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orientamento in emergenza
L’orientamento in emergenza
richiede accorgimenti La conoscenza dei luoghi che le persone L’accesso a questo tipo di informazioni è
particolari nella progettazione acquisiscono nella vita quotidiana si defini- molto importante per la progettazione di
e realizzazione delle vie sce “conoscenza basata sul senso comu- spazi complessi che, per questa loro qualità,
di esodo in ambienti complessi ne”, che riguarda diversi aspetti, uno dei potrebbero essere o diventare difficilmente
per migliorarne le prestazioni quali è la “conoscenza geografica basata sul fruibili dalle persone. Una prima risposta po-
durante l’evacuazione senso comune”, che gli studiosi delle scien- trebbe essere quella di creare microambien-
ze cognitive definiscono come “la cono- ti diversi e distinguibili tra loro per caratteri-
scenza dell’ambiente fisico che viene acqui- stiche peculiari come colore, illuminazione,
sita e utilizzata, in genere senza sforzi di caratteristiche strutturali, ecc., affinché si
concentrazione, per trovare e seguire il per- possa facilitare il movimento, mettendo le
corso da un luogo ad un altro e per memo- persone nelle condizioni di trovare i percorsi
rizzare ed utilizzare le posizioni relative tra i senza grossi sforzi e basandosi esclusiva-
luoghi”(1). mente sulla loro “conoscenza di senso co-
Nel ragionamento spaziale le persone non mune”. In questo caso si verrebbero a crea-
compiono calcoli esatti delle situazioni in cui re rappresentazioni di una conoscenza spa-
si trovano, ma impiegano metodi di valuta- ziale acquisita con gradualità, a seguito del
zione qualitativi che si basano su valori rela- compimento di tragitti per recarsi da un pun-
tivi e non assoluti, utilizzando solitamente in- to all’altro.
formazioni topologiche e non metriche. In questi casi si dice che le persone realiz-
Questo campo di studi identifica la “geo- zano una “mappa cognitiva” dell’ambiente in

I principi
grafia ingenua”, che si può definire come lo cui si muovono, che non è altro che una rap-
studio dell’insieme di conoscenze che le presentazione mentale del modo in cui per-
persone possiedono del mondo geografico cepiscono il mondo reale.

del Wayfinding,
che le circonda. Tali informazioni spaziali vengono quindi
integrate con altre non spaziali, attraverso
una conoscenza che si acquisisce per pas-

l’orientamento in emergenza Architetto, laureato presso l’Università IUAV di Venezia e


saggi successivi: le mappe cognitive si svi-

■ Arch. S. Zanut
Direttore nel Corpo Nazionale Vigili del fuoco. Oltre ai com- luppano a partire da una mappa costituita da
piti istituzionali svolge attività didattica e di ricerca nel punti di riferimento (landmark), passando
■ Elisabetta Carattin campo della sicurezza in caso d’incendio, ponendo attenzio- quindi ad una dei percorsi dove tali punti
ne ai temi connessi con la vulnerabilità di persone e sistemi vengono messi in sequenza, secondo un’or-
■ Stefano Zanut in queste circostanze. Su tali argomenti ed altri di prevenzio-

