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Soluzioni foglio 4

12 ottobre 2020

Esercizio 1. Dati i punti A, B e P nel piano cartesiano (indicato anche


con R2 ) si determini l’equazione della retta r passante per i punti A e B, si
verifichi se P ∈ r oppure no, si trovino le equazioni delle rette s e t passanti
per P tali che s sia parallela ad r e t sia perpendicolare a r. Infine disegnare
sul piano cartesiano i punti dati e le rette trovate.

1. A = (1, 1), B = (−1, 2), P = (0, 0);

2. A = (0, −2), B = (−3, 5), P = (1, 1);


√ √ √
2 2
3. A = ( 2 , 2 ), B = (−1, −2), P = (− 31 , − 2 3 2 );

4. A = (1, 3), B = (5, 3), P = (−1, 0).

Soluzione esercizio 1. Si ricordi che l’equazione generica della retta nel


piano cartesiano (con esclusione delle rette verticali che hanno equazione
x = h, con h ∈ R) è
y = mx + q,
con m, q ∈ R, dove m è detto coefficiente angolare della retta ed è legato
all’angolo che la retta forma con l’asse delle ascisse (se si indica tale angolo
con α la relazione tra m e α è m = tan α, dove tan è la tangente goniome-
trica), mentre q è detto intercetta ed è l’ordinata del punto di intersezione
della retta con l’asse delle ordinate.
La precedente equazione è anche detta equazione della retta in forma
esplicita e due rette coincidono se e solo se hanno equazioni in forma espicita
uguali, cioè se le due rette hanno equazioni y = mx + q e y = m0 x + q 0
rispettivamente, esse sono uguali se e solo se m = m0 e q = q 0 .
Due rette sono parallele se hanno uguali i coefficienti angolari. Due rette
sono perpendicolari se il prodotto dei coefficienti angolari è uguale a −1. Si
ricordi infine che per due punti passa una e una sola retta.

1. Sostituiamo le coordinate dei punti A = (1, 1) e B = (−1, 2) nell’equa-


zione generica della retta (che sappiamo non essere verticale in quanto i

1
due punti hanno ascissa diversa) ottenendo un sistema di due equazioni
e due incognite: mr e qr . Risolviamo dunqua il seguente sistema

1 = 1 · mr + qr
2 = −1 · mr + qr
mr = − 12

.
qr = 32
Quindi l’equazione della retta r passante per A e B è
1 3
y =− x+ .
2 2
Per verificare se P = (0, 0) (l’origine degli assi) appartiene a r oppure
no è sufficiente sostituire le coordinate di P nell’equazione della retta
e vedere se l’uguaglianza risultante è vera o falsa. Poiché
1 3
0=− ·0+
2 2
3
0= ,
2
si ha che l’uguaglianza ottenuta è falsa e quindi P ∈
/ r.
Per trovare l’equazione della retta s passante per P e parallela a r
è sufficiente osservare che il coefficiente angolare ms = mr = − 12 e
imporre che la retta passi per P (cioè sostituire le coordinate del punto
P nell’equazione generica della retta), ottenendo il sistema
ms = − 12


0 = 0 · ms + qs
ms = − 12

.
qs = 0
Quindi l’equazione della retta s è
1
y = − x.
2
Per trovare l’equazione della retta t passante per P e perpendicolare
a r è sufficiente osservare che il coefficiente angolare mt = − m1r = 2 e
imporre che la retta passi per P (cioè sostituire le coordinate del punto
P nell’equazione generica della retta), ottenendo il sistema

mt = 2
0 = 0 · mt + qt

mt = 2
.
qt = 0
Quindi l’equazione della retta t è
y = 2x.

