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L’ETÀ GIOLITTIANA

IL DECOLLO INDUSTRIALE

Condizioni necessarie per lo sviluppo economico dell’età gioli ana poste nei decenni preceden :
creazione infrastru ure, uni cazione mercato interno, regolamentazione dei nuovi is tu di
emissione, risanamento del bilancio serie congiunta di fa ori favorevoli, interni ed
internazionali

Ripresa industriale resa possibile dal rialzo dei prezzi, maggiore disponibilità di capitale inves to e
aumento della manodopera, impiego di nuove risorse tecniche e rinnovate capacità imprenditoriali
e, sopra u o, dalla poli ca protezionista (intervento dello Stato) ado ata dallo Stato nel 1887 e
proseguita negli anni gioli ani

Crescita di se ori siderurgico (acciaio), zuccheriero,


cotoniero al riparo dalla concorrenza straniera per
conquistare il monopolio del mercato interno

Funzione svolta dalle banche, che favorirono l’a usso di capitale nanziario nel se ore industriale;
intervento reso possibile dal riordinamento del sistema nanziario e monetario italiano e dalla
nascita di due banche miste, la Banca Commerciale Italiana e il Credito Italiano, organizzate
secondo il modello tedesco; a usso di capitali ma anche di una direzione imprenditoriale alle
imprese industriali, con le quali la banca stessa stabiliva stre rappor

Sfru amento dell’energia idroele rica, che permise alla società italiana di so rarsi dalla
dipendenza verso l’estero per il rifornimento di materie prime e sos tuì il carbon fossile (impian
di illuminazione, impian generatori) u lizzo delle grandi risorse idriche delle Alpi no ad allora
inu lizzate; fonte di energia disponibile per fornire forza motrice alle piccole fabbriche che non
potevano perme ersi macchine a vapore

Industria meccanica (sopra u o can eri navali) subì una forte crescita ma inferiore alle esigenze,
novità cos tuita dalla nascita dell’automobilis ca, ma auto scarsamente di usa quindi la nascente
industria non conobbe un grande sviluppo (FIAT, Alfa Romeo)

Sviluppo industriale italiano imponente ma non tale da colmare la distanza che separava
l’economica italiana da quella degli altri paesi industrializza europei poiché presen degli squilibri
interni e notevoli fa ori di arretratezza

NUOVI COMPITI DELLO STATO LIBERALE

Gioli : nato da una famiglia di contadini, studi giuridici, impiego nell’amministrazione statale che
gli ha permesso di raggiungere i più eleva gradi della dirigenza (Ministro degli Interni del
gabine o Zanardelli)

1903-1914 (a eccezione di due brevi parentesi) fu presidente del Consiglio


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Ro ura con la tradizione crispina, volontà di stabilire un periodo di pace: esperimento di
rinnovamento liberale; Gioli può de nirsi un liberale con sfumature democra che

Con i ualità sociale: profonda spaccatura aggiun va che contrapponeva i proprietari vecchi e
nuovi (padroni della terra ed imprenditori industriali) ai contadini e agli operai

Scioperi su larga scala per opera dei lavoratori delle fabbriche: nel 1901 sono sta registra 1400
scioperi

Invocazione di un intervento statale richiesta dai ce padronali, ma lo stesso Stato non era posto
come difensore e tutelare degli interessi dei proprietari

Mantenere l’ordine = applicare costantemente la legge, seguire un programma preciso senza mai
cadere nella violenza ed è necessario lasciare pieno agio a tu e le classi, consentendo loro di
esprimere le proprie aspirazioni e di difendere i propri interessi

Ri uto del ricorso alla repressione di fronte agli scioperi, i quali dovevano sfogarsi e cessare
naturalmente

Rinnovamento dal basso della società italiana ma con la consapevolezza di muoversi in un paese
mutato in seguito al decollo industriale e di dover necessariamente tenere conto delle nuove forze
emergen : gli imprenditori, gli operai, il par to Socialista, le associazioni ca oliche

