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Dal Montreal Track Test agli Yo-Yo Test

Un percorso verso la specificit dei test da campo

Alessandro Ruspantini
Dal Montreal Track Test agli Yo-Yo Test:

un percorso verso la specificit dei test da campo

di Alessandro Ruspantini

Introduzione.

Per chi si occupa di preparazione fisica importante tenere sotto controllo landamento

della forma dellatleta, o degli atleti, seguiti con il piano di allenamento. Per far si che

ci accada indispensabile che vengano fatti eseguire test di valutazione delle diverse

capacit, affinch si abbia un quadro (seppur indicativo) delle condizioni dellatleta.

altres importante, per varie motivazioni (tempo a disposizione, praticit dellintervento,

riproducibilit della prova, ecc.), utilizzare metodiche di facile e pratica esecuzione. In

particolare, negli sport in cui sono presenti frequenti cambi di direzione, per valutare la

capacit di resistenza sono stati creati, nel corso degli anni, dei test per valutare la

specificit di questa capacit e quindi che abbiano degli elementi in comune con i gesti

di gara. Sono nati cos i test a navetta. Levoluzione ha poi portato alla creazione dei test

Yo-Yo che, oltre ad avere frequenti cambi di direzione come in tutti i test a navetta,

presentano delle pause che tentano di riprodurre, in maniera standardizzata, il tipo di

sforzo degli sport intermittenti, accostando, cos, la valutazione della capacit di resistenza

al modo in cui tale capacit si presenta in questi sport. Si cercher, di seguito, di

analizzare i vari test a navetta al fine di chiarire le caratteristiche di ognuno e trarre i

vantaggi che possono offrire.

Test a navetta per la valutazione della resistenza.

Il proposito di creare dei test a navetta nato da una serie di esigenze. Innanzi tutto le

pesanti critiche mosse nei confronti delle metodiche di esecuzione di test precedenti,
come quello di Cooper (Davies, 1968, Rewell et al., 1964, Taylor et al., 1963, Whyndham,

1967, citati da Castagna, 1999). In particolare, Lger e Lambert (1982, in Castagna, 1999)

hanno criticato diversi aspetti del test di Cooper:

- la richiesta di impegno massimale fin dallinizio per lottenimento del miglior risultato;

- linfluenza della capacit anaerobica sul risultato del test;

- la difficile motivazione in un test ad impegno costante e massimale per 12 minuti;

- la difficolt di mantenere il ritmo di corsa giusto.

Per avere la possibilit di valutazioni pi facili servono metodologie semplici e valide con

poche esigenze di tempo e di spazio. Il test a navetta sembrato rappresentare una

soluzione al problema, possedendo anche modalit di esecuzione pi consone per quegli

sport che presentano frequenti cambi di direzione ed in cui, quindi, la corsa in linea poco

specifica. Con lintento di rispondere a queste esigenze sono perci nati i test a navetta, il

cui padre fondatore pu sicuramente essere considerato il prof. Luc Lger dellUniversit

di Montreal in Canada.

Il Montreal Track Test.

Il Montreal Track Test la versione originale del Test di Lger, anche se il protocollo non

prevede lesecuzione a navetta. Creato nel 1980 dai professori Lger e Boucher

dellUniversit di Montreal, il test consiste nel correre su una pista partendo dalla velocit

di 8,5 km/h ed aumentando la velocit di 1 km/h ogni 50 m (grazie ad una guida acustica).

Il test termina quando il soggetto non riesce a sincronizzarsi con i segnali sonori per

almeno 100 metri. La velocit raggiunta corrisponde alla massima velocit aerobica (Lger

e Boucher, 1980, in Castagna, 1999). La correlazione con il VO2 max di questo test pari

a r = 0,96 (Lger e Boucher, 1980, in Castagna, 1999).


Test di Lger o Maximal Multistage 20m Shuttle Run Test.

Per ovviare agli inconvenienti del Montreal Track Test, Lger e Lambert presentarono nel

1982 un test a navetta progressivo che consentiva di stimare i valori di massima potenza

aerobica. Il test consiste nel correre a spola tra due delimitazioni poste a 20 metri luna

dallaltra, a velocit che, partendo da 8 km/h, aumentano progressivamente nellordine di

0,5 km/h (teoricamente equivalenti a 1 MET, cio a 3,5 ml min-1 kg-1, Dal Monte, Faina,

1999) ogni 2 minuti. Il soggetto viene guidato da un segnale sonoro, in coincidenza del

quale si deve trovare sul rispettivo delimitatore. Il test termina quando il soggetto non pi

in grado di seguire il segnale sonoro.

