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Reda zion e: Cristina Jaccod, Chiara Fenoglio, Elisa Bruno e Studio Redazionale

Maddali & Bruni s.a.s., Firenze


Progetto gra fico: Elena Marengo
Copertin a : VisualGrafika (Torino)
Impa gin a zion e elettron ica : Studio Redazionale Maddali & Bruni s.a.s., Firenze
Con trollo qu a lita` : Massimo Alessio
Segreteria di reda zion e: Enza Menel

SEZIONE 1 Psico lo gia


Sono a cura di Elisab etta Clem en te le Unita` introduttiva, 1, 4, 5, 6, 7, 8 e 9.
Sono a cura di Ro ssella Dan ieli le Unita` 2, 3, 10, 11, 12 e 13.
SEZIONE 2 Ped a go gia
Sono a cura di Mich ele Mar an zan a le Unita` 14, 15, 16, 17, 18, 20, 21, 24 e 25.
Sono a cura di Ugo Avalle le Unita` 19, 22 e 23.
In copertin a : elaborazione grafica di unimmagine iStockphoto.

Per le opere di Levy, Magritte e Serebriakova by SIAE 2012


Andy Warhol Foundation for the Visual Art by SIAE 2012

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2012, Pearson Italia, Milano - Torino
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Stampato per conto della casa editrice presso


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Ristampa
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Anno
12 13 14 15 16 17

Le nuove Indicazioni nazionali


per le scienze umane
Riportiamo le Linee generali e competenze indicate dal Ministero per linsegnamento delle
scienze umane nel Liceo delle scienze umane, seguite dagli Obiettivi specifici di apprendimento per la psicologia e la pedagogia nel primo bienn io.

Linee generali e competenze


Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri delle scienze umane
nelle molteplici dimensioni attraverso le quali luomo si costituisce in quanto persona e come
soggetto di reciprocit e di relazioni: lesperienza di s e dellaltro, le relazioni interpersonali, le
relazioni educative, le forme di vita sociale e di cura per il bene comune, le forme istituzionali
in ambito socio-educativo, le relazioni con il mondo delle idealit e dei valori. Linsegnamento
pluridisciplinare delle scienze umane, da prevedere in stretto contatto con la filosofia, la storia,
la letteratura, mette lo studente in grado di:
1. padroneggiare le principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civilt europea;
2. acquisire le competenze necessarie per comprendere le dinamiche proprie della realt sociale,
con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi formali e non, ai servizi
alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della
costruzione della cittadinanza;
3. sviluppare una adeguata consapevolezza culturale rispetto alle dinamiche degli affetti.

Obiettivi specifici di apprendimento


Psicologia
PRIMO BIENNIO

Lo studente comprende la specificit della psicologia come disciplina scientifica e conosce gli aspetti principali del funzionamento mentale, sia nelle sue caratteristiche di
base, sia nelle sue dimensioni evolutive e sociali. Lo studente coglie la differenza tra la
psicologia scientifica e quella del senso comune, sottolineando le esigenze di verificabilit empirica e di sistematicit teorica cui la prima cerca di adeguarsi.
In particolare durante il primo biennio si prenderanno in esame:
a. i diversi aspetti della relazione educativa dal punto di vista teorico (almeno le teorie
di derivazione psicoanalitica, umanistica e sistemica), con gli aspetti correlati (comunicazione verbale e non verbale, ruoli e funzioni di insegnanti e allievi, emozioni e
sentimenti e relazione educativa, immagini reciproche, contesti educativi e relazione
insegnante-allievo);

b. concetti e teorie relative allapprendimento (comportamentismo, cognitivismo,


costruttivismo, socio-costruttivismo, intelligenza, linguaggio e differenze individuali e apprendimento, stili di pensiero e apprendimento, motivazione e apprendimento);
c. un modulo particolare andr dedicato al tema del metodo di studio, sia dal punto di vista teorico (metacognizione: strategie di studio, immagine e convinzioni
riguardo alle discipline, immagine di s e metodo di studio, emozioni e metodo
di studio, ambienti di apprendimento e metodo di studio) che dal punto di vista
dellesperienza dello studente.

Pedagogia
PRIMO BIENNIO

Lo studente comprende, in correlazione con lo studio della storia, lo stretto rapporto


tra levoluzione delle forme storiche della civilt e i modelli educativi, familiari, scolastici
e sociali, messi in atto tra let antica e il Medioevo. Scopo dellinsegnamento soprattutto quello di rappresentare i luoghi e le relazioni attraverso le quali nelle et antiche
si compiuto levento educativo.
In particolare saranno affrontati i seguenti contenuti:
a. il sorgere delle civilt della scrittura e leducazione nelle societ del mondo antico
(Egitto, Grecia, Israele);
b. la paidia greco-ellenistica contestualizzata nella vita sociale, politica e militare del
tempo con la presentazione delle relative tipologie delle pratiche educative e organizzative;
c. lhumanitas romana, il ruolo educativo della famiglia, le scuole a Roma, la formazione
delloratore;
d. leducazione cristiana dei primi secoli;
e. leducazione e la vita monastica;
f. leducazione aristocratica e cavalleresca.
La presentazione delle varie tematiche sar principalmente svolta attraverso lanalisi di
documenti, testimonianze e opere relative a ciascun periodo, con particolare riferimento ai poemi omerici e alla Bibbia, a Platone, Isocrate, Aristotele, Cicerone, Quintiliano,
Seneca, Agostino, Benedetto da Norcia.

Il nostro progetto
Il progetto propone in un unico volume i contenuti delle due discipline previste dalle Indicazion i nazionali.
Il manuale offre attivit per lesercizio e il consolidamento delle competenze disciplinari e
trasversali, ed un libro misto secondo le norme di legge.

DIGILIBRO

www.digilibro.pearson.it

La vigente legislazione sul libro di testo richiede che i manuali scolastici siano presentati in forma mista, cartacea e/ o digitale. Lampia dotazione digitale di questo progetto
va molto al di l della pur necessaria ottemperanza al dettato legislativo, presentando i
seguenti materiali:

approfondimenti disciplinari
testi antologici aggiuntivi
itinerari tematici di pedagogia
ulteriori schede Invito al cinema

schede autore
schede libro
esercizi interattivi
sintesi audio in mp3 dei contenuti delle unit.

LIMBOOK
Il manuale cartaceo affiancato dal LIMbook, un DVD per linsegnante e per la classe
che contiene il libro sfogliabile per la Lavagna Interattiva Multimediale (ma anche per
PC e videoproiettore) e che propone:

casi di studio interattivi


filmati didattici

spezzoni filmici
mappe ed esercitazioni interattive.

La presenza di materiali ON LINE e per la LIM segnalata nelle pagine del manuale mediante le
seguenti icone (rosse nella Sezione 1 Psicologia, blu nella Sezione 2 Pedagogia):
ON LINE

sintesi audio
ON LINE

approfondimento

ON LINE

scheda libro

ON LINE

scheda autore

scheda film

sintesi audio
approfondimento

ON LINE

scheda libro

ON LINE

scheda autore

esercizi interattivi

ON LINE

ON LINE
ON LINE

ON LINE

ON LINE

scheda film

ON LINE

esercizi interattivi

VI

indice
ON LINE e LIM

Sezione 1
PSICOLOGIA

schede film
Gente comune
schede libro
A. Damsio, Lerrore di Cartesio
G. Butler, F. McManus, Psicologia

sintesi audio

esercizi interattivi

Unit introduttiva

Dallanima al computer: la psicologia


e la sua storia

1. Leredit della filosofia


La psiche come anima
Dallanima alla mente
I limiti della psicologia filosofica

4
5
5
6

2 . I contributi della fisiologia


Limportanza del cuore nellantichit
Dal cuore al cervello
Per approfondire| Lo strano caso
di Phineas Gage
Dagli organi alle sensazioni
Lequazione personale degli astronomi
e lo studio dei tempi di reazione

7
8
8
9
10
10

3 . La psicologia, finalmente
Obiettivi e metodi della psicologia
Wilhelm M. Wundt
Dopo Wundt: la psicologia sbarca in America
La psicologia in Europa: alla scoperta
del pensiero
Nuove frontiere: il cognitivismo
Un ambito a s: la psicoanalisi

11
12
12
13

4 . La psicologia oggi
Le molte aree di ricerca e di applicazione
Che cosa fanno gli psicologi?

