ALLA STAZIONE
Claudia e Maria entrano nella stazione di Milano e vanno alla biglietteria. Davanti allo sportello c una
lunga coda. Le due amiche aspettano. Stanno aspettando gi cinque minuti. Finalmente sono davanti allo
sportello.
Desidera signorina?
Due biglietti per Roma, per favore.
Di andata e ritorno?
No, solo di andata, prima classe, per favore.
Per quando?
Per dopodomani. Quant?
Settantottomilaseicento lire.
Claudia guarda nel borsellino, ma non ha abbastanza soldi.
Non ho abbastanza soldi. Maria, hai ventimila lire?
No, mi dispiace.
Signorina allora?
Quanto costano due biglietti di seconda classe?
Quarantatremilaottocento lire.
Allora due biglietti di andata per Roma, seconda classe. Ecco a Lei quarantatremilaottocento lire.
Grazie.
Le due amiche vanno poi insieme alledicola. Qui comprano un orario ferroviario.
Prenotiamo i posti, Claudia?
Daccordo, andiamo allo sportello delle prenotazioni.
Ma c anche lo zio Giovanni. Chiss dove va?
Dove entrano Claudia e Maria? Dove vanno? Che cosa c davanti allo sportello? Che cosa desidera
Claudia? Quanto costano due biglietti di andata per Roma, prima classe? Perch Claudia compra due
biglietti di andata, seconda classe? Che cosa Claudia e Maria comprano alledicola? Cosa fanno allo
sportello delle prenotazioni? Chi hanno visto anche allo sportello?
AI GRANDI MAGAZZINI
Quanta folla c allentrata della Rinascente!
Che cosa c di nuovo?
Sicuramente una liquidazione.
Non ci sono solo donne, ma anche uomini.
Certo, c un po di tutto. Ci sono anche articoli maschili.
Cerchiamo di entrare anche noi?
S, s, andiamo.
Le due amiche vanno attraverso la folla. Il commesso si rivolge al pubblico con queste parole.
Oggi tutto a buon mercato! Tutto costa solo ventimila lire. Niente caro. Signore e signori avanti! Chi
il primo? Per Lei, signora, ho questi stivali: sono una meraviglia. In vetrina c un bel vestito rosso. In
vetrina ci sono due vestiti verdi al prezzo basso. Guardate lo splendido abito!
Quegli stivali sono proprio perfetti! Quelle borse gi stanno aspettando le proprie padrone!
A me sei fazzoletti e la camicia bianca!
A me questa maglietta azzurra!
A me questa cravatta e quei calzini marroni!
A me questo vestito giallo e quegli zoccoli! E tu cosa compri?
Non ho abbastanza soldi con me. Oggi sono povera. Il borsellino quasi vuoto. Peccato! C tanto da
comprare, specialmente per i bambini.
La gente affolla i banchi del magazzino.
Andiamo laggi! Hanno piatti e posate di plastica. Ho bisogno di nuovi cucchiai per il prossimo picnic.
Cristina compra qualche roba e paga alla cassa. Piene di pacchetti e di buste di plastica, le due amiche
sono di nuovo sulla strada. Sono contente perch hanno preso molte cose per pochi soldi.
Cosa c alla Rinascente? Sono cari gli articoli? Che cosa compra Cristina? Perch Vittoria non compra
niente? Com il borsellino di Vittoria? Che cosa fa la gente? Di che cosa ha bisogno Cristina per il
prossimo picnic? Dove paga Cristina? Perch le due amiche sono molto contente?
IN BANCA
Marco in banca e aspetta davanti allo sportello del cambio. Entra Paola e va allo sportello accanto.
Buongiorno Paola, anche tu qui?
S, debbo cambiare un assegno e tu che fai? Compri valuta estera?
No, cambio cento marchi in lire perch il corso alto. Come sei elegante per! Hai un vestito veramente
bello.
Non niente di speciale.
Se hai tempo, dopo andiamo a bere un caff insieme.
Con piacere. Ma a mezzogiorno devo essere a casa perch abbiamo ospiti.
Non possibile. Oggi gioved e tuo marito mangia sempre fuori casa.
S, hai ragione. Oggi per uneccezione. Ma quanti ne abbiamo?
Oggi il tredici.
Sei sicuro?
S, perch?
Se il tredici sono libera. Abbiamo ospiti fra una settimana. Che ore sono?
Marco guarda lorologio e dice:
un quarto alle undici.
Ma che cosa fanno gli impiegati? Aspettiamo gi da mezzora, comincio ad aver fame e sete. Andiamo al
bar a prendere un caff e qualcosa da mangiare. Torniamo pi tardi in banca. Abbiamo tempo fino alluna
e mezzo.
Perch Paola in banca? Marco compra valuta estera? Che cosa fa Marco in banca? Perch Paola deve
essere a casa a mezzogiorno? Dove mangia il gioved il marito di Paola? Quanti ne abbiamo? Chi guarda
lorologio? Che ore sono? Chi ha fame e sete?
AL BAR
Claudia e Francesca sono stanche e vanno in un bar. Entrano e guardano se c posto libero. Vogliono
sedersi, ma tutti i tavoli sono occupati. Ad un tratto ragazze incontrano Mario che dice:
Ciao Francesca, come stai?
Oh, sei tu Mario, come mai qui? Sto bene grazie e tu?
Mario le risponde:
Anchio sto bene. Ma cercate posto? Qui ci sono due posti liberi.
Claudia questo Mario. Mario questa Claudia.
Piacere signorina! Adesso per pensiamo a ordinare quello che volete. Cameriere!
Desidera signore?
Mario dice:
UNA MULTA
Giorgio cammina per via del Corso quando vede Giulio.
Ciao Giulio, dove vai?
Vado dal tabaccaio a comprare francobolli e sigarette. Andiamo insieme?
Volentieri. Ma oggi sei a piedi, non hai la macchina?
No, per venire in centro non prendo mai lauto. cos difficile trovare un posto per parcheggiare.
vero. Per te facile non prendere la macchina perch abiti in centro. Ma andiamo adesso!
I due amici entrano in un bar-tabacchi. Il tabaccaio dice:
Desidera?
Dieci francobolli da duecentocinquanta lire, due pacchetti di Malboro e una scatola di cerini. Quant?
Quattromilaottocentocinquanta lire.
Prendiamo un aperitivo? Che cosa vuoi? Va bene un Campari?
S, grazie.
Allora vado alla cassa a fare lo scontrino.
Giulio legge il giornale mentre aspetta Giorgio.
Che cosa leggi?
Leggo la Gazzetta dello Sport. La Roma vuole comprare un nuovo giocatore.
Alla tua salute!
Alla tua! vero che Mario vende la macchina?
S, perch va a lavorare allestero e la sua auto vecchia.
Dove va?
Va in Germania, a Colonia. Ma non posso pi restare con te. Ho la macchina in divieto di sosta. Ciao
Giulio!
Ciao Giorgio e buona fortuna!
Giorgio va alla macchina. Davanti alla macchina c un vigile che dice:
Signore, ha la macchina in divieto di sosta. Paga subito la multa?
S, pi semplice.
Chi vede Giorgio? Dove va Giulio? Perch Giulio non ha la macchina? Che cosa compra Giulio al bartabacchi? Che cosa prendono al bar i due amici? Di chi hanno detto i ragazzi al bar? Chi va allestero e
vende la sua macchina? Chi trova Giorgio davanti alla macchina? Che cosa deve pagare Giorgio al vigile?
IN TRENO
libero questo posto?
S, prego.
La signora mette i bagagli sulla rete: due grandi valige. Poi siede. Nello scompartimento c gi una madre
con suo figlio. Il bambino vicino al finestrino. Il treno parte e il bambino apre il finestrino. La signora
dice al fanciullo:
Piccolo, c corrente daria. Non vuoi chiudere per favore il finestrino?
Ma io voglio salutare la gente nella stazione.
La madre sgrida il suo figliolo, chiude il finestrino e poi alla signora:
Scusi signora, ma mio figlio non pu star fermo.
Capisco. Sono nonna e ho due nipotini molto vivaci. Non ubbidiscono mai. Proprio oggi vado da mia
figlia e dal mio caro genero. Sa, veramente un bravo ragazzo!
Il bambino dice:
Mamma dov il mio giornaletto?
Ecco il tuo giornaletto.
Il bambino presto finisce di leggere e parla:
Sono stanco e ho fame e sete.
Vuoi una Coca e biscotti o un panino?
Preferisco un panino con il prosciutto e una lattina di Coca, mammina mia bella!
Entra il controllore che dice:
Biglietti per favore signore!
La signora anziana cerca di tirar fuori un biglietto dalla sua borsetta.
Non trovo il mio biglietto. Un momento, per piacere. Oh, che sbadata! Eccolo.
La madre chiede al controllore:
A che ora arriva il treno a Bologna?
Alle quattordici.
Grazie. e alla signora Per fortuna ho ancora solo due ore di viaggio con questo diavoletto. Alla
stazione trovo mio marito o i miei suoceri con la macchina.
Che cosa mette la signora sulla rete? Chi c nello scompartimento? Che cosa fa il bambino? Perch la
madre sgrida suo figlio? Da chi va la signora? Che cosa legge il bambino? Che cosa vuole mangiare e bere
il bambino? A che ora arriva il treno a Bologna? Chi aspetta la madre e il figlio alla stazione?
AL TELEFONO
Pronto!
Pronto!
Sei tu Claudia?
No, qui non c nessuna Claudia. Chi parla?
La signora Rossi, ma non parlo con Salvetti?
No, parla Marchetti.
Ma qual il Suo numero?
Sessantadue quarantaquattro venticinque.
Allora sbaglio numero. Scusi tanto, arrivederLa.
ArrivederLa.
Elena non ha pi gettoni per telefonare. Anche la gettoniera nella cabina telefonica vuota. Allora esce
dalla cabina e va in un bar. Entra e chiede alla cassa con un biglietto da mille lire in mano:
Un gettone per favore signorina!
La signorina d il gettone a Elena e dice:
Non ha duecento lire per piacere? Non ho il resto.
No, mi dispiace.
Allora o aspetta un momento o prende cinque gettoni.
Va bene per i cinque gettoni, grazie. Dov il telefono?
L a sinistra.
Ha un elenco del telefono?
S, accanto al telefono.
Grazie signorina.
Elena riguarda il numero del telefono della sua amica nellelenco, ricompone il numero e questa volta
sente la voce di Claudia.
Ah, sei in casa Claudia? Per caso sono dalle tue parti e se non hai niente da fare vengo da te. Fuori piove
forte, non ho lombrello e sono tutta bagnata.
Con piacere. Fra quanto sei qui?
Fra cinque minuti. Telefono dal bar di fronte.
Benissimo. A tra poco allora, ciao!
Ciao!
Elena attacca il ricevitore, attraversa la strada sotto la pioggia, prende lascensore e sale allultimo piano
dove abita la sua amica.
Perch Elena va in un bar? Che cosa chiede alla cassa? Perch Elena prende cinque gettoni? Dov il
telefono? Perch Elena ha bisogno di un elenco del telefono? Perch Elena va da Claudia? Fra quanto
tempo Elena da Claudia? A che piano abita Claudia?
Chi ? Che cosa dici? Di chi parli? A che cosa pensi? Di che stai dicendo? Di chi stai dicendo? Cosa fai?
Che vuoi? Di che parli? A cosa pensi?
Quanto bagaglio hai? Quanti fazzoletti vuoi? Quanta fame hai? Quante persone vengono da noi? Quale
signora? Che signora? Quali signore? Che signore? Quale giornale? Che giornale? Quali giornali? Che
giornali? Qual il signore italiano? Quale signore italiano?
UNA DISAVVENTURA
La sveglia suona. gi ora di alzarsi, penso ancora mezzo addormentato. La sveglia continua a suonare.
Prendo il coraggio a due mani e mi alzo. Vado in bagno e mi lavo. Ma dov lo spazzolino da denti? Cerco
dappertutto; non c in nessun luogo. Adesso mi ricordo: nel taschino della giacca. Il tempo passa veloce.
Come al solito sono in ritardo. Mentre in fretta mi lavo i denti penso: Maledetto capufficio! Anche oggi
arrivo tardi. Mi vesto e mi pettino, ma non ho pi tempo di bere un caff. Esco di casa. Di corsa
mincammino verso la fermata del bus; ma questo mi scappa sotto il naso. Che sfortuna stamattina! Non
mi resta altro da fare che aspettare il prossimo. Vado alledicola l accanto a comprare un giornale, ma
chiusa. Come mai?, mi domando, Che giorno oggi? Perch c poca gente per le strade? Infine i
miei occhi si posano su un affisso a grandi titoli: primo maggio, festa dei lavoratori! Ah, adesso mi viene in
mente: oggi festa. Ritorno a casa, mi spoglio, mi rimetto il pigiama, chiudo le persiane, vado a letto e
riprendo a dormire. Finalmente posso riposare tutta la giornata!
Che cosa faccio quando la sveglia suona? Dov lo spazzolino da denti? Perch non ho pi tempo di bere
un caff? Perch devo aspettare il prossimo bus? Perch tutto chiuso? Che cosa faccio allora?
nel mese di maggio
in maggio
ai primi di maggio
agli ultimi di maggio
verso la fine di maggio
a met maggio
AL RISTORANTE
Buongiorno signori, desiderano?
Cerchiamo un tavolo libero. C posto in giardino?
Ma certo. Oggi fa molto caldo e fuori sotto lombra degli alberi fa fresco e si sta bene. Ho proprio un
tavolo per loro. In quanti sono?
Siamo in sei.
Vogliono sedersi qui?
Oh, s. molto bello qui, sediamoci!
Prendono vino e acqua minerale? Abbiamo un ottimo Chianti rosso.
S. Per il momento un fiasco di Chianti rosso, due bottiglie di acqua minerale fresca e la carta per favore.
Subito signori.
Ecco la carta.
Il bambino Claudio dice:
Pap voglio unaranciata, spaghetti alle vongole e saltimbocca alla romana.
La sua madre esclama:
Zitto, Claudio!
Alberto, il suo padre gli risponde:
Va bene Claudio. Carla, oggi la sua festa e pu ordinare quello che desidera. Cameriere, allora per il
bambino unaranciata, spaghetti alle vongole e saltimbocca alla romana e per noi cinque antipasti mare.
Benissimo signore e poi?
Che cosa prendiamo?
Posso consigliare le tagliatelle al rag fatte in casa.
Allora cinque tagliatelle al rag, fritto di pesce e insalata mista per tutti.
Mentre mangiano Claudio si alza e comincia a correre per il giardino.
La sua madre Carla dice:
Claudio vieni qui! Non disturbare! Siediti! Guarda, adesso viene il cameriere e porta via tutto.
Pi tardi il cameriere torna e dice:
Sono serviti i signori? Desiderano ancora formaggio, frutta e gelato?
S. Un gelato di limone per il bambino e per noi frutta fresca. Avete fragole?
Sissignore.
Allora fragole al vino rosso per tutti e il conto per favore.
Il cameriere porta il dessert e il conto. Alberto paga e d mille lire di mancia al cameriere.
Dove sono i signori? Perch vogliono sedersi in giardino? Che cosa prendono da bere? Perch Claudio pu
ordinare tutto quello che vuole? Che cosa ordina Claudio? Che cosa prendono gli altri? Che cosa prendono
per dessert? Alberto d una mancia al cameriere?
LAPPARTAMENTO
Che bellappartamento hai!
S, proprio bello. Sono contenta di abitare qui lontano dal rumore del centro. E poi, vedi, tutta una
zona a villini e c di tutto. Ho negozi e magazzini nelle vicinanze.
Da quando abiti qui?
Da due mesi. Ho molte stanze, vuoi vedere? Questo il grande salone con il caminetto; questa la
camera da pranzo vicino alla cucina completamente moderna; questo il bello studio di mio marito e poi
ho ancora due camere da letto e il bagno. Inoltre ho una grande terrazza da cui ho una magnifica vista e
nella quale voglio mettere molte piante.
UNA LETTERA
Destinatario
Dott. Aldo Timidelli
Via Felicit, 12
I-101000 Torino
Mittente
Giovanni Parcchetti
Via Belladonna, 25
I-110100 Siracusa
Siracusa 10/09/2014
Caro Aldo,
da molto tempo non ho pi tue notizie. Forse il servizio postale non funziona bene. Ho letto nei giornali che in
Italia c lo sciopero dei postini, perci affido questa mia lettera alla fortuna. Spero che la riceverai.
Ho una notizia che ti far molto piacere. Fra tre mesi verr in Italia, non bello? La ditta presso la quale
lavoro mi mander per due mesi nella sua filiale di Torino a fare un corso di perfezionamento. Sar impegnato
tutte le mattine fino a mezzogiorno per i corsi teorici. Il pomeriggio sar occupato solo fino alle cinque. La sera
ci potremo vedere e stare un po insieme.
Ti ricordi le belle vacanze che abbiamo trascorso insieme due anni fa? Le serate in quella piccola osteria alla
periferia di Torino in compagnia dei tuoi amici?
Ora sarai diventato un uomo serio poich, come mi hai scritto nella tua ultima lettera, ti sei sposato.
Sono stato fortunato che mi hanno mandato nella tua citt. Torino una citt che mi piace molto, ma che non
conosco bene. Mi farai da guida tu e mi introdurrai nei suoi segreti.
