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482 CAPITOLa DODICESTh~

linguaggio aggiornato secondo i modelli deli' avanguardia del- Capitolo tredicesimo


I' epoca, e in particolar modo quelia parigina. La musica del secondo dopoguerra
Fra la sterminata produzione di Villa-Lobos, (Rio de Janei:
1887 - 1959), comprensiva di ben 1700 titoli, particolarmenre
famose e rivelative di questa volonta di sintesi transculturfu,=
s?no.1e Bachia,nas brasileiras e i ~hOros. Le prime sono una se-
ne dl nove sUltes per Iversi organici 10 cui l'ispirazione In-
chiana si fonde con l' evocazione del folklore brasiliano ~
realizzare un ibrido stilistico piuttosto singolare; i ChOros, in-
vece, sono sedici brani anch'essi per diversi organici - dali I. La nuova musica 1:2.poit I945.
chitarra e dal pianoforte ali'orchestra ed alia doppia orches
con banda - in cui sono sviluppati ed amplificati elementi ca- Gli orientamenti dei pili significativi protagonisti deI2 =-
ratteristici del folklore brasiliano. aerazione che si affaccio sulla scena musicale nel secon
Nelia produzione di Chavez (Citta di Messico 1899 - 197 poguerra furono subito radicalmente polemici nei co ' ~
oltre .ali'impiego delia musica folklorica e popolare e molto n- _elie tend~nze do~inanti nei decenni fra lectue guerre. =
velatlvo delia sua volonta di radicarsi culturalmente nelia tr2- to neoclassico largamente affermato. Fiiidal 1946.
dizione del proprio paese la rievocazione delia cultura azteC2 Sonatine per flauto e pianoforte e con la Prima Sonata :Ie:
attuata, oltreche attraverso un' atmosfera di magic a ritualita. pianoforte il ventunenne Pierre Boulez avvio una svolra - - --
mediante l'impiego di strumenti in uso presso quel popolo (ai ale nel pensiero composltivo, die comportava fraTaI
es. n~l brano orchestral: Xochipilli-Macuilxochitl, del 1940 _ auovo modo di vedere il ruolo storico dei tre grandi vien::~-
. 91O~s~etaj.Buenos Aires1916 - Ginevra 1983), affermato- e tutte Ie vicende delia musica del primo Novecento. :Boc:-E:
SI con 11balietto Panambi (1937) ricco di influssi francesi e era allievo di Olivier Messiaen e aveva seguito i corsi di R
stravinskiani, ha dato libero sfogo alIa sua vena folklorica in :1ibowitz sulla dodecafonia; ma assai presto dal suo inter ~
?tl il nuovo metodo trasse conseguenze eterodosse e raCi -
composizioni ispirate ora alia musica creola (la Suite de danztiS
j aprendo una direzione di ricerca che per alcuni aspe '-
criollas, per pianoforte, del 1946, 0 EI Fausto Criollo del 1943.
ouverture per orchestra), ora all'evocazione del mistero delia :ebbe stata condivisa da altri protagonisti delia sua gen
~ampa (ad es. in Las Horas de una estancir>,1943, una serie di e. Occorre subito sottolineare che sarebbe riduttivo e ~
hriche su testa di Silvina Ocampo). Spec.lalmente in ques . mnte ricondurre Ie esperienze radicali dei primi anni Ci::-
due ultimi compositQri considerati, l'ispirazione folkloriC2 ~anta esclusivamente ad una matrice viennese, e in pan:i
l2I'e weberniana. La fondamentale importanza delia lezione ~
nop esaurisce la loroproduzione musicale, comprensive di nu-
merose opere prive di riferimento folklorico, che rivelano ap- ebern, 0, se si preferisce, di un certo modo di acco 'e::::;e
punto il desiderio di non rinchiudere l' arte musicale neli' am- _ eredita, fece S1che allora i nuovi compositori si defin..iss
bito di un nazionalismo folkloristico, bens1 di darle un respiro postweberniani ; ma essi stessi ebbero ad annoverare
internazionale. [GV] o padri storici , oltre ai viennesi, anche altri mus!
Oc~ il nostro modo di vedere la liberta del tempo musi
::::>ebussy,il materismo di Varese e l'invenzione rittnica
- avinskij russo , per citare solo tre esempi, non puo _'"'::-
5cindere dalla prospettiva nuova in cui si comincio a gua: -
~egli anni_~ip.q~anta grazie a Boulez e a quella che si e ::::.
'amare neo_avangU~rdia per distinguerla dall'avangu.a.:Cz
?::opriamente detta, quella storica della prim; meci e. 5':-
10. -
Tra i padri riconosciuti delia generazione che si affe::::a -
secondo dopoguerra c'e anche QJ..WierMoessiaen (Avignone alcuni aspetti della lezione di Schonberg e Webern e prese::--
1908). Maestro di Bowez e, per qualche tempo, di Stockhau- tan~ tecniche seriali assunte con originalita. La Sinfonia do -
sen, dal 1947 per vent'anni tenne al Con~~tQrio di Parigi mera op. 9 di Schonberg e il modello dichiarato dell a co ce-
corsi di analisi musicale che urono particolarmente fecondi di zione formale della Sonatine per flauto e pianoforte, ma e c:::
;timoli (anche Ia famosa alliilisiritmicaderSacre-di Stravinskij modello bene assimilato, in piena autonomia stilistica. II g
pu56Iicata da Boulez trae ispirazione da questi corsi): come inventivo dello Schonberg delle prime opere atonali e tutta~
compositore e una fi ura isolata, ed anche 1'influenza che menD lontano dal primo Boulez dei silenzi disincarnati, de::e
esercito sulla nuova generazi~ riguarda solo alcuni aspetti ascetiche rarefazioni di Webern, da cui invece il compositore
dell a sua ricerca, del tutto indipendentemente dalle premes- francese trasse stimoli a radicalizzare i procedimenti seriali <:.
se spirituali della sua poetica. II giovane Messiaen appartenne
superare Ie categorie costruttive e discorsive tradizionali. An-
per breve tempo ad un gruppo, quello detto Jeune France
che il raffinato sensualismo sonoro delle cantate su testa ell
formato nel 1936 anche daJolivet, Baudrier e Daniel-Lesur,
Char, Le Visage nuptial (1946-47, rev. 1951'52) e Le Soleil des.
che in comune avevano soltanto Ia insofferenza per il gusto
neoclassico dominante. Incline a servirsi di elementi etero-
eaux (1948, rev. 1958 e 1965), rimanda ad ~~ntiJrancesJ.
assai pill che a Webern: queste pagine presentano nella loro
genei, Ia fantasja di Me~si~ccoIs-;; suggestioni diill'eredita
freschezza gli aspetti pill accattivanti della poetic a boweziana.
~d!..P~Qus~ ~ Skrjabin con u~asensibilita timbrica originaIe,
Nel giovane Bowe~ il super~!pellto d~lla dojec...afonia classica
,C2U up colorisqo~ sempre sostenuto da una tensione mistico-
visionarifl ed unito ad un gusto vagamente arcaizzante, che si avviene attraverso continue trasformazioni di cellule e attra-
v~IeperQ di un personale sistema di modi diverso aa quello verso il tentativo di stabilire una coerenza interna tra Ie tecni-
medievale. Dopo una produzione giovanile comprendente fra che di elaborazione delle altezze e quelle riguardanti ~-
l' altro il Quatuor pour fafin du temps (1940) e dopo una serie Ancor pill che nelle opere p~ecedent1"'questraspetti 81protlhr-
di Iavori ispirati a temi amorosi e al ciclo di Tristano (una fase no nellaSeconda sonata per pianoforte (1948), un vasto lavoro
di cui puo essere considerata sintesi Ia sinfonia Turangalifa del dove si manifest a pienamente la lucida furia del gesto bou-
1946-48) avvi2.n)love~&:~ritmQ., traendQ dallo studio leziano. Nel pensiero di Bowez in questi anni si manifesta con
gei ritmi .!ic;ntali e della lmIsica reca ..stimoli per soIuzioni intransigente c:hiarezza l' ansia di un rinnova radical
molto ~o.~ls~se. J?e.t:gu~sta via Messiaen_approdo a compo- dellin ua io 1'insofferenza er ooi 1ll u io ret p~tivo:
~~'2.he ~~ll:Ls_u~opera segnano un punt~ limite di astra- "diqui gli attaccm a Berg (in un artfcolo e 1948,'c e 10 stesso
zione e ricerca sperimentale, ma che intere5S4rono particoIar- e
'Bowez poi rimise in discussione) e il celebre SchOnbe;.g morto
mente gli autori aliora pill giovani come premesse per Ia seria- "
s!el 195 I, in cui si censurava la cor~traddizione in Schon-
lita InfegraIe: Fra queste il pianistico Mode de valeurs et d'ino b~rg tra la novita del metodo dodecafonico da lui creato e la
tensites (1949), Ie Etudes de rhytme e parte del Livre d'orgue tendenza ad applicarlo in contesti che dal pun to di vista for-
(1951), dove peraltro alla spoglia astrazione di alcuni pezzi si male e stilistico erano tradizionali. Questa critic a si accompa-
affianca una delle prime pagine di Messiaen ispirate al canto gna ali'ipotesi di rovesciare Ie prospettive dello Schonberg do-
degli uccellilcanti.degli-uccelli diventarono oggetto di stu- decafonico ~sl~doJe_p..QtenziaJjta innQyative d~lla serie:
dio e di sistematica elaboraziene in una serie di Iavori succes- l-n Webern sLIiS2.12o~eya u.Q.p~cursore, daques,to p'unto di
sivi, per pianoforte, per pianoforte e orchestra -(Oiseaux exo- vista; se ne aveva una immagine certamente forzata, tenden-
tiques, 1956) 9 p~rorchestra conChronochromie (1960), dove ;i~a unihiel;i.l~a 'la--fofZaluYaer'iffunzibrtale 'alla ricerC2
I'intersecarsi di intuizioni timbriche e compiesse sovrapposi- che ;llo~a Boule; e altri della sua generazione intrapresero.
