tabella seguente: Grandezza Inflessione Rotazione momento flettente sforzo di taglio Estremit A
v A = v(0) = 0
= A = Q (3a 2 6aL + 2 L2 ) 6 EJL
Estremit B
vB = v( L) = 0 = B = QL3 (3a 2 L2 ) 6 EJL
Sezione C
vC = v(a ) = = C = Qa (2a 2 3aL + L2 ) 3EJL Q(3a 2 3aL + L2 ) 3EJL
s d M C = M C M C = Q
Q L
13
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
(NOTA: Fra gli obiettivi didattici pi importanti degli esempi successivi ricordiamo:
1. fare pratica con la risoluzione di problemi strutturali semplici mediante lequazione differenziale della linea elastica delle travi snelle inflesse; 2. fare pratica con la scrittura delle condizioni al contorno e di raccordo; 3. distinguere fra condizioni geometriche e naturali; 4. fare pratica con lintegrazione dellequazione differenziale.)
TEMA 3a Data la trave elastica mostrata in figura, incastrata ad un estremo, appoggiata allaltro, e caricata uniformemente,
p A L
1. determinarne la linea elastica e tracciarne il grafico; 2. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione. SOLUZIONE: 1. a) Determinazione della linea elastica Posizione del problema
Per semplicit, si suppone che la trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la sua rigidezza flessionale.
Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividua la trave ed i nodi A e B, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
p
1
1 L
A=O y,v
equazione differenziale della linea elastica condizione al contorno geometrica condizione al contorno geometrica condizione al contorno geometrica condizione al contorno statica
z=0 z=L
Attraverso il legame costitutivo M ( z ) = EJ v' ' , la condizione al contorno statica diventa in b) B z=L
M ( L) = EJ v' ' ( L) = 0
2) EJ v' ' = p 4) EJ v = p
z2 + c1 z + c2 , 2
3) EJ v' = p
z3 z2 + c1 + c2 z + c3 , 6 2
z4 z3 z2 + c1 + c2 + c3 z + c4 , 24 6 2
in cui c1, c2, c3, e c4 sono delle costanti incognite da determinarsi attraverso le condizioni al contorno. Dalla condizione
v(0) = 0 v' (0) = 0 v ( L) = 0 EJ v' ' ( L) = 0
si ottiene
c4 = 0 c3 = 0 pL4 / 24 + c1 L3 / 6 + c2 L2 / 2 = 0 p L2 / 2 + c1 L + c2 = 0
2. Il tracciamento dei diagrammi Sostituendo i valori delle costanti, e posto = z / L , con 0 1 , si hanno: inflessione:
pL4 v ( ) = 2 4 5 3 + 3 2 48EJ
-0.5
v
z
0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
0
0.1
0.5
rotazione:
pL3 ( ) = v' ( ) = 8 3 15 2 + 6 48 EJ
-0.5
z
0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
0
0.1
0.5
-1/8
momento flettente:
pL2 M ( ) = EJ v' ' ( ) = (4 2 5 + 1) 8
M
z
0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
0
0.1
5/8
sforzo di taglio:
T ( ) = EJ v' ' ' ( ) = pL (8 5) 8
0
0.1
T +
0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
-3/8
i cui grafici, a meno delle quantit costanti, sono riportati accanto alle espressioni. Di particolare interesse sono i valori che tali grandezze assumono negli estremi A e B della trave, riportati nella tabella seguente: Grandezza Inflessione Rotazione momento flettente sforzo di taglio Estremit A
v A = v (0) = 0 = A = v' (0) = 0 M A = EJ v' ' (0) = TA = EJ v' ' ' (0) = pL2 8
Estremit B
vB = v (1) = 0 pL3 = B = v' (1) = 48 EJ M B = EJ v' ' (1) = 0 3 TB = EJ v' ' ' (1) = pL 8
5 pL 8
Ah! Stavo dimenticando! A differenza dai casi precedenti questa volta la struttura una volta iperstatica, ma non ci abbiamo fatto caso! E una cosa grave?? Mah!
3
TEMA 3b Data la trave elastica mostrata in figura, incastrata ad un estremo, appoggiata allaltro, e soggetta ad un carico concentrato P nella sezione di mezzeria,
P A C L/2 L/2 B
3. determinarne la linea elastica e tracciarne il grafico; 4. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione. SOLUZIONE: 1. a) Determinazione della linea elastica Posizione del problema
Per semplicit, si suppone che la trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la sua rigidezza flessionale. Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividuano le travi e ed i nodi A, B, e C, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
1 L/2
P
2 3
2 L/2
A=O y,v
equazione differenziale della linea elastica nel tratto equazione differenziale della linea elastica nel tratto condizione al contorno geometrica condizione al contorno geometrica condizione di raccordo geometrica condizione di raccordo geometrica condizione di raccordo statica condizione al contorno geometrica condizione al contorno statica
z=0
z = L/2
v1 ' ( L / 2) = v2 ' ( L / 2) M ( L / 2) = M + ( L / 2)
z=L
v2 ( L ) = 0 M ( L) = 0
Attraverso i legami costitutivi M ( z ) = EJ v' ' e T ( z ) = EJ v' ' ' , le condizioni statiche si scrivono in C B b) z = L/2 z=L
v1 ' ' ( L / 2) = v2 ' ' ( L / 2) EJ v1 ' ' ' ( L / 2) = EJ v2 ' ' ' ( L / 2) + P v ' ' ( L) = 0
Integrazione dellequazione differenziale Integrando quattro volte ciascuna equazione differenziale, si ottiene Integrazione 0) 1) 2) 3) 4)
EJ v1 = 0 EJ v1 ' ' ' = c1 EJ v1 ' ' = c1 z + c2 EJ v1 ' = c1 z 2 / 2 + c2 z + c3 EJ v1 = c1 z 3 / 6 + c2 z 2 / 2 + c3 z + c4
iv
Tratto
EJ v2 = 0 EJ v2 ' ' ' = d1
iv
Tratto
in cui le otto costanti incognite c1, c2, c3, c4 e d1, d2, d3, d4 devono essere determinate attraverso le condizioni al contorno e di raccordo prima scritte.
Da: v (0) = 0 1
v1 ' (0) = 0 v1 ( L / 2) = v2 ( L / 2) v1 ' ( L / 2) = v2 ' ( L / 2) v1 ' ' ( L / 2) = v2 ' ' ( L / 2) EJ v1 ' ' ' ( L / 2) = EJ v2 ' ' ' ( L / 2) + P v2 ( L ) = 0 EJ v2 ' ' ( L) = 0
risulta c = 0 4
c3 = 0 L3 L2 L + (c2 d 2 ) + (c3 d 3 ) + (c4 d 4 ) = 0 48 8 2 2 L L (c1 d1 ) + (c2 d 2 ) + (c3 d 3 ) = 0 8 2 L (c1 d1 ) + (c2 d 2 ) = 0 2 (c1 d1 ) c1 d1 = P L3 L2 d1 + d 2 + d 3 L + d 4 = 0 6 2 d1 L + d 2 = 0 0 c1 0 1 c2 0 c 0 3 0 c 0 4 d = 0 0 1 d 2 P 0 d3 0 d 4 0 1 0 0
ovvero,
0 0 L3 48 2 L 8 L 2 1 0 0 0 0 L2 8 L 2 1 0 0 0 0 1 L 2 1 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 L3 48 L2 8 L 2 1 L3 6 L 0 0 L2 8 L 2 1 0 L2 2 1 0 0 L 2
1 0 0 L 0
un magnifico sistema di otto equazioni algebriche lineari, non omogeneo per la presenza del carico P, nelle otto incognite c1, c2, c3, c4 e d1, d2, d3, d4. Risolvendo otteniamo:
c1 = 11 / 16 P c2 = 3 / 16 PL d1 = 5 / 16 P d 2 = 5 / 16 PL
c3 = 0 c4 = 0
d 3 = PL2 / 8 d 4 = PL3 / 48
ovvero
da cui
c1 = d1 P c2 = d 2 + PL / 2 c3 = d 3 P L2 / 8 c4 = d 4 + PL3 / 48
Ovvero d 4 + PL3 / 48 = 0
d 3 P L2 / 8 = 0 d1 L3 / 6 + d 2 L2 / 2 + d3 L + d 4 = 0 d1 L + d 2 = 0
da cui, otteniamo
d1 = 5 / 16 P d 2 = 5 / 16 PL
c1 = 11 / 16 P c2 = 3 / 16 PL
d 3 = PL / 8
2
c3 = 0 c4 = 0
d 4 = PL / 48
3
2. Il tracciamento dei diagrammi Sostituendo i valori delle costanti, e posto = z / L , con 0 1 , e si hanno: Tratto
v ( ) =
3
inflessione:
PL ( 11 3 + 9 2 ) 96 EJ PL3 v ( ) = (5 3 15 2 + 12 2) 96 EJ
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6
v
0.7 0.8
v1
z
0.9
v2
Tratto
rotazione:
PL2 (11 2 + 6 ) 32 EJ PL2 ( ) = v' ( ) = (5 2 10 + 4) 32 EJ ( ) = v' ( ) =
v2
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
zx 1
1
-2
-4
v1
Tratto
Momento flettente:
PL M ( ) = EJ v' ' ( ) = (11 + 3) 16 PL M ( ) = EJ v' ' ( ) = 5 (1 ) 16
-5/32PL 0
0.1 0.2 0.3 0.4
P
0.5 0.6 0.7
M
z
0.8 0.9
5/32PL
Tratto
sforzo di taglio:
11 T ( ) = EJ v' ' ' ( ) = P 16 5 T ( ) = EJ v' ' ' ( ) = P 16
11/16P 0
0.1
T
+
0.2
P
0.3 0.4 0.5
z - 0.6
0.7 0.8 0.9
-5/16P
i cui grafici sono riportati accanto alle espressioni, a meno delle quantit costanti. Di particolare interesse tecnico sono i valori che tali grandezze assumono negli estremi A e B della trave e nella sezione C di applicazione del carico, riportati nella tabella seguente: Grandezza Inflessione Rotazione Estremit A
v A = v(0) = 0
= A = Pa a 2 3aL + 2 L2 6 EJL
Estremit B
vB = v(1) = 0
vC = v (a ) =
Sezione C
PL3 3EJ a L
2
= B =
PL3 2 a L2 6 EJL
= C =
momento M A = EJ v' ' (0) = 0 M B = EJ v' ' (1) = 0 flettente a ( L a) sforzo di TA = EJ v' ' ' (0) = P TB = EJ v' ' ' (1) = P taglio L L
8
a 2 a 2 + 1 L L
TEMA 3c Data la trave elastica mostrata in figura, incastrata ad un estremo, appoggiata allaltro estremo, e soggetta qui ad una coppia concentrata Q,
A L
5. determinarne la linea elastica e tracciarne il grafico; 6. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione. SOLUZIONE: 1. a) Determinazione della linea elastica Posizione del problema
Per semplicit, si suppone che la trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la sua rigidezza flessionale. Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividua la trave ed i nodi A, e B, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
1
1 L
Q z
A=O y,v
equazione differenziale della linea elastica nel tratto condizione al contorno geometrica condizione al contorno geometrica condizione al contorno geometrica condizione al contorno statica
z=0 z=L
Attraverso il legame costitutivo M ( z ) = EJ v' ' , la condizione statica pu essere scritta come EJ v' ' ( L) = Q condizione al contorno statica. in B z=L
b)
Integrazione dellequazione differenziale Integrando quattro volte lequazione differenziale, si ottiene Integrazione 0) 1) 2) 3) 4) Tratto
EJ v iv = 0 EJ v' ' ' = c1 EJ v' ' = c1 z + c2 EJ v' = c1 z 2 / 2 + c2 z + c3 EJ v = c1 z 3 / 6 + c2 z 2 / 2 + c3 z + c4
in cui le quattro costanti incognite c1, c2, c3, e c4 devono essere determinate attraverso le condizioni al contorno prima scritte. Dalla v1 (0) = 0 condizione
v ( L) = 0 EJ v2 ' ' ( L) = Q
si ottiene
c4 = 0 c3 = 0 c1 L3 / 6 + c2 L2 / 2 + c3 L + c4 = 0 c1 L + c2 = Q
v1 ' (0) = 0
ovvero,
0 0 0 0 3 2 L / 6 L / 2 1 L 0 1 L 0 1 c1 0 0 c2 0 = 1 c3 0 0 c4 Q
un semplice sistema di quattro equazioni algebriche lineari, non omogeneo per la presenza della coppia Q, nelle quattro incognite c1, c2, c3, e c4 che ha per soluzione
c1 = 3Q / 2 L c3 = 0 c2 = Q / 2 c4 = 0
10
3. Il tracciamento dei diagrammi Sostituendo i valori delle costanti, e posto = z / L , con 0 1 , e si hanno: inflessione:
v ( ) = QL 2 ( 1) 4 EJ
2
0.2
v
z
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
0
-0.2
rotazione:
QL ( ) = v' ( ) = (3 2) 4 EJ
z
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
-1
momento flettente:
Q M ( ) = EJ v' ' ( ) = (3 1) 2
0
0.1 0.2 0.3 0.4
M
0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
-Q z 1
Q/2
sforzo di taglio:
T ( ) = EJ v' ' ' ( ) = 3Q 2L
0
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8
T
0.9
-3Q/2L
i cui grafici, a meno delle quantit costanti, sono riportati accanto alle espressioni. Di particolare interesse sono i valori che tali grandezze assumono negli estremi A e B della trave, riportati nella tabella seguente: Grandezza Inflessione Rotazione momento flettente sforzo di taglio Estremit A
v A = v(0) = 0 = A = v' (0) = 0 M A = EJ v' ' (0) = Q / 2 TA = EJ v' ' ' (0) = 3Q 2L
Estremit B
vB = v(1) = 0 = B = v' (1) = QL 4 EJ
11
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
(NOTA: Fra gli obiettivi didattici pi importanti degli esempi successivi ricordiamo:
1. fare pratica con la risoluzione di problemi strutturali semplici mediante lequazione differenziale della linea elastica delle travi snelle inflesse; 2. fare pratica con la scrittura delle condizioni al contorno e di raccordo; 3. distinguere fra condizioni geometriche e naturali; 4. fare pratica con lintegrazione dellequazione differenziale.)
TEMA 4a
Data la trave elastica mostrata in figura, incastrata ad entrambi gli estremi e caricata uniformemente,
p A L
1. determinarne la linea elastica e tracciarne il grafico; 2. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione. SOLUZIONE:
1.
a)
Per semplicit, si suppone che la trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la sua rigidezza flessionale.
Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividua la trave ed i nodi A e B, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
p
1
1 L
A=O y,v
equazione differenziale della linea elastica condizione al contorno geometrica condizione al contorno geometrica condizione al contorno geometrica condizione al contorno geometrica
z=0 z=L
b)
2) EJ v' ' = p 4) EJ v = p
z2 + c1 z + c2 , 2
3) EJ v' = p
z3 z2 + c1 + c2 z + c3 , 6 2
z4 z3 z2 + c1 + c2 + c3 z + c4 , 24 6 2
in cui c1, c2, c3, e c4 sono delle costanti incognite da determinarsi attraverso le condizioni al contorno. Dalla condizione
v(0) = 0 v' (0) = 0 v ( L) = 0
v' ( L) = 0
si ottiene
c4 = 0
c3 = 0
pL4 / 24 + c1 L3 / 6 + c2 L2 / 2 + c3 L + c4 = 0 pL3 / 6 + c1 L2 / 2 + c2 L + c3 = 0
2.
v
z
0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
0
0.1
0.1
rotazione:
( ) = v' ( ) = pL 2 3 3 2 + 12 EJ
3
-0.2
z
0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
0
0.1
0.2
-pL2/12
momento flettente:
pL2 M ( ) = EJ v' ' ( ) = (6 2 6 + 1) 12
0
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7
M
z
0.8 0.9
pL2/24
pL/2
sforzo di taglio:
T ( ) = EJ v' ' ' ( ) = pL (2 1) 2
0
T +
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8
0.9
-pL/2
i cui grafici, a meno delle quantit costanti, sono riportati accanto alle espressioni. Di particolare interesse sono i valori che tali grandezze assumono negli estremi A e B e nella sezione di mezzeria C della trave, riportati nella tabella seguente: Grandezza Inflessione Rotazione momento flettente sforzo di taglio Estremit A
v A = v ( 0) = 0 = A = v ' ( 0) = 0
Estremit B
vB = v (1) = 0 = B = v' (1) = 0
Mezzeria C
1 pL4 vC = v ( ) = 384 EJ
1 2
Ah! Stavo dimenticando! A differenza dai casi precedenti, questa volta la struttura , per carico generico, tre volte iperstatica, ma non ci abbiamo fatto caso!
3
TEMA 4b
Data la trave elastica mostrata in figura, incastrata ad entrambi gli estremi e soggetta ad un carico concentrato P nella sezione di mezzeria,
P A C L/2 L/2 B
3. determinarne la linea elastica e tracciarne il grafico; 4. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione. SOLUZIONE:
1.
a)
Per semplicit, si suppone che la trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la sua rigidezza flessionale. Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividuano le travi e ed i nodi A, B, e C, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
1 L/2
P
2 3
2 L/2
A=O y,v
EJ v1iv = 0
iv EJ v2 = 0
equazione differenziale della linea elastica nel tratto equazione differenziale della linea elastica nel tratto condizione al contorno geometrica condizione al contorno geometrica condizione di raccordo geometrica condizione di raccordo geometrica condizione di raccordo statica condizione al contorno geometrica condizione al contorno geometrica
z=0
z = L/2
v1 ' ( L / 2) = v2 ' ( L / 2)
M ( L / 2) = M + ( L / 2)
z=L
v2 ( L ) = 0 v2 ' ( L) = 0
Attraverso i legami costitutivi M ( z ) = EJ v' ' e T ( z ) = EJ v' ' ' , le condizioni statiche si scrivono in C b) z = L/2
v1 ' ' ( L / 2) = v2 ' ' ( L / 2) EJ v1 ' ' ' ( L / 2) = EJ v2 ' ' ' ( L / 2) + P
Integrazione dellequazione differenziale Integrando quattro volte ciascuna equazione differenziale, si ottiene Integrazione 0) 1) 2) 3) 4)
EJ v1 = 0
EJ v1 ' ' ' = c1 EJ v1 ' ' = c1 z + c2
iv
Tratto
EJ v2 = 0
EJ v2 ' ' ' = d1
iv
Tratto
EJ v2 ' ' = d1 z + d 2
EJ v1 ' = c1 z 2 / 2 + c2 z + c3 EJ v1 = c1 z 3 / 6 + c2 z 2 / 2 + c3 z + c4
EJ v2 ' = d1 z 2 / 2 + d 2 z + d 3 EJ v2 = d1 z 3 / 6 + d 2 z 2 / 2 + d 3 z + d 4
in cui le otto costanti incognite c1, c2, c3, c4 e d1, d2, d3, d4 devono essere determinate attraverso le condizioni al contorno e di raccordo prima scritte.
Da: v (0) = 0 1
v1 ' (0) = 0 v1 ( L / 2) = v2 ( L / 2) v1 ' ( L / 2) = v2 ' ( L / 2) v1 ' ' ( L / 2) = v2 ' ' ( L / 2) EJ v1 ' ' ' ( L / 2) = EJ v2 ' ' ' ( L / 2) + P v2 ( L ) = 0 v2 ' ( L ) = 0
risulta c = 0 4
c3 = 0 L3 L2 L + (c2 d 2 ) + (c3 d 3 ) + (c4 d 4 ) = 0 48 8 2 2 L L (c1 d1 ) + (c2 d 2 ) + (c3 d 3 ) = 0 8 2 L (c1 d1 ) + (c2 d 2 ) = 0 2 (c1 d1 )
c1 d1 = P
d1 L3 / 6 + d 2 L2 / 2 + d 3 L + d 4 = 0 d1 L2 / 2 + d 2 L + d 3 = 0
ovvero,
0 0 L3 48 2 L 8 L 2 1 0 0 0 0 L2 8 L 2 1 0 0 0 0 1 L 2 1 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 L3 48 L2 8 L 2 1 L3 6 L2 2 0 0 L2 8 L 2 1 0 L2 2 L 0 0 L 2 c1 0 0 c2 0 1 c3 0 0 c4 0 = 0 d1 0 0 d 2 P d 0 1 3 0 d 4 0 0
1 0 0 L 1
un grandioso sistema di otto equazioni algebriche lineari, non omogeneo per la presenza del carico P, nelle otto incognite c1, c2, c3, c4 e d1, d2, d3, d4. Risolvendo otteniamo:
c1 = 1 / 2 P c2 = 1 / 8 PL d1 = 1 / 2 P d 2 = 3 / 8 PL
c3 = 0
c4 = 0
d 3 = PL2 / 8 d 4 = PL3 / 48
ovvero
da cui
c1 = d1 P c2 = d 2 + PL / 2
c3 d 3 = P L2 / 8 c4 d 4 = PL3 / 48
c3 = d 3 P L2 / 8 c4 = d 4 + PL3 / 48
Ovvero d 4 + PL3 / 48 = 0
d 3 P L2 / 8 = 0 d1 L3 / 6 + d 2 L2 / 2 + d3 L + d 4 = 0 d1 L2 / 2 + d 2 L + d 3 = 0
da cui, otteniamo
d1 = 1 / 2 P d 2 = 3 / 8 PL
c1 = 1 / 2 P c2 = 1 / 8 PL
d 3 = PL / 8
2
c3 = 0
c4 = 0
d 4 = PL / 48
3
inflessione:
PL3 ( 4 3 + 3 2 ) 48 EJ PL3 v ( ) = (4 3 9 2 + 6 1) 48 EJ
-0.4
v
z
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
-0.2
0
0.2
v1
v2
0.4
Tratto
rotazione:
-1
v2
z
0.8 0.9
v1
Tratto
Momento flettente:
PL M ( ) = EJ v' ' ( ) = (4 + 1) 8 PL M ( ) = EJ v' ' ( ) = (4 3) 8
- PL/8
P
0.2 0.3 0.4 0.5 0.6
M
0.7 0.8
- PL/8
z
0.1
0.9
PL/8
Tratto
sforzo di taglio:
P T ( ) = EJ v' ' ' ( ) = 2 T ( ) = EJ v' ' ' ( ) = P 2
P/2
0
0.1
T
+
0.2 0.3 0.4
P
0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
z 1 -
-P/2
i cui grafici, a meno delle quantit costanti, sono riportati accanto alle espressioni. Di particolare interesse tecnico sono i valori che tali grandezze assumono negli estremi A e B della trave e nella sezione C di applicazione del carico, riportati nella tabella seguente: Grandezza Inflessione Rotazione Estremit A
v A = v ( 0) = 0
= A = 0
Estremit B
vB = v(1) = 0
Sezione C
vC = v ( L ) = 2 PL3 48 EJ
= B = 0
= C = 0
M C = M MAX = PL 8
PL PL momento M A = EJ v' ' (0) = M B = EJ v' ' (1) = flettente 8 8 P P sforzo di TA = EJ v' ' ' (0) = TB = EJ v' ' ' (1) = taglio 2 2
8
TC = TCs TCD = P
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it)
TEMA 5
Data la struttura elastica mostrata in figura, soggetta ad un carico uniformemente distribuito sulla traversa orizzontale,
p A L B
C
1. determinarne la linea elastica e tracciarne il grafico; 2. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione.
SOLUZIONE:
1.
a)
Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) della struttura. Al termine di tale operazione, sindividuano le travi e ed i nodi A, B e C, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente. Per semplicit, si suppone che la struttura sia costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Supponiamo, inoltre, che ciascuna trave sia prismatica e dotata della stessa rigidezza flessionale EJ . Infine, trascuriamo le deformazioni indotte dallo sforzo assiale e dal taglio.
p
1
1 L
z1
3
A=O1 y1, v1
y2, v2 B=O 2
z2
A ciascuna trave associamo un proprio sistema di riferimento rettangolare locale (Oi , yi , zi ) . Lorigine Oi coincide con lestremo della trave avente lindice di riferimento (numero o lettera) pi piccolo; lasse z i coincide con quello della trave ed orientato positivamente verso laltro estremo; infine, lasse yi orientato positivamente se realizza una terna destrorsa con lasse xi uscente dal piano medio della struttura.
EJ v1iv = p
iv EJ v2 = 0
equazione differenziale della linea elastica nel tratto equazione differenziale della linea elastica nel tratto condizione al contorno geometrica condizione al contorno geometrica condizione di raccordo geometrica condizione di raccordo geometrica condizione di raccordo geometrica condizione al contorno geometrica condizione al contorno statica
z1 = 0
z1 = L, z2 = 0
z2 = L
M C ( L) = 0
Attraverso i legami costitutivi M ( z ) = EJ v' ' e T ( z ) = EJ v' ' ' , le condizioni statiche si scrivono in b) B C
z1 = L, z2 = 0 z2 = L v1 ' ' ( L) = v2 ' ' (0) v2 ' ' ( L ) = 0
Tratto
EJ v2 = 0
EJ v2 ' ' ' = d1
iv
Tratto
EJ v2 ' ' = d1 z2 + d 2
EJ v2 ' = d1
2 z2 + d 2 z2 + d 3 2 z3 z2 EJ v2 = d1 2 + d 2 2 + d3 z2 + d 4 6 2
in cui le otto costanti incognite c1, c2, c3, c4 e d1, d2, d3, d4 devono essere determinate attraverso le condizioni al contorno e di raccordo prima scritte.
Da:
v1 (0) = 0 v1 ' (0) = 0 v1 ( L) = 0 v2 (0) = 0 v1 ' ( L) = v2 ' (0) v1 ' ' ( L) = v2 ' ' (0) v2 ( L ) = 0 v2 ' ' ( L ) = 0
risulta
c4 = 0
c3 = 0 p L4 L3 L2 + c1 + c2 + c3 L + c4 = 0 24 6 2
d4 = 0
p p L3 L2 + c1 + c2 L + c3 = d3 6 2 L2 + c1 L + c2 = d 2 2
d1
L3 L2 + d 2 + d3 L + d 4 = 0 6 2
d1L + d 2 = 0
ovvero,
0 0 0 0 L3 / 6 L2 / 2 0 0 L2 / 2 L L 1 0 0 0 0 0 1 L 0 1 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 L 0 0 0 c1 0 0 c2 4 0 c3 pL / 24 0 1 c4 = 3 0 d1 pL / 6 d pL2 / 2 0 2 d 0 1 3 0 0 d 4
L3 / 6 L2 / 2 L 1
un sistema di otto equazioni algebriche lineari, non omogeneo per la presenza del carico p, nelle otto incognite c1, c2, c3, c4 e d1, d2, d3, d4. Risolvendo otteniamo:
c1 = 4 / 7 pL
d1 = 1 / 28 pL
c2 = 9 / 84 pL2 c3 = 0
d 2 = 1 / 28 pL2
d 3 = 1 / 84 pL3
d4 = 0
c4 = 0
v1
z1
0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 0.1
]
4
O1
0.5
rotazione:
pL3 1 ( ) = v1 ' ( ) = 28 3 48 2 + 18 168EJ
1
O1
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
z1 1
-2
-4
-18/168pL2
momento flettente:
pL2 M 1 ( ) = EJ v1 ' ' ( ) = (84 2 96 + 18) 168
M
0.3 0.4 0.5 0.6 0.7
O1
0.1 0.2
-6/168pL2
z1
0.8 0.9
96/168pL
sforzo di taglio:
pL T1 ( ) = EJ v1 ' ' ' ( ) = (168 96) 168
T
1
0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
+ O1
0.1 0.2
-72/168pL
i cui grafici, a meno delle quantit costanti, sono riportati accanto alle espressioni.
si hanno:
0.5
v2
z2
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
O2
-0.5
rotazione:
pL3 2 ( ) = v2 ' ( ) = 3 2 + 6 2 168EJ
2
z2
0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
02
-2
-4
-pL2/28
momento flettente:
M 2 ( ) = EJ v2 ' ' ( ) = pL (1 ) 28
2
M
z2
0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
02
0.1 0.2 0.3 0.4
pL/28
sforzo di taglio:
pL T2 ( ) = EJ v2 ' ' ' ( ) = + 28
0.5
+
02
-0.5 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
z2 1
i cui grafici, a meno delle quantit costanti, sono riportati accanto alle espressioni. Ah! Dimenticavo! La struttura due volte iperstatica!
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it )
TEMA 6
La trave continua elastica mostrata in figura, ha le estremit incastrate, un primo appoggio intermedio scorrevole, una sconnessione M = 0 nella sezione di mezzeria, un secondo appoggio intermedio cedevole elasticamente con costante k, ed infine, soggetta ad un carico p uniformemente distribuito sulla campata centrale,
p A L B L C L D
k
E L
1. analizzare lo stato di equilibrio elastico della struttura nei casi limiti: k = 0 e k ; 2. determinare la linea elastica in ciascuno dei due casi e tracciarne il grafico; 3. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione.
SOLUZIONE:
1.
a)
Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) della struttura. Al termine di tale operazione, sindividuano le travi , , , e , ed i nodi A, B, C, D ed E, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
p
1
1 L
2 L
3 L
7 k
4 L
A=O y, v
Per semplicit, supponiamo che la struttura sia costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo, e inoltre che ciascuna trave sia prismatica e dotata della stessa rigidezza flessionale EJ . Infine, trascuriamo le deformazioni indotte dallo sforzo di taglio. Associamo a ciascuna trave un proprio sistema di riferimento rettangolare locale (Oi , yi , zi ) . Lorigine Oi coincide con lestremo della trave avente lindice di riferimento (numero o lettera) pi piccolo; lasse z i coincide con quello della trave ed orientato positivamente verso laltro estremo; infine, lasse yi orientato positivamente se realizza una terna destrorsa con lasse xi uscente dal piano medio della struttura.
