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► OBIETTIUI
Di conoscenza
Di ca p a c ità /co m p e te n za
► UNITÀ DIDATTICA 1
Le carni da m acello
► UNITÀ DIDATTICA 2
Gli animali da cortile, la selvaggina e la lavorazione dei volatili
► UNITÀ DIDATTICA 3
Le carni alternative: lo struzzo e il canguro
► INTERHODULAHDO ' * o ’M
• M odulo 7 - La cottura degli alimenti
• M odulo 9 - I fondi di cucina e le salse di base
• M odulo 19 - La cucina regionale
1
P
b
O
LE CARNI DA MACELLO
Mangiare carne è stato per lungo tem po un segno d'appartenenza a ceti privilegiati. Durante il Basso
M edioevo la carne, in gran parte cacciagione, era un elem ento fondamentale della dieta di quasi
tutti i ceti sociali, anche se la quantità variava molto fra Paesi e Regioni.
In epoca moderna, a partire dalla seconda metà del XVI secolo, il consumo di carne diminuì in tutti
i Paesi d'Europa fino a raggiungere il minimo nella prima metà dell'Ottocento, diventando esclusivo
privilegio dei ceti dominanti.
A n ch e se il consum o di
A tempi recenti, si ebbe lo sviluppo della pro
duzione alimentare econom ica, aumentò anche
carne ha su bito una il consum o di carne. In particolare, fu dopo la
m om entanea riduzione, Seconda Guerra Mondiale, con la ripresa econo
in seg u ito ai problem i mica e la diminuzione della disoccupazione che
legati a "m ucca pazza ", aumentò notevolmente il consum o di carne.
rimane sem pre un ali Sebbene vi sia stato un certo allarmismo dovuto
m ento im portante. alla cosiddetta "mucca pazza", il suo consumo
non è diminuito. Si può addirittura affermare
che, in seguito a questo problema sanitario, si è
riusciti ad avere una carne più sicura, più con
trollata, più garantita, insomma, migliore.
375
La carne
peso da vivo superiore a 180-230 kg; ha carni di colore rosso-rosa con grana
Mucca pazza ha un
fine e tessitura compatta.
po' oscurato il piace
Manzo. Maschio castrato o femmina non gravida o se gravida da un periodo
re di una buona
non superiore ai 6 mesi, con al massimo 6 incisivi permanenti, 4 per la fem
bistecca, ormai si sa.
mina; ha carni di colore rosa-rosso con grana fine ben evidente e tessitura
Perché allora, dicono
compatta.
gli esperti, non rivol
gersi alla carne di
Bue. Maschio castrato con più di 6 incisivi permanenti; ha carni di colore
bufala, ricca di acido rosso vivo o cupo, con grana grossa e tessitura compatta.
linolenico, ottimo Toro. Maschio riproduttivo con tutti gli incisivi da latte o al massimo uno da
riduttore del coleste adulto; ha carni di colore rosso scuro, coriacee, con grana grossolana e tes
rolo nel sangue? situra compatta.
Questa volta non si Vacca. Femmina con una gestazione superiore ai 6 mesi o con un parto già
tratta di una portato a termine; ha carni di colore rosso chiaro o scuro, con grana grosso
bufala". lana e tessitura poco compatta.
Le razze principali a cui fare riferimento sono:
- da latte, come la Valdostana, la Frisona e la Bruna alpina;
- da carne, com e la P iem ontese (normale o Frisona), la G arronese, la
Charolais, la Limousin e la Chianina.
Bufalo. Maschio o femmina con caratteristiche simili a quelle del bovino
adulto.
Annutolo. Bufalo maschio o femmina dalle caratteristiche simili a quelle del
vitello.
• Equini
Puledro. Maschio o femmina in giovane età.
Cavallo. Maschio o femmina in età adulta.
A sino. Maschio o femmina.
• Suini
Lattonzo. Maschio o femmina da latte.
Suino. Maschio castrato.
Verro. Maschio riproduttivo, d'età variante dagli 8 mesi ai 5
anni.
Scrofa. Femmina con già un parto.
Le razze principali sono: la Large W hite, la Landrace, la
Pietrain, l'Emiliana e la Macchiaiola.
• Ovini
A gnello (abbacchio). Maschio o femmina del peso vivo non
superiore a 10 kg e non ancora svezzati.
A gnellone. Maschio idoneo alla riproduzione o femmina non
ancora soggetta a gestazione, del peso vivo superiore a
10 kg.
M ontone. Maschio adulto.
Pecora. Femmina adulta.