In seguito vennero elaborate delle modifiche al protocollo originario per arrivare a quello

che attualmente viene utilizzato. Gi nella prima divulgazione (Lger et al., 1982, in

Castagna, 1999) si spost la velocit iniziale da 8 a 7,5 km/h con incrementi considerati

pari a 1 MET ogni 2 minuti. In seguito si pass a stage (o palier) di 1 minuto.

Infine si arriv alla versione definitiva con stage di 1 minuto ed incrementi di velocit di 0,5

km/h, con inizio da 8,5 km/h (Mercier et al., 1983, Lger et al., 1984, 1988, 1989, citati in

Castagna, 1999). Le equazioni (una per gli adulti e laltra per i giovani, senza distinzione

per i sessi) in grado di stimare il VO2 max sono (Lger et al., 1988, in Castagna, 1999):

VO2 max per i giovani = 31,025 + 3,238 Velocit dellultimo palier 3,248 Et del soggetto +
0,1536 Velocit dellultimo palier Et del soggetto

V O2 max per gli adulti = -23,4 + 5,8 Velocit dellultimo palier

Williford et al. dell'Universit di Auburn (Castagna, 1996) verificarono se il Test di Lger e

le relative norme per la valutazione del VO2 max (Mercier et al. 1983, in Castagna, 1999)

fossero valide anche per una popolazione di giocatori di sport di squadra (n = 50, 18

cestisti e 32 calciatori). L'equazione predittiva proposta da Mercier et al. (VO2 max = -24,4
+ 6,0 Massima velocit di corsa) mostr risultati fortemente correlati con i valori del VO2

max rilevati in laboratorio (r = 0,82). I valori della massima potenza aerobica rilevati

rispettivamente in laboratorio e mediante Test di Lger risultarono rispettivamente pari a

54,2 6,2 ml min-1 kg-1 e 55,2 5,0 ml min-1 kg-1 (p<0.05). Da questi dati, si evince

che il Test di Lger pu essere un test

valido per il rilievo della massima potenza

aerobica in soggetti praticanti sport di

squadra ed incondizioni da campo (Williford

et al., 1996, in Castagna, 1996). Inoltre, il

Test di Lger sembra essere un valido

metodo per predire lo stato di benessere

cardiovascolare di giovani calciatori

(Williford et al., 1999).

C unultima considerazione importante da

fare sul Test di Lger ed in generale su tutti

i test a navetta con step di breve durata

(generalmente 1 minuto): mentre nelle

valutazioni da laboratorio del VO2 max si

evidenzia un andamento parallelo della

frequenza cardiaca e del consumo di

ossigeno che tendono a raggiungere un

plateau avvicinandosi ai valori massimali,


Figura 1 - Andamento della frequenza cardiaca in
nei test a navetta tipo Test di Lger, la
relazione allo sforzo al nastro trasportatore (in alto), nel
frequenza cardiaca ha un andamento
Test di Lger (a met) e in una prova in pista di 5000m
diverso (curvilineo) che sta ad indicare che
(in basso) (da Ramsbottom et al., 1988, in Castagna,

1999).
il periodo di 1 minuto troppo breve per determinare uno steady state (vedere figura 1,

Ramsbottom et al., 1988, in Castagna, 1999).

Il test di Brue.

Questo non un test a navetta ma pu essere considerato una variante del Montreal

Track Test. Nel Test di Brue (Brue et al., 1985, in Dal Monte, Faina, 1999) il soggetto

testato, correndo su una pista o su un altro percorso misurato in piano, deve seguire un

ciclista che funge da lepre e che, partendo da 9 km/h (Bisciotti, 2002; Castagna, Gaon,

2001), o da 6,41 km/h (Dal Monte, Faina, 1999) aumenta la sua velocit di 0,5 km/h ogni

minuto (Bisciotti, 2002; Castagna, Gaon, 2001), oppure di 0,25 o 0,4 km/h ogni 30

secondi (Dal Monte, Faina, 1999). Quando il soggetto non riesce pi a seguire il ciclista,

ha raggiunto la sua VAM (Velocit Aerobica Massimale). Poich questo test mantiene la

sua affidabilit anche con atleti non abituati a mantenere il ritmo di corsa, pu andare bene

sia per atleti principianti che evoluti (Castagna, Gaon, 2001). In questo test bisogna tener

conto che c un costo energetico minore rispetto al Test di Lger, perch non sono

presenti i cambi di senso che determinano un costo energetico aggiuntivo. Questo costo

energetico dovuto alle fasi di accelerazione e decelerazione che, per velocit fino a 6

m/s (ossia 21 km/h), dato dalla seguente equazione valida per tutti: Costo totale della

corsa = Costo relativo alla percorrenza (0,9 kcal/kg/min) + Costo aggiuntivo di

decelerazione (1/2MV2 / 0,25) + Costo aggiuntivo di accelerazione (1/2MV2 / 1,2)

(Bisciotti et al., 2000, 2001).

