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PIEMONTE

La straordinaria differenziazione geografica ha finito per riflettersi anche sull'offerta gastronomica regionale,
altrettanto ricca ed eterogenea: si finisce così per spaziare dalle carni, mangiate anche crude, al pesce di lago, dalla
pasta tirata a mano agli infiniti formaggi, tome e robiole, dalle verdure ai brasati cotti dolcemente, fino ad arrivare
ai dolci e ai vini, quest'ultimi fiore all'occhiello della tradizione vinicola italiana.

1. BAGNA CAUDA
La bagna cauda o bagna caôda è una salsa tradizionale piemontese a base di aglio, olio e acciughe che si serve
bollente e in cui si intingono verdure crude (specialmente cardi, peperoni, topinambur, ravanelli, verza) o meno
comunemente lessate (patate, rape…). Si prepara in un apposito tegame, tenuto costantemente caldo sul fornello
a spirito, in cui i commensali "pucciano" brevemente i tocchetti di verdura.

2. BAGNET

Letteralmente "bagnetto", parola piemontese con la quale si indica una salsa utilizzata per accompagnare il bollito;
ne esistono di due colori
 bagnet vert, a base di aglio, prezzemolo, acciughe, mollica di pane imbevuta in un goccino di aceto di vino
bianco e olio;
 bagnet ross, preparato con pomodori da salsa maturi, cipolle, carote, aglio e saltuariamente peperoncino.
Si serve per il bollito o con il tomino

3. BOLLITO MISTO
 Per la sua stessa composizione, il bollito misto è il piatto della festa familiare o comunque una di quelle
sontuose preparazioni da ristorante, dove di solito viene servito in un apposito carrello riscaldante con
brodo e salse.
 Si dice che fosse tra le pietanze preferite di Vittorio Emanuele II, un tempo re d'Italia.
 Esiste anche quello lombardo ed emiliano, ma il bollito misto piemontese è il più famoso di tutti, nonché
il più completo, ricco ed equilibrato.
 Le salse con cui accompagnare le carni sono i bagnet ross e verd e la senape di tipo francese.

4. VITELLO TONNATO
 Era un periodo storico in cui era "l'antipasto per eccellenza" di qualunque pranzo o cena di festa.
 la paternità del piatto viene rivendicata pure dalla Lombardia, dal Veneto e dell'Emilia.
 Si realizza con uno specifico taglio di carne, il girello di fassone, che viene prima marinato nel vino
bianco, insieme agli odori (carota, sedano, cipolla e alloro), e poi lessato in acqua con il suo liquido di
marinatura; una volta a cottura, la carne viene tagliata a fettine sottili, generosamente ricoperta con una
salsa a base di tonno sott'olio, capperi, acciughe e tuorli sodi, e servita ben fredda come entrée o secondo
piatto.

5. RISOTTO AL BAROLO
 In questo piatto convivono due delle più grandi tradizioni piemontesi: quella del riso e quella del vino.
Ecco, infatti, un primo piatto saporito e dal gusto deciso con protagonista uno dei vini più pregiati delle
Langhe, il Barolo
 Come prima cosa si prepara un soffritto a base di cipolle, alloro e burro, si aggiunge il riso e si fa tostare
leggermente; quindi si sfuma con il Barolo e si porta a cottura, bagnando man mano con un mestolo di
brodo di carne bollente. Una volta pronto, si spegne e si manteca il tutto con burro e formaggio grattugiato.
6. AGNOLOTTI
 Pasta ripiena di carni miste
 Nati come preparazione per riutilizzare avanzi di carne, gli agnolotti non hanno una ricetta standard,
ma ne esistono numerose varianti, secondo le carni disponibili, le abitudini locali e la fantasia di chi li
realizza
7. BICERIN
In dialetto piemontese, il bicerin è il "bicchierino" ma anche il nome di una storica bevanda calda preparata
con caffè, cioccolato fondente e latte, e servita nei classici bicchierini tondi di vetro

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