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Capitolo7 METODO DELLE FORZE - IMPOSTAZIONE GENERALE

7. METODO DELLE FORZE – IMPOSTAZIONE GENERALE


INFLUENZA DEGLI SPOSTAMENTI DEI VINCOLI

SPOSTAMENTI ASSEGNATI DEI VINCOLI

Supponiamo che alcuni vincoli abbiano spostamenti / rotazioni assegnati η ic

EJ
Esempio (caso particolare di una trave senza carico):
L c

1° alternativa operativa: nel sistema principale quei vincoli sono stati


X1
soppressi. EJ
L
Allora η i = η ic e non vi sono ulteriori osservazioni

Nell’esempio: η c = η10 + η11X1 ; η10 (nel nostro caso) = 0 ;


X1 = η c η11

X1
2° alternativa operativa: nel sistema principale quei vincoli non EJ
sono stati soppressi. L c

Allora η i = 0 e gli spostamenti (noti) di quei vincoli rimangono


nel sistema principale e la loro influenza deve essere messa in conto, accanto a quella dei carchi.
Ciò si può fare con considerazioni cinematiche (il sistema principale è isostatico). Si può fare anche
come applicazione della formula – già vista in precedenza – che il teorema dei lavori virtuali
fornisce per determinare spostamenti in presenza di cedimenti vincolari.
Nell’esempio, essa si riduce a: η1 = −η c ⋅ C1 , dove C1 è la reazione – nel sistema principale caricato

con X 1 = 1 - del vincolo avente lo spostamento η c .

Nel caso generale di sistema principale con più vincoli cedevoli, la formula si generalizza in

− ∑ηj
icj ⋅ C ij , essendo η icj il cedimento dello j-esimo vincolo e Cij la reazione dello stesso

vincolo nel sistema principale caricato con X i = 1 .

Le equazioni di Müller-Breslau diventano: η i = − ∑η j


icj ⋅ C ij + η i 0 + ∑η
k
ik ⋅ Xk .

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SPOSTAMENTI ELASTICI DEI VINCOLI

K
K

Appoggio cedevole elasticamente Incastro cedevole elasticamente

Supponiamo che lo spostamento / rotazione di alcuni vincoli non sia assegnato come nel caso
precedente, ma dipenda dall’azione (forza o coppie) esercitata dalla struttura sul vincolo.
Supponiamo inoltre che la dipendenza sia elastica e lineare.
Scriviamo allora, per un vincolo cedevole elasticamente e linearmente:
η ic = K ⋅ A i , dove:
η ic = cedimento del vincolo
K = costante di deformabilità del vincolo
A i = azione della struttura sul vincolo

1
( N.B. sovente si scrive invece A i = K '⋅η ic , dove K ' = è la costante di rigidezza del vincolo )
K
Poiché A i = −C i , essendo C i la reazione del vincolo sulla struttura si ha:
η ic = −K ⋅ C i

1° alternativa operativa: nel sistema principale quei vincoli


X1
sono stati soppressi.
K X1
η i = η ic ;
nell’esempio: − K ⋅ X1 = η10 + η11 ⋅ X1 X1

K
2° alternativa operativa: nel sistema principale quei vincoli
non sono stati soppressi.
Allora gli spostamenti di quei vincoli rimangono nel sistema principale e la loro influenza deve
essere messa in conto (v. Esempi).

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INFLUENZA DEGLI SPOSTAMENTI DEI VINCOLI – ESEMPI

0 EJ=cost L
Esempio 1 L c

0 L
1° Procedimento
X1
Equazione di Müller-Breslau:
η c = η10 + η11 ⋅ X1
η10 = 0
-L M1 = - (L-z)
_
(L − z )2 dz =
L 2 L
M1 1  3 L3  L3
η11 =

0
EJ
dz =

0
EJ
⋅  L +
EJ  3
− L3  =
 3EJ
( 11 )
η c 3EJ ⋅ η c
X1 = =
η11 L3

− 3EJ ⋅ η c
M ( 0) = − X 1 ⋅ L =
L2
X1
2° Procedimento
C
Equazione di Müller-Breslau
0 = η1C + η10 + η11 ⋅ X 1

η10 = 0
2
1 z  z
M1 = -1+ L 2 L −1+ 
M1 L 1  L  L
∫ ∫
-l L η11 = dz =  dz = ⋅  L + − L =
_
EJ EJ EJ  3  3EJ
0 0

1 1
ηC
L L C1 η1C = (composizione cinematica) = −
L
( 11 ) 1 1
η1C = (lavori virtuali). C1 = ;η1C = −η C ⋅
C L L
lC =
L ηc L
0=− + ⋅ X1
C L 3EJ
( lC ) 3EJ ⋅ η C
X1 =
L2
− 3EJ ⋅ η C
M ( 0) = − X 1 = (come col 1° Procedimento)
L2

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q
Esempio 2
EJ = cost
0 L L K

N.B.Mentre un cedimento vincolare, indipendentemente dai carichi, sollecita sempre una struttura
iperstatica, un cedimento elastico la sollecita solo se essa è caricata.
q

1° Procedimento Equazione di Müller-Breslau:


− K ⋅ X1 = η10 + η11 ⋅ X1
2 2 2 X1
qL qL qz
- _ M0 = - +qLz- L L
M1 ⋅ M 0 1  qL2 qz 2  qL4
2 2 2 η =
10

0
EJ
dz =
∫0
⋅  −
EJ  2
+ qLz −
2 
(L − z )dz = −
8EJ

L L
qL M1
2
1 L3
η11 =
∫ ∫ ⋅ (L − z ) dz =
2
dz =
EJ EJ 3EJ
0 0

M1=L-1 z qL4
1L
+ 1 η10 qL4
X1 = − = 8EJ =
(η11 + K ) L3  L3 
1 8 ⋅  + KEJ 
3EJ + K  3 
X1 q
2° Procedimento Equazione di Müller-Breslau
qL qz 2 K
M0 = z− 0 = η10 + η11 ⋅ X1
2 2
L
M1 ⋅ M 0 qL 1

qL
+ qL η10 = dz − K ⋅ ⋅ =
EJ 2 L
2 2 qL 0
L
1  qL q   z q ql 3 q

(carico q) L 2
= ⋅ ⋅ z − ⋅ z 2  ⋅  − 1 + dz − K ⋅ = − −K⋅
EJ  2 2   L 2 24EJ 2
0
rotazione qL
K
2 L
M1
2
K
L
1 
2
z K L K
1
M1= -1+
z η11 =
∫ EJ
dz + 2 =
L ∫ ⋅  − 1 +  dz + 2 =
EJ  L L
+ 2
3EJ L
_ L 0 0

-1 qL3 q
1 1 +K⋅
η10
L L X1 = = 24EJ 2
1 η11 L
+
K
K 3EJ L2
(X1= 1) L
1
rotazione qL X 1 qL4
L Reazione in ( L ): − ==
2 L  L3 
8 ⋅  + KEJ 
(= X1del 1° procedimento)  3 
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SPOSTAMENTI DEI VINCOLI – OSSERVAZIONI

1) Spostamenti elastici.
K

2) Spostamenti assegnati.

1)Spostamenti elastici.
Lo spostamento elastico può corrispondere a:

a) situazioni reali in cui il vincolo è espressamente costruito per essere cedevole elasticamente.

• Esempio: dispositivi di isolamento dinamico antisismico di costruzioni.

• Altro esempio: nodi di costruzioni in acciaio progettati per costituire un incastro solo parziale
delle travi e per i quali è possibile definire una legge teorica momento-rotazione.

b) schematizzazioni teoriche dell’influenza dell’elasticità di un elemento strutturale sul


comportamento di una struttura.
X

• Esempio: ricordando che per una trave caricata assialmente si ha:


h EA h
η= ⋅X
EA
X
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h
I due sistemi sottostanti sono equivalenti, ponendo K =
EA

L EJ L EJ K
EA h

2)Spostamenti assegnati.
Lo spostamento assegnato può corrispondere a:

a) casi reali, in cui si analizza una struttura esistente nella quale il cedimento η c è stato misurato.

b) calcoli di struttura in cui si vuole analizzare l’influenza di un eventuale cedimento per il quale si
ipotizza un valore η c .

c)casi reali, in cui il cedimento viene imposto (es: mediante martinetti) per bilanciare meglio le
sollecitazioni di una struttura.

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Esempio 1

0 = η10 + η11 ⋅ X1
A C B

L L
A C B
X1

M0 M1
M0
qz 2 C +
qLz − 1
AC 2 − ⋅z
2 qL qL

qz 2
1 1
qLz − 1 _
CB 2 − ⋅ z + 1 ⋅ (L − z ) 2 C 2
2 M1

C
M1 ⋅ M 0 5 qL4
η10 = (per la simmetria ) = 2
∫A
EJ
dz = − ⋅
24 EJ

C 2
M1 1 L3
η11 = (per la simmetria ) = 2
EJ ∫
dz = − ⋅
A
6 EJ -
qL
2
M
8
η10 5 _
X1 = − = qL A B
η11 4
+ C
3 L2 qL2
M (C ) = qL ⋅ L − q =− 3 5 3
8 2 8 qL qL qL
8 4 8

qL2 2 2
N.B.Il momento M c = − è lo stesso che si qL qL
8 - -
8 8
ha in due travi con appoggio-incastro ( per
_
ragioni di simmetria C non ruota e quindi A B
equivale ad un incastro perfetto). +
C C
Il diagramma M ha una punta in C. L L

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(Esempio 1 seguito)
Imponiamo uno spostamento η c : A B
C
L c
L
− η C = η11 ⋅ X 1
A C B

X1

1 1
2 _ 2
A C B
M1
1

M 21
C
1
η11 = (c om e nel caso precedente) = 2
∫A EJ
dz = − L3 EJ
6
6EJ 6EJ
X 1 = − η C η11 = − ηC X 1=
L3 L3 C

+ M
3EJ 3EJ
M (C ) = 3 η c ⋅ L = 2 η C
L L
3EJ 3EJ 3EJ
L3 L2 L3
C C C

Momento totale:

(carico) 2
qL
-
8 C
3EJ
_ L2
C
A B A C B
+ C +

(complessivo) 2
qL 3EJ
- + 2 C
8 L
A
_ B
+ C +

I valori di M sono più bilanciati.


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