Multistage Fitness Test.

Il Multistage Fitness Test (Brewer et al., 1988, in Balsom, 1994) consiste nelleseguire

corsa a navette di 20m ad una velocit progressivamente crescente fino a che il soggetto

non pi in grado di mantenere la velocit richiesta. Lo scopo del test di eseguire


quante pi navette possibile. Si comincia dalla velocit di 9 km/h (Balsom, 1994) con

incrementi di velocit pari a 0,5 km/h ogni minuto (ad ogni minuto corrisponde un livello).

Al termine della prova si prende in considerazione il livello raggiunto pi il numero di

navette completate nellultimo livello. Il risultato raggiunto permette di ricavare una stima

del VO2 max grazie a delle tabelle di conversione.

La novit rispetto al Test di Lger da ricercare nella modalit di ricerca del risultato

finale. Nel Multistage Fitness Test infatti, si prende in considerazione il numero di navette

compiute e non soltanto lo step di fermata, cercando cos di aumentare la capacit di

discriminazione. Ma gli stessi autori che hanno apportato queste modifiche (Ramsbottom

et al., 1988 e Boreham et al., 1990, in Castagna, 1999) hanno constatato la totale assenza

di guadagno nella stima del VO2 max. Probabilmente i vantaggi del conteggio del numero

delle navette sta nella facilit di raccolta dei risultati e nella maggiore motivazione che si

riesce a dare ai soggetti grazie al feedback continuo (Boreham et al., 1990, in Castagna

1999).

Alcuni dati di comparazione:

Tipologia di atleti Valori di riferimento

138 giocatori inglesi professionisti (Davis et al., 1992, in


13.12
Balsom, 1994)

16 giocatori inglesi di livello internazionale (Brewer, in


13.13
Balsom, 1994)

18 giocatori svedesi under 16 top-class (Balsom, 1994) 12.8

23 giocatori svedesi nazionale under 16 (Balsom, 1994) 12.10

20 giocatori svedesi under 18 top-class (Balsom, 1994) 13.5

17 calciatori svedesi Prima Divisione (Balsom, 1994) 14.4


20 calciatrici della nazionale australiana (Tumilty, Darby, 10.4

1991, in Balsom, 1994)

18 calciatrici della nazionale inglese (Davis, Brewer, 1991, in 11.7

Balsom, 1994)

19 calciatrici svedesi top-class (Balsom, 1994) 11.5

24 calciatrici della nazionale svedese (Balsom, 1994) 12.0

Tab. 1 Valori di riferimento del Multistage Fitness Test.

Il Loughborough Intermittent Shuttle Test.

Il protocollo di questo test stato realizzato per riprodurre lo schema di attivit del gioco

del calcio (Nicholas et al., 2000). Il protocollo si divide in due parti. La prima parte

comprende un periodo prefissato di corsa a navetta sui 20 metri ad intensit variabile

seguendo il seguente schema:

- 3 x 20 m camminando

- 1 x 20 m sprint massimale

- circa 4 secondi di recupero

- 3 x 20 m ad una velocit corrispondente al 55% del VO2 max

- 3 x 20 m ad una velocit corrispondente al 95% del VO2 max

- il tutto da ripetere completando 5 blocchi di 15 minuti separati da 3 minuti di pausa.

La seconda parte consiste nelleseguire una corsa continua a navetta alternando, ogni 20

metri, velocit pari al 55% e al 95% del VO2 max fino a che non si riesce a mantenere la

velocit richiesta per due navette consecutive (Nicholas et al., 2000).

Laffidabilit del Loughborough Intermittent Shuttle Test stata dimostrata da Nicholas et

al. (1999, 2000), i quali hanno anche evidenziato che il test in grado di riprodurre

verosimilmente le richieste fisiologiche e metaboliche, oltrech il modello di attivit, del

gioco del calcio.


Il test Gaon o 45/15 .

un test incrementale intermittente ad esaurimento, presentato dal prof. Gaon

dellUniversit della Borgogna, nel 1994. Anchesso non un test a navetta, ma il primo

test intermittente ideato per la valutazione della resistenza nel calcio. Consiste nel far

percorrere allatleta delle distanze prefissate in 45, con 15 di recupero. I tratti da

percorrere vengono aumentati ogni volta di 6,25 metri. Si comincia, per gli atleti adulti, da

125 metri (10 km/h), mentre per i giovani atleti ed i sedentari da 100 metri (8 km/h), fino

alla distanza che non si riuscir pi a percorrere in 45 (Marella, Risaliti, 1999). La velocit

finale la velocit massimale aerobica. I limiti di questo test sono rappresentati dalla

sovrastima di 1 km/h rispetto ad un test simile ma continuo (Marella, Risaliti, 1999; Iogna,

2000), e dal fatto che non pu essere somministrato a molti atleti contemporaneamente.