zioni ritmiche raggiunge un esito particolarmente significa- Dal Livre pou;quatuor(l94'8:49laI primo'libio delle Structures
tivo. per due pianoforti (1951-52), anche in partiture oggi ritirate,
Qualcosa della fantasia timbrica e soprattutto della com; come Polyphonie X (1951) Bowez radicalizzacla tendenza a f2-
piessita ritmica di Messiaen.si ritrova nei primi Iavori di Pier- re tahwa:J:~.adi ogni traccia 0 residuo di discor~jvjta Iegata al
~ez (Montbrison, Loire 1925), che si Iegano inoltre ad passato, alia storia, attraverso'i procedimenti della serialita in-
tegrale cioe attraverso l' estensione di criteri seriali a tutti i tuazione ben diversa da quella di trent' anni fa). A.Darmstad[
.f COS1d~!i pa am.etrl>~a re e,~, tHRew. inamica nel 1946 il musicologo Wolfga!lg S.tdneck~ f.91!do~i corsi
ecc.),.&.om~~ e imo ro delle truetures 'epoca che avrebbero dovuto contribuire a superare Ie chiusure, Ie la-
dell' articolo polemico su Schon erg e . questa composizione cune la mancanza di informazione cuiJa..musiGa-t~desca eM-
Boulez non era piu isolato in tale direzione di ricerca. Anche stata'costretta negli anni del nazismo. Inizialmente i corsi fu-
in altri aveva suscitato particolare interesse il Mode de valeurs rono diretti da Wolfgang Fortner e videro emergere nei pri-
et d'intensites di Messiaen, con la sua costruzione di una serie missimi anni fra gli altri un suo allievo, Hans Werner Hen-
ritmica: si erano aliora mossi nella direzione della serialira in- ze (Giitersloh 1926), un compositore che e stato per qualche
tegrale anche il belga Karel Goeyvaerts (1923) e il tedesco tempo associato alie vicende della nuova musica, ma ~he ~
Karlheinz Stockhausen (Modrath, Colonia 1928). sempre mantenuto una posizione a se, nella sua eclettIca ?i-
Kreuzspiel (1951) puo essere considerato la radicale risposta sponibilita ad accogliere stimoli diversi. Nel 1947 era stato ill-
di Stockhausen (i cui primi lavori non fanno presagire scelte vitato a Darmstadt Hindemith, nel 1948 Leibowitz, nel 1949
postweberniane) alia provocazione del Mode di Messiaen. Messiaen, nel 1950 Varese: si aliargava intanto la cerchia in-
Si parlo aliora di untillis 9.m} rieci.m~ di- ternazionale dei giovani compositori presentati in quella sede,
,*.sre ante dissociatIvo ella seriali' . te e. Le singole.!l0- a cui presto si affianco il Festival di Donaueschingen. J primi
te erano trattate come punti isolati, in asso uta liherta e autori italiani eseguiti a Darmstadt furono Bruno ~-
!ndi en enza: lJlvece aggregars1 III conf1guraZlOll1suggerite _i;a (Venezia 1920 - Amsterdam 1973) e Luigi Non~ (Venezia
III qua c e misura da una logic a tradizionale venivano orga-
~24),lu:)a[tire dal 1950; Luciano Berio (Oneglia 1925) vi fu
nizzate con criteri seriali tenendo conto soltanto della pw '-
pJese!1te per alcuni anni dal 1954. ., . . .
sicita dei loro <; parametri , definendo una serie di altezze, Nello stesso periodo in cui i seminan d1 compOSlZ1~)ll~d:l ~
una oi timori-;u'na 01 3urate ecc. e sottoponendo COS!ogni Ferienkurse di Darmstadt divennero un punto dl nfen-
aspetto della composizione ad un contrallo ferreo, che poteva mento fu create a Colonia (1951) ilyrimo.studio europeo di
.cancellare qualsiasi residuo di discorsivita tradizionale, di ri- musicii elettronica, diretto iniZialmente da H. Eimert: vi la-
flesso condizionato della memoria, di rapporto con la storia. vorarono tra gli altri Stockhausen e il belga Henri Pousseur
n rischio di og;ge on ri Ida astratta meccanicit~ fu.~ (1929). Intanto a farigi fin dal 1948 Pierre Schaeffe~ (1910)
ito avvertito e il dibattito suile tecniche seriali e sUlloro su- aveva compiuto esperienze che portarono alla creaZlOne del
eramento co~tItui forse l' timo tentativo di fonCfm un n-
gyag .". -.r,-
. . tS:ur.uomune per la ~<r:.'. avanguatma,
gr..2.upe.de Recherc~ de M-usigue Concrete: i no~ di m~si~a
elettronica e di musica concreta indicano con ch1arezza 1di-
'anche se, all'interno di una linea di ricerca che in senso mol- versi orientamenti seguiti a Colonia (dove in un primo mo-
to generale poteva sembrare condivisa da tutti, si potevano mento Lasperimentazione si concentro esclusivamente suil~
cogliere i segni di ben definite autonomie. L'originalita dei manipolazione del suono prodotto elettronicamente) e a Parl-
protagonisti dei primi anni della nuova musica non impedi
pero che per qualche tempo il dibattito suile ricerche piu radi-
gI (dove invece il punto di partenza era la registrazione ed ela-
borazione di suoni naturali concreti). Non per caso l'inte-
cali fosse in una certa misura comune: esso ebbe alcune sedi resse per la ricerca elettronlca si fece particolarmente acuto di
privilegiate, che divennero un punto di riferimento per chi fronte alle difficolra, pratiche e teoriche, della serialita inte-
voleva accostarsi a tali esperienze. Fra queste sedi si conqui- ~ grale: in un primo momenta Stockhausen esploro nel nuov~
..s..1arono .pM1icolaxelama gli Internationale Ferienkurse ~Corsi mezzo soprattutto Ie possibilita di creare e manipolare nuo\"!
estivi internazionali) di Darmstadt, tanto die ancora oggi se timbri e di esercitare un controllo assoluto su questi, suile du-
ne par a Impropname"nte come ai una vera e propria scuola e rate sulle dinamiche. L' estensione di criteri seriali a tutti i
come sinonimo di un particolare indirizzo compositivo, legato 55.Qa;ametri poneva omunql.l~gm --~~ esi~tono
in realta soltanto alla problematic a degli anni Cinquanta (i reat c_oq::iiPonCIenzeJra una 2erie .dkaltezze.:.e;;un-'cl<s..~ zc
corsi si tengono ancora e attualmente offrono una informazio- esempio, di-cliirate 0 (Ii timbri, ne suI piano percettiva-n'
ne ampia ed aperta su cio che accade oggi, dunque su una si- --;Jel1omateilliltiCo. -- -- .
Un monumento ai limiti della terra fertile aveva definito tali come l' elettronico Gesang der ]iinglinge (Canto degli ado-
Boulez la pili rigorosa, la pili astratta e spoglia sezione (la fescentl, 1955-56), ZJtmasse per 5 legni (Misure del tempo
primai-delle Str!:Jctures.~ia all'interno di questa partitura, tUj- 1955-56) e Gruppen per 3 orchestre (1955-57). II Gesang der
ravia, Ie sezioni composte successivamente, la terza e soprat- ]iinglinge e iI primo lavoro elettronico di Stockhausen dove il
tutto l~jec~nd_a~(la pili lunga e tomplessa) prqp9ngono una matenal-eela15orato e' anche naturale , la registrazione di
con.~ezione pili flessibile dei procedimenti seriaIi. PJ:Qs_~guire una vocedCbambino: la presenza delIa voce comporta anche
la ncer 'e e' a er'aIif-'ntegple aR ariva - quella di un testa (per la prima voIta in Stockhausen, se si tra-
~ome un ripartire da una sorta di grado zero fuari dalla lasciano i lavori degli anni di apprendistato); ~ inoItre rilievo
ston.~..ill> 0 aver .Iat~J:asa..Qi 0gni.l:eS1Q\J.o Clis_cor~ fondamentale la diffusione del suono nella spazio (i! I1astro !
trad1ZlQ ale. ed In questa-.S1tuaz-ion.eIe poetiche di Boulez e a CInque pistef I'uso derIo spazio come vera e propria dimen-
S-tockhausen si preds~f.no pella loro autonomia. Boulez ~a sione compositiva. Tale dimensione e centrale anche in Grup-
fes2-lJQn?are .tp lin~~ggw in cWIossfro -;mcora POSSibiIiper pen, insieme con I'invenzione del suono e con la complessa de-
il com osHore sce te eli ~sto, di natura estetica. A Stockhim- finizione del rapporto tra la composizione per gruppi e Ie
~~.tmbra\(q Rriq,ritalJ~mente essenzial~ d..efimre.di~lta in strutture temporali. II movimento del suo no nello spazio e
Y9!~ un nuovo'_*t~ma di orgat1izzazione, dove iI 1?rocedi~ esplorato anche in Carre per quattro cori e quattro orchestre
;nento contava, in line~ ~iprincipio, g,ili dell'opera complUta. (1959-60), che appartiene peraItro ad una fase in cui Stock-
llilla ric~J::ca_qi Sloe: ausen- iI superamento deIIa fase hausen sembra aprirsi a suggestioni nuove nella sua ricerca
untillistica Eucostituito dal-f~assa . io ilia composiZiane (anche attraverso una attenzione pili diretta ed immediata al
...'1 ~- 1. 1 mten e .er gru 0 un~~me lrili suoni suono).
