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terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e

il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
:
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
:
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
:
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una taleCquestione risultaB essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzioneOverso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
O
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
A
di studiare il tipo di moto una volta che ne sianoAnoti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
B situazione che può verificarsi anche quando sul
situazione in cui il moto è assente,
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.O
O
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
A
A
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere
B molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero B punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre B spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e delOpavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
A vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
carattere
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non
B
assoluto. Una
O
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
P
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
diAstudiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
C
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
C
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
D
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo.OSi basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
P
velocità e accelerazione.B Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
A
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
C
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabiliD errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
O
In base a queste considerazioni, un’automobile
P in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiutaT ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. C Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale
A è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione
D dell’oggetto inC moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
D C
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori. B
B A
A
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità
A e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
C
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile
A nella realtà di ogni giorno,
C conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
A B
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. C Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
A è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
quale
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
G
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si Asceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
F
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
H
C
La dinamica amplia l’orizzonte Be seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti
E D di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivoAlo studio delleFcondizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
H
C cinematica tratta lo studio e la rappresentazione
La
B
dello spostamento in funzione
G
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
D
circonferenza percorso. E
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
N

terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
M G
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. A Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente F semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui siHsceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
C B
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore
L relativo e nonE assoluto.
D Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
A
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
b
La cinematica tratta lo studio e lacrappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
Ccirconferenza percorso.a B
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due A casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
b
alla terna xyz equivale a dire che, c
stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
H
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda
C a B questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
A cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
La
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione.B Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare
C la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattereb vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare a due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, O in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla
A terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
c
B
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso leAcause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
b di moto una voltacche ne siano noti i valori.
di studiare il tipo
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
H
C
situazione in cui il moto è assente,
a B che può verificarsi anche quando sul
situazione
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
C
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigueb e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
a
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
qualeA è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
c
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
B
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
C
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
b
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
a
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
A
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui cil moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
B
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la C'''
posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
C''
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
C
la posizione C'
dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
a
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
c
A
diventano fondamentali i concettiBdi forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente
A più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
b lo studio e lacrappresentazione dello spostamento in funzione
La cinematica tratta
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
H l’angolo al centro corrispondente all’arco di
velocità e accelerazione. Per
C a
circonferenza percorso. B
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il D moto non è avvenuto a velocità C
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,

A H B
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurreCi concetti fondamentali riguardanti il moto, si
D qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
vogliono
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
O
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
A
alquanto B
delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
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In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
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terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
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pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
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( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
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la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
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evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
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di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
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Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
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pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
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In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
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media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
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terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
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carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
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( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
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la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
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evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
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Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
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pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
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media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
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( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
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la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
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Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
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In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
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terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
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La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
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la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
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La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
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corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
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La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
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velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
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Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
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pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
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In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
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costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
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la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
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Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
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pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
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In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
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terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
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carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
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alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
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la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
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evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
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La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
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Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
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In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
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terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
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alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
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La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
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la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
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di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
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concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
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Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
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In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
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La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
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Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
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In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
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carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
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alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
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la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
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La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
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concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
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In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
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costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
P
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata xdai tre B spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue x e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
A
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare O due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistemaCdi riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
( x , y , z ) , queste mutano col tempo.
La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
introdurre un sistema di riferimento rispetto al quale definire, istante dopo istante,
la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
O
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
r
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica trattaHlo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
A tempo. Si basa sui concetti intuitivi
del B (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,
terna di assi considerare la coordinata sulla retta lungo cui avviene lo spostamento, e
il moto circolare individuata dai tre spigoli che sono la mutua intersezione di due
pareti contigue e del pavimento. Dire c sua natura, la rappresentazione del moto ha
carattere vettoriale, ma, per introdurre i concetti fondamentali riguardanti il moto, si
vogliono qui analizzare due casi relativamente semplici: il moto rettilineo, per il
quale è sufficiente, in cui si sceglie come coordinata he il punto A si muove rispetto
alla terna xyz equivale a dire che, stabilita la posizione di A tramite le sue coordinate
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La dinamica amplia l’orizzonte e seconda questione riguarda la necessità di
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la posizione dell’oggetto in moto. Viene da se che una tale questione risulta essere
alquanto delicata perché l’esperienza dimostra che il concetto di moto ha un
evidente valore relativo e non assoluto. Una
sposta l’attenzione verso le cause che determinano il movimento: in tale contesto
diventano fondamentali i concetti di forza e di massa e in funzione di questi si cerca
di studiare il tipo di moto una volta che ne siano noti i valori.
La statica ha come obiettivo lo studio delle condizioni di equilibrio di un corpo. È la
situazione in cui il moto è assente, situazione che può verificarsi anche quando sul
corpo agiscono contemporaneamente più forze. In tale contesto si introduce anche il
concetto di momento di una forza rispetto a un punto.
La cinematica tratta lo studio e la rappresentazione dello spostamento in funzione
del tempo. Si basa sui concetti intuitivi (definiti senza ricorrere a principi fisici) di
velocità e accelerazione. Per l’angolo al centro corrispondente all’arco di
circonferenza percorso.
Nell’affrontare lo studio del moto risultano di importanza fondamentale i punti che
rispetto a questa distanza la terra e il sole possono essere considerati come punti
materiali: in effetti si possono ottenere molte informazioni sul moto del sole e dei
pianeti, senza apprezzabili errori, trattando questi oggetti come fossero punti
materiali.
In base a queste considerazioni, un’automobile in movimento sulla strada, un aereo
in volo, un s tante che ci sta sfuggendo: se il moto non è avvenuto a velocità
costante, come è molto probabile nella realtà di ogni giorno, conoscere la velocità
media non ci aiuta ad ottenere il valore della velocità in un istante qualsiasi. Non
possiamo infatti sua natura, la rappresentazione del moto ha carattere vettoriale, ma,

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