DIFFERENZA SESSUALE
Con la differenza sessuale si ha un’attenta distinzione tra il genere come categoria sociale ed il sesso
(differenza anatomica tra uomini e donne). Le femministe rifiutano l’idea che l’anatomia sia il destino e
mettono in discussione il significato stesso di anatomia. Secondo Judith Butler il sesso è il referente del
genere ma nulla oltre ciò; è impossibile infatti mantenere uno status puramente sociologico del termine
“genere” poiché non ha un significato fisso. Nello Statuto di Roma (atto fondativo della Corte penale
internazionale) il “genere” viene definito in modo specifico come “ai due sessi nel contesto sociale”.
Specificando “due sessi” fu fatta una concessione alla destra in quanto il Vaticano esprimeva una
preoccupazione per lo sbriciolamento delle fondamenta della società. Secondo loro infatti, facendo
confusione tra differenza sessuale e orientamento sessuale, la teoria del genere negava la differenza
sessuale quando in realtà con “genere” si è sempre voluto intendere la differenza sessuale. Quest’ansia
critica è sintomatica di una preoccupazione più ampia ossia della difficoltà di definire in modo univoco
la differenza sessuale. Per gli oppositori del “genere” esso evoca una sessualità irrefrenabile: secondo
loro infatti l’eterosessualità e l’ordine sociale sono collegati ed il primo è il fondamento del secondo. Il
genere inverte invece la relazione e, affermando che è la società a determinare l’identità sessuale, mette
in discussione qualunque rivendicazione biologica. Secondo loro allora il genere separa il desiderio dalla
sua funzione riproduttiva ed implica una proliferazione di sessualità (sostituzione del binomio maschio-
femmina con 3/4/5 sessi o generi.
L’oggetto delle analisi sul genere (ossia le costruzioni storiche delle relazioni tra i sessi) è collegato
all’ambito psico-sessuale perché il genere deve essere sempre considerato assieme alla differenza
sessuale. Non avendo quest’ultima un significato intrinseco univoco, il termine “genere” non è mai
semanticamente stabile. Secondo Judith Butler la differenza sessuale è il luogo in cui si formula
l’interrogativo circa la relazione tra il biologico e il culturale e la risposta è appunto il genere. Il genere
diventa così un utile concetto di analisi critica, uno strumento per comprendere non solo le categorie
statiche delle identità sessuate ma anche l’interazione dinamica dell’immaginazione e della
regolamentazione delle culture.