~!Ue~uJ;l~ e~SJ.Pr!.a.seC11ca caratterizzazione complessiva, 4r.i-tl@ssione~<;.rit:ica.sullaseriaIita integrale si manifesto in
grazie alIa densita, al tirri ro, a a diriarriica~arra ve ocita delle Stockhauseg (e contemporaneamente;"'in modo' diverso, ill
~:a:rr.mter;.an0 tl'a. ;-altezzaRlU acutae'Ia pili grave e COS1 oulez) anche nella sperimentazione di un certo grado di in-
via. La qualita percettiva d'insie~e Cfergruppo e cllversa aa determinazlOne: piu c e e influenza i Cage (la cui presen-
que ache darebbe la somma delle singole componenti. Inol- za si sarebbe ratta pili incisiva, nella nuova musica europea, a
tre, nota Stockhausen, <<j..diversi gruppi inuna composizione partire dal 1958) questa esperienza appare frutto di una ricer-
hannoc1.iverse~c.aratteJjstiche proposzionali, diversa struttura~ ca coerente, del super amen to delIa seriaIita integrale, del bi
JJ1~~9nQin".r.ap."PQrto-;~~loro. in quanto si~caDiscono]e pro- sogno di creare percorsi temporali aperti e discontinui. La via
~~~ di.};n rl.l .. o soIo's,e 10 s(confronta con gii aItri. Que. della iml@terminaziene par-ziale, della.cosi dett~ alea control-
sta cHaZlOne e tratta dalI' anaIisi del K14vie1Siiic I, the e in lata (alea e iI'tei-mine ale aiv1ene a'uso corrent~ p~ p .19-
realta 1'ultimo compos to del cicIo dei primi quattro. Essi furo- .p.Jocedi~tUrRarte 0 tq~.almente a.perti ed ind.Etermin .
no composti tra iI 1952 e iI 1953 e pubbIicati insieme: all'in- liii_~signiicat()<di\1ers()-dall-epeFaz-i()nt aLC age. In Stock-
terno del cicIo si deline iI assaggio da una musica puntiIIi. bausen la prirna esperienza in questa ambito e iI . !awe'S .. k
stica ~~ CO~llQsiZ;io~P.eLgruPP~. Tale passaggio apparnh. XI fJ:.~6), che lascia all'interprete una ltberta senza precedeD-
cora P1~ ch1aramente compiuto in KontraPunkte (1952-53), 'ti nella tradizione musicale europea. E scritto ~ ~nico
una pagma per 10 strumenti (cosi intitolata in contrapposizio- grande fogIio che contiene 12.gruppi dinote, Lafine di cia-
ne alIa prima versione di Punkte, che fu poi modificata radi- scuno dei quaIi vi sono indicazioni di tempo, di intensita e di
calmente), uno dei capolavori decisivi del primo Stockhausen. )ipi d'.iittacco. Le istruzioni~per 1'uso dicono: L'esecutore
La composizione per gruppi tendenzialmente escIude un guarda il fogIio a caso e comincia a suonare iI primo gruppo su
decorso temporale avente una direzionaIita, e comporta 1'i- cui gIi e caduto l' occhio, e 10suona scegliendo a piacere il tem-
stantaneita di ogni evento. Un tema centrale delIa ricerca di po, la dinamica e il tipo d'attacco_ Terminato iI primo gruppo
, S-tQckhausen neEli anni s~guenti e ~flessione suJle strutture legge in coda Ie indicazioni di tempo, dinamica e attacco e Ie
, ~e11empo !pusic~e e ~ulla sua progettazione, oggetto di u5.a applica all' esecuzione di un altro gruppo, anch' esso scelto a
serie di scritti, ai q~laIiso!io contemporaneTlavori fondamen- caso suI foglio ... @upe~st2....di llesta concezione e l'idea
d~i c~.mPi dLtempo (Zeit/elder), che pr:e-yedeagglomerati so- di arriVD>~ ma di costruire un ramificato labirinto, senza ru:-
~i(p..hItt9..sto fltt~ali da-non perdere l'interna coere-nzase t~i~ che ~enga mes~a in discussJ~n~la pi:~s,e~z~Ldiun 'pensie-
se ne modificano alcun~ GQmponenti. Nell'ambito di una vi- ro organizzante e di upo....s.tile(l'alea controllata di Boulez e
sione del tempo musicale discontinua, volta ad isolare singoli in tal senso esattamente agIi antipodi della concezione di Cage
pannelli nel decorso del pezzo, anche la multivalenza formale, dell' indeterminazione).
l~ pluripolarita del Klavierstiick XI trovano una logica colloca- Qualche circoscritta apertura aleatoria si trova anche ne -
ZlOne. 1'0maggio che Boulez rese a Maliarmecon il ciclo Pli selon pli.
Per vie diverse Boulez (che trovava eccessiva la liberta la- composto tra ilI:958 e tl I962 e comprendente tre Improvisa-
sci~mterprete ne vierstiick XI) era a dat anJ;n'e- tions sur Mallarme per soprano e complesso da camera, incor-
li ad un certo rado di indeterminazione,,fli ~ert~~~'al~;a niciate da due pezzi per orchestra (con pochi interventi delia
nella. erza SOl1ataper pianoforte del I955-57. Negli anni pre-_ vocet Don e Tombeau. Confrontandosi con.a1cuni t~~i subIi-
~outez aveva ~eoriz~ato l'uscita dal rigore seriale (in ,mi, fra i pili ardui del poeta~~ B~ez insta~~ con e .
un articolo del I954, Ricerche ora) proponendo una dialetti- un rapporto-comptesso, cerca nsponoenze strutturw e forma-
ca che si instauri tra un'organizzazione globale rigorosa e una Ii, ne accogIie Ie sollecitazioni in diverse direzhni e offre UI;!?
struttura momentanea sottomessa allibero arbitrio ... Riven- 'formulazione compiuta delia propria poetic a matura, fra l'al-
gichiamo per la music a il diritto alia parentesi e al cor~ivo . .t:.rQ con il di~piegarsi di una grande seduzione sonora, di una
La dialettica e il diritto di cui parla Boulez si trovano realizza- fantasia timbrka che conosce luc~e colori cangianti, durezze
ti in una delle sue partiture pili famose, composta in quel pe- e rifrazioni di mirabile raffinatezza.
riodo, nel I953-54, Le Marteau sans maitre, un ciclo per con- La ricerca di Boulez e di Stockhausen, di cui si son~ qui
tralto e per un organico strumentaleoriginalissimo, trattato sommariamente narrate Ie prime fasi, non riassume la molte-
con straordinaria raffinatezza (flauto in sol, viola, chitarra, xi- plicita e ricchezza delle esperienze del secondo dopoguerra.
lorimba, vibrafono, percussioni), comprendente 4 pagine vo- che soltanto a grandissime linee ed in termini molto schema-
cali su 3 poesie surrealiste di Rene Char e cinque pagine stru- tici possono essere ricondotte ad una qualche unita (non e mai
mentali che fungono da premessa 0 commento. II rapporto esistito, in concreto, un modo univoco di intendere la seri~-
con il testa comport a situazioni variabili, dalla immediata tal. Tra i protagonisti che subito si imposero con autonorma
comprensibilita, al suo celarsi nell' arabesco vocale, 0 alia si- particolarmente evidente c'e L.tllgiNone>, che fin,da principia
tuazione in cui la voce stessa si fonde nel comolesso strumen- non condivise ne il riferimento-.acI:~i'mmagine di Weber
tale. E nella nitida concezione strutturale di qL~sto capolavo- sradicata dalla storia, ne l' adozione di tecniche seriali in una
ro trovano posto ora siderali costellazioni memori della purez- direzione puntillistica, totalmente dissociativa .Gli fu estra-
za weberniana, ora scatti di lucida furia, addensamenti di neo quanta di neopositivistico c'era nella considerazione dei
violent a concitazione, di incandescente tensione, ora zone di fatti musicali attraverso i parametri, e cia si riflette chiara-
sospesa, incantata stupefazione timbrica. mente in lavori come Polifonica-Monodia-Ritmica (I95I .
