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1 L'insicurezza alimentare cronica si verifica quando:

a Una comunità non è in grado di accedere alle risorse necessarie per un tempo limitato.
Una comunità non è in grado di soddisfare i fabbisogni alimentari dei suoi componenti in
b
maniera continuativa.
c Una comunità non è mai in grado di soddisfare i fabbisogni alimentari dei suoi componenti.
d Una comunità è sempre in grado di soddisfare i fabbisogni alimentari dei suoi componenti.
1 La definizione della FAO di sicurezza alimentare risale al:

a 1974
b 1981
c 1996
d 1983
1 Per la FAO la sicurezza alimentare esiste quando:

Ciascun individuo, in ogni momento, ha accesso a una quantità di cibo sufficiente, sicuro e
a nutriente in modo da soddisfare i bisogni dietetici e le preferenze alimentari per garantire una
vita sana ed attiva
Alcuni individui, hanno accesso a una quantità di cibo sufficiente, sicuro e nutriente in modo
b
da soddisfare i bisogni dietetici e le preferenze alimentari per garantire una vita sana ed attiva
Ciascun individuo, per un tempo limitato, ha accesso a una quantità di cibo sufficiente, sicuro e
c nutriente in modo da soddisfare i bisogni dietetici e le preferenze alimentari per garantire una
vita sana ed attiva
Nessun individuo può avere accesso a una quantità di cibo sufficiente a soddisfare i bisogni
d
dietetici e le preferenze alimentari per garantire una vita sana ed attiva
1 Per "dimensioni" della sicurezza alimentare si intende:

a Le risorse alimentari disponibili per ciascun individuo


b Principi da analizzare per quantificare la qualità alimentare
c Le risorse alimentari realmente accessibili
d Principi da analizzare per quantificare la sicurezza alimentare
1Punti importanti della definizione della FAO sono:

a La disponibilità, l'accesso e la stabilità delle risorse alimentari


b L'accesso, l'utilizzo e la stabilità delle risorse alimentari
c La disponibilità, l'accesso, l'utilizzo e la stabilità delle risorse alimentari
d La disponibilità, e la stabilità delle risorse alimentari
1Per disponibilità di risorse alimentari si intende:

L'effettiva presenza di queste in quantità e qualità adeguate alle necessità degli


a
individui.
b La presenza di queste in quantità inferiore alle necessità degli individui.
c L'effettiva presenza di queste solo per taluni individui.
d La presenza limitata di queste
1 Le dimensioni della sicurezza alimentare sono caratterizzate da diversi livelli:

a internazionale / nazionale, e individuale.


b locale, familiare e individuale.
c internazionale/nazionale, locale, familiare e individuale
d internazionale / nazionale, locale e familiare
1 Il cibo rappresenta:

a Una necessità per l'uomo dopo la nascita


b Una necessità per l'uomo solo durante la crescita
c Un bisogno secondario per l'uomo
d Un bisogno primario per l'uomo
1 AL'aspetto qualitativo della sicurezza alimentare fa riferimento a:

a la composizione nutrizionale e ai livelli igienico-sanitari dei cibi


b la composizione nutrizionale dei cibi
c la quantità di cibo disponibile sufficiente per una popolazione
d ai livelli igienico-sanitari dei cibi
1 L'EFSA è:

a Organismo incaricato per la valutazione del rischio


b Organismo che controlla la disponibilità di alimenti
c Organismo che si occupa della distribuzione degli alimenti
d Organismo che controlla l'utilizzo degli alimenti
2 Quale informazione circa la politica dell'Unione europea è falsa:

Obiettivi della politica europea


salvaguarda la salute lungo tutta la catena «agroalimentare» evitando la contaminazione degli
a
alimenti
b deve garantire che i cittadini dispongano di alimenti sicuri e nutrienti
c garantisce che l'industria alimentare operi nelle migliori condizioni possibili
d non tiene conto della salute delle piante e la salute e il benessere degli animali.
2 Il cibo che mangiamo:

Oobiettivi della politica europea


a proviene da altri paesi ma segue norme di sicurezza del paese di origine
b proviene da altri paesi, ma è venduto all'interno di un mercato unico dell'UE
c È venduto e controllato all'interno di ogni singolo paese
d non proviene da altri paesi ma segue norme che fanno riferimento all'UE
2 La legislazione alimentare generale dell'UE è stata adottata nel:

Principi della legislazione dell’


UE
a 2002
b 2010
c 1999
d 2003
2 La legislazione dell'UE regolamenta tutte le fasi della catena alimentare:

Principi della legislazione dell’


UE

a trasformazione, magazzinaggio, trasporto, importazione, esportazione e vendita al dettaglio


produzione dei mangimi per animali e degli alimenti, trasformazione, magazzinaggio,
b
trasporto, importazione, esportazione e vendita al dettaglio
c produzione dei mangimi per animali e degli alimenti, trasformazione, magazzinaggio
produzione dei mangimi per animali e degli alimenti, magazzinaggio, trasporto, importazione,
d
esportazione e vendita al dettaglio
2 Le prime norme comunitarie in materia d'igiene alimentare sono state emanate nel:

Principi della legislazione dell’


UE
a 2002
b 1981
c 1964
d 2010
2 Per disponibilità di risorse alimentari si intende:

Principi della legislazione dell’


UE
a L'effettiva presenza di queste in quantità e qualità adeguate alle necessità degli individui.
b La presenza di queste in quantità inferiore alle necessità degli individui.
c L'effettiva presenza di queste solo per taluni individui.
d La presenza limitata di queste
2 Gli additivi e gli aromi sono sostanze chimiche aggiunte agli alimenti per:

Principi della legislazione dell’


UE
a per rendere i cibi sicuri per la salute
b per migliorarne il sapore
c per migliorarne l'aspetto, il sapore, la consistenza o favorirne la conservazione.
d per favorirne la conservazione
2 Gli additivi per mangimi e i residui di prodotti fitosanitari e veterinari:

Principi della legislazione dell’


UE
a sono sempre vietati
b sono vietati solo in alcuni paesi dell'Unione europea
c sono sempre autorizzati dall'UE
devono essere sottoposti ad una valutazione scientifica completa per dimostrare che sono sicuri
d
per gli esseri umani, gli animali e l'ambiente prima che se ne possa autorizzare l'uso
2 Le etichette alimentari devono:

Principi della legislazione dell’


UE
contenere informazioni sugli allergeni e sul valore nutrizionale, sul produttore, il venditore,
a
l'importatore, le condizioni di conservazione e, in alcuni casi, le modalità di preparazione
b contenere informazioni solo su produttore e venditore
contenere informazioni sul produttore, il venditore, l'importatore, le condizioni di
c
conservazione e, in alcuni casi, le modalità di preparazione
d contenere informazioni solo su allergeni
2 Le zoonosi sono:

Le politiche dell’
Unione europea per garantire la sicurezza alimentare
a malattie dovute alla presenza di additivi pericolosi negli alimenti
b malattie che possono essere trasmesse dagli animali all'uomo e viceversa
c malattie che riguardano solo l'uomo
d malattie dovute alla presenza di allergeni negli alimenti

3 L'articolo 13 dell'Unione europea tratta:

a dell'uso dei mangimi


b del benessere degli animali
c della tracciabilità
d dell'uso di pesticidi
3 Il trasporto degli animali può essere effettuato:

se i tragitti sono superiori a 8 ore soltanto con veicoli ufficialmente autorizzati e dotati di
a
sistemi di abbeveraggio e di controllo della temperatura a bordo.
b con qualsiasi veicolo a prescindere dalle ore impiegate per il traporto
c in maniera autonoma, senza bisogno di particolari controlli
con veicoli ufficialmente autorizzati e non richiedono sistemi di abbeveraggio e di controllo
d
della temperatura a bordo.
3 Come si chiama il sistema informatico veterinario:

a EFSA
b FAO
c TRACES
d SMTA
3 Le norme UE in materia di parassiti:

ci proteggono da essi con rigorosi requisiti e condizioni per l'importazione e la circolazione dei
a
prodotti all'interno dell'Unione.
b riguardano solo l'importazione di essi
c riguardano solo alcuni paesi della comunità europea
d regolamentano la circolazione dei prodotti all'interno della nazione.
3 Gli OGM sono:

a organismi probiotici
b organismi le cui caratteristiche genetiche non vengono alterate artificialmente
organismi le cui caratteristiche genetiche vengono alterate artificialmente per conferire loro
c
nuove caratteristiche
d organismi prebiotici
3 Come si chiama il sistema di allarme rapido dell'UE per gli alimenti e i mangimi:

a RASFF
b SMTA
c EFSA
d FAO
3 Escherichia coli è:

a un fungo che cresce sulle piante


b un batterio presente nel sistema digerente dell'uomo
c un batterio comune presente nel sistema digerente dell'uomo e degli animali.
d un animale sottoposto a particolari controlli dell'UE
3 Come si chiamano gli ispettori dell'Ufficio alimentare e veterinario della Commissione
europea:

a EFSA
b TRACES
c UAV
d RASFF
3 Ogni anno l'Europa spreca circa:

a 40 milioni di tonnellate di cibo


b 60 milioni di tonnellate di cibo
c 90 milioni di tonnellate di cibo
d 5 milioni di tonnellate di cibo
3 Le norme presentate dalla Commissione europea nel maggio 2013:

a sono rivolte alla commercializzazione dei mangimi alimentari


disciplinano i controlli ufficiali per garantire un'applicazione efficace della legislazione sulla
b
sicurezza alimentare.
c hanno come obiettivo la riduzione degli sprechi alimentari
d riguardano il solo uso di pesticidi

4 Per filiera agroalimentare si intende:

a L'insieme delle materie prime utilizzate per dare origine ad un prodotto


Il complesso di strutture produttive che contribuiscono alla realizzazione, distribuzione,
b
commercializzazione e fornitura di un prodotto agroalimentare
c La fase di commercializzazione di un prodotto
d Il complesso di strutture che commercializzano e forniscono un prodotto agroalimentare
4 Con il termine rintracciabilità discendente si intende:

a La possibilità di ritrovare l’oggetto di interesse


b La possibilità di recuperare informazioni relative all’oggetto di interesse
Rappresenta la possibilità di ritrovare l’oggetto di interesse e di recuperare le informazioni ad
c
esso relative
d Rappresenta la possibilità di sapere dove è stato prodotto l'alimento
4 Con il termine rintracciabilità ascendente:

Rappresenta la possibilità di ritrovare l’oggetto di interesse e di recuperare le informazioni ad


a
esso relative
b La possibilità di ritrovare l’oggetto di interesse
c La possibilità di recuperare informazioni relative all’oggetto di interesse
d Rappresenta la possibilità di sapere dove è stato prodotto l'alimento
4 In concetto di tracciabilità è stato introdotto con:

a Il Regolamento della Comunità Europea del 28 gennaio 2002 n. 178


b Il regolamento della Comunità Europea del 24 aprile 2004 n. 852
c Il regolamento della Comunità Europea del 29 aprile 2004n. 882
d Il regolamento della Comunità Europea del 29 aprile 2004 n. 854
4 La tracciabilità indica:

a Il percorso che consente di avere notizie sul luogo di origine del prodotto
Il percorso che consente di avere notizie sulla storia di un prodotto alimentare, dall’origine
b
delle materie prime fino alla sua messa in commercio
Il percorso effettuato dal prodotto partendo dal luogo di produzione fino alla
c
commercializzazione
d Il percorso che consente di avere notizie sulle materie prime utilizzate
4 Gli alimenti biologici sono:

a Alimenti a cui sono state aggiunte sostanze coloranti e aromaticcanti


b Alimenti a cui sono stati aggiunti additivi per renderli più gradevoli
c Alimenti prodotti nei paesi del sud Italia
d Alimenti che si ottengono con i metodi dell'agricoltura biologica

4 La qualità tecnologica e commerciale riguarda:

La stabilità, il peso e le dimensioni del prodotto, il rapporto


a
qualità/prezzo.
b Delle caratteristiche percepibili con gli organi di senso
c La capacità nutritiva di un determinato alimento
d La sicurezza igienico-sanitaria
4 Le denominazioni DOP, IGP e SGT sono:

a Sigle applicate a prodotti che provengono fuori dall'Italia


b Sigle utilizzate per stabilire la provenienza di un prodotto
c Certificazioni di valore europeo attribuite a prodotti alimentari di alta qualità
d Certificazioni utilizzate per stabilire se un prodotto è idoneo e può essere inserito sul mercato
4 Denominazione di origine protetta (DOP):

È un riconoscimento assegnato ai prodotti agricoli e alimentari le cui fasi di produzione e


a
trasformazione vengono realizzate interamente in un'area geografica
b È una sigla che indica il luogo di provenienza dei prodotti
c Indica la vendita di un prodotto in un determinato territorio
d Indica dove è possibile acquistare un prodotto
4 La sigla STG (Specialità Tradizionale Garantita):

a Valorizzare la composizione e il metodo tradizionale di produzione


b Indica un'origine geografica
È un riconoscimento assegnato ai prodotti agricoli e alimentari le cui fasi di produzione e
c
trasformazione vengono realizzate interamente in un'area geografica
Indica il legame con il territorio che è presente in almeno uno degli stadi della produzione o
d
della trasformazione del prodotto

5 La microbiologia è:

a Scienza che studia le interazioni tra i diversi microrganismi e l'uomo


Scienza che studia la natura dei microrganismi, la classificazione e la correlazione tra i vari
b
microrganismi e il loro ambiente di sviluppo e riproduzione
c Scienza che studia i principi nutritivi
d Scienza che si occupa della classificazione dei vegetali
5 I microrganismi opportunisti sono:

a Microrganismi che vivono e si moltiplicano a contatto con l'ospite senza provocare danni
b Microrganismi che tendono a provocare malattia
Microrganismi normalmente innocui, ma in grado di provocare malattie, anche gravi, in seguito
c
ad un indebolimento delle difese organiche
d Microrganismi che instaurano con l'ospite un rapporto di reciproco beneficio (simbiosi)
5 I batteri sono:

Funghi unicellulari eucarioti il cui corpo è una cellula tondeggiante di circa 5-10 micron di
a
diametro.
b Microrganismi pluricellulari
Organismi viventi unicellulari e pluricellulari, eterotrofi, che si nutrono per assorbimento di
c
materiale organico in decomposizione o di sostanze nutritive sottratte ad altri organismi
d Microrganismi unicellulari, le cui dimensioni non superano qualche micron
5 Un microrganismo "saprofita" è quello che:

a Tende a provocare malattia


b È normalmente innocuo, ma in grado di provocare malattie
c Provoca malattie anche gravi, in seguito ad un indebolimento delle difese organiche
d Vive e si moltiplica a contatto con l'ospite senza provocare danni
5 I batteri patogeni sono:

a Microrganismi unicellulari in grado di provocare malattie


b Microrganismo che protegge l'alimento dai viru
c Parassiti dal ciclo vitale molto complesso
d Virus trasmessi da alimenti di origine vegetale
5 Fattori essenziali per la riproduzione dei batteri risultano essere:

a Acqua (umidita'), temperatura


b Polvere, ossigeno
c Il tempo
d Parassiti, portatori sani
5 Per contaminazione crociata si intende:

È il passaggio di microbi patogeni da alimenti contaminati (solitamente crudi) ad altri alimenti


a
attraverso le mani dell'uomo, le attrezzature, gli utensili
b Contaminazione mediata da veicoli o vettori
c La contaminazione che avviene per diretto contatto con l'uomo o l'animale ammalato
d La contaminazione di un alimento da parte di un portatore sano
5 Nelle intossicazioni alimentari:

a Il batterio può anche essere già morto, ma la tossina può permanere


Non è necessario che il batterio si moltiplichi nell'alimento, ma se ciò accade la probabilità di
b
infezione aumenta
c Il microrganismo patogeno deve raggiungere cariche molto elevate nell'alimento
Il microrganismo patogeno dopo l'assunzione dell'alimento da parte dell'uomo continua il suo
d
sviluppo nell'intestino, libera la tossina che scatena la sintomatologia
5 Nella prevenzione delle tossinfezioni alimentari sono importanti:

a La temperatura e l'umidità
b La temperatura di conservazione e il tempo
c Il tempo e l'umidità
d La presenza di ossigeno e la temperatura
5 La temperatura di conservazione è al di sotto dei 5° la capacità di moltiplicazione dei germi:

a Aumenta
b Si riduce
c Rimane stabile
d Si annulla

6 La salmonella si trasmette:

a Per via sessuale


b Con l'aria espirata ed inspirata
c Dalle feci alla bocca dell'uomo
d Per contatto
6 Le salmonelle sono:

a Funghi
b Batteri
c Mammiferi
d Probiotici
6 Le specie di salmonella sono:

a Più di 2000
b Più di 5000
c Più di 20000
d Più di 10000
6 Particolarmente a rischio di trasmissione di salmonella risultano essere:

a Latte, panna
b Pollame, uova
c Carni bovine e suine
d I crostacei
6

6 Il periodo di incubazione per la salmonellosi va:

a Dalle 24 alle 72 ore


b Dalle 12 alle 72 ore
c Dalle 5 alle 10 ore
d Dalle 24 alle 48 ore
6 L'intossicazione da botulismo può verificarsi a seguito del consumo di:

a Pesce
b Alimenti conservati sotto sale
c Sott'aceti
d Conserve sott'olio
6 I sintomi da botulino compaiono dopo:

a 12-36 ore dall'ingestione


b 1-2 ore dall'ingestione
c 12-24 ore dall'ingestione
d 8-12 ore dall'ingestione
6 I sintomi da contaminazione da stafilococco aureus si manifestano:

a Dopo 24 ore dall'ingestione dell'alimento inquinato


b Da 2-3 e fino a 6 ore dopo l'ingestione dell'alimento inquinato
c Dopo 48 ore dall'ingestione dell'alimento inquinato
d Dopo 12 dall'ingestione dell'alimento inquinato
6 Clostridium perfrigens è presente:

a Nel terreno e nell'intestino dell'uomo o degli animali.


