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Project Magazine
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Tratto da Project Magazine 02
Presentazione rivista
Projectinvictus.it projectinvictus.it/
magazine
­Deltoide laterale:­
esercizi e
reclutamento
muscolare
N
el contesto sempre più laterale (o intermedio) e deltoide sono gli esercizi e le esecuzioni
ricercato dell’ipertrofia posteriore. Quella laterale è migliori per reclutare la porzione
muscolare tipico degli ambienti senza dubbio una delle porzioni laterale del deltoide? Scopriamolo
dediti al fitness e al bodybuilding, che maggiormente interessa i insieme.
il concetto di reclutamento militanti più accaniti alla ricerca
muscolare e, in particolare, quello dell’esercizio più efficace e utile a
di reclutamento selettivo di singole garantire quell’“isolamento” che è
porzioni di muscoli, catalizza spesso la quintessenza del bodybuilding
la più grossa fetta di attenzione e di classico. Un piccolo viaggio
curiosità degli appassionati. nell’anatomia e nella biomeccanica
Il deltoide, in un tale scenario, applicata, condito dai risultati degli
ricopre sicuramente un ruolo studi più recenti sull’argomento,
da protagonista vista la sua farà luce sui movimenti migliori per
peculiare morfologia che lo vede reclutare questa specifica porzione,
dividersi in tre porzioni distinte: permetterà di trovare conferme o
deltoide anteriore, deltoide sfatare falsi miti duri a morire. Quali

1
Andrea Roncari è prevenzione dei principali
Professore a contratto e noti disturbi muscoli-
presso la facoltà di Scienze scheletrici, ma anch di
motorie dell’Università
attività fisica adattata in
degli Studi di Pavia.
ambito fitness. È autore
Fisioterapista specializzato
in terapia manuale e del libro “Project Exercise:
personal trainer, si biomeccanica applicata al
occupa di riabilitazione e fitness e al bodybuilding”.

Andrea Roncari
2
Iniziamo con dei
cenni anatomo-
biomeccanici
applicati
Partiamo da alcune importanti nozioni anatomiche che ci
faranno comodo nel prosieguo del discorso come tasselli
di un mosaico in vista di una comprensione globale
dell’argomento. Il deltoide mediale è, come accennato
sopra, una delle tre porzioni distinte che compongono il
muscolo deltoide. Le tre porzioni possiedono tre origini
anatomiche separate che influenzano la loro specifica
biomeccanica e la loro funzionalità nei movimenti
dell’articolazione scapolo-omerale. In particolare, il
deltoide mediale origina dall’acromion della scapola
per inserirsi, assieme al deltoide anteriore e a quello
posteriore, a livello della tuberosità deltoidea dell’omero
(11). In virtù di un tale decorso anatomico appare subito
lampante quella che è la sua funzione anatomica principe
a livello del complesso articolare della spalla: l’abduzione
(6,9,11).

3 ­Deltoide laterale:­ esercizi e reclutamento muscolar


↘↘ A molti apparirà altrettanto lampante che una sua partiamo da un concetto di biomeccanica applicata
specifica attivazione in palestra si possa ottenere tramite molto importante riguardo alle funzioni anatomiche dei
abduzioni contro gravità con sovraccarico. E, in effetti, in muscoli.
palestra questo accade quando vediamo eseguire spinte
verticali con manubri o bilanciere seduti su una panca, ↘↘ È importante evidenziare che le funzioni muscolari,
alzate laterali e via dicendo. nella fattispecie l’abduzione dell’omero, come sono scritte
sui libri considerano sempre il movimento eseguito a
↘↘ Tuttavia l’argomento si arricchisce di fascino partire dalla posizione anatomica del corpo, ovvero con
e complessità se a tutto ciò aggiungiamo una seria le braccia lungo i fianchi e l’omero in rotazione neutra.
analisi biomeccanica nei riguardi delle innumerevoli Al variare della posizione dei segmenti corporei però
sfaccettature che caratterizzano le esecuzioni degli le cose possono cambiare e il deltoide mediale durante
esercizi sopra citati. Cosa cambia al reclutamento del l’abduzione ne è un esempio emblematico (6).
deltoide mediale, per esempio, se associo all’abduzione
dell’omero delle rotazioni? Come possiamo variare la sua ↘↘ Per esempio, durante le alzate laterali in rotazione
attivazione e di rimando la sua stimolazione modificando neutra (abduzione dell’omero senza rotazioni) il deltoide
l’esecuzione dei singoli esercizi? Per chiarire la questione mediale si trova nella posizione ideale per eseguire