Il Rosenborg Endurance Test.

Il Rosenborg Endurance Test il frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Scienze

dello Sport dellUniversit Norvegese di Scienza e Tecnologia di Trondheim ed il

Rosenborg Soccer Club. Questo test nato dallesigenza di valutare, con semplici

strumenti, la resistenza specifica dei calciatori (Castagna, 1999). un test intermittente a

navetta con cambi di ritmo dettati dal superamento di due ostacoli. Il protocollo prevede

una linea di partenza, un ostacolo di 60 cm posto a 14 metri da essa ed un secondo

ostacolo (60 cm) posto a 20 metri sempre dalla linea di partenza, un cono a 10 metri ed un

secondo a 20 metri dallultimo ostacolo, per un totale di 40m. Il soggetto testato deve

partire ad un segnale del rilevatore e, nel pi breve tempo possibile, superare i due

ostacoli, girare intorno al cono pi lontano, tornare indietro, girare intorno al I cono, girare

una seconda volta dietro al cono pi lontano e dirigersi verso la linea di partenza; il tutto
da ripetersi 15 volte con partenza ogni 40 secondi. Il rilevatore deve segnare i tempi di

percorrenza di ogni prova.

Figura 2 - Disegno esplicativo del Rosenborg Endurance Test (da Castagna, 1999)

Il test altamente correlato con i livelli di VO2 max ottenuti in laboratorio correndo sul

treadmill: r = -0,83, p<0.001 (Castagna, 1999). Le frequenze medie registrate durante il

test sono di circa 7 pulsazioni al di sotto della massima frequenza cardiaca individuale, ed

i valori di lattato al termine del test sono pari a 6,12 mM/l (Castagna, 1999).

I risultati di calciatori di lite norvegesi (2 squadre, esclusi i portieri) corrispondono ad una

media di 22 secondi a percorso, mentre la media di giocatori di 4 squadre (portieri esclusi)

di seconda divisione norvegese stata di 24,2 secondi (range 21,0 26,15) (Castagna,

1999; Wislff et al., 2001).

Gli Yo-Yo Test.

I test Yo-Yo si svolgono eseguendo attivit di corsa a navetta su base di 20 metri. Le

versioni del test sono 3:

1. Yo-Yo Endurance Test;

2. Yo-Yo Intermittent Endurance Test;

3. Yo-Yo Intermittent Recovery Test.

Per eseguire i test occorrono le cassette o i cd pre-registrati, un riproduttore audio, due o

tre delimitatori (coni o linee tracciate a terra) per soggetto da testare, una scheda di
rilevazione ed una penna (o matita). I delimitatori vengono posti a 20 metri luno dallaltro;

se si testano pi soggetti contemporaneamente le corsie (una per soggetto) dovrebbero

essere poste parallelamente tra loro ad una distanza di 2 metri (Bangsbo, 1997). Nelle

cassette (o cd) pre-registrate, prima delle esecuzioni dei test ci sono dei segnali sonori di

un minuto che permettono di controllare la velocit di riproduzione (lerrore deve essere

contenuto entro il secondo, in pi o in meno). Lesecuzione del test, guidata dai beep pre-

registrati (ad ogni beep il soggetto si deve trovare sul rispettivo delimitatore), prevede

corse sui 20 metri a velocit progressivamente crescenti. Le velocit di corsa dovranno

essere aggiustate in modo tale che, ad ogni beep che scandisce il cambio di senso, il

soggetto esegua unazione continua senza interruzione. Nel caso il soggetto si dovesse

trovare in anticipo, deve attendere il beep sul delimitatore. , inoltre, consigliato cambiare

piede di appoggio ad ogni cambio di senso per evitare sovraccarichi solo su una parte del

corpo.

Ognuna delle 3 versioni del test ha due livelli di esecuzione, uno per chi poco o per nulla

allenato (livello 1), laltro per chi in un buono stato di allenamento (livello 2). Pi

precisamente, il livello 2 dovrebbe essere eseguito da chi riuscito a completare il livello

1. La differenza consiste nel partire, nel secondo livello, da una velocit di corsa maggiore

(Bangsbo, 1997).

facile constatare che le velocit indicate sul protocollo del test non sono quelle reali,

infatti i numeri degli step non indicano le velocit, bens soltanto il livello. Il prof. Toschi

(2002) ha individuato la formula che consente di trasformare il numero dello stage in

velocit reale in km/h:

7,5 + (n stage/2)
Quando si valutano pi soggetti contemporaneamente consigliabile che siano presenti

due operatori (ognuno posto allaltezza di un delimitatore). Nel caso si testino pi atleti che

non si conoscono, si consiglia di farsi affiancare da almeno una persona che li conosca

(ad es. lallenatore) al quale sar spiegato dettagliatamente il protocollo, cos che possa

contribuire alla perfetta riuscita del test.