Tenta vo di trasformare i tradizionali avversari liberali in collaboratori di un programma di ordinato


rinnovamento: 1903, o erta a Tura , socialista governatore, di entrare nella compagine
governa va, di modo da ricavare degli spun di riforma dalle sinistre e da elevare lo stesso leader
da una posizione di protesta ad una di proposta. Tura ri utò poiché dentro il par to c’erano delle
ali dissiden , radicali

Discorso del 1901: Gioli mostra di aver saputo interpretare i cambiamen della società, avendo
compreso no in fondo verso che direzione si muoveva la storia; non si poteva trascurare il
rapporto con le masse popolari però era necessario avere a che fare con le forze organizzate
(sindaca , par ) e non con quelle inorganiche (prive di valore is tuzionale e di iden tà,
anarchiche). No al basso salario in quanto non giova all’industria e turba le legge dell’o erta e della
domanda; lo Stato deve svolgere un’azione paci catrice e talvolta conciliatrice, di mediazione, e
deve essere imparziale di fronte e tu i ci adini

LEGISLAZIONE SOCIALE

Rendere le stru ure statali adeguate alle nuove esigenze civili

Momento propizio poiché la borghesia industriale del Nord era disponibile (favorevole congiuntura
economica) ad accogliere alcune riforme, così mostrando un a eggiamento più du le

Varate leggi sociali riguardan :


1. La tutela del lavoro, delle donne e dei fanciulli
2. L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro
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3. Le pensioni a favore dei vecchi lavoratori
4. La tutela del riposo fes vo
5. La creazione di un Commissariato per l’emigrazione
6. La creazione di un Consiglio superiore del lavoro
7. Regolamentazione della sanità pubblica
8. Costruzione delle case popolari e delle società coopera ve
9. A damento ai comuni della ges one di acque, gas, ele ricità, traspor urbani
Nazionalizzazione delle ferrovie: principale mezzo di comunicazione so ra o alla ges one privata,
così lo Stato può dotarsi di un’adeguata ed e ciente rete dei traspor alla luce delle esigenze
dell’intera comunità nazionale

Traforo del Sempione: in comunicazione i merca centro-europei con il porto di Genova

Lavori per l’acquedo o Pugliese, i quali mostrarono un interesse gioli ano verso il Mezzogiorno
(nel contesto generale esiguo, deludente)

Conversione della rendita nazionale del tasso di interesse dal 5% al 3,75%

Lira: quotata sul mercato internazionale al di sopra dell’oro stesso, preferita alla sterlina

“decennio felice” interro o: 1907 paralisi della siderurgia, automobilis ca e se ore tessile in
seguito alla crisi; 1908 terremoto che distrusse Messina e Reggio Calabria + scioperi agrari nelle
campagne del Parmense; Par to socialista diviso tra la corrente rivoluzionaria an gioli ana (trovò
appoggio nell’ANI) e una minore riformista

1911 quarto ministero, seconda fase gioli ana, delle “grandi riforme”

1. Aumento s pendi maestri e ra orzamento della scuola elementare di Stato, ponendo le


basi dell’istruzione popolare libera e laica

2. Legge rela va al monopolio di Stato sulle assicurazioni

3. Su ragio universale maschile (volontà di allargare il corpo ele orale)

Soddisfa e esigenze dei socialis e dell’opposizione democra ca, “sterzata a sinistra” che
troverà il “contrappeso” a destra con la spedizione in Libia; tu avia, questo gioco rischioso non
riuscì, poiché tale decisione irrigidì immediatamente i socialis riformatori e i nazionalis rimasero
a lui avversari

