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ILLUMINISMO

Il termine illuminismo si di onde anche in Italia come calco del francese. la coscienza di vivere in un
periodo in cui il lume o la luce della ragione prevaleva sul buio dell'ignoranza e delle supers zioni
aveva indo o in Francia a coniare l'espressione age des lumières per indicare questa età nuova.
Sostenere il valore dell'intelligenza umana, dei criteri scien ci e razionali della conoscenza,
signi cava non obbedire più ad alcun dogma prestabilito né di po religioso né di po culturale o
poli co e me ere al primo posto la libertà della ragione umana. L’uomo si ribella all'a eggiamento
conservatore nei confron della cultura e dell'intera esistenza umana che era prevalso nei secoli
preceden e torna a sen rsi padrone della propria esistenza all'insegna di una maggiore gius zia e
un'equità sociale. L'uomo, scrisse Kant, usciva dall'età minorile in cui era so oposto a leggi decise da
altri ed entrava nell'età adulta in cui egli stesso sulla base della propria ragione decideva le proprie.
Il primo 700 è un momento di svolta e lo spirito scien co e razionalis co che era in patrimonio sino
al allora di un ristre o gruppo di intelle uali penetra largamente nella società creando una vera e
propria crisi della coscienza europea. Si a ermano su larga scala il gusto dell’osservazione, le
tendenze sperimentali, l'empirismo e il sensismo mentre vengono respinte le concezioni
aristoteliche tolemaiche. Dall'altro si di ondono uno spirito di inquietudine di dubbio di incertezza o
anche di aperta ricerca come conseguenza non solo delle scoperte della nuova scienza e tecnologia
ma della internazionalizzazione della vita e del processo di mondializzazione dell'esperienza.
Possiamo indicare tre cambiamen che sono des na a in uenzare le mentalità dell'uomo :
a raverso il Newtonismo la sica viene percepita come disciplina guida, l'ideale di vita si sposta dalla
stabilità all'instabilità e alla varietà dell’esperienza. La sica si appresta a divenire la disciplina guida
anche grazie alla divulgazione di Newton ; essa ricava le leggi naturali dell'esperienza concreta e
dall'osservazione dire a facendoci assistere in ogni campo alla rivalutazione del momento
dell'esperienza e dell'osservazione. Anche nel se ore educa vo e pedagogico e nell'idea della
formazione individuale comincia a farsi strada il conce o di esperienza , il viaggio d'istruzione ma
anche di piacere diventa centrale nell'immaginario dell'uomo moderno , cos tu vo della formazione
dell'uomo moderno , diventa una cara eris ca dei gen luomini e incoraggia il cosmopoli smo ossia
l'appartenenza di un ci adino al mondo, al cosmo. Si di onde l'idea che l'universo sia costruito come
una macchina e che anche il corpo umano si compor come tale. Ma fabbricando macchine l'uomo
duplica la natura costruendone una seconda del tu o ar ciale ; nella mentalità illuminis ca la
civiltà e la ragione dovevano comportarsi secondo natura assimilandone e riproducendone le leggi.
L’uomo quindi può assumere due a eggiamen oppos ma complementari da un lato abbiamo una
meccanizzazione sempre più ar ciale della vita , dall’altro una idealizzazione della natura vista come
maestra regolatrice dello sviluppo civile ma anche considerata come matrice della sensibilità
profonda dell'uomo. Natura e civiltà vengono sia iden cate che contrapposte esa amente come la
spontaneità si contrappone all’ar cio, Il pensiero illuminis co esalta la natura e la spontaneità dei
sen men e della passione. L’illuminismo nasce in Francia ma da lì si di onde e ha cara ere unitario
in tu a Europa punto gli intelle uali illuminis si propongono di squarciare le tenebre del pregiudizio
e della supers zione che a loro avviso hanno oscurato l'orizzonte conosci vo dei secoli passa e in
par colare del medioevo. La ragione diventa lo strumento di questa ba aglia di conoscenza.
L’illuminismo presenta alcuni tra cara erizzan ad esempio il razionalismo, il ri uto del
dogma smo, il materialismo, la ducia nel cambiamento nel progresso, il cosmopoli smo, le
enciclopedismo. L'illuminismo si accompagna ad un moto poli co e sociale di riforme quelle operate
dai sovrani in nome dell'assolu smo illuminato e di rivoluzione. La poe ca dominante dell'età
dell'illuminismo è il neoclassicismo cara erizzato dall'aspirazione a valori razionali di una nobile
semplicità , dall’inedito alla bellezza , pur nella consapevolezza malinconica della lontananza del
mondo classico ; in alcuni casi il classicismo produce una le eratura disimpegnata imita va in altri
esprime i valori della modernità .
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Nel secondo 700 emergono le poe che pre-roman che che si di ondono nella poesia sepolcrale
inglese il cosidde o ossianesimo e nel movimento tedesco dello sturm und drang . Valorizzare le
percezioni sogge ve iden cando il bello con il sublime e introducendo nella le eratura nuovi temi
come la morte, in nito e la no e .