EJ v1iv = 0
iv EJ v2 = p
equazione differenziale della linea elastica nel tratto equazione differenziale della linea elastica nel tratto equazione differenziale della linea elastica nel tratto equazione differenziale della linea elastica nel tratto condizione al contorno geometrica condizione al contorno geometrica condizione di raccordo geometrica condizione di raccordo geometrica condizione di raccordo geometrica condizione di raccordo statica condizione di raccordo geometrica condizione di raccordo statica condizione di raccordo statica condizione di raccordo statica condizione di raccordo geometrica condizione di raccordo geometrica condizione di raccordo statica condizione di raccordo statica condizione al contorno geometrica condizione al contorno geometrica
0 < z3 < L
0 < z4 < L
iv EJ v3 = p iv EJ v4 = 0
z1 = 0
z1 = L, z2 = 0
v2 ( L) = v3 (0)
z 2 = L, z3 = 0
M C ( L) = 0 + M C (0) = 0
z4 = L
v4 ( L ) = 0 v4 ' ( L ) = 0
Attraverso i legami costitutivi M ( z ) = EJ v' ' e T ( z ) = EJ v' ' ' , le condizioni statiche si scrivono B C
z1 = L, z2 = 0 v1 ' ' ( L) = v2 ' ' (0) v2 ' ' ( L ) = 0
condizione di raccordo condizione di raccordo condizione di raccordo condizione di raccordo condizione di raccordo condizione di raccordo
in
z 2 = L, z 3 = 0
v3 ' ' (0) = 0 v2 ' ' ' ( L) = v3 ' ' ' (0) v3 ' ' ( L) = v4 ' ' (0) v3 ' ' ' ( L) K v3 ( L) = v4 ' ' ' (0)
z 3 = L, z 4 = 0
b)
Tratto
EJ v2 = p
iv
Tratto
EJ v3 = p
iv
Tratto
EJ v4 = 0
iv
Tratto
z12 EJ v1 ' = a1 + a2 z1 + a3 2 z3 z2 EJ v1 = a1 1 + a2 1 + a3 z1 + a4 6 2
EJ v2 ' ' = p
in cui le sedici costanti incognite ai , bi , ci , d i , i = 1,K,4 , devono essere determinate mediante le condizioni al contorno e di raccordo scritte precedentemente.
Da:
v1 (0) = 0 v1 ' (0) = 0 v1 ( L) = 0 v2 (0) = 0 v1 ' ( L) = v2 ' (0) v1 ' ' ( L) = v2 ' ' (0)
risulta
a4 = 0
a3 = 0 L3 L2 a1 + a2 + a3 L + a4 = 0 6 2
b4 = 0
a1 L2 + a2 L + a3 = b3 2
a1 L + a2 = b2
v2 ( L) = v3 (0)
v2 ' ' ( L ) = 0
L4 L3 L2 p + b1 + b2 + b3 L + b4 = c4 24 6 2 2 L p + b1 L + b2 = 0 2
c2 = 0 p L + b1 = c1
v3 ' ' (0) = 0 v2 ' ' ' ( L) = v3 ' ' ' (0) v3 ( L) = v4 (0) v3 ' ( L) = v4 ' (0) v3 ' ' ( L) = v4 ' ' (0) v3 ' ' ' ( L) K v4 (0) = v4 ' ' ' (0)
v4 ( L ) = 0 v4 ' ( L ) = 0
L4 L3 L2 p + c1 + c2 + c3 L + c4 = d 4 24 6 2
p p L3 L2 + c1 + c2 L + c3 = d 3 6 2 L2 + c1 L + c2 = d 2 2
pL + c1 K d 4 = d1
L3 L2 d1 + d 2 + d 3 L + d 4 = 0 6 2 2 L d1 + d 2 L + d 3 = 0 2
ovvero,
0 0 L3 / 6 0 L2 / 2 L 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 L2 / 2 0 L 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 L 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 L3 / 6 L 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 L2 / 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 L 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 L3 / 6 L2 / 2 L
KL3 6
0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 L2 / 2 L 1
KL2 2
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 L 1 0 KL 0 0
0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 K 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 L3 / 6 L2 / 2
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 L2 / 2 L
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 L 1
0 0
0 0
un sistema di sedici equazioni algebriche lineari, non omogeneo per la presenza del carico p, nelle sedici incognite ai , bi , ci , d i , i = 1,K,4 .
Risolvendo otteniamo:
3 pL 7 K 2 L6 + 97 KL3 222 pL 28 K 2 L6 + 283KL3 678 a1 = b1 = 2 (2 KL3 )(117 + 14 KL3 ) 2 (2 KL3 )(117 + 14 KL3 ) pL2 7 K 2 L6 + 97 KL3 222 a2 = 2 (2 KL3 )(117 + 14 KL3 ) 7 K 2 L6 + 97 KL3 222 b2 = pL (2 KL3 )(117 + 14 KL3 )
2
c1 =
c2 = 0 c3 =
d1 =
7 K 2 L6 8 KL3 12 d 2 = pL (2 KL3 )(117 + 14 KL3 ) d3 = pL3 7 K 2 L6 + 139 KL3 306 4 (2 KL3 )(117 + 14 KL3 )
a3 = 0
a4 = 0
b3 = b4 = 0
7 pL3 7 K 2 L6 + 97 KL3 222 12 (2 KL3 )(117 + 14 KL3 ) pL4 28 K 2 L6 + 423KL3 958 8 (2 KL3 )(117 + 14 KL3 )
c4 =
Appoggio rigido k
d1 = d2 = 129 pL 234 12 pL2 234 153 3 pL 468 a1 = 3 pL 4 1 2 pL 4
b1 = pL c1 = 0 c2 = 0
105 pL 234
d1 = d2 = 7 pL3 24
3 pL 4
a2 =
a2 = a3 = 0
a4 = 0
b2 = b3 =
1 2 pL 2 1 3 pL 8
1 2 pL 2
c2 = 0
a4 = 0
c3 = c4 =
d3 = d4 =
c3 = c4 =
1 d 3 = pL3 8
d4 = 0
b4 = 0
479 4 pL 936
49 pL4 234
b4 = 0
1 4 pL 4
Linea elastica
] ]
1000 0
pL4 v2 ( ) = 117 4 678 3 + 1332 2 + 666 2808 EJ v3 ( ) = v4 ( ) = pL 117 4 210 3 756 + 1437 2808EJ pL4 258 3 + 72 2 918 + 588 2808 EJ
4
v1
0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5
]
-1000
v2
v3
v4
]
Diagramma
Rotazione Trave
v1 ' ( ) = v2 ' ( ) =
Espressione
pL3 1998 2 1332 2808EJ
3
]
-1000 v3 v4
]
0 1000
pL3 v3 ' ( ) = 468 3 630 2 756 2808EJ pL3 v4 ' ( ) = 774 2 + 144 918 2808 EJ
]
8
v 2
Trave
Diagramma
2000
M1
0 0.5 1
M2 M3
1.5 2 2.5 3
M4
3.5
-2000
-4000
Trave
Diagramma
T2
2000
+
0 0.5 1 1.5 2
T3
2.5
3.5
-2000
T1
T4
-4000
Linea elastica
]
5
pL 4 4 3 + 6 2 + 3 24 EJ
]
0 -5
v1
0.5 1 1.5 2 2.5 3
v4
3.5
pL4 4 v3 ( ) = 7 + 6 24 EJ v4 ( ) =
] ]
v2
v3
pL4 3 3 + 6 2 3 24 EJ
Rotazione Trave
Espressione
Diagramma
pL3 9 2 6 v1 ' ( ) = 24 EJ
3
]
-10
]
0 +10
v3 v1
0.5 1 1.5 2 2.5 3
v4
3.5
] ]
v2
pL3 9 2 + 12 3 v4 ' ( ) = 24 EJ
10
Trave
Diagramma
pL 12 2 24 + 12 M 2 ( ) = 24 pL2 12 2 M 3 ( ) = 24 M 4 ( ) =
]
0 10
M1
M2
M3
M4
0.5
1.5
2.5
3.5
pL2 [ 18 + 12] 24
Espressione
4000 +pL
Diagramma
T4
3/4pL
T2 ( ) = pL[ 1]
0 0.5 1
+
1.5 -3/4pL -4000
T2
2 2.5
+
3 3.5
T3 ( ) = pL 3 pL T4 ( ) = 4
T1 T3
-pL
Come al solito! Dimenticavo! Sotto la condizione di carico assegnata, la struttura quattro volte iperstatica!
11
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it )
TEMA 7a
Data la mensola elastica uniformemente caricata mostrata in figura,
p A L
operando col metodo degli spostamenti: 1. dedurre il grado di indeterminazione cinematica e classificare la struttura; 2. scrivere le equazioni di equilibrio e determinare gli spostamenti nodali; 3. determinare le caratteristiche della sollecitazione; 4. determinare i coefficienti della linea elastica. SOLUZIONE:
1.
Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividua la trave ed i nodi A e B, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
Per semplicit, supponiamo che la trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la sua rigidezza flessionale, dove E il modulo di elasticit normale del materiale (modulo di Young) e J il momento dinerzia della sezione trasversale valutato rispetto allasse neutro. Infine, indichiamo con
N AB = N BA = 2 EJ , la semirigidezza della trave. L
Operando col metodo degli spostamenti, le incognite del problema strutturale coincidono con le sei componenti di spostamento dei nodi, ovvero: nodo A: wA , v A , A nodo B: wB , vB , B Daltra parte, le condizioni al contorno risultano:
wA = 0 in A: v A = 0 , A = 0 PzB = 0 in B: PyB = 0 , M B = 0
per cui la struttura risulta tre volte cinematicamente indeterminata. Se, come nel caso in esame, la trave non varia la propria lunghezza per lassenza dello sforzo assiale, oppure, in situazioni pi generali, perch pu ritenersi indeformabile assialmente, allora accanto alle relazioni precedenti possiamo scrivere:
wB = wA ,
per cui wB = 0 , e la struttura diviene soltanto due volte cinematicamente indeterminata; infine, poich una delle incognite una traslazione, la struttura a nodi mobili.
2.
Tipo Equazione Spostamento secondo y Equilibrio alla traslazione secondo lasse y Rotazione Equilibrio alla rotazione intorno al nodo B
Lequazione di equilibrio alla traslazione secondo lasse y, pu essere sostituita dallequazione di equilibrio alla rotazione attorno al nodo A del sistema principale, necessariamente labile, essendo la struttura a nodi mobili, come mostrato nella figura successiva, e ottenuto inserendo una cerniera ideale in ciascuno dei nodi.
p z vB
Utilizzando il legame costitutivo, tale equazione pu essere scritta in termini delle incognite componenti di spostamento nodali come
N AB ( B 3 AB ) pL2 pL2 = . 12 2
3.
La soluzione del problema strutturale coincide con la soluzione del sistema: ovvero,
per cui
vB = AB L = pL4 . 8EJ
M BA = N BA (2 B + A 3 BA ) + M BA =
TBA =
c2 = M (0) = pL2 / 2 ,
c3 = EJv' (0) = A = 0 ,
c4 = EJv(0) = v A = 0 ,
per cui lequazione della linea elastica risulta: EJv( z ) = con lespressione trovata in precedenza.
TEMA 7b
Data la trave elastica a mensola mostrata in figura, soggetta ad un carico concentrato P nellestremo libero,
P A L
operando col metodo degli spostamenti: 1. dedurre il grado di indeterminazione cinematica e classificare la struttura; 2. scrivere le equazioni di equilibrio e determinare gli spostamenti nodali; 3. determinare le caratteristiche della sollecitazione; 4. determinare i coefficienti della linea elastica. SOLUZIONE:
1 A=O y,v
1 L
P z,w B
Per semplicit, supponiamo che la trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la sua rigidezza flessionale, dove E il modulo di elasticit normale del materiale (modulo di Young) e J il momento dinerzia della sezione trasversale valutato rispetto allasse neutro. Infine, indichiamo con
N AB = N BA = 2 EJ , la semirigidezza della trave. L
Operando col metodo degli spostamenti, le incognite del problema strutturale coincidono con le sei componenti di spostamento dei nodi, ovvero: nodo A: wA , v A , A nodo B: wB , vB , B
4
per cui la struttura risulta tre volte cinematicamente indeterminata. Se, come nel caso in esame, la trave non varia la propria lunghezza per lassenza dello sforzo assiale, oppure, in situazioni pi generali, perch pu ritenersi indeformabile assialmente, allora accanto alle relazioni precedenti possiamo scrivere:
wB = wA
per cui wB = 0 , e la struttura diviene soltanto due volte cinematicamente indeterminata; infine, poich una delle incognite una traslazione, la struttura a nodi mobili.
Tipo Equazione Spostamento secondo y Equilibrio alla traslazione secondo lasse y Rotazione Equilibrio alla rotazione intorno al nodo B
Lequazione di equilibrio alla traslazione secondo lasse y, pu essere sostituita dallequazione di equilibrio alla rotazione attorno al nodo A del sistema principale, una volta labile, mostrato nella figura successiva.
P z,w vB
Facendo uso del principio dei lavori virtuali, si ottiene: Lve = M AB + PL = (M AB + PL ) = 0 , ovvero, per larbitrariet di , M AB = PL . Utilizzando il legame costitutivo, tale equazione pu essere scritta in termini delle incognite componenti di spostamento nodali come
N AB ( B 3 AB ) = PL .
ovvero,
per cui
vB = AB L = PL3 . 3EJ
c3 = EJv' (0) = A = 0 ,
c4 = EJv(0) = v A = 0 ,
per cui lequazione della linea elastica risulta: EJv( z ) = lespressione trovata in precedenza.
TEMA 7c
Data la trave elastica a mensola mostrata in figura, soggetta ad una coppia Q concentrata nellestremo libero,
Q A L
operando col metodo degli spostamenti: 1. dedurre il grado di indeterminazione cinematica e classificare la struttura; 2. scrivere le equazioni di equilibrio e determinare gli spostamenti nodali; 3. determinare le caratteristiche della sollecitazione; 4. determinare i coefficienti della linea elastica. SOLUZIONE:
1 A=O y,v
1 L
Q B
Per semplicit, supponiamo che la trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la sua rigidezza flessionale, dove E il modulo di elasticit normale del materiale (modulo di Young) e J il momento dinerzia della sezione trasversale valutato rispetto allasse neutro. Infine, indichiamo con
N AB = N BA = 2 EJ , la semirigidezza della trave. L
Operando col metodo degli spostamenti, le incognite del problema strutturale coincidono con le sei componenti di spostamento dei nodi, ovvero: nodo A: wA , v A , A nodo B: wB , vB , B
per cui la struttura risulta tre volte cinematicamente indeterminata. Se, come nel caso in esame, la trave non varia la propria lunghezza per lassenza dello sforzo assiale, oppure, in situazioni pi generali, perch pu ritenersi indeformabile assialmente, allora accanto alle relazioni precedenti possiamo scrivere:
wB = wA
per cui wB = 0 , e la struttura diviene soltanto due volte cinematicamente indeterminata; infine, poich una delle incognite una traslazione, la struttura a nodi mobili.
Tipo Equazione Spostamento secondo y Equilibrio alla traslazione secondo lasse y Rotazione Equilibrio alla rotazione intorno al nodo B
Lequazione di equilibrio alla traslazione secondo lasse y, pu essere sostituita dallequazione di equilibrio alla rotazione attorno al nodo A del sistema principale, una volta labile, mostrato nella figura successiva.
Q B vB
z,w
Facendo uso del principio dei lavori virtuali, si ottiene: Lve = M AB + Q = (M AB + Q ) = 0 , ovvero, per larbitrariet di , M AB = Q . Utilizzando il legame costitutivo, tale equazione pu essere scritta in termini delle incognite componenti di spostamento nodali
N AB ( B 3 AB ) = Q .
ovvero,
per cui
vB = AB L = QL2 . 2 EJ
c3 = EJv' (0) = A = 0 ,
c4 = EJv(0) = v A = 0 ,
per cui lequazione della linea elastica risulta: EJv( z ) = trovata in precedenza per altra via.
