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Fantascienza e fantasia

Il mondo di Star Wars,


con George Lucas e
Jonh Williams, e quello
dell’Anello del
Nibelungo di Richard
Wagner

Analisi e Ricerca curata da Ludovica


Fortunato
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Introduzione
La tipica colonna sonora hollywoodiana presenta una serie di caratteristiche che, se
estremizzate, portano ad un risultato banale e stereotipato, un prodotto finale in linea con
quella tipologia di film definita generalmente come “americana”.
Tale fenomeno può essere spiegato se consideriamo un contesto quale quello degli anni
30, che, per la prima volta nella storia del cinema, permise di realizzare genere di film
basato principalmente sulla volontà di intrattenere il pubblico senza essere impegnativo,
la grandiosità degli effetti utilizzati, un facile sentimentalismo e una ben calcolata
condiscendenza del pubblico.
Tali fattori garantivano al prodotto un successo più che assicurato senza però dover
rinunciare ad un buon “livello di elaborazione formale”, processo di realizzazione
compiuto dallo stesso produttore di cui la musica era solo un piccolo tassello, essendo
limitata alla mera funzione di “cassa di risonanza” dell'immagine.
I musicisti che si sono distinti dagli altri nel mondo di Hollywood non sono emersi per
essere andati controtendenza o aver creato un nuovo stile, ma per aver sfruttato al meglio
queste caratteristiche e aver messo in risalto un linguaggio che va ben oltre la semplice
“efficacia”, così da raggiungere grandi risultati dal punto di vista artistico.
John Williams, considerato il legittimo erede della classica scuola hollywoodiana, non
rompe questa tradizione, ma anzi, la va ad applicare in molti dei suoi lavori, ritornando
così al sinfonismo e all'operismo tardo romantico, fondamentali nella marcata notazione
wagneriana di Hollywood.
Williams, abile nell'utilizzo della tecnica leitmotivica, nell'invenzione melodica e
nell'orchestrazione, collaborò con S. Spielberg, per il quale compose le colonne sonore
de “Lo squalo”(1975), “E.T. l’extraterrestre” (1975), “Schindler’s list” (1993), “Jurassic
park” (1997), e G. Lucas, realizzando le colonne sonore di “Star Wars” e “Indiana
Jones”, grandi successi che lo portarono a vincere il premio Oscar.
Con le due trilogie (quasi tre) di Star Wars è possibile fare un’analisi più concentrata
rispetto a quella che potrebbe essere estrapolata dalle altre colonne sonore da lui
composte: per Williams non fu semplice lavorare su due trilogie, la prima antefatto
dell'altra, uscita successivamente, poiché dovette gestire in maniera continuativa il
materiale tematico racchiuso nella trilogia originale.
Attraverso un’attenta analisi dei vari leitmotiv è possibile vedere come la musica porti
avanti una narrazione parallela a quella mostrata nel film, una vera “storia dentro la
storia”: la colonna sonora va a coincidere con la trama principale, così da svolgere la
funzione di “cassa armonica” non solo a livello emotivo ma anche narrativo, marcando
ogni scena con grande efficacia e, soprattutto, con ua notevole coerenza, senza mai
cadere nella banalità.

Elenco dei film con l’anno di uscita


• IV. A new hope (1977)
• V. The Empire strikes back (1980)
• VI. Return of the Jedi (1983)
• I. The Phantom Menace (1999)
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• II. Attack of the Clones (2002)
• III. Revenge of the Sith (2005)
• VII. The force awakens (2016)
• VIII. The last Jedi (2017)

1. Parallelismi fra la Tetralogia di Wagner e la saga di Star Wars


Le due trilogie cinematografiche di George Lucas e John Williams segnano un punto di
svolta non solo nella cinematografia, ma anche nella musica da film, negli effetti
speciali, nel sonoro ed in molti altri settori, ma nonostante tutto viene tuttora considerata
un prodotto hollywoodiano meramente commerciale, e non certo un'opera d’arte.

Allo stesso modo, nella storia dell'opera, la tetralogia operistica di Richar Wagner
(“L’oro del Reno”, “Walkirie”, “Sigfrido” e “Il Crepuscolo degli Dei”), culmine del
romanticismo musicale, composta dal 1848 al 1874 e rappresentata per la prima volta nel
1876, ha portato ad una radicale rivoluzione nella musica sinfonica, nell’arte del canto e
nell’allestimento dello spettacolo lirico.

