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2 Multe: istruzioni per l’uso

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3 Multe: istruzioni per l’uso

INTRODUZIONE

La presente tra azione prende spunto dalle numerose occasioni di studio e


approfondimento che sono state favorite dall'a vità di consulenza per l’Is tuto per la
Difesa del Consumo, e rappresenta, per la massima parte, la rielaborazione di quanto
ampiamente si è espresso in occasione della conferenza, promossa dalla stessa
associazione, tenutasi in Roma nel se embre 2019, in tolata “Strade: istruzioni per
l’uso”.
Oltre le più rosee aspe a ve, si è tra ato di inizia ve che hanno rivelato un
coinvolgimento dell'utenza e del pubblico almeno pari all’impegno profuso dagli stessi
organizzatori. Tale circostanza, rappresenta in e e la semplice triste conferma del largo
interesse che ruota a orno al problema di cui ci andremo ad occupare: le modalità di
opposizione alle sanzioni per violazioni del Codice della Strada.
Che si tra asse di un problema largamente a trasversalmente avver to da fasce
assolutamente eterogenee della colle vità, era già tes moniato dal successo riscosso da
Ricorsi.net, il sito internet promosso dall'associazione, intorno al quale in breve tempo si
è raccolta una folta schiera di uten , tra cui esper , giuris , avvoca , rappresentando
per ciascuno, non solo un occasione per interce are nuovi ussi di domanda, ma per
analizzare numerosi aspe della disciplina giuridica della materia, che prima d'ora aveva
avuto rare occasioni di approfondimento, restando relegata ai margini del sapere e
dell’interesse giuridico.
Proprio per la larga di usione del problema, si tra a di una materia, rispe o alla
quale, proprio internet ha avuto spesso un ruolo da protagonista, con e e non sempre
posi vi. Da un lato, lo strumento telema co ha naturalmente favorito il proliferare di
comita e pun di aggregazione, dall’altro lato, tu avia, per i limi connatura all’uso
improprio del mezzo, non ha consen to discernere le opinioni più quali cate, da quelle
più infondate e spesso fantasiose: “Ricorsi.net” è sorto probabilmente proprio per il
desiderio di riparare a queste numerose mis cazioni, con il proposito di res tuire la
materia alla sua dignità scien ca e giuridica, con il conforto delle leggi e della copiosa
giurisprudenza sviluppatasi nel corso degli ul mi decenni.
Tramite “Ricorsi.net” è stato possibile entrare in dire o conta o con le
numerose problema che nazionali e locali, scoprendo come sempre più spesso,
sopra u o i piccoli comuni, traggano importan risorse nanziarie da una vigilanza del
rispe o delle norme de ate dal Codice della Strada a dir poco esasperata. Non è una
nota polemica, ma un’a ermazione che, cifre alla mano, pare inconfutabile.
Evidentemente dilungarsi su queste considerazioni richiederebbe un’analisi non
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4 Multe: istruzioni per l’uso

semplicemente giuridica, ma poli ca, investendo ques oni che sarebbero meramente
specula ve e sfuggirebbero allo scopo della tra azione. Quel che è certo e si intende
porre in evidenza è che questa esasperazione, inevitabilmente, ha portato nel corso del
tempo, e tu ’ora porta, a delle forzature interpreta ve, all’adozione di prassi opera ve
già dichiarate espressamene illegi me dalla Corte di Cassazione e, pur tu avia, non
abbandonate.
Prima di entrare nel vivo, occorre una premessa di metodo: questa tra azione,
pur cercando di mantenere inta o il rigore scien co che deve essere proprio di un testo
giuridico, non è un testo imparziale, poiché parte con lo speci co scopo di o rire uno
strumento di consultazione dire o anche e sopra u o ai malcapita che avessero a
servirsene per riparare alla di coltà di dover provvedere alla redazione di un ricorso,
senza neanche sapere da dove iniziare. Assumere un diverso punto di vista sarebbe
incompa bile con la nostra storia, con il nostro dna e con la cultura consumeris ca che,
spesso in senso meno conveniente, ci ha portato a fare scelte vicine ai più deboli, ai
sogge meno tutela e garan , nelle contra azioni tra priva o, come nel caso che qui
ci riguarda, nei rappor con la pubblica amministrazione. Essere di parte non signi cherà
non essere obie vi, ma signi cherà par re dal presupposto che sempre e comunque
l’operato della pubblica amministrazione possa essere messo in discussione, so oposto
ad esame, al ne di favorirne un con nuo miglioramento ed un più trasparente modo di
relazionarsi con i ci adini. Allo stesso modo, non signi cherà suggerire sempre e
comunque che la strada da percorrere sia quella dell’opposizione e del ricorso ad ogni
costo: non solo perché le nostre già malandate stru ure giudiziarie non lo meritano, ma
perché abbiamo concretamente già sperimentato nel corso dell’a vità svolta a raverso
il servizio di consulenza on line, che il più delle volte il pubblico di le ori che ci segue è
più “agguerrito” di noi e spesso va dissuaso, e non certo incoraggiato, dal presentare
ricorsi che altrimen sarebbero des tui di fondamento, des na al rige o e,
semplicemente, servirebbero a peggiorare l’e cienza della gius zia ritardando la tutela
di quei diri e e vamente meritevoli di difesa.
Dall’esperienza maturata a raverso il costante confronto con i nostri le ori
abbiamo cercato di me ere a fru o nelle pagine che seguiranno il più importante
insegnamento: l’informazione giuridica, senza essere svilita nel suo pregio, nella sua
autorevolezza e a endibilità, può essere espressa con un linguaggio semplice,
immediato e di facile comprensione, così da potersi rivolgere anche a chi non sia un
adde o ai lavori, ed a chi, occasionalmente inves to dal problema, desideri darsi
risposta alla domanda «potrò mai fare ricorso contro la multa appena ricevuta? ».
Per il par colare campo di cui ci andiamo ad occupare, urge un’ul ma
precisazione: al disopra di ogni diale ca e dinamica processuale che si possa instaurare
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tra amministrazione e ci adino, quando si parla di violazioni del codice della strada, c’è
sempre un interesse superiore da non trascurare: la sicurezza stradale. Essere a favore
dei ci adini, illustrare i mo vi per cui un verbale possa essere annullato, non signi ca
non avere a cuore la tragedia delle strade che troppo spesso arrossiscono di sangue, o
voler favorire l’impunità di chi comme a gravi imprudenze, guidi in stato di ebbrezza o
dopo l’assunzione di sostanze psicotrope. Si tra a di casi, la cui condo a appare di una
gravità non scusabile, e che per ragioni di gius zia sostanziale, riteniamo non possa
conoscere cavilli o ragioni gius catrici.
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6 Multe: istruzioni per l’uso

COME FARE RICORSO

PRINCIPI GENERALI

IDENTIFICARE IL VERBALE
Prima di addentrarci nella tra azione è necessario preliminarmente circoscrivere
quello che sarà il campo della nostra indagine ed imparare a dis nguere i verbali per
infrazioni al Codice della Strada dai possibili diversi a provenien dalla pubblica
amministrazione.
Per verbale si intende il provvedimento di ingiunzione emesso dall’ente
accertatore, in cui siano esa amente riportate le circostanze di tempo e di luogo in cui
sarebbe stata commessa l’infrazione, l’ar colo del Codice della Strada che sarebbe stato
violato con l’espressa indicazione della condo a illegi ma, nonché le sanzioni
conseguen la trasgressione.
Il verbale può essere portato a conoscenza dell’ingiunto mediante contestazione
immediata o mediante no ca postale. Si veri ca la prima ipotesi quando l’agente
accertatore abbia avuto modo di fermare il veicolo all’a o dell’infrazione, così da poter
e e vamente iden care il conducente. Viceversa, si veri ca la seconda ipotesi,
quando l’agente accertatore sia stato impossibilitato ad e e uare la contestazione
immediata e abbia potuto semplicemente annotare il numero di targa del veicolo, al cui
proprietario no care il verbale tramite il servizio postale.
Il verbale non è da confondere con il preavviso di accertamento, ovvero con
l’avviso lasciato generalmente so o il tergicristallo dell’auto in divieto di sosta: si tra a di
un a o informale, che precede l’emissione e la no ca del verbale e che, contrariamente
al verbale, non è portato a legale conoscenza del trasgressore. Il preavviso di
accertamento, anche qualora contenga vizi o irregolarità, non è susce bile di
opposizione. Generalmente le amministrazioni comunali accludono al preavviso anche
già il bolle no per e e uare il pagamento della sanzione, ancor prima della e e va
no ca del verbale, con l’invito in midatorio a pagare entro pochi giorni “al ne di non
incorrere in aggravi”. Nessuna paura: gli unici aggravi potranno consistere
esclusivamente nelle spese di no ca del verbale (pochi euro). Meglio non precipitarsi a
pagare e a endere che sia no cato il verbale, così da poterne valutare la legi mità ed
eventualmente l’opponibilità.
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7 Multe: istruzioni per l’uso

CHI PUÒ FARE RICORSO


Il ricorso può essere presentato solo dal sogge o (generalmente il proprietario
del veicolo) a cui il verbale sia stato no cato oppure dal trasgressore nel caso in cui
l’infrazione sia stata immediatamente contestata. In altri termini, è legi mato ad
opporsi al verbale esclusivamente il sogge o sul cui capo pende la sanzione.
Di norma (salvo quanto si andrà a speci care), quando l’infrazione non è
immediatamente contestata, l’unico sogge o legi mato all’opposizione è il proprietario
del veicolo a cui il verbale è stato no cato per posta, e non quindi il trasgressore. Tale
orientamento è stato confermato dalla Corte di Cassazione1, secondo cui «la
legi mazione a va deriva non da un interesse di fa o alla rimozione del provvedimento
sanzionatorio impugnato, come quello rela vo all’interesse a so rarsi a un’eventuale
azione di regresso da parte del des natario dell’a o stesso, ma, piu osto, dall’interesse
giuridico alla rimozione di un provvedimento di cui il ricorrente deve essere il dire o
des natario, con la conseguenza che il sogge o che assuma di essere stato conducente
del veicolo con il quale è stata commessa la violazione, non è legi mato a proporre
gravame avverso un provvedimento di cui non sia anche des natario».
Tu avia, con l’entrata in vigore del così de o sistema della “patente a pun ”, tale
orientamento è da ritenersi ormai almeno in parte superato dall’evolversi della
disciplina, che a ualmente prevede due ipotesi in cui anche il conducente non
iden cato al momento dell’infrazione è da ritenersi legi mato a vamente alla
presentazione del ricorso. Si tra a di una problema ca largamente di usa. Facciamo un
esempio pra co: la società Alfa riceve un verbale, la cui sanzione accessoria compor
anche la detrazione di pun dalla patente, per un’infrazione commessa con il veicolo
a dato al dipendente Mario Rossi. La società Alfa, però, non ha alcun interesse a fare
opposizione, magari perché preferisce pagare la sanzione e detrarre l’importo dalla
busta paga del dipendente. Come fa il Sig. Rossi ad acquisire la legi mazione per fare
ricorso in modo che il verbale venga annullato? Come già de o ci sono due possibilità:
1) La società Alfa, u lizzando l’apposito modulo che generalmente si trova allegato
al verbale, comunica che alla guida del veicolo c’era il suo dipendente. A questo
punto l’ente accertatore dovrà inviare un nuovo verbale dire amente al Sig.
Rossi. Avverso il verbale, personalmente no catogli, il Sig. Rossi potrà
nalmente proporre ricorso;
2) Senza a endere che sia la società ad e e uare la comunicazione, il Sig. Rossi, di
propria inizia va, potrà trasme ere una dichiarazione di responsabilità. In
questo caso l’organo accertatore potrà anche non no care al Sig. Rossi un

1 Cass. n. 6549/1993
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nuovo verbale e ciò nonostante egli potrà ugualmente fare ricorso avverso il
verbale no cato alla società Alfa allegando la propria dichiarazione2. Non
potrebbe diversamente in iggersi una sanzione a carico di un sogge o al quale
non sia parimen consen to di sollevare opposizione avverso il provvedimento
a i vo. Proprio al ne di acquisire de a legi mazione a va, il ricorrente
dovrà e e uare comunicazione delle proprie generalità a cui allegare la
fotocopia della patente (sia nella parte anteriore che in quella posteriore) sulla
quale dovrà essere trascri a la seguente a estazione «Io so oscri o/a ___nato/
a a ____ il ____ e residente a _____ in via ____ DICHIARO che la fotocopia del
seguente documento, è conforme agli originali in mio possesso».

ALTRI SOGGETTI RESPONSABILI


La norma va individua, inoltre, anali camente altri diversi sogge a cui
l’amministrazione potrebbe ingiungere il pagamento di una sanzione pecuniaria
connessa ad una infrazione al Codice della Strada. Tra tali sogge , secondo la
terminologia civilis ca, ricorre un vincolo di “responsabilità solidale”. Ciò sta a signi care
che ad ognuno di essi l’amministrazione potrà in mare il pagamento dell’obbligazione
pecuniaria per una più rapida ed agevole realizzazione dell’interesse creditore. Il
sogge o che avrà e e uato il pagamento avrà poi, ovviamente, diri o di agire in
regresso nei confron dell’e e vo autore della violazione.
Le ipotesi prese in esame dal Codice della Strada riguardano i veicoli in usufru o,
quelli acquista con pa o di riservato dominio (a rate secondo la più di usa de nizione),
quelli u lizza a tolo di locazione nanziaria. In ciascuna di queste ipotesi, secondo la
de nizione appena citata, sono solidalmente responsabili con l’e e vo autore della
violazione, rispe vamente: l’usufru uario, l’acquirente, il locatario.
Il medesimo rapporto di solidarietà si applica anche alle ipotesi in cui la
violazione sia commessa da un sogge o so oposto all’altrui vigilanza, direzione o

2 Ministero dell’Interno 14 se embre 2004 Circolare n.300/A/1/33792/109/16/1 art. 2, comma


III: «qualora il proprietario del veicolo faccia pervenire all'u cio procedente una dichiarazione
so oscri a dalla persona che era e e vamente alla guida, avente rma auten cata ovvero
contenuto di dichiarazione sos tu va di a o notorio in forma autocer cata ai sensi dell'art.38
del D.P.R. 28.12.2000 n. 445, la decurtazione di punteggio sarà a ribuita alla persona
e e vamente iden cata come conducente al momento del fa o, senza necessità di ulteriore
no ca del verbale»;
Ministero dell’Interno 14 se embre 2004 Circolare n.300/A/1/33792/109/16/1, art. 2, comma VI:
«In quest'ul mo caso, il verbale non può considerarsi de nito e la somma versata dal proprietario
deve essere contabilizzata in modo da non cos tuire pagamento in misura rido a no a quando
la procedura amministra va non si esaurisca anche per la persona che è stata indicata come
e e vo trasgressore. In tali circostanze, infa , deve essere riconosciuta a ques la possibilità di
provvedere, a sua volta, alla presentazione di un ricorso ai sensi degli ar . 203 o 204 bis, C.d.S.».
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autorità, per cui, la persona incaricata è responsabile in solido con l’e e vo trasgressore
per la violazione da ques commessa.
In ne, il C.d.S. prende in esame l’ipotesi in cui la violazione sia stata commessa
da un rappresentante o da un dipendente, nell'esercizio delle proprie funzioni o
incombenze. In tale ipotesi l’e e vo trasgressore è obbligato in solido al pagamento
della sanzione con la persona giuridica, con l’ente e con l’associazione o con
l’imprenditore per conto del quale al momento della condo a svolgeva le sue mansioni
di dipendente o rappresentante.
È bene chiarire che a ciascuno di ques sogge , in tu e le diverse possibili
ipotesi, l’amministrazione potrà ingiungere il pagamento, ma solo il sogge o cui sia stato
di fa o no cato il verbale sarà da ritenersi legi mato alla presentazione del ricorso.

IL MANCATO PAGAMENTO DELLA SANZIONE


Per espressa previsione norma va, condizione necessaria, a nché il ricorso sia
proponibile è che non sia stato e e uato il pagamento della sanzione in misura rido a
(intendendosi per “misura rido a” l’importo indicato in verbale, il cui ammontare è
des nato a raddoppiare qualora entro il sessantesimo giorno non sia stato e e uato il
pagamento o non sia stato presentato il ricorso). La ra o della norma è evidentemente
quella di assolvere ad una funzione de a va delle opposizioni, ritenendo che, per fa o
concludente, il pagamento rappresen un a o di acquiescenza alla sanzione
amministra va e che, per cessata materia del contendere, il successivo ricorso sia
pertanto da considerare privo delle condizioni di procedibilità.
Si discute in do rina se il pagamento produca i medesimi e e preclusivi, anche
se avvenuto successivamente alla presentazione del ricorso. Si tra a in e e di
un’ipotesi a pica, ma tu ’altro che infrequente. Secondo un primo orientamento, il
pagamento successivo esprimerebbe l’implicita volontà del ricorrente di rinunciare al
ricorso, che pertanto diverrebbe improcedibile. Secondo altra parte della do rina, il
pagamento successivo non produrrebbe alcun e e o preclusivo, per l’assenza di una
esplicita rinuncia.
Sul punto si è recentemente espressa la Corte di Cassazione3. Il Supremo Collegio
ha sancito il principio secondo cui il pagamento successivo non produrrebbe alcun
e e o dal punto di vista processuale e non dovrebbe pertanto determinare, ipso facto,
l’inammissibilità del ricorso, a eso che in ogni caso (considerata la pendenza del ricorso)
non resterebbero soddisfa e quelle esigenze de a ve, al cui perseguimento pare
indiscu bilmente legata la ra o dell’art. 203 lì dove, appunto, prevede che il ricorso

3 Cass. 4 agosto 2000 n. 10240


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possa essere presentato a condizione che non sia stato prima già e e uato il pagamento
in misura rido a.

I TERMINI ENTRO CUI POTER PRESENTARE RICORSO


Innanzi al Prefe o il termine per la presentazione del ricorso avverso un verbale
per infrazione al Codice della Strada è di 60 giorni a par re dalla data di no ca del
verbale medesimo. Nel caso in cui il ricorso sia invece presentato innanzi al Giudice di
Pace, che abbia ad ogge o un verbale, una cartella esa oriale o un’ordinanza di rige o,
il termine per il ricorso è sempre di 30 giorni dalla no ca dell’a o opposto.
Il computo dei giorni comporta l’osserva di alcune semplici regole:
- Nel computo si deve escludere il giorno iniziale (dies a quo) ed includere il giorno
nale (dies ad quem);
- Se il giorno della scadenza è fes vo, la scadenza è prorogata di diri o al primo
giorno successivo non fes vo;
- I giorni fes vi intermedi (cioè quelli che precedono la scadenza del termine) si
computano al pari degli altri non fes vi;
- Si considerano giorni fes vi: tu e le domeniche, il 1° ed il 6 di gennaio, il 25 di
aprile, il lunedì dopo Pasqua, il 1° di maggio, il 2 di giugno, il 15 di agosto, il 1° di
novembre, l’8, il 25 e il 26 di dicembre;
- Esclusivamente nel caso in cui si faccia ricorso innanzi al Giudice di Pace, ai 30
giorni ordinari sono da aggiungere ulteriori trentuno giorni nel caso in cui il
termine scada nel periodo feriale compreso tra il primo agosto ed il trentuno
agosto4;
- Nel caso in cui il verbale sia no cato per posta ed il des natario non sia
rinvenuto presso il luogo di residenza, l’a o resta in giacenza presso l’u cio
postale, ma la no ca si ha per perfezionata dopo che siano trascorsi dieci giorni
dal deposito dell’avviso5.
- Nel caso in cui il ricorso venga presentato mediante spedizione per posta
raccomandata, è su ciente che entro il sessantesimo giorno il plico venga

4 Ad esempio, se il verbale è no cato il giorno 15 luglio, il termine ul mo per la presentazione


del ricorso innanzi al Giudice di Pace, sarà il giorno 14 se embre, poiché ai trenta giorni ordinari
saranno da aggiungere i trentuno che intercorrono durante il periodo feriale dal primo al
trentuno agosto.
5 Art. 8 L. 890/1982, «la no cazione si ha per eseguita decorsi dieci giorni dalla data di
spedizione della le era raccomandata di cui al secondo comma (quella con cui si avvisa il
des natario del tenta vo di no ca e del deposito del piego presso l'u cio postale) ovvero dalla
data del ri ro del piego, se anteriore».
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spedito da parte del ricorrente, a nulla rilevando che la ricezione avvenga oltre il
sessantesimo giorno6.

PATROCINIO LEGALE
Sia innanzi al Prefe o che innanzi al Giudice di Pace, il ricorrente può svolgere le
proprie difese autonomamente, senza l’obbligo di farsi assistere da un avvocato. Ogni
a vità, anche processuale, a nente all’opposizione del verbale potrà essere svolta
personalmente dal ricorrente, o suo delegato.
Diversamente, se così non fosse, non solo per l’opposizione dei verbali, ma per
qualsiasi vertenza avente ad ogge o pretese di modesta rilevanza economica, verrebbe
meno l’interesse ad agire, considerato il costo ingente che comporterebbe il necessario
intervento di un legale, appositamente incaricato7.

OBBLIGO DI COMUNICARE I DATI DEL CONDUCENTE


Prima di entrare nel vivo dei singoli possibili casi di contestazione, per quel che
riguarda la corre a le ura ed interpretazione di un verbale di contestazione, preme
evidenziare che sempre, ogni qual volta un verbale preveda la sanzione accessoria della
decurtazione dei pun o della sospensione della patente, e non sia stato possibile
contestare immediatamente l’infrazione al trasgressore, è fa o obbligo al des natario
del verbale di e e uare la comunicazione dei da del conducente, a cui, in qualità di
e e vo trasgressore, dovrà applicarsi la sanzione accessoria della decurtazione dei
pun . La norma, per quanto lacunosa, non prevede alcuna espressa esclusione, per cui è
doveroso interpretarla senza eccezioni che possano in talune ipotesi esimere il
des natario del verbale dall’obbligo di e e uare la comunicazione. La comunicazione va
sempre e e uata anche nelle ipotesi a seguire:

6 Corte Cost. n. 477/2002: «(…) gli e e della no cazione a mezzo posta devono, dunque,
essere ricollega - per quanto riguarda il no cante - al solo compimento delle formalità a lui
dire amente imposte dalla legge, ossia alla consegna dell'a o da no care all'u ciale
giudiziario, essendo la successiva a vità di quest'ul mo e dei suoi ausiliari (quale appunto
l'agente postale) so ra a in toto al controllo ed alla sfera di disponibilità del no cante
medesimo.
Resta naturalmente fermo, per il des natario, il principio del perfezionamento della no cazione
solo alla data di ricezione dell'a o, a estata dall'avviso di ricevimento, con la conseguente
decorrenza da quella stessa data di qualsiasi termine imposto al des natario medesimo».
7 L. 689/1981, art. 23, comma IV: «L'opponente e l'autorità che ha emesso l'ordinanza possono
stare in giudizio personalmente, l'autorità che ha emesso l'ordinanza può avvalersi anche di
funzionari appositamente delega ».
Art. 82 c.p.c.: «davan al giudice di pace le par possono stare in giudizio personalmente nelle
cause il cui valore non eccede € 516,46».
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12 Multe: istruzioni per l’uso

- Quando il tolare del verbale intenda sollevare opposizione contro la multa (in
tali casi la decurtazione dei pun dovrà avvenire solo a seguito dell’eventuale
rige o del ricorso) ;
- Quando il tolare del verbale non intenda comunicare i da di un terzo (per cui
compilerà il modulo per la comunicazione inserendo i propri da personali);
- Quando il tolare del verbale sia una persona giuridica (per cui il legale
rappresentante dovrà premurarsi di comunicare alle autorità l’iden tà
dell’e e vo u lizzatore del veicolo).
Per l’assolvimento di tale incombenza, sono generalmente allega ai verbali due
moduli, da u lizzarsi alterna vamente:
- modulo a) viene u lizzato dall’intestatario del verbale per comunicare le
generalità del terzo trasgressore;
- modulo b) viene u lizzato dire amente dal terzo trasgressore il quale dichiara la
propria responsabilità in ordine all’infrazione riportata nel verbale (in tale caso il
dichiarante dovrà allegare una copia della propria patente di guida).
L’omessa comunicazione dei da del conducente comporterà un’autonoma
infrazione da cui conseguiranno due e e :
1. al trasgressore verrà no cato un nuovo verbale da opporre eventualmente con
un successivo autonomo ricorso. L’infrazione commessa comporterà, a norma
del comma II, dell’art. 126bis del Codice della Strada, una sanzione pecuniaria da
263,00 a 1.050,00 euro.
2. Al trasgressore non potranno essere decurta i pun per l’infrazione commessa,
dal momento che, in assenza di comunicazione e contestazione immediata, egli
non sarà stato iden cato.

INNANZI A CHI PRESENTARE IL RICORSO


Il ricorso può essere presentato entro 30 giorni dalla data di no ca del verbale
al Giudice di Pace o, in alterna va, entro 60 giorni al Prefe o. Le due strade presentano
notevoli di erenze, ciascuna con i propri rischi ed i propri vantaggi. Non sarà quindi
possibile presentare il ricorso contemporaneamente ad entrambi gli u ci e n da subito
occorrerà e e uare una scelta tra i due. Come di seguito si andrà ad approfondire, la
presentazione del ricorso al Prefe o consente – in caso di rige o – la successiva
proposizione del ricorso innanzi al Giudice di Pace. Viceversa, ove si optasse n da subito
per la presentazione del ricorso innanzi al Giudice di Pace, resterebbe preclusa – in caso
di rige o - la possibilità di poter sollevare opposizione innanzi al Prefe o.
Nei due capitoli che seguiranno saranno esaminate le due diverse discipline.
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13 Multe: istruzioni per l’uso

ISTANZA DI RATEIZZAZIONE
I sogge tenu al pagamento di una sanzione amministra va pecuniaria per una
o più violazioni accertate contestualmente con uno stesso verbale, di importo superiore
a 200 euro, che versino in condizioni economiche disagiate, possano richiedere la
ripar zione del pagamento in rate mensili8.
L'istanza deve essere presentata entro trenta giorni dalla data di contestazione o
di no cazione della violazione.
Tale facoltà è concessa a chi risul disporre di un reddito imponibile, ai ni
dell'imposta sul reddito delle persone siche, risultante dall'ul ma dichiarazione, non
superiore a euro 10.628,16. Nel caso in cui l'interessato convive con il coniuge o con altri
familiari, il reddito è cos tuito dalla somma dei reddi consegui nel medesimo periodo
da ogni componente della famiglia, compreso l'istante, e i limi di reddito di cui al
periodo precedente sono eleva di euro 1.032,91 per ognuno dei familiari conviven .
La richiesta di rateizzazione del pagamento va presentata al prefe o, nel caso in
cui la violazione sia stata accertata da funzionari, u ciali e agen dello Stato (carabinieri,
polizia di stato, guarda di nanza); va, invece, presentata al presidente della giunta
regionale, al presidente della giunta provinciale o al sindaco, nel caso in cui la violazione
sia stata accertata da funzionari, u ciali e agen , rispe vamente, delle regioni, delle
province o dei comuni.
Sulla base delle condizioni economiche del richiedente e dell'en tà della somma
da pagare, la sanzione può essere ripar ta no ad un massimo di dodici rate se l'importo
dovuto non supera euro 2.000, no ad un massimo di ven qua ro rate se l'importo
dovuto non supera euro 5.000, no ad un massimo di sessanta rate se l'importo dovuto
supera euro 5.000. L'importo di ciascuna rata non può essere inferiore a euro 100. Sulle
somme il cui pagamento è stato rateizzato si applicano gli interessi al tasso previsto
dall'ar colo 21, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 se embre
1973, n. 602, e successive modi cazioni.
Il provvedimento di accoglimento o rige o dell’istanza viene emesso entro
novanta giorni. L’istanza è da intendersi respinta qualora alcun provvedimento sia
ado ato entro il novantesimo giorno.
La presentazione dell'istanza implica la rinuncia ad avvalersi della facoltà di
ricorso al prefe o e al giudice di pace di cui all'ar colo 204-bis.

8 Codice della Strada, art. 202 bis, introdo o con la Legge n. 120/2010
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14 Multe: istruzioni per l’uso

IL RICORSO AL PREFETTO

Gli ar coli 203 e 204 del Codice della Strada sono dedica alla materia del
ricorso al Prefe o.
So o il punto di vista sistema co, il ricorso al Prefe o può essere classi cato
come un ricorso gerarchico improprio, e, pertanto, resta sogge o - per quanto
compa bile con le norme del Codice della Strada - alle disposizioni de ate in materia di
ricorsi amministra vi, dal D.P.R. n. 1199/1971. Nel rispe o del principio della
sempli cazione amministra va, ciò comporta che siano da considerarsi ammissibili e
ricevibili anche gli scri in cui siano u lizzate forme irrituali ma da cui ugualmente
emerga il proposito di contestare il verbale. Ugualmente saranno da considerarsi
ammissibili e ricevibili anche i ricorsi invia erroneamente ad autorità non competen a
riceverli (in tal caso, secondo la disciplina de a dalla Legge 241/1990, l’autorità inves ta
del ricorso dovrà trasme ere il medesimo all’u cio competente).

COMPETENZA TERRITORIALE
Il primo problema che si pone nella redazione del ricorso consiste nella corre a
individuazione della prefe ura territorialmente competente, a cui l’a o dovrà essere
indirizzato. La norma va, sul punto, sgombera il campo da ogni possibile indecisione,
prevedendo chiaramente che il prefe o territorialmente competente sia individuato in
relazione al luogo in cui sarebbe avvenuta la presunta infrazione. Altre circostanze sono
assolutamente irrilevan . La norma è inderogabile e non conosce eccezioni.
Per agevolare la ricerca della prefe ura competente, in appendice sono allega
gli indirizzi di tu e le Prefe ure d’Italia, ai recapi resi disponibili dal Ministero degli
Interni.

COME SI PRESENTA IL RICORSO


L’opposizione al Prefe o può essere proposta sia presentando il ricorso all’u cio
o al comando a cui appar ene l’organo accertatore, sia presentandolo dire amente
all’u cio del Prefe o. La presentazione può avvenire a mano o mediante spedizione del
ricorso tramite posta raccomandata con ricevuta di ritorno. Al ricorso dovrà essere
allegato anche il verbale della multa, preferibilmente in copia conservando per sé
l’originale (che potrà tornare u le nel caso in cui il ricorso non dovesse essere accolto e
si dovesse decidere di sollevare nuovamente opposizione innanzi al Giudice di Pace
competente). Il verbale va allegato completo di tu i suoi elemen , compresa la busta
ed il bolle no di pagamento. La busta è elemento di essenziale importanza, poiché su di
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15 Multe: istruzioni per l’uso

essa è apposto il mbro recante la data della consegna del verbale, data da cui andranno
conteggia i sessanta giorni concessi per la presentazione del ricorso. Nel caso in cui la
busta fosse andata smarrita, dovrà essere onere del ricorrente produrre altra diversa
documentazione da cui possa essere desunta la tempes va presentazione del ricorso. In
mancanza di ogni altro diverso rimedio, potrà richiedersi all’u cio postale competente
un duplicato della busta o altra diversa a estazione da cui risul il numero della
raccomandata contenente il verbale e la data della rela va consegna. Oltre alla copia del
verbale, sarà bene allegare n da subito al ricorso anche copia degli a e documen che
si ri ene o rano supporto alle proprie argomentazioni difensive. Il ricorso e i rela vi
allega potranno essere invia in un’unica copia.
Giacché espressamente la legge equipara l’uso della posta ele ronica cer cata
a quello della raccomandata cartacea, il ricorso potrà essere trasmesso anche
telema camente, appunto tramite PEC. Per la trasmissione del ricorso a mezzo PEC sarà
su ciente rispe are poche semplici formalità:
1) La PEC deve essere inviata necessariamente dall’indirizzo di cui è intestatario
personalmente il ricorrente. Non importa se l’indirizzo non rechi esa amente il
nome e cognome dell’intestatario, ma è necessario che sia intestata alla stessa
persona del ricorrente;
2) Alla PEC dovrà essere allegato il ricorso, comprensivo del verbale ogge o di
opposizione. Qualora si disponga anche di un disposi vo per la rma digitale, si
potrà allegare il le (comprensivo del ricorso e del verbale) rmato digitalmente.
In alterna va, si dovrà allegare il le in formato .pdf dopo averlo rmato di
proprio pugno. In quest’ul mo caso, quindi, è necessario preliminarmente
stampare il ricorso, rmarlo a penna e successivamente farne una scansione da
salvare, appunto, in formato .pdf. È bene che questa scansione comprenda sia il
ricorso che il verbale ogge o di opposizione. Per la scansione si potrà u lizzare
anche una qualsiasi App che consenta di acquisire copia dell’a o mediante la
fotocamera del cellulare;
3) Per l’ogge o ed il testo del messaggio la norma non prevede formule par colari
da u lizzare tassa vamente. Senza par colare rigore, si potrà in tolare la PEC
“opposizione contro sanzione amministra va” e nel testo del messaggio si potrà
scrivere “Allego alla presente opposizione contro sanzione amministra va”;
4) La PEC dovrà essere inviata all’indirizzo PEC della prefe ura territorialmente
competente. Qual è la prefe ura territorialmente competente è generalmente
indicato nel verbale. Come risalire all’indirizzo PEC della prefe ura
territorialmente competente è molto semplice: è su ciente cercare a raverso
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16 Multe: istruzioni per l’uso

google il sito is tuzionale della prefe ura e in primo piano sul sito sarà mostrato
l’indirizzo PEC che ci interessa.
Come già an cipato, il termine entro cui il ricorso va presentato è di sessanta
giorni, a par te dalla data di no ca del verbale. Il computo dei giorni comporta
l’osservanza delle semplici regole già illustrate nel capitolo precedente.
La presentazione del ricorso al Prefe o è esente da ogni spesa o tassazione.

IL RICORSO
Il ricorso è da intendersi a tu gli e e un a o giuridico. Ciò comporta che nella
sua redazione sarà bene non tralasciare gli elemen formali e sostanziali che valgono a
quali carlo come tale.
Analizziamo ques elemen .
- Intestazione dell’a o e indicazione dell’U cio Competente: come già de o, la
competenza è a ribuita all’u cio di Prefe ura del luogo in cui sarebbe avvenuta
la presunta infrazione.
- Quali cazione dell’a o: il ricorso al Prefe o è disciplinato dall’art. 203 del Codice
della Strada, per cui sarà opportuno che tale riferimento sia contenuto
nell’intestazione dell’a o («Ricorso ex art. 203 del Codice della Strada»).
- Generalità dell’istante: per quali carsi come tale, il ricorrente declinerà le
proprie generalità, ed in par colare, il suo nome e cognome, la data ed il luogo
di nascita, il codice scale, l’indirizzo di residenza ed eventualmente un
di erente domicilio a cui si può richiedere siano no ca i successivi a della
procedura. Nel caso in cui il veicolo sia intestato non ad una persona sica, ma
ad una persona giuridica, sarà bene speci carne la denominazione e la ragione
sociale, la sede, la par ta iva, nonché il nome del legale rappresentante che
so oscriverà l’a o.
- Legi mazione a va: l’istante dovrà speci care a quale tolo solleva
opposizione. Come già scri o, la facoltà di presentare ricorso può compete a
par colari di eren sogge in base ai singoli casi che possono veri carsi. Così il
ricorrente potrà quali carsi come tale in quanto proprietario del veicolo, oppure
in qualità di legale rappresentante della persona giuridica a cui il veicolo è
intestato, o come trasgressore (nel caso in cui l’infrazione gli sia stata
immediatamente contestata o nel caso in cui egli abbia o emperato alla
comunicazione dei propri da secondo le modalità descri e precedentemente al
paragrafo in tolato “chi può fare ricorso), oppure come genitore o tutore del
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17 Multe: istruzioni per l’uso

minore o incapace a cui il verbale sia stato no cato, o in qualità di altro


responsabile solidale del sogge o des natario dell’ingiunzione.
- Verbale: il ricorso indicherà in evidenza per esteso gli estremi dell’a o
impugnato, ed in par colare: il numero del verbale, l’eventuale numero di
protocollo se indicato, l’indicazione del Comando o dell’U cio di appartenenza
dell’organo accertatore, la data e l’ora in cui è stata accertata la violazione,
l’ar colo (o gli ar coli) del Codice della Strada ogge o di trasgressione.
- Mo vi di illegi mità: entrando nel merito della contestazione, il ricorso recherà
precisa indicazione delle mo vazioni per le quali l’istante ri ene illegi mo il
verbale. Ogni mo vazione dovrà essere fondata su precisi principi giuridici,
norme di legge o orientamen giurisprudenziali. Per quanto forse possa apparire
scontato, è bene chiarire che mo vazioni fondate su richieste di clemenza, o di
“comune buon senso” non potranno essere ogge o di valutazione da parte
dell’autorità preposta. Le mo vazione potranno essere molteplici e variare in
base alla natura dell’infrazione contesta: alla loro disamina sarà dedicata la
seconda parte di questa tra azione.
- Udienza: è facoltà del ricorrente chiedere di essere sen to in pubblica udienza
per poter ulteriormente ar colare le proprie ragioni in contraddi orio con
l’autorità opposta. La richiesta d’udienza è una facoltà e non un obbligo. Nel caso
in cui non dovesse essere richiesta, l’u cio potrà autonomamente procedere
all’esame della contestazione. L’assenza, anche immo vata, all’udienza richiesta
in ricorso non comporta alcun e e o preclusivo, né alcuna presunzione di
rinuncia da parte del ricorrente (contrariamente a quanto previsto in materia di
ricorso al Giudice di Pace). In caso di impedimento, il ricorrente potrà chiedere
an cipatamente il di erimento dell’udienza ad una data successiva.
- Conclusioni: al termine del ricorso, l’istante dovrà rassegnare le proprie
conclusioni, avanzando le proprie concrete richieste in ordine alla declaratoria di
illegi mità del verbale ed il conseguente annullamento.
- Documen allega : al ricorso potrà essere allegato ogni documento che si
ritenga opportuno o rire a conforto delle proprie ragioni. Tali eventuali
documen allega saranno anali camente elenca e preferibilmente numera
al termine dello scri o, per una più corre a ed agevole individuazione.
- So oscrizione del ricorrente: in calce al ricorso, il ricorrente dovrà apporre la
propria rma autografa, a pena di inammissibilità della contestazione.

L’ORDINANZA PREFETTIZIA
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18 Multe: istruzioni per l’uso

Nel caso in cui l’opposizione sia stata sollevata innanzi alla prefe ura, entro
trenta giorni dalla ricezione, l’u cio avrà il compito di inoltrare il ricorso al comando di
appartenenza dell’organo che ha emesso il verbale ogge o della contestazione, a nché
ques produca i necessari elemen per l’istru oria a conferma della legi mità
dell’accertamento eseguito. A sua volta il comando di appartenenza dell’organo
accertatore dovrà ritrasme ere gli a alla Prefe ura, comple di ulteriori eventuali
elemen istru ori, entro il successivo termine di 60 giorni.
Nel successivo termine di centoven giorni dalla data di ricezione degli a , il
Prefe o, esamina il verbale, il ricorso e gli a prodo dall'u cio o comando
accertatore, sen gli interessa che ne abbiano fa a richiesta, è tenuto ad ado are,
mediante ordinanza, il provvedimento di rige o del ricorso o di archiviazione degli a .
Nel caso in cui l’istante abbia fa o richiesta per l’audizione personale, il sudde o
termine resta sospeso per tu o il periodo intercorrente tra la data di no ca del
provvedimento di ssazione dell’udienza e l’udienza medesima. L’ordinanza di
ingiunzione dovrà essere no cata al ricorrente entro il termine perentorio di
centocinquanta giorni dalla sua adozione.
Occorre evidenziare che, in caso di esito nega vo, per espressa previsione di
legge, l’ordinanza di rige o ingiungerà il pagamento di un importo non inferiore al
doppio del minimo edi ale di ogni violazione contestata nel verbale, oltre le spese del
procedimento. È appena il caso di speci care che, nel caso in cui la violazione compor
anche la decurtazione di pun , essi non subiranno comunque alcun aggravio. Pertanto,
in mol caso, sollevare opposizione innanzi al Prefe o può rappresentare un azzardo,
poiché espone il ricorrente al rischio di dover pagare un importo raddoppiato, nel caso in
cui il ricorso non venga favorevolmente considerato. Come già de o, l’aggravio della
sanzione in caso di rige o rappresenta non più una possibilità, ma una certezza, non
potendo il Prefe o decidere diversamente. Entro il termine di trenta giorni dalla no ca
dell’ordinanza di rige o il ricorrente potrà scegliere se pagare l’importo richiesto o
sollevare opposizione innanzi al Giudice di Pace. Decorso inu lmente tale termine, senza
che sia stato e e uato il pagamento, né presentato il ricorso, l’ordinanza di ingiunzione
cos tuirà tolo esecu vo per l’escussione coa va del credito.
Al contrario, potrà, tu avia, avvenire che il Prefe o riconosca la fondatezza del
ricorso e ordini l’archiviazione degli a , annullando così l’e cacia del verbale.
Dall’annullamento consegue la completa caducazione di tu gli e e del verbale, sia
per quel che a ene alla pena pecuniaria, che per quel che a ene alla decurtazione dei
pun e ad ogni altra pena accessoria.
Caso ancor più frequente – oggi meno che in passato – e che al ricorso non
faccia seguito alcuna risposta, o che la risposta giunga oltre i termini di legge. In tal caso
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19 Multe: istruzioni per l’uso

il ricorso si ha per accolto “per silenzio assenso”, al ne di non penalizzare il ricorrente


per l’inerzia dell’organo amministra vo e, secondo la ra o del de ato norma vo, per
non lasciare inde ni vamente pendente il ricorso. Proprio riponendo ducia e speranza
nella proverbiale ine cienza e lentezza della macchina burocra ca, è molto frequente
l’uso di sollevare ricorso innanzi al Prefe o (anziché innanzi al Giudice di Pace),
in azionando di domande - spesso del tu o infondate - gli u ci amministra vi, che
spesso non riescono a rispondere entro i termini. Si tra a di realtà che sono comunque
in rapida evoluzione, per cui a ualmente si riscontra siano sempre più rari i casi in cui le
ordinanze giungano oltre i termini di legge. Allo stesso modo però, come si andrà in
seguito speci cando, le ordinanze, pur giunte nei termini, sono generalmente reda e in
modo sempre più super ciale e prive di alcuna idonea mo vazione a loro sostegno.
Considerata la mole di ricorsi penden è del tu o prevedibile nonché “ siologico” che le
Prefe ure o non riescano a rispondere entro i termini o, ove riescano nell’impresa, non
riescano adeguatamente a mo vare i propri provvedimen , ricorrendo a delle mere
formule di s le. Anche contro tali provvedimen , non ha tardato ad abba ersi la scure
della Cassazione9, che ha ribadito il principio secondo cui, in caso di ricorso al Prefe o
avverso ad una sanzione amministra va ex ar coli 203 e 204 del Cds, l’ordinanza
ingiunzione di rige o deve essere, a pena di illegi mità, mo vata, sia pure
succintamente, sia in relazione alla sussistenza della violazione, sia in relazione alla
infondatezza dei mo vi allega con il ricorso. In par colare, è evidente che ove
l’ordinanza risul essere assolutamente priva di alcun riferimento alle doglianze
prospe ate nel ricorso amministra vo, e che pertanto risul essere stato semplicemente
ado ato un modulo prestampato uniforme, privo di riscontri e riferimen alla fa specie
speci ca esaminata, la funzione de a va del rimedio amministra vo resterebbe del
tu o inevasa, così rinviandosi all’esame del Giudice di Pace l’esa o componimento dei
termini della lite, con inu le dispendio di tempo e risorse da ambo le par .

