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Idoneità dei materiali ed oggetti

destinati ad alimenti
9 giugno 2017 – Limena (PD)

Dott. Cristina Sancolodi -


Ordine interprovinciale chimici veneto
n.899 sez.A
Food contact expert n.079
Normachem Srl
I MOCA o FCM sono materiali ed oggetti destinati a venire
a contatto con i prodotti alimentari

• Imballaggi
• Recipienti per industria alimentare
• Utensili da cucina
• Posate
• Stoviglie
• Macchinari
• Guanti
• Etichette

2
• Materie plastiche
• Gomme
• Siliconi
• Carta e cartone
• Legno
• Sughero

3
• Cellulosa rigenerata
• Ceramica
• Vetro
• Acciaio inox
• Banda stagnata e cromata
• Alluminio e leghe
• Altri metalli e leghe

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5
DEFINIZIONI
Dir 94/62/CE art.3 (D.lgs. 152/06 art. 218 )

imballaggio per la vendita o imballaggio primario: imballaggio


concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, un'unita' di vendita
per l'utente finale o per il consumatore

imballaggio multiplo o imballaggio secondario: imballaggio


concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, il
raggruppamento di un certo numero di unita' di vendita,
indipendentemente dal fatto che sia venduto come tale all'utente
finale o al consumatore, o che serva soltanto a facilitare il
rifornimento degli scaffali nel punto di vendita.
Esso puo' essere rimosso dal prodotto senza alterarne le
caratteristiche

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DEFINIZIONI
Dir 94/62/CE art.3 (D.lgs. 152/06 art. 218 )

imballaggio per il trasporto o imballaggio


terziario:
imballaggio concepito in modo da facilitare la
manipolazione ed il trasporto di merci, dalle materie
prime ai prodotti finiti, di un certo numero di unità di
vendita oppure di imballaggi multipli per evitare la
loro manipolazione ed i danni connessi al trasporto,
esclusi i container per i trasporti stradali, ferroviari
marittimi ed aerei

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Imballaggi

In un’ottica di sviluppo sostenibile, è stata definita, nella legislazione italiana


(Dlgs 152/06, art. 219) ed europea riguardante gli imballaggi, una
“SCALA GERARCHICA” delle attività relative alla sostenibilità ambientale:

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Imballaggi

Pb, Cd, Hg, CrVI

• Presunzione di conformità ai requisiti essenziali

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Sostanze in candidate list che sono in lista positiva del
Reg. (UE) 10/2011 (plastiche)

LMS(T)

10
Sostanza in autorizzazione REACH (allegato XIV) in lista
positiva Reg. (UE) 10/2011

The Panel concluded that it is


unlikely that a regular
exceedance of the ADI occurs.

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Sostanza in Candidate list REACH e in lista positiva Reg.
(UE) 10/2011: acido borico

LMS(T)
Acido borico è un additivo alimentare
approvato (E284) per caviale, usato come
agente di reticolazione del PVA o
stabilizzante in poliacrilonitrili

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DEFINIZIONI
M eccanismi della
migrazione

Per Migrazione si intende sia il processo di trasferimento di massa


dall’imballaggio all’alimento sia la massa trasferita. Il trasferimento di massa che
segue le leggi della diffusione, legato alle proprietà diffusionali ed alle
proprietà solventi sia del materiale che della fase a contatto
DIFFUSIONE: molecole che si trovano in regioni ad alta concentrazione tendono
a portarsi in regioni a bassa concentrazione attraverso spazi disponibili al loro
passaggio 13
DEFINIZIONI

MIGRAZIONE GLOBALE
Da Reg. UE 10/2011
«limite di migrazione globale» (OM): quantità massima consentita di
sostanze non volatili rilasciate da un materiale o da un oggetto nei
simulanti alimentari.

Il limite di migrazione globale va inteso come un pre-requisito


di inerzia del materiale; in altre parole, a prescindere
dall'eventuale rischio per il consumatore, la legge stabilisce un
limite alla possibile interazione tra alimenti ed imballaggi.

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DEFINIZIONI

MIGRAZIONE SPECIFICA
Determinazione di singoli monomeri, additivi o sostanze nel liquido
simulante o nell’alimento.

«limite di migrazione specifica» (LMS o SLM):


quantità massima consentita di una data sostanza
rilasciata da un materiale o un oggetto nei prodotti
o simulanti alimentari

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PERCHE’ UNA NORMATIVA SUI
MOCA?
I MOCA non devono costituire un rischio per la salute dei
consumatori perciò a livello UE è stato emanato un
regolamento quadro che li disciplina

«rischio»: funzione della probabilità e della gravità di un effetto


nocivo per la salute, conseguente alla presenza di un pericolo
(Reg. CE 178/2002, Art. 3.9)

16
PERCHE’ UNA NORMATIVA SUI MOCA?

Tossico per
ingestione
PERCHE’ UNA NORMATIVA SUI
MOCA?

Elementi essenziali per l’uomo


PERCHE’ UNA NORMATIVA SUI MOCA?

Il rischio può essere espresso, in termini generali, come:

Rischio = Pericolosità x Esposizione (≠ migrazione)


DEFINIZIONI

ANALISI DEL RICHIO: processo costituito da

Valutazione del rischio

Gestione del rischio

Comunicazione del rischio

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DEFINIZIONI

Valutazione del rischio

IDENTIFICAZIONE RELAZIONE VALUTAZIONE


PERICOLO DOSE-RISPOSTA ESPOSIZIONE

CARATTERIZZAZIONE
DEL RISCHIO
Risk assessment

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Le normative agiscono su questi fattori:

Controllando la composizione dei materiali


Valutazioni tossicologiche (liste positive)

Limitandone gli usi consentiti (esempio uso solo con


determinati tipi di alimenti)
Limitando il contenuto residuo nel prodotto finito
Imponendo dei limiti di migrazione specifica (LMS)⇒
riduzione dell’esposizione

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Acrilonitrile
LMS<NR (0,01
mg/kg)

SA
migrazione
N

Migrazione globale
Migrazione specifica
Butadiene
LMS<NR (0,01
mg/kg);
QM=1mg/kg

OPS

migrazione

Migrazione globale
Migrazione specifica
LA NORMATIVA DI CARATTERE GENERALE

Food law Reg. (CE) 178/2002 che stabilisce i principi e i requisiti


generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea per
la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza
alimentare
Reg. (CE) n.1935/2004 del 27 ottobre 2004