Lo Yo-Yo Endurance Test.

Lo Yo-Yo Endurance Test una versione aggiornata del Test di Lger e del Multistage

Fitness Test e consente di valutare la capacit di lavorare in maniera continuativa e

prolungata. Il test fornisce buoni valori di VO2 max tramite delle conversioni (valide per

ogni fascia di et, Castagna, 1999) effettuate in rigorose ricerche scientifiche (Bangsbo,

1997).

Il test dura tra i 5 ed i 20 minuti. Il protocollo prevede che il soggetto testato corra avanti e

indietro tra due delimitatori posti a 20 metri luno dallaltro a velocit progressivamente

crescenti scandite da una lepre acustica (beep). Gli incrementi di velocit sono pari a 0,5

km/h. Lobiettivo di realizzare il maggior numero di navette. Il test ha fine quando il

soggetto non pi in grado di mantenere il ritmo imposto. Al termine viene registrato lo

step di fermata, le navette in esso coperte ed il numero di metri percorsi.

Fig. 3 Disegno esplicativo dello Yo-Yo Endurance Test (da Bangsbo, 1997).
Come gi affermato, esistono due livelli del test: il livello 1, indicato per atleti principianti o

giovani, inizia dalla velocit di 8 km/h, mentre il livello 2, consigliato per atleti evoluti e per

quelli che hanno raggiunto lo step 17 del livello 1, ha una velocit iniziale di 11,5 km/h.

Entrambe i livelli possono essere utilizzati per la stima del massimo consumo di ossigeno.

Bangsbo (1997) fornisce degli schemi per la rilevazione dei dati durante il test. Di seguito

vengono forniti degli esempi:

Fig. 4 Schema rilevazione dati Yo-Yo Endurance Test Livello 1 (da Bangsbo, 1997).

Fig. 5 Schema rilevazione dati atleta Yo-Yo Endurance Test Livello 1 (da

Bangsbo, 1997).
Tenendo conto della enorme praticit che serve in campo durante lesecuzione del test e

considerando che il numero di stage indicato non corrisponde alla velocit reale, lo

schema di rilevazione originario stato modificato come segue:


Schema per rilevazione del test YO-YO Endurance Test
Livello 2
Squadra Data Ora
8 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
11,5 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200
Km/h
9 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
12 220 240 260 280 300 320 340 360 380 400 420
Km/h
10 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
12,5 440 460 480 500 520 540 560 580 600 620 640
Km/h
11 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
13 660 680 700 720 740 760 780 800 820 840 860
Km/h
12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
13,5 880 900 920 940 960 980 1000 1020 1040 1060 1080 1100
Km/h
13 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
14 1120 1140 1160 1180 1200 1220 1240 1260 1280 1300 1320 1340
Km/h
14 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
14,5 1360 1380 1400 1420 1440 1460 1480 1500 1520 1540 1560 1580 1600
Km/h
15 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
15 1620 1640 1660 1680 1700 1720 1740 1760 1780 1800 1820 1840 1860
Km/h
16 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
15,5 1880 1900 1920 1940 1960 1980 2000 2020 2040 2060 2080 2100 2120
Km/h
17 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
16 2140 2160 2180 2200 2220 2240 2260 2280 2300 2320 2340 2360 2380 2400
Km/h
18 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
16,5 2420 2440 2460 2480 2500 2520 2540 2560 2580 2600 2620 2640 2660 2680
Km/h
19 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
17 2700 2720 2740 2760 2780 2800 2820 2840 2860 2880 2900 2920 2940 2960 2980
Km/h
20 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
17,5 3000 3020 3040 3060 3080 3100 3120 3140 3160 3180 3200 3220 3240 3260 3280
Km/h
21 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
18 3300 3320 3340 3360 3380 3400 3420 3440 3460 3480 3500 3520 3540 3560 3580 3600
Km/h

Fig. 6 Schema di rilevazione Yo-Yo Endurance Test Livello 2, modificato.

