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Alessandro Ruspantini
Dal Montreal Track Test agli Yo-Yo Test:
di Alessandro Ruspantini
Introduzione.
Per chi si occupa di preparazione fisica importante tenere sotto controllo landamento
della forma dellatleta, o degli atleti, seguiti con il piano di allenamento. Per far si che
ci accada indispensabile che vengano fatti eseguire test di valutazione delle diverse
particolare, negli sport in cui sono presenti frequenti cambi di direzione, per valutare la
capacit di resistenza sono stati creati, nel corso degli anni, dei test per valutare la
specificit di questa capacit e quindi che abbiano degli elementi in comune con i gesti
di gara. Sono nati cos i test a navetta. Levoluzione ha poi portato alla creazione dei test
Yo-Yo che, oltre ad avere frequenti cambi di direzione come in tutti i test a navetta,
sforzo degli sport intermittenti, accostando, cos, la valutazione della capacit di resistenza
Il proposito di creare dei test a navetta nato da una serie di esigenze. Innanzi tutto le
pesanti critiche mosse nei confronti delle metodiche di esecuzione di test precedenti,
come quello di Cooper (Davies, 1968, Rewell et al., 1964, Taylor et al., 1963, Whyndham,
1967, citati da Castagna, 1999). In particolare, Lger e Lambert (1982, in Castagna, 1999)
- la richiesta di impegno massimale fin dallinizio per lottenimento del miglior risultato;
Per avere la possibilit di valutazioni pi facili servono metodologie semplici e valide con
sport che presentano frequenti cambi di direzione ed in cui, quindi, la corsa in linea poco
specifica. Con lintento di rispondere a queste esigenze sono perci nati i test a navetta, il
cui padre fondatore pu sicuramente essere considerato il prof. Luc Lger dellUniversit
di Montreal in Canada.
Il Montreal Track Test la versione originale del Test di Lger, anche se il protocollo non
prevede lesecuzione a navetta. Creato nel 1980 dai professori Lger e Boucher
dellUniversit di Montreal, il test consiste nel correre su una pista partendo dalla velocit
di 8,5 km/h ed aumentando la velocit di 1 km/h ogni 50 m (grazie ad una guida acustica).
Il test termina quando il soggetto non riesce a sincronizzarsi con i segnali sonori per
almeno 100 metri. La velocit raggiunta corrisponde alla massima velocit aerobica (Lger
e Boucher, 1980, in Castagna, 1999). La correlazione con il VO2 max di questo test pari
Per ovviare agli inconvenienti del Montreal Track Test, Lger e Lambert presentarono nel
1982 un test a navetta progressivo che consentiva di stimare i valori di massima potenza
aerobica. Il test consiste nel correre a spola tra due delimitazioni poste a 20 metri luna
0,5 km/h (teoricamente equivalenti a 1 MET, cio a 3,5 ml min-1 kg-1, Dal Monte, Faina,
1999) ogni 2 minuti. Il soggetto viene guidato da un segnale sonoro, in coincidenza del
quale si deve trovare sul rispettivo delimitatore. Il test termina quando il soggetto non pi
In seguito vennero elaborate delle modifiche al protocollo originario per arrivare a quello
che attualmente viene utilizzato. Gi nella prima divulgazione (Lger et al., 1982, in
Castagna, 1999) si spost la velocit iniziale da 8 a 7,5 km/h con incrementi considerati
Infine si arriv alla versione definitiva con stage di 1 minuto ed incrementi di velocit di 0,5
km/h, con inizio da 8,5 km/h (Mercier et al., 1983, Lger et al., 1984, 1988, 1989, citati in
Castagna, 1999). Le equazioni (una per gli adulti e laltra per i giovani, senza distinzione
per i sessi) in grado di stimare il VO2 max sono (Lger et al., 1988, in Castagna, 1999):
VO2 max per i giovani = 31,025 + 3,238 Velocit dellultimo palier 3,248 Et del soggetto +
0,1536 Velocit dellultimo palier Et del soggetto
le relative norme per la valutazione del VO2 max (Mercier et al. 1983, in Castagna, 1999)
fossero valide anche per una popolazione di giocatori di sport di squadra (n = 50, 18
cestisti e 32 calciatori). L'equazione predittiva proposta da Mercier et al. (VO2 max = -24,4
+ 6,0 Massima velocit di corsa) mostr risultati fortemente correlati con i valori del VO2
max rilevati in laboratorio (r = 0,82). I valori della massima potenza aerobica rilevati
54,2 6,2 ml min-1 kg-1 e 55,2 5,0 ml min-1 kg-1 (p<0.05). Da questi dati, si evince
1999).
il periodo di 1 minuto troppo breve per determinare uno steady state (vedere figura 1,
Il test di Brue.