9 Cass. 13 gennaio 2005 n. 519


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20 Multe: istruzioni per l’uso

IL RICORSO AL GIUDICE DI PACE

Il ricorso al Giudice di Pace è previsto dall’art. 204bis del Codice della Strada, il
quale rinvia a sua volta, per quel che riguarda le modalità di presentazione, all’art. 22
della Legge n. 689/1081, e, per quel che riguarda il procedimento, al successivo ar colo
23, della medesima legge.

PRESENTAZIONE
Il ricorso al Giudice di Pace è esperibile a condizione che non siano trascorsi oltre
trenta giorni dalla no ca del verbale e che non sia stata fra anto pagata la sanzione. Il
ricorso può essere presentato brevi manu presso l’u cio del Giudice di Pace o spedito
per posta raccomandata con ricevuta di ritorno (secondo il principio per la prima volta
introdo o dalla Sentenza n. 98/2004 della Corte Cos tuzionale). Ai ni della valutazione
della tempes vità del ricorso, dovrà aversi considerazione della data di spedizione del
plico e non della data di ricezione. Farà fede, so o tale punto di vista, il mbro postale.
Il Giudice di Pace competente è individuato in base al luogo in cui sarebbe stata
commessa la presunta infrazione. Non in tu i comuni è presente un u cio del Giudice
di Pace e, per l’individuazione degli u ci competen in relazione ai comuni che ne
fossero sprovvis , è comodo fare riferimento agli strumen di consultazione on line
messi a disposizione dal Ministero di Gius zia10.
Si tra a di una norma, questa sulla competenza territoriale, che indubbiamente
in mol casi può procurare dei disagi e limitare le e e ve possibilità di ricorso: bas
pensare alle infrazioni (o presunte tali) rilevate in luoghi di semplice passaggio, magari
sull’asse autostradale, o a quelle rela ve ad infrazioni commesse durante brevi soggiorni
di vacanza, o, ancor peggio, ad infrazioni realmente mai commesse e no cate da un
capo all’altro della penisola per un banale errore nella trascrizione della targa del veicolo
da parte dell’agente accertatore. La norme è inderogabile e non amme e accezioni e al
ricorrente che voglia adire i rimedi giudiziari non resterà altro che a rontare scomode e
costose trasferte.
Nel caso in cui il ricorrente abbia adito il Giudice di Pace non competente, ques
nel dichiarare la propria incompetenza, ai sensi dell’art. 50 c.p.c., dovrà ordinare la

10 A questo indirizzo si potrà accedere alla pagina web di riferimento per e e uare la ricerca
dell’u cio del Giudice di Pace competente per ciascun comune: h p://www.gius zia.it/gius zia/
it/mg_4.wp
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21 Multe: istruzioni per l’uso

cancellazione della causa dal ruolo con l’ordine al ricorrente di riassumerlo innanzi al
Giudice ritenuto competente, a pena dell’es nzione del Giudizio11.
In termini processuali, la presentazione del ricorso è l’a o con cui si iscrive a
ruolo la causa ed il ricorrente assume la qualità di parte a rice. Alla causa verrà
a ribuito un numero di ruolo generale, indicato con la sigla r.g. Conoscere e annotare n
da subito il numero di ruolo generale del proprio ricorso potrà rivelarsi u le nelle fasi
successive del procedimento.
Al ricorso si allega il verbale ogge o della contestazione, in originale e non in
copia. Anche in questo caso sarà necessario allegare tu o il contenuto della busta, oltre
la busta stessa, al ne di o rire prova della tempes va presentazione del ricorso. Oltre al
verbale, il ricorrente potrà eventualmente allegare ogni documento u le a su ragare le
ragioni addo e nel ricorso. Né il Codice della Strada né le altre leggi di riferimento
prevedono che oltre al ricorso (con allegato il verbale) sia fa o onere al ricorrente di
presentarne anche le copie, ma è uso delle cancellerie richiederle (generalmente tre o
cinque copie oltre l’originale secondo la prassi arbitrariamente seguita dal singolo u cio
competente).
Circa il computo dei giorni, si rinvia a quanto già descri o nel precedente
capitolo, con una doverosa ulteriore precisazione: il ricorso al Giudice di Pace, in quanto
gravame di natura giudiziaria, soggiace alle norme processuali e pertanto è sogge o al
periodo di sospensione feriale dal primo agosto al 31 agosto di ogni anno, come previsto
dalla legge 742/1969.
Prima della riforma del 2010, il Codice della Strada prevedeva a pena di
inammissibilità che il ricorso al Giudice di Pace comportasse il versamento di una
cauzione pari alla metà del massimo edi ale della sanzione in i a con il verbale ogge o
di impugnazione. La norma ha conosciuto vita breve in quanto dichiarata
incos tuzionale12 ed a ualmente è stata de ni vamente abrogata con la riformulazione
dell’art. 204bis.

IL CONTRIBUTO UNIFICATO E LA MARCA DA BOLLO

11 Art. 50 c.p.c. (Riassunzione della causa): «Se la riassunzione della causa davan al giudice
dichiarato competente avviene nel termine ssato nella sentenza dal giudice e in mancanza in
quello di sei mesi dalla comunicazione della sentenza di regolamento o della sentenza che dichiara
l’incompetenza del giudice adito, il processo con nua davan al nuovo giudice. Se la riassunzione
non avviene nei termini su indica , il processo si es ngue». Ar colo così sos tuito dalla L. 14
luglio 1950, n. 581.
12 Corte Cost. n. 114/2004
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22 Multe: istruzioni per l’uso

Malgrado, come appena accennato, non ci sia più alcuna cauzione da versare, il
procedimento di opposizione innanzi al Giudice di Pace non è comunque esente da
spese. La Legge Finanziaria 2010 ha, infa , riformato il D.P.R. 30.5.2002 n. 115 (il Testo
Unico in materia di spese di Gius zia), ricomprendendo anche le opposizioni ad
ingiunzioni amministra ve tra le materie sogge e al pagamento del contributo
uni cato. Il contributo uni cato rappresenta la tassa che an cipatamente deve pagare
chi intenda iscrivere una causa a ruolo. Alcune materie, per scelta del legislatore ne sono
esen (ad esempio, le causa di lavoro o quelle rela ve al diri o di famiglia) e no a
prima del 2010 ne erano esen anche le opposizioni alle ingiunzioni amministra ve.
Il contributo uni cato non ha un costo sso, poiché è da versare, secondo
scaglioni, in misura proporzionale al valore della causa da iscrivere. Lo scaglione minimo
è di 43,00 euro e si applica a tu e le cause aven valore non superiore al 1.100,00 euro.
Nel caso in cui l’ammontare complessivo delle sanzioni comminate dai verbali ogge o di
contestazione ecceda il limite di 1.100,00 euro, il contributo uni cato sarà da
corrispondere nella misura di 98,00 euro.
Oltre al contributo uni cato, si dovrà anche pagare la marca da bollo da 27,00
euro per i diri di cancelleria. Per la marca da bollo vale quanto appena de o per il
contributo uni cato: la si acquista presso un qualsiasi rivenditore di valori bolla e la si
appone al ricorso, come un’e che a adesiva. Fortunatamente, con nota del 28.9.10, il
Ministero della Gius zia ha dichiarato che la marca da bollo è dovuta solo per le
opposizioni alle sanzioni amministra ve il cui valore sia superiore a 1.033,00 euro.
Sia il contributo uni cato che l’eventuale marca da bollo saranno da acquistare
telema camente a raverso il portale pagoPA.
In calce al ricorso, ai ni della corre a iscrizione a ruolo, è sempre opportuno
indicare il valore della causa e la misura del ricorso versato.

IL RICORSO
È opportuno ripetere che il ricorso è a tu gli e e un a o giuridico, con cui
viene incardinata una vera e propria causa, avente come par il ricorrente (parte a rice)
e l’amministrazione opposta che ha accertato l’infrazione (parte convenuta), e come
ogge o la richiesta di annullamento del verbale.
Nella sua redazione è, pertanto, sempre preferibile rispe are alcuni precisi
formalismi. Sebbene non vi sia alcuna norma scri a che la imponga, la prassi
generalmente seguita è quella di da loscrivere il ricorso su carta semplice, rispe ando i
margini e la distanza tra le righe dei comuni fogli protocollo. Pur senza eccedere con
espressioni enfa che, è bene assumere un tono persuasivo, senza tu avia delegi mare
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23 Multe: istruzioni per l’uso

gratuitamente e genericamente l’operato delle autorità occorse nell’errore di aver


reda o un verbale di cui si intende argomentare l’illegi mità.
Il ricorso dovrà essere ar colato nel modo che segue:
- Intestazione dell’U cio Giudiziario competente (ad esempio: U cio del Giudice
di Pace di Roma);
- Quali ca dell’a o (quindi, in questo caso, Ricorso ex art. 204bis del Codice della
Strada);
- Indicazione del ricorrente (le cui generalità saranno declinate secondo le
istruzioni già illustrate circa il ricorso al Prefe o. In par colare, il ricorrente dovrà
indicare un luogo di elezione del domicilio, sito nel comune in cui ha sede il
Giudice di Pace. In caso di mancata indicazione del domicilio ele vo, gli a
della procedura saranno no ca mediante deposito in cancelleria o mediante
fax o posta ele ronica ai recapi indica in ricorso);
- Indicazione dell’amministrazione opposta (a norma dell’art. 204bis, comma IV
bis, del Codice della Strada, «La legi mazione passiva nel giudizio di cui al
presente ar colo spe a al prefe o, quando le violazioni opposte sono state
accertate da funzionari, u ciali e agen dello Stato, nonché da funzionari e
agen delle Ferrovie dello Stato, delle ferrovie e tranvie in concessione e
dell'ANAS; spe a a regioni, province e comuni, quando le violazioni sono
state accertate da funzionari, u ciali e agen , rispe vamente, delle regioni,
delle province e dei comuni») .
- Premessa dei fa che hanno preceduto il procedimento di opposizione, in cui il
ricorrente avrà modo di speci care il tolo della propria legi mazione a va
(proprietario del veicolo, legale rappresentante della persona sica intestataria
del veicolo, tutore o genitore dell’incapace o del minore, ecc) e gli estremi del
verbale opposto (numero di verbale, eventuale numero di protocollo, organo
accertatore, data e ora della presunta infrazione, ar colo violato, data di no ca
del verbale);
- Indicazione delle ragioni per le quali si ri ene che il verbale sia illegi mo (sui
possibili mo vi di nullità verterà la restante parte della tra azione);
- Istanza di sospensione della sanzione: come disposto dal comma III ter dell’art.
204bis del Codice della Strada, l’opposizione non sospende l’esecuzione del
provvedimento, salvo che il Giudice, concorrendo gravi e documenta mo vi,
con ordinanza mo vata, disponga diversamente in occasione della prima
udienza di comparizione in contraddi orio tra le par . Se il ricorso con ene
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24 Multe: istruzioni per l’uso

istanza di sospensione del provvedimento impugnato, l’udienza di comparizione


deve essere ssata dal giudice entro ven giorni dal deposito dello stesso;
- Rassegna delle conclusioni, in cui il ricorrente potrà fare richiesta a nché il
Giudice di Pace voglia, in primo luogo, disporre l’udienza di comparizione delle
par , ed annullare il verbale; in subordine il ricorrente potrà chiedere che,
nell’ipotesi di rige o, il Giudice di Pace voglia confermare la sanzione originaria
pari al minimo edi ale senza alcun aggravio;
- Richieste istru orie ed elencazione dei documen allega al ricorso;
- So oscrizione con rma autografa;
- Valore della causa e del contributo uni cato versato;

IL PROCEDIMENTO
Il procedimento di opposizione innanzi al Giudice di Pace è regolato in parte
dalla Legge 689/1981 e, per quel che residua, dalle norme del Codice di Procedura Civile.
Dopo il deposito (e quindi l’iscrizione a ruolo) del ricorso, il Giudice di Pace dovrà
ssare l’udienza per la comparizione delle par , con provvedimento che sarà no cato a
cura della cancelleria.
Tra il giorno di no cazione del provvedimento di ssazione dell’udienza e
l’udienza stessa dovrà intercorrere un termine libero di almeno trenta giorni (o sessanta
se il ricorrente risiede all’estero). A norma del nuovo comma 3bis dell’art. 204 bis del
Codice della Strada, nel caso in cui il ricorso contenga istanza di sospensione della
esecu vità della sanzione, il giudice di pace dovrà ssare l’udienza di comparizione entro
ven giorni dalla data del deposito del ricorso.
Giova, ad ogni buon conto, rammentare che tali termini sono da considerarsi
semplicemente ordinatori13 e che, quindi, presumibilmente il loro puntuale rispe o
troverà scarsa applicazione, considerato il carico di lavoro normalmente incombente sui
giudici di pace.
L’amministrazione opposta dovrà cos tuirsi in giudizio, mediante il deposito della
propria comparsa e di eventuali documen , almeno dieci giorni prima dell’udienza di
comparizione.
L’art. 23 della Legge 689/1981 prevede sia fa o obbligo al ricorrente di
presentarsi in udienza, salvo legi mo e documentato impedimento, ritenendo che la

13 Art. 152 c.p.c. (Termini legali e termini giudiziari): «I termini per il compimento degli a del
processo sono stabili dalla legge; possono essere stabili dal giudice anche a pena di decadenza,
soltanto se la legge lo perme e espressamente.
I termini stabili dalla legge sono ordinatori, tranne che la legge stessa li dichiari espressamente
perentori».
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25 Multe: istruzioni per l’uso

sua eventuale assenza sia da intendersi come implicito a o di rinuncia all’opposizione. In


caso di assenza del ricorrente, pertanto, il Giudice eme erà ordinanza di convalida del
verbale ed il ricorso resterà improdu vo di e e . La norma in ques one pone,
pertanto, una evidente disparità di tra amento tra le par del giudizio, ponendo
l’obbligo di presenza solo a carico dell’istante. Tale disparità è stata temperata
dall’intervento della Corte Cos tuzionale che ha dichiarato l’illegi mità del comma V,
dell’art. 23 della Legge 689/1981 nella parte in cui prevede che il Giudice di Pace
convalidi il provvedimento opposto in caso di ingius cata assenza del ricorrente, anche
quando l’illegi mità del provvedimento risul manifestamente dal ricorso e dalla
documentazione o erta in giudizio.
Giunto il giorno dell’udienza, il ricorrente dovrà presentarsi innanzi al Giudice di
Pace designato dall’u cio, personalmente o delegando un proprio conoscente.
La delega potrà essere reda a seguendo il modello pubblicato nel formulario,
nel capitolo a seguire.
Generalmente il biglie o di cancelleria con ene tu e le informazioni necessarie
per poter agevolmente individuare l’aula ed il giudice. Una volta giun in udienza, la
prima azione da compiere è rinvenire il fascicolo rela vo alla propria causa e accodarsi al
turno in a esa della discussione. Nel fra empo può essere u le iniziare a scrivere il
proprio verbale sul foglio protocollo presente nel fascicolo, anche se in mol casi, per
maggiore rapidità, i giudici u lizzano dei prestampa che compilano essi stessi al
momento. Ad ogni buon conto, nel caso dovesse tornare u le, per il testo da trascrivere
sul verbale si potrà avere a riferimento il modello pubblicato nel formulario, nel capitolo
a seguire.
Se presente, anche l’amministrazione opposta, in persona del funzionario
delegato per l’udienza, darà a o a verbale della propria presenza e ar colerà le proprie
richieste. A seguito della discussione, in calce al verbale, il Giudice di Pace annoterà il
proprio provvedimento. La discussione si risolve spesso in un paio di minu , durante i
quali il ricorrente avrà modo di illustrare al Giudice le ragioni del proprio ricorso e le
mo vazioni per cui ri ene che il verbale ogge o di contestazione sia da annullare.
Generalmente, il Giudice addiviene alla propria decisione a seguito della prima ed unica
udienza, ma nulla impedisce che possano esserci dei rinvii, nel caso in cui ritenga di
dover svolgere a vità istru orie per meglio delineare la ques one o per concedere alle
par un termine entro cui produrre memorie ulteriori.
Per a vità istru oria si intende l’acquisizione di qualsiasi mezzo possa ritenersi
u le a meglio circostanziare i fa accadu e quindi ad orientare il convincimento del
giudice. L’acquisizione di mezzi istru ori può essere domandata dalle par o disposta
d’u cio dire amente dal giudice.
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26 Multe: istruzioni per l’uso

In estrema sintesi, i possibili mezzi istru ori sono i seguen : libero interrogatorio
dell’opponente o del materiale trasgressore che ne faccia richiesta, nel caso in cui ques
sia assis to da un legale, a nché, dire amente dalla viva voce del sogge o
concretamente coinvolto il giudice possa acquisire nuovi elemen di valutazione;
escussione tes moniale degli agen accertatori o di altri sogge indica dalle par ;
ispezione di cose o persone, ex art. 118 e 258 e ss. C.p.c.; acquisizione di a o
documen (ad esempio il rapporto con gli a rela vi all’accertamento).
L’assunzione di mezzi di prova rappresenta una fase assolutamente delicata del
procedimento, poiché dovrà essere volta non semplicemente e dire amente a negare la
veridicità del verbale, ma a prospe are all’organo giudicante un ordine delle cose
ipote camente di erente rispe o a quanto supposto dall’agente accertatore, non per
una volontaria mis cazione dei fa accadu , ma per un pur sempre possibile errore
cogni vo o perce vo circa la dinamica delle circostanze occorse. In altri termini, la tesi
difensiva nell’acquisizione dei mezzi istru ori, non dovrà volgere alla conclusione per cui
a ermare che “quel che è scri o nel verbale non corrisponde al vero”, poiché, se tale
volesse essere la conclusione, di erente dovrebbe essere il rimedio giudiziario di cui
servirsi: la parte dovrebbe infa sollevare incidentalmente (cioè nel corso del giudizio)
una querela di falso con cui imputare all’agente accertatore il reato di falso in a o
pubblico, per aver reda o un a o pubblico contenente a ermazioni mendaci.
Diversamente, negare semplicemente la veridicità delle a estazioni verbalizzate si
rivelerebbe assolutamente infru uoso, poiché la parola del pubblico u ciale gode di
fede privilegiata, e l’organo giudicante, tra le due opposte tesi, non potrà fare altro che
a enersi a quella consacrata nel verbale. Nello svolgimento delle a vità istru orie, il
ricorrente non dovrà, inoltre, mai trascurare un importante principio (questa volta a lui
favorevole): l’onere della prova incombe non sull’opponente ma sull’amministrazione
opposta. Come più volte precisato dalla Suprema Corte di Cassazione, l'opposizione
all'ordinanza-ingiunzione irroga va di una sanzione amministra va può, infa ,
consistere anche nella semplice contestazione della pretesa della P.A. In altre parole, nel
rapporto processuale che si instaura con il ricorso, le par di a ore e convenuto sono
formalmente inver te, gravando esclusivamente sull'amministrazione (parte a rice in
senso sostanziale) l'onere di dimostrare il fondamento della propria pretesa di credito.
Non potrebbe, in e e , essere altrimen : sarebbe contrario ai più elementari principi
giuridici a ribuire all'ingiunto l'onere di o rire prova nega va che dimostri la propria
estraneità ai fa contesta gli. Sulla scorta di tali brevi osservazioni, si precisa che la
prova di cui l'Amministrazione dovrà render conto dovrà riguardare i fa non al
momento a uale, ma a quello in cui si assumerebbe essere stata commessa la presunta
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27 Multe: istruzioni per l’uso

infrazione14. Come ha avuto modo di chiarire la Suprema Corte: «la mancata produzione
da parte dell’autorità opposta (delle produzioni richieste) non può non cos tuire un
decisivo elemento di giudizio, idoneo a su ragare la sussistenza del fa o sul quale
l’opponente ha fondato l’eccezione»; e ancora: «la contestazione della idoneità della
fonte di prova in tema di sanzione amministra ve per eccesso di velocità so opone la
P.A. all’onere di integrare la documentazione sul punto». Si potrà, quindi, me ere
semplicemente in dubbio ogni circostanza non immediatamente rinvenibile dalla dire a
le ura del verbale, a nché l’amministrazione sia posta nella condizione di dover
produrre i necessari rilievi vol a garan re che l’accertamento dell’infrazione e il
susseguente procedimento di emissione della sanzione siano avvenu nel preciso e
puntuale rispe o della norma va vigente. Qualora, l’a vità processuale svolta
dall’amministrazione non consenta di addivenire alla piena ed assoluta certezza circa i
fa contesta al ricorrente, il giudice potrà valutare le prove insu cien a su ragare la
responsabilità del presunto trasgressore ed annullare il verbale, anche in ossequio al
principio “in dubio pro reo”15. Nel caso in cui la decisione vertesse su speci che
ques oni estranee alle conoscenze e competenze del giudice, ques potrebbe disporre
(d’u cio o su istanza di parte) una consulenza tecnica d’u cio ai sensi dell’art. 191 c.p.c.
La consulenza potrebbe ad esempio riguardare la veri ca del corre o funzionamento di
un disposi vo per la rilevazione delle infrazioni (come un autovelox) e richiedere,
pertanto, l’intervento di un perito o di un tecnico che sia in grado e sia abilitato ad
e e uare gli opportuni rilievi.
Al termine dell’udienza (della prima o di quella conclusiva, dopo che sia stato
e e uato l’eventuale espletamento dei mezzi istru ori), il Giudice darà le ura del
disposi vo della sentenza. La sentenza sarà infa successivamente pubblicata (e se ne
potrà eventualmente chiedere copia presso l’apposito u cio), ma n da subito le par
saranno messe a conoscenza dell’esito della causa.
La decisione potrà ovviamente essere favorevole al ricorrente e quindi
comportare l’annullamento del verbale o, al contrario, potrà essere sfavorevole e
determinarne la convalida. In caso di accoglimento, il ricorrente non dovrà fare altro che
limitarsi a non pagare. Decorsi sei mesi dalla data della pubblicazione della sentenza, si
sarà anche prescri o il termine entro cui l’amministrazione opposta potrà
eventualmente sollevare appello in Tribunale. Qualora volesse abbreviare tale termine, il

14 Cass. 10 febbraio 1999 n. 1122


15 Art. 530, comma III, c.p.p.: «Se vi è la prova che il fa o è stato commesso in presenza di una
causa di gius cazione [ 50-54 c.p.] o di una causa personale di non punibilità ovvero vi è dubbio
sull'esistenza delle stesse, il giudice pronuncia sentenza di assoluzione a norma del comma 1».
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28 Multe: istruzioni per l’uso

ricorrente potrebbe no care copia della sentenza alla controparte, così riducendo a
trenta i giorni per un’eventuale impugnazione della sentenza e poter prima rare un
sospiro di sollievo. Salvo rare eccezioni, la no ca della sentenza favorevole per
l’abbreviazione dei termini di appello, rappresenta una premura eccessiva, poiché, sono
davvero pochi i casi in cui l’amministrazione può avere un e e vo interesse ad
a rontare un giudizio di secondo grado. Nel malaugurato caso in cui, invece, il ricorso
abbia esito nega vo e por alla convalida del verbale, il ricorrente avrà trenta giorni per
pagare la sanzione (o a sua volta valutare l’ipotesi di impugnare la sentenza con appello
in tribunale). A norma del comma V, dell’art. 204bis del Codice della Strada, in caso di
rige o, il giudice di pace non può applicare una sanzione inferiore al minimo edi ale
stabilito dalla legge per la violazione accertata. In altri termini, è lasciata facoltà al
giudice di valutare se aggravare l’importo della sanzione o confermarla nel suo originario
ammontare, senza che il ricorrente abbia a pa re alcuna maggiorazione. Sebbene,
quindi, la norma non escluda la possibilità che il giudice di pace possa raddoppiare la
sanzione in caso di rige o, la linea tendenzialmente seguita è quella di a enersi
semplicemente al minimo edi ale.
Resta, in ne, da considerare che il giudice potrebbe condannare la parte
soccombente alla completa refusione delle spese di giudizio: anche questa è una ipotesi
possibile, ma assolutamente marginale. Nel bene o nel male, sia ch il ricorso venga
accolto o rige ato, i giudici sono tendenzialmente molto res i ad addossare su una delle
par l’integrale pagamento delle spese legali. Secondo l’espressione più comunemente
u lizzata, le spese legali vengono “compensate tra le par ”, e cioè ognuno pagherà le
proprie (ovvero, nel caso in cui non ci si sarà avvalsi della difesa tecnica di un avvocato,
nulla si avrà da pagare).

RICORSO AL GIUDICE DI PACE CONTRO L’ORDINANZA PREFETTIZIA


L’art. 205 del Codice della Strada prevede che si possa fare ricorso innanzi al
Giudice di Pace anche contro l’ordinanza ingiunzione di pagamento di una sanzione
amministra va pecuniaria, entro il termine di trenta giorni dalla no ca della stessa (o
sessanta se il ricorrente risiede all’estero). Ciò signi ca che, nel caso in cui il verbale sia
stato opposto mediante ricorso al prefe o e ques lo abbia rige ato, il ricorrente può
contestare l’ordinanza di rige o proponendo ricorso al giudice di pace, entro il termine
di trenta giorni a par re dalla data in cui ha ricevuto l’ordinanza. Il nuovo ricorso potrà,
pertanto avere ad ogge o sia le doglianze rivolte alla contestazione del verbale, sia
quelle rela ve alla contestazione dell’ordinanza prefe zia.
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29 Multe: istruzioni per l’uso

Come già visto in precedenza, anche in questo caso il termine per la


presentazione del ricorso è sogge o al periodo di sospensione feriale, come prevista
dalla Legge 742/1969, qualora i trenta giorni dovessero cadere a cavallo tra il primo e il
trentuno agosto.
Circa i mo vi per cui si potrà contestare il verbale, più di usamente si dirà nel
successivo capito. In questa sede analizziamo brevemente i due semplici principali
mo vi, per cui si ri ene si possa eventualmente contestare l’ordinanza prefe zia:
No ca oltre i termini: come già de o in precedenza, il prefe o è tenuto ad
eme ere l’ordinanza entro 210 giorni (o 180 giorni nel caso in cui il ricorso sia stato
indirizzato alla polizia municipale) dalla ricezione del ricorso e a no carla entro i
successivi 150 giorni. Qualora ques termini non siano rispe a , il ricorso è da
considerarsi accolto per silenzio assenso e l’ordinanza no cata tardivamente sarà
annullabile. È opportuno precisare, che la no ca si ha per perfezionata
tempes vamente a condizione che sia consegnata entro i termini dall’u cio all’ente
preposto per la no ca, a nulla rilevando che giunga al des natario oltre la scadenza.
Questo principio è stato sancito già a par re dalla Corte Cos tuzionale16, secondo cui il
momento in cui la no ca si deve considerare perfezionata per il no cante deve
dis nguersi da quello in cui essa si perfeziona per il des natario e che in par colare: «è
palesemente irragionevole, oltre che lesivo del diri o di difesa del no cante, che un
e e o di decadenza possa discendere - come nel caso di specie - dal ritardo nel
compimento di un'a vità riferibile non al medesimo no cante, ma a sogge diversi
(l'u ciale giudiziario e l'agente postale) e che, per ciò, resta del tu o estranea alla sfera
di disponibilità del primo».
Sul punto si è espressa anche la Corte di Cassazione17: «(…) deve ritenersi
operante nell'ordinamento vigente un principio generale secondo il quale, qualunque sia
la modalità di trasmissione, la no ca di un a o processuale, almeno quando debba
compiersi entro un determinato termine, si intende perfezionata, dal lato del richiedente,
al momento dell'a damento dell'a o all'u ciale giudiziario che funge da tramite
necessario del no cante nel rela vo procedimento vincolato».
Ordinanza priva di mo vazione: l’ordinanza prefe zia è da ritenersi nulla nel
caso in cui risul essere priva di mo vazioni che ne gius chino il rige o. Come anche
recentemente confermato dalla Corte di Cassazione, con la sentenza n. 519 del 13
gennaio 2005, in caso di ricorso al Prefe o avverso ad una sanzione amministra va ex
ar coli 203 e 204 del Cds, l’ordinanza ingiunzione di rige o deve essere, a pena di

16 Corte Cost. n. 477/ 2002


17 Cass. 26 luglio 2004 n. 13970
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30 Multe: istruzioni per l’uso

illegi mità, mo vata, sia pure succintamente, sia in relazione alla sussistenza della
violazione, sia in relazione alla infondatezza dei mo vi allega con il ricorso. Pertanto, è
nulla l’ordinanza priva di alcun riferimento alle doglianze prospe ate nel ricorso
amministra vo, e risul essere stato semplicemente ado ato un modulo prestampato
uniforme e senza alcun riferimento al caso esaminato. Come so olineato dalla Suprema
Corte, la ra o della norma va in esame è quella di risolvere, per quanto possibile, le
controversie di tale natura in sede amministra va, de azionando l’accesso alla
giurisdizione. Questo scopo resterebbe, viceversa frustrato ove si negasse ogni rilievo
all’obbligo di su ragare le decisioni con idonee mo vazioni che tengano conto delle
ragioni del rige o e della infondatezza delle avverse doglianze.

IN SINTESI

Fare ricorso innanzi al Giudice di Pace è abbastanza semplice, la procedura non


richiede par colari conoscenze giuridiche ed il ricorrente potrà svolgere
autonomamente la sua difesa senza la necessità del patrocinio di un avvocato.
Per poter fare ricorso, so o il punto di vista procedurale, è necessario aver ben
presente pochi elemen :
• il Giudice di Pace competente è quello del luogo in cui sarebbe avvenuta la presunta
infrazione;
• il termine per la presentazione del ricorso è di trenta giorni dalla no ca del verbale
(a cui dovranno aggiungersi ulteriori trentuno giorni nel caso in cui il termine cada
nel periodo compreso tra il primo ed il trentuno agosto di ogni anno);
• Al ricorso dovrà essere apposto un contributo uni cato da 43,00 euro (per sanzioni
non superiori ai 1.100,00 euro) una marca da bollo da 27,00 euro (per sanzioni
superiori ai 1.033,00 euro);
• dopo aver presentato il ricorso, a distanza di qualche mese, il ricorrente dovrà
presentarsi in udienza. La data del'udienza sarà comunicata mediante no ca di
biglie o di cancelleria presso il domicilio indicato dal ricorrente. Presentarsi in
udienza è obbligatorio, pena il rige o del ricorso. Non è necessario che il ricorrente
si presen personalmente, potendo inviare in sua vece anche un proprio delegato,
munito di delega scri a e copia del documento di riconoscimento;
• il ricorrente non dovrà mai pagare la sanzione comminata nel verbale, prima che il
Giudice di Pace abbia emanato la sentenza, pena l'improcedibilità del ricorso;
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31 Multe: istruzioni per l’uso

• in caso di rige o del ricorso, qualora il ricorrente ritenga illegi ma la sentenza,


potrà fare appello in Tribunale, ma non potrà presentare un nuovo ricorso, né al
Giudice di Pace, né al Prefe o;
• in caso di rige o del ricorso, è possibile che il Giudice possa aggravare l'importo
della sanzione, ma si tra a di casi assolutamente rari. Il più delle volte, il Giudice si
limita a confermare la sanzione nel suo importo originario.

Per quanto riguarda il ricorso innanzi al prefe o è bene ricordare che:


• La Prefe ura competente è quella del luogo in cui sarebbe avvenuta la presunta
infrazione;
• il termine per la presentazione del ricorso è di sessanta giorni dalla no ca del
verbale;
• Nel ricorso al Prefe o, è a discrezione dell'istante richiedere o meno la ssazione
dell'udienza;
• Il ricorrente non dovrà mai pagare la sanzione comminata nel verbale, prima che il
Prefe o abbia emanato l'ordinanza di rige o, pena l'improcedibilità del ricorso;
• La presentazione del ricorso è esente da qualsiasi spesa, tassa, tributo, sull'a o non
sono da apporre marche, diri o contribu ;
• In caso di rige o del ricorso, qualora il ricorrente ritenga illegi ma l'ordinanza, potrà
fare ricorso innanzi all'autorità giudiziaria entro il termine di trenta giorni dalla
no ca dell'ordinanza;
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32 Multe: istruzioni per l’uso

DOMANDE FREQUENTI

Quali sono i termini per poter presentare ricorso?


Il termine entro cui è possibile fare ricorso è di 30 giorni innanzi al Giudice di
Pace e di 60 giorni innanzi al Prefe o. Nel caso di ricorso spedito per posta, l’ul mo
giorno u le è quello della spedizione e non quello della ricezione. Il termine inizia a
decorrere dal giorno dell’infrazione, nel caso di contestazione immediata, o dalla no ca
del verbale, in caso di mancata contestazione immediata. Tali termini vanno computa
giorno per giorno, compresi i giorni fes vi, intendendosi per 30 e 60 giorni non un mese
e due mesi, ma esa amente 30 e 60 giorni.

Quali sono le condizioni per poter presentare ricorso?


Il ricorso può essere presentato a condizione che non sia decorso il termine per
l'opposizione (30 o 60 giorni dalla no ca, vedi sopra) e che non sia stato già e e uato
il pagamento della sanzione.

Posso fare ricorso anche se nel fra empo ho già pagato la sanzione?
No. Il pagamento della sanzione preclude la possibilità del ricorso.

La procedura per la contestazione di una multa, comporta spese o cauzioni da pagare?


La presentazione del ricorso al Prefe o è esente da qualsiasi spesa. La
presentazione del ricorso al Giudice di Pace comporta invece il pagamento del contributo
uni cato di 43,00 euro (solo nel caso straordinario in cui la sanzione sia di importo
superiore ai 1.033,00 euro sarà anche dovuta la marca da bollo da 27,00 euro).

Conviene presentare ricorso al Prefe o o al Giudice di Pace?


Contro un verbale di accertamento di infrazione al Codice della Strada può
essere presentato ricorso alterna vamente al Prefe o o al Giudice di Pace. Il nostro
consiglio è di proporre sempre prima ricorso al Prefe o e, solo nel caso in cui dovesse
andare male, di rivolgersi al Giudice di Pace.
I ricorsi possono essere presenta sia al Prefe o che al Giudice di Pace, ma non
ad entrambi contemporaneamente.

Perché riteniamo sia preferibile proporre ricorso innanzi al Prefe o?


Riteniamo sia preferibile sollevare l’opposizione innanzi al prefe o per almeno
qua ro ragioni, che così possiamo sinte camente individuare:
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33 Multe: istruzioni per l’uso

- due possibilità sono meglio di una: Proponendo ricorso al Prefe o sarà possibile, nel
malaugurato caso di rige o, presentare un nuovo ricorso al Giudice di Pace. Viceversa, la
dire a proposizione del ricorso al Giudice di Pace preclude la possibilità di sollevare
opposizione innanzi al Prefe o, nel caso in cui il ricorso avesse esito nega vo.
- è più semplice: Fare ricorso al Prefe o anziché al Giudice di Pace è più semplice, poiché
è molto più elementare il procedimento da seguire: il ricorrente dovrà infa
semplicemente inviare il ricorso tramite raccomandata e a endere la successiva no ca
del provvedimento prefe zio, con cui sarà disposto l'accoglimento o l'annullamento del
ricorso.
- ci sono maggiori probabilità di accoglimento: Fare ricorso al Prefe o anziché al Giudice
di Pace presenta maggiori probabilità di accoglimento, dal momento che il Prefe o è
tenuto ad eme ere il suo provvedimento entro il termine massimo di 210 giorni (il
Giudice di Pace non è invece sogge o ad alcun termine per l'emissione della sentenza).
- Non ci sono spese: Fare ricorso al Prefe o anziché al Giudice di Pace non comporta
alcuna spesa, poiché il ricorrente dovrà semplicemente inviare la raccomandata contente
il ricorso, senza dovervi apporre alcuna marca da bollo né contributo uni cato.

Nel caso in cui il ricorso dovesse essere rige ato, la sanzione resterà la stessa o potrà
aumentare?
Rispondiamo citando dire amente quel che prevede la norma va vigente.
L'art. 204 del Codice della Strada (Provvedimen del prefe o) dispone
chiaramente:
«ll prefe o se ri ene fondato l'accertamento ado a ordinanza mo vata con la
quale ingiunge il pagamento di una somma determinata, nel limite non inferiore al
doppio del minimo edi ale per ogni singola violazione».
L'art. Art. 204-bis (Ricorso al giudice di pace), invece, così testualmente recita:
«Fermo restando il principio del libero convincimento, nella determinazione della
sanzione, il giudice di pace non può applicare una sanzione inferiore al minimo edi ale
stabilito dalla legge per la violazione accertata».
Quindi, in caso di rige o, il prefe o è tenuto a raddoppiare la sanzione, mentre il
giudice di pace può applicare la sanzione che ri ene più adeguata, ma non può applicare
un sanzione inferiore al minimo. Nella prassi, salvo rarissime eccezioni, il Giudice di Pace,
in caso di rige o, si limita a confermare la sanzione nel suo importo minimo.

Per contestare il verbale avrò bisogno dell’assistenza di un legale o potrò provvedere a


tu o da solo?
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34 Multe: istruzioni per l’uso

Per le opposizioni alle ingiunzioni amministra ve è consen ta la difesa in


proprio, senza la necessaria assistenza di un avvocato, sia che si faccia ricorso al prefe o
che al giudice di pace.

Come va presentato il ricorso?


Il ricorso potrà essere inviato per posta raccomandata (con avviso di
ricevimento) o presentato personalmente a mani presso l’u cio.
Nel caso in cui si intenda presentare ricorso al prefe o, l’a o può essere inviato
dire amente alla Prefe ura territorialmente competente oppure all'u cio o al comando
al quale appar ene l'organo accertatore.
Al ricorso si dovrà allegare (spillare dietro) il verbale in copia, conservandone
l'originale in caso di necessità.

Cosa succede dopo la presentazione del ricorso (in caso di ricorso presentato al
Prefe o)?
Dopo aver presentato il ricorso (personalmente presso la Prefe ura o
spedendolo via posta raccomandata), non si dovrà fare altro che a endere che il Prefe o
lo esamini e che no chi successivamente il suo provvedimento presso il luogo di
residenza del ricorrente. Se il provvedimento è di accoglimento del ricorso, il verbale è
annullato. In caso invece di rige o, il ricorrente potrà scegliere se pagare la sanzione o
presentare un successivo ricorso innanzi al Giudice di Pace.
L'udienza è prevista solo nel caso in cui sia lo stesso ricorrente a chiederla nel
ricorso. La mancata richiesta di udienza non in uisce comunque sull'esito del ricorso.
Pertanto, una volta spedito il ricorso, la procedura si conclude senza alcun'altra
necessaria a vità.

Entro che termine il Prefe o è tenuto a rispondere?


Il Prefe o è tenuto ad ado are il provvedimento (di accoglimento o rige o)
entro 120 giorni, che decorrono dalla data di ricezione degli a da parte dell'u cio che
ha elevato la multa. L'u cio che ha elevato la multa ha a sua disposizione 60 giorni per
trasme ere alla Prefe ura il ricorso unitamente alla documentazione necessaria per
l'istru oria. Nel caso in cui il ricorso sia presentato al Prefe o, è da sommare l'ulteriore
termine di 30 giorni a disposizione del Prefe o per inviare il ricorso e richiedere la
documentazione all'u cio che ha elevato la multa. L'ordinanza deve essere no cata
entro 150 giorni dall'adozione.
In sintesi:
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35 Multe: istruzioni per l’uso

- nel caso in cui il ricorso sia presentato all'organo che ha emesso il verbale: 60 giorni
(per la trasmissione al Prefe o del ricorso e della documentazione) + 120 giorni (per
l'adozione del provvedimento da parte del Prefe o) + 150 giorni (per la no ca del
provvedimento al ricorrente da parte della Prefe ura);
- nel caso in cui il ricorso sia presentato alla Prefe ura: 30 giorni (per la richiesta
all'organo che ha emesso la multa, da parte della prefe ura, dei documen necessari
all'istru oria) + 60 giorni (per la trasmissione al Prefe o della documentazione) + 120
giorni (per l'adozione del provvedimento da parte del Prefe o) + 150 giorni (per la
no ca del provvedimento al ricorrente da parte della Prefe ura).
Tali termini sono perentori, ma si cumulano tra loro ai ni della considerazione di
tempes vità dell'adozione dell'ordinanza.

In caso di ricorso al Giudice di Pace, qual è la procedura da seguire?


A distanza di un numero variabile di giorni (si tra a di qualche se mana, o
qualche mese), il Giudice esaminerà preliminarmente il ricorso e convocherà l’istante
presso l’u cio. La convocazione avverrà mediante la no ca di un “biglie o di
cancelleria”. Il biglie o di cancelleria sarà no cato presso il luogo di elezione del
domicilio indicato nel ricorso, purché sito nel comune in cui ha sede l'u cio del giudice
di pace competente. Proprio per questo, per il caso in cui la residenza del ricorrente sia
in altro comune rispe o a quello in cui ha sede l'U cio del Giudice di Pace, nei ricorsi
che predisponiamo indichiamo sempre anche il luogo di elezione del domicilio. In base
alle ul me modi che apportate al codice di procedura civile, la no ca potrà avvenire
anche tramite fax o posta ele ronica. In ogni caso, l'eventuale mancata no ca del
biglie o di cancelleria non comporta alcun problema: sarà su ciente che il ricorrente
torni, a distanza di circa un mese, presso l'u cio per veri care la data di ssazione
dell'udienza. In base al carico di lavoro dei singoli u ci giudiziari, l'udienza potrà essere
ssata a distanza di qualche mese (generalmente nei piccoli comuni) o anche a distanza
di circa un anno (in ci à come Milano, Roma, Napoli, ecc.). Nel biglie o di cancelleria
sarà indicato il nome del giudice, la sezione, la data e l’ora di comparizione. All’udienza,
l’istante potrà presentarsi personalmente o delegando un familiare o una persona di
ducia. In caso di accoglimento del ricorso, il giudice dichiarerà la nullità della sanzione
esonerando così l’ingiunto dall’obbligo di pagamento.
Nell'udienza il ricorrente non dovrà fare altro che riportarsi a quanto scri o nel
ricorso, chiedendone l’accoglimento. Il Giudice esaminerà il verbale (o la cartella
esa oriale), leggerà il ricorso, ascolterà le par se richiesto o ritenuto necessario e
deciderà se accogliere o meno l'istanza.
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36 Multe: istruzioni per l’uso

Guidavo l'auto di proprietà di un conoscente. A distanza di mesi al proprietario


dell'auto è arrivato il verbale di una multa. Posso fare ricorso dire amente io in qualità
di conducente?

