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NORTHERN LIGHTS è una suite per violino solo, pensata come un viaggio nella cultura musicale del

Nord Europa. Il lavoro prende spunto principalmente dalla tradizione folk, pur essendo influenzato
anche da altro, come la cultura contemporanea, il rock e la musica classica. Uso esclusivamente il
mio strumento (senza l’aggiunta di alcuna tecnica di post-produzione o di elettronica live) con
l’intento di esplorarne a fondo le risorse timbriche, e cercando un dialogo tra il suono e il silenzio,
tra il violino e l’acustica della piccola chiesa romanica nella quale ho registrato.

La suite si apre con Mascherina, una sorta di preludio ispirato alla musica tradizionale di Bagolino
(BS), il mio paese natale; del resto, ogni viaggio inizia lasciando casa propria… Prima di approdare
a più alte latitudini si passa per Paris, 1920, ovvero un omaggio ad un contesto storico-culturale
nel quale le tradizioni musicali orali (in particolare quelle dell’Estremo Oriente) erano fra le fonti di
ispirazione di musicisti colti come Ravel e Debussy. Jag Vet En Dejlig Rosa è una famosa ballata
d’amore della tradizione svedese, mentre Norsk Vals è un’improvvisazione attorno ad un tema da
ballo del patrimonio norvegese, che appresi ad orecchio tempo fa da un violinista folk. Lover’s
Lighthouse è una melodia del compositore e pianista norvegese Tord Gustavsen, che mi sono
limitato ad arrangiare per violino pizzicato e fischio. Hardanger Fiddling è un altro omaggio alla
Norvegia – seppur di totale invenzione – ispirato all’affascinante sonorità del tipico Hardanger
Fiddle: un particolare violino con corde di risonanza aggiuntive, spesso utilizzato con accordature
aperte. NORTHERN LIGHTS si conclude con Jig, un’improvvisazione quasi totale (vi si possono
riconoscere frammenti di temi tradizionali) che unisce idealmente il folclore inglese e quello
irlandese. L’ultima traccia del disco è End Of The Day: una composizione estemporanea nata alla
fine della sessione di registrazione, basata su poche semplici idee di natura perlopiù timbrica;
sentivo di avere ancora qualcosa da dire e ho lasciato i microfoni accesi per un’ultima take, libera
da riferimenti culturali e premeditazione.
Daniele Richiedei

TRACK LIST

Titolo: NORTHERN LIGHTS

1. Mascherina
2. Paris, 1920
3. Jag Vet En Dejlig Rosa (tradizionale svedese)
4. Norsk Vals
5. Lover’s Lighthouse (Tord Gustavsen)
6. Hardanger Fiddling
7. Jig
8. End Of The Day

Tutti i brani (se non diversamente indicato) sono di mia composizione, configurate come
improvvisazioni ispirate al folk di diverse zone del mondo (in particolare il Nord Europa).
BIO - Daniele Richiedei
Mi esprimo tanto nella musica da camera classica, quanto nella contemporanea, nel jazz e nell’improvvisazione.

Mi sono laureato con master sia in violino classico che in violino jazz, studiando nei Conservatori di Brescia e Milano
(110 e lode in entrambe le discipline) e perfezionato frequentando numerosi corsi e masterclass in Italia e all’estero
(Siena Jazz 2010, Nuoro Jazz 2011, C.d. M. Didier Lockwood, Tokio String Quartet, Massimo Quarta, Stefano
Montanari, Stefano Battaglia, Berry Harris, Michael Blake, Sandro Gibellini, Pietro Tonolo) e, per un anno, la
Hochschule Fur Musik di Detmold (Germania) con il prof. Marco Rizzi.

In ambito jazz, alcune delle mie collaborazioni continuative sono: il duo con Sandro Gibellini (2011-2013), il trio di
Mauro Ottolini (2011-2019), il trio Fedra con Simona Severini (dal 2017, tuttora in attività), l’ottetto Take Off (dal 2015,
tuttora in attività) con M.Milesi, E.Maniscalco, F.Sigurtà, G.Rubino, M.Rinaldi, G.Papetti, G.Corini, oltre al mio quartetto
Camera Oscura (dal 2011 a oggi).

Mi esibisco spesso anche in violino solo, in diversi programmi da concerto, dalle mie composizioni e improvvisazioni
tra il folk, il jazz e la contemporaneità, ad un repertorio che va da Bach alla musica d’oggi. Un’espressione di questa
dimensione solitaria è il concept album “Northern Lights” (aSimpleLunch, 2018).

Fra le principali collaborazioni continuative in qualità di camerista, faccio parte del quintetto con pianoforte “Ensemble
del Teatro Grande di Brescia”, fondato da Sandro Laffranchini (primo violoncello del Teatro Alla Scala) nel 2012. Da
allora l’Ensemble si è esibito tutti gli anni con più appuntamenti in stagione, con grande varietà di programmi e
collaborazioni illustri, fra le quali Myung Whung Chung al pianoforte per il Quintetto di Brahms lo scorso 2018. La più
recente esperienza dell’ensemble è la registrazione del Quintetto di Schumann per Sky Classica HD (Dicembre 2020)
con i suoi componenti stabili (oltre a me, Sandro Laffranchini, Andrea Rebaudengo, Marco Mandolini, Joel Imperial).

Ho fondato il gruppo AltriArchi, con formazioni dal quartetto d’archi alla piccola orchestra da camera, un ensemble che
spazia nei vari stili della cultura musicale classica e contemporanea, fino alla world music e al pop. AltriArchi ha
collaborato, fra gli altri, con il gruppo Baustelle per il Minimal Fantasma tour 2013, con il fisarmonicista e
bandoneonista Mario Stefano Pietrodarchi, e con il compositore e pianista argentino Martìn Palmieri.