Mettendo a confronto le due opere è possibile individuare alcune differenze, fra le quali,
in particolare, appare evidente quella inerente l'aspetto economico: nel corso degli anni,
infatti, la saga di Star Wars ha registrato incassi ben superiori a quelli della tetralogia di
Wagner, che nonostante tutto, ai suoi tempi, aveva raccolto un discreto profitto.

Un elemento che invece accomuna i due lavori è certamente l'appartenenza al mito: il


“Ring” wagneriano, infatti, fu certamente un tentativo originale di reinterpretare,
ripresentare e analizzare diversi miti teutonici e nordeuropei, ma, soprattutto, un mezzo
volto a proporre un nuovo mito moderno.

Nella saga di Star Wars, invece, manca quell’approccio analitico tipico del lavoro di
Wagner, ma persiste comunque l'obiettivo di creare un nuovo mondo mitico.

Per evidenziare atri aspetti comuni fra le due opere occorre focalizzare l'attenzione su tre
aspetti diversi: 1) Identità Strutturali; 2) Identità tematiche; 3) Identità musicali.

1.1 Identità Strutturali


Riguardo alle identità strutturali, è possibile notare il modo in cui le due opere si siano
sviluppate attraverso un determinato processo creativo e quanta fortuna abbiano avuto
con il pubblico.

L'immenso progetto della tetralogia di Wagner, composta da quattro grandi opere


interconnesse (un prologo e tre giornate) per una durata complessiva superiore a 16 ore
di musica e azione scenica, ebbe inizio con il testo “Gotterdammerung”, inizialmente
intitolato “Sigfrido tod”. Da lì Wagner cominciò a lavorare a ritroso sui testi e sulla
musica dell'opera fino ad arrivare al suo compimento.

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Al suo interno viene presentata un’ampia galleria di creature e personaggi appartenenti a
diverse parti del mondo e dotati delle più svariate sembianze e gamme di
comportamenti, come per esempio le "ondine", simili alle sirene Rheintöchter (Figlie del
Reno), nani (Alberich e Mime), giganti (Fasolt e Fafner), dèi (Wotan, Freia,
Brünnhilde), semidei/semi-elementi (Loge), eroi semidivini e semi-umani (Siegmund,
Sieglinde e Siegfried), umani (Gunther, Gutrune e Brünnhilde ancora), semi-nani
(Hagen) e draghi (Fafner).

Il progetto di Star Wars, invece, venne inizialmente concepito come un'ennealogia,


ovvero una serie di nove pellicole, ma in un primo tempo fu realizzato sottoforma di
tetralogia, mentre adesso è possibile inquadrarlo come un'ottalogia: i primi capitoli ad
esser realizzati furono gli episodi IV, V e VI, seguiti poi coronlogicamente dagli episodi
I, II e III.

All'interno della saga è presente una grande varietà di creature e personaggi provenienti
da mondi diversi, ciascuno caratterizzato da aspetti o atteggiamenti particolari, come
robot parlanti (C-3PO), creature feline (il wookiee Chewbacca), piccoli abitanti del
deserto (jawas), corpulenti e malvagi Hutt (Jabba) ed eroi umani (Luke).

Sia nel lavoro di Wagner che in quello di Lucas, entrambi produttori delle proprie opere,
sussiste la necessità di controllare ogni singolo aspetto del proprio prodotto,
specialmente la qualità del sonoro e la presentazione visiva: nel caso di Wagner, tale
atteggiamento portò alla costruzione di un edificio teatrale specifico, all'interno del quale
l'orchesttra veniva posta in una fossa per andare a creare nuovi effetti sonori e un
equilibrio migliore fra orchestra e canto; nel caso di Lucas riscontriamo la stessa
dinamica, articolatasi con la fondazione di un proprio studio cinematografico, dotato di
un nuovo sistema sonoro Dolby-stereo digitale, in grado di creare effetti sonori a dir
poco rivoluzionari e lo sviluppo del THX per la riproduzione audiovisiva nei sistemi
cinematografici e home-video.