17
17
18

14
15
16

INVITO AL CINEMA Will Hunting Genio Ribelle 19

La mappa dellUnit
Letture
Verifica

20
22
27

Unit 1 | Mente e realt: la percezione

28

1. Una finestra sul mondo


Dal senso comune alla psicologia
Ragionamo sulla definizione

28
28
29

2 . La percezione al lavoro
30
Unificare il molteplice: i principi gestaltici
del raggruppamento
30
Max Wertheimer
31
Interpretare gli stimoli sensoriali:
la percezione della profondit
33
Oltre gli stimoli sensoriali: le costanze percettive 35
3 . Il lato inquietante della percezione
Le illusioni percettive
Per approfondire | La stanza di Ames

36
36
37

INVITO AL CINEMA Luccello dalle piume

di cristallo

38

Le percezioni subliminali
I disturbi della percezione
Per approfondire | Larto fantasma

39
40
40

La mappa dellUnit
Letture
Verifica

42
44
48

ON LINE e LIM
approfondimenti
Le figure impossibili
Le illusioni percettive nellarte
schede libro
P. Bressan, Il colore della luna. Come vediamo e perch

sintesi audio

esercizi interattivi

VII

Indice generale

Unit 2 | Uomini di parole:


il linguaggio

1. Comunicazione, linguaggi, lingue


Solo gli uomini parlano
Per approfondire | Uno scimpanz
molto loquace
Comunicazione e linguaggi
Per approfondire | Il linguaggio delle api
Due organi importanti: laringe e cervello
Una specie, molte lingue

53
54
55
56
57

2 . Gli elementi della comunicazione


linguistica
La struttura del linguaggio verbale
Intorno alle parole: il contesto extralinguistico

58
58
59

3 . Funzioni e usi sociali del linguaggio


verbale
A che cosa serve il linguaggio?
Tra il dire e il fare: la teoria degli atti linguistici
Le varianti linguistiche
Linguaggio e scuola: Bernstein vs Labov

60
60
61
62
63

4. Sviluppo e disturbi
del linguaggio verbale
Tappe principali dello sviluppo linguistico
Spiegazioni dello sviluppo linguistico
I disturbi del linguaggio
INVITO AL CINEMA Nell

La mappa dellUnit
Letture
Verifica

Unit 3 | Pensiero e intelligenza

75

1. Il pensiero e le sue forme


Limpossibilit di non pensare
Nel mondo dei concetti
La formazione dei concetti
Il ragionamento
Per approfondire | Il prototipo concettuale
La soluzione di problemi
Per approfondire | Che problema decidere!
Il pensiero creativo

75
75
75
77
78
78
79
81
82

2 . Lintelligenza e la sua misurazione


Una nozione problematica
Si possono misurare i tratti psichici?
I test di intelligenza
Il Q.I. e le scale di misurazione
Le critiche ai test di intelligenza

83
83
83
84
85
86

3 . Le teorie sulintelligenza
Unintelligenza a pi facce
Le intelligenze multiple: la teoria di Gardner
Le ragioni del cuore: lintelligenza socio-emotiva
Per approfondire | Tu chiamale, se vuoi,
emozioni

88
88
88
91

52
52
52

64
64
65
66
67
68
70
73

INVITO AL CINEMA Il mio piccolo genio

La mappa dellUnit
Letture
Verifica

approfondimenti
La comunicazione animale
Libri da leggere per imparare a scrivere

94
95
97
101

ON LINE e LIM
schede libro
M. Motterlini, Trappole mentali. Come difendersi
dalle proprie illusioni e dagli inganni altrui
Intelligenti si nasce o si diventa?

ON LINE e LIM

92

sintesi audio

esercizi interattivi

Unit 4 | Unesperienza universale:


lapprendimento

104

schede autore
Noam Chomsky
schede libro
E. Laborit, Il grido del gabbiano

sintesi audio

1. Alla ricerca di una definizione


Molte situazioni, un denominatore comune
Alcune riflessioni preliminari

104
104
105

esercizi interattivi

ON LINE

capitolo La memoria

2 . Lapprendimento come condizionamento 106


Datemi una dozzina di bambini: Watson e il
comportamentismo
106

VIII

Indice generale

I cani di Pavlov e il condizionamento classico


Dallanimale alluomo: il caso del piccolo Albert
Skinner e il condizionamento operante
Per approfondire | Unapplicazione
inquietante del condizionamento classico
Burrhus Skinner
I programmi di rinforzo
Luso dei rinforzi in ambito educativo:
premi e punizioni
Listruzione programmata e le macchine
per insegnare
3 . Lapprendimento cognitivo
Oltre lassociazione esteriore di stimolo
e risposta: la prospettiva cognitivista
I topi di Tolman e lapprendimento latente
La gabbia di Miller-Mowrer e lapprendimento
da evitamento
Una nuova prospettiva: lapprendimento
per insight
Apprendimento e transfert
INVITO AL CINEMA Anna dei miracoli

107
109
110
110
111
112
113
114
115
115
116
117
119
120
122

4 . Imparare dagli altri


Gli altri: una presenza ineludibile
Per approfondire | I bambini selvaggi
Le basi biologiche dellapprendere dagli altri:
il contributo delletologia
Apprendimento e tradizione
Bandura: imitazione e conforto vicario

123
123
123

La mappa dellUnit
Letture
Verifica

127
129
132

124
125
125

Motivazioni e bisogni
Per approfondire | La scala dei bisogni
di Maslow

135
136

INVITO AL CINEMA Billy Elliot

137

Motivazioni intrinseche ed estrinseche

138

2 . Spinte motivazionali e apprendimento


Motivazioni intrinseche ed estrinseche
a imparare
Obiettivi di padronanza e obiettivi
di prestazione
Voglia di riuscire e paura di sbagliare
John W. Atkinson

139

140
140
140

3 . Le attribuzioni: come dare


un significato a quel che ci accade
Che cos lattribuzione?
Stili dattribuzione
Il modello di Weiner

141
142
142
143

139

4 . Le attribuzioni nella vita scolastica


Valutare diversamente i successi
e i fallimenti: il self-serving bias
Quando si crea un circolo vizioso
Il modello Weiner applicato
al contesto scolastico
Quando lattribuzione diventa vincente
Il ruolo dellinsegnante
Per approfondire | Pigmalione in classe

144

146
147
147
148

La mappa dellUnit
Letture
Verifica

149
151
154

144
145

ON LINE e LIM
ON LINE e LIM

schede autore
Konrad Lorenz
schede libro
L. Maldolesi, D. Passafiume, Psicologia
e psicobiologia dellapprendimento
H. Gardner, Educare al comprendere

sintesi audio

schede film
Il favoloso mondo di Amlie
schede libro
J.E. Pope, B.L. McCombs, Come motivare gli alunni
difficili. Strategie cognitive e relazionali
M. Seligman, Imparare lottimismo

esercizi interattivi

sintesi audio

esercizi interattivi

Unit 5 | Il lato socio-affettivo

dellapprendere:
motivazioni e attribuzioni

1. Le motivazioni, ovvero le molle


dellagire
Una possibile definizione

134

Unit 6 | Il territorio dellinconscio:


la psicoanalisi

156

134
134

1. Quelloscuro oggetto del pensiero


Precisazioni inziali

156
156

Indice generale

Dallisteria allinconscio
Sigmund Freud

157
157

2 . Esplorare linconscio
Dalla rimozione al sintomo
Il metodo delle associazioni libere

159
159
159

3 . Linconscio nella vita quotidiana


Quelle strane manifestazioni psichiche
di tutti i giorni
I sogni
Linterpretazione freudiana dei sogni

160

4 . La teoria freudiana della sessualit


La pulsione erotica come dato originario
Lo sviluppo psicosessuale dei bambini
Il complesso edipico

163
163
163
164

5 . La psiche umana: una sfida a tre


Super-Io contro Es: la dura vita dellIo
Tra normalit e patologia: quando lIo fallisce

165
165
166

INVITO AL CINEMA Freud, passioni segrete

167

161
161
162

6 . Dallindividuo alla societ


Il prezzo da pagare per vivere in societ

168
168

La mappa dellUnit
Letture
Verifica

169
171
176

IX

2 . Studi classici sullinfluenza sociale


181
La formazione del consenso in assenza
di certezze: la normalizzazione
181
La formazione del consenso in presenza di dati
certi: il conformismo
183
Solomon E. Asch
183
Da dove nasce il conformismo?
184
Per approfondire | Locke e i giudizi
di probabilit
185
Minoranze e innovazione
186
Lesperimento di Milgram: la forza dellautorit 187
INVITO AL CINEMA Londa

189

3 . La cognizione sociale
Come percepiamo le persone
Effetto primacy, teorie della personalit,
effetto alone
Il ragionamento sociale
Leuristica della disponibilit
Leuristica della simulazione
Leuristica della rappresentativit

190
190
191
193
194
195
196

La mappa dellUnit
Letture
Verifica

198
200
206

ON LINE e LIM
approfondimenti
Stoner e la polarizzazione
La fallacia del giocatore dazzardo
schede libro
S. Milgram, Obbedienza allautorit

ON LINE e LIM

sintesi audio

esercizi interattivi

approfondimenti
Un sogno di Freud
schede autore
Melanie Klein
schede libro

Unit 8 | Stereotipi e pregiudizi

S. Freud, Il sogno

sintesi audio

esercizi interattivi

Unit 7 | Noi e gli altri: influenza


e cognizione sociale

1. Linfluenza sociale
I termini della questione
I tratti dellinfluenza sociale
i suoi effetti
e i suoi meccanismi

178
178
178
179
179
180

208

1. Gabbie inevitabili e rischiose:


gli stereotipi
Che cosa sono
come nascono
e come operano
Per approfondire | Quando i conti
non tornano: gli studenti della Berkeley
e loperaio intelligente

211

2 . Oltre la dimensione cognitiva:


il pregiudizio
Una premessa: la nozione di atteggiamento
Pregiudizi positivi e pregiudizi negativi

212
212
213

208
208
209
210

Indice generale

Come si studiano i pregiudizi


Come nascono i pregiudizi? La personalit
autoritaria
i fattori socio-educativi
Theodor L.W. Adorno
e lidentit sociale
Pregiudizio e conflittualit sociale
Come si attenuano i pregiudizi?
La condivisione di obiettivi comuni