N
ella progettazione oltre la mera applicazione ganizzazione prevalentemente topologica, fi-
ne incendi è autore di numerosi contributi apparsi su riviste
di opere in cui è normativa, in direzione di de- tecnico-scientifiche del settore, sia in ambito nazionale che
no a costituirne una configurazione globale
previsto un certo finire caratteristiche ambien- internazionale, e di tre volumi in collaborazione con altri dell’ambiente.
affollamento e/o tali che, in continua interazio- autori. Ha svolto e svolge docenza nell’ambito di corsi pro- L’ultimo stadio è quello che si avvicina di
complessità ambientali che possano render- ne con le persone, siano in grado di garanti- fessionali ed universitari. E’ membro del Gruppo di lavoro più ad una mappa topografica, rispetto alla
ne difficile la fruizione in emergenza, come re le prestazioni di sicurezza. istituito presso il Ministero dell’Interno per la sicurezza delle quale sono tuttavia presenti inaccuratezze e
persone disabili e dell’Osservatorio Ministeriale per l’ap-
nel caso di centri commerciali, aeroporti, distorsioni principalmente costituite da co-
proccio ingegneristico alla sicurezza antincendio.
quartieri fieristici e simili, non sempre vengo- Orientarsi e muoversi noscenze soggettive, incomplete, imprecise
no considerate con attenzione le difficoltà in un ambiente ■ Arch. E. Carattin Architetto, dottorando di ricerca in Tecnologia dell’architet- e la registrazione di informazioni raccolte at-
delle persone nel trovare i percorsi per rag- tura presso la Scuola di dottorato dell’Università IUAV di traverso la percezione, il linguaggio naturale
giungere le uscite di sicurezza. È un aspetto Per comprendere le necessità di una per- Venezia. Laureata nel 2006 presso lo IUAV con una tesi e le interferenze (Figura 1).
su cui nemmeno le norme sembrano presta- sona che si muove all’interno di un ambien- riguardante il progetto di una struttura reversibile in FRP L’azione del muoversi nello spazio sce-
per l’emergenza, si occupa ora di tematiche legate alla
re particolare attenzione, definendo solo al- te costruito, anche ai fini di una ricaduta di gliendo il percorso da seguire viene soven-
Sicurezza in ambito tecnologico.
cuni criteri base da contestualizzare nella re- queste conoscenze sulla progettazione di un Da diversi anni collabora alle attività di ricerca dell’ArTec te identificata con il termine “navigare”, nel
dazione del progetto e nella gestione dell’at- sistema d’esodo, è necessario analizzare al- (Archivio delle tecniche e dei materiali per l’architettura e il cui ambito si posso distinguere due pro-
tività. A progettisti e gestori viene quindi cuni aspetti comportamentali descritti con disegno industriale) dell’Università IUAV di Venezia, dove cessi correlati tra loro: l’orientamento e il
chiesto un contributo individuale che va ben attenzione dalla Psicologia cognitiva. svolge anche attività di collaborazione alla didattica”. wayfinding.