Nellavoro immediatamente successivo, la Terza Sonata, l'e- Canti per I3 e Incontri (I955), e a maggior ragione nelle pagine
sigenza di lasciare spazio alia parentesi e al corsivo si manife- vocali degli stessi anni. ]'Jono non condivise la tende~za a pri-
sta in una parziale apertura ali'indeterminazione, concepita vilegiare Ja urezza2> delia mu~is~Wl?eqtale, e m cune
indipendentemente da Stockhausen e in modi assai diversi. ~ e}te me R!ime pagLne vocali, ad e~el;lI>10nel L'iebeslied de>
Boulez fu colpito semmai, pili che da Cage 0 dal Klavierstiick ..!.25..4Jper cora e strumentik~inLalGuni.~al'atte~i ess~
XI, dalla coincidenza tra il progetto che andava definendo (e -del ter~o lirislJlo che parye sublto.unQ degli aspettl fondam
che ancora oggi e realizzato soltanto in parte) e Ie idee ispira- .tali ~della 'St:iii poetica. Per soli, coro e orchestra e composro :
trici del Livre di Mallarme, su cui Jacques Scherer pubbIica un -pi0i1cito capolavoro noniano degli anni Cinquanta, It -
fondamentale saggio nel I957. !9..,~oses.o(I955-56), ~u fram.1enti <;Iile.ttc;Eedi condanna . -
" l/idea.di. Bpulez,~ guella di non concepire pili l' opera co- morte delia Resistenza europea: visioni allucinate, aspre [
.,.m~up semplice percorso d;;m p~to 9i partenz,aaoJln -pi.mto sioni si intrecclano-in questa partitura con accenti di liris
LA MUSICA DEL SECONDO DOPOGUERRA

desolato, di struggente intimismo. lloC:'il,tW Qs.Po_offr.~p ~ VOc;e,dall'arpa e dai due percussionisti attraverso di~ ~
maturo esem io dell'originale tecnica noniana di sfaccettate pi di articolazione a tratti si incontrano e s?vrap~ ~" --
fasce ~]J.o're,.,.tr.aaaa~mentieraiefazioni, dllatazioni e dis- producendo corti circuiti, scambi, con una ncer<:~u::IX'""-
.22!y,enze..b-l),clle,.a-que..sta1.e,cnica
si collega la co'mplessita dt:;l ~ol!<2.catasulla soglia tr~ vocale :: strurn~ntale e tra suo 0 e:-_
.tl!PPQ.ft.o_cotkil.testo,.chenon e mai trattato come semplice more~Famoslsslmae poi la Sequenza III (1965) per voce.
materiale fonetico (come a torto sostenne Stockhausen), nJ'a fa parte della o~tunata sene e Ie equenze estmate '-
nbn eWe'inpre'di;~ttam~rite percepibiIe perche sottoposto in "SOloesecutore (iniziata nel 19581:00 tTfi15ezzoper laura: =-
alcune pagine ad un complesso procedimento di frammenta- ~tale setie si rive!ano aspetti tiE~i del pensi.ero di Berio ----
zione e sovrapposizione che apre allo spazio musicale nuove ' verso la concezione di un virtuosismo che presenta e so~
dimensioni. Di una ricerca suI movimento del suono nello pone modi d'azione ~ ca~atteri div~rsi,'cos{ ch~ la esplo ---
spazio e documento assai significativo la Composizione per or- -ne di ineclite poIenzialita aello strumento impiegato viene ::x:-
chestra n. 2: Diario Polacco '58 (1958-59): qui i quattro gruppi sta in rapporto con up. repertorio di immagini e tecni. e.
orchestrali sono disposti tutti di fronte al pubblico, e il movi- 'apparfengon6 aHa sua storia e 10condizionano. -Tra 1 pHl _
mento e interno, per cos! dire, all' orchestra (diversamente da ficativi l;wori' ,Ii Beno negli anni Cinquanta citeremo an --=-
quanto accade nello Stockhausen di Gruppen e Carrel Allelujah II per cinque gruppi di strumenti (1957-58) e Ter::_
Una poetica gia definita con autonomia negli anni del radi- fonfertat((1958-59).
calismo seriale rivela LuciaDQ.Ber' ,.nella cui scrittura e sem-
pre stata riconoscibile una concreta, spontanea adesione alla Quando si ripercorrono Ie vicende della nuova musi~ ::
materia sonora e aile sue potenzialita fisico-percettive .Si e fe- e soliti indicare il 1958 come una data particolarmente s~-
lice mente parlato, per Berio, di olosita fonica ed e stata ficativa: fu l' anno della prima presenza di Cage a Darms- -
concordemente sottolineata la sua sos"tanzi;le estraneita aIle John Ca e (Los Angeles 1912) era gia nota in Eur~pa fin "
ricerche compiute per via di astratto e rigoroso razionalismo, pnmi'anfii Cinquanta; ma soltanto aIlora, verso la.fme d~ ~-
la spregiudicatezza con cui sa far coesistere s .erimentalismo cennio la sua influenza divenne rilevante, ed egh semb-o 2.S-
~ ra _ orto con la tra~e,~Qldis .. sm9~epiacevolezza, la Stia sumer~ di fatto la funzione di una sorta di catalizzatore c=
t()~ dl, oili5ilira: lllsomma aa af rQntare ogni situazlOne
dubbi interrogativi, contraddizioni agli ocdil di alcuni di
sonora liberan one in molte lici direzioni Ie otenzia ita. ~ch~evano data vita aile radicali esperienze di que1 ?C-
Nella poetica di B;;io e"Gnpensabile que 0 sra:-ltcamento a
riodo. Fra Ie p'remess~ della poetica di.Cag~ occo.n:e ricorC=
storia che fu perseguito nei primi anni ell'espetienza seriaIe;"
una attenzione alla lezione di Varese (al suo modo di con _--
~ cia n01l.gIUmflai di partecipare in modo autonomQ aIle
vicende della nuova musica dall'elettronica a!l'alea control-
~re la materia sonora ill di la crena'traaizionale distinzione =-
suono e rumore), una am ia qisponibjlit~serimentale, la
lat;,dalla definizione di una nuova vocalira a quell a di un
noscenza di Marce Duchamp e sopr-attutto l:illteresse
nuovo virtuosismo strumentale. Nel(i.95A)nieme con_Bruno
'musica e la fil;;-;fia orientale. Nella pri.ma fase della riceI'C2:::..
Maderna fonda a l'411a..!l910 Studio di F?nologia c!.ellaRai (die
diresse mo 1960), e fra Ie sue onere irLambito elettronico Cage, del tutto inClip'e,naent~ (1a: moaellLeuro el, ncor - -
~l~d~o in modo p;rticol~re The1!2a (Omaggio ~ Joyce) la sperimentazione di schemi ritmici e la il)venzione =

(:r.258), d().vsLul}i~"p-~e~i~e di j;1artenza e la voce d(Ca.thy t2ial~gfo!!S.,preFarat?'~ffu" d~k23 ..&).' di un p[a!10forte .-oe -
Berberian (1925-83) die legge in tre Iingue pagine dall'undi- cui suo no e deformato dallmsenmento tr.a Ie corde di ,,-
cesimo capitolo dell'Ulisse. Questo materiale verb ale diventa .gomme, p~zzi di legno, ca;ta 0 altro m~t~riale: il tim?ro d
gggs:ttg sli _u~ ~traordinario -sviluppo musicale. La Berberian turato che si ottiene presenta affinita con quello el garr.=
fu il duttilissimo strumento e il punto di riferimento della ri- giavanescPer pianoforte prepanito f~ sciitto, fra l'altro. :=_
cerca sulla vocalira di Berio e di molti altri compositori, Tra Ie sto dde Sonatas and Interludes (1946-48) .lspirandosi alia
prime pagine vocaIi di Berio ricordiamo Chamber Music sofia Ze~ (e, in qualche misura, a Satie) fage persegui7 ~
(1953) e Circles (1960), dove gli itirrerari circolari percorsi dal- nella sua musica scritta in modo apparentemente nor::12-..~
una sorta di atarassia contemplativa in cui annullare oglli t[ac- riassumere esperienze che per definizione mal si prestano --
cia di soggettivita ed ogni possibilita discorsiva. D.ai primi an- essere discusse ricorrendo a schematici raggruppamenri ?C="
'hi Cing.\J@taaQProdo ad olLnaradicale iiJ.dett;:rminaziotle. alIa tendenze. La oggettivita di lunghi elenchi di nomi ~ -
pegazione stessa dell' opera d'arte come proaotto finito di cui avrebbe, d' altra parte, alcuna utilita: si e prefer ita la SIT '"
r.ar.tista~sLas.sumela_r.esponsabilita: ogni;uono e musica,~e inevitabilmente arbitraria, di ricordare alcuni casi rapprese:::-
~dun'llle nOlLe' e Qer Cag~.ll1cUila ragione di organizzarlo-se- tativi senza pretendere di tracciare un quadro esaurie :
condo.precis.e,intenzioni.~Cio ripetono in modi sempre diversi neppure degli autori italiani ai quali si e prestata, in compies-
Ie sue opere, che possono essere semplici indicazioni di com- so, maggiore attenzione.
portamento per l'interprete, 0 prevedono una molteplicita di Come figura a se va ricordato un aut ore gia attivo con esi: -
usi per Ie note scritte, quando ve ne sono (a sua volta la scrit- significativi negli anni Cinquanta, ma fin da allora critico .
tura potra valersi delle imperfezioni della carta 0 di altri pro- confronti delle esperienze seriali, il greco naturalizzato fra.::;.-
cedimenti, essendo l'uno perfettamente equivalente all' altro). cese Iannis enaki~ (1922). Laureato in architettura (layo::-o
L'influenza esercitata da Cage nel contesto dell a nuova musi- con Le Corbusier), Xenakis e sempre stato incline a pensare .
ca si lego ad un momenta in cui essa prendeva coscienza di musica per. aS$..e~per agglomeratfdi materiale e
certi possibili sbocchi della sua stessa vicenda; l'indifferenzia,. egli elabora -se~vendg;;i'&l calcolo della probabilita e di proa:-
zione cageana, frutto di totale indeterminazione, poteva alli- dimenti della logic a materna tic a (di qui.il nome di rnusica
mite trovarsi a coincidere con l'indifferenziazione provocata stocastica), senza peraltro che cio comporti una vocazio e
dall'iperdeterminata organizzazione seriale e dalla sua assenza all'astrazione. La poetic a di Xenakis si caratterizza, al contra-
di articolazione interna. E l' azione di Cage stimolava all' acco- . rio, per la violent a immediatezza del suo inaterismo, per ra-
glimento di ogni aspetto del vitale, sollecitando per tale via sprezza e l'incandescenza dell a concezione del suono. Sooo
esperienze tra loro diversissime. queste alcune delle cost anti di una vasta produzione, che &
,Intorno al-1960, quindi,. viene meno ogni residuaillusione Metastasis (1953-54) al recente concerto per pianoforte eo -
~ulla possibjlita,.di fonqare_un lip.guaggio comune, e si c~a chestra Keqrops (1986) si e valsa dei pili diversi organici ed b2.
