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FONDAZIONE DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI,

PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI


DELLA PROVINCIA DI MILANO Ce. 016/itinerari

Case Ina-casa al quartiere Harar-Dessié / 1951-1953 /


Piero Bottoni, Mario Morini, Carlo Villa Case Ina-casa al quartiere Harar-Dessié / 1951-1953 / P. Bottoni, M. Morini, C. Villa

via San Giusto 37, via Novara 92, Milano


progettisti del quartiere avevano previsto (1) I 9 «grattacieli orizzontali» portano la firma di Luigi Figini e
un unico grande edificio di circa 200 metri Gino Pollini; Paolo Antonio Chessa e Vito Latis; Gio Ponti e Antonio
Fornaroli; Gio Ponti e Gigi Ghò; Gian Luigi Reggio e Mario Tevarotto;
I progettisti del quartiere Harar – Luigi orizzontali»(1) definiscono un ampio di lunghezza. Bottoni propone di orientarlo Alberto Rosselli; Mario Tedeschi; Piero Bottoni, Mario Morini e Carlo
Figini, Gino Pollini e Gio Ponti – rifiutano spazio protetto destinato a verde con secondo l’asse eliotermico; Ponti gli Villa.
(2)I progettisti delle insulae sono Figini e Pollini; Paolo Antonio
l’impostazione del quartiere satellite, in servizi. La parte residenziale del quartiere risponde facendo rilevare l’incongruenza Chessa e Vito Latis; Mario Tedeschi; Tito B. Varisco.
auge prima e dopo la guerra, per puntare (4.800 vani in tutto) è completata da un con i tracciati stradali. (3) L’edificio H è lungo m. 101,16 e profondo 11 metri; l’edificio I
sulla costruzione di una parte di città capace tessuto di case unifamiliari («insulae») Il risultato è quello più appropriato: la (prossimo a via Novara) è lungo m. 108,98 e profondo m. 11,40.
(4)
di integrarsi con il tessuto urbano compatto. variamente combinate(2). Il risultato è una grande lama viene spezzata in due corpi di
Nella parte più corta una sola scala serve 6 appartamenti per
piano, disimpegnati da un ballatoio; nella restante parte 4 scale
Affidano la strutturazione dell’intero giustapposizione irrisolta. fabbrica paralleli, sfalsati e distanziati di 33 servono ciascuna 2 alloggi per piano.
(5)
comparto a case in linea di 5 piani oltre I due grandi complessi in linea metri, ma disposti secondo l’orientamento Ciascuno di 5 vani più servizi.
(6)
al piano terreno e di lunghezza notevole progettati da Bottoni, Morini e Villa, per iniziale. I due organismi differiscono per Gli appartamenti del primo piano sono accessibili dal piano terra
attraverso scale singole, mentre i duplex sono accessibili da due
(100-140 metri), disposti parallelamente quanto riguarda dimensioni e giacitura, dimensioni(3) e soprattutto per concezione. scale che servono due ballatoi situati al secondo e al quarto piano.

alle vie Harar e Dessiè e a 45 gradi rispetto sono il frutto di un confronto fra Ponti L’edificio H è un assemblaggio di due corpi
alla via Novara, la direttrice che porta e Bottoni. Lungo la via S. Giusto (e (l’uno di m. 36,90 e l’altro di m. 64,26),
verso il centro urbano. Questi «grattacieli perpendicolarmente a via Novara) i ciascuno costituito da alloggi di uguale
dimensione (rispettivamente di 3,5 e di 5
L’EDIFICIO I PROSSIMO A VIA NOVARA, IN UNA FOTO D’EPOCA (IMMAGINE CONCESSA DA ARCHIVIO BOTTONI) vani)(4). L’edificio I presenta invece una
differenziazione in altezza: fra un primo
piano, costituito da alloggi distribuiti su un
unico piano(5) e i piani superiori composti SCHEMA PLANIMETRICO DEL QUARTIERE HARAR
da alloggi duplex(6). (IMMAGINE CONCESSA DA ARCHIVIO BOTTONI)

L’esito architettonico è assai diverso: la


differenziazione operata nell’edificio H non
è risolta in equilibrio, mentre l’edificio I si fa
apprezzare per la sapienza compositiva.
Resta solo un rimpianto: l’Ina-casa non
accolse la soluzione proposta dai progettisti
che prevedeva per entrambi gli edifici una
copertura piana a terrazzo praticabile, dove,
disimpegnati da una lunga e articolata
pensilina, avrebbero trovato posto un
solario e altri spazi ricreativi e di servizio.

GIANCARLO CONSONNI

PIERO BOTTONI PIERO BOTTONI

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