Grande problema: carenza di fondo di un disegno riformatore che non poteva appoggiarsi ad
un’organica maggioranza parlamentare e ad un vasto e solido movimento d’opinione, ragioni per le
quali il proge o gioli ano si realizzò solo in parte; solo il ricorso alla logica di “pesi e contrappesi”
perme e la momentanea convergenza delle varie componen del tessuto sociale italiano

Sistemi di manipolazione di una maggioranza parlamentare sorre a dalla concessione di favori a


persone o a clientele: paragone con il trasformismo crispino
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LA GUERRA DI LIBIA

Poli ca estera ancorata alla Triplice, ma l’alleanza viene interpretata come rigorosamente difensiva

Adua: scon a militare e sopra u o diploma ca, si era preteso di condurre una poli ca
imperialis ca senza prima interfacciarsi con Francia ed Inghilterra

A cura di Gioli rivendicare l’Italia di fronte agli Imperi centrali, stringendo accordi con Francia (III
Repubblica) (dopo un periodo di divergenze economiche e coloniali, guerra delle tari e e
prote orato francese in Tunisia) ed Inghilterra (Impero), le quali erano liberali, progressiste, e con
la Russia (Nicola II); le due potenze europee riconobbero all’Italia libertà d’azione in Tripolitania ed
in Cirenaica in cambio del riconoscimento italiano dei diri francesi in Marocco e di quelli inglesi in
Egi o

Progressivo distacco dalla Triplice e avvicinamento all’Intesa anglo-francese; “giri di valzer” che
una donna pur fedele al marito concede ad un altro uomo

Ul matum al sovrano turco, signore di quelle terre, ordinando alle truppe di sbarcare nei territori

Gius cazione diploma ca: impedire che la Libia venisse occupata da altre potenze, così da non
alterare gli equilibri mediterranei

Sostanziale concessione all’alta nanza: da anni il Banco di Roma aveva operato for inves men
in Libia e in Turchia

Guerra: entusiasmi nazionalis , approvazione ca olica, #corren tura ana e radicale,


approvazione dai sindacalis rivoluzionari (Labriola) poiché vista come uno sbocco all’emigrazione
meridionale

1. Imprevista opposizione libica

2. Andamento delle operazioni

Per a re are la conclusione del con i o esigenza di avvicinare la guerra in territorio turco:
pace di Losanna (1912) con la quale la Turchia riconosceva all’Italia la sovranità sulla Libia e
il diri o di controllo sullo stre o dei Dardanelli e sulle isole del Dodecaneso

Il con i o turco innescò le due guerre balcaniche e rese più precario l’equilibrio poli co
internazionale negli anni appena preceden al primo con i o mondiale

IL NAZIONALISMO ITALIANO

Nascita a ne secolo; espressione, a par re dal 1903, a raverso la rivista “Il Regno” dire a dal più
famoso esponente Enrico Corradini

1. Nascita dell’Associazione nazionalista italiana (ANI) nel congresso di Firenze del 1910

2. Congresso di Milano del 1914: emergono altre gure (Rocco, Federzoni)


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3. Fusione con il fascismo nel 1923

Chiave di volta: conce o di nazione invece che di classe; alla lo a di classe si sos tuiva la lo a fra
le nazioni, che assumevano tu e intere le cara eris che (assegnate in genere alle classi) di essere
capitaliste o proletarie (“la Grande Proletaria” si è mossa, Pascoli, guerra libica)

Fine da perseguire: #rivendicazione economica guidata dall’ideale dell’uguaglianza, ma potenza da


conquistare in guerra e nelle colonie, intorno alla quale si univa l’intero corpo nazionale, dimen co
delle sue divisioni interne spostamento all’esterno della risoluzione dei problemi nazionali
(povertà, emigrazione, Mezzogiorno)

Necessità di con nuare il Risorgimento (inteso come “rivoluzione mancata”) e trovare una
solidarietà nazionale che desse il giusto spazio al culto dell’eroe e della forza, all’esaltazione delle
energie belliche guerra = “sola igiene del mondo” #mentalità impiega zia, senza impegni,
tranquilla

