d'humanisme et Renaissance, XXIII (1961), conviviali ..., 1983, 269-289: 279-280 n. 14.
280 n. 14. come quelli delle altre favole mitologiche,
17-33, 30.
11 G. LoPEZ, «Le prodezze di Ferdinando.
Un enfant terrible alla corte di Ludovico ii
Moro»., Etruria oggi, 23 (dicembre 1989),
72-74; G. LoPEZ, Una Signoria fra due epo-
che, in Gli Sforza a Milano, Milano 1978,
che non ho visto.
12 Cenni biografici e bibliografici in L.
CERIONI,La diplomazia sforzesca nella se-
conda meta del Quattrocento e i suoi cifrari
segreti, 2 voll., Roma 1970 («Fonti e Studi
del Corpus Membranarum ltalicarum», VII),
I, 236-237. Posso aggiungere alla notizia bi-
bliografica: L.G. PELISSIER,«Ludovic Sfor-
za et le contingent napolitain (juillet-aout
1499). Lettres de l'ambassadeur milanais
Conradolo Stanga au due de Milan»,
estratto dalla Revue d'histoire dif.lomatique,
Paris 1896, («Notes Italiennes d Histoire de
France», XIX).
13 Su cui: R. ZAPPERI • D. RICCIALBANI,in
Dizionario biografico degli italiani, XIII, Ro-
ma 1971, 362-364; G. TANI,in Enciclopedia
dello spettacolo, II, Roma 1954, coll. 889-
890.
14 Si vedano Rozzo, 1989, e U. Rozzo, «La
festa di nozze sforzesca del gennaio 1489 a
Tortona», Libri e documenti, XIV (1989/1),
9-23.
15 Sul ruolo molto discusso della danza, si
veda E. CASINI RoPA, Il banchetto di Bergon-
zio Botta per le nozze di Isabella d'Aragona e
Gian Galeazzo Sforza nel 1489: quando la
storiografia si sostituisce alla storia, in Spet-
tacoli conviviali dall'antichita classica alle
corti italiane del '400. Atti del VII Convegno
di Studio, Centro di Studi sul Teatro Me-
dioevale e Rinascimentale (Viterbo, 27-30
maggio 1982), Viterbo 1983; l'argomenta-
zione contro la presenza della danza, che
non prende in considerazione la possibilita
dell'esistenza di altre fonti, ora smarrite, e
accettata da B. SPARTIin GUGLIELMO EBREO
DAPESARO, De Pratica seu Arte Tripudii. On
the Practice or Art of Dancing, Oxford 1993,
55 n., e da P. LA RoccA nel volume, scritto
con A. PONTREMOLI, Il ballare lombardo. Teo-
ria e prassi coreutica nella festa di corte del
XV secolo, Milano 1987, 217-219. Ringrazio
la professoressa Gatti Perer per avermi
gentilmente segnalato quest'ultima opera.
Mi pare che l'argomento di Arteaga an-
drebbe studiato piu a fondo.
16 F.A. GALLO, La danza negli spettacoli con-
viviali del secondo Quattrocento, in Spetta-
coli conviviali ... , 1983, 261-267, 262-263.
17 C. CoRVISIERI, «11trionfo romano di Eleo-
nora d'Aragona nel giugno del 1473», Ar-
chivio della Societa Romana di Storia Pa-
tria, I (1878), 475-491; X (1887), 629-687:
649.
18 C. FALLETTI, Le feste per Eleonora d'Arago-
na da Napoli a Ferrara (1473), in Spettacoli
The Metaphor of the Building as a Body
in the Hypnerotomachia Poliphili
LIANE LEFAIVRE
19 GALLO
1983, 263.
2° Cfr. B. GAMBA, Le nozze di Costanzo Sfor-
za con Camilla d'Aragona celebrate in Pesaro
nel 1475. Narrazione di Anonimo Contempo-
raneo, Venezia 1886 (Nozze D'Onigo-
Galvani), che riproduce ii testo stampato
in Ordine delle Nozze dell'Illustrissimo Si-
gnor Missier Constantio Sforza di Aragona e
della Illustrissima Madonna Camilla di Ara-
gona sua consorte nell'Anno MCCCCLXXV,
Vicenza 1475; T. DE MARINIS, Le nozze di
Costanzo Sforza e Camilla d'Aragona cele-
brate a Pesaro nel 1475, Firenze 1946 (in cui scientifico di Leonardo (A. MARINONI,
vengono riprodotte le illustrazioni dal co-
dice Urb. lat. 899).
21 GALLO,1983, 265-267; cfr. G. ZANNONI,
«Una rappresentazione allegorica a Bolo-
gna nel 1487», Atti della Reale Accademia
dei Lincei, Anno CCLXXXVIII (1891), Serie
Quarta, Rendiconti, vol. VII, 2° semestre,
414-427.
22 V. Rossi, Il Quattrocento, Milano 1938,
531-532, 560, n. 28.
23 Questo riesame e stato presentato in una
versione piu dettagliata al convegno an-
nuale della Renaissance Society of Ameri-
ca, a Tempe, Arizona nel 1987, al Seminar
in the Renaissance della Columbia Univer-
sity, pure nel 1987, e al Seminar in Renais-
sance Studies della Harvard University nel
1988. La versione estesa fara parte di un
libro in preparazione.