Ho un problema dordine pratico. Mi puoi aiutare a trovare una camera in una piccola pensione non troppo cara
e tranquilla? Non minteressa il lusso, preferisco la buona cucina e la pulizia. Sono sicuro che mi aiuterai e mi
scriverai presto.
In attesa di tue notizie, invio i miei pi cari saluti a tua moglie e a te un forte abbraccio.
Affettuosamente
Giovanni
Perch in Italia il servizio postale non funziona bene? Perch Giovanni andr a Torino? Quando i due
amici potranno vedersi? A Giovanni piace Torino? Chi far da guida a Giovanni? Che cosa cerca Giovanni
a Torino?
ARRIVO IN ALBERGO
Il professor Roberti, specialista per bambini, dovr partecipare a un congresso internazionale che avr
luogo a Milano. Al congresso terr anche una serie di conferenze. La vigilia del congresso si mette in
viaggio da Napoli, dove abita, per Milano. La sera arriva alla stazione di Milano. Fa gi buio e piove. Il
professore stanco e sogna solo un bagno caldo, una buona cena e un letto per dormire. Alla stazione
prende un tass e dice allautista:
Allalbergo Continentale, per favore.
Subito signore.
distante dalla stazione?
No, ma con questo traffico e la pioggia ci vorr una mezzora.
Faccia in fretta per piacere! Sono stanco.
Dopo circa una mezzora sono davanti allalbergo. Il tassista dice:
Siamo arrivati.
Quanto Le devo?
Seimilacinquecento lire.
Ha da cambiarmi? Ho un biglietto da cinquantamila lire.
Sissignore, eccole il resto.
Grazie.
Signore, signore, dimentica il bagaglio! Eccoglielo! Debbo portarglielo in albergo?
S, grazie mille.
Il professore d una lauta mancia al tassista ed entra nellalbergo. Lo incontra il portiere a cui il signor
Roberti dice:
Buonasera, sono il professor Roberti.
Buonasera professore desidera?
Ho scritto per prenotare una camera singola con bagno per oggi, il venticinque novembre.
Un momento per favore. Non trovo nessuna camera prenotata con questo nome.
Non possibile. Ho fatto una raccomandata un mese fa.
Mi dispiace, ma non labbiamo ricevuta. Posso vedere se c ancora una camera libera. S, fortunato.
Ho ancora una camera a due letti con doccia. Vuole vederla?
S, me la faccia vedere per favore!
Ragazzo accompagna il professore al numero 45!
Il ragazzo risponde al portiere:
Subito! Vuole venire con me professore? Lascensore da questa parte.
Il bagaglio, posso lasciarlo qui?
S.
Il ragazzo mostra la camera al professore. Poi scendono di nuovo nella ricezione dellalbergo.
Il portiere si rivolge al visitatore con le seguenti parole:
Le piaciuta la camera?
S, la prendo. Quanto costa?
Sessantamila lire al giorno compresa la colazione. Ha un documento con s? Me lo mostra per piacere?
Eccole il passaporto.
Grazie. Ancora una piccola formalit. Vuole riempirmi questo modulo?
Cos il professor Roberti scrive:
Cognome: Roberti
Nome: Giovanni
Professione: professore in pediatria
Stato civile: celibe
Nome del marito o della moglie: no
Luogo e data di nascita: Napoli, 21-11-1965
Nazionalit: italiana
Documento didentit: passaporto n.ro 245.570
Data di arrivo: 25-11-2014
Data di partenza: 10-12-2014
Ecco fatto.
Quanti giorni si ferma?
Quindici giorni.
Il bagaglio, glielo faccio portare in camera dal ragazzo?
S, grazie. Aspetto una telefonata. Me la pu passare in camera?
Certamente professore. Desidera ancora qualcosa?
No, grazie.
Eccole la chiave della camera e buon riposo!
10
Mario te lo (il giornale) d. Mario te lha dato. Marco ve li (i giornali) d. Marco ve li ha dati. Mario li d
loro. Mario li ha dati loro. Fammelo! Daccelo! Scriviglielo! Puoi scrivermelo? Pu scrivermelo signore?
Eccoglielo!
Me lo dica signore! Ce lo scrivano signori! Scrivetecelo signori!
Ci vuole unora. Ci vogliono due ore. C voluta unora. Ci sono volute due ore.
Perch il professor Roberti va a Milano? Quando parte da Napoli? Perch a Milano prende un tass?
Quanto tempo ci vuole dalla stazione allalbergo? Che cosa ha dimenticato nel tass? Che cosa d il
professore al tassista? Che camera ha prenotato? Perch poi prende una camera a due letti con doccia?
Che documento mostra al portiere? Che cosa deve riempire nellalbergo? Che cosa gli d il portiere?
LE CONSEGUENZE DI UNINFORMAZIONE
Un turista e il passante sincontrano per la strada e dicono.
Scusi, mi sa dire dove debbo prendere il bus per andare a San Pietro?
un po complicato spiegarglielo, ma cercher lo stesso. Vede quella piazzetta davanti a Lei?
S, la vedo.
Ebbene, Lei deve andare proprio l. Quando arrivato prende la prima stradina a destra e poi quando
allaltezza del semaforo gira a sinistra. Proprio allangolo c la fermata del sessantaquattro che la porter
a San Pietro. Ha capito?
Veramente un po difficile, ma ho capito. Prima attraverso la strada e arrivo alla piazzetta. Poi prendo
la prima stradina a destra e al semaforo volto a sinistra. L allangolo trovo la fermata del bus. Grazie.
Prego.
Il turista adagio adagio sincammina verso la piazzetta. quasi arrivato che un giovinastro lo ferma e gli
chiede a voce bassa:
Mi d una sigaretta? Non ho soldi, sono un poveraccio!
Il turista lo guarda sbalordito e risponde:
Cosa? Vuole una sigaretta? Ma io non fumo. Non posso dargliela, mi dispiace.
Il giovanotto allora si guarda attorno e vede che per la strada non c nessun altro che lui e il turista.
Prende coraggio e dice:
Su, mani in alto! Fuori il portafoglio! Svelto, sono armato!
Il turista alza le mani e con calma replica:
Ma sa che Lei un tipaccio! Prima mi chiede una sigaretta ed io non fumo e adesso vuole il mio
portafoglio. Glielo do subito. Eccoglielo!
Il ladro prende il portafoglio, lo guarda ed esclama:
Questo un portafoglio di plastica e per di pi dentro non c niente. Ma che razza di turista Lei?
Sembra un riccone e non ha soldi in tasca. Oggi mi andata male. Stasera non avr niente da mangiare.
Il turista gli risponde con tristezza:
Come vede sono un poveraccio come Lei perch non ho n sigarette, n un bel portafoglio di cuoio, n
soldi. Voglio solamente andare a San Pietro e con me ho solo duecento lire per il bus. Le basta?
Il giovinastro si allontana e dice fra s: Ma che giornataccia oggi! Non ho fatto un soldo!
Il turista riprende a camminare e tutto felice pensa: Per fortuna ho sempre con me questo vecchio
portafoglio vuoto!
Dove vuole andare il turista? A chi chiede linformazione? Che cosa deve fare il turista per andare a
prendere il bus? Chi ferma il turista quando quasi arrivato alla piazzetta? Che cosa gli chiede il
giovinastro? Che cosa risponde il turista? Che cosa dice allora il giovinastro? E il turista che cosa fa? Il
ladro contento? Perch anche il turista un poveraccio? Perch il turista riprende a camminare tutto
felice?
11
Imperativo
vattene!
andiamocene!
andatevene!
se ne vada!
se ne vadano!
non andartene!
non andiamocene!
non andatevene!
non se ne vada!
non se ne vadano!
12
Purtroppo la voglia di leggere gli era passata. Allora andato in cerca di un bagnino per noleggiare una
barca a remi. Lha trovata e tutto felice andato al largo. Poi, stanco di remare, si tuffato in acqua e ha
nuotato a lungo. Infine ritornato a riva e si sdraiato sulla sabbia a prendere il sole.
Quando la giornata era quasi alla fine si vestito, ha preso la borsa e se n andato. Con tristezza ha
abbandonato quella spiaggia buffonesca.
Nel trenino per Roma le spalle, le gambe, le braccia, il petto, bruciati dal sole, hanno cominciato a fargli
male. A fatica rientrato nel suo appartamento e si subito messo a letto tanto grande era il dolore che
aveva per tutto il corpo.
Ma chi me lha fatto fare? Maledetta idea di andare al mare come tutti gli altri. Che faticaccia! sono stati
i suoi ultimi pensieri prima di addormentarsi.
Che cosa ha fatto il signor Cesare una mattina? Di solito che cosa faceva la domenica mattina? Che cosa ha
preso con s per andare al mare? Come ha fatto il viaggio? Che cosa ha fatto alla spiaggia? Perch non ha
potuto leggere il giornale? Perch andato in cerca di un bagnino? Che cosa ha fatto verso sera? Perch
nel trenino per Roma tutto il corpo ha cominciato a fargli male? Che cosa ha fatto quando arrivato a
casa?
UN INVITO RIFIUTATO
Gentile signora,
gi da tempo avrei voluto rispondere alla Sua cara lettera, ma non ho potuto prima perch mio marito stato
gravemente malato. Ha ancora bisogno di cure e solo ieri uscito di casa per la prima volta.
La ringrazio caldamente dellinvito di venire a trascorrere Pasqua da Lei a Firenze. Verremo unaltra volta
quando mio marito si sar completamente ristabilito. A parte mio marito, la nostra salute buona. E Lei come sta?
Alla fine di gennaio venuta a farci visita la signora Cardelli che abbiamo conosciuto a casa Sua, in viaggio di
piacere in Russia. Ci ha dato notizie di Lei e dei Suoi. Le abbiamo fatto visitare la citt e abbiamo trascorso un bel
tempo insieme.
Tra laltro la signora Cardelli mi ha detto che Suo figlio Ugo sarebbe venuto a trovarci nel mese di luglio.
Saremmo felici di ospitarlo nel nostro chalet in montagna dove andremo a trascorrere le vacanze. Verranno con
noi anche i nostri figli, cos avr compagnia se vorr fare gite e passeggiate.
Avrei una grande cortesia da chiederLe: potrebbe farmi portare da Suo figlio un buon romanzo italiano
linsegnamento dellitaliano agli stranieri nascono come i funghi e che le buone sono poche. Lei, come fiorentina e
persona di cultura, pu darmi un consiglio spassionato.
La ringrazio ancora una volta per il Suo caro invito e Le prometto che appena possibile La verremo a trovare.
La saluto cordialmente insieme a mio marito e ai miei figli che La ricordano sempre con tanto affetto. Un saluto
particolare a Suo marito e un affettuoso abbraccio ai Suoi ragazzi.
Elena Riabinina
13
Perch la signora Elena rifiuta linvito di andare a Firenze? Chi venuto a trovarla? Che cosa hanno fatto
insieme le due signore? Chi vorrebbe venire a trovare la famiglia Riabinina? Che cosa vorrebbe fare
Ninetta dopo la maturit? Quali informazioni vorrebbe avere la signora Elena?
ALLA POSTA
giornata di pagamento delle pensioni. Davanti allo sportello c una lunga coda. Ogni tanto arriva
qualcuno che cerca a forza di spinte di andare avanti. La signorina dietro lo sportello, incurante della
gente che aspetta, fa il suo lavoro con tutta calma. Di tempo in tempo linterrompe per scambiare due
parole con gli impiegati accanto.
Ma che cosa hanno da raccontarsi? dice un signore I risultati delle partite di calcio, possono
raccontarseli dopo.
Oggi non pi di moda parlare di sport il luned. Gli impiegati hanno da raccontarsi le ultime avventure
amorose della domenica. interviene una donna anziana Questi giovani di oggi non hanno pi voglia di
lavorare, pensano solo allamore.
Macch! Lei non sa lultima novit? ribatte una donna sulla cinquantina.
Gliela racconto subito. Sembra che unora fa abbiano fatto una rapina alla posta del rione Prati. Per
questo gli impiegati sono nervosi. Hanno paura.
Racconti! Ci sono stati morti? Feriti? chiede curiosa la donna anziana.
Non so niente di preciso. Non credo che ci siano stati morti, forse un ferito. Le notizie sono ancora
vaghe.
Ma che succede? Qui non avanza nessuno. Non ho tempo da perdere io! Non posso star qui tutta la
mattina fino alle due per riscuotere la pensione. brontola un signore ben vestito. Ho ben altro da fare
io!
E che cosa pensa Lei? Che noialtri non abbiamo niente da fare? ribatte una signora di mezza et.
Ma Lei non sa chi sono io! continua il signore.
E chi mai Lei? In questo momento una persona come noi che fa la fila. Siamo tutti uguali qui.
inutile che si lamenti. e rivolta al signore di dietro E Lei smetta di spingere e di cercare dandare
avanti! Se pensa che io Le ceda il posto, se lo tolga dalla testa! Si metta in coda come tutti gli altri!
Ma io volevo solo domandare uninformazione... cerca di spiegare il signore timido.
Io non sono lufficio informazioni. risponde secca la signora di mezza et.
Ma che maleducata! Scusi, forse Lei sa dirmi se c bisogno della carta didentit per riscuotere la
pensione? fa il signore timido rivolto a un altro.
Certo. Se non lha, non riceve la pensione. risponde gentilmente laltro.
Allora bisogna che vada a casa a prenderla. Lei non sa se paghino anche domani? soggiunge
incoraggiato.
Beh, questo proprio non lo so. Non penso per che paghino anche domani. replica laltro.
La fila comincia pian piano a diminuire perch si avvicina lora di chiusura. Intanto anche il signore ben
vestito, dopo tanto brontolare, arrivato allo sportello.
Signorina sono qui per la pensione. Eccole il documento. dice.
Mi dispiace, ma non gliela posso pagare. risponde la signorina.
E perch mai? Che novit sono queste? ribatte arrabbiato.
Gliela darei con gran piacere, ma purtroppo i fondi sono finiti. Adesso bisogna aspettare fino a domani
con la speranza che arrivino. risponde con un sorriso disarmante la signorina.
Perch alla posta c una gran coda? Che cosa fa la signorina dietro lo sportello? Perch gli impiegati sono
nervosi? Perch brontola il signore ben vestito? Che cosa vuole il signore timido? Perch il signore ben
vestito non riceve la pensione?
Congiuntivo presente.
entrare
vendere
partire
finire
che entri
che entri
che entri
che entriamo
che entriate
che entrino
che venda
che venda
che venda
che vendiamo
che vendiate
che vendano
che parta
che parta
che parta
che partiamo
che partiate
che partano
che finisca
che finisca
che finisca
che finiamo
che finiate
che finiscano
14
avere
essere
dare
stare
sapere
che abbia
che abbia
che abbia
che abbiamo
che abbiate
che abbiano
che sia
che sia
che sia
che siamo
che siate
che siano
che dia
che dia
che dia
che diamo
che diate
che diano
che stia
che stia
che stia
che stiamo
che stiate
che stiano
che sappia
che sappia
che sappia
che sappiamo
che sappiate
che sappiano
andare
uscire
che vada
che vada
che vada
che andiamo
che andiate
che vadano
che esca
che esca
che esca
che usciamo
che usciate
che escano
AL MERCATO
Ogni giorno vado al mercato con la signora del piano di sotto. Ormai diventata unabitudine da quando
per caso una volta ci siamo trovate tutte e due ad uscire con il carrello della spesa alla stessa ora. Senza
darci un appuntamento, cincontriamo puntuali ogni mattina al portone di casa. Insieme cincamminiamo
verso il mercato rionale e parliamo su che cosa far da mangiare per le nostre famiglie affamate. Non
sempre facile perch tutto costa caro per le nostre borse. Il mercato ci accoglie con il vociare allegro dei
venditori e uno splendore di colori.
A pi tardi! ci diciamo e ognuna va ai suoi banchi.
Mi fermo davanti al mio solito venditore di verdura. Sento la sua voce tonante che grida:
Pesche! Che belle pesche che ho! Sono vellutate come le guance delle giovanette. E che sapore!
Provatele!
Mi avvicino, guardo le pesche e, poich il prezzo ragionevole e sono veramente belle, gli dico:
Vorrei due chili di pesche, ma ben mature.
Ci penso io! mi risponde Gliene faccio due chili abbondanti o scarsi?
Se ce n una in pi, non fa niente. Mi dia poi quattro etti di minestrone preparato.
Vuole ancora altro? Guardi come sono freschi questi peperoni. Non Le fanno venire lacquolina in
bocca?
Beh, me ne dia otto, ma me li scelga belli perch voglio farli ripieni.
tutto allora per oggi?
S, grazie. Quanto Le devo?
Allora cinquemila sono le pesche, mille e seicento il minestrone e duemila e duecento i peperoni. In
tutto fa ottomila e ottocento lire.
Ah, dimenticavo, mi dia ancora mezzo chilo di pomodori da sugo.
Adesso in tutto fa novemila e trecento lire. Eccole in regalo un po di basilico.
Tante grazie e a domani!
Mincammino verso il banco della carne, dove c gi la signora del piano di sotto che mi aspetta. Tutte e
due compriamo del macinato di manzo; lei per fare le polpette ed io per riempire i peperoni. Ora che
abbiamo tutto ci avviamo verso luscita del mercato. Qui mi fermo davanti ai banchi dei fiori.