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L’orientamento è il processo tramite il qua- Ulteriori studi condotti hanno identificato
le una persona è in grado di dire dove si tro- quattro classi di variabili ambientali che Concetti relativi alle normative di sicurezza
va, mentre il wayfinding si riferisce alla capa- maggiormente influenzano tale prestazione:
cità di comprendere com’è possibile rag- Separazione Segnalazione Capacità Disposizione
delle uscite delle uscite delle uscite delle uscite
giungere una certa destinazione. Il primo è, – accesso visivo alle informazioni; di emergenza
quindi, un processo statico, mentre il secon- – grado di differenziazione architettonica;
Aspettative
do riguarda i comportamenti che si manife- – uso di segnaletica in modo da garantire cognitive • •
stano nello spazio: “L’orientamento enfatizza una corretta identificazione o informazio-
Accesso
la componente cognitiva dell’interazione del- ni direzionali; visivo • • •
la persona con l’ambiente, il wayfinding – configurazione della planimetria. Fattori
ambientali Differenziazione
quella comportamentale” (2). fisica • • •
Il termine wayfinding, introdotto da Kevin Oltre a queste, la familiarità che le persone
Lynch nel 1960 (3), indica i processi che han- hanno con l’ambiente gioca un ruolo altret-
Segnaletica •
Configurazione
no luogo quando le persone si orientano e si tanto importante sul comportamento di way-
della pianta • • •
muovono nello spazio, che si traduce con finding.
l’azione. In merito a questo argomento sono Con tali premesse si può comprendere
state sviluppate numerose teorie su come l’importanza del ruolo svolto dalle prove di
Tabella 1 - Interazione dei concetti relativi alle normative di sicurezza con i fattori ambientali che influenza-
queste trovano i percorsi, di quali informa- evacuazione e dal sistematico utilizzo delle no il comportamento di uscita da un edificio
zioni hanno bisogno, come si comunicano le scale o uscite di sicurezza in condizioni ordi-
direzioni tra loro e come le capacità visive e narie, per aiutare la formazione di mappe cio, gli ingressi o comunque spazi conosciu- uscita con un grosso pannello di vetro molto
verbali influenzano questo processo. mentali dell’ambiente che riducano le possi- ti, perché si aspettano di trovare altre vie di più di altre scale. In altre situazioni le scale
È sempre Lynch a definire il wayfinding co- bili difficoltà in emergenza. esodo disponibili. Ciò significa che ogni ele- aperte, in particolare quelle localizzate in po-
me “l’uso coerente e l’organizzazione degli mento di novità in questi aspetti può a volte sizioni fisicamente ben distinguibili venivano
indizi sensoriali che provengono dall’am- Wayfinding ed evacuazione risultare fatale. utilizzate molto più frequentemente di altre.
biente esterno” e affinché si realizzi le perso- Queste configurazioni possono facilitare
ne devono fare riferimento alla propria cono- In una pubblicazione del 1993, che ha co- Accesso visivo molto il wayfinding, minimizzando la neces-
scenza spaziale e ad una serie di capacità stituito una pietra miliare in questo campo, sità di fare riferimento alla segnaletica.
cognitive. Ozel (4) ha sottolineato come anche le Considerando l’accesso visivo alle infor- I percorsi di uscita chiusi, specialmente
aspettative cognitive delle persone giochino mazioni ambientali, la normativa richiede quelli proibiti durante la fruizione regolare e
un ruolo importante nella percezione am- che le uscite di sicurezza siano “ragionevol- quotidiana di un edificio, sono meno adatti
bientale durante l’evacuazione, mettendo in mente contrapposte” e distanziate tra loro, ad essere riconosciuti in emergenza e più fa-
relazione i concetti contenuti nella normativa in modo da permettere di scegliere tra i per- cilmente trascurati in tale circostanza.
con i fattori ambientali (Tabella 1). corsi disponibili ed eventualmente compen-
sare l’impossibilità di utilizzarne una. Differenziazione fisica
Aspettative cognitive La distanza può tuttavia determinare una
certa difficoltà nella loro percezione, che si Così come i fumi generati da un incendio
Le diverse indicazioni normative possono accentua nel caso di una planimetria com- riducono il tempo di esposizione agli indizi
avere un impatto sui fattori che agevolano la plessa. ambientali, anche un’architettura complessa
conoscenza spaziale delle persone. Anche nel caso di vie d’uscita protette o può determinare difficoltà in tal senso.
Il caso della disposizione delle uscite di si- che si realizzano mediante il passaggio tra Per mezzo della creazione di interni unifor-
curezza, ad esempio, riguarda il fatto che gli compartimenti, l’accesso visivo può essere mi, con poca differenziazione fisica, l’uso
occupanti di un edificio si aspettano che le limitato, così come la facilità nel crearsi una degli indizi per raggiungere un’uscita può ri-
scale siano localizzate nella parte centrale o mappa cognitiva dell’edificio: in tal caso le sultare enormemente ridotto.
terminale di un corridoio, mentre a volte, in- persone dovrebbero necessariamente affi- Indagini in questo campo hanno eviden-
vece, le zone terminali possono essere solo darsi alla segnaletica presente. ziato, ad esempio, come le pareti dipinte al-
un punto morto. In uno studio sull’evacuazione dai gratta- l’interno di un centro commerciale influisca-
Figura 1 - Fasi di acquisizione della conoscenza spaziale In emergenza, inoltre, le persone tendono cieli è stato evidenziato che le persone han- no il riconoscimento delle uscite di sicurezza
con la creazione della mappa cognitiva di un ambiente a precipitarsi verso gli atri centrali dell’edifi- no utilizzato prevalentemente una scala di ed anche come le persone dichiarino di evi-