Questo non un test a navetta ma pu essere considerato una variante del Montreal
Track Test. Nel Test di Brue (Brue et al., 1985, in Dal Monte, Faina, 1999) il soggetto
testato, correndo su una pista o su un altro percorso misurato in piano, deve seguire un
ciclista che funge da lepre e che, partendo da 9 km/h (Bisciotti, 2002; Castagna, Gaon,
2001), o da 6,41 km/h (Dal Monte, Faina, 1999) aumenta la sua velocit di 0,5 km/h ogni
minuto (Bisciotti, 2002; Castagna, Gaon, 2001), oppure di 0,25 o 0,4 km/h ogni 30
secondi (Dal Monte, Faina, 1999). Quando il soggetto non riesce pi a seguire il ciclista,
ha raggiunto la sua VAM (Velocit Aerobica Massimale). Poich questo test mantiene la
sua affidabilit anche con atleti non abituati a mantenere il ritmo di corsa, pu andare bene
sia per atleti principianti che evoluti (Castagna, Gaon, 2001). In questo test bisogna tener
conto che c un costo energetico minore rispetto al Test di Lger, perch non sono
presenti i cambi di senso che determinano un costo energetico aggiuntivo. Questo costo
energetico dovuto alle fasi di accelerazione e decelerazione che, per velocit fino a 6
m/s (ossia 21 km/h), dato dalla seguente equazione valida per tutti: Costo totale della
Il Multistage Fitness Test (Brewer et al., 1988, in Balsom, 1994) consiste nelleseguire
corsa a navette di 20m ad una velocit progressivamente crescente fino a che il soggetto
incrementi di velocit pari a 0,5 km/h ogni minuto (ad ogni minuto corrisponde un livello).
navette completate nellultimo livello. Il risultato raggiunto permette di ricavare una stima
La novit rispetto al Test di Lger da ricercare nella modalit di ricerca del risultato
finale. Nel Multistage Fitness Test infatti, si prende in considerazione il numero di navette
discriminazione. Ma gli stessi autori che hanno apportato queste modifiche (Ramsbottom
et al., 1988 e Boreham et al., 1990, in Castagna, 1999) hanno constatato la totale assenza
di guadagno nella stima del VO2 max. Probabilmente i vantaggi del conteggio del numero
delle navette sta nella facilit di raccolta dei risultati e nella maggiore motivazione che si
riesce a dare ai soggetti grazie al feedback continuo (Boreham et al., 1990, in Castagna
1999).
Balsom, 1994)
Il protocollo di questo test stato realizzato per riprodurre lo schema di attivit del gioco
del calcio (Nicholas et al., 2000). Il protocollo si divide in due parti. La prima parte
- 3 x 20 m camminando
- 1 x 20 m sprint massimale
La seconda parte consiste nelleseguire una corsa continua a navetta alternando, ogni 20
metri, velocit pari al 55% e al 95% del VO2 max fino a che non si riesce a mantenere la
al. (1999, 2000), i quali hanno anche evidenziato che il test in grado di riprodurre
dellUniversit della Borgogna, nel 1994. Anchesso non un test a navetta, ma il primo
test intermittente ideato per la valutazione della resistenza nel calcio. Consiste nel far
percorrere vengono aumentati ogni volta di 6,25 metri. Si comincia, per gli atleti adulti, da
125 metri (10 km/h), mentre per i giovani atleti ed i sedentari da 100 metri (8 km/h), fino
alla distanza che non si riuscir pi a percorrere in 45 (Marella, Risaliti, 1999). La velocit
finale la velocit massimale aerobica. I limiti di questo test sono rappresentati dalla
sovrastima di 1 km/h rispetto ad un test simile ma continuo (Marella, Risaliti, 1999; Iogna,
2000), e dal fatto che non pu essere somministrato a molti atleti contemporaneamente.
Rosenborg Soccer Club. Questo test nato dallesigenza di valutare, con semplici
navetta con cambi di ritmo dettati dal superamento di due ostacoli. Il protocollo prevede
ostacolo (60 cm) posto a 20 metri sempre dalla linea di partenza, un cono a 10 metri ed un
secondo a 20 metri dallultimo ostacolo, per un totale di 40m. Il soggetto testato deve
partire ad un segnale del rilevatore e, nel pi breve tempo possibile, superare i due
ostacoli, girare intorno al cono pi lontano, tornare indietro, girare intorno al I cono, girare
una seconda volta dietro al cono pi lontano e dirigersi verso la linea di partenza; il tutto
da ripetersi 15 volte con partenza ogni 40 secondi. Il rilevatore deve segnare i tempi di
Figura 2 - Disegno esplicativo del Rosenborg Endurance Test (da Castagna, 1999)
Il test altamente correlato con i livelli di VO2 max ottenuti in laboratorio correndo sul
test sono di circa 7 pulsazioni al di sotto della massima frequenza cardiaca individuale, ed
i valori di lattato al termine del test sono pari a 6,12 mM/l (Castagna, 1999).