Guarda che bei fiori! esclamo Cosa ne pensi se compro un mazzo di quelle rose rosse? Beh, faccio
questa follia, anche se mio marito brontoler e mi dir come al solito che ho le mani bucate.
Che ne dici se andiamo a bere un caff? Sono cos stanca; oggi abbiamo finito prima del solito e ne
abbiamo il tempo.
unottima idea, andiamo. rispondo io.
Per la strada di ritorno mentre ci tiriamo dietro i pesanti carrelli le chiedo:
Non verresti con me al cinema nel pomeriggio? Sai allAdriano danno un vecchio film con Celentano e
vorrei rivederlo.
S, ci vengo con piacere perch questo pomeriggio i miei figli non sono a casa e tutta sola mi annoio.
Sul portone di casa qualche volta ci scambiamo le ultime ricette di cucina o ci fermiamo ancora qualche
minuto a parlare dei piccoli problemi della vita quotidiana. A casa poi ciascuna in fretta si mette davanti ai
fornelli per preparare il pranzo.
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Dove vanno ogni giorno le due signore? Di che cosa parlano per la strada? Quanti chili di pesche compra
una signora? Che cosa compra ancora? Che cosa comprano al banco della carne? Perch una signora ha le
mani bucate? Dove vorrebbero andare insieme nel pomeriggio? Perch? Quando sono a casa che cosa
fanno?
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UN INCIDENTE
A un incrocio si radunata molta gente. Mi avvicino e chiedo:
Che cosa successo?
Sembra che un ragazzo sia stato investito da una macchina, mentre attraversava la strada sulle strisce
pedonali. mi viene risposto da un signore.
morto? domando.
No, sembra che sia stato gravemente ferito. Si aspetta da un momento allaltro lautoambulanza per
trasportarlo in ospedale. Pochi minuti fa sono stati avvertiti i genitori. continua a informarmi il signore.
E la polizia stata chiamata?
S, verr fra poco. Ma non c dubbio; la colpa dellautomobilista. Lincidente, lho visto con i miei
occhi. Il semaforo segnava ancora rosso, quando a tutta velocit la macchina ha bruciato il semaforo.
vero che ha cercato di frenare allultimo momento, ma era troppo tardi. Lha preso in pieno, povero
ragazzo! prosegue il signore.
Dovrebbero togliere la patente a tipi come quello! commenta una donna accanto a me. Oggi non si
rispettano pi i semafori. Per i pedoni traversare la strada diventato un problema.
Intanto intorno al ragazzo si formato un cerchio di persone. Tutti vogliono aiutarlo: chi cerca di
sollevargli la testa, chi di sbottonargli la camicia, chi di tamponargli le ferite.
Non stategli tutti intorno! grida uno.
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LO SCONTRINO PERDUTO
Un mio carissimo amico, Fabio, andando a La Spezia aveva fatto una scappata a Genova per venirmi a
trovare. Dalla stazione mi aveva telefonato in ufficio dicendomi che alluna sarebbe venuto a prendermi
per andare a mangiare insieme. Alluna puntuale mi aspettava sotto il portone.
Ciao, mi ha detto vedendomi dove andiamo a mangiare?
Conosco un piccolo ristorante qui vicino dove vado spesso. Si mangia bene e non caro.
Mi fido di te. Andiamo.
Dopo aver mangiato lho accompagnato alla stazione. Arrivati al binario stava per salire in treno quando
allimprovviso ha esclamato:
Accidenti, quasi dimenticavo di ritirare i bagagli! Mi accompagni ancora fino al deposito bagagli? Per
fortuna ho quasi mezzora prima che il treno parta.
S, ho ancora tempo. Vengo con te.
Davanti al bancone del deposito non cera molta gente.
Mi dia quelle due valige verdi laggi! Faccia presto, altrimenti perdo il treno!
Subito signore, ma prima mi dia lo scontrino! ha replicato limpiegato.
Glielo do subito. ha risposto Fabio e si messo a frugare nelle tasche del vestito. Cerano tanti foglietti
di carta, ma nessuno scontrino. Cercava come un disperato mentre il sudore gli scendeva per la fronte. Poi
con voce affannata si rivolto a me:
Vuoi vedere che adesso ho perso lo scontrino? E come faccio? Niente scontrino, niente valige.
Guardando quella faccia sudante mi veniva da ridere, tuttavia soffocando il riso gli ho risposto:
Lo troverai sicuramente se cerchi con calma.
Nel frattempo ho chiamato in disparte limpiegato e, accennando a mettere la mano in tasca e a tirare
fuori il portafoglio, gli ho detto:
Se il mio amico non trova lo scontrino, come si pu fare? Laltro, avendo capito il mio gesto, ha
replicato:
Non si preoccupi, ci penso io! E, afferratomi per un braccio, mi ha introdotto in un ufficio. Qui gli ho
messo in mano diecimila lire dicendogli:
Va bene cos?
S, perfetto. Ora tutto in ordine. Dica al suo amico che ho dimenticato di dargli lo scontrino e che pu
avere i bagagli. mi ha sussurrato sorridendo. Da lontano ho veduto il mio amico tutto raggiante che
sventolava un foglietto e mi veniva incontro gridando:
Eccolo, finalmente lho trovato! Avevi ragione tu. In queste circostanze ci vuole calma. Ma tu, dove ti eri
cacciato? Ti ho cercato dappertutto. Vedi, ho gi ritirato le valige e stavo quasi per andarmene senza
salutarti.
Cos ho accompagnato Fabio al treno, ho aspettato che il treno partisse pensando fra me: Ma guarda un
po, devono capitare tutte a me oggi! Prima gli ho dovuto offrire il pranzo, poi a causa di quel maledetto
scontrino ho perso le mie ultime diecimila lire. Adesso dovr tornare in ufficio a piedi e mi dovr far fare
un prestito da un collega. E tutto questo perch venuto Fabio ed io sono un fesso.
Perch Fabio ha telefonato dalla stazione di Genova al suo amico? Dove hanno mangiato i due amici?
Dopo aver mangiato dove sono andati? Che cosa ha dimenticato Fabio? Dove sono andati a ritirare il
bagaglio? Perch limpiegato non ha dato le valige a Fabio? Che cosa ha fatto allora lamico? Che cosa ha
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detto limpiegato allamico? Lamico, uscendo dallufficio, chi ha visto che gli veniva incontro? Perch
lamico stato un fesso?
DALLOROLOGIAIO
Ero entrato dallorologiaio per ritirare il mio vecchio orologio che avevo portato a riparare. Gli avevo
appena dato lo scontrino quando entrarono due ragazzi sui sedici anni: uno piuttosto grassottello e basso,
laltro alto e magro. Si avvicinarono al commesso e gli chiesero:
Vorremmo un orologio digitale a quarzo, come quelli che sono in vetrina. Il commesso tir fuori da un
cassetto diversi orologi.
Non vogliamo questo genere. Sono troppo cari per noi.
Che cosa volete allora?
Glielo abbiamo gi detto, ma forse non ci siamo spiegati bene. Vogliamo un orologio giapponese di
quelli che hanno sul quadrante un minuscolo calcolatore elettronico. spieg con aria severa il
grassottello.
Ah, ora ho capito. Ve li mostro subito. Come vedete ne abbiamo un grande assortimento.
Ecco vogliamo questo. Ma i calcoli che fa sono giusti? domand il magro.
Provatelo!
Mi sembra che sia adatto al nostro scopo. Ma chi glielo dice adesso? confabularono fra loro.
Glielo dico io. sussurr il magro. Vedrai, riuscir a convincerlo. E tutto dun fiato parl:
Ce lo presta fino a domani alla mezza? Glielo riportiamo al pi tardi alluna meno un quarto.
Cosa? Prestarvelo? Vi ha dato di volta il cervello? Chi vi conosce? obiett il commesso.
Come non ci conosce? Lui e indic il grassottello abita nello stesso palazzo della sua fidanzata. Si
conoscono bene; anzi un suo lontano cugino. E io sono lamico del lontano cugino della sua fidanzata.
Adesso ci conosce. Come vede siamo quasi parenti.
Anche se vi conoscessi, non potrei darvi lorologio in prestito. Chi mi garantisce che non lo rompiate e
che me lo riportiate. E poi a che cosa vi serve un orologio nuovo se ne avete ciascuno uno al polso.
insist il commesso.
vero quello che dice. ribatt il magro. Ma domattina abbiamo un compito in classe di matematica.
Sa, uno di quelli difficili con molti calcoli. Il professore ci ha proibito di adoperare le macchinette. Ci dica,
Lei era bravo in matematica quando andava a scuola?
Chi, io? rispose sorpreso il commesso.
S, proprio Lei. Ci risponda, svelto!
Beh, non ero un asso...
Allora pu capirci. Vede, anche noi non siamo forti in matematica, soprattutto nei calcoli. Per questa
ragione abbiamo pensato di sostituire la macchinetta con un orologio. Cos il professore non se ne accorge
e non ci roviniamo la media.
Ma questo un bellinganno. obiett il commesso. Ai miei tempi noi studiavamo; voi invece cercate
dingannare voi stessi
Ma ci spieghi un po, linterruppe il grassottello perch allora i professori ci permettono di usare
questo mezzo fin dalla scuola media e poi allimprovviso ce lo proibiscono. Sanno bene che non sappiamo
fare i calcoli.
Non so perch facciano cos, ma avranno le loro ragioni. tagli corto il commesso. Lorologio non
posso prestarvelo. Mi dispiace.
Proveremo da un altro che abbia i figli che vanno a scuola...
Ma no, lo ruberemo. linterruppe il magro. ArrivederLa e grazie. Cos dicendo uscirono.
Come erano i due ragazzi entrati dallorologiaio? Che genere di orologio volevano? Perch volevano farsi
prestare un orologio? Il commesso prest loro lorologio?
LABUSIVO
Ignazio arriv a casa tutto sconvolto.
Dammi il giornale! disse a sua moglie.
Mi dispiace, ma oggi non lho comprato.
Allora accendi subito il televisore! Accidenti, troppo tardi! Il telegiornale gi finito.
Si pu sapere che cosa successo? morto il Papa? scoppiata la guerra? gli fece lei allarmata.
Macch, beata te che vivi sulla luna! Davvero non sai niente? Stamattina in ufficio tutti parlavano della
nuova legge sul condono delle tasse per le costruzioni abusive. Tutti erano preoccupati. Chi aveva aperto
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una porta nellappartamento, chi aveva demolito una parete per fare una stanza pi grande. Insomma
tutti rientravano nella nuova legge. Ci rientriamo anche noi. Nella casa al mare sulla terrazza abbiamo
fatto una veranda. Non abbiamo chiesto il permesso, ne denunciato la trasformazione al catasto. Ti ricordi
in quale anno labbiamo fatta?
No, tanto tempo fa. fu la risposta gelida della moglie che non capiva niente di quello che diceva il
marito.
Non ti ricordi nemmeno se stata fatta prima del60?
Penso di s. A quellepoca si poteva fare. Non ti ricordi che chiedemmo anche allarchitetto?
S, vero. Ma oggi questo non pi valido. Tutti i cittadini debbono denunciare se hanno fatto
trasformazioni in casa o costruito senza permesso prima del60 per mettersi in ordine con le tasse e il
catasto.
Ma il governo diventato matto. Allora tocca a quasi tutti glitaliani. Sei sicuro di quello che dici?
Eccome! Ti dir di pi. C solo un mese di tempo per autodenunciarsi. Lo Stato per giusto. Secondo
il periodo in cui uno ha costruito abusivamente e secondo quello che ha fatto paga in maniera diversa.
Paghi luna tantum e lo Stato ti assolve dal tuo peccato.
E adesso che vuoi fare?
Bisogner che vada a parlare con il geometra per le misure precise della veranda e poi denuncer quella
veranda che hai voluto tu...
Io? Ma non ti ricordi che sei stato proprio tu a volerla.
Tu o io la stessa cosa. Il problema ...
Io, se posso darti un consiglio, aspetterei. Forse la legge cadr...
Non possibile. Questo governo fa sul serio.
Cos Ignazio, dopo che ebbe mangiato, usc per andare a comprare il giornale. Ma non ne trov nessuno.
Telefon al geometra, ma anche lui non cera. And in cerca dei suoi amici, ma anche questa volta senza
fortuna. Con un diavolo per capello e stanco morto la sera torn a casa e si mise davanti al televisore per
sapere le ultime notizie. Era vero. Doveva autodenunciarsi per quella veranda diventata abusiva. La
mattina dopo si diede malato in ufficio e and al Comune per avere informazioni pi precise. Anche l non
sapevano niente. Tornato a casa aggred sua moglie:
Adesso mi prende un infarto e muoio. E si sprofond in poltrona con la testa fra le mani.
Sua moglie stette un po a guardarlo e poi gli disse:
Smetti di fare il buon cittadino! Non fartene un caso di coscienza! Ci sono milioni ditaliani che si
trovano nella tua situazione. E, porgendogli un bicchiere di vino, continu:
Bevici sopra e non pensare pi alle tasse! Faremo come tutti gli altri. Ignazio bevve il bicchiere di vino,
poi se ne vers un altro e infine and a letto. Passarono quindici giorni. Ignazio non aveva ancora deciso
se autodenunciarsi o no. Il quindicesimo giorno, appena ebbe acceso il televisore, sent una voce che
diceva: la legge sul condono per labusivo caduta.
Che stupido sono stato, per poco non mi veniva linfarto! Aveva ragione mia moglie: questo governo
pi matto degli altri.
Perch Ignazio arriv a casa tutto sconvolto? La moglie si ricordava quando era stata costruita la veranda?
Perch non avevano chiesto il permesso per costruire? Che cosa fece Ignazio dopo aver mangiato? La
mattina dopo dove and? La sera che consiglio gli diede la moglie? Che cosa successe quindici giorni
dopo?
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Certo, ma per soffiarmi il naso disse il signor Veneranda. Lei che cosa se ne fa dei fazzoletti?
Li vendo. disse la commessa.
E fa benissimo, replic il signor Veneranda fa benissimo a vendere i fazzoletti. Si vede che Lei non
ha bisogno di soffiarsi il naso. E scusi se sono indiscreto, se Lei vende i fazzoletti, e dovesse aver bisogno
di soffiarsi il naso, con che cosa se lo soffia?
Io non... balbett la commessa che non sapeva pi che cosa dire.
Non me lo vuoi dire? Pazienza! disse il signor Veneranda. Del resto io non ci tengo a saperlo. Si soffi
pure il naso con quello che Le pare. ArrivederLa.
E il signor Veneranda volt le spalle alla commessa e usc dal negozio.
la mattina
stamattina
domattina
la mattina dopo
tutte le mattine
quella mattina
una domenica mattina /
a mezzogiorno
nel pomeriggio
/
questo pomeriggio
/
la sera
la sera tardi
stasera
la notte
a mezzanotte
il luned
/
tutte le domeniche
il quindicesimo giorno /
fra quindici giorni
il prossimo giorno
la vigilia di
/ /
il mese scorso
un mese fa
fra tre mesi
nel mese di gennaio
in settembre
ai primi di luglio
agli ultimi di maggio
alla fine di dicembre
verso la fine di marzo
a met agosto
in primavera
destate
lestate scorsa
dautunno
dinverno
prima del60
1960
adesso
/
ora
/
di buonora
a questora
a quellora
prossimamente
frattanto
da allora
gi da tempo
da molto tempo
tanto tempo fa
ai miei tempi
pochi minuti fa
/
oggi
domani
dopodomani
ieri
21
ieri sera
laltro ieri
SECONDA PARTE
ALLAGENZIA TURISTICA
Aldo rivolgendosi al passante:
Scusi, mi dica, per favore, dov lagenzia turistica, vuol dire lagenzia di viaggi?
E qui a due passi.
Entrando nellagenzia turistica due ragazzi chiedono allimpiegata:
Buongiorno, signorina, possiamo chiedere delle informazioni?
Buongiorno, signori, tutti i nostri impiegati sono a Loro completa disposizione.
Ora prepariamo un gruppo dei nostri collaboratori che viene a visitare il Suo bellissimo paese ma non
abbiamo delle informazioni come si pu organizzare una gita turistica.
Dapprima bisogna dire che nelle tutte maggiori citt del mondo si trovano uffici dellENIT (Ente
Nazionale Italiano Turismo) che sono a disposizione di coloro che desiderano intraprendere un viaggio
per dare informazioni sullItalia. Chiunque vi si pu recare per ricevere opuscoli illustrati contenenti
particolareggiate descrizioni del nostro Paese. Che viaggio vogliono fare i signori?
Desideriamo fare un viaggio con i nostri amici attraverso tutta lItalia visitando le principali citt.
Quante persone sono?
Circa ventiquattro.
Dispongono di molto tempo?
Vogliamo restare in Italia tre settimane circa. Desideriamo anche prenotare camere in un albergo.
Che categoria? Luxe, prima, seconda o pensione?
Va bene la prima categoria. Io ne conosco alcuni e li trovo ottimi per lorganizzazione e per i servizi.
Negli alberghi di prima categoria di solito c posto.
E i prezzi?
Ecco, signore, un opuscolo con i prezzi.