• Caprini
D ue scrofe, Capretto. Maschio o femmina del peso vivo pari a 10 kg.
fem m ine di suino che B ecco. Maschio adulto.
hanno già avuto Capra. Femmina adulta.
un parto.
376
Unità Didattica 1
I co ntrolli
Le carni, nell'arco delle 24 ore successive alla macellazione, subiscono l'aci S o n o num erosi
dificazione dei muscoli, in seguito alla produzione di acido lattico, e l'irrigi i controlli che
dimento delle carni (rigor mortis); per ovviare a ciò le carni sono sottoposte il veterinario è tenuto
a un periodo di frollatura in celle frigorifere a +4 °C, per un tempo che varia ad eseg u ire, sia prima
a seconda dell'età dell'anim ale (ad esem pio: vitello 4-5 giorni; manzo, bue e sia d o p o la m acellazio
toro 15-21 giorni). ne dell'anim ale.
377
La carne
m nm ih
La tracciabilità (Direttiva C E E 1760/2000) è, infine, il sistema che
perm ette di seguire l'animale dal pascolo fino al piatto del con
sumatore. Gli animali possono accedere agli stabilimenti di
macellazione soltanto se accompagnati da regolari documenti di
identificazione:
*p m i-m ■ • il docum ento sanitario di accom pagnam ento, con le informa
n zioni sullo stato di salute di ogni capo bovino;
• il passaporto, con data e luogo di nascita, allevamento di pro
venienza, l'indicazione di tutti gli spostamenti dell'animale e il
numero individuale dell'auricolare del bovino.
Verificata da parte del Veterinario Ufficiale la regolarità dei docum enti, l'ani
Il d o cu m en to di identifi male è ammesso all'interno dello stabilimento. Al momento della macella
cazione individuale p e r zione il numero di marchio auricolare dell'anim ale viene abbinato a un nume
la sp e cie bovina è in ro progressivo di macellazione giornaliero, costituendo così il collegamento
pratica il "p a ssa p o rto " tra la storia dell'animale e la sua tracciabilità durante tutte le fasi della lavo
dell'anim ale, e riporta razione.
data e lu ogo di nascita,
allevam ento di p ro v e © Il m a r c h io di c l a s s i f i c a z i o n e
nienza e ciascun sp o sta Con specifico Decreto, il 04/09/1998 è entrata in vigore l'attuazione di un
m ento dell'anim ale, regolamento comunitario, che rende obbligatorio anche in Italia il marchio di
nonché il num ero d e l classificazione delle carni bovine.
l'auricolare d e l bovino. Esso è composto da due lettere e da un numero:
- la prima lettera indica la "qualità della carne", S = superiore, E = eccel
lente, U = ottima, E = buona, O = abbastanza buona, F = mediocre;
- la seconda lettera indica la "classe di qualità", che gradua lo sviluppo del
bovino ma non la sua gustosità, A = vitellone, B = coriaceo toro, C =
manzo, D = vecchia vacca, E = giovenca.
- il num ero , che va da 1 a 5, indica il grasso presente nella carne.
► LA SEZIONATIMI fi
i preme sottolineare che, in questo paragrafo, abbiamo cercato di sem
C plificare la suddivisione dei vari tagli, per renderne più facile l'interpreta
zione, indicando inoltre alcuni dei loro specifici utilizzi in cucina.
V ite llo
• Q u arto posteriore
a) N oce: arrosto, scaloppine, saltimbocca.
b) Sottofesa (girello + controgirello + muscolo): glassato in forno; girello les
sato.
c) Fesa francese: paillard, scaloppine, saltimbocca.
d) Scam one: scaloppine, saltimbocca.
e) Stinco: glassato, ossobuco.
378
Unità Didattica 1
S tin co po sterio re
% 5
jfc : 9
Sottofesa
379
La carne
M anzo
• Q u arto posteriore
a) N oce: bistecche, scaloppe.
b) Sottofesa: roast-beef, bistecche.
c) Fesa francese: bistecche.
d) Scam one: bistecche, scaloppe.
e) Stinco: bollito per brodi, fondo base per gelatine, glassato al forno.
f) Carré: roast-beef, costate, fiorentine.
g) Filetto: tournedo, chateaubriand, medaglioni.
• Q u arto anteriore
h) Reale: bolliti, spezzatini.
i) Collo (collare): bollito per brodi, spezzati, macinati.
j) Pancia: bolliti, spezzati, stufati.
k) Punta di p etto: bolliti, spezzati.
l) Garretto anteriore: stufato, bollito per brodi.
m) Brione: brasati.
n) C appello d el p rete
Spalla Spezzati, bollita per brodi, stufata.
o) Fusello
_ p) Feson e di spalla: bistecche._
Il muso viene lessato e i piedi bolliti per brodi o fondi di base per gelatine.
