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• Motivi etici
• Sensibilità del consumatore
• Benessere animale porta a una
maggiore qualità e sicurezza alimentare
• Maggior prezzo di vendita
• Il benessere animale porta a dei
contributi
• Reddito
L’interesse dei consumatori, e la disponibilità
alla spesa, hanno indotto i produttori e le
catene di supermercati a dedicare una
maggiore attenzione al benessere animale.
Ecco perché negli ultimi anni sono comparsi,
sulla carne confezionata di pollo, bovino e
maiale, ma anche sul latte e sulle uova,
diciture sul benessere animale
Modalità
È un sistema di valutazione,
approvato dal Ministero delle
politiche agricole, alimentari,
forestali e del turismo, basato
su “check-list”, elenchi di
parametri per valutare tutti gli
aspetti che in un allevamento
condizionano il benessere
animale: dall’organizzazione
aziendale alla struttura degli
ambienti, ma anche presenza
di patologie, pulizia,
comportamenti aggressivi o
tendenza a fuggire dall’uomo.
Ogni voce corrisponde a un
punteggio
Solo chi ottiene questa
certificazione può vantare sulla
confezione condizioni di “benessere
animale”. È importante però notare
che le check-list derivano
dall’esperienza veterinaria e sono
state approvate dal Ministero ma
non sono correlate a una specifica
normativa.
• 0= Biologico
• 1= All’aperto
• 2= A terra
• 3= In gabbia
E PER QUANTO RIGUARDA LA CARNE?