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3 Multe: istruzioni per l’uso
INTRODUZIONE
semplicemente giuridica, ma poli ca, investendo ques oni che sarebbero meramente
specula ve e sfuggirebbero allo scopo della tra azione. Quel che è certo e si intende
porre in evidenza è che questa esasperazione, inevitabilmente, ha portato nel corso del
tempo, e tu ’ora porta, a delle forzature interpreta ve, all’adozione di prassi opera ve
già dichiarate espressamene illegi me dalla Corte di Cassazione e, pur tu avia, non
abbandonate.
Prima di entrare nel vivo, occorre una premessa di metodo: questa tra azione,
pur cercando di mantenere inta o il rigore scien co che deve essere proprio di un testo
giuridico, non è un testo imparziale, poiché parte con lo speci co scopo di o rire uno
strumento di consultazione dire o anche e sopra u o ai malcapita che avessero a
servirsene per riparare alla di coltà di dover provvedere alla redazione di un ricorso,
senza neanche sapere da dove iniziare. Assumere un diverso punto di vista sarebbe
incompa bile con la nostra storia, con il nostro dna e con la cultura consumeris ca che,
spesso in senso meno conveniente, ci ha portato a fare scelte vicine ai più deboli, ai
sogge meno tutela e garan , nelle contra azioni tra priva o, come nel caso che qui
ci riguarda, nei rappor con la pubblica amministrazione. Essere di parte non signi cherà
non essere obie vi, ma signi cherà par re dal presupposto che sempre e comunque
l’operato della pubblica amministrazione possa essere messo in discussione, so oposto
ad esame, al ne di favorirne un con nuo miglioramento ed un più trasparente modo di
relazionarsi con i ci adini. Allo stesso modo, non signi cherà suggerire sempre e
comunque che la strada da percorrere sia quella dell’opposizione e del ricorso ad ogni
costo: non solo perché le nostre già malandate stru ure giudiziarie non lo meritano, ma
perché abbiamo concretamente già sperimentato nel corso dell’a vità svolta a raverso
il servizio di consulenza on line, che il più delle volte il pubblico di le ori che ci segue è
più “agguerrito” di noi e spesso va dissuaso, e non certo incoraggiato, dal presentare
ricorsi che altrimen sarebbero des tui di fondamento, des na al rige o e,
semplicemente, servirebbero a peggiorare l’e cienza della gius zia ritardando la tutela
di quei diri e e vamente meritevoli di difesa.
Dall’esperienza maturata a raverso il costante confronto con i nostri le ori
abbiamo cercato di me ere a fru o nelle pagine che seguiranno il più importante
insegnamento: l’informazione giuridica, senza essere svilita nel suo pregio, nella sua
autorevolezza e a endibilità, può essere espressa con un linguaggio semplice,
immediato e di facile comprensione, così da potersi rivolgere anche a chi non sia un
adde o ai lavori, ed a chi, occasionalmente inves to dal problema, desideri darsi
risposta alla domanda «potrò mai fare ricorso contro la multa appena ricevuta? ».
Per il par colare campo di cui ci andiamo ad occupare, urge un’ul ma
precisazione: al disopra di ogni diale ca e dinamica processuale che si possa instaurare
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5 Multe: istruzioni per l’uso
tra amministrazione e ci adino, quando si parla di violazioni del codice della strada, c’è
sempre un interesse superiore da non trascurare: la sicurezza stradale. Essere a favore
dei ci adini, illustrare i mo vi per cui un verbale possa essere annullato, non signi ca
non avere a cuore la tragedia delle strade che troppo spesso arrossiscono di sangue, o
voler favorire l’impunità di chi comme a gravi imprudenze, guidi in stato di ebbrezza o
dopo l’assunzione di sostanze psicotrope. Si tra a di casi, la cui condo a appare di una
gravità non scusabile, e che per ragioni di gius zia sostanziale, riteniamo non possa
conoscere cavilli o ragioni gius catrici.
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6 Multe: istruzioni per l’uso
PRINCIPI GENERALI
IDENTIFICARE IL VERBALE
Prima di addentrarci nella tra azione è necessario preliminarmente circoscrivere
quello che sarà il campo della nostra indagine ed imparare a dis nguere i verbali per
infrazioni al Codice della Strada dai possibili diversi a provenien dalla pubblica
amministrazione.
Per verbale si intende il provvedimento di ingiunzione emesso dall’ente
accertatore, in cui siano esa amente riportate le circostanze di tempo e di luogo in cui
sarebbe stata commessa l’infrazione, l’ar colo del Codice della Strada che sarebbe stato
violato con l’espressa indicazione della condo a illegi ma, nonché le sanzioni
conseguen la trasgressione.
Il verbale può essere portato a conoscenza dell’ingiunto mediante contestazione
immediata o mediante no ca postale. Si veri ca la prima ipotesi quando l’agente
accertatore abbia avuto modo di fermare il veicolo all’a o dell’infrazione, così da poter
e e vamente iden care il conducente. Viceversa, si veri ca la seconda ipotesi,
quando l’agente accertatore sia stato impossibilitato ad e e uare la contestazione
immediata e abbia potuto semplicemente annotare il numero di targa del veicolo, al cui
proprietario no care il verbale tramite il servizio postale.
Il verbale non è da confondere con il preavviso di accertamento, ovvero con
l’avviso lasciato generalmente so o il tergicristallo dell’auto in divieto di sosta: si tra a di
un a o informale, che precede l’emissione e la no ca del verbale e che, contrariamente
al verbale, non è portato a legale conoscenza del trasgressore. Il preavviso di
accertamento, anche qualora contenga vizi o irregolarità, non è susce bile di
opposizione. Generalmente le amministrazioni comunali accludono al preavviso anche
già il bolle no per e e uare il pagamento della sanzione, ancor prima della e e va
no ca del verbale, con l’invito in midatorio a pagare entro pochi giorni “al ne di non
incorrere in aggravi”. Nessuna paura: gli unici aggravi potranno consistere
esclusivamente nelle spese di no ca del verbale (pochi euro). Meglio non precipitarsi a
pagare e a endere che sia no cato il verbale, così da poterne valutare la legi mità ed
eventualmente l’opponibilità.
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7 Multe: istruzioni per l’uso
1 Cass. n. 6549/1993
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8 Multe: istruzioni per l’uso
nuovo verbale e ciò nonostante egli potrà ugualmente fare ricorso avverso il
verbale no cato alla società Alfa allegando la propria dichiarazione2. Non
potrebbe diversamente in iggersi una sanzione a carico di un sogge o al quale
non sia parimen consen to di sollevare opposizione avverso il provvedimento
a i vo. Proprio al ne di acquisire de a legi mazione a va, il ricorrente
dovrà e e uare comunicazione delle proprie generalità a cui allegare la
fotocopia della patente (sia nella parte anteriore che in quella posteriore) sulla
quale dovrà essere trascri a la seguente a estazione «Io so oscri o/a ___nato/
a a ____ il ____ e residente a _____ in via ____ DICHIARO che la fotocopia del
seguente documento, è conforme agli originali in mio possesso».
autorità, per cui, la persona incaricata è responsabile in solido con l’e e vo trasgressore
per la violazione da ques commessa.
In ne, il C.d.S. prende in esame l’ipotesi in cui la violazione sia stata commessa
da un rappresentante o da un dipendente, nell'esercizio delle proprie funzioni o
incombenze. In tale ipotesi l’e e vo trasgressore è obbligato in solido al pagamento
della sanzione con la persona giuridica, con l’ente e con l’associazione o con
l’imprenditore per conto del quale al momento della condo a svolgeva le sue mansioni
di dipendente o rappresentante.
È bene chiarire che a ciascuno di ques sogge , in tu e le diverse possibili
ipotesi, l’amministrazione potrà ingiungere il pagamento, ma solo il sogge o cui sia stato
di fa o no cato il verbale sarà da ritenersi legi mato alla presentazione del ricorso.
possa essere presentato a condizione che non sia stato prima già e e uato il pagamento
in misura rido a.
spedito da parte del ricorrente, a nulla rilevando che la ricezione avvenga oltre il
sessantesimo giorno6.
PATROCINIO LEGALE
Sia innanzi al Prefe o che innanzi al Giudice di Pace, il ricorrente può svolgere le
proprie difese autonomamente, senza l’obbligo di farsi assistere da un avvocato. Ogni
a vità, anche processuale, a nente all’opposizione del verbale potrà essere svolta
personalmente dal ricorrente, o suo delegato.
Diversamente, se così non fosse, non solo per l’opposizione dei verbali, ma per
qualsiasi vertenza avente ad ogge o pretese di modesta rilevanza economica, verrebbe
meno l’interesse ad agire, considerato il costo ingente che comporterebbe il necessario
intervento di un legale, appositamente incaricato7.
6 Corte Cost. n. 477/2002: «(…) gli e e della no cazione a mezzo posta devono, dunque,
essere ricollega - per quanto riguarda il no cante - al solo compimento delle formalità a lui
dire amente imposte dalla legge, ossia alla consegna dell'a o da no care all'u ciale
giudiziario, essendo la successiva a vità di quest'ul mo e dei suoi ausiliari (quale appunto
l'agente postale) so ra a in toto al controllo ed alla sfera di disponibilità del no cante
medesimo.
Resta naturalmente fermo, per il des natario, il principio del perfezionamento della no cazione
solo alla data di ricezione dell'a o, a estata dall'avviso di ricevimento, con la conseguente
decorrenza da quella stessa data di qualsiasi termine imposto al des natario medesimo».
7 L. 689/1981, art. 23, comma IV: «L'opponente e l'autorità che ha emesso l'ordinanza possono
stare in giudizio personalmente, l'autorità che ha emesso l'ordinanza può avvalersi anche di
funzionari appositamente delega ».
Art. 82 c.p.c.: «davan al giudice di pace le par possono stare in giudizio personalmente nelle
cause il cui valore non eccede € 516,46».
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12 Multe: istruzioni per l’uso
- Quando il tolare del verbale intenda sollevare opposizione contro la multa (in
tali casi la decurtazione dei pun dovrà avvenire solo a seguito dell’eventuale
rige o del ricorso) ;
- Quando il tolare del verbale non intenda comunicare i da di un terzo (per cui
compilerà il modulo per la comunicazione inserendo i propri da personali);
- Quando il tolare del verbale sia una persona giuridica (per cui il legale
rappresentante dovrà premurarsi di comunicare alle autorità l’iden tà
dell’e e vo u lizzatore del veicolo).
Per l’assolvimento di tale incombenza, sono generalmente allega ai verbali due
moduli, da u lizzarsi alterna vamente:
- modulo a) viene u lizzato dall’intestatario del verbale per comunicare le
generalità del terzo trasgressore;
- modulo b) viene u lizzato dire amente dal terzo trasgressore il quale dichiara la
propria responsabilità in ordine all’infrazione riportata nel verbale (in tale caso il
dichiarante dovrà allegare una copia della propria patente di guida).
L’omessa comunicazione dei da del conducente comporterà un’autonoma
infrazione da cui conseguiranno due e e :
1. al trasgressore verrà no cato un nuovo verbale da opporre eventualmente con
un successivo autonomo ricorso. L’infrazione commessa comporterà, a norma
del comma II, dell’art. 126bis del Codice della Strada, una sanzione pecuniaria da
263,00 a 1.050,00 euro.
2. Al trasgressore non potranno essere decurta i pun per l’infrazione commessa,
dal momento che, in assenza di comunicazione e contestazione immediata, egli
non sarà stato iden cato.
ISTANZA DI RATEIZZAZIONE
I sogge tenu al pagamento di una sanzione amministra va pecuniaria per una
o più violazioni accertate contestualmente con uno stesso verbale, di importo superiore
a 200 euro, che versino in condizioni economiche disagiate, possano richiedere la
ripar zione del pagamento in rate mensili8.
L'istanza deve essere presentata entro trenta giorni dalla data di contestazione o
di no cazione della violazione.
Tale facoltà è concessa a chi risul disporre di un reddito imponibile, ai ni
dell'imposta sul reddito delle persone siche, risultante dall'ul ma dichiarazione, non
superiore a euro 10.628,16. Nel caso in cui l'interessato convive con il coniuge o con altri
familiari, il reddito è cos tuito dalla somma dei reddi consegui nel medesimo periodo
da ogni componente della famiglia, compreso l'istante, e i limi di reddito di cui al
periodo precedente sono eleva di euro 1.032,91 per ognuno dei familiari conviven .
La richiesta di rateizzazione del pagamento va presentata al prefe o, nel caso in
cui la violazione sia stata accertata da funzionari, u ciali e agen dello Stato (carabinieri,
polizia di stato, guarda di nanza); va, invece, presentata al presidente della giunta
regionale, al presidente della giunta provinciale o al sindaco, nel caso in cui la violazione
sia stata accertata da funzionari, u ciali e agen , rispe vamente, delle regioni, delle
province o dei comuni.
Sulla base delle condizioni economiche del richiedente e dell'en tà della somma
da pagare, la sanzione può essere ripar ta no ad un massimo di dodici rate se l'importo
dovuto non supera euro 2.000, no ad un massimo di ven qua ro rate se l'importo
dovuto non supera euro 5.000, no ad un massimo di sessanta rate se l'importo dovuto
supera euro 5.000. L'importo di ciascuna rata non può essere inferiore a euro 100. Sulle
somme il cui pagamento è stato rateizzato si applicano gli interessi al tasso previsto
dall'ar colo 21, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 se embre
1973, n. 602, e successive modi cazioni.
Il provvedimento di accoglimento o rige o dell’istanza viene emesso entro
novanta giorni. L’istanza è da intendersi respinta qualora alcun provvedimento sia
ado ato entro il novantesimo giorno.
La presentazione dell'istanza implica la rinuncia ad avvalersi della facoltà di
ricorso al prefe o e al giudice di pace di cui all'ar colo 204-bis.
8 Codice della Strada, art. 202 bis, introdo o con la Legge n. 120/2010
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14 Multe: istruzioni per l’uso
IL RICORSO AL PREFETTO
Gli ar coli 203 e 204 del Codice della Strada sono dedica alla materia del
ricorso al Prefe o.
So o il punto di vista sistema co, il ricorso al Prefe o può essere classi cato
come un ricorso gerarchico improprio, e, pertanto, resta sogge o - per quanto
compa bile con le norme del Codice della Strada - alle disposizioni de ate in materia di
ricorsi amministra vi, dal D.P.R. n. 1199/1971. Nel rispe o del principio della
sempli cazione amministra va, ciò comporta che siano da considerarsi ammissibili e
ricevibili anche gli scri in cui siano u lizzate forme irrituali ma da cui ugualmente
emerga il proposito di contestare il verbale. Ugualmente saranno da considerarsi
ammissibili e ricevibili anche i ricorsi invia erroneamente ad autorità non competen a
riceverli (in tal caso, secondo la disciplina de a dalla Legge 241/1990, l’autorità inves ta
del ricorso dovrà trasme ere il medesimo all’u cio competente).
COMPETENZA TERRITORIALE
Il primo problema che si pone nella redazione del ricorso consiste nella corre a
individuazione della prefe ura territorialmente competente, a cui l’a o dovrà essere
indirizzato. La norma va, sul punto, sgombera il campo da ogni possibile indecisione,
prevedendo chiaramente che il prefe o territorialmente competente sia individuato in
relazione al luogo in cui sarebbe avvenuta la presunta infrazione. Altre circostanze sono
assolutamente irrilevan . La norma è inderogabile e non conosce eccezioni.
Per agevolare la ricerca della prefe ura competente, in appendice sono allega
gli indirizzi di tu e le Prefe ure d’Italia, ai recapi resi disponibili dal Ministero degli
Interni.
essa è apposto il mbro recante la data della consegna del verbale, data da cui andranno
conteggia i sessanta giorni concessi per la presentazione del ricorso. Nel caso in cui la
busta fosse andata smarrita, dovrà essere onere del ricorrente produrre altra diversa
documentazione da cui possa essere desunta la tempes va presentazione del ricorso. In
mancanza di ogni altro diverso rimedio, potrà richiedersi all’u cio postale competente
un duplicato della busta o altra diversa a estazione da cui risul il numero della
raccomandata contenente il verbale e la data della rela va consegna. Oltre alla copia del
verbale, sarà bene allegare n da subito al ricorso anche copia degli a e documen che
si ri ene o rano supporto alle proprie argomentazioni difensive. Il ricorso e i rela vi
allega potranno essere invia in un’unica copia.
Giacché espressamente la legge equipara l’uso della posta ele ronica cer cata
a quello della raccomandata cartacea, il ricorso potrà essere trasmesso anche
telema camente, appunto tramite PEC. Per la trasmissione del ricorso a mezzo PEC sarà
su ciente rispe are poche semplici formalità:
1) La PEC deve essere inviata necessariamente dall’indirizzo di cui è intestatario
personalmente il ricorrente. Non importa se l’indirizzo non rechi esa amente il
nome e cognome dell’intestatario, ma è necessario che sia intestata alla stessa
persona del ricorrente;
2) Alla PEC dovrà essere allegato il ricorso, comprensivo del verbale ogge o di
opposizione. Qualora si disponga anche di un disposi vo per la rma digitale, si
potrà allegare il le (comprensivo del ricorso e del verbale) rmato digitalmente.
In alterna va, si dovrà allegare il le in formato .pdf dopo averlo rmato di
proprio pugno. In quest’ul mo caso, quindi, è necessario preliminarmente
stampare il ricorso, rmarlo a penna e successivamente farne una scansione da
salvare, appunto, in formato .pdf. È bene che questa scansione comprenda sia il
ricorso che il verbale ogge o di opposizione. Per la scansione si potrà u lizzare
anche una qualsiasi App che consenta di acquisire copia dell’a o mediante la
fotocamera del cellulare;
3) Per l’ogge o ed il testo del messaggio la norma non prevede formule par colari
da u lizzare tassa vamente. Senza par colare rigore, si potrà in tolare la PEC
“opposizione contro sanzione amministra va” e nel testo del messaggio si potrà
scrivere “Allego alla presente opposizione contro sanzione amministra va”;
4) La PEC dovrà essere inviata all’indirizzo PEC della prefe ura territorialmente
competente. Qual è la prefe ura territorialmente competente è generalmente
indicato nel verbale. Come risalire all’indirizzo PEC della prefe ura
territorialmente competente è molto semplice: è su ciente cercare a raverso
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16 Multe: istruzioni per l’uso
google il sito is tuzionale della prefe ura e in primo piano sul sito sarà mostrato
l’indirizzo PEC che ci interessa.
Come già an cipato, il termine entro cui il ricorso va presentato è di sessanta
giorni, a par te dalla data di no ca del verbale. Il computo dei giorni comporta
l’osservanza delle semplici regole già illustrate nel capitolo precedente.
La presentazione del ricorso al Prefe o è esente da ogni spesa o tassazione.
IL RICORSO
Il ricorso è da intendersi a tu gli e e un a o giuridico. Ciò comporta che nella
sua redazione sarà bene non tralasciare gli elemen formali e sostanziali che valgono a
quali carlo come tale.
Analizziamo ques elemen .
- Intestazione dell’a o e indicazione dell’U cio Competente: come già de o, la
competenza è a ribuita all’u cio di Prefe ura del luogo in cui sarebbe avvenuta
la presunta infrazione.
- Quali cazione dell’a o: il ricorso al Prefe o è disciplinato dall’art. 203 del Codice
della Strada, per cui sarà opportuno che tale riferimento sia contenuto
nell’intestazione dell’a o («Ricorso ex art. 203 del Codice della Strada»).
- Generalità dell’istante: per quali carsi come tale, il ricorrente declinerà le
proprie generalità, ed in par colare, il suo nome e cognome, la data ed il luogo
di nascita, il codice scale, l’indirizzo di residenza ed eventualmente un
di erente domicilio a cui si può richiedere siano no ca i successivi a della
procedura. Nel caso in cui il veicolo sia intestato non ad una persona sica, ma
ad una persona giuridica, sarà bene speci carne la denominazione e la ragione
sociale, la sede, la par ta iva, nonché il nome del legale rappresentante che
so oscriverà l’a o.