No. In ques casi, l'unico sogge o legi mato alla presentazione del ricorso è il
proprietario del veicolo (in quanto unico des natario della sanzione). Il conducente può
presentare ricorso a suo nome solo quando l'infrazione gli sia stata contestata
immediatamente e gli sia stato rilasciato il verbale in cui siano riportate le sue generalità.

Pur avendo presentato il ricorso, devo inviare la comunicazione con i da del


conducente?
In linea teorica, dal momento che la pendenza del ricorso interrompe il normale
decorso dei termini per l'applicazione della sanzione, non dovrebbe essere necessario
e e uare alcuna comunicazione, nché il Giudice non avrà deciso se accogliere o
rige are il ricorso. Tu avia, per non correre il rischio di ricevere ugualmente la sanzione
per la mancata comunicazione dei da , consigliamo comunque di inviare il modulo al
comando di polizia competente.

Come fare ricorso contro una cartella esa oriale?


Il termine per la presentazione del ricorso contro una cartella esa oriale è di 30
giorni dalla no ca della stessa. Il ricorso va presentato al Giudice di Pace del luogo in
cui sarebbe avvenuta l'infrazione a cui la cartella si riferisce. Il ricorso può essere
presentato personalmente presso l'u cio o inviato tramite raccomandata con ricevuta di
ritorno, in cinque copie più l'originale. Al ricorso dovrà essere allegata la cartella
esa oriale in originale. Dopo aver presentato il ricorso, il ricorrente dovrà a endere la
comunicazione della data di ssazione dell'udienza a cui dovrà presentarsi. In udienza il
Giudice di Pace deciderà se accogliere o meno il ricorso.
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37 Multe: istruzioni per l’uso

LE MOTIVAZIONI DEL RICORSO

I VIZI PIÙ COMUNI

Analizziamo in questa sezione i vizi che più di frequente si possono riscontrare


nell’analisi di un verbale, a prescindere dal po di infrazione contestata. Si tra a di
argomentazioni su cui già si è espressa più volte la giurisprudenza di merito e di
legi mità, con orientamen spesso tra loro contraddi ori. La premessa di merito con
cui ci accingiamo a tra are l’argomento, a ene alla prospe va che si vorrà assumere:
non guarderemo, infa , alle singole ques oni con occhio imparziale, bensì,
coerentemente con le nalità che ci pre ggiamo, privilegeremo interpretazioni e ragioni
volte speci camente a supporto del ricorrente.

NOTIFICA TARDIVA DEL VERBALE


Prima dell’entrata in vigore dell’ul ma riforma del Codice della Strada, il termine
entro cui l’amministrazione era tenuta a no care un verbale era di centocinquanta
giorni dalla data di accertamento dell’infrazione. La Legge 210/2010 ha modi cato l’art.
201 del Codice della Strada, riducendo i giorni per la no ca da centocinquanta a
novanta. Il riformato art. 201 del Codice della Strada prevede, inoltre, che, nel caso in cui
una violazione sia stata immediatamente contestata al trasgressore, il verbale dovrà
essere ugualmente no cato ad uno dei responsabili solidali (generalmente, quindi, al
proprietario del veicolo, se persona diversa dal trasgressore).
Sul tema occorre una precisazione: come già scri o, il termine per la no ca
decorre non semplicemente dalla data dell’infrazione, ma dalla data del suo
accertamento. Spesso le amministrazioni fanno leva su questo elemento le erale, così
da guadagnare tempo, dichiarando di aver accertato l’infrazione qualche giorno dopo
dalla sua commissione. Sebbene ci sembri corre o ritenere che, almeno nelle iniziali
intenzioni del legislatore, non vi fosse il preciso intento di di erire i due momen ,
dell’infrazione e del suo accertamento, il largo impiego di disposi vi ele ronici per il
rilevamento delle violazioni, ha contributo a far sì che si a ermasse l’idea che i due
momen possano non coincidere. Così, ricorrendo a questo espediente interpreta vo,
mol verbali sono reda nella forma «In data 15 febbraio 2010 si è accertato che il
conducente del veicolo targato AA123AA in data 15 gennaio 2010 ha violato l’art. …». In
casi come questo, la norma non lascia spiragli e dovrà intendersi che il termine per la
no ca prenda a decorrere non dal fa o, ma dal suo accertamento.
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38 Multe: istruzioni per l’uso

Un’altra diversa ipotesi in cui il verbale sarà da considerare tempes vamente


no cato, malgrado sia decorso il termine di novanta giorni dall’accertamento
dell’infrazione, riguarda il caso in cui il ritardo sia da imputare all’individuazione del
conducente trasgressore, le cui generalità siano state comunicate dal proprietario del
veicolo, a cui il verbale sia stato precedentemente no cato entro i termini. Si prenda il
caso di un veicolo dato in locazione: l’amministrazione avrà novanta giorni per no care
il verbale al proprietario locatore e, quando ques avrà comunicato le generalità del
locatario, prenderà a decorrere nuovo termine di novanta giorni per la rino ca.
Possono, quindi, ricorrere ipotesi in cui è d’obbligo considerare tempes va la no ca
giunta anche ben oltre i novanta giorni prescri dall’art. 201, anche considerando che il
primo des natario del verbale ha un termine di sessanta giorni per poter comunicare
all’amministrazione le generalità della persona cui il veicolo era stato a dato.

COPIA DEL VERBALE NON AUTENTICATA


L’art. 385, comma 3, D.P.R. 495/92 prevede che «il verbale reda o dall’organo
accertatore rimane agli a dell’u cio o comando, mentre ai sogge ai quali devono
esserne no ca gli estremi, viene inviato uno degli originali o copia auten cata a cura
del responsabile dello stesso u cio o comando, o da un suo delegato».
Quando si procede all’esame di un verbale è quindi sempre opportuno veri care
che in esso vi sia una qualsiasi forma di auten cazione a cura del responsabile dell’u cio
o del delegato. Tale auten cazione sarà da e e uarsi nelle forme stabilite dall’art. 18,
comma 2, del D.P.R. 445/2000, il quale richiede, tra le altre cose, la rma del
responsabile e il mbro dell’u cio. In stre a applicazione delle norme appena citate,
dovrà pertanto, concludersi che, alla stregua del vigente Codice della Strada e del
rela vo regolamento di esecuzione, i verbale no ca in copia non auten cata devono
considerarsi a e da nullità18.

VERBALE INCOMPLETO
L'art. 200 del codice della strada, nel disciplinare le prescrizioni che il verbale di
accertamento dell'infrazione deve contenere, rinvia al contenuto del modello descri o
dall'art. 383 del regolamento di esecuzione.
L'art. 383, secondo comma, del D.P.R. 16 dicembre 1992 n. 495 (regolamento di
esecuzione e di a uazione del codice della strada) stabilisce che il verbale deve
tassa vamente contenere una serie di elemen , tra cui:

18 Cass. n. 2341/1998
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39 Multe: istruzioni per l’uso

- l'indicazione del giorno, dell'ora e della località nei quali la violazione è


avvenuta;
- l'indicazione delle generalità del trasgressore e, se persona diversa, l'indicazione
del proprietario del veicolo, o del sogge o solidale, degli estremi della patente di
guida, del po del veicolo e della rela va targa di riconoscimento;
- la sommaria esposizione del fa o, nonché la citazione della norma violata;
- le eventuali proprie dichiarazioni che il trasgressore può chiedere siano
verbalizzate (nel caso in cui la contestazione dell’infrazione sia immediata);
- l’indicazione delle modalità e dei termini per il pagamento in misura rido a,
quando sia consen to, con la precisazione dell'importo e dell'u cio (o
comando) presso il quale il pagamento può essere e e uato ed il numero di
conto corrente postale o bancario che può eventualmente essere usato a tale
scopo
- l’indicazione dell'autorità competente (prefe ura e giudice di pace) innanzi alla
quale sollevare opposizione.
Pertanto, in base al combinato disposto dagli ar . 200 del Codice della Strada e
383 del D.P.R. 16 dicembre 1992 n. 495, è d ritenersi nullo il verbale in cui risul omesso
anche solo uno degli elemen appena cita .

NOTIFICA EFFETTUATA DA SOCIETÀ PRIVATA O SPEDITA DA UN CENTRO


SERVIZI DELOCALIZZATO RISPETTO AL COMANDO DI POLIZIA MUNICIPALE CHE
HA ACCERTATO L’INFRAZIONE
È prassi di usa che le amministrazioni municipali, per ges re in maniera più
e ciente il procedimento di rilevamento delle infrazioni e no ca dei verbali, diano in
concessione i rela vi servizi a società private, ricompensando generalmente queste
ul me con il pagamento di una percentuale sulle sanzioni riscosse. Una de agliata
analisi può così rivelare che, prima di giungere nelle mani del des natario, un verbale
abbia insolitamente fa o il giro di mezza Italia, dall’organo accertatore alla società terza
per poi solo in ne giungere al des natario del verbale. Questa pressi, per quanto di usa,
è assolutamente illegi ma.
Sull’argomento si è espressa la Cassazione, sancendo il principio secondo il quale
il compito is tuzionale di no ca dei verbali non può evidentemente essere condiviso e
o a dato a società private: in primo luogo, perché ciò è in evidente contrasto con la
norma va (che non prevedendo espressamente tale possibilità, implicitamente la
esclude) ed, in secondo luogo, perché diverse e ne amente con iggen sono le nalità
per cui operano un ente pubblico locale ed una società privata. Pare, infa , fuor di ogni
dubbio che le funzioni pubbliche a ribuite agli organi di polizia municipale non possano
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40 Multe: istruzioni per l’uso

essere compa bili con il ne ul mo della massimizzazione dei pro , comune - in


quanto tale - a qualsiasi società privata.
Tale orientamento è stato confermato dalla Corte di Cassazione19, che ha statuito
che sono da considerare “giuridicamente inesisten ” le no che delle multe fa e da
società private di recapito - alle quali il Comune ha a dato il servizio di consegna di a
giudiziari. In tal guisa, le no che eseguite dai sogge anzide sono equiparate
all’omessa no cazione, pertanto, l’e e o giuridico è «l’es nzione dell’obbligazione di
pagare la somma dovuta per violazione al Codice della Strada».
Per i Giudici della Corte di Cassazione appare, pertanto, indiscu bile che le
complesse formalità rela ve alla no ca a mezzo posta degli a giudiziari, secondo la
disciplina disposta dalla legge 890/82 «sono nalizzate a garan re il risultato del
ricevimento dell’a o da parte del des natario e a ribuire certezza all’esito in ogni caso
del procedimento di no cazione, cos tuendo un’ a ribuzione esclusiva degli u ci
postali e degli agen e impiega adde , con connota di specialità essenzialmente
estranei a quei servizi postali di acce azione e di recapito per espresso di corrispondenza
che il dire ore provinciale delle poste ha facoltà di dare in concessione secondo la
previsione dell’art. 29 del D.P.R. 156/73 ad agenzie private alle quali gli ar . 129 e 138
del rela vo regolamento a ribuiscono le denominazioni rispe vamente di -Agenzia
privata autorizzata alla acce azione e al recapito degli espressi in loco- e -Agenzia per il
recapito degli espressi postali».
Questo orientamento rappresenta ormai un principio incontrastato, mai
contradde o da alcun giudice di merito o di legi mità, eppure, malgrado ciò sono
ancora numerosi i comuni che non adeguano il proprio sistema di no che,
perseverando nei propri errori con l’arroganza di chi evidentemente ritenga più
conveniente perdere qualche ricorso piu osto che adeguare il proprio operato ai principi
giurisprudenziali vol alla tutela delle garanzie di no ca degli a giudiziari.
L’anomalia, laddove riscontrata, è, inoltre, des nata a ripercuotersi sulla
legi mità dell’intero a o, dal momento che in esso si indica il nome del responsabile
dell’immissione dei da 20 (colui che nell'ambito delle pubbliche amministrazioni cura
«l'immissione, la riproduzione su qualunque supporto e la trasmissione di da ,
informazioni e documen mediante sistemi informa ci o telema ci, nonché
l'emanazione di a amministra vi a raverso i medesimi»). Questo in breve è il punto:
se un verbale è stato reda o e spedito da due diverse località, possono evidentemente

19 Cass. sez. un. 21 se embre 2006 n. 20440


20D. lgs. 12 febbraio 993 n. 391, art. 3, comma II
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41 Multe: istruzioni per l’uso

ricorrere due ipotesi. La prima: che all’immissione dei da ha provveduto un sogge o


diverso rispe o a quello indicato nel verbale; la seconda: che l’agente ha o emperato al
proprio u cio al di fuori del territorio di competenza. Ciascuna delle due ipotesi porterà
alla medesima conclusione, poiché in entrambi i casi il verbale sarà da considerare nullo.
Quanto appena de o, si ri ene abbia valore non solo nel caso in cui il verbale risul
essere stato no cato per il tramite di società private, ma anche nel caso in cui,
altre anto di frequente, il verbale risul essere stato lavorato presso centri S.I.N.
(Servizio Integrato di No ca)is tui da Poste Italiane che, per oscure ragioni, sono
delocalizza rispe o al luogo di accertamento dell’infrazione.

M A N C ATA I N D I C A Z I O N E D E L R E S P O N S A B I L E D E L P R O C E D I M E N T O
AMMINISTRATIVO E DEL RESPONSABILE PER L’IMMISSIONE DEI DATI
L’ar colo 8, comma 2, le era c, della Legge 7 agosto 1990, n. 241 così come
modi cata dalla legge n. 15 del 2005 recita: «Nella comunicazione debbono essere
indica : (…) c) l’u cio e la persona responsabile del procedimento». Tale norma va ha
valenza per tu gli a amministra vi e quindi va applicata anche per i verbali di
contestazione per violazioni al Codice della Strada.
Tale orientamento è stata ribadito dalla Corte Cos tuzionale21. I giudici
cos tuzionali hanno a ermato che l’indicazione del sogge o responsabile del
procedimento «lungi dall'essere un inu le adempimento, ha lo scopo di assicurare la
trasparenza dell'a vità amministra va, la piena informazione del ci adino e la garanzia
del diri o di difesa, che sono altre an aspe del buon andamento e dell'imparzialità
della pubblica amministrazione predica dall'art. 97, primo comma, della Cos tuzione ».
Lo scopo della norma è evidentemente proprio quello di arginare fenomeni di mal
costume che, in precedenza, spesso cara erizzavano l’operato della pubblica
amministrazione, ponendo il ci adino, des natario di un provvedimento amministra vo,
nell’impossibilità nanche di poter individuare, nel complesso apparato burocra co, la
persona (rec us, l’organo) designata quale suo interlocutore, a cui poter rivolgere istanze
e nei cui confron poter individuare eventuali responsabilità. Pertanto, l’omessa
indicazione del responsabile del procedimento, in alcun modo può dirsi colmata
dall’eventuale indicazione di altri sogge , la cui is tuzione ubbidisce a diversi prece di
legge (il responsabile immissione da , il verbalizzante, l’agente no catore, ciascuno con
le sue funzioni, le sue competenze e le sue a ribuzioni).

21 Corte Cost. ord. n. 377/2007


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42 Multe: istruzioni per l’uso

Pertanto, il verbale è da ritenersi nullo, nel caso in cui dalla sua le ura non risul
il nome o alcuna altra informazione che consenta di poter risalire in modo univoco al
responsabile del procedimento.
Tu o quanto appena de o, va ribadito nel caso in cui nel verbale sia omessa
l’indicazione del responsabile dell’immissione dei da , ex art. 3, comma 2, d. lgs.
12.02.1993 n. 39. La citata norma, infa , testualmente prevede: «Gli a amministra vi
ado a da tu e le pubbliche amministrazioni sono di norma predispos tramite i sistemi
informa vi automa zza . – II -Nell'ambito delle pubbliche amministrazioni l'immissione,
la riproduzione su qualunque supporto e la trasmissione di da , informazioni e
documen mediante sistemi informa ci o telema ci, nonché l'emanazione di a
amministra vi a raverso i medesimi sistemi, devono essere accompagnate
dall'indicazione della fonte e del responsabile dell'immissione, riproduzione, trasmissione
o emanazione. Se per la validità di tali operazioni e degli a emessi sia prevista
l'apposizione di rma autografa, la stessa é sos tuita dall'indicazione a stampa, sul
documento prodo o dal sistema automa zzato, del nomina vo del sogge o
responsabile».

OMESSA INDICAZIONE DI ELEMENTI DI RISCONTRO DELL’INFRAZIONE


L’art. 201, comma 1, C.d.S. prevede che, nel caso la violazione non possa essere
immediatamente contestata, il verbale successivamente no cato debba contenere gli
estremi precisi e de aglia della violazione.
Deve, pertanto, ritenersi nullo il verbale in cui non sia esa amente indicato il
luogo in cui sarebbe stata rilevata l’infrazione. L’indicazione può ritenersi
su cientemente precisa a condizione che sia per lo meno indicato il comune, la via e un
numero di riferimento chilometrico o un numero civico.
Si tra a di elemen a cui dare la giusta rilevanza e che non vanno tralascia o
considera super ui. Spesso, infa , i verbali riportano semplicemente il nome della via,
senza tu avia speci care il rela vo comune. L’indicazione del comune ha fondamentale
importanza, poiché consente di avere conferma che gli agen accertatori abbiano
operato nell’ambito del territorio di loro competenza. L’art. 12 del Codice della Strada
prevede, infa , che gli agen di polizia municipale possano svolgere il loro servizio solo
entro il territorio del comune in cui sono designa . Pertanto, la mancata indicazione del
comune non può ritenersi scontata o so ntesa, né tanto meno implicitamente sos tuita
dall’intestazione del verbale, che semplicemente riguarda il corpo di polizia che ha
emesso l'a o e non o re alcuna indicazione circa il luogo in cui sarebbe avvenuto
l'accertamento.
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43 Multe: istruzioni per l’uso

OMESSA CONTESTAZIONE IMMEDIATA DELL’INFRAZIONE


L’art. 200 del Codice della Strada, prevede che, fa a eccezione per talune
speci che ipotesi tassa vamente elencate nell’ar colo immediatamente successivo, la
violazione deve essere sempre immediatamente contestata al trasgressore tu e le volte
che ciò sia possibile. La contestazione immediata assolve evidentemente ad una duplice
nalità: in primo luogo, il trasgressore cui l’infrazione sia immediatamente contestata
avrà modo di poter esporre le proprie ragioni ed eventualmente far valere speci che
scriminan , così o rendo all’agente accertatore una visione sogge vamente più
completa dell’accaduto; inoltre, ed in secondo luogo, la contestazione immediata dà
contezza al trasgressore della irregolarità della propria condo a e ciò è u le a nché
essa non abbia a reiterarsi, come potrebbe invece altrimen accadere nelle more della
no ca del verbale.
Le eccezioni tassa vamente contemplate dall’art. 201 del Codice della Strada
sono le seguen :
a. impossibilità di raggiungere un veicolo lanciato ad eccessiva velocità;
b. a raversamento di un incrocio con il semaforo indicante la luce rossa;
c. sorpasso vietato;
d. accertamento della violazione in assenza del trasgressore e del proprietario del
veicolo;
e. accertamento della violazione per mezzo di apposi apparecchi di rilevamento
dire amente ges dagli organi di Polizia stradale e nella loro disponibilità che
consentono la determinazione dell'illecito in tempo successivo poichè il veicolo
ogge o del rilievo è a distanza dal posto di accertamento o comunque
nell'impossibilità di essere fermato in tempo u le o nei modi regolamentari;
f. accertamento e e uato con i disposi vi di cui all'ar colo 4 del decreto-legge 20
giugno 2002, n. 121, conver to, con modi cazioni, dalla legge 1° agosto 2002, n.
168, e successive modi cazioni;
g. rilevazione degli accessi di veicoli non autorizza ai centri storici, alle zone a
tra co limitato, alle aree pedonali, o della circolazione sulle corsie e sulle strade
riservate a raverso i disposi vi previs dall'ar colo 17, comma 133-bis, della
legge 15 maggio 1997, n. 127;
h. accertamento delle violazioni di cui agli ar coli 141, 143, commi 11 e 12, 146,
170, 171, 213 e 214, per mezzo di apposi disposi vi o apparecchiature di
rilevamento.
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44 Multe: istruzioni per l’uso

Ciò premesso, ogni qual volta l’infrazione non sia immediatamente contestata al
trasgressore, è fa o obbligo di indicare nel verbale successivamente no cato, quali
siano state le ragioni che l’hanno ogge vamente impedita.
L’eventuale opposizione del verbale potrà, pertanto, avere ad ogge o anche
l’assenza o l’irragionevolezza delle mo vazioni addo e per gius care l’omessa
contestazione immediata dell’infrazione. Bas pensare alle ipotesi in cui risul no non
immediatamente contestate infrazioni per “assenza del trasgressore”, anche quando
magari ogge o della condo a punita non sia un divieto di sosta, ma un eccesso di
velocità.
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45 Multe: istruzioni per l’uso

LA MANCATA COMUNICAZIONE DEI DATI DEL CONDUCENTE

Come già an cipato nel primo capitolo, ogni qual volta venga no cato al
proprietario di un veicolo (o ad altro sogge o solidalmente responsabile) un verbale per
una infrazione da cui discenda anche l’applicazione della pena accessoria rela va alla
decurtazione dei pun sulla patente, ques sarà tenuto a comunicare l’iden tà
dell’e e vo trasgressore, a cui carico dovrà applicarsi la sanzione.
Nel caso in cui il des natario di un verbale non o emperi all’invito, l’omessa
comunicazione rappresenterà di per sé una nuova infrazione, per la quale sarà emesso
un nuovo verbale, ex art. 126 bis del Codice della Strada (la cui sanzione può variare da
un minimo ad un massimo di 263,00 e 1.050,00 euro).
Analizziamo gli aspe processuali e le mo vazioni sulla cui base poter
contestare un verbale ex art. 126 bis.

LA COMPETENZA TERRITORIALE
La norma generale in materia di competenza territoriale è l’art. 22 della legge
689/1981, il quale prevede che, il Giudice di Pace o il Prefe o competen siano
individua in riferimento al luogo in cui sarebbe stata commessa la presunta infrazione.
È evidente che la norma non potrà mai trovare le erale applicazione in tu quei casi in
cui l'illecito contestato sia un illecito omissivo, fru o di una condo a passiva, e, quindi,
inevitabilmente non riferibile né ad un tempo né ad un luogo in cui sarebbe stato
commesso. Così è, appunto, per il caso che ci riguarda: il fa o contestato consiste,
infa , nell'omessa comunicazione dei da del conducente, per cui non è dato rilevare
un e e vo "locus commissi delic ", se non con esclusivo riferimento al luogo di
residenza del presunto contravventore, inteso come luogo presso il quale il
contravventore imputa i propri interessi giuridici e, pertanto, come luogo presso cui,
ques , avrebbe dovuto adempiere all'obbligo di e e uare la comunicazione.
Si tra a di principi largamente consolida nella giurisprudenza penale, che sono
sta ul mamente ribadi anche da una recente sentenza del Giudice di Pace di
Montecorvino Rovella22, che così testualmente recita: «é evidente, senza par colari
sforzi interpreta vi, ritenere che la sede della contravvenzione dell’art. 180-8 cds –
rela va alla omessa comunicazione dell’e e vo trasgressore – vada individuata nel
domicilio dell’asserito trasgressore».

22 Giudice di Pace di Montecorvino Rovella sentenza del 24 aprile 2007


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46 Multe: istruzioni per l’uso

Tale interpretazione trova ulteriore autorevole conferma, anche sul piano


disposi vo, nella nota promanata dal Ministero dell’Interno23 a tu e le prefe ure con la
quale si puntualizza che «[...] al ne di fondare la competenza del Prefe o e/o del
Giudice di Pace cui proporre ricorso avverso la condo a omissiva tenuta successivamente
alla violazione contestata, il luogo della commissione di quest’ul ma non possa
assumere alcun rilievo e che debba, piu osto, farsi riferimento al luogo di residenza
dell’interessato [...] rilevando, nel concreto che [...] la mancata comunicazione delle
generalità del trasgressore, di cui al combinato disposto dell’art. 126 bis comma 2 e
dell’art. 180, comma 8 cds concre zza, senza dubbio alcuno, una condo a illecita di
natura omissiva, che può essere realizzata, come tale, [... nella] località [in cui gli verrà]
no cata la richiesta di informazioni [...]».
Nel caso in cui, quindi, il ricorrente ritenga preferibile adire le autorità
individuate secondo il criterio della propria residenza e non in base a quello del luogo di
commissione dell’infrazione, potrà richiamarsi ai principi appena espos . Ciò potrà
rivelarsi di grande u lità, specie nel caso in cui raggiungere materialmente il luogo di
commissione dell’infrazione, può cos tuire un disagio o comportare delle spese ulteriori.
Ma non è tu o qui. Abbracciare questa tesi consen rà al ricorrente di richiedere
l’annullamento del verbale anche invocando l’errata indicazione del giudice di pace e del
prefe o competen . I verbali sono, infa , sempre reda impiegando dei moduli
prestampa , u lizza per contestare qualsiasi po di infrazione e mai contemplano
l’ipotesi che l’autorità competente per il ricorso sia diversa da quella del luogo in cui
l’infrazione sarebbe stata commessa.
Tu o ciò premesso, per o rire un quadro più completo della ques one, ci preme
so olineare, tu avia, che ques principi sono sta contradde da una più recente
ordinanza della Corte di Cassazione24, che in sede di regolamento di competenza, si è
espressa nel senso della competenza del luogo ove è stata commessa l’infrazione
originaria, pur senza addurre alcuna convincente mo vazione al riguardo: «È
territorialmente competente a decidere l'opposizione avverso il verbale di contestazione
della violazione dell'ar colo 126 bis, comma secondo, cod. strada - sanzionante il
proprietario del veicolo che senza gius cato mo vo non comunichi nel termine previsto
le generalità del conducente al momento della commessa infrazione - il giudice del luogo
dove ha sede l'organo di polizia procedente, giacchè l'infrazione si consuma nel luogo in
cui avrebbe dovuto pervenire la comunicazione che è stata omessa».

23 Ministero dell’Interno 14 febbraio 2007 nota prot. M/2413/28


24 Cass. 9 agosto 2007 Ord. n. 17580
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47 Multe: istruzioni per l’uso

Pertanto, presentando il ricorso innanzi al Giudice di Pace del luogo di residenza


del trasgressore, è possibile che ques si dichiari incompetente e ordini la riassunzione
del giudizio innanzi al giudice del luogo in cui l’infrazione sarebbe stata commessa.

IL MERITO DELLA CONTESTAZIONE


Al ne di gius care l’omessa comunicazione dei da del conducente da parte
del des natario della sanzione, occorre in primo luogo valutare il lungo tempo
presumibilmente intercorso tra la presunta violazione e la contestazione del verbale, per
desumerne che, nelle more, l’ingiunto non fosse ormai più in grado di o rire una
ricostruzione puntuale a precisa di fa e circostanze avvenute a distanza di mesi, e
versasse, quindi, nella materiale impossibilità di indicare chi fosse alla guida del veicolo
nel giorno e all’ora della presunta trasgressione.
Tale condizione di ogge va impossibilità di ricordare, pare non essere stata
trascurata dallo stesso legislatore che, al comma II dell’art. 126 bis del Codice della
Strada, ha espressamente previsto che la comunicazione possa non avvenire se
supportata da un “gius cato e documentato mo vo”: «Il proprietario del veicolo,
ovvero altro obbligato in solido ai sensi dell'ar colo 196, sia esso persona sica o
giuridica, che ome e, senza gius cato e documentato mo vo, di fornirli è sogge o alla
sanzione amministra va». La prova documentale di tale gius cato mo vo, cui la
norma va appena citata fa riferimento, è insita nello stesso verbale teso a comminare la
sanzione, poichè da esso emerge il dato temporale su cui si fonda la presente doglianza.
Diversamente, a fronte di una avversa interpretazione del prece o norma vo, sarebbe
legi mo chiedersi a distanza di quale tempo ciascun ci adino possa considerarsi
esonerato dall’obbligo (giuridicamente insistente) di ricordare per ciascun giorno
dell’anno chi abbia fa o uso del proprio veicolo.

L’ONERE DELLA PROVA


Come più volte precisato dalla Suprema Corte di Cassazione, l'opposizione
all'ordinanza-ingiunzione irroga va di una sanzione amministra va può consistere anche
nella semplice contestazione della pretesa della P.A. Nel susseguente rapporto
processuale che si instaura, le par di a ore e convenuto sono, pertanto, formalmente
inver te, gravando esclusivamente sull'amministrazione (parte a rice in senso
sostanziale) l'onere di dimostrare il fondamento della propria pretesa di credito. Non
potrebbe, in e e , essere altrimen : sarebbe contrario ai più elementari principi
giuridici a ribuire all'ingiunto l'onere di o rire prova nega va che dimostri la propria
estraneità ai fa contesta gli. Sulla scorta di tali brevi osservazioni, si precisa che la
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48 Multe: istruzioni per l’uso

prova di cui l'Amministrazione dovrà render conto dovrà riguardare i fa non al


momento a uale, ma a quello in cui si assumerebbe essere stata commessa la presunta
infrazione. Come ha avuto modo di chiarire la Suprema Corte25: «la mancata produzione
da parte dell’autorità opposta (delle produzioni richieste) non può non cos tuire un
decisivo elemento di giudizio, idoneo a su ragare la sussistenza del fa o sul quale
l’opponente ha fondato l’eccezione»; e ancora: «la contestazione della idoneità della
fonte di prova in tema di sanzione amministra ve per eccesso di velocità so opone la
P.A. all’onere di integrare la documentazione sul punto26».
Ciò premesso, in sede di opposizione di verbale per la mancata comunicazione
dei da del conducente, nell’assolvimento dei propri oneri probatori, sarà u le invitare
l’amministrazione opposta a voler o rire prova di aver corre amente no cato il verbale
in cui sarebbe stato contenuto l’ordine alla comunicazione dei da , a nché il giudicante
possa, inoltre, valutare che il de o avviso sia stato espresso in termini su cientemente
chiari in modo da non lasciare alcun dubbio in ordine alla comunicazione da e e uare.
Ciò comporterà, quindi, per l’amministrazione l’onere di dover o rire in esibizione il
verbale (in originale o copia conforme).

G I U S T I F I C A B I L I TÀ D E L L’O M E S S A C O M U N I C A Z I O N E P E R B U O N A F E D E
DELL’INTIMATO
Può ogge vamente prospe arsi che, interpretando in buona fede il verbale,
l’in mato non ne abbia incolpevolmente colto in pieno il signi cato, per quel che
riguarda l’invito a fornire informazioni. Il principio di buona fede cui ci si richiama è
esa amente quello di cui all’art. 1366 c.c.27, che trova riscontro nella costante
interpretazione dell’art. 1362 c.c.28 che abilita a ritenere che le norme de ate per la
interpretazione dei contra siano applicabili anche agli a amministra vi e quindi ai
verbali contravvenzionali. Alla luce delle osservazioni che hanno preceduto, pertanto,
ove sussistente, la responsabilità dell’in mato sarebbe, in ogni caso, sollevata
dall’esimente della buona fede. Come si andrà, qui di seguito ad approfondire, la norma

25 Cass. 10 febbraio 1999 n. 1122; Cass. n. 7296/1996


26 Cass. n. 8515/2001
27Art. 1366 c.c. (Interpretazione di buona fede): «Il contra o deve essere interpretato secondo
buona fede».
28 Art. 1362 c.c. (Intenzione dei contraen ): «Nell'interpretare il contra o si deve indagare quale
sia stata la comune intenzione delle par e non limitarsi al senso le erale delle parole.
Per determinare la comune intenzione delle par , si deve valutare il loro comportamento
complessivo anche posteriore alla conclusione del contra o».
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49 Multe: istruzioni per l’uso

in ques one è stata ogge o di diverse formulazioni, che ad oggi ne rendono in parte
ambigua l’interpretazione, lasciando il ricorrente nella falsa convinzione di dover
e e uare la comunicazione sono nell’ipotesi in cui essa sia tesa a fornire le generalità di
persona diversa da sé. Può quindi prospe arsi che, verosimilmente, il ricorrente in
assoluta buona fede, immaginasse che non o emperando all’invito di comunicare i da
del conducente, i pun sarebbero sta detra dalla propria patente, ed ignorasse,
quindi, che, conseguenza di tale omissione, sarebbe stata l’applicazione della pena
pecuniaria comminata con il verbale ogge o della contestazione.

SCUSABILITÀ DELL’IGNORANZA DELLA LEGGE NEI CASI DI IGNORANZA


INEVITABILE
La Corte Cos tuzionale29 ha ribadito il principio secondo cui la mancanza di
riconoscibilità dell’obbligo norma vo e il dife o di informazione non possono farsi
ricadere sul singolo allorché tali casi dipendano “dalla oscurità del testo norma vo” o dal
“cao co a eggiamento interpreta vo degli organi giudiziari”. Che in materia vi siano
for ssime contraddizioni circa l’interpretazione dell’obbligo di fornire l’informa va di cui
all’art. 126 bis è certamente confermato dalle disposizioni (e fondamentalmente dalla
sentenza della Corte Cos tuzionale n. 27/2005) che si sono succedute modi cando ed
integrando il testo originario della disposizione che si assume essere stata violata. Non
può, pertanto, negarsi che, nell’ipotesi che le eccezioni no ad ora sollevate fossero
considerate des tuite di fondamento, esse eccezioni siano almeno certamente il
sintomo di quella eterogeneità di interpretazioni che porta a ritenere come pienamente
scusabile l’ignoran a legis, alla luce della sentenza cos tuzionale appena citata. Varrà,
quindi, almeno la pena, in sede di ricorso, di richiedere l’annullamento del verbale,
invocando il rapido susseguirsi in materia di interpretazioni tra loro contraddi orie, che
ha, infa , senz’altro contribuito a rendere “ogge vamente imprevedibile l’illiceità del
fa o”.

DIFETTO INCOLPEVOLE DI MEMORIA


Il fa o sanzionato dalla norma in ques one, nella sua ogge va consistenza,
altro non è che l’impossibilità o l’incapacità di ricordare, con coscienziosa esa ezza, chi
fosse alla guida al momento della presunta infrazione. Si può prospe are, quindi, che
tale vizio di memoria sia incolpevole e gius cabile, in quanto proprio il lungo tempo
trascorso dalla presunta infrazione alla ricezione del verbale d contestazione, può non
aver consen to all’ingiunto di e e uare alcuna a endibile dichiarazione in ordine

29 Corte Cost. n. 364/1998


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50 Multe: istruzioni per l’uso

all’iden tà del sogge o a cui l’auto era a data alla data e all’ora indica nel verbale. Il
dife o incolpevole di memoria si colloca, pertanto, inevitabilmente nell’alveo dell’art. 3
della legge 689/81, in conseguenza del quale se «la violazione è commessa per errore sul
fa o, l’agente non è responsabile quando l’errore non è determinato da sua colpa».
Orbene, la con gurabilità della violazione deve collegarsi alla possibilità di o emperare
all’invito rivolto dalle autorità; e, quindi, nel caso di specie, il tempo trascorso è
fondamento dell’esonero di responsabilità.
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51 Multe: istruzioni per l’uso

SEMAFORO ROSSO

L’a raversamento di un incrocio con semaforo proie ante luce rossa cos tuisce
violazione dell’art. 146, comma III, del Codice della Strada, che testualmente prevede: «Il
conducente del veicolo che prosegue la marcia, nonostante che le segnalazioni del
semaforo o dell'agente del tra co vie no la marcia stessa, è sogge o alla sanzione
amministra va del pagamento di una somma da euro 150 a euro 599».

NEL MERITO
Analizziamo in questa sede le mo vazioni sulla cui base può generalmente
essere contestato un verbale per violazione dell’art. 146 del Codice della Strada, nel caso
in cui l’infrazione sia stata accertata con l’ausilio di disposi vi di rilevamento automa co.
A tale scopo, è opportuno orientare la le ura della norma appena citata con riferimento
a quanto previsto dall’art. 41, comma X, del Codice della Strada: «Durante il periodo di
accensione della luce gialla, i veicoli non possono oltrepassare gli stessi pun stabili per
l'arresto, di cui al comma 11, a meno che vi si trovino così prossimi, al momento
dell'accensione della luce gialla, che non possano più arrestarsi in condizioni di su ciente
sicurezza; in tal caso essi devono sgombrare sollecitamente l'area di intersezione con
opportuna prudenza».
La norma, ad un’a enta le ura, fa quindi riferimento ad ipotesi in cui il
conducente di un veicolo sia legi mato ad a raversare l’incrocio, malgrado il semaforo
proie luce gialla, nel caso in cui rappresen condo a più prudente sgomberare
l’intersezione, anziché arrestare bruscamente la marcia.
La fa specie fa evidentemente riferimento a condizioni di potenziale pericolo
che in alcun modo l'agente accertatore potrebbe essere in grado di desumere dalla
semplice analisi dei riscontri fotogra ci prodo dal disposi vo. Tali condizioni di
potenziale pericolo, in grado di scriminare il conducente, potrebbero dipendere, infa ,
da svaria fa ori, ma mol di essi - anche se ra gura in fotogra a- potrebbero
apparire come par colari di scarso rilievo: si pensi banalmente all'a raversamento di un
animale, alla caduta di un ogge o dall'alto, al guizzo di bambino, al sopraggiungere da
tergo di un’autoambulanza o di un altro veicolo a forte velocità. Pertanto, ciò che si
intendere me e in discussione non è certo la valenza probatoria del verbale (per far ciò
occorrerebbe una querela di falso), ma l’inadeguatezza degli strumen o er ad ausilio
delle forze dell’ordine, per la formazione del loro esa o convincimento, quale poi viene
riversato nel verbale. È evidente che in alcun modo, uno o più fotogrammi possano
riprodurre la rapida sequenza dinamica che si svolge innanzi all'automobilista che, in una
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52 Multe: istruzioni per l’uso

manciata di istan , è tenuto a valutare se sia più prudente arrestare di colpo la propria
ve ura (col rischio di essere tamponato) o di proseguire la marcia (col rischio di
a raversare la traie oria di autoveicoli provenien dalle altre vie con uen
nell'incrocio). È doveroso, pertanto, ritenere che tra i due - l'agente che abbia valutato
l'infrazione sulla base dei riscontri fotogra ci e il conducente del veicolo - solo
quest'ul mo abbia potuto operare con maggiore cognizione di causa la scelta del
"minor rischio", e, quindi, su questa base decidere di a raversare l'incrocio malgrado la
lanterna semaforica proie asse - al momento di essere "percepita" - luce gialla. Tu o ciò
premesso, la scelta che si impone è quella di valutare se il semaforo abbia proie ato la
luce gialla per un tempo su ciente, durante il quale il conducente l'abbia potuta
percepire e abbia potuto decidere di superare la linea d'arresto (ritenendo questa scelta
la più prudente), e di sbarazzare l'incrocio procedendo a velocità moderata. Tale
valutazione non è confortata da alcun parametro norma vo, poiché né il Codice della
Strada, né il rela vo regolamento di a uazione, dispongono nulla al riguardo. Non
avrebbe, quindi, alcuno spessore giuridico una disquisizione incentrata sul tempo di
durata del giallo, né avrebbe senso avventurarsi in considerazioni tese a considerare
su cien o non su cien periodi di durata pari a 3 o 5 secondi, poiché l’eterogeneità
delle situazioni che potrebbero rappresentarsi concretamente è tale da non poter
evidentemente essere ponderata in via preven va. Pertanto, l'unico elemento che si
ri ene possa sostenere la valutazione di chi sia chiamato a dirimere la ques one,
consiste nella dichiarazione di disconoscimento di responsabilità resa dal ricorrente.
Quanto no ad ora si è sostenuto rappresenta nient'altro che quello che per cer
versi la stessa Corte di Cassazione30 ha già da tempo sostenuto, a ermando il principio
secondo cui «la is tuzionale rinuncia alla contestazione immediata appare non conforme
alle possibili situazioni che in tali evenienze possono veri carsi (esempli ca vamente, il
caso di coda di autoveicoli che non consenta al mezzo che abbia legi mamente
impegnato l'incrocio di a raversarlo tempes vamente) e che solo la presenza di un
agente operante in loco può ricondurre nell'alveo della corre a applicazione delle
disposizioni rela ve. Devesi quindi concludere che, nel caso che ne occupa, la mancata
presenza in loco di agen operan per un verso preclude la possibilità di contestazione
immediata nei casi in cui ciò sia possibile, così eludendo ex antea il prece o legisla vo al
riguardo e, per altro verso, non consente di veri care le concrete situazioni in cui
l'apparecchio di rilevamento automa co opera, consentendo». possibili equivoci, non
risolubili con certezza proprio per l'assenza degli agen sul posto Le ragioni
appena esposte rappresentano ormai un orientamento assolutamente consolidato ed

30Cass. 17 novembre 2005 n. 23301


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53 Multe: istruzioni per l’uso

incontrover bile della Suprema Corte. Le censure mosse in tema di accertamento


mediante impian di rilevazione automa ca sono state infa , ulteriormente ribadite da
due recen sentenze del 2009: «Osserva la Corte che non merita accoglimento la tesi
della non necessaria presenza degli organi di polizia, in caso di apparecchiatura a posto
sso presso gli impian semaforici, in relazione all'epoca della contestazione. Questa
Corte suprema (Cass. 8465/2006) ha, invero, a ermato che nella fa specie sia
necessaria la presenza del vigile. […] Peraltro, la fa specie dell'a raversamento del
semaforo a luce rossa, rilevata solo con apparecchiatura a posto sso, si presta a
possibili errori31».
E ancora: «questa Corte - con indirizzo costante (Sez. II, 11 aprile 2006, n. 8465;
Sez. II, 11 gennaio 2008, n. 558) - ha precisato che, in tema di violazioni del codice della
strada, le condizioni che in caso di rilevamento della velocità a mezzo di apparecchiatura
po autovelox consentono la contestazione di erita dell'infrazione non ricorrono nella
diversa ipotesi in cui l'a raversamento di un incrocio con luce semaforica rossa sia
constatato a mezzo di apposita apparecchiatura fotogra ca. Infa , in quest'ul mo caso
l'assenza non occasionale di agen operan non appare consona all'u lizzazione di un
apparecchio di rilevamento automa co, né appare superabile alla luce del disposto
dell'art. 384 regolamento di esecuzione del codice della strada, a eso che tale norma è
di natura regolamentare e secondaria rispe o alla disposizione legisla va, che prevede
comunque come regola generale la contestazione immediata, e non contempla a a o
l'assenza di agen sul posto. D'altra parte, l'is tuzionale rinuncia alla contestazione
immediata non è conforme alle possibili situazioni che in tali evenienze possono
veri carsi (come ad es. nel caso di coda di veicoli che non consenta al mezzo che abbia
legi mamente impegnato l'incrocio di a raversarlo tempes vamente) e che solo la
presenza di un agente operante "in loco" può ricondurre nell'alveo della corre a
applicazione delle disposizioni rela ve32».

