Sofonisba Anguissola
Cremona, 1531/1532 - Palermo, 1625
Autoritratto
Acquistata da Giuseppe Bertini il 6 febbraio 1894 per 300 lire (Archivio del Museo Poldi Pezzoli, faldone
14/a), la tela è in buono stato di conservazione; rivela qualche restauro sullo sfondo e lievi ossidazioni
sull’incarnato e sull’abito. Questo dipinto, che fa parte di una serie cospicua di autoritratti di Sofonisba
Anguissola, tramanda una delle immagini più amabili della pittrice cremonese. L’artista ha descritto il proprio
abbigliamento e l’acconciatura “con una fedeltà naturalistica alla fiamminga” (Venturi, IX/6, 1933, pp. 930-
932) chiaramente ispirata ai modi di Giovanni Battista Moroni, da cui derivano le lumeggiature frenate del
tessuto e il modo di stagliare il profilo dell’abito sul fondo chiaro. Per ragioni fisionomiche e di stile, esso si
inserisce tra l’Autoritratto con libro del Kunsthistorisches Museum a Vienna (n. inv. 109), datato 1554
(Kühnel-Kunze, 1962, pp. 88-89), e gli Autoritratti al cembalo del Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte
a Napoli, datato 1559 (n. inv. 358: Romanini, 1961, p. 322), e della Collezione di Lord Spencer a Althorp
Park, Northampton (Kuhnel-Kunze, 1962, pp. 88-89), datato 1561. Come già è stato rilevato da A. Venturi e
da A.M. Romanini, l’opera è probabilmente contemporanea all’ Autoritratto miniato già a Ashburnham Place,
datato 1558, di cui ripete, oltre alla posizione del busto e alla qualità delle ombreggiature, anche il formato
ovale del supporto, piuttosto inconsueto in questo periodo per una tela di tali dimensioni. La maggior parte
degli autoritratti di Sofonisba Anguissola raffigurano la pittrice in età giovanile e precedono la sua partenza
per la Spagna (1560). Essi includono, oltre agli esemplari già menzionati, quello della Galleria degli Uffizi a
Firenze (n. inv. 1824), fatto a vent’anni (Gli Uffizi, 1979, p. 791, n. cat. A 29), quello della Galleria Borghese a
Roma (n. inv. 118; Della Pergola, 1,1955, p. 75, n. cat. 132; attribuito a Lucia Anguissola da Caroli, 1973, p.
70), quello della Pinacoteca Nazionale a Siena (n. inv. 497: Torriti, 1978, p. 247) e due dipinti già a Milano,
oggi non più rintracciabili, l’uno presso il duca Melzi (Posse, 1907, p. 525) e l’altro presso il conte del Mayno
(Cook, 1914-1915, p. 235). La data di nascita della pittrice è incerta. Essa è abitualmente riferita agli anni
1531-1532 (Bonetti, 1928, pp. 285-306) ma secondo un’annotazione manoscritta di Anton van Dyck, che
conobbe l’Anguissola all’età di 96 anni a Palermo, nel 1623 (Vittadini, 1895, p. 215), essa dovrebbe essere
anticipata al 1527.
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