Collaboro regolarmente con il gruppo Sentieri Selvaggi, diretto da Carlo Boccadoro, con il quale ho partecipato più
volte a concerti nella loro stagione concertistica ufficiale, in formazioni dal duo con pianoforte, al quartetto d’archi (sia
come secondo che come primo violino), al tipico sestetto contemporaneo, con e senza direttore.

Ho avuto occasione di esibirmi sia in ambito jazz che classico cameristico in Italia, Svizzera, Austria, Germania, Regno
Unito, India, Oman, U.S.A., potendo vantare collaborazioni con artisti quali: Marc Ribot, Fausto Beccalossi, Glauco
Venier, Emanuele Maniscalco, Peo Alfonsi, Giovanni Falzone, Baustelle, Konstantin Bogino, Michael Blake, Ryan
Blotnick, Sandro Gibellini, Alfonso Deidda, Simone Massaron, Mauro Ottolini, Enrico Terragnoli, Giulio Corini, Maria
Faust, Fulvio Sigurtà, Mary Halvorson, Jamaladeen Tacuma, Massimiliano Milesi, Stefano Battaglia, Oscar Del Barba,
Aya Shimura, Laura Marzadori, Mirco Ghirardini, Kleidi Sahatchi, Salvatore Quaranta, Paolo Bonomini, Alfredo
Zamarra, Luca Ranieri.

Collaboro spesso con attori e registi teatrali per musicare rappresentazioni teatrali e letture: fra gli altri, ho lavorato con
Federica Fracassi, Renzo Martinelli, Valeria Perdonò, Woody Neri, Luca Micheletti, Luciano Bertoli, Giuseppina Turra,
Fabio Maccarinelli.

Ho pubblicato, in qualità di camerista i CD: “Margola, chamber music” for mandolin, guitar, violin and piano (Brilliant,
2019), e “A. Bonera – Chamber and piano works” (Phoenix, 2013). Come compositore/improvvisatore e solista gli
album: “Un Duo Imperfetto” (Ritmo&Blu records, 2019) “Northern Lights” (ASimpleLunch, 2018) “Camera Oscura”
(FreeCom, 2014), “Mimì” (Fritz Records, 2017). Ho collaborato alla registrazione di numerosi album di pop come
violinista e violista (tra cui Baustelle, Rachele Bastreghi, Nicola Piovani) e partecipato a numerose sessioni di
registrazione con orchestre lirico-sinfoniche pubblicate per etichette come Sony Classics, Decca, Amadeus, Warner,
Brilliant Classics.

Ho curato la pubblicazione di stampo etnomusicologico “Storie da Suonatori – La tradizione musicale del Carnevale di
Bagolino e Ponte Caffaro” (LiberEdizioni, 2018).

Dal 2019 sono direttore artistico del festival San Rocco In Musica, rassegna senza etichette di genere che ospita
concerti di rilievo nazionale.
Insegno violino presso la Scuola Diocesana di Musica Santa Cecilia a Brescia e tengo regolarmente corsi e
masterclass di violino jazz, improvvisazione collettiva e musica d’insieme per importanti istituzioni, fra cui il
Conservatorio Luca Marenzio e l’associazione Il Baule Dei Suoni – Musica Spiccia.

BIO - in BREVE
Daniele Richiedei si esprime tanto nella musica da camera classica quanto nella contemporanea colta e nel jazz.

Ha avuto occasione di esibirsi, sia in ambito classico che jazz, in rassegne di rilievo nazionale e internazionale ( Rai
Radio 3, Milano Musica, Sentieri Selvaggi, La Triennale, Concerti del Quirinale, Festival Monteverdi, Filarmonica di
Trento, Linzner Theater, Cornelia Street Cafe di New York, Blue Note di Milano, Teatro Grande di Brescia, Sky Classica,
Teatro Manzoni di Milano, Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Padova Jazz, Pisa Jazz, Teatro Alighieri di
Ravenna, etc.), con artisti quali: Marc Ribot, Fausto Beccalossi, Glauco Venier, Emanuele Maniscalco, Peo Alfonsi,
Giovanni Falzone, Michael Blake, Ryan Blotnick, Sandro Gibellini, Alfonso Deidda, Simone Massaron, Mauro Ottolini,
Enrico Terragnoli, Maria Faust, Fulvio Sigurtà, Mary Halvorson, Jamaladeen Tacuma, Massimiliano Milesi, Aya Shimura,
Konstantin Bogino,Laura Marzadori, Mirco Ghirardini, Kleidi Sahatchi, Salvatore Quaranta, Paolo Bonomini, Alfredo
Zamarra, Luca Ranieri, Andrea Rebaudengo, Baustelle.

Si esibisce spesso anche in violino solo, in diversi programmi da concerto, da Bach alle proprie composizioni e
improvvisazioni, tra il folk e la contemporaneità. Un’espressione di questa dimensione solitaria è il concept album
“Northern Lights” (pubblicato in vinile, CD e digitale da aSimpleLunch, 2018- 2019). Fa parte del quintetto con pianoforte
“Ensemble del Teatro Grande di Brescia”. Collabora regolarmente con il gruppo di musica contemporanea Sentieri
Selvaggi diretto da Carlo Boccadoro, con il quale ha partecipato più volte a concerti nella loro stagione concertistica
ufficiale e in altri festival, anche come primo violino. Ha fondato e dirige il gruppo AltriArchi, con formazioni dal quartetto
d’archi alla piccola orchestra da camera; con questo gruppo ha collaborato, fra gli altri, con il gruppo cantautorale
Baustelle per il Minimal Fantasma Tour.

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