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DIETA VEGANA CRUDISTA


TENDENZIALE (VITTO
VALDIANO)
da Valdo Vaccaro | 6 Mar 2019 | Dieta vegan-crudista
Tempo di lettura: 9 minuti

Non sono mai stato tenero con i dietologi, e in particolare con i


dietologi commerciali, quelli che abbozzano una loro dieta, ne fanno
un libro, allestiscono un marchio e una vera e propria azienda.
Proseguono poi lanciando una serie di prodotti e di integratori,
guadagnandoci sopra una marea di soldi e causando danni su danni
alla gente.

La lista nera delle diete rovinose e fallimentari è lunghissima e


comprende Stillman, Scarsdale, Atkins, Zona (Barry Sears), Gruppi
Sanguigni (Peter D’Adamo), Dukan, Montignac (Picchi glicemici),
Mediterranea, Tisanoreica, Paleo, Lemme, Life120 e tante altre
ancora.

La maggior parte di tali diete rientra nel gruppo delle cosiddette


low-carb diets, dove si demonizzano tutti gli zuccheri buoni e cattivi
e si esaltano le proteine animali, ottenendo nel primo anno
ragguardevoli cali di peso ma sempre però accompagnati da pesanti
accumuli di tossine, da forte sete e da una ripresa finale di tutto il
peso perso inizialmente.

Eccomi qui dunque a proporre ufficialmente la Dieta Valdiana, o


meglio ancora il Vitto Valdiano, vicino più di quanto non sembri al
Vitto Pitagorico, risultato e sintesi non solo di mille formidabili
esperienze e buoni esempi tratti dai maestri di ieri e di oggi, ma
anche di una esperienza diretta e personale ininterrotta di 70 anni.

Uno dice vitto e tutti pensano al cibo. Ma non è così. Vitto viene dal
latino victus, derivazione del verbo vivere. Nel vitto si includono le
scelte alimentari ed anche tutto il resto. Vedrò pertanto di mettere
assieme una serie di suggerimenti e di regole caratterizzanti e
riconoscibili, semplici e facili da capire e da applicare.

PIANO ALIMENTARE DEL VITTO


VALDIANO
La dieta Valdiana si può descrivere in linea di massima come
Dieta  Vegan Crudista Tendenziale, Sostenibile e Personalizzata.
Dieta pertanto che include una vasta gamma di possibili varianti.
Rimane esclusa rigorosamente la carne per ovvi motivi etici, estetici
e salutistici. C’è spazio per i vegetariani che assumono uova e
latticini, per i vegani e per i vegan crudisti al 50-70-90%.

Importante comunque sottolineare la parola Tendenziale, la parola


Sostenibile e la parola Personalizzabile.

Ogni persona è infatti diversa da tutte le altre, ed è persino diversa


da se stessa col passare del tempo. Ognuno deve saper conformare e
personalizzare la propria dieta sulla base dei suoi variabili gusti ed
esigenze, ascoltando attentamente il suo corpo, le sue sensazioni, i
suoi sensori di fame e di sete.

Potrei infatti elaborare la dieta più bella e razionale del mondo sulla
carta, ma se essa non fosse applicabile e sostenibile in concreto,
nella quotidianità e nel lungo periodo, non servirebbe a niente.

3 PASSI PER LA SCELTA DEL CIBO


PRIMO PASSO
Il primo passo da compiere è quello di fare un approfondito esame
del nostro organismo, e giungere alla conclusione scientifica e non
fideistica che il nostro corpo, in linea generale ed anche in ogni
piccolo dettaglio, è un corpo vegetariano-fruttariano, richiedente,
come solo e unico carburante per funzionare in modo perfetto, il
cibo proveniente dalle piante vive e dalla frutta maturata alla luce e
al calore del sole.

SECONDO PASSO
Il secondo passo da compiere è quello di comprendere che la
possibilità concreta di alimentarsi anche in modi diversi, scorretti,
sregolati, con cibi stimolanti e inquinanti di origine animale, con
cibi concentrati, con cibi cotti, con junk-food o cibi monnezza, con
integratori mineral-vitaminici dopanti, con cibi acidificanti-
ossidanti-putrefacenti-fermentanti, con bevande alcoliche, nervine,
dolcificate, gassate, grazie (o per colpa) di un sistema immunitario
protettivo interno che riesce di volta in volta a tamponare gli errori e
a porvi dei rimedi, non significa affatto che l’uomo sia onnivoro e
possa mangiare impunemente di tutto.

