Antropologia per il Design

Antropologia per il Design – Lezione 9 – Che genere di design? Corso di Laurea in Design e Comunicazione – 2021-22
Docenti: Nicolò Di Prima, Silvia Stefani Dipartimento di Architettura e Design, Politecnico di Torino
 Lezione 7:
Che genere di design?

Antropologia per il Design – Lezione 9 – Che genere di design? Corso di Laurea in Design e Comunicazione – 2020/21
Docenti: Nicolò Di Prima, Silvia Stefani Dipartimento di Architettura e Design, Politecnico di Torino
 «Nella nostra società e in molte altre il
modo di percepire e considerare
l’esistenza di uomini e donne è analogo al
modo di percepire e considerare gli alberi,
le nuvole, il mare e altri fenomeni naturali»
(Busoni, 2016, p. 44)

Non si nasce donne e uomini, lo si diventa.

Simone de Beauvoir, filosofa femminista, autrice

di Il secondo sesso.

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 Il concetto di Genere

Concetto che nasce negli anni Settanta

(seconda ondata femminista).

Sesso biologico/ genere sociale.

«Il genere è un insieme di attributi,

caratteristiche psico-attitudinali e
comportamenti che si ritengono adeguati a un
uomo o a una donna, e prima ancora, a un
bambino o a una bambina, esseri sociali»
(Busoni, 2016, p. 22).

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 Il concetto di Genere
Si pensa che il genere (sociale) discenda dal
sesso (biologico), ma la variabilità geografica e
storica delle forme assunte dai generi ci dice che
queste non rispondono a criteri naturali.
“Se è un fatto che tutte le società adottano una qualche divisione
del lavoro tra uomini e donne, è anche vero che questa divisione
non risponde ad alcune criterio naturale: ciò che è ritenuto
maschile in una popolazione può essere invece compito riservato
alle donne in un’altra”. (Busoni, p. 27)

Il genere non è una diretta conseguenza del

sesso.
Es: programmatrici e maestri.
Es: i two-spirits
Es: i Ciambuli Mead, p. 86

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 I due sessi sono naturali?
La stessa concezione di due sessi (maschile e femminile) è
un’interpretazione «culturale».

Ricerche sulla determinazione fisiologica del sesso 🡪 mostrano

che non è definito da un fattore unico (il cromosoma Y). La
differenziazione del sesso è il risultato di un insieme di fattori Caster Semenya, velocista sudafricana, due volte
campionessa olimpica degli 800 metri piani
(genetici, ormonali, cromosomici, ecc.).

Non esiste un confine netto tra i sessi: non due gruppi distinti, ma
una continuità graduale con una serie di variazione tra due poli (oggi
definite varianti patologiche: intersessuati; uomini con formula
cromosomica XX, ecc.).
Es: il caso delle atlete olimpiche,

https://www.ilpost.it/2016/07/10/donne-che-devono-dimostrare-di-essere-donn
e/

INTERSESSUALITA’: https://www.youtube.com/watch?v=XISCwRXyPl0
Dutee Chand, velocista Indiana, record nazionale dei 100
metri piani

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 Ordine sociale di genere
«Il genere ci dice chi siamo (femmine o
maschi), ma soprattutto chi dovremmo
essere, come dovremmo comportarci e
presentarci al mondo in virtù delle
caratteristiche sessuali e del nostro corpo,
fintanto di chi dovremmo innamorarci»
(Abbatecola e Stagi, 2017).

Non è solo descrittivo, ma prescrittivo.

Crea un ordine sociale di genere. Gender Box:

https://www.youtube.com/watch?v=UeZFrU6d9SU&ab_channel=T
aniIkeda

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 Ordine sociale di genere
«Invisibile e naturalizzato, è il complesso dei modelli culturali e delle pratiche
umane che concorrono a definire le femminilità e le maschilità e a regolare le
relazioni di potere tra uomini e donne» (Abbatecola e Stagi, 2017).

Genere: produce identità, definisce criteri di inclusione ed esclusione, plasma le

traiettorie delle persone, ha effetti organizzativi, etc.

Secondo Raewyn Connell (2006), è composto dalle relazioni di genere che

caratterizzano le singole istituzioni sociali. Alcune istituzioni sociali possono
cambiare il loro regime di genere più in fretta di altre o della società nel complesso.

Es: tra generazioni, in certe sfere lavorative piuttosto che in altre, in certe istituzioni
religiose invece che in altre, ecc.
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 Differenza enfatizzata

«Uomini e donne sono certamente diversi. Ma non

così diversi come il giorno e la notte, la terra e il
cielo, yin e yang, la vita e la morte. Di fatto, dal
punto di vista della natura, uomini e donne sono più
vicini l’uno all’altro di qualunque altra cosa – ad
esempio montagne, canguri o palme. L’idea che
uomini e donne siano differenti l’uno dall’altra più
che da qualunque altra cosa deve arrivare da una
qualche parte diversa dalla natura […] lungi
dall’essere un’espressione delle differenze naturali,
l’identità esclusiva di genere è la soppressione
delle somiglianza naturali» (Rubin, 1975, pag.
179-180).