La tendenza fondamentale della le eratura nella seconda metà del 700 è determinata dalla
con uenza di illuminismo e neoclassicismo : l’arte deve ispirarsi alla ragione , a criteri classici di
regolarità di semplicità e di armonia e nello stesso tempo deve essere u le alla società impegnarsi in
senso e co civile. Questa tendenza dominante in Francia stenta a imporsi in Germania e in Inghilterra
dove prevarrà un orientamento an elmin co e an -classico che si pone a fondamento del nascente
roman cismo. Al di là di ogni schema ca contrapposizione fra illuminismo e roman cismo esiste
all'interno del primo una serie di fermen che preludono già al secondo ; si tra erà dunque di
considerare tre diversi loni della elaborazione teorica sull'arte: quello dominante del
neoclassicismo, quello delle tendenze roman che , quello delle contro-tendenze apertamente an
illuminis che e an fasciste . Il conce o tradizionale nel classicismo di imitazione viene
profondamente modi cato perché l'arte è a vità crea va non mime ca , il bello ar s co non si
raggiunge riproducendo il bello naturale ma realizzando una sintesi superiore dei singoli aspe belli
presen in natura. Gli ideali di grazia e di armonia devono inoltre accodarsi ad una tendenza alla
nobile semplicità e una quieta grandiosità.
I conce di bello e di sublime sono pos al centro della ri essione. Ques temi saranno ripresi dalla
cultura roman ca. Si apre così la possibilità di collegare una nascente este ca del sublime alle
poe che del no urno, del mortuario, della poesia sepolcrale che si di ondono in Inghilterra con
Thomas Grey. Analogo discorso è possibile svolgere per il neoclassicismo poiché dal suo seno può
svilupparsi un sen mento inquieto e nostalgico per la classicità, nutrito di rimpianto per un'epoca
perduta , contrapposta al mondo razionale scien co della modernità. Il discorso sul sublime ritorna
anche in Kant che riepiloga ma anche rovescia tu a la tema ca dell'illuminismo . Le teorie este che
an illuminis che e an classicis che: si sviluppano in Inghilterra con il fenomeno dell'os anesimo e
dello sturm und drang in Germania. In Inghilterra la poesia sepolcrale di Gray nasceva da uno spirito
ancora umanis co poiché era uno studioso della le eratura la na e un lologo e il gusto classico era
presente in lui , non meno di quello go co o preroman co.

Ossian è il nome di un leggendario bardo ossia un poeta cantore Gallo e principe gaelico. Lo sturm
und drang nasce in aperta polemica con il razionalismo e con il classicismo francese. Il principale
manifesto del movimento la poesia naturale e il genio del popolo vengono contrappos alla poesia
classica e alla poesia d'arte esaltando conce come natura , spontaneità e indicando i pun
fondamentali della poe ca dello sturm und drang che sono il sen mento della natura vissuta come
forza immane che sconvolge l'anima dell’uomo. L’ ar sta viene iden cato come un genio creatore
con il conseguente individualismo e tanismo ossia un a eggiamento di ribellione eroica contro
forze superiori come il des no o la natura. In questo momento l'arte nasce dalle forze is n ve
dell'individuo non rispe a canoni o regole ma obbedisce soltanto alla forza smisurata dei sen men .
NEOCLASSICISMO
In campo ar s co l'illuminismo si riconosce in genere nel programma del neoclassicismo. Esso viene
promosso dalla nascita dell’archeologia. Nel termine neoclassicismo il pre sso neo vuole indicare
una di erenza rispe o al classicismo dell'età precedente o di quella umanis co rinascimentale. Ora
l'imitazione del mondo greco e la no si unisce al sen mento chiaro della loro lontananza e dunque
ha un modo di nostalgia e inquietudine. Non ci mira a creare poe che prece s ca , né un canone
rigido , né ci si ispira a norme credute eterne e assolute anzi il criterio di valore è a dato al gusto
dunque è riconosciuto variabile e rela vo. L'iden cazione fra valori classici valori naturali e valori
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razionali porta gli ar s a condividere , almeno nella prima fase , la ba aglia illuminis ca per una
società più libera. Prendere a modello la classicità signi ca in questa fase rifarsi alla Roma
repubblicana mentre successivamente in quella napoleonica il classicismo assumerà come
riferimento la Roma imperiale e preferirà soluzioni meno sobrie, più grandiose e ornamentali. In
Francia in Italia il neoclassicismo entra in crisi fra il 1810 e il 1818. Nasce il roman cismo.
UGO FOSCOLO
Nasce a Zante il 6 Febbraio 1778 da padre medico e madre di origini greche, elemento che
cara erizzerà per sempre la vita dell'autore. Ad un certo punto, il padre muore e la famiglia si divide
e Foscolo si vede costre o ad andare ad abitare dalla zia. In questo contesto entra a far parte del
circolo degli intelle uali e diventa tradu ore. Ad esempio scrive in inglese i qua ro saggi sul
Petrarca. Viene ammesso in pres giosi ambien le erari , come il salo o della moglie del Conte
albrizzi dove conosce Pindemonte.
La prima discesa di Napoleone in Italia accende l'entusiasmo poli co di Foscolo il quale si arruola fra i
cacciatori a cavallo della nuova Repubblica cispadana. Con il tra ato di Campoformio, Napoleone
cede Venezia all'Austria , qui comincia la grande delusione poli ca della vita di Foscolo. Infa si
sposta a Milano dove risiede per alcuni mesi , per poi spostarsi a Bologna e iniziare a lavorare alle
“ul me le ere di Jacopo Or s”. Sempre a Bologna viene pubblicato l'Or s lasciato però incompiuto
da Foscolo e concluso da altri.
Mentre riprende l'a vità militare viene pubblicata l'ode a Luigia Palladicini caduta da cavallo.
La Francia vince a Marengo e si apre dunque un periodo di con nue missioni militari in Toscana dove
ha la possibilità di conoscere Isabella Roncioni. A Milano invece stabilisce una breve ma intensa
relazione con Antonie a Fagnani per la quale scrive l’ode all'amica risanata. Intanto a Milano esce il
primo volume delle ul me le ere di Jacopo Or s la cui edizione de ni va sarà stampata l'anno
seguente, anno in cui morirà il fratello A Venezia, forse suicida.