Come sono cari!
C sempre un aumento del trenta per cento nellalta stagione. Nel prezzo dellalbergo sono compresi
tennis e piscine.
Va bene. deciso: la prima categoria.
Allora possiamo organizzare il viaggio partendo dalla Riviera ligure, visitando Genova e proseguendo
poi per Torino, Milano, Venezia, poi si raggiunger Roma; dopo aver visitato Bologna e Firenze, quindi
Napoli. Sar interessante passare qualche giorno anche in Sicilia.
Ci affidiamo a Lei, signorina... Vogliamo visitare i principali musei e vedere le pi importanti opere
darte.
Preparer in giornata il programma completo; entro domani faremo tutte le prenotazioni.
Signorina, pu assumere lincarico di organizzare un giro turistico soltanto per Roma per un altro
gruppo dei nostri amici?
Senzaltro, signore. Vede l il pullman blu? molto moderno, con aria condizionata. Con questi pullman
facciamo molti tipi di giri turistici.
E quanto tempo dura un giro?
Dipende da Lei, signore, come vuole. Ma bisogna mostrare agli ospiti tutto il centro storico, i
monumenti antichi. La capitale dellItalia ricca di monumenti diversi.
Certamente, signorina, Lei ha ragione. una buona idea! proprio perfetto! Prendiamo un pullman.
pi pratico.
Vuole anche una guida? In quale lingua? Preferisce inglese o italiana?
No, prendiamo una guida in lingua russa.
Tutti gli ospiti sono russi?
S, tutti, sono di Russia.
Dove vuole portare i signori?
In Piazza Venezia, Piazza di Spagna, Piazza Navona, al Colosseo, al Foro Romano, a San Pietro, in villa
Borghese, nei giardini e parchi della capitale italiana.
Per assumere lincarico vorrei chiedere: chi rappresenta Lei, unorganizzazione, una ditta o unazienda?
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Io rappresento la ditta commerciale B.M.G. Corp. Lei riceve in questi giorni lincarico scritto, con
indicazione della data precisa del giro.
Va bene, signore. Lindice dellincarico 345 (trequattrocinque).
Grazie, signorina, mille grazie. Lei molto gentile e simpatica.
ALLUFFICIO DINFORMAZIONI
Mi dica, per favore, i giorni e le ore dei voli per Milano?
Prego, signore, il nostro orario: ogni settimana abbiamo solamente due voli domenica e marted alle due
di giorno sono i giorni e le ore di aerei in partenza per Milano.
Dove posso comprare un biglietto aereo per Milano?
Alla stazione aerea e anche allaeroporto.
Si pu prenotare un biglietto aereo?
Naturalmente ma bisogna avere un passaporto.
Quanto costa un biglietto?
Un biglietto aereo per Milano costa duecentocinquanta euro e un biglietto ridotto per bambini meno di
dieci anni cento euro.
Che roba permesso portare senza tariffa?
Mi scusi, signore, ma queste informazioni pu ricevere alla stazione aerea.
Per favore, e dove si trova essa?
La stazione aerea si trova nel centro della citt.
A che ora si deve arrivare allaeroporto?
La partenza dellaereo alle due precise e allora allaeroporto deve trovarsi unora prima.
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A BORDO DELLAEREO
A bordo dellaereo dicono due passeggeri con la hostess, cio lassistente del volo.
Per piacere, signorina, fatemi vedere il mio posto. Non so, dov?
Signore, accomodatevi pi avanti, ci sono molti posti liberi... Ecco qui il vostro posto, vicino al
finestrino, alloblo. molto comodo.
Dov la cintura di sicurezza?
Prego, signore, la cintura di sicurezza.
Molte grazie.
Signore e Signori! Siate i benvenuti a bordo dellaereo di linea che assicura il collegamento quotidiano
tra RomaMosca. Il comandante e il Suo equipaggio a nome dellAlitalia vi porgono il benvenuto a bordo
del nostro aereo. Vi preghiamo di allacciare le cinture e di non fumare. Il personale di cabina a
disposizione dei signori passeggeri. Auguriamo a tutti un eccellente viaggio. Grazie.
Scusi per il disturbo. Lei italiano, signore?
Sissignore. E Lei? Sar senza dubbio italiano. Vedo che parla la mia stessa lingua.
No, non sono italiano, sono un russo, che per vuole ad ogni costo imparare la lingua italiana.
Si figuri! Accetterei di buon grado di aiutarLa, per non mi resta altro che congratularmi con Lei.
Litaliano lo parla come me.
Magari. So bene per che Lei vuol essere gentile con me come sono al solito tutti glitaliani. Ma ecco che
stiamo discutendo senza nemmeno conoscerci. Se permette io mi chiamo Pietro Svereff, sono
rappresentante di unazienda russa.
Molto lieto di conoscerLa, dottor Svereff. Il mio nome Alberto Tacchini, ingegner Tacchini. Ecco. Ed
ora possiamo continuare la nostra conversazione.
Che decollo perfetto! Siamo gi ad alta quota. Dove abbiamo degli scali intermedi?
No, non abbiamo degli scali intermedi.
A che altezza voliamo adesso?
A quota di novemila metri. Ad unaltitudine di novemila metri in altre parole.
Cos questa citt?
Questa citt Firenze. Ammirate la terra di Toscana.
Signorina, non posso respirare, per carit, dellacqua minerale! Ma cosa c?
Nulla di grave, signori, noi attraversiamo un vuoto daria. Guardate che colore ha il cielo!
Con gli aerei a reazione praticamente non sentiamo pi i vuoti daria.
Signore e Signori, per favore, acqua minerale, panini, limonata, aranciata, birra, riviste, giornali,
sigarette.
Signorina!
Prego, signore.
Per piacere, un pacchetto di sigarette americane e una bottiglia di birra chiara.
Ecco, signore. Desidera anche liquori o profumi?
S, per favore. Che cosha?
Liquori italiani e profumi francesi.
Questo qui va bene ma non ha la bottiglia piccola?
Un momento. S, eccola.
Grazie infinite.
Mi sento male, signorina.
Coraggio, pazienza, fra poco laereo atterra. Vedo gi la pista di atterraggio. Ora facciamo latterraggio
vicino a Roma. Fortuna i forti aiuta!
A che aeroporto atterriamo?
A Fiumicino, signore, qui si trova laeroporto principale di Roma.
Che tempo oggi a Roma?
Oggi bello, per fortuna.
Sono molto stanco. Possiamo scendere?
Sissignore. State bene! Benvenuti in Italia! Benarrivati a Roma!
Tante belle cose! Grazie di tutto. Arrivederci!
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ALLALBERGO
Un viaggiatore russo si rivolge al tassista:
Mi scusi, per favore, sono venuto in vacanza e voglio domandare dove sono lagenzia Italtur Stella e
lalbergo che si chiama La Nuova Onda. L si sono alloggiati i miei amici dalla Russia.
Il tassista gli risponde:
Lagenzia Italtur Stella non lontana da qui; si trova in piazza Navona, al centro della citt, vicino al
Ministero della pubblica istruzione, accanto ad esso c lalbergo La Nuova Onda.
Vabbene dapprima andiamo allalbergo.
Sono alla Sua completa disposizione.
Il direttore dellalbergo si rivolge al viaggiatore russo:
Buongiorno, signore. Dica, per favore.
Il mio cognome Orloff. Io e i miei amici abbiamo prenotato tre camere.
Orloff... S, ecco. Una doppia e due singole. Ho riservato per Loro la ventuno doppia con bagno e la
ventidue e la ventitr singole con doccia al secondo piano. Le vanno bene queste camere?
S, certo. La ringrazio per la Sua gentilezza.
Per quanti giorni prende le camere?
Pensiamo di fermarci per tre o quattro settimane. Ma quanto viene una camera al giorno, cio alle
ventiquattro ore?
Duecento euro una camera a un letto e cinquecento euro una camera a due letti con bagno, telefono e
televisore.
Non ha, per caso, qualche camera pi a buon prezzo? Anche se pi piccole non importa.
Sono proprio desolato. Per il momento non ce ne sono altre. Tutte sono prenotate o gi occupate.
Com che dobbiamo pagare: al giorno, alla settimana, al mese?
Come vuole Lei, signore. Abbiamo prezzi modici. Lei ha detto che si fermano da noi un mese?
Certamente. Un mese... Forse di pi. Non lo sappiamo ancora con precisione.
Sarebbe meglio allora pagare alla settimana o anche al mese, se si fermano pi a lungo. Viene a costare
meno.
Va bene, per favore, faccia portare le valige nelle nostre camere.
Il ragazzo porta le valige e la cameriera con le chiavi accompagna i signori.
Per cortesia, dov lascensore e a che piano si trovano il ristorante e il bar?
Lascensore nellatrio, il ristorante e il bar sono al primo piano.
Noi pranziamo e ceniamo in un ristorante dellalbergo e facciamo colazione in camera.
Va bene. Di qualunque cosa abbiano bisogno, io prego di rivolgersi subito a me. Sar sempre lieto di
essere Loro utile.
Credo che sia meglio salire adesso.
Vuole riempire, per cortesia, questo modulo, firmare nel registro e lasciare i passaporti? Li restituir
Loro quando scenderanno.
Eccoli. Faccia pure con comodo. Non ci serviranno per almeno tre o quattro settimane.
Tante grazie, a pi tardi, signori!
La signorina italiana dice al direttore dellalbergo:
Buonasera, signor direttore. Io divido la propria camera con una mia amica. Tutta questa notte non
siamo potute addormentarci. Se possibile potrebbe darci unaltra camera in unaltra parte dellalbergo.
Mi dica, per favore, che cosa succede?
Non voglio darLe limpressione di essere una seccatrice, ma davvero nella nostra camera non riusciamo
a riposare. C troppo rumore. La finestra d sulla strada principale e il traffico ci tiene sveglie fino a tarda
ora.
Mi dispiace sentirlo, signorina. Allora prendiamo la pianta delle camere. Questa camera occupata.
Quella prenotata. Ecco. C una bella camera al terzo piano che d sul giardino, ma senza bagno.
Solamente c la doccia.
Oh, no! Senza bagno non va bene.
Che peccato! Abbiamo anche una camera a due letti con bagno, le finestre della quale danno sulla strada
laterale e due camere comunicanti con bagno, le finestre delle quali danno sul piccolo cortile col giardino.
E per il prezzo... Che differenza c?
Soltanto venti euro al giorno.
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Mi dia allora due camere comunicanti. Restiamo qui una settimana. Vuole darmi la chiave?
Ecco la cameriera con le chiavi. La accompagna.
Mille grazie e scusi per il disturbo.
Nessun disturbo.
Il turista francese si rivolge al direttore dellalbergo:
Signor direttore, domani mattina partiamo e lasciamo libera la camera. Vuole farmi il conto, per favore.
Lo preparer subito. Ecco qui.
tutto compreso?
S, naturalmente. Mi auguro che il soggiorno sia stato di Loro gradimento.
stato un soggiorno piacevolissimo. Mia moglie ed io torneremo di sicuro lanno prossimo. Le
scriveremo per tempo in modo che Lei possa riservarci la stessa camera che abbiamo avuto questanno.
Sar un piacere rivedere i signori.
Vuol farmi svegliare alle sette domattina. Il nostro aereo parte alle nove.
Certamente. Hanno fatto le valige?
S.
Allora il ragazzo Le pu portarle gi.
Mi raccomando, faccia attenzione a quella valigia gialla. molto fragile.
Sintende, signore. Portiamo gi i Suoi bagagli con molta prudenza.
Lei molto gentile. Possiamo avere un tass per le sette e mezzo?
Senzaltro. Lo prenotiamo per telefono.
Grazie di tutto, signor direttore. Allora arrivederci!
ArrivederLa, signore, e buon viaggio!
IN CAMERA DELLALBERGO
Il turista russo dice alla cameriera:
Devo provvedere a mettere in ordine tutta la mia roba, ma il facchino con i bagagli non arrivato
ancora.
Mi parso che qualcuno abbia bussato, proprio lui.
Il facchino entra in camera e dice:
Scusi per il ritardo, signore. Il montacarichi si fermato a met strada, tra due piani, e abbiamo dovuto
chiamare lelettricista.
Non fa niente, sono cose che succedono.
E poi il turista si rivolge alla cameriera:
Senta, ho labitudine di leggere a letto. Non posso addormentarmi se prima non leggo un libro o un
giornale. Si pu comprare dei giornali a questora? La prego, se ne vada a prendere uno, mentre io apro le
valige e metto la roba nellarmadio.
Subito, signore. Le porter un giornale della sera, molto fresco... Eccole, signore, qui il Suo giornale.
Grazie infinite. Quant che costa un giornale in Italia?
Cinque euro i quotidiani, e i rotocalchi invece otto euro.
Ecco, per favore. Tenga per Lei il resto.
Mille grazie, signore. Vuole prendere un bagno? Lacqua calda c a tutte le ore. Il bagno, il lavandino, la
doccia e il gabinetto sono puliti e pronti. Vuole che vada a riempirLe la vasca?
S, volentieri. Intanto io cercher di aprire questa valigia. Non capisco cosa sia successo. Ci devessere
un guasto.
Mi faccia vedere un po... Ecco fatto. Non cera nessun guasto. Era soltanto chiusa a doppia mandata.
Gi. Ha ragione. Mi ero dimenticato. Ci vuol dire che il viaggio mi ha stancato molto, devo prendere un
bagno e andare presto a letto.
Succede a tutti, signore. Le bastano le grucce?
S, credo di s. Nel bagno c tutto occorrente?
Certamente. C il sapone, la spugna, laccappatoio, gli asciugamani. Lacqua l vuole molto calda?
S, per non troppo calda!
Tutto fatto, signore. Le serve altro?
Dia, per favore, da lavare la mia biancheria (i fazzoletti e i calzini) e mi faccia stirare il mio vestito (la
giacca e i pantaloni).
Bisogna pulire le Sue scarpe e smacchiare questo soprabito?
S, certo. Vorrei che sia pronto domani al pi presto possibile.
Domattina tutto sar pronto. Buona notte, signore.
Lei molto gentile e simpatica.
Io e tutte le cameriere del nostro albergo siamo a Sua completa disposizione.
Tante grazie. Buona notte e sogni doro.
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AL RISTORANTE
Lospite russo Roman con sua moglie Inna insieme al signore italiano Sergio e sua moglie Laura vanno al
ristorante per festeggiare il loro incontro a Milano.
Il signor Sergio dice agli ospiti:
Fra non molto saremo arrivati. Vi sono altre due o tre curve e poi entreremo nel piccolo parco del
ristorante.
Inna domanda:
Vengono spesso qui?
Sua moglie Laura le risponde:
Non molto, a dir la verit. Ci veniamo soltanto quando abbiamo ospiti o amici. A mio marito piace
questo posto e quindi lo vuol far conoscere agli altri.
Roman dalla Russia dice:
Ah, ecco. Si vedono delle luci. Devessere l.
Laura dice agli amici:
Infatti, speriamo non ci sia troppa gente.
Sergio rivolgendosi al cameriere esclama:
Buona sera! Ci sono dei posti liberi? Siamo quattro persone.
Il cameriere risponde:
Si siedono fuori signori o preferiscono andare dentro?
Laura gli dice:
Io preferisco star fuori. E Lei, signora Inna, che cosa preferisce?
Anchio, preferirei fuori; una bellissima serata e un po daria fresca dovrebbe far bene.
E Lei, Roman?
Non sono contrario.
Va benissimo. Vi sono gi quattro sedie. Accomodiamoci allora... Cameriere, ci porti, per favore, la carta
o il men e anche sigarette Malboro e accendisigari.
Roman con allegria esclama:
Com bello questo tavolino. proprio la festa! Guardate / Guardino: una bianchissima tovaglia e su
questa in bellordine ci sono le posate: coltelli, forchette, cucchiai, piatti. Mi piacciono anche i
bianchissimi tovaglioli e il cristallame: bicchieri, bicchierini, calici e i vasetti.
Laura dice agli amici:
Infatti, bello, proprio bello!
Desiderano, signori?
Ha scelto, signora Inna? E tu, Laura?
Le donne gli rispondono con sorriso:
Un momentino, guardiamo la carta. Gli antipasti... Eccoli.
I piatti di carne... Qui vedo i piatti di pesce.
Sergio dice:
Se a Loro, signore, piace il pesce, lo consiglio di ordinare. Qui se ne trova veramente fresco.
Inna esclama:
Voglio provare anche qualche piatto italiano, proprio caratteristico, per esempio, una bistecca alla
fiorentina o una pizza alla napoletana.
Laura fa la sua scelta:
Qui la bistecca alla fiorentina la fanno bene.
Il cameriere le risponde:
Ha ragione, signora, la nostra specialit! Insalata verde di contorno?
S, per tutte quattro. Ma prima mi dica, per favore, c del pesce?
Abbiamo triglie, sogliole, trote e aragoste.
Prendo una trota.
Roman dice:
E allora un po di antipasto misto. Poi tre spaghetti alla bolognese e una al burro. Tre bistecche alla
fiorentina e una costoletta di maiale. Del pesce prendiamo trote e anche due fettine di pescespada e una
lumaca al sugo, specialmente per me. Per contorno insalata verde, patate e pomodori.