Gli interventi del sistema immunitario sono al contrario molto


costosi in termini di energia dissipata e di vitalità decurtata. Essi
implicano moltiplicazioni di leucociti nel sangue (vedi leucocitosi
studiata in dettaglio da Kouchakoff nei suoi famosi esperimenti anni
’30), accelerazioni forzate del battito cardiaco, aumenti della
temperatura corporea, dannosi prelevamenti enzimatici interni,
prelevamenti minerali di calcio dalle ossa, prelevamenti forzati di
sostanze antiossidanti dal sistema interno (per tamponare gli stress
ossidativi causati dai cibi più ossidanti del pianeta che sono latticini-
carni-pesce-uova), prelevamenti di micronutrienti vitaminico-
minerali interni a compensazione di quelli che mancano nei cibi
rovinati e rovinosi che immettiamo nell’organismo, prelevamenti di
flussi biologici interni (ormoni, sostanze specifiche di immuno-
soppressione per far fonte alle continue emergenze interne causate
dai nostri errori dietologici), prelevamenti di sostanze ripulitrici
interne, prelevamenti di altre vitamine e minerali ancora per aiutare
il metabolismo cellulare a ripulirsi delle congestioni causate dai
residui, dalle cellule morte e non riciclate.

TERZO PASSO
Terzo passo: risolvere una volta per sempre il dilemma sciocco delle
proteine. Riconoscere senza alcun dubbio e senza alcuna incertezza
che la nostra dieta ideale è basso-proteica.

Il nostro apparato gastrointestinale, complesso, oblungo,


scarsamente acido e quindi inadatto alla disgregazione delle
proteine in aminoacidi, totalmente mancante di enzimi urikase per
l’abbattimento degli acidi urici delle carni, fa capire come il nostro
apparato sia un motore funzionante a glucosio vivo.

Un motore funzionante a sostanze saline e zuccherine naturali e


bilanciate, accompagnate dai propri enzimi, dalle proprie vitamine,
dai propri minerali organici, dalla propria acqua biologica, nonché
dalla giusta a appropriata quota proteica del 5-6 percento tipica di
ogni frutto terrestre, e persino della comunissima anguria, che la
gente pensa essere fatta solo di acqua.

Tale quota basso-proteica è poi il simbolo e l’impronta della razza


umana, che trova conferma puntuale nel super-fluido latte umano,
il cui contenuto calorico in proteine si aggira sul 4 percento, atto a
far raddoppiare il peso del neonato in 180 giorni, e a indicare pure
quale deve essere la giusta e stabile alimentazione per il bambino, il
ragazzo, l’adulto e l’anziano, che sarà dunque una alimentazione
rigorosamente basso-proteica, con contenuto nitrogenico non
superiore al 4-6 percento. Una quota proteica tipica dell’animale
vegetariano chiamato uomo, che trova perfetta assonanza col latte
delle scimmie antropomorfe, pure esse appartenenti alla nostra
categoria dei primati.

Estremamente diversi e quindi improponibili tutti gli altri tipi di


latte. Quello di mucca, che ha un 15 percento di proteine e molta
caseina, al preciso scopo di far raddoppiare il peso del suo vitellino
in 47 giorni. Quello di cavalla, che ha un 11 percento di proteine e
tempo raddoppio neonato in 60 giorni. Quello di capra, che ha un 17
percento di proteine, e tempo raddoppio 19 giorni. Quello di cagna,
con 30 percento proteine e 8 giorni di raddoppio. Quello di gatta, con
40 percento di proteine e 7 giorni di raddoppio. Quello di topo-
femmina, con 49 percento di proteine e 4 soli giorni di raddoppio.

CONCLUSIONI
Ricapitolando, il cibo deve quindi rispettare alcune precise
caratteristiche. Deve essere adatto all’apparato umano, deve essere
innocente, semplice, digeribile, sobrio, fresco e vitale. Meglio se
crudo, mantenendo quindi il massimo livello di vitalità, vibrazione e
radianza. Si è però scoperto che i vegetali amidacei e coriacei (specie
patate, cereali, legumi, asparagi, melanzane, pomodori, peperoni,
funghi) sopportano bene un processo di cottura limitata e
intelligente, per cui non occorrere spingere il crudo ai massimi
termini.