Tra le varie opere ricordiamo 12 sone e due odi.Importante anche la traduzione della chioma di
Berenice, ossia la versione La na di Catullo dal greco Callimaco. Parte poi per la Francia del nord
poiché Napoleone era pronto ad invadere l'Inghilterra. Qui ha una relazione con So a Hamilton,
de a Fanny. Nella primavera raggiunge a Venezia la madre e la sorella e nell'estate incontra
Pindemonte al quale dedica il poeme o dei sepolcri. Nel 1808 o ene la ca edra come professore di
eloquenza presso l'università di Pavia, che però viene presto soppressa facendogli perdere l'incarico.
Le sue lezioni consistevano in un'orazione inaugurale che prendeva il nome “dell'origine e dell'u cio
della le eratura”. Un nuovo punto di ro ura tra il poeta e il potere napoleonico viene segnato dalla
censura dell'Aiace, la nuova tragedia foscoliana nella quale vengono ravvisa riferimen polemici a
Napoleone. Poi si sposta a Firenze dove conosce Quirina Mocenni, la cosidde a donna gen le che gli
resterà legata per tu a la vita. Sempre a Firenze conosce la contessa d’Albany , la moglie di Al eri.
Scrive un'altra tragedia ossia la “Ricciarda “e lavora al poema “le Grazie”
Dopo la scon a di Napoleone a Lipsia Foscolo riassume il suo posto nell'esercito e comincia a
congiurare con gli inglesi per salvare al Regno l'indipendenza dall'Austria. Prevalendo gli austriaci, ha
un breve periodo di tentennamento che si concluderà con l'esilio.
Le prime tappe dell'esilio toccano la Svizzera e la Germania per poi dirigersi verso l'Inghilterra.
Durante il periodo svizzero Quirina Mocenni acquista la biblioteca del poeta. Durante l'esilio inglese
vengono in luce due aspe della personalità foscoliana ossia la dignità nella vita e il rispe o dei
propri ideali, da un lato mentre dall'altro lato abbiamo la ricerca di lusso ed il temperamento
polemico con la passionalità rovinosa.
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Dal 1816 in poi Foscolo vive de ni vamente a Londra dalla quale si allontanerà di poco per sfuggire
all'assalto dei creditori. Comincia un periodo umiliante e precario nel quale però Foscolo riuscì a
produrre una grande quan tà di scri . In ne muore il 10 se embre 1827.
Perché lo de niamo tra roman cismo e neoclassicismo? Perché an cipa degli aspe ma allo
stesso tempo ne riprende alcuni: per quanto riguarda il neoclassicismo celebra il mito
dell'intelle uale e la lirica si inserisce in un classicismo d'ispirazione greca che celebra la bellezza e
la dignità le eraria ma che non si rifa al manierismo. Tu avia non è un poeta cor giano perché
vuole avere come missione della le eratura una missione paideu ca. È pre-roman co a causa
dell'esperienza reale della sua vita perché era già un modello per i suoi coetanei specialmente in
campo poli co grazie ai suoi ideali e perché incarnava il mito del Risorgimento rispecchiato da un
eroe senza patria ma libero. Il roman cismo di Foscolo si traduce nella dicotomia tra illusione e
passione parole chiavi che passano poi ad un piano tragico, quello della delusione che si risolve in
un radicale pessimismo che vede come unica soluzione il suicidio (vedo in epoca classica era visto
come l'a o eroico per eccellenza a di erenza della concezione cris ana che aboliva il porre ne
alla vita).
LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS
Sono cos tuite da una raccolta ordinata delle le ere indirizzate da Jacopo all'amico Lorenzo Alderani
e all'amata Teresa. La vicenda prende inizio in coincidenza con il tra ato di Campoformio e Jacopo
Or s, animato da ferven ideali patrio ci, si ri ra sui Colli Euganei. Qui si innamora di Teresa ma il
padre di lei intende darla in moglie al mediocre ma ricco Odoardo. Jacopo tenta di dominare la
passione allontanandosi da Teresa e viaggiando a raverso l'Italia. Tra le soste più importan vi sono
quella a Milano dove Jacopo incontra il vecchio Parini e quella Ven miglia dove si svolge una
meditazione pessimis ca sulla storia e sulla società umana. Tornato ai Colli Euganei dopo aver
appreso delle avvenute nozze di Teresa la incontra per un'ul ma volta e le strappa un bacio. Quindi si
pugnala al cuore. La stru ura e mol temi del romanzo rimandano i grandi modelli europei del
romanzo epistolare, dalla nouvelle Heloise di Rousseau al Werther di Goethe ed è possibile
rintracciare numerosi pun di conta o con queste opere a par re dalla trama. Tu avia l'opera di
Foscolo è cara erizzata da una originalità che si fonda innanzitu o sul taglio autobiogra co
dell'Ortles, nel quale Foscolo proie ò il proprio cara ere impetuoso e passionale. Più intensa risulta
l'in uenza del modello eroico alferano. Uguale al rigore dei suoi eroi tragici è il punto di vista di
Jacopo che , incapace di compromessi , è integralmente votato a valori assolu . Nell'ortles ci
sconvolge una strozzatura della cultura illuminis ca perché viene meno ogni ducia posi va nei
valori civili e nella storia , è come se gli ideali stessi della rivoluzione francese fossero già inaridi e
supera . La storia è vissuta quale trionfo della forza e quale mancanza di disegno e di nalità, cioè
come territorio dominato dal caso e dall'irrazionale. Questa forza irrazionale si esprime negli Sta
d'animo eccessivi e nella sensibilità parossis ca che denuncia un sen mento turbato della natura che
mostra l'in usso dell'Ossian e del preroman cismo tedesco.