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tare di utilizzare le porte su cui era presente Studi effettuati in queste circostanze han- mente irregolari, possono creare confusione zione di sistemi visuali di segnaletica, intesi
un cartello indicante che la loro apertura no evidenziato come solo il 7-8% delle per- ed ostacolare il processo di wayfinding. Nel- come ausili all’orientamento, ci troveremmo
avrebbe generato un allarme. sone abbia notato la presenza della segnale- la BS 7974 (Application of fire safety engi- nella situazione paradossale di progettare
tica di sicurezza durante la fuga (5), eviden- neering principles to the design of buildins - oggetti per risolvere problemi posti da altri
Segnaletica ziando come la localizzazione della segnale- Code of pratiche), ad esempio, agli edifici, oggetti. Perché la presenza di un sistema di
tica nel campo visivo abbia un’influenza fon- che per complessità e dimensioni possono segnaletica, seppur necessario, è, di fatto,
La segnaletica viene solitamente utilizzata damentale su quello che sarà il suo succes- presentare difficoltà nel wayfinding durante un passo verso l’accumulo e il rumore infor-
per indirizzare verso un’uscita o altri presidi sivo utilizzo (Figura 2). un’evacuazione e la gestione dell’emergen- mativo”(6).
che altrimenti potrebbero richiedere del tem- za, viene dedicata particolare attenzione, as-
po per essere localizzati. Elementi standard, Configurazione della pianta sociando valori dei tempi di pre-movimento Il contributo
l’uso di un particolare codice colore e un superiori ad altri. della segnalazione luminosa
maggiore accesso alle informazioni visive fa- Nell’interazione con l’ambiente, le persone
cilitano questo riconoscimento. cercano di attribuire agli oggetti proprietà “Una domanda che l’approccio al wayfin- Negli ambienti di grandi dimensioni si può
Considerando la pressione temporale e lo come la simmetria, la regolarità e la continui- ding non può non porsi è questa: è l’ambien- ottenere maggior efficacia comunicativa pro-
stress durante un’emergenza, gli indizi relati- tà. Le rappresentazioni grafiche degli edifici te deve presentarsi già segnato, come siste- gettando sistemi con segnaletica luminosa,
vi alle uscite devono essere chiaramente vi- che possiedono queste caratteristiche, per- ma che guida esplicitamente le nostre azio- le cui prestazioni siano in grado di garantire
sibili e facilmente accessibili, specialmente mettono agli utenti di crearsi delle mappe ni, oppure siamo noi - con la nostra attività un adeguato contributo dell’illuminazione di-
in ambienti in cui è già presente un’abbon- cognitive migliori, in grado di facilitare il pro- interpretativa - che di fatto segnamo la stra- retta, integrata con quella indiretta, quest’ul-
danza di stimoli ambientali (illuminazione, in- cesso di wayfinding. da? Se infatti l’attenzione ergonomica al tima costituita dalla luce riflessa e/o dalla lu-
segne, cartelloni, ecc.). Corridori discontinui, come poligoni com- wayfinding dovesse limitarsi solo all’elabora- ce ambientale.
L’attivazione emotiva riduce peraltro la plessi che non si chiudono, layout con corri-
gamma di informazioni che le persone sono doi concentrici, interni indifferenziati e simili,
in grado di utilizzare ed anche una riduzione in cui gli occupanti sono incapaci di orientar-
del campo percettivo. si in relazione all’esterno o layout legger-

Figura 2 - Il contenuto informativo della segnaletica di sicurezza può risultare compromesso da altri stimo-
li ambientali, che risultano più percepibili della cartellonistica, benché sia dimensionata nel rispetto della vi-
gente normativa