2
2. Sostituiamo le coordinate dei punti A = (0, −2) e B = (−3, 5) nel-
l’equazione generica della retta (che sappiamo non essere verticale in
quanto i due punti hanno ascissa diversa) ottenendo un sistema di
due equazioni e due incognite: mr e qr . Risolviamo dunqua il seguente
sistema

−2 = 0 · mr + qr
5 = −3 · mr + qr
mr = − 73

.
qr = −2
Quindi l’equazione della retta r passante per A e B è
7
y = − x − 2.
3
Per verificare se P = (1, 1) appartiene a r oppure no è sufficiente
sostituire le coordinate di P nell’equazione della retta e vedere se
l’uguaglianza risultante è vera o falsa. Poiché
7
1=− ·1−2
3
13
1=− ,
3
si ha che l’uguaglianza ottenuta è falsa e quindi P ∈
/ r.
Per trovare l’equazione della retta s passante per P e parallela a r
è sufficiente osservare che il coefficiente angolare ms = mr = − 73 e
imporre che la retta passi per P (cioè sostituire le coordinate del punto
P nell’equazione generica della retta), ottenendo il sistema
ms = − 73


1 = 1 · ms + qs
ms = − 73

.
qs = 10
3
Quindi l’equazione della retta s è
7 10
y =− x+ .
3 3
Per trovare l’equazione della retta t passante per P e perpendicolare
a r è sufficiente osservare che il coefficiente angolare mt = − m1r = 37 e
imporre che la retta passi per P (cioè sostituire le coordinate del punto
P nell’equazione generica della retta), ottenendo il sistema
mt = 37


1 = 1 · mt + qt
mt = 37

.
qt = 47

3
Quindi l’equazione della retta t è
3 4
y = x+ .
7 7
√ √
3. Sostituiamo le coordinate dei punti A = ( 22 , 22 ) e B = (−1, −2)
nell’equazione generica della retta (che sappiamo non essere verticale
in quanto i due punti hanno ascissa diversa) ottenendo un sistema di
due equazioni e due incognite: mr e qr . Risolviamo dunqua il seguente
sistema
(√ √
2 2
2 = 2 · mr + qr
−2 = −1 · mr + qr
( √ √
mr = 4+ √2 = 3 − 2
2+ √ 2 .
qr = 1 − 2

Quindi l’equazione della retta r passante per A e B è


√ √
y = (3 − 2)x + 1 − 2.

Per verificare se P = (− 31 , − 2 3 2 ) appartiene a r oppure no è sufficien-
te sostituire le coordinate di P nell’equazione della retta e vedere se
l’uguaglianza risultante è vera o falsa. Poiché

2 2 √ 1 √
− = (3 − 2) · − + 1 − 2
3
√ √ 3
2 2 2 2
− =− ,
3 3
si ha che l’uguaglianza ottenuta è vera e quindi P ∈ r.
Per trovare l’equazione della retta s passante per P e parallela a√r è
sufficiente osservare che il coefficiente angolare ms = mr = 3 − 2 e
imporre che la retta passi per P (cioè sostituire le coordinate del punto
P nell’equazione generica della retta), ottenendo il sistema
( √
ms √= 3 − 2
− 2 3 2 = − 13 · ms + qs
 √
ms = 3 −√ 2
.
qs = 1 − 2

Quindi l’equazione della retta s è


√ √
y = (3 − 2)x + 1 − 2.

Cioè r e s coincidono.

4
Per trovare l’equazione della retta t passante per P e perpendicolare a√r
è sufficiente osservare che il coefficiente angolare mt = − m1r = − 3+7 2
e imporre che la retta passi per P (cioè sostituire le coordinate del
punto P nell’equazione generica della retta), ottenendo il sistema
( √
mt √= − 3+7 2
− 2 2 = − 13 · mt + qt
( 3 √
mt = − 3+7√ 2
.
qt = − 1+57 2

Quindi l’equazione della retta t è


√ √
3+ 2 1+5 2
y=− x− .
7 7

4. Sostituiamo le coordinate dei punti A = (1, 3) e B = (5, 3) nell’equa-


zione generica della retta (che sappiamo non essere verticale in quanto i
due punti hanno ascissa diversa) ottenendo un sistema di due equazioni
e due incognite: mr e qr . Risolviamo dunqua il seguente sistema

3 = 1 · m r + qr
3 = 5 · m r + qr

mr = 0
.
qr = 3

Quindi l’equazione della retta r passante per A e B è

y = 3.