A Noce
B Sottofesa
C) Fesa francese
D) Scam one
\ \ E Stinco
F Carré
I G Filetto
H Reale
i 1 Collo
J) Pancia
g ^ Punta di petto
^ Garretto
M Brione
N C app ello del
prete
O Fusello
^ Fesone di spalla
C ontrofiletto
381
La carne
M aiale
A Collo
B Carré
C Sella
D Cosciotto
E Petto, o pancia
F Spalla
• A g n ello e m ontone
a) C ollo: spezzati, brasato, arrosto.
b) Carré: glassato; co sto le tte : al burro, alla griglia, impanate.
c) Lombata o sella: glassata, arrosto; "n o din i" alla griglia.
d) C osciotto : arrosto, brasato, bollito (all'uso inglese).
e) Petto o pancia: spezzati, glassato (se farcito), farce.
f) Spalla: spezzati in genere (Irishstew), arrosto.
• C a p retto
- C osciotto : arrosto in forno e allo spiedo; rognonata: griglia.
- Carré: arrosto, glassato; costolette: al burro, alla griglia, impanate; p e tto :
spezzati in genere.
- C ollo: spezzati in genere, pilaf.
- Testina: arrosto.
- Spalla: arrosto, spezzati, bollita (all'uso inglese).
383
Coscia di vitellone: disossatura
Pratica in cucina
Coscia di vitellone: disossatura
Pratica in cucina
b) Fesa francese.
Coscia di vitellone: disossatura
386
Unità Didattica 2
2
GLI ANIMALI DA CORTILE, LA SELVAGGINA E LA LAUORHZIOHE
DEI VOLATILI
Scriveva quella miniera di ricette che fu l'Artusi: "Si dirà che io sono armato della virtù dell'asino, la
pazienza, quando si sappia che d o p o quattro p ro ve non riuscite ho finalmente potu to alla quinta e d
alla sesta, cu ocere b en e un cappon e in vescica. (...) È un piatto p erò che merita di occuparsene, visto
che il cappon e, già ottim o p e r se stesso , diventa squisito cotto in tale m aniera". Da La scienza in
cucina e l'arte di mangiar bene.
387
La carne
388
Unità Didattica 2
► LA SELUHGGIHH
a carne di selvaggina è compatta, ricca di proteine, povera
L di grassi ed è anche chiamata "carne nera" per il suo colo
re scuro rispetto a quella degli animali domestici. I requisiti che
la selvaggina deve avere per essere consumata sono: la fre
schezza, il giusto punto di frollatura e la giovane età.
Si divide generalm ente in selvaggina:
• da penna, che comprende tutti i volatili;
• da p elo , che comprende tutti i mammiferi terrestri.
La se lv a g g in a da penna
La se lv a g g in a da pelo
389
La carne
La d iso ssatu ra
390
Unità Didattica 2
La leg atu ra
Il ta g lio in ottavi
Taglio in ottavi.
La bardatura
Bordatura della
selvaggina da pium a.
# O/fo
L ib r i
Bonomo G ., Il grande libro delle carni, M ondadori, 1999.
A A .W , La cucina italiana. Carne, Piemme, 2004.
AA.VV., La carne. Per tutte le occasioni, Food Edition, 2004.
S it i w e b
www.assocarni.it
www.carne-bovina.it
392
LE CARNI ALTERNATI : LO STRUZZO E IL CANGURO
Certam ente gli esploratori che in passato videro per la prima volta gli struzzi e i canguri non se lo
sarebbero aspettato. Ritenute un tem po, non molto lontano, carni non adatte ai gusti e ai palati occi
dentali, sono attualmente oggetto di consumo interessato e in costante aumento.
S in te s i ...................................................................................................................................................................................................p a g . 3 9 8
P o r t f o l i o ................................................................................................................................................................................................p a g . 4 0 0
ustralia e Africa, due continenti antitetici fra loro: il primo fra i più recen
A ti come scoperta, il secondo indicato addirittura come "la madre dell'u
m anità". Dall'Australia ci è giunto il canguro, che però non viene allevato né
La carne di struzzo inco
mincia ad essere
in Italia né nella sua m adrepatria, mentre dall'Africa ha fatto la sua comparsa apprezzata anche sulle
lo struzzo, al contrario del primo ormai allevato nelle nostre regioni a partire nostre m ense.
dalla fine del secolo appena trascorso.
► LO STRUZZO
o struzzo con i suoi 150 kg di peso e 2,5 m d'altez
L za è l'uccello più grande del mondo. La sua vita
media varia dai 50 ai 70 anni e raggiunge la maturità
sessuale intorno ai 2-3 anni di vita.