Nulla abbiamo contro i vegani assoluti e contro i crudisti assoluti. Ci


rendiamo peraltro conto che queste scelte estremizzanti, alla prova
dei fatti, non si prestano ad essere facilmente adattate in modo
prolungato nelle condizioni di vita, di studio e di lavoro dei tempi
odierni.

Mi è successo di fare con ottimi risultati dei periodi di 2-3 settimane


di totale vegan-crudismo quando stavo a Singapore e Malesia, con
clima caldo e vasta disponibilità di verdure e di frutta tropicale
super-nutriente come ad esempio il durian.

In questi ultimi anni si è scoperta l’esistenza di molte sostanze


preziose che vanno dai flavonoidi, ai cibi Orac ad alta capacità di
assorbimento radicali liberi, al glutatione, al triptofano, per cui
occorre mantenere vaste e variegate le nostre scelte, includendo erbe
selvatiche, alghe, asparagi, ortiche, germogli, topinambur,
castagne, castagne d’acqua, crescione, funghi, tartufi, semini vari e
alimenti fermentati e probiotici. Opportuno impegnarsi, studiare,
provare, sperimentare.

SCHEMA NUTRIZIONALE VEGANO


CRUDISTA TENDENZIALE
MATTINA
7 am PRIMA COLAZIONE:
Spremuta fresca d’arancia o di pompelmo, oppure fetta di melone o
di anguria, o comunque qualche frutto di tipo acquoso.

9 am SECONDA COLAZIONE:
Estratto fresco a piacere. Clicca qui per le istruzioni base per
l’estrazione dei succhi freschi  e qui per una guida all’acquisto degli
estrattori in commercio.

11 am TERZA COLAZIONE:
Banana e datteri, o melagrana, o kaki (stagione invernale)
Uva, fragole, pesche, fichi, nettarine, albicocche, frutti di bosco
(stagione estiva)

PRANZO
1. Primo piatto: insalata verde abbondante, tipo radicchio-lattuga-
valeriana-portulaca ecc con avocado se possibile, e condito con olio
extravergine più aceto balsamico o limone o aceto di mele o succo
fresco di ananas.
2. Secondo piatto:

1. Patate, zucca, legumi (cotti in modo conservativo)


2. Bruschette integrali con pomodoro crudo a cubetti condito con
olio, timo, aglio e un pizzico di sale e peperoncino
3. Cereali (saraceno, mais, miglio, quinoa, riso nero, riso
integrale)
4. Pasta integrale al dente con pomodoro crudo o sughi vegetali
5. Pizza sottile vegana alla rucola, pomodoro, avocado,
tarassaco, ortiche, punte di luppolo, selene, erbe selvatiche

3. Terzo piatto: una manciata di mandorle, pinoli, nocciole, noci,


anacardi, arachidi.

POMERIGGIO
17 PRIMA MERENDA:
Mela, pera, papaya, ananas.

18 SECONDA MERENDA:
Frutti di bosco (more di rovo o di gelso, lamponi, mirtilli), o
grappolo d’uva.

CENA
Come pranzo, variando i singoli ingredienti.

Nella pagina Frutta, verdura, bacche e erbe selvatiche di stagione,


troverai un elenco con gli alimenti disponibili divisi per stagione.