.J!{la situazione ancora pili complessa e frantumata, che veae sperimentato nuove tecnologie.
_emergere n~;-mprotagorusf1 e linee di ricerca non riconducY- Uno sguardo all' opera di Boulez e Stockhausen dopo ~
~bili a principi ispiratori di natura serial; Per-dono significal:o 1960 rivela.due situazioni~significativamente opposte .
e
Ie vecchie parole d'ordine sempremeno si crede alla possibi- cammino di Boul~c;..oJpi~~in primo IUQgqlacoerente con -.
lita di sostituirle con parole d'ordine nuove; ma il radicale nuita~ che si rnanifestai!Dm..nu.lPero imit1!.to_di lavori di
sconvolgimento che negli anni Cinquanta si era prodotto in grande rilievo,.separati da lunghe pause di riflessione. L'es.pe-
tutte Ie categorie del pensiero musicale e la premessa di una si- iienza di direttore d'ordleSi:ra, particolaitriente intensa tra i!
.tuazione aperta, dove, accantonata ogni preoccupazione puri- 1962 e il 1975, offre l'occasione di rimeditare suI pass a o.
stica, la materia sonora puo essere esplorata dai punti di vista mentre Ie poche composizioni mantengono la dialettica tipica-
pili diversi e dove c'e spazio anche per il collage 0 per altre mente bouleziana tra impianto di rigorosa nitidezza struttura-
esperienze che reintroducano aspetti del passato storico in Ie e duttile flessibilita ~ lasciano crescente spazio al piacere d -
precedenza rimosso 0 cancellato. E c'e spazio per il vissuto in suono, alle seduzioni timbriche, tra arabeschi di gelid a lumi-
tutte Ie sue manifestazioni, per l'irrompere di una gestualita nosita e rifrazioni cangianti, nella alternanza di,zone statid:e
teatrale , per notazioni non convenzionali, per un radicale e di sezioni di maggior densita costruttiva. Da EclatlMultip.es
ripensamento delle possibilita dell' elettronica, che molti e- (1965-70) e anche dall'ossessione rituale-ripetitiva di Ri .
splorano soprattutto nella unione con altre fonti sonore dal (1975) diversi fili rirnandano a Repons (1981), sebbene q 'e-
vivo. st'ultimo vasto lavoro faccia ricorso alle nuove tecnologie ro-
Nelle pagine conclusive di questo volume sarebbe impossi- gitali dell' Ircam di Parigi contrapponendo il suono natu.nLe
I

bile anche soltanto accennare a tutto cio che di significativo e


accaduto nella musica colta nell'ultimo quarto di secolo,
496 CAPITOLO TREDICESIMO LA MUSICA DEL SECONDO DOPOGUERRA

di un complesso di 36 strumenti a quello di sei solisti manipo- veggente e si e riproposto effetti di coinvolgimento magi
lato e trasformato attraverso il4X, la macchina che 10 frantu- nei confronti dell' ascoltatore. A partire da Mantra si proI'.!2~
ma, moltiplica e rifrange in un inesauribile gioco di specchi. tendenza a basare l'intera organizzazione di un pezzo sc...z
Boulez ug infatti Ie nuo"e possibilita come strumenti di am- elaborazione ed espansione di formule (intese come nucleo ge-
lia~r:to e a p'rofondimepto_dei caratteri del proprio pensie- neratore che, a differenza della serie, hanno una precis a ro=.-
ro musicaIe, senza fratture nette nella continuita del suo S\101- creta configurazione), ad esempio in Sirius (1975-77) e nel \<!-
gimento. sto progetto di sette opere (una per ogni giorno dell a serrimz-
- Non si RUQ imlece.parJar@.cljcontinuitil-per l'irrequieto per- na) che da diversi anni assorbe tutte Ie energie del composiHr
corso di Stockhausen, di cui potremo citare soltanto alcuni re, il ciclo Licht (Luce) di cui inora sono realizzati compiuC>:.-
mome?ti dit-ilievo. L~ fic~rca elettronica prosegue con dj[ mente Donnerstag (Milano 1981), Samstag (Milano 19 4 e
renza III Kontakte (1958-60), che esiste pero in due versioni, Montag (Milano 1988). Lavorando sulle formule Stockhaus~
per solo nastro e con l' aggiunta di strumenti dal vivo. In que- non rinuncia al razionallsmo costruttivo tipieo della sua poe-
st? ampio lavoro (dove i contatti sono quelli fra i parame- tica, ma al radicalismo sperirnentale e al purismo di un tempo.
tn, ed anche fra suono intonato e rumore) Stockhausen viene riscoprendo i piaceri dell a melodia e dell a eterogeneita sr:2-
precisando la sua idea di Moment/onn, di una forma cioe dove stica.
si raggiunge una dimensione fuori dal tempo concentrandosi n teatro musicale e per Stockhausen un approdo tardi\o.
di volta in volta suI momento, entita piu ampia ed autono- legato ad una sorta di cosmologia e mitologia personale :::!2
ma dei gruppi. L'idea di questa forma momentanea tro- per molti altri Q.rotagonisti della musica d'oggi il crescente in-
va la piu vasta realizzazione in Momente (1961-64, poi rivedu- teresse per questa forma complessa di ricerca e comunicaziorre
to e ampliato nella versione del 1972). La rinuncia al radieali- coincise, in modi diversissimi, con l'epoca della crisi dell a se-
smo purista si manifesta nell'impiego di molteplici inni nazio- rialita: non e una coincidenza casuale, dato che il teatro musi-
n.ali~ntegrati in Hymnen (1966-67, musiea elettronica in 4 se- cale e per sua natura ibrido , e tendenzialmente refrattario
ZlOnl, nella terza delle quali nel 1969 fu aggiunta l' orchestra): al purismo stilistico. Nono, che aveva gia composto un bailee-
questi materiali noti affiorano 0 si disperdono in un flusso so- to nel 1953, lavoro tra il 1960 e il 1961 aila azione scenica in
nol'O di visionaria ricchezza fantastica che, lungi dail'evocare 2 atti I1Jtolleranza IQ6o; Berio negli stessi anni scrisse Paw!O-
la proclamata utopia della pace universale, crea una sort a di giqt.dopo altre due esperienze teatrali, e tra il 1963 e' 1965
convolto collage e suggerisce un senso di apocalittico sfacelo. laborintus II; Maderna pose mana nel 1964 al ciclo Hyperior..
La concezione di Stimmung (1968, per sei voci) nvela la com- che conobbe in quell' anno a Venezia la prima forma scenica e
presenza di serialita e misticismo, due poli nei quali sembra ri- fu poi oggetto di complesse rielaborazioni; Giacomo Manzo:li
solversi l' opera stockhauseniana, tra minuziosa progettazione (1932) compose nel 1960 la sua prima opera, La sentenza e a:-
ed aperture all'indeterminazione. Ci si concentra qui su una fronto nel 1965 la seconda esperienza teatrale, Atomtod; ill2
statica contemplazione del suono, suI cangiare del timbro vo- 1'elenco potrebbe essere molto piu lungo, includendo icco 0
cale, con effetti di magica sospensione. Ad ogni organizzazio- Castiglioni (1932) e molti altri. Si dovrebbe anche ricordare i..
ne rinunciano Ie esperienze di musica intuitiva , fondata diffondersi di esperienze di teatro musicale legate a poe '-
sulla comunicazione soltanto intuitiva con i musicisti che par- che neodadaistiche, 0 ad una sort a di happening musicale 0
recipano ad un'improvvisazione. Invece 1'attenzione ad una comunque aila .t;eatr?!ita .del gesto dell'intc::rRret~, in autori c0-
rimbrica visionaiia e ad eterogenee dimensioni stilistiche sono me Mauricio Kagel 0 Sylvano Bussotti (Firenze 193 I), un ml:-
~a i caratteri dominanti di lavori come Mantra, per due piano- .sicista,iluest'ultimo, n a cut opera e in un certo senso arbi.r:a-
:orti il cui suono e trasformato da modulatori ad anello (1970), nala.distinzione fra cio che e 0 none teatrale, perche tuno -'
Trans per orchestra (1971) e Inori per un solista (<<unoche pre- _~sseLericondotto quanto menD ad una dimensione di re2_
a) e orchestra (1973-74). Gia nei titoli Mantra e Inori riman- .iI]1l!!~gin~io. Uno dei capolavori di Bussotti, Ie Pieces de ci:~-
dan? al pensiero religioso orientale: ~empre pili negli ultimi II (1958-60) geve essere citato tra gli esempi significari\i de..a
anru Stockhausen ha vestito ipanni del santone, del guru-;c!el. iiuova situazione che si creo nella ricerca musicale alia ~-e
~ .: - ann.i Cinquanta: e un cicIo di 14 pezzi (in parte legati a sana diventati i mezzi prediletti dall'umorismo a daJriro .
~ ni graiche~>di interpretaziOne-apertissima) per canto di Kagel.