24 Sul tema si veda D.P. WALKER, Le chant
orphique de Marsile Ficin, in Musique et
poesie aux XV/e si.ecle,Paris, 1954, 17-33.
25 Accetto l'ipotesi hen fondata di TISSONI
BENVENUTI, 1986, cap. III.
26 N. PIRROTTA - E. PovoLEoo, Li due Orfei.
Da Poliziano a Monteverdi, Torino, ERI,
1969, Einaudi, 1975 (edizione inglese rive-
duta: Music and Theatre from Poliziano to
Monteverdi, Cambridge, Mass., 1982); PYLE,
1981.
27 C.M. PYLE,1981; PYLE,«Le theme d'Orp-
hee dans les oeuvres latines d'Ange Poli-
tien», Bulletin de ['Association Guillaume
Bude, XXXIX (1980), 408-419.
28 Basti pensare al Parnaso di Mantegna
nel Louvre.
29 C.M. PYLE,Neoplatonic Currents and Ga-
spare Visconti's Fragmentum (MS Triv.
1093), in Supplementum Festivum. Studies
in Honor of Paul Oskar Kristeller, Bingham-
ton-New York 1987, 457-467.
30 E non quelle di Annibale Bentivoglio
con Lucrezia d'Este, come volle D'Ancona e
quasi tutta la critica, successiva: cfr. PYLE, Monastic and Clerical Origins of European
1976, 16, 169-170. E interessante notare
che la sposa era figlia di Beatrice Rangoni,
della stessa famiglia cioe per cui fu rappre- Monfasani, R.G. Musto, New York 1991,
sentata la prima Favola di Cefalo. 11 testo,
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tranne Orfeo, si trova ora nel volume Teatro
del Quattrocento. Le corti padane, a cura di
A. Tissoni Benvenuti e M.P. Mussini Sac-
chi, Torino 1983.
31 Cfr. PYLE,1987.
32 PYLE,1976, 188; C. PYLE,Towards Verna-
cular Comedy: Gaspare Visconti's «Pasi-
Thea», in Il teatro italiano del Rinascimento,
Milano 1980, 352-353.
33 Come ha sottolineato Augusto Marinoni
nel contesto del pensiero matematico e
lntro-
duzione a LEONARDO DAVINCI,Scritti lettera-
ri, Milano 1952, 11-12).
34 Pubblicato a Firenze, presso Antonio Mi-
scomini: cfr. P.O. KRISTELLER, Supplemen-
tum ficinianum, 2 voll., Firenze 1937; I, lx;
Hain *7075; GW 9881; IGI 3867; BMC VI,
637.
35 Altre implicazioni della leggenda sono
studiate da S. SErns, in Danae verso il
1495, in / Tatti Studies. Essays in the Re-
naissance, I (1985), 207-237, figg. 25-57; si
confronti pure la relazione di A. TRIOLOsu
«La Mandragola e ii sacro» a proposito del-
la trasformazione di Monna Lucrezia, che
sara pubblicata nella seconda parte degli
Atti di questo convegno su Arte Lombarda
nel 1994.
36 L'edizione milanese di Apuleio e: Hain
1318, GW 2304; IGI 772; BMC VI, 782; cfr.
T. ROGLEDIMANNI,La tipografw a Milano
nelXV secolo, Firenze, 1980, 110. Per gli af-
freschi: W.L. GUNDERSHEIMER, Art and Life
at the Court of Ercole d'Este: the «De
triumphis religionis» of Giovanni Sabadino
degli Arienti, Geneve 1972, 19-22, 62-65;
W.L. GUNDERSHEIMER, Ferrara. The Style of
a Renaissance Despotism, Princeton 1973,
258-261.
37 Epistole Marsilii Ficini!Florentini, Vene-
zia 1495 (Hain *7059; Proctor 5001; KRI-
STELLER, Supplementum, I, LXVII); la lette-
ra «Quae sit ad foelicitatem via./ Marsilius
Ficinus Magno Cosmo S.D.», in risposta a
quella breve di Cosimo: «De foelicitatis de-
siderio. / Cosmus Medices Marsilio Ficino
Platonico. S.D.», comincia alla prima car-
ta. Cfr. E. WIND,1971, 50.
38 Cfr. M. FlcINO,Liber de Voluptate, ad An-
thonium Canisianum, civem Florentinum,
in Opera Omnia, Basilea 1576 (ristampato
a Torino, Bottega d'Erasmo, 1959, I, ii,
986-1012). Fu scritto nel 1467.
39 Penso, per quest'ultimo, al saggio recen-
te (scritto a proposito del comportamento
quotidiano), di D. KNOX, «Disciplina». The
Civility, in Renaissance Society and Culture.
Essays in Honor of Eugene F. Rice,Jr., ed. J.
107-135.
An architectural treatise woven
into a love story 1• This is how the Hyp-
nerotomachia Poliphili, published at
the end of the fifteenth century, has
always been seeen. Since the book has
become the object of academic scho-
larship, however, that is roughly since
the 1870's 2, the interpretation of the
book has taken a strange twist: the
love story has been consistently dis-
missed as a mere corollary, a device
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