- Legi mazione a va: l’istante dovrà speci care a quale tolo solleva
opposizione. Come già scri o, la facoltà di presentare ricorso può compete a
par colari di eren sogge in base ai singoli casi che possono veri carsi. Così il
ricorrente potrà quali carsi come tale in quanto proprietario del veicolo, oppure
in qualità di legale rappresentante della persona giuridica a cui il veicolo è
intestato, o come trasgressore (nel caso in cui l’infrazione gli sia stata
immediatamente contestata o nel caso in cui egli abbia o emperato alla
comunicazione dei propri da secondo le modalità descri e precedentemente al
paragrafo in tolato “chi può fare ricorso), oppure come genitore o tutore del
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17 Multe: istruzioni per l’uso
L’ORDINANZA PREFETTIZIA
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18 Multe: istruzioni per l’uso
Nel caso in cui l’opposizione sia stata sollevata innanzi alla prefe ura, entro
trenta giorni dalla ricezione, l’u cio avrà il compito di inoltrare il ricorso al comando di
appartenenza dell’organo che ha emesso il verbale ogge o della contestazione, a nché
ques produca i necessari elemen per l’istru oria a conferma della legi mità
dell’accertamento eseguito. A sua volta il comando di appartenenza dell’organo
accertatore dovrà ritrasme ere gli a alla Prefe ura, comple di ulteriori eventuali
elemen istru ori, entro il successivo termine di 60 giorni.
Nel successivo termine di centoven giorni dalla data di ricezione degli a , il
Prefe o, esamina il verbale, il ricorso e gli a prodo dall'u cio o comando
accertatore, sen gli interessa che ne abbiano fa a richiesta, è tenuto ad ado are,
mediante ordinanza, il provvedimento di rige o del ricorso o di archiviazione degli a .
Nel caso in cui l’istante abbia fa o richiesta per l’audizione personale, il sudde o
termine resta sospeso per tu o il periodo intercorrente tra la data di no ca del
provvedimento di ssazione dell’udienza e l’udienza medesima. L’ordinanza di
ingiunzione dovrà essere no cata al ricorrente entro il termine perentorio di
centocinquanta giorni dalla sua adozione.
Occorre evidenziare che, in caso di esito nega vo, per espressa previsione di
legge, l’ordinanza di rige o ingiungerà il pagamento di un importo non inferiore al
doppio del minimo edi ale di ogni violazione contestata nel verbale, oltre le spese del
procedimento. È appena il caso di speci care che, nel caso in cui la violazione compor
anche la decurtazione di pun , essi non subiranno comunque alcun aggravio. Pertanto,
in mol caso, sollevare opposizione innanzi al Prefe o può rappresentare un azzardo,
poiché espone il ricorrente al rischio di dover pagare un importo raddoppiato, nel caso in
cui il ricorso non venga favorevolmente considerato. Come già de o, l’aggravio della
sanzione in caso di rige o rappresenta non più una possibilità, ma una certezza, non
potendo il Prefe o decidere diversamente. Entro il termine di trenta giorni dalla no ca
dell’ordinanza di rige o il ricorrente potrà scegliere se pagare l’importo richiesto o
sollevare opposizione innanzi al Giudice di Pace. Decorso inu lmente tale termine, senza
che sia stato e e uato il pagamento, né presentato il ricorso, l’ordinanza di ingiunzione
cos tuirà tolo esecu vo per l’escussione coa va del credito.
Al contrario, potrà, tu avia, avvenire che il Prefe o riconosca la fondatezza del
ricorso e ordini l’archiviazione degli a , annullando così l’e cacia del verbale.
Dall’annullamento consegue la completa caducazione di tu gli e e del verbale, sia
per quel che a ene alla pena pecuniaria, che per quel che a ene alla decurtazione dei
pun e ad ogni altra pena accessoria.
Caso ancor più frequente – oggi meno che in passato – e che al ricorso non
faccia seguito alcuna risposta, o che la risposta giunga oltre i termini di legge. In tal caso
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19 Multe: istruzioni per l’uso
Il ricorso al Giudice di Pace è previsto dall’art. 204bis del Codice della Strada, il
quale rinvia a sua volta, per quel che riguarda le modalità di presentazione, all’art. 22
della Legge n. 689/1081, e, per quel che riguarda il procedimento, al successivo ar colo
23, della medesima legge.
PRESENTAZIONE
Il ricorso al Giudice di Pace è esperibile a condizione che non siano trascorsi oltre
trenta giorni dalla no ca del verbale e che non sia stata fra anto pagata la sanzione. Il
ricorso può essere presentato brevi manu presso l’u cio del Giudice di Pace o spedito
per posta raccomandata con ricevuta di ritorno (secondo il principio per la prima volta
introdo o dalla Sentenza n. 98/2004 della Corte Cos tuzionale). Ai ni della valutazione
della tempes vità del ricorso, dovrà aversi considerazione della data di spedizione del
plico e non della data di ricezione. Farà fede, so o tale punto di vista, il mbro postale.
Il Giudice di Pace competente è individuato in base al luogo in cui sarebbe stata
commessa la presunta infrazione. Non in tu i comuni è presente un u cio del Giudice
di Pace e, per l’individuazione degli u ci competen in relazione ai comuni che ne
fossero sprovvis , è comodo fare riferimento agli strumen di consultazione on line
messi a disposizione dal Ministero di Gius zia10.
Si tra a di una norma, questa sulla competenza territoriale, che indubbiamente
in mol casi può procurare dei disagi e limitare le e e ve possibilità di ricorso: bas
pensare alle infrazioni (o presunte tali) rilevate in luoghi di semplice passaggio, magari
sull’asse autostradale, o a quelle rela ve ad infrazioni commesse durante brevi soggiorni
di vacanza, o, ancor peggio, ad infrazioni realmente mai commesse e no cate da un
capo all’altro della penisola per un banale errore nella trascrizione della targa del veicolo
da parte dell’agente accertatore. La norme è inderogabile e non amme e accezioni e al
ricorrente che voglia adire i rimedi giudiziari non resterà altro che a rontare scomode e
costose trasferte.
Nel caso in cui il ricorrente abbia adito il Giudice di Pace non competente, ques
nel dichiarare la propria incompetenza, ai sensi dell’art. 50 c.p.c., dovrà ordinare la
10 A questo indirizzo si potrà accedere alla pagina web di riferimento per e e uare la ricerca
dell’u cio del Giudice di Pace competente per ciascun comune: h p://www.gius zia.it/gius zia/
it/mg_4.wp
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21 Multe: istruzioni per l’uso
cancellazione della causa dal ruolo con l’ordine al ricorrente di riassumerlo innanzi al
Giudice ritenuto competente, a pena dell’es nzione del Giudizio11.
In termini processuali, la presentazione del ricorso è l’a o con cui si iscrive a
ruolo la causa ed il ricorrente assume la qualità di parte a rice. Alla causa verrà
a ribuito un numero di ruolo generale, indicato con la sigla r.g. Conoscere e annotare n
da subito il numero di ruolo generale del proprio ricorso potrà rivelarsi u le nelle fasi
successive del procedimento.
Al ricorso si allega il verbale ogge o della contestazione, in originale e non in
copia. Anche in questo caso sarà necessario allegare tu o il contenuto della busta, oltre
la busta stessa, al ne di o rire prova della tempes va presentazione del ricorso. Oltre al
verbale, il ricorrente potrà eventualmente allegare ogni documento u le a su ragare le
ragioni addo e nel ricorso. Né il Codice della Strada né le altre leggi di riferimento
prevedono che oltre al ricorso (con allegato il verbale) sia fa o onere al ricorrente di
presentarne anche le copie, ma è uso delle cancellerie richiederle (generalmente tre o
cinque copie oltre l’originale secondo la prassi arbitrariamente seguita dal singolo u cio
competente).
Circa il computo dei giorni, si rinvia a quanto già descri o nel precedente
capitolo, con una doverosa ulteriore precisazione: il ricorso al Giudice di Pace, in quanto
gravame di natura giudiziaria, soggiace alle norme processuali e pertanto è sogge o al
periodo di sospensione feriale dal primo agosto al 31 agosto di ogni anno, come previsto
dalla legge 742/1969.
Prima della riforma del 2010, il Codice della Strada prevedeva a pena di
inammissibilità che il ricorso al Giudice di Pace comportasse il versamento di una
cauzione pari alla metà del massimo edi ale della sanzione in i a con il verbale ogge o
di impugnazione. La norma ha conosciuto vita breve in quanto dichiarata
incos tuzionale12 ed a ualmente è stata de ni vamente abrogata con la riformulazione
dell’art. 204bis.
11 Art. 50 c.p.c. (Riassunzione della causa): «Se la riassunzione della causa davan al giudice
dichiarato competente avviene nel termine ssato nella sentenza dal giudice e in mancanza in
quello di sei mesi dalla comunicazione della sentenza di regolamento o della sentenza che dichiara
l’incompetenza del giudice adito, il processo con nua davan al nuovo giudice. Se la riassunzione
non avviene nei termini su indica , il processo si es ngue». Ar colo così sos tuito dalla L. 14
luglio 1950, n. 581.
12 Corte Cost. n. 114/2004
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22 Multe: istruzioni per l’uso
Malgrado, come appena accennato, non ci sia più alcuna cauzione da versare, il
procedimento di opposizione innanzi al Giudice di Pace non è comunque esente da
spese. La Legge Finanziaria 2010 ha, infa , riformato il D.P.R. 30.5.2002 n. 115 (il Testo
Unico in materia di spese di Gius zia), ricomprendendo anche le opposizioni ad
ingiunzioni amministra ve tra le materie sogge e al pagamento del contributo
uni cato. Il contributo uni cato rappresenta la tassa che an cipatamente deve pagare
chi intenda iscrivere una causa a ruolo. Alcune materie, per scelta del legislatore ne sono
esen (ad esempio, le causa di lavoro o quelle rela ve al diri o di famiglia) e no a
prima del 2010 ne erano esen anche le opposizioni alle ingiunzioni amministra ve.
Il contributo uni cato non ha un costo sso, poiché è da versare, secondo
scaglioni, in misura proporzionale al valore della causa da iscrivere. Lo scaglione minimo
è di 43,00 euro e si applica a tu e le cause aven valore non superiore al 1.100,00 euro.
Nel caso in cui l’ammontare complessivo delle sanzioni comminate dai verbali ogge o di
contestazione ecceda il limite di 1.100,00 euro, il contributo uni cato sarà da
corrispondere nella misura di 98,00 euro.
Oltre al contributo uni cato, si dovrà anche pagare la marca da bollo da 27,00
euro per i diri di cancelleria. Per la marca da bollo vale quanto appena de o per il
contributo uni cato: la si acquista presso un qualsiasi rivenditore di valori bolla e la si
appone al ricorso, come un’e che a adesiva. Fortunatamente, con nota del 28.9.10, il
Ministero della Gius zia ha dichiarato che la marca da bollo è dovuta solo per le
opposizioni alle sanzioni amministra ve il cui valore sia superiore a 1.033,00 euro.
Sia il contributo uni cato che l’eventuale marca da bollo saranno da acquistare
telema camente a raverso il portale pagoPA.
In calce al ricorso, ai ni della corre a iscrizione a ruolo, è sempre opportuno
indicare il valore della causa e la misura del ricorso versato.
IL RICORSO
È opportuno ripetere che il ricorso è a tu gli e e un a o giuridico, con cui
viene incardinata una vera e propria causa, avente come par il ricorrente (parte a rice)
e l’amministrazione opposta che ha accertato l’infrazione (parte convenuta), e come
ogge o la richiesta di annullamento del verbale.
Nella sua redazione è, pertanto, sempre preferibile rispe are alcuni precisi
formalismi. Sebbene non vi sia alcuna norma scri a che la imponga, la prassi
generalmente seguita è quella di da loscrivere il ricorso su carta semplice, rispe ando i
margini e la distanza tra le righe dei comuni fogli protocollo. Pur senza eccedere con
espressioni enfa che, è bene assumere un tono persuasivo, senza tu avia delegi mare
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23 Multe: istruzioni per l’uso
IL PROCEDIMENTO
Il procedimento di opposizione innanzi al Giudice di Pace è regolato in parte
dalla Legge 689/1981 e, per quel che residua, dalle norme del Codice di Procedura Civile.
Dopo il deposito (e quindi l’iscrizione a ruolo) del ricorso, il Giudice di Pace dovrà
ssare l’udienza per la comparizione delle par , con provvedimento che sarà no cato a
cura della cancelleria.
Tra il giorno di no cazione del provvedimento di ssazione dell’udienza e
l’udienza stessa dovrà intercorrere un termine libero di almeno trenta giorni (o sessanta
se il ricorrente risiede all’estero). A norma del nuovo comma 3bis dell’art. 204 bis del
Codice della Strada, nel caso in cui il ricorso contenga istanza di sospensione della
esecu vità della sanzione, il giudice di pace dovrà ssare l’udienza di comparizione entro
ven giorni dalla data del deposito del ricorso.
Giova, ad ogni buon conto, rammentare che tali termini sono da considerarsi
semplicemente ordinatori13 e che, quindi, presumibilmente il loro puntuale rispe o
troverà scarsa applicazione, considerato il carico di lavoro normalmente incombente sui
giudici di pace.
L’amministrazione opposta dovrà cos tuirsi in giudizio, mediante il deposito della
propria comparsa e di eventuali documen , almeno dieci giorni prima dell’udienza di
comparizione.
L’art. 23 della Legge 689/1981 prevede sia fa o obbligo al ricorrente di
presentarsi in udienza, salvo legi mo e documentato impedimento, ritenendo che la
13 Art. 152 c.p.c. (Termini legali e termini giudiziari): «I termini per il compimento degli a del
processo sono stabili dalla legge; possono essere stabili dal giudice anche a pena di decadenza,
soltanto se la legge lo perme e espressamente.
I termini stabili dalla legge sono ordinatori, tranne che la legge stessa li dichiari espressamente
perentori».
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25 Multe: istruzioni per l’uso
In estrema sintesi, i possibili mezzi istru ori sono i seguen : libero interrogatorio
dell’opponente o del materiale trasgressore che ne faccia richiesta, nel caso in cui ques
sia assis to da un legale, a nché, dire amente dalla viva voce del sogge o
concretamente coinvolto il giudice possa acquisire nuovi elemen di valutazione;
escussione tes moniale degli agen accertatori o di altri sogge indica dalle par ;
ispezione di cose o persone, ex art. 118 e 258 e ss. C.p.c.; acquisizione di a o
documen (ad esempio il rapporto con gli a rela vi all’accertamento).
L’assunzione di mezzi di prova rappresenta una fase assolutamente delicata del
procedimento, poiché dovrà essere volta non semplicemente e dire amente a negare la
veridicità del verbale, ma a prospe are all’organo giudicante un ordine delle cose
ipote camente di erente rispe o a quanto supposto dall’agente accertatore, non per
una volontaria mis cazione dei fa accadu , ma per un pur sempre possibile errore
cogni vo o perce vo circa la dinamica delle circostanze occorse. In altri termini, la tesi
difensiva nell’acquisizione dei mezzi istru ori, non dovrà volgere alla conclusione per cui
a ermare che “quel che è scri o nel verbale non corrisponde al vero”, poiché, se tale
volesse essere la conclusione, di erente dovrebbe essere il rimedio giudiziario di cui
servirsi: la parte dovrebbe infa sollevare incidentalmente (cioè nel corso del giudizio)
una querela di falso con cui imputare all’agente accertatore il reato di falso in a o
pubblico, per aver reda o un a o pubblico contenente a ermazioni mendaci.
Diversamente, negare semplicemente la veridicità delle a estazioni verbalizzate si
rivelerebbe assolutamente infru uoso, poiché la parola del pubblico u ciale gode di
fede privilegiata, e l’organo giudicante, tra le due opposte tesi, non potrà fare altro che
a enersi a quella consacrata nel verbale. Nello svolgimento delle a vità istru orie, il
ricorrente non dovrà, inoltre, mai trascurare un importante principio (questa volta a lui
favorevole): l’onere della prova incombe non sull’opponente ma sull’amministrazione
opposta. Come più volte precisato dalla Suprema Corte di Cassazione, l'opposizione
all'ordinanza-ingiunzione irroga va di una sanzione amministra va può, infa ,
consistere anche nella semplice contestazione della pretesa della P.A. In altre parole, nel
rapporto processuale che si instaura con il ricorso, le par di a ore e convenuto sono
formalmente inver te, gravando esclusivamente sull'amministrazione (parte a rice in
senso sostanziale) l'onere di dimostrare il fondamento della propria pretesa di credito.
Non potrebbe, in e e , essere altrimen : sarebbe contrario ai più elementari principi
giuridici a ribuire all'ingiunto l'onere di o rire prova nega va che dimostri la propria
estraneità ai fa contesta gli. Sulla scorta di tali brevi osservazioni, si precisa che la
prova di cui l'Amministrazione dovrà render conto dovrà riguardare i fa non al
momento a uale, ma a quello in cui si assumerebbe essere stata commessa la presunta
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27 Multe: istruzioni per l’uso
infrazione14. Come ha avuto modo di chiarire la Suprema Corte: «la mancata produzione
da parte dell’autorità opposta (delle produzioni richieste) non può non cos tuire un
decisivo elemento di giudizio, idoneo a su ragare la sussistenza del fa o sul quale
l’opponente ha fondato l’eccezione»; e ancora: «la contestazione della idoneità della
fonte di prova in tema di sanzione amministra ve per eccesso di velocità so opone la
P.A. all’onere di integrare la documentazione sul punto». Si potrà, quindi, me ere
semplicemente in dubbio ogni circostanza non immediatamente rinvenibile dalla dire a
le ura del verbale, a nché l’amministrazione sia posta nella condizione di dover
produrre i necessari rilievi vol a garan re che l’accertamento dell’infrazione e il
susseguente procedimento di emissione della sanzione siano avvenu nel preciso e
puntuale rispe o della norma va vigente. Qualora, l’a vità processuale svolta
dall’amministrazione non consenta di addivenire alla piena ed assoluta certezza circa i
fa contesta al ricorrente, il giudice potrà valutare le prove insu cien a su ragare la
responsabilità del presunto trasgressore ed annullare il verbale, anche in ossequio al
principio “in dubio pro reo”15. Nel caso in cui la decisione vertesse su speci che
ques oni estranee alle conoscenze e competenze del giudice, ques potrebbe disporre
(d’u cio o su istanza di parte) una consulenza tecnica d’u cio ai sensi dell’art. 191 c.p.c.
La consulenza potrebbe ad esempio riguardare la veri ca del corre o funzionamento di
un disposi vo per la rilevazione delle infrazioni (come un autovelox) e richiedere,
pertanto, l’intervento di un perito o di un tecnico che sia in grado e sia abilitato ad
e e uare gli opportuni rilievi.
Al termine dell’udienza (della prima o di quella conclusiva, dopo che sia stato
e e uato l’eventuale espletamento dei mezzi istru ori), il Giudice darà le ura del
disposi vo della sentenza. La sentenza sarà infa successivamente pubblicata (e se ne
potrà eventualmente chiedere copia presso l’apposito u cio), ma n da subito le par
saranno messe a conoscenza dell’esito della causa.
La decisione potrà ovviamente essere favorevole al ricorrente e quindi
comportare l’annullamento del verbale o, al contrario, potrà essere sfavorevole e
determinarne la convalida. In caso di accoglimento, il ricorrente non dovrà fare altro che
limitarsi a non pagare. Decorsi sei mesi dalla data della pubblicazione della sentenza, si
sarà anche prescri o il termine entro cui l’amministrazione opposta potrà
eventualmente sollevare appello in Tribunale. Qualora volesse abbreviare tale termine, il
ricorrente potrebbe no care copia della sentenza alla controparte, così riducendo a
trenta i giorni per un’eventuale impugnazione della sentenza e poter prima rare un
sospiro di sollievo. Salvo rare eccezioni, la no ca della sentenza favorevole per
l’abbreviazione dei termini di appello, rappresenta una premura eccessiva, poiché, sono
davvero pochi i casi in cui l’amministrazione può avere un e e vo interesse ad
a rontare un giudizio di secondo grado. Nel malaugurato caso in cui, invece, il ricorso
abbia esito nega vo e por alla convalida del verbale, il ricorrente avrà trenta giorni per
pagare la sanzione (o a sua volta valutare l’ipotesi di impugnare la sentenza con appello
in tribunale). A norma del comma V, dell’art. 204bis del Codice della Strada, in caso di
rige o, il giudice di pace non può applicare una sanzione inferiore al minimo edi ale
stabilito dalla legge per la violazione accertata. In altri termini, è lasciata facoltà al
giudice di valutare se aggravare l’importo della sanzione o confermarla nel suo originario
ammontare, senza che il ricorrente abbia a pa re alcuna maggiorazione. Sebbene,
quindi, la norma non escluda la possibilità che il giudice di pace possa raddoppiare la
sanzione in caso di rige o, la linea tendenzialmente seguita è quella di a enersi
semplicemente al minimo edi ale.
