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Uno dice vitto e tutti pensano al cibo. Ma non è così. Vitto viene dal
latino victus, derivazione del verbo vivere. Nel vitto si includono le
scelte alimentari ed anche tutto il resto. Vedrò pertanto di mettere
assieme una serie di suggerimenti e di regole caratterizzanti e
riconoscibili, semplici e facili da capire e da applicare.
Potrei infatti elaborare la dieta più bella e razionale del mondo sulla
carta, ma se essa non fosse applicabile e sostenibile in concreto,
nella quotidianità e nel lungo periodo, non servirebbe a niente.
SECONDO PASSO
Il secondo passo da compiere è quello di comprendere che la
possibilità concreta di alimentarsi anche in modi diversi, scorretti,
sregolati, con cibi stimolanti e inquinanti di origine animale, con
cibi concentrati, con cibi cotti, con junk-food o cibi monnezza, con
integratori mineral-vitaminici dopanti, con cibi acidificanti-
ossidanti-putrefacenti-fermentanti, con bevande alcoliche, nervine,
dolcificate, gassate, grazie (o per colpa) di un sistema immunitario
protettivo interno che riesce di volta in volta a tamponare gli errori e
a porvi dei rimedi, non significa affatto che l’uomo sia onnivoro e
possa mangiare impunemente di tutto.
TERZO PASSO
Terzo passo: risolvere una volta per sempre il dilemma sciocco delle
proteine. Riconoscere senza alcun dubbio e senza alcuna incertezza
che la nostra dieta ideale è basso-proteica.
CONCLUSIONI
Ricapitolando, il cibo deve quindi rispettare alcune precise
caratteristiche. Deve essere adatto all’apparato umano, deve essere
innocente, semplice, digeribile, sobrio, fresco e vitale. Meglio se
crudo, mantenendo quindi il massimo livello di vitalità, vibrazione e
radianza. Si è però scoperto che i vegetali amidacei e coriacei (specie
patate, cereali, legumi, asparagi, melanzane, pomodori, peperoni,
funghi) sopportano bene un processo di cottura limitata e
intelligente, per cui non occorrere spingere il crudo ai massimi
termini.
9 am SECONDA COLAZIONE:
Estratto fresco a piacere. Clicca qui per le istruzioni base per
l’estrazione dei succhi freschi e qui per una guida all’acquisto degli
estrattori in commercio.
11 am TERZA COLAZIONE:
Banana e datteri, o melagrana, o kaki (stagione invernale)
Uva, fragole, pesche, fichi, nettarine, albicocche, frutti di bosco
(stagione estiva)
PRANZO
1. Primo piatto: insalata verde abbondante, tipo radicchio-lattuga-
valeriana-portulaca ecc con avocado se possibile, e condito con olio
extravergine più aceto balsamico o limone o aceto di mele o succo
fresco di ananas.
2. Secondo piatto:
POMERIGGIO
17 PRIMA MERENDA:
Mela, pera, papaya, ananas.
18 SECONDA MERENDA:
Frutti di bosco (more di rovo o di gelso, lamponi, mirtilli), o
grappolo d’uva.
CENA
Come pranzo, variando i singoli ingredienti.
NOTE IMPORTANTI
Lo schema citato è generale e di principio, va quindi adattato e
personalizzato in base alle esigenze, ai gusti, alla struttura
corporea, ai tempi di lavoro e di studio di ognuno. Il concetto di
tripla colazione per chi si alza presto e di doppia merenda può
essere semplificato e ridotto a unica colazione e unica merenda. Il
concetto di frutti di bosco si applica ovviamente nella stagione
estiva. C’è gente che salta il pranzo e al suo posto ci mette la
spremuta, il succo o il frullato. Ogni cosa personalizzata e adattata
alle proprie esigenze, al posto in cui si vive, va benissimo. Chi vive
ai tropici trova molte più risorse alimentari fresche 12 mesi l’anno,
rispetto a chi sta in Italia. Chi fa molto sport e movimento
consuma il doppio e il triplo di chi non vuole o non può optare per
una vita più dinamica.
Con un miglioramento dello stile di vita e una dieta vegan-crudista
tendenziale, il corpo sarà rimesso in condizione di ripulirsi dalle
tossine accumulate negli anni precedenti, con la possibile
comparsa di crisi eliminative, di cui bisogna essere consapevoli
per essere pronti ad affrontarle al meglio.
Per aumentare peso inserire al posto della seconda colazione una
crema di avena con semini pestellati o tritati di girasole, lino,
sesamo, zucca, germe di grano, oppure pop-corn con banane-
datteri-fichi di stagione. Meglio ancora una colazione al risveglio
che parte con la solita spremuta di arance o pompelmi, o con
dell’uva regina, seguita poco dopo da cespo di radicchio tenero o
da lattuga di Bruxelles, olio extravergine e accompagnata da buon
pane integrale spalmato di paté di olive e con metà avocado,
volendo anche con pomodoro e cipolla.
Per perdere peso invece evitare gli alimenti più calorici ma
puntare più sugli estratti di verdure, in combinazione con costante
attività fisica (adeguata alle proprie capacità) ed eventuale
digiuno.
Niente bevande durante i pasti, ma solo poca acqua naturale
leggera prima dei pasti o 2 ore dopo i pasti.
La frutta va comunque piazzata sempre lontano da pranzo e cena,
ad eccezione di mele-ananas-papaie che sono ammesse sempre in
quanto dotate di enzimi anti-fermentanti. Vietatissimo invece
mescolare meloni e angurie con altri cibi o con le macedonie (sono
frutti ottimi ma a rapida fermentazione). Studiare a fondo le giuste
combinazioni alimentari.
Il corpo non si nutre solo di cibo, ma anche di aria, per cui è
basilare saper respirare a fondo, svuotando in toto e lentamente i
polmoni, e riempiendoli poi alla massima capienza, inserendo
regolare trattenimento e a volte dell’apnea a vuoto, con ritmi yoga.
Esercizi rieducativi da farsi giornalmente per 15’ almeno all’aria
aperta.
Esposizione della pelle nuda all’aria, al sole, all’acqua è di basilare
importanza in quanto la pelle respira e traspira, assorbendo
cariche elettromagnetiche.
Il pensare e l’agire corretto, l’armonia con la natura e il rispetto
per i nostri fratelli minori animali, sono fattori di estrema
importanza. Occorre minimizzare i danni e le sofferenze alle
creature che ci circondano, evitando cibi crudeli e comportamenti
cannibalistici. Questo fa parte dell’alimentazione dello spirito e del
morale di ciascuno, e ha pertanto importanza fondamentale,
un’importanza addirittura superiore al cibo concreto, per
l’equilibrio e la salute.
Mai consumare cibo quando non c’è appetito, quando si è tesi,
nervosi, stanchi, eccitati.
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