b Nel terreno
c Nelle acque
d Negli animali
6 I cibi più a rischio di contaminazione da Clostridium sono:

a Le conserve vegetali
b La carne e i sughi
c I sott'aceti
d Le uova

7 Si parla di trasformazione dell'alimento quando:

a Il processo porta a risultati desiderati e, quindi, è positivo


b Il processo porta a risultati indesiderati
c Il processo porta a risultati dannosi
d Il processo porta a contaminazione
7 Si usa invece il termine alterazione alimentare quando:

a Il processo porta a contaminazione


b Il processo porta a risultati indesiderati, se non addirittura dannosi
c Il processo porta a risultati desiderati e, quindi, è positivo
d Si esegue una sofisticazione
7 Si parla di effetto batteriostatico:

a Se distruggono completamente solo le spore presenti negli alimenti


b Se distruggono completamente tutti i microbi e le spore presenti negli alimenti
c Se bloccano o limitano l’attività e lo sviluppo dei batteri
d Se distruggono completamente solo i batteri presenti negli alimenti
7 La sigla E, seguita da un numero di 3 cifre è utilizzata per:

a Indicare il tipo di conservante o colorante chimico artificiale


b Indicare il tipo di batteri che inducono contaminazione
c Indicare il tipo di tecnica di conservazione usata
d Indicare il tipo di alterazione alimentare
7 La temperatura del frigo tra i +2 °C e i +5 °C permette:

a Alla maggior parte dei batteri di riprodursi molto lentamente


b Ai batteri di moltiplicarsi
c Ai batteri di contaminare l'alimento più facilmente
d Di uccidere i batteri
7La temperatura utilizzata nella refrigerazione è:

a E sempre tra 0°C a 10°C


b È sempre inferore a 0°C
c È sempre superiore a 10°C
d È compresa sempre tra 6°C e 15°C
7 Con la surgelazione:

a I batteri si riproducono più velocemente


b Si distruggono completamente solo le spore presenti negli alimenti
c Viene limitata l’attività e lo sviluppo dei batteri
d Vi è il blocco totale della crescita microbica
7 La pastorizzazione consiste:

a In una tecnica in cui l'alimento viene portato a temperature molto basse


b Nel riscaldamento a temperature inferiori a 100° per un breve periodo di tempo.
La temperatura usata è sempre superiore al punto di congelamento dei liquidi cellulari (da 0°C
c
a 10°C).
d In una tecnica che si basa sulla eliminazione parziale dell’acqua dall’alimento
7 La liofilizzazione:

a È una tecnica in cui l'alimento viene portato a temperature molto basse


b Permette una totale eliminazione dell’acqua contenuta nell’alimento
c Si basa sulla eliminazione parziale dell’acqua dall’alimento
d Permette il riscaldamento a temperature inferiori a 100°
7 La sterilizzazione:

a È un trattamento che richiede temperature di 120° per un breve periodo di tempo in autoclave
b È una tecnica in cui l'alimento viene portato a temperature molto basse
c Permette il riscaldamento a temperature inferiori a 100°
d In una tecnica che si basa sulla eliminazione parziale dell’acqua dall’alimento

8 Con il termine Salubrità si fa riferimento:

a Al contenuto in sale di un alimento


b A un alimento sano, non contaminato
c Si fa riferimento a un alimento contaminato
d All'acidità di un alimento
8 Con il termine Genuinità si fa riferimento:

a Al mantenimento delle proprietá fisiche, organolettiche e nutrizionali delle derrate


b A un alimento sano, non contaminato
c All'acidità di un alimento
d Si fa riferimento a un alimento contaminato
8 Con il termine “frode alimentare” si indica:

a La vendita di prodotti rubati


La produzione, detenzione, commercio, vendita o somministrazione di alimenti non conformi
b
alle leggi vigenti
c Alimenti contaminati da batteri
d Alimenti scaduti
8 L'adulterazione consiste:

a Nellla produzione di alimenti non conformi alle leggi vigenti


b Nella vendita di alimenti non conformi alle leggi vigenti
c Nella sottrazione o aggiunta di sostanza meno pregiata ma componente del prodotto
d Nell’aggiunta di additivi “estranei” non permessi
8 La sofisticazione consiste:

a Nella vendita di prodotti rubati


b Nella sottrazione o aggiunta di sostanza meno pregiata ma componente del prodotto
c Nella produzione di alimenti non conformi alle leggi vigenti
Nell’aggiunta di additivi “estranei” non permessi o in quantità non permesse dalla legge per
d
renderlo apparentemente migliore
8 Con il termine falsificazione si fa riferimento a:

a Un alimento o prodotto commerciale completamente diverso da ciò che viene indicato


b Un alimento sano, non contaminato
c Vendita di prodotti rubati
d Alimenti contaminati da batteri
8 La contraffazione è:

La produzione, detenzione, commercio, vendita o somministrazione di alimenti non conformi


a
alle leggi vigenti
Finalizzata a far apparire un alimento diverso da come è nella sua costituzione o a creare un
b
prodotto ex novo apparentemente simile a quello reale
c L’aggiunta di additivi “estranei” non permessi
d La produzione di alimenti non conformi alle leggi vigenti
8 Le frodi alimentari sono regolamentate dal:

a Regolamento CE n. 188/2002 del


b Regolamento CE n. 283/2004
c Regolamento CE n. 178/2002
d Regolamento CE n. 188/2010 del
8 In Italia le prime norme emanate per combattere le frodi alimentari riguardavano:

a I reati nella produzione dell’olio e del vino


b I reati nella produzione della carne
c I reati nella produzione del latte
d I reati nella vendita del pesce
8 In Italia le prime norme emanate per combattere le frodi alimentari, risalgono al:

a 1908 ed al 1917
b 1930
c 1908 ed al 1950
d 1980

9 Gli additivi alimentari sono:

a Tutti gli ingrediente presente nell'alimento


Qualsiasi sostanza normalmente non consumata come alimento in quanto tale e non utilizzata
b
come ingrediente tipico degli alimenti
c Qualsiasi nutriente presente nell'alimento
d Sostante aggiunte per evitare la proliferazione batterica
9 Gli additivi alimentari sono essenziali per:

Conservare le qualità e le caratteristiche degli alimenti che i consumatori richiedono e


a
mantenere il cibo sicuro, nutriente e appetitoso dal campo alla tavola
b Impedire la crescita batterica
c Conservare l'alimento a basse temperature
d Aumentare l'apporto calorico dell'alimento
9 Nell’Unione europea tutti gli additivi alimentari sono identificati da un numero preceduto
dalla lettera:

a G
b D
c E
d M
9 Gli additivi alimentari devono essere indicati tra gli ingredienti degli alimenti dove sono
presenti:

a Sempre
b Solo se è accertato che siano nocivi per la salute
c Soltanto se il produttore lo ritiene necessario
d Mai
9 I coloranti sono:

a Additivi che aggiunti ad un alimento lo rendono più buono


b Additivi che permettono una conservazione prolungata degli alimenti
c Additivi che aggiunti ad un alimento impediscono la crescita microbica
d Additivi che conferiscono una colorazione quando sono aggiunti ad un alimento
9 I coloranti artificiali sono:

a Composti organici, prodotti per sintesi chimica in laboratorio


b Ingredienti aggiunti all'alimento prima del confezionamento
c Sostanze presenti in natura, estratte con solventi o con l’uso di metodi fisici
d Additivi che aggiunti ad un alimento impediscono la crescita microbica
9 I coloranti naturali sono:

a Ingredienti aggiunti all'alimento prima del confezionamento


b Composti organici, prodotti per sintesi chimica in laboratorio
c Sostanze presenti in natura, estratte con solventi o con l’uso di metodi fisici
d Additivi che aggiunti ad un alimento lo rendono più buono
9 Gli antiossidanti sono in grado di:

a Rallentare o impedire il processo di ossidazione derivante dall’ossigeno presente nell’aria


b Conferire un colore rosso agli alimenti
c Rendere più saporito l'alimento
d Permettere la proliferazione microbica nell'alimento
9 I conservanti:

a Permettono la proliferazione microbica nell'alimento


b Rendono più saporito l'alimento
c Rallentano o impediscono il deterioramento del cibo da parte di batteri, lieviti e muffe.
Rallentano o impediscono il processo di ossidazione derivante dall’ossigeno presente
d
nell’aria
9 In etichetta le sostanze aromatizzanti:

a Sono indicate con al sigla da E400 ad E495


b Sono indicate in modo generico come aromi
c Sono indicate con la sigla da E300 ad E322
d Non sono indicate

10 Il gestore della palestra con attività di ristoro deve avviare la procedura obbligatoria per il
rispetto delle norme HACCP che comprende:

a Redazione del piano HACCP, attestato HACCP e tamponi superficiali


b Il prelievo di tamponi superficiali
c Solo la redazione del piano HACCP
d La richiesta di un attestato HACCP
10 L'HACCP è:

a Un manuale dove sono indicate le temperature di conservazione degli alimenti


Un sistema di gestione dei rischi connessi alla manipolazione di alimenti nell’attività di
b
produzione e somministrazione
c Un manuale contenente informazioni sulle principali malattie alimentari
d Un sistema di gestione delle risorse alimentari disponibili
10 Il sistema HACCP si apllica:

a Si aplica durante la fase di trasporto


b Si applica durante la produzione dell'alimento
c Sugli alimenti durante il congelamento
d Lungo tutta la filiera di un prodotto alimentare, dalla preparazione al consumo
10 L'applicazione del sistema HACCP è richiesta dal:

a Regolamento CE 852/2004
b Regolamento CE 352/2014
c Regolamento CE 112/2018
d Regolamento CE 855/202010
10 In base al sistema HACCP la sicurezza alimentare deve essere garantita:

a Lungo tutta la catena alimentare


b Durante la fase di produzione di un alimento
c Solo durante il trasporto
d In fase di confezionamento
10 Secondo il 1° principio dell'HACCP il diagramma di flusso deve riguardare:

a Solo la fase di vendita


b La fase di somministrazione dell'alimento
c Tutti i passaggi, dall’arrivo delle materie prime alla fase finale (vendita o somministrazione).
d Tla fase finale di vendita o somministrazione
10 Quando si parla di pericolo biologico si fa riferimento:

Alla presenza di corpi estranei nell’alimento (vetro, metallo, ossa, legno, materie plastiche,
a
porcellana)
b Alla presenza di residui di sostanze farmacologicamente attive
c Alla possibile crescita o sopravvivenza, negli alimenti, di microrganismi patogeni
d Alla presenza di radioattività
10 Un CCP è :

Un punto, una fase, o una procedura in cui è possibile ed indispensabile attuare un controllo al
a
fine di eliminare, prevenire o ridurre a limiti accettabili un pericolo.
b Un punto, una fase, o una procedura in cui è non è possibile attuare un controllo
c Una fase della produzione a cui è imposibile risalire
d Un punto del processo in cui l'alimento si considera pronto ad essere consumato
10 Il 5° principio dell'HACCP riguarda:

a Un sistema di monitoraggio dei punti critici di controllo


b La determinazione delle azioni correttive
c L'attivazione di procedure di verifica
d La definizione dei limiti critici
10 Il 3° principio dell'HACCP riguarda:

a L'attivazione di procedure di verifica


b La definizione dei limiti critici
c La determinazione delle azioni correttive
d Un sistema di monitoraggio dei punti critici di controllo

11 Cosa si intende per attività fisica:

a l'insieme dei movimenti che intervengono nell'accelerazione del metabolismo


qualsiasi movimento del corpo indotto dai muscoli scheletrici in grado di dare luogo ad una
b
spesa energetica eccedente rispetto alla condizione di riposo
qualsiasi movimento del corpo in grado di dare luogo ad una spesa energetica equivalente alla
c
condizione di riposo
d qualsiasi movimento involontario che l'individuo compie a riposo
11 I macronutrienti corrispondono a:

a vitamine liposolubili e idrosolubili


b carboidrati, lipidi e proteine introdotti con la dieta
c minerali
d minerali e vitamine
11 I micronutrienti corrispondono a:

a minerali
b vitamine liposolubili e idrosolubili
c carboidrati, lipidi e proteine introdotti con la dieta
d minerali e vitamine
11 Mettere a conoscenza dei principi alimentari il laureato in scienze motorie è utile per:

a permettergli di effettuare le giuste valutazioni per migliorare performance e benessere generale


b affinchè possa stilarsi da solo un piano alimentare
permettergli di svolgere il suo lavoro in maniera autonoma senza chiedere consulenze a esperti
c
in scienze dell'alimentazione
d per sostituirsi al biologo nutrizionista o il dietologo nel fornire piani alimentari
11 Qual è la dieta ottimale per l'atleta:

a la dieta Mediterranea
b la dieta chetogenica
c una dieta ricca in carboidrati e poca proteica
d una dieta ricca in grassi e zuccheri
11 L'introito energetico necessario all'individuo cresce in relazione :

a al tempo in cui l'individuo si trova in situazione di riposo


b all'impegno fisico che lo sport praticato richiede.
c a quanti zuccheri introduce nella dieta
d al numero di pasti giornalieri
11 La dieta personalizzata è:

a una dieta formulata sulla base della malattia


b una dieta formulata in base alle esigenze specifiche dell'ndividuo
c una dieta formulata in base al sesso
d una dieta formulata in base agli anni dell'individuo in esame
11 I probiotici sono:

a alimenti proteici
sostanze di origine alimentare non digeribili che possono favorire lo sviluppo di una flora
b
intestinale più adeguata
microrganismi viventi che possono modulare l'attività della flora batterica intestinale e
c
potenziare di riflesso le difese immunitarie
d grassi alimentari
11 I prebiotici sono:

sostanze di origine alimentare non digeribili che possono favorire lo sviluppo di una flora
a
intestinale più adeguata
b alimenti proteici
c grassi alimentari
microrganismi viventi che possono modulare l'attività della flora batterica intestinale e
d
potenziare di riflesso le difese immunitarie
11 Gli alimenti funzionali forniscono:

a una migliore conservazione al prodotto


b una forma regolare all'alimento
c effetti positivi sulla consistenza fisica del prodotto
effetti addizionali positivi sullo stato di salute e sulla prevenzione di alcune malattie cronico-
d
degenerative collegate all'alimentazione

12 I carboidrati producono energia pari a:

a 10 kcal/g
b 7 kcal/g
c 4 kcal/g
d 9 kcal/g
12 Nella dieta, la quantità dei glucidi deve rappresentare:

a 55-65% della quota energetica totale giornaliera


b 35% della quota energetica totale giornaliera
c 10-15% della quota energetica totale giornaliera
d 25-30% della quota energetica totale giornaliera
12 Per ipoglicemia si intende:

a Un rapido abbassamento della glicemia


b Un rapido innalzamento della glicemia
c Una glicemia costante nel tempo
d Uno stato in cui la glicemia è nella norma
12 Se il picco glicemico è molto elevato:

a Viene liberata insulina in maniera costante


b Viene liberata meno insulina
c Viene liberata molta insulina
d Non viene liberata insulina
12 Nel caso in cui ci sia necessità di fornire rapidamente zuccheri perché le riserve si stanno
esaurendo, è preferibile somministrare :

a Maltosio
b Lattosio
c Glucosio
d Fruttosio
12 L'indice glicemico di un alimento indica:

La velocità con cui si abbassa la glicemia, dopo averlo assunto, rispetto al glucosio o al pane
a
bianco, a parità di quantità di carboidrati
La velocità con cui si alza la glicemia, dopo averlo assunto, rispetto al glucosio o al pane
b
bianco, a parità di quantità di carboidrati
La velocità con cui la glicemia ritorna a valori normali, dopo averlo assunto, rispetto al
c
glucosio o al pane bianco, a parità di quantità di carboidrati
d È la quantità di carboidrati presenti nell'alimento
12 Il carico glicemico dipende da:

a La velocità con cui si innalza la glicemia


b La quantità di insulina rilasciata dal pancreas
c La velocità con cui si abbassa la glicemia
d La quantità di carboidrati presenti nell'alimento
12 I lipidi producono energia pari circa a:

I lipidi
a 5 kcal/g
b 4 kcal/g
c 9 kcal/g
d 7 kcal/g
12 Giornalmente, la percentuale di calorie che un uomo adulto che svolge attività sportiva
dovrebbe ricevere dai grassi è pari al:

I lipidi
a 20%
b 15%
c 30%
d 60%
12 Gli Omega 3 sono contenuti essenzialmente nel:

I lipidi
a Pesce
b Carne
c Uova
d Formaggi

13 La principale funzione delle proteine è:

Caratteristiche delle proteine


a Energetica
b Di produrre calore
c Plastica
d Enzimatica
13 I mattoni costituenti delle proteine sono:

Caratteristiche delle proteine


a Le vitamine
b I lipidi
c Gli aminoacidi
d Almeno 6 ore dopo un pasto principali minerali
13 L'assunzione giornaliera raccomandata di proteine: è di:

Caratteristiche delle proteine


a 1 g/Kg di peso corporeo.
b 5 g/Kg di peso corporeo.
c 2 g/Kg di peso corporeo.
d 0,5 g/Kg di peso corporeo.
13 Fabbisogno stimato di aminoacidi essenziali nei preadolescenti è di circa:

Caratteristiche delle proteine


a 100 milligrammi per ogni grammo di proteina assunta
b 120 milligrammi per ogni grammo di proteina assunta
c 112 milligrammi per ogni grammo di proteina assunta
d 240 milligrammi per ogni grammo di proteina assunta
13Fabbisogno stimato di aminoacidi essenziali negli adulti è di circa:

Caratteristiche delle proteine


a 120 milligrammi per ogni grammo di proteina assunta
b 112 milligrammi per ogni grammo di proteina assunta
c 240 milligrammi per ogni grammo di proteina assunta
d 100 milligrammi per ogni grammo di proteina assunta
13 Il valore biologico delle proteine è:

Valore biologico delle proteine e gli aminoacidi ramificati


a Un parametro che distingue le proteine della carne da quelle del pesce
b Un parametro che indica i grammi di proteine abbiamo introdotto con la dieta
c Un parametro di valutazione delle proteine introdotte nell'organismo con l'alimentazione
Un parametro che indica se con l'alimentazione sono state introdotte proteine in percentuale
d
corretta
13 Gli aminoacidi essenziali sono:

Valore biologico delle proteine e gli aminoacidi ramificati


a Metionina e Triptofano
b Valina e Treonina
c Treonina e Fenilalanina
d Valina, Leucina e Isoleucina
13 L'aumento del rilascio di 3-metilistidina indica:

Valore biologico delle proteine e gli aminoacidi ramificati


a Una degradazione delle proteine contrattili
b La presenza di anabolismo
c Un eccesso di proteine nell'organismo
d Una maggior presenza di aminoacidi ramificati

13 L’aliquota proteica oltre la quale neppure chi pratica sport di potenza può andare è pari
a:

Apporto proteico per l’atleta


a 1,8 - 2 g di proteine al giorno per Kg di peso
b 3 g di proteine al giorno per Kg di peso
c 4 g di proteine al giorno per Kg di peso
d 0,5 g di proteine al giorno per Kg di peso
13 Le proteine a più alto valore biologico sono:

Valore biologico delle proteine e gli aminoacidi ramificati


a Quelle della pasta
b Quelle nei legumi
c Quelle animali
d Quelle vegetali

14 I minerali sono presenti:

a Nel cibo di origine animale, in quello di origine vegetale e nell'acqua


b Solo nella carne
c Solo nel cibo di origine vegetale
d Solo nell'acqua
14 La principale fonte in grado di fornire minerali all'organismo è:

a La carne
b I pesci
c L'acqua
d I legumi
14 L'assimilazione dei minerali può essere in parte compromessa da:

a Carne
b Acqua
c Cereali integrali e legumi
d Uova
14 I minerali ritenuti più importanti per un corretto bilancio idrico nello sportivo sono:

a Sodio, cloro e potassio


b Magnesio e zolfo
c Bario e boro
d Il calcio e il magnesio
14 Per chi pratica attività fisica e sportiva per un tempo protratto e in condizioni ambientali tali
da provocare un'abbondante sudorazione, l'apporto di cloruro di sodio può essere incrementato
fino a:

a 6-8 grammi al giorno


b 1-2 grammi al giorno
c 3-4 grammi al giorno
d 10-12 grammi al giorno
14 Per un soggetto sedentario che non si trovi in uno stato di eccessiva sudorazione, l'apporto
richiesto di cloruro di sodio è di circa:

a 6-8 grammi al giorno


b 1-2 grammi al giorno
c 10-12 grammi al giorno
d 2-3 grammi al giorno
14 Il cloro viene assunto dall'organismo soprattutto attraverso:

a Il pesce
b Il sale da cucina
c Il formaggio
d Le uova
14 Il normale fabbisogno raccomandato di calcio è di circa:

a 3 grammi al giorno
b 5 grammi al giorno
c 1 grammo al giorno
d 5 grammi al giorno

14 L'apporto di fosforo è favorito se abbinato a quello del:

a Sodio
b Magnesio
c Ferro
d Calcio
14 Il fabbisogno giornaliero di fosforo è di:

a 1 grammo al giorno
b 5 grammi al giorno
c 10 grammi al giorno
d 3 grammi al giorno

15 Ricercatori affermano che gli atleti endurance possono consumare tranquillamente


da:

a 700 a 1500 mg al giorno


b 1000 a 1800 mg al giorno
c 500 a 800 mg al giorno
d 1000 a 2000 mg al giorno.
15 Il magnesio è presente in:

a Alimenti vegetali e animali


b Solo alimenti animali
c Esclusivamente nel pesce
d Solo alimenti vegetali
15 L'intestino riesce mediamente ad assorbire:

a Solo 1/3 del magnesio ingerito


b Solo 2/3 del magnesio ingerito
c Solo 3/4 del magnesio ingerito
d Tutto il magnesio ingerito

15 Il fabbisogno giornaliero minimo di magnesio è di:

a 50 mg
b 200 mg
c 500 mg
d 1000 mg
15 Per compensare il consumo di una normale attività motoria e sportiva è sufficiente:

a Un apporto di 500 mg di magnesio


b Un apporto di 100 mg di magnesio
c Un apporto di 1000 mg di magnesio
d Un apporto di 2000 mg di magnesio
15 Sull'assorbimento del magnesio incidono negativamente:

a Le diete troppo povere di calcio


b Le diete troppo ricche di ferro
c Le diete troppo ricche di calcio
d Le diete ricche di fosforo
15 L’assunzione del ferro, deve essere costante, specialmente per:

a Le donne
b I bambini
c Gli anziani
d Gli uomini adulti
15 Uno sportivo di resistenza aerobica che si allena fino a tre ore al giorno per 3-4 volte a
settimana ha un fabbisogno di ferro intorno a:

a 1000 mg/die di ferro.


b 100 mg/die di ferro.
c 200 mg/die
d 25-30 mg/die di ferro.
15 Il ferro più facilmente assimilabile è contenuto in abbondanza:

a Nella carne e nel pesce


b Nei legumi
c Nei vegetali
d Nei formaggi

15 L'assorbimento del cromo è favorit:

a Dalla contemporanea assunzione di vitamina C


b Dalla contemporanea assunzione di vitamina E
c Dalla contemporanea assunzione di vitamina D
d Dalla contemporanea assunzione di vitamina B1
16 Le vitamine sono:

a 12
b 13
c 20
d 10
16 Le vitamine:

a Non sono sintetizzate dall'organismo


b Sono sintetizzate dall'organismo
c Solo alcune sono sintetizzate dall'organismo
d Sono sintetizzate dall'organismo solo in determinate circostanze
16 Le vitamine immagazzinate dall'organismo sono:

a A, K
b Solo la vitamina A
c A,D,E,B12
d Solo la vitamina D
16 Le vitamine idrosolubili sono presenti maggiormente:

a Nella frutta e nei vegetali


b Nella carne
c Nel pesce
d Nei formaggi
16 La dose tossica giornaliera di vitamina A è:

a 10 mg
b 35 mg
c 1 mg
d 70 mg

16 La patologia cosiddetta "beri-beri è tipica de carenza di vitamina:

a D
b B1
c K
d E
16 Il fabbisogno è di circa 1 milligrammo giornaliero da aumentare nei praticanti sportivi fino
ad un massimo del:

a 50%
b 20%
c 10%
d 40%
16 Il fabbisogno giornaliero di vitamina B2 è:

a Tra 1 e 2 mg
b 5 mg
c 3 mg
d 10 mg
16 La quantità consigliata di vitamina A da assumere quotidianamente è di:

a 200 RE/giorno
b 2000 RE/giorno
c 1000 RE/giorno
d 700 RE/giorno
16 Il fabbisogno giornaliero di vitamina D è di:

a 0-15 μg
b 20 μg
c 50 μg
d 20-30 μg

17 Oltre al rifornimento glucidico il fattore nutrizionale più importante per l’atleta è:

a Il rifornimento proteico
b Il reintegro delle perdite idriche
c Un adeguato apporto di grassi con le dieta
d Il giusto apporto di sodio
17 L’acqua costituisce nel bambino:

a 80% del suo peso


b Il 70% del suo peso
c Il 60% del suo peso
d Il 50% del suo peso
17 L’acqua costituisce nell'adulto:

a Il 90% del suo peso


b Il 70% del suo peso
c Il 20% del suo peso
d Il 50% del suo peso
17 La percentuale maggiore di acqua si trova:

a Nelle cellule
b Nel liquido interstiziale
c Nel plasma
d Fuori dalle cellule
17 L'acqua è un nutriente non energetico quindi:

a Fa ingrassare se assunta durante i pasti


b Non fa ingrassare
c Fa ingrassare se assunta durante i pasti
d Non fa ingrassare solo se assunta prima dei pasti
17 In linea generale, il fabbisogno giornaliero individuale di acqua è di:

a 2-2.5 litri al giorno.


b 1.5-2 litri al giorno
c 2.5-3 litri al giorno
d 1.5-2.5 litri al giorno

17 Quando l'organismo umano è sottoposto ad uno sforzo il meccanismo più efficace in grado di
indurre una adeguata riduzione della temperatura corporea risulta:

a L'assunzione di acqua
b L'escrezione di urina
c L’evaporazione del sudore
d L'assunzione di cibo
17 Durante la pratica sportiva all’aumento della utilizzazione dell’ATP:

a Si assiste ad una riduzione della quantità di calore prodotto


b Si assiste ad un incremento della quantità di calore prodotto
c La quantità di calore prodotto rimane stabile
d Non viene più prodotto calore
17 La principale integrazione di cui hanno bisogno gli atleti è:

a Quella di sodio
b Quella proteica
c Quella idrica
d Quella di grassi
17 La dieta dello sportivo è spesso ipercalorica e iperglucidica al fine di:

a Ridurre il senso di fame


b Evitare cali glicemici
c Aumentare la prestazione atletica
d Reintegrare le scorte di glicogeno epatico e muscolare impiegate nell'esercizio fisico

18 Gli atleti che praticano abitualmente sport, devono bere tanta acqua soprattutto:

a Nei mesi caldi


b Nei mesi freddi
c A dicembre
d A novembre
18 Una soddisfacente condizione di idratazione dell’organismo si realizza in con un adeguato
apporto di bevande in grado di compensare:

a Le perdite di grassi
b Le perdite proteiche
c Le perdite saline
d Le perdite di ferro
18 La rapidità di assimilazione delle bevande da parte dell'organismo dipende da:

a La durata dello sforzo


b La velocità di escrezione a livello urinario
c La velocità di svuotamento gastrico e la velocità di escrezione a livello urinario
d La velocità di svuotamento gastrico e la velocità di assorbimento intestinale
18 La velocità con la quale un liquido lascia lo stomaco ed arriva al duodeno è massima:

a Dopo 10 minuti
b Nel primo minuto
c Dopo mezz'ora
d Dopo 60 minuti
18 L’aggiunta di piccole quantità di fruttosio (2-3 %), a soluzioni contenenti glucosio:

a Migliorare lo svuotamento gastrico


b Rallenta lo svuotamento gastrico
c Non varia i tempi di svuotamento gastrico
d Rallenta la motilità intestinale
18Le bevande fresche (4-10°C) rispetto a quelle calde lasciano lo stomaco:

a Più rapidamente
b Più lentamente
c Più rapidamente solo se si è a digiuno
d Più rapidamente ma solo in estate
18 La componente glucidica delle bevande utilizzate per la pratica sportiva:

a Non fornisce energia se abbinata all'acqua


b Fornisce energia solo al mattino
c È fonte di energia l’organismo impegnato nel lavoro muscolare
d Fornisce energia solo in estate
18 Le acque minerali ricche di calcio:

Possono contribuire all’apporto alimentare di questo minerale fondamentale per il


a
funzionamento muscolare
b Non possono contribuire all’apporto alimentare di questo minerale
c Contribuiscono in minima quantità all’apporto alimentare di questo
d Contribuire all’apporto alimentare di questo minerale solo se carente
18 La massima velocità di svuotamento gastrico che si ha per l’acqua:

a È pari a circa 15-20 ml/min


b È pari a circa 50 ml/min
c È pari a circa 100 ml/min
d È pari a circa 40-80 ml/min
18 La velocità di svuotamento gastrico è condizionata da:

a Solo dalla temperatura dell'alimento


b Dal volume
c Solo dal contenuto energetico
d Volume, contenuto energetico totale, osmolarità, temperatura

19 La dieta il giorno della gara:

a È uguale a quella di tutti i giorni


b Richiede adattamenti nutrizionali specifici, rispetto al piano alimentare abituale
c È uguale a quella di tutti i giorni senza gli zuccheri
d È uguale a quella di tutti i giorni senza la componente proteica
19 In linea generale, considerando il pasto principale, l'allenamento dovrà svolgersi:

a Almeno 3 ore dopo un pasto principale


b Almeno 2 ore dopo un pasto principale
c Dopo un'ora dal pasto principale
d Almeno 6 ore dopo un pasto principale
19 In linea generale, considerando lo spuntino o la merenda, l'allenamento dovrà svolgersi:

a Dopo 6 ore da uno spuntino o merenda


b Almeno 3 ore dopo un spuntino o merenda
c 1-2 ore dopo uno spuntino o merenda
d Subito dopo uno spuntino o merenda
19 Riguardo alle proteine, il quantitativo di sicurezza che serve a coprire il fabbisogno proteico
di una persona sedentaria è di:

a 0.9 g/ kg di peso corporeo/die


b 1,7 g/ kg di peso corporeo/die
c 1,2 g/ kg di peso corporeo/die
d 0.5 g/ kg di peso corporeo/die
19 Per un atleta che pratica discipline aerobiche, come corsa e ciclismo, il fabbisogno proteico si
aggira intorno a:

a 1.2-1.4 g/ kg di peso corporeo al giorno


b 2 g/ kg di peso corporeo al giorno
c 0.9 g/ kg di peso corporeo/die
d 1,7 g/ kg di peso corporeo/die
19 Per un atleta che si allena con i pesi, il fabbisogno è pari a:

a 0.9 g/ kg di peso corporeo/die


b 1.6-1.7 g/kg di peso corporeo al giorno
c 1.2-1.4 g/ kg di peso corporeo al giorno
d 0.5 g/ kg di peso corporeo/die.
19 In presenza di uno stato di disidratazione :

a La prestazione viene ridotta


b La prestazione aumenta
c La prestazione aumenta per la prima mezz'ora
d La prestazione rimane invariata
19 La bevanda ideale per l’atleta professionista deve fornire una quantità di carboidrati di circa:

a Il 15%
b Il 2%
c Il 9%
d Il 5-6%
19 La bevanda ideale nel caso di gare di ultra endurancea deve fornire una quantità di
carboidrati di circa:

a Il 9%
b Il 15%
c Il 2%
d Il 5-6%
19 Assumere vitamine in quantità superiori alle dosi giornaliere consigliate:

a Comporta un miglioramento delle prestazioni


b Non comporta un miglioramento delle prestazioni
c Mantiene le prestazioni invariate
d Migliora la prestazione per un tempo limitato

20 La termogenesi indotta dalla dieta è:

a Corrisponde al totale delle chilocalorie perse quando si esegue un esercizio fisico


b L’aumento del dispendio energetico in risposta all’assunzione di alimenti
c Corrisponde al totale di chilocalorie introdotte durante un pasto
d Corrisponde al totale delle chilocalorie fornite da un pasto ricco in glucidi
20 Il metabolismo basale è:

a Dispendio energetico del bambino


b Dispendio energetico derivante dall'attività fisica
c Dispendio energetico derivante dallo svolgimento di processi vitali
d Dispendio energetico nelle prime ore del mattino
20 Il metabolismo basale si abbassa durante il sonno circa del:

a 20%
b 7%
c 10%
d 40%
20 Il consumo calorico è maggiore:

a Nei mesi invernali


b Nei mesi estivi
c Nei mesi autunnali
d Nei mesi primaverili
20 Il maggiore fabbisogno di energia si raggiunge per le donne:

a Durante la vecchiaia
b Dopo i 30 anni
c Dopo i 50 anni
d Nell’adolescenza
20 Il maggiore fabbisogno di energia si raggiunge per gli uomini:

a Nell'adolescenza
b Nell'età adulta
c Nella vecchiaia
d Dopo i 50 anni

20 Tra tutti i parametri antropometrici comunemente utilizzati per valutare gli atleti quello di più
facile riscontro e di maggiore significato è:

a La misurazione del peso corporeo


b La misurazione della massa magra e della massa magra
c L'altezza
d La misurazione dei liquidi corporei
20 La plicometria misura:

a Lo spessore dello strato adiposo sottocutaneo


b La massa magra
c Il peso corporeo
d La quantità di fluidi corporei
20 La percentuale di grasso corporeo desiderata per la popolazione maschile è compresa tra:

a 20-30%
b 10-15%
c 15-18%
d 15-24%
20 La percentuale di grasso corporeo desiderata per la popolazione femminile è compresa tra:

a 10-15%
b 20-30%
c 20-25%
d 15-24%

21 Il sistema agroalimentare include:

a Esclusivamente il settore primario


b Il settore primario, secondario e terziario dell'economia
c Esclusivamente il settore secondario
d Il settore secondario e terziario dell'economia
21 Il settore primario riguarda:

a La distribuzione del prodotto


b La ristorazione
c La trasformazione delle materie prime
d L'agricoltura, la pesca e l'allevamento
21 Il sistema agroalimentare è influenzato da:

a L'ambiente, le normative europee, gli stili di vita e le abitudini alimentari della popolazione
b Dall'età della popolazione
c Fattori industriali
d L'uso di pesticidi
21 I prodotti agricoli sono disponibili:

a Per tutto l'anno


b Per un periodo limitato dell'anno
c Solo nei mesi caldi
d Solo nei mesi freddi
21 I trattamenti meccanici intervengono:

a Sui componenti chimico-nutritivi


b Sullo stato fisico dell'alimento (liquido o solido)
c Sulle proprietà nutritive
d Sull'aspetto, la consistenza e la forma del prodotto
21 Il concetto di agribusiness comprende:

a Le attività che riguardano solo la commercializzazione del prototto


b Il settore industriale
c Il settore agricolo e tutte le attività collegate a monte e a valle del processo produttivo agricolo.
d Esclusivamente il settore agricolo
21 Nel sistema agroalimentare con il termine filiera si fa riferimento a:

L'insieme delle imprese e delle operazioni che vengono svolte per la realizzazione e il
a
trasferimento di un prodotto finito dal produttore al consumatore
L'insieme delle imprese e delle operazioni che vengono rivolte al solo trasferimento di un
b
prodotto finito dal produttore al consumatore
L'insieme delle imprese e delle operazioni che vengono svolte per la realizzazione di un
c
prodotto finito
d Le attività di trasporto del prodotto finito
21 La filiera può essere breve o lunga a seconda:

a Dal numero di passaggi che richiede il processo


b Del numero di persone coinvolte
c Del numero di ore impiegate per la realizzazione di un prodotto
d Delle dimensioni del prodotto da realizzare
21 I trattamenti chimici intervengono:

a Sulla composizione e le proprietà nutritiva


b Sulla consistenza dell'alimento
c Sullo stato fisico dell'alimento (liquido o solido)
d Sull'aspetto e la forma del prodotto
21 I trattamenti fisici intervengono:

a Sullo stato fisico dell'alimento (liquido o solido)


b Sui componenti chimico-nutritivi
c Sull'aspetto, la consistenza e la forma del prodotto
d Le proprietà nutritive

22 Con la sigla PAC si intende:

a La politica agricola comunitaria


b La politica agricola della collettività
c La politica agricola dei consumatori
d La politica agricola dei cittadini
22 La politica agricola comunitaria è nata:

a Nel 2015
b Con il trattato di Roma nel 1957
c Nel 2000
d Nel 1999
22 Con la sigla FEOGA si intende:

a Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia


b Fondo Europeo Agricolo di Ordine e Garanzia
c Fondo Europeo Agricolo di Orientamento eper i Giovani
d Filiera Europea Agroalimentare di Orientamento e Garanzia
22 L'agricoltura biologica è nata:

a Perché proteggere l'agricoltura dagli effetti corrosivi del temopo


b Per dare un'alternativa all'agricoltura normale
c Per il rispetto dell'ambiente
d Per utilizzarla solo nei mesi estivi
22 La comunità europea nel percorso verso il tema della qualità, ha individuato diverse tipologie
di prodotti attraverso:

a Quattro regolamenti
b Un solo regolamento
c Due regolamenti
d Cinque regolamenti
22 La produzione di un prodotto DOP avviene:

a Dove capita
b In un'area geografica riconosciuta
c In aree diverse
d In un'area geografica diversa da quella dove avviene la trasformazione del prodotto
22 Un prodotto IGP è tale se:

Tutte le fasi di produzione, elaborazione etrasformazione devono avvenire in una determinata


a
area
b La fase di produzione avviene sempre in una determinata area
c La fase di elaborazione avviene sempre in una determinata area
Almeno una fase tra produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avviene nell'area
d
geografica determinata”.
22 Un prodotto SGT è tale se:

Tutte le fasi di produzione, elaborazione e trasformazione devono avvenire in una determinata


a
area
b La fase di produzione avviene sempre in una determinata area
c È prodotto con un metodo tradizionale oppure se prodotto attraverso materie prime tradizionali
d La fase di elaborazione avviene sempre in una determinata area
22 Il Reg. CE 178/2002 impone:

a Il pacchetto di igiene
b La tracciabilità
c I limiti massimi di residui per tutti i prodotti agricoli
d Limiti massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari
22 Il Reg. CE 839/2008 definisce:

a I livelli massimi di fitofarmaci ammessi negli alimenti.


b I principi della la tracciabilità
c Il pacchetto di igiene
d I limiti massimi di residui per tutti i prodotti agricoli

23 I prodotti innovativi devono:

a Seguire la tracciabilità
b Essere biologici
c Non prevedere l'utilizzo di fitochimici
d Non devono essere rintracciabili
23 Le innovazioni biologiche prevedono:

a Di rendere i prodotti consumabili a distanze di tempo superiori


b Un aumento della produttività dei terreni attraverso nuove tecniche colturali
Un miglioramento genetico delle specie vegetali e dei microrganismi che vengono utilizzati nei
c
processi fermentativi
d L'introduzione di nuovi tipi di concimazione e di fertirrigazione, antiparassitari
23 Le innovazioni agronomiche prevedono:

Un miglioramento genetico delle specie vegetali e dei microrganismi che vengono utilizzati nei
a
processi fermentativi
b Di rendere i prodotti consumabili a distanze di tempo superiori
c L'introduzione di nuovi tipi di concimazione e di fertirrigazione, antiparassitari
Un aumento della produttività dei terreni attraverso nuove tecniche colturali o nuovi sistemi di
d
irrigazione
23 Le innovazioni chimiche prevedono:

a L'introduzione di nuovi tipi di concimazione e di fertirrigazione, antiparassitari


Un miglioramento genetico delle specie vegetali e dei microrganismi che vengono utilizzati nei
b
processi fermentativi
Un aumento della produttività dei terreni attraverso nuove tecniche culturali o nuovi sistemi di
c
irrigazione
d Di rendere i prodotti consumabili a distanze di tempo superiori
23 Le innovazioni nel campo della conservazione degli alimenti prevedono:

Un aumento della produttività dei terreni attraverso nuove tecniche colturali o nuovi sistemi di
a
irrigazione
b L'introduzione di nuovi tipi di concimazione e di fertirrigazione, antiparassitari
Di rendere i prodotti consumabili a distanze di tempo superiori e permetterne il trasporto senza
c
modificarne i principi nutritivi.
Un miglioramento genetico delle specie vegetali e dei microrganismi che vengono utilizzati nei
d
processi fermentativi
23 I "convenience food" sono:

a Prodotti già pronti all'uso


b Prodotti che hanno subito un miglioramento dal punto di vista genetico
c Prodotti con lunghi tempi di conservazione
d Prodotti ideati con nuove tecniche colturali
23 Per innovazione radicale si intende:

a Prodotti che presentano dei miglioramenti rispetto alla versione precedente


b Prodotti che risultano nuovi sia per i produttori che per i consumatori
c Prodotti che vengono presentati in maniera differente sul mercato con un riposizionamento
d Prodotti nuovi per l'impresa ma con caratteristiche simili ad altri prodotti già presenti nelmercat
23 Per innovazione incrementale si intende:

a Prodotti che vengono presentati in maniera differente sul mercato con un riposizionamento
b Prodotti che presentano dei miglioramenti rispetto alla versione precedente
c Prodotti che risultano nuovi sia per i produttori che per i consumatori
Prodotti nuovi per l'impresa ma con caratteristiche simili ad altri prodotti già presenti nel
d
mercato
23 Per innovazione di mercato si intende:

a Prodotti che presentano dei miglioramenti rispetto alla versione precedente


b Prodotti che vengono presentati in maniera differente sul mercato con un riposizionamento
Prodotti nuovi per l'impresa ma con caratteristiche simili ad altri prodotti già presenti nel
c
mercato
d Prodotti che risultano nuovi sia per i produttori che per i consumatori
23 Per innovazione imitativa si intende:

Prodotti nuovi per l'impresa ma con caratteristiche simili ad altri prodotti già presenti nel
a
mercato
b Prodotti che vengono presentati in maniera differente sul mercato con un riposizionamento
c Prodotti che risultano nuovi sia per i produttori che per i consumatori
d Prodotti che presentano dei miglioramenti rispetto alla versione precedente

24 Esempi di prodotti convenience food sono:

a I prodotti IGP
b I prodotti di IV gamma
c I prodotti DOP
d I prodotti biologici
24 Esempi di prodotti con una nuova formulazione chimico-nutritiva sono:

a I prodotti di IV gamma
b I prodotti biologici
c Gli alimenti per sportivi
d I prodotti IGP
24 Esempi di prodotti imitativi sono:

a Gli alimenti per sportivi


b I prodotti DOP
c I prodotti biologici
d I prodotti di sottomarca
24 Esempi di prodotti nuovi per il mercato sono:

a Il sushi e il tofu
b I prodotti biologici
c I prodotti di sottomarca
d Gli alimenti per sportivi
24 Esempio di prodotto totalmente innovativo sono:

a I nuovi snack
b I prodotti biologici
c Gli alimenti per sportivi
d I prodotti di sottomarca
24 I "convenience food" sono anche detti:

a Cibi dei vegetariani


b Cibi dei consumatori veloci
c Cibi dei pigri
d Cibi dei lavoratori
24 I "convenience food" sono disponibili:

a A maggio e giugno
b Sempre, indipendentemente dalla stagionalità del prodotto
c Solo di estate
d In inverno
24 I prodotti di III gamma corrispondono a:

a Frutta e la verdura surgelate


b Frutta e verdura cotta e confezionata
c La classica ortofrutta fresca e tradizionale non lavorata sia sfusa che confezionata;
d Ortofrutta e conserve che vengono proposte in barattolo
24 I prodotti di I gamma corrispondono a:

a Ortofrutta e conserve che vengono proposte in barattolo


b La classica ortofrutta fresca e tradizionale non lavorata sia sfusa che confezionata;
c Frutta e la verdura surgelate
d Frutta e verdura cotta e confezionata
24 I prodotti di II gamma corrispondono a:

a Frutta e la verdura surgelate


b Frutta e verdura cotta e confezionata
c Ortofrutta e conserve che vengono proposte in barattolo
d La classica ortofrutta fresca e tradizionale non lavorata sia sfusa che confezionata;

25 Possono subire la trasformazione in prodotti di IV gamma:

a Tutti i vegetali
b Solo i vegetali verdi
c I vegetali che rispondono a specifici requisiti qualitativi
d Solo i vegetali in estate
25 In fase di stoccaggio, la materia prima pervenuta nel luogo di trasformazione deve essere
mantenuta in celle di refrigerazione a temperatura:

a Compresa tra 0-4°C


b Di -5°C
c Di -10°C
d Di -4°C
25 In fase di cernita/mondatura:

a Sono allontanate manualmente le porzioni più esterne o deteriorate del prodotto


b Sono allontanati tutti i vegetali tipo insalata
c Sono allontanate le foglie grandi dei vegetali
d Sono allontanati i vegetali di piccole dimensioni
25 Il lavaggio dei prodotti di IV gamma deve essere eseguito:

a In acqua di qualità potabile


b In alcool
c In soluzione contenente cloruro di sodio
d Con acqua contenente elevate quantità di calcio
25 La tecnologia maggiormente applicata per il confezionamento dei vegetali di IV gamma:

a Prevede l'impiego di un’atmosfera modificata


b Richiede una confezione contenente acqua
c Necessita di aggiunta di cloro nella confezione
d Richiede presenza di alcool nella confezione
25 In ambito alimentare, il parametro shelf-life indica:

a Il tempo impiegato per preparare un prodotto


b Il tempo di vita del prodotto sullo scaffale
c La qualità del prodotto alimentare
d Il tempo utile per confezionare un prodotto
25 I criteri microbiologici per definire l’accettabilità di un prodotto, di una partita di prodotti
alimentari o di un processo, sono definiti dal:

a Reg. CE n. 2073/2005
b Reg. CE n. 2073/2015
c Reg. CE n. 2073/2020
d Reg. CE n. 2073/2000
25 I criteri microbiologici per Listeria monocytogenes richiedono che debba essere assente in:

a 1 g di prodotto
b In 40 g di prodotto
c 50 g di prodotto
d 25 g di prodotto
25 I criteri microbiologici per Salmonella ssp. richiedono che debba essere assente in:

a 60 g di prodotto
b 100 g di prodotto
c 25 g di prodotto
d 50 g di prodotto
25 I criteri microbiologici per Escherichia coli richiedono che i limiti vadano da:

a Un minimo di 50 a un massimo di 100 unità formanti colonie (UFC)/g durante il processo di lavorazione
Un minimo di 200 a un massimo di 2000 unità formanti colonie (UFC)/g durante il processo di
b
lavorazione
c Un minimo di 10 a un massimo di 100 unità formanti colonie (UFC)/g durante il processo di lavorazione
Un minimo di 100 a un massimo di 1000 unità formanti colonie (UFC)/g durante il processo di
d
lavorazione

26 La saluta gastrointestinale:

a È fondamentale per lo sportivo


b È fondamentale per lo sportivo che pratica solo attività aerobica
c Non è fondamentale per lo sportivo
d È fondamentale solo in nello sportivo che pratica la corsa
26 La supplementazione con probiotici inizialmente era utilizzata solo in ambito:

a Immunologico
b Gastroenterico
c Pediatrico
d Allergologico
26 Il termine probiotico è riservato a quei microrganismi che:

a Una volta ingeriti in adeguate quantità, di esercitare funzioni benefiche per l'organismo
b Sono ingeriti esclusivamente per via orale
c Sono nocivi per l'organismo
d Che in determinate circostanze possono diventare patogeni
26 I batteri probiotici si trovano naturalmente in alimenti come:

a Pane e pasta
b Iin tutti i vegetali
c Yogurt, kefir, crauti, miso di soia
d Nei legumi
26 Il batterio Helicobacter pylori colonizza:

a Tutte le mucose del nostro organismo


b Solo il piccolo intestino
c Esclusivamente il colon
d Esclusivamente la mucosa gastrica
26 Con il termine “leaky gut syndrome” si intende:

a Un'’aumentata permeabilità gastrointestinale


b Un gonfiore addominale
c La presenza di intolleranza ad un alimento
d La malattia del colon irritabile
26 Le “tight junctions” sono:

a Le mucose intestinali
Sono strutture proteiche localizzate a livello dei canali paracellulari tra le cellule epiteliali e la
b
parete intestinale
c Strutture lipidiche nel nostro organismo
d Alimenti benefici
26 Nel tratto gastrointestinale umano risiedono:

a Più di 1000 differenti specie di batteri


b Più di 100000 differenti specie di batteri
c Più di 8000 differenti specie di batteri
d Più di 20000 differenti specie di batteri
26Batteri sono generalmente suddivisi in:

a 2 principali filotipi
b 10 principali filotipi
c 3 principali filotipi
d 5 principali filotipi
26 La composizione della flora batterica intestinale evolve sin dalla nascita e si stabilizza:

a Nell'adolescenza
b Nel bambino
c Nell'adulto
d Nell'anziano

27 Gli studi condotti sui probiotici si sono da sempre concentrati maggiormente su:

a Malattie respiratorie
b Malattie gastrointestinali
c Malattie croniche
d Malattie allergiche
27 La supplementazione probiotica negli atleti è in grado di:

a Ridurre la permeabilità intestinale


b Aumentare la permeabilità intestinale
c Non ha effetti sulla permeabilità intestinale
d Non ha effetti sull'atleta
27 Durante la corsa sangue e ossigeno:

a Sono dirottati verso il cuore e i muscoli


b Convergono verso l'intestino
c Il sangue è dirottato all'intestino e l'ossigeno al cuore
d Vengono dirottati verso gli arti inferiori
27 I batteri probiotici promuovono la produzione di mucina la quale:

a Riduce la permeabilità intestinale


b Aumenta la produzione di cellule natural killer
c Inibisce l’aderenza di microbi cattivi
d Promuove la crescita di batteri patogeni
27 Gli atleti che assumono probiotici:

Sperimentano un minor numero di infezioni del tratto respiratorio superiore e disturbi


a
gastrointestinali
b Sono più suscettibili a infezioni respiratorie
c Sono più suscettibili a infezioni gastrointestinali
Sperimentano un minor numero di infezioni del tratto respiratorio ma disturbi gastrointestinali
d
di intensità maggiore
27 I probiotici hanno a effetto sinergico se usati con:

a Antibiotici
b Cortisonici
c Yogurt
d Prebiotici
27 I prebiotici:

a Stimolano la produzione di batteri cattivi


b Migliorano la funzione dei batteri buoni nel nostro intestino
c Non hanno nessun effetto
d Riducono il numero di batteri intestinali
27 Un mese di supplementazione con Lactobacillus fermentum durante il periodo invernale in
20 corridori di categoria élite ha:

Ridotto a meno della metà il numero dei giorni di infezioni alle prime vie aeree rispetto al
a
gruppo che prendeva un placebo.
b Non ha avuto effetti
c Ha aumentato i giorni di malattia rispetto al gruppo placebo
Una riduzione della sintomatologia gastrointestinale e respiratoria nei soggetti maschi, e di
d
conseguenza, una riduzione dell’uso di farmaci per raffreddore e influenza
27 La supplementazione con L. fermentum ha determinato in uno studio condotto su 99 soggetti:

a Non ha avuto effetti


b Un aumento della sintomatologia gastrointestinale e respiratoria
Una riduzione della sintomatologia gastrointestinale e respiratoria nei soggetti maschi, e di
c
conseguenza, una riduzione dell’uso di farmaci per raffreddore e influenza
d Ha aumentato i giorni di malattia rispetto al gruppo placebo
27Uno studio ha evidenziato come la supplementazione per quattro settimane con Lactobacillus
acidophilus in atleti affaticati:

a Ha aumentato i giorni di malattia rispetto al gruppo placebo


Abbia determinato una riduzione della sintomatologia gastrointestinale e respiratoria nei
b
soggetti maschi, e di conseguenza, una riduzione dell’uso di farmaci per raffreddore e influenza
c Non ha avuto effetti
Abbia migliorato la funzione immunitaria aumentando la secrezione dell’interferone gamma e
d
regolando l’attività dei linfociti CD4+.