Il tema del sacri cio si a da a solidi riferimen scri urali: la morte di Jacopo viene ad assumere i
connota cristologici del sacri cio di redenzione. Tu avia si tra a di un sacri cio di dubbia e cacia
perché ormai viene meno la possibilità stessa di un risca o.
le illusioni presen nel romanzo sono due, ossia l'amore e la poesia. Alla prima corrisponde il
personaggio di Teresa mentre alla seconda spe erebbe il compito di uni care i contras interiori del
sogge o e di puri carle le passioni. D'altra parte il tenta vo della poesia è per Jacopo un tenta vo
mancato perché egli deve prendere a o dell'impossibilità di a darsi al risca o o anche solo alla
consolazione dell'arte. Una possibilità di equilibrio è indicata nella gura di Lorenzo alderani che è un
possibile alter ego del poeta. Nel distacco di Lorenzo parla il distacco autoironico.
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ODI E SONETTI
Il canzoniere di Foscolo è formato da 12 sone e due odi. Al 1798 risalirebbe la stampa dei primi 7
sone ma bisogna a endere l'o obre del 1802 per l'edizione u ciale di 8 sone e della lode a
Luigia pallavicini caduta da cavallo. Nella primavera dell'anno seguente ques tes sono ripubblica
a Milano con l'aggiunta di tre nuovi sone , tra cui ricordiamo alla sera, a Giacinto e alla musa. Viene
pubblicata anche l'ode all'amica risanata. Successivamente uscirà un nuovo sone o noto con il tolo
in morte del fratello Giovanni. Le due odi corrispondono a fasi diverse dell'esperienza poe ca
foscoliana. La più an ca dedicata a Luigia si ricollega al gusto galante del 700 arcadico, tras gurando
in un'ideale di pura bellezza la des nataria. Più intense e personale è invece l’ode all'amica risanata
composta per Antonie a fagnani. Qui la bellezza della donna sprigiona un inde nibile turbamento
sensuale. Si percepisce bene l'esistenza di una realtà, fa a dei ves e delle azioni dell'amata e si
percepisce la qualità e la necessità. Le cose sono quasi sospese nel nulla, i ges sono rallenta , e
tu o frammentato so o lo sguardo dell'osservatore. Tu o corrisponde a una coerente nalità
complessiva che assegna il signi cato della scri ura non alla rappresentazione realis ca delle cose
ma al canto stesso del poeta. Alla bellezza della donna corrisponde la bellezza della poesia. Se per le
odi risulta decisiva la lezione mariniana, per i sone è Al eri a fungere da modello. I primo temi
tra a dagli 8 sone sono vari e vanno dal mo vo amoroso alle tema che poli co culturali.
Mostrano il meccanismo della psicologia foscoliana e della sua vocazione poe ca entrambi colloca
so o l'insegna della tensione del con i o. Dall'incontro di questa tensione con una sincera
intenzione civile nasceranno i sepolcri e dalla sua sublimazione deriveranno le grazie.
LE GRAZIE
Nel 1803, Foscolo inserì nel commento alla Chioma di Berenice, trado a dal la no di Catullo, alcuni
frammen di un poeta greco, in realtà composto dal poeta stesso, de nito an co inno alle Grazie.
Questa è l’idea iniziale di Ugo Foscolo che lo porterà a comporre il carme Le Grazie, a cui egli lavorò
per tu o il resto della vita. L’opera, rimasta incompiuta, fu pubblicata postuma, la prima volta nel
1848. Essa è divisa in tre par dedicate a Venere, a Vesta e a Pallade, rispe vamente dee della
bellezza, della virtù e dell’intelligenza. Dopo l’invocazione alle Grazie, ritenute divinità intermedie tra
cielo e terra , il cui compito è placare l’uomo dagli is n bes ali e violen , il poeta si so erma a
descrivere la loro nascita che avviene emergendo con Venere dalle acque del mare Egeo. Questo
provocò commozione nel genere umano il quale solo allora si aprì alla luce della civiltà. Nel secondo
inno, il poeta immagina di accompagnare verso l’altare delle tre Grazie tre bellissime donne che
incarnano i doni che le Grazie elargiscono agli esseri umani. La prima, con l’aiuto dell’arpa intona un
inno all’armonia che regge il mondo; la seconda porta all’altare un favo che rappresenta i doni della
poesia e l’eloquenza des na alla Grecia e quindi per passare in Italia; la terza esprime con la danza
l’armonia delle forme. Nel terzo inno, lo scri ore immagina che le Grazie, preoccupate per la violenza
delle passioni del genere umano che me e in forse i loro doni, trovano protezione presso Pallade che
le guida verso l’isola lontana di Atlan de, dove gli uomini non potranno mai arrivare ed in cui essa è
solita rifugiarsi quando gli uomini si dedicano alla guerra. In questa isola, Pallade fa tessere un velo
che ra gura ciò che esiste di più prezioso nella vita dell’uomo: la giovinezza, l’amore coniugale, la
compassione, l’ospitalità e l’amore materno. Prote e da questo velo, le Grazie possono così ritornare
in mezzo agli uomini per di ondere di nuovo i loro doni sulla terra. Il poeta chiude il carme con la
promessa di rinnovare un sacro rito tu gli anni, con l’arrivo del mese di aprile
Le Grazie sono dee intermedie tra cielo e terra, il cui compito era quello di far suscitare negli uomini i
sen men più puri a raverso il senso della bellezza facendo loro superare la bes alità che è nella
loro natura originaria portandoli alla civiltà (cultura neoclassica).