- anto e strumenti 0 pianoforte solo, una collana-di Una esp~rienza di non convenzionak~te~tro immagina:
ti. Qui iI caleidoscopico succedersi dtinvenzioni, iI' ri0J( ft;flle piu significative cki'p!.imi al!n.t S~ssanta e q,uella di
::e:SC);)J:!l'issimo lirismo ha Ie radici in una poetica che, lonta- Aventares (1962) e Nouvelles aventures (1962-65) dell unghe
:::ssi= da atteggiamenti puristico-razionalistici, accoglie di- rese YYQrgy_Ligeti(Dicsoszentmart6n, Transilvania 1923). A
_-_<:.L.aIllente la sfera del privato, la dimensione autobio differenza delle partiture gestuali di un Kagel 0 di Glosso
=- -ca, la rappresentazione dell'esperienza. Tra raffinatezze Lalie lr96o) c1iDieter ScnnebellLahr, Foresta Nera 1930),
=,~ose, sospese estenuazioni e magmatici addensamenti iI aperta per diversi aspetti ali'indeterminazione, Ie Aventures di
?",O inventivo di Bussotti sembra rispondere ad una onnivo- Ligeti sono composte in ogni dettaglio e indiqmo anche minu
- :renesia, ad una concezione del suono come evento magico. ziosamente ogni gesto e ogni fonema degli interpreti (3 voci e
esti aspetti rimangono dati costanti nelle molteplici espe- s~~strJilllent!stij nOQ..c'eun testo,.m?solo fonemi aseman:
:::enze compositive di Bussotti, fra Ie quali e indispensabile al tici). La frammentatissima molteplicita degli atteggiamentl
::;::e:10citare The Rara Requiem (1969-70) e il balletto per or- che caratterizza queste partiture rientra nel gusto di Ligeti
"fSrra Bergkristall (ispirato alia novella di Stifter che porta 10 per un linguaggio compreso tra i due estremi di una mas sima
::esso titolo). Ma l'elenco dovrebbe essere assai lungo: non mobilita e frantumazione (spesso di una micropolifonia co
soltanto The Rara Requiem assomma in una sorta di catalogo stituita da un variegato reticolo di sovrapposizioni) e di una
ioni a pagine del decennio precedentej ma in generale_e mas sima staticita, quale si manifesta nelle fasce sonore lenta
:i;Jica di Bussotti la concezione dei suoi lavori come frammen- mente cangianti di Atmospheres (1961) 0 di Lontano (1967).
"':'-diun disegno piu vasto e~perto, in cui tutto trova posto e In molte pagine i due atteggiamenti si trovano variamente
~ cui molteplici fili legano un' opera all'altra. Non poteva reo compresenti, fra 1'altro nel Requiem (1963-65) e nel secondo
=- ne escIuso, come gia si e ricordato,.il teatro musicale in quartetto (1968). Ligeti, che in Ungheria aveva avuto una f?r.
" e Ie sue forme. Dalia Passion selon Sade (1962) a Lorenzac- mazione di impronta bartokiana, si era accostato alla nuova
cia enezia 1972), da Nottetempo (Milano 1976) aLe Rarita, musica dopo essersi stabilito a Vienna nel 1956, e aveva par
?otente (Treviso 1979) ad altri lavori, ai balletti, il teatro di tecipato alla discussione sulle tecniche seriali partendo dali'e-
" otti ha ricondotto Musset come Vasari, la Resistenza co- sigenza delloro superamento e da un rapporto di divers a na-
:::e Racine sotto il segno di un autobiografismo totale, di ,upa. tura con la materia sonora. Nei lavori piu recenti si e rivo!to a
"':""-ammaturgiapersonalissima che si definiva come ':':ffasteli~. recuperi retrospettivj, fra l' altro nell' opera Le Grand Maca re
:=;.entodi molteplici vocaboli e prospettive, come complessa (Stoccolma 1978) da Ghelderode.
Nell'esperienza di autori come Kagel 0 Schnebell'indeter-
- :nma di frammenti, lontanissima da ogni criterio dramma-
minazione cagiana veniva assunta come marllfestazione di una
~ 'co tradizionale.
Qoetica negativa, come distruzione dell' opera at~:averso
Ad una conceziQne del teatro musicale.-p..Qa sotto il s.egQ2
1'apertura alia dimensione casuale. In Franco Donatolli (Vero
"':'arreggiamenti surreali 0 neQc!!ldaisti,0 anche di qualche sug-
na 1927) la riflessione su questa problematica conduce ad altre
~one del teatro dell' asswdo si improntano molti lilvori del-
pratiche. Partito da esperienze vicine a Bart6k e Hindemith,
,'2:geDtino Mauricio Kagel (Buenos Aires 193 I), che, attivo in Donatoni era approdato alia nuova musica negli anni delia cri
Ger::nania da pili di 30 anni, fu a Colonia e Darmstadt, ma non si delle strutture seriali, che egli ebbe a definire ultima tenta-
ndivise !'interesse per il rigore delle tecniche seriali. Dopo zione linguistica, in quanta ultimo tentativo di un linguaggio
=-'"" sici6n II (1958'59) per pianoforte, percussione e nastri ma- comune per la neoavanguardia. Dal rifiuto di quella tentazio
petici, aperto a tecniche aleatorie, preciso la sua ricerca in un ne muove la poetica di Donatoni, il suo rendere testimonianza
~Dito che coinvolg~'@.2-nche la dimensione visiva e gestuale, del negativo, delia impossibilita delia ricostruzione dei valo-
esempio in Match per 3 esecutori (1964). Soprattutto a par- ri. In uno scritto del 1977 egli ebbe a ricordare la propria
"':"'-edagli anni Settanta il montaggio, il collage, 10 stravolgi privata sintonia con idee come quella espressa dalia s~oueD'
=e:J 0 di atteggiamenti stilistici 0 di musiche preesistenti te frase di Adorno: la musica ha preso su di se la tenebra e la
""
col a del mondo. pi qui il capovolgimento del tradizionale mels (1961-63), Variante A e Variante B (1964) 0 i Conce: :~
rapporto creatore-opera, la negazione dell' at!.9 co.mp.Q?itivo piano e 7 strumenti (1970), per piano, 24 strumenti e ca.6.l =
pel suo aspetto demiurgico, la rappresentazione, di opera in (1975) e per altri organici. II rondeau in un atto Es -e.r:~-
opera, di una autonegazione, prima attraverso Ie pra idk tlel- zia 1981) propone una situazione drammaturgica totalme~'"
)'indeterminazione (la maggiore partitura parzialmente aleato- bloccata, una impossibilita di azione, una condizione se--
ria di Donatoni e Per orchestra del 1962)"poi attraverso la loro via di uscita, coerente con gli ossessivi meccanisrni con a-
interiorizzazione nell' abbandono al materiale : in questa puntistici che regolano 10 scorrere circolare e caleidoscopi
];!rospettiva l'attivita del comporre si riduce a tecniche di e1fk delIa materia sonora.
borazione, manipolazione, trasformazione del materiale, e il In una prospettiya raillcalmente diversa per Nono l' ap~_
compositore si nega come soggetto attraverso procedimentl do al teatro era stato la naturale conseguenza di una coneener
automortificatori,.consegnandosi a
a pratiche autocostrittive, ne.dd1a.musica. come ~<pr.esenza storica , come testimonia::
za degli uomini che affrontano..-os.c1entemente il processo _
comportamenti automatici. Sulla passivita dei quali si dovra
riflettere caso per caso, per cogliere tra Ie maglie severe del- }ico, secondo una prospettiva che si contrapponeva poleoi-
l' autocostrizione alcuni degli esiti pili significativi degli ultimi camente a Cage e a coloro che dall' ottica cagiana avev
dec~?-ni, nati d~~ condizione ?i cN~r!}l2I:a w~pp~re i.?oca,-, . ;-- tratto suggestioni: Ie parole citate sono tratte da una celeb.:=
bolt m una pOSlZlOneaIle soglte eral MasHi, e la roveSCla n-eI conferenza, Presenza storica nella musica d'oggi, che fu lerra
Darmstadt nel 1959. In modo esplicito soprattutto da Into:- -
pullulare di una materia sonora brulicante ed inquieta. Dopo
pagine determinanti come Puppenspiel II (1966), Etwas ruhiger ranza I960 allavoro teatrale successivo, Al gransole carico a' -
im Ausdruck (1967), Voci (1972-73), soprattutto in Duo pour more (Milano 1975, seconda versione 1978), Nono lega il p-
Bruno (1974-75) si nota il profilarsi di una svolta: Donatoni prio lavoro ad un impegno politico-morale che investe dire:-
.per la fase pili recente delIa sua attivita ha parlato di!ecu era tamente temi di brucianfe attualita, daila condizione aliena--
dell' esercizio ludico deU'invenzion~. Nelia mutata prospet- dellavoro in fabbrica (La fabbrica illuminata, 1964) ,aile 10 e
tiva Ie tecniche di manipolazione e trasformazione del mate- di liberazione in Vietnam, in Africa, a Cuba (Afloresta e '0-

riale non esercitano pili una funzione coercitiva nei confronti vem e che;a de vida, 1965-66), al '68 (Non consumiamo Mar.c
deli'inconscio, ill tutto cio che prima veniva rimosso. Neli'ul- 1969, second a parte, insieme con Un volto, e del mare, su :e-
timo decennio Donatoni ha affrontato anche la musica vocale sto di Pavese, di Musica manifesto n. I). In queste e altre pagi-
ed una esperienza di teatro musicale, Atem (\.1ilano 1985). ne dello stesso periodo Nono si accosta al mezzo elettroru
AI teatro e potuto approdare qualche anno fa, sempre senza usandolo sempre insieme con voer e strumenti dal vivo, .e,
rinunciare alie ragioni di fondo delia propria poetic a, anche un condo una prospettiva di ricerca personalis sima, con un la.o-
altro compositore che ad esso sembrava si potesse difficilmen- ro a stretto contatto con gli esecutori, secondo principi ill el2-
re accostare,j\ldo Qe.menti (Catania 1925): il su eramento borazione che perseguivano una peculiare immediatezza e
elio strutturalismo ill Darmstadt, Watti, coincide 'per il~m- mooilita nel rapporto con il suono. Nono accog 'e anche ::--
positore catanese con la definizione di una poetica informa i suoi materiali, la vitalita di documenti in pres a diretta come
re, volta alIa rigorosa canceliazione di ogni possibile dialetti- la registrazione climoti ill piazza~ Tra i poli estrerni del \-io e:r
a e svolgimento discorsivo attraverso l'annullamento in un to scatenamento di materia sonora e di un terso, doloro :
den so magma sonoro delia percepibilit?! del singolo intervailo, rismo il Nono degli anni del pili esplicitoimpegno policico;::-
odelia singola linea. In Clementi tale situazione si produce at vela una costante inquietudine esistenziale, che si mani1es:..a
rraverso la accumulazione di fittissimi contrap unti, il cui anche nella sintesi di Al gran sole carico d'amore. Quesr 0.