215
216
216
217
218
219
220

INVITO AL CINEMA Gran Torino

221

La mappa dellUnit
Letture
Verifica

214

222
223
227

La mappa dellUnit
Letture
Verifica

243
245
248

ON LINE e LIM
approfondimenti
La comunicazione animale
schede autore
Paul Watzlawick
schede libro
C. Majello, Larte di comunicare

sintesi audio

esercizi interattivi

Unit 10 | Educazione: le parole


per dirlo

ON LINE e LIM

1. Che cosa significa educare


Le ambiguit del termine
Educatori ed educandi
Lazione educativa

approfondimenti
Il pregiudizio razzista
Frustrazione, aggressivit e capri espiatori
schede libro

250
250
250
251
252

B. M. Mazzara, Stereotipi e pregiudizi

sintesi audio

INVITO AL CINEMA Lattimo fuggente

esercizi interattivi

Unit 9 | Le molte facce

della comunicazione

230

1. La comunicazione come trasmissione


Lo schema di Shannon
Il modello di Jakobson
Roman Jakobson
Il contesto e le funzioni della comunicazione
Le funzioni della lingua secondo Jakobson
Il feedback

230
230
231
232
233
233
234

2 . La comunicazione come azione


La pragmatica della comunicazione
e la scuola di Palo Alto
Il primo assioma: impossibile non comunicare
Il secondo assioma: la metacomunicazione
Per approfondire | Metacomunicazione
e messaggi paradossali
Il quarto assioma: comunicazione verbale
e comunicazione non verbale

235
236
237
237

2 . Perch educare
Educare necessario?
Jean-Jacques Rousseau
Educazione e socializzazione
Educare possibile?
Oltre la dicotomia natura-cultura:
un modello interattivo
Dai supertopi di Marian Diamond
alla variabilit cognitiva

256
256
257
258
259

3 . La riflessione sulleducazione
La tradizione pedagogica
La riflessione pedagogica nellera
delle scienze umane
Altre discipline interessate allazione
educativa

262
262

La mappa dellUnit
Letture
Verifica

266
268
273

238
239

INVITO AL CINEMA Casomai

240

I segnali della comunicazione non verbale


La prossemica

241
242

255

ON LINE e LIM
schede libro
F. Savater, A mia madre, mia prima maestra.
Il valore di educare

sintesi audio

esercizi interattivi

260
261

264
265

XI

Indice generale

Unit 11 | Leducazione in famiglia

276

Unit 12 | Leducazione a scuola

303

1. La famiglia nelle scienze umane


Un oggetto di studio interdisciplinare
Caratteristiche della famiglia contemporanea
Per approfondire | Il contributo
della demografia allo studio della famiglia
Per approfondire | Le ricerche di Aris
sulla vita privata

276
276
277

1. Scuola e societ
Sistema scolastico e sistema formativo
A che cosa serve la scuola
Per approfondire | Uno sguardo sul nostro
sistema dellistruzione
Le due facce della selezione scolastica
Per una scuola pi giusta: linsegnamento
individualizzato
don Lorenzo Milani
Educazione e scuola
Breve storia della scuola moderna

303
304
305

2 . La famiglia nella societ:


identit e trasformazioni
Dalla famiglia estesa alla famiglia nucleare
Famiglia e matrimonio
Ruoli maschili e femminili in famiglia
Dal patriarca al nonno baby-sitter
Le nuove famiglie: le famiglie monoparentali
Le famiglie ricostituite
Le famiglie unipersonali e le famiglie lunghe
Le famiglie di fatto
3 . La famiglia come ambiente di crescita
e di apprendimento
Il primo legame sociale: lattaccamento
alla figura materna
La teoria dellattaccamento di Bowlby
Il legame di attaccamento come imprinting
John Bowlby

277
278

279
279
280
282
283
284
284
285
286

287
288
289
289

310
310
311
312

(Entre les murs)

313

Quando una relazione educativa


asimmetrica
e quando invece simmetrica

314
315

291
292
293

3 . La scuola nella societ che cambia


Non si impara solo a scuola
Come si impara in classe: tra insegnamento
disciplinare e scuola attiva
Insegnare oggi
Fare scuola fuori dalla scuola:
gli educatori di strada
Per approfondire | Le abilit richieste
agli insegnanti

320

294
296
301

La mappa dellUnit
Letture
Verifica

322
324
330

290

I segni dellattaccamento e la sua funzione


Genitori e figli: modelli di comportamento
e di comunicazione
La fortuna e la diffusione dei modelli
Clima familiare, dialogo, educazione emotiva

291

ON LINE e LIM

307
307
308
309

INVITO AL CINEMA La classe

287

INVITO AL CINEMA Il ragazzo selvaggio

La mappa dellUnit
Letture
Verifica

2 . La relazione educativa
Per approfondire | Analfabetismo
e analfabetismi
Una relazione comunicativa
Comunicazione empatica e dialogo educativo

305
306

316
316
318
319
319

ON LINE e LIM

approfondimenti

approfondimenti

La vita in famiglia nel mondo animale


schede film

Bande e trib
Apprendere a tutte le et: leducazione degli adulti
schede film

La duchessa
Il diario di una tata
Ricordati di me
schede libro

Essere e avere
schede libro
M. Lodi, Il paese sbagliato. Diario di unesperienza
didattica

A. Phillips, I no che aiutano a crescere

sintesi audio

esercizi interattivi

sintesi audio

esercizi interattivi

X II

Indice generale

Unit 13 | A ciascuno il suo metodo


1. Utilizzare al meglio le proprie
capacit: il metodo
Cos il metodo
Riflettere sulle proprie capacit:
la metacognizione
2 . Come usiamo la nostra mente:
gli stili cognitivi
Diverse strategie per svolgere un compito
Ognuno ha il proprio stile cognitivo
Stile dipendente o indipendente
dal contesto
Stile globale o analitico
Stile visuale o verbale
Stile riflessivo o impulsivo
Stile convergente o divergente
3 . Conoscere il proprio stile cognitivo
Limportanza di conoscere
anche altre strategie

332

332
332
333

333
333
334
335
335
336
336
337
337
338

4 . Dalla teoria alla pratica: qualche consiglio


per organizzare meglio lo studio
Il lavoro dello studente
Organizzare il tempo a disposizione
Studiare meglio per studiare meno:
suggerimenti operativi
Prendere appunti
Organizzatori anticipati, riassunti e mappe
concettuali
Personalizzare il libro di testo
La mappa dellUnit
Letture
Verifica
ON LINE e LIM
approfondimenti
Tre modi di rappresentare il mondo
schede libro
C. Cornoldi, R. De Beni, Imparare a studiare 2

sintesi audio

esercizi interattivi

339
339
339
340
340
341
342
343
344
347

Indice generale

X III

ON LINE e LIM
approfondimenti

Sezione 2
PEDAGOGIA

Leducazione come esperienza


schede libro
P. Hoeg, I quasi adatti

sintesi audio

esercizi interattivi

Unit 14 | La cultura e la sua

trasmissione: istruzione
ed educazione

1. Lessere umano e la cultura


t1 | Jerome Bruner: il bisogno umano
di educazione

352
352

2 . Il processo formativo: fra istruzione


ed educazione
t2 | Riccardo Massa: il concetto
di formazione
La mappa dellUnit
Verifica

senza scrittura

372

1. Leducazione informale
t1 | Bernardo Bernardi: leducazione
informale

372

355

2 . Le iniziazioni e il loro significato


t2 | Omero: liniziazione ai riti misterici

374
375

356

3 . Narrazione, scrittura e scuola


t3 | Jerome Bruner: scuola
e insegnamento fuori dal contesto

376

La mappa dellUnit
Verifica

378
379

354

INVITO AL CINEMA 2001: odissea

nello spazio

Unit 16 | Leducazione nelle societ

357
359
360

373

376

ON LINE e LIM
approfondimenti

ON LINE e LIM

sintesi audio

Alcune classificazioni del gioco


schede libro

esercizi interattivi

S. King, Il corpo

sintesi audio

esercizi interattivi

Unit 15 | La pedagogia e la storia


della pedagogia

1. La pedagogia come riflessione


sulleducazione
t1 | Giuseppe Flores DArcais:
dalla pratica alla teoria

363

Unit 17 | Educazione e scrittura

tra Mediterraneo e Oriente 382

363
364

2 . Storia della pedagogia e storia


delleducazione
t2 | Franco Cambi: le molteplici storie
delleducazione

366

La mappa dellUnit
Verifica

368
369

366

1. In Egitto e in Mesopotamia:
leducazione dei sacerdoti e degli scribi
La scuola degli scribi
t1 | DallIstruzione di Duauf
t2 | La violenza come mezzo pedagogico

382
384
385
386

2 . In Estremo Oriente: lIndia e la Cina


LIndia

387
387

INVITO AL CINEMA Morte di un maestro

del t
La Cina

388
389

X IV

Indice generale

t3 | Confucio: la rettitudine morale


dei governanti
t4 | Confucio: lautoeducazione
La mappa dellUnit
Verifica

390
390
392
393

ON LINE e LIM

Il modello spartano : leducazione


del cittadino-guerriero
Gli obiettivi e le pratiche delleducazione
guerriera
t3 | Plutarco: la selezione e lallevamento
dei piccoli a Sparta
t4 | Plutarco: vita comunitaria
e formazione militare