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 Eteronormatività
Ordine sociale di genere eteronormativo:
binarismo di sesso e di genere. Due sessi a cui
corrispondono direttamente due generi, tra loro
assolutamente diversi e complementari. +
eterosessualità

«Paradigma a fondamento di norme sociali e

giuridiche, basato sul presupposto che vi sia un
orientamento sessuale corretto, quello
eterosessuale, che vi sia un coincidenza fra il
sesso biologico e il genere e che sussista una
naturale e necessaria complementarietà tra uomo
Numero del National Geographic che nel
2016 ha raccontato l’esistenza di bambine
e donna» (Abbatecola e Stagi, 2017, p. 40).
e bambini trans, suscitando un grande
dibattito a livello internazionale.

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 Il genere ha effetti organizzativi
- Lavoro familiare (chi fa cosa? Chi si occupa del lavoro di cura, del
lavoro domestico?)
- Mercato del lavoro (differenze salariali, chi fa carriera, chi sceglie un
certo tipo di lavoro, a chi vengono affidate certe mansioni)
- Cultura del lavoro nelle organizzazioni (orari, criterio di affidamento
degli incarichi)
- Tempi della società (orario di lavoro, scansione delle giornate)
- Tipo di welfare (quali servizi e per chi)
- Organizzazione dello spazio pubblico (quali campi da gioco, ma
anche le regole non scritte su chi può usare questi spazi, come e
quando)
- Regolamentazione formale e simbolica della sessualità e della
violenza di genere (chi può esprimere e come la sessualità, doppio
standard per giudicare il comportamento sessuale, ecc.)
Diventa uno sguardo attraverso cui interpretiamo il mondo.

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 Socializzazione di genere

Uomini e donne non si nasce, si diventa.

Il genere produce identità.

Aspettative di genere proiettate su bambini e

bambine fin dalla nascita.

Es: esperimento di Giddens

Es:
https://www.youtube.com/watch?v=jASQk0yAZKs&ab_channel=Cristi
naOddone

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 Stereotipi sessuali
«Si basano sul sesso biologico delle persone per spiegare i comportamenti,
i tratti di personalità, le competenze, ma anche i differenti ruoli di donne e
uomini nella società» (Abbatecola e Stagi 2017).
Descrivono come crediamo che il
mondo sia, ma
si trasformano in prescrizioni su come
il mondo dovrebbe essere.

Hanno conseguenze sulla società e

sugli individui 🡪 es. segregazione
occupazionale

Es. la donna materna

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 Socializzazione di genere
È un territorio di costruzione e rafforzamento
dell’identità.
Inoltre, ci rassicura: ci dà degli appigli su come
comportarci.

Plasma lo sviluppo di caratteristiche, abilità,

competenze, ma anche tecniche di
autosorveglianza rispetto ai ruoli, spazi, pratiche.

Es:
https://www.youtube.com/watch?v=wN5R2LWhTrY&t=31s&ab_ch
annel=chickenpox

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 Disuguaglianze di genere
Non si parla semplicemente di differenze, ma di disuguaglianze.

Gender pay gap

Povertà
Minor rappresentanza politica
Numero inferiore di donne in posizioni di potere (es. 6 rettrici su 82
nel 2018)
Violenza sulle donne (fisica, psicologica, economica, revenge porn,
stalking, ecc.)
Violenza sessuale
Violenza sulle donne che assumono una visibilità pubblica
(minacce di stupro, body shaming)
Mobilità
Disparità nei finanziamenti sulle ricerche sulla salute sessuale (es:
impotenza/ endometriosi)
Disparità nella mobilità di carriera (soffitto di cristallo)
Disparità nella distribuzione del lavoro non retribuito (lavoro di cura,
faccende domestiche)
Esclusione o marginalità in numeri ambiti (es. lo sport femminile)
Denigrazione diffusa a livello culturale

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 Disuguaglianze di genere
Il Bilancio di genere del Politecnico di Torino.

Es: Le ragazze entrano con un voto di maturità

più alto, la durata del loro percorsi di studi è
inferiore (5 mesi in meno sulla laurea triennale, 3
mesi in meno per la laurea magistrale) rispetto
agli uomini e il voto di laurea è maggiore.

A 5 anni dalla laurea il salario delle studentesse è

inferiore di oltre 300 euro rispetto a quello degli
studenti, come pure il tasso di occupazione.

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 Perché una consapevolezza sul tema del genere può
essere importante per dei/delle designer?