Reg. (CE) n.2023/2006 del 22 dicembre 2006 (GMP)

Controlli ufficiali:
Reg. (CE) n.882/2004 del 29 aprile 2004 e ss.mm.ii.
Igiene dei prodotti alimentari
Titolo II – art.10: I controlli ufficiali comprendono l’ispezione di
iv: materiali e articoli destinati ad entrare in contatto con gli alimenti
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Reg. (CE) n.178/2002-Food law

«alimento» (o «prodotto alimentare», o «derrata alimentare»)


qualsiasi sostanza o prodotto trasformato, parzialmente
trasformato o non trasformato, destinato ad essere ingerito, o di
cui si prevede ragionevolmente che possa essere ingerito, da
esseri umani.
Sono comprese le bevande, le gomme da masticare e qualsiasi
sostanza, compresa l'acqua, intenzionalmente incorporata negli
alimenti nel corso della loro produzione, preparazione o
trattamento.
RISCHIO: come funzione della probabilità e della gravità di un
effetto nocivo per la salute conseguente alla presenza di un
pericolo. (Art. 3.9)

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Reg. (CE) n.178/2002-Food law

SEZIONE 1 - PRINCIPI GENERALI DELLA LEGISLAZIONE


ALIMENTARE

Art. 5 - Obiettivi generali


livello elevato di tutela della vita e della salute umana
tutela degli interessi dei consumatori, comprese le pratiche leali
nel commercio alimentare
tutela della salute e del benessere degli animali, della salute
vegetale e dell'ambiente
libertà di circolazione all'interno della Comunità degli alimenti e
dei mangimi nel rispetto dei principi e dei requisiti generali

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Reg. (CE) n.178/2002-Food law

SEZIONE 1 - PRINCIPI GENERALI DELLA LEGISLAZIONE


ALIMENTARE
Art. 6 - Analisi del rischio
1. Ai fini del conseguimento dell'obiettivo generale di un livello
elevato di tutela della vita e della salute umana, la legislazione
alimentare si basa sull'analisi del rischio
2. La valutazione del rischio si basa sugli elementi scientifici a
disposizione ed è svolta in modo indipendente, obiettivo e
trasparente.
3. La gestione del rischio tiene conto dei risultati della
valutazione del rischio, e in particolare dei pareri dell'Autorità e
del principio di precauzione

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Reg. (CE) n.178/2002-Food law

SEZIONE 1 - PRINCIPI GENERALI DELLA LEGISLAZIONE


ALIMENTARE
Art. 7 - Principio di precauzione

Quando a seguito di una valutazione delle informazioni


disponibili viene individuata la possibilità di effetti dannosi per
la salute ma permane una situazione d'incertezza sul piano
scientifico, possono essere adottate le misure provvisorie di
gestione del rischio necessarie per garantire il livello elevato di
tutela della salute che la Comunità persegue, in attesa di ulteriori
informazioni scientifiche per una valutazione più esauriente del
rischio. Viene fatta una revisione entro un tempo ragionevole.

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Reg. (CE) n.178/2002-Food law

SEZIONE 1 - PRINCIPI GENERALI DELLA LEGISLAZIONE


ALIMENTARE
Art. 8 - Tutela degli interessi dei consumatori
La legislazione alimentare si prefigge di tutelare gli interessi dei
consumatori

Essa mira a prevenire le seguenti pratiche:


a) le pratiche fraudolente o ingannevoli;
b) l'adulterazione degli alimenti;
c) ogni altro tipo di pratica in grado di indurre in errore il
consumatore.

.
30
Reg. (CE) n.178/2002-Food law
Articolo 14
Requisiti di sicurezza degli alimenti
Gli alimenti a rischio non possono essere immessi sul mercato.

Gli alimenti sono considerati a rischio nei casi seguenti:


a) se sono dannosi per la salute;
b) se sono inadatti al consumo umano

Art. 14.5
Per determinare se un alimento sia inadatto al consumo umano,
occorre prendere in considerazione se l'alimento sia inaccettabile
per il consumo umano secondo l'uso previsto, in seguito a
contaminazione dovuta a materiale estraneo o ad altri motivi, o
in seguito a putrefazione, deterioramento o decomposizione.

31
Reg. (CE) n.178/2002-Food law

Art. 17 - Obblighi
Spetta agli operatori del settore alimentare (OSA) e dei mangimi
garantire che nelle imprese da essi controllate gli alimenti o i
mangimi soddisfino le disposizioni della legislazione alimentare
inerenti alle loro attività in tutte le fasi della produzione, della
trasformazione e della distribuzione e verificare che tali disposizioni
siano soddisfatte.

Attribuzione delle responsabilità

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AUTORITÀ EUROPEA PER LA
SICUREZZA ALIMENTARE (EFSA)

Ha sede a Parma

Istituita dalla “Food Law” (Reg. 178/2002)

Organismo con autonomia scientifica

Non dipende dalla Commissione Europea

www. efsa.europa.eu

33
Reg. (CE) n.178/2002-Food law

Art. 28 - Comitato scientifico e gruppi di esperti scientifici


Il comitato scientifico e i gruppi permanenti di esperti scientifici
formulano i pareri scientifici dell'Autorità

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Reg. (CE) n.178/2002-Food law

35
Reg. (CE) n.178/2002-Food law

36
Reg. (CE) n.178/2002-Food law

Articolo 35
Sistema di allarme rapido
Affinché possa espletare al meglio le sue funzioni di sorveglianza
dei rischi sanitari e nutrizionali degli alimenti, l'Autorità è il
destinatario dei messaggi che transitano per il sistema di
allarme rapido, dei quali analizza il contenuto al fine di fornire alla
Commissione e agli Stati membri tutte le informazioni necessarie
all'analisi del rischio

37
Reg. (CE) n.178/2002-Food law

Articolo 35
Sistema di allarme rapido
RASFF - Rapid Alert System for Food and Feed (1979)
Nato per scambiare informazioni tra I seguenti “punti di contatto”:
autorità nazionali EU-28 +4 EFTA (Norvegia, Liechtenstein,
Islanda e Svizzera)
Commissione
EFSA
ESA (Autorità di vigilanza dell’European Free Trade Association
– EFTA)

38
Reg. (CE) n.178/2002-Food law

RASFF - Rapid Alert System for Food and Feed (1979)


Uno Stato Membro che dispone di informazioni su un prodotto non
conforme che può costituire un rischio grave per la salute
DEVE
informare immediatamente la Commissione Europea tramite
RASFF.
la Commissione Europea:
Valuta le informazioni in arrivo e le classifica in una dei quattro
tipi di notifica
Informa gli altri membri affinché possano adottate le misure più
idonee (richiamo o il ritiro di un prodotto allo scopo di proteggere
la salute dei consumatori)

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Reg. (CE) n.178/2002-Food law

RASFF - Rapid Alert System for Food and Feed

Come valutare grave il rischio?