Il poema è incentrato sull’idea della bellezza e dell’armonia. Nel verso vi è la ricerca dell’Arcana
armoniosa melodia pi rice della bellezza; la ricerca dell’armoniosità musicale unita ad una grande
forza di sugges one visiva (melodia pi rice) fa del poema una poesia allegorica.
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Le Grazie non sono un’evasione dalla realtà e dalla storia. Vi a orano, infa , rimandi alla realtà
a uale e l’idoleggiamento della bellezza non è altro che una cri ca implicita al presente esprimendo
l’esigenza di un ordine più umano, dominato da sen men più mi , quali la pietà e la compassione.
Foscolo è convinto della funzione civilizzatrice della poesia e delle ar .
Le tendenze neo-classicis che e roman che in Foscolo non sono contraddi orie , ma scaturiscono da
una stessa radice e sono complementari tra loro. La radice comune è il rapporto con il “reo tempo” e
la situazione convulsa dell’Italia napoleonica. Le tendenze roman che sono l’espressione dire a della
delusione storica, dei traumi, mentre quelle neoclassiche sono il tenta vo di opporre ad essi un
mondo alterna vo di equilibrio, bellezza e armonia.
I SEPOLCRI
L'occasione del carme è l'edi o di Saint cloud con il quale si decideva non solo di seppellire i mor al
di fuori della ci à per ques one di igiene ma si stabiliva anche di rendere anonime le tombe. I
sepolcri in realtà nascono per sugges one della discussione avuta con pindemonte e con albrizzi.
Ques ul mi due si erano lamenta della eccessiva severità della legislazione francese accusandola
di non tenere conto dell'aspe o umano mentre Foscolo aveva ri utato la loro posizione per ragioni
poli che e loso che e per simpa a verso la cultura rivoluzionaria. Aveva liquidato i loro parere
come una religiosa supers zione ma adesso intende rivalutare questa cosa. Egli dunque si pente e
scrivendo i sepolcri dichiara di ritra are quell'a eggiamento e di fare il suo contraddi ore il
des natario dell'opera. È scri o in endecasillabi sciol che sono il metro per eccellenza. È presente
un par colare gusto per i can di ossian di Thomas grey.
Essi sono suddivisi in qua ro par tema che e inizialmente ebbero un grande successo ma poco
dopo furono cri ca a causa dell'oscurità del testo: non c'è una vera e propria ispirazione un carme
unico , bensì una serie di quadri che ri e ono la giustapposizione fra ombre e luci. Diventano quasi
una ques one civile, perché una volta cadute le certezze che può rela vamente conferire la religione
(vita dopo la morte), per ragioni della propria esistenza sono da ricercarsi durante l'esperienza
terrena e sopra u o nei valori che sopravvivono alle singole esistenze dell'individuo. In realtà i
sepolcri sono per gli uomini illustri, coloro che sono degni di essere ricorda e le sepolture servono
più ai vivi che ai defun stessi. Allo stesso modo, ancora più forte la poesia che riesce a celebrare
anche a distanza di anni gli ideali della libertà o della patria. Difa il carme si chiude con Omero che
incontra Ele ra, la ninfa appartenente alla s rpe dei troiani, episodio che celebra gli ideali della
poesia me endo al centro l'incorru bile e devo ssimo poeta , ma allo stesso tempo celebra non
solo i vincitori ma anche i vin come E ore, eroe della patria.
I sepolcri sono una poesia lirica perché l'io passa in secondo piano e si dà spazio agli ideali di una
colle vità. La poesia lirica greca nasceva come recita va accompagnata dalla lira, e dunque
esprimeva la colle vità e non le emozioni del poeta.
Nel carme viene so olineato il valore del simbolo e la ambivalenza seman ca delle parole: c'è un
gioco di an tesi tra sole e ombra che rispecchiano la vita e la morte e proprio per questo mo vo che
venne accusato di oscurità e di voli pindarici. I sepolcri sono cos tui da 295 endecasillabi sciol e la
prima parte delle qua ro a ronta il tema dell'u lità delle tombe da un punto di vista materialis co.
Ma c'è anche un senso legato alla dimensione sociale dell'uomo è garan to per l'is nto dei supers
che lo piangono e lo ricordano restando in conta o con lui e prolungandone la vita a raverso la
memoria. La morte però non è uguale per tu e non rende tu uguali ed è dunque ingiusta la
nuova legge perché è una vergogna che un esempio di virtù come lo stesso Parini non abbia avuto
una sepoltura adeguata e già ce ne una fossa comune mescolato alle ossa di un ladro o di un
assassino. Nella seconda parte viene stabilito un nesso inscindibile tra civiltà e cura dei mor e
Foscolo adduce esempi contrappos : da un lato è condannato il modello ca olico medievale e
contro-riformis co che presenta la morte in modo angoscioso mentre dall'altro egli privilegia il
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modello an co delle civiltà classiche in cui il legame tra vivi e mor è garan to dal modo di
colloquiare con gli es n . Si tra a appunto di un'illusione ma non è una un'illusione bene ca e
posi va.Nella terza parte è ripreso il rapporto tra signi cato privato e signi cato pubblico della
morte.Le tombe dei grandi comunicano ai virtuosi il loro esempio e li s molano a proseguirne
l'opera. È l'esempio Della Chiesa di Santa Croce a Firenze dove furono sepol Machiavelli
Michelangelo e Galilei. Nella quarta parte c'è l'introduzione di un esempio tra o dal mondo classico
perché secondo la leggenda il mare avrebbe deposto sulla tomba del valoroso Aiace le armi di Achille
che Ulisse aveva o enuto in eredità con inganno spingendo Aiace al suicidio. Ciò serve a ri e ere sul
valore morale della morte che compensa le ingius zie della vita riconoscendo i meri dei virtuosi e
garantendo loro la gloria meritata. Perché ciò possa avvenire è necessario che qualcuno si dedichi a
onorare la memoria dei grandi e se le tombe sono un simbolo di civiltà in quanto segni di con nuità e
di durata, la poesia ha la medesima funzione ma si rivela capace di esercitarla al di là dei limi
materiali. In questo contesto Foscolo introduce un riferimento al mondo classico che riguarda le
vicende di Troia con E ore, il più sfortunato e generoso degli eroi troiani che diventa modello
immortale di lealtà e virtù
ROMANTICISMO
La caduta di Napoleone, il congresso di Vienna, la restaurazione sembrano me ere ne al periodo di
agitazione che si era aperto con la rivoluzione francese, ma i mo per l'indipendenza riesplodono a
par re dagli anni 20, culminano nelle rivoluzioni liberali del 48 e in Italia si prolungano no al 61.
