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CUM-TEMPORE / Live Electronics

Progetto artistico e pedagogico sul live electronics fra improvvisazione e tecniche strumentali
estese, a cura di:
Riccardo Guazzini - saxofoni
Alessandro Ratoci – pianoforte, elettronica

In musica, come in qualsiasi altra forma di espressione, linguaggi e mezzi espressivi cambiano
continuamente ed insieme ad essi cambiano i significati che si vogliono esprimere, mettere in
discussione o talvolta tacere. Inevitabile quindi che espressioni come “avanguardia” o
“contemporanea” assumano una connotazione storica ben diversa dal loro significato letterale
e che un problema di termini si ponga per quei compositori che, cresciuti nel solco dei linguaggi
colti della seconda metà del XX secolo, cercano oggi il loro modo di essere cum temporis, col
proprio tempo. Come corollario di questo processo, quelle che un tempo si definivano "nuove
tecnologie" e "nuove tecniche strumentali", perdendo progressivamente la loro aura di novità
sono diventate parte integrante dei linguaggi musicali correnti; l'interesse per il valore
"sperimentale" di queste pratiche si trasforma quindi in pieno apprezzamento per il loro
potenziale estetico e poetico.
Il progetto propone un workshop (1 o 2 giorni) aperto a tutti gli studenti di discipline
interpretative e compositive sul tema dell'improvvisazione guidata con live electronics e un
concerto finale dove il risultato della sessione di lavoro verrà presentato insieme a brani di
autori "storici" della musica contemporanea e di autori viventi.

WORKSHOP
Il compositore Jean Claude Risset indicava come il principale mutamento del pensiero musicale
prodotto dall'arrivo dell'elettronica il passaggio della composizione intesa come "comporre col
suono" a "comporre il suono"; in questo workshop, attraverso la pratica improvvisativa, i
partecipanti faranno esperienza di composizione del suono esplorando le tecniche strumentali
le possibilità di trasformazione offerte dai mezzi dell'elettronica in tempo reale. Lo scopo è di
guidare lo studente di discipline interpretative attraverso un percorso intorno alla
problematica della scelta e del suo valore assertivo come elemento fondante della costruzione
della forma in musica. Costruire musica in maniera estemporanea senza l'ausilio di una
partitura o attraverso un canovaccio di tipo semi-aleatorio obbliga a immedesimarsi nel ruolo
di compositore pro tempore e di assumere l'onere e l'onore di scelte che normalmente sono
predeterminate nello spartito. L'obiettivo è quindi di acquisire sicurezza e capacità di
autodeterminazione non solo in relazione alla pratica improvvisativa, ma soprattutto di
riportare queste abilità nel campo dell'interpretazione dei repertori contemporanei, dove
spesso la scrittura si avvale di elementi aleatori, di notazione "di azione" o gestuale il cui
risultato sonoro può essere estremamente variabile secondo le scelte dell'esecutore.

temi trattati
• suonare frequenze suonare note: densità e armonie non temperate
• il rapporto fra suono e rumore nel gesto e nella forma
• tecniche di scrittura semi-aleatoria, notazione gestuale e loro realizzazione
• improvvisare la forma
• trattamento del suono in tempo reale
• metodi di controllo dell'elettronica da parte dello strumentista

modalità di presentazione
Il workshop approderà alla messa in opera di una performance semi-improvvisativa per
sassofono solo, ensemble di costituzione variabile e live electronics secondo i moduli
compositivi dell'opera aperta di Alessandro Ratoci Self Remixing Orchestra.

Secondo la durata (1 o 2 giorni) il workshop è aperto a 5-6 o 10-12 partecipanti

CONCERTO
La scelta del programma è curata per mettere relazione avanguardia storica e il periodo
successivo, con compositori che si sono affacciati alla scena musicale a partire dall’inizio del
terzo millennio. Il terreno di questo dialogo è il repertorio per sassofono solo nei suoi possibili
spazi acustici: la riverberazione naturale del luogo fisico nella Sequenza IXb di Luciano Berio, il
pianoforte come spazio acustico complementare in Crisalide di Un Fenomeno di Andrea Portera
e lo spazio virtuale dell’elettronica nei brani di Jean-Claude Risset e di Alessandro Ratoci.