Allegato D delle “Linee Guida” di cui all’Intesa Stato/Regioni del
13/11/2008 n. 287 fornisce alcuni criteri orientativi per effettuare
la valutazione del rischio. Vengono distinti i casi in cui si identifica
un grave rischio da quelli in cui si rende necessaria una valutazione
scientifica per accertare la presenza di un grave rischio.

40
Tipi di notifiche

notifica di allarme o allerta, una notifica di


un rischio che richiede o potrebbe richiedere un’azione rapida
in un altro paese membro;

notifica di informazione, una notifica di un rischio che non


richiede un’azione rapida in un altro paese membro:

notifica di informazione per follow-up, relativa a un prodotto già


presente o che potrebbe essere immesso sul mercato in un altro paese
membro;
notifica di informazione per attenzione, relativa a un prodotto che:
i) è presente solo nel paese membro notificante; o
ii) non è stato immesso sul mercato; o
iii) non è più sul mercato;
41
Tipi di notifiche

notifica di respingimento alla frontiera una notifica di


respingimento di una partita, di un container o di un carico di
alimenti o di mangimi

Informazioni sulla sicurezza alimenti e mangimi


diverse da allerte o informative ma di interesse per le autorità
di controllo

«notifica originale», una notifica di allarme, una notifica di informazione


o una notifica di respingimento alla frontiera;

«notifica di follow-up», una notifica contenente informazioni


supplementari rispetto ad una notifica originale;
42
alert

43
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46
47
LA NORMATIVA MOCA

Per tutti i MOCA


Disposizioni di carattere generale: UE

Per alcuni MOCA


Disposizioni di carattere specifico: UE + ITALIA

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Legislazione armonizzata

Dir. 2011/8/UE
SML=0,6 mg/kg
Vietato biberon 0-1
Abrogate dal 1 gen 2016 Glicidileteri BPA, BPF,
(EU) No 1183/2012 Novolac
3rd amendment
(EU) No 202/2014
4th amendment
(EU) 2015/174
5th amendment

(EU) 2016/1416
6°ATP

49
Legislazione armonizzata

• Requisiti generali per tutti i MOCA


• Reg. (CE) 1935/2004, Reg. (CE) 2023/2006
1

• Requisiti specifici per tipologie di materiali


• Plastiche, ceramiche, plastiche riciclate,
2 cellulosa rigenerata, attivi e intelligenti

•Requisiti specifici per specifiche sostanze


•Reg. (CE) 1895/2005 (Badge/Bfdge/Noge), Dir.
3 93/11/EEC nitrosammine

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Risoluzioni Consiglio d’Europa
Coatings
Policy statement concerning coatings intended to come into contact with foodstuffs (Version 3 dated 12.02.2009)
Policy statement concerning coatings intended to come into contact with foodstuffs (Version 2 dated 29.01.2008)
Policy statement concerning coatings intended to come into contact with foodstuffs (Version 1 dated 10.06.2004)
Cork stoppers
Policy statement concerning cork stoppers and other cork materials and articles intended to come into contact with foodstuffs (Version 2 dated
05.09.2007)
Policy statement concerning cork stoppers and other cork materials and articles intended to come into contact with foodstuffs (Version 1 dated
10.06.2004)
Glass
Policy statement concerning lead leaching from glass tableware into foodstuffs (Version 1 dated 22.09.2004)
Inks
Policy statement concerning packaging inks applied to the non-food contact surface of food packaging (Version 2 dated 10.10.2007)
Policy statement concerning packaging inks applied to the non-food contact surface of food packaging (Version 1 dated 21.12.2006)
Paper and board
Policy statement concerning paper and board materials and articles intended to come into contact with foodstuffs (Version 4 dated 12.02.2009)
Policy statement concerning paper and board materials and articles intended to come into contact with foodstuffs (Version 3 dated 11.12.2007)
Policy statement concerning paper and board materials and articles intended to come into contact with foodstuffs (Version 2 dated 13.04.2005)
Policy statement concerning paper and board materials and articles intended to come into contact with foodstuffs (Version 1 dated 19.12.2002)
Resins for ion exchange and adsorption
Policy statement concerning ion exchange and adsorbant resins in the processing of foodstuffs (Version 3 dated 28.01.2009)
Policy statement concerning ion exchange and adsorbant resins in the processing of foodstuffs (Version 2 dated 05.09.2007)
Policy statement concerning ion exchange and adsorbant resins in the processing of foodstuffs (Version 1 dated 10.06.2004)
Rubber
Policy statement concerning rubber product products intended to come into contact with foodstuffs (Version 1 dated 10.06.2004)
Silicones
Policy statement concerning silicones used for food contact applications (Version 1 dated 10.06.2004)
Tissue paper
Policy statement concerning tissue paper kitchen towels and napkins (Version 1 dated 22.09.2004) 51
Regolamento (CE) n. 1935/2004

La legislazione quadro
si applica a tutti i materiali ed oggetti
…e quindi
Non esistono materiali ed oggetti «non normati»

52
IL REGOLAMENTO QUADRO

Regolamento (CE) n. 1935/2004


del
Parlamento europeo e del Consiglio

del 27 ottobre 2004

riguardante i materiali e gli oggetti destinati a


venire a contatto con i prodotti alimentari e che
abroga le direttive 80/590/CEE e 89/109/CEE

53
Regolamento (CE) n. 1935/2004

Consideranda n.2
Le direttive hanno bisogno di essere recepite a livello
nazionale
Preferibile adottare misure come regolamenti o decisioni
direttamente applicabili agli Stati Membri

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Regolamento (CE) n. 1935/2004

Consideranda n.3

Il principio alla base del presente regolamento è che i materiali o gli


oggetti destinati a venire a contatto, direttamente o indirettamente,
con i prodotti alimentari devono essere sufficientemente inerti da
escludere il trasferimento di sostanze ai prodotti alimentari in
quantità tali da mettere in pericolo (rischio!) la salute umana o da
comportare una modifica inaccettabile della composizione dei
prodotti alimentari o un deterioramento delle loro caratteristiche
organolettiche.

