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PASTA, PASTA, PASTA!

Nessuno tocchi la pasta agli italiani! Le ricette regionali sono un patrimonio unico al mondo, fatto di
piatti che raccontano la storia italiana e le singole tradizioni di ciascuna regione. Le più iconiche, per
esempio, sono gli spaghetti alla carbonara o gli spaghetti alle vongole. La pasta italiana è riuscita a
conquistare il mondo intero.
La pasta può essere corta o lunga, secca, fresca e fresca ripiena. Esempi di pasta corta: le penne, i
rigatoni, le farfalle. Esempi di pasta lunga: gli spaghetti, le tagliatelle, ecc.
Gli italiani sono molti attenti alla cottura della pasta. Quando è giusta, si dice che la pasta è al dente;
invece, se la pasta è troppo cotta e troppo molle, si dice che la pasta è scotta.
SPAGHETTI ALLA CARBONARA

La carbonara è una ricetta italiana molto famosa. L’ingrediente più importante della carbonara è l’uovo: un
alimento comune, buono e nutriente. In Italia si usano soprattutto le uova di gallina.

Sapete quali sono gli altri ingredienti della carbonara? Provate a selezionare solo i veri ingredienti!
SPAGHETTI ALLA CARBONARA

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LE UOVA

Buono e nutriente, l’uovo è un alimento comune in tutto il mondo.

Le parti dell’uovo sono:

In Italia, si usano sopratutto uova di gallina, e si preparano così:

Uova sode

Uova alla coque

Uovo in camicia

Uovo al tegamino o uovo all’occhio di bue o uovo fritto

Frittata

Uova strapazzate
LE LASAGNE

Storia
Le origini delle lasagne sono antichissime. Ma, dove sono nate le lasagne: a Bologna o a Napoli?
Quando oggi si parla de lasagne, si pensa di solito a quelli bolognesi, perché sono quelle più famose in
Italia e anche all’estero: mentre in realtà le lasagne le conoscevano già i Romani, ma con una ricetta
molto più semplice.

Sono i napoletani i primi che, nel Seicento, condiscono questa particolare forma de pasta a stratti con
formaggio e spezie e la mettono in forno. Poi, agli inizi del Novecento, i Bolognesi creano la ricetta che
noi conosciamo. La pasta è verde, perché dentro ci sono gli spinaci. A Napoli, le lasagne sono bianche
e con ragù napoletano, polpette, vari formaggi e il pecorino al posto del parmigiano.

Ma allora chi ha inventato le lasagne: i napoletani o i bolognesi? Il dibattito è ancora aperto.

Le lasagne alla Bolognese

Le lasagne alla Bolognese sono un'istituzione, il piatto tipico della domenica. Questa pietanza ricca e
saporita è originaria dell'Emilia e, nello specifico, della città di Bologna. Le lasagne però sono
conosciute, apprezzate, fatte, rifatte per le feste e non solo, assaggiate e condivise non solo in tutta
Italia, ma anche all'estero proprio come piatto simbolo italiano. Strati di pasta verde all'uovo, conditi con
il classico ragù della tradizione, besciamella e formaggio grattugiato.

Le lasagne alla Napoletana

Le lasagne alla Napoletana sono praticamente un piatto per tutte le famiglie di questa città che la
propongono "almeno" una volta durante tutto il periodo di festa. Quello che differenzia questa
preparazione dalle altre lasagne è la complessità degli ingredienti utilizzati, ragù di carne fatto cuocere
a fuoco lento per ore, piccole polpettine di carne fritte, uova sode, ricotta, fior di latte e pecorino.
LASAGNE
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RAGÙ ALLA BOLOGNESE