La femmina depone dalle 40 alle 80 uova (del peso
variante tra i 1200 e i 2000 grammi) a stagione che,
fecondate dal maschio, schiudono dopo 42 giorni di
incubazione.
A lle v a m e n to e razze
393
La carne
• African black: origine Sud Africa; collo e pelle avana chiaro; più diffuso in
Italia è di taglia leggermente più piccola ma con un alto tasso di prolifera
zione;
• Em u: origine Australia; collo corto e piume grigio argento; molto più pic
colo di taglia ha carne e pelle pregiata;
• Nandù: origine Argentina; collo semi corto; di taglia piccola ha piume gri
gio argento e carne pregiata.
L'em ù, d e tto talvolta a carne di struzzo ha particolari requisiti dietetici. Nonostante abbia un
struzzo australiano". L valore proteico assai simile a quello della carne di manzo, il suo contenu
to in grassi, colesterolo e calorie è più basso di quello della carne bianca di
pollo e tacchino.
La carne proviene da struzzi macellati all'età di 9-12 mesi, ha sapore limpido
che ricorda un po' quello del fegato d'oca e del vitello. Tali caratteristiche
fanno sì che la carne di struzzo sia consigliata per:
• la cura e la prevenzione delle malattie del cuore, nonché prima e dopo gli
interventi chirurgici;
• le diete dimagranti aventi scopo terapeutico;
• coloro che hanno un tasso alto di colesterolo;
• sportivi sottoposti a sforzi prolungati, come nuotatori, mezzofondisti, mar
ciatori e maratoneti;
• gli anziani i convalescenti e gli adolescenti.
Proprio in virtù della la sua scarsità di grassi, la carne di struzzo richiede una
cottura che non causi una eccessiva evaporazione dei succhi cellulari, ren
dendola così secca e dura. Sono quindi sconsigliate le cotture a secco e lun
ghe mentre sono suggerite quelle brevi e in recipienti di cottura ben caldi.
La rapida cottura degli strati superficiali trattiene all'interno i succhi mante
nendo così la carne morbida e succosa.
L'alto contenuto di glicogeno presente nella carne di struzzo la rende dolce
come quella di cavallo. Pertanto, sono consigliati, come accom pagnam ento,
tutti i vegetali che contrastano con tale sapore, ad esempio:
• ortaggi, come radicchio, rucola, radici am are, rape e zucchine;
• erb e arom atiche, come prezzemolo, maggiorana e timo;
• frutta, come limoni e pompelmo.
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Unità Didattica 3
© Le uova
I ta g li d e llo struzzo
fan fillet
Tagli di carne dalla
coscia di struzzo.
395
La carne
► LA C M DI (M U R O
a carne di canguro è prodotta nel migliore stabilimento australiano e
L importata fresca, quindi il mercato offre un prodotto di altissima qualità,
nel pieno rispetto delle più severe normative sanitarie, nonché una gustosa
e piacevole novità gastronomica alla portata di tutti!
396
Unità Didattica 3
397
S in te si
— ---
UNITÀ DIDATTICA
► LE CHAHI DA MACELLO
• Con il termine carne si indica il tessuto muscolare degli animali destinato all'alimentazione umana.
I tessuti che costituiscono la carne sono: il tessuto muscolare, il tessuto connettivo, il tessuto adi
poso.
• Le caratteristiche organolettiche che deve possedere la carne sono:
o C olore
- bianco roseo: nel vitello, negli animali da cortile, a esclusione dell'anatra e della faraona, nel
maiale e in generale in tutti gli esemplari giovani;
- rosso: nei bovini d'età avanzata, negli ovini e nei caprini.
o Consistenza tenera (regredisce con l'invecchiamento dell'animale).
o Taglio facile.
o O dore delicato.
o Grana delicata.
o Tessitura variante secondo la disposizione dei fasci, dei grassi e del tessuto connettivo; essa deter
mina il grado di compattezza della carne.
• La carne prima e durante la macellazione viene sottoposta a una serie di controlli che servono a
garantirne la salubrità e l'idoneità al commercio.
• Nell'Unità Didattica abbiamo poi preso in considerazione tutti gli animali da macello e per i più
importanti sono state elencate tutte le parti che si ricavano dalla suddivisione degli animali stessi
abbinando i relativi utilizzi in cucina.