Considerando lo straordinario culto loro dedicato, possiamo attribuire al ciclo del Ring e
a Star Wars il titolo di veri e propri fenomeni culturali: per quanto concerne la storia
della saga di Lucas, un gran numero di persone, attendendo l'uscita del primo episodio di
Star Wars, era disposto a pagare il biglietto d'ingresso per un film scelto puramente a
caso anche solo per vederne il trailer e lasciare subito dopo la sala; allo stesso modo,
durante l'attesa a dir poco febbrile per la presentazione dell'opera completa, amici e
seguaci di Wagner accorrevvano nelle sale per assistere all'esecuzione di alcuni suoi
brani.
1.2 Identità tematiche
Passiamo adesso ad analizzare il ruolo dei temi ricorrendi in questa sotto-narrazione ed il
loro significato simbolico.

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1.2.1 GLI ERRORI DEL PADRE E L'EROISMO DEL FIGLIOGli errori di Anakin
Skywalker e Wotan, due personaggi accomunati da un triste destino, si ripercuotono
rovinosamente sull'intero universo, portandolo alla distruzione: Anakin passa al lato
oscuro della forza nei panni di Darth Vader, mentre Wotan si inimica i giganti dopo aver
acquistato un grande potere grazie alla sua lancia realizzata da un ramo del Frassino del
Mondo.

A differenza loro, i figli, invece, compiranno grandi gesta in qualità di veri e propri eroi,
riuscendo così a compensare le colpe dei padri (Brunilde e Sigfrido ribellandosi a Wotan
e agli dèi, Luke e Leila sconfiggendo il signore dei Sith grazie al sacrificio dello stesso
Darth Vader).

1.2.2 IL CONFLITTO TRA AMORE E POTERE

Quello fra amore e potere è un conflitto fondamentale insito nell’animo dell'essere


umano, una battaglia in cui l'essere umano è chiamato a scegliere, rischiando che la
scelta sbagliata si rifletta in futuro sulle generazioni future.

Questa disputa sta alla base di molte storie e antiche leggende, racconti che dovrebbero
indurci a compiere la scelta giusta e Star wars e il Ring non fanno certo eccezione: infatti
nel Ring di Wagner l’anello rappresenta proprio il potere, mentre Freia e le sue mele
simboleggiano l'amore, allo stesso modo, il Star wars, troviamo, rispettivamente, da un
lato la Death star e Darth Vader, dall'altro personaggi come Obi-Wan Kenobi, Luke,
Leia, Han Solo, R2-D2 e C-3PO.

1.2.3 PADRE E FIGLIO: LA LOTTA TRA LA VITA E LA MORTE

Il conflitto padre e figlio è un tema piuttosto frequente, ma nel ciclo di Star Wars e nel
Ring questo scontro non solo ha un ruolo cruciale, ma si traduce anche come scontro tra
vita e morte, tanto che l'eroe non è consapevole di lottare contro la figura paterna nei
panni del nemico: tutti conoscono lo scontro tra Luke e Darth Vader, ma bisogna
aggiungere che anche nell'opera di Wagner l'eroe si ritrova a combattere con il padre,
alleato del suo stesso nemico, e che uno scontro simile porta persino ad un conflitto tra
nonno e nipote.

1.2.4 PADRE E FIGLIA: UN CONFLITTO DI VOLONTÀ

Abbiamo parlato dello scontro tra padre e figlio, ma nelle due opere qui confrontate non
va certo trascuratolo scontro tra padre e figlia, particolarmente importante nel Ring.

Qui vediamo uno scontro da un diverso punto di vista, perchè invece di un duello
osserviamo barcollare la volontà stessa del padre in conflitto con se stesso: Wotan tenta
di sottomettere la figlia Brünnhilde al suo volere, ma questa intuisce le sue reali
intenzioni e agisce di conseguenza sostenendo Siegmund; in Star Wars Dart Vader tenta
di convincere la figlia Leila a rivelarle la posizione dei ribelli nemici così da eliminarli,
ma questa si oppone e riesce a fuggire.

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1.2.5 L’EROE ORFANO
Questo è forse il punto in comune più evidente: Luke e Sigfrido non vengono cresciuti
dai genitori ma da altri personaggi (uno dagli zii, l'altro dal padre adottivo). Entrambi,
oltretutto, credono che i genitori siano morti e desiderano e partire alla scoperta del
mondo poi dovranno poi salvare da eroi.