Resta, in ne, da considerare che il giudice potrebbe condannare la parte
soccombente alla completa refusione delle spese di giudizio: anche questa è una ipotesi
possibile, ma assolutamente marginale. Nel bene o nel male, sia ch il ricorso venga
accolto o rige ato, i giudici sono tendenzialmente molto res i ad addossare su una delle
par l’integrale pagamento delle spese legali. Secondo l’espressione più comunemente
u lizzata, le spese legali vengono “compensate tra le par ”, e cioè ognuno pagherà le
proprie (ovvero, nel caso in cui non ci si sarà avvalsi della difesa tecnica di un avvocato,
nulla si avrà da pagare).
illegi mità, mo vata, sia pure succintamente, sia in relazione alla sussistenza della
violazione, sia in relazione alla infondatezza dei mo vi allega con il ricorso. Pertanto, è
nulla l’ordinanza priva di alcun riferimento alle doglianze prospe ate nel ricorso
amministra vo, e risul essere stato semplicemente ado ato un modulo prestampato
uniforme e senza alcun riferimento al caso esaminato. Come so olineato dalla Suprema
Corte, la ra o della norma va in esame è quella di risolvere, per quanto possibile, le
controversie di tale natura in sede amministra va, de azionando l’accesso alla
giurisdizione. Questo scopo resterebbe, viceversa frustrato ove si negasse ogni rilievo
all’obbligo di su ragare le decisioni con idonee mo vazioni che tengano conto delle
ragioni del rige o e della infondatezza delle avverse doglianze.
IN SINTESI
DOMANDE FREQUENTI
Posso fare ricorso anche se nel fra empo ho già pagato la sanzione?
No. Il pagamento della sanzione preclude la possibilità del ricorso.
- due possibilità sono meglio di una: Proponendo ricorso al Prefe o sarà possibile, nel
malaugurato caso di rige o, presentare un nuovo ricorso al Giudice di Pace. Viceversa, la
dire a proposizione del ricorso al Giudice di Pace preclude la possibilità di sollevare
opposizione innanzi al Prefe o, nel caso in cui il ricorso avesse esito nega vo.
- è più semplice: Fare ricorso al Prefe o anziché al Giudice di Pace è più semplice, poiché
è molto più elementare il procedimento da seguire: il ricorrente dovrà infa
semplicemente inviare il ricorso tramite raccomandata e a endere la successiva no ca
del provvedimento prefe zio, con cui sarà disposto l'accoglimento o l'annullamento del
ricorso.
- ci sono maggiori probabilità di accoglimento: Fare ricorso al Prefe o anziché al Giudice
di Pace presenta maggiori probabilità di accoglimento, dal momento che il Prefe o è
tenuto ad eme ere il suo provvedimento entro il termine massimo di 210 giorni (il
Giudice di Pace non è invece sogge o ad alcun termine per l'emissione della sentenza).
- Non ci sono spese: Fare ricorso al Prefe o anziché al Giudice di Pace non comporta
alcuna spesa, poiché il ricorrente dovrà semplicemente inviare la raccomandata contente
il ricorso, senza dovervi apporre alcuna marca da bollo né contributo uni cato.
Nel caso in cui il ricorso dovesse essere rige ato, la sanzione resterà la stessa o potrà
aumentare?
Rispondiamo citando dire amente quel che prevede la norma va vigente.
L'art. 204 del Codice della Strada (Provvedimen del prefe o) dispone
chiaramente:
«ll prefe o se ri ene fondato l'accertamento ado a ordinanza mo vata con la
quale ingiunge il pagamento di una somma determinata, nel limite non inferiore al
doppio del minimo edi ale per ogni singola violazione».
L'art. Art. 204-bis (Ricorso al giudice di pace), invece, così testualmente recita:
«Fermo restando il principio del libero convincimento, nella determinazione della
sanzione, il giudice di pace non può applicare una sanzione inferiore al minimo edi ale
stabilito dalla legge per la violazione accertata».
Quindi, in caso di rige o, il prefe o è tenuto a raddoppiare la sanzione, mentre il
giudice di pace può applicare la sanzione che ri ene più adeguata, ma non può applicare
un sanzione inferiore al minimo. Nella prassi, salvo rarissime eccezioni, il Giudice di Pace,
in caso di rige o, si limita a confermare la sanzione nel suo importo minimo.
Cosa succede dopo la presentazione del ricorso (in caso di ricorso presentato al
Prefe o)?
Dopo aver presentato il ricorso (personalmente presso la Prefe ura o
spedendolo via posta raccomandata), non si dovrà fare altro che a endere che il Prefe o
lo esamini e che no chi successivamente il suo provvedimento presso il luogo di
residenza del ricorrente. Se il provvedimento è di accoglimento del ricorso, il verbale è
annullato. In caso invece di rige o, il ricorrente potrà scegliere se pagare la sanzione o
presentare un successivo ricorso innanzi al Giudice di Pace.
L'udienza è prevista solo nel caso in cui sia lo stesso ricorrente a chiederla nel
ricorso. La mancata richiesta di udienza non in uisce comunque sull'esito del ricorso.
Pertanto, una volta spedito il ricorso, la procedura si conclude senza alcun'altra
necessaria a vità.
- nel caso in cui il ricorso sia presentato all'organo che ha emesso il verbale: 60 giorni
(per la trasmissione al Prefe o del ricorso e della documentazione) + 120 giorni (per
l'adozione del provvedimento da parte del Prefe o) + 150 giorni (per la no ca del
provvedimento al ricorrente da parte della Prefe ura);
- nel caso in cui il ricorso sia presentato alla Prefe ura: 30 giorni (per la richiesta
all'organo che ha emesso la multa, da parte della prefe ura, dei documen necessari
all'istru oria) + 60 giorni (per la trasmissione al Prefe o della documentazione) + 120
giorni (per l'adozione del provvedimento da parte del Prefe o) + 150 giorni (per la
no ca del provvedimento al ricorrente da parte della Prefe ura).
Tali termini sono perentori, ma si cumulano tra loro ai ni della considerazione di
tempes vità dell'adozione dell'ordinanza.
No. In ques casi, l'unico sogge o legi mato alla presentazione del ricorso è il
proprietario del veicolo (in quanto unico des natario della sanzione). Il conducente può
presentare ricorso a suo nome solo quando l'infrazione gli sia stata contestata
immediatamente e gli sia stato rilasciato il verbale in cui siano riportate le sue generalità.
VERBALE INCOMPLETO
L'art. 200 del codice della strada, nel disciplinare le prescrizioni che il verbale di
accertamento dell'infrazione deve contenere, rinvia al contenuto del modello descri o
dall'art. 383 del regolamento di esecuzione.
L'art. 383, secondo comma, del D.P.R. 16 dicembre 1992 n. 495 (regolamento di
esecuzione e di a uazione del codice della strada) stabilisce che il verbale deve
tassa vamente contenere una serie di elemen , tra cui:
18 Cass. n. 2341/1998
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39 Multe: istruzioni per l’uso
M A N C ATA I N D I C A Z I O N E D E L R E S P O N S A B I L E D E L P R O C E D I M E N T O
AMMINISTRATIVO E DEL RESPONSABILE PER L’IMMISSIONE DEI DATI
L’ar colo 8, comma 2, le era c, della Legge 7 agosto 1990, n. 241 così come
modi cata dalla legge n. 15 del 2005 recita: «Nella comunicazione debbono essere
indica : (…) c) l’u cio e la persona responsabile del procedimento». Tale norma va ha
valenza per tu gli a amministra vi e quindi va applicata anche per i verbali di
contestazione per violazioni al Codice della Strada.
Tale orientamento è stata ribadito dalla Corte Cos tuzionale21. I giudici
cos tuzionali hanno a ermato che l’indicazione del sogge o responsabile del
procedimento «lungi dall'essere un inu le adempimento, ha lo scopo di assicurare la
trasparenza dell'a vità amministra va, la piena informazione del ci adino e la garanzia
del diri o di difesa, che sono altre an aspe del buon andamento e dell'imparzialità
della pubblica amministrazione predica dall'art. 97, primo comma, della Cos tuzione ».
Lo scopo della norma è evidentemente proprio quello di arginare fenomeni di mal
costume che, in precedenza, spesso cara erizzavano l’operato della pubblica
amministrazione, ponendo il ci adino, des natario di un provvedimento amministra vo,
nell’impossibilità nanche di poter individuare, nel complesso apparato burocra co, la
persona (rec us, l’organo) designata quale suo interlocutore, a cui poter rivolgere istanze
e nei cui confron poter individuare eventuali responsabilità. Pertanto, l’omessa
indicazione del responsabile del procedimento, in alcun modo può dirsi colmata
dall’eventuale indicazione di altri sogge , la cui is tuzione ubbidisce a diversi prece di
legge (il responsabile immissione da , il verbalizzante, l’agente no catore, ciascuno con
le sue funzioni, le sue competenze e le sue a ribuzioni).
Pertanto, il verbale è da ritenersi nullo, nel caso in cui dalla sua le ura non risul
il nome o alcuna altra informazione che consenta di poter risalire in modo univoco al
responsabile del procedimento.
Tu o quanto appena de o, va ribadito nel caso in cui nel verbale sia omessa
l’indicazione del responsabile dell’immissione dei da , ex art. 3, comma 2, d. lgs.
12.02.1993 n. 39. La citata norma, infa , testualmente prevede: «Gli a amministra vi
ado a da tu e le pubbliche amministrazioni sono di norma predispos tramite i sistemi
informa vi automa zza . – II -Nell'ambito delle pubbliche amministrazioni l'immissione,
la riproduzione su qualunque supporto e la trasmissione di da , informazioni e
documen mediante sistemi informa ci o telema ci, nonché l'emanazione di a
amministra vi a raverso i medesimi sistemi, devono essere accompagnate
dall'indicazione della fonte e del responsabile dell'immissione, riproduzione, trasmissione
o emanazione. Se per la validità di tali operazioni e degli a emessi sia prevista
l'apposizione di rma autografa, la stessa é sos tuita dall'indicazione a stampa, sul
documento prodo o dal sistema automa zzato, del nomina vo del sogge o
responsabile».
Ciò premesso, ogni qual volta l’infrazione non sia immediatamente contestata al
trasgressore, è fa o obbligo di indicare nel verbale successivamente no cato, quali
siano state le ragioni che l’hanno ogge vamente impedita.
L’eventuale opposizione del verbale potrà, pertanto, avere ad ogge o anche
l’assenza o l’irragionevolezza delle mo vazioni addo e per gius care l’omessa
contestazione immediata dell’infrazione. Bas pensare alle ipotesi in cui risul no non
immediatamente contestate infrazioni per “assenza del trasgressore”, anche quando
magari ogge o della condo a punita non sia un divieto di sosta, ma un eccesso di
velocità.
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45 Multe: istruzioni per l’uso
Come già an cipato nel primo capitolo, ogni qual volta venga no cato al
proprietario di un veicolo (o ad altro sogge o solidalmente responsabile) un verbale per
una infrazione da cui discenda anche l’applicazione della pena accessoria rela va alla
decurtazione dei pun sulla patente, ques sarà tenuto a comunicare l’iden tà
dell’e e vo trasgressore, a cui carico dovrà applicarsi la sanzione.
Nel caso in cui il des natario di un verbale non o emperi all’invito, l’omessa
comunicazione rappresenterà di per sé una nuova infrazione, per la quale sarà emesso
un nuovo verbale, ex art. 126 bis del Codice della Strada (la cui sanzione può variare da
un minimo ad un massimo di 263,00 e 1.050,00 euro).
Analizziamo gli aspe processuali e le mo vazioni sulla cui base poter
contestare un verbale ex art. 126 bis.
LA COMPETENZA TERRITORIALE
La norma generale in materia di competenza territoriale è l’art. 22 della legge
689/1981, il quale prevede che, il Giudice di Pace o il Prefe o competen siano
individua in riferimento al luogo in cui sarebbe stata commessa la presunta infrazione.
È evidente che la norma non potrà mai trovare le erale applicazione in tu quei casi in
cui l'illecito contestato sia un illecito omissivo, fru o di una condo a passiva, e, quindi,
inevitabilmente non riferibile né ad un tempo né ad un luogo in cui sarebbe stato
commesso. Così è, appunto, per il caso che ci riguarda: il fa o contestato consiste,
infa , nell'omessa comunicazione dei da del conducente, per cui non è dato rilevare
un e e vo "locus commissi delic ", se non con esclusivo riferimento al luogo di
residenza del presunto contravventore, inteso come luogo presso il quale il
contravventore imputa i propri interessi giuridici e, pertanto, come luogo presso cui,
ques , avrebbe dovuto adempiere all'obbligo di e e uare la comunicazione.
Si tra a di principi largamente consolida nella giurisprudenza penale, che sono
sta ul mamente ribadi anche da una recente sentenza del Giudice di Pace di
Montecorvino Rovella22, che così testualmente recita: «é evidente, senza par colari
sforzi interpreta vi, ritenere che la sede della contravvenzione dell’art. 180-8 cds –
rela va alla omessa comunicazione dell’e e vo trasgressore – vada individuata nel
domicilio dell’asserito trasgressore».
G I U S T I F I C A B I L I TÀ D E L L’O M E S S A C O M U N I C A Z I O N E P E R B U O N A F E D E
DELL’INTIMATO
Può ogge vamente prospe arsi che, interpretando in buona fede il verbale,
l’in mato non ne abbia incolpevolmente colto in pieno il signi cato, per quel che
riguarda l’invito a fornire informazioni. Il principio di buona fede cui ci si richiama è
esa amente quello di cui all’art. 1366 c.c.27, che trova riscontro nella costante
interpretazione dell’art. 1362 c.c.28 che abilita a ritenere che le norme de ate per la
interpretazione dei contra siano applicabili anche agli a amministra vi e quindi ai
verbali contravvenzionali. Alla luce delle osservazioni che hanno preceduto, pertanto,
ove sussistente, la responsabilità dell’in mato sarebbe, in ogni caso, sollevata
dall’esimente della buona fede. Come si andrà, qui di seguito ad approfondire, la norma
in ques one è stata ogge o di diverse formulazioni, che ad oggi ne rendono in parte
ambigua l’interpretazione, lasciando il ricorrente nella falsa convinzione di dover
e e uare la comunicazione sono nell’ipotesi in cui essa sia tesa a fornire le generalità di
persona diversa da sé. Può quindi prospe arsi che, verosimilmente, il ricorrente in
assoluta buona fede, immaginasse che non o emperando all’invito di comunicare i da
del conducente, i pun sarebbero sta detra dalla propria patente, ed ignorasse,
quindi, che, conseguenza di tale omissione, sarebbe stata l’applicazione della pena
pecuniaria comminata con il verbale ogge o della contestazione.
all’iden tà del sogge o a cui l’auto era a data alla data e all’ora indica nel verbale. Il
dife o incolpevole di memoria si colloca, pertanto, inevitabilmente nell’alveo dell’art. 3
della legge 689/81, in conseguenza del quale se «la violazione è commessa per errore sul
fa o, l’agente non è responsabile quando l’errore non è determinato da sua colpa».
Orbene, la con gurabilità della violazione deve collegarsi alla possibilità di o emperare
all’invito rivolto dalle autorità; e, quindi, nel caso di specie, il tempo trascorso è
fondamento dell’esonero di responsabilità.
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51 Multe: istruzioni per l’uso
SEMAFORO ROSSO
L’a raversamento di un incrocio con semaforo proie ante luce rossa cos tuisce
violazione dell’art. 146, comma III, del Codice della Strada, che testualmente prevede: «Il
conducente del veicolo che prosegue la marcia, nonostante che le segnalazioni del
semaforo o dell'agente del tra co vie no la marcia stessa, è sogge o alla sanzione
amministra va del pagamento di una somma da euro 150 a euro 599».
NEL MERITO
Analizziamo in questa sede le mo vazioni sulla cui base può generalmente
essere contestato un verbale per violazione dell’art. 146 del Codice della Strada, nel caso
in cui l’infrazione sia stata accertata con l’ausilio di disposi vi di rilevamento automa co.
A tale scopo, è opportuno orientare la le ura della norma appena citata con riferimento
a quanto previsto dall’art. 41, comma X, del Codice della Strada: «Durante il periodo di
accensione della luce gialla, i veicoli non possono oltrepassare gli stessi pun stabili per
l'arresto, di cui al comma 11, a meno che vi si trovino così prossimi, al momento
dell'accensione della luce gialla, che non possano più arrestarsi in condizioni di su ciente
sicurezza; in tal caso essi devono sgombrare sollecitamente l'area di intersezione con
opportuna prudenza».
La norma, ad un’a enta le ura, fa quindi riferimento ad ipotesi in cui il
conducente di un veicolo sia legi mato ad a raversare l’incrocio, malgrado il semaforo
proie luce gialla, nel caso in cui rappresen condo a più prudente sgomberare
l’intersezione, anziché arrestare bruscamente la marcia.
La fa specie fa evidentemente riferimento a condizioni di potenziale pericolo
che in alcun modo l'agente accertatore potrebbe essere in grado di desumere dalla
semplice analisi dei riscontri fotogra ci prodo dal disposi vo. Tali condizioni di
potenziale pericolo, in grado di scriminare il conducente, potrebbero dipendere, infa ,
da svaria fa ori, ma mol di essi - anche se ra gura in fotogra a- potrebbero
apparire come par colari di scarso rilievo: si pensi banalmente all'a raversamento di un
animale, alla caduta di un ogge o dall'alto, al guizzo di bambino, al sopraggiungere da
tergo di un’autoambulanza o di un altro veicolo a forte velocità. Pertanto, ciò che si
intendere me e in discussione non è certo la valenza probatoria del verbale (per far ciò
occorrerebbe una querela di falso), ma l’inadeguatezza degli strumen o er ad ausilio
delle forze dell’ordine, per la formazione del loro esa o convincimento, quale poi viene
riversato nel verbale. È evidente che in alcun modo, uno o più fotogrammi possano
riprodurre la rapida sequenza dinamica che si svolge innanzi all'automobilista che, in una
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52 Multe: istruzioni per l’uso
manciata di istan , è tenuto a valutare se sia più prudente arrestare di colpo la propria
ve ura (col rischio di essere tamponato) o di proseguire la marcia (col rischio di
a raversare la traie oria di autoveicoli provenien dalle altre vie con uen
nell'incrocio). È doveroso, pertanto, ritenere che tra i due - l'agente che abbia valutato
l'infrazione sulla base dei riscontri fotogra ci e il conducente del veicolo - solo
quest'ul mo abbia potuto operare con maggiore cognizione di causa la scelta del
"minor rischio", e, quindi, su questa base decidere di a raversare l'incrocio malgrado la
lanterna semaforica proie asse - al momento di essere "percepita" - luce gialla. Tu o ciò
premesso, la scelta che si impone è quella di valutare se il semaforo abbia proie ato la
luce gialla per un tempo su ciente, durante il quale il conducente l'abbia potuta
percepire e abbia potuto decidere di superare la linea d'arresto (ritenendo questa scelta
la più prudente), e di sbarazzare l'incrocio procedendo a velocità moderata. Tale
valutazione non è confortata da alcun parametro norma vo, poiché né il Codice della
Strada, né il rela vo regolamento di a uazione, dispongono nulla al riguardo. Non
avrebbe, quindi, alcuno spessore giuridico una disquisizione incentrata sul tempo di
durata del giallo, né avrebbe senso avventurarsi in considerazioni tese a considerare
su cien o non su cien periodi di durata pari a 3 o 5 secondi, poiché l’eterogeneità
delle situazioni che potrebbero rappresentarsi concretamente è tale da non poter
evidentemente essere ponderata in via preven va. Pertanto, l'unico elemento che si
ri ene possa sostenere la valutazione di chi sia chiamato a dirimere la ques one,
consiste nella dichiarazione di disconoscimento di responsabilità resa dal ricorrente.