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A tal proposito va considerata con atten- traverso elaborati grafici progettuali difficil- da soli. Nel merito i seguenti tre aspetti
zione la geometria dell’illuminazione, perché mente leggibili da parte dei non addetti, fa- vanno considerati con particolare atten-
ABC DELLE PROCEDURE
le persone riescono a vedere più facilmente cendone perdere il potenziale contributo al zione: possibili ambiguità nella spiegazio- DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
fonti luminose ad una certa distanza, ma che processo di wayfinding. ne delle informazioni, concordanza, in
si trovano sulla loro linea ottica rispetto ad Per riuscire ad estrarre informazioni da tali modo che tutti gli oggetti nella mappa Manuale ad uso dei lavoratori
altre più vicine, la cui percezioni viene com- mappe, con l’obiettivo di creare un “senso siano dello stesso tipo, e segnaletica,
Informazione dei lavoratori
promessa dalle modeste prestazioni della vi- dello spazio”, è possibile attingere agli esiti perché le icone utilizzate dovrebbero es- ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81
sione periferica. delle ricerche nel campo del design e della sere chiaramente comprensibili da non Titolo I, Sez. IV, art. 36 e del D.M. 10/3/98
Una corretta pianificazione di questi siste- comunicazione grafico-visiva che hanno evi- rendere necessaria una leggenda.
Sandro Marinelli
mi si può conseguire impiegando luci stro- denziato l’importanza di alcuni criteri, tra i
boscopiche, le cui prestazioni sono state quali: – Pragmatica: ne va considerata l’utilità, EPC Libri, edizione giugno 2008
considerate nell’ambito di una ricerca con- perché un buon design dovrebbe tenere pagine 32
formato 115 x 165 mm
dotta negli Stati Uniti dall’NFPA(7). – Completezza, nel senso che la mappa in considerazione come, dove e quando prezzo € 4,50 - Fasce di sconto:
deve contenere tutte le informazioni ne- l’informazione viene usata. 10 copie Euro 3,00 cad.
cessarie per adempiere ad un determina- 50 copie Euro 2,30 cad.
oltre 100 copie Euro 1,80 cad.)
Il contributo delle mappe to compito. Poiché tali mappe devono fornire a chi le
“voi siete qui” consulta informazioni correnti circa la sua ISBN 978-88-6310-047-1
– Percettibilità, chiarezza sintattica e confu- posizione nell’ambiente, le seguenti indica-
Le mappe del tipo “voi siete qui” (traduzio- sione visiva, affinché le caratteristiche zioni possono aiutare i processi di orienta-
ne letterale dall’inglese You-Are-Here, YAH) grafiche rilevanti, una volta rappresentate mento: L’articolo 36 del D.Lgs.
si pongono l’obiettivo di aiutare le persone a nella mappa, possano essere percepite e 81/2008, impone al da-
individuare la loro posizione nel contesto di identificate facilmente: la confusione visi- – Posizionamento generale: va posta atten- tore di lavoro di “prov-
vedere affinché ciascun
un edificio e identificare dove sono collocate va è uno dei maggiori ostacoli a una faci- zione alla valutazione degli aspetti am- lavoratore riceva un’ade-
le possibili uscite, con i percorsi per raggiun- le percezione. bientali basati sulla complessità e sulle guata informazione sulle
gerle. caratteristiche strutturali; gli studi ineren- procedure che riguarda-
no il pronto soccorso, la
Anche se richiamate da molte norme, non – Chiarezza semantica: simboli e caratteri- ti a questi aspetti sottolineano l’importan-
lotta antincendio e l’eva-
sempre vengono redatte con la necessaria stiche della mappa devono essere per- za di distinguere fra l’orientarsi in am- cuazione dei luoghi di la-
attenzione, e limitandone la proposizione at- meati di significato ed i simboli spiegarsi bienti esterni e l’orientarsi in ambienti in- voro”, mentre il D.M.
terni. 10/3/98 ha fissato “i criteri generali di sicurez-
za antincendio e per la gestione delle emer-
Posizionamento, va posta attenzione alla genze nei luoghi di lavoro”. Questo opuscolo è
loro posizione. È molto importante consi- stato predisposto per essere distribuito a tutti i
derare l’uso delle asimmetrie per facilita- lavoratori in azienda al fine di dar loro un’infor-
mazione rapida e facilmente comprensibile su
re la loro individuazione. Una parte asim- cos’è un’emergenza, cosa bisogna fare quan-
metrica di un ambiente è facilmente iden- do si verifica, come è fatto unpiano d’emer-
tificabile sulla mappa, così la sua forma, genza, come si deve svolgere un’esercitazione
antincendio, come deve avvenire lo sfollamen-
che, combinata con il simbolo “voi siete
to, qual è la segnaletica di avvertimento.
qui” sulla mappa, fornisce più indizi per la
sua localizzazione. Datori di lavoro, addetti al servizio di preven-
zione e protezione, responsabili della sicurez-
za, lavoratori, consulenti, professionisti.
– Corrispondenza: le mappe dovrebbero
permettere di stabilire una corrisponden- Per acquistare il prodotto compila la cedola
za fra l’informazione rappresentata e a pag. 139 o contatta il Servizio Clienti EPC
Tel. 06/33245277 Fax 06/33111043
quella immediatamente percettibile. libri@epclibri.it