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un’abduzione dell’omero, cosa che invece non accade e se ci forniscono ulteriori spunti di riflessione da
associando all’abduzione una rotazione esterna. riportare poi nella pratica in palestra. Kapandji nel suo
famoso testo di fisiologia articolare riporta la presenza
↘↘ In tali casi, infatti, il deltoide mediale si ritrova di sette porzioni del deltoide. Suddivide poi l’attivazione
“spostato” nel suo decorso anatomico ed è di conseguenza di tali fasci a seconda delle rotazioni dell’omero
meno favorito nell’esplicare la sua funzione di abduttore associate all’abduzione, come affrontato in precedenza.
primario, funzione vicariata dal deltoide anteriore Le conclusioni alle quali giunge sono le medesime:
durante un’abduzione in rotazione esterna. l’abduzione in rotazione neutra attiva maggiormente il
deltoide mediale (6).
↘↘ Chiaramente “meno favorito” non significa che non
si attivi, ma che lo faccia in maniera meno importante, ↘↘ Escamilla et al. nel 2009 (3) pubblicano
almeno questo è il risultato di una semplice analisi un’interessante review che cerca di fare luce sulle
biomeccanica. Per riassumere quanto appreso in questo funzioni e sull’attivazione del complesso sistema
paragrafo, proviamo a schematizzare riportando le prime muscolare che muove, stabilizza e controlla
indicazioni nella pratica degli esercizi in palestra per poi l’articolazione scapolo-omerale. Attingono a una serie
andare a spulciare la letteratura scientifica validata, e di studi inerenti alla pratica riabilitativa, terreno molto
vedere se e come porta delle conferme e delle indicazioni più fertile di pubblicazioni scientifiche rispetto al fitness
aggiuntive al discorso. e al bodybuilding, ambienti che non abbracciano la
pratica clinica e riducono così l’interesse della comunità
1. Il deltoide mediale, vista la sua origine e la sua scientifica. La review affronta nel dettaglio l’attivazione
inserzione, è un abduttore dell’omero e come tale si attiva dei fasci del deltoide durante comuni esercizi utilizzati
in esercizi che riproducono abduzioni con sovraccarico in riabilitazione e sovrapponibili spesso e volentieri col
con leva lunga o leva corta: spinte verticali e alzate laterali. panorama degli esercizi utilizzati nelle palestre.
2. Le rotazioni dell’omero associate all’abduzione
modificano la linea di azione del deltoide mediale che La prima indicazione che
assume il ruolo di abduttore primario con la rotazione la letteratura scientifica
neutra, mentre perde di incisività man a mano che si fornisce a riguardo è che
estremizza la rotazione esterna. In questo caso possiamo l’attivazione del deltoide
iniziare ad affermare che le alzate laterali in rotazione mediale è superiore a quella
neutra e interna siano la scelta migliore in termini di del deltoide anteriore con
reclutamento muscolare per il deltoide mediale. un’abduzione eseguita in
rotazione neutra, a conferma
di quanto discusso prima
(3,7).
Reclutamento
muscolare e
Inoltre si sottolinea come il picco di contrazione avvenga
tra i 60° e i 90° di abduzione, considerazione che, se

letteratura scientifica correttamente interpretata, sembrerebbe far preferire


un’esecuzione delle alzate laterali con un’escursione di
Vediamo ora se i sacri testi di fisiologia e la letteratura movimento di almeno 90° e non di meno (3).
scientifica supportano le argomentazioni sopra esposte