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it )
TEMA 8a
Data la trave elastica mostrata in figura, semplicemente appoggiata agli estremi e caricata uniformemente,
p A L
operando col metodo degli spostamenti: 1. dedurre il grado di indeterminazione cinematica e classificare la struttura; 2. scrivere le equazioni di equilibrio e determinare gli spostamenti nodali; 3. determinare le caratteristiche della sollecitazione; 4. determinare i coefficienti dellequazione della linea elastica.
SOLUZIONE:
1.
Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare tutti i possibili punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividua la trave ed i nodi A e B, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
Per semplicit, supponiamo che la trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la sua rigidezza flessionale, dove E il modulo di elasticit normale del materiale (modulo di Young) e J il momento dinerzia della sezione trasversale valutato rispetto allasse neutro. Infine, indichiamo con
N AB = N BA = 2 EJ , la semirigidezza della trave. L
Operando col metodo degli spostamenti, le incognite del problema strutturale sono le sei componenti di spostamento dei nodi, ovvero: nodo A: wA , v A , A ; nodo B: wB , vB , B . Le condizioni al contorno del problema risultano:
wA = 0 in A: v A = 0 , M A = 0 PzB = 0 in B: vB = 0 , M B = 0
per cui la struttura tre volte cinematicamente indeterminata. Tuttavia, se, come accade nel caso in esame, la trave non pu variare la propria lunghezza per lassenza dello sforzo assiale, oppure, in situazioni pi generali, perch pu ritenersi indeformabile assialmente, allora accanto alle relazioni precedenti possiamo scrivere:
wB = wA ,
per cui wB = 0 , e la struttura diviene soltanto due volte cinematicamente indeterminata; infine, poich le incognite A e B sono entrambe rotazioni, la struttura a nodi fissi.
2.
Per determinare le incognite A e B scriviamo le equazioni di equilibrio corrispondenti: Tipo Rotazione Rotazione Equazione Equilibrio alla rotazione intorno al nodo A Equilibrio alla rotazione intorno al nodo B
2 N AB A + N AB B
pL2 = 0. 12 pL2 = 0. 12
Lequazione di equilibrio alla rotazione intorno al nodo A si scrive Lequazione di equilibrio alla rotazione intorno al nodo B si scrive
2 N AB B + N AB A +
3.
La soluzione del problema strutturale coincide con quella del sistema lineare: ovvero,
M BA = N BA (2 B + A ) + M BA =
TBA =
TEMA 8b
Data la trave elastica mostrata in figura, semplicemente appoggiata agli estremi e soggetta ad un carico concentrato P in una sezione intermedia generica,
P A a B L
operando col metodo degli spostamenti: 1. dedurre il grado di indeterminazione cinematica e classificare la struttura; 2. scrivere le equazioni di equilibrio e determinare gli spostamenti nodali; 3. determinare le caratteristiche della sollecitazione; 4. determinare i coefficienti dellequazione della linea elastica. SOLUZIONE:
C b
1 A=O a
P
2 3
2 b
z,w
B L
y,v
Per semplicit, supponiamo che ciascuna trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la rigidezza flessionale delle travi, dove E il modulo di elasticit normale del materiale (modulo di Young) e J il momento dinerzia della sezione trasversale valutato rispetto allasse neutro. Infine, indichiamo rispettivamente con N AB = N BA =
2 EJ 2 EJ ed N BC = N CB = le semirigidezze delle travi. a La
Operando col metodo degli spostamenti, le incognite del problema strutturale sono le nove componenti di spostamento dei nodi, ovvero: nodo A: wA , v A , A ; nodo B: wB , vB , B ; nodo C: wC , vC , C ;
4
per cui la struttura risulta sei volte cinematicamente indeterminata. Tuttavia, se, come nel caso in esame, le travi e non variano la propria lunghezza per lassenza dello sforzo assiale, oppure, in situazioni pi generali, perch possono ritenersi assialmente indeformabili, allora accanto alle relazioni precedenti possiamo scrivere:
wB = wA , e wC = wB ,
per cui risultano anche wB = 0 e wC = 0 , e la struttura diviene quattro volte cinematicamente indeterminata; infine, per la presenza fra le incognite della traslazione vB , la struttura a nodi mobili.
Equazione Equilibrio alla rotazione intorno al nodo A Equilibrio alla rotazione intorno al nodo B Equilibrio alla rotazione intorno al nodo C Equilibrio alla traslazione secondo lasse y
Per quanto riguarda lo spostamento v B , anzich considerare direttamente lequilibrio alla traslazione secondo lasse y del nodo B, facciamo riferimento alla struttura principale mostrata nella figura seguente, ottenuta da quella effettiva introducendo delle cerniere ideali in ciascuno nodo, ed utilizziamo il principio dei lavori virtuali.
P A=O 1
1
2
2
C z,w
MBA vB MBC
a L y,v
Per il campo di spostamenti cinematicamente compatibile rappresentato dalla deformata rigida mostrata in figura, si ottiene
Lve = M BA 1 + M Bc 2 + P a 1 = 0 , a 1 , La
a Lve = M BA + M BC + P a 1 = 0 La
ovvero, essendo 2 =
Utilizzando le formule risolutive per i momenti orari di estremit, tale equazione pu essere scritta in termini delle incognite componenti di spostamento nodali come
N AB (2 B + A 3 AB ) + N BC (2 B + C 3 BC ) a + P a =0. La
3.
Posto = a /( L a) , risulta N BC = N AB , e BC = AB , per cui la soluzione del problema strutturale coincide con quella del sistema:
1 0 2 1 2(1 + ) 0 1 2 1 2(1 + 2 ) 2
trave
M BA
M BC
trave
M CB = N BC (2C + B 3 BC ) = 0
trave
TBA
M BA P( L a) =+ a L M P( L a) = BA = + a L M BC Pa = La L M Pa = BC = La L
TBC =
trave
TCB
d 4 = EJv(a ) = EJvB = Pa 3 / 6 ,
TEMA 8c
Data la trave elastica mostrata in figura, semplicemente appoggiata agli estremi e soggetta ad una coppia concentrata Q nella sezione estrema B,
A L
B Q
operando col metodo degli spostamenti: 1. dedurre il grado di indeterminazione cinematica e classificare la struttura; 2. scrivere le equazioni di equilibrio e determinare gli spostamenti nodali; 3. determinare le caratteristiche della sollecitazione; 4. determinare i coefficienti dellequazione della linea elastica.
SOLUZIONE:
1 A L
z,w Q
y,v
Per semplicit, si suppone che la trave sia prismatica e costituita da un materiale elastico lineare, omogeneo ed isotropo. Sia EJ la sua rigidezza flessionale. Operando col metodo degli spostamenti, le incognite del problema strutturale sono le sei componenti di spostamento dei nodi, ovvero: nodo A: wA , v A , A ; nodo B: wB , vB , B . Le condizioni al contorno del problema risultano:
wA = 0 in A: v A = 0 , M A = 0 PzB = 0 in B: vB = 0 , M B = Q
per cui la struttura tre volte cinematicamente indeterminata. Tuttavia, se, come accade nel caso in esame, la trave non pu variare la propria lunghezza per lassenza dello sforzo assiale, oppure, in situazioni pi generali, perch pu ritenersi indeformabile assialmente, allora accanto alle relazioni precedenti possiamo scrivere:
wB = wA ,
per cui wB = 0 , e la struttura diviene soltanto due volte cinematicamente indeterminata; infine, poich le incognite A e B sono entrambe rotazioni, la struttura a nodi fissi.
Equazione Equilibrio alla rotazione intorno al nodo A Equilibrio alla rotazione intorno al nodo B
Lequazione di equilibrio alla rotazione intorno al nodo A si scrive 2 N AB A + N AB B = 0 ; lequazione di equilibrio alla rotazione intorno al nodo B si scrive 2 N AB B + N AB A = Q .
ovvero,
QL A = B / 2 = 6 EJ . QL B = + 3EJ
TBA =
c1 = T (0) = pL / 2 c 2 = M ( 0) = 0
10
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni contattare s.ligaro@ing.unipi.it, r.barsotti@ing.unipi.it ) Parte III) CINEMATICA E STATICA DEI SISTEMI DI TRAVI ELASTICHE TEMA 9 Dato il sistema piano di travi elastiche prismatiche mostrato in figura
p y,v
B C
O=A L
x,u
avente L = 200,0 cm, A = 112,00 cm2, E = 21.000,00 kN/cm2, H = 300,0 cm, J = 18.263,0000 cm4, p = 0,10 kN/cm,
1. classificare il sistema mediante: a) il computo dei vincoli; b) il computo dei gradi di libert; 2. risolvere il sistema mediante il metodo delle strutture ausiliarie; 3. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione; 4. trovare il valore dello spostamento u C .
SOLUZIONE: 1. Classificazione del sistema Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare i punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividuano le travi , , e , ed i nodi A, B, C e D, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
p y,v
B
2 3
C
5
4
8 7
x,u
O=A
a1) computo dei vincoli - metodo generale (trave per trave o aste per asta) Il sistema piano ottenuto connettendo le quattro travi elastiche , , e fra loro e coi vincoli come mostrato in figura. In assenza di vincoli e connessioni, il sistema avrebbe 3 x 4 = 12 gradi di libert. Daltra parte: per cui m18 = 2 ; la connessione 1-8 doppia ( u1 = u8 , v1 = v8 ), per cui m23 = 3 ; la connessione 2-3 tripla ( u2 = u3 , v2 = v3 , 2 = 3 ), per cui m45 = 2 ; la connessione 4-5 doppia ( u4 = u5 , v4 = v5 ), per cui m67 = 3 ; la connessione 6-7 tripla ( u6 = u7 , v6 = v7 , 6 = 7 ), per cui la cerniera fissa in A un vincolo doppio ( u A = 0 , v A = 0 ), mA = 2 ; la cerniera mobile (carrello) in D un vincolo semplice ( vD = 0 ), per cui mD = 1 ; cosicch il grado complessivo di vincolo del sistema 13. Pertanto, essendo i vincoli indipendenti (efficaci), il sistema dato una struttura una volta iperstatica.
a2) computo dei vincoli - metodo sintetico (parte per parte) Il sistema piano ottenuto connettendo fra loro e coi vincoli le due parti I = [ + ] e II = [ + ] nel modo illustrato in figura. In assenza di vincoli e connessioni il sistema avrebbe 6 gradi di libert. Daltronde: per cui m18 = 2 ; la connessione 1-8 doppia ( u1 = u8 , v1 = v8 ), per cui m45 = 2 ; la connessione 4-5 doppia ( u4 = u5 , v4 = v5 ), per cui la cerniera fissa in A un vincolo doppio ( u A = 0 , v A = 0 ), mA = 2 ; la cerniera mobile (carrello) in D un vincolo semplice ( vD = 0 ), per cui mD = 1 ; cosicch il grado complessivo di vincolo del sistema 7. Pertanto, essendo i vincoli indipendenti (efficaci), il sistema dato una struttura una volta iperstatica. b) computo dei gradi di libert La connessione doppia 1-8 permette la rotazione relativa 18 = 1 8 ; la connessione doppia 4-5 permette la rotazione relativa 45 = 4 5 ; la cerniera fissa in A permette la rotazione assoluta A ; il carrello in D permette lo spostamento assoluto u D e la rotazione assoluta D . Introdotti cinque vincoli semplici per sopprimere i gradi di libert descritti, si ottiene una struttura costituita da due maglie chiuse, una esterna ed una interna, a ciascuna delle quali compete un grado di iperstaticit pari a tre. Pertanto, essendo i vincoli efficaci, il sistema dato una struttura una volta iperstatica. 2. Risoluzione del sistema col metodo delle strutture ausiliarie Adottiamo la struttura principale seguente.
y,v
B C
O=A L
x,u
Sistema ausiliario 0
p y,v
B C
O=A L
x,u
pH 2 pH 2 0 , YD = . 2L 2L
La cerniera in B non permette la trasmissione del momento flettente. Le travi e 0 0 si trasmetteranno al pi una forza orizzontale X ed una forza verticale Y , come mostrato nella figura successiva.
p
Y X
0 0
Y B
0 0
O=A L
x,u
da cui da cui
X 0 = pH /2; Y0 = 0.
Trave
Tratto
0< z < H 0< z<L 0< z< H 0< z< L
M0
pH pz z 2 2
2
T0
pH + pz 2
N0 0
pH 2
0
pH z 2 pH 2 z 2L
0
pH 2 pH 2 2L
0
pH 2
Sistema ausiliario 1
1 y,v 1
B C
O=A L
x,u
La cerniera in B non permette la trasmissione del momento flettente. Le travi e 1 1 si trasmetteranno al pi una forza orizzontale X ed una forza verticale Y , come mostrato nella figura successiva.
Y X
Y X
1
C
1
H
O=A L
x,u
da cui da cui
X 1 = 1/ H ; Y 1 = 1/ L .
M1
1 + z H z 1 + L z H z L
T1
1 H 1 L 1 H 1 L
N1
1 L 1 H 1 L 1 H
Per semplicit, trascuriamo il contributo deformativo dello sforzo assiale e del taglio. Sviluppando gli integrali
z pH pz 2 1+ z H 3 H 2 2 dz = pH , EJ 24 EJ 0
H
z pHz 3 H 2 dz = pH , EJ 6 EJ 0 z 2 dz = pH L , 6 EJ
2 z pH L L 2L EJ 0
M1 M 0 pH 2 (4 L + 3H ) ds = . EJ 24 EJ
2
2 z z 2 L 1 L + L dz = 3EJ , 0
L
z 2 H H H dz = 1 z dz = H , EJ EJ H 3EJ 0 0 z 2 L L L dz = 1 z dz = L , EJ EJ L 3EJ 0 0
2
per cui
pH 2 (4 L + 3H ) pH 2 4 L + 3H 24 EJ X = 10 = = . 2( L + H ) 16 L + H 11 3EJ
3. Tracciamento dei diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione Sostituendo il valore dellincognita iperstatica, si ottengono le reazioni vincolari
X A = pH = 0.1 200 = 20kN , pH 2 0.1 200 2 20 YA = = = = 0.6666kN , 2L 2 300 3 2 2 Y = pH = 0.1 200 = 20 = 0.6666kN , D 2L 2 300 3
Trave
Tratto
2
M
pH pz z z + X 1+ 2 2 H z X 1 + L pH z z + X 2 H pH 2 z z + X 2L L
T
pH X + pz 2 H X L pH X 2 H pH 2 X 2L L
N
X L pH X 2 H
0
pH 2
O=A
Sforzo di taglio
B C
T
+ O=A D
Sforzo Normale
B C
O=A
y,v
O=A L D
x,u
Applicando nel nodo C il carico esplorativo unitario mostrato in figura, in direzione e verso dello spostamento richiesto, le equazioni cardinali della statica si scrivono
' Fx = X A + 1 = 0 ' ' Fy = YA + YD = 0 ' M zA = YD L 1 H = 0
Trave
Tratto
0< z < H 0< z<L 0< z< H 0< z< L
M '''
T '''
N '''
0 0
z H z L
0 0 1
H L
0 0 0 1
Trascurando il contributo deformativo dello sforzo assiale e del taglio, lo spostamento cercato vale
1 uC =
M ' M ds . S EJ
[z ] pH z + X
2 EJ
z H 3 pH X H dz = + , 3EJ 2 H
H L L
2 pH z Xz z L H 3 pL XL 2L + , dz = EJ 3EJ 2 H 2
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it, r.barsotti@ing.unipi.it )
Parte III) CINEMATICA E STATICA DEI SISTEMI DI TRAVI ELASTICHE TEMA 10 Dato il sistema piano di travi elastiche prismatiche mostrato in figura
y,v p
D E
O=A
200 cm
x,u
200 cm
200 cm
1. classificare il sistema mediante: a) il computo dei vincoli; b) il computo dei gradi di libert; 2. risolvere il sistema mediante il metodo delle strutture ausiliarie; 3. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione; 4. trovare il valore dello spostamento vB .