1.2.6 I GEMELLI, EROI INCESTUOSI

La relazione tra fratello e sorella e la storia dei gemelli separati alla nascita, temi
tutt'altro che originali e, al contrario, piuttosto frequenti, sono combinati insieme sia da
Lucas che da Wagner: Luke e Leila sono stati separati alla nascita a causa dei tragici
eventi che hano coinvolto i genitori, ma al loro primo incontro, in età adulta, provano
entrambi una forte attrazione per l'altro, così intensa da apparire come erotica,
soprattutto nella scena del loro primo bacio, contesualizzato in modo tale che lo
spettatore non sia a conoscenza della loro parentela e si lasci quindi influenzare dalla
passione del momento;

nel Ring la separazione di Siegmund e Sieglinde segue le stesse dinamiche, ma sarà


proprio dalla loro attrazione per l'altro e il loro amore a portare alla nascita dell'eroe
Sigfrido.

1.3 Identità tematiche

I film degli anni Sessanta e Settanta non venivano prodotti con un pomposo
accompagnamento sinfonico, perchè le sequenze accompagnate dalla musica, a quei
tempi, erano generalmente molto più corte di quelle che ne erano sprovviste.

La musica era costituita spesso da brani di origine pop o rock, quindi frequenti e
utilizzate più volte e non certo composte appositamente per una determinata pellicola.
Questa consuetudine dev'essere vista come un regresso rispetto agli anni Trenta,
Quaranta e parte dei Cinquanta, quando partiture sinfoniche di rilievo erano la norma.

Si potrebbe dire che i film degli anni Sessanta e Settanta non fossero opere d'arte
"multimediali" paragonabili a quelle dell'"età dell'oro" cinematografica. La musica da
film era ridotta a mero abbellimento, destinata ad essere quasi completamente scartata a
seconda dei capricci del regista, piuttosto che costituire parte integrante del film nel suo
insieme.

Nel 1977 arrivò Star Wars con i suoi 121 minuti di pellicola e 88 di musica sinfonica, la
prima cosa percepita dal pubblica ben prima che vengano visualizzate le immagini.

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Williams, con questa partitura, riassegna alla musica il ruolo di parte integrante della
pellicola, mettendola sullo stesso piano delle immagini in movimento ricreando così
l’effetto drammatico e narrativo del film.

L’orchestra del Ring di Wagner svolge medesima funzione: l’opera romantica, fino al
debutto Wagner, era il più delle volte dominata dalle arie dei canti, non di rado scritte
per esaltare le loro doti di vocali. L'opera italiana di Bellini, Donizetti, Rossini e Verdi è
costituita da una serie di romanze dall'accompagnamento orchestrale, messe in scena con
costumi e scenografie.

Con Wagner, invece, l'orchestra ricopre un ruolo tutt'altro che secondario, poichè
partecipa alla totalità musicale e persino drammatica essendo completamente conforme a
quanto visto e sentito sul palcoscenico. Nel Ring l'orchestra è una delle principali
componenti del dramma, spesso la vera forza drammaturgica e non un semplice
accompagnamento.

Quindi possiamo inquadrare Der Ring des Nibelungen come un’opera sinfonica e Star
Wars un film sinfonico.

Wagner fu il primo compositore a portare a compimento la tecnica di realizzazione dei


leitemotiv e porre questi ultimi alla base di un'ampia struttura musicale: oggi questa
tecnica compositiva è stata impiegata principalmente proprio nella musica da film, ma
già in passato Max Steiner e Erich Wolfgang Korngold ne avevano fatto largo uso.

Nel lavoro di Wagner, il leitmotiv, frequente e facilmente riconoscibile, non funge


semplicemente da blocco strutturale, ma costituisce un elemento importante dell'opera in
quanto simbolo sonoro in continua evoluzione in base al contesto in cui viene eseguito

Nella classica musica da film, invece, i leitmotiv non sono hanno così tante sfumature
come avviene con Wagner: nell'opera di Lucas, per esempio, questi rappresentano più
spesso una persona o gruppo di persone, (Luke, Leia, Vader, Yoda), oggetti (la Death
Star) e persino sentimenti (l'amore di Han Solo e di Leia) o altre entità (la Forza).

Il compositore moderno trasforma i suoi leitmotiv in base al contesto e alla necessità


drammatica del momenti, spesso con effetti straordinari, plasmandoli così in forme
sempre diverse a seconda dei casi.