Il cameriere gli risponde:
Signore, mi dispiace ma il pescespada e le lumache sono terminate.
Che peccato! tanto tempo che non ho mangiato pescespada e lumache. In tal caso triglie e aragoste. E
non dimentichi zuppa di cipolle e zuppa di coda di bue. Oggi bisogna assaggiare tutto e ognuno di noi deve
mangiar per tre! Come diciamo noi altri: Appetito vien mangiando!
Laura dice:
Signor Roman, secondo me tutta questa roba da mangiare troppo pesante e pu far male alla salute.
Nulla di grave, signora Laura. So bene che glitaliani come noi russi sono buongustai e hanno il
difetto di mangiare a crepapancia.
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AL BAR
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Allora due panini, un toast, formaggio, due caff lunghi, uno normale e un altro corretto col cognac, un
gelato di crema, macedonia, una spremuta di arancia e unaranciata.
Loro servo subito.
Angela rivolgendosi al padre dice:
Quanta gente! Tutti vengono qui a prendere il caff?
S, in questo bar fanno il caff meglio che altrove. Ma a parte ci, la gente viene ai bar perch essi sono
luoghi preferiti per una piacevole conversazione con amici o conoscenti.
Angela si rivolge al padre:
E i gelati sono buoni qui?
Buonissimi!
Ecco, signore, la spremuta, i panini, il caff, il gelato. Buon appetito!
Grazie. Tutto va bene.
Angela dice al barista:
Mille grazie.
Il signore dopo aver finito di bere il caff domanda:
Barista, dica, per favore, quanto fa in tutto?
Ottanta euro. Grazie, arrivederLa.
Arrivederci.
Tante belle cose!
Il signore ha pensato: nella vita non si pu avere la botte piena e la moglie ubriaca.
IN PASTICCERIA
La signorina Enza insieme alla signorina Diana vanno alla pasticceria per fare le spese.
Enza rivolgendosi al commesso dice:
Mi piace molto la Sua pasticceria, qui si fanno degli ottimi gelati. Mentre noi prendiamo un gelato al
tavolo, mi prepari dodici paste dolci assortite da portare a casa.
La signorina Diana esclama:
Questa pasticceria famosa non solo per i gelati ma anche per tutti i dolci. Passo spesso qui e porto a
casa o dolcini di mandorle, o la torta di miele. Oggi comprer anchio qualcosa, per esempio, dolci di
mandorla.
Il commesso le risponde:
Grazie infinite, belle signorine. Loro servo subito, saccomodino pure al tavolo, il cameriere servir i
gelati.
Enza dice allamica:
Ecco, questo tavolino libero, sediamoci qua; un angolo riparato.
Diana le risponde:
Che fortuna! A questora le pasticcerie e i caff sono di solito pieni.
Enza risponde allamica:
S, vero. Gli italiani vanno molto volentieri al caff o alla pasticceria, riposano un poco, fanno quattro
chiacchiere con amici, danno unocchiata al giornale e poi tornano riposati al lavoro.
Il cameriere chiede alle amiche:
Le signorine ordinano?
Diana gli risponde:
Due gelati e due caff senza zucchero, che gelati ci sono?
Il cameriere dice alla signorina:
Abbiamo nocciola, fragola, cioccolata, pistacchio, caff.
La signorina Enza gli risponde:
Preferisco un gelato di fragola.
La signorina Diana dice al cameriere:
Il gelato di cioccolata mi piace di pi.
La servo subito. Le servo subito. Il gelato di cioccolata una nostra specialit.
Enza si rivolge allamica:
Cara Diana, tanto tempo che non prendiamo un gelato in questa pasticceria.
Diana le risponde:
S, io sono ognora impegnata. Mi rincresce assai. Ma sai bene che stare un poco con te per me sempre
una grande gioia.
Enza esclama:
Grazie, lo so molto bene.
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IN UNA LIBRERIA
Nella libreria dicono il libraio, la signora Elena Fiorentini; e poi il signor Fantozzi, lo scrittore italiano dei
romanzi gialli e anche un ragazzo Claudio, suo amico da Calabria. Il libraio rivolgendosi alla signora Elena
domanda:
In che cosa posso servirLa?
Sia cos gentile mi aiuti a scegliere qualche buon libro per il mio babbo.
Il libraio le risponde:
Mi dica, per favore, che specialit ha il Suo babbo e quali sono i gusti particolari di Lei in materia di
letture?
La signora Elena gli dice:
Lui lavora nel campo della scienza, uno scienziato atomico e come lettore molto esigente.
Il libraio continua a parlare con la signora:
Preferisce i libri di narrativa o i libri di poesia?
Non gli piacciono i libri di avventure; i gialli, non li pu soffrire. Legge romanzi, per esempio, di Stendal
e Moravia e anche le opere dei filosofi dellantichit.
Ad un tratto il libraio esclama:
Eccole, signora, lultima edizione dei Racconti romani di Alberto Moravia; della filosofia abbiamo
solamente le opere scelte dei filosofi russi: Dostojevskij, Gogol e echov, eccetera.
Vabbene, prendo tutti questi libri. Ed ora, mi dica per piacere, dov il reparto dei libri per ragazzi.
Debbo comprare un libro delle belle favole, qualche dizionario bilingue italiano-russo, un nuovo atlante
geografico e dei libri scolastici per i miei bambini. I miei ragazzi adorano leggere i libri interessanti dei
viaggi su una nave per mare.
Il libraio le risponde:
Signora, La prego, per favore, il reparto dei libri per ragazzi si trova nella sala accanto; se vuole posso
aiutarLa io a scegliere i libri. Ecco lultima edizione delle favole russe molto interessanti, un buonissimo
atlante aggiornatissimo e i libri scolastici per i Suoi ragazzi.
La signora Elena gli dice:
Ma non vedo qui nessun dizionario italiano-russo. Dov?
Il libraio le risponde:
Sono spiacente, signora, ma ne siamo sprovvisti. Abbiamo solo vocabolari russi ed italiani. Dia una
capatina alla settimana prossima.
La signora Elena gli dice:
Tante grazie.
Ogni bene.
Un ragazzo Claudio rivolgendosi allo scrittore Fantozzi esclama:
Buongiorno, caro amico! Molto lieto di vederLa. Come va?
Lo scrittore Fantozzi gli risponde con sorriso:
Tutto va bene. Ledizione del mio nuovo romanzo Lultimo incontro esaurita.
Le mie pi sentite congratulazioni!
Mille grazie. Che libri sono questi?
Ho comprato lantologia di poeti e scrittori moderni e la guida della citt di Roma. Dei gusti non se ne
disputa.
Lei non sa, per caso, dov qui ledicola pi vicina? Desidererei comprare il numero speciale della rivista
Il Tempo con il mio articolo.
Claudio risponde allo scrittore:
Ledicola si trova a pochi passi da qui. Andiamo presto. Le posso mostrarla dove si vendono.
IN UNEDICOLA
Accanto alledicola dicono lo scrittore Fantozzi e suo amico Claudio con ledicolante.
Ledicolante si rivolge agli amici:
Signori, cosa desiderano?
Claudio gli risponde:
Ci sono delle riviste e dei giornali freschi?
Certamente. Cosa vuole?
Lo scrittore Fantozzi chiede alledicolante:
Lei riceve riviste e giornali in lingue estere, per esempio, in italiano?
Ledicolante gli dice:
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Senzaltro, signore. Abbiamo le riviste Oggi, Il Tempo e anche i quotidiani e rotocalchi italiani.
Inoltre riceviamo ogni giorno da Roma il giornale della sera.
Fantozzi domanda alledicolante:
Dica, per favore, la rivista Il Tempo settimanale o mensile e Lei ha lultimo numero unico di questa
rivista?
Ledicolante gli risponde:
La rivista Il Tempo mensile e, per fortuna, c lultimo numero unico desso.
Allora per piacere il Corriere della Sera doggi, lultimo numero del rotocalco e il numero unico della
rivista Il Tempo.
Prego, signore. Desidera altro?
Vedo quello volume con le illustrazioni. Cos?
Lo vuole? unedizione molto bella con le illustrazioni artistiche e le spiegazioni approfondite su Roma.
Lha anche in lingua italiana?
S, certo. Labbiamo anche in francese, in inglese, in russo ed in spagnolo.
Li prendo io, tre volumi, tutti in italiano per me e per i miei amici italiani. E poi cartoline e francobolli.
Ledicolante gli dice:
Le cartoline, ne abbiamo una ricca scelta. Prego.
Ne compro cinque di queste e francobolli per esse. Che lettura da viaggio pu raccomandarmi?
Si vede che la nostra edicola piena non solo di giornali e riviste ma anche di libri: romanzi, racconti,
gialli, poesie per ogni gusto.
I gialli non mi piacciono. Capisco che una questione di gusto.
Dei gusti non se ne disputa.
S, vero. Preferisco questa raccolta di poesie russe.
Ledicolante rivolgendosi a Claudio domanda:
E Lei cosa vuole?
Claudio gli risponde:
Mi scusi, ho dimenticato in quali giorni esce gazzetta La Stella della Sera.
Per lappunto oggi labbiamo ricevuta. Eccole, signore.
Posso dare uno sguardo dentro?
Si capisce, prego.
Lo prendo questo numero. Ecco il denaro. ArrivederLa.
Arrivederci.
Tante belle cose.
DAL BARBIERE
Nel salone dicono il cliente con il barbiere. Il cliente gli domanda:
Mi dica, per favore, dove si trova una barbieria?
Ecco, signore, un salone di barbiere. Entri pure.
Tante grazie.
Il barbiere esclama:
A chi tocca? Tocca a Lei, signore? Prego, saccomodi. Desidera barba e capelli?
Il cliente gli risponde:
S, vorrei farmi tagliare ed acconciarmi i capelli e farmi la barba; non dimentichi unaggiustatina ai baffi.
Vabbene, signore. Vedo per che si fatta la barba da solo col rasoio elettrico e Le sono rimasti qua e l
dei capelli non tagliati.
Lei ha ragione. Sarebbe meglio forse farla di nuovo.
S, ma prima Le taglier i capelli. Come li vuole?
La prego di farmeli pi corti ma non troppo corti.
Va bene cos?
Benissimo! Per mi pare che i capelli siano ancora un po lunghi sui lati. Bisogna darci una ravviata
solamente. Rialzi un po i capelli sul lato sinistro.
Ecco cos?
Stia piuttosto attento con questi forbici. Anche il rasoio troppo duro.
Momentino, signore, affilo il rasoio. Ora comincio a insaponare il viso e attacco a radere.
Non Le pare che un baffo pi lungo dellaltro?
Me ne sono accorto anchio. Ravvier i baffi, la barba, le tempie e il collo. Vuole la brillantina, signore, il
massaggio?
No, grazie, non ho bisogno di nulla. Se ha lacqua di Colonia me ne dia un po. Basta cos.
Ecco servito il signore, arrivederLa.
Un servizio ottimo. Quanto Le devo?
Trenta euro. Grazie infinite, signore.
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DALLA PARRUCCHIERA
Nel salone dicono la signora Clara e sua amica Francesca con la pettinatrice Cora. Clara entrando con
Francesca in un piccolo salotto di parrucchiere per signora dice:
Che magnifica pettinatura ti sei fatta! Sapevo io che qui c una brava pettinatrice.
Francesca le risponde:
S, vero. Ho trovato qui questa ragazza, il suo nome Cora, che conosce molto bene il mestiere di
parrucchiere e ha un buon gusto.
Ti sei veramente pettinata bene. Che cosa hai fatto, la messa in piega o la permanente?
N luna, n laltra. Mi son lavata la testa e poi mi son fatta dare una semplice spuntina e una pettinata.
Ecco tutto.
Non ti tingevi i capelli?
Qualche tempo fa avevo labitudine di schiarirmeli, ma ora preferisco lasciarli al naturale.
E poi Francesca rivolgendosi alla pettinatrice dice:
Buongiorno, Cora! Ti presento la mia amica Clara.
La pettinatrice le risponde:
Buongiorno! Benvenute! Sono molto lieta di conoscerLa. Cosa desiderano signore?
La signora Clara dice a Cora:
Dapprima voglio farmi tagliare i capelli. Stamattina guardandomi nello specchio mi accorsi che avevo i
capelli piuttosto lunghi; poi si pu lavarmeli e cambiare la pettinatura?
Certo, signora. Le taglio un poco i capelli. Ora sono di moda i capelli corti.
Clara esclama:
Li scorci, ma non troppo.
La pettinatrice chiede a Clara:
La scriminatura a destra?
Clara le risponde:
Mi pettini senza scriminatura e con una corta frangetta.
E poi Cora si rivolge a Francesca:
E Lei cosa vuole?
Francesca le risponde:
Voglio tingermi le ciglia, le sopraciglia e farmi la manicure. Dobbiamo aspettare molto?
La pettinatrice dice alla signora:
No, signora Francesca. Ho soltanto una permanente e una messa in piega e sono subito da Loro. Si
accomodino, prego! Porto a Loro dei giornali e delle riviste.
Lei troppo gentile. Tante grazie.
Di nulla.
DALLOROLOGIAIO
I due clienti parlano con lorologiaio. Il maestro dice:
Come posso esserLe utile?
Il primo cliente dice:
Signore orologiaio, il mio orologio da polso doro e mi piace moltissimo perch oltre ai minuti e alle
ore, segna anche il mese e i giorni del mese ma da qualche tempo non va bene, non cammina bene.
Il maestro gli domanda:
Che cosa succede?
Qualche volta va avanti, cio corre, o va indietro, cio ritarda, di alcuni minuti, spesso si ferma. Dica,
per favore, che ora ha?
Lorologiaio gli risponde:
Sono le tre pomeridiane.
Ecco, e il mio orologio non esatto, segna le tre e mezzo.
Lo carica regolarmente?
Certo regolarmentissimo!
Non posso capir niente, apparentemente non ha nulla di rotto. Sar un po sporco, allora lo
controlleremo e puliremo bene. Venga fra due giorni.
Grazie.
E poi comincia a dire il secondo cliente:
Signore, dica pure, la mia sveglia pronta? Le avevo lasciato una settimana fa. Senza sveglia non
possiamo destarci in tempo.
Il maestro gli risponde:
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Ho dovuto cambiare il bilanciere e la lancetta delle ore. La Sua sveglia regolata e pulita. Tutto fatto.
Ora cammina bene. Adesso tutto a posto.
Il secondo cliente esclama:
Il servizio proprio ottimo! perfetto! Tante grazie.
DAL FOTOGRAFO
Il fotografo conversa con due stranieri. Il fotografo si rivolge al primo cliente:
Buona sera! Il signore desidera?
Il primo straniero gli dice:
Buona sera! Mi pu sviluppare questa pellicola e farmi delle diapositive per domani?
Il maestro gli risponde:
Nossignore solo per dopodomani.
Vabbene, sia cos.
Il fotografo chiede al cliente:
Com la sensibilit di questa pellicola?
Non so precisamente. Ho dimenticato. Ma eccessivamente sensibile.
Le faccio anche delle stampe?
Certo, per soltanto se le negative valgono la pena. Non so se siano venute bene. Se non saranno riuscite
non scatti le foto. Questo rotolo invece lo voglio ritirare fra tre giorni. Mi raccomando per di non
guastarmelo, ci tengo molto ad averlo. un ricordo molto bello e caro. Ho girato un filmetto quando sono
stato in Italia, a Roma e poi a Palermo. Che bellezza tutte quelle rovine di Colosseo!
Altro?
Ho bisogno anche un rotolo a colori.
Bene. Mi favorisca la Sua macchina fotografica. Gliela caricher subito.
No, grazie. C ancora dentro un rotolo che non terminato.
Allora arrivederLa!
E poi dice il secondo straniero:
Vorremmo far sviluppare questi rotoli.
Il fotografo chiede al cliente:
Stampe?
S, a colori.
Come le vogliono?
Pu farcele formato cartolina?
Il maestro gli risponde:
Saranno pronte per gioved mattina.
Ma noi partiamo mercoled a mezzogiorno.
Allora cercher di farle a Loro per mercoled mattina. Desidera altro?
S. Vorrei comprare una nuova macchina fotografica o qualche cinepresa.
Facile come nulla, qui vicino c un negozio universale. Sinformi al reparto Foto e articoli per
fotografia.
Grazie. Lei molto gentile. ArrivederLa.
Arrivederci e tante belle cose!
LE TELEFONATE
Antonio Capablanchi sta telefonando a Claudio Santonastaso. Antonio dice:
Pronto! Pronto! Con chi parlo? Non parlo con il signor Claudio Santonastaso? Chiami, per piacere, al
telefono il signor Santonastaso. Cosa? Ho sbagliato numero? Scusi, signora. Adesso ho chiamato il
numero giusto. Pronto, pronto! Lei, Claudio?
Il signor Claudio Santonastaso gli risponde:
S, Antonio, sono io.
Oggi difficile telefonare.
Perch? Il telefono era guasto?
Antonio dice allinterlocutore:
Non so. Prima non ho formato il numero giusto, poi il telefono era occupato. Ed ora ci sono disturbi
nella linea.
Claudio gli risponde:
Allora, parlo pi forte. Va meglio cos?
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Guido le risponde:
Pronto! S. Sono Guido. Con chi parlo?
Sono Paola.