413

INVITO AL CINEMA Full Metal Jacket

415

411
411
412

approfondimenti

Il modello ateniese: formazione civile


e integrale
t5 | Tucidide: i valori delleducazione
ateniese
t6 | Mario Vegetti: teatro e educazione
nella plis

La pedagogia nera in un racconto contemporaneo

sintesi audio

esercizi interattivi

Unit 18 | Leducazione ebraica


dalle origini alla
grande dispora

1. Caratteri generali delleducazione


ebraica

416
419
420

396
La mappa dellUnit
Verifica

422
423

396

2 . Leducazione in famiglia
t1 | Dal Deuteronomio: il padre insegni
la legge del Signore
t2 | Il valore di uneducazione severa

397
397
398

3 . Leducazione sociale: profeti,


sacerdoti, sapienti

399

4 . Leducazione scolastica

400

La mappa dellUnit
Verifica

402
403

ON LINE e LIM
approfondimenti

ON LINE e LIM
schede libro

Viaggio e avventura come formazione

sintesi audio

esercizi interattivi

Unit 20 | La paidia filosofica tra i

sofisti, Socrate e Platone

1. I sofisti, maestri darte politica


t1 | Platone: Protagora e lessenza
dellinsegnamento sofistico
I contenuti dellinsegnamento sofistico
t2 | Platone: Gorgia e limportanza
pedagogica della retorica
I significati e le conseguenze della rivoluzione
sofistica: virt, sapere, educazione

426
426
427
428
428
429

F. Kafka, Lettera al padre

sintesi audio

esercizi interattivi

Unit 19 | La prima educazione ellenica

406

1. Laret aristocratica dellet arcaica


LIliade e lOdissea
t1 | Henri-Irne Marrou:
Chirone e Fenice
t2 | Omero: Mntore e Telemaco

406
407

2 . La nuova virt politica della citt-Stato

411

408
409

2 . Socrate, educatore
che sa di non sapere
Dalla critica dei sofisti alla pedagogia
socratica
La ricerca della verit attraverso il dialogo
Socrate
t3 | Platone: Socrate
e larte dellostetrico
3 . Platone e il legame tra Stato, giustizia
ed educazione
La Repubblica e il ruolo delleducazione
nello Stato ideale

430
430
431
431
432

433
433

Indice generale

Platone
Il curricolo educativo e il ruolo delle discipline
t4 | Platone: il ruolo della poesia
t5 | Platone: preparazione alla filosofia
e criteri di selezione

434
435
435

INVITO AL CINEMA Goodbye Mr. Holland

439

437

Le Leggi: la paidia del gioco e dellaffettivit 440


t6 | Platone: gioco e sviluppo
441
La relazione educativa e il significato
dellapprendimento
441
t7 | Platone: amore e formazione spirituale 442
t8 | Platone: reminiscenza e maieutica
educativa
443
Platone educatore: lAccademia e la trasmissione
del sapere
444
t9 | Platone: il Fedro e il contrasto
fra dialogo e scrittura
445
La mappa dellUnit
Verifica

t3 | Aristotele: limportanza
delleducazione per la vita dello Stato
Il percorso formativo
t4 | Aristotele: i compiti
dei sovraintendenti dellinfanzia
t5 | Aristotele: i contenuti della prima
istruzione
t6 | Aristotele: uneducazione
che libera luomo
Aristotele maestro

446
447

ON LINE e LIM

La mappa dellUnit
Verifica

XV

456
456
457
458
458
459
461
462

ON LINE e LIM
approfondimenti
Linsegnamento di Isocrate
Lanalisi del disegno infantile

sintesi audio

esercizi interattivi

Unit 22 | La paidia ellenistica

465

1. Lideale della formazione generale

466

2 . Il curricolo educativo ellenistico


Listruzione primaria
Gli insegnanti elementari
Listruzione secondaria
Lefebato
Listruzione superiore
La retorica
La filosofia e la medicina

467
467
467
468
468
469
469
469

3 . Plutarco e leducazione liberale


Il De liberis educandis
t1 | Plutarco: la figura delleducatore
Plutarco
t2 | Plutarco: la filosofia, rimedio
per lanima

470
470
471
471

4 . Leducazione spirituale di Plotino


t3 | Plotino: insegnamento e ascesi

473
473

approfondimenti
Il contributo dei primi filosofi allo sviluppo della
paidia
Socrate maestro di verit

sintesi audio

esercizi interattivi

Unit 21 | Il tramonto della plis

e leducazione: Senofonte,
Isocrate, Aristotele

1. Senofonte e il modello educativo


persiano
t1 | Senofonte: il curricolo formativo
persiano

450

450
451

2 . Isocrate e la nuova paidia panellenica


Il Nicocle: arte oratoria e onest intellettuale
LAntdosis: la scuola di retorica
e il suo curricolo
Isocrate
t2 | Isocrate: predisposizione, istruzione
ed esercizio

453
453

3 . Aristotele
Educazione, etica e politica
Aristotele

455
455
455

453
453
454

5 . La critica ai fondamenti
delleducazione ellenistica
Luciano di Samosata e la degenerazione
del sistema educativo
t4 | Luciano di Samosata:
come diventare un retore alla moda
Sesto Empirico e linutilit dellinsegnamento

472

474
474
475
476

X VI

Indice generale

t5 | Sesto Empirico: limpossibilit


dellinsegnamento
La mappa dellUnit
Verifica

t6 | Seneca: limportanza di vivere


accanto al maestro
497
Oltre il corpo: la centralit della formazione
spirituale
497
t7 | Seneca: dare spazio allanima
498
Oltre le arti liberali: la ricerca
della vera sapienza
498
t8 | Seneca: le arti liberali sono arti venali 499
Oltre lerudizione: la formazione di un sapere
personale e autonomo
499
t9 | Seneca: ricordare non sapere
499
Oltre le passioni: il saggio come pedagogo
del genere umano
500
La decadenza delleducazione romana
501

476
478
479

ON LINE e LIM
approfondimenti
La scuola secondaria nellet ellenistica

sintesi audio

esercizi interattivi

Unit 23 | Lideale e le forme


educative a Roma

1. Leducazione romana delle origini:


il mos maiorum e Catone
La famiglia educatrice e le Dodici Tavole
t1 | Plinio il Giovane: lantico tirocinio virile
Catone e la celebrazione dei valori
delleducazione tradizionale
2 . Lellenizzazione delleducazione
romana
Cicerone: Il De oratore e la formazione
retorica
t2 | Cicerone: la filosofia indispensabile
alloratore
Marco Tullio Cicerone
Lorganizzazione scolastica
Linsegnamento primario
Linsegnamento secondario
Linsegnamento superiore
t3 | Plinio il Giovane: la scelta
di un maestro di retorica
La formazione tecnico-professionale
3 . Let imperiale e il nuovo idelae
educativo
Quintiliano: lInstitutio oratoria e la ripresa
dellideale educativo ciceroniano
Marco Fabio Quintiliano
Il metodo e il curricolo
t4 | Quintiliano: il valore
della scuola pubblica
t5 | Quintiliano: disciplina, studio e gioco
La fortuna dellInstitutio oratoria
Seneca: leducazione filosofica
e morale nellet imperiale
Oltre la cultura del libro: lesempio e il dialogo
Lucio Anneo Seneca

481

482
482
483

La mappa dellUnit
Verifica

502
503

ON LINE e LIM
approfondimenti
La persuasione e la retorica: significati pedagogici
La politica delleducazione

484

sintesi audio

esercizi interattivi

485
486
487
487
488
488
489
489
490
491

492
492
492
493
493
494
495
496
496
496

Unit 24 | La nascita della pedagogia


cristiana

1. La nuova pedagogia cristiana


t1 | Dal Vangelo di Matteo: Ges
solo maestro
t2 | Dal Vangelo di Matteo: la missione
educativa della Chiesa
t3 | Dal Vangelo di Matteo: lattenzione
ai fanciulli
t4 | Dal Vangelo di Matteo: predicazione
e attenzione comunicativa
2 . Le prime istituzioni educative
del cristianesimo
t5 | Paolo di Tarso: la pedagogia
pastorale
3 . I Padri greci: la conciliazione tra il
messaggio cristiano e la paidia
Clemente Alessandrino: il Cristo pedagogo
t6 | Clemente Alessandrino:
pedagogia umana e divina
Origene: leducazione cristiana
come ritorno a Dio
Basilio: limportanza deleloquenza e del lavoro

506
507
508
508
509
510

510
511

512
513
513
514
514

Indice generale

t7 | Basilio: la funzione
della cultura profana
Giovanni Crisostomo: educare i giovani
al controllo delle passioni

La mappa dellUnit
Verifica

La Regula magistri e la formazione dei novizi 532


t2 | Benedetto: il rispetto del fanciullo
532
t3 | Egberto di Liegi: gli abusi della frusta 533