1.3.1 IL TEMA DI APERTURA

In Star wars l'orchestra, con il tema d'apertuta, cattura immediatamente l'attenzione dello
spettatore ancora prima che vengano proeittate le prime immagini, folgorandolo con lo
splendore orchestrale della musica grazie ad un efficace elemento sorpresa.

Nel Ring la musica inizia nella completa oscurità attirando lo spettatore con note di
registro grave che vanno a formare un grande pedale di tonica, con un’armonia statica
costituita da un unico grande accordo. Quest'idea nel mondo operistico era totalmente
inedita, come anche nell’arte della musicale in generale.
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1.3.2 TEMA DI LUKE E DI SIGFRIDO

Gli eroi prinicipali del Ring e di Star wars


sono rispettivamente Sigfrido, rappresentato
con ben tre differenti motivi (due dei quali
sono delle varianti strettamente connesse),
e Luke Skywalker, personaggio legato al
motivo iniziale d'apertura.

Vi sono identità significative tra il motivo di Luke e i tre di Sigfrido, infatti è possibile
notare quanto questi si assomiglino fino a sembrare praticamente identici, almeno per
quanto riguarda l’uso degli intervalli, diversamente da ciò che si potrebbe dedurre
osservando invece struttura ritmica.

Il motivo eroico è più spesso rappresentato con una nota in meno in chiusura rispetto al
motivo del corno di Sigfrido.

Un aspetto che accumuna i motivi dei due eroi consiste nel fatto che tutti quanti iniziano
con un intervallo di quinta ascendente dalla tonica fino al primo battere della misura
successiva, seguiti da tre note in intervallo discendente che partono dal IV grado della
tonica in atto (sottodominante) fino al primo battere della seconda misura successiva ed
infine, a seguire, un salto ascendente. Tale salto nel tema di Sigfrido è una quarta, in
quello di Luke è una settima.

Entrambi presentano la figura ritmica dominante di tre ottavi al primo battere della
misura, seguita da una nota prolungata a secondo battere, che segna la fine di entrambi i
motivi.

Possiamo riscontrare altre somiglianze se si comparano i motivi di Luke e di Sigfrido


nelle loro varianti eroiche, e possiamo notare che la chiave comune è in Sib maggiore,
una coincidenza non causale, giacché si tratta di una chiave “eroica” in stretta relazione
con quella in Mib maggiore, la tonalità d'impianto dell’Eroica di Beethoven e di Ein
Heldeleben di Strauss.

L’elemento eroico viene sottolineato dalla quinta ascendente, seguito da un movimento


della quinta prolungata attraverso la terza a ritroso verso la tonica prolungata. Alla
chiusura, nel tema di Sigfrido vi è il movimento in scala discendente dalla
sottodominante (Mib) verso la sopratonica, cioè Do, per una conclusione con una
sopratonica prolungata. Nel tema di Luke, invece, il movimento viene ripetuto due volte
e la sopratonica è sostenuta soltanto al terzo ed ultimo tempo.

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1.3.3 TEMA DI OBIWAN KENOBI, IL TEMA DELLA FORZA E DI SIGFRIDO
COME EROE TRAGICO

Il tema di Obiwan Kenobi, associato al tema della forza, presenta delle similarità,
chiaramente udibili, con il tema di Sigfrido visto come eroe tragico.

Il levare d’apertura, una


quarta ascendente che
termina sulla tonica, seguita
da una figura con il punto e
tre note in scala, un
intervallo di sesta diminuita,
due salti di quarta e di quinta ascendenti e, infine, una sequenza di tre note in scala
ascendente con nota lunga come finale.

Le sequenze sono abbellite, ma la struttura a scala ne costituisce l’impianto in entrambi i


casi.

L'identità tra Obi-Wan Kenobi e Sigfrido come eroi tragici è interamente logica: Kenobi
è il personaggio più importante ad essere ucciso nel ciclo di Star wars, come anche
Siegfried nello scontro con Hagen, la cui morte libera l'umanità intera dall'oppressione
del potere dell'Anello e dalle azioni deviate degli dèi.

Il loro probabilmente non sarà un sacrificio consapevole, ma sicuramente può essere


visto come un atto inconscio di eroismo.