di seconda divisione norvegese stata di 24,2 secondi (range 21,0 26,15) (Castagna,
tre delimitatori (coni o linee tracciate a terra) per soggetto da testare, una scheda di
rilevazione ed una penna (o matita). I delimitatori vengono posti a 20 metri luno dallaltro;
essere poste parallelamente tra loro ad una distanza di 2 metri (Bangsbo, 1997). Nelle
cassette (o cd) pre-registrate, prima delle esecuzioni dei test ci sono dei segnali sonori di
contenuto entro il secondo, in pi o in meno). Lesecuzione del test, guidata dai beep pre-
registrati (ad ogni beep il soggetto si deve trovare sul rispettivo delimitatore), prevede
essere aggiustate in modo tale che, ad ogni beep che scandisce il cambio di senso, il
soggetto esegua unazione continua senza interruzione. Nel caso il soggetto si dovesse
trovare in anticipo, deve attendere il beep sul delimitatore. , inoltre, consigliato cambiare
piede di appoggio ad ogni cambio di senso per evitare sovraccarichi solo su una parte del
corpo.
Ognuna delle 3 versioni del test ha due livelli di esecuzione, uno per chi poco o per nulla
allenato (livello 1), laltro per chi in un buono stato di allenamento (livello 2). Pi
1. La differenza consiste nel partire, nel secondo livello, da una velocit di corsa maggiore
(Bangsbo, 1997).
facile constatare che le velocit indicate sul protocollo del test non sono quelle reali,
infatti i numeri degli step non indicano le velocit, bens soltanto il livello. Il prof. Toschi
7,5 + (n stage/2)
Quando si valutano pi soggetti contemporaneamente consigliabile che siano presenti
due operatori (ognuno posto allaltezza di un delimitatore). Nel caso si testino pi atleti che
non si conoscono, si consiglia di farsi affiancare da almeno una persona che li conosca
(ad es. lallenatore) al quale sar spiegato dettagliatamente il protocollo, cos che possa
Lo Yo-Yo Endurance Test una versione aggiornata del Test di Lger e del Multistage
prolungata. Il test fornisce buoni valori di VO2 max tramite delle conversioni (valide per
ogni fascia di et, Castagna, 1999) effettuate in rigorose ricerche scientifiche (Bangsbo,
1997).
Il test dura tra i 5 ed i 20 minuti. Il protocollo prevede che il soggetto testato corra avanti e
indietro tra due delimitatori posti a 20 metri luno dallaltro a velocit progressivamente
crescenti scandite da una lepre acustica (beep). Gli incrementi di velocit sono pari a 0,5
Fig. 3 Disegno esplicativo dello Yo-Yo Endurance Test (da Bangsbo, 1997).
Come gi affermato, esistono due livelli del test: il livello 1, indicato per atleti principianti o
giovani, inizia dalla velocit di 8 km/h, mentre il livello 2, consigliato per atleti evoluti e per
quelli che hanno raggiunto lo step 17 del livello 1, ha una velocit iniziale di 11,5 km/h.
Entrambe i livelli possono essere utilizzati per la stima del massimo consumo di ossigeno.
Bangsbo (1997) fornisce degli schemi per la rilevazione dei dati durante il test. Di seguito
Fig. 4 Schema rilevazione dati Yo-Yo Endurance Test Livello 1 (da Bangsbo, 1997).
Fig. 5 Schema rilevazione dati atleta Yo-Yo Endurance Test Livello 1 (da
Bangsbo, 1997).
Tenendo conto della enorme praticit che serve in campo durante lesecuzione del test e
considerando che il numero di stage indicato non corrisponde alla velocit reale, lo
Corridori di lite 18:2 (3621 m; 72,6 ml/kg/min) 17:120:8 (3320-4320 m; 68,7-82,1 ml/kg/min)
Calciatori di lite 15:5 (2822 m; 61,7 ml/kg/min) 13:918:2 (2460-3340 m; 57,1-72,6 ml/kg/min)
ripetutamente fasi di lavoro per un periodo di tempo prolungato. Il test consiste in fasi di
corsa interrotti da regolari e brevi periodi (5 secondi) di recupero ed ha una durata che va
dai 5 ai 20 minuti. Per effettuare il test bisogna disporre due delimitatori a distanza di 20
metri luno dallaltro, mentre un terzo delimitatore viene posto 2,5 metri dietro e
leggermente a fianco della linea di partenza. Al beep iniziale il soggetto comincia a correre
verso il delimitatore posto a 20 metri arrivandoci al momento esatto in cui viene emesso il
secondo beep. In questo momento il soggetto effettua un cambio di senso per ritornare al
punto di partenza, che raggiunger al terzo beep. Quando raggiunge il punto di partenza il
quarto beep, ossia quello che scandisce linizio della successiva frazione. La sequenza
viene ripetuta fino a che il soggetto non in grado di mantenere lattuale velocit (che
progressivamente crescente) per due volte. La prima volta che il soggetto non raggiunge
secondo ritardo il soggetto viene fermato. Lo scopo del test di completare quante pi
Fig. 11 Disegno esplicativo dello Yo-Yo Intermittent Endurance Test (da Bangsbo, 1997).