sfingeo ruotare determina l' effetto ill una cangiante massa so:.- conclude una fase delia ricerca ill Nono: negli anni succe&.~
nora, di una musica concepita come spazio-colore (dove' soprattutto nel quartetto Fragmente-Stille, an Diotima :::9--:;
possono mutare soltanto gli spessori, i colori, la densit?! delIa 80) e lavorando con i nuovi mezzi per l'elettronica da: .:
:nareria) e realizzata in modi diversi, ma sempre con 10stesso dello Studio Sperimentale di Friburgo, il compositore .=.
rigoroso procedimento costruttivo, 'in opere come i 3 Infor.' ziano ha approfondito un pensiero musicale che tende ~
LA MUSICA DEL SECONDO DOPOGUERRA

piu a procedere per frammenti, per illuminazioni che sembra- compose Differences per 5 strumenti e nastro, un altro dei
no emergere dal silenzio. Sintesi dei suoi primi lavori con I'e- mi lavori dove si uniscono il suono dal vivo e quello elettfl
Jettronica dal vivo pua essere considerato il Prometeo (Vene- co. Non va dimenticato il felice rapporto Berio-Maderna,
zia 1984), tragedia dell'ascolto progettata come esperienza LnquegIi anni firrharono insieme un Divertimento per orc
di teatro musicale e approdata ad-un' idea negativa di teatro stra (pubblicato nel 1959), condividendo fra Ie altre cos(
dove tutto accade soltanto come even to sonoro nello spazio. gusto per la musiea concepita anche ~ e diletto che nei
Ancora una~volta I'uso delle nuove tecnologie e concepito da condo dopoguerra apparteneva soltanto a loro. Si e gia aC
Nono in stretto rapporto con interpreti dal vivo, e nel suono nato alle prime compiute definizioni della poetica di Berio
trasformato, filtrato, frantumato, moltiplicato, proiettato nel- la sua concretezza, alla sua disponibilita ad affront are OgI
10 spazio si riconoscono come tracce, echi, frammenti alcuni po di situazione sonor~ e a far coesistere sperimentalisD
vocaboli tipici dello stile noniano, ma prosciugati, scarnificati, rapporto con la storia. ;E naturale che con queste premes~
ridotti all' essenziale. sua paetica riveli, nei caratteri essenziali, un:;tgrande s:oer~
Accanto al nome di Nono ci e gia accaduto piu volte di attraverso'la molteplicita delle esperienze compiute dal c
menzionare quello di Bruno Maderna, come lui veneziano, e posii:ore ligure dopo 'il'l 960, dalla vitalita di un pezzo elet
come lui partecipe fin dagli inizi delle esperienze piu radicali hieo come.YlfuM (1961) ,alIa polimorfa apertura del ciel
degli anni Cinquanta. Si sarebbero potute citare opere sue a peni vocali e strumentali (eseguibili in ordine variabile) .
proposito della complessita non univoca delle tecniche seriali tanie (1961-63, un titolo da intendersi in senso joyciano
in quel periodo: Ie esperienze di Maderna, infatti, si colloca- un esempio tra i piu felici del disordine beriano); dalI~
va no fin da allora inuna prospettiva personale, in nome eli quenze agli Chemins che ne commentano alcune ripensanc
una poetica a ienaCl sohizioni legate ad 'un rigore di tipo e ponendole in rapporto con un organico piu ampio; da Si
sistematico-speculativo. Essa e pervenuta forse agli esiti pili nia a Coro (1975-76) a II ritorno degli Snovidenia per violor
rappresentativi nell' ultima stagione creativa. Percia ricordia- 10 e orchestra (1976) alle esperienze teatrali. Gia il titol
mo la sua presenza nelle vicende dell a nuova musica (che 10 Sinfonia (1968-69) e emblematico della poetica di Berio,
videro protagonista anche in veste di direttore d'orchestra, .c]ie va inteso nel s;nso etimologico del suonare insien
come interprete di moltissime prime esecuzioni) in questa _adattissimo all'insaziabile accumulo di invenzioni, citazic
sommario quadro della frantumata e aperta situazione dopo JIusioniChe caratterizza questa pezzo ,nonche al modo ir
gli anni Cinquanta. In Maderna il rapporto inventivo con la -vi si combinano e fondono suoni vocali e strumentali ....E
materia sonora sembra nutrirsi dell'eredita i'Gealedi Mahler e teatro, che costituisce- una esperieD:Za perfett;;:;;;nte CO
-_~ef8.e'insieme delle esperienze radieali del secondo dopo- niale alla sua poetica, J?~rio compose ancora Opera (1969
guerra: alla inquieta mobilita del gusto materico si unisce I'in- rev. 1977), dove il mito di Orfeo 5i iiitreccia con l' affOl
c1inazione ad un melodismo vena to di echi e rimpianti, una mento del Titanic e con uno spettacolo dell' Open Th~
tendenza liricoelegiaca, una propensione l!d accenti intimisti- Terminal (e dove il titolo va inteso come un neutro plura:.
ci e liberamente svagati. Questi aspetti giungono a compiut; tino), La Vera Storia (Milano 1982), su libretto di Cal,W(
sintesi in modo particolare nei capolavori tardi, fra i quali ci- pensamento dello schema del Trovatore collocato in una si
tiamo Quadrivium (1969), Grande Aulodia (1970), Ausstrah- zione di festa popolare, ,Un re in ascolto (Salisburgo 19 l

lung (1971), Biogramma e Aura (1972). e


ve un' idea di Calvino posta da Berio in rapporto con La ]
Si e gia ricordato che Maderna fu insieme con Berio fonda- pesta di Shakespeare e altre fonti letterarie.
tore del primo studio elettronico in Italia, quello di fonologia Una presenza appartata nella generazione dei pas -e
presso la Rai di Milano. Fu anche il primo a sperimentare I'u- niani e quella di C~Q Togni (Gussago 1922), nella ";,
nione tra musica elettronica e dal vivo, in una Musica su due ra il rapporto con 'eredita de a Scuola di Vienna, di \\ ci
dimensioni per lauto e nastro magnetico del 1952 che e altra e Schonberg in modo particolare, ha un peso decisivo;' =
cosa rispetto al pezzo del 1957 che porta 10stesso titolo, e che sua, pera, tale erecfita conosce un significativo ed o~
e uno dei piu fortunati di Maderna. Nel 1959 Luciano Berio tamento, decantandosi in ~e di20ttile, prezioS2. e
.gelata eleganza, in illuminazioni timbriche magistrali. Accan- del secondo dopoguerra, e che costituiscono realta nuove in
to ad alcune pagine strumentali di in tens a raffinatezza, come fase di trasformazione.
Some Other Where (1977), 'to,gniha cOffij2osto.musica vQ.Cale, Delineando Ie vicende di tale ricerca abbiamo tralasciato
iJl!11odop.articolare su_testo.sli Georg Trakl, un poet a cui e le- fra l'altro, musicisti che la hanno sfiorata per prenderne Ie di-
gato da una sort a di affinita elettiva e su cui si basa anche 1'0- stanze, come Hans Werner Henze, nella cui vastissima e mul-
per a Blaubart (1972-17). tiforme QroduZlone il teatto Ofcupa-un osto ill particolare ri-
Si e gia ricordato il nome di ~QManzoni a proposito lievo, 0 che vi hanno partecipato per qualcne anno, come il
del diffondersi dell' interesse per il teatro musicale all'inizio polacco Krzysztof Penderecki (D~bica 1933), che dalla ricerca
degli anni Sessanta. Anche Ie Plime es eri,.enze teatrali di materica di Anaklasis (1960) e di Threni per le vittime di Hiro-
Manzoni (e altre sue pagine degli stessi anni) ~i possono ricon- shima (1961, dove gli archi producono effetti affini alia musi-
durre ad un esplicito impegno politico-morale, e cia ha fat to sf ca elettronica) e passato ad un eclettico ed effettistico recupe-
che il compositore rriilanese venisse fino a qualche anno fa as- ro di materiali di svariata provenienza. In diversa misura, dal-
sociato a Nono, da cui tuttavia 10separano scelte musicali au- la Passione secondo Luca (1962-65) ai Diavoli di Loudon
tonome. Sono scelte improntate ad un continuo interrogare la (1969) al wagnerismo del Paradise lost (1975-78). Fra coloro
materia sonora da diverse angolature e prospettive, con lucida che per ragioni di formazione, cultura e poetica sono rimasti
tensione analitica, con.un rigore e una sensibilita che spes so semj:Jre esiJ;anei. alle ricerche radicali,. d~bbiamo menzionare
presentano un volto austero, scabro nella sua intransigente qui almeno Benjamin Britten (Lowestoft, Suffolk 1913 - AI-
concretezza, ma che svelano anche risvolti segreti eeUnquieti. deourgh"i976), che cronologicamente appartiene, con un ruo-
Fra Ie tappe del percorso di Manzoni ricordiamo Qm12r (alla 10da protagonista, al secondo dopoguerra: il suo primo capo-
memoria di Che Guevara) (1968), Parole da Beckett (1970-71), lavoro teatrale Peter Grimes fu rappresentato a Londra nel
1945, segnando la data di nascita dell' opera inglese moderna.