Quanto no ad ora si è sostenuto rappresenta nient'altro che quello che per cer
versi la stessa Corte di Cassazione30 ha già da tempo sostenuto, a ermando il principio
secondo cui «la is tuzionale rinuncia alla contestazione immediata appare non conforme
alle possibili situazioni che in tali evenienze possono veri carsi (esempli ca vamente, il
caso di coda di autoveicoli che non consenta al mezzo che abbia legi mamente
impegnato l'incrocio di a raversarlo tempes vamente) e che solo la presenza di un
agente operante in loco può ricondurre nell'alveo della corre a applicazione delle
disposizioni rela ve. Devesi quindi concludere che, nel caso che ne occupa, la mancata
presenza in loco di agen operan per un verso preclude la possibilità di contestazione
immediata nei casi in cui ciò sia possibile, così eludendo ex antea il prece o legisla vo al
riguardo e, per altro verso, non consente di veri care le concrete situazioni in cui
l'apparecchio di rilevamento automa co opera, consentendo». possibili equivoci, non
risolubili con certezza proprio per l'assenza degli agen sul posto Le ragioni
appena esposte rappresentano ormai un orientamento assolutamente consolidato ed
funzionamento siano grosso modo le stesse. I disposi vi che più comunemente sono
u lizza sono almeno tre:
- il Tra phot III SR (omologato con decreto 4130/2004);
- il T-Red (omologato con decreto 3458/2005);
- il Photored F17A (omologato con decreto 1130/2004).
Ciascuno dei decre appena cita prevede, in relazione al disposi vo a cui si
riferisce, che esso possa essere u lizzato, nel rispe o di speci che condizioni di impiego.
Sulla base di quanto già ampiamente de o nei preceden capitoli, in tema di
onere della prova, sarà incombenza della pubblica amministrazione, in sede di
opposizione al verbale, dover dimostrare la legi mità della rilevazione, anche per quel
che a ene al corre o impiego del disposi vo, sulla base di quanto prescri o dal rela vo
decreto di omologazione.
In par colare, per quanto riguarda il Tra phot III SR, sulla base di quanto
prescri o dal decreto di omologazione n. 4130/2004, l’amministrazione opposta dovrà
dimostrare di aver rispe ato le seguen condizioni di u lizzo:
- premesso che il Tra phot III SR è strumentazione in grado di rilevare anche le
infrazioni per eccesso di velocità (e non solo il passaggio con semaforo rosso), le
due funzioni possibili dovranno essere u lizzate in maniera disgiunta e non potrà
essere abbinato l’accertamento della velocità al controllo delle intersezioni
semaforizzate;
- il posizionamento della prima spira dovrà essere immediatamente prima della
linea di arresto e la seconda dopo de a linea,è possibile il posizionamento di
entrambe le spire dopo la linea di arresto solo se è previsto un ritardo per
l’a vazione di almeno un secondo dall’inizio del rosso;
- nell’u lizzo del ash con ltri di colore arancione l’energia ele rica di
alimentazione non deve superare i 190Ws, se sono u lizza ltri di colore rosso
l’energia non deve superare i 160Ws;
- quando il disposi vo è u lizzato in maniera automa ca, su di esso vanno
eseguite veri che di corre a funzionalità ed eventuali tarature, con cadenza
almeno annuale, la cui corrispondente documentazione dovrà essere tenuta agli
a per almeno cinque anni.
Similmente, anche il decreto di omologazione n. 3458/2005, prevede che il
disposi vo T-Red, possa essere u lizzato solo nel rispe o delle speci che condizioni
che qui di seguito andiamo a trascrivere:
- nel primo sca o fotogra co dovrà essere inquadrata e stampata anche la linea
di arresto alla intersezione;
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55 Multe: istruzioni per l’uso
- par colare a enzione deve essere riservata al montaggio del sistema anche con
l’adozione di stru ure di sostegno e ssaggio su cientemente robuste e
prote e;
- quando il disposi vo è u lizzato in modalità automa ca, le Amministrazioni sono
tenute a fare eseguire veri che ed eventuali tarature dell’apparecchiatura, con
cadenza almeno annuale, a supporto della corre a funzionalità dei disposi vi
stessi. La documentazione corrispondente dovrà essere tenuta agli a per
almeno cinque anni.
In ne, per quel che riguarda il il Photored F17A, il decreto di omologazione n.
1130/2004 prevede che:
- l’apparecchiatura sia installata in modo sso in posizione prote a, non
manome bile o facilmente oscurabile;
- sia prodo a documentazione fotogra ca in cui appaia,oltre alla panoramica
dell’intersezione controllata,la lanterna semaforica che regola l’a raversamento
oppure la lanterna ripe va posta dopo l’intersezione;
- siano sca a , per ogni infrazione, almeno due fotogrammi, di cui uno all’a o del
superamento della linea d’arresto e l’altro quando il veicolo in infrazione si trovi
circa al centro dell’intersezione controllata;
- l’istante in cui avviene il secondo sca o sia individuato in funzione della velocità
del veicolo all’a o del passaggio sui rilevatori o ssando, in funzione delle
dimensioni e cara eris che dell’intersezione, l’intervallo temporale fra i due
sca ;
- in ogni fotogramma guri in sovrimpressione almeno la località dell’infrazione, la
data e l’ora;
- l’apparecchiatura sia predisposta per l’entrata in funzione dopo un tempo
pre ssato dall’inizio del segnale rosso;
- il disposi vo, se u lizzato in modalità automa ca, sia so oposo a veri che ed
eventuali tarature, con cadenza almeno annuale.
Preme evidenziare che, come visto, ciascun decreto di omologazione prescrive
l’obbligo a carico dell’amministrazione di e e uare annualmente veri che di
funzionamento ed “eventualmente” la taratura del disposi vo. Oltre al preciso rispe o
di tu e le altre condizioni appena illustrate, sarà, pertanto, sempre opportuno
richiedere che in sede di opposizione sia fa o obbligo all’amministrazione di esibire tu a
la rela va documentazione, che a es le opere di manutenzione eseguite
sull’apparecchiatura, con speci co riferimento al modello e numero di matricola
dell’esemplare citato nel verbale. Sarà, inoltre, preven vamente opportuno contestare
tale documentazione, qualora essa provenga dalla stessa società produ rice dei
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56 Multe: istruzioni per l’uso
disposi vi, o da altra concessionaria cui siano devolu servizi a nen l’installazione o
distribuzione dei disposi vi medesimi. Viceversa, risulterebbe tradito quel principio
d’indipendenza dei laboratori prepos alla veri ca, sancito con D.M. del 10/12/2001 del
Ministero A vità Produ ve - Art. 2 (veri cazione periodica degli strumen di misura) - il
quale prevede che i laboratori prepos alla veri ca periodica debbano o rire garanzie
d’indipendenza, non intra enendo, quindi, rappor commerciali, nanziari e societari
con gli uten metrici.
reddi vità di dei disposi vi di accertamento. Siamo cer che un semaforo di più
semplice comprensione recherebbe meno pericolo alla circolazione e al tempo stesso
indurrebbe meno automobilis in errore. Ma, forse, per la municipalità di Milano non
entrambi ques fa ori sono considera in chiave posi va.
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58 Multe: istruzioni per l’uso
Ne consegue, quindi, che le cosidde e “Zone Blu”, ovvero gli stalli di sosta a
pagamento is tui ai margini delle strade ci adine deputate allo scorrimento del usso
veicolare, sono di fa o giuridicamente illegi me.
Per completezza dobbiamo in ne prendere a o che alcuni pervicaci sostenitori
delle “Zone Blu” ne fanno proditoriamente discendere la legi mità da un ardito
escamotage interpreta vo. L’art. 7 c. 1 le . a), infa , a ribuisce ai Comuni la facoltà di
«ado are i provvedimen indica nell'ar colo 6 commi 1, 2, e 4».
33 Codice della Strada, art. 7, comma I, le era f): «Nei centri abita i comuni possono, con
ordinanza del sindaco (…)stabilire, previa deliberazione della giunta, aree des nate al parcheggio
sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma da riscuotere mediante
disposi vi di controllo di durata della sosta».
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59 Multe: istruzioni per l’uso
realtà sta usando due sinonimi in senso tautologicamente ra orza vo, e che la “o” che li
unisce è usata in questo caso come congiunzione senza alcun valore disgiun vo.
Non vi è pertanto alcun mo vo giuridicamente valido, che possa invalidare le
precise disposizioni in materia di sosta a pagamento contenute nel successivo art. 7 del
Codice della Strada.
le era d) del comma 2 dell'ar colo 158 del Codice della strada», ovvero dei veicoli in
sosta che impediscono l’accesso o lo spostamento di altri veicoli regolarmente
parcheggia , dei veicoli in doppia la, e dei veicolo in sosta negli spazi riserva allo
stazionamento ed alla fermata dei mezzi pubblici.
Malgrado tale ulteriore de nizione dei contorni giuridici, l’operato degli ausiliari
del tra co non ha mai cessato di essere fonte di con nue contestazioni e rela ve
precisazioni, sia in ambito giudiziario, sia in ambito ministeriale.
Il solco nel quale si è proseguito è stato quello di circoscrivere ed arginare
maggiormente le competenze a ribuite agli ausiliari, anche al ne di de nirne in modo
più ne o i pro li e cara erizzarne la di erenza rispe o agli organi di polizia
propriamente de .
Secondo questa chiave di le ura, la Corte di Cassazione34 ha precisato che i
poteri di accertamento a ribui agli ausiliari del tra co sono limita alle violazioni
rela ve alla sosta regolamentata, nonché «nelle aree immediatamente limitrofe
cos tuen lo spazio minimo indispensabile e necessario per compiere le manovre che
consentano in concreto l’u lizzo del parcheggio da parte degli uten della strada». E
ancora, ricordiamo che il Ministero dell’Interno35, dopo aver esaus vamente riassunto
le speci che a ribuzioni funzionali e chiarito alcuni aspe procedurali, raccomanda tra
l’altro che gli ausiliari del tra co siano dota di uno speci co abbigliamento dis n vo
che però, «per non ingenerare confusione, non dovrà comunque contenere simboli o
scri e simili a quelli previs per gli indumen dei sogge indica dall'art. 12 del Codice
della Strada», e che per gli stessi mo vi non potranno altresì u lizzare la pale a
dis n va prevista dall’art. 12 c. 5 C.d.S., né il «disposi vo supplementare di allarme a
luce lampeggiante blu che, ai sensi dell'art. 177 del Codice della Strada, e riservato ai soli
organi di polizia».
Sebbene la gura sia stata introdo a con i più nobili inten , spesso in molte
realtà urbane, degli ausiliari si è fa o un uso distorto esasperando un controllo sulla
regolarità delle auto in sosta che non può trovare altra gius cazione se non quella di
essere un comodo strumento per rimpinguare le casse comunali, con le zone a
parcheggio a pagamento e le rela ve sanzioni in caso di trasgressione.
Viceversa, se lo scopo fosse stato e e vamente quello di favorire il turn-over
delle soste, come sostengono mol Sindaci per gius care le loro Ordinanze, allora
sarebbe stato su ciente is tuire zone a disco orario, secondo la previsione dell’art. 157
c. 6 C.d.S., meno onerose per il ci adino e che invece sono ormai del tu o scomparse.
Il problema, come spesso avviene non è nella legge, ma nella sua ca va e
proditoria applicazione. Rileggendo con a enzione il comma 132, non possiamo, infa ,
tralasciare il fa o che «i comuni possono, con provvedimento del sindaco, conferire
funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta a dipenden
comunali o delle società di ges one dei parcheggi, limitatamente alle aree ogge o di
concessione». Pertanto, in sede di opposizione a verbali per divieto di sosta, rileva da
ausiliari del tra co, sarà bene prospe are una interpretazione restri va del testo
norma vo che sia orientata al rigido rispe o del suo tenore le erale, dal momento che
non era certamente nelle intenzioni del legislatore creare un business della sosta
selvaggia con l’introduzione degli ausiliari.
La norma, quindi, fa espresso richiamo alle «aree ogge o di concessione», e, in
un contesto che si riferisce alla regolamentazione delle soste, è ovvio che intenda riferirsi
alle «aree des nate alla sosta dei veicoli», così come confermato peraltro anche dalla
Corte di Cassazione36 che ha osservato che le funzioni degli ausiliari del tra co
«riguardano soltanto le violazioni in materia di sosta e limitatamente alle aree ogge o di
concessione, poiché la loro a ribuzione è apparsa strumentale rispe o allo scopo di
garan re la funzionalità dei parcheggi, che concorre a ridurre, se non ad evitare, il grave
problema del conges onamento della circolazione nei centri abita ».
Appare quindi chiaro che tu e le a ribuzioni conferite agli ausiliari del tra co
non possono trovare legi mo campo d’applicazione se non all’interno di tali «aree di
parcheggio» date in concessione (ovviamente secondo la de nizione data nell’art. 3
C.d.S.), o, al limite nelle immediate vicinanze delle stesse, quando i veicoli in sosta
occupino «lo spazio minimo indispensabile e necessario per compiere le manovre che
consentano in concreto l’u lizzo del parcheggio da parte degli uten della strada», come
ad esempio sulle corsie o rampe d’accesso a tali aree. Fanno unicamente eccezione, gli
ausiliari nomina in base al comma 133, la cui competenza si estenda all’accertamento
delle violazioni sulle corsie dei mezzi pubblici.
sosta di cui al comma 1, le era f) , su parte della stessa area o su altra parte nelle
immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area des nata a parcheggio
rispe vamente senza custodia, o senza disposi vi di controllo di durata della sosta». La
Corte di Cassazione37 ha recentemente ribadito questo medesimo principio
confermando la decisione del Giudice di Pace di Cagliari che dichiarava la nullità ed
ine cacia di alcuni verbali di accertamento e contestazione per sosta vietata e
condannava il Comune di Quartu Sant’Elena al rimborso delle spese processuali. In
par colare, i Giudici della Suprema Corte hanno riconosciuto al Giudice di merito la
piena facoltà di rilevare i vizi di legi mità di quei provvedimen amministra vi che,
is tuendo delle zone di parcheggio a pagamento, non ne lascino altre ante (adiacen !)
libere. In sede di opposizione sarà bene, quindi, addossare a carico dell’amministrazione
opposta l’onere di dimostrare di aver rispe ato tale principio, disponendo in pari misura
aree di sosta gratuita e a pagamento.
38 Cass. n. 4010/2000
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65 Multe: istruzioni per l’uso
Che sia per deconges onare il tra co ed incrementare l’impiego dei mezzi di
trasporto pubblico o per arricchire i propri bilanci, è prassi largamente di usa non solo
nelle grandi aree metropolitane, ma anche nei centri medi e piccoli, l’is tuzione di zone
o semplicemente di corsie la cui circolazione sia preclusa ai veicoli priva o sia
subordinata al preven vo pagamento di pedaggi o al rilascio di permessi.
La situazione è molto eterogenea, ogni comune ha inteso ricorrere all’impiego a
corsie riservate e ztl ado ando spesso propri personali accorgimen e ciò rende in parte
di cile tra are unitariamente l’argomento.
Le apparecchiature omologate per l’accertamento degli accessi sono numerose
e rispondono a nomi e decre di approvazione tra loro di eren . Le più di use sono
iden cate con le sigle Sirio Ves 1.0, Sirio Rita, O2CR Citypass. Ad ogni buon conto, a
prescindere dall’esa o modello di disposi vo u lizzato, valgono anche per la
contestazione di verbali per accesso in corsia riservata o ztl, tu e le eccezioni già
precedentemente esaminate in materia di rilevamento ele ronico. In par colare:
- È contestabile il verbale da cui non risul l’esa o modello e numero di matricola
del disposi vo, poiché, considerata l'irripe bilità dell'evento, tale omissione non
consen rebbe di determinare quale sia stato il disposi vo u lizzato e, quindi, di
veri care almeno ex post che lo strumento ado ato sia e e vamente e
corre amente funzionante. Ne deriverebbe, pertanto, un’irrimediabile ed
ingiusta compressione del diri o di difesa che, per de ato cos tuzionalmente,
deve sempre essere garan to a chi sia sogge o ad una altrui pretesa;
- È opportuno chiedere che l’amministrazione opposta nell’assolvimento del
proprio onere probatorio, voglia dimostrare di aver u lizzato il disposi vo in
modo conforme a quanto prescri o dal rela vo decreto di omologazione;
- È opportuno richiedere che l’amministrazione voglia in par colare dimostrare di
aver so oposto il disposi vo u lizzato a tu e le veri che di funzionamento e
manutenzione, così come prescri o dal rela vo decreto di omologazione,
preven vamente contestando ogni a estazione o cer cazione proveniente
dalla stessa società produ rice dei disposi vi, o da altra concessionaria cui siano
devolu servizi a nen l’installazione o distribuzione dei disposi vi medesimi.
Viceversa, risulterebbe tradito quel principio d’indipendenza dei laboratori
prepos alla veri ca, sancito con D.M. del 10/12/2001 del Ministero A vità
Produ ve - Art. 2 (veri cazione periodica degli strumen di misura) - il quale
prevede che i laboratori prepos alla veri ca periodica debbano o rire garanzie
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69 Multe: istruzioni per l’uso
pienamente acquisito dalla Legge 689/1981, art. 8-bis, comma IV, in base alla quale «le
violazioni amministra ve successive alla prima non sono valutate, ai ni della
reiterazione, quando sono commesse in tempi ravvicina e riconducibili ad una
programmazione unitaria».
A tale riguardo va comunque, per completezza, citato anche l’art. 198 del Codice
della Strada, il quale espressamente prevede che: «1. Salvo che sia diversamente
stabilito dalla legge, chi con una azione od omissione viola diverse disposizioni che
prevedono sanzioni amministra ve pecuniarie, o comme e più violazioni della stessa
disposizione, soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave aumentata no
al triplo. 2. In deroga a quanto disposto nel comma 1, nell'ambito delle aree pedonali
urbane e nelle zone a tra co limitato, il trasgressore ai divie di accesso e agli altri
singoli obblighi e divie o limitazioni soggiace alle sanzioni previste per ogni singola
violazione». Tale disposizione sembrerebbe negare tu o quanto nora a ermato. In
materia è intervenuta a far chiarezza la Corte Cos tuzionale40 che ha ribadito la
di erenza esistente tra pluralità di accertamen e pluralità di infrazioni, ed ha, quindi,
ritenuto che - in fa specie come quella in esame - l’art.198, comma II, del Codice della
Strada, semplicemente non sia la norma da applicare. L’art. 198, comma II, del Codice
della Strada, riguarda, infa , pluralità di infrazioni (cioè a illeci tra loro dis n ), e non
pluralità di accertamen riferibili ad un medesimo “a o di durata”. Pertanto, considerata
la con guità degli accertamen - sia nel tempo che nello spazio - non può ritenersi che a
tali accertamen corrispondano altre ante infrazioni e non può quindi ritenersi
applicabile l’art.198, comma II, del Codice della Strada. Così, quindi, citando
testualmente l’ordinanza, la Corte rispondeva in merito alla sollevata ques one di
illegi mità dell’art. 198, comma II, del Codice della Strada: «proprio la con guità
temporale tra i due accertamen e il fa o che siano sta compiu lungo la stessa via,
evidenziano che il giudice a quo è par to da un erroneo presupposto interpreta vo,
a ermando la necessità dell’applicazione, nella fa specie in esame, di due dis nte
sanzioni, senza esporre le ragioni per le quali non si ri ene potersi con gurare non solo
un’unica condo a, ma anche un’unica violazione, con il conseguente superamento del
dubbio di cos tuzionalità sollevato, dal momento che non ad ogni accertamento deve
necessariamente corrispondere una contravvenzione, tra andosi di condo e (la
circolazione in zona vietata) di durata».
In conclusione, con il conforto della Corte Cos tuzionale, chiarito che nella
fa specie in esame non trova applicazione l’art. 198, comma II del Codice della Strada,
in virtù dalla Legge 689/1981, art. 8-bis, comma IV, può a ermarsi con certezza l’assoluta
rilasciata: «per la rilevazione degli accessi dei veicoli ai centri storici e alle zone a tra co
limitato». Una volta esclusa anche questa possibilità (sulla base dei rilievi urbanis ci che
si riterrà u le accludere al ricorso) si potrà giungere alla conclusione che la Polizia
Municipale abbia operato in violazione di legge, pra cando un u lizzo assolutamente
distorto del disposi vo, contrario alla espressa volontà del legislatore e incompa bile
con le cara eris che tecniche e funzionali ravvisate nel decreto di omologazione. Sulla
scorta di tali osservazioni, la rilevazione sarà da considerarsi nulla e l’infrazione, quindi,
inesistente.