UNITÀ DIDATTICA 2
► GLI HHIHHLI DII CORTILE. LR SELURGGIHR E LR LR IIO R R M E DEI DOLAMI
• In questa Unità Didattica abbiam o analizzato gli animali da cortile, la selvaggina e alcuni metodi di
lavorazione che si applicano solitamente ai volatili. Le caratteristiche che questi devono avere all'ac
quisto sono:
- ossa del petto elastiche;
- cresta rossa;
- pelle sottile ed elastica;
- colore della carne variabile secondo la razza (il pollame ruspante è più scuro di quello d'alleva
mento);
- unghie appuntite e fragili;
- carne deve essere di color bianco o giallo in relazione al tipo di alimentazione e alla razza;
- collo carnoso;
- zampe sottili con speroni corti.
• Per quanto riguarda la selvaggina è invece importante ricordare che si divide in selvaggina da
penna e da pelo, al primo gruppo appartengono gli uccellini, i fasianidi e gli acquatici, al secondo
tutti i mammiferi terrestri con pelliccia. Le particolari attenzioni da porre per la cottura della selvag
gina sono quelle riguardanti la frollatura e l'eventuale marinatura per ridurre il gusto di selvatico,
soprattutto presente nella selvaggina da pelo.
• Abbiam o poi preso in considerazione alcune operazioni di lavorazione necessarie per i volatili: la
disossatura e il taglio dei petti, la legatura, il taglio in ottavi e la bardatura
398
► LE CARNI HLTERHHTIUE: LO STRUZZO E IL CANGURO
• Lo struzzo viene macellato all'età di 9-12 mesi e la sua carne ha sapore limpido che ricorda un po'
quello del fegato d'oca e del vitello, con un contenuto di grassi molto basso. Proprio in virtù della
sua scarsità di grassi, la carne di struzzo richiede una cottura che non causi una eccessiva evapora
zione dei succhi cellulari, rendendola così secca e dura. La carne dello struzzo si ricava dalla coscia
che si divide in: sovracoscia (thigh) e fuso (drum).
• La carne di canguro appartiene alla categoria delle carni rosse, è molto tenera e ha un sapore deci
samente gustoso e delicato ed ha anch'essa un bassissimo contenuto di grassi. I tagli sono rap
presentati da tre tipi di filetto ("striploin", "loin" e "long"), scam one, fesa, coscia intera disossata,
oppure girello, noce, taglio lungo di coscia e coda. Si consiglia di cuocere la carne di canguro in
padella o alla brace, anche se non si disdegnano preparazioni come arrosti, brasati, stufati e spez
zatini.
# O lire
L ib r i
Marchesi G ., La cucina regionale italiana, M ondadori, 1999.
Gerli F., Napoli in cucina, M ondadori, 1999.
Fellini M., Romagna in cucina, M ondadori, 1999.
Lanza Regaleali A ., La Sicilia in cucina, M ondadori, 1999.
Avallone A ., La Toscana in cucina, M ondadori, 1999.
S it i w e b
www.paesionline.it
www .regione.vda.it
www.cucina.piem onte.net
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www.suedtirol.info
http://turism o.regione.veneto.it
www.turism o.fvg.it
www.em iliarom agnaturism o.it
www.lacucinatoscana.it
www.abruzzoweb.it
www.turism oregionecam pania.it
www.turislazio.it
www.sardegna.com
www.turism o.m arche.it
www.turism o.regione.calabria.it
www.saporidalsalento.it
A) VERO □ FA L5D
3 - 1 1 c a v a llo è un e q u in o in g io v a n e età © ©
9 - La b a rd a tu ra s e rv e p e r m a n te n e re te n e ra la c a rn e d e l p e tto d e ll'a n im a le © ©
1 4 - La lo nza si ric a va d a l m a ia le © ©
B) R I5 P D 5 T E A P E R T E
1 - C h e c o s 'è la c a rn e ?
2 - Q u a li so n o le c a ra tte ris tic h e c h e d e v e p o s s e d e re la c a rn e ?
3 - C h e c o s 'è il v ite llo ?
4 - E le n c a e d e s c riv i q u a li so n o g li o vin i e i c a p rin i.
5 - Q u a li so n o i b o lli o b b lig a to ri p e r la c a rn e e c h e c o s a s ig n ific a tra c c ia b ilità ?
6 - D e s c riv i le p a rti e i ta g li d e l m a n zo e d e l v ite llo c o n i lo ro re lativi u tilizzi.
7 - Q u a li so n o gli a n im a li d a c o rtile ?
8 - S p ie g a c o m e si le g a e c o m e si d iv id e in o tta v i il p o llo .
9 - C o m e v ie n e u tilizza ta la c a rn e d i stru zzo ?
1 0 - Q u a li so n o a lc u n e c a ra tte ris tic h e d e lla c a rn e d i c a n g u ro ?