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Art. 1: Campo di applicazione

SI APPLICA ai materiali e agli oggetti compresi gli attivi


e intelligenti allo stato di prodotti finiti:

a) che sono destinati ad essere messi a contatto con prodotti


alimentari;

b) che sono già a contatto con prodotti alimentari e sono destinati


a tal fine;

c) di cui si prevede ragionevolmente che possano essere


messi a contatto con prodotti alimentari o che trasferiscano i
propri componenti ai prodotti alimentari nelle condizioni d'impiego
normali o prevedibili.

56
Regolamento (CE) n. 1935/2004

57
Regolamento (CE) n. 1935/2004
Art. 1: Campo di applicazione

NON SI APPLICA:

a) ai materiali e agli oggetti forniti come oggetti di antiquariato;

b) ai materiali di ricopertura o di rivestimento, come i materiali che


rivestono le croste dei formaggi, le preparazioni di carni (es.
salsicce) o la frutta (es. film a base polisaccaridi, proteine, lipidi),
che fanno parte dei prodotti alimentari e possono quindi essere
consumati con i medesimi;

c) agli impianti fissi pubblici o privati di approvvigionamento


idrico
Acque potabili: D. Lgs.31/2001;
DM 174/2004; DM 25/2012

58
Regolamento (CE) n. 1935/2004

Film di materiale plastico stampato


+ cartone

Film
materiale
plastico +
Film di materiale plastico privo di cartone
stampe

Contenitore di materiale plastico,


sleeve stampata, film di chiusura Sacchetto con finestra in OPP
interno non stampato, coperchio
59
Art. 2: Definizioni

Si applicano le medesime definizioni del


Reg.(CE) 178/2002 eccetto:

-Rintracciabilità:
la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di
un mangime, di un animale ……attraverso tutte le fasi della
produzione, della trasformazione e della distribuzione

Diventa

la possibilità di ricostruire e seguire il percorso dei materiali od


oggetti attraverso tutte le fasi della lavorazione, della
trasformazione e della distribuzione

60
Art. 2: nuove voci (Reg. (EC) 450/2009)

Materiali e oggetti attivi destinati a venire a contatto con i prodotti


alimentari per prolungare la conservabilità o mantenere o
migliorare le condizioni dei prodotti alimentari imballati.
Essi sono concepiti in modo da incorporare deliberatamente
componenti che rilascino sostanze nel prodotto alimentare
imballato o nel suo ambiente, o le assorbano dagli stessi

61
Art. 2: nuove voci (Reg. (EC) 450/2009)

Esempio
-potassium metabisulfite (E 224) and authorised ‘sulfites’ (E 221, E
222, E 223, E 226, E 227 and E 228) would not be a safety concern
for the consumer if used as precursors for the release of sulfur
dioxide (E 220) to wine… The release of SO2 should not cause an
exceedance of the maximum permitted levels (MPLs) for total SO2
in wine given in Regulation (EC) No 606/2009 and Regulation (EC)
No 203/2012. This mixture is contained within plastic containers
that are closed with a membrane of polyethersulfone (PES).

62
Art. 2: nuove voci (Reg. (EC) 450/2009)

Materiali e oggetti intelligenti destinati a venire a contatto con i


prodotti alimentari: materiali e oggetti che controllano le condizioni
del prodotto alimentare imballato o del suo ambiente

63
ART. 3: REQUISITI GENERALI

1) I materiali e gli oggetti, … devono essere prodotti


conformemente alle buone pratiche di fabbricazione affinché, …
essi non trasferiscano ai prodotti alimentari componenti in quantità
tale da:

a) costituire un pericolo (in realtà rischio!!) per la salute umana;

b) comportare una modifica inaccettabile della composizione dei


prodotti alimentari;

c) comportare un deterioramento delle loro caratteristiche


organolettiche

2) Etichettatura, …presentazione non devono trarre in inganno il


consumatore
64
Sanzioni

L’operatore economico, che, in violazione dell’articolo 3, lettera a) del regolamento,


produce o immette sul mercato o utilizza in qualunque fase della produzione, della
trasformazione o della distribuzione materiali o oggetti, che trasferiscono ai prodotti
alimentari componenti in quantità tale da costituire un pericolo per la salute umana, è
soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro
10.000 a euro 80.000

….l’operatore economico che, in violazione dell’articolo 3, lettera b) del regolamento,


produce, immette sul mercato o utilizza in qualunque fase della produzione, della
trasformazione o della distribuzione materiali o oggetti che trasferiscono ai prodotti
alimentari componenti in quantità tale da comportare una violazione dei limiti di
migrazione globale laddove previsti o, qualora non previsti, il mancato rispetto delle
norme di buona fabbricazione della loro composizione, è soggetto alla sanzione
amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 7.500 a euro 60.000.

65
Sanzioni

l’operatore economico che, in violazione dell’articolo 3, lettera c) del regolamento,


produce, immette sul mercato o utilizza in qualunque fase della produzione, della
trasformazione o della distribuzione materiali o oggetti, che, trasferiscono ai prodotti
alimentari componenti in quantità tale da comportare un deterioramento delle loro
caratteristiche organolettiche, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del
pagamento di una somma da euro 5.000 a euro 27.000.