CORRETTO IMPIEGO DEL DISPOSITIVO DI RILEVAMENTO


Il più delle volte, le infrazioni per a raversamento di incrocio con semaforo rosso
sono rilevate per il tramite di disposi vi ele ronici, in grado di sca are fotogrammi ai
veicoli che sorpassino la linea di arresto in costanza di divieto. Si tra a ovviamente di
strumentazioni ele roniche o erte al possibile u lizzo da parte delle forze dell’ordine,
poichè appositamente omologate dal Ministero delle Infrastru ure e dei Traspor .
Esistono diverse pologie di disposi vi, sebbene le loro modalità di impiego e

31 Cass. 30 o obre 2009 n. 23084


32 Cass. 28 dicembre 2009 n. 27414
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54 Multe: istruzioni per l’uso

funzionamento siano grosso modo le stesse. I disposi vi che più comunemente sono
u lizza sono almeno tre:
- il Tra phot III SR (omologato con decreto 4130/2004);
- il T-Red (omologato con decreto 3458/2005);
- il Photored F17A (omologato con decreto 1130/2004).
Ciascuno dei decre appena cita prevede, in relazione al disposi vo a cui si
riferisce, che esso possa essere u lizzato, nel rispe o di speci che condizioni di impiego.
Sulla base di quanto già ampiamente de o nei preceden capitoli, in tema di
onere della prova, sarà incombenza della pubblica amministrazione, in sede di
opposizione al verbale, dover dimostrare la legi mità della rilevazione, anche per quel
che a ene al corre o impiego del disposi vo, sulla base di quanto prescri o dal rela vo
decreto di omologazione.
In par colare, per quanto riguarda il Tra phot III SR, sulla base di quanto
prescri o dal decreto di omologazione n. 4130/2004, l’amministrazione opposta dovrà
dimostrare di aver rispe ato le seguen condizioni di u lizzo:
- premesso che il Tra phot III SR è strumentazione in grado di rilevare anche le
infrazioni per eccesso di velocità (e non solo il passaggio con semaforo rosso), le
due funzioni possibili dovranno essere u lizzate in maniera disgiunta e non potrà
essere abbinato l’accertamento della velocità al controllo delle intersezioni
semaforizzate;
- il posizionamento della prima spira dovrà essere immediatamente prima della
linea di arresto e la seconda dopo de a linea,è possibile il posizionamento di
entrambe le spire dopo la linea di arresto solo se è previsto un ritardo per
l’a vazione di almeno un secondo dall’inizio del rosso;
- nell’u lizzo del ash con ltri di colore arancione l’energia ele rica di
alimentazione non deve superare i 190Ws, se sono u lizza ltri di colore rosso
l’energia non deve superare i 160Ws;
- quando il disposi vo è u lizzato in maniera automa ca, su di esso vanno
eseguite veri che di corre a funzionalità ed eventuali tarature, con cadenza
almeno annuale, la cui corrispondente documentazione dovrà essere tenuta agli
a per almeno cinque anni.
Similmente, anche il decreto di omologazione n. 3458/2005, prevede che il
disposi vo T-Red, possa essere u lizzato solo nel rispe o delle speci che condizioni
che qui di seguito andiamo a trascrivere:
- nel primo sca o fotogra co dovrà essere inquadrata e stampata anche la linea
di arresto alla intersezione;
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55 Multe: istruzioni per l’uso

- par colare a enzione deve essere riservata al montaggio del sistema anche con
l’adozione di stru ure di sostegno e ssaggio su cientemente robuste e
prote e;
- quando il disposi vo è u lizzato in modalità automa ca, le Amministrazioni sono
tenute a fare eseguire veri che ed eventuali tarature dell’apparecchiatura, con
cadenza almeno annuale, a supporto della corre a funzionalità dei disposi vi
stessi. La documentazione corrispondente dovrà essere tenuta agli a per
almeno cinque anni.
In ne, per quel che riguarda il il Photored F17A, il decreto di omologazione n.
1130/2004 prevede che:
- l’apparecchiatura sia installata in modo sso in posizione prote a, non
manome bile o facilmente oscurabile;
- sia prodo a documentazione fotogra ca in cui appaia,oltre alla panoramica
dell’intersezione controllata,la lanterna semaforica che regola l’a raversamento
oppure la lanterna ripe va posta dopo l’intersezione;
- siano sca a , per ogni infrazione, almeno due fotogrammi, di cui uno all’a o del
superamento della linea d’arresto e l’altro quando il veicolo in infrazione si trovi
circa al centro dell’intersezione controllata;
- l’istante in cui avviene il secondo sca o sia individuato in funzione della velocità
del veicolo all’a o del passaggio sui rilevatori o ssando, in funzione delle
dimensioni e cara eris che dell’intersezione, l’intervallo temporale fra i due
sca ;
- in ogni fotogramma guri in sovrimpressione almeno la località dell’infrazione, la
data e l’ora;
- l’apparecchiatura sia predisposta per l’entrata in funzione dopo un tempo
pre ssato dall’inizio del segnale rosso;
- il disposi vo, se u lizzato in modalità automa ca, sia so oposo a veri che ed
eventuali tarature, con cadenza almeno annuale.
Preme evidenziare che, come visto, ciascun decreto di omologazione prescrive
l’obbligo a carico dell’amministrazione di e e uare annualmente veri che di
funzionamento ed “eventualmente” la taratura del disposi vo. Oltre al preciso rispe o
di tu e le altre condizioni appena illustrate, sarà, pertanto, sempre opportuno
richiedere che in sede di opposizione sia fa o obbligo all’amministrazione di esibire tu a
la rela va documentazione, che a es le opere di manutenzione eseguite
sull’apparecchiatura, con speci co riferimento al modello e numero di matricola
dell’esemplare citato nel verbale. Sarà, inoltre, preven vamente opportuno contestare
tale documentazione, qualora essa provenga dalla stessa società produ rice dei
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56 Multe: istruzioni per l’uso

disposi vi, o da altra concessionaria cui siano devolu servizi a nen l’installazione o
distribuzione dei disposi vi medesimi. Viceversa, risulterebbe tradito quel principio
d’indipendenza dei laboratori prepos alla veri ca, sancito con D.M. del 10/12/2001 del
Ministero A vità Produ ve - Art. 2 (veri cazione periodica degli strumen di misura) - il
quale prevede che i laboratori prepos alla veri ca periodica debbano o rire garanzie
d’indipendenza, non intra enendo, quindi, rappor commerciali, nanziari e societari
con gli uten metrici.

UN CASO PARTICOLARE: IL SEMAFORO DI VIALE MONTE CENERI, MILANO


Viale Monte Ceneri è una lunga arteria di Milano. La strada è divisa in tre corsie
ed il tra co scorre abbastanza veloce, per poi interrompersi al semaforo posto
all'incrocio con Via Mac Mahon. Il semaforo è vigilato da un disposi vo Tra phot III SR,
che ogni giorno accerta cen naia di infrazioni.
Proprio l'alto numero di segnalazioni ricevute per le infrazioni rilevate in quel
preciso punto ci ha incuriosito e ci ha spinto ad andare a veri care quale fosse realmente
lo stato dei luoghi. Abbiamo così scoperto che il semaforo di cui s amo parlando è
composto da ben nove lanterne e verrebbe da immaginare che, di esse, tre per colonna
siano riferite alle rispe ve corsie di marcia. Se già la situazione fosse questa, per
l'automobilista di passaggio, sarebbe già non proprio semplicissimo comprendere
istantaneamente dove poter andare e dove doversi arrestare. Invece no: la situazione è
ancora un po' più complicata. Delle nove lanterne, infa , tre si riferiscono unitariamente
alla corsia di sinistra e a quella di centro, mentre le restan sei si riferiscono invece alla
medesima corsia di destra. Il le ore potrà immaginare, se questa spiegazione pare di
di cile comprensione, quanto sia ancor più di cile al volante della propria auto dover
capire in pochi secondi quale lanterna seguire. La situazione è aggravata da due ulteriori
elemen da considerare. Il primo è che la sfortuna ha voluto che il semaforo di Viale
Monteceneri abbia le lanterne di colore rosso fortemente "sbiadite" e quindi tenden
all'arancione, per cui nell'impegnare l'incrocio occorre prestare a enzione che il rosso
sia e e vamente rosso e l'arancione sia e e vamente arancione. Il secondo elemento
riguarda, invece, i tempi di alternanza dei colori. L'arancione dura, infa , appena tre
secondi, per cui la lanterna verde e la rossa si susseguono quasi immediatamente e le
auto in corsa sono costre e a dover bruscamente interrompere la loro marcia, anche
con il rischio di procurare collisioni con i veicoli che le seguono.
Ci siamo dilunga nell'illustrate questa situazione non solo per suggerire di
sollevare opposizione contro i verbali provenien dal Tra phot di Viale Monteceneri, ma
perché essa è sintoma ca della diversa premura che le amministrazioni municipali
dedicano ai temi (tra loro paradossalmente con iggen ) della sicurezza stradale e della
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57 Multe: istruzioni per l’uso

reddi vità di dei disposi vi di accertamento. Siamo cer che un semaforo di più
semplice comprensione recherebbe meno pericolo alla circolazione e al tempo stesso
indurrebbe meno automobilis in errore. Ma, forse, per la municipalità di Milano non
entrambi ques fa ori sono considera in chiave posi va.
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58 Multe: istruzioni per l’uso

SOSTA A PAGAMENTO E SOSTA IN DIVIETO

L’art. 7 del Codice della Strada a ribuisce ai Comuni la potestà di regolamentare,


per mezzo di ordinanze del Sindaco, la circolazione all’interno dei centri abita .
Tra i vari obblighi, divie e limitazioni che i Sindaci hanno facoltà di is tuire, vi è
anche la sosta a pagamento sul suolo pubblico 33.
Un elemento fondamentale di tale disposizione, che però sfugge alla maggior
parte delle amministrazioni comunali che la a uano, è il fa o che è possibile is tuire la
sosta a pagamento solo in apposite “aree des nate al parcheggio”.
A questo punto, a scanso di equivoci, e opportuno ricordare che spesso il
Legislatore chiarisce preven vamente le de nizioni ed i signi ca della terminologia
u lizzata, così come puntualmente avviene anche per le aree di parcheggio, la cui
disciplina si rinviene all’art. 3 c. 1 n°34 C.d.S., secondo cui per area di parcheggio si dovrà
intendere un’«area o infrastru ura posta fuori della carreggiata, des nata alla sosta
regolamentata (o non) dei veicoli», e ancora all’art. 2 c. 3 C.d.S., le . E ed F, in cui si
de niscono rispe vamente le “strade urbane di scorrimento” e le “strade urbane di
quar ere”, in cui vengono previste apposite aree “esterne alla carreggiata” per la sosta
dei veicoli, con immissioni ed uscite concentrate e rela va corsia di manovra.
Ad una le ura approssima va di tali disposizioni sembrerebbe quasi che nei
centri abita il Codice della Strada non amme a la sosta se non fuori dalla carreggiata, in
contrasto con quanto stabilito dall’art. 157 c. 2 C.d.S., dove si a erma invece che la sosta
si e e ua posizionando il veicolo «il più vicino possibile al margine destro della
carreggiata, parallelamente ad esso e secondo il senso di marcia».

Ne consegue, quindi, che le cosidde e “Zone Blu”, ovvero gli stalli di sosta a
pagamento is tui ai margini delle strade ci adine deputate allo scorrimento del usso
veicolare, sono di fa o giuridicamente illegi me.
Per completezza dobbiamo in ne prendere a o che alcuni pervicaci sostenitori
delle “Zone Blu” ne fanno proditoriamente discendere la legi mità da un ardito
escamotage interpreta vo. L’art. 7 c. 1 le . a), infa , a ribuisce ai Comuni la facoltà di
«ado are i provvedimen indica nell'ar colo 6 commi 1, 2, e 4».

33 Codice della Strada, art. 7, comma I, le era f): «Nei centri abita i comuni possono, con
ordinanza del sindaco (…)stabilire, previa deliberazione della giunta, aree des nate al parcheggio
sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante
disposi vi di controllo di durata della sosta».
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59 Multe: istruzioni per l’uso

Ma nell’art 6 C.d.S., che regolamenta la circolazione fuori dai centri abita , in


realtà troviamo sostanzialmente tu e le disposizioni poi riprese dal successivo art. 7, con
la di erenza però che nei commi 1 e 2 l’autorità preposta ad ado are i provvedimen è il
Prefe o, mentre nel comma 4 è l’ente proprietario della strada, che, nel caso di strada
comunale, coincide appunto col Comune.
L’art. 6 c. 4 le . d, speci camente, ri e e sul Sindaco la facoltà di «vietare o
limitare o subordinare al pagamento di una somma il parcheggio o la sosta dei veicoli»,
facoltà questa che viene ripresa e più speci camente normata dal successivo art 7 c. 1
le . f che abbiamo già de agliatamente analizzato.
Ora, dopo che una super ciale interpretazione di tali norme ha fa o si che un
massiccio ricorso all’is tuzione delle soste a pagamento negli ul mi anni me esse in
moto mastodon ci interessi economici, alcuni tentano, con una forzata gius cazione
giuridica a posteriori, di farne risalire la legi mità su una presunta di erenza seman ca
tra i termini “parcheggio” e “sosta” u lizza nell’art. 6 c. 4, a ribuendo al termine
parcheggio il signi cato di sosta all’interno di un area di parcheggio, ed al termine sosta
quella e e uata sul margine della carreggiata secondo i de ami dell’art. 157 C.d.S..
In tal modo vengono di fa o aggirate tu e le precise disposizioni che limitano la
sosta a pagamento solo alle aree di parcheggio con le cara eris che che abbiamo già
analizzato, per estenderla a tu i si in cui è possibile e e uare la sosta.
Ma tale dis nzione è sicuramente una forzatura ingius cata, e lo è per diverse
ragioni. Innanzitu o sul piano linguis co, perché se è vero che il sostan vo “parcheggio”
indica indi erentemente sia il luogo sico in cui si e e ua il parcheggio che l’a o del
parcheggiare, è pur vero che nella lingua italiana i sostan vi “parcheggio” e “sosta”, quali
nominalizzazioni rispe vamente dei verbi “parcheggiare” e “sostare”, vengono
indi erentemente usa per indicare l’azione di sospendere la marcia di un veicolo
lasciandolo fermo per un periodo di tempo indeterminato, anche con l’allontanamento
del conducente dallo stesso, a prescindere dal sito scelto.
Anche il Codice della Strada stesso usa indi erentemente i due termini come
sinonimi, anche quando deve de nire il “parcheggio” nella sua accezione di luogo sico
con determinate cara eris che. Infa , anche la stessa de nizione di “parcheggio” che
troviamo nell’art. 3 C.d.S. è espressa in termini di «area des nata alla sosta dei veicoli»,
mentre il già citato art. 2 c. 3 recita che «per la sosta sono prevista apposite aree esterne
alla carreggiata».
Assodato quindi che la sosta non si e e ua solo sulla carreggiata, perché anche
l’a o di parcheggiare all’interno di un area di parcheggio può essere de nita “sosta”,
appare chiaro che laddove l’art. 6 c. 4 C.d.S. indica «il parcheggio o la sosta dei veicoli» in
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60 Multe: istruzioni per l’uso

realtà sta usando due sinonimi in senso tautologicamente ra orza vo, e che la “o” che li
unisce è usata in questo caso come congiunzione senza alcun valore disgiun vo.
Non vi è pertanto alcun mo vo giuridicamente valido, che possa invalidare le
precise disposizioni in materia di sosta a pagamento contenute nel successivo art. 7 del
Codice della Strada.

GLI AUSILIARI DEL TRAFFICO


Giuridicamente la gura degli ausiliari del tra co viene is tuita dai commi 132 e
133 dell’art. 17 della Legge 127 del 15 maggio 1997 (così de a Legge Bassanini). Tale
disposizione norma va a ribuisce ai Comuni la facoltà di «conferire funzioni di
prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta» a due diversi pro li di
ausiliario del tra co, e cioè:
1. Dipenden comunali o dipenden delle società di ges one dei parcheggi (ex c.
132);
2. Personale ispe vo delle aziende esercen il trasporto pubblico (ex c. 133).
Le di erenze tra i due pro li riguardano sia i requisi necessari al conferimento
della rela va quali ca, sia le funzioni a ribuite. Tu gli ausiliari del tra co assolvono,
infa , a speci che funzioni di accertamento delle violazioni in materia di sosta, ma agli
ausiliari ex c. 133 vengono in aggiunta a ribuite «funzioni di prevenzione e
accertamento in materia di circolazione e sosta sulle corsie riservate al trasporto
pubblico».
La nascita di questa nuova gura, sebbene cara erizzata da picità e limitazioni
ne amente de nite dalla norma che la is tuisce, ha fa o nascere n da subito numerosi
dubbi e contestazioni circa le sue e e ve a ribuzioni e modalità opera ve, tant’è che di
lì a breve il Legislatore ha ritenuto necessario intervenire sull’argomento con i primi tre
commi dell’art. 68 della L. 488/99 (Legge Finanziaria 2000).
Nello speci co, agli ausiliari del tra co è stata riconosciuta la stessa veste
giuridica degli altri sogge individua dall’art. 12 C.d.S. per l’espletamento dei servizi di
polizia stradale, consentendo loro, sebbene con le limitazioni per materia già descri e, di
produrre a giuridicamente dota di fede privilegiata ai sensi degli ar . 2669 e 2700 del
Codice Civile, e quindi di poter procedere autonomamente alla contestazione delle
violazioni accertate.
In ragione del riconoscimento di tali a ribuzioni veniva introdo o il principio
della nomina individuale da parte del Sindaco «previo accertamento dell'assenza di
preceden o pendenze penali», e veniva loro a ribuita «anche la competenza a disporre
la rimozione dei veicoli, nei casi previs , rispe vamente, dalle le ere b) e c) e dalla
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61 Multe: istruzioni per l’uso

le era d) del comma 2 dell'ar colo 158 del Codice della strada», ovvero dei veicoli in
sosta che impediscono l’accesso o lo spostamento di altri veicoli regolarmente
parcheggia , dei veicoli in doppia la, e dei veicolo in sosta negli spazi riserva allo
stazionamento ed alla fermata dei mezzi pubblici.
Malgrado tale ulteriore de nizione dei contorni giuridici, l’operato degli ausiliari
del tra co non ha mai cessato di essere fonte di con nue contestazioni e rela ve
precisazioni, sia in ambito giudiziario, sia in ambito ministeriale.
Il solco nel quale si è proseguito è stato quello di circoscrivere ed arginare
maggiormente le competenze a ribuite agli ausiliari, anche al ne di de nirne in modo
più ne o i pro li e cara erizzarne la di erenza rispe o agli organi di polizia
propriamente de .
Secondo questa chiave di le ura, la Corte di Cassazione34 ha precisato che i
poteri di accertamento a ribui agli ausiliari del tra co sono limita alle violazioni
rela ve alla sosta regolamentata, nonché «nelle aree immediatamente limitrofe
cos tuen lo spazio minimo indispensabile e necessario per compiere le manovre che
consentano in concreto l’u lizzo del parcheggio da parte degli uten della strada». E
ancora, ricordiamo che il Ministero dell’Interno35, dopo aver esaus vamente riassunto
le speci che a ribuzioni funzionali e chiarito alcuni aspe procedurali, raccomanda tra
l’altro che gli ausiliari del tra co siano dota di uno speci co abbigliamento dis n vo
che però, «per non ingenerare confusione, non dovrà comunque contenere simboli o
scri e simili a quelli previs per gli indumen dei sogge indica dall'art. 12 del Codice
della Strada», e che per gli stessi mo vi non potranno altresì u lizzare la pale a
dis n va prevista dall’art. 12 c. 5 C.d.S., né il «disposi vo supplementare di allarme a
luce lampeggiante blu che, ai sensi dell'art. 177 del Codice della Strada, e riservato ai soli
organi di polizia».
Sebbene la gura sia stata introdo a con i più nobili inten , spesso in molte
realtà urbane, degli ausiliari si è fa o un uso distorto esasperando un controllo sulla
regolarità delle auto in sosta che non può trovare altra gius cazione se non quella di
essere un comodo strumento per rimpinguare le casse comunali, con le zone a
parcheggio a pagamento e le rela ve sanzioni in caso di trasgressione.
Viceversa, se lo scopo fosse stato e e vamente quello di favorire il turn-over
delle soste, come sostengono mol Sindaci per gius care le loro Ordinanze, allora

34 Cass. 7 aprile 2005 n. 7336


35 Ministero dell’Interno circolare n. 300/A/1997
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62 Multe: istruzioni per l’uso

sarebbe stato su ciente is tuire zone a disco orario, secondo la previsione dell’art. 157
c. 6 C.d.S., meno onerose per il ci adino e che invece sono ormai del tu o scomparse.
Il problema, come spesso avviene non è nella legge, ma nella sua ca va e
proditoria applicazione. Rileggendo con a enzione il comma 132, non possiamo, infa ,
tralasciare il fa o che «i comuni possono, con provvedimento del sindaco, conferire
funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta a dipenden
comunali o delle società di ges one dei parcheggi, limitatamente alle aree ogge o di
concessione». Pertanto, in sede di opposizione a verbali per divieto di sosta, rileva da
ausiliari del tra co, sarà bene prospe are una interpretazione restri va del testo
norma vo che sia orientata al rigido rispe o del suo tenore le erale, dal momento che
non era certamente nelle intenzioni del legislatore creare un business della sosta
selvaggia con l’introduzione degli ausiliari.
La norma, quindi, fa espresso richiamo alle «aree ogge o di concessione», e, in
un contesto che si riferisce alla regolamentazione delle soste, è ovvio che intenda riferirsi
alle «aree des nate alla sosta dei veicoli», così come confermato peraltro anche dalla
Corte di Cassazione36 che ha osservato che le funzioni degli ausiliari del tra co
«riguardano soltanto le violazioni in materia di sosta e limitatamente alle aree ogge o di
concessione, poiché la loro a ribuzione è apparsa strumentale rispe o allo scopo di
garan re la funzionalità dei parcheggi, che concorre a ridurre, se non ad evitare, il grave
problema del conges onamento della circolazione nei centri abita ».
Appare quindi chiaro che tu e le a ribuzioni conferite agli ausiliari del tra co
non possono trovare legi mo campo d’applicazione se non all’interno di tali «aree di
parcheggio» date in concessione (ovviamente secondo la de nizione data nell’art. 3
C.d.S.), o, al limite nelle immediate vicinanze delle stesse, quando i veicoli in sosta
occupino «lo spazio minimo indispensabile e necessario per compiere le manovre che
consentano in concreto l’u lizzo del parcheggio da parte degli uten della strada», come
ad esempio sulle corsie o rampe d’accesso a tali aree. Fanno unicamente eccezione, gli
ausiliari nomina in base al comma 133, la cui competenza si estenda all’accertamento
delle violazioni sulle corsie dei mezzi pubblici.

ASSENZA IN ZONA DI AREE DI PARCHEGGIO LIBERO


Ci si richiama a tale proposito all’art. 7, comma VIII, C.d.S., il quale prevede:
«qualora il comune assuma l’esercizio dire o del parcheggio con custodia o lo dia in
concessione ovvero disponga l’installazione dei disposi vi di controllo di durata della

36 Cass. 18 agosto 2006 n. 18186


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63 Multe: istruzioni per l’uso

sosta di cui al comma 1, le era f) , su parte della stessa area o su altra parte nelle
immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area des nata a parcheggio
rispe vamente senza custodia, o senza disposi vi di controllo di durata della sosta». La
Corte di Cassazione37 ha recentemente ribadito questo medesimo principio
confermando la decisione del Giudice di Pace di Cagliari che dichiarava la nullità ed
ine cacia di alcuni verbali di accertamento e contestazione per sosta vietata e
condannava il Comune di Quartu Sant’Elena al rimborso delle spese processuali. In
par colare, i Giudici della Suprema Corte hanno riconosciuto al Giudice di merito la
piena facoltà di rilevare i vizi di legi mità di quei provvedimen amministra vi che,
is tuendo delle zone di parcheggio a pagamento, non ne lascino altre ante (adiacen !)
libere. In sede di opposizione sarà bene, quindi, addossare a carico dell’amministrazione
opposta l’onere di dimostrare di aver rispe ato tale principio, disponendo in pari misura
aree di sosta gratuita e a pagamento.

SULLA RICOSTRUZIONE DEL FATTO STORICO E SULLA SOSTA DI EMERGENZA


Merita, in questa sede, di essere prospe ata l’ipotesi che la sosta vietata possa
essere gius cata da un improvviso e imprevedibile malfunzionamento del veicolo, tale
da costringere il conducente a non poter fare altro che interrompere la propria marcia.
In tale eventualità, purtroppo non del tu o remota, il conducente non potrà
evidentemente fare altro che collocare il veicolo al margine della carreggiata, nella
maniera che rechi quanto meno intralcio possibile alla circolazione, in a esa di un
intervento tecnico o della rimozione mediante rimorchio. Tali circostanze integrano,
infa , gli estremi della sosta di emergenza, espressamente prevista dal Codice della
Strada, all’art. 157, co. I, le . D, pertanto sollevando il trasgressore da ogni
responsabilità in ordine alla presunta infrazione contestatagli.

37 Cass. sez. un. 19 gennaio 2007 n. 116


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64 Multe: istruzioni per l’uso

VERBALI PER USO DEL DISPOSITIVO CELLULARE O MANCATO USO DELLE


CINTURE DI SICUREZZA

ILLEGITTIMITÀ DEL VERBALE PER MANCATA CONTESTAZIONE IMMEDIATA


DELL’INFRAZIONE
L’art. 173, comma II, del Codice della Strada, prevede che: «è vietato al
conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare
cu e sonore […]. È consen to l'uso di apparecchi a viva voce o dota di auricolare
purché il conducente abbia adeguata capacità udi va ad entrambe le orecchie (2) che
non richiedono per il loro funzionamento l'uso delle mani».
Ci si richiama sull’argomento a quanto già de o in precedenza circa la
contestazione immediata e delle ipotesi in cui essa non è tassa vamente obbligatoria,
come previsto dagli ar coli 200 e 201 del Codice della Strada. Nel ribadire questo
elementare principio, la cui negazione violerebbe il diri o di difesa cos tuzionalmente
garan to, ci piace in questa sede citare le parole della suprema corte38: «la contestazione
immediata dell'infrazione ha un rilievo essenziale per la corre ezza del procedimento
sanzionatorio, onde la contestazione stessa non può essere omessa tu e le volte in cui
sia possibile e e uarla; da ciò deriva che la de a omissione cos tuisce una violazione di
legge la quale rende illegi mi i successivi eventuali a del procedimento
amministra vo. Il giudice di merito, se riscontra che la contestazione immediata della
violazione amministra va alle norme del codice stradale, pur concretamente possibile,
non è stata e e uata, legi mamente dispone l'annullamento del provvedimento
sanzionatorio che sia stato emesso dal prefe o per de a violazione».
Ciò premesso, per quel che riguarda par colare pologie di infrazioni, l’indagine
circa i mo vi che avrebbero impedito la contestazione immediata assume par colare
spessore logico e giuridico, tale da poter in ciare la legi mità del verbale. Ci si intende
riferire, appunto, ad ipotesi come quelle rela ve alla guida senza cinture di sicurezza o
per uso del telefono cellulare, accomunate dalla circostanza che l’agente abbia
presumibilmente e e uato un accertamento minuzioso circa la condo a e e vamente
assunta dal trasgressore, dal momento che tale condo a si concre zza in
comportamen di non immediata evidenza. Occorre, pertanto, so ermarsi su quanto
a estato dal verbale circa le mo vazioni che hanno impedito all’agente accertatore di
poter contestare immediatamente l’infrazione.

38 Cass. n. 4010/2000
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65 Multe: istruzioni per l’uso

Le mo vazioni che ricorrono, per qualsiasi po di accertamento, sono quasi


sempre le stesse e ciò è già evidentemente sintomo del fa o che esse siano usate
indi erentemente l’una dall’altra, senza alcun reale riferimento alla fa specie concreta.
Le mo vazioni generalmente hanno il seguente tenore: “L’agente accertatore era
impegnato in altra a vità”; “L’agente accertatore era ad una distanza tale da non
consen gli di in mare l’alt”; “L’agente accertatore era impossibilitato ad in mare l’alt in
condizioni di sicurezza”. A ben vedere, nei casi esamina , le mo vazioni addo e nel
verbale a gius cazione dell’omessa contestazione immediata, paiono contraddire la
possibilità che l’agente fosse in condizioni tali da consen rgli di iden care esa amente
il telefono cellulare nel pugno del conducente o la fascia della cintura a orno alla sua
spalla. È, pertanto, lecito domandarsi con quale certezza l’agente accertatore, mentre
era “ad una distanza tale da non consen rgli di in mare l’alt”, abbia potuto tu avia
iden care il telefono cellulare o la cintura.
L’opposizione non deve quindi tendere a negare veridicità al verbale (altrimen
sarebbe necessaria la querela di falso, come già de o in precedenza), ma al contrario
deve assumere fondamento proprio sulla base delle a estazioni contenute a verbale,
per porre in dubbio l’a endibilità del processo cogni vo dell’agente al momento
dell’accertamento.
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66 Multe: istruzioni per l’uso

VERBALE PER GUIDA PERICOLOSA

La così de a guida pericolosa è prevista e sanzionata dall’art. 141 del Codice


della Strada, il quale testualmente prevede:
«è obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo in modo che, avuto riguardo
alle cara eris che, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle cara eris che e alle
condizioni della strada e del tra co e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia
evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di
disordine per la circolazione. Il conducente deve sempre conservare il controllo del
proprio veicolo ed essere in grado di compiere tu e le manovre necessarie in condizione
di sicurezza, specialmente l'arresto tempes vo del veicolo entro i limi del suo campo di
visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile. In par colare, il conducente deve
regolare la velocità nei tra di strada a visibilità limitata, nelle curve, in prossimità delle
intersezioni e delle scuole o di altri luoghi frequenta da fanciulli indica dagli apposi
segnali, nelle for discese, nei passaggi stre o ingombra , nelle ore no urne, nei casi di
insu ciente visibilità per condizioni atmosferiche o per altre cause, nell'a raversamento
degli abita o comunque nei tra di strada ancheggia da edi ci. Il conducente deve,
altresì, ridurre la velocità e, occorrendo, anche fermarsi quando riesce malagevole
l'incrocio con altri veicoli, in prossimità degli a raversamen pedonali e, in ogni caso,
quando i pedoni che si trovino sul percorso tardino a scansarsi o diano segni di incertezza
e quando, al suo avvicinarsi, gli animali che si trovino sulla strada diano segni di
spavento. Il conducente non deve gareggiare in velocità. Il conducente non deve circolare
a velocità talmente rido a da cos tuire intralcio o pericolo per il normale usso della
circolazione».
Come emerge dalla le ura della norma va appena citata, il Codice della Strada
descrive precise condizioni di tra co, viabilità e visibilità, in costanza delle quali il
conducente è chiamato a regolare la sua andatura, a nché una condo a di giuda possa
essere o non essere quali cata come “pericolosa”, ossia in grado di porre a rischio
l’incolumità del conducente e degli altri uten della strada. Pertanto, è da considerarsi
nullo il verbale da cui non emerga un'esa a descrizione della condo a che avrebbe
recato pregiudizio alla pubblica incolumità. Spesso, infa , secondo una prassi che
riteniamo susce bile di contestazione, i verbali per guida pericola riportano
semplicemente e pedissequamente la de nizione norma va («il conducente ome eva di
regolare adeguatamente la velocità»), lasciando così spazio a valutazioni personali e
sogge ve dell'agente accertatore, e non a quelle condizioni di ogge va pericolosità a
cui, invece, l'art. 141 C.d.S. intende riferirsi. Si può ritenere che un verbale così
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67 Multe: istruzioni per l’uso

genericamente reda o, privo di riferimen alla fa specie concreta, sia reda o in


dispregio del diri o di difesa del ci adino, non potendo ques fare altro che
passivamente soggiacere all'aleatorietà della valutazione dell'agente accertatore, in
contrasto con i principi della certezza del diri o e della pena.
Quel che si intende contestare, in altri termini è l’impiego che le forze dell’ordine
fanno della de nizione di “guida pericolosa”, un impiego che risulta spesso essere
assolutamente generalizzato e avulso dal contesto concreto. Ciò è maggior ragione
riscontrabile nei casi in cui l’infrazione sia a ribuita a persona coinvolta in un sinistro
stradale e l’intervento delle forze dell’ordine sia successivo al veri carsi dell’evento. Si
riscontra in mol casi, infa , la prassi delle forze dell’ordine di contestare la violazione
dell’art. 141 del Codice della Strada sulla base dei rilievi e e ua a seguito di un sinistro
che abbia richiesto il loro intervento, presumendo che il sinistro sia necessariamente
scaturito da una imprudente condo a di guida e a ribuendone la responsabilità ad uno
dei sogge coinvol secondo imprecisa criteri di valutazione. Anche in questo caso,
come visto nel precedente capitolo, non si intende negare la veridicità di quanto
verbalizzato, ma contestare (sulla base di quanto emerge dal verbale stesso) il
procedimento cogni vo ado ato dall’agente accertatore, che ritenga sulla base di
generici rilievi di poter esa amente ricostruire con su ciente esa ezza la dinamica di un
sinistro, pur non avendo presenziato allo stesso. Tale valutazione non ene
evidentemente conto delle numerose ed inde nibili variabili che avrebbero potuto
condizionare il veri carsi dell’evento, malgrado la diligente osservanza alle norme del
Codice della Strada. Tale modalità di accertamento, des tuita di fondamento, appare
ulteriormente viziata nei frequen casi in cui la presunta infrazione non viene contestata
immediatamente al trasgressore, così impedendo che ques possa o rire una propria
versione dei fa , u le all’esa a ricostruzione del sinistro. Il Codice della Strada, prevede,
infa , che quando ogge vamente possibile, le infrazioni siano sempre immediatamente
contestate ai trasgressori.
Che la contestazione immediata fosse ogge vamente possibile lo dimostra il
fa o stesso che il presunto responsabile fosse presente sul posto per fornire le proprie
generalità agli agen di polizia fra anto occorsi.
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68 Multe: istruzioni per l’uso

ACCESSO VIETATO IN CORSIA RISERVATA O ZONA A TRAFFICO LIMITATO

Che sia per deconges onare il tra co ed incrementare l’impiego dei mezzi di
trasporto pubblico o per arricchire i propri bilanci, è prassi largamente di usa non solo
nelle grandi aree metropolitane, ma anche nei centri medi e piccoli, l’is tuzione di zone
o semplicemente di corsie la cui circolazione sia preclusa ai veicoli priva o sia
subordinata al preven vo pagamento di pedaggi o al rilascio di permessi.
La situazione è molto eterogenea, ogni comune ha inteso ricorrere all’impiego a
corsie riservate e ztl ado ando spesso propri personali accorgimen e ciò rende in parte
di cile tra are unitariamente l’argomento.
Le apparecchiature omologate per l’accertamento degli accessi sono numerose
e rispondono a nomi e decre di approvazione tra loro di eren . Le più di use sono
iden cate con le sigle Sirio Ves 1.0, Sirio Rita, O2CR Citypass. Ad ogni buon conto, a
prescindere dall’esa o modello di disposi vo u lizzato, valgono anche per la
contestazione di verbali per accesso in corsia riservata o ztl, tu e le eccezioni già
precedentemente esaminate in materia di rilevamento ele ronico. In par colare:
- È contestabile il verbale da cui non risul l’esa o modello e numero di matricola
del disposi vo, poiché, considerata l'irripe bilità dell'evento, tale omissione non
consen rebbe di determinare quale sia stato il disposi vo u lizzato e, quindi, di
veri care almeno ex post che lo strumento ado ato sia e e vamente e
corre amente funzionante. Ne deriverebbe, pertanto, un’irrimediabile ed
ingiusta compressione del diri o di difesa che, per de ato cos tuzionalmente,
deve sempre essere garan to a chi sia sogge o ad una altrui pretesa;
- È opportuno chiedere che l’amministrazione opposta nell’assolvimento del
proprio onere probatorio, voglia dimostrare di aver u lizzato il disposi vo in
modo conforme a quanto prescri o dal rela vo decreto di omologazione;
- È opportuno richiedere che l’amministrazione voglia in par colare dimostrare di
aver so oposto il disposi vo u lizzato a tu e le veri che di funzionamento e
manutenzione, così come prescri o dal rela vo decreto di omologazione,
preven vamente contestando ogni a estazione o cer cazione proveniente
dalla stessa società produ rice dei disposi vi, o da altra concessionaria cui siano
devolu servizi a nen l’installazione o distribuzione dei disposi vi medesimi.
Viceversa, risulterebbe tradito quel principio d’indipendenza dei laboratori
prepos alla veri ca, sancito con D.M. del 10/12/2001 del Ministero A vità
Produ ve - Art. 2 (veri cazione periodica degli strumen di misura) - il quale
prevede che i laboratori prepos alla veri ca periodica debbano o rire garanzie
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69 Multe: istruzioni per l’uso

d’indipendenza, non intra enendo, quindi, rappor commerciali, nanziari e


societari con gli uten metrici.

OMESSA SEGNALAZIONE DI DIVIETO


Qualsiasi a ribuzione di responsabilità è da ritenersi des tuita di fondamento
per i casi in cui la presenza di zone a tra co limitato o corsie riservata non sia stata
adeguatamente resa visibile dagli speci ci segnali di divieto. So o tale aspe o, in base
alle norme del Codice della Strada (art. 7/10), infa , le zone a tra co limitato devono
essere indicate mediante apposi segnali ed, in par colare, il varco ele ronico deve
essere per legge reso noto agli uten della strada preven vamente da apposita
segnale ca la quale, per forma, contenu e dimensioni, deve essere percepibile da un
automobilista che conduca il veicolo alla velocità di 50 km./h., limite per le strade urbane
(art. 77 e ss Reg. C.d.S.). Come confermato anche dalla giurisprudenza di legi mità39, un
determinato obbligo (o divieto) di comportamento è legi mamente imposto all'utente
della strada solo per e e o della visibile apposizione del corrispondente segnale
speci camente previsto dalla legge (Cassazione civile, sez. III, 20 febbraio 1998, n. 1782),
pertanto, si ri ene che la situazione di illegi mità a nente l'irregolare apposizione di
un segnale stradale esoneri il conducente di un veicolo - nel caso di violazione della
rela va prescrizione - dalla responsabilità contravvenzionale.

GLI ACCERTAMENTI SERIALI


È frequente che da un accesso in ztl o corsia riservata consegua la contestazione
di una pluralità di infrazioni. Ciò avviene a causa delle con guità con cui sono colloca i
disposi vi ele ronici, per cui una medesima trasgressione viene rilevata più volte. Che si
tra di una medesima infrazione ogge o di molteplici rilevazioni è dimostrato dalla
circostanza, riscontrabile nei verbali successivamente no ca , che i rela vi
accertamen risulteranno essere avvenu tra loro a breve distanza di tempo e di luogo.
Pertanto, sono meritevoli di contestazione tu i verbali appartenen alla medesima
serie successivi al primo. So o il punto di vista ermeneu co, la contestazione trae
spunto dalle più comuni nozioni di diri o penale, ed in par colare dalla dis nzione
esistente tra “illeci istantanei” ed “illeci permanen ” in cui il momento consuma vo,
rispe vamente si esaurisce istantaneamente o si prolunga per un inde nito spazio
temporale. Considerata la fa specie che s amo esaminando, l’accesso in divieto è
condo a che non si esaurisce istantaneamente, ma si prolunga durante il periodo di
transito del veicolo, pur conservando la sua ontologica unicità. Il principio è stato

39 Cass 20 febbraio 1998 n. 1782


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70 Multe: istruzioni per l’uso

pienamente acquisito dalla Legge 689/1981, art. 8-bis, comma IV, in base alla quale «le
violazioni amministra ve successive alla prima non sono valutate, ai ni della
reiterazione, quando sono commesse in tempi ravvicina e riconducibili ad una
programmazione unitaria».
A tale riguardo va comunque, per completezza, citato anche l’art. 198 del Codice
della Strada, il quale espressamente prevede che: «1. Salvo che sia diversamente
stabilito dalla legge, chi con una azione od omissione viola diverse disposizioni che
prevedono sanzioni amministra ve pecuniarie, o comme e più violazioni della stessa
disposizione, soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave aumentata no
al triplo. 2. In deroga a quanto disposto nel comma 1, nell'ambito delle aree pedonali
urbane e nelle zone a tra co limitato, il trasgressore ai divie di accesso e agli altri
singoli obblighi e divie o limitazioni soggiace alle sanzioni previste per ogni singola
violazione». Tale disposizione sembrerebbe negare tu o quanto nora a ermato. In
materia è intervenuta a far chiarezza la Corte Cos tuzionale40 che ha ribadito la
di erenza esistente tra pluralità di accertamen e pluralità di infrazioni, ed ha, quindi,
ritenuto che - in fa specie come quella in esame - l’art.198, comma II, del Codice della
Strada, semplicemente non sia la norma da applicare. L’art. 198, comma II, del Codice
della Strada, riguarda, infa , pluralità di infrazioni (cioè a illeci tra loro dis n ), e non
pluralità di accertamen riferibili ad un medesimo “a o di durata”. Pertanto, considerata
la con guità degli accertamen - sia nel tempo che nello spazio - non può ritenersi che a
tali accertamen corrispondano altre ante infrazioni e non può quindi ritenersi
applicabile l’art.198, comma II, del Codice della Strada. Così, quindi, citando
testualmente l’ordinanza, la Corte rispondeva in merito alla sollevata ques one di
illegi mità dell’art. 198, comma II, del Codice della Strada: «proprio la con guità
temporale tra i due accertamen e il fa o che siano sta compiu lungo la stessa via,
evidenziano che il giudice a quo è par to da un erroneo presupposto interpreta vo,
a ermando la necessità dell’applicazione, nella fa specie in esame, di due dis nte
sanzioni, senza esporre le ragioni per le quali non si ri ene potersi con gurare non solo
un’unica condo a, ma anche un’unica violazione, con il conseguente superamento del
dubbio di cos tuzionalità sollevato, dal momento che non ad ogni accertamento deve
necessariamente corrispondere una contravvenzione, tra andosi di condo e (la
circolazione in zona vietata) di durata».
In conclusione, con il conforto della Corte Cos tuzionale, chiarito che nella
fa specie in esame non trova applicazione l’art. 198, comma II del Codice della Strada,
in virtù dalla Legge 689/1981, art. 8-bis, comma IV, può a ermarsi con certezza l’assoluta

40 Corte Cost. ord. 26 gennaio 2007 n. 14


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71 Multe: istruzioni per l’uso

nullità di tu i verbali successivi al primo, in quanto tra asi di molteplici rilevazioni,


tu e riferibili alla medesima ed unica infrazione.