Come? Sei tu? Si sente male. Pu parlare pi forte?
Sono Paola!
Oh, ciao! La linea disturbata.
Paola continua a dire al fratello:
Devessere il mio telefono. Non funziona troppo bene. Puoi richiamare tu?
Va bene. Richiamo subito. Aspetta un po.
Ecco una telefonata in cui conversano il commerciante russo Svezdin, la telefonista italiana, la signorina
Silvia, segretaria del direttore Rongetti, e anche proprio il signor Rongetti, il direttore generale della
societ italiana La Notte Blu. Il commerciante russo Svezdin dice:
Pronto! Pronto! Signorina, volevo parlare con il signor Rongetti, direttore generale della compagnia La
Notte Blu, ma mi hanno detto che il numero di telefono non giusto. Potrebbe precisare il numero di
questa ditta.
La telefonista italiana gli risponde:
Volentieri, signore. Debbo cercare nellelenco telefonico. Agganci, per favore. La chiamer subito.
Pronto! Ha infatti sbagliato numero. Il numero giusto da Lei richiesto 245-54-85. Vuole parlare subito?
La metto in linea?
Il commerciante le dice:
S, tante grazie. Pronto! Pronto! Signorina, non si sente mai. Credo che il mio telefono funzioni bene,
perch quando parla Lei sento benissimo tutto quello che mi dice.
La telefonista gli risponde:
Non posso capire cosa sia successo, signore. Dovr chiamare il servizio telefonico.
Il signor Svezdin esclama:
Speriamo che per unora tutto sar a posto.
La telefonista gli dice:
Stia tranquillo, signore, in un quarto dora il guasto sar riparato.
Il commerciante le risponde:
Le sono molto riconoscente, signorina, grazie! Pronto! Pronto! La ditta La Notte Blu? Signorina mi
passi, per favore, il signor direttore.
La segretaria Silvia gli dice:
Se vuole attendere un momento, signore, per ora occupato. Pu richiamare pi tardi?
Il commerciante le risponde:
No. Veramente urgente. Sono di Mosca. Faccio la telefonata per affari. Capisce?
Di Mosca? Allora pu provare tra due minuti. Glielo passo subito. Pronto! gi libero. Resti in linea!
Non metta gi la cornetta! La metto in linea, signore. Parli, per favore!
Il commerciante continua a parlare:
Pronto! Pronto! Parla un uomo daffari Svezdin di Mosca. Mi ricorda Lei?
Il signor Rongetti gli risponde:
Benvenuto caro signor Svezdin! Sono io il direttor Rongetti della ditta La Notte Blu. Come sta? Come
posso esserLe utile? Che problemi ha?
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IN CERCA DI LAVORO
Dicono Marco Pizzano e il libraio in una bottega dei libri. Entrando nel negozio Marco dice:
Buongiorno. Ho preso appuntamento per telefono. Per quel lavoro di commesso.
Il libraio gli domanda:
Com il Suo nome?
Mi chiamo Marco Pizzano. Sono di Firenze. Sto cercando un lavoro nel vostro negozio.
Ah, bene. Lei ha mai lavorato in una libreria?
Marco gli risponde:
Purtroppo, no.
Il libraio dice:
Bisogna vedere se impara rapidamente la nostra catalogazione.
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Sono abituato a biblioteche. Ho lavorato circa un anno da bibliotecario nella Biblioteca Centrale di
Firenze. Il titolare della biblioteca dove ho lavorato a Vostra disposizione per fornirVi tutte le
informazioni sul mio conto.
Il libraio chiede alluomo:
Quanti anni ha? Ha la licenza media?
Diciannove. S, e lanno prossimo avr la licenza liceale.
Si capisce che allora deve frequentare ancora un anno.
S, da ottobre. Ma potrei lavorare al pomeriggio.
Il libraio esclama:
No, no. Mi scusi ma vogliamo qualcuno che ci garantisca un periodo di almeno sei mesi con qualche
mattina e qualche pomeriggio.
Marco gli risponde:
Addio.
Il libraio esclama:
Ogni bene.
Nel negozio dicono il direttore della bottega e la signorina Biangetti. Il direttore le domanda:
Lei ha mai lavorato nelle stoffe?
La signorina gli risponde:
S, per otto anni.
Il direttore continua a domandare:
In qualit di chi?
In qualit di commessa. Sono abbastanza pratica di questo campo.
E dove?
In un negozio della ditta Crux.
Il direttore chiede alla signorina:
Perch venuta via?
La signorina gli risponde:
Gli affari andavano male, e come a Lei noto, ha cessato la propria attivit il mese scorso.
Il direttore le dice:
Le do una settimana di prova. Quando pu cominciare?
La donna esclama:
Subito. E la paga quant?
Conversano marito e sua moglie di unofferta del lavoro. Maria dice a Paolo:
Caro, sai che ho trovato lavoro? Io vado per cinque mesi a Stoccolma.
Marito le domanda:
E come lhai trovato il posto?
Nellagenzia che mi avevano raccomandato ho dato il mio nome. Poi mi hanno messo in contatto con
delle famiglie svedesi.
Paolo chiede a Maria con sorriso:
Dimmi in che cosa consiste quel lavoro?
La moglie gli risponde:
Dovr guardare i bambini, preparare i pasti a loro e tenere in ordine la loro stanza. Anche debbo
insegnare la lingua italiana a questi bambini. Io vado domani allestero. Ci vieni?
Paolo domanda alla sua moglie:
Al volo? Vitto e alloggio sono pagati?
Maria esclama:
Certamente, ma non proprio il viaggio. E dobbiamo portarci un po di soldi per le piccole spese.
Paolo con allegria dice a Maria:
Sono molto contento. Sei brava, mia cara! Benissimo! Complimenti!
Il signor Enio Robutti sta telefonando sul lavoro a unazienda. Nella conversazione partecipano la
telefonista e anche la segretaria della ditta. Enio dice al telefono:
Pronto! Pronto! Telefono per quellannuncio su Oggi di ieri.
La telefonista gli risponde:
Le passo subito la segretaria. Dica, per favore, il Suo nome.
Un uomo le dice:
Robutti.
Come dice? Lo compiti, per piacere?
Enio Robutti.
La telefonista esclama:
Signor Robutti. Attenda in linea. Non metta pi la cornetta. La metto in linea.
Nel frattempo si sente una voce della segretaria:
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IN BANCA
Nella banca conversano il cliente con limpiegata e il ragioniere. Limpiegata della banca dice:
Tocca a Lei, signore, il Suo turno. In che cosa possiamo servirLa?
servire qn, : servire qc a qn
Il cliente le risponde:
Scusi, signorina. Dapprima vorrei chiederLe alcune informazioni, per gentilezza. Non so dove posso
cambiare la valuta estera, comprare i dollari e incassare questo assegno.
Limpiegata gli dice:
Legga, per favore, le scritte sopra gli sportelli: Cassa, Cambio di valuta, Assegni & Vaglia,
Investimenti. Vada allo sportello numero due dove si scritto Cambio di valuta.
Il cliente si rivolge allimpiegata dello sportello numero due:
Senta, signorina, vorrei cambiare dollari americani e le sterline inglesi in euro. Tra pochi giorni
vogliamo visitare tutte le citt principali dellItalia. Abbiamo bisogno di molti soldi per fare la spesa in
grandi magazzini.
Limpiegata gli domanda:
Mi vuole dare un documento di riconoscimento?
S, certamente. Eccolo.
Limpiegata dando al cliente un gettone numero sessanta dice:
Alla cassa, sportello numero uno.
Il cliente chiede alla signorina:
Senta, per favore, non vorrei ritirare tutta la somma, o meglio dire, voglio depositare del denaro
durante il mio soggiorno qui, in Italia. Sarebbe possibile?
Limpiegata gli risponde:
S, certo, signore. Vada prima alla cassa e poi torni da me con i soldi ed io Le dar un libretto di
risparmio con interesse del cinque per cento e, se vuole, posso rilasciarLe un libretto di assegni. Come
vuole Lei.
Il ragioniere rivolgendosi al cliente dallo sportello numero uno esclama:
Prego, il gettone numero sessanta!
Il cliente con allegria gli risponde:
Eccomi, signor ragioniere, vengo subito.
Il ragioniere chiede al cliente:
Come li vuole i soldi, in biglietti di grosso o di piccolo taglio? Vuole anche degli spiccioli?
Il cliente gli dice:
Mi dia, per piacere, cinquantamila di piccolo taglio, cio di cinquecento e di mille euro, qualche moneta
spicciola ad esempio di venti euro, perch abbiamo da fare delle compere minute subito.
Il ragioniere gli risponde:
Come vuole Lei, signore. Ecco a Lei. Vuole contarli unaltra volta?
Tante grazie. Senta, signore, per cortesia. Potrei incassare questo assegno turistico?
Il ragioniere dice al cliente:
Vada, per favore, allo sportello numero tre Assegni & Vaglia.
Il cliente si rivolge allimpiegata dello sportello numero tre con le parole:
Ancora devo versare questassegno. Vorrei riscuotere i soldi per il momento.
Limpiegata della banca gli domanda:
Su un libretto di risparmio?
No, vorrei versarli sul mio conto corrente. possibile?
Limpiegata gli risponde:
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IN AUTOBUS
Una volta sincontrano per la strada due amici Marco e Federico. Marco si rivolge allamico:
Oggi vorrei vedere i tuoi genitori e la tua bellissima sorellina Giulia, ma debbo andare a trovare Luciano
che si ammalato.
Federico gli domanda:
Luciano si ammalato? Che cosa successo?
Ha preso un colpo daria. Vieni con me?
Federico gli dice:
Ci verrei volentieri ma proprio oggi non posso, ho troppo lavoro urgente.
Marco gli risponde:
Allora vado da solo. Tu potresti dirmi come ci arrivo? Non hai il suo indirizzo?
Ho, per fortuna, Via Roma numero tre, interno numero venticinque.
Marco continua a chiedere allamico:
Dimmi, per favore, con che mezzo potrei andare a questa via?
Federico gli dice:
Con metr e poi con autobus.
Marco domanda:
Dov qui vicino una stazione del metr?
A due passi da qui si trova una stazione del metr.
Si potrebbe arrivarci senza cambiare il mezzo?
S, certo. Senza cambiare il mezzo si pu arrivarci.
Marco di nuovo chiede a Federico:
A che stazione del metr debbo scendere?
Il suo amico gli risponde:
Alla stazione Esposizione. Quando esci, attraversa la strada e prendi lautobus qui davanti, il numero
undici.
E dopo, dove devo scendere?
Scendi alla seconda fermata di via Puccini. Non attraversare la strada. Gira subito a sinistra e prosegui
dritto. Alla seconda traversa gira a destra e continua per duecento metri circa.
E poi?
Sar meglio chiedere di nuovo.
Grazie.
************************************************
Marco si rivolge al passante:
Scusi, questo autobus porta in via Puccini?
Il passante gli risponde:
Senzaltro, salga in fretta.
Tante grazie. Ma com pieno!
Si sente una voce del bigliettario:
Avanti, avanti presto, signori. C posto libero.
Marco domanda al bigliettario:
Mi dica, per favore, quando arriviamo alla seconda fermata di via Puccini?
Ma deve andare nella direzione opposta. Non stia l in mezzo. Vada avanti e scenda alla prima fermata
dellautobus.
Marco sceso dallautobus e si rivolge al vigile urbano:
Scusi, signor vigile, dov via Roma? E questo autobus va in via Roma?
Il vigile urbano gli risponde:
Nossignore questo il numero due. Lei deve prendere il numero undici. Sta per arrivare.
Marco sale sul bus e chiede al bigliettario:
Senta, signore, questo autobus va in via Roma?
S, mancano quattro fermate, saccomodi.
Marco continua a parlare:
Mi fa il piacere di avvisarmi quando devo scendere?
Il bigliettario gli risponde:
Certo, signore, non si preoccupi.
Mille grazie. Adesso raggiungo il mio amico.
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UN INCIDENTE AUTOMOBILISTICO
Nella conversazione sullautostrada partecipano il guidatore della macchina Mercedes, il suo amico,
lautista dellutilitaria Carlo, sua moglie Stella, il poliziotto, linfermiere e il dottore. Nel frattempo il
guidatore della macchina Mercedes si rivolge al suo amico:
Non so se riuscir a passare presto perch c stato un incidente al bivio. C un problema serio
allincrocio. Unutilitaria sbandata sulla strada bagnata ed finita sulla carreggiata opposta. Per evitarla
unauto che aveva appena imboccato la curva a velocit sostenuta, finita fuori strada provocando con la
sua sbandata lo scompiglio tra i guidatori. Insomma, lutilitaria si rovesciata e andata a finire nel
margine della strada, unaltra auto riuscita per un pelo ad evitare lutilitaria. La polizia stradale sta
facendo il verbale dellincidente. Hanno fatto pure a me varie domande, chiedendomi se era cos o cos.
Ho raccontato per filo e per segno tutto ci che ho visto.
Il suo amico gli domanda:
Ma che successo allutilitaria del signore italiano?
Ecco il discorso del signore italiano che ha tenuto con i suoi prossimi e che lho sentito molto bene.
presente anche un poliziotto.
Il poliziotto dice:
Chiamata urgente da Brosconi. Sono al chilometro nove da Torino. Ci sono due feriti. Ambulanza e
polizia, per favore.
La moglie di Carlo Stella dice allinfermiere:
La nostra amica Chiara svenuta. Aiutate mio marito a tirarla fuori.
Carlo esclama:
Che male! Le sar rotta lanca?
Linfermiere gli risponde:
Speriamo che n! Solo qualche taglio e qualche livido. Lei se l cavata a buon mercato.
Stella dice:
Per fortuna, io non sono ferita, sono solo un po shockata. Ho bisogno di un calmante. E tu, Carlo?
Suo marito le risponde:
Non preoccuparti per me. Sono salvo e sano come un pesce. Mi fanno male le costole e la mano, ma il
dottore ha detto che non mi ingessa. Ho bisogno solo di una leggera fasciatura.
Linfermiere domanda:
Ma Lei si accorto che ha dei tagli in fronte?
Carlo dice:
No, non me ne sono accorto. Forse me li sono fatti con il vetro del parabrezzo?
Linfermiere esclama:
Niente di grave. Rimediamo subito.
Stella rivolgendosi al dottore domanda:
E la nostra amica Chiara?
Il dottore le risponde:
sotto osservazione. Bisogna farle fare i raggi e se sar necessario ricoverarla.
Stella chiede al dottore:
Cosa s fatta?
Il dottore le dice:
Forse niente, ma battendo la testa c sempre pericolo di commozione cerebrale. Per stia calma e tutto
sar bene.
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DAL TERAPEUTA
Nella clinica conversano il paziente con la segretaria e il terapeuta. Il paziente si rivolge alla segretaria:
Dica, per favore, quando riceve il dottore?
La segretaria gli risponde:
Tutti i giorni dalle dieci alle cinque nel suo studio. Prego, saccomodi nella sala daspetto.
Il terapeuta dice al visitatore:
Buongiorno, signore! Che disturbi ha?
Il paziente risponde al dottore:
Buongiorno, dottore! Non sono malato, ma non mi sento neanche molto bene. Ho mal di testa. Ho
starnutito e tossito quasi tutta la notte. Mi dolgono tutte le ossa. Provo una grande stanchezza e mi sento
stringere alla gola. Forse, laltro giorno ho preso un raffreddore e perci sono venuto per consultarLa,
dottore.
Il terapeuta gli dice:
Ha fatto bene, signore. Attualmente c un virus che si diffonde rapidamente.
Il paziente domanda:
Ma non sar nulla di grave? Dopodomani devo lavorare. Voglio essere in forma eccellente.
Il dottore gli risponde:
Forse sar uninfluenza. Soffre spesso di raffreddore?
No, in generale no.
Che malattie ha avuto in passato?
Ho sofferto di tonsillite, polmonite, malaria ed epatite. Ma ora sono abbastanza resistente.
Il terapeuta domanda al paziente:
Si misurato la temperatura ieri sera o stamattina?
Non ancora, dottore, perch mi mancava il termometro.
Lo prenda e vedremo quanto segna. Si tolga, per favore, la giacca e la camicia e si metta seduto qui. Si
metta il termometro sotto braccio. Va bene cos.
Il paziente chiede al terapeuta:
Devo togliermi anche la maglietta?
Il dottore gli risponde:
S, meglio. Ecco il Suo polso piuttosto normale, anche il cuore batte bene. Respiri, per favore, ancora,
ancora una volta. Basta cos. Non respiri adesso. La pressione normale?
Il paziente dice:
S, lultima volta era 120/80.
Proviamola. un po alta. Si metta sdraiato con le ginocchia piegate. Le fa male quando premo sullo
stomaco?
S, un po, proprio l vicino al fegato.
Il dottore dice al paziente:
Va bene cos. Si pu vestire, signore. Suora, mi dia labbassalingua. Mi faccia vedere la gola. S, capito.
Ha una tonsillite, signore.
grave, dottore?
No, non grave, per dovr restare a letto per tre giorni. Le do una ricetta di un antibiotico leggero.
Dovr fare queste iniezioni e prendere queste medicine: uno sciroppo per la tosse e delle pastiglie per la
tonsillite e per lo stomaco. Prenda queste pastiglie tre volte al giorno dopo i pasti.