Si presentano di seguito alcuni valori di riferimento:

Tipologia di atleti Media Variazione

Corridori di lite 18:2 (3621 m; 72,6 ml/kg/min) 17:120:8 (3320-4320 m; 68,7-82,1 ml/kg/min)

Calciatori di lite 15:5 (2822 m; 61,7 ml/kg/min) 13:918:2 (2460-3340 m; 57,1-72,6 ml/kg/min)

Tab. 2 Valori di riferimento per lo Yo-Yo Endurance Test (Bangsbo, 1997).


Lo Yo-Yo Intermittent Endurance Test.

Lo Yo-Yo Intermittent Endurance Test valuta le capacit individuali di effettuare

ripetutamente fasi di lavoro per un periodo di tempo prolungato. Il test consiste in fasi di

corsa interrotti da regolari e brevi periodi (5 secondi) di recupero ed ha una durata che va

dai 5 ai 20 minuti. Per effettuare il test bisogna disporre due delimitatori a distanza di 20

metri luno dallaltro, mentre un terzo delimitatore viene posto 2,5 metri dietro e

leggermente a fianco della linea di partenza. Al beep iniziale il soggetto comincia a correre

verso il delimitatore posto a 20 metri arrivandoci al momento esatto in cui viene emesso il

secondo beep. In questo momento il soggetto effettua un cambio di senso per ritornare al

punto di partenza, che raggiunger al terzo beep. Quando raggiunge il punto di partenza il

soggetto continua a correre con unandatura pi lenta ed ha a disposizione 5 secondi per

girare intorno al delimitatore pi distante e tornare al punto di partenza dove attender il

quarto beep, ossia quello che scandisce linizio della successiva frazione. La sequenza

viene ripetuta fino a che il soggetto non in grado di mantenere lattuale velocit (che

progressivamente crescente) per due volte. La prima volta che il soggetto non raggiunge

la linea di partenza in coincidenza del beep, viene assegnata una ammonizione ed al

secondo ritardo il soggetto viene fermato. Lo scopo del test di completare quante pi

navette possibili. Al termine si registrano lultimo step, il numero di frazioni di 2 x 20 metri

eseguito nellultimo step, compresa lultima non completata, ed i metri percorsi.

Fig. 11 Disegno esplicativo dello Yo-Yo Intermittent Endurance Test (da Bangsbo, 1997).
Anche in questo caso ci sono due livelli, il primo parte da una velocit di 8 km/h, mentre il

secondo da 11 km/h. Si passa al livello 2 una volta che si sia in grado di completare il

livello 1.

Di seguito vengono presentati gli esempi degli schemi di rilevazione forniti da Bangsbo

(1997):

Fig. 12 Schema rilevazione dati Yo-Yo Intermittent Endurance Test


Livello 1 (da Bangsbo, 1997).

Fig. 13 Schema rilevazione dati atleta Yo-Yo Intermittent


Endurance Test Livello 1 (da Bangsbo, 1997).
Di seguito lo schema di rilevazione dei dati dello Yo-Yo Intermittent Endurance Test

modificato:

Schema per rilevazione del test YO-YO Intermittent Endurance Test


Livello 2
Squadra Data Ora
8 1 2
11,5 40 80
Km/h
10 1 2
12,5 120 160
Km/h
12 1 2
13,5 200 240
Km/h
13 1 2 3 4 5 6 7 8
14 280 320 360 400 440 480 520 560
Km/h
13,5 1 2 3 4 5 6 7 8
14,25 600 640 680 720 760 800 840 880
Km/h
14 1 2 3 4 5 6 7 8
14,5 920 960 1000 1040 1080 1120 1160 1200
Km/h
14,5 1 2 3
14,75 1240 1280 1320
Km/h
15 1 2 3
15 1360 1400 1440
Km/h
15,5 1 2 3 4 5 6
15,25 1480 1520 1560 1600 1640 1680
Km/h
16 1 2 3 4 5 6
15,5 1720 1760 1800 1840 1880 1920
Km/h
16,5 1 2 3 4 5 6
15,75 1960 2000 2040 2080 2120 2160
Km/h
17 1 2 3 4 5 6
16 2200 2240 2280 2320 2360 2400
Km/h
17,5 1 2 3 4 5 6
16,25 2440 2480 2520 2560 2600 2640
Km/h
18 1 2 3 4 5 6
16,5 2680 2720 2760 2800 2840 2880
Km/h
18,5 1 2 3 4 5 6
16,75 2920 2960 3000 3040 3080 3120
Km/h
19 1 2 3 4 5 6
17 3160 3200 3240 3280 3320 3360
Km/h
19,5 1 2 3 4 5 6
17,25 3400 3440 3480 3520 3560 3600
Km/h
20 1 2 3 4 5 6
17,5 3640 3680 3720 3760 3800 3840
Km/h
20,5 1 2 3 4 5 6
17,75 3880 3920 3960 4000 4040 4080
Km/h
21 1 2 3 4 5 6
18 4120 4160 4200 4240 4280 4320
Km/h
Fig. 14 Schema di rilevazione Yo-Yo Intermittent Endurance Test Livello 2, modificato.
Si presentano, di seguito, alcuni dati di riferimento per lo Yo-Yo Intermittent Endurance