Altri aspetti che possono facilitare l’orien-


tamento sono il suo allineamento all’ambien-
Figure 3a e 3b - Esempio del possibile contributo degli indicatori ambientali (Landmark) nella definizione di te, in modo che sia orientata con la parte al-
un percorso di esodo ta che corrisponde a ciò che si trova di fron-

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te a chi la consulta, altrimenti la sua efficacia È stato in particolare più volte evidenziato
è nulla, gli elementi architettonici, che costi- come le persone rispondano in modo molto Piano di evacuazione dellʼedificio scolastico
tuiscono i Landmark naturali, e il simbolo lento alle segnalazioni erogate attraverso si-
“voi siete qui”. stemi di allarme acustici, al contrario, invece,
Quest’ultimo localizza la persona nell’am- delle situazioni in cui le informazioni venga-
biente e la orienta rispetto a ciò che la cir- no loro fornite sotto forma di messaggi voca-
conda: tale doppia funzione potrebbe esse- li con adeguato contenuto informativo. La
re raggiunta combinando un puntino con conoscenza riduce, infatti, le possibili mani-
una freccia o attraverso un simbolo di forma festazioni di panico, mettendo le persone in
triangolare, facilitando l’orientamento e per- grado di attuare processi decisionali corretti
mettendo di determinare il percorso da se- in relazione alle condizioni del contesto in cui
guire verso una determinata direzione. L’alli- si muovono.
neamento della mappa e l’orientamento dei In questi casi la comunicazione verbale
simboli dovrebbero corrispondere. deve essere semplice, diretta e veritiera: i
tentativi di minimizzare la situazione posso-
– Allineamento del testo nella mappa: il te- no arrecare confusione, impedendo alle per-
sto dovrebbe generalmente poter essere sone di rispondere in modo appropriato.
letto senza richiedere di girare la testa.
Conclusioni
– Ridondanza: può avere impatti sia negati-
vi che positivi: combinare i principi appe- I problemi appena discussi e la loro ricadu-
na ricordati può facilitare la propria loca- ta sulla sicurezza in caso d’incendio sono
lizzazione, l’orientamento e l’individuazio- stati per la prima volta considerati nella Cir-
ne del percorso per raggiungere le uscite colare n. 4 dell’1 marzo 2002 (Linee guida
di sicurezza, ma può condurre ad una per la valutazione della sicurezza antincendio
Figura 5 - La realizzazione delle planimetrie indicanti le vie di uscita richiede una certa attenzione affinché
performance peggiore se, per esempio, nei luoghi di lavoro ove siano presenti perso- ne siano garantiti i contenuti informativi
la complessità visiva o cognitiva rende ne disabili): “Al verificarsi di una situazione di
difficile estrapolare le informazioni dalla emergenza la capacità di orientamento può Bibliografia Ozel F., “How Cognitive Factors Influence Wayfin-
mappa. essere resa difficile dall’inadeguatezza della Pierantoni L. e Prati G., “Il comportamento uma- ding”, NFPA Journal, May/June 1993;