PROGRAMMA
Luciano Berio - Sequenza IXb per sassofono contralto solo
Andrea Portera - Crisalide di un fenomeno, per sassofono contralto e pianoforte
Jean-Claude Risset - Saxatile per sassofono soprano ed elettronica
Alessandro Ratoci - Something Like Orpheus, per saxofono soprano e live electronics
Alessandro Ratoci - Self Remixing Orchestra II, per sassofono, ensemble di improvvisatori e
live electronics.

SCHEDA TECNICA
• Sistema di diffusione stereo o quadrifonico di dimensioni e qualità adeguata
• Mixer digitale con connettività ADAT, USB o DANTE (Yamaha serie TF, CL o simile)
• 2 Microfoni DPA 4099 con sospensione per sassofono
• 4 Microfoni a condensatore su asta
• 1/2 Monitor audio per il palco
Il materiale informatico per il Live Electronics è fornito dal performer
Riccardo Guazzini
Riccardo Guazzini Intraprende gli studi musicali classici con Alda
Dalle Lucche alla Scuola di Musica di Fiesole e successivamente
si laurea con il massimo dei voti e la lode sotto la guida di Marco
Falaschi al Conservatorio Puccini di La Spezia. Presso il
Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze invece si laurea in
saxofono jazz con il massimo dei voti sotto la guida di Sandro
Satta e in composizione e arrangiamento jazz con il massimo dei
voti e la lode sotto la guida di Riccardo Fassi. In Europa si è esibito
sia in duo con pianoforte che in programmi per sax solo nelle città
di Barcellona (Sala del Conservatorio Municipale), Dublino
(National Concert Hall), Belfast (Auditorium universitario), Turku
(Sibelius Museum), Oslo (Istituto di Cultura Italiana), Amburgo
(Istituto di Cultura Italiana), Copenaghen (Istituto Di Cultura
Italiana).
Ha collaborato con l’Orchestra Giovanile Italiana, con la quale si
è esibito anche presso la Konzerthaus di Berlino (Bolero di Ravel)
ed ha eseguito la Creation du Monde di D. Milhaud per saxofono
concertante e orchestra. ha inoltre collaborato con l'orchestra
dell'Università di Firenze e con L'Opera Festival di Fiesole. Con la
Camerata Strumentale Città Di Prato ha eseguito nel 2019
"Mahagonny Songspiel" di Kurt Weill. In Italia si esibisce in duo
con il pianoforte e con l’arpa, in quartetto di saxofoni, come
solista, in ensemble di saxofoni e in altre formazioni
cameristiche. Con l’ensemble Freem Saxophone Quartet, registra
nel 2019 il disco "A Minimal Sax" per l’etichetta Brilliant Classics,
una dedica alla musica minimalista per quartetto di saxofoni.
Nel novembre 2021 esce il disco "Vox" per l'etichetta Ema Vinci, un percorso attraverso le varie tipologie di
musiche per sax solo che prendono ispirazione da elementi tratti dalla musica etnica e popolare.
Attualmente docente di saxofono presso il conservatorio di Siena.

Alessandro Ratoci
Dopo gli studi di composizione e musica elettronica
a Bologna con Paolo Aralla e Lelio Camilleri,
continua la sua formazione alla Haute École de
Musique di Ginevra nella classe di Michael Jarrel,
Luis Naon ed Eric Daubresse specializzandosi in live
electronics per perfezionarsi poi al Cursus di
composizione dell'IRCAM di Parigi nel 2015. Attivo
come compositore e interprete di live electronics
(RIM) le sue composizioni sono state eseguite in
festival di rilievo nel panorama italiano, come il
Ravenna Festival, Milano Musica, Tempo Reale
Festival e nella stagione di Musica per Roma. In
ambito internazionale ha presentato le sue musiche
al Mizzou Composer Festival dell'università del
Missouri (USA), al festival Archipel di Ginevra, al
ManiFeste di Parigi e alla stagione della Società di Musica Contemporanea di Losanna. Ha collaborato con
l'orchestra da camera di Losanna (OCL), l'Orchestre de Radio France diretta da Pierre André Valade, l'ICTUS
ensemble trio, e l'Alarm Will Sound ensemble di New York e solisti quali Stefano Malferrari, Luca Nostro,
Paolo Ravaglia e Florentino Calvo.
Nel 2014-2015 è stato professore a contratto di Multimedialità al Conservatorio G.B Martini di Bologna e dal
2011 al 2022 ha insegnato interpretazione e improvvisazione con live electronics alla HEMU, Haute École de
Musique de Lausanne (Svizzera).

Riccardo Guazzini / Alessandro Ratoci / 2022

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