ECCESSO DI VELOCITÀ
L’art. 142 del Codice della Strada disciplina i limi di velocità da rispe are, ai ni
della sicurezza della circolazione e della tutela della vita umana. I limi previs sono i
seguen :
- 130 km/h per le autostrade (limite che può innalzarsi no a 150 km/h sulle
autostrade a tre corsie oltre la corsia di emergenza per ogni senso di marcia,
dotate di apparecchiature debitamente omologate per il calcolo della velocità
media di percorrenza su tra determina , previa installazione degli apposi
segnali, sempreché lo consentano l'intensità del tra co, le condizioni
atmosferiche prevalen ed i da di incidentalità dell'ul mo quinquennio);
- 110 km/h per le strade extraurbane principali;
- 90 km/h per le strade extraurbane secondarie e per le strade extraurbane locali;
- 50 km/h per le strade nei centri abita , con la possibilità di elevare tale limite
no ad un massimo di 70 km/h per le strade urbane le cui cara eris che
costru ve e funzionali lo consentano, previa installazione degli apposi segnali.
In caso di precipitazioni atmosferiche di qualsiasi natura, la velocità massima non
può superare i 110 km/h per le autostrade ed i 90 km/h per le strade extraurbane
principali.
Entro i sudde limi , gli en proprietari della strada possono ovviamente
ssare, provvedendo anche alla rela va segnalazione, limi di velocità di eren su tra
determina di strada, in base alle speci che concrete condizioni di percorrenza.
Valgono, inoltre, degli speci ci limi di velocità, rela vi a determinate categorie
di veicoli. In par colare, esaminando solo alcune delle categorie contemplate dalla
disciplina:
- i ciclomotori non possono eccedere il limite di 45 km/h;
- gli autoveicoli o motoveicoli u lizza per il trasporto delle merci pericolose,
quando viaggiano carichi, non possono eccedere il limite 50 km/h fuori dei centri
abita e 30 km/h nei centri abita ;
- le macchine agricole e macchine operatrici devono a enersi al limite di 40 km/h
se monta su pneuma ci o su altri sistemi equipollen ; 15 km/h in tu gli altri
casi;
- i quadri cicli non possono eccedere il limite di 80 km/h fuori dei centri abita ;
- gli autoveicoli des na al trasporto di cose o ad altri usi, di massa complessiva a
pieno carico superiore a 3,5 t e no a 12 t: devono a enersi al limite di 80 km/h
fuori dei centri abita e 100 km/h sulle autostrade;
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75 Multe: istruzioni per l’uso
LE SANZIONI
Fa a eccezione per le infrazioni commesse da veicoli appartenen a categorie
speciali, le sanzioni conseguen la violazione dei limi di velocità variano in base
all’en tà della violazione. L’art. 142 del Codice della Strada prevede qua ro diversi
scaglioni, a ribuendo per ciascuno di essi una diversa sanzione in base alla misura del
limite violato. I qua ro scaglioni corrispondono ai commi 7, 8, 9 e 9bis dell’ art. 142 del
Codice della Strada, che testualmente prevedono:
7. Chiunque non osserva i limi minimi di velocità, ovvero supera i limi massimi
di velocità di non oltre 10 km/h, è sogge o alla sanzione amministra va del pagamento
di una somma da euro 38 a euro 155.
8. Chiunque supera di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limi massimi di
velocità è sogge o alla sanzione amministra va del pagamento di una somma da euro
155 a euro 624 .
9. Chiunque supera di oltre 40 km/h ma di non oltre 60 km/h i limi massimi di
velocità è sogge o alla sanzione amministra va del pagamento di una somma da euro
500 a euro 2.000. Dalla violazione consegue la sanzione amministra va accessoria della
sospensione della patente di guida da uno a tre mesi.
9-bis. Chiunque supera di oltre 60 km/h i limi massimi di velocità è sogge o alla
sanzione amministra va del pagamento di una somma da euro 779 a euro 3.119. Dalla
violazione consegue la sanzione amministra va accessoria della sospensione della
patente di guida da sei a dodici mesi, ai sensi delle norme di cui al capo I, sezione II, del
tolo VI.
TIPOLOGIA DI AUTOVELOX
È appena il caso di so ermarci su una breve precisazione terminologica: sebbene
il termine “autovelox” sia comunemente ed indi erentemente u lizzato per indicare
qualsiasi disposi vo omologato per la rilevazione degli eccessi di velocità, in realtà, la
parola “autovelox” nasce, come marchio registrato, nel lontano 1972, dalla società Sodi
Scien ca, per dar nome ad una propria categoria di prodo (rivol appunto alla
misurazione delle velocità). La larga di usione di ques disposi vi ha fa o sì che il nome
commerciale si a ermasse come sostan vo entrando così a far parte impropriamente
del vocabolario comune. Ciò premesso, anche in questa sede si u lizzerà il termine
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76 Multe: istruzioni per l’uso
autovelox promiscuamente nella sua più di usa accezione, senza speci co riferimento al
marchio originariamente registrato dalla Sodi Scien ca.
Gli strumen u lizzabili per la determinazione dell'osservanza dei limi di
velocità si possono dis nguere, quanto a modalità di accertamento in:
- disposi vi per l'accertamento della velocità istantanea o puntuale;
- dispos vi per l'accertamento della velocità media.
Tu gli strumen u lizza per misurare la velocità dei veicoli devono essere
approva dal Ministero delle Infrastru ure e dei Traspor con speci co decreto di
omologazione. Ciascun decreto di omologazione prevede l’obbligo a carico della pubblica
amministrazione di e e uare controlli periodici sui disposi vi al ne di veri carne il
corre o funzionamento, secondo quanto dichiarato dai costru ori nel libre o-
manuale d'uso e con cadenza almeno annuale.
Alla velocità riscontrata dal disposi vo l'apparecchio di misurazione deve essere
applicata una riduzione a favore del trasgressore pari al 5% del valore rilevato, con un
minimo di 5 km/h, per ovviare a possibili lievi e siologici errori di rilevazione.
abbia conto dello stato dei luoghi e nel cui tra o intermedio non siano presen
intersezioni stradali, come speci cato all’art. 2, comma I, del medesimo Decreto del
15.08.2007.
La norma va prevedeva, quindi, una distanza massima (4 km appunto) tra il
segnale stradale di preavviso e la postazione di controllo a cui si riferisce, ma non una
distanza minima, stabilendo semplicemente che tale distanza dovesse essere "adeguata"
in modo da garan rne il tempes vo avvistamento, in relazione alla velocità locale
predominante. Sul punto è intervenuta la dire va del Ministero degli Interni del
14.08.2009 (così de a Dire va Maroni), ritenendo che sia da considerare “distanza
minima adeguata” quella ssata, per ciascun po di strada, dall'art. 79, comma 3, Reg.
Esec. C.d.S. per la collocazione dei segnali di prescrizione. Le distanze previste dal
prede o ar colo sono le seguen :
- 250 metri sulle autostrade e strade extraurbane principali;
- 150 metri sulle strade extraurbane secondarie e urbane di scorrimento (con
velocità superiore a 50 km/h);
- 80 metri sulle altre strade.
Tu o ciò premesso, in sede di contestazione di un verbale per eccesso di velocità
sarà sempre opportuno richiedere che, nell’assolvimento del proprio onere probatorio,
l’amministrazione di appartenenza dell’organo accertatore voglia o rire prova della
corre a ed idonea presegnalazione del disposi vo di rilevamento della velocità, in
conformità a quanto disposto dall'art. 142, comma VI bis, C.d.S. e rela vo decreto di
a uazione. In par colare, l’amministrazione opposta dovrà essere chiamata a
dimostrare: 1) a che riferimento chilometrico è stata apposta la segnale ca di preavviso;
2) a che riferimento chilometrico è avvenuto il controllo della velocità; 3) che tra i due
preceden pun non vi sia una distanza superiore ai 4 km, né inferiore a 250, 150 o 80
metri (in base al po di strada, come precedentemente si è de o); 4) che tra i due
preceden pun non vi siano intersezioni con altre strade. Si evidenzia che ogni
eventuale elemento di prova o erto dalla parte opposta sarebbe comunque
inevitabilmente des tuito di fondamento ove non fosse in grado di dimostrare la
presenza della segnale ca non già al momento delle opposizione, ma al momento
dell’accertamento della presunta infrazione.
Nel complesso quadro norma vo no a qui delineato si è inserita la recente
Legge 120/2010, che all’art. 25, comma 2, prevede che le postazioni di controllo fuori dai
centri abita non potranno essere collocate a meno di un chilometro dal segnale che
impone il limite di velocità, secondo modalità che saranno de nite con decreto del
Ministero dell’Interno.
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79 Multe: istruzioni per l’uso
VISIBILITÀ DELL’AUTOVELOX
Come già accennato, il riformato art. 142, comma VI bis, del Codice della Strada,
prevede che, oltre che presegnala , gli autovelox debbano essere colloca in condizioni
di visibilità. L’astra ezza del termine e l’assenza di precisi riferimen in base ai quali
poter considerare e e vamente visibile o meno una postazione di controllo hanno
consen to per il passato che le forze dell’ordine potessero di fa o eludere la
prescrizione norma va, posizionando a proprio piacimento gli autovelox. Anche su
questo punto è stato provvidenziale l’intervento chiari catorio del Ministero degli
Interni42, con cui sono state previste speci che condizioni di visibilità. In par colare la
dire va prevede che: «le postazioni sse di rilevamento della velocità possono essere
rese ben visibili a raverso un'opportuna colorazione delle installazioni in cui sono
contenute, ovvero a raverso la collocazione su di esse di un segnale di indicazione
dell'organo operante. Le postazioni di controllo mobili possono essere rese ben
individuabili ricorrendo, ove possibile, all'impiego di autoveicoli di servizio con colori
is tuzionali. In alterna va, quando sia u lizzato un veicolo di serie nella disponibilità
della Pubblica Amministrazione, la visibilità della postazione può essere garan ta con la
collocazione sul veicolo o in corrispondenza di esso di un segnale conforme a quello
previsto per le postazioni sse, ovvero facendo uso di un disposi vo supplementare a luce
altri modelli, poiché esso funziona ad inseguimento ed è installato dire amente a bordo
del veicolo delle forze dell’ordine, che segue, durante la marcia, il veicolo ogge o della
rilevazione, elaborando una videoregistrazione dell’accertamento. Tale modalità non
consente, pertanto, né che la presenza del disposi vo possa essere resa visibile, né che
possa essere presegnalata secondo le modalità appena illustrate. Ciò malgrado l’uso di
ques disposi vi, sebbene essi non siano nè visibili né presegnala , è da considerarsi
pienamente legi mo. L’art. 3 della già citata Dire va Maroni ha, infa , previsto che le
disposizioni de ate degli ar coli 1 e 2 del medesimo provvedimento, in materia appunto
di presegnlazione e visibilità degli autovelox, «non si applicano per i disposi vi di
rilevamento della velocità installa a bordo di
veicoli per la misura della velocità in maniera dinamica, ovvero ad
inseguimento ».
LA CONTESTAZIONE DELL’INFRAZIONE
Per espressa previsione legisla va, ai sensi del già esaminato art. 200 del Codice
della Strada, vi sono dei casi in cui non ricorre alcun obbligo di contestare
immediatamente al trasgressore la violazione del limite di velocità. Ci si riferisce in
par colare alla le era e) ed alla le era f) del comma 1bis dell’art. 200 del Codice della
Strada. In par colare, il comma 1bis le era e) prevede non sia necessaria la
contestazione immediata quando l’accertamento sia avvenuto tramite disposi vi di
rilevamento che per il loro speci co funzionamento consentono la determinazione
dell'illecito solo in un momento successivo, quando cioè il veicolo ogge o del rilievo sia
già troppo distante dal posto di accertamento o comunque non ricorrano le condizioni
per poter in mare il fermo in condizioni di sicurezza o nei modi regolamentari. Il comma
1bis le era f) si riferisce, invece, agli accertamen e e ua con i disposi vi di cui
all'art.4 del Dl 121/2002, conver to nella legge 168/2002, ovvero quei disposi vi a
funzionamento automa co installa su autostrade e strade extraurbane principali,
nonché su strade extraurbane secondarie e urbane espressamente indicate dal Prefe o.
In tali casi, quindi, ai ni della valutazione sulla legi mità del verbale, si dovrà
veri care la corre a indicazione dei mo vi che hanno impedito la contestazione
immediata, rinvenendo a seconda dei casi, la corre a indicazione della le era e) oppure
f) del comma 1bis dell’art. 201. Del Codice della Strada.
Sulle autostrade e strade extraurbane principali nonché sui tra di altre strade
individua dal prefe o la contestazione di erita della violazione è sempre consen ta.
Le ipotesi residuali non contemplate dalle le ere e) ed f) dell’art. 201 riguardano
gli accertamen e e ua tramite autovelox mobili ges dire amente dalla polizia
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81 Multe: istruzioni per l’uso
IL TELELASER
Con il termine telelaser ci si riferisce genericamente ad una par colare categoria
di autovelox, il cui funzionamento è cara erizzato dall’immediata elaborazione della
velocità misurata e dall’assenza di riscontri fotogra ci che abbiano ad ogge o il veicolo
su cui il rilevamento è stato e e uato. Proprio per tali par colari funzionalità, le
infrazioni rilevate con telelaser sono generalmente contestate immediatamente al
trasgressore, cui viene rilasciato uno “scontrino” stampato dal disposi vo in cui è
indicata la velocità rilevata, la distanza del rilevamento, la data e l'ora. Uno dei modelli di
telelaser più di uso è quello contraddis nto dalla sigla “LTI2020”, in dotazione sia alla
Polizia Stradale, sia a diverse polizie municipale.
Sulla base delle già descri e modalità di funzionamento, in sede di opposizione,
potrà, quindi, essere u le sostenere la scarsa a endibilità della rilevazione e e uata con
apparecchiatura telelaser, sopra u o in condizioni di inteso tra co, poiché tale
disposi vo ele ronico non consente di poter veri care ex post la sussistenza della
violazione «in modo chiaro ed accertabile», come prescrive l'art. 345, comm 1, del
Regolamento di a uazione del codice della strada.
Come già an cipato, infa , l’accertamento e e uato con telelaser non è in
grado di o rire alcun riscontro certo circa il veicolo che avrebbe commesso l’infrazione,
dal momento che per un banale e comune errore umano, gli agen potrebbero aver
contestato la violazione ad un veicolo diverso da quello che l’abbia invece
concretamente commessa. Riprendiamo quanto previsto dal legislatore nel già citato art.
345, comm 1, del Regolamento di a uazione del codice della strada: «le apparecchiature
des nate a controllare l'osservanza dei limi di velocità devono essere costruite in modo
da raggiungere de o scopo ssando la velocità del veicolo in un dato momento in modo
chiaro ed accertabile, tutelando la riservatezza dell'utente». Dal tenore testuale della
norma, può desumersi come il telelaser non o ra quel requisito di accertabilità
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83 Multe: istruzioni per l’uso
ogge va che è invece previsto dalla legge. L’”accertabilità”, infa , non è tale se non è
ogge va, se cioè essa non è riscontrabile da chiunque sia posto nella condizione di
veri care le risultanze dell’accertamento. Per tali aspe , può quindi ritenersi che
l’accertamento e e uato con l’ausilio di telelaser dife di tali elemen , dovendo
sopperire ad essi unicamente la valutazione sogge va e potenzialmente fallace
dell’agente accertatore. Il tema, pertanto, è quello già a rontato in precedenza e
riguarda l’ina endibilità dell’accertamento perché e e uato in condizioni tali da esporre
l’agente a possibili errori cogni vi e perce vi. Pertanto, ciò che, in sede di
contestazione, si dovrà me ere in discussione non è certo la valenza probatoria del
verbale (per far ciò occorrerebbe una querela di falso), ma l’inadeguatezza degli
strumen o er ad ausilio delle forze dell’ordine, per la formazione del loro esa o
convincimento, quale poi viene riversato nel verbale. In altri termini, non si contesterà il
fa o che l’agente abbia ritenuto che il ricorrente violasse il limite di velocità, ma si
contesterà che tale valutazione possa essere viziata da errore umano poiché non
supportata da alcun ogge vo elemento di riscontro. Le operazioni che a endono al
rilevamento delle infrazioni, sono infa operazioni complesse, che, a volerle
brevemente sinte zzare, richiedono l’individuazione del veicolo in corso, il puntamento
dello stesso con il telelaser, la veri ca sullo scontrino della velocità misurata, la
segnalazione e sommaria descrizione ad altra auto o stazione di servizio,
successivamente posizionata, a nché, in ne, questa in mi il fermo al presunto
trasgressore. Non può in nessun modo negarsi che lo svolgimento di tali azioni, nel
tempo di una manciata di secondi, non esponga, suo malgrado, l’agente alla possibilità di
comme ere errori nella iden cazione del veicolo del trasgressore, senza che alcun
riscontro fotogra co sia o erto a sostegno della sua valutazione.
I SICVE
L’acronimo SICVe sta per Sistema Informa vo per il Controllo della Velocità.
Generalmente è indicato anche con il nome Safety tutor o semplicemente tutor. Si tra a
di un disposi vo breve ato dalla società autostradale e generalmente u lizzato per gli
accertamen e e ua dalla Polizia Stradale lungo tu o l’asse autostradale. Lo u lizzano
anche alcune amministrazioni comunali, come Torino, Napoli (lungo la tangenziale),
Cesena e Roma (precisamente sulla strada statale de a “via del mare“). La cara eris ca
funzionale dei tutor e ciò che vale a dis nguerli dai comuni autovelox è che essi non
misurano la velocità istantanea del veicolo in transito, bensì la velocità media su un
determinato tra o. Entrando brevemente più nel de aglio, il tutor memorizza un primo
fotogramma del veicolo in transito, e, durante tu o il tra o di percorrenza, trasporta una
carica magne ca a raverso due condu ori annega so o l’asfalto. Lungo il percorso,
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84 Multe: istruzioni per l’uso
non vi è certezza dell’esa o accertato superamento della velocità massima consen ta. In
tale situazione la verbalizzazione e e uata è dubbia in quanto applicato un criterio
(riduzione del 5%) non previsto per legge. Pertanto, nell’ipotesi di specie, non potendosi
esa amente conoscere l’e e va violazione commessa si deve applicare l’art. 23/12°
comma legge 689/81».
REGIME SANZIONATORIO
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88 Multe: istruzioni per l’uso
sogge o già condannato per il medesimo reato nei due anni preceden è sempre
disposta la sanzione amministra va accessoria della revoca della patente di guida.
L’ACCERTAMENTO
Gli organi di Polizia stradale, nel rispe o della riservatezza personale e senza
pregiudizio per l’integrità sica, possono so oporre i conducen ad accertamen
qualita vi non invasivi o a prove, anche a raverso apparecchi porta li. L’accertamento si
e e ua generalmente mediante l’analisi dell’aria espirata. Qualora l’ esame dia esito
posi vo, lo stesso dovrà essere e e uato una seconda volta a distanza di cinque minu
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91 Multe: istruzioni per l’uso
dal primo. Se i due esami daranno concordemente esito posi vo, gli organi di Polizia
stradale avranno la facoltà di e e uare ulteriori accertamen con strumen e procedure
determina dal regolamento, presso il più vicino u cio o comando.
Il veicolo non potrà essere condo o dalla persona in stato di ebbrezza, per cui
potrà esserne disposto il sequestro nel caso in cui non vi sia altra persona in grado di
prenderlo in consegna e non sia possibile provvedere diversamente. Con l’ordinanza con
la quale viene disposta la sospensione della patente, il prefe o ordina che il conducente
si so oponga a visita medica, che deve avvenire nel termine dei sessanta giorni. Qualora
il conducente non vi si so oponga entro il termine ssato, il prefe o stesso, può
disporre in via cautelare, la sospensione della patente di guida no all’esito della visita
medica.