segnaletica presente in rapporto all’ambien- no negli incendi”, Obiettivo Sicurezza, 2/07; Lauria A., “La comunicatività ambientale” in Pae-
Sorana D. “Orientamento e navigazione - La se- saggio Urbano, n. 1/2002.
Il contributo dell’informazione te o alla conoscenza di questo da parte del-
gnaletica visiva negli ambienti complessi” in Anto-
le persone. nio Lauria (a cura di), “Persone ‘reali’ e progetta- Note
Un altro importante fattore che può in- La relativa valutazione deve essere svolta zione dell’ambiente costruito”, Rimini, 2003; (1) Kuipers B., “Modelling spatial knowledge”, Co-
fluenzare il wayfinding in emergenza è rap- anche tenendo conto della capacità indivi- Klipper A., Freska C. e Winter S., “You-Are-Here gnitive Science, 1978;
presentato dalle modalità impiegate per in- duale di identificare i percorsi (e le porte) che Maps in emergencies. The danger of getting lost” (2) Sorana D., “Orientamento e navigazione - La
in Journal of Spatial Science, 2006; segnaletica visiva negli ambienti complessi” in
formare le persone sulle azioni da intrapren- conducono verso luoghi sicuri e del fatto che
Lynch K. , “L’immagine della città”, Venezia, 1964; Antonio Lauria (a cura di), “Persone ‘reali’ e pro-
dere. questi devono essere facilmente fruibili an- gettazione dell’ambiente costruito”, Rimini, 2003;
che da parte di persone estranee al luogo. Arthur P. e Passini R., “Wayfinding - People, sign
(3) Lynch, K. , “L’immagine della città”, Marsilio,
and architecture”, 1992;
In tale ambito è necessario valutare anche 1964;
Bemthorn L. e Frantzich H., “Fire alarm in a public
la mancanza di misure alternative (edilizie, (4) Ozel F., “How Cognitive Factors Influence
building: how do people evaluate information and
impiantistiche o gestionali) rispetto alla car- Way-Finding”, NFPA Journal, May/June 1993;
Visione periferica
choose evacuation exit?”, Lund, 1996;
(5) Ozel F., “How Cognitive Factors Influence
tellonistica, che è basata esclusivamente sui Proulx G., “Occupant behaviour and evacuation”
Asse di visione
Way-Finding”, NFPA Journal, May/June 1993;
segnali visivi”. in Proceedings of the 9th International Conferen- (6) Zingale S., “Segnare la strada. Il contributo
Un’accurata progettazione finalizzata a ce on Fire Protection, Monaco, 2001; della semiotica al wayfinding”, Ergonomia,
rendere più fruibile un ambiente può contri- Proulx, G. e Sime D.J., “To prevent ‘panic’ in an 4/2006;
underground emergency: Why not tell people the (7) The Fire Protection research Foundation, “Di-
buire in modo sostanziale anche ad incre-
truth?“ in Third International Symposium on Fire rect visual signaling as a means for occupant no-
Figura 4 - Modalità di visione di segnaletica luminosa da mentare la sicurezza, in particolare nell’utiliz-
Safety Science, Edinburgo, 1991; tification in large spaces”, NFPA, 2006.
parte di una persona zo dei percorsi.

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