RIGUARDO IL SIRIO VES 1.0


Come accennato precedentemente, uno dei disposi vi più u lizza per la
rilevazione degli accessi in corsia riservata è quello denominato “Sirio Ves 1.0”. In
par colare il “Sirio Ves 1.0” risulta essere largamente impiegato per vigilare sugli accessi
delle corsie riservate della capitale.
Alla luce del ragionamento che andiamo ad esporre ques accertamen , e i
conseguen verbali che ne derivano, sono da considerarsi illegi mi.
Il “Sirio Ves 1.0”è stato, infa , omologato con D.M. n. 4020 del 2000, (in seguito
sos tuito dal D.M. n. 2968 n. 2001), il quale esclude che esso possa essere u lizzato per
rilevare infrazioni su corsie riservate ai mezzi pubblici di trasporto, in quanto
l'omologazione è rilasciata : «per la rilevazione degli accessi dei veicoli ai centri storici e
alle zone a tra co limitato». Il de ato del decreto ministeriale è, inoltre, conforme a
quanto previsto espressamente dal D.P.R. 22 giugno 1999 n. 250 (richiamato nello stesso
decreto di omologazione n. 2968 n. 2001), rubricato «Regolamento recante norme per
l'autorizzazione alla installazione e all'esercizio di impian per la rilevazione degli accessi
di veicoli ai centri storici e alle zone a tra co limitato, a norma dell'ar colo 7, comma
133-bis, della legge 15 maggio 1997, n. 127». Pertanto, entrambi i provvedimen
espressamente e concordemente escludono che disposi vo “Sirio Ves 1.0” possa essere
u lizzato per rilevare la circolazione in corsie riservate ai mezzi pubblici di trasporto.
Neanche implicitamente potrebbe intendersi assimilato il conce o di corsia riservata con
quello di zona a tra co limitato, dal momento che il decreto stesso (all’ ar colo 2) nel
dare la de nizione di “zona a tra co limitato” rimanda all' ar colo 3, comma 1, n. 54, e
dell'ar colo 7, comma 9, del codice della strada («De nizione di zona a tra co limitato:
Zona a tra co limitato: area in cui l'accesso e la circolazione veicolare sono limita ad
ore prestabilite o a par colari categorie di uten e di veicoli»). È evidente che la
de nizione contenuta nel Codice della Strada di zona a tra co limitato in alcun senso ed
in alcun verso può essere estesa a quella di “corsia riservata”. È di elementare logicità
che, se le de nizioni di “zona a tra co limitato” e di “corsia riservata” non conservassero
una propria autonoma riferibilità ad en tà tra loro dis nte, ciascuna non avrebbe alcuna
ragione di esistere rispe o all’altra e delle due de nizioni ne resterebbe una unica per
entrambe. Ciò posto, richiamandoci a quanto previsto dal decreto di omologazione, resta
da valutare se la corsia lungo la quale sarebbe stato rilevato l’accesso possa ritenersi
inclusa nel centro storico della ci à, poiché come già de o inizialmente l’omologazione è
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72 Multe: istruzioni per l’uso

rilasciata: «per la rilevazione degli accessi dei veicoli ai centri storici e alle zone a tra co
limitato». Una volta esclusa anche questa possibilità (sulla base dei rilievi urbanis ci che
si riterrà u le accludere al ricorso) si potrà giungere alla conclusione che la Polizia
Municipale abbia operato in violazione di legge, pra cando un u lizzo assolutamente
distorto del disposi vo, contrario alla espressa volontà del legislatore e incompa bile
con le cara eris che tecniche e funzionali ravvisate nel decreto di omologazione. Sulla
scorta di tali osservazioni, la rilevazione sarà da considerarsi nulla e l’infrazione, quindi,
inesistente.

UN CASO PARTICOLARE: MILANO


Quello delle corsie riservate di Milano rappresenta un caso molto par colare,
con problema che speci che. Ci si riferisce in par colare alle corsie riservate
recentemente is tuite dall’amministrazione comunale lungo la così de a Cerchia dei
Bas oni, e che interessa Corso Magenta, Corso di Porta Vigen na, Via degli Ulivetani e
Via Lamarmora.
La par colarità del caso è confermata dai da resi no dal Comune di Milano,
secondo cui, infa , per la sola corsia preferenziale di Corso Magenta, è stata verbalizzata
una media di mille transi al giorno. Come mai un così alto numero di infrazioni
accertate? Esistono evidentemente due uniche possibilità: o ritenere che in prossimità
dei varchi manchi una segnale ca adeguata ed immediatamente comprensibile, o che
per “mera coincidenza” gran parte degli automobilis milanesi (mille ogni giorno!)
a raversando Corso Magenta, Corso di Porta Vigen na, Via Lamarmora e le altre corsie
riservate is tuite lungo la Cerchia dei Bas oni, abbiano scientemente intrapreso il
proposito di comme ere la medesima violazione. Non è solo il buon senso che ci spinge
a considerare maggiormente verosimile la prima delle due ipotesi. Sulla base di semplici
rilievi è dato ravvisare che la segnale ca apposta nelle aree in ques one presenta
numerosi elemen di ambiguità: in primo luogo, il segnale risulta integrato dal pannello
“inizio area a pagamento”, il che lascerebbe intendere che l’accesso alla corsia sia
riservato a quei veicoli che abbiano, appunto, pagato il, così de o, ecopass; in secondo
luogo, il pannello integra vo del divieto, fa riferimento alla delibera comunale 1788 del
2007, la quale a sua volta è indubbiamente riferita all’ecopass (la delibera è, infa ,
rubricata «A uazione di misure di mobilità sostenibile per la tutela dell'ambiente e della
salute dei ci adini. Avvio della fase sperimentale di un sistema di pagamento per
l'accesso alla circolazione dei veicoli inquinan nella cerchia dei Bas oni. Is tuzione della
Z.T.L. e determinazione delle tari e»). Pertanto, il segnale, presenta evidentemente
ogge vi elemen che ne rendono assolutamente ambigua l’interpretazione.
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73 Multe: istruzioni per l’uso

Concludendo, tale ambiguità è ulteriormente aggravata dalla circostanza che, come è


fa o notorio, le corsie riservate lungo la cerchia dei bas oni sono state is tuite
contemporaneamente all’introduzione dell’ecopass, così ra orzando l’errata convinzione
che il pagamento del pedaggio consenta l’accesso anche nelle corsie riservate
(convinzione su ragata, come già de o, dal pannello posto ad integrazione del segnale
di divieto, riferito alla delibera is tu va dell’ecopass).
Pertanto, tu o ciò premesso, può ogge vamente prospe arsi che, in piena
buona fede e senza proposito alcuno di trasgredire alle norme del Codice della Strada,
l’in mato non abbia incolpevolmente ravvisato alcun segnale che vietasse la circolazione
lungo la via che andava a percorrere. Il principio di buona fede cui ci si richiama è
esa amente quello di cui all’art. 1366 c.c., che trova riscontro nella costante
interpretazione dell’art. 1362 c.c.. che abilita a ritenere che le norme de ate per la
interpretazione dei contra siano applicabili anche agli a amministra vi (sent.
93/6461) e quindi ai verbali contravvenzionali. Alla luce delle osservazioni che hanno
preceduto, pertanto, ove sussistente, la responsabilità dell’in mato sarebbe, in ogni
caso, sollevata dall’esimente della buona fede.
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74 Multe: istruzioni per l’uso

ECCESSO DI VELOCITÀ

L’art. 142 del Codice della Strada disciplina i limi di velocità da rispe are, ai ni
della sicurezza della circolazione e della tutela della vita umana. I limi previs sono i
seguen :
- 130 km/h per le autostrade (limite che può innalzarsi no a 150 km/h sulle
autostrade a tre corsie oltre la corsia di emergenza per ogni senso di marcia,
dotate di apparecchiature debitamente omologate per il calcolo della velocità
media di percorrenza su tra determina , previa installazione degli apposi
segnali, sempreché lo consentano l'intensità del tra co, le condizioni
atmosferiche prevalen ed i da di incidentalità dell'ul mo quinquennio);
- 110 km/h per le strade extraurbane principali;
- 90 km/h per le strade extraurbane secondarie e per le strade extraurbane locali;
- 50 km/h per le strade nei centri abita , con la possibilità di elevare tale limite
no ad un massimo di 70 km/h per le strade urbane le cui cara eris che
costru ve e funzionali lo consentano, previa installazione degli apposi segnali.
In caso di precipitazioni atmosferiche di qualsiasi natura, la velocità massima non
può superare i 110 km/h per le autostrade ed i 90 km/h per le strade extraurbane
principali.
Entro i sudde limi , gli en proprietari della strada possono ovviamente
ssare, provvedendo anche alla rela va segnalazione, limi di velocità di eren su tra
determina di strada, in base alle speci che concrete condizioni di percorrenza.
Valgono, inoltre, degli speci ci limi di velocità, rela vi a determinate categorie
di veicoli. In par colare, esaminando solo alcune delle categorie contemplate dalla
disciplina:
- i ciclomotori non possono eccedere il limite di 45 km/h;
- gli autoveicoli o motoveicoli u lizza per il trasporto delle merci pericolose,
quando viaggiano carichi, non possono eccedere il limite 50 km/h fuori dei centri
abita e 30 km/h nei centri abita ;
- le macchine agricole e macchine operatrici devono a enersi al limite di 40 km/h
se monta su pneuma ci o su altri sistemi equipollen ; 15 km/h in tu gli altri
casi;
- i quadri cicli non possono eccedere il limite di 80 km/h fuori dei centri abita ;
- gli autoveicoli des na al trasporto di cose o ad altri usi, di massa complessiva a
pieno carico superiore a 3,5 t e no a 12 t: devono a enersi al limite di 80 km/h
fuori dei centri abita e 100 km/h sulle autostrade;
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75 Multe: istruzioni per l’uso

- gli autoveicoli des na al trasporto di cose o ad altri usi, di massa complessiva a


pieno carico superiore a 12 t devono a enersi al limite di 70 km/h fuori dei
centri abita e 80 km/h sulle autostrade;

LE SANZIONI
Fa a eccezione per le infrazioni commesse da veicoli appartenen a categorie
speciali, le sanzioni conseguen la violazione dei limi di velocità variano in base
all’en tà della violazione. L’art. 142 del Codice della Strada prevede qua ro diversi
scaglioni, a ribuendo per ciascuno di essi una diversa sanzione in base alla misura del
limite violato. I qua ro scaglioni corrispondono ai commi 7, 8, 9 e 9bis dell’ art. 142 del
Codice della Strada, che testualmente prevedono:
7. Chiunque non osserva i limi minimi di velocità, ovvero supera i limi massimi
di velocità di non oltre 10 km/h, è sogge o alla sanzione amministra va del pagamento
di una somma da euro 38 a euro 155.
8. Chiunque supera di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limi massimi di
velocità è sogge o alla sanzione amministra va del pagamento di una somma da euro
155 a euro 624 .
9. Chiunque supera di oltre 40 km/h ma di non oltre 60 km/h i limi massimi di
velocità è sogge o alla sanzione amministra va del pagamento di una somma da euro
500 a euro 2.000. Dalla violazione consegue la sanzione amministra va accessoria della
sospensione della patente di guida da uno a tre mesi.
9-bis. Chiunque supera di oltre 60 km/h i limi massimi di velocità è sogge o alla
sanzione amministra va del pagamento di una somma da euro 779 a euro 3.119. Dalla
violazione consegue la sanzione amministra va accessoria della sospensione della
patente di guida da sei a dodici mesi, ai sensi delle norme di cui al capo I, sezione II, del
tolo VI.

TIPOLOGIA DI AUTOVELOX
È appena il caso di so ermarci su una breve precisazione terminologica: sebbene
il termine “autovelox” sia comunemente ed indi erentemente u lizzato per indicare
qualsiasi disposi vo omologato per la rilevazione degli eccessi di velocità, in realtà, la
parola “autovelox” nasce, come marchio registrato, nel lontano 1972, dalla società Sodi
Scien ca, per dar nome ad una propria categoria di prodo (rivol appunto alla
misurazione delle velocità). La larga di usione di ques disposi vi ha fa o sì che il nome
commerciale si a ermasse come sostan vo entrando così a far parte impropriamente
del vocabolario comune. Ciò premesso, anche in questa sede si u lizzerà il termine
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76 Multe: istruzioni per l’uso

autovelox promiscuamente nella sua più di usa accezione, senza speci co riferimento al
marchio originariamente registrato dalla Sodi Scien ca.
Gli strumen u lizzabili per la determinazione dell'osservanza dei limi di
velocità si possono dis nguere, quanto a modalità di accertamento in:
- disposi vi per l'accertamento della velocità istantanea o puntuale;
- dispos vi per l'accertamento della velocità media.
Tu gli strumen u lizza per misurare la velocità dei veicoli devono essere
approva dal Ministero delle Infrastru ure e dei Traspor con speci co decreto di
omologazione. Ciascun decreto di omologazione prevede l’obbligo a carico della pubblica
amministrazione di e e uare controlli periodici sui disposi vi al ne di veri carne il
corre o funzionamento, secondo quanto dichiarato dai costru ori nel libre o-
manuale d'uso e con cadenza almeno annuale.
Alla velocità riscontrata dal disposi vo l'apparecchio di misurazione deve essere
applicata una riduzione a favore del trasgressore pari al 5% del valore rilevato, con un
minimo di 5 km/h, per ovviare a possibili lievi e siologici errori di rilevazione.

GESTIONE DELLE APPARECCHIATURE


Gli apparecchi di misurazione u lizza per contestare l'eccesso di velocità
devono essere nella completa disponibilità degli U ci o Comandi da cui dipendono gli
organi accertatori e, conseguentemente le a vità di accertamento delle violazioni,
cos tuendo servizio di polizia stradale, non possono in alcun modo essere delegate a
terzi, pena la nullità degli accertamen . Ciò non esclude, tu avia, che le apparecchiature
possano non essere di proprietà dell’organo accertatore che le u lizza, ma bensì prese in
locazione, comodato o leasing.
Per soddisfare la prede a esigenza, l'intervento degli organi di polizia stradale
deve concre zzarsi:
a) per le postazioni mobili, nell'installazione, nella veri ca di funzionalità e nel costante
controllo del corre o funzionamento dell'apparecchio;
b) per le postazioni sse, nella veri ca della funzionalità del sistema di controllo e nella
sua a vazione o disa vazione, anche a distanza.
Possono, invece, essere a date a terzi o svolte so o il dire o controllo degli
organi di polizia stradale le a vità puramente manuali e complementari quali, a tolo
esempli ca vo, la rimozione e sos tuzione dei rullini, lo sviluppo degli stessi e la stampa
dei fotogrammi, la masterizzazione dei da rela vi, ovvero la predisposizione degli
stampa per le procedure di no ca.
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77 Multe: istruzioni per l’uso

Durante le operazioni di rilevamento, gli organi di polizia possono avvalersi di


tecnici specializza purché a ques ul mi non siano a da compi di accertamento e
controllo, di speci ca competenza degli operatori di polizia stradale.
Per quanto riguarda, invece, la fase dello sviluppo dei fotogrammi impressiona ,
è necessario che un operatore di polizia presenzi alle operazioni demandate ad un
laboratorio privato al ne di garan re la legi mità dell'operazione e l'obbligo di ges one
dire a.

VISIONE DELLE FOTOGRAFIE O DELLA DOCUMENTAZIONE VIDEO DA PARTE


DEGLI INTERESSATI
Per garan re le esigenze di riservatezza, le fotogra e o le immagini che
cos tuiscono fonte di prova per gli illeci accerta non devono mai essere inviate al
domicilio dell'intestatario del veicolo unitamente al verbale di contestazione.
Tu avia, poiché l'intestatario del veicolo ha un legi mo interesse a conoscere
l'e e vo autore della violazione e, pertanto, ad o enere dalla competente autorità ogni
elemento u le al riguardo, la visione della documentazione fotogra ca o del video deve
essere resa disponibile a richiesta del des natario del verbale, nel rispe o delle norme
sull'accesso ai da personali tra a .
Al momento dell'accesso, pertanto, dovranno essere opportunamente oscura o
resi comunque non riconoscibili i passeggeri presen a bordo del veicolo controllato.

CONDIZIONI DI UTILIZZO: LA PRESEGNALAZIONE DEGLI AUTOVELOX


A seguito delle modi che approvate con il decreto legge 117/2007 (così de o
Decreto Bianchi), conver to in legge con la Legge 160/2007, l'art. 142, comma VI bis, del
Codice della Strada prevede espressamente che: «Le postazioni di controllo sulla rete
stradale per il rilevamento della velocità devono essere preven vamente segnalate e ben
visibili, ricorrendo all'impiego di cartelli o di disposi vi di segnalazione luminosi,
conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice.
Le modalità di impiego sono stabilite con decreto del Ministro dei traspor , di concerto
con il Ministro dell'interno». Il Decreto del Ministro dei Traspor e degli Interni, datato 15
agosto 2007 (G.U. n.195 del 23.08.2007), ha raccolto l'invito del legislatore, a legiferare,
disponendo che le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità sulla rete
stradale possano essere segnalate: «a) con segnali stradali di indicazione, temporanei o
permanen ; b) con segnali stradali luminosi a messaggio variabile; c) con disposi vi di
segnalazione luminosi installa su veicoli». I segnali devono essere colloca ad una
distanza, rispe o ai disposi vi di rilevamento, in ogni caso non superiore ai 4 km, che
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78 Multe: istruzioni per l’uso

abbia conto dello stato dei luoghi e nel cui tra o intermedio non siano presen
intersezioni stradali, come speci cato all’art. 2, comma I, del medesimo Decreto del
15.08.2007.
La norma va prevedeva, quindi, una distanza massima (4 km appunto) tra il
segnale stradale di preavviso e la postazione di controllo a cui si riferisce, ma non una
distanza minima, stabilendo semplicemente che tale distanza dovesse essere "adeguata"
in modo da garan rne il tempes vo avvistamento, in relazione alla velocità locale
predominante. Sul punto è intervenuta la dire va del Ministero degli Interni del
14.08.2009 (così de a Dire va Maroni), ritenendo che sia da considerare “distanza
minima adeguata” quella ssata, per ciascun po di strada, dall'art. 79, comma 3, Reg.
Esec. C.d.S. per la collocazione dei segnali di prescrizione. Le distanze previste dal
prede o ar colo sono le seguen :
- 250 metri sulle autostrade e strade extraurbane principali;
- 150 metri sulle strade extraurbane secondarie e urbane di scorrimento (con
velocità superiore a 50 km/h);
- 80 metri sulle altre strade.
Tu o ciò premesso, in sede di contestazione di un verbale per eccesso di velocità
sarà sempre opportuno richiedere che, nell’assolvimento del proprio onere probatorio,
l’amministrazione di appartenenza dell’organo accertatore voglia o rire prova della
corre a ed idonea presegnalazione del disposi vo di rilevamento della velocità, in
conformità a quanto disposto dall'art. 142, comma VI bis, C.d.S. e rela vo decreto di
a uazione. In par colare, l’amministrazione opposta dovrà essere chiamata a
dimostrare: 1) a che riferimento chilometrico è stata apposta la segnale ca di preavviso;
2) a che riferimento chilometrico è avvenuto il controllo della velocità; 3) che tra i due
preceden pun non vi sia una distanza superiore ai 4 km, né inferiore a 250, 150 o 80
metri (in base al po di strada, come precedentemente si è de o); 4) che tra i due
preceden pun non vi siano intersezioni con altre strade. Si evidenzia che ogni
eventuale elemento di prova o erto dalla parte opposta sarebbe comunque
inevitabilmente des tuito di fondamento ove non fosse in grado di dimostrare la
presenza della segnale ca non già al momento delle opposizione, ma al momento
dell’accertamento della presunta infrazione.
Nel complesso quadro norma vo no a qui delineato si è inserita la recente
Legge 120/2010, che all’art. 25, comma 2, prevede che le postazioni di controllo fuori dai
centri abita non potranno essere collocate a meno di un chilometro dal segnale che
impone il limite di velocità, secondo modalità che saranno de nite con decreto del
Ministero dell’Interno.
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79 Multe: istruzioni per l’uso

Fra anto, il Ministero dell'interno41 ha precisato che questa distanza minima


vale solo per gli apparecchi che funzionano in modo automa co (senza la presenza del
vigile) e solo nei casi in cui il limite di velocità derivi dalla presenza di un segnale e non
sia, quindi, un limite generale legato al po di strada o riferito ad un par colare veicolo.
Per le strade extraurbane e autostrade, quindi, questa disposizione non vale a meno che
l'apparecchio (autovelox o tutor) non sia installato in un tra o con un limite di velocità
diverso da quelli ordinari.

VISIBILITÀ DELL’AUTOVELOX
Come già accennato, il riformato art. 142, comma VI bis, del Codice della Strada,
prevede che, oltre che presegnala , gli autovelox debbano essere colloca in condizioni
di visibilità. L’astra ezza del termine e l’assenza di precisi riferimen in base ai quali
poter considerare e e vamente visibile o meno una postazione di controllo hanno
consen to per il passato che le forze dell’ordine potessero di fa o eludere la
prescrizione norma va, posizionando a proprio piacimento gli autovelox. Anche su
questo punto è stato provvidenziale l’intervento chiari catorio del Ministero degli
Interni42, con cui sono state previste speci che condizioni di visibilità. In par colare la
dire va prevede che: «le postazioni sse di rilevamento della velocità possono essere
rese ben visibili a raverso un'opportuna colorazione delle installazioni in cui sono
contenute, ovvero a raverso la collocazione su di esse di un segnale di indicazione
dell'organo operante. Le postazioni di controllo mobili possono essere rese ben
individuabili ricorrendo, ove possibile, all'impiego di autoveicoli di servizio con colori
is tuzionali. In alterna va, quando sia u lizzato un veicolo di serie nella disponibilità
della Pubblica Amministrazione, la visibilità della postazione può essere garan ta con la
collocazione sul veicolo o in corrispondenza di esso di un segnale conforme a quello
previsto per le postazioni sse, ovvero facendo uso di un disposi vo supplementare a luce

lampeggiante blu di po mobile ».


Pertanto, in sede di opposizione, anche in ordine alla visibilità del disposi vo di
accertamento, è opportuno che l’amministrazione sia chiamata a voler o rire gli
opportuni elemen di prova.

GLI AUTOVELOX AD INSEGUIMENTO


È largamente di uso un par colare po di disposi vo adibito alla rilevazione
degli eccessi di velocità, omologato con il nome di Provida 2000, il cui uso di erisce dagli

41 Ministero dell’Interno 12 agosto 2010 circolare n.300/A/11310


42 idem
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80 Multe: istruzioni per l’uso

altri modelli, poiché esso funziona ad inseguimento ed è installato dire amente a bordo
del veicolo delle forze dell’ordine, che segue, durante la marcia, il veicolo ogge o della
rilevazione, elaborando una videoregistrazione dell’accertamento. Tale modalità non
consente, pertanto, né che la presenza del disposi vo possa essere resa visibile, né che
possa essere presegnalata secondo le modalità appena illustrate. Ciò malgrado l’uso di
ques disposi vi, sebbene essi non siano nè visibili né presegnala , è da considerarsi
pienamente legi mo. L’art. 3 della già citata Dire va Maroni ha, infa , previsto che le
disposizioni de ate degli ar coli 1 e 2 del medesimo provvedimento, in materia appunto
di presegnlazione e visibilità degli autovelox, «non si applicano per i disposi vi di
rilevamento della velocità installa a bordo di
veicoli per la misura della velocità in maniera dinamica, ovvero ad
inseguimento ».

LA CONTESTAZIONE DELL’INFRAZIONE
Per espressa previsione legisla va, ai sensi del già esaminato art. 200 del Codice
della Strada, vi sono dei casi in cui non ricorre alcun obbligo di contestare
immediatamente al trasgressore la violazione del limite di velocità. Ci si riferisce in
par colare alla le era e) ed alla le era f) del comma 1bis dell’art. 200 del Codice della
Strada. In par colare, il comma 1bis le era e) prevede non sia necessaria la
contestazione immediata quando l’accertamento sia avvenuto tramite disposi vi di
rilevamento che per il loro speci co funzionamento consentono la determinazione
dell'illecito solo in un momento successivo, quando cioè il veicolo ogge o del rilievo sia
già troppo distante dal posto di accertamento o comunque non ricorrano le condizioni
per poter in mare il fermo in condizioni di sicurezza o nei modi regolamentari. Il comma
1bis le era f) si riferisce, invece, agli accertamen e e ua con i disposi vi di cui
all'art.4 del Dl 121/2002, conver to nella legge 168/2002, ovvero quei disposi vi a
funzionamento automa co installa su autostrade e strade extraurbane principali,
nonché su strade extraurbane secondarie e urbane espressamente indicate dal Prefe o.
In tali casi, quindi, ai ni della valutazione sulla legi mità del verbale, si dovrà
veri care la corre a indicazione dei mo vi che hanno impedito la contestazione
immediata, rinvenendo a seconda dei casi, la corre a indicazione della le era e) oppure
f) del comma 1bis dell’art. 201. Del Codice della Strada.
Sulle autostrade e strade extraurbane principali nonché sui tra di altre strade
individua dal prefe o la contestazione di erita della violazione è sempre consen ta.
Le ipotesi residuali non contemplate dalle le ere e) ed f) dell’art. 201 riguardano
gli accertamen e e ua tramite autovelox mobili ges dire amente dalla polizia
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81 Multe: istruzioni per l’uso

colloca su strade extraurbane secondarie o strade urbane di scorrimento non segnalate


dal Prefe o. Tu avia, ciò non signi ca che in tali casi la contestazione immediata sia
obbligatoria, ma semplicemente che tali fa specie rientrano nella previsione generale
dell’art. 200 del Codice della Strada, secondo cui la contestazione immediata è
obbligatoria se “è possibile”. Il verbale potrà quindi preservare la sua legi mità
indicando espressamente quali mo vazioni abbiano reso impossibile la contestazione
immediata. Tra andosi, nella fa specie che s amo esaminando, di violazioni per
eccesso di velocità, è semplice dedurre che per addo e ragioni di sicurezza l’infrazione
potrà essere sempre contestata successivamente mediante no ca dl verbale presso il
luogo di residenza dell’intestatario del veicolo ogge o dell’accertamento.

SINDACABILITÀ DELL'ELENCO PREFETTIZIO DELLE VIE IN CUI NON È


OBBLIGATORIA LA CONTESTAZIONE IMMEDIATA
Nel tra are l'argomento, ripercorriamo per chiarezza esposi va, quanto
succintamente de o nel precedente paragrafo: l'art. 4 del decreto-legge 20 giugno 2002,
n. 121 (conver to in legge, con modi cazioni, dalla legge 1 agosto 2002, n. 168) ha
previsto che i prefe possano indicare delle speci che vie lungo e quali poter installare
disposi vi per il controllo ele ronico della velocità senza obbligo di contestazione
immediata delle infrazioni, così espressamente e preven vamente derogando al
principio secondo cui tu e le violazioni debbano obbligatoriamente essere contestate
immediatamente, se possibile. La norma appena citata, tu avia, impone ai prefe di
rispe are precisi criteri sulla cui base individuare quelle vie lungo le quali viene meno
l'obbligo della contestazione immediata dell'infrazione. In par colare, il comma 2
dell'art. 4 testualmente prevede che: «il prefe o, sen gli organi di polizia stradale
competen per territorio e su conforme parere degli en proprietari, individua le strade,
diverse dalle autostrade o dalle strade extraurbane principali, di cui al comma 1, ovvero
singoli tra di esse, tenendo conto del tasso di incidentalità, delle condizioni stru urali,
plano-al metriche e di tra co per le quali non è possibile il fermo di un veicolo senza
recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione, alla uidità del tra co o
all'incolumità degli agen operan e dei sogge controlla ». Pertanto, il problema che
si pone in sede di ricorso, è quello di valutare se la via lungo la quale sarebbe stata
commessa l'infrazione non immediatamente contestata, e e vamente risponda ai
requisi che ne consentano l'inserimento nello speci co elenco. Tali requisi , giova
ripeterlo, sono appunto quelli individua dallo stesso art. 4 del decreto-legge 20 giugno
2002, n. 121, ovvero: il tasso di incidentalità, le condizioni stru urali, plano-al metriche
e di tra co. Nel caso in cui sia abbia ragione di dubitare che la via in cui sarebbe stata
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82 Multe: istruzioni per l’uso

commessa l'infrazione sia stata opportunamente inserita nell'elencazione prefe zia,


allora sarà u le chiedere che l'autorità giudicante voglia indagare circa l'e e va
ricorrenza dei sudde criteri gius ca vi, entrando così pienamente nel merito del
provvedimento prefe zio. A tale conclusione è giunta la recen ssima sentenza della
Corte di Cassazione n. 3701/2011, ritenendo che, ove il Prefe o ecceda dai limi segna
dal codice della strada, includendo indebitamente nell'apposito elenco anche una strada
che non risponda ai criteri di cui si è de o, il giudice ordinario potrà disapplicare, in via
incidentale, l'a o o il provvedimento amministra vo, e, conseguentemente annullare il
verbale così illegi mamente emesso.

IL TELELASER
Con il termine telelaser ci si riferisce genericamente ad una par colare categoria
di autovelox, il cui funzionamento è cara erizzato dall’immediata elaborazione della
velocità misurata e dall’assenza di riscontri fotogra ci che abbiano ad ogge o il veicolo
su cui il rilevamento è stato e e uato. Proprio per tali par colari funzionalità, le
infrazioni rilevate con telelaser sono generalmente contestate immediatamente al
trasgressore, cui viene rilasciato uno “scontrino” stampato dal disposi vo in cui è
indicata la velocità rilevata, la distanza del rilevamento, la data e l'ora. Uno dei modelli di
telelaser più di uso è quello contraddis nto dalla sigla “LTI2020”, in dotazione sia alla
Polizia Stradale, sia a diverse polizie municipale.
Sulla base delle già descri e modalità di funzionamento, in sede di opposizione,
potrà, quindi, essere u le sostenere la scarsa a endibilità della rilevazione e e uata con
apparecchiatura telelaser, sopra u o in condizioni di inteso tra co, poiché tale
disposi vo ele ronico non consente di poter veri care ex post la sussistenza della
violazione «in modo chiaro ed accertabile», come prescrive l'art. 345, comm 1, del
Regolamento di a uazione del codice della strada.
Come già an cipato, infa , l’accertamento e e uato con telelaser non è in
grado di o rire alcun riscontro certo circa il veicolo che avrebbe commesso l’infrazione,
dal momento che per un banale e comune errore umano, gli agen potrebbero aver
contestato la violazione ad un veicolo diverso da quello che l’abbia invece
concretamente commessa. Riprendiamo quanto previsto dal legislatore nel già citato art.
345, comm 1, del Regolamento di a uazione del codice della strada: «le apparecchiature
des nate a controllare l'osservanza dei limi di velocità devono essere costruite in modo
da raggiungere de o scopo ssando la velocità del veicolo in un dato momento in modo
chiaro ed accertabile, tutelando la riservatezza dell'utente». Dal tenore testuale della
norma, può desumersi come il telelaser non o ra quel requisito di accertabilità
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83 Multe: istruzioni per l’uso

ogge va che è invece previsto dalla legge. L’”accertabilità”, infa , non è tale se non è
ogge va, se cioè essa non è riscontrabile da chiunque sia posto nella condizione di
veri care le risultanze dell’accertamento. Per tali aspe , può quindi ritenersi che
l’accertamento e e uato con l’ausilio di telelaser dife di tali elemen , dovendo
sopperire ad essi unicamente la valutazione sogge va e potenzialmente fallace
dell’agente accertatore. Il tema, pertanto, è quello già a rontato in precedenza e
riguarda l’ina endibilità dell’accertamento perché e e uato in condizioni tali da esporre
l’agente a possibili errori cogni vi e perce vi. Pertanto, ciò che, in sede di
contestazione, si dovrà me ere in discussione non è certo la valenza probatoria del
verbale (per far ciò occorrerebbe una querela di falso), ma l’inadeguatezza degli
strumen o er ad ausilio delle forze dell’ordine, per la formazione del loro esa o
convincimento, quale poi viene riversato nel verbale. In altri termini, non si contesterà il
fa o che l’agente abbia ritenuto che il ricorrente violasse il limite di velocità, ma si
contesterà che tale valutazione possa essere viziata da errore umano poiché non
supportata da alcun ogge vo elemento di riscontro. Le operazioni che a endono al
rilevamento delle infrazioni, sono infa operazioni complesse, che, a volerle
brevemente sinte zzare, richiedono l’individuazione del veicolo in corso, il puntamento
dello stesso con il telelaser, la veri ca sullo scontrino della velocità misurata, la
segnalazione e sommaria descrizione ad altra auto o stazione di servizio,
successivamente posizionata, a nché, in ne, questa in mi il fermo al presunto
trasgressore. Non può in nessun modo negarsi che lo svolgimento di tali azioni, nel
tempo di una manciata di secondi, non esponga, suo malgrado, l’agente alla possibilità di
comme ere errori nella iden cazione del veicolo del trasgressore, senza che alcun
riscontro fotogra co sia o erto a sostegno della sua valutazione.

I SICVE
L’acronimo SICVe sta per Sistema Informa vo per il Controllo della Velocità.
Generalmente è indicato anche con il nome Safety tutor o semplicemente tutor. Si tra a
di un disposi vo breve ato dalla società autostradale e generalmente u lizzato per gli
accertamen e e ua dalla Polizia Stradale lungo tu o l’asse autostradale. Lo u lizzano
anche alcune amministrazioni comunali, come Torino, Napoli (lungo la tangenziale),
Cesena e Roma (precisamente sulla strada statale de a “via del mare“). La cara eris ca
funzionale dei tutor e ciò che vale a dis nguerli dai comuni autovelox è che essi non
misurano la velocità istantanea del veicolo in transito, bensì la velocità media su un
determinato tra o. Entrando brevemente più nel de aglio, il tutor memorizza un primo
fotogramma del veicolo in transito, e, durante tu o il tra o di percorrenza, trasporta una
carica magne ca a raverso due condu ori annega so o l’asfalto. Lungo il percorso,
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84 Multe: istruzioni per l’uso

prima di raggiungere il punto di controllo nale, il veicolo può a raversare ulteriori


cavalcavia o pannelli: se esso ha viaggiato ad una velocità media superiore al limite
stabilito, delle segnalazioni luminose invitano il conducente a rallentare. A ne tra a,
una volta giunto al punto di controllo, il veicolo viene nuovamente fotografato con data e
ora, ed il sistema elabora in automa co la velocità media valutando se essa sia stata
contenuta entro i limi . I tutor avrebbero quindi lo scopo non solo di accertare le
infrazioni, ma anche di assistere i conducen a nché, preven vamente avvisa , abbiano
modo di correggere per tempo la propria condo a di guida adeguandosi ai limi impos .
Inoltre, proprio perché la velocità misurata è quella media e non quella istantanea,
consentono, senza rischio che venga rilevata l’infrazione, di diminuire gradualmente la
velocità, senza brusche frenate, come spesso avviene con ulteriore maggiore pericolo
lungo i tra urbani quando si avvista un segnale che preavvisa della presenza di un
autovelox.
Fino a qui, per tu e le ragioni esposte, l’introduzione dei SICVe merita
certamente di essere salutata con un plauso. Ma anche i SICVe non sono infallibili e le
violazioni accertate consentono ampi margini di contestabilità.

SEGUE: LA TOLLERANZA STRUMENTALE


Anche quando l’infrazione è accertata con disposi vo SICVe, comunemente tu
i verbali applicano al risultato della rilevazione una correzione per dife o pari al 5% della
velocità misurata, così come previsto dal D.M. 29/10/97. Viceversa, secondo la tesi che
sarà u le abbracciare in sede di opposizione al verbale, il margine di tolleranza
strumentale dovrà essere commisurato ai di eren indici del 5%, 10% o 15%, variabili in
base alla velocità rilevata, così come previsto dal comma 3 dell’art. 345 delle disp. di
a .ne del codice della strada, in relazione agli strumen di misurazione della velocità
media. L'indice di tolleranza del 5% è, infa , applicabile ai comuni autovelox, i quali
rilevano la velocità in un determinato istante, ma non al disposi vo SICVe, il quale,
viceversa, considera la velocità media di percorrenza in un determinato tra o. La citata
norma, in materia di individuazione degli indici di tolleranza strumentale, testualmente
prevede: «alla determinazione della velocità è associato l'errore rela vo - a favore del
trasgressore - pari al 5, 10, 15 per cento a seconda che la velocità dedo a risul ,
rispe vamente, inferiore a 70 km/ora, ovvero pari a 70 km/ora ed inferiore a 130 km/
ora, ovvero pari o superiore a 130 km/ora». In tale senso si è già espressa anche la
giurisprudenza di merito43: «in ogni caso in cui venga applicata tout court la sola
riduzione del 5% nei casi di accertata violazione mediante calcolo della velocità media

43 Giudice di Pace di Viterbo sentenza del 16 o obre 2008


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85 Multe: istruzioni per l’uso

non vi è certezza dell’esa o accertato superamento della velocità massima consen ta. In
tale situazione la verbalizzazione e e uata è dubbia in quanto applicato un criterio
(riduzione del 5%) non previsto per legge. Pertanto, nell’ipotesi di specie, non potendosi
esa amente conoscere l’e e va violazione commessa si deve applicare l’art. 23/12°
comma legge 689/81».

SEGUE: INDETERMINATEZZA DELLO STRUMENTO ELETTRONICO ADOTTATO


PER LA RILEVAZIONE
È prassi comunemente riscontrata che i verbali emessi dalla Polizia Stradale per
infrazioni di eccesso di velocità rilevate con tutor, mai riportano il numero di matricola
del disposi vo u lizzato, né ogni altro qualsiasi elemento che possa consen re di
individuare univocamente l’apparecchio. Tale omissione dà quindi adito a possibile
contestazione del verbale dal momento che, considerata l'irripe bilità dell'evento, non
risulterà possibile veri care neanche ex post che lo strumento ado ato sia
e e vamente e corre amente funzionante. Ne deriva, pertanto, un’ irrimediabile ed
ingiusta compressione del diri o di difesa che, per de ato cos tuzionalmente, deve
sempre essere garan to a chi sia sogge o ad una altrui pretesa. Questa eccezione circa
l’illegi mità del verbale, vale evidentemente non solo per le infrazioni rilevate con
disposi vo SICVe, ma per ogni violazione accertata con apparecchiature ele roniche di
cui dovrà essere possibile rinvenire prova circa le e e uate veri che di funzionamento.
La circostanza che non sia precisamente individuabile il disposi vo u lizzato rende,
quindi impossibile e vana ogni eventuale esibizione documentale prodo a
dall’amministrazione opposta in sede di opposizione, lasciando così inevaso quell’onere
probatorio la cui incombenza grava sull’amministrazione opposta, sulla base di quanto
già in precedenza ampiamente discusso.

SEGUE: RILEVAZIONI SERIALI


Come de o n da principio, fa a eccezione per pochi comuni, il SICVe è
principalmente u lizzato sull’asse autostradale e ges to quindi dalla Polizia Stradale. La
problema ca che si pone riguarda l’eccessiva vicinanza a cui sono tra loro poste diverse
postazioni di controllo. Da questa eccessiva vicinanza discende l’e e o per cui spesso ad
un’unica infrazione conseguono molteplici rilevazioni. La ques one è stata già tra a in
precedenza, riguardo le infrazioni per accesso in zone a tra co limitato e in questa sede
si ripropone approssima vamente nei medesimi termini. Anche l’eccesso di velocità,
infa , come l’accesso in ztl, consiste evidentemente per la sua stessa natura in una
condo a che non si consuma istantaneamente ma è des nata a protrarsi per un
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86 Multe: istruzioni per l’uso

determinato periodo di tempo. Che si tra di un'unica infrazione è dimostrato, se tale è


il caso, dalla vicinanza di tempi e di luoghi a cui si riferiscono i verbali conseguen alle
molteplici rilevazioni. I riferimen do rinali da cui trarre fondamento sono ancora una
volta quelli ispira ai principi del diri o penale e alla di erenziazione tra illeci istantanei
ed illeci di durata, il cui momento consuma vo si prolunga per un inde nito spazio
temporale. Il principio è stato pienamente acquisito dalla Legge 689/1981, art. 8-bis,
comma IV, in base al quale «le violazioni amministra ve successive alla prima non sono
valutate, ai ni della reiterazione, quando sono commesse in tempi ravvicina e
riconducibili ad una programmazione unitaria». In sede di contestazione, dovrà pertanto
ritenersi che siano da annullare tu i verbali riferi agli accertamen successivi al primo,
poiché essi si riferiscono per l’appunto alla medesima condo a già sanzionata in
occasione della rilevazione cronologicamente precedente alle altre. Ove, viceversa, la
richiesta restasse disa esa, si avallerebbe il principio secondo cui uno stesso “illecito di
durata” potrebbe essere sanzionato un numero inde nito e potenzialmente illimitato di
volte, con conseguenze contrarie ai più elementari principi giuridici. Si pone, tu avia, un
piccolo problema procedurale: i SICVe, infa , per quanto colloca a breve distanza l’uno
dall’altro, risultano, tu avia, sempre e puntualmente posiziona in modo tale che
ciascuno rientri, per le infrazioni accertate, nell’area di competenza di un giudice di pace
di erente. Questa circostanza impedisce quindi di poter presentare un unico ricorso
avverso tu i verbali seriali ricevu , poiché ogni verbale potrà essere esclusivamente
opposto innanzi al giudice di pace competente per territorio. In ciascuno ricorso, dovrà
quindi farsi espressa menzione della pluralità di verbali ricevu (allegandone copia),
chiarendo che avverso ciascuno di essi è stata presentata opposizione innanzi al giudice
competente. Sulla ques one, abbiamo riscontrato da parte dei giudici di pace un certo
imbarazzo ed orientamen spesso tra loro di ormi: vi sono, infa , giudici che sulla base
di questa eccezione annullano tout court il verbale per il quale sono chiama a giudicare
e altri che ordinano che il giudizio sia riassunto innanzi al giudice di pace competente per
la decisione circa l’opposizione rela va al primo accertamento, oppure rinviano la causa
in a esa che siano gli altri giudici a pronunciarsi per primi. Alcun problema pone, invece,
l’opposizione innanzi al prefe o, poiché, considerata la maggiore estensione delle aree
di competenza territoriale delle prefe ura, sarà generalmente, infa possibile sollevare
la problema ca innanzi al medesimo organo competente a rilevare per i molteplici
accertamen .
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87 Multe: istruzioni per l’uso

GUIDA IN STATO D’EBBREZZA

Il Codice della Strada all’art. 186 disciplina e sanziona la guida in stato


d’ebbrezza, riferendosi appunto a quella condizione di alterazione delle normali capacità
siche e psichiche derivante dall’inges one di sostanze alcoliche.
Evidentemente, l’inges one di sostanze alcoliche produce e e assolutamente
sogge vi, variabili da individuo ad individuo e, nell’impossibilità di poter e e uare una
valutazione ogge va, il legislatore ha ado ato come parametro di riferimento quello
della percentuale di alcol nel sangue, così da poter signi ca vamente graduare l’en tà
della sanzione in misura proporzionale ai valori riscontra . Ci si riferirà per questo, nei
paragra a seguire ai grammi per litro (g/l).
Per quel che riguarda la natura giuridica dell’is tuto, si tra a di una delle poche
fa specie di reato ancora presen nel codice della strada. È un reato di natura
contravvenzionale, e per questo punito sia per dolo che per colpa, di competenza del
Tribunale. Si tra a di un reato di pericolo, poiché la condo a sanzionata prescinde
dall’e e vo prodursi di danni (sebbene tale eventualità contribuisca all’aggravamento
della pena in i a), la cui pizzazione è volta alla tutela dell’ordine pubblico e alla
prevenzione dell’alcolismo.
Senza voler assolutamente s orare temi poli ci, che sarebbero fuori luogo nella
presente tra azione, preme evidenziare come nel corso degli ul mi anni non via stato
alcun governo di qualsiasi schieramento che non si sia preoccupato di ritoccare e di
aggravare di volta in volta il regime sanzionatorio in materia di guida in stato d’ebbrezza.
La dras ca riduzione (in speci ci casi no al totale azzeramento) dei tassi alcolemici
tollera e l’inasprimento delle pene ha prodo o, ad avviso di chi scrive, risulta
paradossali, specie in un paese come il nostro, glio di una cultura garan sta. Tali
interven paiono immancabilmente inspira da nalità populiste e demagogiche volte a
punire un reato che è si odioso, ma che nelle sue minime graduazioni non pone certo a
rischio la pubblica incolumità più di quanto non avvenga per fa specie a cui invece è
riservato un tra amento più clemente e transigente. Come forse risulterà meno chiaro
dalla ase ca analisi norma va che si andrà approfondendo nei paragra a seguire, allo
stato a uale, bastano davvero pochi bicchieri per vedersi ri rare la patente e con scare
l’auto, per essere condanna a pagare ingen somme per la contravvenzione e per la
custodia del veicolo, no a subire un licenziamento per giusta causa dal proprio datore di
lavoro.