Test Livello 2:

Yo-Yo Intermittent Endurance Test - Livello 2

Tipologia di atleti Metri Livello

1 portiere danese professionista (Michalsik, 1720 m


Bangsbo, 1995)
3 difensori centrali danesi professionisti 2173 m (1960-2600 m)
(Michalsik, Bangsbo, 1995)
8 centrocampisti danesi professionisti 2360 m (1720-2920 m)
(Michalsik, Bangsbo, 1995)
6 attaccanti danesi professionisti (Michalsik, 1893 m (1520-2520 m)
Bangsbo, 1995)
2280 m (1960-3200 m) 17:3 (16.5:1 - 19:2)
Calciatori di elite (Bangsbo, 1997)
2960 m (2680-3560 m) 18.5:22 (18:1 - 19.5:5)
Corridori di elite (Bangsbo, 1997)
10 Calciatori I divisione portoghese (Oliveira et 1412 m (d.s.: 407 m)
al.,1998a)
16 Giocatori basket I divisione portoghese 1212 m (d.s.: 282 m)
(Oliveira et al., 1998a)
115 Calciatori di serie A e B portoghese 1644 m (d.s.: 258 m)
Luglio 1996 (Oliveira et al., 1998b)
115 Calciatori di serie A e B portoghese - 1158 m (d.s.: 263,1 m)
Dicembre 1996 (Oliveira et al., 1998b)
23 Difensori di serie A e B portoghese (Oliveira 1293,4 m (d.s.: 362,6 m)
et al., 1998b)
23 Terzini di serie A e B portoghese (Oliveira et 1448.8 m (d.s.: 304,3 m)
al., 1998b)
37 Centrocampistidi serie A e B portoghese 1434,1 m (d.s.: 362,6 m)
(Oliveira et al., 1998b)
32 Attaccanti di serie A e B portoghese 1243,6 m (353,2 m)
(Oliveira et al., 1998b)
1287,06 m (d.s.: 395,53 m)
17 Giocatori basket (Calafate, Janeira, 1998)
14 Calciatori portoghesi professionisti Luglio 1251,4 m (800-1720 m)
(Oliveira et al., 2001a)
14 Calciatori portoghesi professionisti 1601,4 m (1240-2360 m)
Novembre (Oliveira et al., 2001a)
14 Calciatori portoghesi professionisti 1734,2 m (1000-2520 m)
Febbraio (Oliveira et al.., 2001a)
14 Calciatori portoghesi professionisti Giugno 1251,4 m (800-1760 m)
(Oliveira et al., 2001a)
62 Calciatori professionisti di serie A 1360,6 m (d.s.: 352,4 m)
portoghese (Oliveira et al., 2001b)
Calcio a 5 di alto livello portoghese (Soares, 1443 m (d.s.: 363,8 m)
1997, in Miguel, 2000)
Pallamano di alto livello portoghese (Soares, 1240 m (d.s.: 366,8 m)
1997, in Miguel, 2000)
Basket di alto livello portoghese (Soares, 1997, 1212 m (d.s.: 282,4 m)
in Miguel, 2000)
Pallavolo di alto livello portoghese (Soares, 905 m (d.s.: 282,4 m)
1997, in Miguel, 2000)
Tab. 4 Valori di riferimento per lo Yo-Yo Intermittent Endurance Test Livello 2.
Lo Yo-Yo Intermittent Recovery Test.

Il test consiste nel correre a navetta tra due delimitatori distanti 20 metri, ed effettuando, al

termine di ogni frazione di 40 metri, 10 secondi di recupero attivo (jogging) andando a

girare dietro il terzo delimitatore posto a 5 metri dietro e leggermente a fianco della linea di

partenza. La velocit di corsa, come anche il tempo fisso di recupero di 10 secondi,

vengono dettati, nel corso di tutta la prova, da un segnale sonoro (beep) pre-registrato. La

durata va dai 2 ai 15 minuti. La velocit iniziale di 10 km/h per il livello 1 e di 13 km/h per

il livello 2, al quale si dovrebbe passare se si in grado di correre pi velocemente dello

step 15 del livello 1. Quando il soggetto non riesce a raggiungere la linea di partenza in

concomitanza con il beep una prima volta, gli viene data una ammonizione, mentre la

seconda volta viene fermato. Come risultato della prova vengono presi in considerazione

gli step, il numero delle navette (compresa lultima) ed il numero di metri percorsi.