Questo è il periodo del roman cismo ossia movimento culturale e ar s co che nasce in Germania e
poi si di onde in tu a Europa. Il roman cismo contrappone all'equilibrio del neoclassicismo una
sensibilità fondata sul sen mento e sulla passione. Esso respinge il razionalismo e il cosmopoli smo
per esaltare la religione, i valori nazionali e la storia dei popoli. Il Congresso di Vienna da inizio all'età
della restaurazione, dunque viene restaurata la situazione poli ca precedente alla rivoluzione
francese. Questa situazione di immobilità veniva a urtare anche le esigenze innovatrici. L'età della
restaurazione è dunque anche quella dei movimen di indipendenza e delle rivoluzioni liberali e
democra che che culminano nei grandi mo del 48,49. La contraddizione fra borghesia e nobiltà
diventa sempre più acuta insieme a quella fra capitalis e proletariato e sul piano poli co tra
borghesia e lavoratori. Il termine roman cismo era già stato usato da Rousseau in accezione non più
nega va come veniva precedentemente u lizzato per indicare il mondo falso e ar cioso dei
romanzi cavallereschi medievali ma posi va a signi care l'indis nto rapporto fra paesaggio e sta
d'animo malinconici. Venne riproposto alla ne del 700 per indicare il nuovo movimento culturale e
ar s co che stava nascendo in Germania. La parola va usata da Schlegel e poi dal gruppo di Jena. Il
nuovo movimento si presentava con una forte iden tà an comunista e an classicista. Sul piano
loso co opponeva al sensismo l'idealismo mentre su quello religioso proponeva il ritorno al
cris anesimo e sul piano poli co respingeva il cosmopoli smo per porre in primo piano i valori
nazionali. Sul piano ar s co contrapponeva all'equilibrio del classicismo e del neoclassicismo una
nuova sensibilità volta a valorizzare i sen men . Fra queste contraddizioni acquista rilievo quella fra
classicismo e roman cismo il primo cara erizzato dall'armonia il secondo della disarmonia dalla
malinconia e dal sen mento di vuoto che viene espresso in tedesco dalla parola Sehnsucht.
La nascita del roman cismo può essere ssata nel 1798 quando in Germania viene pubblicata la
rivista Athenaeum mentre in Inghilterra vengono pubblicate le ballate liriche di Coleridge e
Wordsworth la cui prefazione è un vero e proprio manifesto del roman cismo inglese. Con il
roman cismo muta anche la gura dell'intelle uale che si pone in con i o con la realtà circostante
egli è spesso un intelle uale patriota in lo a per la libertà oppure un intelle uale escluso che vive un
senso di estraneità. In ogni caso ha di solito un'estrazione borghese che produce opere di ingegno
che si rivolgono a una vasta opinione pubblica. In Italia i roman ci furono liberali e democra ci.
