All'interno della fibra muscolare l'acido lattico si dissocia in: ione lattato e ione idrogeno
Atleti molto resistenti sono in grado di correre una maratona ad una velocità media che si
colloca tra: l'80 e l'85% della VAM individuale
Attraverso la VAM si possono prevedere le prestazioni raggiunte nella corsa (mezzofondo e
fondo) con un margine di errore di: ± 5-7%
Attreverso un allenamento di fartlek si sviluppa: la resistenza e la potenza aerobica massima
Con l'introduzione delle soglie metaboliche è emerso il concetto di: profilo di intensità
Con soggetti giovani il guadagno in VO2max è maggiormente in funzione di: intensità
dell'allenamento
Cosa si intende per potenza aerobica: quantità di lavoro aerobico effettuabile nell'unità di tempo
Differenti studi (p.e. McArdle,1996) hanno mostrato che la soglia anaerobica in soggetti allenati
si colloca tra: l'80-90% della FCmax
dolori muscolari tardivi susseguenti ad esercizi pliometrici sono dovuti a: microlesioni del tessuto
connettivo muscolare e tendineo
Dove si è avuta la prima testimonianza storica del monitoraggio dell'allenamento: finlandia
Durante l'allenamento in ambienti freddi la frequenza cardiaca: sottostimerà l'intensità
dell'esercizio
Esercizi continui, svolti ad una intensità pari all'80% della VAM, consentono di migliorare: la
resistenza aerobica e la potenza aerobica
Esistono atleti d'élite in sport di resistenza che possiedono bassi valori di VO2max:pochissimi
Gli "allenamenti indice" dipendono dalla: vento, temperatura, umidità, superficie di corsa
Gli esercizi che consentono di migliorare la potenza aerobica generalmente hanno una durata
compresa tra:3-10 minuti
I cardiofrequenzimetri sono validi se: basati sul principio dell'elettrodo toracico
I crampi sono provocati da: una ipereccitabilità muscolare
I dati della letteratura hanno mostrato una correlazione molto grande tra la velocità di corsa
misurata con il test Mognoni e quella misurata con il test: OBLA
I dati della ricerca indicano che la frequenza ottimale di allenamento è: 3-5 giorni a settimana
I dolori muscolari successivi ad una ripresa dell'allenamento o ad esercizi intensi e non abituali
sono dovuti a: microlesioni muscolari e perimuscolari
I soggetti non allenati alla resistenza, generalmente possono realizzare un carico di allenamento
senza un incremento di lattato ematico pari al: 70% del VO2max individuale
I test di soglia (aerobica e anaerobica) vengono considerati come test di: capacità aerobica
I tre grandi fattori di rischio associati alla malattia coronarica sono: fumo di tabacco, ipertensione,
colesterolo ematico
Il Bas test (Bisciotti, Arcelli, Sagnol, 2000) consente di conoscere: la velocità alla soglia
anaerobica
Il carico di allenamento si misura come: volume x intensità
Il costo energetico della corsa (Cr) corrisponde al rapporto tra: consumo di ossigeno netto e
velocità di corsa
Il mezzo di allenamento chiamato long slow distance (LSD) è essenziale per gli atleti che
gareggiano in corse di: maratona e ultramaratona
Il valore vero di una misura, definito gold standard, si utilizza per: validare un test indiretto
Il volume telediastolico di norma dopo un periodo di allenamento: aumenta
In condizioni di disidratazione la frequenza cardiaca diventa: inaffidabile per monitorare il carico di
allenamento
In media le donne hanno valori di VO2max: il 15% inferiore a quello degli uomini
In soggetti adulti non agonisti è opportuno sviluppare il wellness attraverso il miglioramento
della: resistenza aerobica
In soggetti di media età ed anziani quale soglia di allenamento viene considerata sicura per la
salute ed efficace: 40% della FCR
In un esercizio intermittente la ricerca della durata minima del recupero ha come obiettivo:
l'aumento del massimo consumo di ossigeno
In un soggetto non allenato il volume sistolico in riposo è: 50-70ml
In un test a carichi crescenti (Heck, 1985) con step di durata pari a 3,5 minuti, una pausa tra gli
step di 1,5 minuti determina: una sovrastima della velocità alla soglia anaerobica
In un test ad onda quadra: l'intensità dell'esercizio non varia dall'inizio alla fine di ogni frazione
In un test incrementale, svolto per la determinazione della soglia anaerobica (cinetica del
lattato), ed eseguito dopo allenamento intensivo di corsa prolungata (durata > 60 minuti) e
recupero incompleto (riposo di 12-24 ore), si determina: un aumento della soglia anaerobica
In un test incrementale, svolto per la determinazione della soglia anaerobica (cinetica del
lattato), ed eseguito dopo una dieta povera di carboidrati, generalmente si verifica: uno
spostamento a destra della curva lattato-prestazione
In un test per la determinazione della cinetica del lattato, ad intensità progressivamente
crescente, con il miglioramento della resistenza aerobica si verifica: un ritardo nell'aumento del
lattato
La bradicardia che si verifica durante esercizio submassimale può essere favorevolmente
indotta: dalla durata e frequenza dell'allenamento
La conoscenza della velocità aerobica massima (VAM) è utile per: programmare l'intensità di corsa