1.3.4 LA DEATH STAR E L’ANELLO DEL POTERE


Le somiglienze tra il motivo dell'Anello e quello della Death Star non sono forse così
evidenti: la chiave di alcuni passaggi importanti, infatti, ovvero la min., è piuttosto
comune.
Fatto di maggiore importanza, la base di entrambi i motivi è un accordo spezzato,
sebbene di natura diversa.
Vi è anche un elemento cromatico, più accentuato nel tema dell'Anello che in quello
della Death Star.
Infine, esiste una similarità ritmica tra l'ultima metà ascendente del tema dell'Anello e
l'intero motivo della Death Star: accentuato-lungo breve breve accentuato-lungo, tutti
intervalli ascendenti.

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1.3.5 IL TEMA DI LEILA E QUELLO DI BRUNILDE

Questi due temi, ovvero quelli delle


maggiori protagoniste femminili
delle due opere, possiedono
caratteristiche sonore totalmente
differenti, ma anche
un'identità strutturale comune: si
può notare che entrambi i temi
iniziano con un intervallo di sesta maggiore ascendente, nel tema di Brunilde
abbellito da una svolta e in entrambi i motivi delineati dall’intervallo di seconda
maggiore discendente conclusiva in Leila, seguita da una settima discendente in
Brunilde

2 Tema di Han Solo e Leia: l’amore espresso in musica


Nella saga di Star Wars, una coppia importante e singolare per le dinamiche
dell’incontro nonchè per l’evolversi della storia stessa è quella di Ian Solo, un
contrabbandiere correliano e capitano della astronave Millenium Falcon, e Leila (Leia in
versione americana) Organa generata, insieme al gemello Luke Skywalker, dall’unione
fra la senatrice di Naboo Padmé Amidala (morta subito dopo il parto) e lo Jedi Anakin
Skywalker (divenuto Dart Fener).
L’ incontro tra Ian e Leila, avvenuta in circostanze non proprio idilliache (durante la
liberazione di Leila dalla morsa dell’impero), non manca, già dai primi momenti, di
segnalare una dinamica relazionale che sembrerebbe propendere verso il polo della
simmetria. Ian con le sue espressioni gergali frutto di un credo misogino e Leila, esperta
di dinamiche politiche, e reduce di lotte per affermare una versione diversa del
femminile principesco, si ritrovano impelagati in dinamiche relazionali volte al controllo
della stessa che li porta, chi per un verso e chi per un altro, a adottare l’uno verso l’altro
pattern relazionali volti alla continua sfida della posizione, dell’idea e del ruolo
dell’altro.
Il motivo romantico emerge per la prima volta quando Leia si rivela dopo aver liberato
Han Solo dalla grafite, e commenta altre scene di Leia e Han quasi in contrapposizione
con il tema Luke and Leia (che identifica invece il rapporto fratellosorella).
Si sente brevemente insieme al tema di Leia mentre i suoi compagni la stanno
cercando nella foresta.
Il tema viene composto in Reb maggiore dove la melodia viene gestita, inizio dal flauto
e l’oboe, che vanno a rappresentare la Principessa, per poi andare ad inserire una
seconda melodia, eseguita dal corno per andare a rappresentare Han Solo, infatti, in
confronto alla prima, molto leggera e dolce, è una melodia molto più profonda che va a
mantenere sempre la dolcezza. Entrambe le melodie vengono sorrette dagli archi, che
vanno a sorreggere l’armonia attraverso pedali sia di tonica che di dominante, e dall’arpa
che esegue l’accompagnamento del tema per poi andare a scoppiare in un’unica grande
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melodia che viene eseguita dall’intera orchestra andando a rappresentare l’amore fra
Leia e Han Solo.
Può essere considerato anche come un’espansione e un’evoluzione del tema di Leia, con
cui ha qualche affinità, infatti entrambi i temi iniziano con un intervallo di sesta
maggiore. È presente in molte delle scene in cui sono presenti
insieme Han e Leia (anche se non si tratta di una situazione romantica), ma si adatta
anche ai momenti drammatici: va a commentare, insieme alla Marcia Imperiale, la scena
dell’ibernazione di Han Solo, quando Leia si dichiara, e il motivo conduttore che
accompagna il tentativo di Leia, Calrissian e Chewbacca di salvare Han dal cacciatore di
taglie e viene ripresentato nell’ultima scena quando Lando e Chewbacca partono per
andare a cercare Han e salutano Luke e Leia.

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