Lobiettivo dello Yo-Yo Intermittent Recovery Test quello di mettere progressivamente

alla prova (mano a mano che aumenta la velocit di corsa) le capacit di recupero del

soggetto.

Fig. 7 Disegno esplicativo dello Yo-Yo Intermittent Recovery Test (da


Bangsbo, 1997).
Il test risulta particolarmente importante nella valutazione della prestazione in sport che

prevedono lalternarsi di fasi attive svolte ad alta intensit (allunghi o sprint) con fasi di

lavoro meno intense (jogging, cammino o statica). Infatti, una buona capacit di recupero

in gara di sicuro ausilio alla prestazione tecnica (Weineck, 1998). Lo Yo-Yo Intermittent

Recovery Test pu essere utilizzato anche per valutare la prestazione di gara degli arbitri

di calcio perch si visto che tanto maggiore il risultato del test in metri percorsi e tanto

maggiore risulta la distanza percorsa ad alta intensit nel corso di una direzione arbitrale

(Krustrup, Bangsbo, 2001). Per questi motivi uno degli stop test dellassociazione

arbitrale danese dalla stagione 1996/97 (Castagna, D'Ottavio, 2002). Inoltre, questo test

utilizzato anche dalla nazionale di calcio femminile degli Stati Uniti e dalla nazionale

italiana di calcio femminile under 19 (Gualtieri, 2002).

In uno studio in cui furono messi a confronto 44 calciatori professionisti danesi (Reilly,

Bangsbo, Franks, 2000) su questo test, i centrocampisti risultarono essere i migliori

rispetto ai giocatori che ricoprivano gli altri ruoli. Questi risultati coincidono con gli altri

studi in cui ai centrocampisti corrispondono alti valori di massimo consumo di ossigeno

(Bangsbo, 1995). Anche per quanto riguarda il livello arbitrale i valori ricavati in arbitri di

calcio italiani sono risultati essere discriminanti (Castagna, D'Ottavio, 2002).

Di seguito vengono forniti alcuni valori di riferimento:

Yo-Yo Intermittent Recovery Test

Tipologia di atleti Livello 1 Livello 2

Arbitri italiani della Can (Castagna, 1864,29m


DOttavio, 2002)
Arbitri italiani della Can C (Castagna,
1360m
DOttavio, 2002)

Arbitri danesi di I divisione (Castagna, 1520m


DOttavio, 2002)
1240 m (960-1520 m)
Corridori di lite (Bangsbo, 1997)
22:4 (21:5-23:3)

1000 m (600-1320 m)
Calciatori di lite (Bangsbo, 1997)
21:6 (20:4-22:6)

Tab. 3 Valori di riferimento per lo Yo-Yo Intermittent Recovery Test.

Di seguito alcuni esempi degli schemi di rilevazione di Bangsbo (1997):

Fig. 8 Schema rilevazione dati Yo-Yo Intermittent Recovery Test Livello 1 (da
Bangsbo, 1997).

Fig. 9 Schema rilevazione dati atleta Yo-Yo Intermittent Recovery Test Livello 1 (da Bangsbo,
1997).
Ed ecco lo schema di rilevazione dei dati dello Yo-Yo Intermittent Recovery Test

modificato:

Schema per rilevazione del test YO-YO Intermittent Recovery Test


Livello 2
Squadra Data Ora
11 1
13 40

Km/h
15 1

15 80

Km/h
17 1 2
16 120 160
Km/h
18 1 2 3
16,5 200 240 280
Km/h
19 1 2 3 4

17 320 360 400 440


Km/h
20 1 2 3 4 5 6 7 8
17,5 480 520 560 600 640 680 720 760

Km/h
21 1 2 3 4 5 6 7 8
18 800 840 880 920 960 1000 1040 1080
Km/h
22 1 2 3 4 5 6 7 8

18,5 1120 1160 1200 1240 1280 1320 1360 1400

Km/h
23 1 2 3 4 5 6 7 8
19 1440 1480 1520 1560 1600 1640 1680 1720
Km/h
24 1 2 3 4 5 6 7 8

19,5 1760 1800 1840 1880 1920 1960 2000 2040

Km/h
25 1 2 3 4 5 6 7 8
20 2080 2120 2160 2200 2240 2280 2320 2360

Km/h
26 1 2 3 4 5 6 7 8
20,5 2400 2440 2480 2520 2560 2600 2640 2680
Km/h
Fig. 10 Schema di rilevazione Yo-Yo Intermittent Recovery Test Livello 2, modificato.
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