Per verificare se P = (−1, 0) appartiene a r oppure no è sufficien-


te sostituire le coordinate di P nell’equazione della retta e vedere se
l’uguaglianza risultante è vera o falsa. Poiché

0 = 3,

si ha che l’uguaglianza ottenuta è falsa e quindi P ∈


/ r.
Per trovare l’equazione della retta s passante per P e parallela a r è
sufficiente osservare che il coefficiente angolare ms = mr = 0 e imporre
che la retta passi per P (cioè sostituire le coordinate del punto P
nell’equazione generica della retta), ottenendo il sistema

ms = 0
0 = −1 · ms + qs

ms = 0
.
qs = 0

5
Quindi l’equazione della retta s è

y = 0.

Cioè s coincide con l’asse delle ascisse.


Per trovare l’equazione della retta t passante per P e perpendicolare a
r è sufficiente osservare che la retta r è orizzontale, quindi t è verticale
(quindi ha equazione x = h) e imporre che la retta passi per P (cioè
sostituire le coordinate del punto P nell’equazione generica delle rette
verticali), ottenendo

−1 = h.

Quindi l’equazione della retta t è

x = −1.

Esercizio 2. Sia P un punto del piano cartesiano e v un vettore di R2 .


Trovare due rette r1 ed r2 tali che r1 passa per P ed è parallela a v, r2 passa
per P ed è ortogonale a v.
 
3
1. P = (5, −1), v = ;
2
 
−2
2. P = (1, 3), v = ;
4

−1
!
3. P = (π, −1), v = 7 ;
2

 
1
4. P = (2, − 3), v = √ .
6
Soluzione
  esercizio
  2. Si ricordi che le rette parallele ad un vettore dato
a 0
v= 6= sono tutte quelle di equazione implicita
b 0

bx − ay + c = 0, per qualche c ∈ R.

Le rette ortogonali a v sono tutte quelle di equazione implicita

ax + by + c = 0 per qualche c ∈ R.

1. Le rette parallele a v sono tutte quelle della forma

2x − 3y + c = 0.

6
Imponendo il passaggio per P si ha che
2 · 5 − 3 · (−1) + c = 0,
che ha soluzione c = −13. Dunque r1 : 2x − 3y − 13 = 0.
Le rette ortogonali a v sono tutte quelle della forma
3x + 2y + c = 0.
Imponendo il passaggio per P si ha che
3 · 5 + 2 · (−1) + c = 0,
che ha soluzione c = −13. Dunque r2 : 3x + 2y − 13 = 0.
2. Le rette parallele a v sono tutte quelle della forma
4x + 2y + c = 0.
Imponendo il passaggio per P si ha che
4 · 1 + 2 · 3 + c = 0,
che ha soluzione c = −10. Dunque r1 : 4x + 2y − 10 = 0.
Le rette ortogonali a v sono tutte quelle della forma
−2x + 4y + c = 0.
Imponendo il passaggio per P si ha che
−2 · 1 + 4 · 3 + c = 0,
che ha soluzione c = −10. Dunque r2 : −2x + 4y − 10 = 0.
3. Le rette parallele a v sono tutte quelle della forma
7
x + y + c = 0.
2
Imponendo il passaggio per P si ha che
7
· π − 1 + c = 0,
2
che ha soluzione c = −π − 52 . Dunque r1 : 72 x + y − π − 5
2 = 0.
Le rette ortogonali a v sono tutte quelle della forma
7
−x + y + c = 0.
2
Imponendo il passaggio per P si ha che
7
−5π + · (−1) + c = 0,
2
che ha soluzione c = 5π + 72 . Dunque r2 : −x + 72 y + 5π + 7
2 = 0.