Anche in questo caso ci sono due livelli, il primo parte da una velocit di 8 km/h, mentre il
secondo da 11 km/h. Si passa al livello 2 una volta che si sia in grado di completare il
livello 1.
Di seguito vengono presentati gli esempi degli schemi di rilevazione forniti da Bangsbo
(1997):
modificato:
Test Livello 2:
Il test consiste nel correre a navetta tra due delimitatori distanti 20 metri, ed effettuando, al
girare dietro il terzo delimitatore posto a 5 metri dietro e leggermente a fianco della linea di
vengono dettati, nel corso di tutta la prova, da un segnale sonoro (beep) pre-registrato. La
durata va dai 2 ai 15 minuti. La velocit iniziale di 10 km/h per il livello 1 e di 13 km/h per
step 15 del livello 1. Quando il soggetto non riesce a raggiungere la linea di partenza in
concomitanza con il beep una prima volta, gli viene data una ammonizione, mentre la
seconda volta viene fermato. Come risultato della prova vengono presi in considerazione
gli step, il numero delle navette (compresa lultima) ed il numero di metri percorsi.
alla prova (mano a mano che aumenta la velocit di corsa) le capacit di recupero del
soggetto.
prevedono lalternarsi di fasi attive svolte ad alta intensit (allunghi o sprint) con fasi di
lavoro meno intense (jogging, cammino o statica). Infatti, una buona capacit di recupero
in gara di sicuro ausilio alla prestazione tecnica (Weineck, 1998). Lo Yo-Yo Intermittent
Recovery Test pu essere utilizzato anche per valutare la prestazione di gara degli arbitri
di calcio perch si visto che tanto maggiore il risultato del test in metri percorsi e tanto
maggiore risulta la distanza percorsa ad alta intensit nel corso di una direzione arbitrale
(Krustrup, Bangsbo, 2001). Per questi motivi uno degli stop test dellassociazione
arbitrale danese dalla stagione 1996/97 (Castagna, D'Ottavio, 2002). Inoltre, questo test
utilizzato anche dalla nazionale di calcio femminile degli Stati Uniti e dalla nazionale
In uno studio in cui furono messi a confronto 44 calciatori professionisti danesi (Reilly,
rispetto ai giocatori che ricoprivano gli altri ruoli. Questi risultati coincidono con gli altri
(Bangsbo, 1995). Anche per quanto riguarda il livello arbitrale i valori ricavati in arbitri di
1000 m (600-1320 m)
Calciatori di lite (Bangsbo, 1997)
21:6 (20:4-22:6)
Fig. 8 Schema rilevazione dati Yo-Yo Intermittent Recovery Test Livello 1 (da
Bangsbo, 1997).
Fig. 9 Schema rilevazione dati atleta Yo-Yo Intermittent Recovery Test Livello 1 (da Bangsbo,
1997).
Ed ecco lo schema di rilevazione dei dati dello Yo-Yo Intermittent Recovery Test
modificato:
Km/h
15 1
15 80
Km/h
17 1 2
16 120 160
Km/h
18 1 2 3
16,5 200 240 280
Km/h
19 1 2 3 4
Km/h
21 1 2 3 4 5 6 7 8
18 800 840 880 920 960 1000 1040 1080
Km/h
22 1 2 3 4 5 6 7 8
Km/h
23 1 2 3 4 5 6 7 8
19 1440 1480 1520 1560 1600 1640 1680 1720
Km/h
24 1 2 3 4 5 6 7 8
Km/h
25 1 2 3 4 5 6 7 8
20 2080 2120 2160 2200 2240 2280 2320 2360
Km/h
26 1 2 3 4 5 6 7 8
20,5 2400 2440 2480 2520 2560 2600 2640 2680
Km/h
Fig. 10 Schema di rilevazione Yo-Yo Intermittent Recovery Test Livello 2, modificato.
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