28 La supplementazione per quattro settimane con Lactobacillus acidophilus in atleti affaticati


ha:

Ha ridotto a meno della metà il numero dei giorni di infezioni alle prime vie aeree rispetto al
a
gruppo che prendeva un placebo
Migliorato la funzione immunitaria aumentando la secrezione dell’interferone gamma e
b
regolando l’attività dei linfociti CD4+
c Ha determinato una riduzione della sintomatologia gastrointestinale
d Non ha portato a miglioramenti
28 Una supplementazione con Lactobacillus fermentum durante il periodo invernale in 20
corridori di categoria élite ha:

Migliorato la funzione immunitaria aumentando la secrezione dell’interferone gamma e


a
regolando l’attività dei linfociti CD4+
b Ha determinato una riduzione della sintomatologia gastrointestinale
c Non ha portato a miglioramenti
Ha ridotto a meno della metà il numero dei giorni di infezioni alle prime vie aeree rispetto al
d
gruppo che prendeva un placebo
28 Una supplementazione per 77 giorni con L. fermentum ha determinato:

Una sostanziale riduzione della sintomatologia gastrointestinale e respiratoria nei soggetti


a
maschi, ma non nelle femmine
Un miglioramento della funzione immunitaria aumentando la secrezione dell’interferone
b
gamma e regolando l’attività dei linfociti CD4+
c Non ha portato a miglioramenti
d Ha determinato una riduzione della sintomatologia gastrointestinale
28Nello studio che ha riguardato 141 corridori che assumevano placebo o L. rhamnosus per i 3
mesi precedenti una maratona è stata evidenziata:

Una riduzione a meno della metà il numero dei giorni di infezioni alle prime vie aeree rispetto
a
al gruppo che prendeva un placebo
b Una miglior condizione intestinale
c Una più corta durata dei sintomi gastrointestinali nel gruppo che aveva assunto il probiotico
Una sostanziale riduzione della sintomatologia gastrointestinale e respiratoria nei soggetti
d
maschi, ma non nelle femmine
28 Con una combinazione di L. rhamnosus e L. paracasei per 4 settimane si è avuto:

Un miglioramento della funzione immunitaria aumentando la secrezione dell’interferone


a
gamma e regolando l’attività dei linfociti CD4+
b Un aumento dei livelli plasmatici di antiossidanti
c Un ridotto numero di casi di infezioni alle prime vie aeree
d Un aumento dei sintomi gastrointestinali
28 Uno studio condotto su giocatori di rugby per 4 settimane utilizzando una miscela di ceppi
probiotici, ha riportato:

a Una riduzione dei sintomi gastrointestinali


b Un aumento dei sintomi gastrointestinali
Una riduzione del 27% degli episodi relativi al tratto respiratorio e una minore durata degli
c
stessi
d Un aumento dei livelli plasmatici di antiossidanti
28 Negli atleti impegnati in allenamenti intensi o che si trovano a competere in gare di lunga
durata c'è un maggior rischio di sviluppare:

a Sintomi di malattie delle vie respiratorie superiori


b Malattie gastrointestinali
c Orticaria
d Malattie renali
28 La dieta dell’atleta deve essere varia ed equilibrata con il consumo di cibi non raffinati e
alimenti:

a Che fermentano
b Che naturalmente contengono probiotici
c Alimenti a basso indice glicemico
d Funzionali
28 È importante provare la supplementazione di probiotici durante:

a La preparazione estiva
b L'inverno
c Durante la gara
d I giorni precedenti la gara
28 La supplementazione per quattro settimane in 10 corridori con una formulazione in capsule
di Lactobacillus, Bifidobacterium e Streptococcus ha determinato:

a Una riduzione della sintomatologia gastrointestinale


b Un ridotto numero di casi di infezioni alle prime vie aeree
Una ritardata insorgenza della fatica rispetto a quando gli stessi corridori non assumevano
c
probiotici, determinando quindi un miglioramento della performance.
Una sostanziale riduzione della sintomatologia gastrointestinale e respiratoria nei soggetti
d
maschi, ma non nelle femmine
29 L’essere umano è costantemente esposto e ricoperto da una numerosissima quantità e varietà
di:

a Microbi
b Insetti
c Zanzare
d Funghi
29 I siti maggiormente colonizzati dal microbiota sono rappresentati da:

a Le vie respiratorie
b Pelle, vie respiratorie, vie urogenitali e tratto gastrointestinale
c Il cuore
d Le vie urogenitali
29 L’organo più colonizzato dal microbiota è:

a La pelle
b Il tratto gastrointestinale
c Le vie respiratorie
d Le vie urogenitali
29 Nel tratto gastrointestinale sono presenti più del:

a 20% di tutti i microbi del corpo umano


b 50% di tutti i microbi del corpo umano
c 90% di tutti i microbi del corpo umano
d 70% di tutti i microbi del corpo umano
29 Il primo contatto con i batteri inizia:

a Quando il bambino è ancora nella pancia della mamma


b Alla nascita con il parto
c Inizia con lo svezzamento
d Inizia quando il bambino compie il primo anno di vita
29 Durante le prime 12-24 ore di vita extra-uterina, a colonizzare sono soprattutto:

a Anaerobi facoltativi
b Aerobi obbligati
c Aerobi facoltativi
d Anaerobi obbligati
29 Al 2° - 3° giorno di vita, si stabiliscono:

a Aerobi obbligati
b Anaerobi facoltativi
c Aerobi facoltativi
d Anaerobi obbligati
29 Nei neonati nutriti con formule lattee specifiche la flora microbica:

a Si ha una prevalenza di Bifidobacterium rispetto ai Batteri Lattici


b Si ha una prevalenza di batteri lattici
c Si presenta mista e complessa, molto simile a quella di un soggetto adulto
d Il tratto gastrointestinale risulta sterile
29 Durante l'infanzia si assiste a:

Una progressiva riduzione degli aerobi e degli anaerobi facoltativi e un incremento nella
a
popolazione delle specie anaerobie obbligate.
b Un aumento degli aerobi e degli anaerobi facoltativi
c Una riduzione nella popolazione delle specie anaerobie obbligate
d Una riduzione degli aerobi e degli anaerobi obbligati
29 La distribuzione del microbiota è:

a Varia per qualità e quantità in tutta la lunghezza del nostro intestino


b Varia solo per quantità in tutta la lunghezza del nostro intestino
c Varia solo per qualità in tutta la lunghezza del nostro intestino
d Non varia lungo tutto l'intestino
30 La simbiosi è:

Un tipo particolare di simbiosi che vede svilupparsi benefici per ciascun membro della
a
coabitazione
b Una interazione prolungata fra specie che porta vantaggio per almeno una di queste
c Una interazione in cui solo uno fra i membri trae benefici mentre l’altro no
d Una interazione da cui nessun membro trae benefici
30 Il mutualismo è:

a Una interazione prolungata fra specie che porta vantaggio per almeno una di queste
Un tipo particolare di simbiosi che vede svilupparsi benefici per ciascun membro della
b
coabitazione
c Una interazione in cui solo uno fra i membri trae benefici mentre l’altro no
d Una interazione da cui nessun membro trae benefici
30 Il commensalismo rappresenta:

a Una interazione in cui solo uno fra i membri trae benefici mentre l’altro no
b Una interazione prolungata fra specie che porta vantaggio per almeno una di queste
Un tipo particolare di simbiosi che vede svilupparsi benefici per ciascun membro della
c
coabitazione
d Una interazione da cui nessun membro trae benefici
30 Il tratto gastrointestinale:

a Contiene oltre il 60% delle cellule del nostro sistema immunitario


b Contiene poche cellule del nostro sistema immunitario
c Non contiene cellule del nostro sistema immunitario
d Contiene oltre il 10% delle cellule del nostro sistema immunitario
30 La mucosa intestinale è estesa:

a Dai 550 ai 900 m2.


b Dai 250 ai 400 m2.
c Dai 5 ai 50 m2.
d Dai 50 ai 100 m2.
30 La sigla per il stema linfatico associato alle mucose dell'apparato digerente è:

a MALT
b GALT
c ALT
d BAT
30 I TLRs sono:

a Aerobi obbligati
b Batteri presenti a livello intestinale
c Aerobi facoltativi
Un’insieme di recettori in grado di riconoscere eventuali patogeni venuti a contatto con la mucosa
d
intestinale
30 La flora batterica intestinale:

a Dopo la nascita diventa stabile


b È in continua evoluzione
c Evolve sono durante la senescenza
d Evolve solo nel neonato
30 Per disbiosi intestinale si intende:

a Una situazione di squilibrio nella flora batterica enterica


b Una situazione di equilibrio nella flora batterica enterica
c Una situazione di sterilità intestinale
d Una situazione di sovracrescita di patogeni intestinali
30 Per eubiosi intestinale si intende:

a Una situazione di sterilità intestinale


b Una situazione di squilibrio nella flora batterica enterica
c Una situazione di equilibrio nella flora batterica enterica
d Una situazione di sovracrescita di patogeni intestinali
Invia
31 Nella patogenesi dell’obesità interagiscono:

Fattori comportamentali, psicologici, ambientali, metabolici, neuro-immuno-


a
endocrini
b Fattori comportamentali, e neuro-immuno-endocrini
c Fattori comportamentali
d Fattori ambientali, metabolici, neuro-immuno-endocrini
31 Nei test su animali, in caso di obesità, le interazioni fra Bacterioides e Firmicutes:

a Mostrano solo una riduzione di Firmicutes


b Mostrano una netta riduzione dei Firmicutes e un aumento dei Bacteroides
c Mostrano una netta riduzione dei Bacteroides e un aumento dei Firmicutes
d Mostrano solo una netta riduzione dei Bacteroides
31 La percentuale di nostri geni trasmessi dai genitori è:

a 1%
b 100%
c 50%
d 5%
31 La percentuale di nostri geni che deriva dal microbiota è:

a 1%
b 50%
c 100%
d 99%
31 Nell’individuo normopeso si riconoscono alcuni phyla batterici principali:

a Firmicutes, Actinobacteria e Bacteroidetes


b Firmicutes e Actinobacteria
c Bacyteroides e Firmicutes
d Sono Firmicutes
31 Fare attività fisica, indipendentemente dal regime alimentare seguito, altera la composizione
del nostro microbioma intestinale aumentando la produzione di:

a Fattori infiammatori
b Acidi grassi a catena corta (SCFAs)
c Bacteroides
d Mucina
31 Per ridurre il rischio di obesità e malattie metaboliche è preferibile consumare:

a 10 pasti al giorno
b 1 pasto al giorno
c 2 pasti al giorno
d 5 pasti al giorno
31 Allo sviluppo di obesità e sovrappeso contribuisce:

a Soprattutto l’aumentato del consumo di alcol


Soprattutto l’aumentato del consumo di cibi altamente raffinati e l’assunzione di pasti spesso
b
ricchi di grasso
c Soprattutto l’aumentato del consumo di fibre alimentari
d Soprattutto l’aumentato del consumo di verdure e legumi
31 Si ha insulino-resistena quando:

a Il pancreas non produce più insulina


b Il pancreas produce una dose massiccia di insulina, eccessiva rispetto al carico glucidico
c La glicemia è elevata e la produzione di insulina da parte del pancreas è nella norma
d È presente una malattia diabetica
31 La glicosuria rappresenta:

a Una riduzione di glucosio nel sangue


b L'aumento di glucosio nel sangue
c La presenza di glucosio nelle urine
d Un maggiore PH del sangue
32 Il premio Nobel Eli Metchnikoff osservò che i batteri assunti con gli alimenti:

a Possono modificare la flora batterica intestinale solo in alcuni soggetti


b Non possono modificare la flora batterica intestinale
Possono modificare la flora batterica intestinale, sostituendo microrganismi benefici per
c
l’organismo con altri dannosi
Possono modificare la flora batterica intestinale, sostituendo microrganismi dannosi per
d
l’organismo con altri utili
32 Si è cominciato a parlare di probiotici intorno al:

a 1970
b 2010
c 1960
d 2000
32 La dose di probiotico è:

a È standard per tutti


b Ceppo dipendente e varia in base al beneficio che si vuole apportare
c È minima e uguale per tutti i ceppi
d È proporzionale al peso dell'individuo
32 La quantità di probiotici che riescono a passare vivi attraverso l’intestino dipende:

a Dal ceppo, dalla dose ingerita, da fattori relativi all’ospite e dal cibo vettore
b Solo dal ceppo
c Dal peso dell'individuo
d Cibo introdotto con la dieta
32 Nelle persone sane, il tempo di transito del probiotico dalla bocca all'ano è compresa tra:

a 5 e 7 ore
b 12 e 24 ore
c 55 e 72 ore
d 5 e 12 ore
32 Il tempo di transito del probiotico è più lungo:

a Nell'intestino tenue
b Nel colon
c Nella bocca
d Nello stomaco
32 Fungono da prebiotici:

a Tutti gli alimenti


b Esclusivamente i legumi
Tutti i cibi che agiscono su batteri specifici, modulando i prodotti quelli che agiscono su batteri
c
specifici, modulando i prodotti della fermentazione e quindi influenzando la salute dell’ospite
d I formaggi
32 Gli oligosaccaridi contenuti nel latte umano sono considerati il prototipo di prebiotico poiché
facilitano la crescita di:

a Bifidobatteri e lattobacilli
b Clostridi
c Streptococchi
d Escherichia coli
32 I simbiotici sono:

a Prebiotici
b Probiotici
c Alimenti, farmaci o integratori, contenenti una miscela di prebiotici e di probiotici.
d Batteri patogeni
32 I simbiotici contengono:

Ingredienti non digeribili dall'uomo, ma fermentabili da parte dei batteri probiotici presenti nel
a lume intestinale, di cui stimolano la crescita e l'attività, favorendo il riequilibrio della
microflora intestinale.
b Ingredienti digeribili dall'uomo
c Batteri dannosi per l'organismo
d Sostanze antiossidanti
33 L'incidenza delle allergie alimentari ed enteropatie è più alta nell’età:

a Compresa tra 50 e 70 anni


b Compresa tra 10 e 20 anni
c Compresa tra 0 e 2 anni
d Compresa tra 5 e 10 anni
33 I batteri residenti influenzano positivamente la differenziazione intestinale delle cellule
epiteliali e la proliferazione mediando nel contempo altri effetti metabolici:

a Attraverso la produzione di acidi grassi a catena corta


b Attraverso la produzione di mucina
c Attraverso la produzione di antiossidanti
d Attraverso la produzione di liposaccaridi
33 I lattobacilli sono:

a Batteri Gram-negativi, anaerobi facoltativi


b Batteri Gram-positivi, anaerobi obbligati
c Batteri Gram-positivi, aerobi facoltativi
d Batteri Gram-positivi, anaerobi facoltativi
33 I lattobacilli formano il gruppo dei batteri lattici, chiamati così perché in quanto:

Il loro metabolismo converte il lattosio e altri zuccheri in acido lattico mediante la


a
fermentazione lattica
b Presenti solo nel latte
c Il loro metabolismo scinde il lattosio nei due zuccheri costituenti
d Producono acido lattico nell'atleta
33 I lattobacilli sono distribuiti:

a Dallo stomaco fino al retto


b Nel colon
c Nello stomaco
d Nel retto
33 Il lattosio è un disaccaride formato da:

a Due molecole di fruttosio


b Maltosio e glucosio
c Glucosio e galattosio
d Galattasio e glucosio
33 Il LACTOBACILLUS ACIDOPHILUS:

a È modulatore dell’infiammazione intestinale


b Impedisce ai batteri produttori di gas di risalire dal colon
c Ha un’ottima azione nel migliorare il malassorbimento degli zuccheri
d È utilizzato nel trattamento della diarrea
33 Il LACTOBACILLUS SALIVARIUS:

a Ha un’ottima azione nel migliorare il malassorbimento degli zuccheri


b È modulatore dell’infiammazione intestinale
c Impedisce ai batteri produttori di gas di risalire dal colon
d È utilizzato nel trattamento della diarrea
33 Il LACTOBACILLUS PLANTARUM:

a È utilizzato nel trattamento della diarrea


b Ha un’ottima azione nel migliorare il malassorbimento degli zuccheri
c Impedisce ai batteri produttori di gas di risalire dal colon
d Ha un’ottima azione nel migliorare il malassorbimento degli zuccheri
33 Il Bifidobatterio bifidum:

a Utile nella prevenzione della enterocolite necrotizzante


b È utilizzato nel trattamento della diarrea
c Aiuta nel trattamento dei sintomi dell’asma e dell’allergia stagionale
d Riduce i sintomi del colon irritabile
34 Nuovo fattore attraverso il quale l'esercizio può promuovere effetti benefici per la salute:

a È la sua azione sulla glicemia


b È la modifica del microbiota intestinale
c La produzione di ormoni
d L'effetto sul peso
34 L'esercizio può infatti determinare cambiamenti nella composizione del microbiota che
giocano un ruolo positivo nella:

a Regolazione della glicemia


b Regolazione della tiroide
c Regolazione e nell'omeostasi dell'energia
d Regolazione del respiro
34 L'esercizio a bassa intensità può influenzare il tratto gastrointestinale:

a Aumentando la produizione di gas intestinale


Aumentando il tempo di transito delle feci e quindi il tempo di contatto tra gli agenti patogeni e
b
lo strato di muco gastrointestinale
c Aumentando la peristalsi intestinale
Riducendo il tempo di transito delle feci e quindi il tempo di contatto tra gli agenti patogeni e
d
lo strato di muco gastrointestinale
34 Nel microbiota di bambini obesi con costipazione è stato notato:

Un aumento di Bacterioides e Prevotella rispetto al microbiota dei bambini obesi con normale
a
transito intestinale
Un aumento di Bifidobatteri rispetto al microbiota dei bambini obesi con normale transito
b
intestinale.
Diminuzione di lattobacilli rispetto al microbiota dei bambini obesi con normale transito
c
intestinale.
Una diminuzione di Bacterioides e Prevotella rispetto al microbiota dei bambini obesi con
d
normale transito intestinale.
34 Esperimenti sui ratti hanno dimostrato che l'esercizio di corsa volontaria ha un effetto sulla
composizione del microbiota:

a Determinando un incremento nella concentrazione del butirrato


b Determinando un incremento nella concentrazione di mucina
c Determinando un incremento nella concentrazione del lattato
d Determinando un incremento nella concentrazione del acido solfidrico
34La sedentarietà correlata ad una dieta ricca di grassi modifica:

a La struttura dei villi intestinali


b La struttura del pancreas
c La struttura dello stomaco
d La struttura del tenue
34 L'attività fisica ad alta intensità e di resistenza:

Aumenta il tempo di transito delle feci e quindi il tempo di contatto tra gli agenti patogeni e
a
lo strato di muco gastrointestinale
b Impedisce ai batteri produttori di gas di risalire dal colon
c Non ha un effetto positivo sull'intestino e sul microbiota
Riduce il tempo di transito delle feci e quindi il tempo di contatto tra gli agenti patogeni e lo
d
strato di muco gastrointestinale
34 Uno studio condotto su giocatori di rugby d'elite ha dimostrato che l'esercizio fisico ha
determinato:

a Maggiore diversità tra il phylum Firmicutes


b Maggiore diversità tra il phylum Bacteroides
c Nessuna diversità all'inteerno del microbiota
d Maggiore diversità tra il phylum Actinobacteria
34 Sono stati inoltre studiati individui con differenti livelli di attività fisica e con una dieta
sovrapponibile, e come risultato gli individui più allenati:

a Hanno mostrato un microbiota arricchito in quelle specie che producono lattato


b Hanno mostrato un microbiota arricchito in quelle specie che producono butirrato
c Hanno mostrato un microbiota diminuito in quelle specie che producono lattato
d Hanno mostrato un microbiota diminuito in quelle specie che producono butirrato
34 E' stato provato in uno studio che gli atleti hanno avuto un aumento relativo di biosintesi di
aminoacidi, biosintesi di antibiotici, metabolismo dei carboidrati e metaboliti fecali (es. Acidi
grassi a catena corta prodotti (SCFAs), acetato, propionato e butirrato) associati a:

a Minore motilità intestinale


b Stanchezza eccessiva
c Una peggiore condizione di salute generale
d Incremento muscolare e una condizione di salute generale migliore rispetto ai sedentari
35 E' stato osservato che un buon livello di esercizio fisico iniziato in età giovanile, modifica la
quantità dei phyla presenti nell'intestino, con un aumento:

a Dei Bacteroides
b Dei Firmicutes
c Dei Clostridi
d Dei Bifidobatteri
35 E' stato osservato che un buon livello di esercizio fisico iniziato in età giovanile, modifica la
quantità dei phyla presenti nell'intestino, con un decremento:

a Dei Clostridi
b Dei Bifidobatteri
c Dei Bacteroides
d Dei Firmicutes
35 Evidenze suggeriscono anche che gli interventi di esercizio e di dieta adeguata sono più
efficaci se somministrati:

a Durante la senescenza
b Durante l'adolescenza
c In età adulta
d Nell'infanzia
35 L'aumento della diversità microbica negli anziani è associata con:

a Obesità
b Malattie gastrointestinali
c Un migliore stato di salute
d Disbiosi
35 La riduzione della diversità microbica negli anziani è associata con:

a Assenza di disordini infiammatori


b Assenza di obesità
c Disbiosi
d Un migliore stato di salute
35 Studi hanno dimostrato la correlazione tra microbiota, attività fisica e:

a Disturbo renale cronico


b Disturbi del comportamento
c Disturbi tiroidei
d Disturbi dell'umore
35 In uno studio che ha confrontato gli effetti dell'esercizio volontario contro l'esercizio forzato
sul microbiota intestinale:

L'esercizio forzato e l'esercizio volontario hanno determinato allo stesso modo un aumento
a
della diversità microbica
b L'esercizio forzato e l'esercizio volontario hanno prodotto gli stessi effetti sul microbiota
L'esercizio volontario è risultato produrre effetti più marcati sulla diversità del microbiota
c
rispetto all'esercizio forzato
L'esercizio forzato è risultato produrre effetti più marcati sulla diversità del microbiota rispetto
d
all'esercizio volontario
35 L’utilizzo quotidiano di quantità differenti di carboidrati o di proteine o ancora di grassi:

a Modifica la composizione del microbiota esclusivamente nell'adolescenza


b Modifica la composizione del microbiota
c Non modifica la composizione del microbiota
d Modifica la composizione del microbiota esclusivamente nella senescenza
35 Una dieta ad alto contenuto di grassi e di carboidrati raffinati e a basso contenuto di frutta e
verdura influenza la composizione del microbiota:

a Del 10%
b Del 7%
c Del 57%
d Del 12%
35 Fattori genetici influenzano la composizione del microbiota:

a Del 10%
b Del 12%
c Del 57%
d Del 30%
36 Il peso dei batteri presenti nel nostro intestino è pari a:

a 0,5 Kg
b 1,5 Kg
c 3 Kg
d 0,8 Kg
36 Topi privi di flora batterica (germ free) perchè allevati in ambiente sterile, hanno una
riduzione:

a Del 50% della massa grassa rispetto ai topi allevati in modo convenzionale
b Del 40% della massa grassa rispetto ai topi allevati in modo convenzionale
c Del 10% della massa grassa rispetto ai topi allevati in modo convenzionale
d Del 20% della massa grassa rispetto ai topi allevati in modo convenzionale
36 É stata individuata una molecola chiave coinvolta nella genesi dell’infiammazione e delle
malattie metaboliche:

a La mucina
b Il butirrato
c Il lattato
d Il liposaccaride
36 L’aumento della concentrazione plasmatica di Lps (denominato endotossiemia metabolica), è
stato riscontrato per la prima volta in topi sottoposti a una dieta:

a Iperproteica
b Normocalorica
c Ipocalorica
d Iperlipidica
36 Nell’uomo, un regime dietetico ricco di grassi aumenta l’endotossiemia che determina
insulino-resistenzacattraverso la riduzione di:

a Bifidobatteri
b Lattobacilli
c Bacteroides
d Firmicutes
36 L’antibiotico è una sostanza prodotta da un microrganismo, capace di:

a Di rallentare o fermare la proliferazione dei batteri


b Dare benefici ad altri microrganismi
c Non hanno nessun effetto su altri microrganismi
d Aiutano la crescita dei diversi microrganismi
36 Gli antibiotici batteriostatici:

a Uccidono direttamente il microrganismo


b Aiutano la crescita dei diversi microrganismi
c Non hanno effetti sui batteri
d Bloccano la riproduzione del batterio, impedendone la scissione
36 Gli antibiotici battericidi:

a Bloccano la riproduzione del batterio, impedendone la scissione


b Uccidono direttamente il microrganismo
c Aiutano la crescita dei diversi microrganismi
d Non hanno effetti sui batteri
36 In uno studio la valutazione del tasso di probabilità (OR) per l’associazione fra antibiotici e
diabete di tipo 2:

Ha rivelato un OR uguale sia nei casi in cui sono stati somministrati antibiotici battericidi, sia
a
nei casi in cui erano stati somministrati antibiotici batteriostatici
Ha rivelato un OR particolarmente superiore nei casi in cui erano somministrati antibiotici
b battericidi ed a spettro ristretto, rispetto a quelli in cui erano usati antibiotici batteriostatici e ad
ampio spettro
Ha rivelato un OR inferiore nei casi in cui erano somministrati antibiotici battericidi ed a
c
spettro ristretto, rispetto a quelli in cui erano usati antibiotici batteriostatici e ad ampio spettro
d No ha dato nessun risultato
36 Una dieta arricchita con prebiotici è in grado di:

a Non favorisce la restrizione calorica in individui obesi con diabete mellito di tipo 2
b Favorire la restrizione calorica in individui obesi con diabete mellito di tipo 2
c Non ha nessun effetto su individui obesi
d Ha effetto solo se associata a dieta iperproteica
37 Una ricerca eseguita su ratti ha osservato che l'allenamento di resistenza ha aumentato:

a la velocità del ciclo dell'acido tricarbossilico e l'attività antiossidante.


b la produzione di anticorpi
c la produzione di butirrato
d la resistenza all'insulina
37 Studi hanno suggerito che i marcatori ematologici e biochimici sono cambiati
immediatamente e sono tornati ai livelli di base:

a dopo 15 giorni di recupero da una maratona amatoriale


b dopo 50 giorni di recupero da una maratona amatoriale
c dopo 2-7 giorni di recupero da una maratona amatoriale
d dopo 20 giorni di recupero da una maratona amatoriale
37 Studi su animali hanno dimostrato che i topi con esercizio di ruota in corsa avevano un
aumento di:

a Firmicutes
b Bacteroidetes
c Tenericutes
d Tenericutes e Bacteroidetes
37 Studi su animali hanno dimostrato che i topi con esercizio di ruota in corsa avevano una
diminuzione di:

a Bacteroidetes
b Firmicutes
c Tenericutes e Bacteroidetes
d Tenericutes
37 Topi esercitati presentavano una abbondanza minore di specie:

a Firmicutes / Bacteroidetes
b Firmicutes
c Tenericutes / Bacteroidetes
d Bacteroides / Prevotella
37 Uno studio in cui sono stati studiati i cambiamenti fecali e il microbioma nei corridori prima
e dopo una gara di mezza maratona, utilizzando l'analisi metabolomica basata su LC-MS e
l'analisi del microbioma basata su 16S-rDNA ha mostrato che:

a un totale di 40 metaboliti fecali sono stati modificati in modo significativo


b un totale di 10 metaboliti fecali sono stati modificati in modo significativo
c un totale di 2 metaboliti fecali sono stati modificati in modo significativo
d nessun metaboliai fecale è stato modificato
37 L'acido 3-maleilpiruvico è un prodotto dell'ossidazione dell'acido gentisico da parte di:

a Pseudomonas
b Escherichia coli
c Prevotella
d Fecalibacterium
37 La famiglia batterica identificata come un potenziale biomarcatore che collega l'esercizio al
miglioramento della salute è quella:

a delle Clostridiaceae
b delle Veillonellaceae
c delle Coriobacteriaceae
d delle Streptococcaceae
37 Prove hanno dimostrato che il livello di aldosterone nel plasma aumenta in modo
significativo in risposta:

a allo stress della maratona


b ad una camminata
c alla dieta
d ad una corsa di breve durata
37 Coriobacteriaceae ha dimostrato di essere correlato con:

a 15 metaboliti
b 1 metabolita
c 20 metaboliti
d 7 metaboliti
38 L’addome è una delle principali sedi di dolore cronico o ricorrente negli esseri umani e, in
particolare, nei soggetti:

a Adolescenti
b Di sesso maschile
c Anziani
d Di sesso femminile
38 Nei Paesi industrializzati, la sindrome dell’intestino irritabile (dall’inglese Irritable Bowel
Syndrome, IBS) coinvolge circa il:

a 15% della popolazione


b 55% della popolazione
c 5% della popolazione
d 10% della popolazione
38 Una delle alterazioni più frequentemente riscontrate nei pazienti con IBS è:

a L'ipersensibilità viscerale
b Difficoltà ad evacuare
c Flatulenza
d Colite
38 La sindrome dell’intestino irritabile rappresenta una sindrome:

a Legata esclusivamente a fattori ambientali


b Legata esclusivamente a fattori genetici
c Multifattoriale
d Legata esclusivamente alla dieta
38 Possono sviluppare sintomi digestivi persistenti in seguito a un episodio acuto di
gastroenterite infettiva:

a Nessun paziente
b La metà dei pazienti
c Due terzi dei pazienti
d Un terzo dei pazienti
38 Studi hanno dimostrato che i mediatori dell’infiammazione o dell’immunità possono
alterare:

a Sia l’attività motoria intestinale sia la sensibilità viscerale


b Esclusivamente la sensibilità viscerale
c Non possono alterare attività motoria intestinale e sensibilità viscerale
d Esclusivamente l’attività motoria intestinale
38 Sintomi digestivi compatibili con la diagnosi di IBS si manifestano nel:

a 20% dei pazienti affetti da colite ulcerosa in remissione:


b 3% dei pazienti affetti da colite ulcerosa in remissione:
c 13% dei pazienti affetti da colite ulcerosa in remissione:
d 33% dei pazienti affetti da colite ulcerosa in remissione:
38 La sindrome dell’intestino irritabile è sicuramente un problema di:

a Microbiota e permeabilità intestinale


b Esclusivamente di microbiota
c Esclusivamente di permeabilità intestinale
d Non è in relazione con il microbiota e la permeabilità intestianle
38 L'IBS è consigliabile trattarla con:

a Probiotici
b Probiotici e farmaci
c La dieta e i probiotici
d Solo con la dieta
38 La dieta per IBS richiede la rizuzione dell'assunzione di alcuni tipi di:

a Carboidrati
b Grassi
c Proteine
d Vegetali
39 I carboidrati che solitamente causano sintomi tipici della sindrome dell’intestino irritabile,
sono indicati con:

Dieta LOW-FODMAP
a L'acronimo FODMAP
b Il nome di zuccheri
c Anzianiil nome di glucidi
d Sono chiamati sempre carboidrati
39 Fanno parte dei FODMAP:

Dieta LOW-FODMAP
a Lattosio e fruttosio
b Lattosio e glucosio
c Fruttosio e glucosio
d Glucosio e fruttani
39 Gli OLIGOSACCARIDI sono:

Dieta LOW-FODMAP
Il lattosio (costituito da due zuccheri, glucosio e galattosio) presente nel latte e i prodotti
a
caseari
Sono catene di zuccheri del tipo fruttani (FOS fructo-oligosaccaridi, polimeri del fruttosio) e
b
galatto-oligosaccaridi (GOS galacto-oligosaccaridi, polimeri del galattosio)
c Il Fruttosio, presente soprattutto in certi frutti e nei dolcificanti
d I polioli presenti in alcuni dolciumi a basso contenuti di zuccheri
39 I polioli sono:

Dieta LOW-FODMAP
a FOS e GOS
b Zuccheri costituiti da due zuccheri, glucosio e galattosio
c Presenti in alcuni dolciumi a basso contenuti di zuccheri
d Corrispondono al Fruttosio, presente soprattutto in certi frutti e nei dolcificanti
39 I monosaccaridi sono:

Dieta LOW-FODMAP
a FOS e GOS
b Il Fruttosio
c Il Lattosio
d Il Mannitolo
39 Dei pazineti affetti da IBS:

Meccanismo dei FODMAP


Il 10% riferisce che i sintomi sono scatenati dall’ingestione di cibo e dall’analisi di un diario
a giornaliero in cui vengono riportati sia tutti gli alimenti ingeriti sia i disturbi, risulta che questi
ultimi sono strettamente associati all’ingestione di cibi ad alto contenuto di FODMAP
Il 40% riferisce che i sintomi sono scatenati dall’ingestione di cibo e dall’analisi di un diario
b giornaliero in cui vengono riportati sia tutti gli alimenti ingeriti sia i disturbi, risulta che questi
ultimi sono strettamente associati all’ingestione di cibi ad alto contenuto di FODMAP
Il 20% riferisce che i sintomi sono scatenati dall’ingestione di cibo e dall’analisi di un diario
c giornaliero in cui vengono riportati sia tutti gli alimenti ingeriti sia i disturbi, risulta che questi
ultimi sono strettamente associati all’ingestione di cibi ad alto contenuto di FODMAP
Il 70% riferisce che i sintomi sono scatenati dall’ingestione di cibo e dall’analisi di un diario
d giornaliero in cui vengono riportati sia tutti gli alimenti ingeriti sia i disturbi, risulta che questi
ultimi sono strettamente associati all’ingestione di cibi ad alto contenuto di FODMAP
39 Nello seguire una dieta low-fodmap articolare attenzione va posta nel mantenere i valori
nutrizionali e il contenuto:

Dieta LOW-FODMAP
a Di grassi nella dieta
b In fibre e calcio
c Di vitamina C nella dieta
d Di sodio e potassio nella dieta
39 La prima fase della dieta low-fodmap è nota come:

Dieta LOW-FODMAP
a Fase di mantenimento
b Fase di reintroduzione
c Fase di eliminazione
d Fase di passaggio
39 La seconda fase della dieta low-fodmap è nota come:

Dieta LOW-FODMAP
a Fase di eliminazione
b Fase di mantenimento
c Fase di passaggio
d Fase di reintroduzione
39 La terza fase della dieta low-fodmap è nota come:

Dieta LOW-FODMAP
a Fase di reintroduzione
b Fase di eliminazione
c Fase di passaggio
d Fase di mantenimento
40 I disturbi del comportamento alimentare sono indicati con la sigla:

a DCA
b DBA
c DNA
d DAC
40 I comportamenti tipici di una persona che soffre di un Disturbo del Comportamento
Alimentare fanno riferimento a:

a Presenza del ciclo mestruale


b Vomiti autoindotto e eccessiva attività fisica finalizzata alla perdita di peso
c Dieta normocalorica
d Peso corporeo nella norma
40 Rientra nei disturbi alimentari:

a Il seguire una dieta normocalorica


b Il seguire una dieta vegetariana
c Il seguire una dieta iperproteica
d L'anoressia nervosa
40 L'anoressia nervosa:

È un disturbo dell'alimentazione caratterizzato da ricorrenti abbuffate, condotte di eliminazione


a
e preoccupazione per il peso e le forme del corpo
È un disturbo dell’alimentazione caratterizzato da restrizione alimentare, paura di ingrassare e
b
anomalia nel percepire il proprio peso
c Non è un disturbo alimentare
d È un disturbo dell'alimentazione caratterizzato da ricorrenti abbuffate, e amenorrea
40 L’anoressia nervosa è associata ad un rifiuto di mantenere il peso corporeo al livello minimo
del peso normale per l’età e la statura o al di sopra di esso ovvero:

a Perdita di peso che porta a mantenere il peso corporeo al di sotto del 25% di quello atteso
b Perdita di peso che porta a mantenere il peso corporeo al di sotto del 55% di quello atteso
c Perdita di peso che porta a mantenere il peso corporeo al di sotto del 85% di quello atteso
d Perdita di peso che porta a mantenere il peso corporeo al di sotto del 10% di quello atteso
40 Si parla di anoressia di tipo restrittivo se:

Durante gli ultimi 3 mesi, l’individuo non ha manifestato ricorrenti episodi di abbuffate o
a
condotte di eliminazione
Nel corso degli ultimi 3 mesi, l’individuo ha manifestato ricorrenti episodi di abbuffata o
b
condotte di eliminazione
Nel corso degli ultimi 3 giorni, l’individuo ha manifestato ricorrenti episodi di abbuffata o
c
condotte di eliminazione anni
Durante gli ultimi 3 giorni, l’individuo non ha manifestato ricorrenti episodi di abbuffate o
d
condotte di eliminazione
40 Si parla di anoressia di tipo bulimico se:

Nel corso degli ultimi 3 giorni, l’individuo ha manifestato ricorrenti episodi di abbuffata o
a
condotte di eliminazione anni
Durante gli ultimi 3 giorni, l’individuo non ha manifestato ricorrenti episodi di abbuffate o
b
condotte di eliminazione
Durante gli ultimi 3 mesi, l’individuo non ha manifestato ricorrenti episodi di abbuffate o
c
condotte di eliminazione
Nel corso degli ultimi 3 mesi, l’individuo ha manifestato ricorrenti episodi di abbuffata o
d
condotte di eliminazione
40 La bulimia nervosa è:

È un disturbo dell’alimentazione caratterizzato da restrizione alimentare, paura di ingrassare e


a
anomalia nel percepire il proprio peso
È un disturbo dell'alimentazione caratterizzato da ricorrenti abbuffate, condotte di eliminazione
b
e preoccupazione per il peso e le forme del corpo
c È un disturbo dell'alimentazione caratterizzato da ricorrenti abbuffate, e amenorrea
d Non è un disturbo alimentare
40 Ci si trova davanti ad una bulimia nervosa di tipo purgativo quando:

Nell’episodio attuale di bulimia nervosa il soggetto ha presentato regolarmente vomito


a
autoindotto o abuso-uso improprio di lassativi, diuretici o clisteri.
Nell’episodio attuale il soggetto ha utilizzato regolarmente altri comportamenti compensatori
b inappropriati quali digiuno o l’esercizio fisico eccessivo, ma non si dedica regolarmente al
vomito autoindotto o all’abuso-uso improprio di lassativi, diuretici o clisteri.
Durante gli ultimi 3 mesi, l’individuo non ha manifestato ricorrenti episodi di abbuffate o
c
condotte di eliminazione
Durante gli ultimi 3 giorni, l’individuo non ha manifestato ricorrenti episodi di abbuffate o
d
condotte di eliminazione
40 Ci si trova davanti ad una bulimia nervosa di tipo non purgativo quando:

Durante gli ultimi 3 mesi, l’individuo non ha manifestato ricorrenti episodi di abbuffate o
a
condotte di eliminazione
Durante gli ultimi 3 giorni, l’individuo non ha manifestato ricorrenti episodi di abbuffate o
b
condotte di eliminazione
Nell’episodio attuale di bulimia nervosa il soggetto ha presentato regolarmente vomito
c
autoindotto o abuso-uso improprio di lassativi, diuretici o clisteri.
Nell’episodio attuale il soggetto ha utilizzato regolarmente altri comportamenti compensatori
d inappropriati quali digiuno o l’esercizio fisico eccessivo, ma non si dedica regolarmente al
vomito autoindotto o all’abuso-uso improprio di lassativi, diuretici o clisteri.

41 Il primo sintomo in una condizione di anoressia atletica è:

a Il mal di pancia
b L'amenorrea successivamente accompagnata da osteoporosi
c Dolore al braccio
d Stanchezza
41 In uno studio condotto negli Stati Uniti su oltre 500 giovani atlete, è stata riscontrata una
prevalenza di anoressia nervosa del:

a 3,3% di anoressia nervosa


b 33% di anoressia nervosa
c 5% di anoressia nervosa
d 50% di anoressia nervosa
41 In uno studio condotto negli Stati Uniti su oltre 500 giovani atlete, è stata riscontrata una
prevalenza di bulimia nervosa del:

a 2,3% di bulimia nervosa


b 3,3% di bulimia nervosa
c 10% di bulimia nervosa
d 50% di bulimia nervosa
41 Nello studio condotto negli Stati Uniti su oltre 500 giovani atlete, le irregolarità mestruali
erano riferite da circa il:

a 31% delle atlete


b 13% delle atlete
c 50% delle atlete
d 21% delle atlete
41 Sport in cui è valutata la prestazione individuale sono:

a La pallavolo e la corsa
b Il calcio
c Il nuoto e i tuffi
d La danza, il pattinaggio artistico e la ginnastica artistica
41 Sport di resistenza che favoriscono partecipanti con un basso peso corporeo sono:

a Le corse di lunga distanza, il ciclismo, e lo sci di fondo


b Il nuoto e i tuffi
c La danza, il pattinaggio artistico e la ginnastica artistica
d La pallavolo
41 Uno sport a rischio di disturbi alimentari è:

a La pallavolo
b La danza
c Il calcio
d Lo sci di fondo
41 Il disturbo alimentare al maschile viene definito:

a Bigoressia
b Anoressia
c Bulimia
d Ortoressia
41 Il campanello di allarme per giovi ballerine con diturbi alimentari è:

a L’assenza del ciclo mestruale per almeno tre mesi.


b L'osteoporosi
c La caduta di capelli
d Sonnolenza
41 Il soggetto bigorettico maschile:

a Si vede magro nonostante sia grosso


b Si vede muscoloso nonostante sia esile
c Si vede grasso nonostante sia magrissimo
d Si vede esile anche se muscoloso

42 Si definiscono integratori alimentari:

a tutti gli alimenti


quei prodotti specifici, assunti nella regolare alimentazione, volti a favorire l'assunzione di
b
determinati principi nutritivi.
c alcuni tipi di farmaci
d tutti i prodotti vegetali
42 Nel 2016 in Italia la vendita degli integratori è cresciuta del:

a 6% rispetto all'anno precedente


b 20% rispetto all'anno precedente
c 2% rispetto all'anno precedente
d 30% rispetto all'anno precedente
42 Il giro d'affari nel 2017 relativo agli integratori alimentari è stato:

a di poco superiore ai trecentomila euro


b di poco superiore ai tre miliardi di euro
c di poco superiore ai tre milioni di euro
d di poco superiore ai 2 milioni di euro
42 La vendita di integratori in farmacia rappresenta:

a oltre l'5% del valore dell'intero comparto


b oltre l'2% del valore dell'intero comparto
c oltre l'80% del valore dell'intero comparto
d oltre l'10% del valore dell'intero comparto
42 Da un'indagine, è emerso che nel 2017, la popolazione adulta, che ha utilizzato un
integratore alimentare è stata pari a:

a il 65%
b il 5%
c il 15%
d il 10%
42 Gli sportivi che praticano saltuariamente attività motoria con finalità ludiche, per la durata e
la frequenza della loro pratica atletica, non hanno necessità di utilizzare integratori:

a hanno sempre necessità di utilizzare integratori


b non hanno necessità di utilizzare integratori
c hanno necessità di utilizzare integratori solo se hanno età inferiore a 30 anni
d hanno necessità di utilizzare integratori solo se individui adulti
42 Nella attività agonistica gli integratori è giusto che siano prescritti da:

a l'atleta decide di prenderli di sua spontanea volontà


b dal farmacista
c dal laboratorio di analisi
d medici dello sport o dai nutrizionisti
42 Gli alimenti ricchi di betacarotene sono:

a vegetali di colore verde


b vegetali di colore giallo o arancione
c i legumi
d la carne
42 Il fabbisogno di vitamina C va da:

a 25 a 100 mg al giorno
b 5 a 10 mg al giorno
c 15 a 50 mg al giorno
d 10 a 30 mg al giorno
42 L'American Institute of Cancer Research ha riportato tre studi dove il consumo di integratori
di betacarotene ad alto dosaggio può associari a:

a aumentato rischio cardiocircolatorio


b un aumentato rischio di tumore
c rischio di paralisi motoria
d nessun rischio

43 Il termine integratore o supplemento (food supplement) è stato introdotto nel nostro


ordinamento con il D. Lgs:

a N. 179 del 2004


b N. 169 del 2004
c N. 199 del 2004
d N. 129 del 2004
43 Si intendono per «integratori alimentari»:

a Tutti gli alimenti


I prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte
b concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un
effetto nutritivo o fisiologico
c Gli alimenti per celiaci privi di glutine
d Esclusivamente bevande a base di minerali
43 Il termine supplemento alimentare indica:

a Un integratore alimentare
b Un prodotto alimentare per diabetici
c Un prodotto alimentare per celiaci
d Un alimento vegetale
43 Gli integratori alimentari hanno funzionalità:

a Nutritiva o fisiologica
b Terapeutica
c Terapeutica o fisiologica
d Nutritiva o terapeutica
43 L’etichetta di un integratore deve necessariamente essere apposta per poter essere
commercializzato da parte del:

a Ministero della Salute


b Venditore
c Produttore
d Consumatore
43 In etichetta in merito a proprietà terapeutiche e/o curative:

a Si può sempre far riferimento


b Si può far riferimento solo se prodotti vegetali
c Si può far riferimento solo se prodotti proteici
d Non devono essere riportate
43 L’etichetta deve obbligatoriamente riportare: il nome delle varie sostanze che compongono
l’integratore:

Il nome delle varie sostanze che compongono l’integratore, la dose giornaliera raccomandata,
a
avvertenze riguardanti un uso eccessivo
b Solo il nome di alcune sostanze che compongono l'integratore
c Esclusivamente le cointroindicazioni
d Esclusivamente la dose giornaliera concessa
43 Prima della commercializzazione l’impresa produttrice deve informare:

a Il consumatore
b Il Ministero della Sanità
c Il fornitore
d Non è obbligato a informare nessuno
43 Per prodotti provenienti da paesi terzi la commercializzazione è consentita:

90 giorni dopo il ricevimento della notifica da parte del Ministero e in assenza di obiezioni di
a
quest’ultimo
50 giorni dopo il ricevimento della notifica da parte del Ministero e in assenza di obiezioni di
b
quest’ultimo
5 giorni dopo il ricevimento della notifica da parte del Ministero e in assenza di obiezioni di
c
quest’ultimo
10 giorni dopo il ricevimento della notifica da parte del Ministero e in assenza di obiezioni di
d
quest’ultimo
43 Qualora il Ministero ritenga che i prodotti in discussione rappresentino un pericolo per la
salute pubblica:

a Ne vieta la messa in commercio


b Ne permette la commercializzazione
c Richiede una modifica dell'etichetta da apportare sul prodotto
d Permette la vendita senza etichetta del prodotto
44 Il fatto che una dieta varia e bilanciata sia in grado di fornire tutti gli elementi necessari al
normale sviluppo e al mantenimento di un buono stato di salute:

a Non è sempre garantito


b È sempre garantito
c È garantito solo nella senescenza
d È garantito solo nel bambino
44 Si può ricorre agli integratori alimentari sia per integrare l’apporto di determinati nutrienti
carenti nella dieta che per:

a Coadiuvare tutte le funzioni fisiologiche


b Sostituire completamente la dieta
c Coadiuvare talune funzioni fisiologiche
d Non si deve mai ricorre agli integratori
44 Come precisato dal Ministero della Salute nella circolare 3/2002, gli integratori alimentari
sono prodotti con una chiara valenza di tipo:

a Salutistico
b Erboristico
c Naturalistico
d Non hanno nessuna valenza
44 La sigla RDA indica:

a Livello quantitativo minimo per dose giornaliera raccomandata


b Livello quantitativo massimo per dose giornaliera raccomandata
c Livello quantitativo minimo per dose settimanale raccomandata
d Livello quantitativo minimo per dose mensile raccomandata
44 Compito degli integratori alimentari è quello di aiutare l’organismo umano nel
mantenimento fisiologico:

a Dell'attività respiratoria
b Dell'attività cardiaca
c Della glicemia
d Della omeostasi
44 Il compito di valutare la sicurezza del prodotto da immettere sul mercato e di adottare tutte le
misure di analisi e di prevenzione dei potenziali rischi è del:

a Del produttore
b Del consumatore
c Del nutrizionista
d Del medico
44 Il valore della RDA è stato originariamente stabilito:

a In Africa
b In Europa
c In Australia
d Negli USA
44 Per molti componenti di alimenti è stato individuato l’ADI che sta a indicare:

a Livello quantitativo minimo per dose giornaliera raccomandata


Una stima dell’apporto di sostanza in un alimento, in rapporto al peso corporeo, che ingerito
b
quotidianamente provoca rischi apprezzabili per la salute umana
Una stima dell’apporto di sostanza in un alimento, in rapporto al peso corporeo, che può essere
c ingerito quotidianamente per tutta la vita senza provocare rischi apprezzabili per la salute
umana
d Livello quantitativo massimo per dose giornaliera raccomandata
44 Per effettuare la valutazione del rischio è necessario:

a Analizzare i singoli ingredienti che andranno a costituire il prodotto finito


b Verificare solo gli effetti che si hanno sul consumatore dopo che ha ingerito il prodotto
c Analizzare solo alcuni ingredienti che andranno a costituire il prodotto finito
d Prima vendere il prodotto
44 La RDA è stabilita per:

a Solo alcuni ingredienti indispensabile per la sopravvivenza


b Ciascun nutriente indispensabile per la sopravvivenza
c Solo per le proteine
d Solo per alimenti di origine vegetale
45 Il Ministero ha preso la decisione di indicare pubblicamente quali possano essere le
“rivendicazioni degli effetti” di una determinata pianta oppure di un suo estratto":

a Nel luglio 2006


b Nel luglio 2009
c Nel luglio 2018
d Nel luglio 2015
45 L’aiuto per le aziende consiste nel fatto che:

a Hanno un aiuto economico


b Sono libere di scrivere ciò che vogliono in etichetta
c Possono utilizzare, senza modifica, le frasi proposte dal Ministero e riportarle in etichetta
d Possono indicare senza prove effetti salutistici non accertati scientificamente
45 Il Regolamento CE 1924/2006 è:

a Stato emanato per spiegare il concetto di integratore


b Relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite ai prodotti alimentari
c In riferimento alla conservazione dei prodotti
d Relativo solo agli integratori amminoacidici
45 Le indicazioni nutrizionali e salutistiche:

a Devono essere scientificamente fondate per tutti gli integratori


b Devono essere scientificamente fondate solo per gli integratori proteici
c Devono essere scientificamente fondate solo per gli integratori vegetali
d Devono essere scientificamente fondate solo per gli integratori di minerali
45 La fondatezza scientifica di un integratore è accertata:

a Dal Ministero
b Dal consumatore
c Dal venditore
d Dall'EFSA
45 Tra le indicazioni sulla salute richieste e già approvate dalla Commissione Europea con il
Regolamento Ce 983/2009 del 21 ottobre 2009, troviamo che il calcio:

a È necessario solo nella senescenza


b È necessario per la normale crescita e lo sviluppo osseo dei bambini
c È necessario solo in gravidanza
d È necessario solo per gli sportivi
45 Tra le indicazioni riferite allo riduzione del rischio di malattia già autorizzate, troviamo “È
stato dimostrato che gli steroli vegetali riducono il colesterolo nel sangue. L’ipercolesterolemia
costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di cardiopatie coronariche”, dicitura che potrà
essere utilizzata:

Per prodotti che contengano almeno 6 g di steroli vegetali estratti da piante, consigliandone
a
un’assunzione giornaliera.
Per prodotti che contengano almeno 10 g di steroli vegetali estratti da piante, consigliandone
b
un’assunzione giornaliera
Per prodotti che contengano almeno 20 g di steroli vegetali estratti da piante, consigliandone
c
un’assunzione giornaliera.
Per prodotti che contengano almeno 2 g di steroli vegetali estratti da piante, consigliandone
d
un’assunzione giornaliera
45 La prima cosa che il consumatore di un integratore deve sapere è:

a Se l'integratore è sicuro
b Quello di cui ha effettivamente necessità
c Se l'integratore è nella giusta dose
d Se l'integratore è efficace
45 La legge 30 aprile 1962, n. 283 all’articolo 19 individua con precisione:

a Le responsabilità dell’esercente
b Le responsabilità del consumatore
c Le responsabilità del Ministero
d Le responsabilità del EFSA
45 Un medicinale si differenzia da un integratore alimentare per:

a Per le sue proprietà terapeutiche e nutritive


b Per le sue proprietà fisiologiche
c Per le sue proprietà nutritive
d Le sue proprietà terapeutiche
46 L'uso di integratori dovrebbe essere scoraggiato soprattutto nel caso in cui a suggerirlo sia:

a il medico
b il nutrizionista
c personale non medico
d il dietologo
46 Le categorie di prodotti previste dalle "Linee Guida" (circolare 7 Giugno 1999, n.8). del
Ministero della Sanità sono:

a 6
b 20
c 15
d 12
46 Le uniche integrazione che certamente hanno un razionale d'uso sono:

integrazione energetica e integrazioni con minerali destinati a reintegrare le perdite idrosaline


a
causate dalla sudorazione
integrazione amminoacidica e integrazioni con minerali destinati a reintegrare le perdite
b
idrosaline causate dalla sudorazione
c integrazione energetica e integrazioni amminoacidica
d solo le integrazioni amminoacidiche
46 Se l'attività svolta non supera i 45-60 minuti, è molto probabile che sia più che sufficiente:

a integrazione con bevande a base di minerali


b integrazione attraverso acqua
c integrazione amminoacidica
d integrazione glucidica
46 Per evitare l'abbassamento della glicemia che si verifica per effetto della pratica sportiva,
oltre alle bevande energetico-minerali, se l'attività fisica risulta particolarmente gravosa, è
buona norma mantenere una adeguata concentrazione :

a zuccheri nell'organismo
b di sale
c di proteine
d di minerali
46 La supplementazione a base di amminoacidi è eseguita perché:

a si pensa di poter ripristinare l'equilibrio idro-salino


b si pensa di poter in questo modo stimolare la produzione di acidi biliari
c si pensa di poter aumentare la glicemia
si pensa di poter in questo modo stimolare la produzione naturale di ormoni ad azione
d
anabolizzante
46 Statisticamente è stato rilevato che l'integrazione con arginina, lisina, tirosina, ornitina e altri
amminoacidi, assunti sia singolarmente sia in miscele, non produce alcuna modificazione dei
livelli di:

a FT3 e FT4
b TSH
c FSH
d GH
46 Sono amminoacidi a catena ramificata:

a valina, leucina e isoleucina


b treonina e tirosina
c treonina, leucina e isoleucina
d valina, leucina e tirosina
46 Gli amminoacidi a catena ramificata sono importanti:

a per la tiroide
b nell'ipoglicemia
c per i processi relativi alla sintesi proteica muscolare
d per tutti i processi metabolici
46 L'assunzione di amminoacidi ramificati non è utile se:

a se l'atleta esegue un lavoro continuo e prolungato


b se l'individuo è obeso
c non vi è necessità di tale fabbisogno aggiuntivo
d se l'individuo ha 20 anni
47 Le barrette proteiche sono utilizzate come:

a additivo alimentare
b integratori alimentari
c secondi piatti in un pasto
d sostituto del pasto
47 Le barrette proteiche contengono macronutrienti energetici, con almeno:

a 10g di proteine
b glucosio e proteine
c 20g di proteine, sali minerali e vitamine del gruppo B
d 5g di proteine, sali minerali e vitamine del gruppo B
47 Le barrette proteiche possono essere consumate per:

a per distribuire la quota lipidica nell'arco di tutta la giornata


b per distribuire la quota glucidica nell'arco di tutta la giornata
c favorire il catabolismo muscolare
d contrastare il catabolismo muscolare
47 Le barrette proteiche rispetto agli altri integratori in polvere risultano:

a tascabiliconservabili monoporzione
b difficilmente conservabili
c ingombranti
d difficili da porzionare
47 Nella composizione delle barrette, i peptidi più utilizzati sono:

a proteine del siero e caseine


b proteine del grano
c glicine
d cheratine
47 Nelle barrette proteiche i nutrienti quantitativamente più presenti sono sempre:

a le vitamine
b i glucidi
c i minerali
d le proteine
47 Le siero proteine sono naturalmente ricche di:

a cisteina
b glicina
c treonina
d serina
47 Il vantaggio funzionale dall'impiego di un integratore in polvere di caseine deriva dal fatto
che la loro digestione fornisce un apporto aminoacidico :

a basso che perdura diverse ore


b medio alto che perdura diverse ore
c alto che perdura poche ore
d medio che perdura poche ore
47 Il valore biologico dei caseinati è:

a 90
b 10
c 50
d 70
47 Il picco insulinico dopo l'ingestione delle proteine idrolizzate è a:

a 120 minuti
b 60 minuti
c 20 minuti
d 30 minuti
48 L’assunzione di bevande contenenti zuccheri semplici e quantità piccole di vitamine e Sali
minerali può essere utile negli sport come:

a La danza
b Il ciclismo e la maratona
c L'aerobica
d La pallavolo
48 I carboidrati che si trovano nelle preparazioni per sportivi sono:

a Saccarosio e maltodestrine
b Glucosio, fruttosio, saccarosio e maltodestrine
c Fruttosio e maltodestrine
d Lattosio, fruttosio, saccarosio e maltodestrine
48 Il fruttosio è metabolizzato a livello epatico dove:

a 2/3 di tale zucchero vengono trasformati in glucosio


b 1/3 di tale zucchero vengono trasformati in glucosio
c Tutto lo zucchero è trasformato in glucosio
d Lo zucchero non è convertito in glucosio
48 Per tale motivo un abuso di prodotti contenenti fruttosio può causare aumento di:

a Uricemia
b Tachicardia
c Colesterolemia
d Trigliceridemia
48 Le maltodestrine sono:

a Zuccheri semplici
b Proteine idrolizzate
c Trigliceridi
d Amidi parzialmente predigeriti
48 Le maltodestrine hanno un indice glicemico analogo al:

a Glucosio
b Destrosio
c Lattosio
d Fruttosio
48 Le maltodestrine possono derivare da:

a Dal cacao
b Dal pesce
c Carne di maiale
d Riso e mais
48 I trigliceridi a media catena contribuiscono:

a Per il 15% del costo energetico di uno sforzo


b Solo per il 3-7% del costo energetico di uno sforzo
c Solo per il 20-40% del costo energetico di uno sforzo
d Solo per il 2-4% del costo energetico di uno sforzo
48 L’attività fisica di elevata intensità (75-90% del VO2 max) non può essere protratta per oltre:

a 30-60 minuti anche nei soggetti allenati


b 15 minuti anche nei soggetti allenati
c 30-60 minuti anche nei soggetti allenati
d 90 minuti anche nei soggetti allenati
48 Uno studio ha valutato gli effetti di un dosaggio elevato di trigliceridi a media catena sulla
prestazione atletica e si è riscontrato che:

Gli atleti che sostituivano in toto i carboidrati con trigliceridi a media catena presentavano un
a
deterioramento delle prestazioni
Gli atleti che sostituivano in toto i carboidrati con trigliceridi a media catena presentavano un
b
miglioramento delle prestazioni
Gli atleti che sostituivano in toto i carboidrati con trigliceridi a media catena non presentavano
c
variazioni di prestazioni
Gli atleti che sostituivano in toto i carboidrati con trigliceridi a media catena presentavano un
d
deterioramento delle prestazioni sono negli adolescenti
49 L’integrazione con glicerolo è eseguita in quanto si ritiene che tale sostanza potrebbe
prevenire negli atleti l’insorgenza dello stress:

a Da sonno
b Da calore
c Da dieta
d Da corsa
49 Il glicerolo è utilizzato negli sport di resistenza per apportare velocemente acqua con
simultanea richiesta di:

a Minerali
b Liquidi
c Energia
d Vitamine
49 Nel body building si utilizza la sipplementazione con glicerolo al fine di: una volumizzazione
muscolare:

a Una riduzione della massa muscolare


b Una volumizzazione muscolare
c Una maggiore resistenza
d Nel body building non si utilizza il glicerolo
49 Gli effetti collaterali dovuti all’assunzione di glicerolo comprendono:

a Angoscia, nausea, vertigini, ritenzione idrica, cefalea da luce


b Iperglicemia
c Tachicardia
d Non ci sono effetti colaterali
49 Dei ciclisti allenati hanno pedalato per 90 minuti ad una temperatura esterna di 35° . Due ore
prima della partenza hanno bevuto o solo acqua o acqua con 1 grammo di glicerolo per Kg di
peso corporeo. Grazie al glicerolo, le perdite urinarie prima della partenza sono state ridotte:

a Del 40%
b Del 50%
c Del 10%
d Del 25%
49 Solitamente il glicerolo è assunto nelle due ore precedenti a una prova, e si raccomanda di
assumere in maniera frazionata:

a 3 grammo di glicerolo per Kg di peso corporeo diluito in circa 1,5 l d'acqua.


b 1 grammo di glicerolo per Kg di peso corporeo diluito in circa 1,5 l d'acqua
c 2 grammo di glicerolo per Kg di peso corporeo diluito in circa 2 l d'acqua.
d 2 grammo di glicerolo per Kg di peso corporeo diluito in circa 1,5 l d'acqua
49 Il glicerolo è un liquido sciropposo dal sapore molto dolce, non molto gradevole al palato, e la
sua consistenza lo rende simile:

a Alle fibre
b Ai glucidi
c Alle proteine
d Ai grasi
49 Gli integratori salini ipertonici sono bevande caratterizzate da una concentrazione di glicidi e
sali minerali che:

a Determina una pressione osmotica pari a quella del plasma


b Determina una pressione osmotica maggiore a quella del plasma
c Determinano una pressione osmotica inferiore a quella del plasma
d Determinano un apressione osmotica nulla
49 Gli integratori salini ipotonici sono bevande caratterizzate da una concentrazione di glicidi e
sali minerali che:

a Determinano una pressione osmotica inferiore a quella del plasma


b Determina una pressione osmotica pari a quella del plasma
c Determina una pressione osmotica pari a quella del plasma
d Determinano un apressione osmotica nulla
49 Gli integratori salini isotonici sono bevande caratterizzate da una concentrazione di glicidi e
sali minerali che:

a Determina una pressione osmotica pari a quella del plasma


b Determina una pressione osmotica pari a quella del plasma
c Determinano una pressione osmotica inferiore a quella del plasma
d Determinano un apressione osmotica nulla
50 L’assunzione di acido folico prima del concepimento riduce il rischio che il feto sviluppi un
difetto del tubo neurale del:

a Del 10%
b Del 70%
c Del 50%
d Del 20%
50 Per donne a rischio con precedenti gravidanze con difetti del tubo neurale o aborti ripetuti,
affette da diabete, celiachia o altre patologie da malassorbimento o che assumono farmaci
antiepilettici o antagonisti dell’acido folico), si raccomanda l’assunzione di un dosaggio pari a:

a 4-5 mg al giorno
b 10 mg al giorno
c 1-2 mg al giorno
d 0,5 mg al giorno
50 Sono frequenti carenze gravi di vitamina C nei:

a Alcolisti
b Fumatori
c Piccoli atleti
d Negli iperinsulinemici
50 La maggior parte della vitamina C presente negli integratori deriva:

a Dal riso
b Dal grano
c Dal mais
d Dal sorgo
50 La vitamina C aumenta l’assorbimento del:

a Nichel
b Potassio
c Sodio
d Ferro
50 Il Boro, sembra influenzare in qualche modo l’attività:

a Della vitamina D
b Della vitamina C
c Dell'acido folico
d Della vitamina A
50 Nelle donne in età avanzata la vitamina C aumenta il rischio di malattie cardiovascolari se
assunta in dosi maggiori di:

a 300 mg
b 50 mg
c 200 mg
d 150 mg
50 Il cromo può fisiologicamente competere con:

a La vitamina D
b Il ferro
c I folati
d La vitamina C
50 Sono commercializzati integratori a base di estratti di Pino Coreano utilizzati per controllare:

a Il senso di fame e l’assunzione di cibo


b L'attività tiroidea
c La secrezione di insulina
d La normale attività cardiaca
50 La gomma guggul è commercializzata come integratore:

a Per aumentare le riserve di ferro


b Per fornire quantità elevate di Sali minerali
c Per aumentare la massa muscolare
d Per dimagrire
51 L'acido ialuronico, utilizzato in ambito:

a Riabilitativo e fisioterapico.
b Oncologico
c Pneumologico
d Dimagrante
51 L’acido ialuronico sembra che abbia dei benefici effetti sul benessere:

a Del cuore
b Dei polmoni
c Di pelle, giunti ossei e connettivo.
d Dei reni
51 Inizialmente il collagene era estratto dal tendine d’Achille di:

a Bovini
b Pesci
c Vegetali
d Umani
51 Le proprietà nutraceutiche del metilsulfonilmetano derivano dal suo contenuto:

a In zolfo
b In sodio
c In cloro
d In cromo
51 Uno studio ha condotto delle prove su atleti per verificare una possibile correlazione fra
assunzione di L-carnitina e ritardo del dolore muscolare post – esercizio:

a Lo studio ha evidenziato un ritardo del dolore


b Lo studio ha evidenziato un aumento del dolore
c Il dolore è rimasto costante
d Il dolore è aumentato solo negli atleti che effetuavano un maratona
51 Il coenzima Q10 (CoQ10, ubichinone nella forma ossidata e ubichinolo nella forma ridotta) è
stato utilizzato:

a Nel trattamento dei disturbi metabolici


b Nel trattamento dei disturbi cardiovascolari
c Nel trattamento dei disturbi respiratori
d Nel trattamento dei disturbi tiroidei
51 È da notare comunque che una supplementazione impropria di coenzima potrebbe portare:

a A un possibile danno tessutale


b Danni respiratori
c Minor resistenza atletica
d Eccessivo dimagrimento
51 Circa il 95% della creatina contenuta nell’organismo si trova:

a Nel muscolo scheletrico


b Nella massa grassa
c Nel cuore
d Nel sangue
51 La creatina si trova nella sua forma libera per il:

a 40%
b 10%
c 60%
d 20%
51 L’uso d’inosina è controindicato in caso di:

a Problemi cardiaci
b Artrite gottosa
c Sottopeso
d Dolore addominale
52 Da diversi studi è emerso che un’adeguata assunzione di colina nella gestante
determinerebbe:

a Effetti negativi sulle capacità cognitive, mnemoniche e percettive dei nascituri


b Effetti positivi sulle capacità cognitive, mnemoniche e percettive dei nascituri
c Effetti negativi per la crescita dei nascituri
d Effetti positivi per la crescita dei nascituri
52 L’omocisteina plasmatica è:

a Una sostanza presente nei vegetali


b Un integratore usato nella pratica sportiva
c Un aminoacido in grado di elevare significativamente il rischio cardiovascolare
Un marcatore infiammatorio sintetizzato dal fegato, che aumenta nel flusso sanguigno in
d
seguito ad operazioni chirurgiche
52 Un’adeguata assunzione di colina sembrerebbe, determinare una sensibile riduzione delle
concentrazioni di:

a Marcatori infiammatori
b Acidi grassi liberi
c Ormoni femminili
d Non comporta nessun effetto
52 L’aumento della VES suggerisce:

a Problemi cardiovascolari
b Problemi ai reni
c Un miglior stato di salute
d Presenza di un’infiammazione in corso
52 La colina è usata come precursore per il neurotrasmettitore noto come:

a Dopamina
b Serotonina
c Glutammato
d Acetilcolina
52 L’azione biologica cardio e vasoprotettiva della colina potrebbe essere potenziata dalla
contestuale assunzione di:

a Piruvato
b Vitamina B6, vitamina B9 e vitamina B12
c Vitamina D
d Amminoacidi
52 Il piruvato è:

a Uno zucchero
b Un amminoacido
c Un acido grasso
d Una proteina
52 In soggetti obesi una integrazione di piruvato associata ad una dieta ipocalorica:

a Aumenta la perdita di massa muscolare


b Aumenta la perdita di grasso e di peso senza intaccare la massa muscolare
c Aumenta il senso di fame
d Aumenta il senso di sazietà
52 Il termine dopoing risale:

a All'800
b Al 2000
c Al 700
d Al 900
52 E' entrato in vigore il 1° gennaio 2004 :

a Codice Amercano Antidoping


b Codice Italiano Antidoping
c Codice Europeo Antidoping
d Codice Mondiale Antidoping
53 Il ricorso alle pratiche dopanti è:

a Proibito solo in età adulta


b Proibito per tutte le discipline
c È proibito solo nelle discipline aerobiche
d È proibito solo nelle discipline anaerobiche
53 Le prime notizie sul doping provengono:

a Dalla Cina
b Dalla Francia
c Dall'America
d Dall'Italia
53 Già nel 300 a.C. si faceva largo uso nelle attività sportive di:

a Efedrina
b Anabolizzanti
c Beta-2-agonist
d Ormone della crescita
53 A Roma, venivano ampiamente dopati:

a I gatti
b I cani
c I suini
d I cavalli
53 La Carta Olimpica Internazionale Anti-doping è stata approvata:

a Nel 2004
b Nel 2017
c Nel 2010
d Nel 1988
53 Gli steroidi androgeni anabolizzanti sono:

a Un gruppo di farmaci che rappresentano dei derivati sintetici del testosterone


b Ormoni peptidici e glicoproteici
c Il formoterolo eil salbutamolo
d Inibitori delle aromatasi
53 Gli effetti anabolizzanti sono caratterizzati da una diminuzione dell’escrezione urinaria di:

a Azoto, sodio, potassio e cloro


b Zuccheri
c Liquidi
d Proteine
53 Gli anabolizzanti del terzo gruppo sono detti:

a Esterificati
b Metilati
c Steroidi
d Alchilati
53 Per gli anabolizzanti attualmente sono in commercio:

a Circa quaranta SAA


b Circa quaranta SAA
c Circa quaranta SAA
d Circa quaranta SAA
53 Gli ormoni e sostanze simili:

a Il formoterolo eil salbutamolo


b Ormoni peptidici e glicoproteici
c Inibitori delle aromatasi
d Un gruppo di farmaci che rappresentano dei derivati sintetici del testosterone
54 I diuretici sono proibiti:

a Durante la gara
b Dopo la gara
c Durante la gara e fuori gara
d Prima della gara
54 I diuretici sono inibitori del trasporto:

a Degli zuccheri
b Delle proteine
c Degli ioni
d Dell'ossigeno
54 Gli stimoilanti sono proibiti:

a Durante la gara
b Dopo la gara
c Durante la gara e fuori gara
d Prima della gara
54 Fanno parte degli stimolanti:

a La cocaina
b I diuretici
c L'eroina
d Le anfetamine
54 La cocaina viene utilizzata per:

a Intensificare la stimolazione sensoriale e per aumentare l’energia


b Per aumentare la massa muscolare
c Per eliminare un eccesso di liquidi
d A fini dimagranti
54 Alcuni giocatori di calcio hanno dato alla cocaina il nome di:

a Droga della seconda metà


b Droga della seconda vita
c Droga dell'atleta
d Droga del secolo
54 Fa parte dei narcotici:

a L'eroina
b L'anfetamina
c La cocaina
d I diuretici
54 Le sostanze maggiormente utilizzate nelle palestre sono:

a Gli anabolizzanti
b La cocaina
c Le anfetamine
d L'eroina
54 β-BLOCCANTI (P2) sono:

a Proibiti in gara solo per alcuni sport


b Proibiti prima della gara
c Proibiti in gara solo per tutti gli sport
d Sono proibiti prima e durante la gara
54 È stato evidenziato che bassi livelli ematici di alcol etilico possono indurre la riduzione dei
tremori a carico degli arti e delle contrazioni muscolari isometriche. Tali livelli corrispondono a:

a 0,2-0,5 g/L
b 2-5 g/L
c 1-2 g/L
d 0,5-0,10 g/L

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