SOLUZIONE: 1. Classificazione del sistema Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare i punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividuano le travi , , , e , ed i nodi A, B, C, D e E, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
y,v p
4 5 3
O=A
7
B
8
1 9
C
10
x,u
a1) computo dei vincoli - metodo generale (trave per trave o aste per asta) Il sistema piano ottenuto connettendo le cinque travi elastiche , , , e fra loro e coi vincoli come mostrato in figura. In assenza di vincoli e connessioni, il sistema avrebbe 3 x 5 = 15 gradi di libert. Daltra parte: per cui m19 = 2 ; la connessione 1-9 doppia ( u1 = u9 , v1 = v9 ), la connessione 2-3 doppia ( u2 = u3 , v2 = v3 ), per cui m23 = 2 ; la connessione 4-5 tripla ( u4 = u5 , v4 = v5 , 4 = 5 ), per cui m45 = 3 ; la connessione 6-7 tripla ( u6 = u7 , v6 = v7 , 6 = 7 ), per cui m67 = 3 ; la connessione 8-9 tripla ( u8 = u9 , v8 = v9 , 8 = 9 ), per cui m89 = 3 ; la cerniera fissa in A un vincolo doppio ( u A = 0 , v A = 0 ), per cui m A = 2 ; la cerniera mobile (carrello) in C un vincolo semplice ( vC = 0 ), per cui mC = 1 ; cosicch il grado complessivo di vincolo del sistema 16. Pertanto, se i vincoli sono indipendenti (efficaci), il sistema dato al pi una struttura una volta iperstatica.
a2) computo dei vincoli - metodo sintetico (parte per parte) Il sistema piano ottenuto connettendo fra loro e coi vincoli le due parti I = [ ] e II = [ + + + ] nel modo illustrato in figura. In assenza di vincoli e connessioni il sistema avrebbe 6 gradi di libert. Daltronde: per cui m19 = 2 ; la connessione 1-9 doppia ( u1 = u9 , v1 = v9 ), la connessione 2-3 doppia ( u2 = u3 , v2 = v3 ), per cui m23 = 2 ; la cerniera fissa in A un vincolo doppio ( u A = 0 , v A = 0 ), per cui m A = 2 ; la cerniera mobile (carrello) in C un vincolo semplice ( vC = 0 ), per cui mC = 1 ; cosicch il grado complessivo di vincolo del sistema 7. Pertanto, se i vincoli sono indipendenti (efficaci), il sistema dato al pi una struttura una volta iperstatica. b) computo dei gradi di libert La connessione doppia 1-9 permette la rotazione relativa 19 = 1 9 ; la connessione doppia 2-3 permette la rotazione relativa 23 = 2 3 ; la cerniera fissa in A permette la rotazione assoluta A ; il carrello in C permette lo spostamento assoluto uC e la rotazione assoluta C . Introdotti cinque vincoli semplici per sopprimere i gradi di libert descritti, si ottiene una struttura costituita da due maglie chiuse, una esterna ed una interna, a ciascuna delle quali compete un grado di iperstaticit pari a tre. Pertanto, se i vincoli sono indipendenti (efficaci), il sistema dato al pi una struttura una volta iperstatica. 2. Risoluzione del sistema col metodo delle strutture ausiliarie Adottiamo la struttura principale seguente, ottenuta eliminando la connessione 1-9. y,v
z
D E
O=A
x,u
z
L
Per ciascuna trave indichiamo lorigine ed il verso positivo dellascissa curvilinea; inoltre, per semplificare i calcoli, assumiamo come positivi i momenti flettenti che tendono le fibre poste dalla parte tratteggiata.
3
Sistema ausiliario 0
y,v p
D E
0
O=A B C
x,u
0 X A = 0 0 3 YA = pL 4 1 0 YC = pL 4
M0 0
pz 2 2 pL2 2 pL( L + z ) 4 pLz 4
T0 0
pz
N0 0 0
pL
0
pL 4 pL 4
0 0
Sistema ausiliario 1
y,v
D E
1
1
O=A B C
x,u
1
L L
X 1 = 0 A 1 YA = 0 1 YC = 0
M1 0
z
T1 0 -1 0 1 0
N1 -1 0 1 0 0
L
z
Calcolo delliperstatica Per semplicit, trascuriamo il contributo deformativo dello sforzo di taglio. Sviluppando gli integrali
[z ] pz L
4 2 dz = pL , EJ 8 EJ
2
[L] pL H
3 2 dz = pL H , EJ 2 EJ
2
[ z ] pL ( L + z )
4 EJ
4 dz = 5 pL , 24 EJ
pL3 (2 L + 3H ) pLH N N M1 M 0 ds + 1 0 ds = . 6 EJ EA EA EJ S
EJ
0
[z ]2 dz =
L3 , 3EJ
H
EJ
0
[L]2 dz = L2 H ,
EJ
H
[ z ]2 dz =
EJ
L3 , 3EJ
[ 1]2 dz =
EA
H , EA
EA
0
[1]2 dz =
H EA
M 12 N2 L2 (2 L + 3H ) 2 H ds + 1 ds = + , EJ EA 3EJ EA S
per cui
pL3 (2 L + 3H ) pLH + 10 EA = pL . 6 EJ X = = 2 L ( 2 L + 3H ) 2 H 11 2 + EA 3EJ
E facile constatare come il contributo deformativo dovuto allo sforzo assiale (termine estensionale) sia in ogni caso del tutto trascurabile rispetto a quello dovuto al momento flettente (termine flessionale).
3. Diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione Le reazioni vincolari, non dipendenti dal valore dellincognita iperstatica, sono
X A = 0.0 kN , 3 3 0.1 200 = 15.0 kN , YA = pL = 4 4 YC = 1 pL = 0.1 200 = 5.0 kN , 4 4
M 0
pz 2 pLz + 2 2
T 0
pz pL 2
N
pL 2
0
pL 2
0
pL( L z ) 4 pLz 4
0
pL 4 pL 4
0 0
1000 kNcm
Sforzo di taglio
+10 kN
-10 kN
T
+5 kN -5 kN
Sforzo Normale
-10 kN -10 kN
y,v
O=A L B
1 x,u
C L
Applicando nel nodo B il carico esplorativo unitario in direzione e verso dello spostamento ' richiesto, risultano le reazioni vincolari [X A = 0 YA' = 1 / 2 YC' = 1 / 2] e le caratteristiche della sollecitazione Trave Tratto
0< z< L
0< z < L
M
z/2 z /2
T 1/2 -1/2
N 0 0
ovvero,
z pL 4 2 4 z dz = pL . vB = 2 EJ 12 EJ 0
L
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it, r.barsotti@ing.unipi.it ) Parte III) CINEMATICA E STATICA DEI SISTEMI DI TRAVI ELASTICHE TEMA 11 Dato il sistema piano di travi elastiche prismatiche mostrato in figura
E
y,v p
200 cm
x,u
O=A 200 cm B 200 cm C 100 cm D
in cui - il pilone B - E rigido; - la trave A D ha le seguenti caratteristiche A = 112 cm2, J = 18.263 cm4, E = 21.000,00 kN/cm2; - gli stralli A E ed E C hanno le seguenti caratteristiche A = 10 cm2, E = 21.000,00 kN/cm2, - il carico ha intensit p = 0,10 kN/cm, 1. classificare il sistema mediante: a) il computo dei vincoli; b) il computo dei gradi di libert; 2. risolvere il sistema mediante il metodo delle strutture ausiliarie; 3. tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione; 4. trovare il valore dello spostamento vD .
SOLUZIONE: 1. Classificazione del sistema Inseriamo un numero sufficiente di sezioni al fine di isolare i punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividuano le travi , , , le aste , e , ed i nodi A, B, C, D ed E, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
8
12
10
y,v
6 H
p
7 1 2 9 11 3 4 5 6
x,u
D
O=A L
2 L
3 L/2
a1) computo dei vincoli - metodo generale (trave per trave o aste per asta) In assenza di vincoli e connessioni, il sistema avrebbe 3 6 = 18 gradi di libert. Daltra parte: per cui m17 = 2 ; la connessione 1-7 doppia ( u1 = u7 , v1 = v7 ), la connessione 2-3 tripla ( u2 = u3 , v2 = v3 , 2 = 3 ), per cui m23 = 3 ; la connessione 2-9 doppia ( u 2 = u9 , v2 = v9 ), per cui m29 = 2 ; per cui m45 = 3 ; la connessione 4-5 tripla ( u4 = u5 , v4 = v5 , 4 = 5 ), la connessione 4-11 doppia ( u4 = u11 , v4 = v11 ), per cui m411 = 2 ; la connessione 8-10 doppia ( u8 = u10 , v8 = v10 ), per cui m810 = 2 ; la connessione 8-12 doppia ( u8 = u12 , v8 = v12 ), per cui m812 = 2 ; la cerniera fissa in A un vincolo doppio ( u A = 0 , v A = 0 ), per cui m A = 2 ; la cerniera mobile (carrello) in B un vincolo semplice ( vB = 0 ), per cui mB = 1 ; cosicch il grado complessivo di vincolo del sistema 19. Pertanto, se i vincoli sono indipendenti (efficaci), il sistema dato al pi una struttura una volta iperstatica. a2) computo dei vincoli - metodo sintetico (parte per parte) Il sistema piano ottenuto connettendo fra loro e coi vincoli le quattro parti I = [ + + ], II = [ ], III =[ ] e IV =[ ] nel modo illustrato in figura. In assenza di vincoli e connessioni il sistema avrebbe 3 4 = 12 gradi di libert. Daltronde: per cui m17 = 2 ; la connessione 1-7 doppia ( u1 = u7 , v1 = v7 ),
2
la connessione 2-9 doppia ( u 2 = u9 , v2 = v9 ), per cui m29 = 2 ; per cui m411 = 2 ; la connessione 4-11 doppia ( u4 = u11 , v4 = v11 ), la connessione 8-10 doppia ( u8 = u10 , v8 = v10 ), per cui m810 = 2 ; la connessione 8-12 doppia ( u8 = u12 , v8 = v12 ), per cui m812 = 2 ; la cerniera fissa in A un vincolo doppio ( u A = 0 , v A = 0 ), per cui m A = 2 ; la cerniera mobile (carrello) in B un vincolo semplice ( vB = 0 ), per cui mB = 1 ; cosicch il grado complessivo di vincolo del sistema 13. Pertanto, se i vincoli sono indipendenti (efficaci), il sistema dato al pi una struttura una volta iperstatica. b) computo dei gradi di libert La connessione doppia 1-7 permette la rotazione relativa 17 = 1 7 ; la connessione doppia 2-9 permette la rotazione relativa 29 = 2 9 ; la connessione doppia 4-11 permette la rotazione relativa 411 = 4 11 ; la connessione doppia 8-10 permette la rotazione relativa 810 = 8 10 ; la connessione doppia 8-12 permette la rotazione relativa 812 = 8 12 ; la cerniera fissa in A permette la rotazione assoluta A ; il carrello in B permette lo spostamento assoluto u B e la rotazione assoluta B . Introdotti otto vincoli semplici per sopprimere i gradi di libert descritti, si ottiene una struttura costituita da tre maglie chiuse, una esterna e due interne, a ciascuna delle quali compete un grado di iperstaticit pari a tre. Pertanto, se i vincoli sono indipendenti (efficaci), il sistema dato al pi una struttura una volta iperstatica. 2. Risoluzione del sistema col metodo delle strutture ausiliarie Adottiamo la struttura principale seguente, ottenuta eliminando la connessione 4-11.
E
y,v
z
O=A L B L
z
C
z
D L/2
x,u
Per ciascuna trave indichiamo lorigine ed il verso positivo dellascissa curvilinea; inoltre, per semplificare i calcoli, assumiamo come positivi i momenti flettenti che tendono le fibre poste dalla parte tratteggiata.
Sistema ausiliario 0
0
y,v
p x,u
O=A L B L C L/2 D
F = X = 0 F = Y + Y 5 2 pL = 0 M = p (5 2 L) / 2 + Y
x 0 A y 0 A 0 B zA 2
0 B
0 X A = 0 0 5 YA = pL . 8 25 0 Y = pL B 8
F F
x y
0 0 = N4x + N6x = 0 0 0 = N 4 y N5 N6 y
M0
5 1 pLz pz 2 8 2 p (L + 2z )2 8 pz 2 2
T0
5 pL pz 8 1 pL + pz 2 pz
N0 0 0 0 0 0 0
0 0 0
0 0 0
dove D = L2 + H 2 .
Sistema ausiliario 1
E
1
y,v
H
1
O=A L B L C
1
D L/2
x,u
X 1 = 0 A 1 YA = 0 . 1 YB = 0
1 N4 = 1 1 2H N5 = D
M1 H/D z
H /Dz
T1 H/D -H/D 0 0 0 0
0 0 0 0
Calcolo delliperstatica Per semplicit, trascuriamo il contributo deformativo dello sforzo di taglio. Sviluppando gli integrali
L
H D
1 5 z pLz pz 2 4 2 8 dz = pL H , EJ 3EJD
H D
p z ( L + 2 z ) 2 4 8 dz = 17 pL H , EJ 48 EJD
L L 3 D dz = 2 L , 2 EAT EAT D 2 0
2
0
[1]2
EAS
dz =
2D , EAS
per cui
11 pL4 H X = 10 = 3 2 16 EJD . 2 L3 2D 11 2 L H + + 3EJD 2 EAT D 2 EAS
E facile constatare come il contributo deformativo dello sforzo assiale delle travi , e (il primo termine estensionale a denominatore = 1.786) sia trascurabile rispetto a quello dovuto al momento flettente (termine flessionale = 146.014) ed al termine estensionale degli stralli e (= 56.56).
3. Diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione Le reazioni vincolari, non dipendenti dal valore dellincognita iperstatica, sono
X A = 0.0 kN , 5 5 0.1 200 = 12.50 kN , YA = pL = 8 8 Y = 25 pL = + 25 0.1 200 = +62.50 kN , B 8 8
M
2.236 z 0.1 z 2 / 2
1552.827 + 15.264 z 0.1 z 2 2
T
2.236 0.1 z
15.264 0.1 z
0.1 z 2 2
0.1 z
0 0 0
0 0 0
Alle espressioni precedenti corrispondono i seguenti diagrammi Momento Flettente (non ho tempo per disegnarlo meglio)
M
-1553 kNcm -500 kNcm
Sforzo di taglio
T
15.26 kN 2.23 kN + 4.736 kN -17.76 kN
10 kN +
Sforzo Normale
-14.74 kN
1
Applicando nel nodo D il carico esplorativo unitario in direzione e verso dello spostamento ' richiesto, risultano le reazioni vincolari [X A = 0 YA' = 3 / 2 YB' = 5 / 2] e le caratteristiche della sollecitazione
Trave
Tratto
0< z<L 0< z<L 0< z < L/2
M -3/2z
(L / 2 + z ) z
T -3/2 1 1
N 0 0 0
z dz
H L p 2 ( 2 + z ) 8 ( L + 2 z ) + X D EJ 0
L
z dz =
L/2
[ z ] p z 2
2 EJ
dz =
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2002/2003 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it ) Parte III) CINEMATICA E STATICA DEI SISTEMI DI TRAVI ELASTICHE TEMA 12 La figura riporta lo schema resistente del controvento longitudinale di parete di un piccolo capannone industriale.