L’operatore economico che, in violazione dell’articolo 3, paragrafo 2 del regolamento,


etichetta, pubblicizza o presenta materiali o oggetti destinati a venire a contatto con i
prodotti alimentari con modalità idonee ad indurre in errore i consumatori circa l’impiego
sicuro e corretto dei materiali e degli oggetti in conformità della legislazione alimentare è
soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro
1.500 a euro 25.000

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Art.4: Requisiti speciali per i materiali e
gli oggetti attivi e intelligenti(A&I)

“ ….. i materiali e gli oggetti attivi possono comportare


modifiche della composizione o delle caratteristiche
organolettiche dei prodotti alimentari…a condizione che tali
modifiche rispettino le disposizioni comunitarie applicabili ai
prodotti alimentari, quali le disposizioni Reg. (CE) n.1333/2008
e smi sugli additivi alimentari e Reg.(CE) n.1334/08 e smi sugli
aromi alimentari.

67
Art.4: Requisiti speciali per i materiali e gli
oggetti attivi e intelligenti (A&I)

• I materiali e gli oggetti attivi non devono comportare


modifiche della composizione o delle caratteristiche
organolettiche dei prodotti alimentari tali da poter fuorviare i
consumatori, ad esempio coprendone il deterioramento.

• I materiali e gli oggetti intelligenti non devono fornire


informazioni sulle condizioni del prodotto alimentare tali da
poter fuorviare i consumatori

A&I già messi in contatto con alimenti devono essere


adeguatamente etichettati ed identificati. Le sostanze A si
considerano ingredienti ai sensi del Reg. (UE) 1169/2011

68
ART.5 MISURE SPECIFICHE PER GRUPPI
DI MATERIALI E OGGETTI

La Commissione UE può prevedere misure specifiche o


regole speciali:

•per gruppi di materiali (es. plastiche, ceramiche, imballaggi


attivi, adesivi, etc) ⇒Allegato I

•per combinazioni di tali materiali e oggetti

•per materiali e oggetti riciclati impiegati nella fabbricazione


di tali materiali e oggetti

69
Regolamento (CE) n. 1935/2004
ALLEGATO I
Elenco di gruppi di materiali e oggetti che potrebbero essere disciplinati
da misure specifiche
1. Materiali e oggetti attivi e intelligenti
2. Adesivi
3. Ceramiche Per tutti gli altri materiali non normati in
4. Turaccioli (cork) modo specifico devo applicare l’art.3 del
5. Gomme naturali regolamento e le normative nazionali ove
6. Vetro esistano.
7. Resine a scambio ionico
8. Metalli e leghe
9. Carta e cartone
10. Materie plastiche
11. Inchiostri da stampa
12. Cellulosa rigenerata
13. Siliconi
14. Prodotti tessili
15. Vernici e rivestimenti
16. Cere
17. Legno
70
Materiali soggetti a misure specifiche - Italia
NAZIONALE UE
Reg. 10/2011/UE e smi
MATERIE PLASTICHE
(PIM)

GOMME

CARTA E CARTONI

CELLULOSA DM 21/3/73 e smi


Dir. 2007/42/EC
RIGENERATA

VETRO

ACCIAIO INOX

DM 4/4/85 e Dir. 84/500/EEC ,


CERAMICA DM 1/2/2007 2005/31/EC

DM 18/2/84 e DM n.405 del


BANDA STAGNATA 13/07/1995

BANDA CROMATA DM 1/6/88


verniciata
http://ec.europa.eu/food/safety/docs/cs_fc
DM n.76 18/4/2007 m_non-harmonised-summary_en.pdf
ALLUMINIO
71
72
RCF = regenerated cellulose film
73
Valutazione sostanze
EC SCF guidelines or guidelines of the Scientific
Committee of Food
Prima versione del maggio 1990
Revisione del 2001

Avvallate da EFSA
- EFSA AFC Panel nel 2003 e
- EFSA CEF Panel nel 2008

74
Artt.9-12 AUTORIZZAZIONE NUOVE
SOSTANZE

75
Valutazione sostanze
Alta migrazione
sostanza nel cibo
Tanti dati tossicologici

Bassa migrazione
sostanza nel cibo
Pochi dati tossicologici

Guidance document on the submission of a dossier on a substance to be used in Food Contact


Materials for evaluation by EFSA by the Panel on additives, flavourings, processing aids and
materials in contact with food (AFC)- EFSA 2008

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.2903/j.efsa.2008.21r/abstract

76
DEFAULT EXPOSURE ASSUMPTIONS
(SCF, 2001)
Nel 2001 i dati sui consumi di alimenti non erano disponibili perciò si
usava l’assunzione di default seguente:

60kg

imballaggio 6 dmq
1 kg/giorno alimento
stesso FCM
«contaminato» per tutta
la vita

77
Autorizzazione nuove sostanze

SCF 2001

EFSA risk assessment opinion 2016

78
Valutazione sostanze
EFSA grazie all’esperienza maturata nella valutazione di
centinaia di sostanze e ai cambiamenti delle abitudini alimentari
ha rivalutato l’assunzione di default del consumo umano per
tutelare le fasce deboli della popolazione
Uso FCM aumentato
Confezioni piccole (>S/V alimento)
Maggior uso cibi pronti con lunga scadenza
Alimenti scaldati/cucinati con l’imballaggio

79
L’esposizione

Livello di
migrazione della
sostanza
nell’alimento

Dati di consumo alimenti

CONTATTO PELLE
Tipologia di packaging
Altre fonti di
esposizione

80
EFSA OPINION 2016
Nuovo scenario di consumo

81
Nuovo scenario di consumo

SCF, 2001: 17 g/kg bw/day

82
I LIMITI DI MIGRAZIONE
SPECIFICA (SML) PER SOSTANZE

-Dati tossicologici NOAEL (No Observed Adverse Effect Level) [mg/kg


body weight]
-Riduzione prudenziale nell’applicazione agli uomini
NOAEL/UF = ADI/TDI [m/kg body weight]
Fattori di incertezza min. =100 variabilità intra ed interspecifica
TDI= dose giornaliera tollerabile= dose che può essere ingerita ogni
giorno per tutto l’arco della vita senza avere alcun rischio
apprezzabile per la salute

Riferimento a un individuo di 60 kg che consuma 1 kg alimento/die


confezionato
SML =ADI/TDIx60x1 [mg/kg food]

83
VALUTAZIONE DEL RISCHIO

L'assunzione predefinita in Europa è che:


ogni giorno un adulto consumi 1 kg di prodotti alimentari confezionati
in un cubo di 1 dm3 con una superficie di 6 dm2;
il cibo sia ricoperto da un singolo tipo di materiale a contatto con
alimenti;
il cibo estragga la sostanza
l'individuo sia esposto alla sostanza per tutta la vita

