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LIBRI
Sylvie subisce il primo trauma amoroso, e capisce che l’unica strada socialmente
accettabile per una donna negli anni venti passa dall’amore eterosessuale. Articolo successivo
Per questo motivo, poco a poco, Sylvie comincia a interessarsi a uno studente di
filosofia di tre anni più grande. Si tratta di Jean-Paul Sartre, di cui non si parla mai Anche i ricchi
direttamente nel racconto anche se è menzionato nelle Memorie e nelle lettere a devono fare la loro
Zaza. La giovane Sylvie si rende conto che esattamente come quello femminile è il parte
secondo sesso rispetto alla mascolinità dominante, il suo amore lesbico non è altro Thomas Piketty
che una seconda sessualità, una posizione marginale e rischiosa rispetto alla
norma eterosessuale.
Doppio desiderio
I lettori di de Beauvoir conoscono bene la storia di Zaza, grazie alle Memorie di una
ragazza per bene. La differenza è che nelle memorie de Beauvoir non parla né del
suo desiderio sessuale per Zaza né della conseguente delusione. Perché de
Beauvoir non ha voluto pubblicare il romanzo quando era ancora in vita? Forse
temeva che la diffusione della sua prima storia d’amore lesbica, cinque anni dopo
la pubblicazione del Secondo sesso, le attirasse altre critiche e altri insulti? Ma se
davvero non voleva che fosse pubblicato, allora perché ha battuto il romanzo a
macchina, con estrema cura, anziché distruggerlo? Perché questo doppio desiderio
contraddittorio, salvare e cancellare, da parte di un’autrice che ha dedicato più di
tremila pagine al racconto della sua vita con dettagli ossessivi, dalla nascita il 9
gennaio del 1908, alle quattro del mattino, fino quasi al giorno della sua morte, il
14 aprile 1986? Qual è il rapporto, per Simone de Beauvoir, tra il flusso di parole e il
silenzio, tra la scrittura e il controllo, tra l’archivio e la censura?
Il testo che abbiamo tra le mani è la versione completa (alcune lettere del
quaderno interiore sono tagliate) o ci sarà una nuova edizione porno tra altri
sessantasei anni? Sartre si sta rivoltando nella tomba? O forse è de Beauvoir ad
aver lasciato definitivamente il tumulo di Sartre? Ricordiamo che è stata sepolta
nella tomba di Sartre a Montparnasse, sei anni dopo il filosofo. Questa
pubblicazione è l’ultima rivelazione della leader del femminismo bianco
occidentale? De Beauvoir è come uno specchio capace di riflettere i cambiamenti
storici del femminismo. Negli anni settanta è stata considerata la leader delle lotte
per l’aborto, negli anni ottanta l’iniziatrice del femminismo costruttivista e negli
anni novanta la voce premonitrice del femminismo queer. E ora? Diventerà la
regina delle Amazzoni?
Identificazione lesbica
Al suo meglio, il nuovo racconto di de Beauvoir ricorda Ogni cosa è da lei
illuminata di Annemarie Schwarzenbach o il classico dimenticato Risposte nella
polvere di Rosamond Lehmann, che sicuramente Beauvoir conosceva. Al suo
peggio, fa pensare a La volpe, film di Mark Rydell del 1967 in cui il desiderio
lesbico è seguito dalla frustrazione, la punizione e la morte. Come in La volpe, la
storia delle Inseparabili si conclude tragicamente con la morte di Andrée, un
riferimento diretto alla morte brutale di Zaza, a ventidue anni. L’amore per Zaza e
la sua scomparsa hanno sempre tormentato de Beauvoir, che disse: “Avevo pagato
la mia libertà con la sua morte”.
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