H
C D E
y,v
O=A
x,u
300 300
Sapendo che: a) il materiale elastico lineare con modulo E = 21.000,00 kN/cm2, b) le travi hanno le seguenti propriet geometriche Piedritti Traverso Diagonali 1. 2. 3. 4. HE320A IPE600 U200 A = 112,0 cm2, A = 156,0 cm2, A = 32,2 cm2, J = 18.263 cm4, J = 92.080 cm4, J = 1.911 cm4,
c) i carichi hanno i valori H = 30 kN e p = 0,50 kN/cm, rispettivamente, classificare il sistema mediante il computo dei vincoli; classificare il sistema mediante il computo dei gradi di libert; risolvere il sistema col metodo delle strutture ausiliarie; tracciare i diagrammi quotati ed in scala delle caratteristiche della sollecitazione.
400
200
SOLUZIONE: 1. Classificazione del sistema Inseriamo un numero sufficiente di sezioni (16) al fine di isolare i punti di discontinuit (di vincolo, di carico e geometriche) del sistema. Al termine di tale operazione, sindividuano sei travi, numerate da a , due aste, e , e sette nodi, identificati dalle lettere da A a G, connessi fra loro e coi vincoli nel modo indicato nella figura seguente.
C
4 5
6 14
7 15
E
9
3 2
13
10 16 11
y,v
1
x,u L L
12
O=A
h1
h2
<1 < 0h z
a1) computo dei vincoli - metodo generale (trave per trave ed asta per asta) In assenza di vincoli e connessioni, il sistema avrebbe 3 x 8 = 24 gradi di libert. Daltra parte: la cerniera fissa in A un vincolo doppio ( u1 = 0 , v1 = 0 ), per cui m A = 2 ; la cerniera fissa in G un vincolo doppio ( u12 = 0 , v12 = 0 ), per cui mG = 2 ; la connessione 2-3 tripla ( u2 = u3 , v2 = v3 , 2 = 3 ), per cui m23 = 3 ; la connessione 2-13 doppia ( u2 = u13 , v2 = v13 ), per cui m213 = 2 ; la connessione 4-5 doppia ( u4 = u5 , v4 = v5 ), per cui m45 = 2 ; la connessione 6-7 tripla ( u6 = u7 , v6 = v7 , 6 = 7 ), per cui m67 = 3 ; la connessione 6-14 doppia ( u6 = u14 , v6 = v14 ), per cui m614 = 2 ; la connessione 6-15 doppia ( u6 = u15 , v6 = v15 ), per cui m615 = 2 ; la connessione 8-9 doppia ( u8 = u9 , v8 = v9 ), per cui m89 = 2 ; la connessione 10-11 tripla ( u10 = u11 , v10 = v11 , 10 = 11 ), per cui m1011 = 3 ; la connessione 10-16 doppia ( u10 = u16 , v10 = v16 ), per cui m1016 = 2 ;
cosicch il grado complessivo di vincolo del sistema 25. Pertanto, se i vincoli sono indipendenti (efficaci), il sistema dato al pi una struttura una volta iperstatica. a2) computo dei vincoli - metodo sintetico (parte per parte) Il sistema piano ottenuto connettendo fra loro e coi vincoli le cinque parti I = [ + ], II = [ + ], III = [ + ], IV = [ ] e V = [ ], nel modo illustrato in figura. In assenza di vincoli e connessioni il sistema avrebbe 15 gradi di libert. Daltronde: per cui m A = 2 ; la cerniera fissa in A un vincolo doppio ( u1 = 0 , v1 = 0 ), la cerniera fissa in G un vincolo doppio ( u12 = 0 , v12 = 0 ), per cui mG = 2 ; la connessione I-II doppia ( u4 = u5 , v4 = v5 ), per cui mI II = 2 ; la connessione II-III doppia ( u8 = u9 , v8 = v9 ), per cui mII III = 2 ; la connessione I-IV doppia ( u2 = u13 , v2 = v13 ), per cui mI IV = 2 ; la connessione II-IV doppia ( u6 = u14 , v6 = v14 ), per cui mII IV = 2 ; la connessione II-V doppia ( u7 = u15 , v7 = v15 ), per cui mII V = 2 ; la connessione III-V doppia ( u10 = u16 , v10 = v16 ), per cui mIII V = 2 ; cosicch il grado complessivo di vincolo del sistema 16. Pertanto, se i vincoli sono indipendenti (efficaci), il sistema dato al pi una struttura una volta iperstatica. b) computo dei gradi di libert Il sistema costituito da ununica parte vincolata al suolo e dotata di sconnessioni. La cerniera fissa in A permette la rotazione assoluta 1 ; la cerniera fissa in C permette la rotazione assoluta 12 ; la sconnessione semplice M=0 in B permette la rotazione relativa I IV = IV I ; la sconnessione semplice M=0 in C permette la rotazione relativa I II = II I ; la sconnessione doppia M=0 in D permette le rotazioni relative II IV = IV II e II V = V II ; la sconnessione semplice M=0 in E permette la rotazione relativa II III = III II ; la sconnessione semplice M=0 in F permette la rotazione relativa III V = V III . Introdotti otto vincoli semplici per sopprimere i gradi di libert descritti, si ottiene una struttura costituita da tre maglie chiuse, una esterna e due interne, a ciascuna delle quali compete un grado di iperstaticit pari a tre. Pertanto, se i vincoli sono indipendenti (efficaci), il sistema dato al pi una struttura una volta iperstatica.
2. Risoluzione del sistema col metodo delle strutture ausiliarie Adottiamo la struttura principale mostrata in figura, ottenuta eliminando la componente orizzontale XG della reazione vincolare in G.
C D E
d
F
y,v
O=A
x,u L L
Dotiamo ciascuna trave di una propria ascissa curvilinea, avente lorigine nellestremo con indice alfanumerico inferiore (numero o lettera), e considerata positiva e crescente se diretta verso laltro estremo. Assumiamo come positivi i momenti flettenti che tendono le fibre poste dalle parti tratteggiate in figura. Infine, ricaviamo i valori
h = h1 + h2 = 600 cm ,
2 d = L2 + h2 = 360.555 cm ,
s = L h2 / d = 166.410 cm ,
sin = h2 / d = 0.554700 ,
cos = L / d = 0.832050 .
Sistema ausiliario 0
H
C D E
y,v
O=A
x,u L L
h1
h2
h1
h2
Hh + pL = 120.00 kN , 2L
0 YG = +
Hh + pL = 180.00 kN . 2L
Lequazione ausiliaria, M E = N 80 s = 0 , fornisce N 80 = 0 . 0 0 Lequazione ausiliaria, M C = X A h N 70 s = 0 , fornisce N 70 = X A h / s = 108.20 kN , da cui 0 0 0 0 N 7 x = N 7 cos = 90.02 kN , N 7 y = N 7 sin = 60.01 kN . Le caratteristiche della sollecitazione risultano Trave Tratto
0 < z < h1 0 < z < h2 0< z<L 0< z < L 0 < z < h2 0 < z < h1 0< z<d 0< z<d
M0
0 XA z 0 0 X A (h1 + z ) N 7 x z 0 (YA0 + N 7 y ) z p / 2 z 2 0 YG z p / 2 z 2
T0
0 XA 0 0 X A N7 x 0 0 YA + N 7 y p z 0 YG + p / 2 z
N0
YA0
0 YA0 N 7 y 0 0 X A N7 x H
0
0 YG 0 YG 0 N7
0 0 0 0
0 0 0 0
T0 30 -60.0 180.0 - 0. 5 z
180.0 0.5 z
Sistema ausiliario 1
C D E
1
B F
y,v
O=A
x,u L L
h1
h2
Trave
Tratto
0 < z < h1 0 < z < h2 0< z<L 0< z < L 0 < z < h2 0 < z < h1 0< z<d 0< z<d
M1 z
1 h1 + (1 N 7 x ) z 1 1 h N 7 x h2 + N 7 y z 1 1 h N 8 x h2 + N 8 y z 1 h1 + (1 N 8 x ) z 0
T1 1
1 1 N7 x 1 N7 y 1 N8 y 1 1 N8 x
N1 0
1 N7 y 1 1 N7 x 1 1 N8 x 1 N8 y
-1 0 0
0
1 N7 1 N8
0 0
M1 z 400 2 z 2z
2z 400 2 z z
0.0 0.0
M1 M 0 N N ds + 1 0 ds EJ EA S
ed
11 =
S
M 12 N2 ds + 1 ds . EJ EA S
Tenuto conto delle diverse propriet geometriche degli elementi, occorre valutare: Trave :
1 EJ1 1 EJ1 1 EJ1 1 EJ 2 1 EJ 2 1 EJ 2 1 EJ 2
h1
1 [z ] X z dz = EJ1 0
0 A
h1
h2
Trave
[h + (1 N
1 0 0
1 7x
0 0 0 ) z X A h1 + ( X A N 7 x ) z dz =
][
h2
][
Trave
Trave
[h N
L 0 L 0
1 8x
1 0 h2 + N 8 y z YG z p / 2 z 2 dz =
][
Trave Asta
: :
1 EA1 1 EA3
h2
[ N ] [
1 8y 0 d 1 7 0
1 Y dz = EA1
0 G d 0 7
h2
[ ] [ ]
1 N N dz = EA3
Sommando i contributi, si ricava lo spostamento cercato 10 5.093 cm . Analogamente, calcoliamo i seguenti integrali Trave Trave Trave Trave Trave Trave Asta Asta : : : : : : : :
1 EJ1 1 EJ1 1 EJ 2 1 EJ 2 1 EJ1 1 EJ1 1 EA3 1 EA3
h1
[z ]
0 1 0
h2
[h + (1 N [h N
L 0 1 7x
) z
1 dz = EJ1
h2
[400 2 z ]
0
dz 0.0278 cm ,
h2 + N z
1 7Y
] ]
1 dz = EJ 2 1 dz = EJ 2
h2
[2 z ]
0
[h N
L 0 h2 1 0
1 8x
h2 + N z
1 8y 1 8x
[2 z ]
0
[h + (1 N
2 0
) z
1 dz = EJ1
[400 2 z ]
0
dz 0.0278 cm ,
h1
[z ]
d 0
[N ] [N ]
d 0
1 2 7
[3.606]
0
dz = dz =
1 2 8
[3.606]
0
Dallequazione ausiliaria, M E = X G h N 8 s = 0 , si ha N 8 = X G h / s = 83,70 kN . Dallequazione ausiliaria, M C = X A h N 7 s = 0 , si ha N 7 = X A h / s = 24,47 kN . Pertanto, si ricavano N 7 x = N 7 cos = 20.36 kN , N 7 y = N 7 sin = 13.57 kN , N 8 x = N 8 cos = + 69.64 kN , N 8 y = N 8 sin = 46.43 kN . Le caratteristiche della sollecitazione risultano Trave Sezione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 - 14 15 - 16 M 0.00 2715.00 2715.00 0.00 0.00 17570.00 17570.00 0.00 0.00 -9285.00 -9285.00 0.00 0.00 0.00 T 6.79 6.79 -13.57 -13.57 +133.60 -16.43 +16.43 -133.60 -46.43 -46.43 +23.21 +23.21 0.00 0.00 N -120.00 -120.00 -133.60 -133.60 -43.57 -43.57 +46.43 +46.43 -133.60 -133.60 -180.00 -180.00 24.47 -83.70
Nella trave il taglio si annulla nella sezione di ascissa z = T5 / p = 133.6 / 0.5 = 267.2 cm in cui si verifica il momento massimo max M = T5 z p z 2 / 2 = 133.6 267.2 0.5 267.2 2 / 2 = 17848.96 kNcm . Nella trave il taglio si annulla nella sezione di ascissa z = T8 / p = 133.6 / 0.5 = 267.2 cm in cui si verifica il momento massimo max M = T8 z p z 2 / 2 = 133.6 267.2 0.5 267.2 2 / 2 = 17848.96 kNcm , coincidente col valore precedente.
Momento Flettente
C D E
+17848 B -2715
+17848 -9285 F
M
A
Sforzo di taglio
+133.6 + D +16.43 E -133.6 F -46.43 + G -133.6 C D +46.43 E F G -180
C -16.43 B
T
+6.78 A +23.21
Sforzo Normale
-43.57 -133.6
+24.47 B
-83.70
A -120
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it) Parte IV) MECCANICA DEI SOLIDI DEFORMABILI ED ELEMENTI DI TEORIA DELLELASTICITA
TEMA 1 Dato il tensore degli sforzi riferito al sistema principale O, xp, yp, zp
100 T = 0 0 , 350 0 0 155 0 0
in cui le tensioni sono espresse in kN/cm2 (1 kN/cm2 = 10 MPa) 1. 2. 3. 4. rappresentare lo stato di tensione mediante i tre cerchi di Mohr; determinare il valore della MAX ; determinare il valore della min ; determinare il valore della MAX ;
1 [1 1 1]T della trisettrice del primo ottante principale, 3
determinare 5. il vettore trazione t oct ; 6. il valore della tensione normale oct ; 7. il valore della tensione tangenziale oct ; 8. rappresentare il punto Poct = ( oct , oct ) nel piano di Mohr; Infine, coi valori dei moduli elastici, E = 210.000,00 kN / cm2 e = 0,3 , 9. calcolare il valore della dilatazione lineare specifica ll nella direzione individuata
1 dal versore l = 2 1 5 11 . 4
T
SOLUZIONE: (Prova del 4 Giugno 2002, allieva: Letizia Pavoni) 1. Rappresentazione dello stato di tensione mediante i tre cerchi di Mohr Calcoliamo lascissa del centro ed il raggio di ciascun cerchio. Cerchio
2 +3 ascissa : c1 = 2 : 2 3 raggio : r1 = 2 3 + 1 ascissa : c2 = 2 : 1 raggio : r2 = 3 2 1 + 2 ascissa : c3 = 2 : 2 raggio : r3 = 1 2 350 155 = 252.5 kN / cm2 2 350 + 155 = = 97.5 kN / cm2 2 155 + 100 = = 27.5 kN / cm2 2 155 100 = = 127.5 kN / cm2 2 100 350 = = 125.0 kN / cm 2 2 100 + 350 = = 225.0 kN / cm2 2 =
Cerchio
Cerchio
Lo stato di tensione dato ammette nel piano (O, n , n ) di Mohr la rappresentazione grafica seguente
Poct oct
oct toct
n MAX r2 n
r3 c3
r1 c1
c2 O
min
MAX
2.
Determinazione del valore della MAX Note le tensioni principali, la MAX data da
MAX = max{ 1 , 2 , 3 } = max{ , 350, 155} = 100 kN / cm2 = 1 100
3.
4.
5.
Determinazione del vettore trazione t oct Il vettore trazione t oct agente sullelemento piano che ha per normale la trisettrice
1 [1 1 1]T , dato da 3 t oct = T n oct ,
dove T il tensore degli sforzi assegnato. Nel riferimento principale O, xp, yp, zp le sue componenti sono
oct t x 100.0 0. 0. 1 oct t y = 0. = 0. 1 350.0 t zoct 0. 0. 155.0 1
t oct
Il modulo vale
toct = t oct =
(t ) + (t ) + (t )
oct 2 x oct 2 y
oct 2 z
1 3
= 228.418 kN / cm 2
6.