REGIME SANZIONATORIO
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88 Multe: istruzioni per l’uso

Come accennato, la norma va è stata ogge o di numerosi interven legisla vi


dal Decreto Legge Bianchi del 2007 all’ul ma riforma al Codice della Strada introdo a
con la Legge 210 del 2010. Nella sua a uale formulazione, l’art. 186 del Codice della
Strada prevede tre diverse fa specie, che si dis nguono per il diverso regime
sanzionatorio commisurato al tasso alcolemico rilevato:
a. Tasso alcolemico da 0,5 a 0,8 grammi per litro: è prevista l’ammenda da 500,00 a
2.000,00 euro e la sospensione della patente di guida per un periodo da tre a sei
mesi;
b. Tasso alcolemico da 0,8 a 1,5 grammi per litro: è prevista l’ammenda da 800,00 a
3.200,00 euro, l’arresto no a sei mesi e la sospensione della patente di guida
per un periodo da sei mesi ad un anno;
c. Tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro: è prevista l’ammenda da
1.500,00 a 6.000,00 euro, l’arresto da sei mesi ad un anno e la sospensione della
patente di guida per un periodo da uno a due anni. Se il veicolo è di proprietà
del trasgressore ne viene disposta la con sca, se il veicolo appar ene ad un
sogge o estraneo al reato, è raddoppiato il periodo di sospensione della patente
di guida. La patente di guida è revocata, in caso di recidiva nel biennio. Con il
provvedimento di con sca il veicolo diviene bene acquisito dallo stato e,
pertanto, non sarà più res tuito al proprietario.
Nel caso in cui il conducente in stato d’ebbrezza provochi un incidente stradale
tu e le sanzioni appena elencate sono raddoppiate ed è disposto il fermo
amministra vo del veicolo per 180 giorni, salvo che non appartenga a persona
estranea al reato.
Qualora a seguito dell’accertamento, non se ne possa a dare la guida ad altra
persona diversa dal conducente ebbro, il veicolo può essere fa o trasportare no al
luogo indicato dall’interessato o no alla più vicina autorimessa e lasciato in custodia
al proprietario o gestore di essa. Saranno posta a carico del trasgressore tu e le
spese per il recupero ed il trasporto del veicolo.
L’ammenda è aumentata da un terzo no alla metà nel caso in cui il reato sia
accertato dalle ore 22,00 alle ore 7,00.
Nel caso in cui il trasgressore ri u di so oporsi all’esame e lometrico, viene
applicata a suo carico la sanzione corrispondente al tasso alcolemico superiore a 1,5
grammi per litro. Con l’ordinanza con cui è disposta la sospensione della patente, il
prefe o ordina che il conducente si so oponga a visita medica entro sessanta giorni
dall’accertamento, con la facoltà di prorogare il periodo di sospensione no a
quando l’interessato non si sia so oposto alla visita. Se il fa o è commesso da
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89 Multe: istruzioni per l’uso

sogge o già condannato per il medesimo reato nei due anni preceden è sempre
disposta la sanzione amministra va accessoria della revoca della patente di guida.

REGIME SANZIONATORI A CARICO DEI NEOPATENTATI E DEI CONDUCENTI


PROFESSIONALI
L’art. 186 bis del Codice della Strada ha introdo o il divieto assoluto di guida
dopo aver assunto bevande alcoliche a carico dei conducen di età inferiore ai
ventuno anni, dei neopaten e dei conducen professionali. Si intendono per
neopatenta coloro i quali abbiano conseguito la patente di guida da meno di 3 anni
e per conducen professionali coloro i quali rientrino nelle seguen categorie:
- i conducen che esercitano l'a vità di trasporto di persone, di cui agli ar coli 85, 86
e 87;
- i conducen che esercitano l'a vità di trasporto di cose, di cui agli ar coli 88, 89 e
90;
- i conducen di autoveicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t, di
autoveicoli trainan un rimorchio che compor una massa complessiva totale a
pieno carico dei due veicoli superiore a 3,5 t, di autobus e di altri autoveicoli
des na al trasporto di persone il cui numero di pos a sedere, escluso quello del
conducente, è superiore a o o, nonché di autoar cola e di autosnoda .
A tali categorie di conducen , col al volante dopo l’assunzione di sostanze
alcoliche, è in i a la sanzione amministra va del pagamento di una somma da euro
155,00 a euro 624,00 qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso
alcolemico superiore a 0 (zero) e non superiore a 0,5 grammi per litro (g/l). Nei restan
casi si applicano le sanzioni già precedentemente illustrate, variabili in base al tasso
alcolemico riscontrato, aggravate in misura pari da un terzo alla metà.
Anche per tali categorie, le pene sono ulteriormente raddoppiate nel caso in cui
il conducente provochi un incidente.
La patente di guida è sempre revocata qualora sia stato accertato un valore
corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro per i conducen
di autoveicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t, di autoveicoli
trainan un rimorchio che compor una massa complessiva totale a pieno carico dei due
veicoli superiore a 3,5 t, di autobus e di altri autoveicoli des na al trasporto di persone
il cui numero di pos a sedere, escluso quello del conducente, è superiore a o o, nonché
di autoar cola e di autosnoda ; ovvero in caso di recidiva nel triennio per le restan
categorie di conducen professionali o neopatenta . Per i conducen professionali la
revoca della patente potrà cos tuire giusta causa di licenziamento.
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90 Multe: istruzioni per l’uso

È punito più gravemente anche il ri uto a so oporsi all’esame, con le pene


aumentate da un terzo alla metà, rispe o a quelle applicate ordinariamente per i
conducen che non rientrino in tali par colari categorie.
Se il veicolo appar ene a persona estranea al reato, la durata della sospensione
della patente di guida è raddoppiata. Con l'ordinanza con la quale è disposta la
sospensione della patente di guida, il prefe o ordina che il conducente si so oponga a
visita medica. Se il fa o è commesso da sogge o già condannato nei due anni
preceden per il medesimo reato, è sempre disposta la sanzione amministra va
accessoria della revoca della patente di guida.

I LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ


La recente riforma al Codice della Strada, con la Legge 210/2010, ha introdo o
importan novità per quel che riguarda la possibilità di conver re la pena sia deten va
che pecuniaria in adempimento a lavori di u lità sociale, ovvero nella prestazione di
a vità non retribuite a favore della colle vità, da svolgersi, in via prioritaria, nel campo
della sicurezza e dell'educazione stradale presso lo Stato, le regioni, le province, i
comuni o presso en o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato, o presso i
centri specializza di lo a alle dipendenze. Il lavoro di pubblica u lità ha una durata
corrispondente a quella della sanzione deten va irrogata e della conversione della pena
pecuniaria ragguagliando 250 euro ad un giorno di lavoro di pubblica u lità. In caso di
svolgimento posi vo del lavoro di pubblica u lità, il giudice ssa una nuova udienza e
dichiara es nto il reato, dispone la riduzione alla metà della sanzione della sospensione
della patente e revoca la con sca del veicolo sequestrato. In caso di violazione degli
obblighi connessi allo svolgimento del lavoro di pubblica u lità, il giudice che procede o il
giudice dell'esecuzione, a richiesta del pubblico ministero o di u cio, tenuto conto dei
mo vi, della en tà e delle circostanze della violazione, dispone la revoca della pena
sos tu va con ripris no di quella sos tuita e della sanzione amministra va della
sospensione della patente e della con sca. Il lavoro di pubblica u lità può sos tuire la
pena per non più di una volta.

L’ACCERTAMENTO
Gli organi di Polizia stradale, nel rispe o della riservatezza personale e senza
pregiudizio per l’integrità sica, possono so oporre i conducen ad accertamen
qualita vi non invasivi o a prove, anche a raverso apparecchi porta li. L’accertamento si
e e ua generalmente mediante l’analisi dell’aria espirata. Qualora l’ esame dia esito
posi vo, lo stesso dovrà essere e e uato una seconda volta a distanza di cinque minu
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91 Multe: istruzioni per l’uso

dal primo. Se i due esami daranno concordemente esito posi vo, gli organi di Polizia
stradale avranno la facoltà di e e uare ulteriori accertamen con strumen e procedure
determina dal regolamento, presso il più vicino u cio o comando.
Il veicolo non potrà essere condo o dalla persona in stato di ebbrezza, per cui
potrà esserne disposto il sequestro nel caso in cui non vi sia altra persona in grado di
prenderlo in consegna e non sia possibile provvedere diversamente. Con l’ordinanza con
la quale viene disposta la sospensione della patente, il prefe o ordina che il conducente
si so oponga a visita medica, che deve avvenire nel termine dei sessanta giorni. Qualora
il conducente non vi si so oponga entro il termine ssato, il prefe o stesso, può
disporre in via cautelare, la sospensione della patente di guida no all’esito della visita
medica.
Per i conducen coinvol in inciden stradali e so opos a cure mediche,
l’accertamento viene e e uato da parte di stru ure sanitarie adeguate, le quali,
rilasciano agli organi di Polizia stradale la rela va cer cazione, assicurando il rispe o
della riservatezza dei da in base alle vigen disposizioni di legge. Questo punto pone
degli aspe problema ci sui quali la giurisprudenza ha avuto modo di fare chiarezza. In
primo luogo, la Suprema Corte44 ha ribadito l’u lizzabilità dei risulta dei prelievi ema ci
ai ni dell’accertamento, pur senza il preven vo consenso dell’interessato.
Successivamente, la giurisprudenza di legi mità è tornata sul punto operando una
signi ca va dis nzione sulla base delle nalità, più o meno terapeu che, per le quali il
prelievo ema co è e e uato, giungendo alla conclusione secondo la quale è da
considerarsi una prova non legi mamente acquisita e pertanto non u lizzabile in sede
processuale, nel casi in cui l’accertamento sia avvenuto senza il preven vo consenso
dell’interessato, per nalità non cura ve e secondo modalità estranee ai protocolli
sanitari45.

LA SOSPENSIONE DELLA PATENTE E L’ISTANZA PER LA CONCESSIONE DEL


PERMESSO DI GUIDA
Secondo quanto disposto dalla norma va vigente, l'organo che ha ri rato la
patente di guida la invia, unitamente alla copia del verbale, entro cinque giorni dal ri ro,
alla prefe ura del luogo in cui è stata accertata la violazione. Entro il medesimo termine
di cinque giorni, il conducente a cui è stata sospesa la patente, solo nel caso in cui dalla
commessa violazione non sia derivato un incidente, può presentare istanza al prefe o
intesa ad o enere un permesso di guida, per determinate fasce orarie, e comunque per

44 Cass. 10 dicembre 2008 n. 45727


45 Cass. n. 4118/2009
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92 Multe: istruzioni per l’uso

non oltre tre ore al giorno, per ragioni di lavoro adeguatamente mo vate e
documentate, qualora risul impossibile o estremamente gravoso raggiungere il posto di
lavoro con mezzi pubblici o comunque non propri, ovvero per il ricorrere di una
situazione che avrebbe dato diri o alle agevolazioni di cui all'ar colo 33 della legge 5
febbraio 1992, n. 104. Il prefe o, nei quindici giorni successivi, emana l'ordinanza di
sospensione, indicando il periodo al quale si estende la sospensione stessa. Tale periodo,
nei limi minimi e massimi ssa da ogni singola norma, è determinato in relazione
all'en tà del danno apportato, alla gravità della violazione commessa, nonchè al pericolo
che l'ulteriore circolazione potrebbe cagionare. Qualora l’istanza sia accolta, il periodo di
sospensione è aumentato di un numero di giorni pari al doppio delle complessive ore
per le quali è stata autorizzata la guida, arrotondato per eccesso. L'ordinanza, che
eventualmente reca l'autorizzazione alla guida, determinando espressamente fasce
orarie e numero di giorni, è no cata immediatamente all'interessato, che deve esibirla
ai ni della guida nelle situazioni autorizzate. Il periodo di durata ssato decorre dal
giorno del ri ro. Qualora l'ordinanza di sospensione non sia emanata nel termine di
quindici giorni, il tolare della patente può o enerne la res tuzione da parte della
prefe ura.
Con l’ordinanza con la quale viene disposta la sospensione della patente, il
prefe o ordina che il conducente si so oponga a visita medica entro sessanta giorni
dall’accertamento. Qualora il trasgressore non o emperi all’ordine, il prefe o può
disporre in via cautelare la sospensione della patente no all’esito della visita medica.
Avverso il provvedimento di sospensione, emesso con ordinanza prefe zia, è possibile
presentare ricorso, ai sensi dell’art. 205 del Codice della Strada, innanzi al giudice di pace
del luogo in cui l’infrazione è stata rilevata. In materia, la competenza del giudice di pace
è limitata alla veri ca circa la legi mità del provvedimento di sospensione e può quindi
estendersi al merito dell’infrazione nella misura in cui l’indagine circa la sussistenza del
fa o sia funzionale a tale giudizio.

LA REVOCA DELLA PATENTE


Come già visto, la revoca della patente di guida è sanzione accessoria prevista
nel caso in cui il trasgressore risul recidivo entro due anni, per essere incorso
nell’ipotesi di cui all’art. 186, comma 2, le era c), conseguente alla rilevazione di un
tasso alcolemico nel sangue superiore a 1,5 g/l.
Ordinariamente, la revoca della patente di guida impedisce al trasgressore di
poter conseguire una nuova patente prima che sia trascorso il termine di due anni dal
momento in cui è divenuto de ni vo il provvedimento di condanna. Tu avia, nella sua
nuova formulazione, l’art. 219 comma 3-ter del Codice della Strada, ha previsto che, per
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93 Multe: istruzioni per l’uso

le ipotesi di guida in stato d’ebbrezza, il termine di revoca non possa avere durata
inferiore ai tre anni a decorrere dalla data di accertamento del reato. L’ul ma riforma al
Codice della Strada ha inasprito ancor di più la pena, prevedendo espressamente che le
ipotesi di revoca della patente per guida in stato d’ebbrezza cos tuiscano giusta causa di
licenziamento dal proprio posto di lavoro.

LA VISITA MEDICA PRESSO LA COMMISSIONE MEDICA LOCALE


Come già accennato, prima che il conducente possa ritornare in possesso della
propria patente, dopo aver interamente scontato il periodo di sospensione, sarà
necessario che si so oponga a visita presso la Commissione Medica Locale.
Le Commissioni mediche locali sono stru ure cos tuite presso le unità sanitarie
di ogni capoluogo di provincia, con il compito di accertare l’idoneità psico sica dei
tolari di patente di guida, in tu i casi in cui ciò sia espressamente richiesto dal Codice
della Strada.
Secondo la più comune esperienza, la visita nella generalità dei casi si risolve in
una lunga e snervante tra la burocra ca, scandita da domande da presentare, bolle ni
da pagare e analisi cliniche da e e uare (generalmente del sangue e delle urine).
Qualora la visita e e uata presso la Commissione Medica Locale dovesse avere
un esito non soddisfacente, l’interessato potrà contestare il giudizio. I gravami a
disposizione sono due: è possibile presentare ricorso giurisdizionale presso il TAR
(Tribunale Amministra vo Regionale) o, in alterna va, un ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica entro 120 giorni dal ri ro del cer cato medico della
Commissione medica locale. In alterna va è possibile sostenere a proprie spese una
nuova visita medica presso un'unità sanitaria territoriale di R (Rete ferroviaria italiana).
Se la valutazione dell'unità sanitaria territoriale di R è più favorevole il conducente può
presentare la nuova cer cazione medica all'U cio motorizzazione civile per un riesame
del provvedimento emesso sulla base della precedente cer cazione. La nuova
cer cazione medica più favorevole rilasciata da R deve essere presentata all'U cio
motorizzazione civile entro il termine massimo di 120 giorni dal ri ro del cer cato
medico della Commissione medica locale. L'U cio motorizzazione civile può acce are
cer cazioni presentate oltre questo limite solo se il conducente dimostra di aver
richiesto la visita medica tempes vamente e nei termini ed il ritardo sia imputabile
unicamente a R .
Generalmente, il conducente che deve rinnovare la patente di guida presso una
Commissione medica locale può richiedere all’U cio di Motorizzazione Civile un
permesso di guida provvisorio in a esa della visita medica. Tu avia, proprio per il caso
che ci riguarda, di visita disposta a seguito di accertamento di guida in stato d’ebbrezza o
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94 Multe: istruzioni per l’uso

alterazione psico- sica per uso di sostanze stupefacen , per espressa previsione
norma va, non sarà possibile richiedere il permesso provvisorio di guida.

PROFILI PENALI
Come accennato, la guida in stato d’ebbrezza rappresenta una fa specie di
reato, una delle poche ancora prevista dal Codice della Strada, punita con l’arresto no a
sei mesi per la seconda fascia (tasso alcolemico da 0,8 a 1,5 g/l) e con l’arresto da sei
mesi ad un anno per la terza fascia (tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l). Proprio per
questo, contestualmente alla redazione del verbale, gli agen accertatori provvederanno
a nominare un difensore d’u cio che assisterà l’indagato nel procedimento,
annotandone gli opportuni riferimen . È bene speci care che, salvo il caso in cui, per
ragioni di basso reddito, l’imputato possa bene ciare del gratuito patrocinio (rec us, del
patrocinio a spese dello stato), in ogni caso saranno da liquidare le competenze
professionali del difensore d’u cio nominato, ferma restando la possibilità che
l’interessato nomini n da subito o in un momento successivo, un proprio legale di
ducia.
Le conseguenze penali sono tu avia da non considerarsi eccessivamente
disastrose, in quanto generalmente la pena deten va sarà conver bile in una pena
pecuniaria e resterà in ogni caso sospesa con la condizionale, purchè l’interessato non
comme a alcun altro reato nei due anni successivi. Al termine del biennio, sarà possibile
chiedere, qualora vi siano i presuppos , l’es nzione del reato. Con il provvedimento di
es nzione del reato, la pena verrà meno e non dovrà essere più scontata. Della
condanna non resterà menzione neanche presso il casellario giudiziario per le richieste
di carichi penden provenien da priva (resterà tu avia menzione nelle cer cazioni
richieste dire amente dalle pubbliche amministrazioni o per ragioni di gius zia).
Pertanto, il procedimento penale potrà esaurire il suo iter con il decreto penale di
condanna richiesto dire amente dal Pubblico Ministero (PM) al Giudice per le Indagini
Preliminari (GIP) o in caso di processo con il pa eggiamento. Il pa eggiamento (o
secondo la terminologia tecnicamente più corre a "l’applicazione della pena su richiesta
delle par ") rappresenta un procedimento speciale cara erizzato dalla richiesta che
l'imputato rivolge al pubblico ministero (PM), consen ta dal giudice, di applicazione,
nella specie e nella misura indicata, di una sanzione sos tu va o di una pena pecuniaria,
diminuita no a un terzo.
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95 Multe: istruzioni per l’uso

LE TABELLE MINISTERIALI SULLE QUANTITÀ DELLE BEVANDE ALCOLICHE PIÙ


COMUNI CHE DETERMINANO IL SUPERAMENTO DEL TASSO ALCOLEMICO
LEGALE

L’art. 6 del decreto legge n. 117 del 3 agosto 2007 introduce nuove norme volte a
promuovere la consapevolezza dei rischi di incidente stradale in caso di guida in stato di
ebbrezza. In par colare il decreto ha introdo o l’obbligo per i tolari e i gestori dei locali
ove si svolgono, con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spe acoli o altre forme di
intra enimento, congiuntamente alla vendita e somministrazione di bevande alcoliche,
di esporre all'entrata, all'interno e all'uscita dei locali, apposite tabelle che riproducano
la descrizione dei sintomi correla ai diversi livelli di concentrazione alcolemica nell'aria
alveolare espirata e le quan tà delle bevande alcoliche più comuni che determinano il
superamento del tasso alcolemico legale (0,5 grammi per litro).
L'inosservanza delle disposizioni comporta la sanzione di chiusura del locale da
se e a trenta giorni, secondo la valutazione dell'autorità competente.

Le tabelle sono, quindi, nalizzate ad informare i frequentatori dei locali sugli


e e del consumo delle diverse quan tà e pologie di bevande alcoliche, per prevenire
i danni correla all’assunzione di alcoli ed in par colare gli inciden stradali. È, tu avia,
evidente che, a fronte delle molteplici variabili che possono in uenzare il livello
individuale di alcolemia, è nella pra ca impossibile calcolare con precisione la quan tà
esa a di alcol da assumere senza superare il limite legale di alcolemia dello 0,5 grammi/
litro. Come già de o, infa , a parità di quan tà di alcol consumate, individui di eren
possono registrare variazioni anche notevoli nei livelli di alcolemia, in funzione: del
genere (con di erenze tra maschi e femmine), dell’età, della massa corporea (magrezza o
obesità), della assunzione o meno di cibo (se a stomaco pieno o a digiuno), della
consuetudine con cui si assume alcol, della presenza di mala e o condizioni psico- siche
individuali o gene che, della assunzione di farmaci anche di uso comune (es. aspirina,
an staminici, an concezionali, an n ammatori, an pertensivi, an coagulan ,
an bio ci, farmaci per il sistema nervoso). Proprio per queste ragioni, i valori di
alcolemia riporta in tabella non hanno una validità legale, ma rappresentano solo una
s ma della concentrazione di alcol nel sangue conseguente all’assunzione di un’unità di
bevanda alcolica e forniscono un valore puramente indica vo che non può essere in
alcun modo acquisito come garanzia di sicurezza e/o di idoneità psico- sica alla guida.
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96 Multe: istruzioni per l’uso

GUIDA IN STATO DI ALTERAZIONE PSICOFISICA PER USO DI SOSTANZE


STUPEFACENTI

La Guida in stato di alterazione psico sica per uso di sostanze stupefacen è


sanzionata dall’art. 187 del Codice della Strada. La disciplina presenta numerosi elemen
comuni con la guida in stato d’ebbrezza: anche in questo caso si tra a di un reato
contravvenzionale devoluto alla competenza del Tribunale in composizione monocra ca
per il quale è punito il semplice rischio alla pubblica incolumità a prescindere
dall’e e vo prodursi di danni o sinistri causa dalla condo a irresponsabile del
conducente.
Anche le circostanze aggravan sono le medesime già esaminate per il caso della
guida in stato d’ebbrezza:
- aggravamento delle sanzioni da un terzo alla metà a carico di sogge
neopatenta e conducen professionali;
- sospensione della patente raddoppiata nel caso in cui il conducente sia alla
guida di un veicolo di cui non sia il proprietario;
- con sca del veicolo, salvo il caso appartenga a persona diversa dal conducente;
- revoca della patente per i conducen di autoveicoli di massa complessiva a
pieno carico superiore a 3,5 t, di autoveicoli trainan un rimorchio che compor
una massa complessiva totale a pieno carico dei due veicoli superiore a 3,5 t, di
autobus e di altri autoveicoli des na al trasporto di persone il cui numero di
pos a sedere, escluso quello del conducente, è superiore a o o, nonché di
autoar cola e di autosnoda ;
- Raddoppio della pena, nel caso la persona in stato di alterazione psico sica
abbia commesso un sinistro stradale in concomitanza con l’accertamento;
- Aggravamento della sanzione da un terzo alla metà per il caso in cui il reato sia
stato commesso tra le ore ven due e le ore se e.
Salvo le circostanze aggravan appena illustrate, la norma prevede un’ammenda
da euro 1.500 ad euro 6.000 e l’arresto da sei mesi ad un anno, oltre la sanzione
accessoria della sospensione della patente da uno a due anni.
Come già visto per le ipotesi di guida in stato d’ebbrezza, anche per la fa specie
in esame è prevista la possibilità di sos tuire sia la pena deten va che quella pecuniaria
con l’adempimento di lavori di pubblica u lità, svolgendo a vità non retribuite a favore
della colle vità.
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97 Multe: istruzioni per l’uso

Il prefe o, la cui competenza territoriale è individuata in base al luogo in cui è


stata accertata l’infrazione, eme e ordinanza di sospensione cautelare della patente di
guida no all’esito della revisione con la quale contestualmente ordina che il conducente
si so oponga a visita medica per la veri ca dell’idoneità dei requisi sici e psichici.

L’ACCERTAMENTO
Gli organi di Polizia stradale, nel rispe o della riservatezza personale e senza
pregiudizio per l'integrità sica, possono so oporre i conducen ad accertamen
qualita vi non invasivi o a prove, anche a raverso apparecchi porta li. Quando tali
accertamen forniscono esito posi vo, ovvero quando si ha altrimen ragionevole
mo vo di ritenere che il conducente del veicolo si trovi so o l'e e o conseguente
all'uso di sostanze stupefacen o psicotrope, i conducen possono essere so opos ad
accertamen clinico-tossicologici e strumentali ovvero anali ci su campioni di mucosa
del cavo orale preleva a cura di personale sanitario ausiliario delle forze di polizia.
Qualora non sia possibile e e uare il prelievo a cura del personale sanitario ausiliario
delle forze di polizia ovvero qualora il conducente ri u di so oporsi a tale prelievo, gli
agen di polizia stradale accompagnano il conducente presso stru ure sanitarie sse o
mobili a eren ai sudde organi di polizia stradale ovvero presso le stru ure sanitarie
pubbliche o presso quelle accreditate o comunque a tali ni equiparate, per il prelievo di
campioni di liquidi biologici ai ni dell'e e uazione degli esami necessari ad accertare la
presenza di sostanze stupefacen o psicotrope. Le medesime disposizioni si applicano in
caso di inciden , compa bilmente con le a vità di rilevamento e di soccorso.
Le stru ure sanitarie rilasciano agli organi di Polizia stradale la rela va
cer cazione, estesa alla prognosi delle lesioni accertate, assicurando il rispe o della
riservatezza dei da in base alle vigen disposizioni di legge. Copia del referto sanitario
posi vo viene tempes vamente trasmessa, a cura dell'organo di Polizia che ha
proceduto agli accertamen , al prefe o del luogo della commessa violazione per gli
eventuali provvedimen di competenza. Qualora l'esito degli accertamen non sia
immediatamente disponibile, se ricorrono fonda mo vi per ritenere che il conducente
si trovi in stato di alterazione psico- sica dopo l'assunzione di sostanze stupefacen o
psicotrope, gli organi di polizia stradale possono disporre il ri ro della patente di guida
no all'esito degli accertamen e, comunque, per un periodo non superiore a dieci
giorni.
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98 Multe: istruzioni per l’uso

L’OPPOSIZIONE AVVERSO LE CARTELLE ESATTORIALI

La cartella esa oriale è il documento emesso dal concessionario o agente della


riscossione, per l’escussione coa va di un tributo o una sanzione amministra va.
A nché una pubblica amministrazione possa procedere dire amente all’escussione
coa va è necessario che abbia un tolo esecu vo giuridicamente valido per farlo. Per
restare nell’ambito che ci riguarda, tale tolo sarà rappresentato dal verbale, la cui
sanzione risul non essere stata pagata dal debitore. Secondo la terminologia corrente,
quando, infa , una pubblica amministrazione riscontra l’omesso pagamento di una
sanzione, il verbale diviene tolo esecu vo e viene iscri o nel così de o ruolo
esa oriale. Quel che è peggio è che la cartella esa oriale riguarderà un importo di gran
lunga superiore a quello del verbale, raggiungendo facilmente diverse cen naia o
migliaia di euro. Ciò avviene poiché la sanzione, decorso il termine di sessanta giorni
dalla no ca del verbale, sarà già raddoppiata nel suo ammontare e ad essa saranno da
sommare gli interessi fra anto matura oltre le spese amministra ve sostenute
dall’amministrazione per la formazione del ruolo esecu vo e la trasmissione dello stesso
al concessionario.
Anche in questa sede, per circoscrivere la nostra indagine al campo giuridico
evi amo con un po’ di sforzo di dilungarci su disquisizioni che sarebbero lato sensu
poli che e riguarderebbe l’eccessiva disinvoltura con cui le amministrazioni ricorrono agli
strumen dell’escussione coa va perseguendo (e perseguitando) presun debitori in
ragione di toli non validamente e legi mamente cos tui : il fenomeno è così
largamente di uso da aver originato l’espressione, entrata nel linguaggio corrente,
“cartelle pazze”. Le cartelle esa oriali, che siano “pazze” o meno, impongono sempre a
chi le riceve delle serie di coltà nella risoluzione del problema, poiché gli impor di cui
viene in mato il pagamento sono mediamente cospicui, perché decifrare una cartella
esa oriale non è del tu o semplice, perché spesso è ogge vamente di cile risalire alle
e e ve ragioni di debito da cui esse derivano ed, in ul mo, poiché anche in sede di
contestazione, le ragioni di opposizione verteranno su problema che giuridiche
maggiormente tecniche e complesse. A queste di coltà cercheremo, nelle pagine a
seguire, di o rire rimedio.

L’AVVISO BONARIO E LA RICHIESTA DI SGRAVIO IN AUTOTUTELA


Generalmente l’ente creditore, prima di consegnare i ruoli al proprio esa ore,
dovrebbe no care al contribuente un avviso bonario di pagamento, nel quale si
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99 Multe: istruzioni per l’uso

informa il des natario della sussistenza del presunto debito e lo si invita a saldare la
propria posizione o a comprovare il fa o che la richiesta sia illegi ma, al ne di evitare
l’iscrizione al ruolo e l’emissione della cartella. Tu avia, alcuna norma prescrive
obbligatoriamente a carico dell’amministrazione l’onere di no care l’avviso bonario, per
cui l’omesso avviso non è annoverabile tra quelle mo vazioni da cui poter far dipendere
l’illegi mità del procedimento di escussione che avrà formalmente inizio solo con la
no ca della cartella di pagamento. Parimen , proprio poiché non obbligatorio, lo stesso
avviso non è a o susce bile di opposizione giudiziale, anche nel caso in cui dovesse
contenere errori formali od omissioni.
Lo scopo dell’avviso (che proprio per questo viene de nito “bonario”) è quello di
favorire una soluzione extragiudiziale della vertenza, informando per un’ul ma volta il
debitore dell’esposizione pendente a suo carico, prima che essa vada incontro ad
ulteriori aggravi conseguen al maturare degli interessi e alle ulteriori a vità che
verranno compiute secondo l’iter del procedimento giudiziario. Così, a seguito della
no ca dell’avviso, il contribuente potrà valutare se saldare quanto dovuto o, viceversa,
rendere alla pubblica amministrazione quelle informazioni sulla base delle quali egli
ri ene che gli impor richies non siano addebitabili a suo carico. Proprio a nché il
contribuente possa veri care la fondatezza della pretesa vantata dalla pubblica
amministrazione, è necessario che l’avviso bonario contenga la precisa indicazione del
tolo esecu vo in base al quale procederà all’escussione coa va. Restando nell’ambito
di cui ci s amo occupando, tale tolo potrà essere rappresentato da un verbale rela vo
ad una infrazione al Codice della Strada, pertanto, il contribuente potrà ritenere
infondata la pretesa, per il caso in cui ricorra una delle seguen ipotesi:
1. Il contribuente ha già o emperato al pagamento della sanzione;
2. Il contribuente ha sollevato opposizione con esito posi vo avverso il verbale;
3. Il contribuente ha sollevato opposizione avverso il verbale innanzi al Giudice di
Pace e ques , nelle more del giudizio, ha sospeso la provvisoria esecu vità della
sanzione;
4. Il contribuente veri ca che la no ca del verbale risulta essere avvenuta presso
un luogo diverso dalla sua residenza.
Cosa può fare il contribuente che sulla base di una di queste preceden ipotesi
ritenga che il tolo esecu vo a suo carico non si sia validamente cos tuito? Come già
de o non potrà presentare ricorso (poiché siamo ancora in una fase extragiudiziale ed il
preavviso non è quindi susce bile di opposizione), ma potrà inviare all’ente impositore e
al concessionario del servizio di riscossione una richiesta di “sgravio in autotutela”, in cui
siano mo vate le ragioni delle proprie doglianze e siano allegate tu e le prove
documentali disponibili (ad esempio il bolle no di pagamento della sanzione o il
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100 Multe: istruzioni per l’uso

provvedimento di sospensione emesso dal giudice di pace). È possibile che tali prove
documentali non siano nell’immediata disponibilità del debitore, ed è il caso, ad
esempio, in cui si voglia veri care che tu gli a prodromici del procedimento siano
sta corre amente no ca al debitore secondo le ritualità previste dalla legge. In tali
ipotesi, l’ingiunto dovrà esercitare il suo diri o di accesso agli a , chiedendo di poter
estrarre copia della relata di no ca del verbale per veri care e poter dimostrare di non
essere mai venuto formalmente a conoscenza dell’in mazione di pagamento.
L’Amministrazione, è bene dirlo, per legge non ha né termini di risposta, né
onere di risposta, talché qualora non sia emesso alcun provvedimento di annullamento,
il passo successivo sarà a endere la cartella di pagamento e procedere giudizialmente
per farla annullare.

COM’ È COMPOSTA LA CARTELLA ESATTORIALE


La cartella esa oriale è composta da più pagine. Nella prima pagina è indicata
genericamente la natura e l’en tà dell’ingiunzione, oltre che naturalmente ai da
iden ca vi del contribuente.
Nelle pagine successive viene sviluppato il cosidde o de aglio degli addebi , in
cui l’esa ore indica:
1. l’ente creditore (ossia chi sia il tolare del credito portato dalla cartella, che ha
trasmesso il ruolo esa oriale e si a da al concessionario del servizio di riscossione);
2. l’a o di cui si richiede il pagamento (ossia il numero di verbale e la data
dell’infrazione, talvolta seguita anche dal numero di targa del veicolo).
3. L’indicazione anali ca degli impor addebita .
Gli impor addebita sono infa di diversa natura e comprendono:
1. la sanzione dovuta e non pagata, vale a dire il doppio della sanzione rido a
richiesta originariamente, ovvero la metà residua se il pagamento sia avvenuto
oltre il sessantesimo giorno;
2. la maggiorazione prevista dall’art. 27 Legge 689/81 per omesso/ritardato
pagamento;
3. le spese sostenute per l’emissione e la no cazione della cartella di pagamento.
Nelle successive pagina, la cartella deve recare indicazione delle modalità per il
pagamento e per l’opposizione della cartella, oltre al nomina vo del sogge o
responsabile del procedimento di iscrizione al ruolo (un funzionario dell’Ente creditore),
e del sogge o responsabile della redazione ed emissione della cartella (un funzionario
dell’esa ore).
L’omessa indicazione di ciascuno di tali elemen cos tuisce un vizio della cartella
da poter eccepire in sede giudiziale.
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101 Multe: istruzioni per l’uso

LA PRESCRIZIONE DELLA CARTELLA ESATTORIALE


La prescrizione è un par colare is tuto giuridico che comporta l’es nzione di un
diri o nel caso in cui esso non sia stato esercitato dal suo tolare tempes vamente,
ovvero entro un determinato arco temporale determinato dalla legge. La ra o
dell’is tuto è quella di dare certezza alle situazioni giuridiche e non lasciarle, quindi,
inde ni vamente penden .
Così anche il diri o della pubblica amministrazione ad o enere il pagamento
della sanzione è sogge o a prescrizione se non esercitato entro il termine di cinque anni
dalla data della contestazione dell’infrazione ovvero dalla data di no ca del verbale.
C’è un secondo termine prescri vo a cui fare a enzione: la Legge Finanziaria
2008 ha, infa , disposto che le cartelle di pagamento debbano essere emesse entro 2
anni da quando il ruolo esa oriale è divenuto esecu vo, ossia da quando esso sia stato
iscri o e consegnato ad Agenzia delle Entrate Riscossione. Per questo ogni cartella di
pagamento deve indicare la data di esecu vità del ruolo nel de aglio degli addebi .
È opportuno chiarire che una cartella prescri a (perché no cata oltre cinque
anni dall’infrazione o comunque oltre i due anni dall’iscrizione al ruolo) non è
automa camente nulla, ma deve essere annullata o a mezzo di una richiesta di sgravio in
autotutela (così come precedentemente illustrato) o a raverso un’azione giudiziale di
opposizione (come sarà spiegato successivamente).
La prescrizione, infa , non opera di diri o, ma è un’eccezione che deve
sollevare il contribuente, il quale per legge può anche rinunciare a farla valere.
Quando, invece, si riceve un a o della procedura esa oriale successivo alla
cartella (sollecito, in mazione, di da, iscrizione fermo o ipoteca come si spiegherà
meglio dopo) la prescrizione è quella ordinaria di 10 anni, quindi essa invale unicamente
qualora tra la cartella e l’a o successivo siano decorsi, appunto, 10 anni.

IN CASO DI OMESSO PAGAMENTO DELLA CARTELLA


Se una cartella di pagamento non viene né saldata, né opposta (secondo le
modalità che vedremo successivamente) nei termini di legge, la procedura esecu va
procede a danno del ci adino.
Nel caso in cui i debitore non e e uasse il pagamento entro il sessantesimo
giorno dalla no ca della cartella con nueranno a maturare a suo carico gli interessi,
secondo il tasso legale, no alla data dell’e e vo soddisfo.
Potenzialmente a seguito della no cazione della cartella di pagamento,
l’esa ore – trascorsi i 60 giorni di tempo per il pagamento – ha diri o ad agire
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102 Multe: istruzioni per l’uso

esecu vamente a danno del contribuente, a raverso gli ordinari rimedi dell’esecuzione
forzata, ovvero e e uando pignoramen mobiliari, immobiliari o presso terzi. La
procedura esecu va dovrà essere intrapresa entro un anno, decorso il quale l’esa ore
dovrà no care un nuovo a o di pagamento. Secondo la prassi generalmente seguita, in
caso di omesso pagamento, Agenzia delle Entrate Riscossione no cherà al debitore un
sollecito di pagamento ed una in mazione, per poi dare corso alla procedura di tutela e
garanzia del proprio credito, trascrivendo ipoteca su un bene immobile del contribuente
oppure procedendo al fermo amministra vo di un veicolo.
Mentre l’ipoteca è comunicata successivamente alla sua iscrizione, il fermo viene
sempre preceduto dal cosidde o preavviso di fermo amministra vo con il quale
l’esa ore richiede il pagamento della somma dovuta nel termine di 20 giorni, pena
l’iscrizione preavvisata al Pubblico Registro Automobilis co (PRA) .
Il veicolo so oposto a fermo amministra vo non può circolare, non è
commercializzabile e non è coperto da garanzia assicura va in caso di sinistri. La
circolazione del veicolo so oposto a fermo amministra vo è punita con la con sca del
bene.
A seguito dell’ipoteca e del fermo l’esa ore può procedere al pignoramento del
bene ipotecato o so oposto a fermo amministra vo.
Solleci di pagamento, in mazioni di pagamento, di de di pagamento,
comunicazioni di ipoteche e preavvisi di fermo amministra vo devono sempre indicare
de agliatamente gli a (cartella di pagamento e verbale in forza del quale la cartella è
stata emessa) a cui si riferiscono.
Anche ques a , quindi, devono contenere il cosidde o de aglio degli addebi ,
che perme e al contribuente di veri care se e e vamente è stato des natario in
passato delle no che della cartella e, ancora prima del verbale, e quindi capire se la
richiesta sia legi ma o meno.
Il preavviso di fermo amministra vo deve, inoltre, contenere l’indicazione del
veicolo (o dei veicoli) su cui viene in mata l’iscrizione del fermo amministra vo e la
rela va targa.
La comunicazione di iscrizione ipotecaria, in ne, deve indicare gli estremi
catastali dell’immobile ipotecato.

QUALI SONO LE AZIONI A DIFESA DEI PROPRI DIRITTI


Non è un caso raro che l’azione esecu va sia in ciata da vizi a nen alla cartella
di pagamento, o ad un qualsiasi successivo a o della procedura posta in essere da
Agenzia delle Entrate Riscossione.
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103 Multe: istruzioni per l’uso

Se, infa , in passato si riteneva opponibile unicamente la cartella di pagamento,


ad oggi l’evoluzione della materia, scandita da numerose e sostanziose pronunce della
Corte di Cassazione, consentono di agire anche successivamente alla cartella di
pagamento, addiri ura oltre il termine di legge di 30 giorni.
Le azioni che il contribuente potrà esercitare sono le seguen :
1. Il ricorso previsto dalla Legge n. 689/81, art. 22.
2. L’opposizione all’esecuzione ex art. 615 c.p.c.;
3. L’opposizione agli a esecu vi ex art. 617 c.p.c.
Esse si possono incardinare non alterna vamente, ma ciascuna in funzione delle
speci che doglianze che si intenderà sollevare.