Per i conducen coinvol in inciden stradali e so opos a cure mediche,
l’accertamento viene e e uato da parte di stru ure sanitarie adeguate, le quali,
rilasciano agli organi di Polizia stradale la rela va cer cazione, assicurando il rispe o
della riservatezza dei da in base alle vigen disposizioni di legge. Questo punto pone
degli aspe problema ci sui quali la giurisprudenza ha avuto modo di fare chiarezza. In
primo luogo, la Suprema Corte44 ha ribadito l’u lizzabilità dei risulta dei prelievi ema ci
ai ni dell’accertamento, pur senza il preven vo consenso dell’interessato.
Successivamente, la giurisprudenza di legi mità è tornata sul punto operando una
signi ca va dis nzione sulla base delle nalità, più o meno terapeu che, per le quali il
prelievo ema co è e e uato, giungendo alla conclusione secondo la quale è da
considerarsi una prova non legi mamente acquisita e pertanto non u lizzabile in sede
processuale, nel casi in cui l’accertamento sia avvenuto senza il preven vo consenso
dell’interessato, per nalità non cura ve e secondo modalità estranee ai protocolli
sanitari45.
non oltre tre ore al giorno, per ragioni di lavoro adeguatamente mo vate e
documentate, qualora risul impossibile o estremamente gravoso raggiungere il posto di
lavoro con mezzi pubblici o comunque non propri, ovvero per il ricorrere di una
situazione che avrebbe dato diri o alle agevolazioni di cui all'ar colo 33 della legge 5
febbraio 1992, n. 104. Il prefe o, nei quindici giorni successivi, emana l'ordinanza di
sospensione, indicando il periodo al quale si estende la sospensione stessa. Tale periodo,
nei limi minimi e massimi ssa da ogni singola norma, è determinato in relazione
all'en tà del danno apportato, alla gravità della violazione commessa, nonchè al pericolo
che l'ulteriore circolazione potrebbe cagionare. Qualora l’istanza sia accolta, il periodo di
sospensione è aumentato di un numero di giorni pari al doppio delle complessive ore
per le quali è stata autorizzata la guida, arrotondato per eccesso. L'ordinanza, che
eventualmente reca l'autorizzazione alla guida, determinando espressamente fasce
orarie e numero di giorni, è no cata immediatamente all'interessato, che deve esibirla
ai ni della guida nelle situazioni autorizzate. Il periodo di durata ssato decorre dal
giorno del ri ro. Qualora l'ordinanza di sospensione non sia emanata nel termine di
quindici giorni, il tolare della patente può o enerne la res tuzione da parte della
prefe ura.
Con l’ordinanza con la quale viene disposta la sospensione della patente, il
prefe o ordina che il conducente si so oponga a visita medica entro sessanta giorni
dall’accertamento. Qualora il trasgressore non o emperi all’ordine, il prefe o può
disporre in via cautelare la sospensione della patente no all’esito della visita medica.
Avverso il provvedimento di sospensione, emesso con ordinanza prefe zia, è possibile
presentare ricorso, ai sensi dell’art. 205 del Codice della Strada, innanzi al giudice di pace
del luogo in cui l’infrazione è stata rilevata. In materia, la competenza del giudice di pace
è limitata alla veri ca circa la legi mità del provvedimento di sospensione e può quindi
estendersi al merito dell’infrazione nella misura in cui l’indagine circa la sussistenza del
fa o sia funzionale a tale giudizio.
le ipotesi di guida in stato d’ebbrezza, il termine di revoca non possa avere durata
inferiore ai tre anni a decorrere dalla data di accertamento del reato. L’ul ma riforma al
Codice della Strada ha inasprito ancor di più la pena, prevedendo espressamente che le
ipotesi di revoca della patente per guida in stato d’ebbrezza cos tuiscano giusta causa di
licenziamento dal proprio posto di lavoro.
alterazione psico- sica per uso di sostanze stupefacen , per espressa previsione
norma va, non sarà possibile richiedere il permesso provvisorio di guida.
PROFILI PENALI
Come accennato, la guida in stato d’ebbrezza rappresenta una fa specie di
reato, una delle poche ancora prevista dal Codice della Strada, punita con l’arresto no a
sei mesi per la seconda fascia (tasso alcolemico da 0,8 a 1,5 g/l) e con l’arresto da sei
mesi ad un anno per la terza fascia (tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l). Proprio per
questo, contestualmente alla redazione del verbale, gli agen accertatori provvederanno
a nominare un difensore d’u cio che assisterà l’indagato nel procedimento,
annotandone gli opportuni riferimen . È bene speci care che, salvo il caso in cui, per
ragioni di basso reddito, l’imputato possa bene ciare del gratuito patrocinio (rec us, del
patrocinio a spese dello stato), in ogni caso saranno da liquidare le competenze
professionali del difensore d’u cio nominato, ferma restando la possibilità che
l’interessato nomini n da subito o in un momento successivo, un proprio legale di
ducia.
Le conseguenze penali sono tu avia da non considerarsi eccessivamente
disastrose, in quanto generalmente la pena deten va sarà conver bile in una pena
pecuniaria e resterà in ogni caso sospesa con la condizionale, purchè l’interessato non
comme a alcun altro reato nei due anni successivi. Al termine del biennio, sarà possibile
chiedere, qualora vi siano i presuppos , l’es nzione del reato. Con il provvedimento di
es nzione del reato, la pena verrà meno e non dovrà essere più scontata. Della
condanna non resterà menzione neanche presso il casellario giudiziario per le richieste
di carichi penden provenien da priva (resterà tu avia menzione nelle cer cazioni
richieste dire amente dalle pubbliche amministrazioni o per ragioni di gius zia).
Pertanto, il procedimento penale potrà esaurire il suo iter con il decreto penale di
condanna richiesto dire amente dal Pubblico Ministero (PM) al Giudice per le Indagini
Preliminari (GIP) o in caso di processo con il pa eggiamento. Il pa eggiamento (o
secondo la terminologia tecnicamente più corre a "l’applicazione della pena su richiesta
delle par ") rappresenta un procedimento speciale cara erizzato dalla richiesta che
l'imputato rivolge al pubblico ministero (PM), consen ta dal giudice, di applicazione,
nella specie e nella misura indicata, di una sanzione sos tu va o di una pena pecuniaria,
diminuita no a un terzo.
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95 Multe: istruzioni per l’uso
L’art. 6 del decreto legge n. 117 del 3 agosto 2007 introduce nuove norme volte a
promuovere la consapevolezza dei rischi di incidente stradale in caso di guida in stato di
ebbrezza. In par colare il decreto ha introdo o l’obbligo per i tolari e i gestori dei locali
ove si svolgono, con qualsiasi modalità e in qualsiasi orario, spe acoli o altre forme di
intra enimento, congiuntamente alla vendita e somministrazione di bevande alcoliche,
di esporre all'entrata, all'interno e all'uscita dei locali, apposite tabelle che riproducano
la descrizione dei sintomi correla ai diversi livelli di concentrazione alcolemica nell'aria
alveolare espirata e le quan tà delle bevande alcoliche più comuni che determinano il
superamento del tasso alcolemico legale (0,5 grammi per litro).
L'inosservanza delle disposizioni comporta la sanzione di chiusura del locale da
se e a trenta giorni, secondo la valutazione dell'autorità competente.
L’ACCERTAMENTO
Gli organi di Polizia stradale, nel rispe o della riservatezza personale e senza
pregiudizio per l'integrità sica, possono so oporre i conducen ad accertamen
qualita vi non invasivi o a prove, anche a raverso apparecchi porta li. Quando tali
accertamen forniscono esito posi vo, ovvero quando si ha altrimen ragionevole
mo vo di ritenere che il conducente del veicolo si trovi so o l'e e o conseguente
all'uso di sostanze stupefacen o psicotrope, i conducen possono essere so opos ad
accertamen clinico-tossicologici e strumentali ovvero anali ci su campioni di mucosa
del cavo orale preleva a cura di personale sanitario ausiliario delle forze di polizia.
Qualora non sia possibile e e uare il prelievo a cura del personale sanitario ausiliario
delle forze di polizia ovvero qualora il conducente ri u di so oporsi a tale prelievo, gli
agen di polizia stradale accompagnano il conducente presso stru ure sanitarie sse o
mobili a eren ai sudde organi di polizia stradale ovvero presso le stru ure sanitarie
pubbliche o presso quelle accreditate o comunque a tali ni equiparate, per il prelievo di
campioni di liquidi biologici ai ni dell'e e uazione degli esami necessari ad accertare la
presenza di sostanze stupefacen o psicotrope. Le medesime disposizioni si applicano in
caso di inciden , compa bilmente con le a vità di rilevamento e di soccorso.
Le stru ure sanitarie rilasciano agli organi di Polizia stradale la rela va
cer cazione, estesa alla prognosi delle lesioni accertate, assicurando il rispe o della
riservatezza dei da in base alle vigen disposizioni di legge. Copia del referto sanitario
posi vo viene tempes vamente trasmessa, a cura dell'organo di Polizia che ha
proceduto agli accertamen , al prefe o del luogo della commessa violazione per gli
eventuali provvedimen di competenza. Qualora l'esito degli accertamen non sia
immediatamente disponibile, se ricorrono fonda mo vi per ritenere che il conducente
si trovi in stato di alterazione psico- sica dopo l'assunzione di sostanze stupefacen o
psicotrope, gli organi di polizia stradale possono disporre il ri ro della patente di guida
no all'esito degli accertamen e, comunque, per un periodo non superiore a dieci
giorni.
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98 Multe: istruzioni per l’uso
informa il des natario della sussistenza del presunto debito e lo si invita a saldare la
propria posizione o a comprovare il fa o che la richiesta sia illegi ma, al ne di evitare
l’iscrizione al ruolo e l’emissione della cartella. Tu avia, alcuna norma prescrive
obbligatoriamente a carico dell’amministrazione l’onere di no care l’avviso bonario, per
cui l’omesso avviso non è annoverabile tra quelle mo vazioni da cui poter far dipendere
l’illegi mità del procedimento di escussione che avrà formalmente inizio solo con la
no ca della cartella di pagamento. Parimen , proprio poiché non obbligatorio, lo stesso
avviso non è a o susce bile di opposizione giudiziale, anche nel caso in cui dovesse
contenere errori formali od omissioni.
Lo scopo dell’avviso (che proprio per questo viene de nito “bonario”) è quello di
favorire una soluzione extragiudiziale della vertenza, informando per un’ul ma volta il
debitore dell’esposizione pendente a suo carico, prima che essa vada incontro ad
ulteriori aggravi conseguen al maturare degli interessi e alle ulteriori a vità che
verranno compiute secondo l’iter del procedimento giudiziario. Così, a seguito della
no ca dell’avviso, il contribuente potrà valutare se saldare quanto dovuto o, viceversa,
rendere alla pubblica amministrazione quelle informazioni sulla base delle quali egli
ri ene che gli impor richies non siano addebitabili a suo carico. Proprio a nché il
contribuente possa veri care la fondatezza della pretesa vantata dalla pubblica
amministrazione, è necessario che l’avviso bonario contenga la precisa indicazione del
tolo esecu vo in base al quale procederà all’escussione coa va. Restando nell’ambito
di cui ci s amo occupando, tale tolo potrà essere rappresentato da un verbale rela vo
ad una infrazione al Codice della Strada, pertanto, il contribuente potrà ritenere
infondata la pretesa, per il caso in cui ricorra una delle seguen ipotesi:
1. Il contribuente ha già o emperato al pagamento della sanzione;
2. Il contribuente ha sollevato opposizione con esito posi vo avverso il verbale;
3. Il contribuente ha sollevato opposizione avverso il verbale innanzi al Giudice di
Pace e ques , nelle more del giudizio, ha sospeso la provvisoria esecu vità della
sanzione;
4. Il contribuente veri ca che la no ca del verbale risulta essere avvenuta presso
un luogo diverso dalla sua residenza.
Cosa può fare il contribuente che sulla base di una di queste preceden ipotesi
ritenga che il tolo esecu vo a suo carico non si sia validamente cos tuito? Come già
de o non potrà presentare ricorso (poiché siamo ancora in una fase extragiudiziale ed il
preavviso non è quindi susce bile di opposizione), ma potrà inviare all’ente impositore e
al concessionario del servizio di riscossione una richiesta di “sgravio in autotutela”, in cui
siano mo vate le ragioni delle proprie doglianze e siano allegate tu e le prove
documentali disponibili (ad esempio il bolle no di pagamento della sanzione o il
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100 Multe: istruzioni per l’uso
provvedimento di sospensione emesso dal giudice di pace). È possibile che tali prove
documentali non siano nell’immediata disponibilità del debitore, ed è il caso, ad
esempio, in cui si voglia veri care che tu gli a prodromici del procedimento siano
sta corre amente no ca al debitore secondo le ritualità previste dalla legge. In tali
ipotesi, l’ingiunto dovrà esercitare il suo diri o di accesso agli a , chiedendo di poter
estrarre copia della relata di no ca del verbale per veri care e poter dimostrare di non
essere mai venuto formalmente a conoscenza dell’in mazione di pagamento.
L’Amministrazione, è bene dirlo, per legge non ha né termini di risposta, né
onere di risposta, talché qualora non sia emesso alcun provvedimento di annullamento,
il passo successivo sarà a endere la cartella di pagamento e procedere giudizialmente
per farla annullare.
esecu vamente a danno del contribuente, a raverso gli ordinari rimedi dell’esecuzione
forzata, ovvero e e uando pignoramen mobiliari, immobiliari o presso terzi. La
procedura esecu va dovrà essere intrapresa entro un anno, decorso il quale l’esa ore
dovrà no care un nuovo a o di pagamento. Secondo la prassi generalmente seguita, in
caso di omesso pagamento, Agenzia delle Entrate Riscossione no cherà al debitore un
sollecito di pagamento ed una in mazione, per poi dare corso alla procedura di tutela e
garanzia del proprio credito, trascrivendo ipoteca su un bene immobile del contribuente
oppure procedendo al fermo amministra vo di un veicolo.
Mentre l’ipoteca è comunicata successivamente alla sua iscrizione, il fermo viene
sempre preceduto dal cosidde o preavviso di fermo amministra vo con il quale
l’esa ore richiede il pagamento della somma dovuta nel termine di 20 giorni, pena
l’iscrizione preavvisata al Pubblico Registro Automobilis co (PRA) .
Il veicolo so oposto a fermo amministra vo non può circolare, non è
commercializzabile e non è coperto da garanzia assicura va in caso di sinistri. La
circolazione del veicolo so oposto a fermo amministra vo è punita con la con sca del
bene.
A seguito dell’ipoteca e del fermo l’esa ore può procedere al pignoramento del
bene ipotecato o so oposto a fermo amministra vo.
Solleci di pagamento, in mazioni di pagamento, di de di pagamento,
comunicazioni di ipoteche e preavvisi di fermo amministra vo devono sempre indicare
de agliatamente gli a (cartella di pagamento e verbale in forza del quale la cartella è
stata emessa) a cui si riferiscono.
Anche ques a , quindi, devono contenere il cosidde o de aglio degli addebi ,
che perme e al contribuente di veri care se e e vamente è stato des natario in
passato delle no che della cartella e, ancora prima del verbale, e quindi capire se la
richiesta sia legi ma o meno.
Il preavviso di fermo amministra vo deve, inoltre, contenere l’indicazione del
veicolo (o dei veicoli) su cui viene in mata l’iscrizione del fermo amministra vo e la
rela va targa.
La comunicazione di iscrizione ipotecaria, in ne, deve indicare gli estremi
catastali dell’immobile ipotecato.
Il termine entro cui va iscri o a ruolo il ricorso è di trenta giorni dalla data di
no ca della cartella. Tu avia, secondo un principio recentemente stabilito dalla Corte
di Cassazione46, tale termine potrà considerarsi esteso no a sessanta giorni dalla data di
no ca della cartella esa oriale, nel caso in cui nel ricorso si intenda anche eccepire il
vizio per l’omessa no ca del verbale a cui la cartella si riferisce. In tali casi, il ricorso
assume, infa , contenuto recuperatorio e dovrà, pertanto, riconoscersi al ricorrente il
termine di maggiore durata (sessanta giorni) di cui avrebbe n dall’inizio bene ciato se il
verbale gli fosse stato no cato corre amente, così come previsto dall’art. 204 bis del
Codice della Strada.
La controversia è sogge a al pagamento del contributo uni cato, in misura
variabile in base al valore della causa, ovvero in base all’ammontare del presunto credito
vantato dalla pubblica amministrazione. Nel caso in cui la cartella ogge o di
contestazione abbia un importo superiore ai 1.033,00 euro oltre al pagamento del
contributo uni cato, sarà dovuto anche il pagamento della marca da bollo di 27,00 euro.
Una volta presentato (rec us, iscri o al ruolo generale) il ricorso assume un
numero di protocollo (numero di ruolo generale). La cancelleria del Giudice di Pace
provvederà a ssare l’udienza di cui darà no zia al ricorrente mediante no ca del
biglie o di cancelleria, presso il luogo di elezione di domicilio sito nello stesso comune in
cui ha sede il Giudice di Pace. Il provvedimento di ssazione dell’udienza potrà essere
comunicato al ricorrente anche tramite fax o posta ele ronica.
È fa o obbligo al ricorrente di presentarsi in udienza, poiché la sua assenza potrà
essere intesa come implicito a o di rinuncia all’opposizione.
Il procedimento si conclude con sentenza, che può essere di accoglimento
(quindi di annullamento della cartella) o di rige o (quindi di conferma della cartella). La
sentenza di rige o può essere appellata in Tribunale nei termini di legge (6 mesi dalla
pubblicazione). L’appello in Tribunale può svolgersi solo a mezzo di avvocato. La sentenza
di accoglimento va no cata all’Ente creditore.
L’Ente creditore, ricevuta la no cazione della sentenza (salva la possibilità che
faccia appello) constata l’annullamento e procede a sgravare la posizione del
contribuente, comunicando l’annullamento all’esa ore. Nella prassi, come tristemente
noto, gli organi diversi degli appara burocra ci sono mal coordina tra loro, per cui è
prudente, sebbene formalmente non dovuto, no care la sentenza anche al
concessionario del servizio pubblico di riscossione, a nché ne riceva dire a e celere
no zia.
Qualora si deduca che il verbale non sia mai stato no cato, l’onere della prova
della corre a no ca grava sull’Ente creditore, il quale deve produrre in giudizio gli
originali o le copie auten cate sia del verbale che della relata di no cazione. In caso di
mancata cos tuzione in giudizio (in gergo tecnico “contumacia”) o di mancata
produzione dell’originale o della copia auten ca, il ricorso è da accogliere (e una
sentenza che lo rige asse sarebbe paci camente appellabile).
NOTIFICA DEL VERBALE A INDIRIZZO ERRATO
Qualora il ricorrente intenda richiedere l’annullamento della cartella ritenendo
che il verbale gli sia stato no cato presso un luogo diverso dalla sua residenza, sarà
opportuno allegare al ricorso anche un cer cato di residenza storica. Tu avia, è bene
precisare che le pubbliche amministrazioni, nel no care i verbali, fanno unicamente
riferimento alle risultanze del P.R.A. e non all’anagrafe municipale. Ciò comporta che, in
caso di cambio di residenza, un verbale no cato al precedente indirizzo potrà
considerarsi a e o da vizio di no ca solo a condizione che il debitore abbia celermente
e e uato comunicazione del proprio nuovo recapito anche al registro automobilis co.
NOTIFICAZIONE DEL VERBALE SENZA LE FORMALITÀ DI LEGGE
È possibile che un verbale sia stato no cato corre amente all’indirizzo di
residenza e e vo del des natario, ma che la no cazione sia stata svolta
irregolarmente dal no catore.
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106 Multe: istruzioni per l’uso
L’OPPOSIZIONE ALL’ESECUZIONE
L’opposizione all’esecuzione, disciplinata dall’art. 615 c.p.c., è l’azione con la
quale il debitore contesta il diri o della parte istante a procedere all’esecuzione forzata.
Per svolgere questa contestazione, il debitore dovrà dare inizio ad un autonomo giudizio
non potendo dire amente incidere sull’azione esecu va, che è des nata a procedere
incondizionatamente in virtù del tolo esecu vo che la sorregge.