la terza opera, Per Massimiliano Robespierre (Bologna 1975),
Nell' eclettico gusto di Britten, incline a forderecon abilita
l'indagine sui suoni multipli dei legni in Masse per piano e
suggestioni da autori come Berg, Mahler, Sostakovic, Stra-
orchestra (1977) e Modulor (1979), Ie ricerche pili recenti di
vinskij, ma anche dali'opera italiana, l'aspetto specificamente
Ode (1982) e delle ~_sinionic,bcper itDoktor Faustus inglese riguarda alcuni caratteri della vocalita nel suo rapporto
(1984), premessa dell' opera attesa per il 1989.
con il melos popolare e nella sua attenzione alia parola e com-
Dopo il 1970 Ie esperienze degli autori fin qui citati (che
prende anche una riflessione sulle tradizioni del passato na-
comunque non esauriscono organicamente il quadro generale) zionale, da Purcell a Handel. Ad accenti di rara sobrieta e di
si intrecciano con quelle di una nuova gem:l \zione che solo inquietante duttilita Britten piega il proprio linguaggio nel
per ragioni contigenti resta esclusa da questo panorama; an- suo capolavoro teatrale, The Turn of the Screw (II giro di vite
che se una riflessione sulla situazione di oggi non puo prescin- 1954), dal celebre racconto diJames.
dere dall'indagine di -Salva.to.reSciarrino (Palermo 1947t~u Scelte stilistiche eclettiche come quelle di Britten 0 Henze,
&ntas.mi sonori alie so lie dd... silenzio, dell'incandescente ma anche di Rihm 0 di alcuni altri autori delle ultime genera-
densita di Brian Ferneyhough (1943), dali'analisi del suono e zioni (alcuni dei quali rifiutano Ie esperienze della ricerca de-
dello spettro sonoro su cui si fondano Ie ricerche recenti di au- gli ultimi decenni) sembrano difficilmente evitabili per i mu-
tori francesi come Hugues Dufourt (1943) e Gerard Grisey sicisti che si rivolgono ad un teatro musicale legato ad una
(1946), dalIe presenzedl musicisti come Adriano Guarnieri drammaturgia di tipo tradizionale, line are e narrativa. Ad es
(1947), Fabio Vacchi (1949), Gilberto Cappelli (1952), Clau- sa non per caso rinunciano, in modi diversissimi, tutti i lavori
dio Ambrosini (1948), dalIo spregiudicato vitalismo del tede: teatrali che si sono citati in questa capitolo: chi ha partecipa
sco .Wolfgang Rihm, per limitarci alia citazione di alcuni nomi. aIle esperienze delIa nuova musica dovrebbe reinvent are d2
Un panorama adeguato dovrebbe inoltre tenere conto di paesi capo problematici strumenti di continuita narrativa, singolar-
come la Spagna, la Germania democratica, I'Ungheria e I'U- mente ardui per una musica che rinuncia a punti di riferimen-
nione Sovietica che per diverse ragioni hanno stabilito soprat- to precostituiti, che inventa al proprio interno, d1 volta in \-oi-
tutto negli ultimi decenni un rapporto con la ricerca musicale ta, i percorsi formali, che interroga per vie sempre diverse
LA MUSIC A DEL SECONDO DOPOGUERRA

materia sonora: senza un solido sistema di convenzioni, di co- Entrambi i procedimenti ebbero subito un"--~-
dici di comune intesa con l' ascoltatore sembra molto difficile pIicazione commerciaie e si contesero Ie prefe..-er:-~ -=,.:
raccontare una vicenda. IIrifiuto delIa narrazio'ne lineare, di quirenti per almeno 25 anni, continuameme per: '.
un teatro di vicende e di personaggi, e l' apertura a nuove forme tecniche d'impiego e rendendoie pili agevoli e _'.::~
di teatro musicale e infatti l'unico aspetto comune aIle espe- torno ai 1920 il grammofono aveva ormai conso:: .
rienze citate, che da punti di vista diversi confermano la vitali- supremazia ed esisteva gia in molte case d' Ameri = ;::~
ta del mai spento interesse per Ie possibilita del palcoscenico. pa, avendo a sua disposizione un repertorio di di.sciri
[pp] revoimente vasto.
Negli stessi anni si veniva sviluppando un al
nario tipo di tecnologia: dal 1896, quando Gugli
ni mise in ~to i suoi espenmenti-ai traSrrllSSlOne"" c.:
Un discorso sulla musica del Novecento non puo prescin- del suono, servendosi di onde elettromagnetiche
dere infine da due fenomeni che hanno inciso e continuano a vano per l' aria e non avevano bisogno di cavi telei"
incidere in maniera determinante sulla coscienza musicale del inizio una ricerca immediata di applicazioni prati l..e '- - -
nostro secolo: k.i~iQ.1)iteCI191Qgiche e il sistema di distri- tere pacifico e successivamente, durante la Prima .~-
buzione commerciale di massa dei prodotti musicali. Si tratta diale, di carattere militare.
Cli due fenomeni distintr ma anche strettissimamente correlati Anche in questo caso gli anni Venti costituisco 0
fra lora se non altro perche la distribuzione commerciale si pa significativa: la prima stazione radio dot at a di p- =-
basa primariamente sulla vendita dei dischi e questi si basano stabili e pubblicamente captabili nacque a Pitts _
a loro volta sullo sviluppo delle invenzioni tecnologiche che Pennsylvania appunto nel 1920 e fu seguita imm . -,,-
hanno reso possibile il processo della riproduzione del suono. da una quantita di altre trasmittenti in America e in E_
Per quanto riguarda Ie pili import anti invenzionitecnolo- La Uri (Unione Radiofonica Italiana) nacque nel I -
giche delIa prima meta del secolo converra anzitutto distin- stazioni a Roma, Milano, Napoli e Palermo e subito f~---
guere tre tipi di tecnologia: ci sono invenzioni che si riferiscoc zata dal governo fascista quale formidabile strumem _ .-
no alla registrazione, conservazione e riproduzione delle onde paganda. Divenne Eiar (Ente Italiano Audizioni RaC
sonore, invenzioni che si interessano alla diffusione a distan- che) nel 1927. In Francia, in Germania, in Gran B ~.
za, via etere, di messaggi sonori e in fine invenzioni che ri- Bbc fu fondata nel 1922) si crearono reti nazionali a-,o > ::-

guardano la produzione del suono tramite disI-ositivi elettrici: La diffusione di trasmissioni musicali fu subito a.s.s2. .
in termini di linguaggio oggi corrente parleremo rispettiva- in tutte Ie stazioni radio e la rete di relazioni fra Ie s: .
mente di slis ., radio e_strumenti elettronici. II 1877 e la pri- dio e Ie case produttrici di dischi divenne inevi- '-
ma data a cui di so to si fa riferimento quan 0 si parla di tec- stretta: da un lato infatti i dischi erano un materiale ~oc
nologie sonore; a quell' anno infatti risaleJ'invenzione del fo- sabile al buon funzionamento di un'emittente e d'x_
-UQ 0 cilindri di Thomas Edis~n che rius~i'y_a... a cap!.a~e Ia radio costituiva per Ie case discografiche un prezi
son mezzi meccanici le-variazioni di pressione dell' aria che il men to per la pubblicita di massa dei loro prodotti. - -~
nostro orecchio percepisce come suono e a imprimerne l' anda- Venti Ia qualita delia riproduzione discografica del -- :=-
mento (1aforma d' onda) su di un rullo ruotante: il segno inci- be fra l' altro un incremento notevolissimo grazie alla ... - -
so sul rullo poteva poi essere ritrasformato, mediante un pro- ne su larga scala dei microfoni e degli altoparianti e-'-:- =--
cesso analogo e inverso, in onde sonore che, se non erano del produzione elettrica del suo no cioe la trasformazi tie -
tutto uguali perlomeno avevano forti somigiianze con quelle corrente elettrica in impuisi capaci di mettere in -
di partenza. Alcuni anni dopo, nel 1888, Emile Berliner pro- membrana di un altoparlante, era stata ampiamen e .;
poneva e brevettava un procedimento analogo che riproduce- nella radiofonia, ma aveva avuto anche applicazio . re;' :'D=::-
va il suono per mezzo di un disco, anziche di un rullo e che tiche nei primi esperimenti di strumenti a gener .
veniva chiamato col nome di grammolono .
.
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ttica del suono. Del Telharmonium, ad esempio, in ~ =-

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