515
516

4 . I Padri latini: nuovi modelli formativi


516
Gerolamo: lascetismo femminile
516
t8 | Gerolamo: consigli didattici
517
Sofronio Eusebio Gerolamo
517
Agostino: leducazione come illuminazione
del Maestro interiore
518
Il De ordine: lenciclopedia delle arti liberali 518
Aurelio Agostino
518
Il De magistro: limpossibilit
dellinsegnamento e la teoria dellilluminazione
519
t9 | Agostino: i maestri e il maestro
520
Il De catechizandis rudibus:
lindividualizzazione dellinsegnamento
520
t10 | Agostino: bisogna adattare
i discorsi agli ascoltatori
520
Le Confessioni: lattenzione agli aspetti
psicologici di chi apprende
521
t11 | Agostino: un esempio di analisi
psicologica
522
Il De doctrina christiana: solo la parola
di Dio merita di essere studiata
523
t12 | Agostino: limiti di utilit del sapere
523
525
526

ON LINE e LIM

X VII

2 . Marco Aurelio Cassiodoro:


il valore della cultura
3 . Gregorio Magno: il programma
educativo della Chiesa
t4 | Gregorio Magno: semplificare
il messaggio pedagogico
t5 | Gregorio Magno:
la Biblia pauperum
4 . I sistematori della cultura antica
Marziano Capella
Severino Boezio
t6 | Severino Boezio: il valore
del Quadrivio
Isidoro di Siviglia
t7 | Isidoro di Siviglia: una definizione
delle sette arti
5 . Let carolingia e la riforma
della cultura e delleducazione
t8 | DallAdmonitio generalis:
la necessit dellistruzione
t9 | DallEncyclica de litteris colendis:
la preparazione dei sacerdoti
La formazione dellaristocrazia laica.
Il caso di Dhuoda
t10 | Dhuoda: una madre maestra
di formazione nobiliare

534

535
536
537
537
538
538
538
539
539

540
541
542
543
544

approfondimenti
Cristianesimo docente
Allorigine del lgos pedagogo: Filone Alessandrino
Per il corpo, contro il corpo: le trasformazioni della
pedagogia tra antichit e cristianesimo

sintesi audio

esercizi interattivi

La mappa dellUnit
Verifica

545
546

ON LINE e LIM
approfondimenti

Unit 25 | Leducazione del monaco


e del cavaliere
nellalto Medioevo

1. Benedetto da Norcia: il valore


della preghiera e del lavoro
La Regula monasteriorum
e la vita monastica
t1 | Benedetto: ora et labora
INVITO AL CINEMA Il grande silenzio

La filosofia consola e educa

sintesi audio

esercizi interattivi

528

529
529
530
531

ITINERARI TEMATICI Obiettivi e modelli della pratica


educativa Leducazione della donna Le pratiche
delleducazione scolastica La figura del maestro

Indice dei box lessicali


Indice dei nomi
Indice delle illustrazioni

550
554
558

SEZIONE 1

Psicologia
Di tutte le scienze umane, la psicologia probabilmente quella che gode di maggiore
popolarit, perch i suoi p c p l gge
s
, il comportamento e le el z
s c l , ci riguardano molto da vicino. Tutti vorremmo conoscere meglio noi stessi e gli
altri, imparare con pi facilit, chiarire il senso di comportamenti e fenomeni che ci
lasciano perplessi o inquieti, comprendere quali sono le molle del nostro agire
quotidiano: a questi interrogativi le ricerche degli psicologi forniscono risposte che, se
talora confermano intuizioni istintivamente avvertite dal senso comune, pi spesso hanno
un effetto spiazzante, poich ci mostrano aspetti del comportamento umano che non
credevamo possibili.
In questa sezione seguiremo tali ricerche partendo dall
l s e mecc sm
ps ch c f
me
l percezione, linguaggio, pensiero e delle modalit con cui il
soggetto umano li trasforma grazie ai p cess
pp e
me
; conosceremo le
dinamiche spesso sottili e inavvertite che ci guidano nella c m
c z
e
e pe s
le e, in generale, nella nostra espe e z s c le; cercheremo quindi di
comprendere in che modo tali cognizioni concorrono unitamente ai contributi delle altre
scienze umane a definire la el z
ee c
, punto nodale di incontro tra il
sapere psicologico e la riflessione condotta dai pedagogisti e dagli altri esperti nel
campo della formazione.

Unit introduttiva
Dalla m a al c m pu t r :
la p c l g a la ua t r a

Unit 1
M

r alt : la p rc

Unit 2
U m

d par l : l l

gu agg

Unit 3 Unit 8
P

t ll g

st r

t p

pr g u d

Unit 4 Unit 9
U

p r

a u v r al :
lappr d m t

L m lt f acc
d lla c m u ca

Unit 5 Unit 10
e duca

i l lat
c -af f t t v
d llappr d r : m t va
at t r bu

d ll c
c :
la p c a al

L du ca

fam gl a

Unit 12
L du ca

Unit 7
n

gl alt r :
c g

f lu

a
c al

par l p r d rl

Unit 11

Unit 6
i l t rr t r

:l

a cu la

Unit 13
A c a cu

l u

m t d

s e z i o n e 1 p s ic o Lo Gia

Unit introduttiva
Dalla m a al c m put r:
la p c l g a la ua t r a
La ps c l g ha un curioso destino. Tutti ne parlano, pur senza averne unidea precisa
o scientificamente fondata. Dovresti andare da uno psicologo, diciamo a qualcuno
che si sente depresso o confuso. Ci sar una causa psicologica, pensano a volte le
persone per spiegare un disturbo fisico che non ha unevidente causa organica. Queste
affermazioni, tipiche del senso comune, mettono in luce solo una parte di verit, cio
il fatto che l ps c l g p pe e c me e pe
(ossia come qualcuno che
cura le persone affette da determinati disturbi) e che l ps c l g h
che f e
c
me s
e
c p e (cio non organica) dellindividuo, ma comunque
c p ce
e g ec
lc p .
L ps c l g , pe ,
s l q es : essa non si esaurisce nella psicoterapia
(che solo una delle sue possibili applicazioni) e, quando tenta di definire il proprio
oggetto di ricerca, ha a disposizione un ventaglio di risposte possibili.
In questa prima Unit cercheremo di delineare la fisionomia di tale disciplina,
individuando i principali p blem che si pone e le m
e a cui tenta di rispondere.
Per realizzare questo obiettivo, dovremo prima brevemente ricostruire il pe c s
s
c attraverso il quale, nella cultura occidentale, la psicologia si costituita come
una vera e propria scienza.

1. Leredit della filosofia


Un a d efin izione comu nem ente accettata d i ps c l g scien za d el com p or tam en to e d ei p rocessi m en tali. Ved remo presto com e gli stud iosi abbiano privilegiato ora
lu no (il com p ortam ento) ora laltro (i processi m entali) d ei due term in i d el binom io, ed esam inerem o i vari
sign ificati che qu esti p ossono assu m ere. Ma fin dora
ps c l g
i
de
e
p ossiam o notare che, d al pu nto d i vista etimologico,
to
en
del comportam
Studio scientifico
la parola p sicologia costitu ita d al su ffisso -logia
processi mentali.
(d al greco lgos, d iscorso, ragionam ento e, traslatam ente, scien za) aggiu nto al term ine p sich e, parola d i d erivazione greca (psych) il cu i sign ificato origin ario spirito, soffio vitale, ossia an im a. Letteralm ente, la p sicologia sarebbe
du nque la scien za d ellan im a.

u n i t i n t r o d u t t i v a Dallanima al computer: la psicologia e la sua storia

La p ch

c m

a ma

Dellanim a, intesa come entit d istinta d al corpo e


capace d i sopravvivergli dopo la morte, parlano d a
sempre le d iverse religioni, attribuendo peraltro a
tale entit caratteristiche d ifferenti. Ma u n d iscorso
su llan im a spogliato d a preoccupazioni strettamente religiose e condotto con i soli mezzi della ricerca
razionale stato tentato fin d allantich it, in particolare d alla filosofia. Non a caso, fino alla second a
met dellO ttocento la parola psicologia apparteneva a questo am bito d isciplinare: ind icava, cio, la
riflessione filosofica su llan im a.
Ma che cosa han no detto su llan im a i filosofi antich i e modern i? Le posizion i sono state sp esso molto
d iverse. Per lim itarci a due esempi:
Aristotele, stud ioso greco vissuto nel IV secolo
a.C., concepiva lan im a come p rincip io delle fu n zion i vitali e lattribu iva pertanto a tutti gli orga- L n m e le ue re z n n qu
n ism i (an im ali o vegetali), riservando p er alluo- r ff gur te met f r mente n un er
G y
mo u n tip o d i an im a pi elevato, resp onsabile d i del tt re gn l Fr n
(1746-1828).
attivit superiori come il ragionamento e il lingu aggio;
In epoca moderna, invece, il filosofo francese Cartesio (Ren Descartes, 1596-1650)
ipotizz che lanim a d a lu i chiam ata res cogitans (sostan za pensante) fosse u n
attrib uto esclu sivo degli esseri u m an i, e fosse d istinto d al corp o, considerato come
u n pu ro meccan ismo in grado d i fu n zionare autonom amente. Egli si interrog
anche su l modo in cu i la mente e il corpo, bench d istinti, potessero interagire e ap prod a u na solu zione cu riosa: ind ividu in fatti nella gh iandola pineale (o epifisi) il
luogo privilegiato d i tale interazione.
Sia per Aristotele sia per Cartesio, comu nque, parlare d i anim a sign ificava identificare u na serie d i problem i e fenomeni rigu ard anti ci che ora ch iam iamo mente, e a
cu i attribu iamo sen sazion i, p en sieri, em ozion i.

