Sei sulla pagina 1di 2

1) Breve storia della psicologia

2) Lo sviluppo psicologico del bambino


A partire dalle fasi di sviluppo psico-sessuale di Sigmund Freud, Erikson individua otto stadi di
sviluppo psicosociale, ciascuna caratterizzata da una precisa crisi psicosociale:

1. Prima Infanzia 0-1 anno (fase orale-respiratorio), fiducia/sfiducia;


2. Infanzia 1-3 anni (fase anale-uretrale), autonomia/vergogna e dubbio;
3. Età genitale 3-6 anni (fase infantile-genitale), iniziativa/senso di colpa;
4. Età scolare 6-12 anni (fase di "latenza"), industriosità/inferiorità;
5. Adolescenza 12-20 anni (pubertà), identità e contestazione/diffusione di identità;
6. Prima età adulta 20-40 anni (genitalità), intimità e solidarietà/isolamento;
7. Seconda età adulta 40-65 anni, generatività/stagnazione e auto-assorbimento;
8. Vecchiaia 65 in poi, integrità dell'Io/disperazione.

3) La motivazione

La motivazione in psicologia viene definita come un proposito che nasce dalla necessità di
mantenere un buon rapporto organismo-ambiente.

Bisogno e motivazione vanno di pari passo, infatti le motivazioni sono collegate


a tre classi di bisogni:

 bisogno di affiliazione: in questo caso la motivazione nasce


prevalentemente dal desiderio di socialità e protezione e dal timore di essere
rifiutati. Si esprime nella ricerca delle relazioni interpersonali, per sentirsi parte
di un gruppo;
 bisogno di successo: caratterizzato dal desiderio di riuscita e timore del
fallimento. La motivazione al successo è tipica di individui che ricercano
l’affermazione, desiderano raggiungere obiettivi elevati e realizzare
pienamente le proprie capacità;
 bisogno di potere: riflette il desiderio di dominio e il timore di dipendenza. La
prevalenza di questo bisogno può scaturire da insicurezza e mancanza di
una solida identità, che spingono a cercare persone che, accettando una
posizione di sottomissione, diano un riconoscimento del proprio valore e delle
proprie capacità. 
Tutti e tre i bisogni si trovano nell’individuo: ciò che cambia è l’intensità con la
quale si intende mostrare certi bisogni più di altri e il conseguente livello di
autostima e motivazione vissuto e espresso.
4) I bisogni e la loro classificazione

Vi sono bisogni innati, ossai inerenti alla natura umana e dunque universali. Vi sono bisogni
relativi ad ogni livello della nostra vita psichica:
1. Psico- Fisiologico
2. Psico- Sociale
3. Relazionale/Spirituale
1. Livello psicolo-fisiologico: alcuni bisogni fondamentali, come la fame , la sete, il
sonno, la sopravivenza, lo stato di salure, determinano attività psichiche
strettamente legate agli stati fisici di benessere o di malessere. L’inizio e la fine di
queste attività vanno ricercate nella sensazione di deficit e di soddisfazione a livello
viscerale.
2. Livello psico-sociale: il bisogno di stringere amicizie, dare e ricevere aiuto, sentirsi
parte attiva di una comunità di persone, determina le attività psichiche connesse al
bisogno di svilluppare relazioni sociali.
3. Livello razionale/spirituale: l’uomo, a differenza di tutti gli altri animali, ha la capacità
di afferrare l’essenza delle cose astraendola dai dati dei sensi. Dall’osservazione dei
dati può astrarre i principi generali, cioè i concetti astratti e leggi che governano e
spiegano i dati sensibili.

5) Le emozioni

6) L’attenzione

La psicologia dell’attenzione ha come obiettivo lo studio dei processi attentivi attraverso


l’utilizzo di specifici paradigmi sperimentali, tecniche e strumenti. Accanto agli studi di
neuroimaging, che mirano a identificare l’attività cerebrale in relazione ai processi attentivi,
in letteratura si ritrovano anche tecniche tradizionali ancora utilizzate. Ad esempio, è
possibile studiare il comportamento di soggetti chiamati a svolgere determinati compiti
attentivi in laboratorio misurandone i tempi di reazione (TR). Il tempo di reazione è la
quantità di tempo che intercorre tra la presentazione di un stimolo e l’emissione di una
risposta.

7) Che cos’è e come funziona la memoria

8) Il sonno e i disturbi del sonno

Potrebbero piacerti anche