IL RICORSO INNANZI AL GIUDICE DI PACE EX ART. 22 LEGGE 689/81


Il ricorso innanzi al Giudice di Pace ex art. 22 L. 689/81 risponde alla medesima
disciplina già precedentemente esaminata per quel che riguarda la contestazione dei
verbali per infrazione al Codice della Strada.
Ci si riporta, quindi, a tu o quanto già innanzi precisato nel corso dei preceden
capitoli, avuto riguardo delle seguen precisazioni.
In primo luogo è opportuno evidenziare che anche il ricorso avverso una cartella
esa oriale può essere proposto dal ricorrente in proprio, ovvero senza il patrocinio di
legale.
Il ricorso va presentato innanzi al Giudice di Pace Civile, la cui competenza
territoriale è individuata avuto conto del luogo in cui sarebbe stata commessa la
presunta infrazione contestata con il verbale a cui la cartella esa oriale si riferisce.
Le par avverse contro le quali il ricorso è rivolto sono l’ente impositore (che ha
emesso il verbale) e il concessionario del servizio pubblico di riscossione. Sulla base di
quanto già precedentemente de o, l’ente impositore potrà essere:
1. il comune in persona del sindaco pro tempore, per le infrazioni rilevate dalla
polizia municipale;
2. la provincia, in persona del presidente pro tempore, per le infrazioni rilevate
dalla polizia provinciale;
3. la regione, in persona del governatore pro tempore, per le infrazioni rilevate
dalla polizia regionale;
4. la prefe ura, in persona del prefe o pro tempore, per le infrazioni rilevate dalla
polizia di stato, dai carabinieri, dalla guardia di nanza e da ogni altro organo di
polizia statale.
Il ricorso può essere depositato a mani presso la cancelleria del Giudice di Pace,
oppure inviato a mezzo posta, con raccomandata con avviso di ricevimento.
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104 Multe: istruzioni per l’uso

Il termine entro cui va iscri o a ruolo il ricorso è di trenta giorni dalla data di
no ca della cartella. Tu avia, secondo un principio recentemente stabilito dalla Corte
di Cassazione46, tale termine potrà considerarsi esteso no a sessanta giorni dalla data di
no ca della cartella esa oriale, nel caso in cui nel ricorso si intenda anche eccepire il
vizio per l’omessa no ca del verbale a cui la cartella si riferisce. In tali casi, il ricorso
assume, infa , contenuto recuperatorio e dovrà, pertanto, riconoscersi al ricorrente il
termine di maggiore durata (sessanta giorni) di cui avrebbe n dall’inizio bene ciato se il
verbale gli fosse stato no cato corre amente, così come previsto dall’art. 204 bis del
Codice della Strada.
La controversia è sogge a al pagamento del contributo uni cato, in misura
variabile in base al valore della causa, ovvero in base all’ammontare del presunto credito
vantato dalla pubblica amministrazione. Nel caso in cui la cartella ogge o di
contestazione abbia un importo superiore ai 1.033,00 euro oltre al pagamento del
contributo uni cato, sarà dovuto anche il pagamento della marca da bollo di 27,00 euro.
Una volta presentato (rec us, iscri o al ruolo generale) il ricorso assume un
numero di protocollo (numero di ruolo generale). La cancelleria del Giudice di Pace
provvederà a ssare l’udienza di cui darà no zia al ricorrente mediante no ca del
biglie o di cancelleria, presso il luogo di elezione di domicilio sito nello stesso comune in
cui ha sede il Giudice di Pace. Il provvedimento di ssazione dell’udienza potrà essere
comunicato al ricorrente anche tramite fax o posta ele ronica.
È fa o obbligo al ricorrente di presentarsi in udienza, poiché la sua assenza potrà
essere intesa come implicito a o di rinuncia all’opposizione.
Il procedimento si conclude con sentenza, che può essere di accoglimento
(quindi di annullamento della cartella) o di rige o (quindi di conferma della cartella). La
sentenza di rige o può essere appellata in Tribunale nei termini di legge (6 mesi dalla
pubblicazione). L’appello in Tribunale può svolgersi solo a mezzo di avvocato. La sentenza
di accoglimento va no cata all’Ente creditore.
L’Ente creditore, ricevuta la no cazione della sentenza (salva la possibilità che
faccia appello) constata l’annullamento e procede a sgravare la posizione del
contribuente, comunicando l’annullamento all’esa ore. Nella prassi, come tristemente
noto, gli organi diversi degli appara burocra ci sono mal coordina tra loro, per cui è
prudente, sebbene formalmente non dovuto, no care la sentenza anche al
concessionario del servizio pubblico di riscossione, a nché ne riceva dire a e celere
no zia.

46 Cass. 11 marzo 2008 n. 6493


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105 Multe: istruzioni per l’uso

È opportuno evidenziare che secondo l’orientamento suggerito dalla Corte di


Cassazione, il ricorso innanzi al Giudice di Pace, ex art. 22 L. 689/81, può essere
legi mamente sollevato, solo nel caso in cui si intenda eccepire l’omessa (o l’irregolare)
no ca del verbale (o dei verbali) a cui la cartella esa oriale si riferisce. Tu avia, i giudici
di pace meno scrupolosi sono soli riconoscere la propria competenza anche in ordine a
ricorsi aven ad ogge o eccezioni di più vario contenuto.

SEGUE: I VIZI DI NOTIFICA DEI VERBALI


Si ha un vizio di no ca quando:
1. il verbale su cui si fonda la cartella di pagamento non sia mai stato no cato;
2. il verbale su cui si fonda la cartella di pagamento sia stato no cato presso un
indirizzo in cui il contribuente non sia mai stato residente, o comunque non era
residente all’epoca della no cazione;
3. il verbale su cui si fonda la cartella di pagamento sia stato no cato non
rispe ando le formalità di legge.
Esaminiamo con ordine ciascuna di queste tre ipotesi.

MANCATA NOTIFICA DEL VERBALE

Qualora si deduca che il verbale non sia mai stato no cato, l’onere della prova
della corre a no ca grava sull’Ente creditore, il quale deve produrre in giudizio gli
originali o le copie auten cate sia del verbale che della relata di no cazione. In caso di
mancata cos tuzione in giudizio (in gergo tecnico “contumacia”) o di mancata
produzione dell’originale o della copia auten ca, il ricorso è da accogliere (e una
sentenza che lo rige asse sarebbe paci camente appellabile).
NOTIFICA DEL VERBALE A INDIRIZZO ERRATO
Qualora il ricorrente intenda richiedere l’annullamento della cartella ritenendo
che il verbale gli sia stato no cato presso un luogo diverso dalla sua residenza, sarà
opportuno allegare al ricorso anche un cer cato di residenza storica. Tu avia, è bene
precisare che le pubbliche amministrazioni, nel no care i verbali, fanno unicamente
riferimento alle risultanze del P.R.A. e non all’anagrafe municipale. Ciò comporta che, in
caso di cambio di residenza, un verbale no cato al precedente indirizzo potrà
considerarsi a e o da vizio di no ca solo a condizione che il debitore abbia celermente
e e uato comunicazione del proprio nuovo recapito anche al registro automobilis co.
NOTIFICAZIONE DEL VERBALE SENZA LE FORMALITÀ DI LEGGE
È possibile che un verbale sia stato no cato corre amente all’indirizzo di
residenza e e vo del des natario, ma che la no cazione sia stata svolta
irregolarmente dal no catore.
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106 Multe: istruzioni per l’uso

È il caso, sopra u o, della no cazione eseguita:


• al por ere o al vicino di casa (art. 139 c.p.c.);
• a mezzo del deposito presso la Casa Comunale per temporanea assenza del
des natario (art. 140 c.p.c.).
La no cazione al por ere o al vicino di casa è una no cazione legi ma,
prevista dall’art. 139 c.p.c., a condizione che venga eseguita nel rispe o di speci che
formalità.
A nché la no ca possa dirsi validamente eseguita è necessario che :
a. in primo luogo, il messo no catore rediga una relazione in cui cer chi di aver
ricercato inizialmente il des natario presso il suo luogo di residenza, di non aver
ivi rinvenuto né la persona stessa né un suo familiare o un adde o alla casa. Non
è, quindi, su ciente che indichi semplicemente di aver consegnato il plico al
vicino o al por ere, ma è necessario che relata dia anche conto delle vane
ricerche precedentemente e e uate;
b. successivamente, il messo no catore dovrà inviare al des natario una
comunicazione per posta raccomandata con avviso di ricevimento, con cui
informarlo dell’avvenuta no ca di un a o giudiziario mediante consegna al
vicino o al por ere.
In dife o di tali formalità, la no cazione sarà da considerarsi nulla.
La no cazione con deposito presso la Casa Comunale si ha quando il
no catore non trova né il des natario, né un famigliare convivente o adde o alla casa,
né tanto meno un vicino di casa o il por ere dello stabile a cui poter consegnare il plico
secondo quanto appena descri o. In tali ipotesi, l’a o viene lasciato in deposito presso
la Casa Comunale e al des natario è inviata una comunicazione, sempre con le era
raccomandata con avviso di ricevimento, in cui gli si comunica l’avvenuta no ca e lo si
invita a procedere al ri ro. La no ca si perfeziona anche nel caso in cui il des natario
non ri ri l’a o. Nel caso in cui non risultasse essere stato inviato l’avviso, la no ca sarà
da considerarsi nulla.

L’OPPOSIZIONE ALL’ESECUZIONE
L’opposizione all’esecuzione, disciplinata dall’art. 615 c.p.c., è l’azione con la
quale il debitore contesta il diri o della parte istante a procedere all’esecuzione forzata.
Per svolgere questa contestazione, il debitore dovrà dare inizio ad un autonomo giudizio
non potendo dire amente incidere sull’azione esecu va, che è des nata a procedere
incondizionatamente in virtù del tolo esecu vo che la sorregge.
L’azione si introduce non con ricorso, ma con citazione e necessita del patrocinio
legale di un avvocato, dal momento che è preclusa alla parte la possibilità di svolgere
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107 Multe: istruzioni per l’uso

autonomamente la propria difesa. Malgrado le cartelle esa oriali siano, notoriamente e


come già de o, opponibili solo entro trenta giorni dalla no ca, considerata la sua
par colare natura, l’opposizione all’esecuzione è invece proponibile in qualsiasi fase
dell’esecuzione, no alla sua conclusione.
Anche questa azione è sogge a al pagamento del contributo uni cato (e della
marca da bollo per e cause di valore superiore ai 1.033,00 euro) ed è devoluta alla
competenza del Giudice di Pace. Per l’individuazione del giudice competente,
contrariamente a quanto già visto in merito al ricorso ex Lege 689/81, si farà riferimento
alle regole de ate dal codice di procedura civile e, pertanto, la lite potrà essere
incardinata innanzi al Giudice del luogo dell’esecuzione.
Anche avuto riguardo del ristre o ambito a cui è rivolta la nostra indagine,
l’opposizione all’esecuzione avverso una cartella esa oriale potrà essere giustamente
esercitata qualora il debitore ritenga illegi ma l’esecuzione in ragione di una delle
seguen doglianze:
1. es nzione del credito;
2. decadenza o prescrizione del credito;
3. veri ca della regolare formazione del ruolo esa oriale;
4. omessa o irregolare no ca della cartella;
5. irregolare iscrizione di ipoteca per credi di valore inferiore ad 8.000 euro;
6. applicazione illegi ma della maggiorazione prevista dall’art. 27 Legge n. 689/81.
Esaminiamo anali camente nei paragra a seguire ciascuna di queste ragioni.

SEGUE: L’ESTINZIONE DEL CREDITO


Si ha es nzione del credito quando la somma indicata dalla cartella sia già stata
pagata, oppure quando la cartella di pagamento indichi un pagamento ritardato del
verbale originario (oltre i 60 giorni) in realtà non sussistente.
Sarò onere del debitore o rire prova dell’avvenuto pagamento (e per questo,
ancora una volta si ribadisce la necessità di conservare sempre per almeno dieci anni i
verbali e le ricevute dei bolle ni paga ).
Inoltre, il credito potrà dirsi es nto qualora, in virtù di un intervento legisla vo
successivo rispe o all’originario verbale non pagato, venga considerata lecita la condo a
precedentemente sanzionata. Si tra a di ipotesi rare ed eccezionali in cui trova
applicazione, anche nella materia che ci riguarda, quel principio noto al diri o penale
come “favor rei” (principio in base al quale nessuno può essere assoggettato ad
una sanzione per un fatto che, secondo una legge posteriore, non costituisca
più una violazione punibile).
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108 Multe: istruzioni per l’uso

SEGUE: DECADENZA O PRESCRIZIONE DEL CREDITO


Ogge o della contestazione può essere la decadenza dal diri o di credito nel
caso in cui le ragioni di doglianza vertano sull’omessa no ca del verbale a cui la cartella
si riferisce, quale tolo che sorregge l’azione esecu va.
Si veri ca la prescrizione del diri o di credito, quando ricorra una delle seguen
ipotesi:
1. quando risul che il verbale a cui la cartella si riferisce sia stato no cato oltre il
termine legale di 90 giorni dalla data di accertamento dell’infrazione (ma in
queste ipotesi sarebbe comunque sempre preferibile presentare opposizione
avverso il verbale medesimo);
2. quando la cartella di pagamento risul essere stata no cata oltre il termine di
cinque anni dalla contestazione dell’infrazione o dalla no ca del verbale,
oppure quando la cartella sia stata no cata oltre i due anni dalla trasmissione
del ruolo esa oriale da parte dell’ente impositore;
3. quando siano decorsi dieci anni dalla no ca della cartella esa oriale, senza che
alcun successivo a o interru vo della prescrizione sia stato nelle more
no cato al debitore.

SEGUE: VERIFICA DELLA REGOLARE FORMAZIONE DEL RUOLO ESATTORIALE


È opportuno preliminarmente precisare che, come più volte ribadito dalla
Suprema Corte di Cassazione, l'opposizione all'ordinanza-ingiunzione irroga va di una
sanzione amministra va può consistere anche nella semplice contestazione della pretesa
della P.A. Nel susseguente rapporto processuale che si instaura, le par di a ore e
convenuto sono, pertanto, formalmente inver te, gravando esclusivamente
sull'amministrazione (parte a rice in senso sostanziale) l'onere di dimostrare il
fondamento della propria pretesa di credito.
Anche nella riscossione erariale, trovano, quindi, applicazione i principi de a
nei procedimen esecu vi ordinari secondo cui il creditore può soddisfare in maniera
forzata il diri o di credito solo fornendo la prova del possesso di un tolo esecu vo. In
caso di contestazione dell'esecu vità del tolo su cui la pretesa erariale si fonda, la parte
che deve dimostrare i fa che stanno alla base del diri o vantato è l'amministrazione
nanziaria. Solo dopo che questa ha adempiuto al prede o onere della prova, ossia
dimostrando l'avvenuta so oscrizione del ruolo da parte di un sogge o legi mato,
spe erà al contribuente dimostrare, eventualmente, l'ine cacia della stessa. La prova
dell'avvenuta so oscrizione del ruolo appare ancora più necessaria considerato che,
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109 Multe: istruzioni per l’uso

nella fase dell'esecuzione forzata erariale, il tolo diviene esecu vo con un a o interno
del creditore, appunto con la so oscrizione dell'u cio, e non con un a o di un sogge o
estraneo alle par del rapporto, Giudice o Notaio, come invece avviene nel processo di
esecuzione civile.
Sul punto è interessante ricordare la pronuncia della Commissione Tributaria
Regionale della Puglia 27 febbraio 2006, nella quale viene sancito che «... la indicazione
contenuta nella cartella non è coperta da fede privilegiata e deve essere provata da parte
dell'ente impositore; tale prova non può essere fornita con la produzione dei da
contenu nell'elaboratore dell'anagrafe tributaria in quanto non si tra a di altro che
degli stessi da contenu nella cartella. Né si può amme ere che una circostanza risul
provata solo perché una parte del processo dichiari che è così. Signi cherebbe
amme ere che un processo potrà essere de nito unicamente sulla base di una
dichiarazione unilaterale, il che renderebbe inu le il processo stesso».
So o tale punto di vista, si ricorda che l’art. 12 D.P.R. 602/73 prevede che «nel
ruolo devono essere comunque indica il numero del codice scale del contribuente, la
data in cui il ruolo diviene esecu vo [...] Il ruolo è so oscri o, anche mediante rma
ele ronica, dal tolare dell'u cio o da un suo delegato. Con la so oscrizione il ruolo
diviene esecu vo».
Tale prova, in caso di so oscrizione manuale, si risolve nella produzione del
documento cartaceo che la con ene. Nel caso, invece, di so oscrizione mediante rma
ele ronica, l'Amministrazione sarà tenuta a provare, sulla base delle disposizioni de ate
dal "Codice dell'amministrazione digitale", chi sia stato l'autore della stessa, a nché la
sua paternità possa essere a ribuita ad un sogge o legi mato, ossia al tolare
dell'u cio o ad un suo delegato.
Occorre in ne speci care che, in caso di so oscrizione da parte di chi sia stato
delegato dal tolare dell'u cio, incomberà sull'Amministrazione anche l'onere della
produzione della delega, al ne di veri care la sussistenza dei presuppos sanci dal
legislatore per l'esercizio del potere di delega da parte dei dirigen della pubblica
amministrazione. Ai sensi dell'ar colo 17, comma 1 bis, del D.Lgs. 30 marzo 2001 n. 165
il potere di delega dei dirigen è subordinato alla ricorrenza di par colari condizioni. In
par colare, viene sancito che la delega può essere rilasciata «con a o scri o e mo vato»
e «per speci che e comprovate ragioni di servizio, nonché per un periodo di tempo
determinato».
Ciò premesso, in sede di opposizione di una cartella esa oriale è sempre bene,
quindi, richiedere che l’amministrazione o ra prova certa dell’avvenuta so oscrizione
del ruolo, quale condizione elementare per la sua avvenuta asserita esecu vità. In
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110 Multe: istruzioni per l’uso

par colare si dovrà richiedere che sia prodo o e versato agli a del giudizio il
documento cartaceo contenente la so oscrizione auten cata del tolare dell’u cio o
del suo delegato, o, in sos tuzione, la so oscrizione ele ronica, che consenta certa ed in
equivoca a ribuzione di paternità alle dichiarazioni medesime, in conformità a quanto
prescri o dalle norme de ate dal codice dell’amministrazione digitale.

SEGUE: OMESSA O IRREGOLARE NOTIFICA DELLA CARTELLA


L’opposizione all’esecuzione potrà essere esercitata dal debitore in tu i casi egli
eccepisca che l’azione esecu va sia stata intrapresa senza che gli sia stata
preven vamente no cata la cartella esa oriale, ovvero che la no ca sia avvenuta in
violazione delle norme che regolano la no ca degli a giudiziari. Ci si riporta sul punto
a tu o quanto già precedentemente illustrato circa l’omessa no ca, la no ca ad un
indirizzo diverso da quello di residenza, la no ca mani del por ere o del vicino e la
no ca avvenuta mediante deposito presso la casa comunale.
In tali casi, in sede di opposizione, sarà onere dell’amministrazione creditrice
o rire prova dell’avvenuta no ca al debitore.

SEGUE: IRREGOLARE ISCRIZIONE DI IPOTECA PER CREDITI DI VALORE


INFERIORE AD 8.000 EURO
In sede di opposizione all’esecuzione, il debitore può eccepire l’illegi ma
iscrizione di ipoteca su un bene immobile di sua proprietà, qualora il debito ogge o del
procedimento sia inferiore agli 8.000,00 euro. Per consolidato orientamento
giurisprudenziale47, infa , il creditore non può richiedere il pignoramento di un bene
immobile (né quindi iscrivere ipoteca su di esso), qualora il credito da soddisfare sia di
modesto ammontare.
È stata cosi rige ata la tesi prospe ata dalla società di riscossione per la quale,
secondo una interpretazione degli ar . 76 e 77 del D.P.R. 602/73, il limite degli 8.000
euro non valeva per la procedura di iscrizione di ipoteca, ma solo per l'espropriazione;
per la Cassazione invece essendo l'ipoteca proprio “preordinata e strumentale
all'espropriazione immobiliare” ne segue lo stesso limite.
In ordine a tale ipotesi, il giudizio per l’opposizione all’esecuzione dovrà
necessariamente essere instaurato presso il Tribunale del luogo in cui ha sede l’immobile
su cui sia stata illegi mamente iscri a ipoteca, considerata l’incompetenza del giudice
di pace in materia di diri immobiliari.

47 Cass. sez. un. 22 febbraio 2001 n. 4077


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111 Multe: istruzioni per l’uso

SEGUE: APPLICAZIONE ILLEGITTIMA DELLA MAGGIORAZIONE PREVISTA


DALL’ART. 27 LEGGE N. 689/81
Esaminando il de aglio dei addebi anali camente indica nella pagina due
della cartella, si potrà talvolta riscontrare una maggiorazione applicata in base all’art. 27
della Legge 689/81. Tale maggiorazione si riferisce all’applicazione di interessi semestrali
sull’importo della sanzione non pagata.
In par colare, il 6° comma dell’art. 27 della legge 689/81 prevede che: «in caso
di ritardo nel pagamento, la somma dovuta è maggiorata di un decimo per ogni
semestre a decorrere da quello in cui la sanzione è divenuta esigibile e no a quello in cui
il ruolo è trasmesso all’esa ore».
Tu avia, sussistono su cien elemen di logica giuridica per ritenere illegi ma
la cartella esa oriale che ripor tali maggiorazioni.
Il rinvio all’art. 27 della legge 689/81 e la conseguente applicabilità alla materia
che ci riguarda, provengono, infa , dall’art. 206 del Codice della Strada ed è lecito
ritenere che nelle intenzioni del legislatore il riferimento avesse semplicemente lo scopo
di estendere, anche alla riscossione delle sanzioni per violazione al Codice della Strada, il
medesimo procedimento di riscossione ado ato per la esazione delle imposte dire e. In
altri termini, un’analisi sistema ca delle norme in esame, porta ad escludere che il rinvio
operato dall’art. 206 del Codice della Strada sia da estendere anche al comma VI dell’art.
27 della legge 689/81.
Nel sistema con gurato del nuovo Codice della Strada, infa , i toli esecu vi
che possono derivare dall’accertamento di un’infrazione (verbale ed ordinanza
prefe zia), sono già sogge ad autonome forme di aggravio per il caso del loro tardivo
pagamento. Il Codice della Strada già prevede, infa , che la sanzione pagata oltre il
termine di sessanta giorni dalla no ca del verbale, raddoppi nel suo ammontare,
pertanto, ove ulteriormente si applicasse anche la maggiorazione prevista dal comma VI
dell’art. 27 della legge 689/81, si o errebbe l’e e o abnorme di aggravare una sanzione
applicandovene una ulteriore.
Questa tesi, pioneris camente accolta in passato da pochi audaci giudici di
merito, ha trovato recente consacrazione anche presso la giurisprudenza di legi mità48,
rappresentando, quindi, ormai un principio indiscu bilmente acquisito
nell’interpretazione sistema ca della complessa norma va che regola la materia.
Pertanto, ove si riscontrasse l’applicazione degli interessi semestrali ex art. 27, comma
VI, della Legge legge 689/81, sarà opportuno esercitare l’azione di opposizione
all’esecuzione per l’errato calcolo della somma dovuta.

48 Cass. n. 3701/2007
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112 Multe: istruzioni per l’uso

L’OPPOSIZIONE AGLI ATTI ESECUTIVI


L’opposizione agli a esecu vi è disciplinata dall’art. 617 del Codice di Procedura
Civile. L’opposizione all’esecuzione e l’opposizione agli a esecu vi si dis nguono per
una sostanziale di erenza: come già de o, infa , l’opposizione all’esecuzione è volta a
contestare un vizio che incide sul tolo, ovvero sul presupposto in base al quale è
esercitata l’azione esecu va; viceversa, con l’azione agli a esecu vi il debitore non
nega la tolarità dell’azione esecu va, ma contesta le modalità a raverso le quali
l’azione è esercitata, ovvero, secondo la terminologia codicis ca, contesta la regolarità
formale di uno o più a del processo esecu vo. In breve: l’opposizione all’esecuzione
contesta il “se” dell’azione esecu va, mentre l’opposizione agli a esecu vi ne contesta
il “come”.
Per quel riguarda la disciplina generale, si ripete quanto già de o in merito
all’opposizione all’esecuzione:
- l’azione si esercita per il tramite di un avvocato, poiché non è consen ta la difesa
personale della parte autonomamente cos tuita i giudizio;
- l’iscrizione a ruolo necessita del pagamento del contributo uni cato;
- l’azione si introduce mediante citazione e non con ricorso;
- l’azione è di competenza non del Giudice di Pace ma del Tribunale del luogo di
residenza del debitore.
Contrariamente all’opposizione all’esecuzione, l’azione agli a esecu non può
esercitarsi in ogni momento durante il procedimento di esecuzione, ma solo entro il
termine di ven giorni dalla no ca della cartella esa oriale.
Venendo al più ristre o ambito che ci riguarda, l’opposizione agli a esecu vi
andrà esercitata nei casi in cui la cartella risul viziata per l’assenza di uno dei suoi
requisi formali essenziali. Il vizio fondamentale che generalmente viene fa o rilevare
consiste nell’omessa indicazione del sogge o responsabile del procedimento di
iscrizione al ruolo e di emissione della cartella. Qualora la cartella risul priva di tali
indicazioni, si potrà richiedere che il giudice sanzioni l’omissione dichiarandone la nullità.

CONSIGLI UTILI
Per concludere ed in sintesi, ecco qualche piccolo consiglio pra co da non trascurare:
1. quando si riceve un verbale per un’infrazione al codice della strada è necessario
conservare tu a la documentazione per almeno dieci anni, no a quando non si
sarà de ni vamente prescri o il credito dell’amministrazione per la riscossione
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113 Multe: istruzioni per l’uso

della sanzione: sarà quindi necessario conservare il verbale, la ricevuta del


bolle no di pagamento o la documentazione rela va alla fru uosa opposizione;
2. per risalire alla ragione del presunto debito vantato dall’amministrazione, ci si
può rivolgere agli sportelli di Agenzia delle Entrate Riscossione chiedendo un
estra o della propria esposizione debitoria ed il de aglio di ogni eventuale
pendenza;
3. per ogni incertezza circa l’e e va avvenuta no ca di verbali o ingiunzioni, si
potrà esercitare il diri o di accesso agli a , così da poter preven vamente
esaminare la relata di no ca reda a dal messo no catore ed appurare se la
stessa sia stata eseguita nel rispe o delle formalità prescri e dalla legge;
4. conta are immediatamente il proprio legale di ducia, considerando che il
termine per l’opposizione è di soli 30 giorni (nel caso del ricorso ex lege 689/81)
o 20 giorni (per l’opposizione agli a esecu vi);
5. non trascurare mai di ri rare a lascia in giacenza presso la Casa Comunale,
perchè la no ca si perfezionerà ugualmente anche in caso di mancato ri ro.
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114 Multe: istruzioni per l’uso

FORMULARIO

RICORSO AL PREFETTO CONTRO VERBALE DI ACCERTAMENTO

PREFETTURA DI …49
RICORSO AVVERSO SANZIONE AMMINISTRATIVA
EX ART. 203 D. Lvo 30.04.1992 n.285
Istante: Sig. …, nato a … in data …, residente ed ele vamente domiciliato nel Comune di
… alla Via …, codice scale …50
Contro: Comune di …, in persona del Sindaco p.t.51
Premesso che
in data … alle ore …, l’istante era alla guida del veicolo targato …, quando gli veniva
contestata l’infrazione dell’art. …, come da verbale n. … emesso dalla Polizia Municipale
del Comune di …52
L’istante, come sopra generalizzato, impugna il sudde o verbale per i seguen
mo vi in fa o ed in diri o
1) indicare in modo succinto e persuasivo le mo vazioni ar colandole in più pun e
paragra , e riportando per ciascuna di esse gli opportuni riferimen noma vi e
giurisprudenziali;
2) …
3) …

49 Indicare il prefe o territorialmente competente. La competenza territoriale del Prefe o è


individuata avuto riguardo del luogo in cui sarebbe stata commessa la presunta infrazione.
50 Nel caso in cui l’istante sia una persona giuridica la formula da u lizzare sarà la seguente:
“Società …, par ta iva …, con sede nel Comune di … alla Via …, in persona del legale
rappresentante pt. Sig. …”
51 Nel caso in cui il verbale sia stato emesso dalla Polizia Provinciale, il ricorso andrà sollevato
contro la Provincia, in persona del Presidente p.t.; nel caso in cui il verbale sia stato emesso dalla
Polizia regionale, il ricorso andrà sollevato contro la Regione, in persona del Governatore p.t.; nel
caso in cui il verbale sia stato emesso dalla Polizia o da altri corpi di Stato (Arma dei Carabinieri,
Guardia Di Finanza, ecc.), il ricorso andrà sollevato contro la Prefe ura, in persona del Prefe o
p.t.;
52 Nel caso in cui la contestazione dell’infrazione non sia immediata e il verbale sia
successivamente no cato a mezzo posta, la formula da u lizzare potrà essere la seguente: “in
data … veniva no cato all’istante Verbale di contestazione n. …, emesso dalla Polizia Municipale
del Comune di …, per una presunta infrazione all’art. … del Codice della Strada, accertata in data
… alle ore …”
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115 Multe: istruzioni per l’uso

Alla luce delle osservazioni che hanno preceduto, il ricorrente, come sopra generalizzato
ed ele vamente domiciliato, rassegna le seguen
Conclusioni
Voglia l’Ill.mo Prefe o, dichiarare la nullità del sudde o Verbale di contestazione n. …,
emesso dalla Polizia Municipale del Comune di …
Si producono, unitamente alla presente comparsa:
Copia del Verbale di contestazione n. …., emesso dalla Polizia Municipale del Comune di

Luogo, data53
Nome e Cognome54

RICORSO AL GIUDICE DI PACE CONTRO VERBALE DI ACCERTAMENTO

UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI …55


RICORSO AVVERSO SANZIONE AMMINISTRATIVA
EX ART. 204 bis D. Lvo 30.04.1992 n.285
Istante: Sig. …56, nato a … in data …, residente nel Comune di … alla Via …, codice scale
…, il quale chiede che gli avvisi e le comunicazioni di cancelleria gli siano trasmessi ai
sensi dell’art. 136 c.p.c., al numero di fax … e all’indirizzo di posta ele ronica … L’istante
dichiara di eleggere domicilio in …57, presso …
Contro: Comune di …58, in persona del Sindaco p.t.
Premesso che

53 Indicare il luogo in cui è stato reda o il ricorso e la data.


54 Apporre in calce al ricorso la propria rma
55 Indicare il Giudice di Pace territorialmente competente. La competenza territoriale del Giudice
di Pace è individuata avuto riguardo del luogo in cui sarebbe stata commessa la presunta
infrazione. Si può e e uare la ricerca del Giudice di Pace competente a raverso il sito internet
h p://www.gius zia.it/gius zia/it/mg_4.wp
56 Vedi nota n. 50
57 Indicare un luogo di elezione di domicilio presso il quale ricevere le comunicazioni della
cancelleria, Necessariamente il luogo di elezione del domicilio deve essere nello stesso comune in
cui ha sede il Giudice di Pace competente. Qualora il ricorrente non fosse in grado di indicare
alcun domicilio nello stesso comune in cui ha sede il Giudice di Pace, sarà necessario eleggere
domicilio presso la cancelleria.
58 Vedi nota 51
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116 Multe: istruzioni per l’uso

in data … alle ore …, all’istante veniva contestata l’infrazione dell’art. …, come da verbale
n. … emesso dalla Polizia Municipale del Comune di …59
L’istante, come sopra generalizzato, impugna il sudde o verbale n…, per i seguen
mo vi in fa o ed in diri o
1) indicare in modo succinto e persuasivo le mo vazioni ar colandole in più pun e
paragra , e riportando per ciascuna di esse gli opportuni riferimen noma vi e
giurisprudenziali;
2) …
3) …
Richiesta di sospensione della provvisoria esecu vità della sanzione: Premesso che, per
assolvere senza condizionamen ai propri impegni professionali, e non pa re ulteriore
ingiusto danno, l’istante ha immediata necessità che la sanzione sia sospesa, sulla scorta
delle documentate mo vazioni innanzi espresse, voglia l’Onorevole Giudicante
concedere la provvisoria sospensione della sanzione, ritenendo che nel caso di specie
ricorrano le condizioni del fumus boni juris e del periculm in mora: quanto al primo
elemento, per essere non manifestamente infondate le ragioni delle presen doglianze;
e, quanto al secondo elemento, per essere la sanzione altrimen provvisoriamente
in i a foriera di un danno grave ed ingiusto. Si chiede, pertanto, che secondo quanto
disposto dall’art. art. 204, comma 3-bis, del Codice della Strada, l’Onorevole Giudicante
voglia disporre entro ven giorni dalla data di presentazione del presente ricorso,
udienza di comparizione per la concessione della provvisoria sospensione della
sanzione60.
Alla luce delle osservazioni che hanno preceduto, il ricorrente, come sopra generalizzato
ed ele vamente domiciliato, rassegna le seguen
Conclusioni
Voglia l’Onorevole Giudice di Pace adito, contrariis reiec is, così provvedere:
- in via preliminare, ai sensi dell’art. 204, comma 3-bis, del Codice della Strada, ssare la
prima udienza per la concessione della provvisoria sospensione della sanzione in i a
con il verbale n. …, entro ven giorni dal deposito del presente ricorso, ordinando al
Comune di …, in persona del Sindaco p.t, di cos tuirsi depositando nel termine di rito i
documen e gli a ritenu opportuni;
- nel merito dichiarare la nullità del sudde o verbale n. …;

59 Vedi nota 52
60 Se possibile, arricchire l’istanza di sospensione con lo speci co riferimento delle a vità che
all’istante sarebbero inibite in ragione della provvisoria esecu vità della sanzione, avuto riguardo
di eventuali par colari condizioni lavora ve, familiari o sanitarie.
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117 Multe: istruzioni per l’uso

- condannare la parte avversa alla integrale refusione delle spese dei diri ed onorari del
giudizio;
Si producono, unitamente alla presente comparsa:
Verbale di contestazione n. …
Ai sensi del D.P.R. 30.5.2002 n. 115 (il Testo Unico in materia di spese di Gius zia), si
dichiara che il valore della presente causa è di euro …, per cui il contributo un cato è
versato nella misura di euro …61
Luogo e data62
Nome e Cognome63

RICORSO AL GIUDICE DI PACE CONTRO ORDINANZA PREFETTIZIA

UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI …64


RICORSO AVVERSO ORDINANZA PREFETTIZIA
EX ART. 205 D. Lvo 30.04.1992 n.285
Istante: Sig. …65 nato a … in data …, residente nel Comune di … alla Via …, codice scale
…, il quale chiede che gli avvisi e le comunicazioni di cancelleria gli siano trasmessi ai
sensi dell’art. 136 c.p.c., al numero di fax … e all’indirizzo di posta ele ronica … L’istante
dichiara di eleggere domicilio in …66, presso …
Contro: Comune di …67, in persona del Sindaco p.t.
Nonché
Contro: Prefe ura di …, in persona del Prefe o p.t.68
Premesso che

61Per cause di valore no a 1.100,00 euro il contributo uni cato sarà da versare nella misura di
43,00 euro. Oltre i 1.100,00 euro e no a 5.200,00 euro il contributo è da versare nella misura di
98,00 euro. Per le cause di valore superiore a 1033,00 euro sarà da apporre al ricorso anche una
marca da bollo da 27,00 euro oltre al contributo uni cato.
62 Vedi nota 53
63 Vedi nota 54
64 Vedi nota 55
65 Vedi nota 50
66 Vedi nota 57
67 Vedi nota 51
68 Indicare i riferimen della Prefe ura che ha emesso l’ordinanza ogge o di opposizione
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118 Multe: istruzioni per l’uso

- in data … alle ore …, all’istante veniva contestata l’infrazione dell’art. …, come da


verbale n. … emesso dalla Polizia Stradale Polizia Municipale del Comune di …69
- in data … il so oscri o ricorrente proponeva ricorso avverso il sudde o verbale
innanzi al Prefe o di …
- Il Prefe o di …, con ordinanza n. …, no cata in data …, rige ava il ricorso
L’istante, come sopra generalizzato, impugna il sudde o verbale n. … emesso dalla
Comando di Polizia Municipale del Comune di …, nonché l’ordinanza n. … emessa dalla
Prefe ura di …, per i seguen
mo vi in fa o ed in diri o
1) indicare in modo succinto e persuasivo le mo vazioni ar colandole in più pun e
paragra , e riportando per ciascuna di esse gli opportuni riferimen noma vi e
giurisprudenziali;
2) …
3) …
Richiesta di sospensione della provvisoria esecu vità della sanzione: Premesso che, per
assolvere senza condizionamen ai propri impegni professionali, e non pa re ulteriore
ingiusto danno, l’istante ha immediata necessità che la sanzione sia sospesa, sulla scorta
delle documentate mo vazioni innanzi espresse, voglia l’Onorevole Giudicante
concedere la provvisoria sospensione della sanzione, ritenendo che nel caso di specie
ricorrano le condizioni del fumus boni juris e del periculm in mora: quanto al primo
elemento, per essere non manifestamente infondate le ragioni delle presen doglianze;
e, quanto al secondo elemento, per essere la sanzione altrimen provvisoriamente
in i a foriera di un danno grave ed ingiusto. Si chiede, pertanto, che secondo quanto
disposto dall’art. art. 204, comma 3-bis, del Codice della Strada, l’Onorevole Giudicante
voglia disporre entro ven giorni dalla data di presentazione del presente ricorso,
udienza di comparizione per la concessione della provvisoria sospensione della
sanzione70.
Alla luce delle osservazioni che hanno preceduto, il ricorrente, come sopra generalizzato
ed ele vamente domiciliato, rassegna le seguen
Conclusioni
Voglia l’Onorevole Giudice di Pace adito, contrariis reiec is, così provvedere:
- in via preliminare, ai sensi dell’art. 204, comma 3-bis, del Codice della Strada,
ssare la prima udienza per la concessione della provvisoria sospensione della
sanzione in i a con il verbale n. …, entro ven giorni dal deposito del presente

69 Vedi nota 52
70 Vedi nota 60
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119 Multe: istruzioni per l’uso

ricorso, ordinando al Comune di …, in persona del Sindaco p.t, di cos tuirsi


depositando nel termine di rito i documen e gli a ritenu opportuni;
- nel merito dichiarare la nullità del sudde o verbale n. …, nonché dell’ordinanza
prefe zia n. …;
- condannare le par avverse alla integrale refusione delle spese dei diri ed
onorari del giudizio;
Si producono, unitamente alla presente comparsa:
1. Verbale di contestazione n. …
2. Ricorso al Prefe o
3. Ordinanza prefe zia
4. …
Ai sensi del D.P.R. 30.5.2002 n. 115 (il Testo Unico in materia di spese di Gius zia), si
dichiara che il valore della presente causa è di euro …, per cui il contributo uni cato è
versato nella misura di euro …71
Luogo e data72
Nome e Cognome73

RICORSO AL GIUDICE DI PACE CONTRO CARTELLA ESATTORIALE

UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI …74


RICORSO AVVERSO CARTELLA ESATTORIALE
EX ART. 22 LEGGE 689/81
Istante: Sig. …75 nato a … in data …, residente nel Comune di … alla Via …, codice scale
…, il quale chiede che gli avvisi e le comunicazioni di cancelleria gli siano trasmessi ai
sensi dell’art. 136 c.p.c., al numero di fax … e all’indirizzo di posta ele ronica … L’istante
dichiara di eleggere domicilio in …76, presso …
Contro: Agenzia delle Entrate Riscossione, in persona del legale rappresentante p.t., con
sede in … alla Via …77

71 Vedi nota 61
72 Vedi nota 53
73 Vedi nota 54
74 Vedi nota 55
75 Vedi nota 50
76Vedi nota 57
77 Indicare le generalità come riportate nella prima pagina della cartella esa oriale
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120 Multe: istruzioni per l’uso

Nonché
Contro: Comune di …78
PREMESSO CHE
- in data il Sig. ... riceveva no ca della cartella esa oriale n. … emessa da Agenzia
delle Entrate Riscossione, in ragione del presunto omesso pagamento del
verbale n. … emesso dal comando di polizia municipale del Comune di …79
L’istante, come sopra generalizzato, impugna la sudde a cartella esa oriale, per i
seguen
mo vi in fa o ed in diri o
1) indicare in modo succinto e persuasivo le mo vazioni ar colandole in più pun e
paragra , e riportando per ciascuna di esse gli opportuni riferimen noma vi e
giurisprudenziali;
2) …
3) …
Richiesta di sospensione della provvisoria esecu vità della sanzione: sulla scorta delle
documentate mo vazioni innanzi espresse, voglia l’Onorevole Giudicante concedere la
provvisoria sospensione della sanzione, ritenendo che nel caso di specie ricorrano le
condizioni del fumus boni juris e del periculm in mora: quanto al primo elemento, per
essere non manifestamente infondate le ragioni delle presen doglianze; e, quanto al
secondo elemento, per essere la sanzione altrimen provvisoriamente in i a foriera di
un danno grave ed ingiusto.
Alla luce delle osservazioni che hanno preceduto, il ricorrente, come sopra generalizzato
ed ele vamente domiciliato, rassegna le seguen
Conclusioni
Voglia l’Onorevole Giudice di Pace adito, contrariis reiec is, così provvedere:
1. in via preliminare dichiarare la sospensione dell’e cacia della cartella di
esa oriale n.... emessa da ...;
2. ssare, ai sensi degli ar . 22 e ss. L. 689/81, udienza di comparizione delle par ,
ordinando alle par avverse di cos tuirsi depositando nel termine di rito i
documen e gli a ritenu opportuni;
3. nel merito accogliere il presente ricorso per le ragioni innanzi esposte e, per
l’e e o, dichiarare la nullità della cartella di esa oriale n.... emessa da Agenzia
delle Entrate Riscossione.

78 Vedi nota 51
79Trascrivere gli estremi del verbale (o dei verbali) come riporta alla pagina due della cartella
esa oriale.
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121 Multe: istruzioni per l’uso

Si producono, unitamente alla presente comparsa:


1. cartella di esa oriale n.... emessa da ...;
2. …
Ai sensi del D.P.R. 30.5.2002 n. 115 (il Testo Unico in materia di spese di Gius zia), si
dichiara che il valore della presente causa è di euro …, per cui il contributo uni cato è
versato nella misura di euro …80
Luogo e data81
Nome e Cognome82

DELEGA A COMPARIRE IN UDIENZA

UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI …83


ll so oscri o Sig. … delega il Sig. … a presentarsi il giorno … innanzi al Giudice di Pace
di …, do . …, al ne di richiedere l'accoglimento dell'opposizione sollevata avverso il
verbale n. emesso dal comando di polizia di …
Si allega alla presente copia del documento d’iden tà del ricorrente
Nome e Cognome84

VERBALE DI UDIENZA

UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI …85


Il giorno … del mese di … dell’anno …, innanzi al Giudice di Pace di …, do . …, si è
tenuta la prima udienza della causa tra le par
- Sig. … [ricorrente ]
contro

80Per cause di valore no a 1.100,00 euro il contributo uni cato sarà da versare nella misura di
43,00 euro. Oltre i 1.100,00 euro e no a 5.200,00 euro il contributo è da versare nella misura di
98,00 euro. Per le cause di valore superiore a 1033,00 euro sarà da apporre al ricorso anche una
marca da bollo da 27,00 euro oltre al contributo uni cato.
81 Vedi nota 53
82 Vedi nota 54
83 Vedi nota 55
84 Vedi nota 54
85 Vedi nota 55
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122 Multe: istruzioni per l’uso

- Comune di …86 [Amministrazione opposta]


È presente il ricorrente Sig. … personalmente, il quale si riporta al proprio ricorso di
cui chiede l’integrale accoglimento.