Dalla m a alla m

Fu rono proprio i filosofi che si ispirarono a Cartesio (p er continu arne o criticarne la


dottrina) a rendersi conto che i fenom en i e i p roblem i mentali p otevano essere affrontati anche p rescindendo d al riferim ento allan im a (nozione comu nque ancora
carica d i implicazion i spiritu alistiche e religiose) e ad ogn i ipotesi rigu ard ante la su a
esisten za e la su a natu ra.
In Ingh ilterra, ad esem pio, lo stud ioso Joh n Lock e (1632-1706) pu bblic nel 1690 il
Sa ggio sullint ellet t o uma no, in cu i p rov a ricostru ire le tapp e con cu i la m ente

s e z i o n e 1 p s ic o Lo Gia

u m ana, partendo d ai d ati elem entari ricevuti d allesp erien za, arriva a elaborare contenuti pi com plessi e a
costru ire i concetti generali, ind isp en sabili p er il successivo u so d el lingu aggio. In alcu n i passaggi d ella su a
op era, Locke cerc d i motivare le su e teorie con esem pi
tratti d allosservazione d ei bam bin i e d elle p ersone affette d a d eficit m entali, afferm ando cos im plicitam ente
u n concetto im p ortante, cio che u n o stu d io scien tifico
della m en te n on p u p rescin d ere d alla con oscen za d ei
su oi m eccan ism i d i svilu p p o e d elle p atologie d el su o
fu n zion am en to.
Il progetto lockiano d i u n a scien za d ei p rocessi m entali riaffior a p i r ip rese nel XVIII secolo, in p ieno
clim a illu m in ista. Filosofi com e il francese tien n e
Bon n ot d e Con d illac (1715-1780) o linglese D avid ind g nd me n m n u l
H u m e (1711-1776) p rosegu irono la ricerca su i m od i in mente lleg le dee, D v d Hume
cu i la m ente elabora, a p artire d alle im p ression i for n i- n t l u l t he nter rre, d
e em , tr l de del fu
e quell
te d ai sen si, lintero p atrim on io d elle su e conoscen ze e del l re he e
r du e.
abilit. Hu m e si interrog anche su i m eccan ism i con
cu i la m en te collega tra loro le id ee, e ne ind ividu
3: som iglia n za (la v ista d i u n ritratto ci fa su bito p en sare allorigin ale), con tigu it sp a zio -tem p orale (il ricord o d i u n evento rich iam a alla m ente altr i fenom en i che si sono verificati a
p oca d istan za d i tem p o o nelle im m ed iate vicin an ze)
l s fc
ps c l g f
e cau salit (lid ea d el fu oco su scita qu ella d el calore
te, della
a e, traslatamen
Studio dellanim
fiche esso p rod u ce): tesi, qu esta, che av r u n cer to su ce
on
zi
ndotto dalla tradi
mente umana, co
ier
cesso anche tra i p rim i p sicologi.
n sp
le, con metodi no
losofica occidenta
Il complesso di queste teorie, d i cui ancor oggi gli stud iosi
e.
ch
ifi
nt
alitnon scie
mentali e con fin
sottolineano linteresse e lim p ortanza, p u essere ind icato con lesp ressione ps c l g f l s f c . Le analisi d ei filosofi han no in fatti lasciato in ered it alla p sicologia u n com plesso d i qu estion i
d a cu i essa, p erlom eno ai suoi in izi, ha tratto ind irizzi d i ricerca e ip otesi d a verificare.
Problem i com e la n atu ra d elle p ercezion i sen soriali, lor igin e d ei con ten u ti m en tali, i m eccan ism i d i form azion e e d i associazion e d elle id ee han no stim olato le ricerche d egli p sicologi, ricevend one nuove p ossibilit d i risp osta e soprattutto nuove
formu lazion i.

i l m t d lla p c l g a f l

f ca

La psicologia filosofica m anca p er d i almeno due requ isiti fond amentali per in serirsi
agevolmente in quello che oggi il camp o d i stud i degli psicologi.
In primo luogo, la riflessione dei filosofi ha subordinato lo studio della mente a interessi di altro tipo: individuare i fattori che ci permettono una conoscenza oggettiva del mondo fisico, indagare i principi dellagire umano, ricercare il significato ultimo della realt.

u n i t i n t r o d u t t i v a Dallanima al computer: la psicologia e la sua storia

Pu essere illum inante a questo proposito lEpistola al lettore con cui Locke apre il Saggio
sullintelletto umano, dove si afferma che lu nico modo ragionevole per d irimere le discussioni che spesso nascono tra gli individu i intorno a u n certo tema d i riflessione quello
di esam inare le capacit dellintelletto u mano, per vedere quali tem i e problem i esso sia
effettivamente in grado di trattare. Lindagine su lla mente cio solo u n mezzo per
forn ire risposte rigorose e criticamente fondate agli interrogativi che luomo si pone
costantemente su l mondo, su se stesso, su Dio. Manca quindi u n interesse autonomo
per lo stud io della mente e del comportamento come tali.
In second o luogo, la psicologia dei filosofi p riva d i u n a caratteristica che oggi noi
riten iamo ind isp en sabile p er poter defin ire scien za
u n certo sapere: lim p iego d i me
emp c (fond ati
cio su esperien ze e osservazion i d irette) e d i me
em p c
me
spe me
l (basati cio su procedu re d i verifica definza, cio
ate sullesperie
nd
fo
re
du
ce
ro
P
nite e ripetibili).
rso la
ottenuta attrave
sulla conoscenza
G li p sicologi oggi non p rop ongono teorie generali
nsoriali.
raccoltadei dati se
su llu om o e su lla m ente, m a m etton o a con fron to
l
e
m
ip otesi p erlopi su asp etti sp ecifici e circoscritti
sp e
me
su
esperimenti, cio
su
te
sa
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d ellattiv it m entale: la p ercezione, lap p rend im ento,
re
du
Proce
ti in
delleipotesi svol
a
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rif
ve
di
ti
en
le m otivazion i, i p regiu d izi ecc. con fat ti ed esp eprocedim
bili.
llabili e riproduci
r ien ze d i lab orator io che in qu alche m od o siano in
condizioni contro
grad o d i testar ne la valid it. Qu esto non sign ifica
che in p sicologia ci siano verit d im ostrate d ai fatti
in m od o incontrover tibile: p ossono in fatti essere m olte le p rosp ettive d a cu i p artire p er cond u rre osser vazion i ed esp erim enti, cos com e m olte sono le p ossibili
inter p retazion i d egli esiti a cu i essi ap p rod ano. Esistono p er p roced u re d efin ite
e r igorose con cu i le r icerch e ven gon o con d ot te : p rocedu re che og n i stu d ioso p u
rip rodu rre, in m od o d a p oter con frontare criticam ente le p rop rie conclu sion i con
qu elle d i ch i lo h a p receduto.

Per fissare i concetti

Che cosa indica, dal punto di vista etimologico, la parola psicologia?


Quali sono i principali ambiti di riflessione che la filosofia ha lasciato in eredit alla psicologia?
Perch la psicologia dei filosofi non pu definirsi scientifica?

2. I contributi della fisiologia


Se la riflessione dei filosofi indubbiamente u na d elle fonti principali della psicologia,
non dobbiamo tuttavia d imenticare il contributo importante d i u naltra d isciplina: la
fisiologia.

s e z i o n e 1 p s ic o Lo Gia

L m p rt a

a d l cu r

lla t ch t

Propriamente, oggi si definisce f s l g lo stud io del fu n zion amento degli organ ism i viventi e dei loro comp onenti.
Questo tipo d i ind agine docu mentato fin d allantich it: med ici e filosofi occidentali, m a anche arabi, formu larono in proposito ipotesi
ingegnose, anche se talora eccessivam ente fantasiose.
Un elemento ricorrente nella fisiologia degli antich i era
fs l g
la tenden za a sopravvalutare le fu n zion i del cuore, dei
degl
il funzionamento
ia
ud
st
e
ch
za
scritto come centro della vita e della p erson alit, e a
Scien
nenti.
i e dei loro compo
sm inu ire parallelamente quelle del cervello. Aristoteorganismi vivent
le, ad esempio, pen sava che il cuore fosse la sede delle
emozioni e che il cervello svolgesse in merito u n ruolo solo m arginale d i moderatore, tram ite il raffredd amento del sangue. Questa medesim a form a d i card iocentrismo era presente gi nella cu ltu ra degli Egizi, i qu ali
im balsam avano i cad averi lasciando il cuore al suo posto (mentre tutti gli altri organi ven ivano asportati), perch il defu nto potesse vivere anche nellald il e, viceversa,
gettavano il cervello dopo averlo sfilato d alle narici del defu nto, sen za conservarlo in
alcu n modo come accadeva invece al fegato e ai visceri.