Determinazione del valore della tensione normale oct Il valore della tensione normale ottaedrale dato da
3 3 = 135.0 kN / cm 2 = 2 3
7.
Determinazione del valore della tensione tangenziale oct Il valore della tensione tangenziale ottaedrale dato da
oct = oct =
(toct )2 ( oct )2
(228.418)2 ( 135.0)2
= 184.255 kN / cm 2
8.
Il punto Poct = ( oct , oct ) ben visibile nel diagramma mostrato in precedenza. Ovviamente, esso cade nella regione interna al cerchio maggiore ed esterna ai cerchi minori. 9. Calcolo del valore della dilatazione lineare specifica ll nella direzione
1 individuata dal versore l = 2 1 5 11 4
T
in cui G = E / 2(1 + ) il modulo di elasticit trasversale del materiale, si ricavano le seguenti componenti del tensore della deformazione, anchesse nel riferimento principale,
0 0 0 2.6 0 0
0 0 0 0 2.6 0
0 0 0 0 0 2.6
100.0 251.5 0.001197619 350.0 333.5 0.001588095 155.0 1 80.0 0.000380952 = = 0.0 0.0 E 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0
ovvero
l x 0.001197619 0.0 0.0 1 2 0.000598810 l l 0.0 0.0 0.001588095 = y = 1 5 = 0.000317619 . l 0.0 0.0 0.000380952 11 4 0.000315869 z
( ) + ( ) + ( )
l 2 x l 2 y
l 2 z
= 0.000747815
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it) Parte IV) MECCANICA DEI SOLIDI DEFORMABILI ED ELEMENTI DI TEORIA DELLELASTICITA
TEMA 2 In un punto P noto lo stato di tensione. Nel sistema di riferimento O, x, y, z, le componenti del tensore degli sforzi, espresse in kN/cm2 (1 kN/cm2 = 10 MPa), assumono i valori
0.0 0.0 60.0 T = 0.0 0.0 30.0 . 60.0 30.0 30.0
1 [3 1 2] T 14
ed m =
1 [2 4 3] T , 29
1. i vettori trazione t n e t m ; 2. le tensioni normali n e m ; 3. le tensioni tangenziali n e m ; 4. verificare luguaglianza t n m = t m n ; 5. calcolare le tensioni e le direzioni principali; 6. rappresentare lo stato di tensione mediante i tre cerchi di Mohr; 7. determinare i valori delle MAX , min e MAX ; Infine, supponendo che il materiale sia elastico, lineare, omogeneo ed isotropo, con E = 210.000,00kN / cm 2 e = 0.3 , 8. determinare il valore dello scorrimento angolare fra le direzioni n ed m.
SOLUZIONE: (Prova del 28 Giugno 2002, allieva: Cristina Antonelli) 1. Determinazione dei vettori trazione t n e t m Il vettore trazione t n agente sullelemento piano passante per il punto e normale al versore n =
1 [3 1 2]T , dato da 14 tn = T n .
(t ) + (t ) + (t )
n 2 x n 2 y
n 2 z
= 80.578 kN / cm2 .
In modo analogo, il vettore trazione t m agente sullelemento piano per il punto normale al versore m =
1 [2 4 3]T , ha per componenti 29
m t x 0.0 0.0 60.0 2 m t m = t y = 0.0 0.0 30.0 4 m t z 60.0 30.0 30.0 3
(t ) + (t ) + (t )
m 2 x m 2 y
m 2 z
= 71.776 kN / cm 2 .
2.
Determinazione dei valori delle tensioni normali n e m Il valori richiesti delle tensioni normali sono
3 14 n = n = t n n = [32.071 16.036 72.161] 1 14 = 68.571 kN / cm2 , 2 14 2 29 m = m = t m m = [33.425 16.713 61.279] 4 29 = 58.966 kN / cm2 . 3 29
3.
Determinazione dei valori delle tensioni tangenziali n e m Il valori delle tensioni tangenziali sono
n = n = m = m =
(tn )2 ( n )2 (tm )2 ( m )2
= =
= 42.318 kN / cm 2 , = 40.924 kN / cm 2 .
4.
3 14 2 1 14 = 64.022 kN / cm . 2 14
5.
La ricerca delle componenti principali di tensione (pi semplicemente, tensioni principali) richiede: a) il calcolo degli invarianti del tensore degli sforzi, b) la scrittura dellequazione caratteristica e c) la sua risoluzione. Nel caso in esame gli invarianti sono:
I1 = xx + yy + zz = 30.0 kN / cm2 , I = yx yy
2
xx
xy +
xx zx
xz zz
yy + zy
Mettendo in evidenza il fattore comune, si ha ( 2 30 4500) = 0 ; pertanto, una tensione principale 2 = 0.0 kN / cm2 , mentre le altre due coincidono con le soluzioni dellequazione di secondo grado 2 30 4500 = 0 , ovvero,
1,3 53.739 kN / cm 2 30 18900 = = 15 (1 21) = . 2 2 83.739 kN / cm
Direzioni principali La direzione principale 1, associata alla tensione principale 1, ha versore T n1 = [n1 n1 n1 ] . Le componenti del versore n1 si ottengono risolvendo il sistema di x y z equazioni algebriche, non lineare e non omogeneo,
( xx 1 ) yx zx n1 x 53.739 0.0 60.0 0 0 n1 n1 x x ( yy 1 ) yz 53.739 30.0 0 0.0 0 n1 = , ovvero, n1 = . y y zy ( zz 1 ) 0 60.0 30.0 83.739 0 1 1 nz nz n1 1 1 1 1 1 1 ny nz ny nz x xy xz
La terza equazione una combinazione lineare delle prime due; pertanto, limitando lattenzione alle prime due di esse, possiamo costruire il vettore
xy xz 0.0 60.0 (1) 3+1 (+1) ( yy 1 ) yz 53.739 30.0 N1 3224.34 x ( xx 1 ) xz 53.739 60.0 1 N1 = N y = (1)3+ 2 (1) = = 1612.17 , yx yz 0.0 30.0 N1 2887.88 z 53.739 0.0 xy ( xx 1 ) 3+ 3 (+1) (1) 0.0 53.739 yx ( yy 1 )
calcolarne il modulo
N1 = N1 =
(N ) + (N ) + (N )
1 2 x 1 2 y
1 2 z
= 4619.016 ,
e porre
N 1 3224.34 0.698057 x 1 1 1 N 1612.17 = 0.349029 . 1 n = 1 = 1 N y = 4619.016 N N N1 2887.88 0.625215 z
1
Procedendo in modo analogo, ricaviamo i versori delle altre due direzioni principali
n2 = N
2
N2
6.
Rappresentazione dello stato di tensione mediante i tre cerchi di Mohr Calcoliamo lascissa del centro ed il raggio di ciascun cerchio.
+ 3 0 53.739 ascissa : c1 = 2 = = 26.869 kN / cm 2 2 2 : 0 + 53.739 2 3 raggio : r1 = = = 26.869 kN / cm 2 2 2 + 1 83.739 53.739 ascissa : c2 = 3 = = 15.000 kN / cm 2 2 2 : 3 1 83.739 + 53.739 raggio : r2 = = = 68.739 kN / cm 2 2 2
Cerchio
Cerchio
+ 2 83.739 + 0 ascissa : c3 = 1 = = 41.869 kN / cm 2 2 2 Cerchio : 83.739 0 1 2 raggio : r3 = = = 41.869 kN / cm 2 2 2 Lo stato di tensione dato ammette nel piano (O, n , n ) di Mohr la rappresentazione
grafica seguente
7.
Determinazione dei valori della MAX , min e MAX Note le tensioni principali, la MAX data da
MAX = max{ 1 , 2 , 3 } = max{83.739, 0.0, 53.739} = 83.739 kN / cm 2 = 1
La min data da
min = min{ 1 , 2 , 3 } = min{83.739, 0.0, 53.739} = 53.739 kN / cm 2 = 3
La MAX data da
2 2 3 3 1 2 MAX = max 1 , , = max{r3 , r1 , r2 } = 68.739 kN / cm = r2 2 2 2
8.
in cui G = E / 2(1 + ) il modulo di elasticit trasversale del materiale, si ricavano le seguenti componenti del tensore della deformazione nello stesso riferimento O, x, y, z
x 0.3 0.3 1 0.3 1 0.3 y z 1 0.3 0.3 1 = 0 0 yz E 0 zx 0 0 0 0 0 0 xy 0 0 0 2.6 0 0 0 0 0 0 2.6 0 0 0 0 0 0 2.6 0.0 9.0 0.000042857 0.0 9.0 0.000042857 30.0 1 30.0 0.000142857 = = 30.0 E 78.0 0.000371428 60.0 156.0 0.000742857 0.0 0.0 0.000000000
Prima della deformazione, langolo acuto formato dalle direzioni n ed m uscenti dal punto valeva ( n = m = 1)
cos = n m 1 1 = [3 2 + 1 4 + 2 3] = 16 = 0.7940666 , n m 406 14 29 16 = arccos 0.7940666 0.6533258rad = 37 25' 58' ' . 406
da cui = arccos
da cui ' = arccos 0.794176091 0.65314576 rad = 37 25' 20' '.98 . Lo scorrimento cercato vale dunque = ' = 0.00018004 rad = 0 00' 37' '.13 .
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it) Parte IV) MECCANICA DEI SOLIDI DEFORMABILI ED ELEMENTI DI TEORIA DELLELASTICITA
TEMA 3 In un punto P noto lo stato di tensione. Nel sistema di riferimento O, x, y, z, le componenti del tensore degli sforzi, T, espresse in kN/cm2 (1 kN/cm2 = 10 MPa), assumono i valori
0.0 T = 0.0 100.0 0.0 100.0 90.0 0.0 . 0.0 90.0 1 26
[1
3 4]
ed m =
1 93
[5
2 8] ,
T
rispettivamente, determinare 1. i vettori trazione t l e t m ; 2. le tensioni normali l e m ; 3. le tensioni tangenziali l e m ; 4. le tensioni e le direzioni principali; 5. rappresentare lo stato di tensione mediante i tre cerchi di Mohr; 6. determinare i valori della MAX , min e MAX ; Infine, supponendo che il materiale sia elastico, lineare, omogeneo ed isotropo, con costanti elastiche E = 210.000,00kN / cm 2 e = 0,3 , 7. determinare le componenti del tensore della deformazione nel riferimento principale delle tensioni.
SOLUZIONE: (Prova del 15 Luglio 2002, allieva: Eleonora Colonnata) 1. Determinazione dei vettori trazione t l e t m Il vettore trazione t l agente sullelemento piano passante per il punto P e normale al versore l =
1 [1 3 4]T , dato da 26 tl = T l .
ed il suo modulo
tl = t l =
(t ) + (t ) + (t )
l 2 x l 2 y
l 2 z
= 130.752 kN / cm 2 . 1 [5 2 8]T , ha 93
(t ) + (t ) + (t )
m 2 x m 2 y
m 2 z
= 152.428 kN / cm 2 .
2.
Determinazione dei valori delle tensioni normali l e m Il valori richiesti delle tensioni normali sono
1 l = l = t l l = [78.446 52.951 90.213]3 4 5 m = m = t m m = [82.956 18.665 126.508]2 8 26 26 = +117.308 kN / cm 2 , 26 93 93 = +151.828 kN / cm 2 . 93
3.
Determinazione dei valori delle tensioni tangenziali l e m Il valori delle tensioni tangenziali sono
l = l = m = m =
(tl )2 ( l )2
= =
(130.752)2 (117.308)2
= 57.750 kN / cm 2 , = 13.516 kN / cm 2 .
(tm )2 ( m )2
(152.428)2 (151.828)2
4.
Calcolo delle tensioni e delle direzioni principali Tensioni principali Gli invarianti di tensione sono
I1 = xx + yy + zz = 180.0 kN / cm 2 ,
I2 =
xx xy xx xz yy yz + + = 1900.00 (kN / cm 2 ) 2 , yx yy zx zz zy zz
I 3 = ij = 900000.000 (kN / cm 2 ) 3 ,
per cui lequazione caratteristica risulta 3 180 2 1900 + 900000 = 0 . Questa pu essere scritta come (90 ) [( ) (90 ) 100 2 ] = (90 ) ( 2 90 10000) = 0 ; pertanto, una tensione principale 2 = 90.0 kN / cm 2 , mentre le altre due coincidono con le soluzioni dellequazione algebrica 2 90 10000 = 0 , ovvero,
1,3 = 154.659 kN / cm 2 90 48100 . = 45 12025 = 2 64.659 kN / cm 2
Direzioni principali La direzione 1, associata alla tensione principale 1, ha versore n1 = [n1 n1y n1 ] . Le x z componenti del versore n1 si ottengono risolvendo il sistema di equazioni algebriche, non lineare e non omogeneo,
T
( xx 1 ) yx zx 1 nx
ovvero,
154.659 0.0 100.0 n1 x 0.0 64.659 0.0 n1 y
La terza equazione proporzionale alla prima; pertanto, limitando lattenzione alle prime due di esse, possiamo costruire il vettore
xy xz 0.0 100.0 ( yy 1 ) yz 0.0 64.659 N1 6465.90 x ( xx 1 ) xz 154.659 100.0 1 = 0.00 , N1 = N y = = yx yz 0.0 0.0 10000.00 N1 z ( ) 154.659 0.0 xy xx 1 0.0 64.659 ( yy 1 ) yx
calcolarne il modulo
N1 = N1 =
(N ) + (N ) + (N )
1 2 x 1 2 y
1 2 z
= 11908.311 ,
e porre
N1 6465.90 0.542970 x 1 1 1 N 1 0.00 = 0.000000 . n = 1 = 1 N y = 11908.311 N N N1 10000.00 0.839720 z
1
Procedendo in modo analogo, ricaviamo i versori delle altre due direzioni principali
N x2 0.00 0.000000 1 2 1 N 10000.00 = 1.000000 , 2 n = 2 = 2 N y = 10000.00 N N N z2 0.00 0.000000
2 3 Nx 15465.90 0.839720 1 3 1 N 3 0.00 = 0.000000 . n = 3 = 3 N y = 18417.222 N N N z3 10000.00 0.542970 3
precedenti si ottengono pi semplicemente osservando che yx = yz = 0.0 kN / cm 2 , per cui yy = 90.0 kN / cm 2 = 2 una tensione principale cos come
risultati
5.
Rappresentazione dello stato di tensione mediante i tre cerchi di Mohr Calcoliamo lascissa del centro ed il raggio di ciascun cerchio.
2 +3 ascissa : c1 = 2 : 2 3 raggio : r1 = 2 3 + 1 ascissa : c2 = 2 : 3 1 raggio : r2 = 2 90.000 64.659 = 12.671 kN / cm 2 2 , 90.000 + 64.659 2 = = 77.329 kN / cm 2 64.659 + 154.659 = = 45.000 kN / cm 2 2 , 64.659 154.659 2 = = 109.659 kN / cm 2 1 + 2 154.659 + 90.000 = = 122.329kN / cm 2 ascissa : c3 = 2 2 . : 2 154.659 90.000 2 raggio : r3 = 1 = = 32.329 kN / cm 2 2 =
Cerchio
Cerchio
Cerchio
Lo stato di tensione dato ammette nel piano (O, n , n ) di Mohr la rappresentazione grafica seguente
n MAX r1 r2 r3 c3 n
O c1 c2
min
MAX
6.