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↘↘ L’abduzione eseguita in rotazione interna invece sovraspinato è maggiormente a rischio impingement sub-
sembrerebbe registrare un aumento dell’attivazione del acromiale rispetto a un’esecuzione in rotazione esterna
deltoide mediale rispetto all’esecuzione in rotazione (3,7,12).
esterna (3,7). A tal proposito la cosiddetta esecuzione
delle alzate laterali in intrarotazione accompagnata ↘↘ Tuttavia è altrettanto importante notare che
dalla consegna “svuota la brocca d’acqua” tipica del spesso e volentieri l’esecuzione delle alzate laterali
bodybuilding sembrerebbe trovare un supporto in intrarotazione proposta con la metafora della
scientifico se proposta con lo scopo di attivare brocca d’acqua prende vita invece in un’abduzione in
maggiormente il deltoide mediale, come confermato rotazione neutra dell’omero associata a una pronazione
anche da Reinold et al. nel 2007 con il suo studio dell’avambraccio nella parte finale del movimento. Dal
comparativo tra le varie modalità di alzate laterali (12). punto di vista del deltoide mediale questa è un’esecuzione
in rotazione neutra per la quale valgono le medesime
↘↘ A onor del vero è bene fare un paio di precisazioni. In indicazione di prima: la pronazione dell’avambraccio non
primis gli stessi autori degli studi tendono a sottolineare ha alcuna influenza (perlomeno diretta) su un muscolo
come un’abduzione in intrarotazione sia molto meno del complesso scapolo-omerale. Con questa modalità
consigliabile da un punto di vista della salute articolare: il i rischi per l’articolazione appaiono del tutto limitati

­Deltoide laterale:­ esercizi e reclutamento muscolar 6


specie in un esercizio come la alzate laterali dove si completo rispetto a quelle a ROM parziale (gli stessi autori
carica generalmente poco per la natura biomeccanica del indicano chiaramente come quella a ROM completo
movimento (leva lunga). debba essere l’esecuzione in assoluto da preferire sotto
tutti i punti di vista). Inoltre gli autori hanno sottolineato
↘↘ Sempre Escamilla et al. riportano anche un’elevata che un’esecuzione a ROM parziale, da 0° a 90° di
attivazione del deltoide mediale nelle spinte verticali, che abduzione, attiva in misura maggiore il deltoide mediale
consistono anch’esse in un’abduzione dell’omero, con la se si utilizzano carichi sopra il 70% di 1RM, condizione
differenza che il movimento è multiarticolare e permette che potrebbe essere usata come strategia per un suo
il sollevamento di carichi maggiori (3). A riguardo, la maggiore “isolamento” rispetto al trapezio superiore
considerazione più interessante che è possibile fare anche durante le alzate laterali (1,10).
consultando la letteratura è inerente all’escursione di
movimento spesso consigliata in palestra e quella invece ↘↘ Alla luce di ciò può essere quindi consigliabile
giudicata maggiormente stimolante per il deltoide un’esecuzione a ROM completo nel lento avanti per una
mediale. stimolazione maggiore del deltoide mediale rispetto
invece alla classica esecuzione che si vede spesso nelle
↘↘ Uno studio di Paoli et al. del 2010 (10) ha analizzato palestre a ROM dimezzato dai 90° ai 180° di abduzione
le spinte verticali e l’attivazione muscolare a diverse che, in virtù delle conclusioni tratte dagli autori,
ampiezze del range di movimento (ROM) dell’abduzione potrebbe essere invece un’esecuzione più consona alla
e con diversi carichi (senza peso, 30% 1RM e 70% 1RM). Gli stimolazione del muscolo trapezio superiore. Tutto
autori hanno registrato in sei sollevatori esperti l’attività ciò comunque rimanendo consapevoli di essere in un
elettromiografica di 8 muscoli, tra i quali il deltoide contesto nel quale le dinamiche biomeccaniche sono
mediale, durante l’esecuzione della spinta verticale più fini e la muscolatura è funzionalmente “fusa” e
con tre differenti ROM a partire da 0° di abduzione contemporaneamente sempre attiva, come gli stessi
(omero lungo i fianchi): mezza ripetizione, tre quarti di autori dello studio evidenziano nella discussione dei
ripetizione e ripetizione completa. risultati ottenuti, dichiarandosi in contrasto con chi in
ambiente bodybuilding tende a semplificare parlando di
↘↘ I risultati dello studio hanno dimostrato una attivazioni muscolari selettive in base al ROM utilizzato
maggiore attivazione di tutti e 8 i muscoli coinvolti (tra (10).
i quali deltoide mediale) durante l’esecuzione a ROM

