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SCHEDE CRITICHE 443
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444 SCHEDE CRITICHE
rimenti è sente
davvero ipso facto di sviluppare un approccio
ammire
lità con cuie unravvisa vocabolario atti a comprendere gli ef-
paralleli
anche decenni, fetti espressivi della musica in Pasolini. Si
palesa un
l'opera di tratta Pasolinidi un'occasione mancata, perché cheè an- ha
Studiare, cora come
il Pasolini-ascoltatore a ha
esprimersi nel-fatto
echi musicali le proprie colonnenella
sonore: attraverso la mu-produ
saggistica sica stessa ePasolini,
di i modi in cui vien fatta interve- pres
venti a proposito nire, egli mette a disposizione delladi tutti la scom
re o della propria esperienza d'ascoltatore
canzone anziché
commer
le collaborazioni tradurla in parole e concetticon astratti. Il di- Laur
quella mancata scorso sulla musicacon e sull'ascolto è realizza-
Sylvano
ca studiare to con la musica stessa, e spetta dunque
Pasolini in al qua
musica, ma critico soprattutto
svelarne la ricchezza e le implicazio- in
re. La storia di Pasolini-ascoltatore viene ni teoriche. Ma in assenza di un apparato
continuamente irrorata dalla ricca documen- concettuale e terminologico adeguatamen-
tazione raccolta da Calabretto, e da utili ap- te sviluppato e irrorato da riferimenti teori-
pendici documentarie. Ne emerge un qua- ci e critici, il testo di Calabretto scade di
dro coerente, anche se a tratti ripetitivo, in tono e diventa poco più di una minuziosa
cui domina l'idea che la musica sia espressio- cronaca.
ne della vita di tutti i giorni - dei suoi mo- La devozione di Calabretto per lo scritt
menti prosaici come di quelli sublimi - più re-regista sembra inoltre impedire all'aut
che non uno sterile monumento artistico di far emergere la propria voce critica
da studiare o, peggio, venerare. Solo così si soffrirne è lo spessore delle analisi, sopr
spiega l'interesse di Pasolini per tutti i generi tutto quando Pasolini stesso stenta a cog
musicali, dalle sonate di Bach alla canzonet- re la ricchezza degli esiti espressivi del p
ta, purché il brano musicale catalizzi o riflet- prio lavoro (come si sa, un autore no
ta un'esperienza vissuta. L'adozione di una sempre il miglior critico di sé stesso). D
prospettiva, diciamo così, "pasoliniana" ne- tra parte, alcune formulazioni pasolini
gli studi musicologici - Calabretto lo lascia davvero suggestive, come quella sulla fon
intendere, anche se non sembra trovare il co- sonora della musica da film, che Pasolini
raggio di affermarlo esplicitamente - com- calizza in un "altrove profondo", vengo
porterebbe la ridefinizione delle categorie generalizzate a tal punto da perdere p
metodologiche e delle priorità nello studio gnanza e utilità analitica. Infine la divisi
della musica, ben al di là dell'attuale convi- di ciascun capitolo in due sezioni distin
venza (e separazione) tra discipline storico- - un corpo centrale e un'appendice, ove
musicali ed etnomusicologia. informazioni su ciascuna colonna sonora
Sebbene manchi un'integrazione profon- vengono presentate sistematicamente -
da tra il materiale raccolto e i temi portanti frammenta il discorso più del dovuto e por-
della poetica pasoliniana, Calabretto escogi- ge il destro a nuove ripetizioni.
ta un modo originale e a tratti esaltante di Non è da escludere che le manchevolezze
parlare di musica, cioè attraverso le parole appena riscontrate abbiano a che fare con
stesse del poeta, ora glossate, ora presentate un'indecisione di fondo: scrivere uno studio
nella loro forza originaria senza ritocchi o critico o fare opera di documentazione? Pa-
commento alcuno. Ciò contrasta curiosa- solini e la musica , l'autore non ce ne vorrà,
mente con l'approccio scelto nella seconda non è né l'uno né l'altro. Per convincersene,
parte del volume, vale a dire i capitoli dedi- basta sfogliare i due recenti volumi Olschki
cati al cinema. In questi, Pasolini viene stu- di materiali tratti dall'Archivio Nino Rota,
diato in maniera più tradizionale come donato dagli eredi alla Fondazione Giorgio
autore o, più precisamente, come responsa- Cini di Venezia. Entrambi hanno una fun-
bile delle colonne sonore dei propri film. Se zione squisitamente documentaria. Il primo,
da un lato lo studio degli scritti prepara il ha filmografia di Nino Rota , apparso nel
lettore e in un certo senso gli spiega le scelte 1999, offre la filmografia completa del com-
musicali effettuate, dall'altro esso non con- positore, redatta in ordine cronologico, con
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SCHEDE CRITICHE 445
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