NOTE IMPORTANTI
Lo schema citato è generale e di principio,  va quindi adattato e
personalizzato in base alle esigenze, ai gusti, alla struttura
corporea, ai tempi di lavoro e di studio di ognuno. Il concetto di
tripla colazione per chi si alza presto e di doppia merenda può
essere semplificato e ridotto a unica colazione e unica merenda. Il
concetto di frutti di bosco si applica ovviamente nella stagione
estiva. C’è gente che salta il pranzo e al suo posto ci mette la
spremuta, il succo o il frullato. Ogni cosa personalizzata e adattata
alle proprie esigenze, al posto in cui si vive, va benissimo. Chi vive
ai tropici trova molte più risorse alimentari fresche 12 mesi l’anno,
rispetto a chi sta in Italia. Chi fa molto sport e movimento
consuma il doppio e il triplo di chi non vuole o non può optare per
una vita più dinamica.
Con un miglioramento dello stile di vita e una dieta vegan-crudista
tendenziale, il corpo sarà rimesso in condizione di ripulirsi dalle
tossine accumulate negli anni precedenti, con la possibile
comparsa di crisi eliminative, di cui bisogna essere consapevoli
per essere pronti ad affrontarle al meglio.
Per aumentare peso inserire al posto della seconda colazione una
crema di avena con semini pestellati o tritati di girasole, lino,
sesamo, zucca, germe di grano, oppure pop-corn con banane-
datteri-fichi di stagione. Meglio ancora una colazione al risveglio
che parte con la solita spremuta di arance o pompelmi, o con
dell’uva regina, seguita poco dopo da cespo di radicchio tenero o
da lattuga di Bruxelles, olio extravergine e accompagnata da buon
pane integrale spalmato di paté di olive e con metà avocado,
volendo anche con pomodoro e cipolla.
Per perdere peso invece evitare gli alimenti più calorici ma
puntare più sugli estratti di verdure, in combinazione con costante
attività fisica (adeguata alle proprie capacità) ed eventuale
digiuno.
Niente bevande durante i pasti, ma solo poca acqua naturale
leggera prima dei pasti o 2 ore dopo i pasti.
La frutta va comunque piazzata sempre lontano da pranzo e cena,
ad eccezione di mele-ananas-papaie che sono ammesse sempre in
quanto dotate di enzimi anti-fermentanti. Vietatissimo invece
mescolare meloni e angurie con altri cibi o con le macedonie (sono
frutti ottimi ma a rapida fermentazione). Studiare a fondo le giuste
combinazioni alimentari.
Il corpo non si nutre solo di cibo, ma anche di aria, per cui è
basilare saper respirare a fondo, svuotando in toto e lentamente i
polmoni, e riempiendoli poi alla massima capienza, inserendo
regolare trattenimento e a volte dell’apnea a vuoto, con ritmi yoga.
Esercizi rieducativi da farsi giornalmente per 15’ almeno all’aria
aperta.
Esposizione della pelle nuda all’aria, al sole, all’acqua è di basilare
importanza in quanto la pelle respira e traspira, assorbendo
cariche elettromagnetiche.
Il pensare e l’agire corretto, l’armonia con la natura e il rispetto
per i nostri fratelli minori animali, sono fattori di estrema
importanza. Occorre minimizzare i danni e le sofferenze alle
creature che ci circondano, evitando cibi crudeli e comportamenti
cannibalistici. Questo fa parte dell’alimentazione dello spirito e del
morale di ciascuno, e ha pertanto importanza fondamentale,
un’importanza addirittura superiore al cibo concreto, per
l’equilibrio e la salute.
Mai consumare cibo quando non c’è appetito, quando si è tesi,
nervosi, stanchi, eccitati.

← DALL’ALTRA PARTE DELLA BARRICATA SU CANCRO E CHEMIO


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Scritto da Valdo Vaccaro
Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente,
divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto
della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per
gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di
vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto
centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo
trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro
ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore
scientifico e docente della HSU – Health Science
University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER

Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero

ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le

informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo,

non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.


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RICHIESTA Caro Valdo….sono vegancrudista da ormai 10 anni. Ho cercato di essere


paziente, ho digiunato, sono stata virtuosa e innocente. Mangio molta verdura...

Commenti
GIACOMO STELLUTI SCALA IL 28 OTTOBRE 2018 ALLE

10:19

Io utilizzo uno schema simile, ma con 3 pasti di


cui il primo sempre frutteo. Con l’esordio dei
pricipali a base di insalata come imparato qui.
Prevalenza crudo e cottura conservativa. E
semicereali su cereali integrali. Abbinamenti
sheltoniani. Ammissioni veramente ridotte di
latticini e alimenti a base di uovo, ad esempio un
cucchiaino di cottage cheese nell’insalata o uno
di salsa tartara. Bandita ogni forma di junk food,
farine non integrali, zucchero e bibite. Grazie,
dott Vaccaro!
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