Dal cu r

ON LINE

scheda libro
Antnio Damsio
Lerrore di Cartesio

al c rv ll

nellet m odern a, p er, che il sapere in campo fisiologico compie passi decisivi. In
parte ci dovuto alla d isponibilit d i stru menti d i osservazione p i sofisticati e precisi (ad esempio il m icroscopio), m a linput fond amentale ai progressi della fisiologia
viene d allafferm arsi d i u n nuovo sp irito scientifico, pi ap erto alla sperimentazione,
alla verifica e allimpiego d i m etod i qu antitativi, cio basati su calcoli e m isu razion i.
Grazie a questa nuova mentalit, gli scien ziati dellet moderna m isero in d iscu ssione
le teorie accolte d alla trad izione, d imostrandone sp esso linfond atezza.
Uno degli esiti pi interessanti d i questo fenomeno fu proprio la crisi del card iocen trismo degli antich i, a cu i, a partire d ai secoli XVI-XVII, corrispose u na sempre m aggiore d iffu sione d i stud i e ricerche su llan atom ia e su lla fisiologia del cervello, che si
avvalevano della d issezione dei cad averi e della vivisezione degli an im ali, m a anche
dei contributi forn iti d alla med icina nella descrizione delle m alattie.
Gradu almente gli scien ziati formu larono ipotesi sempre pi precise su l fu n zionamento del cervello e del sistem a nervoso in generale. Il med ico tedesco Fran z Joseph Gall
(1757-1828) avan z per primo, in form a rud imentale, lipotesi della localizzazione delle fu n zion i cereb rali, ossia lidea che le d iverse zone del cervello fossero ad ibite a
compiti d ifferenti (v. Per approfond ire, p. 9). Una prova d ecisiva a favore d i questa
ipotesi, oggi u n iversalmente accolta d agli stud iosi, ven ne p ortata d al neu rologo francese Pau l Broca (1824-1880), il qu ale attraverso lo stud io autoptico d i u n paziente che
in vita era affetto d a afasia (p erd ita delle capacit lingu istiche: v. Un it 2, p. 66) scopr
che tale d istu rbo era stato cau sato d a u na lesione d i u na ben precisa area del cervello
(che ancora oggi ch iam ata area d i Broca).

u n i t i n t r o d u t t i v a Dallanima al computer: la psicologia e la sua storia

Lobo parietale

Aree funzionali
della cort eccia cerebrale
01 Funzioni mentali
Lobo frontale
2
superiori
3
02 Movimenti oculari
4
03 Movimenti volontari
dei muscoli
04 Funzioni sensoriali dei
6
muscoli e della pelle
1
05 Funzioni somatosensoriali
06 Linguaggio
10
07 Funzioni uditive
08 Comprensione
del linguaggio
Ar ea d i Br oca
09 Funzioni visive
10 Memoria a breve
Lobo temporale
termine, equilibrio
emotivo
11 Coordinamento dei
Ar ea d i Wer n ick e
movimenti, equilibrio

Le d ver e ree dell


un te
m t .

rte

erebr le

d b te

Lobo occipitale

m t d ver e dd r ttur

8
9

11

Cervelletto

d tt v t d ver e nerent

appr f d r
| PLor strano
caso di Phineas GageLo strano caso di Phineas Gage

el 1848 Phineas Gage (1823-1860), un giovane operaio delle ferrovie statunitensi, fu protagonista di un episodio a dir poco stupefacente.
u n giorno, mentre stava preparando una carica esplosiva per far saltare una roccia, la polvere da sparo esplose
accidentalmente; a causa dellesplosione la sbarra di ferro che Gage teneva in mano schizz in aria e, dopo aver
perforato la sua guancia, attravers la scatola cranica per uscire dalla sommit della testa. La cosa straordinaria
che Gage non mor per lincidente; anzi, non perse neppure i sensi e fu in grado di raccontare ai soccorritori
ci che gli era accaduto. Egli sopravvisse per diversi anni, senza riportare apparenti conseguenze del raccapricciante infortunio se non la perdita dellocchio sinistro. Era in grado di muoversi, parlare, capire, ricordare in
modo normale. Ci che per fu ben presto evidente a chi lo conosceva fu il cambiamento di indole e di personalit: luomo che prima dellincidente era prudente, assennato, moderato era diventato irascibile, capriccioso,
insolente, quasi incapace di gestire in modo equilibrato i rapporti sociali.
La vicenda di Gage mostr agli studiosi una realt importante: esistono zone del cervello responsabili anche di
quelle che possiamo chiamare dimensioni affettive e sociali del comportamento. La sbarra di ferro, attraversando la testa di Gage, le aveva evidentemente lesionate. Non aveva per toccato altre aree cerebrali, il che spiega il
fatto che egli avesse conservato integre funzioni come il linguaggio, la memoria o il movimento.

10

s e z i o n e 1 p s ic o Lo Gia

Dagl

rga

all

Linteresse per il sistem a nervoso condu sse gradualmente i fisiologi verso u n am bito
d ifferente d i indagine e d i riflessione: si pass, cio, dallan alisi degli organ i, con le loro
caratteristiche struttu rali e fu nzionali, a quella dei prodotti dellattivit degli organ i.
Nel 1826 il fisiologo tedesco Joh an nes Peter M ller (1801-1858) scopr che u n m edesimo stimolo esterno (ad esempio u na lieve scossa elettrica) in grado d i produ rre nel
soggetto che lo riceve sensazion i d iverse, a second a del tipo d i nervo (ottico, acu stico
ecc.) che sollecita. Questa legge, che lo stud ioso ch iam p rincip io dellenergia sp ecifica dei ner vi, introduceva u na netta d istin zione tra gli st imoli fisici e le sensazioni
d a essi derivanti, p erm ettendo d i stud iare queste u ltime com e realt a s stanti.
Nel 1860 Gu stav T. Fech ner (1801-1887), fisico e m atem atico tedesco, prov a esprimere
in term in i m atem atici il rap p orto tra lin ten sit d i u no stimolo fisico e quella della
sen sazione a esso corrisp ondente. Egli afferm che, se la prim a cresce in progressione
geometrica, la second a cresce in progressione aritmetica, cio molto pi lentamente,
secondo u na precisa formu la m atem atica (S = logR k, dove S linten sit della sensazione, R quella dello stimolo e log il logaritmo, ovvero lesponente che si deve d are
alla base 10 per ottenere il valore d i R; la lettera k ind ica invece u na costante, d iversa d a
stimolo a stimolo). Fech ner ch iam questa formu la legge p sicofisica fond amentale,
perch a suo giud izio esprimeva u na relazione tra la m ateria, cio la realt corporea, e
la p siche, ossia u na d imensione non fisica, im m ateriale: quella appu nto delle sensazion i percepite d agli ind ividu i. In questo senso Fech ner fu u n pion iere della psicologia
e, sia pu re allinterno d i u n qu ad ro concettuale ancora involuto, introdu sse u na prosp ettiva nuova: quella della m isu razione dei fenom en i psich ici.

L qua
p r
d t mp d r a

al d gl a tr

tud

Non fu rono per solo le accresciute conoscen ze su l sistem a nervoso a orientare gli
stud iosi verso la psicologia. Un contributo importante ven ne, cu riosam ente, d allastronom ia. Gli stud iosi d i questa scien za avevano in fatti rilevato d ifferen ze anche sensibili
tra le m isu razioni del tempo d i spostam ento degli astri effettu ate d a stud iosi d iversi
(la rilevazione si avvaleva d i stru menti ancora rud imentali: telescopi abbinati a orologi
meccanici) e, dopo u n iniziale sconcerto, avevano attribu ito il fenomeno alla cosiddetta
eq u azione p erson ale d i ogn i ind ividuo, cio al fatto che la m isu razione risu ltava
in evitabilm ente cond izion ata d alla p erson a che la effettu ava.
Il fisiologo olandese Franciscu s Corneliu s D onders (1818-1889) ipotizz p er primo che
alle d iverse equ azion i personali corrispondessero d iverse velocit d i esecu zione delle op erazion i mentali. Egli appront du nque u n metodo p er m isu rare tale velocit,
utilizzando come cavie d iverse p ersone, che sottop ose in laboratorio a test via via pi
complessi. La prim a prova, ad esempio, consisteva nel premere il pi velocemente possibile u n pu lsante qu ando si accendeva u na luce rossa; la second a prevedeva invece
la presen za d i due stimoli d iversi (u na luce rossa e u na luce verde che si accendevano

u n i t i n t r o d u t t i v a Dallanima al computer: la psicologia e la sua storia

11

alternativam ente, sen za u na sequen za precisa) e richiedeva al soggetto d i premere il


pu lsante solo in caso d i accen sione della luce rossa. Donders rilevava i tempi rispettivamente impiegati p er lesecu zione dei due compiti:
la m isu ra della loro d ifferen za rappresentava, a suo
giud izio, il tempo necessario allind ividuo per esegu ire
z e
e
p
m
e
lop erazione mentale in pi implicata d al com pito pi
e
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il tempo che in
e
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ur
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complesso (nel caso della second a prova, la d iscrim inam
r
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Procedura
e di uno stion
zi
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es
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zione tra i due tipi d i stimoli lu m inosi).
la
tercorre tra
.
to
et
gg
so
l
de
a
Il sistem a d i Donders pu sem brare semplicistico e
mol o e la rispost
basato su presupp osti d iscutibili (ad esempio, lidea
p cess c g
e,
on
zi
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(p
che ogn i op erazione mentale com inci qu ando stata
operazioni
Complesso delle
la nostra
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u ltim ata quella precedente), m a il me
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memoria, pensie
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z
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come
ancora
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iam
ata
la p rofo
tras
mente organizza,
cedu ra d i m isu razione del temp o intercorrente tra u n
input sensoriali.
inp ut ricevuto d a u n soggetto e la risp osta em essa d a
q uestu ltimo tuttora utilizzato d agli psicologi, in
particolare d agli stud iosi dei p cess c g
(d al
latino cgnitum, conosciuto, saputo), cio d i tutte quelle op erazion i (percezione,
m emoria, p ensiero ecc.) con cu i la nostra mente organ izza, trasform a e rielab ora gli
stim oli p roven ienti d ai sen si.

