Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
VISCOELASTICITA' LINEARE Viscoelastici sono quei materiali con caratteristiche sia elastiche (di Hooke) che viscose (Newtoniano). Questi sono infatti due casi estremi di un ampio spettro di comportamenti. Fenomeni viscoelastici caratteristici sono: a). RILASSAMENTO (tensione a deformazione costante): quando un corpo rapidamente deformato e la deformazione mantenuta costante la tensione indotta nel corpo decresce nel tempo. b). CREEP (deformazione a carico costante): quando un corpo rapidamente posto in tensione e la tensione mantenuta costante il corpo continua a deformarsi. c). ISTERESI: In un corpo sottoposto ad un carico ciclico, la relazione tensionedeformazione per carichi crescenti , in certa misura, diversa da quella per carichi decrescenti.
Viscoelasticit lineare
Limitandosi al caso monodimensionale, il comportamento viscoelastico dei materiali spesso descritto mediante modelli meccanici, composti da combinazioni di molle lineari (prive di massa) con costanti elastiche Ei e di ammortizzatori viscosi con coefficienti di viscosit . Indichiamo con la forza e con la deformazione, ricordando che la deformazione risponde alla definizione = l/l , rapporto tra l'allungamento e la lunghezza iniziale del corpo considerato. Nella viscoelasticit lineare sforzo e deformazione sono legati da una relazione del tipo:
n n
a0 + a1 + a2 + ....... + an n = b0 + b1 + b2 + ....... + bn n
comportamento viscoelastico
fluido newtoniano
solido viscoelastico
E
Modello di Maxwell
1 2
Modello di Voigt
E1 1 E2 2
Modello di Kelvin
Maxwell
La deformazione complessiva la somma della deformazione della molla e di quella dello smorzatore, cio dell'elemento elastico e di quello viscoso. Si ha quindi:
= 1 + 2 = + dt E = 1 + 2 = + E
E
+ = E
rilassamento-1
E
E
e +e
== E e
integrando si ha:
d ( ) ( ) (0) e d d e E e d = = d 0 0 0
t E t E t E
(t)=1 t
in cui si deve ricordare che la derivata della funzione a gradino l'impulso unitario (0).Si ha quindi:
E t
e 0 = E
se si assume 0 = 0 si ottiene:
E t
= Ee
rilassamento-2
E
(t ) = Ee
2 (t) = 1 e
1(t) = e
t
E t
E t
1 =
E t
=e
2 = 1 1 = 1 e
E t
creep
1 1 (t ) = = E E
1 2 (t ) = d = t = t 0
1 (t)=1/E 2 (t)=1/*t
1 + 2 =
t
1 1 + t E
Voigt
= 1 + 2 = E +
Rilassamento
= E *1(t ) + (0)
= * (0) + E
E
CREEP
E
+ = 1(t) in cui 0 = 0
E t E t
e + e = 1(t)*e
t E
d 1 ( e ) = 1(t)*e dt 1 e = (e 1) E
t E E
d 1 ( e ) d = 1( )*e d 0 d 0
=e
E t
1 1 (e 1) = (1 e E E
creep
1/E
1 (t ) = (1 e ) E E
1(t) = 1 e
E t
2 (t ) = e
t
E t
considerazioni
KELVIN
= 1 + 2 =
1 1 2 2 E2 E2 + = + = + 1 E1 1 1 E1 E1
E E2 + (1 + 2 ) + = 1 E1 1 E1
+
T = T =
1
E1
= E2 + 1 (1 +
E2 E ) = E2 + 1 (1 + 2 ) E1 E2 E1
1
E1
costante di tempo del rilassamento a deformazione costante (1 + E2 ) costante di tempo del creep a sforzo costante E1
1
E2
si ottiene
+ T = E2 ( + T )
rilassamento
T 1 1 + = E2 ( 1(t ) + (0)) T T T
t t t
t T
T e T 0 = E2 T
T T T T (e 1) + 1 = E2 (e 1) + T T ponendo 0 = 0 si ha :
(t ) = E2 e
T T (e 1) + T
T T = E2 1 (1 )e T
T ponendo 0 = E2 1 = E2 (1 ) si ha : T
(t ) = ( 0 + 1e
RILASSAMENTO
E2+E1
E2
creep
1 (t ) = E2
T T T 1 (1 ) e = ( e ) 0 1 T T 1 1 (1 ) con 0 = e 1 = E2 E2 T
1/E2
1 T 1 = E2 T E1 + E2
t
EQUIVALENZA
E1 1 E2 2
E1 E2 E3
1 E1 ( 2 ) E1 ( I 2 ) E1 E1 2 = = = = X I 1 1 1 1 1 = E1 ( 2 ) + E2 = E1 X + ( E1 + E2 ) I
con X(0) = 0
Creep
I= X U=
= E1 ( 2 ) + E2 + E1 2 = =U
E1 + E2 E1 poich 1 = 1 2 = E1 ( 2 )
2 =
1
E1
2 +
E1 + E1 2 E E1 E E = 1 (1 ) 2 + 1 (1 + 2 ) 1 E1 + E2 1 E1 + E2 1 E1 E1 E E ) X + 1 (1 + 2 ) I E1 + E2 E1 1
in altri termini: X =
(1
E1 1 U= X+ I E1 + E2 E1 + E2
modelli generalizzati