Tu avia l'opposizione tra classicis e roman ci non sempre corrisponde alla contrapposizione fra
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reazionari o austriacan e liberali o patrio . Le generazioni le erarie che si a ermano sono
cara erizzate dall'intreccio di tendenze poli che risorgimentali e roman che, si può dunque parlare
di cultura roman co-risorgimentale.Il roman cismo è un grande movimento culturale che nasce in
Germania e si di onde in tu a Europa , l’immaginario del roman cismo nasce da una scissione
poiché da un lato c'è l'individuo con le sue grandi passioni , dall’altro la società ; da un lato abbiamo
la natura e la poesia dall'altro il mondo delle macchine e dell'economia, da un lato l'ideale dall'altro
ideale . Da qui emergono i sen men assolu e irrazionali e un'ansia di in nito. Il termine è
documentato per la prima volta in inglese : l’agge vo roman c è usato già nel 600 per indicare in
senso spregia vo la materia avventurosa e amorosa degli an chi romani romances , ossia i romanzi
cavallereschi. Nel 700 perde questa accezione nega va e indica il gusto per l'evasione fantas ca dal
reale. Il termine inglese fu poi trado o in francese con pi oresque e romanesque in seguito con
Roma an que per so olineare sopra u o il rapporto sen mentale con la natura e il paesaggio. Il
roman cismo a onda le sue radici nei cambiamen sociali ad esempio l'esportazione della
rivoluzione industriale dall'Inghilterra , la di usione della ferrovia , la borghesizzazione del lavoro
intelle uale cambiano in modo sostanziale la qualità della vita dell'uomo comune degli intelle uali e
degli ar s . I giornali ogni giorno cominciano a portare le no zie da tu o il mondo e la cultura
occidentale allarga i suoi con ni . Come reazione si ha una ricerca dell'in nito o dell'assoluto nonché
una rivalutazione dell'irrazionale, del mondo della natura, del senso del mistero, dei sen men , della
fede religiosa. In campo scien co comincia a crollare la concezione del mondo legata alla sica di
Newton e si di onde invece una visione organicis ca cioè la natura viene considerata come un
organismo vivente , dotata di una misteriosa forza magica. Michael Faraday me e in discussione la
geometria euclidea e importa una modi cazione del conce o di tempo e di spazio che considerano
natura come spirito e come assoluto. Queste sono posizioni loso che furono elaborate sopra u o
dal tedesco Schelling. Da un lato la natura viene antropomor zzata mentre dall'altro l'uomo viene
esaltato nei suoi aspe naturali di spontaneità e di crea vità. Insomma lo spazio e il tempo vengono
sogge vizza si e umanizza . La reazione alla borghesizzazione del mondo assume la forma di un
con i o ossia la profondità dell'anima viene contrapposta alla realtà sociale e materiale e il
sen mento di sehnsucht produce inquietudine e da questo deriva anche la centralità dei temi della
morte , della no e e del sogno poiché l'ar sta avverte intorno a sé un senso di vuoto e cerca
conforto nel paesaggio vissuto come un doppio dell'anima. Altre volte avverte intorno a se l'os lità
della natura e la ro ura con il mondo produce un forte individualismo che si trasforma in un
ribellismo o tanismo. Nascono i temi del disincanto, della ne della bellezza, della morte dell'arte. Il
forte sen re diventa nell'ar sta roman co lo strumento di conoscenza di se stesso e del mondo. Per
quanto riguarda l'amore roman co esso è una passione assoluta che sconvolge la morale e incarna il
con i o tra le aspirazioni ideali dell'individuo e la società degli a ari. L'amore travolgente dà senso
all'esistenza ma è des nato a nire tragicamente. Cambia anche il modo di intendere i conce di
storia e di nazione. Mentre gli illuminis vedevano la storia come un progresso discon nuo pieno di
errori dovu al prevalere dell'ignoranza , i roman ci vedono la storia come la realizzazione
progressiva dello spirito nazionale dei popoli. Domina una concezione o mis ca della storia come
mutamento secondo un percorso che va dalla schiavitù alla libertà. Alla concezione cosmopolita si
contrappone la valorizzazione delle radici storiche e culturale della nazione , poiché si promuove il
concreto processo di indipendenza degli Sta ancora sogge al controllo straniero. Si di onde un
interesse per il medioevo.
ALESSANDRO MANZONI
Nasce il 7 marzo 1785 a Milano da Giulia Beccaria e Giovanni Verri anche se in realtà qui si apre una
ques one non indi erente riguardo il padre biologico che all'inizio si pensava essere il Conte Pietro
Manzoni che aveva da poco sposato Giulia Beccaria. il matrimonio però durò poco e i due si
separarono e inseguito Giulia andò a vivere a Londra e poi a Parigi insieme a Carlo imbona .
L'assenza della madre e il cara ere molto chiuso del Conte Manzoni contribuirono a rendere di cile
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l'infanzia di Alessandro e in uirono molto sull'idea che l'autore elaborò in seguito riguardo la
provvidenza e riguardo la necessaria so erenza che ognuno deve sopportare per poi godere
maggiormente della felicità. Egli trascorse parecchi anni nei collegi dei padri somaschi e dei barnabi
per poi vivere nella casa paterna diventando sempre più inso erente nei confron del padre che gli
imponeva un'educazione repressiva. inizialmente si avvicinò alle posizioni giacobine in poli ca e
neoclassiche in le eratura. successivamente conobbe intelle uali liberali che lo indussero a superare
il giacobinismo ed avvicinarsi alle idee liberali. nel 1805 Manzoni si reca a Parigi presso la madre alla
morte di Carlo imbona . In questo momento scrive il componimento poe co della sua prima
giovinezza (appunto in morte di Carlo imbona ) in cui mostra chiaramente di voler riprendere la
lezione di Parini e dell'illuminismo lombardo. Questo componimento poe co è un elogio funebre
fortemente in uenzato dalla poesia sepolcrale britannica, genere le erario che in uenza tu a
l'Europa illuminista. Tu avia la presenza del personaggio morto che parla e che appare in sogno sono
elemen che rimandano inevitabilmente al roman cismo. È qui che per la prima volta Manzoni
introduce l'elemento innova vo del roman cismo, in uenzato dallo sturm und drang tedesco
secondo il quale la poesia non deve essere la copia sterile di un classico ma deve nascere da un
sen mento e ispirarsi al vero.
Il periodo trascorso a Parigi è decisivo poiché egli frequenta gli ul mi ideologi illuminis tra cui
Fauriel il quale partecipò alla rivoluzione , assumendo posizioni an napoleoniche. Egli era
par colarmente aperto alle nuove idee roman che che giungevano dalla Germania e fu per Manzoni
un tramite prezioso che agevolò il passaggio dall'illuminismo al roman cismo. Ma quali sono le
mo vazioni dell'autore che lo spingono ad aderire al roman cismo? Egli pensava che bisognasse
rinnovare la tradizione le eraria italiana che era stre amente collegata ad un'innovazione
patrio ca in campo poli co. C'era la necessità di libertà e cambiamento.