OPPOSIZIONE ALL’ESECUZIONE

TRIBUNALE DI ...87
Opposizione alla esecuzione ex art. 615 c.p.c.
Per: Il sig. ..., codice scale …, residente ... alla via ... n. ..., rappresentata e difesa dall’avv.
..., giusta procura a margine del presente a o, presso il cui studio, in ... alla via ... n. ...,
elegge domicilio, il quale chiede che gli avvisi e le comunicazioni di cancelleria gli siano
trasmessi ai sensi dell’art. 136 c.p.c., al numero di fax … e all’indirizzo di posta
ele ronica …
Contro: Agenzia delle Entrate Riscossione, con sede in … alla Via …88
Nonché
Contro: Comune di …89
PREMESSO CHE
- in data il Sig. ... riceveva no ca della cartella esa oriale n. … emessa da Agenzia
delle Entrate Riscossione in ragione del presunto omesso pagamento del verbale
n. … emesso dal comando di polizia municipale del Comune di …90
- il prede o tolo non risulta essersi validamente cos tuito per i seguen mo vi
mo vi in fa o ed in diri o
1) indicare in modo succinto e persuasivo le mo vazioni ar colandole in più pun e
paragra , e riportando per ciascuna di esse gli opportuni riferimen noma vi e
giurisprudenziali;
2) …
3) …
Tanto premesso, l’opponente come sopra rappresentato, difeso e domiciliato
CITA

86 Vedi nota 51
87 Il tribunale territorialmente competente è quello del luogo di residenza dell’a ore
88 Vedi nota 77
89 Vedi nota 51
90 Vedi nota 79
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123 Multe: istruzioni per l’uso

Agenzia delle Entrate Riscossione, in persona del legale rappresentante p.t., nonché il
Comune di …, in persona del Sindaco p.t., a comparire innanzi all’ On.le Tribunale di ...
all’udienza del ... , ore e locali di rito, sezione e giudice unico a designarsi ai sensi dell’art.
168 bis c.p.c., con l’invito a cos tuirsi almeno 20 giorni prima dell’udienza ai sensi e nelle
forme di cui all’art. 166 c.p.c., con l’avver mento che in mancanza si procederà in loro
contumacia e che la cos tuzione oltre i de termini comporterà le decadenze previste
dall’art. 167 c.p.c., per sen re eme ere le seguen
CONCLUSIONI
Voglia l’Ill.mo Giudice adito accogliere la domanda e per l’e e o:
-in via preliminare sospendere l’e cacia esecu va del tolo;
-accertare l’inesistenza del diri o di credito vantato dall’amministrazione opposta e dalla
società di riscossione, in virtù dei sudde mo vi;
- per l’e e o, dichiarare l’inesistenza del diri o del creditore procedente a procedere ad
esecuzione;
-condannare l’opposto alla refusione delle spese, diri ed onorari di causa oltre I.V.A. e
C.A. .
Con riserva di ar colare i mezzi istru ori.
Ai sensi del D.P.R. 30.5.2002 n. 115 (il Testo Unico in materia di spese di Gius zia), si
dichiara che il valore della presente causa è di euro …, per cui il contributo un cato è
versato nella misura di euro …91
Si producono i seguen documen :
- cartella esa oriale n. ...
- …92
Avv. ...

OPPOSIZIONE AGLI ATTI ESECUTIVI

TRIBUNALE DI ...93
Opposizione agli a esecu vi ex art. 617 c.p.c.
Per: Il sig. ...94, codice scale …, residente ... alla via ... n. ..., rappresentata e difesa
dall’avv. ..., giusta procura a margine del presente a o, presso il cui studio, in ... alla via ...

91 Vedi nota 61
92Allegare, oltre la cartella esa oriale ogni documento ritenuto necessario, ad esempio il ricorso
e e uato avverso il verbale o la ricevuta comprovante il pagamento della sanzione.
93 Vedi nota 87
94 Vedi nota 50
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124 Multe: istruzioni per l’uso

n. ..., elegge domicilio, il quale chiede che gli avvisi e le comunicazioni di cancelleria gli
siano trasmessi ai sensi dell’art. 136 c.p.c., al numero di fax … e all’indirizzo di posta
ele ronica …
Contro: Agenzia delle Entrate Riscossione, con sede in … alla Via …95
Nonché
Contro: Comune di …96
PREMESSO CHE
- in data il Sig. ... riceveva no ca della cartella esa oriale n. … emessa da Agenzia
delle Entrate Riscossione, in ragione del presunto omesso pagamento del
verbale n. … emesso dal comando di polizia municipale del Comune di …97
- il prede o tolo non risulta essersi validamente cos tuito per i seguen mo vi
mo vi in fa o ed in diri o
4) indicare in modo succinto e persuasivo le mo vazioni ar colandole in più pun e
paragra , e riportando per ciascuna di esse gli opportuni riferimen noma vi e
giurisprudenziali;
5) …
6) …
Tanto premesso, l’opponente come sopra rappresentato, difeso e domiciliato
CITA
Agenzia delle Entrate Riscossione nonché il Comune di …, in persona del Sindaco p.t., a
comparire innanzi all’ On.le Tribunale di ... all’udienza del ... , ore e locali di rito, sezione
e giudice unico a designarsi ai sensi dell’art. 168 bis c.p.c., con l’invito a cos tuirsi
almeno 20 giorni prima dell’udienza ai sensi e nelle forme di cui all’art. 166 c.p.c., con
l’avver mento che in mancanza si procederà in loro contumacia e che la cos tuzione
oltre i de termini comporterà le decadenze previste dall’art. 167 c.p.c., per sen re
eme ere le seguen
CONCLUSIONI
Voglia l’Ill.mo Giudice adito accogliere la domanda e per l’e e o:
-in via preliminare sospendere l’e cacia esecu va del tolo;
-dichiarare nulla la cartella esa oriale n. …, in virtù dei sudde mo vi;
- per l’e e o, dichiarare l’inesistenza del diri o del creditore procedente a procedere ad
esecuzione;

95 Vedi nota 77
96 Vedi nota 51
97 Vedi nota 79
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125 Multe: istruzioni per l’uso

-condannare l’opposto alla refusione delle spese, diri ed onorari di causa oltre I.V.A. e
C.A. .
Con riserva di ar colare i mezzi istru ori.
Ai sensi del D.P.R. 30.5.2002 n. 115 (il Testo Unico in materia di spese di Gius zia), si
dichiara che il valore della presente causa è di euro …, per cui il contributo uni cato è
versato nella misura di euro …98
Si producono i seguen documen :
- cartella esa oriale n. ...
-…
Avv. ...

98 Vedi nota 61
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126 Multe: istruzioni per l’uso

ELENCO ALFABETICO DELLE PREFETTURE D’ITALIA

L'elenco completo, in ordine alfabe co, di tu e le Prefe ure d'Italia, con i rela vi
indirizzi, a cui inviare i propri ricorsi.
Nota bene: i ricorsi vanno invia esclusivamente per posta raccomandata con ricevuta di
ritorno e non per email.

Prefe ura di Agrigento


Piazza Aldo Moro,1 – 92100 Agrigento
Tel. 0922.483111
Fax. 0922.483666
E_mail prefe ura.agrigento@interno.it
PEC: protocollo.prefag@pec.interno.it
Prefe ura di Alessandria
Piazza della Libertà,17 – 15100 Alessandria
Tel. 0131.310111
Fax. 0131.310666
E_mail prefe ura.alessandria@interno.it
PEC: protocollo.prefal@pec.interno.it
Prefe ura di Ancona
Piazza del Plebiscito, 1 – 60124 Ancona
Tel. 071.22821
Fax. 071.2282666
E_mail prefe ura.ancona@interno.it
PEC: protocollo.prefan@pec.interno.it
Prefe ura di Aosta
P.zza De eyes, 1 – 11100 Aosta
Tel. 0165.273901 – 273216
Fax. 0165.273303
E_mail presidenza@regione.vda.it
PEC: a ari_prefe ura@pec.regione.vda.it
Prefe ura di Arezzo
Piazza Dante, 1 – 52100 Arezzo
Tel. 0575.3181
Fax. 0575.318666
E_mail prefe ura.arezzo@interno.it
protocollo.prefar@pec.interno.it
Prefe ura di Ascoli Piceno
Piazza F. Simone , 36 – 63100 Ascoli Piceno
Tel. 0736.291111
Fax. 0736.291666
E_mail: prefe ura.ascolipiceno@interno.it
protocollo.prefap@pec.interno.it
Prefe ura di As
Piazza V. Al eri, 31 – 14100 As
Tel. 0141.418111
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127 Multe: istruzioni per l’uso

Fax. 0141.353860
E_mail prefe ura.as @interno.it
protocollo.prefat@pec.interno.it
Prefe ura di Avellino
Via Tagliamento, 199 – 83100 Avellino
Tel. 0825.7981
Fax. 0825.798666
E_mail prefe ura.avellino@interno.it
PEC: protocollo.prefav@pec.interno.it
Prefe ura di Bari
Piazza Libertà, 1 – 70122 Bari
Tel. 080.5293111
Fax. 080.5293198
E_mail prefe ura.bari@interno.it
PEC: protocollo.pre a@pec.interno.it
Prefe ura di Belluno
Piazza del Duomo, 38 – 32100 Belluno
Tel. 0437.952499
Fax. 0437.952436
E_mail prefe ura.belluno@interno.it
PEC: protocollo.pre l@pec.interno.it
Prefe ura di Benevento
Corso Garibaldi, 1 – 82100 Benevento
Tel. 0824.374111
Fax. 0824.374444-374430
E_mail prefe ura.benevento@interno.it
PEC: protocollo.pre n@pec.interno.it
Prefe ura di Bergamo
Via T. Tasso, 2 – 24100 Bergamo
Tel. 035.276111
Fax. 035.276666-276476-276479
E_mail prefe ura.bergamo@interno.it
PEC: protocollo.pre g@pec.interno.it
Prefe ura di Biella
Via della Repubblica, 26 – 13900 Biella
Tel. 015.3590411
Fax. 015.3590405
E_mail prefe ura.biella@interno.it
PEC: protocollo.prefan@pec.interno.it
Prefe ura di Bologna
Via Qua ro Novembre, 24 – Bologna 40123
Tel. 051.6401111
Fax. 051.6401399
E_mail prefe ura.bologna@interno.it
PEC: protocollo.pre o@pec.interno.it
Prefe ura di Bolzano
Via Principe Eugenio di Savoia, 11 – 39100 Bolzano
Commissariato del Governo per la provincia di Bolzano
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128 Multe: istruzioni per l’uso

Tel. 0471.294611-947611
Fax. 0471.294666
E_mail commgov.bolzano@interno.it
PEC: protocollo.comgovbz@pec.interno.it
Prefe ura di Brescia
Piazza Paolo VI, 16 – 25100 Brescia
Tel. 030.37431
Fax. 030.3743666
E_mail prefe ura.brescia@interno.it
PEC: protocollo.pre s@pec.interno.it
Prefe ura di Brindisi
Piazza S. Teresa, 1 – 72100 Brindisi
Tel. 0831.5761
Fax. 0831.576666
E_mail prefe ura.brindisi@interno.it
PEC: protocollo.pre r@pec.interno.it
Prefe ura di Cagliari
Piazza Palazzo, 2 – 09124 Cagliari
Tel. 070.60061
Fax. 070.666418-6006281-653798
E_mail prefe ura.cagliari@interno.it
PEC: protocollo.prefca@pec.interno.it
Prefe ura di Caltanisse a
Viale Regina Margherita, 30 – 93100 Caltanisse a
Tel. 0934.79111
Fax. 0934.79366-79358
E_mail prefe ura.caltanisse a@interno.it
PEC: protocollo.prefcl@pec.interno.it
Prefe ura di Campobasso
Piazza G. Pepe, 24 – 86100 Campobasso
Tel. 0874.4061
Fax. 0874.406666
E_mail prefe ura.campobasso@interno.it
PEC: protocollo.prefcb@pec.interno.it
Prefe ura di Caserta
Piazza Vanvitelli, 4 – 81100 Caserta
Tel. 0823.429111
Fax. 0823.429503
E_mail prefe ura.caserta@interno.it
PEC: protocollo.prefce@pec.interno.it
Prefe ura di Catania
Via Prefe ura, 14 – 95124 Catania
Tel. 095.257111
Fax. 095.257666
E_mail prefe ura.catania@interno.it
PEC: protocollo.prefct@pec.interno.it
Prefe ura di Catanzaro
Piazza Rossi – 88100 Catanzaro
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Tel. 0961.889111
Fax. 0961.889666
E_mail prefe ura.catanzaro@interno.it
PEC: protocollo.prefcz@pec.interno.it
Prefe ura di Chie
Corso Marrucino – 66100 Chie
Tel. 0871.3421
Fax. 0871.342666
E_mail prefe ura.chie @interno.it
Pec: protocollo.prefch@pec.interno.it
Prefe ura di Como
Via A. Volta, 50 – 22100 Como
Tel. 031.3171
Fax. 031.317666
E_mail prefe ura.como@interno.it
PEC: protocollo.prefco@pec.interno.it
Prefe ura di Cosenza
Piazza XI Se embre – 87100 Cosenza
Tel. 0984.898011
Fax. 0984.8980666
E_mail prefe ura.cosenza@interno.it
PEC: protocollo.prefcs@pec.interno.it
Prefe ura di Cremona
Corso Vi orio Emanuele II, 17 – 26100 Cremona
Tel. 0372.4881
Fax. 0372.488666
E_mail prefe ura.cremona@interno.it
PEC: protocollo.prefcr@pec.interno.it
Prefe ura di Crotone
Via Giovanni Palatucci, 11 – 88900 Crotone
Tel. 0962.6636111
Fax. 0962.6636666
E_mail prefe ura.crotone@interno.it
PEC: protocollo.pre r@pec.interno.it
Prefe ura di Cuneo
Via Roma, 3 – 12100 Cuneo
Tel. 0171.443411
Fax. 0171.443460
E_mail prefe ura.cuneo@interno.it
PEC: protocollo.prefcn@pec.interno.it
Prefe ura di Enna
Piazza Garibaldi – 94100 Enna
Tel. 0935.522111
Fax. 0935.522666
E_mail prefe ura.enna@interno.it
PEC: protocollo.prefen@pec.interno.it
Prefe ura di Ferrara
Corso Ercole I d’Este, 16 – 44100 Ferrara
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Tel. 0532.294311
Fax. 0532.294666
E_mail prefe ura.ferrara@interno.it
PEC: protocollo.pre e@pec.interno.it
Prefe ura di Firenze
Via Cavour, 1 – 50129 Firenze
Tel. 055.27831
Fax. 055.2783334-282203
E_mail prefe ura. renze@interno.it
PEC: protocollo.pre @pec.interno.it
Prefe ura di Foggia
Corso Garibaldi, 56 – 71100 Foggia
Tel. 0881.799111
Fax. 0881.722321
E_mail prefe ura.foggia@interno.it
PEC: protocollo.pre g@pec.interno.it
Prefe ura di Forlì-Cesena
Piazza degli Ordela , 1 – 47100 Forlì
Tel. 0543.719111
Fax. 0543.719666
E_mail prefe ura.forlicesena@interno.it
PEC: protocollo.pre c@pec.interno.it
Prefe ura di Frosinone
Piazza della Libertà, 14 – 03100 Frosinone
Tel. 0775.2181
Fax. 0775.218466-218455
E_mail prefe ura.frosinone@interno.it
PEC: protocollo.pre r@pec.interno.it
Prefe ura di Genova
Largo E. Lanfranco, 1 Palazzo Doria Spinola – 16121 Genova
Tel. 010.53601
Fax. 010.590523
E_mail prefe ura.genova@interno.it
PEC: protocollo.prefge@pec.interno.it
Prefe ura di Gorizia
Piazza Vi oria, 64 – 34170 Gorizia
Tel. 0481.595111
Fax. 0481.595463
E_mail prefe ura.gorizia@interno.it
PEC: protocollo.prefgo@pec.interno.it
Prefe ura di Grosseto
Piazza Fratelli Rosselli, 1 – 58100 Grosseto
Tel. 0564.433111
Fax. 0564.433666
E_mail prefe ura.grosseto@interno.it
PEC: protocollo.prefgr@pec.interno.it
Prefe ura di Imperia
Via Ma eo , 147 – 18100 Imperia
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131 Multe: istruzioni per l’uso

Tel. 0183.6899
Fax. 0183.290002
E_mail prefe ura.imperia@interno.it
PEC: protocollo.pre m@pec.interno.it
Prefe ura di Isernia
Via Kennedy, 18 – 86170 Isernia
Tel. 0865.4451
Fax. 0865.445666
E_mail prefe ura.isernia@interno.it
PEC: protocollo.pre s@pec.interno.it
Prefe ura di L’Aquila
Piazza della Repubblica, 11 – 67100 L’Aquila
Tel. 0862.4381
Fax. 0862.438666-438424
E_mail prefe ura.laquila@interno.it
PEC: protocollo.prefaq@pec.interno.it
Prefe ura di La Spezia
Via V. Veneto, 2 – 19100 La Spezia
Tel. 0187.7481
Fax. 0187.748494
E_mail prefe ura.laspezia@interno.it
PEC: protocollo.prefsp@pec.interno.it
Prefe ura di La na
Piazza della Libertà, 48 – 04100 La na
Tel. 0773.6581
Fax. 0773.658408
E_mail prefe ura.la na@interno.it
PEC: protocollo.pre t@pec.interno.it
Prefe ura di Lecce
Via XXV Luglio, n.1 – 73100 Lecce
Tel. 0832.6931
Fax. 0832.693666
E_mail prefe ura.lecce@interno.it
PEC: protocollo.pre e@pec.interno.it
Prefe ura di Lecco
Corso Promessi Sposi, 36 – 22053 Lecco
Tel. 0341.279111
Fax. 0341.279666
E_mail prefe ura.lecco@interno.it
PEC: protocollo.pre c@pec.interno.it
Prefe ura di Livorno
Piazza Unità d’Italia, 1 – 57123 Livorno
Tel. 0586.235111
Fax.0586.235412
E_mail prefe ura.livorno@interno.it
PEC: protocollo.pre i@pec.interno.it
Prefe ura di Lodi
Corso Umberto I, 40 – 26900 Lodi
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132 Multe: istruzioni per l’uso

Tel. 0371.4471
Fax. 0371.447465-447442
E_mail prefe ura.lodi@interno.it
PEC: protocollo.pre o@pec.interno.it
Prefe ura di Lucca
Piazza Napoleone – 55100 Lucca
Tel. 0583.4245
Fax. 0583.424666
E_mail prefe ura.lucca@interno.it
PEC: protocollo.pre u@pec.interno.it
Prefe ura di Macerata
Piazza della Libertà, 15 – 62100 Macerata
Tel. 0733.25411
Fax. 0733.254666
E_mail prefe ura.macerata@interno.it
PEC: protocollo.prefmc@pec.interno.it
Prefe ura di Mantova
Via Principe Amedeo, 30 – 46100 Mantova
Tel. 0376.2351
Fax. 0376.235666
E_mail prefe ura.mantova@interno.it
PEC: protocollo.prefmn@pec.interno.it
Prefe ura di Massa Carrara
Piazza Aranci, 35 – 54100 Massa Carrara
Tel. 0585.89111
Fax. 0585.891666
E_mail prefe ura.massacarrara@interno.it
PEC: protocollo.prefms@pec.interno.it
Prefe ura di Matera
Via XX Se embre, 2 – 75100 Matera
Tel. 0835.3491
Fax. 0835.349666
E_mail prefe ura.matera@interno.it
PEC: protocollo.prefmt@pec.interno.it
Prefe ura di Messina
Piazza Unità d’Italia – 98100 Messina
Tel. 090.3661
Fax. 090.366777-366615
E_mail prefe ura.messina@interno.it
PEC: protocollo.prefme@pec.interno.it
Prefe ura di Milano
Corso Monforte, 31 – 20122 Milano
Tel. 02.77581
Fax. 02.781990
E_mail prefe ura.milano@interno.it
PEC: protocollo.prefmi@pec.interno.it
Prefe ura di Modena
Viale Mar ri Libertà, 34 – 41100 Modena
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133 Multe: istruzioni per l’uso

Tel. 059.410411
Fax. 059.410666
E_mail prefe ura.modena@interno.it
PEC: protocollo.prefmo@pec.interno.it
Prefe ura di Napoli
Piazza del Plebiscito – 80132 Napoli
Tel. 081.7943111
Fax. 081.7943555
E_mail prefe ura.napoli@interno.it
PEC: protocollo.prefna@pec.interno.it
Prefe ura di Novara
Piazza Ma eo , 1 – 28100 Novara
Tel. 0321.665511
Fax. 0321.665466
E_mail prefe ura.novara@interno.it
PEC: protocollo.prefno@pec.interno.it
Prefe ura di Nuoro
Via De enu, 60 – 08100 Nuoro
Tel. 0784.213111
Fax. 0784.213260
E_mail prefe ura.nuoro@interno.it
PEC: protocollo.prefnu@pec.interno.it
Prefe ura di Oristano
Via Beatrice D’Arborea – 09170 Oristano
Tel. 0783.21421
Fax. 0783.2142666
E_mail prefe ura.oristano@interno.it
PEC: protocollo.prefor@pec.interno.it
Prefe ura di Padova
Piazza Antenore, 3 – 35121 Padova
Tel. 049.833511
Fax. 049.833550
E_mail prefe ura.padova@interno.it
PEC: protocollo.prefpd@pec.interno.it
Prefe ura di Palermo
Via Cavour, 6 – 90133 Palermo
Tel. 091.338111
Fax. 091.331309-338376
E_mail prefe ura.palermo@interno.it
PEC: protocollo.prefpa@pec.interno.it
Prefe ura di Parma
Via Repubblica, 39 – 43100 Parma
Tel. 0521.2194
Fax. 0521.219666
E_mail prefe ura.parma@interno.it
PEC: protocollo.prefpr@pec.interno.it
Prefe ura di Pavia
Piazza Guicciardi, 1 – 27100 Pavia
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134 Multe: istruzioni per l’uso

Tel. 0382.5121
Fax. 0382.512666
E_mail prefe ura.pavia@interno.it
PEC: protocollo.prefpv@pec.interno.it
Prefe ura di Perugia
Piazza Italia, 11 – 06100 Perugia
Tel. 075.56821
Fax. 075.5682666
E_mail prefe ura.perugia@interno.it
PEC: protocollo.prefpg@pec.interno.it
Prefe ura di Pesaro Urbino
Piazza del Popolo, 40 – 61100 Pesaro Urbino
Tel. 0721.386111
Fax. 0721.386666
E_mail prefe ura.pesarourbino@interno.it
PEC: protocollo.prefpu@pec.interno.it
Prefe ura di Pescara
Piazza Italia, 30 – 65100 Pescara
Tel. 085.20571
Fax. 085.2057666
E_mail prefe ura.pescara@interno.it
PEC: protocollo.prefpe@pec.interno.it
Prefe ura di Piacenza
Viale S. Giovanni, 17 – 29100 Piacenza
Tel. 0523.397111
Fax. 0523.397666
E_mail prefe ura.piacenza@interno.it
PEC: protocollo.prefpc@pec.interno.it
Prefe ura di Pisa
Piazza Mazzini, 7 – 56100 Pisa
Tel. 050.549511
Fax. 050.549666
E_mail prefe ura.pisa@interno.it
PEC: protocollo.prefpi@pec.interno.it
Prefe ura di Pistoia
Piazza Duomo, 10 – 51100 Pistoia
Tel. 0573.9791
Fax. 0573.979666
E_mail prefe ura.pistoia@interno.it
PEC: protocollo.prefpt@pec.interno.it
Prefe ura di Pordenone
Via Borgo S.Antonio, 17 – 33170 Pordenone
Tel. 0434.220111
Fax. 0434.26020
E_mail prefe ura.pordenone@interno.it
PEC: protocollo.prefpn@pec.interno.it
Prefe ura di Potenza
Piazza Mario Pagano, 1 – 85100 Potenza
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135 Multe: istruzioni per l’uso

Tel. 0971.419111
Fax. 0971.419315
E_mail prefe ura.potenza@interno.it
PEC: protocollo.prefpz@pec.interno.it
Prefe ura di Prato
Via dell’Accademia, 26 – 59100 Prato
Tel. 0574.4301
Fax. 0574.430222
E_mail prefe ura.prato@interno.it
PEC: protocollo.prefpo@pec.interno.it
Prefe ura di Ragusa
Via Mario Rapisardi, 124 – 97100 Ragusa
Tel. 0932.673111
Fax. 0932.673666
E_mail prefe ura.ragusa@interno.it
PEC: protocollo.prefrg@pec.interno.it
Prefe ura di Ravenna
Piazza del Popolo, 26 – 48100 Ravenna
Tel. 0544.294111
Fax. 0544.294666
E_mail prefe ura.ravenna@interno.it
PEC: protocollo.prefra@pec.interno.it
Prefe ura di Reggio Calabria
Via Miraglia, 10 – 89100 Reggio Calabria
Tel. 0965.4111
Fax. 0965.24866
E_mail prefe ura.reggiocalabria@interno.it
PEC: protocollo.prefrc@pec.interno.it
Prefe ura di Reggio Emilia
Corso Garibaldi, 55 – 42100 Reggio Emilia
Tel. 0522.458711
Fax. 0522.458666
E_mail prefe ura.reggioemilia@interno.it
PEC: protocollo.prefre@pec.interno.it
Prefe ura di Rie
Piazza Ba s , 10 – 02100 Rie
Tel. 0746.2991
Fax. 0746.299666
E_mail prefe ura.rie @interno.it
PEC: protocollo.prefri@pec.interno.it
Prefe ura di Rimini
Via IV Novembre, 40 – 47900 Rimini
Tel. 0541.436111
Fax. 0541.436666
E_mail prefe ura.rimini@interno.it
PEC: protocollo.prefrn@pec.interno.it
Prefe ura di Roma
Via IV Novembre, 119/A – 00187 Roma
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136 Multe: istruzioni per l’uso

Tel. 06.67291
Fax. 06.67294555
E_mail prefe ura.roma@interno.it
PEC: protocollo.prefrm@pec.interno.it
Prefe ura di Rovigo
Via Clelio, 12-14 – 45100 Rovigo
Tel. 0425.428511
Fax. 0425.428666
E_mail prefe ura.rovigo@interno.it
PEC: protocollo.prefro@pec.interno.it
Prefe ura di Salerno
Piazza Giovanni Amendola – 84100 Salerno
Tel. 089.613111
Fax. 089.613566
E_mail prefe ura.salerno@interno.it
PEC: protocollo.prefsa@pec.interno.it
Prefe ura di Sassari
Piazza Italia, 31 – 07100 Sassari
Tel. 079.2150200
Fax. 079.2150477
E_mail prefe ura.sassari@interno.it
PEC: protocollo.prefss@pec.interno.it
Prefe ura di Savona
Piazza Sa , 1 – 17100 Savona
Tel. 019.84161
Fax. 019.821755-8416400
E_mail prefe ura.savona@interno.it
PEC: protocollo.prefsv@pec.interno.it
Prefe ura di Siena
Piazza Duomo, 14 – 53100 Siena
Tel. 0577.201111
Fax. 0577.201666
E_mail prefe ura.siena@interno.it
PEC: protocollo.prefsi@pec.interno.it
Prefe ura di Siracusa
Piazza Archimede, 15 – 96100 Siracusa
Tel. 0931.729111-445
Fax. 0931.729666
E_mail prefe ura.siracusa@interno.it
PEC: protocollo.prefsr@pec.interno.it
Prefe ura di Sondrio
Via V. Veneto, 27 – 23100 Sondrio
Tel. 0342.532111
Fax. 0342.210960
E_mail prefe ura.sondrio@interno.it
PEC: protocollo.prefso@pec.interno.it
Prefe ura di Taranto
Via An teatro, 5 – 74100 Taranto
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137 Multe: istruzioni per l’uso

Tel. 099.4545111
Fax. 099.4545666
E_mail prefe ura.taranto@interno.it
PEC: protocollo.pre a@pec.interno.it
Prefe ura di Teramo
Corso San Giorgio, 9 – 64100 Teramo
Tel. 0861.2591
Fax. 0861.259666
E_mail prefe ura.teramo@interno.it
PEC: protocollo.pre e@pec.interno.it
Prefe ura di Terni
Viale Stazione, 1 – 05100 Terni
Tel. 0744.4801
Fax. 0744.480666
E_mail prefe ura.terni@interno.it
PEC: protocollo.pre r@pec.interno.it
Prefe ura di Torino
Piazza Castello, 205 – 10124 Torino
Tel. 011.55891
Fax. 011.5589904
E_mail prefe ura.torino@interno.it
PEC: protocollo.pre o@pec.interno.it
Prefe ura di Trapani
Piazza Vi orio Veneto, 1 – 91100 Trapani
Tel. 0923.598111
Fax. 0923.598666-598695
E_mail prefe ura.trapani@interno.it
PEC: protocollo.pre p@pec.interno.it
Prefe ura di Trento
Corso 3 Novembre, 11 – 38100 Trento
Commissariato del Governo per la provincia di Trento
Tel. 0461.220220-204111
Fax. 0461.204666
E_mail prefe o.pref_trento@interno.it
Prefe ura di Treviso
Piazza dei Signori, 22 – 31100 Treviso
Tel. 0422.592411
Fax. 0422.592495
E_mail prefe ura.treviso@interno.it
PEC: protocollo.pre v@pec.interno.it
Prefe ura di Trieste
Piazza Unità d’Italia, 8 – 34121 Trieste
Tel. 040.3731111
Fax. 040.3476699-3731666
E_mail prefe ura.trieste@interno.it
PEC: protocollo.pre s@pec.interno.it
Prefe ura di Udine
Via Piave, 16 – 33100 Udine
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138 Multe: istruzioni per l’uso

Tel. 0432.594111
Fax. 0432.594666
E_mail prefe ura.udine@interno.it
PEC: protocollo.prefud@pec.interno.it
Prefe ura di Varese
Piazza Libertà, 1 – 21100 Varese
Tel. 0332.801111
Fax. 0322.801666
E_mail prefe ura.varese@interno.it
PEC: protocollo.prefva@pec.interno.it
Prefe ura di Venezia
Palazzo Corner S. Marco, 2661 – 30123 Venezia
Tel. 041.2703411
Fax. 041.5207720
E_mail prefe ura.venezia@interno.it
PEC: protocollo.prefve@pec.interno.it
Prefe ura di Verbano Cusio Ossola
Via Buonarro , 100 – Villa Taranto – 28922 Verbano Cusio Ossola
Tel. 0323.5115
Fax. 0323.502461
E_mail prefe ura.verbanocusioossola@interno.it
PEC: protocollo.prefvb@pec.interno.it
Prefe ura di Vercelli
Via S. Cristoforo, 3 – 13100 Vercelli
Tel. 0161.225411
Fax. 0161.225466
E_mail prefe ura.vercelli@interno.it
PEC: protocollo.prefvc@pec.interno.it
Prefe ura di Verona
Via Santa Maria An ca, 1 – 37121 Verona
Tel. 045.8673411
Fax. 045.8673610
E_mail prefe ura.verona@interno.it
PEC: protocollo.prefvr@pec.interno.it
Prefe ura di Vibo Valen a
Corso Vi orio Emanuele III – 89900 Vibo Valen a
Tel. 0963.965111
Fax. 0963.965666
E_mail prefe ura.vibovalen a@interno.it
PEC: protocollo.prefvv@pec.interno.it
Prefe ura di Vicenza
Contrà Gazzolle, 6/10 – 36100 Vicenza
Tel. 0444.338411
Fax. 0444.338491
E_mail prefe ura.vicenza@interno.it
PEC: protocollo.prefvi@pec.interno.it
Prefe ura di Viterbo
Piazza del Plebiscito, 8 – 01100 Viterbo
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139 Multe: istruzioni per l’uso

Tel. 0761.3361
Fax. 0761.336666
E_mail prefe ura.viterbo@interno.it
PEC: protocollo.prefvt@pec.interno.it
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140 Multe: istruzioni per l’uso

INDICE ANALITICO

A G

Accertamen seriali · 83 Guida in stato d’ebbrezza · 110


Aree di parcheggio · 71 Guida pericolosa · 79
Assunzione di mezzi di prova · 31
A vità istru oria · 31
Ausiliari del tra co · 72 I
Autovelox · 92
Avviso bonario di pagamento · 127 Inciden stradali · 114
Iscrizione di ipoteca · 140
Istanza di rateizzazione · 16
B Istanza di sospensione della sanzione · 28

Buona fede · 58
L
C Lavori di u lità sociale · 113
Legi mazione a va · 20
Cancellazione della causa dal ruolo · 25 Limi di velocità · 90
Cartella esa oriale · 124
Cartelle pazze · 124
Cinture di sicurezza · 77 M
Codice dell’amministrazione digitale · 139
Commissione Medica Locale · 117 Marca da bollo · 27
Competenza territoriale · 18 Matricola del disposi vo · 105
Comunicazione dei da · 54
Conducen professionali · 112
Con sca · 111; 130 N
Contestazione immediata · 4; 51
Contributo uni cato · 26 Neopaten · 112
Corsia riservata · 82 Numero di ruolo generale · 25

D O
Decreto Bianchi · 94 Opposizione agli a esecu vi · 141
Dire va Maroni · 95 Opposizione all’esecuzione · 135
Disposi vo cellulare · 77 Ordinanza prefe zia · 21

E P
Eccesso di velocità · 90 Patente a pun · 8
Ecopass · 89 Patrocinio legale · 14
Equitalia · 129 Permesso di guida · 115
Esame e lometrico · 112 Photored F17A · 64
Escussione coa va · 124 PRA · 130
Preavviso di accertamento · 4
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141 Multe: istruzioni per l’uso

Prelievi ema ci · 115


T
Prescrizione · 129
Provida 2000 · 97
Tabelle ministeriali · 119
Telelaser · 100
R Titolo esecu vo · 138
Tolleranza strumentale · 104
Tra phot III SR · 64
Rapporto di solidarietà · 12
T-Red · 64
Refusione delle spese di giudizio · 34
Tributo · 124
Responsabile del procedimento · 50
Tutor · 101
Responsabile dell’immissione dei da · 50
Revoca della patente · 116
Ricorso al Giudice di Pace · 24
U
Ricorso al Prefe o · 18
Rilevazioni seriali · 105
Udienza · 20
Ruolo esa oriale · 124

S V

Verbale incompleto · 46
Segnalazione di divieto · 83
Visita medica · 114
Semaforo · 61
Vizi di no ca · 134
Sequestro · 114
Sgravio in autotutela · 128
SICVe · 101
Sirio Ves 1.0 · 85
Z
Sospensione della patente · 111; 114
Sospensione feriale · 25 Zona a tra co limitato · 82
Sosta a pagamento · 69 Zone Blu · 69
Sostanze stupefacen · 121
So oscrizione del ruolo · 139
So oscrizione ele ronica · 139
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142 Multe: istruzioni per l’uso

SOMMARIO

Disclamer ..........................................................................................................................................2

Introduzione......................................................................................................................................3

Come fare ricorso ..............................................................................................................................6

Principi generali ............................................................................................................................6

Iden care il verbale ................................................................................................................6

Chi può fare ricorso ...................................................................................................................7

Altri sogge responsabili..........................................................................................................8

Il mancato pagamento della sanzione.......................................................................................9

I termini entro cui poter presentare ricorso............................................................................10

Patrocinio legale ......................................................................................................................11

Obbligo di comunicare i da del conducente..........................................................................11

Innanzi a chi presentare il ricorso ...........................................................................................12

Istanza di rateizzazione ...........................................................................................................13

IL RICORSO AL PREFETTO ............................................................................................................14

Competenza territoriale ..........................................................................................................14

Come si presenta il ricorso ......................................................................................................14

Il ricorso ..................................................................................................................................16

L’ordinanza prefe zia .............................................................................................................17

Il RICORSO AL GIUDICE DI PACE ..................................................................................................20

Presentazione..........................................................................................................................20

Il contributo uni cato e la marca da bollo ..............................................................................21

Il ricorso ..................................................................................................................................22

Il procedimento .......................................................................................................................24

Ricorso al Giudice di Pace contro l’ordinanza prefe zia .........................................................28

In sintesi ..................................................................................................................................30

Domande frequen .....................................................................................................................32


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143 Multe: istruzioni per l’uso

Le mo vazioni del ricorso ...............................................................................................................37

I vizi più comuni ..........................................................................................................................37

No ca tardiva del verbale .....................................................................................................37

Copia del verbale non auten cata ..........................................................................................38

Verbale incompleto .................................................................................................................38

no ca e e uata da società privata o spedita da un centro servizi delocalizzato rispe o al


comando di polizia municipale che ha accertato l’infrazione .................................................39

Mancata indicazione del responsabile del procedimento amministra vo e del responsabile


per l’immissione dei da .........................................................................................................41

Omessa indicazione di elemen di riscontro dell’infrazione...................................................42

Omessa contestazione immediata dell’infrazione ..................................................................43

La mancata comunicazione dei da del conducente ..................................................................45

La competenza territoriale ......................................................................................................45

Il merito della contestazione ...................................................................................................47

L’onere della prova ..................................................................................................................47

Gius cabilità dell’omessa comunicazione per buona fede dell’in mato ..............................48

Scusabilità dell’ignoranza della legge nei casi di ignoranza inevitabile ...................................49

Dife o incolpevole di memoria ...............................................................................................49

Semaforo rosso ...........................................................................................................................51

Nel merito ...............................................................................................................................51

Corre o impiego del disposi vo di rilevamento .....................................................................53

Un caso par colare: il semaforo di Viale Monte Ceneri, Milano.............................................56

Sosta a pagamento e sosta in divieto ..........................................................................................58

Gli ausiliari del tra co ............................................................................................................60

Assenza in zona di aree di parcheggio libero ..........................................................................62

Sulla ricostruzione del fa o storico e sulla sosta di emergenza ..............................................63

Verbali per uso del disposi vo cellulare o mancato uso delle cinture di sicurezza .....................64

Illegi mità del verbale per mancata contestazione immediata dell’infrazione .....................64
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144 Multe: istruzioni per l’uso

Verbale per guida pericolosa ......................................................................................................66

Accesso vietato in corsia riservata o zona a tra co limitato ......................................................68

Omessa segnalazione di divieto ..............................................................................................69

Gli accertamen seriali ...........................................................................................................69

Riguardo il Sirio Ves 1.0 ...........................................................................................................71

Un caso par colare: Milano ....................................................................................................72

Eccesso di velocità.......................................................................................................................74

Le sanzioni ...............................................................................................................................75

Tipologia di autovelox .............................................................................................................75

Ges one delle apparecchiature ..............................................................................................76

Visione delle fotogra e o della documentazione video da parte degli interessa .................77

Condizioni di u lizzo: la presegnalazione degli autovelox ......................................................77

Visibilità dell’autovelox ...........................................................................................................79

Gli autovelox ad inseguimento ................................................................................................79

La contestazione dell’infrazione ..............................................................................................80

Sindacabilità dell'elenco prefe zio delle vie in cui non è obbligatoria la contestazione
immediata ...............................................................................................................................81

Il telelaser................................................................................................................................82

I SICVe .....................................................................................................................................83

Segue: La tolleranza strumentale ............................................................................................84

Segue: Indeterminatezza dello strumento ele ronico ado ato per la rilevazione .................85

SEGUE: Rilevazioni seriali ........................................................................................................85

Guida in stato d’ebbrezza ............................................................................................................87

Regime sanzionatorio..............................................................................................................87

Regime sanzionatori a carico dei neopatenta e dei conducen professionali ......................89

I lavori di pubblica u lità .........................................................................................................90

L’accertamento ........................................................................................................................90

La sospensione della patente e l’istanza per la concessione del permesso di guida ..............91
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145 Multe: istruzioni per l’uso

La revoca della patente ...........................................................................................................92

La visita medica presso la Commissione Medica Locale .........................................................93

Pro li penali ............................................................................................................................94

Le tabelle ministeriali sulle quan tà delle bevande alcoliche più comuni che determinano il
superamento del tasso alcolemico legale ...............................................................................95

Guida in stato di alterazione psico sica per uso di sostanze stupefacen ..................................96

L’accertamento ........................................................................................................................97

L’opposizione avverso le cartelle esa oriali ....................................................................................98

L’avviso bonario e la richiesta di sgravio in autotutela ............................................................98

com’ è composta la cartella esa oriale ................................................................................100

La prescrizione della cartella esa oriale ...............................................................................101

In caso di omesso pagamento della cartella .........................................................................101

Quali sono le azioni a difesa dei propri diri ........................................................................102

Il ricorso innanzi al giudice di pace ex art. 22 Legge 689/81 .................................................103

segue: I vizi di no ca dei verbali .........................................................................................105

L’opposizione all’esecuzione..................................................................................................106

Segue: l’Es nzione del credito ..............................................................................................107

Segue: Decadenza o prescrizione del credito........................................................................108

Segue: veri ca della regolare formazione del ruolo esa oriale ............................................108

Segue: omessa o irregolare no ca della cartella ................................................................110

Segue: irregolare iscrizione di ipoteca per credi di valore inferiore ad 8.000 euro ............110

Segue: applicazione illegi ma della maggiorazione prevista dall’art. 27 Legge n. 689/81 ..111

L’opposizione agli a esecu vi .............................................................................................112

Consigli u li ...........................................................................................................................112

Formulario ....................................................................................................................................114

Ricorso al prefe o contro verbale di accertamento..................................................................114

Ricorso al Giudice di Pace contro verbale di accertamento ......................................................115

Ricorso al Giudice di Pace contro ordinanza prefe zia ............................................................117


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146 Multe: istruzioni per l’uso

Ricorso al Giudice di Pace contro cartella esa oriale ...............................................................119

Delega a comparire in udienza ..................................................................................................121

Verbale di udienza .....................................................................................................................121

Opposizione all’esecuzione .......................................................................................................122

Opposizione agli a esecu vi...................................................................................................123

Elenco alfabe co delle prefe ure d’Italia .....................................................................................126

Indice anali co ..............................................................................................................................140


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