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1. Carni da macello
Si definiscono carni da macello le carni che vengono maggiormente usate come base in molte ricette: in
questo gruppo sono da intendersi quelle bovine, ovine, caprine, equine e suine.
Carne bovina
Di questa categoria fanno parte i tagli di vitello, vitellone e manzo. È una carne molto utilizzata nell’ambito
culinario in quanto, essendo ricca di grassi, è adatta a cotture prolungate e si lega bene a una moltitudine di
sapori. La suddivisione per nome segue le varie fasi dello svezzamento dell’animale.
Carne ovina e caprina.
Hanno un sapore deciso e un buon rendimento lipidico, che le rende adatte a molte ricette regionali. Anche loro
vengono suddivise seguendo l’età e lo svezzamento degli animali: i caprini vengono suddivisi in capretto,
castrato, capra e gli ovini in agnello da latte, agnello e pecora.
Carne equina
Una carne rossa molto magra e ricca di nutrienti; viene solitamente consigliata a chi ha carenze di ferro. La
consistenza e il sapore variano a seconda dell’età dell’animale: quella di puledro è morbida e dal retrogusto
dolce per merito della sua composizione, mentre quella degli esemplari adulti acquista tonicità e perde la nota
delicata di sottofondo.
Carne suina
Questa tipologia di carne da macello può essere divisa in due gruppi, a seconda delle caratteristiche:
suini da salumi, con carni ricche di nutrienti e grassi,
suini da carne, più adatti al consumo non lavorato.
2. Carni da cortile
La carne da cortile è una carne di base magra, con un sapore delicato. Ne fanno parte i conigli, i tacchini e il pollo.
Carne di coniglio
È una carne tenera e delicata, contenente molta acqua, dal sapore pieno e con un retrogusto deciso. Utilizzata
in tutta Italia per le ricette più svariate (per esempio coniglio alla ligure), la sua carne viene ricavata
dall’animale tra i tre mesi e l’anno di età, riconoscibile dall’adulto per il collo più corto.
Carne di tacchino
Il tacchino non nasce come animale da allevamento: i primi erano infatti di dimensioni ridotte, con una carne
dura e poco ricca di elementi nutritivi; si valuta che attualmente, in allevamento, raggiungano quasi il doppio
delle dimensioni dei loro predecessori
Carne di pollo
È la più utilizzata nella routine quotidiana: famosa per essere molto magra, viene largamente usata nelle diete.
Si sposa facilmente con molti ingredienti, viene spesso accompagnata a gusti più decisi, come quelli delle
spezie. La sua carne è morbida e delicata.
3. Selvaggina
Questa categoria comprende ogni animale che è stato ucciso tramite caccia, con scopo alimentare.
Carne di cinghiale
La carne di cinghiale ha le medesima qualità nutritive di quella di suino, anche se le preparazioni che
li vedono protagonisti si differenziano molto. Questa tipologia non è adatta al consumo diretto: le
ricette sono assai complesse,
Carne di lepre
Come il coniglio, viene utilizzata in moltissime ricette; la sua preparazione però va seguita con più
attenzione: andrà messa a bagno qualche ora prima dell’inizio della ricetta con abbondante acqua, aceto ed
erbe aromatiche per farla ammorbidire e rendere al meglio.
Carne di cervo
È una carne sicuramente meno tipica, ma molto usata nelle ricette della parte settentrionale della nostra
penisola e non solo; ha un sapore dal retrogusto dolce: la cottura della sua carne prevede solitamente varie
marinature in vino e spezie. La sua carne, migliore negli esemplari giovani, è poco adatta al consumo diretto,
ma ottima per stufati e insaccati.