Tu avia si apre un periodo accompagnato dalle prime manifestazioni di disturbi come l'agorafobia.
Nello stesso periodo conosce Enriche a Blondel (era calvinista)e durante la festa parigina per il
matrimonio di Napoleone con Maria Luigia d'Austria ebbe un nuovo episodio di ansia provocato
dallo smarrimento della giovane moglie e, ritrovandola miracolosamente nella chiesa di San Rocco,
decide insieme a lei di aderire al ca olicesimo dopo un periodo di frequentazione di ambien vicini
al giansenismo.
In seguito alla conversione e durante il ritorno a Milano egli scrive la Pentecoste e gli inni sacri. La
Pentecoste rappresenta un proge o ar s co molto innova vo che tra a dell'universalismo tra gli
uomini. Il messaggio è l'uguaglianza delle religioni che egli cerca di inviare incrociando poesia e
preghiera in, appunto, una poesia corale.
Gli inni sacri nascono da una volontà di rinnovamento tema co e linguis co. Ponendosi dal punto di
vista della comunità dei fedeli , egli può tendere a una poesia che non sia più espressione solo dell'io
e che non si rivolga più a pochi capaci di intendere, i riferimen mitologici cari alla poesia
classicis ca ed i mi della fede ca olica possono infa cos tuire una sorta di epica colle va e da un
lato l'autore può manifestare il proprio entusiasmo religioso di neo ta mentre dall'altro può restare
lontano da ogni lirismo sogge vis co e radicarsi nella cultura del popolo cris ano limitandosi a
fornirle una voce quasi impersonale ogge va. Questo proge o si scontra però con gravi di coltà
d'ordine linguis co e le erario e solo con la Pentecoste sarà raggiunto un pieno equilibrio linguis co
e s lis co.Si apre un decennio molto orente per la sua produzione le eraria incen vata anche dalla
eredità che gli era stata lasciata dal padre, al cui funerale né lui né Enriche a si erano presenta , e da
Carlo imbona , eredità che gli permise di vivere senza problemi economici nel contesto dei primi
manifes roman ci , come” il conciliatore” di Carlo porta, nella cui casa si riunivano roman ci come
Berchet.
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In questo clima nascono le due tragedie. La prima è il Conte di Carmagnola che è una riproposizione
della poe ca di Aristotele nella quale Manzoni so olinea la semnotes ma ribalta le tre leggi dello
spazio, del tempo e dell'azione. Egli le ri uta poiché si schiera a favore della natura sogge va,
dell'ispirazione ar s ca ed è in questo contesto che nasce il rapporto tra verità e scopo morale:
nessuno nega che le stru ure e le regole della tragedia greca siano perfe e ma l'autore suggerisce di
seguirle senza riproporle sterilmente ma con uno scopo paideu co.
La seconda tragedia è l’Adelchi. nell’Adelchi c'è un'allusione alla storia longobarda e l'espediente è lo
stesso dei promessi sposi: il des no dei la ni è segnato poiché essi sono so omessi ai Longobardi e
non gli resta che aspe are la libertà che gli verrà rivendicata dai franchi. La chiave di le ura
ovviamente ci suggerisce di interpretare i la ni come gli italiani che sono so omessi e i Longobardi
come gli austriaci che sono i dominatori. In questo contesto non c'è spazio per i franchi poiché
secondo Manzoni il popolo italiano deve essere in grado di aiutarsi da solo e seguire gli ideali di
libertà e indipendenza.
Abbiamo poi due odi : marzo 1821 e il 5 maggio ; è di fondamentale importanza la le era a
Monsieur CHAUVET e la le era a Cesare D'Azeglio sul roman cismo, dove ribadisce il suo ri uto per
l’imitazione dei classici, l'importanza della mitologia e l'abbandono dell'unità aristotelica. Sappiamo
che nella sua recensione, Victor Chauvet aveva cri cato l’autore per il mancato rispe o dell'unità di
tempo e di luogo. Nella prefazione del Conte di Carmagnola, Manzoni sos ene innanzitu o che
l'unità d'azione è indipendente dalle altre due unità cioè, il poeta tragico cerca di cogliere tra gli
avvenimen i rappor di causa ed e e o che danno coerenza e unità all'azione, ma quando poi si
ispira alla storia non può limitarsi ad un solo luogo e a 24 ore di tempo. Poi passa a considerare il
rapporto fra storia e invenzione, poiché lo scri ore non deve inventare ma a enersi ai fa che sono
accadu e poi ricostruire quegli aspe della storia che restano fuori dal lavoro storiogra co e cioè i
sen men . Dunque per l’autore la le eratura integra e completa la storia senza venir meno al
rispe o della realtà, evitando il rischio del falso o del romanzesco.
Tra le altre opere ricordiamo la prima redazione dei promessi sposi che si in tolava fermo e Lucia con
la rela va appendice storica sulla colonna infame. La seconda redazione dei promessi sposi prende
nalmente il nome a uale. Nell'ul ma redazione imposta nalmente la ques one della lingua poiché
nelle prime due redazioni si era servito soltanto del la no e del francese mentre nell'ul ma si serve
nalmente del toscano parlato.
Nell'ul ma fase della sua vita Manzoni si convince dell'impossibilità di conciliare invenzione e storia e
i suoi interessi tendono a diventare di po linguis co e loso co. Infa si reca a Firenze per
impossessarsi del toscano vivo ossia l'unica lingua d'uso che fosse comprensibile in tu a Italia.
Subisce numerosi lu tra cui i gli e la moglie e il carissimo amico Fauriel. Muore nel 1873 a Milano.
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