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 Socializzazione di genere

Attraverso:

- Famiglia
- Scuola
- Gruppo dei pari
- Media
- Il mondo degli oggetti

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 Oggetti genderizzati
Genderizzare qualcosa significa caratterizzarlo
affinché sia immediatamente chiaro il genere di
riferimento.

Pinkification
Video: da quando il rosa è da femmine?
https://www.youtube.com/watch?v=KaGSYGhUkvM&ab_channel=Vox

Es: Bic for Her

https://www.youtube.com/watch?v=zcG5GKDtwJs&ab_channel=taluna
film

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 Oggetti genderizzati
Nuove nicchie di mercato, ma
anche educazione e
riproduzione di un certo ordine
sociale di genere.

https://unnecessarilygendered
products.tumblr.com/

In corso una
rigenderizzazione.
JeongMee Yoon, Pink and Blue Projects.
https://www.fastcompany.com/3034029/blue-is-for-

Pubblicità Lego del 1981

boys-pink-is-for-girls-see-children-surrounded-by-th
eir-color-coded-toys
Es: i giochi per bambini
(Elizabeth Sweet)
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 Oggetti genderizzati
Rebecca Hains, in Why Pinkification Matters,
sostiene che la pinkification:

- Esclude la possibilità di fare scelte neutre

- Si rivolge alle bambine per la loro fascia d’età,
più facilmente influenzabili
- Insegna gli stereotipi a bambini e bambine,
limitando il loro modo di percepire se stessi e
gli altri
- Esclude ed emargina bambine e bambine che
non si identificano in ruoli e stereotipi
tradizionali.

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 Oggetti
genderizzati

«E cosa rappresentano i fiori, il rosa, i fiocchi e i lustrini, se non il corrispettivo simbolico di attributi
come la delicatezza, la frivolezza e l’apparenza? Caratteristiche che culturalmente vengono
valorizzate come qualità femminili e che le bambine devono apprendere fin da giovanissime»
(Abbatecola e Stagi, 2017).

Elisa Giomi su pubblicità per vestiti da bambini e bambine: suggeriscono precisi modelli identitari e
modi di stare al mondo.

Per i bambini il corpo è uno strumento per fare 🡪 gratificazione autoriferita

Per le bambine è uno strumento per apparire 🡪 gratificazione eteroriferita
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 Oggetti genderizzati
Il genere viene riprodotto
tramite gli oggetti e i
luoghi.

Es: gli oggetti da cucina.

«Steel it, matte-black it
and make it heavier»
Es: il barbecue. Articolo di
Lorenzo Domaneschi
https://riviste.unige.it/aboutge
nder/article/view/1168

Quale particolare insieme di

oggetti sia accordato a un
particolare habitus di cuoco.

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 Progettazione androcentrica
Androcentrismo: considerare il mondo da un punto di
vista maschile.

«Quando diciamo umanità, tutto sommato, intendiamo

l’insieme degli individui di sesso maschile» (Criado Perez,
2020).
Simone De Beauvoir: la donna è l’altra.

Progettare per un utente «neutro» spesso si traduce nel

progettare per un uomo (bianco, abile, ecc.).

«Bias»: giudizi o pregiudizi impliciti che influenzano il risultato dei

nostri pensieri, ragionamenti, riflessioni, osservazioni, ricerche,
progettazioni.

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 Progettazione androcentrica
Di un oggetto
La progettazione di un prodotto può contribuire ad
aumentare o diminuire la disuguaglianza di genere?

Tarato su un soggetto neutro «medio», ma in realtà

calcolato sui parametri biologici di un soggetto
maschile.

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 Progettazione androcentrica
Di un oggetto

Tarato su un soggetto neutro

«medio», ma senza considerare le
variabili «sociali» associate alla
popolazione maschile e femminile.

Il caso dei fornelli a biomasse

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 Progettazione androcentrica
Di un sistema
La progettazione di un sistema può
contribuire ad aumentare o diminuire la
disuguaglianza di genere?

Es: la pianificazione del «piano neve»

per pulire le strade

Es: la progettazione degli spazi da

gioco pubblici

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Bibliografia
Abbatecola Emanuela e Stagi Luisa, Pink is the new black. Stereotipi di genere
nella scuola dell’infanzia, Rosenberg & Sellier, Torino.
Busoni Mila (2016), Genere, sesso, cultura. Uno sguardo antropologico,
Carocci, Roma.
Campani Giovanna (2016), Antropologia di genere, Rosenberg & Sellier, Torino.
Criado Perez Caroline (2020), Invisibili, Einaudi, Torino.
De Beauvoir Simone (2016), Il secondo sesso, il Saggiatore, Milano.
Gissi Alessandra (2017), La rivoluzione di gennaio. Genere e identità a partire
da un numero speciale di National Geographic, in «AG About Gender», 6,1, pp.
410-418.
Remotti Francesco (2008), Contro Natura. Una lettera al papa, Laterza, Bari.