Per fissare i concetti

Quale importanza veniva attribuita al cervello nel mondo antico?


Perch ricordiamo il medico francese Paul Broca?
Che cos e a chi va ricondotto il metodo dei tempi di reazione?

3. La psicologia, finalmente...
Abbiamo esam inato p er som m i capi i problem i e gli stru menti che la filosofia e la fisiologia lasciarono in ered it alla nascente psicologia. Ma d a qu ando si pu com inciare a
parlare d i psicologia vera e propria?
Conven zionalmente si ind ica come d ata d i nascita della psicologia il 1874, an no in cu i
u no stud ioso tedesco, Wilh elm Wu n d t, pubblic i Fonda ment i di psicologia fisiologica ; altrettanta importan za viene attribu ita al 1879, an no in cu i lo stesso Wu ndt fond
a Lipsia quello che viene reputato, forse u n po semplicisticamente, il p rimo lab oratorio d i p sicologia. t1, p. 22
Lau reato in med icina, Wu ndt era u n uomo d ai molti interessi cu ltu rali (fisiologia, fisica, filosofia) e il suo intento fu probabilm ente proprio quello d i cercare u na sintesi tra

12

s e z i o n e 1 p s ic o Lo Gia

d iscipline e prospettive d iverse. Allo stesso temp o, per, egli aveva ben chiara lidea
che la psicologia potesse effettivamente costitu irsi come scien za autonom a, d istinta
d a altri saperi: per questo cerc d i defin irne le caratteristiche. Prendendo le d istan ze
d a quella che definiva psicologia metafisica (cio d alla concezione della psicologia
come stud io dellan im a), Wu ndt identific loggetto della p sicologia con lesp erien za
im med iata della realt:

Due vie si svolgono per lo studio dellesperienza. Una quella della scienza naturale,
che considera gli oggetti dellesperienza nella loro natura, pensata indipendentemente dal
soggetto; laltra quella della psicologia, che investiga lintero contenuto dellesperienza nella
sua relazione con il soggetto.

(M.W. Wundt, Compendio di psicologia, in L. Mecacci, Introduzione alla psicologia,


Laterza, Roma-Bari 1994, p. 117)

Per spiegare il senso d i queste afferm azion i d iciamo, ad esempio, che u na pianta e
u n anim ale sono, in qu anto realt natu rali, oggetti della botan ica e della zoologia; in
qu anto destano in noi p ercezion i, ricord i, emozion i, rigu ard ano invece la psicologia.

o b tt v

m t d d lla p c l g a

sm
el eme
el eme sm
ne di
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rit
e
si concezione ch
In genere, qualsia
ne
si i loro
fenomeni comples
poter scomporre i
ne le caplici senza smarrir
elementi pi sem
tale contive; in psicologia
ratteristiche costitu
to ai dati
en
stenuta, in riferim
cezione stata so
utturalisti.
mWundt edagli str
psichici, daWilhel

I contenuti mentali o psichici sono, secondo Wu ndt, realt complesse. Da questo assu nto derivano i 3 comp iti
fond am en tali dello p sicologo, ossia:
lan alisi dei contenuti psich ici;
lind ividu azione delle con nession i tra gli elementi
definiti nella fase d i analisi;
la ricerca delle leggi che presiedono al sorgere d i tali
con nession i.
Il primo pu nto particolarm ente sign ificativo, p erch
esemplifica ci che ancora oggi gli stud iosi ch iam ano
eleme sm , eleme
sm d i Wu ndt. Analizza-

Wilhelm M. Wundt
W lhelm M x m l
W
nasce a Neckarau, vicino a Mannheim (a nord-ovest di Stoccarda) nel 1832. Dopo uninfanzia non felice,
si iscrive alla facolt di medicina e viene a contatto con il fisiologo Hermann von Helmholtz
(1821-1894). Dopo la laurea, conseguita nel
1856, continua gli studi di fisiologia e pubblica
i Contributi a una teoria della percezione sensoriale (1858-1862). Presto, per, si sposta
sul nuovo terreno della psicologia, di cui espo-

ne i capisaldi nei Fondamenti di psicologia


fisiologica (1873-1874) e nel Compendio di
psicologia (1896). Nel 1875 diviene professore di filosofia allUniversit di Lipsia, citt dove
nel 1879 fonda il celebre Istituto di psicologia
sperimentale e dove rimane fino allanno della
morte, il 1920.
Studioso infaticabile, Wundt si dedica, oltre
che allattivit nel laboratorio da lui fondato,
alla stesura di parecchi libri. A lui si deve anche
la nascita della prima vera e propria rivista di
psicologia, Studi filosofici, che inizia le pubblicazioni nel 1881.

u n i t i n t r o d u t t i v a Dallanima al computer: la psicologia e la sua storia

13

re significa infatti scomporre: la convin zione d i Wu ndt che si possano scom p orre i
contenuti p sich ici (percezioni, ricord i ecc.) nelle u n it p i semplici che li costitu iscono, sen za sm arrirne le caratteristiche, allo stesso modo
in cu i si pu scomporre u n nu mero nei suoi fattori prie
m i (ad esempio: 30 = 2 3 5). Questa convin zione,
spez e m
come
ved remo, sar successivamente messa in d iscu sspe
fondata
ca
gi
lo
ico
ps
sione
d
a altri psicologi.
ne
gi
Procedura di inda
tali.
en
m
e
nz
rie
pe
es
Come ven iva condotta lattivit nel laboratorio d i Lip proprie
sullesame delle
so di quei meces
pl
m
co
sia? Wu ndt e i suoi collaboratori stud iavano, d i fatto,
il
,
ud
Secondo Fre
adi mediare
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ce
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id
iv
nd
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i processi psich ici pi elem entari (sensazion i e percanismi con cui
er-Io e
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S
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de
,
s
E
ll
cezion i, gi oggetto della ricerca dei fisiologi), esclutra le esigenze de
scopo di mantene
lo
al
a,
rn
te
es
dendo deliberatamente fenomeni pi complessi come
t
dellareal
.
co
hi
ic
ps
il pensiero. Oltre alla gi nota m isu razione dei tempi
re lequilibrio
d i reazione, si faceva u so dell
spez
e, me spe
. Lintrospezione (d al latino intro, dentro, e spicere, gu ard are) il
resoconto delle p rop rie esp erien ze men tali; d i fatto i soggetti stud iati in laboratorio
ven ivano sottoposti a precisi stimoli fisici (visivi e ud itivi) ed erano invitati a riferire
in modo rigoroso su lla scorta d i precise istru zion i le percezioni che ne derivavano.

D p

Wu dt: la p c l g a barca

A m r ca

Bench nasca in Germ an ia (con Wu ndt), la psicologia


come scien za allarga ben presto i suoi orizzonti. Gi
l sm
s
gia
lo
ico
ps
la
nel 1892 u n giovane allievo d i Wu ndt, linglese Edw ard
al
io
cc
lappro
d
Si definisce cos
ar
dw
E
di
ie
B. Titchener (1867-1927), esporta negli Stati Uniti le
or
e e alle te
legato alle oper
o
m
tis
en
m
le
opere e le idee del m aestro, fond ando u na scuola d i
rizzato dalle
Titchener, caratte
introll
de
ico
at
p ensiero che si ch iamer s
l sm . Il term iem
st
o si
psichico e dallus
see,
ch
tto
fa
l
da
a
ne rich iam a il fatto che, accogliendo lelementismo d i
e deriv
spezione. Il nom
te una sorta
en
m
la
Wu ndt, gli stud iosi d i questo ind irizzo concepiscono
,
cio
oc
pr
condo tale ap
le in elebi
ni
po
om
sc
,
la mente come u na sorta d i struttu ra ch im ica scom ica
di struttura chim
p on ib ile in elemen ti p i sem plici (cos come u na moi.
menti pi semplic
lecola scompon ibile negli atom i).
l sm
f z
ra
pe
lo
al
a
In quegli stessi an n i, negli Stati Un iti nasce u naltra
co che si richiam
Indirizzo psicologi
ios
pp
ra
nt
importante corrente d i pensiero: il f z
l sm , che
; in dichiarata co
di William James
late
isc
ep
nc
fa
capo
allo
psicologo
e
filosofo
William
Jam
es (1842co
,
te
tturalis
n
zione alla tesi stru
no
,
ica
m
na
di
1910). In polem ica con lelementismo struttu ralista, i
me ununit
tivit psichica co
ementari.
el

pi
fu n zionalisti paragonano piuttosto lattivit mentale a
rti
pa
in
i
scomponibileperc
u n fiu m e che scorre, non scompon ibile perci in parti
pi piccole e non attingibile med iante lintrosp ezione.
Su lla scorta delle teorie evolu zion istiche afferm atesi in biologia nella second a met
dellOttocento, essi intendono stud iare i p rocessi p sich ici come stru m enti che luom o
utilizza p er ad attarsi allam biente: secondo tale prospettiva, non tanto imp ortante
descrivere che cosa siano tali processi, qu anto capire a che cosa servano, cio qu ale sia la loro

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