Dovr osservare una dieta?
S, certo. Si metta a dieta in bianco.
Il paziente esclama:
Grazie, dottore. Devo ritornare?
S, se la febbre non diminuisce, torni o telefoni. Verr subito a visitarLa a casa.
Mi attener scrupolosamente alle Sue prescrizioni. La ringrazio, dottore!
Non c di che, signore. Le auguro una pronta guarigione! ArrivederLa.
E per il Suo onorario?
Passi pure dalla mia segretaria.
Grazie infinite.
DAL DENTISTA
Nella clinica il paziente conversa con il dentista. Il paziente si rivolge al medico:
Buongiorno, dottore. Questa notte non ho potuto chiudere occhio.
Il medico gli domanda:
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Sente dolori?
Ne ho sentiti abbastanza la settimana passata, ma non potei venire da Lei perch ero a Milano per affari.
Poi mi si gonfi la guancia e un po per volta cessarono i dolori. Adesso mi ha fatto tanto male il molare
sotto la corona. E anche un altro dente ha carie, ma non duole troppo. Debbo cavare o piombarmi questo
dente.
Il dentista gli risponde:
Ora vediamo. Apra di pi la bocca. Si tratta di un dente mascellare che non ha pi la corona. Non ce n
che un pezzettino; ma la radice che si dovr estrarre.
Il paziente dice:
Lei pu estrarla subito.
Il medico gli risponde:
Sar meglio di attendere un po che non ci sia pi la gonfiezza; e poi potr farLe uniniezione e levarLe la
radice senza farLe male.
Vabbene. Faccia come crede.
Ma qui a sinistra c un dente guasto che devessere otturato al pi presto possibile. Ha gi un buco
abbastanza grande, ma non ancora completamente devitalizzato.
Si pu impiombarlo subito?
Il dentista gli dice:
Mi dispiace, ma oggi non possibile. Si tratta di qualche giorno e poi non sentir pi nulla. Dapprima
dobbiamo curare il molare che Le d fastidio. Lo piombiamo e mettiamo la corona doro sul dente. Poi
elimineremo altro dente, il dente del giudizio, perch completamente rovinato dalla carie. Ma non levi
quello che ci metto nel buco. un disinfettante ed bene che resti dentro. E pi volte al giorno sciacqui la
bocca col decotto di camomilla. La settimana prossima sar tutto in ordine e Lei avr un bel sorriso!
Il paziente esclama:
Grazie di tutto, dottore!
Di niente, signore. ArrivederLa e torni presto.
DAL PEDIATRA
La madre di un piccolo bambino venuta dal pediatra per consultarsi. Il medico le dice:
Buongiorno, signora. Saccomodi, prego. Questo il bambino che non vuole pi dormire
tranquillamente. Che cosa successo, signora?
La mamma del bimbo gli risponde:
Durante il viaggio mio figlio stato calmo, ha dormito bene quasi sempre, ma dopo alcuni giorni di
soggiorno in Italia dorme poco e male; si agita di continuo e piange tutta la notte e tutto il giorno. Troppo
allarmata ho deciso di portarlo subito dal dottore. probabile che sia ancora molto piccolo per fare tanti
viaggi?
Il pediatra esclama:
No, non credo che abbia fatto male a fargli cambiare aria.
La signora domanda:
Che cosha, secondo Lei, dottore?
Adesso vediamo. Mettiamo il bambino sul lettino, spogliamolo e faremo un controllo medico generale.
Lui ha sofferto mai di polmonite, tonsillite o qualche altra malattia?
La mamma del bimbo gli risponde:
No, no. Ha avuto solamente le malattie dei bambini: morbillo e scarlattina.
Il dottore dice:
Ora sentiamo il cuore. Adesso i polmoni e il polso. Vediamo la lingua. Suora, mi aiuti, per favore. Ecco.
Signora gli ho tastato il polso, ho auscultato il cuore e i polmoni. La lingua non sporca. Non niente di
serio. Il bambino assolutamente sano. Mi pare che abbia qualche disturbo di stomaco. Ha mangiato
molto in questi giorni?
La signora gli risponde:
Forse s, ha mangiato un po troppo. La frutta fresca gli piace pi di tutto.
Il pediatra dice alla madre del bimbo:
Per alcuni giorni non gli dia pi frutta fresca. Le scriver la ricetta di un calmante e deve seguire una
dieta in bianco: latte, formaggi, verdura cotta e niente dolci e frutta fresca. E tutto sar in ordine come
penso io.
La signora esclama:
Grazie infinite, dottore. Adesso mi sento pi tranquilla. Quanto debbo pagare la visita?
Passi, per favore, dalla mia segretaria.
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IN FARMACIA
Un uomo si rivolge al passante nella strada:
Dica, per favore, dov la farmacia pi vicina?
Il passante gli risponde:
Mi pare che sia ubicata lontano da qui, in qualche altro luogo ma non so precisamente.
Il cliente ha trovato finalmente ledificio della farmacia, entra dentro e dice al farmacista:
Ecco la mia ricetta. Potr avere adesso tutte le medicine segnate in questa ricetta?
Il farmacista gli risponde:
Ah s, la Sua ricetta vediamola. Mi dispiace, signore. Gliele darei subito ma ora non ne abbiamo tutte le
medicine. Lei deve ordinare alcune di esse.
Il cliente domanda:
Dove, a che sportello si ordinano e si ritirano le medicine gi pronte?
Allo sportello numero quattro, per favore.
Quando saranno pronte le medicine?
Domani.
Beh, mi dia, per favore, qualche cosa contro la tosse, il mal di testa e la diarrea.
Il farmacista dice:
Ecco, signore, tutte queste medicine pu avere senza ricetta.
Grazie. Ci sono anche le gocce di valeriana, lunguento per gli occhi e un calmante?
S, certamente, ma il calmante abbiamo solo in polvere.
Polveri, capsule, misture per me fa lo stesso. Basta che siano efficaci.
Allora, prenda le polverine.
Il cliente chiede al farmacista:
Quante volte al giorno e come si deve prendere questa medicina: prima di mangiare, dopo mangiato o
solamente per la notte?
Signore, la prenda tre volte al giorno prima di mangiare e prima di coricarsi.
Il cliente esclama:
Vorrei comprare anche una borsa per lacqua calda, un termometro e due siringhe.
Come Lei vuole. Mi pare che abbia molta fiducia nelle medicine?
S, certamente. Pensi come si vivrebbe senza medicine?
Si vivrebbe come vivevano un tempo quando non esistevano tutte queste medicine. Non dimentichi che
la natura, il tempo e la pazienza sono tre grandi medici.
Per lappunto, signore! Lei ha ragione ma anchio ho ragione.
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Ne siamo fieri, dottore. Dobbiamo dirLe per che mio marito ed io spendiamo quasi tutti i soldi, che
abbiamo sotto mano, per sistemarlo il meglio possibile.
Roberto dice:
Beh! Non troppo grande, un appartamento di cinque vani: due stanze da letto, una grande sala da
pranzo dove adesso riunita la nostra famiglia al completo, questa stanza di soggiorno altrettanto
spaziosa, il mio studio e anche la biblioteca, un alloggio per la domestica, la rimessa e una grande
terrazza. Ma passi, passi avanti, caro Alessandro, La prego. Ecco i miei sono tutti qui intorno al tavolo.
Il signor Dibroff dice alle persone:
Buona sera! Oh, mi dispiace di avervi fatto aspettare.
Roberto gli risponde con sorriso:
Ma no! Ci siamo seduti proprio adesso quando labbiamo sentita scendere dallautomobile. Saccomodi
l accanto a mia moglie Angela che cos potr aver cura di Lei.
Angela esclama:
Signor Dibroff, debbo dire che noi donne abbiamo preparato una cenetta allitaliana in Suo onore. Le
piace la cucina italiana?
Oh s, moltissimo!
Nel frattempo il padrone di casa Roberto dice:
Ma dapprima, presentiamoci! Cari, arrivato da noi il dottore in legge signor Dibroff, ospite di Mosca,
dalla Russia, egli il mio vecchio compagno di lavoro. Si chiama Alessandro Dibroff. Lui una persona
molto intelligente. un bravo amico! Di nome Alessandro, Dibroff il Suo cognome. Ed ora mi
permetta, caro dottore, di presentarLe tutti i miei familiari che sono tanti. Ecco il capofamiglia, mio
padre. Suo nome Antonio. Dei miei genitori mi rimasto solo lui, vedovo da molti anni. Carlo e Linda
sono il babbo e la mamma di mia moglie, i miei suoceri. Non lavorano pi e sono in pensione. Poi il mio
fratello maggiore Paolo e mia cognata Sabine. Ambedue lavorano in una ditta straniera a Milano.
Angela rivolgendosi a suo marito dice:
Caro, mi pare che suoni il telefono nel tuo studio. Va a vedere. Intanto continuer io le presentazioni
dei membri della famiglia al nostro ospite.
Roberto rivolgendosi a tutti presenti:
Mi scusino, per favore. Torner subito.
Angela sta presentando altri:
Questa signorina Carina, la sorella minore di mio marito. Non ancora sposata, e solo fidanzata. Poi
mio nonno Giuseppe e sua moglie, mia nonna Stella. Sono anziani ma ancora in gamba. Amano molto i
loro nipoti. E infine Aldo, fratello di mio nonno, ha novantanni, ma come si vede non li dimostra affatto.
Bisogna dire che la madre di mio marito non ha n fratelli, n sorelle e perci da sua parte non abbiamo
n zii, n zie, n cugini, n cugine. Allaltro tavolo stanno i ragazzi e le ragazze, la terza generazione del
nostro casato. Di bambini ne abbiamo quattro: due figli Marco ed Enrico e due figlie Clara e Chiara.
Fanno la seconda, terza e quinta elementare. Chiara va allUniversit di Milano e studia lArte di Spagna.
Ho finito, signor dottore. La nostra famiglia numerosa ma affiatata. Andiamo sempre daccordo. E Lei
signor Alessandro ha anche una famiglia cos numerosa?
Lospite le risponde:
S, signora Angela. Quasi. Per ho un solo figliuolo di nome Vittorio che fa lottava liceale e una sola
figliuola il nome di cui Elena. Lei va a scuola, molto studiosa. Glieli far vedere in questa fotografia
insieme a mia moglie Anna. Di parenti ne abbiamo anche noi moltissimi. A pensare che sia mia madre sia
mio padre hanno avuto ciascuno cinque fratelli e sorelle, facile immaginare quanti sono i cugini e i
nipoti ed altri parenti che abbiamo, ma come voi siamo felici quando noi siamo insieme!
Angela esclama:
Le mie pi sentite congratulazioni, signor Dibroff! Ed ora si serva, per piacere. Buon appetito!
Grazie, altrettanto!
Roberto gli domanda:
Che cosa Lei preferisce: il pesce o la carne?
Il signor Dibroff gli risponde:
Preferisco i piatti di pesce. Pochi giorni fa a Napoli ho mangiato delle cose gustosissime. Ho cenato in
un piccolo ristorante dove si poteva scegliere fra una decina di tipi di pesce. Cera un po di tutto: sogliola,
trota, vongole, calamari.
Roberto dice:
Io invece preferisco la carne: bistecche, costolette, braciole.
Alessandro gli domanda:
Che tipo di carne Le piace pi di tutto? Ho visto che in Italia si mangia molto vitello.
S, certo. Io ordino spesso vitello ai ferri. Ma non rifiuto anche la selvaggina: capriolo, lepre, cervo.
E poi..., i contorni!
Si mangiano molti ortaggi come piselli, fagiolini o asparagi. Preferisco linsalata mista al pomodoro,
condita con olio, pepe e sale.
Il signor Dibroff esclama:
Ma non ha ancora detto nulla degli spaghetti?
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Maurizio esclama:
Apri la finestra e vedrai: si levato un vento da ponente che porta dei nuvoloni grigi, gonfi di pioggia.
Leonardo gli risponde:
Hai ragione. Laggi piove, guizza qualche lampo allorizzonte, ma non si ode il rombo del tuono.
Grandiner? Cadranno dei fulmini?
Tutto possibile con un temporale estivo.
Ecco, tra dieci minuti il temporale finisce e fa caldo come prima.
Destate glitaliani e anche i turisti stranieri vanno in campagna, in montagna o al mare. Comincia la
stagione dei bagni. Che piacere fare i bagni in mare!
Fra qualche mese gli amici sincontrano di nuovo nel parco vicino alluniversit e dicono del tempo.
Maurizio dice a Leonardo:
Mi pare che la stagione calda sia finita. Ti piace lautunno?
S, la pi dolce e malinconica stagione in Italia. Il sole pallido non scotta. Le giornate sono miti e a
poco a poco diventano pi corte. Oggi hai visto sera il cielo al tramonto?
S, era meraviglioso: passato per tutte le sfumature dal giallo al viola. Al levare del sole la campagna
coperta di una fitta nebbia. Avremo delle piogge?
inevitabile, ma la pioggerella autunnale e il suo lento scrosciare mi piacciono tanto! Bisogna dire che
lautunno la stagione della vendemmia, della raccolta, della caccia, del vino nuovo e perci piace a tutti
italiani.
Quando finisce lautunno?
Alla fine dottobre le rondini vanno via, fa brutto tempo, piove molto spesso e qualche volta anche
nevica. Savvicina linverno. Tutto in vita si ripete. Questo il normale ciclo delle cose nella natura.
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AL MERCATO
La signora Laura Mutti e la sua amica Ornella Spillini vanno al mercato. Dicono l al venditore e al
carnaiuolo. La signorina Ornella esclama nelledificio del mercato:
Mamma mia! Hai visto che prezzi di mercato? Tutti i prodotti sono molto cari!
La signora Laura le risponde:
Cara, prendi il coraggio a due mani. Certamente vedo, ma vero che qui sono meno alti di quelli dei
negozi.
Ornella dice allamica:
Guarda, tutti i prezzi sono fissi e non si pu stiracchiarli.
Laura esclama:
Che vergogna! Siamo nella regione agricola pi fertile dItalia e troviamo prodotti al prezzo pi alto.
Nel frattempo il venditore si rivolge alle signore:
Buongiorno, signore! Guardino, per favore, ci sono pesche, mandarini, arance, pere, mele, albicocche; le
ciliege sono cos squisite che fanno venire lacquolina in bocca! Ci sono anche le ceste con cetrioli, spinaci,
lattuga, le prime patate novelle e gli ultimi carciofi.
La signora Laura gli dice:
Vorrei comprare un po di frutta: fichi, mandarini, uva, susine / prugne e mele. I fichi come li vende?
Sono maturi?
Il venditore risponde alla signora:
Sintende, signora, che sono maturi. Quanti ne vuole?
Me ne dia un chilo, due chili di mandarini, tre chili di susine. Mi pare che luva sia bellissima. Mi faccia
assaggiare un po quella bianca.
Assaggi pure questa nera. Son certo che la comperer.
Bene, datemene due chili. Ma la prender solo se lascer scegliere a me.
Faccia, faccia, per favore!
Grazie. Ecco qui i soldi.
Tante grazie. Torni anche domani, signora.
Metta tutto in questi sacchi di plastica. Va bene cos.
Il venditore rivolgendosi ad Ornella domanda:
E Lei, signora, che cosa desidera?
La signorina Ornella gli risponde:
Due chili di pere ben mature, mi raccomando.
Il venditore le dice:
Queste pere sono magnifiche. Le garantisco, signorina, che saranno dolcissime come il miele. Vuole
altro?
Mi piacciono tanto carciofi! Della verdura desidero anche una bella pianta di lattuga, le prime patate e
linsalata. Compro una cassetta.
La signora Laura chiede al venditore:
Dica pure si pu caricare tutti questi pacchi e la cassetta nella nostra macchina? C qui a due passi.
Il venditore le risponde:
Certamente, signora. Non si preoccupi. Mando i ragazzi e fra cinque minuti tutto sar pronto.
La signora Laura esclama:
Ci fa un piacere. Tante grazie.
Le donne rivolgendosi al carnaiuolo dicono:
Buongiorno.
Il carnaiuolo domanda alle signore:
Buongiorno, signore. Che cosa possiamo servire Loro?
La signorina Ornella gli dice:
Mi dia, per favore, un pezzo da fare arrosto alla bolognese e otto etti di fettine di vitello; carne molto
tenera, mi raccomando.
Il carnaiuolo le risponde:
Tenerissima e molto fresca. arrivata proprio stamattina.
Molto bene, grazie. E tu Laura, cosa prendi?
La signora Laura dice allamica:
Questo pezzo di filetto migliore, me ne dia solo la met perch un po caro per me.
Il carnaiuolo le risponde:
Ho anche del sottofiletto che costa meno caro, se vuole.
La signora Laura esclama:
No, no, solamente il filetto e poi voglio un pollo. Quanto costa questo pollo?
Quaranta euro, signora.
troppo caro. Potrebbe darmelo per trenta euro?
Impossibile, signora, mi costa di pi.
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IN PESCHERIA
In pescheria conversano la signora Enza e la signora Sabine con il pescivendolo. La signora Enza dice
allamica:
Fa troppo caldo adesso!
La signora Sabine le risponde:
Non possibile fare degli acquisti oggi, con tanta gente. Le strade sono affollatissime, nei negozi c
ressa.