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INSALATE
Fresche, dal gusto leggero e veloci. Con i giusti ingredienti le insalate possono essere dei piatti molto
gustosi; ricette per portare in tavola un piatto sempre nuovo e mai noioso.
Le insalate possono essere considerate anche dei piatti unici, in base agli ingredienti utilizzati: verdure
a foglia verde, carotine, tocchetti di formaggio, straccetti di pollo o di pesce, ognuno ha la propria
insalata, da poter preparare come preferisce.
Carni, pesce, cereali, formaggi e molto altro ancora possono essere i veri protagonisti di insalate
golose, ricche e colorate, capaci di regalare un pranzo o una cena veloce, senza rinunciare al gusto.
Dal pesce crudo, alle verdure crude o cotte (grigliate o lesse), fino alle carni e ai migliori formaggi, ma
anche le patate, i legumi, le erbe aromatiche, la frutta e molto altro ancora: sono gli ingredienti con cui è
possibile comporre la nostra insalata.
Da non dimenticare anche la scelta del condimento che, anche in questo caso, non è necessariamente
a base di olio extra vergine di oliva, sale e aceto come avviene principalmente nei paesi mediterranei,
dove sono coltivate le olive ed è consuetudine antica utilizzare l’olio prodotto dalla loro molitura.

L’INSALATA CAPRESE
Storia
Un’insalata italiana, sia per gli ingredienti che per i colori, che probabilmente deve la sua origine
a Filippo Tommaso Marinetti, ideata quale sostituto della pasta, come raccomandato nel manifesto della
cucina futurista redatto proprio dallo stesso Marinetti a sostegno del suo movimento (la pasta era il
male assoluto, ingrassava e ingrossava). Il piatto infatti fece a sua comparsa attorno agli anni ’20
all’Hotel Quisisana di Capri, in occasione di una cena futurista. La leggenda invece vuole che la ricetta
debba la sua nascita a un muratore particolarmente patriottico, il quale amava racchiudere i colori del
tricolore all’interno di un panino per la pausa pranzo: basilico, pomodoro e mozzarella. Molti gli aneddoti
attorno alla ricetta, ma una cosa è certa: mozzarella, pomodoro e basilico sono tre elementi semplici in
grado di far girare la testa a chiunque.

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AH! LA PIZZA!
STORIA DELLA PIZZA

Sapevi che?

La pizza è diventata il simbolo dell’Italia in tutto il mondo. Ma sono stati gli egizi i primi a prepararla e la
chiamavano “pita”. Tornando in Italia, il tipo più antico è la marinara (olio, aglio, origano e pomodoro): si
chiama così perché la mangiavano soprattutto i pescatori napoletani che tornavano dal porto. Non solo gli
italiani la mangiano: gli americani ne mangiano il doppio degli italiani!

La pizza si presta a moltissime varianti. A Napoli la pasta è alta e morbida, altrove è più sottile e croccante.
PIZZA MARGHERITA

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La pizza Margherita prende il nome dalla regina Margherita che, durante una visita a Napoli, decise di
assaggiare la pizza che un pizzaiolo aveva creato apposta per l’occasione. Per condirla erano stati usati
basilico, mozzarella e pomodoro perché avevano gli stessi colori della bandiera italiana: verde, bianco e
rosso.

DALLA PIZZA AL PANE!


I DOLCI
TIRAMISÙ
Storia
Come per tante ricette, anche le ipotesi sulle origini del tiramisù sono tante. Quella più comune
dice che è nato nel 1970 a Treviso, in uno dei ristoranti più importanti della città, con il nome
originale di “Tirame su”, cioè, “Tirami su” in dialetto veneto.
Già alla fine del Seicento, però, in Toscana c’era un dolce fatto con crema, cacao e caffè che si
chiamava “zuppa del duca” in onore di Cosimo III de ‘Medici.
In un libro recente invece si dice che il tiramisù è nato in Friuli Venezia Giulia nel 1950. Insomma, le
influenze sono davvero tante, dal Nord al Centro. Una cosa è certa: il tiramisù è diventato uno dei dolci
più amati nel mondo.
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LE BEVANDE
Il caffè è amaro al punto giusto
Per molti italiani il caffè non è una semplice bevanda; è un rito. E ognuno ha il “suo” caffè. Abbina
ogni bevanda alla fotografia giusta, come nell’ esempio.

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