Determinazione dei valori della MAX , min e MAX Note le tensioni principali, si hanno
MAX = max{ 1 , 2 , 3 } = max{ .659, 90.00, 54.659} = 154.659 kN / cm 2 = 1 , 154 min = min{ 1 , 2 , 3 } = min{ .659, 90.00, 54.659} = 64.659 kN / cm 2 = 3 , 154 2 2 3 3 1 2 , , MAX = max 1 = max{r3 , r1 , r2 } = 109.659 kN / cm = r2 . 2 2 2
7.
Determinazione delle componenti del tensore della deformazione nel riferimento principale delle tensioni
in cui G = E / 2(1 + ) il modulo di elasticit trasversale del materiale, si ricavano le seguenti componenti del tensore della deformazione nel riferimento O, xp, yp, zp
0.3 0.3 1 1 0.3 1 0.3 2 3 1 0.3 0.3 1 = 0 0 23 E 0 13 0 0 0 0 0 0 12 0 0 0 2.6 0 0 0 0 0 0 2.6 0 0 0 0 0 0 2.6 154.659 147.057 0.00070027 62.999 0.00029999 90.000 64.659.0 1 138.057 0.00065741 = = 0.000 0.00000000 0.000 E 0.000 0.00000000 0.000 0.000 0.00000000 0.000
Essendo 12 = 23 = 31 = 0.0 , si ha che le direzioni principali per lo stato di tensione coincidono con le direzioni principali per lo stato di deformazione, ovvero, come direbbe R. Z., i due tensori sono coassiali.
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it) Parte V) TEMA 1 La figura mostra la sezione di una trave metallica prismatica soggetta alle caratteristiche della sollecitazione: sforzo assiale momento flettente sforzo di taglio momento torcente N = 50 kN ; M x = 250 kNcm ; Ty = 100 kN ; M t = 45 kNcm .
1 2 10
G
x y
3 4
5 40 10 80 10 40
Effettuare la verifica di resistenza nelle cinque sezioni indicate sapendo che: 1. il materiale acciaio; 2. che plasticizza secondo il criterio di von Mises; 3. e che la tensione normale ammissibile di = 16 kN / cm2 . NOTA: le lunghezze riportate in figura sono espresse in mm.
60
SOLUZIONE: 1. Propriet geometriche della sezione Con riferimento alla suddivisione in parti mostrata nella figura seguente, si ha
10
G
x 51 60 10 40 y
Y X O
40 10 80
Parte
+ +
Area: A = 3000.00 mm 2 = 30.00 cm 2 ,
Momento statico: S X = 153000.000 mm3 = 153.000 cm3 , Ordinata del baricentro: YG = 153000 = 51.0 mm = 5.1 cm , 3000
Momento dinerzia rispetto alla base: 1 1 3 J X = J X 1 + J X 2 + J X 3 = 2( b1h13 ) + b3 h3 + A3YG23 = 3 12 = 1440000.0000 + 15000.0000 + 7605000.0000 = = 9060000.000 mm 4 = 906.0000 cm 4 Momento dinerzia baricentrico: J XG = J X AYG2 = 9060000.0000 3000.00 51.0 2 = = 1257000.0000 mm 4 = 125.7000 cm 4
2.
G
y
2 3
1.9
G
y
n
5.1
Sezione
M x / J x (kNcm-3)
1.98886
2.3 Sforzo di taglio Ty La figura successiva mostra il flusso delle tensioni tangenziali y prodotte dal taglio Ty.
+ 1 2 3
T
zx
G
x y
zy max
+
Ty S r , si ottengono i valori J x br Sr (cm3) 5.600 5.600 br (cm) 1.0 1.0 1.0 1.0 1.0
0.795545
Ty
2.4 Momento Torcente Mt La figura mostra il flusso delle tensioni tangenziali prodotte dal momento torcente Mt. Dati i valori dei rapporti d i / Di << 1, i = 1,K ,3 , la sezione in parete sottile aperta e costituita dallassemblaggio degli elementi a forma rettangolare allungata prima descritti.
3
G
x
2 3 4
2
5
Calcoliamo le inerzie torcenti dei diversi elementi e quella dellintera sezione Elemento bi (cm) 6.0 6.0 18.0 + + hi (cm) 1.0 1.0 1.0 J ti = 1 3 bi hi3 (cm4) 2,0000 2,0000 6,0000 10,0000
Per calcolare la tensione tangenziale massima in ciascun elemento non necessario ripartire il momento torcente fra gli stessi. Infatti, si ha Elemento J ti / J t 0.2 0.2 0.6 3. Verifiche di resistenza M ti = J ti / J t M t (kNcm) 9.0 9.0 27.0
M max i =
t
Sovrapponendo gli stati tensionali prima ottenuti, risulta la tensione ideale secondo il criterio di von Mises Sezione
N zz M zz
x
Ty
id = 2 + 3 2 amm (kN/cm2) id = 8.062 16.000 = amm id = 8.062 16.000 = amm id = 12.030 16.000 = amm id = 11.962 16.000 = amm id = 11.905 16.000 = amm
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it) Parte V) TEMA 2 La figura mostra la sezione di una trave metallica prismatica soggetta alle caratteristiche della sollecitazione: sforzo assiale momento flettente sforzo di taglio momento torcente
1 10 10 10 x y 102 8 7 10 67 10 134 10 67 2 3 5
Effettuare la verifica di resistenza nelle 8 sezioni indicate sapendo che: 1. il materiale acciaio; 2. che plasticizza secondo il criterio di von Mises; 3. la tensione normale ammissibile nel materiale = 16kN / cm 2 . NOTA: le lunghezze riportate in figura sono espresse in mm.
SOLUZIONE: (Prova del 28 Giugno 2002, allieva: Giulia Barale) 1. Propriet geometriche della sezione Con riferimento alla suddivisione in parti mostrata nella figura seguente, si ha
10 10 10
G
x y 102
Y X O
67 10 134 10 67 10
Parte
80
Area della sezione: A = 6860.00 mm 2 = 68.60 cm2 , Momento statico: S X = 548700.000 mm3 = 548.700 cm3 , Ordinata del baricentro: YG = 548700 79.98 mm = 8.0 cm , 6860
Momento dinerzia rispetto alla base: J X = J X1 + J X 2 + J X 3 + J X 4 + J X 5 + J X 6 = 1 1 1 1 3 3 3 = 2( b1h13 + A1YG21 ) + ( b3 h3 + A3YG23 ) + b4 h4 + 2( b5 h5 ) = 12 12 3 3 = 25161626.6667 + 18354426.6667 + 44666.6667 + 19088586.6667 = = 62649306.6667 mm 4 = 6264.9307 cm 4 Momento dinerzia baricentrico: J XG = J X AYG2 = 62649306.6667 6860.00 80.0 2 = = 18745306.6667 mm 4 = 1874.5307 cm 4
2.
2 3 5 6 4
zz
G
x y
zz
M x yi , si ottengono i valori Jx yi (cm) -6.2 -5.2 -4.2 -4.2 -3.2 0.0 7.0 8.0
M zzi (kN/cm2) -0.992 -0.832 -0.672 -0.672 -0.512 0.000 1.120 1.280
x
Sezione
M x / J x (kNcm-3)
La figura successiva mostra il flusso delle tensioni tangenziali y prodotte dallo sforzo di taglio.
1 + 2 3 5 4 x y + +
zx
zy
n
+
max
zx
+
Ty S r J x br
, si ottengono i valori br (cm) 1.0 1.0 1.0 1.0 1.0 1.0 1.0 1.0
Ty
0.042677 6 7 8
2.4 Momento Torcente Mt La figura mostra il flusso delle tensioni tangenziali prodotte dal momento torcente.
1 2 3 5 6 x y 4
Dati i valori assai modesti dei rapporti d i / Di << 1, i = 1, K , n , la sezione certamente in parete sottile, ma di tipo misto, ovvero, costituita da due parti laterali in parete sottile aperta (A e C) e da una parte una parte centrale (B) in parete sottile chiusa (tubolare).
A C
Le tre parti operano in parallelo, ovvero, ciascuna sopporta unaliquota del momento torcente proporzionale alla propria rigidezza torsionale; tuttavia, facile verificare come le aliquote di momento torcente che impegnano le parti laterali siano numericamente trascurabili rispetto alla quota di momento torcente equilibrato dalla parte tubolare centrale. Verifichiamo questa affermazione. Jt A = Jt C = J tB =
2 4 m
1 1 li si3 = 3 (6.7 1.03 + 2.0 1.03 ) = 2.9 cm4 , 3 = 4 (14.4 11.2) 2 104044.9536 = = 2032.1280 cm 4 . 2 (14.4 + 11.2) 51.2
dl s
Conseguentemente, si ottengono MtA = MtB = Jt A 2.9 Mt = 600.0 = 0.85 kNcm , Jt A + Jt B + JtC 2037.9280 Jt B 2032.1280 Mt = 600.0 = 598.29 kNcm , Jt A + Jt B + JtC 2037.9280 ( 0.14%) (99.72%)
MtC =
( 0.14%)
Da quanto ottenuto appare evidente come tutto il momento torcente vada ad impegnare quasi esclusivamente la parte tubolare centrale. In parole pi semplici, ai fini delle verifiche di resistenza, possiamo considerare soltanto la parte centrale in parete chiusa. Applicando la formula di Bredt al circuito illustrato, si ottiene Mt 600.0 600.0 = = = 1.860 kN / cm 2 , 2 m s 2 (14.4 11.2) 1.0 322.56 per cui T i y (kN/cm2) Sezione
Sovrapponendo gli stati tensionali prima ottenuti, risulta la tensione ideale secondo il criterio di von Mises Sezione
N zz M zz
x
Ty
id = 2 + 3 2 amm (kN/cm2) id = 8.750 16.000 = amm id = 8.740 16.000 = amm id = 8.730 16.000 = amm id = 9.430 16.000 = amm id = 11.850 16.000 = amm id = 11.814 16.000 = amm id = 9.700 16.000 = amm id = 9.170 16.000 = amm
zx = +1.058 zx = +1.860 zy = +3.289 zy = +1.860 zy = +3.508 zy = +1.860 zy = +2.462 zy = +1.860 zx = 2.142 zx = 1.860
Universit degli Studi di Pisa Anno Accademico 2001/2002 Corso di Laurea in Ingegneria Edile (Nuovo Ordinamento) Insegnamento di SCIENZA DELLE COSTRUZIONI (12 CFU) Docente: Ing. Salvatore Sergio Ligar (per segnalazioni e suggerimenti contattare s.ligaro@ing.unipi.it) Parte V) TEMA 3 La figura mostra la sezione di una trave metallica prismatica soggetta alle caratteristiche della sollecitazione: sforzo assiale momento flettente sforzo di taglio momento torcente N = 800 kN M x = 500 kNcm ; Ty = 120 kN ; M t = 600 kNcm .
1 10 5 4 y 6 230 9 8 7 10 145 10 290 10 145 10 160 3
G
x
Effettuare la verifica di resistenza nelle 9 sezioni indicate sapendo che: 1. il materiale acciaio; 2. che plasticizza secondo il criterio di von Mises; 3. la tensione normale ammissibile nel materiale = 16.0 kN / cm 2 . NOTA: le lunghezze riportate in figura sono espresse in mm.
SOLUZIONE: (Prova del 15 Luglio 2002, allieva: Sara Salomoni) 1. Propriet geometriche della sezione Con riferimento alla suddivisione in parti mostrata nella figura seguente, si ha
1
4 3
G
x y 185.4 4
5 6
Y O
Parte
X 2
145 10
8 7
5
290 10
8
145
SXi 601750.000 7520.000 882000.000 710500.000 14500.000 882000.000 601750.000 7520.000 3707540.000
Area: A = 20000.00 mm 2 = 200.00 cm 2 , Momento statico: S X = 3707540.000 mm 3 = 3707.540 cm3 , Ordinata del baricentro: YG = 3707540 20000 = 185.377 mm 18.54 cm , Momento dinerzia rispetto alla base: J X = 2J X1 + 2J X 2 + 2J X 3 + J X 4 + J X 5 =
3 3 3 3 b1h13 b2 h2 b3 h3 b4 h4 b5 h5 2 2 = 2( + A1YG1 ) + 2 +2 + + A4YG 4 + = 116768.6667 cm 4 12 3 3 12 3
10
230
10
160
10
2.
Lo sforzo assiale produce la tensione normale di N 800.0 = = 4.000 kN / cm 2 distribuita uniformemente sullintera sezione. A 200.00
1
compressione
zz
3 5 x y
8 7
zz
3
G
x y 4
5 6
8 7
M x yi , si ottengono i valori Jx yi (cm) -23.46 -22.46 -6.46 -6.46 -5.46 0.00 17.54 17.54 17.54
M zzi (kN/cm2) -0.244 -0.234 -0.067 -0.067 -0.057 0.000 0.182 0.182 0.182
x
Sezione
M x / J x (kNcm-3)
0.010404 6 7 8 9
in cui, nella valutazione delle tensioni normali indotte dal momento flettente nelle sezioni e 9, si tenuto conto della possibile interazione con lo sforzo assiale. 2.3 Sforzo di taglio Ty
,8
La figura successiva mostra il flusso delle tensioni tangenziali y indotte dallo sforzo di taglio.
1 + 2 + 3 5 4 +
zx
zy
x y
max
+
7 8
zx
Ty S r J x br
, si ottengono i valori br (cm) 1.0 1.0 1.0 1.0 1.0 1.0 1.0 1.0 1.0
i (kN/cm2) zx = 0.831 zy = +0.889 zy = +1.467 zx = +0.216 zx = +1.698 zy = +1.735 zy = +1.351 zx = +0.653 zx = 0.653
Ty
La figura mostra il flusso delle tensioni tangenziali prodotte dal momento torcente.
1
3 5 4 6
E C
9 8
D
7
Dati i valori assai modesti dei rapporti d i / Di << 1, i = 1, K , n , la sezione certamente in parete sottile, ma di tipo misto, ovvero, costituita da quattro parti laterali in parete sottile aperta (A, B, C e D) e da una parte una parte centrale (E) in parete sottile chiusa (tubolare). Le cinque parti operano in parallelo, ovvero, ciascuna sopporta unaliquota del momento torcente proporzionale alla propria rigidezza torsionale; tuttavia, facile verificare come le aliquote di momento torcente che impegnano le parti laterali siano trascurabili rispetto a quella equilibrata dalla parte tubolare centrale. Pertanto, possiamo considerare soltanto la parte centrale in parete chiusa. Applicando la formula di Bredt al circuito illustrato, si ottiene
Ty
6 7 8 9 3. Verifiche di resistenza
zy = 0.417 zy = 0.417
zx = 0.000 zy = 0.417
Sovrapponendo gli stati tensionali prima ottenuti, risulta la tensione ideale secondo il criterio di von Mises Sezione
N zz M zz
x
Ty
zx = 0.831 zx = 0.000 zy = +0.889 zy = 0.000 zy = +1.467 zy = 0.000 zx = +0.216 zx = +0.417 zy = +1.698 zy = 0.417 zy = +1.735 zy = 0.417 zy = +1.351 zy = 0.417 zx = +0.653 zx = 0.000 zx = 0.653 zx = 0.417