84
Artt.9-12 AUTORIZZAZIONE NUOVE
SOSTANZE

richiesta all’autorità competente dello stato membro; ricevuta entro


14gg dal ricevimento (Italia: Ministero della salute)
AC informa ed invia documentazione ad EFSA
EFSA informa gli SM e la Commissione e rende disponibile la
richiesta
EFSA emette il suo parere entro 6 mesi dal ricevimento della
richiesta al richiedente, SM, Commissione
EFSA rende pubblico il parere (senza dati sensibili)
la Commissione prepara una misura specifica recante
l’autorizzazione della sostanza se il parere dell’EFSA è positivo

85
Nuova opinione

86
Test tossicità

Da migrazione ad esposizione
87
Test tossicità

88
ART. 15 ETICHETTATURA

1) I materiali e gli oggetti non ancora entrati in contatto con


l’alimento al momento dell’immissione sul mercato sono
accompagnati da:
a) la dicitura "per contatto con i prodotti alimentari“ o
un'indicazione specifica circa il loro impiego (ad esempio come
macchina da caffè, bottiglia per vino) o il simbolo riprodotto
nell'allegato II;

b) se del caso, speciali istruzioni da osservare per garantire un


impiego sicuro e adeguato;

89
ART. 15 ETICHETTATURA

c) il nome o la ragione sociale e, in entrambi i casi, l'indirizzo o la


sede sociale del fabbricante, del trasformatore o del venditore
responsabile dell'immissione sul mercato, stabilito all'interno
della Comunità;
d) un’adeguata etichettatura o identificazione, che assicuri la
rintracciabilità del materiale/ oggetto;
e) nel caso di materiali e oggetti attivi: nome e quantità delle
sostanze rilasciate

..inoltre…
Dicitura o simbolo non obbligatori se uso inequivocabile
Informazioni visibili, leggibili, indelebili e scritte in un linguaggio
di facile comprensione per il consumatore

90
ART. 15 ETICHETTATURA

Al momento della vendita al dettaglio, le informazioni appena


elencate devono essere visibili su:
a) materiali, oggetti o loro imballaggi, o
b) su etichette poste sui materiali e sugli oggetti o sui loro
imballaggi;
c) su cartellini, chiaramente visibili per gli acquirenti, posti nelle
immediate vicinanze dei materiali e degli oggetti

Nelle fasi della commercializzazione diverse dalla vendita al


dettaglio (B2B), informazioni visibili:

a) sui documenti di accompagnamento o


b) materiali oggetti o loro imballaggi, o su etichette

91
Allegato II

92
Sanzioni

Per il commercio in Italia l’operatore economico indica in lingua italiana le informazioni di


cui all’articolo 15, paragrafo 1, del regolamento.
2. Fatto salvo quanto previsto dall’articolo 15, paragrafo 2 del regolamento, l’operatore
economico che non ottempera alle disposizioni di cui al comma 1 del presente articolo ed
alle prescrizioni previste dall’art. 15 paragrafi 1, 3, 7 e 8 (info leggibili, vendita dettaglio e
non) del regolamento é soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una
somma da euro 1.500 a euro 15.000

93
Art 16: DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ (DoC)

Le misure specifiche (art.5) prevedono che i materiali e gli


oggetti cui essi si riferiscono devono essere accompagnati da
una dichiarazione scritta che attesti la loro conformità alle
norme vigenti.

Tale conformità deve essere dimostrata da una


documentazione appropriata che deve essere disponibile su
richiesta delle autorità competenti

Documentazione a supporto/documenti giustificativi da esibire


solo alle Autorità in fase di controllo, nessun obbligo verso il
cliente!

94
Art 16: DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ (DoC)

Secondo le norme europee la dichiarazione di conformità è


obbligatoria per i materiali con norme specifiche quindi:

•Plastiche
•Cellulosa rigenerata
•Ceramiche
•Plastiche riciclate
•Materiali attivi ed intelligenti
•Gli utensili per cucina in plastica a base di poliammide
e di melammina importati dalla Repubblica popolare cinese e
della regione amministrativa speciale di Hong Kong, Cina (Reg.
284/2011/UE)

PER IL RESTO VALGONO LE NORME NAZIONALI

95
96
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’

Circolare Min Salute


Ottobre 2011

Specifica informazioni
minime obbligatorie

97
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’

Circolare Min Salute


Ottobre 2011

elementi fondamentali + requisiti specifici quando presenti


98
Art. 17: RINTRACCIABILITA’

Definizione Art. 2 :
“rintracciabilità” significa la possibilità di ricostruire e seguire
il percorso dei materiali od oggetti attraverso tutte le fasi della
lavorazione, trasformazione e distribuzione.

Art.17 Rintracciabilità
in vigore dal 27 Ottobre 2006

99
Art. 17: RINTRACCIABILITA’

1) La rintracciabilità dei materiali e degli oggetti è garantita in tutte le fasi, per


facilitare il controllo, il ritiro dei prodotti difettosi, le informazioni ai consumatori
e l'attribuzione della responsabilità.

Sanzione
L’operatore economico che, avendo importato, prodotto, trasformato, lavorato o
distribuito MOCA, essendo a conoscenza della loro non conformità al
regolamento ed alle normative vigenti, non avvia immediatamente o comunque
prima che intervenga la verifica dell’autorità competente, le operazioni di ritiro
dei prodotti difettosi, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del
pagamento di una somma da euro 3.000 ad euro 25.000. La medesima
sanzione si applica all’operatore economico che non fornisce ai consumatori
immediatamente e, in ogni caso, prima che intervenga la verifica dell’autorità
competente, adeguate informazioni sui gravi rischi per la salute umana che
possono derivare, direttamente o indirettamente, dai materiali o oggetti di cui al
periodo precedente.