7
4. Le rette parallele a v sono tutte quelle della forma

6x − y + c = 0.

Imponendo il passaggio per P si ha che


√ √
6 · 2 + 3 + c = 0,
√ √ √ √ √
che ha soluzione c = −(2 6+ 3). Dunque r1 : 6x−y−2 6− 3 = 0.
Le rette ortogonali a v sono tutte quelle della forma

x + 6y + c = 0.

Imponendo il passaggio per P si ha che


√ √
22 + 6 · (− 3) + c = 0,
√ √ √
che ha soluzione c = −2 + 3 2. Dunque r2 : x + 6y − 2 + 3 2 = 0.

Esercizio 3. Date le matrici A, B, calcolare il prodotto matriciale AB.


 
  0 5
1 1 2
1. A = , B =  1 0;
3 1 3
−1 3
   
1 2 −2 1
2. A = ,B= 3 ;
3 4 2 − 12
   
3 0 0 1 2 5 1
3. A = 0 3 0, B = 5 3 5 2;
0 0 3 1 0 1 2
   
−1 0 0 1 2 5 1
4. A =  0 2 0, B = 5 3 5 2;
0 0 3 1 0 1 2
 
0
1
  
5. A = 1 3 5 1 2 , B =  0;

2
2
 
0
1
  
6. A =  0
 
, B = 1 3 5 1 2 ;
2
2

8
 
  −2 7 5 0
0 3 2 0 1 1 3 1
7. A = ,B=
−2
.
0 1 1 0 1 −3 0 
1 7 15 −3
Soluzione esercizio 3. 1. Si ha
 
  0 5
1 1 2 
AB = 1 0
3 1 3
−1 3
 
1 · 0 + 1 · 1 + 2(−1) 1 · 5 + 1 · 0 + 2 · 3
= =
3 · 0 + 1 · 1 + 3(−1) 3 · 5 + 1 · 0 + 3 · 3
   
0+1−2 5+0+6 −1 11
= = .
0 + 1 − 3 15 + 0 + 9 −2 24
2. Si ha
  
1 2 −2 1
AB = 3
3 4 2 − 21
1(−2) + 2 · 32 1 · 1 + 2(− 12 )
 
= =
3(−2) + 4 · 32 3 · 1 + 4(− 12 )
   
−2 + 3 1 − 1 1 0
= = .
−6 + 6 3 − 2 0 1
3. Si ha
  
3 0 0 1 2 5 1
AB = 0 3 0 5 3 5 2
0 0 3 1 0 1 2
 
3·1+0·5+0·1 3·2+0·3+0·0 3·5+0·5+0·1 3·1+0·2+0·2
= 0 · 1 + 3 · 5 + 0 · 1 0 · 2 + 3 · 3 + 0 · 0 0 · 5 + 3 · 5 + 0 · 1 0 · 1 + 3 · 2 + 0 · 2 =
0·1+0·5+3·1 0·2+0·3+3·0 0·5+0·5+3·1 0·1+0·2+3·2
   
3 + 0 + 0 6 + 0 + 0 15 + 0 + 0 3 + 0 + 0 3 6 15 3
= 0 + 15 + 0 0 + 9 + 0 0 + 15 + 0 0 + 6 + 0 = 15 9 15 6 .
0+0+3 0+0+0 0+0+3 0+0+6 3 0 3 6
4. Si ha
  
−1 0 0 1 2 5 1
AB =  0 2 0 5 3 5 2
0 0 3 1 0 1 2
 
−1 · 1 + 0 · 5 + 0 · 1 −1 · 2 + 0 · 3 + 0 · 0 −1 · 5 + 0 · 5 + 0 · 1 −1 · 1 + 0 · 2 + 0 · 2
= 0·1+2·5+0·1 0·2+2·3+0·0 0·5+2·5+0·1 0·1+2·2+0·2 =
0·1+0·5+3·1 0·2+0·3+3·0 0·5+0·5+3·1 0·1+0·2+3·2
   