Oggi non un giorno feriale e tutti hanno bisogno di fare delle compere.
Ed ora dove andiamo?
Vorrei vedere il mercato del pesce.
E poi andiamo alla macelleria. Voglio fare delle cotolette alla milanese per i miei ospiti. Ecco la
pescheria. Entriamoci!
Il pescivendolo si rivolge alle donne:
Buongiorno, signore. Pescespada, triglie, gamberetti, ghiozzi, trepang, vongole, sogliole, frutti di mare!
Tutta roba fresca, la pescata stanotte e di prima qualit.
La signora Enza gli domanda:
Quanto vengono anguille e sogliole?
Il pescivendolo le risponde:
tutto a buon mercato. Quanti ne vuole?
Un chilo di aragoste e gamberetti e anche mi dia tre belle sogliole.
Il pescivendolo esclama:
Grazie. E Lei, signora, cosa compra del pesce?
La signora Sabine gli dice:
Niente, grazie. Sono solo di passaggio qui, in compagnia della mia amica. Sa dirci, per cortesia, dove si
trova la macelleria.
Certamente, signora. Non lontano da qui. Venga fino in fondo alla pescheria e giri a sinistra dopo il
ponte. Poi se volta langolo delledificio della posta, il primo negozio la macelleria.
La signora Sabine risponde alluomo:
Tante grazie. Lei molto gentile.
Il pescivendolo dice alle donne:
Ogni bene, signore. Arrivederci.
AL NEGOZIO DI ALIMENTARI
La signora Emilia insieme alla sua sorella maggiore Clara vanno al negozio. Emilia dice a Clara:
Vorrei dedicare questa mattina alla visita dei negozi. Dov un negozio di alimentari?
Clara le risponde:
Si trova qui vicino. In cinque minuti di cammino.
Le amiche entrano in negozio. Il venditore rivolgendosi alle donne esclama:
Buongiorno signore. Che cosa posso servire Loro?
La signora Emilia gli dice:
Buongiorno. Ho scritto una lista dei prodotti che mi occorrono per questi giorni. Guardi, per favore.
Eccola: tre etti di ventresca e due etti e cinquanta di prosciutto; un mezzo chilo di salame affumicato; una
scatola di sardine e tre scatole di alicette sottolio; quattro etti di burro, tre pacchi di spaghetti da mezzo
chilo, mezzo chilo di formaggio Parmigiano, tre bottiglie di succo di frutta e due bottiglie dacqua
minerale, due filoni / sfilatini di pane bianco e anche una pagnotta di pane nero, per piacere.
Il venditore le risponde:
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No, no, la signora scherza. Sono due tipi diversi di seta. La seta naturale pi fine e anche pi
resistente.
Il signor Dante le domanda:
Che cosa ci consiglia Lei?
Raccomando Loro queste ultimissime novit, tipo fantasia a disegni geometrici.
Vabbene. Mi dia, per favore, due cravatte fantasia e queste due unite e anche questa di seta naturale.
La signora Maria dice alla commessa:
Avete anche delle sciarpe, vedo io.
Sissignora. Eccovi qui diversi tipi di sciarpe che abbiamo. Quale sceglie, questa a quadretti o quella a
puntini?
Domandi a mio marito.
Il signor Dante risponde alla commessa:
Mi dia una sciarpa scura a puntini. Mi faccia un pacco, per favore. Metta pure questa camicia bianca e
quella azzurra.
La commessa gli domanda:
Che misura ha il signore?
Quaranta. Ma questa a mezzemaniche!
S, ma ne abbiamo anche a maniche lunghe con gemelli o con bottoni. Ecco lo scontrino, signore. Paghi
alla cassa. Tante grazie.
Scusi, signorina. Ho dimenticato una cosa. Avete qui dei fazzoletti di batista? Non li vedo.
La commessa dice al cliente:
Ho venduto lultima dozzina proprio poco fa. Ci telefoni domani a proposito dei fazzoletti. Arrivederci a
presto, signore.
ArrivederLa, signorina.
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AL TEATRO
Limpiegato della ditta italiana Roberto e la sua compagna dufficio Sabine stanno per andare al teatro.
Sabine si rivolge a Roberto:
Che ore sono? Non siamo in ritardo?
Sono le sei e mezzo. C tempo ancora.
Quando incomincia la rappresentazione?
Comincia alle venti e trenta. Ma prima devo telefonare per vedere se ci sono dei biglietti.
Sabine chiede a Roberto:
Hai trovato i biglietti?
S, ma ho trovato soltanto dei posti nellultima fila oppure nel loggione. Ho prenotato anche quelli in
platea e adesso debbo telefonare.
Va bene. Fa presto. Ti aspetto qui. Intanto finisco di leggermi la rivista.
Nel frattempo accanto al teatro Roberto rivolgendosi al bigliettaio domanda:
Senta, per favore, mi vuol dare i due biglietti che ho prenotato per telefono unora fa.
Il bigliettaio gli risponde:
Ah, Lei che mi disse che avrebbe preferito due poltrone, vero? Dieci minuti fa una famiglia ha
rinunciato a due delle migliori poltrone, proprio in prima fila.
Roberto esclama:
Sabine, ho trovato i biglietti in platea.
Benissimo, siamo veramente fortunati, non ti pare, caro Robertino? Entriamo.
Troveremo un programma?
S, certo. Si sentono degli applausi. gi incominciato?
Credo di no. Il ridotto ancora affollatissimo. Entriamo pure.
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Sabine esclama:
un bel teatro. La volta dorata, il velluto rosso delle poltrone, le luci, insieme allo sfarzo degli abiti da
sera del pubblico, creano unatmosfera quasi fantastica.
S, hai ragione. uno dei pochi teatri che conserva ancora i vivi legami con la tradizione dellarte
teatrale italiana.
******************************************************
Dopo qualche tempo Roberto dice a Sabine:
Ecco il primo atto finito. Come lhai trovato? Ti piaciuto?
Lho trovato meraviglioso. Questa sera il soprano ha affascinato il pubblico.
Questa cantante uno dei pi celebri soprani del mondo. Ti piace come canta?
La trovo perfetta. E anche lorchestra ammirabilmente diretta, lha accompagnata in modo eccellente.
Ad un tratto Roberto esclama:
Anche il tenore! Ha ottenuto un subisso di applausi, appena alzatosi il sipario.
E tu sai che due mesi fa tornato dallestero, dove ha partecipato ad un concorso internazionale e ha
vinto il primo premio?
Purtroppo, non lo sapevo!
S, questa prima veramente importante. Tutti i posti sono occupati da un pubblico di conoscitori.
davvero uno spettacolo lirico perfetto. La messa in scena anche ottima.
Roberto dice allamica:
La stessa impressione ti far anche il teatro della Scala. So che dopodomani andrai a Milano, vero? Non
devi mancare di vedere la prima del dramma Otello. Telefoner domani ad un mio amico e lo pregher
di prenotarti un buon posto.
Caro Robertino, tu sei molto gentile.
Grazie. Adesso dobbiamo tornare in sala; fra pochi minuti incomincia il secondo atto.
S, hai ragione. Andiamo!
IN BIBLIOTECA
Lo studente italiano Leon e lo studente russo Alessandro conversano con la bibliotecaria. Leon dice
allamico:
Tu conosci gi abbastanza bene la lingua italiana.
Alessandro gli risponde con sorriso:
Lho studiata un anno nel mio paese, ma non molto, soltanto due-tre lezioni per settimana. Ho avuto gli
studi con uninsegnante che spiegava tutto bene, ma parlava un po troppo rapidamente. Adesso studio
litaliano come materia principale allUniversit per stranieri. Mi sono iscritto al corso avanzato di lingua
italiana e questanno devo dare gli esami.
A dir la verit io dovrei conoscerlo meglio di quanto lo conosco. Il mio babbo francese, ma sa parlare
la lingua italiana come il Papa.
E tu lhai studiata prima di venire allUniversit?
S, certamente, ma soltanto su libri che prendevo alla biblioteca pubblica. Qualche volta parlavo anche
in italiano con mio padre. Ora mi sono iscritto al corso di letteratura italiana.
Vai spesso in biblioteca?
S, frequento spesso la biblioteca della letteratura straniera. Mi piace frugare nei libri alla ricerca di
notizie interessanti e poco note. Sono un vero topo di biblioteca.
Ti sei abbonato a questa biblioteca, dov? Si trova lontano dalla nostra universit?
Leon risponde ad Alessandro:
No, non lontano. Frequento la biblioteca che in via Dante Alighieri.
C molta gente?
No, le sale sono ampie. Tutti i lettori giovani studenti e vecchi professori sono intenti allo studio e
alla lettura. Nella biblioteca c un assoluto silenzio.
Alessandro chiede a Leon:
Come si potrebbe abbonarsi a questa biblioteca?
Semplicemente. Si deve avere solo una tessera. Questi giorni ho tempo libero. Domani possiamo
andarci.
Daccordo.
Tinteressano libri in italiano?
Minteressano libri di autori italiani tradotti in russo e quelli di autori russi tradotti in italiano.
Va bene. Ce ne sono moltissimi.
Qual lorario della sala di lettura? Domani non rimarr chiusa?
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La biblioteca aperta per i suoi lettori ogni giorno dalle dieci di mattina alle nove di sera senza
intervallo per il pranzo.
Gli amici entrano nella biblioteca. La bibliotecaria domanda ai ragazzi:
Cosa vogliono i signori studenti?
Alessandro si rivolge allimpiegata:
Come potrei abbonarmi alla Sua biblioteca?
La tessera, per favore.
Eccola.
Benissimo. Quale letteratura linteressa?
Vorrei avere dei libri di storia della letteratura italiana. Dov lo schedario alfabetico?
Eccolo, a destra.
Mi spieghi, per cortesia, come si usa questo schedario e come si deve riempire il foglietto di controllo e
la richiesta del libro?
Limpiegata della biblioteca dice allo studente:
Guardi, per favore, molto facile.
E poi la bibliotecaria rivolgendosi a Leon domanda:
E Lei cosa desidera?
Leon le risponde:
Ho bisogno di notizie sullo scrittore Rodari e le ho cercate a lungo nel primo volume della letteratura
italiana. Lho sfogliato attentamente, ma purtroppo non ho trovato qualche articolo su questo scrittore.
Limpiegata gli domanda:
Quali libri ha consultato?
Solamente il primo volume.
Bisogna prendere gli altri volumi e anche rivolgersi allo schedario sistematico.
Ad un tratto Alessandro esclama:
Si pu prenotare dei libri per telefono?
La bibliotecaria gli risponde:
S, certamente.
Alessandro dice:
La prego di lasciare tutti questi libri sulla mia scheda.
Limpiegata gli risponde:
Ma si deve restituirli tra una settimana. Arrivederci.
Tante grazie. ArrivederLa.
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S. Di qui si vedono molto bene. Con una coccarda tricolore in petto, ci sono delle belle ragazze.
La seconda tribuna questa. I nostri posti saranno quelli l in seconda fila. Gli ultimi di questa tribuna
che sono ancora vuoti, mi pare.
I migliori ciclisti italiani Ventura e Benassi non temono competitori. Vengono. Eccoli! Hanno quasi
finito il primo giro.
Guardi un po! Tutta la gente si alza in piedi. Si sentono le grida: Evviva Ventura! Bravo Benassi! Ero
sicuro che Ventura e Benassi si lasciassero indietro tutti gli altri. Il secondo giro sincomincia.
Sono proprio curioso di vedere chi riporter la vittoria! I nostri primi sono in tre, non in due. Il pi
giovane dei tre resta un po indietro, non vede?
Ventura e Benassi sono gi passati il traguardo e sallontanano prima che gli altri raggiungano loro.
I primi sono qui di nuovo e il terzo sta per raggiungerli, ma pare che non gli riesca. Il secondo giro
durato cinquanta secondi.
Ventura savanza solo, staccato da tutti. Certamente molto bene allenato e ha una gran forza, si vede.
Ha ragione. Ventura vince la corsa e batte il record dei trenta chilometri. Gli spettatori gridano: Evviva
Ventura!
Ora che le gare ciclistiche sono finite, andiamo allo stadio per vedere la partita di calcio.
Lo stadio lontano da qui?
Non lontano. laggi a destra.
Com la capacit di questo stadio?
Questo stadio accoglie ventimila spettatori.
Che gare si fanno adesso?
Le gare di atletica leggera e pesante, di scherma, di calcio e altre. L allo stadio c anche la piscina per il
nuoto. Domani ci saranno le gare di nuoto e anche quelle di pesisti, di lottatori e di pugili.
Partecipano i maratonisti a queste gare?
Stavolta no! Gli specialisti delle lunghe distanze stanno allenandosi per le corse che si faranno nel mese
di ottobre.
Benissimo. Le Sue spiegazioni sono molto interessanti. Tante grazie!
stato per un piacere.
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La situazione cambiata, liniziativa passata nelle mani dei giocatori della Parma. Lala sinistra
passa la palla al centravanti che scarta il terzino sinistro Aldoni, ottima finta, passaggio sulla destra, tiro,
la palla spinta da Tiziano fu vista deviare e infilarsi nella porta della Roma passando tra le gambe del
portiere Federico Calponi. Goal! Rete!
Paolo esclama:
Ha visto che tiro! Chi stato il marcatore?
Mario gli dice:
Infatti il tiro era bellissimo! Lala destra della nostra squadra ha segnato il gol.
Il commentatore esclama:
Un subisso di applausi! Solamente al 42 i giocatori della Roma pareggiano il conto. Il centromediano
Carlo Pazzollini ha fatto secco portiere della squadra bianco-verde da Parma. Nonostante i numerosissimi
attacchi di entrambe le squadre il primo tempo finisce sullo 1:1 / finito con il punteggio di uno a uno.
Penso che questo incontro non finisca bene, perch larbitro non oculato e troppo partigiano.
A me pare anzi che sia abbastanza obiettivo; non mi sembra che abbia fatto molti errori.
Forse Lei non ha visto che mezzala sinistra della Roma ha atterrato il nostro centravanti in area di
rigore? Non doveva concedere la massima punizione larbitro? Perch larbitro non ha comandato la
punizione? E anche lui ha fischiato fuori gioco, mentre il nostro capitano non era fuori gioco. Lo dico che
la nostra squadra rischia di retrocedere nella categoria inferiore per colpa dellarbitraggio. Io ci muoio di
crepacuore con questi arbitri idiotici!
Paolo dice al compagno:
Il secondo tempo della ripresa incomincia.
Mario gli risponde con entusiasmo:
Bisogna venire a vedere con che punteggio ed in favore di chi finir questo gioco. Me lo auguro che la
nostra squadra si sia classificata prima.
LANDATA IN TASS
Nella strada conversano il passeggero con il vigile urbano. Un uomo gli domanda:
Scusi, signor vigile, ci dica, per piacere, dove si trova via Dante Alighieri?
Via Alighieri un po lontana da qui.
Posso raggiungerla a piedi o debbo prendere qualche mezzo di trasporto?
Qui vicino sono la stazione di metr, la fermata dellautobus e del tram. meglio prendere un taxi.
Il passeggero domanda al vigile:
Dov un posteggio?
A due passi da qui, allangolo.
Tante grazie.
Di niente!
Mi scusi, signor vigile, ma tass non c.
Il vigile risponde al passante:
C molto movimento e adesso non sar facile trovare tass.
Il passante rivolgendosi a un taxi esclama:
Tass! Tass! libero?
Il tassista gli risponde:
Sissignore. Liberissimo! Saccomodi, per favore. Dove desidera andare?
Il passeggero dice al tassista:
In via Alighieri, angolo via Bellini, numero sei, prendiamo la mia roba e poi andiamo alla stazione
centrale. E pi presto, La prego, sono in ritardo.
Come Lei vuole.
Con una fuoriserie come la Sua potrebbe fare i duecento allora. Spero per che con un autista come Lei
tutto finir per il meglio.
Il tassista dice al passeggero:
Lei scherza, signore! La mia macchina nuova di zecca. Mi stata affidata dalla nostra ditta per il
collaudo. Ma inutile parlare di velocit in questa citt. Qui difficile raggiungere velocit superiori ai
quaranta chilometri allora, soprattutto nelle ore di punta. Chi va piano va sano e va lontano. Eccola via
Alighieri.
Si fermi, per favore. Mi aspetti un momentino, torno subito.
Sono alla Sua completa disposizione.
Il passeggero dice al guidatore:
Signor autista, mi scusi, ma questa non via Alighieri, vicolo Bernini.
Non ci capisco un accidente! C dallaltra parte del quartiere. Troviamola presto.
Fra poco il passeggero esclama:
Ecco tutto! Le mie valige sono qui.
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NELLO SCOMPARTIMENTO
Nello scompartimento conversano la passeggera Teresa, il primo passeggero Nicola, il secondo passeggero
Alfio e il terzo passeggero Carlo con il controllore. La signora Teresa domanda:
Sono occupati questi posti vicino al finestrino?
Il signor Nicola le risponde:
No, sono liberi, e anche quello vicino al corridoio.
La signora Teresa chiede al primo passeggero:
Questa valigia Sua? S? Potrei spingerla pi in l per far posto alla mia valigetta?
Faccia pure.
La donna di nuovo domanda al signore:
Da questa parte batte il sole nel pomeriggio?
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