100
Art. 17: RINTRACCIABILITA’
2) Tenendo in debito conto la fattibilità tecnologica, gli operatori economici
dispongono di sistemi e di procedure che consentono l'individuazione delle
imprese da cui e a cui sono stati forniti i materiali e gli oggetti e, se del
caso, le sostanze e i prodotti, disciplinati dal presente regolamento usati
nella loro lavorazione.
Tali informazioni sono rese disponibili alle autorità competenti che le
richiedano.
Sanzione
2. L’operatore economico che non dispone di sistemi e di procedure conformi a
quanto previsto dall’articolo 17, paragrafo 2, del regolamento, è soggetto alla
sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro
5.000 a euro 60.000.
L’operatore economico che non rende disponibili alle autorità competenti che
ne facciano richiesta le informazioni di cui all’articolo 17, paragrafo 2, del
regolamento, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del
pagamento di una somma da euro 5.000 a euro 50.000.

101
Art. 17: RINTRACCIABILITA’

3) I materiali e gli oggetti immessi sul mercato comunitario


devono essere individuabili da un sistema adeguato che ne
consenta la rintracciabilità mediante l'etichettatura o
documentazione o informazioni pertinenti.

Sanzione
L’operatore economico che non ottempera alle disposizioni di cui
all’articolo 17, paragrafo 3, del regolamento, è soggetto alla sanzione
amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 5.000
a euro 40.000.

102
Art. 18: MISURE DI SALVAGUARDIA

Uno SM può temporaneamente sospendere o


sottoporre a restrizioni in territorio nazionale l’uso di
materiali o oggetti che costituiscono un pericolo
(rischio!) per la salute pubblica anche se sono conformi
alle misure specifiche pertinenti in base a nuove info o
valutazioni.

Lo SM informa altri SM e la Commissione che


valuteranno se modificare le misure specifiche di
pertinenza

103
Allerte del mercato
Criticità

LOI n° 2012-1442 du 24 décembre 2012 visant à la suspension de la


fabrication, de l’importation, de l’exportation et de la mise sur le marché de
tout conditionnement à vocation alimentaire contenant du bisphénol A

Divieto di fabbricazione, importazione, esportazione ed immissione sul


mercato di FCM contenenti BPA dal 1 gennaio 2015

LIMITE????

104
Allerte del mercato- BPA

Conclusioni:
Si può continuare a produrre in
Francia
Si può esportare
No messa a disposizione in
Francia
No importazione in Francia

105
Allerte del mercato- BPA

106
106
Ottobre
2016

EFSA si è impegnata a valutare di nuovo il BPA nel 2017, una volta che sarà pubblicato
lo studio biennale del National Toxicology Program statunitense.
107
ART. 24: MISURE D'ISPEZIONE E DI CONTROLLO
Gli Stati membri svolgono controlli ufficiali conformemente
alle pertinenti disposizioni della normativa comunitaria relativa ai
controlli ufficiali dei mangimi e dei prodotti alimentari.

Sono istituiti un laboratorio comunitario di riferimento per MOCA


nonché laboratori nazionali di riferimento, a norma del
regolamento (CE) n. 882/2004, i quali coadiuvano gli Stati
membri …… contribuendo a una qualità elevata e all'uniformità
dei risultati delle analisi.

Joint Research Centre Institute della commissione europea:


European Reference Laboratory for Food Contact Materials
(EURL-FCM)
1 sede a Ispra

108
109
Autorità competenti

110
ART. 25: SANZIONI
Gli SM stabiliscono norme relative alle sanzioni applicabili in caso di
violazione delle disposizioni del presente regolamento
Sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive

Nel caso di fondato sospetto di rischio per la salute pubblica o per la


salubrità dell’alimento, l’accertatore valuterà l’azione da intraprendere
• SEQUESTRO
• VINCOLO SANITARIO
• CAMPIONAMENTO E SEQUESTRO IN ATTESA DI REFERTO
………
Decreto legislativo N. 29 10/2/2017 GU, N. 65, 18/03/2017
Disciplina sanzionatoria per la violazione di disposizioni di cui
ai regolamenti (CE) n. 1935/2004, n. 1895/2005, n. 2023/2006, n.
282/2008, n. 450/2009 e n. 10/2011, in materia di materiali e
oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari e
alimenti.
111
ANALISI SENSORIALE
Le analisi sensoriali hanno l’obiettivo di quantificare un danno
organolettico: possono “quantificare” l’odore di un imballaggio e la
sua attitudine a modificare il gusto degli alimenti confezionati o dei
loro simulanti.

112
REG. (CE) n.2023/2006: BUONE PRATICHE DI
FABBRICAZIONE

Reg. 1935/2004 Art.3:


I materiali e gli oggetti, … devono essere prodotti
conformemente alle buone pratiche di fabbricazione (GMP)
affinché, … essi non trasferiscano ai prodotti alimentari
componenti in quantità tale da….

113
REG. (CE) n.2023/2006: BUONE PRATICHE DI
FABBRICAZIONE

Art.1: A quali materiali si applica?


Materiali ed oggetti riportati nell’ Allegato I
Reg.1935/2004/CE
Combinazioni di tali materiali
Materiali ed oggetti riciclati che possono entrare in contatto
con gli alimenti
Il regolamento si applica a tutte le fasi (produzione,
trasformazione, distribuzione) sino ad e ad esclusione della
produzione di sostanze di partenza.

114
REG. (CE) n. 2023/2006 LE DEFINIZIONI
a) le buone pratiche di fabbricazione: le GMP
costituiscono l’insieme delle modalità operative adottate per
gestire il processo in modo da garantire che il prodotto
ottenuto sia conforme ai requisiti del Regolamento Quadro
(ovvero, i requisiti dell’art. 3)
b) Il Sistema di Assicurazione della Qualità è l’insieme
delle pratiche e procedure per la gestione dell’intero
processo. Il SAQ deve essere basato su oggettive evidenze
documentali e registrazioni in grado di comprovare la
rispondenza ai requisiti legislativi e normativi pertinenti
applicati al fine di garantire la conformità degli MOCA
prodotti.
c) Il Sistema di Controllo di Qualità deve comprendere
attività documentate per il monitoraggio e mantenimento
delle specifiche prestabilite dal Sistema di Assicurazione
della Qualità. 115
REG. (CE) n. 2023/2006 (Art.4)

Gli operatori del settore devono istituire e mantenere


almeno:
un Sistema di Assicurazione della Qualità
un Sistema di Controllo della Qualità

provvedendo
alla redazione della relativa documentazione;
all’archiviazione dei documenti operativi e delle
registrazioni.