−1 + 0 + 0 −2 + 0 + 0 −5 + 0 + 0 −1 + 0 + 0 −1 −2 −5 −1
=  0 + 10 + 0 0 + 6 + 0 0 + 10 + 0 0 + 4 + 0  =  10 6 10 4  .
0+0+3 0+0+0 0+0+3 0+0+6 3 0 3 6

9
5. Si ha
 
0
1
 
0
AB = 1 3 5 1 2  
2
2

= 1·0+3·1+5·0+1·2+2·2 =
 
= 0+3+0+2+4 = 9 .

6. Si ha
 
0
1
  
0 1
AB =  3 5 1 2

2
2
 
0·1 0·3 0·5 0·1 0·2
1 · 1 1 · 3 1·5 1·1 1 · 2
 
=0 · 1 0 · 3 0·5 0·1 0 · 2
=
2 · 1 2 · 3 2·5 2·1 2 · 2
2·1 2·3 2·5 2·1 2·2
 
0 0 0 0 0
1 3 5 1 2
 
=0 0 0 0 0
.
2 6 10 2 4
2 6 10 2 4

7. Si ha
 
  −2 7 5 0
1
0 3 2 0  1 3 1
AB = 
0 1 1 0 −2 1 −3 0 
1 7 15 −3
   
0+3−4+0 0+3+2+0 0+9−6+0 0+3+0+0 −1 5 3 3
= = .
0+1−2+0 0+1+1+0 0+3−3+0 0+1+0+0 −1 2 0 1

Esercizio 4. Data la matrice A, calcolare (se esiste) la matrice inversa A−1


e verificare che AA−1 = A−1 A = I, dove I è la matrice identità (cioè la
matrice quadrata diagonale con tutti 1 sulla diagonale principale).
 
3 6
1. A = ;
2 1

10
 
−3 6
2. A= ;
−2 1
 
3 1
3. A= ;
−1 − 13
 
5 −1
4. A= ;
1 0
 
3 0 0
5. A = 0 2 0 ;
0 0 −5
 
1 0 1
6. A = 0 2 1;
3 1 3
 
1 2 1
7. A = 0 3 2 ;
0 0 −2
 
1 2 3
8. A = 4 5 6;
5 7 9
 
0 0 1
9. A = 1 0 0.
0 2 0

Soluzione esercizio 4. Si ricordi che una matrice quadrata è invertibile


(cioè esiste l’inversa) se e solo se ha determinante non zero. In questo caso
si dice anche che la matrice è non singolare.

a b
Si ricordi anche che se A = è una matrice 2×2 con determinante
c d
 
−1 1 d −b
non nullo, l’inversa è A = det A .
−c a
In generale l’inversa di una matrice A è A−1 = det1 A Aadj , dove Aadj è la
matrice aggiunta di A. Si ricordi che Aadj = (Aalg )T , dove Aalg è la matrice
dei complementi algebrici di A (detta anche matrice dei cofattori di A).
 
3 6
1. Si ha che det A = det = 3−12 = −9 6= 0, quindi A è invertibile.
2 1
L’inversa è   1 2
 
−1 1 1 −6 −9 3
A = = 2 .
−9 −2 3 9 − 13

11
 
−3 6
2. Si ha che det A = det = −3 + 12 = 9 6= 0, quindi A è
−2 1
invertibile. L’inversa è
 1
− 23
 
−1 1 1 −6 9
A = = 2 1 .
9 2 −3 9 −3

 
3 1
3. Si ha che det A = det = −1 + 1 = 0, quindi A non è
−1 − 31
invertibile.
 