Crispi visto come inizio di questo spirito, modello di governo forte da riprendere alla luce di una
nuova volontà di risca o; Federzoni espone la volontà di riprendere con l’intervento militare in
Libia il programma che era stato crispino

Due nemici: Tura (socialismo riformista) e Gioli (sistema liberaldemocra co)

Queste idee raccoglievano agitatori poli ci, uomini di scienza, le era , poligra e si di ondevano
a raverso il saggio, il pamphlet ed il giornale, la rivista, il romanzo: “La patria lontana” di Corradini;
Pascoli e D’Annunzio esemplari del connubio tra a vità le eraria e poli ca

Des no di grandezza dell’Italia a nto dal mito della romanità: passato di conquista e di impero,
linguaggio aulico, simboli imperiali (aquile), riferimen classici

Alcune analogie con il sindacalismo rivoluzionario di Sorel:

1. Opposizione alla classe e allo spirito borghese

2. Esigenza di nuove e vigorose élite da sos tuire alla vecchia classe di governo

3. Valore a ribuito all’insurrezione delle masse, viste come protagoniste della vita civile e di
ogni possibile mutamento

4. Apprezzamento della guerra creatrice di occasioni insurrezionali

Di erenza: i nazionalis troveranno il loro terreno fer le nella piccola borghesia

I PROBLEMI DEL MEZZOGIORNO


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Scelta “se entrionalista” di Gioli , accusato di aver instaurato un’era di prosperità a spese del
Mezzogiorno

Due fondamentali capi d’accusa:

1. Lo sviluppo industriale favorito dagli interven statali aveva trasformato esclusivamente il


Nord, mentre il Sud aveva preservato la sua arretrata stru ura agraria

2. Poli ca protezionista (mantenimento della tari a doganale protezionis ca del 1887) voluta
da Crispi, Gioli e dagli industriali aveva premiato il Se entrione (risultato di una tendenza
prevalente sopra u o nella composizione poli ca alto borghese in parlamento che mirava
a favorire gli interessi di ce che operavano in alcuni se ori produ vi già consolida e che
chiedevano un riparo dalla concorrenza straniera) sacri cando la produzione e le
esportazioni (agrumi, olio, vini) delle province meridionali; #creare le basi per
l’industrializzazione dell’intero Paese

Storico Salvemini: denuncia di una sistema ca corruzione ele orale; rappresentanza meridionale
“docile strumento del governo” che non ri e eva la reale volontà degli ele ori

Per mutare l’asse o del Sud si sarebbe dovuta inver re la poli ca economica del Paese (a uazione
di una poli ca rivoluzionaria), il che non era possibile; unico mezzo per sopravvivere cos tuito
dall’emigrazione

STORIOGRAFIA

EMILIO GENTILI (PAG. 70)

Riconoscimento della poli ca innovatrice gioli ana di fronte ai con i sociali (collaborazione e
coinvolgimento delle classi popolari, non repressione)

Industrializzazione aggravante del dualismo economico preesistente fra Nord e Sud e delle
condizioni di vita delle popolazioni meridionali; tu avia, la colpa non è da a ribuire a Gioli ma a
fa ori ogge vi (sovrappopolamento delle campagne, sproporzione tra capitali inves e
manodopera disponibile)

Unica strada per la modernizzazione del Paese

FRANCESCO BARBAGALLO (PAG. 71)

Dinamiche poli che e parlamentari condizionano l’azione poli ca di Gioli e gli impediscono di
a uare una poli ca orientata maggiormente in senso democra co. L’azione mediatrice intrapresa
da Gioli nei confron delle forze sociali e poli che contrapposte lo indurrà a seguire una poli ca
più conservatrice che progressista, basata su compromessi, clientele, favori smi; emerge come
“uomo unico”, a discapito di uno sviluppo is tuzionale democra co
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