L’azione si introduce non con ricorso, ma con citazione e necessita del patrocinio
legale di un avvocato, dal momento che è preclusa alla parte la possibilità di svolgere
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107 Multe: istruzioni per l’uso
nella fase dell'esecuzione forzata erariale, il tolo diviene esecu vo con un a o interno
del creditore, appunto con la so oscrizione dell'u cio, e non con un a o di un sogge o
estraneo alle par del rapporto, Giudice o Notaio, come invece avviene nel processo di
esecuzione civile.
Sul punto è interessante ricordare la pronuncia della Commissione Tributaria
Regionale della Puglia 27 febbraio 2006, nella quale viene sancito che «... la indicazione
contenuta nella cartella non è coperta da fede privilegiata e deve essere provata da parte
dell'ente impositore; tale prova non può essere fornita con la produzione dei da
contenu nell'elaboratore dell'anagrafe tributaria in quanto non si tra a di altro che
degli stessi da contenu nella cartella. Né si può amme ere che una circostanza risul
provata solo perché una parte del processo dichiari che è così. Signi cherebbe
amme ere che un processo potrà essere de nito unicamente sulla base di una
dichiarazione unilaterale, il che renderebbe inu le il processo stesso».
So o tale punto di vista, si ricorda che l’art. 12 D.P.R. 602/73 prevede che «nel
ruolo devono essere comunque indica il numero del codice scale del contribuente, la
data in cui il ruolo diviene esecu vo [...] Il ruolo è so oscri o, anche mediante rma
ele ronica, dal tolare dell'u cio o da un suo delegato. Con la so oscrizione il ruolo
diviene esecu vo».
Tale prova, in caso di so oscrizione manuale, si risolve nella produzione del
documento cartaceo che la con ene. Nel caso, invece, di so oscrizione mediante rma
ele ronica, l'Amministrazione sarà tenuta a provare, sulla base delle disposizioni de ate
dal "Codice dell'amministrazione digitale", chi sia stato l'autore della stessa, a nché la
sua paternità possa essere a ribuita ad un sogge o legi mato, ossia al tolare
dell'u cio o ad un suo delegato.
Occorre in ne speci care che, in caso di so oscrizione da parte di chi sia stato
delegato dal tolare dell'u cio, incomberà sull'Amministrazione anche l'onere della
produzione della delega, al ne di veri care la sussistenza dei presuppos sanci dal
legislatore per l'esercizio del potere di delega da parte dei dirigen della pubblica
amministrazione. Ai sensi dell'ar colo 17, comma 1 bis, del D.Lgs. 30 marzo 2001 n. 165
il potere di delega dei dirigen è subordinato alla ricorrenza di par colari condizioni. In
par colare, viene sancito che la delega può essere rilasciata «con a o scri o e mo vato»
e «per speci che e comprovate ragioni di servizio, nonché per un periodo di tempo
determinato».
Ciò premesso, in sede di opposizione di una cartella esa oriale è sempre bene,
quindi, richiedere che l’amministrazione o ra prova certa dell’avvenuta so oscrizione
del ruolo, quale condizione elementare per la sua avvenuta asserita esecu vità. In
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110 Multe: istruzioni per l’uso
par colare si dovrà richiedere che sia prodo o e versato agli a del giudizio il
documento cartaceo contenente la so oscrizione auten cata del tolare dell’u cio o
del suo delegato, o, in sos tuzione, la so oscrizione ele ronica, che consenta certa ed in
equivoca a ribuzione di paternità alle dichiarazioni medesime, in conformità a quanto
prescri o dalle norme de ate dal codice dell’amministrazione digitale.
48 Cass. n. 3701/2007
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112 Multe: istruzioni per l’uso
CONSIGLI UTILI
Per concludere ed in sintesi, ecco qualche piccolo consiglio pra co da non trascurare:
1. quando si riceve un verbale per un’infrazione al codice della strada è necessario
conservare tu a la documentazione per almeno dieci anni, no a quando non si
sarà de ni vamente prescri o il credito dell’amministrazione per la riscossione
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113 Multe: istruzioni per l’uso
FORMULARIO
PREFETTURA DI …49
RICORSO AVVERSO SANZIONE AMMINISTRATIVA
EX ART. 203 D. Lvo 30.04.1992 n.285
Istante: Sig. …, nato a … in data …, residente ed ele vamente domiciliato nel Comune di
… alla Via …, codice scale …50
Contro: Comune di …, in persona del Sindaco p.t.51
Premesso che
in data … alle ore …, l’istante era alla guida del veicolo targato …, quando gli veniva
contestata l’infrazione dell’art. …, come da verbale n. … emesso dalla Polizia Municipale
del Comune di …52
L’istante, come sopra generalizzato, impugna il sudde o verbale per i seguen
mo vi in fa o ed in diri o
1) indicare in modo succinto e persuasivo le mo vazioni ar colandole in più pun e
paragra , e riportando per ciascuna di esse gli opportuni riferimen noma vi e
giurisprudenziali;
2) …
3) …
Alla luce delle osservazioni che hanno preceduto, il ricorrente, come sopra generalizzato
ed ele vamente domiciliato, rassegna le seguen
Conclusioni
Voglia l’Ill.mo Prefe o, dichiarare la nullità del sudde o Verbale di contestazione n. …,
emesso dalla Polizia Municipale del Comune di …
Si producono, unitamente alla presente comparsa:
Copia del Verbale di contestazione n. …., emesso dalla Polizia Municipale del Comune di
…
Luogo, data53
Nome e Cognome54
in data … alle ore …, all’istante veniva contestata l’infrazione dell’art. …, come da verbale
n. … emesso dalla Polizia Municipale del Comune di …59
L’istante, come sopra generalizzato, impugna il sudde o verbale n…, per i seguen
mo vi in fa o ed in diri o
1) indicare in modo succinto e persuasivo le mo vazioni ar colandole in più pun e
paragra , e riportando per ciascuna di esse gli opportuni riferimen noma vi e
giurisprudenziali;
2) …
3) …
Richiesta di sospensione della provvisoria esecu vità della sanzione: Premesso che, per
assolvere senza condizionamen ai propri impegni professionali, e non pa re ulteriore
ingiusto danno, l’istante ha immediata necessità che la sanzione sia sospesa, sulla scorta
delle documentate mo vazioni innanzi espresse, voglia l’Onorevole Giudicante
concedere la provvisoria sospensione della sanzione, ritenendo che nel caso di specie
ricorrano le condizioni del fumus boni juris e del periculm in mora: quanto al primo
elemento, per essere non manifestamente infondate le ragioni delle presen doglianze;
e, quanto al secondo elemento, per essere la sanzione altrimen provvisoriamente
in i a foriera di un danno grave ed ingiusto. Si chiede, pertanto, che secondo quanto
disposto dall’art. art. 204, comma 3-bis, del Codice della Strada, l’Onorevole Giudicante
voglia disporre entro ven giorni dalla data di presentazione del presente ricorso,
udienza di comparizione per la concessione della provvisoria sospensione della
sanzione60.
Alla luce delle osservazioni che hanno preceduto, il ricorrente, come sopra generalizzato
ed ele vamente domiciliato, rassegna le seguen
Conclusioni
Voglia l’Onorevole Giudice di Pace adito, contrariis reiec is, così provvedere:
- in via preliminare, ai sensi dell’art. 204, comma 3-bis, del Codice della Strada, ssare la
prima udienza per la concessione della provvisoria sospensione della sanzione in i a
con il verbale n. …, entro ven giorni dal deposito del presente ricorso, ordinando al
Comune di …, in persona del Sindaco p.t, di cos tuirsi depositando nel termine di rito i
documen e gli a ritenu opportuni;
- nel merito dichiarare la nullità del sudde o verbale n. …;
59 Vedi nota 52
60 Se possibile, arricchire l’istanza di sospensione con lo speci co riferimento delle a vità che
all’istante sarebbero inibite in ragione della provvisoria esecu vità della sanzione, avuto riguardo
di eventuali par colari condizioni lavora ve, familiari o sanitarie.
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117 Multe: istruzioni per l’uso
- condannare la parte avversa alla integrale refusione delle spese dei diri ed onorari del
giudizio;
Si producono, unitamente alla presente comparsa:
Verbale di contestazione n. …
Ai sensi del D.P.R. 30.5.2002 n. 115 (il Testo Unico in materia di spese di Gius zia), si
dichiara che il valore della presente causa è di euro …, per cui il contributo un cato è
versato nella misura di euro …61
Luogo e data62
Nome e Cognome63
61Per cause di valore no a 1.100,00 euro il contributo uni cato sarà da versare nella misura di
43,00 euro. Oltre i 1.100,00 euro e no a 5.200,00 euro il contributo è da versare nella misura di
98,00 euro. Per le cause di valore superiore a 1033,00 euro sarà da apporre al ricorso anche una
marca da bollo da 27,00 euro oltre al contributo uni cato.
62 Vedi nota 53
63 Vedi nota 54
64 Vedi nota 55
65 Vedi nota 50
66 Vedi nota 57
67 Vedi nota 51
68 Indicare i riferimen della Prefe ura che ha emesso l’ordinanza ogge o di opposizione
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118 Multe: istruzioni per l’uso
69 Vedi nota 52
70 Vedi nota 60
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119 Multe: istruzioni per l’uso
71 Vedi nota 61
72 Vedi nota 53
73 Vedi nota 54
74 Vedi nota 55
75 Vedi nota 50
76Vedi nota 57
77 Indicare le generalità come riportate nella prima pagina della cartella esa oriale
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120 Multe: istruzioni per l’uso
Nonché
Contro: Comune di …78
PREMESSO CHE
- in data il Sig. ... riceveva no ca della cartella esa oriale n. … emessa da Agenzia
delle Entrate Riscossione, in ragione del presunto omesso pagamento del
verbale n. … emesso dal comando di polizia municipale del Comune di …79
L’istante, come sopra generalizzato, impugna la sudde a cartella esa oriale, per i
seguen
mo vi in fa o ed in diri o
1) indicare in modo succinto e persuasivo le mo vazioni ar colandole in più pun e
paragra , e riportando per ciascuna di esse gli opportuni riferimen noma vi e
giurisprudenziali;
2) …
3) …
Richiesta di sospensione della provvisoria esecu vità della sanzione: sulla scorta delle
documentate mo vazioni innanzi espresse, voglia l’Onorevole Giudicante concedere la
provvisoria sospensione della sanzione, ritenendo che nel caso di specie ricorrano le
condizioni del fumus boni juris e del periculm in mora: quanto al primo elemento, per
essere non manifestamente infondate le ragioni delle presen doglianze; e, quanto al
secondo elemento, per essere la sanzione altrimen provvisoriamente in i a foriera di
un danno grave ed ingiusto.
Alla luce delle osservazioni che hanno preceduto, il ricorrente, come sopra generalizzato
ed ele vamente domiciliato, rassegna le seguen
Conclusioni
Voglia l’Onorevole Giudice di Pace adito, contrariis reiec is, così provvedere:
1. in via preliminare dichiarare la sospensione dell’e cacia della cartella di
esa oriale n.... emessa da ...;
2. ssare, ai sensi degli ar . 22 e ss. L. 689/81, udienza di comparizione delle par ,
ordinando alle par avverse di cos tuirsi depositando nel termine di rito i
documen e gli a ritenu opportuni;
3. nel merito accogliere il presente ricorso per le ragioni innanzi esposte e, per
l’e e o, dichiarare la nullità della cartella di esa oriale n.... emessa da Agenzia
delle Entrate Riscossione.
78 Vedi nota 51
79Trascrivere gli estremi del verbale (o dei verbali) come riporta alla pagina due della cartella
esa oriale.
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121 Multe: istruzioni per l’uso
VERBALE DI UDIENZA
80Per cause di valore no a 1.100,00 euro il contributo uni cato sarà da versare nella misura di
43,00 euro. Oltre i 1.100,00 euro e no a 5.200,00 euro il contributo è da versare nella misura di
98,00 euro. Per le cause di valore superiore a 1033,00 euro sarà da apporre al ricorso anche una
marca da bollo da 27,00 euro oltre al contributo uni cato.
81 Vedi nota 53
82 Vedi nota 54
83 Vedi nota 55
84 Vedi nota 54
85 Vedi nota 55
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122 Multe: istruzioni per l’uso
OPPOSIZIONE ALL’ESECUZIONE
TRIBUNALE DI ...87
Opposizione alla esecuzione ex art. 615 c.p.c.
Per: Il sig. ..., codice scale …, residente ... alla via ... n. ..., rappresentata e difesa dall’avv.
..., giusta procura a margine del presente a o, presso il cui studio, in ... alla via ... n. ...,
elegge domicilio, il quale chiede che gli avvisi e le comunicazioni di cancelleria gli siano
trasmessi ai sensi dell’art. 136 c.p.c., al numero di fax … e all’indirizzo di posta
ele ronica …
Contro: Agenzia delle Entrate Riscossione, con sede in … alla Via …88
Nonché
Contro: Comune di …89
PREMESSO CHE
- in data il Sig. ... riceveva no ca della cartella esa oriale n. … emessa da Agenzia
delle Entrate Riscossione in ragione del presunto omesso pagamento del verbale
n. … emesso dal comando di polizia municipale del Comune di …90
- il prede o tolo non risulta essersi validamente cos tuito per i seguen mo vi
mo vi in fa o ed in diri o
1) indicare in modo succinto e persuasivo le mo vazioni ar colandole in più pun e
paragra , e riportando per ciascuna di esse gli opportuni riferimen noma vi e
giurisprudenziali;
2) …
3) …
Tanto premesso, l’opponente come sopra rappresentato, difeso e domiciliato
CITA
86 Vedi nota 51
87 Il tribunale territorialmente competente è quello del luogo di residenza dell’a ore
88 Vedi nota 77
89 Vedi nota 51
90 Vedi nota 79
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123 Multe: istruzioni per l’uso
Agenzia delle Entrate Riscossione, in persona del legale rappresentante p.t., nonché il
Comune di …, in persona del Sindaco p.t., a comparire innanzi all’ On.le Tribunale di ...
all’udienza del ... , ore e locali di rito, sezione e giudice unico a designarsi ai sensi dell’art.
168 bis c.p.c., con l’invito a cos tuirsi almeno 20 giorni prima dell’udienza ai sensi e nelle
forme di cui all’art. 166 c.p.c., con l’avver mento che in mancanza si procederà in loro
contumacia e che la cos tuzione oltre i de termini comporterà le decadenze previste
dall’art. 167 c.p.c., per sen re eme ere le seguen
CONCLUSIONI
Voglia l’Ill.mo Giudice adito accogliere la domanda e per l’e e o:
-in via preliminare sospendere l’e cacia esecu va del tolo;
-accertare l’inesistenza del diri o di credito vantato dall’amministrazione opposta e dalla
società di riscossione, in virtù dei sudde mo vi;
- per l’e e o, dichiarare l’inesistenza del diri o del creditore procedente a procedere ad
esecuzione;
-condannare l’opposto alla refusione delle spese, diri ed onorari di causa oltre I.V.A. e
C.A. .
Con riserva di ar colare i mezzi istru ori.
Ai sensi del D.P.R. 30.5.2002 n. 115 (il Testo Unico in materia di spese di Gius zia), si
dichiara che il valore della presente causa è di euro …, per cui il contributo un cato è
versato nella misura di euro …91
Si producono i seguen documen :
- cartella esa oriale n. ...
- …92
Avv. ...
TRIBUNALE DI ...93
Opposizione agli a esecu vi ex art. 617 c.p.c.
Per: Il sig. ...94, codice scale …, residente ... alla via ... n. ..., rappresentata e difesa
dall’avv. ..., giusta procura a margine del presente a o, presso il cui studio, in ... alla via ...
91 Vedi nota 61
92Allegare, oltre la cartella esa oriale ogni documento ritenuto necessario, ad esempio il ricorso
e e uato avverso il verbale o la ricevuta comprovante il pagamento della sanzione.
93 Vedi nota 87
94 Vedi nota 50
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124 Multe: istruzioni per l’uso
n. ..., elegge domicilio, il quale chiede che gli avvisi e le comunicazioni di cancelleria gli
siano trasmessi ai sensi dell’art. 136 c.p.c., al numero di fax … e all’indirizzo di posta
ele ronica …
Contro: Agenzia delle Entrate Riscossione, con sede in … alla Via …95
Nonché
Contro: Comune di …96
PREMESSO CHE
- in data il Sig. ... riceveva no ca della cartella esa oriale n. … emessa da Agenzia
delle Entrate Riscossione, in ragione del presunto omesso pagamento del
verbale n. … emesso dal comando di polizia municipale del Comune di …97
- il prede o tolo non risulta essersi validamente cos tuito per i seguen mo vi
mo vi in fa o ed in diri o
4) indicare in modo succinto e persuasivo le mo vazioni ar colandole in più pun e
paragra , e riportando per ciascuna di esse gli opportuni riferimen noma vi e
giurisprudenziali;
5) …
6) …
Tanto premesso, l’opponente come sopra rappresentato, difeso e domiciliato
CITA
Agenzia delle Entrate Riscossione nonché il Comune di …, in persona del Sindaco p.t., a
comparire innanzi all’ On.le Tribunale di ... all’udienza del ... , ore e locali di rito, sezione
e giudice unico a designarsi ai sensi dell’art. 168 bis c.p.c., con l’invito a cos tuirsi
almeno 20 giorni prima dell’udienza ai sensi e nelle forme di cui all’art. 166 c.p.c., con
l’avver mento che in mancanza si procederà in loro contumacia e che la cos tuzione
oltre i de termini comporterà le decadenze previste dall’art. 167 c.p.c., per sen re
eme ere le seguen
CONCLUSIONI
Voglia l’Ill.mo Giudice adito accogliere la domanda e per l’e e o:
-in via preliminare sospendere l’e cacia esecu va del tolo;
-dichiarare nulla la cartella esa oriale n. …, in virtù dei sudde mo vi;
- per l’e e o, dichiarare l’inesistenza del diri o del creditore procedente a procedere ad
esecuzione;
95 Vedi nota 77
96 Vedi nota 51
97 Vedi nota 79
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125 Multe: istruzioni per l’uso
-condannare l’opposto alla refusione delle spese, diri ed onorari di causa oltre I.V.A. e
C.A. .
Con riserva di ar colare i mezzi istru ori.
Ai sensi del D.P.R. 30.5.2002 n. 115 (il Testo Unico in materia di spese di Gius zia), si
dichiara che il valore della presente causa è di euro …, per cui il contributo uni cato è
versato nella misura di euro …98
Si producono i seguen documen :
- cartella esa oriale n. ...
-…
Avv. ...
98 Vedi nota 61
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126 Multe: istruzioni per l’uso
L'elenco completo, in ordine alfabe co, di tu e le Prefe ure d'Italia, con i rela vi
indirizzi, a cui inviare i propri ricorsi.
Nota bene: i ricorsi vanno invia esclusivamente per posta raccomandata con ricevuta di
ritorno e non per email.