116
REG. (CE) n. 2023/2006

Sanzioni
L’operatore economico che, in violazione dell’articolo 4, lettera a)
e dell’articolo 5 del regolamento (CE) n. 2023/2006, omette di
istituire, attuare e far rispettare un sistema di assicurazione della
qualità è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del
pagamento di una somma da euro 4.000 a euro 40.000.

L’operatore economico che, in violazione dell’articolo 6 del


regolamento (CE) n. 2023/2006, non istituisce o non mantiene un
efficace sistema di controllo della qualità è soggetto alla sanzione
amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro
4.000 a euro 30.000.

117
REG. (CE) n. 2023/2006

Sanzioni
L’operatore economico che, in violazione delle disposizioni di cui
all’articolo 7 del regolamento (CE) n. 2023/2006, non elabora e non
conserva un’adeguata documentazione su supporto cartaceo o in formato
elettronico riguardante le specifiche, le formulazioni e i processi di
fabbricazione, nonché relativa alle registrazioni delle varie operazioni di
fabbricazione e ai risultati del sistema di controllo della qualità, che siano
pertinenti per la conformità e la sicurezza di materiali e oggetti finiti, o non
mette a disposizione delle autorità competenti, qualora lo richiedono, la
predetta documentazione, è soggetto alla sanzione amministrativa
pecuniaria del pagamento di una somma da euro 2.500 a euro 25.000.

L’operatore economico che, in violazione dell’articolo 4, lettera b) del


regolamento (CE) n. 2023/2006, non rispetta le norme specifiche sulle
buone pratiche di fabbricazione, di cui all’allegato del medesimo
regolamento, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del
pagamento di una somma da euro 4.000 a euro 40.000.

118
REG. (CE) n. 2023/2006 (Art.5-6)

il Sistema di assicurazione della Qualità deve :


-considerare il personale, la struttura e le attrezzature
-essere adeguato alle dimensioni dell’azienda
-selezionare i materiali di partenza
-stabilire le istruzioni e le procedure operative necessarie

il Sistema di Controllo della Qualità deve :


-monitorare l’applicazione ed il rispetto delle GMP
-identificare ed attuare le azioni correttive
-illustrare le azioni correttive all’Autorità Competente

119
REG. (CE) n. 2023/2006

Il Regolamento 2023/2006/CE non implica l’adozione obbligatoria


delle norme ISO 9001, né tantomeno la certificazione del sistema.
Va ribadito inoltre che, nell’ambito degli obblighi regolamentari per
gli MCA, l’implementazione di un sistema di qualità, anche se
certificato non comporta automaticamente il soddisfacimento dei
requisiti del Regolamento 2023/2006/CE.

120
REG. (CE) n. 2023/2006 art.7

Gli operatori di settore devono elaborare e conservare


adeguata documentazione su supporto cartaceo o elettronico
riguardante le specifiche, formulazioni, processi pertinenti per
la conformità e sicurezza di materiali e oggetti finiti.

Gli operatori del settore devono elaborare e conservare


adeguata documentazione su supporto cartaceo o elettronico
relativa alle registrazioni delle operazioni di fabbricazione….e
risultati del sistema di controllo qualità

121
REG. (CE) n. 2023/2006 art.7

Elenco non esaustivo dei documenti di cui l’Operatore dovrebbe dotarsi:

- Documentazione di supporto richiesta dal Regolamento 1935/2004, all’art.


16. L’obbligo è peraltro ribadito dall’art. 7, comma 1 del Regolamento
2023/2006/CE.
Dovrebbero essere costituiti da raccolte organizzate, contenenti le specifiche
di composizione e di approvvigionamento, le dichiarazioni di conformità
rilasciate dai fornitori, quando applicabili, i rapporti di prova su sostanze di
partenza, materie prime, semilavorati e/o oggetti finiti, ecc., ovvero
tutto ciò che permetta all’Operatore del settore di dimostrare all’Autorità
Competente che ciò che la sua impresa produce è conforme alla normativa
sui MOCA.

- Documenti operativi dell’impresa


ovvero le procedure operative, le istruzioni, la modulistica,…necessarie per la
realizzazione di MOCA.

122
REG. (CE) n. 2023/2006 art.7

Gli operatori di settore possono predisporre manuale GMP

Procedure minime:
-Qualifica dei fornitori

-Registrazione dei dati di produzione

-Controlli di produzione

123
REG. (CE) n. 2023/2006

-Procedura azioni correttive

-Controlli sul prodotto finito

-Formazione e informazione del personale

-Gestione del magazzino

-Distribuzione spedizione e trasporto

124
REG. (CE) n. 2023/2006: Allegato I
norme specifiche di GMP

A) Inchiostri da stampa
Processi che prevedono l’applicazione di inchiostri da stampa
sul lato di un materiale o di un oggetto non a contatto con
il prodotto alimentare

B) Plastica riciclata
Sistema di assicurazione della qualità per i processi di riciclo
di plastica relativo ai materiali e agli oggetti di plastica riciclata
destinati al contatto con gli alimenti
(Reg. (CE) n. 282/2008 modifica allegato I del Reg.(CE) n.
2023/2006)

125
REG. (CE) n. 2023/2006: Allegato I
norme specifiche di GMP
1)inchiostri
Gli inchiostri devono essere formulati ed applicati
in modo che si trasferiscano sul lato a contatto con
l’alimento in quantità tale da non ledere la salute:
-attraverso il substrato
-tramite set-off

I materiali stampati devono essere movimentati ed


immagazzinati in modo che le sostanze della stampa si
trasferiscano sul lato a contatto con l’alimento in quantità
tale da non ledere la salute :
-attraverso il substrato
-tramite set-off
le superfici stampate
NON devono essere a contatto con l’alimento 126
GMP GMP

GMP

GMP

GMP

GMP
GMP

GMP GMP
127
Il Progetto CAST è finalizzato allo studio di problematiche concernenti la conformità alle
norme sui MOCA, mediante l’attività congiunta dei vari stakeholder afferenti alla filiera
alimentare, sotto la responsabilità scientifica dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS)

CAST1 CAST2

128
CAST2

129
Imballaggio flessibile

130
Imballaggio flessibile

Individuazione punti critici

131
Imballaggio flessibile

132

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