5 −1
4. Si ha che det A = det = 1 6= 0, quindi A è invertibile.
1 0
L’inversa è    
−1 1 0 1 0 1
A = = .
1 −1 5 −1 5
 
3 0 0
5. Si ha che det A = det 0 2 0  = −30 6= 0, quindi A è invertibile.
0 0 −5
La matrice dei complementi algebrici è
      
1+1 2 0 1+2 0 0 1+3 0 2
(−1) det (−1) det (−1) det
 0 −5 0 −5 0 0
0 0 3 0 3 0 
Aalg = 
 2+1 det
(−1) (−1)2+2 det (−1)2+3 det =
 0 −5 0 −5 0 0
 0 0 3 0 3 0 
(−1)3+1 det (−1)3+2 det (−1)3+3 det
2 0 0 0 0 2
 
−10 0 0
= 0 −15 0 .
0 0 6

Quindi la matrice inversa è


  1 
−10 0 0 3 0 0
1 
A−1 = 0 −15 0 =  0 1
2 0 .
−30
0 0 6 0 0 − 15
 
1 0 1
6. Si ha che det A = det 0 2 1 = 6 + 0 + 0 − 6 − 0 − 1 = −1 6= 0,
3 1 3

12
quindi A è invertibile. La matrice dei complementi algebrici è
      
1+1 2 1 1+2 0 1 1+3 0 2
(−1) det
1 3
(−1) det
3 3
(−1) det
     3 1
Aalg =  2+1 det 0 1 1 1 1 0 

(−1) (−1)2+2 det (−1)2+3 det =
  1 3  3 3  3 1
 0 1 1 1 1 0 
(−1)3+1 det (−1)3+2 det (−1)3+3 det
2 1 0 1 0 2
 
5 3 −6
=  1 0 −1 .
−2 −1 2

Quindi la matrice inversa è


   
5 1 −2 −5 −1 2
1
A−1 = 3 0 −1 = −3 0 1 .
−1
−6 −1 2 6 1 −2
 
1 2 1
7. Si ha che det A = det 0 3 2  = −6 6= 0, quindi A è invertibile.
0 0 −2
La matrice dei complementi algebrici è
      
(−1) 1+1 det 3 2
(−1) 1+2 det 0 2
(−1)1+3 det 0 3
0 −2 0 −2 0 0

 
Aalg =  2+1 det 2 1 1 1 1 2 

(−1) (−1)2+2 det (−1)2+3 det =
 0 −2  0
 −2 0 0
 2 1 1 1 1 2 
(−1)3+1 det (−1)3+2 det (−1)3+3 det
3 2 0 2 0 3
 
−6 0 0
=  4 −2 0 .
1 −2 3

Quindi la matrice inversa è

1 − 23 − 16
   
−6 4 1
−1 1
A =  0 −2 −2 = 0 13
  1
3
.
−6
0 0 3 0 0 − 12
 
1 2 3
8. Si ha che det A = det 4 5 6 = 45 + 60 + 48 − 75 − 72 − 42 = 0,
5 7 9
quindi A non è invertibile.

13
 
0 0 1
9. Si ha che det A = det 1 0 0 = 0 + 0 + 2 − 0 − 0 − 0 = 2 6= 0,
0 2 0
quindi A è invertibile. La matrice dei complementi algebrici è
      
1+1 0 0 1+2 1 0 1+3 1 0
(−1) det (−1) det (−1) det
2 0 0 0 0 2


Aalg =  2+1 det 0 1 0 1 0 0 

(−1) (−1)2+2 det (−1)2+3 det =
  2 0  0 0  0 2 

 0 1 0 1 0 0 
(−1)3+1 det (−1)3+2 det (−1)3+3 det
0 0 1 0 1 0
 
0 0 2
= 2 0 0  .
0 1 0

Quindi la matrice inversa è


   
0 2 0 0 1 0
1
A−1 = 0 0 1 = 0 0 21  .
2
2 0 0 1 0 0

14

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