Fax. 0141.353860
E_mail prefe ura.as @interno.it
protocollo.prefat@pec.interno.it
Prefe ura di Avellino
Via Tagliamento, 199 – 83100 Avellino
Tel. 0825.7981
Fax. 0825.798666
E_mail prefe ura.avellino@interno.it
PEC: protocollo.prefav@pec.interno.it
Prefe ura di Bari
Piazza Libertà, 1 – 70122 Bari
Tel. 080.5293111
Fax. 080.5293198
E_mail prefe ura.bari@interno.it
PEC: protocollo.pre a@pec.interno.it
Prefe ura di Belluno
Piazza del Duomo, 38 – 32100 Belluno
Tel. 0437.952499
Fax. 0437.952436
E_mail prefe ura.belluno@interno.it
PEC: protocollo.pre l@pec.interno.it
Prefe ura di Benevento
Corso Garibaldi, 1 – 82100 Benevento
Tel. 0824.374111
Fax. 0824.374444-374430
E_mail prefe ura.benevento@interno.it
PEC: protocollo.pre n@pec.interno.it
Prefe ura di Bergamo
Via T. Tasso, 2 – 24100 Bergamo
Tel. 035.276111
Fax. 035.276666-276476-276479
E_mail prefe ura.bergamo@interno.it
PEC: protocollo.pre g@pec.interno.it
Prefe ura di Biella
Via della Repubblica, 26 – 13900 Biella
Tel. 015.3590411
Fax. 015.3590405
E_mail prefe ura.biella@interno.it
PEC: protocollo.prefan@pec.interno.it
Prefe ura di Bologna
Via Qua ro Novembre, 24 – Bologna 40123
Tel. 051.6401111
Fax. 051.6401399
E_mail prefe ura.bologna@interno.it
PEC: protocollo.pre o@pec.interno.it
Prefe ura di Bolzano
Via Principe Eugenio di Savoia, 11 – 39100 Bolzano
Commissariato del Governo per la provincia di Bolzano
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128 Multe: istruzioni per l’uso
Tel. 0471.294611-947611
Fax. 0471.294666
E_mail commgov.bolzano@interno.it
PEC: protocollo.comgovbz@pec.interno.it
Prefe ura di Brescia
Piazza Paolo VI, 16 – 25100 Brescia
Tel. 030.37431
Fax. 030.3743666
E_mail prefe ura.brescia@interno.it
PEC: protocollo.pre s@pec.interno.it
Prefe ura di Brindisi
Piazza S. Teresa, 1 – 72100 Brindisi
Tel. 0831.5761
Fax. 0831.576666
E_mail prefe ura.brindisi@interno.it
PEC: protocollo.pre r@pec.interno.it
Prefe ura di Cagliari
Piazza Palazzo, 2 – 09124 Cagliari
Tel. 070.60061
Fax. 070.666418-6006281-653798
E_mail prefe ura.cagliari@interno.it
PEC: protocollo.prefca@pec.interno.it
Prefe ura di Caltanisse a
Viale Regina Margherita, 30 – 93100 Caltanisse a
Tel. 0934.79111
Fax. 0934.79366-79358
E_mail prefe ura.caltanisse a@interno.it
PEC: protocollo.prefcl@pec.interno.it
Prefe ura di Campobasso
Piazza G. Pepe, 24 – 86100 Campobasso
Tel. 0874.4061
Fax. 0874.406666
E_mail prefe ura.campobasso@interno.it
PEC: protocollo.prefcb@pec.interno.it
Prefe ura di Caserta
Piazza Vanvitelli, 4 – 81100 Caserta
Tel. 0823.429111
Fax. 0823.429503
E_mail prefe ura.caserta@interno.it
PEC: protocollo.prefce@pec.interno.it
Prefe ura di Catania
Via Prefe ura, 14 – 95124 Catania
Tel. 095.257111
Fax. 095.257666
E_mail prefe ura.catania@interno.it
PEC: protocollo.prefct@pec.interno.it
Prefe ura di Catanzaro
Piazza Rossi – 88100 Catanzaro
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129 Multe: istruzioni per l’uso
Tel. 0961.889111
Fax. 0961.889666
E_mail prefe ura.catanzaro@interno.it
PEC: protocollo.prefcz@pec.interno.it
Prefe ura di Chie
Corso Marrucino – 66100 Chie
Tel. 0871.3421
Fax. 0871.342666
E_mail prefe ura.chie @interno.it
Pec: protocollo.prefch@pec.interno.it
Prefe ura di Como
Via A. Volta, 50 – 22100 Como
Tel. 031.3171
Fax. 031.317666
E_mail prefe ura.como@interno.it
PEC: protocollo.prefco@pec.interno.it
Prefe ura di Cosenza
Piazza XI Se embre – 87100 Cosenza
Tel. 0984.898011
Fax. 0984.8980666
E_mail prefe ura.cosenza@interno.it
PEC: protocollo.prefcs@pec.interno.it
Prefe ura di Cremona
Corso Vi orio Emanuele II, 17 – 26100 Cremona
Tel. 0372.4881
Fax. 0372.488666
E_mail prefe ura.cremona@interno.it
PEC: protocollo.prefcr@pec.interno.it
Prefe ura di Crotone
Via Giovanni Palatucci, 11 – 88900 Crotone
Tel. 0962.6636111
Fax. 0962.6636666
E_mail prefe ura.crotone@interno.it
PEC: protocollo.pre r@pec.interno.it
Prefe ura di Cuneo
Via Roma, 3 – 12100 Cuneo
Tel. 0171.443411
Fax. 0171.443460
E_mail prefe ura.cuneo@interno.it
PEC: protocollo.prefcn@pec.interno.it
Prefe ura di Enna
Piazza Garibaldi – 94100 Enna
Tel. 0935.522111
Fax. 0935.522666
E_mail prefe ura.enna@interno.it
PEC: protocollo.prefen@pec.interno.it
Prefe ura di Ferrara
Corso Ercole I d’Este, 16 – 44100 Ferrara
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130 Multe: istruzioni per l’uso
Tel. 0532.294311
Fax. 0532.294666
E_mail prefe ura.ferrara@interno.it
PEC: protocollo.pre e@pec.interno.it
Prefe ura di Firenze
Via Cavour, 1 – 50129 Firenze
Tel. 055.27831
Fax. 055.2783334-282203
E_mail prefe ura. renze@interno.it
PEC: protocollo.pre @pec.interno.it
Prefe ura di Foggia
Corso Garibaldi, 56 – 71100 Foggia
Tel. 0881.799111
Fax. 0881.722321
E_mail prefe ura.foggia@interno.it
PEC: protocollo.pre g@pec.interno.it
Prefe ura di Forlì-Cesena
Piazza degli Ordela , 1 – 47100 Forlì
Tel. 0543.719111
Fax. 0543.719666
E_mail prefe ura.forlicesena@interno.it
PEC: protocollo.pre c@pec.interno.it
Prefe ura di Frosinone
Piazza della Libertà, 14 – 03100 Frosinone
Tel. 0775.2181
Fax. 0775.218466-218455
E_mail prefe ura.frosinone@interno.it
PEC: protocollo.pre r@pec.interno.it
Prefe ura di Genova
Largo E. Lanfranco, 1 Palazzo Doria Spinola – 16121 Genova
Tel. 010.53601
Fax. 010.590523
E_mail prefe ura.genova@interno.it
PEC: protocollo.prefge@pec.interno.it
Prefe ura di Gorizia
Piazza Vi oria, 64 – 34170 Gorizia
Tel. 0481.595111
Fax. 0481.595463
E_mail prefe ura.gorizia@interno.it
PEC: protocollo.prefgo@pec.interno.it
Prefe ura di Grosseto
Piazza Fratelli Rosselli, 1 – 58100 Grosseto
Tel. 0564.433111
Fax. 0564.433666
E_mail prefe ura.grosseto@interno.it
PEC: protocollo.prefgr@pec.interno.it
Prefe ura di Imperia
Via Ma eo , 147 – 18100 Imperia
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131 Multe: istruzioni per l’uso
Tel. 0183.6899
Fax. 0183.290002
E_mail prefe ura.imperia@interno.it
PEC: protocollo.pre m@pec.interno.it
Prefe ura di Isernia
Via Kennedy, 18 – 86170 Isernia
Tel. 0865.4451
Fax. 0865.445666
E_mail prefe ura.isernia@interno.it
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Via XXV Luglio, n.1 – 73100 Lecce
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Prefe ura di Lecco
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Corso Umberto I, 40 – 26900 Lodi
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Prefe ura di Lucca
Piazza Napoleone – 55100 Lucca
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Prefe ura di Macerata
Piazza della Libertà, 15 – 62100 Macerata
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Fax. 0733.254666
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Prefe ura di Mantova
Via Principe Amedeo, 30 – 46100 Mantova
Tel. 0376.2351
Fax. 0376.235666
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Prefe ura di Massa Carrara
Piazza Aranci, 35 – 54100 Massa Carrara
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Prefe ura di Matera
Via XX Se embre, 2 – 75100 Matera
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Prefe ura di Messina
Piazza Unità d’Italia – 98100 Messina
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Prefe ura di Milano
Corso Monforte, 31 – 20122 Milano
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Prefe ura di Modena
Viale Mar ri Libertà, 34 – 41100 Modena
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Tel. 059.410411
Fax. 059.410666
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Prefe ura di Napoli
Piazza del Plebiscito – 80132 Napoli
Tel. 081.7943111
Fax. 081.7943555
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Prefe ura di Novara
Piazza Ma eo , 1 – 28100 Novara
Tel. 0321.665511
Fax. 0321.665466
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Prefe ura di Nuoro
Via De enu, 60 – 08100 Nuoro
Tel. 0784.213111
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Prefe ura di Oristano
Via Beatrice D’Arborea – 09170 Oristano
Tel. 0783.21421
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Prefe ura di Padova
Piazza Antenore, 3 – 35121 Padova
Tel. 049.833511
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Prefe ura di Palermo
Via Cavour, 6 – 90133 Palermo
Tel. 091.338111
Fax. 091.331309-338376
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Via Repubblica, 39 – 43100 Parma
Tel. 0521.2194
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Prefe ura di Pavia
Piazza Guicciardi, 1 – 27100 Pavia
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Tel. 0382.5121
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Piazza del Popolo, 40 – 61100 Pesaro Urbino
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Prefe ura di Pescara
Piazza Italia, 30 – 65100 Pescara
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Viale S. Giovanni, 17 – 29100 Piacenza
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Prefe ura di Pisa
Piazza Mazzini, 7 – 56100 Pisa
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Piazza Duomo, 10 – 51100 Pistoia
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Via Borgo S.Antonio, 17 – 33170 Pordenone
Tel. 0434.220111
Fax. 0434.26020
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Prefe ura di Potenza
Piazza Mario Pagano, 1 – 85100 Potenza
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Tel. 0971.419111
Fax. 0971.419315
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Prefe ura di Prato
Via dell’Accademia, 26 – 59100 Prato
Tel. 0574.4301
Fax. 0574.430222
E_mail prefe ura.prato@interno.it
PEC: protocollo.prefpo@pec.interno.it
Prefe ura di Ragusa
Via Mario Rapisardi, 124 – 97100 Ragusa
Tel. 0932.673111
Fax. 0932.673666
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Prefe ura di Ravenna
Piazza del Popolo, 26 – 48100 Ravenna
Tel. 0544.294111
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Prefe ura di Reggio Calabria
Via Miraglia, 10 – 89100 Reggio Calabria
Tel. 0965.4111
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E_mail prefe ura.reggiocalabria@interno.it
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Prefe ura di Reggio Emilia
Corso Garibaldi, 55 – 42100 Reggio Emilia
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Prefe ura di Rie
Piazza Ba s , 10 – 02100 Rie
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Via IV Novembre, 40 – 47900 Rimini
Tel. 0541.436111
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Prefe ura di Roma
Via IV Novembre, 119/A – 00187 Roma
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136 Multe: istruzioni per l’uso
Tel. 06.67291
Fax. 06.67294555
E_mail prefe ura.roma@interno.it
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Prefe ura di Rovigo
Via Clelio, 12-14 – 45100 Rovigo
Tel. 0425.428511
Fax. 0425.428666
E_mail prefe ura.rovigo@interno.it
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Prefe ura di Salerno
Piazza Giovanni Amendola – 84100 Salerno
Tel. 089.613111
Fax. 089.613566
E_mail prefe ura.salerno@interno.it
PEC: protocollo.prefsa@pec.interno.it
Prefe ura di Sassari
Piazza Italia, 31 – 07100 Sassari
Tel. 079.2150200
Fax. 079.2150477
E_mail prefe ura.sassari@interno.it
PEC: protocollo.prefss@pec.interno.it
Prefe ura di Savona
Piazza Sa , 1 – 17100 Savona
Tel. 019.84161
Fax. 019.821755-8416400
E_mail prefe ura.savona@interno.it
PEC: protocollo.prefsv@pec.interno.it
Prefe ura di Siena
Piazza Duomo, 14 – 53100 Siena
Tel. 0577.201111
Fax. 0577.201666
E_mail prefe ura.siena@interno.it
PEC: protocollo.prefsi@pec.interno.it
Prefe ura di Siracusa
Piazza Archimede, 15 – 96100 Siracusa
Tel. 0931.729111-445
Fax. 0931.729666
E_mail prefe ura.siracusa@interno.it
PEC: protocollo.prefsr@pec.interno.it
Prefe ura di Sondrio
Via V. Veneto, 27 – 23100 Sondrio
Tel. 0342.532111
Fax. 0342.210960
E_mail prefe ura.sondrio@interno.it
PEC: protocollo.prefso@pec.interno.it
Prefe ura di Taranto
Via An teatro, 5 – 74100 Taranto
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137 Multe: istruzioni per l’uso
Tel. 099.4545111
Fax. 099.4545666
E_mail prefe ura.taranto@interno.it
PEC: protocollo.pre a@pec.interno.it
Prefe ura di Teramo
Corso San Giorgio, 9 – 64100 Teramo
Tel. 0861.2591
Fax. 0861.259666
E_mail prefe ura.teramo@interno.it
PEC: protocollo.pre e@pec.interno.it
Prefe ura di Terni
Viale Stazione, 1 – 05100 Terni
Tel. 0744.4801
Fax. 0744.480666
E_mail prefe ura.terni@interno.it
PEC: protocollo.pre r@pec.interno.it
Prefe ura di Torino
Piazza Castello, 205 – 10124 Torino
Tel. 011.55891
Fax. 011.5589904
E_mail prefe ura.torino@interno.it
PEC: protocollo.pre o@pec.interno.it
Prefe ura di Trapani
Piazza Vi orio Veneto, 1 – 91100 Trapani
Tel. 0923.598111
Fax. 0923.598666-598695
E_mail prefe ura.trapani@interno.it
PEC: protocollo.pre p@pec.interno.it
Prefe ura di Trento
Corso 3 Novembre, 11 – 38100 Trento
Commissariato del Governo per la provincia di Trento
Tel. 0461.220220-204111
Fax. 0461.204666
E_mail prefe o.pref_trento@interno.it
Prefe ura di Treviso
Piazza dei Signori, 22 – 31100 Treviso
Tel. 0422.592411
Fax. 0422.592495
E_mail prefe ura.treviso@interno.it
PEC: protocollo.pre v@pec.interno.it
Prefe ura di Trieste
Piazza Unità d’Italia, 8 – 34121 Trieste
Tel. 040.3731111
Fax. 040.3476699-3731666
E_mail prefe ura.trieste@interno.it
PEC: protocollo.pre s@pec.interno.it
Prefe ura di Udine
Via Piave, 16 – 33100 Udine
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138 Multe: istruzioni per l’uso
Tel. 0432.594111
Fax. 0432.594666
E_mail prefe ura.udine@interno.it
PEC: protocollo.prefud@pec.interno.it
Prefe ura di Varese
Piazza Libertà, 1 – 21100 Varese
Tel. 0332.801111
Fax. 0322.801666
E_mail prefe ura.varese@interno.it
PEC: protocollo.prefva@pec.interno.it
Prefe ura di Venezia
Palazzo Corner S. Marco, 2661 – 30123 Venezia
Tel. 041.2703411
Fax. 041.5207720
E_mail prefe ura.venezia@interno.it
PEC: protocollo.prefve@pec.interno.it
Prefe ura di Verbano Cusio Ossola
Via Buonarro , 100 – Villa Taranto – 28922 Verbano Cusio Ossola
Tel. 0323.5115
Fax. 0323.502461
E_mail prefe ura.verbanocusioossola@interno.it
PEC: protocollo.prefvb@pec.interno.it
Prefe ura di Vercelli
Via S. Cristoforo, 3 – 13100 Vercelli
Tel. 0161.225411
Fax. 0161.225466
E_mail prefe ura.vercelli@interno.it
PEC: protocollo.prefvc@pec.interno.it
Prefe ura di Verona
Via Santa Maria An ca, 1 – 37121 Verona
Tel. 045.8673411
Fax. 045.8673610
E_mail prefe ura.verona@interno.it
PEC: protocollo.prefvr@pec.interno.it
Prefe ura di Vibo Valen a
Corso Vi orio Emanuele III – 89900 Vibo Valen a
Tel. 0963.965111
Fax. 0963.965666
E_mail prefe ura.vibovalen a@interno.it
PEC: protocollo.prefvv@pec.interno.it
Prefe ura di Vicenza
Contrà Gazzolle, 6/10 – 36100 Vicenza
Tel. 0444.338411
Fax. 0444.338491
E_mail prefe ura.vicenza@interno.it
PEC: protocollo.prefvi@pec.interno.it
Prefe ura di Viterbo
Piazza del Plebiscito, 8 – 01100 Viterbo
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139 Multe: istruzioni per l’uso
Tel. 0761.3361
Fax. 0761.336666
E_mail prefe ura.viterbo@interno.it
PEC: protocollo.prefvt@pec.interno.it
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140 Multe: istruzioni per l’uso
INDICE ANALITICO
A G
Buona fede · 58
L
C Lavori di u lità sociale · 113
Legi mazione a va · 20
Cancellazione della causa dal ruolo · 25 Limi di velocità · 90
Cartella esa oriale · 124
Cartelle pazze · 124
Cinture di sicurezza · 77 M
Codice dell’amministrazione digitale · 139
Commissione Medica Locale · 117 Marca da bollo · 27
Competenza territoriale · 18 Matricola del disposi vo · 105
Comunicazione dei da · 54
Conducen professionali · 112
Con sca · 111; 130 N
Contestazione immediata · 4; 51
Contributo uni cato · 26 Neopaten · 112
Corsia riservata · 82 Numero di ruolo generale · 25
D O
Decreto Bianchi · 94 Opposizione agli a esecu vi · 141
Dire va Maroni · 95 Opposizione all’esecuzione · 135
Disposi vo cellulare · 77 Ordinanza prefe zia · 21
E P
Eccesso di velocità · 90 Patente a pun · 8
Ecopass · 89 Patrocinio legale · 14
Equitalia · 129 Permesso di guida · 115
Esame e lometrico · 112 Photored F17A · 64
Escussione coa va · 124 PRA · 130
Preavviso di accertamento · 4
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141 Multe: istruzioni per l’uso
S V
Verbale incompleto · 46
Segnalazione di divieto · 83
Visita medica · 114
Semaforo · 61
Vizi di no ca · 134
Sequestro · 114
Sgravio in autotutela · 128
SICVe · 101
Sirio Ves 1.0 · 85
Z
Sospensione della patente · 111; 114
Sospensione feriale · 25 Zona a tra co limitato · 82
Sosta a pagamento · 69 Zone Blu · 69
Sostanze stupefacen · 121
So oscrizione del ruolo · 139
So oscrizione ele ronica · 139
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142 Multe: istruzioni per l’uso
SOMMARIO
Disclamer ..........................................................................................................................................2
Introduzione......................................................................................................................................3
Il ricorso ..................................................................................................................................16
Presentazione..........................................................................................................................20
Il ricorso ..................................................................................................................................22
Il procedimento .......................................................................................................................24
In sintesi ..................................................................................................................................30
Gius cabilità dell’omessa comunicazione per buona fede dell’in mato ..............................48
Verbali per uso del disposi vo cellulare o mancato uso delle cinture di sicurezza .....................64
Illegi mità del verbale per mancata contestazione immediata dell’infrazione .....................64
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144 Multe: istruzioni per l’uso
Eccesso di velocità.......................................................................................................................74
Le sanzioni ...............................................................................................................................75
Visione delle fotogra e o della documentazione video da parte degli interessa .................77
Sindacabilità dell'elenco prefe zio delle vie in cui non è obbligatoria la contestazione
immediata ...............................................................................................................................81
Il telelaser................................................................................................................................82
I SICVe .....................................................................................................................................83
Segue: Indeterminatezza dello strumento ele ronico ado ato per la rilevazione .................85
Regime sanzionatorio..............................................................................................................87
L’accertamento ........................................................................................................................90
La sospensione della patente e l’istanza per la concessione del permesso di guida ..............91
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145 Multe: istruzioni per l’uso
Le tabelle ministeriali sulle quan tà delle bevande alcoliche più comuni che determinano il
superamento del tasso alcolemico legale ...............................................................................95
Guida in stato di alterazione psico sica per uso di sostanze stupefacen ..................................96
L’accertamento ........................................................................................................................97
L’opposizione all’esecuzione..................................................................................................106
Segue: veri ca della regolare formazione del ruolo esa oriale ............................................108
Segue: irregolare iscrizione di ipoteca per credi di valore inferiore ad 8.000 euro ............110
Segue: applicazione illegi ma della maggiorazione prevista dall’art. 27 Legge n. 689/81 ..111
Consigli u li ...........................................................................................................................112
Formulario ....................................................................................................................................114