modelli generalizzati
modello di boltzman
La formulazione pi generale sotto lassunzione di linearit tra causa ed effetto dovuta a Boltzman.Se la funzione (t) continua e differenziabile lincremento di carico allistante in un intervallo d (d()/d)*d. Questo elemento produrr produrr al tempo t > leffetto:
dove c(t-) la funzione di creep, cio cio la risposta del materiale ad uno step unitario. Se l linizio dei tempi preso all allinizio del moto e del carico si ha:
Boltzman
sollecitazioni armoniche
energia dissipata
la massima energia dissipata si ha per:
Il muscolo scheletrico
Struttura
Il sarcomero
Filamento
Giunzione neuromuscolare
Contrazione
La contrazione
La contrazione
Impulso di eccitazione
Tetano
Sinergia
Esperimenti di Hill
Modello di Hill
Forma adimensionale
Forma adimensionale
Forza-Lunghezza
Le costanti
Equazioni di base
Le equazioni
Caratteristica di PE
Caratteristica di CE
Funzione di attivazione
Equazioni
Schema a blocchi
Prova isotonica
Funzione di attivazione
Caratterizzazione di SE
Caratterizzazione di SE
Funzione di trasferimento
Appoggio monopodalico
Appoggio monopodalico
Appoggio monopodalico
Appoggio monopodalico
Cooperazione muscolare
Struttura di un giunto
Coefficienti dattrito
Ginocchio
Caratteristica di un legamento
Si tratta di 6 equazioni scalari, sufficienti per la determinazione di 6 parametri incogniti. In un caso piano le equazioni si riducono a 3.
Ridondanza
le incognite sono in generale in numero molto maggiore delle equazioni disponibili a causa del fatto che in ogni giunto agiscono una molteplicit di muscoli. Se ci riferiamo ad un sistema equivalente nel piano potremo considerare invece che le singole azioni muscolari il loro momento risultante insieme alle due componenti delle azioni di contatto nel giunto. In questo caso il sistema risulta determinato.
Equilibrio statico
Un problema ortopedico
Soluzione
230 N
Flessione frontale del ginocchio Soltanto lintroduzione di qualche elemento noto, come la forza esercitata dal legamento collaterale laterale permette di risolvere il problema. Ci si pu riferire ad esempio alla caratteristica meccanica del legamento. Unaltra possibilit data dal principio dei lavori virtuali.
FM c
FL
F1
( f m (t ) * FM ( , ) + N ) * a f1 (t ) * F1* b + FL( ) * c = 0
Leffetto dinamico
Nel caso precedente entra in gioco anche il tempo necessario per attivare il muscolo, dellordine di 20 ms. Se lazione esterna dovesse essere molto pi rapida, lunica possibilit di reazione sarebbe data dal legamento.
V0
LC
S0
LC=LC-
F1 N FL L M S
Qualche risultato
Metodi di ottimizzazione
b11 F1 + b12 F2 + ......... + b17 F7 = M x (b21 F1 + b22 F2 + ......... + b27 F7 ) = M y Fi 0 per i = 1, 2,...., 7
Risultati
Funzione obbiettivo
piu realisticamente la funzione obbiettivo pu essere assunta come:
Esempio
FM c
minimizzare:
FL
F1
Ottimizzazione
Si osservi che ponendo le incognite FM e FL rappresentate dalle lettere x1, x2 lespressione: che intercetta lasse x1 nel punto x1 = cost/a e lasse x2 nel punto x2 = cost/c. Anche lequazione x1 + x2 = cost rappresenta una retta inclinata di 135rispetto allasse x1. Una condizione ulteriore che le forze muscolari e tendinee non possono essere negative, cio di compressione, e devono avere limiti imposti dalle caratteristiche di resistenza del materiale. Si ha quindi :
x1MAX
x1
dati antropometrici
Alcuni esercizi
Esercizi
esercizi
esercizi
esercizi
Materiale ortotropo
Direzioni di anisotropia
Sforzi di rottura
Sforzi-deformazioni
Contenuto di calcio
Fatica e creep
Fatica e creep
Danneggiamento
Dominio di snervamento
Tendini e legamenti
Tipi di matrice
Curve di creep
Ernia discale