e prevedere i risultati nelle gare di mezzofondo e fondo
La deriva cardiovascolare determina un: aumento della frequenza cardica
La differenza principale tra lo Yo-Yo Intermittent Recovery Test Level 1 e 2 risiede nella grado di
sollecitazione del sistema energetico: anaerobico alattacido e lattacido
Nel test di Mader et al. (1976) la durata del carico di lavoro non deve essere inferiore a: 4 minuti
Nel test TUB2 (Cazorla 1992) le fasi di corsa sono separate da fasi di recupero della durata di: un
minuto
Nella scala di valutazione del livello di resistenza di Perronnet e Thibault (1984), un valore di -4
definisce un livello di resistenza: molto elevata
Nell'equazione di Perronnet e Thibault (1984), utilizzata per calcolare l'indice di resistenza
aerobica, il tempo in ascissa è espresso su: scala logaritmica
Nell'esercizio triangolare a rampa l'intensità viene aumentata: continuamente
Nello Yo-Yo Intermittent Endurance Test Livello 2 la velocità di partenza corrisponde a: 11,5
km/h
Per atleti che gareggiano in competizioni comprese tra gli 800m e i 5000m è opportuno
sviluppare la: potenza aerobica
Per durate di gara comprese tra 70 e 173 minuti, la velocità media di corsa dipende: dal massimo
consumo di ossigeno e ossidazione dei grassi
Per gli atleti di giochi sportivi una capacità di corsa ad una velocità di 4 m·s-1ad una
concentrazione di lattato ematico di 4 mml·L-1rappresenta uno stato di allenamento: eccellente
Per la maggior parte dei soggetti l'intensità ottimale per indurre un significativo aumento di
VO2max è: almeno del 60% del VO2max
Per misurare il progresso nelle prestazioni in sport di resistenza è utile valutare: l'allenamento
indice
Per Sjodin e Svedenhag (1985), la soglia anaerobica è correlata al tempo finale della maratona,
solamente in un gruppo di atleti con capacità di performance: non omogenea
Possiamo considerare obesi coloro che hanno un body mass index (BMI): maggiore di 30
Quali caratteristiche deve avere il tipo di esercizio scelto per l'allenamento: impegnare i grandi
gruppi muscolari ed essere di natura aerobica
Quali fibre muscolari sono reclutate nel fartlek: tutte le fibre muscolari in funzione dell'intensità
dell'esercizio
Quanta energia produce il muscolo consumando un litro di ossigeno se usa i carboidrati: 5 kcal
Se un soggetto esegue fino all'esaurimento una prova con un ergometro per le braccia, il
massimo consumo di ossigeno è: minore del 70% di quello misurato in una prova con le gambe
Secondo alcuni ricercatori (Billat, 1996) il tempo limite di mantenimento del VO2max dipende
dalla: capacità lattacida
Secondo Apor (1988) i valori del massimo consumo d'ossigeno (ml/kg/min) nei bambini e negli
adolescenti: non cambiano con l'età
Secondo Calafate e coll. (1988) lo Yo-Yo Intermittent Endurance Test Livello 2 risulta essere
valido per stimare: il massimo consumo di ossigeno
Secondo Föhrenbach (1987) nelle atlete praticanti gli 800 m di corsa le unità intensive di
allenamento (velocità > 4 mml·L-1) rappresentano una percentuale che va dal: 20 al 35%
dell'allenamento globale
Secondo Green et al. (1983) ad una potenza metabolica del 50% del VO2max : il lattato ematico non
aumenta oltre i suoi valori di riposo
Secondo Hultman (1991) si ha un aumento significativo della lattacidemia già dopo: 6 secondi di
esercizio intenso
Secondo il dottor Laporte i benefici per la salute si ottengono: anche da allenamenti svolti a bassa
intensità
Secondo il modello elaborato da Hermansen (1977), l'abbassamento del pH cellulare inibisce: la
fosfofruttochinasi
Secondo Keul et al., 1979, per individuare esattamente il punto corrispondente alle 4 mml·L-1 ci
si può avvalere di una procedura matematica che prevede di costruire: una funzione polinomiale
di terzo grado
Secondo Mader et al. (1976) la soglia aerobica-anaerobica durante un test ergospirometrico si
colloca ad una concentrazione di lattato ematico pari a: 4 mml·L-1
Secondo Saltin ed Essen (1971) dopo 4-6 ripetizioni di lavoro intermittente (intensità 100% della
VAM) l'energia necessaria allo svolgimento dell'esercizio viene fornita dalla: glicolisi aerobica
Secondo Taylor durante l'esercizio massimo la variabilità intraindividuale della FC
raggiunge:l'1.6%
Un allenamento effettuato con 4 serie di 4 minuti al 90-95% della VAM ed alternato con 3 minuti
al 70% della VAM favorisce un miglioramento della: potenza aerobica
Un allenamento intermittente di 15s di lavoro e 15s di recupero x 40 ripetizioni, svolto ad una
intensità superiore al 115% della VAM, sviluppa le capacità di: potenza aerobica massima e
capacità lattacida
Un allenamento intermittente svolto ad una intensità pari al 110% della VAM con un rapporto
lavoro recupero 30s - 30s si può considerare uno stimolo: fortemente anaerobico lattacido
Un test è accettato quando presenta: validità e riproducibilità
Un test incrementale di corsa che prevede un protocollo con pause: non modifica il valore della
velocità aerobica massima
Una gara sui 5000m di corsa viene generalmente svolta ad una percentuale della VAM pari al:
90-95%