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Conclusioni: consigli Come detto, in palestra gli esercizi che normalmente
vengono proposti sono appunto due modalità di

pratici per allenare il abduzioni: una monoarticolare, vedi alzate laterali, e una
multiarticolare, vedi spinte verticali.
deltoide mediale
Riassumendo le indicazioni estrapolate dalla teoria ↘↘Alzate laterali
anatomica e biomeccanica mescolata alle interpretazioni Se l’obiettivo a quello di aumentare l’attivazione del
degli studi sugli esercizi riabilitativi possiamo giungere deltoide mediale e di “isolarlo”:
a tre importanti considerazioni sul muscolo deltoide
mediale e la sua attivazione in palestra. 1. La variante in rotazione neutra è consigliata, con
un’escursione che non deve essere maggiore di 90°.
1. Il deltoide mediale registra attivazioni maggiori
2. La variante in intrarotazione appare utile ad
durante l’abduzione, in particolare se eseguita in
aumentarne l’attivazione, ma espone oltremodo a un
rotazione neutra e interna (3,6,7).
rischio impingement sub-acromiale, specie in soggetti
2. Il deltoide mediale registra un picco di contrazione predisposti (omero in glide anteriore e scapola male
tra i 60° e i 90° di abduzione dell’omero, mentre a gradi allineata).
inferiori di movimento è il muscolo sovraspinato a
3. La variante in extrarotazione è invece sconsigliata dal
prevalere (3).
punto di vista del reclutamento muscolare del deltoide
3. Il deltoide mediale registra un’attivazione importante mediale, mentre è consigliata per il deltoide anteriore
se l’abduzione è eseguita per tutto il ROM e non solo e per abbassare al minimo il rischio di impingement
in maniera parziale. Se proprio si dovesse optare per (2,4,5,8,13).
un’esecuzione parziale il ROM da 0° a 90° sembrerebbe
quello migliore per la sua stimolazione (1,10).
Una variante di alzate laterali utile a cambiare la

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distribuzione delle forze e i momenti sul deltoide mediale
potrebbe essere quella eseguita da decubito laterale (sul
fianco) su una panca inclinata a circa 45° in modalità
unilaterale, così come potrebbe esserlo l’utilizzo di cavi
bassi al posto dei manubri. In tal modo sarà assicurata
una variazione degli angoli di lavoro che potrà dare
beneficio al deltoide mediale in un contesto di ricerca
dell’ipertrofia e di variazione periodica degli stimoli.

↘↘Spinte verticali
L’esecuzione classica delle spinte verticali (overhead
press) che si vede molto spesso in sala pesi, cioè quella
parziale che vede l’omero partire a 90° di abduzione, è
sconsigliata se l’obiettivo è stimolare in maniera efficace
il deltoide in generale, e di rimando anche la sua porzione
mediale. A tale scopo invece si consiglia di rispettare tutto
il ROM e partire con l’omero dalla massima posizione
di adduzione per poi spingere il carico in alto sopra la
testa (abduzione a 180°). Se proprio si vuole proporre
un’esecuzione parziale, per variare gli angoli di lavoro in
ottica di ipertrofia, allora il movimento da eseguire sarà
quello dalla massima adduzione dell’omero fino a 90°
di abduzione, come già menzionato parlando di alzate
laterali (1,10). Ad ogni modo le spinte verticali sono da
considerarsi un esercizio motoriamente più complesso,
che coinvolge in maniera coordinata tutta la muscolatura
scapolo-omerale e che meno sembra prestarsi alla ricerca
dell’isolamento di una singola porzione del deltoide,
nello specifico di quella mediale. Infatti in questo
esercizio il capo mediale riporta un’attivazione inferiore
se paragonata a quella registrata nelle alzate laterali
in rotazione neutra o interna (3). Quest’ultime quindi
rimangono le soluzioni migliori per un suo reclutamento
il più possibile analitico, sempre rimanendo consapevoli
della complessità del nostro apparato locomotore.

Andrea Roncari
Professore presso la facoltà
di Scienze motorie di Pavia.
Fisioterapista e personal trainer.
Autore di “Project Exercise:
biomeccanica applicata al fitness e al
bodybuilding”.

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11. Platzer W. Anatomia umana, atlante tascabile Vol.1: Apparato


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12. Reinold M et al. Electromyographic analysis of the


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Andrea Biasci

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