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a costrutti teorici diversi, Gilberto Collinassi è direttore della progettazione presso un ente di formazione
professionale. Diplomato all'ITI "Malignani" di Udine, ha lavorato due anni in Danieli&C
e cinque anni in Olivetti&C per passare poi, nel 1985, in EnAIP Friuli Venezia Giulia
ma presuppongono tecniche dove prima dell'attuale ruolo ha ricoperto incarichi di docenza, coordinamento,
progettazione formativa, direttore del centro servizi formativi del Friuli.
In copertina
Tze-Li Huang
Omaggio al signor Mark Lombardi, maestro nel disegnare le mappe
Collezione privata, 2011
Promozione e distribuzione
Dehoniana Libri SpA ISBN 978-88-97356-01-1 L'Archivio di mappe concettuali esperte ed esempi, messe a
Finito di stampare disposizione da Apprendistato.fvg.it e da EnAIP FVG, è consultabile
nel mese di marzo 2011
da Tipografia Negri, Bologna euro 14,50 Come rappresentare il pensiero all'indirizzo http://cmap.enaip.fvg.it/MAPPE_PER_APPRENDERE
Le mappe per apprendere
Come rappresentare il pensiero
Bibliografia
48
Questo manuale è frutto delle
esperienze da noi condotte
Leggete attentamente, studiate con impegno, fate fatica, nell’ambito di attività formative
che il diavolo vi porti, e sarete ricompensati.
Pier Luigi Amietta e di ricerca metodologica.
[…] ogni conoscenza è una risposta a una domanda.
[…] Nulla va da sé. Nulla è dato. Tutto è costruito.
Siamo pertanto grati a
Gaston Bachelard
EnAIP Friuli Venezia Giulia
e ad Apprendistato.fvg.it.
per avere avuto l’opportunità
di approfondire lo studio teorico
e di sperimentare praticamente
l’efficacia di questo strumento
didattico, e soprattutto per
la possibilità offerta ai lettori
di accedere all’archivio on-line
di mappe esperte ed esempi
che EnAIP FVG
ed Apprendistato.fvg.it stanno
costruendo.
Ringraziamo infine Tiziana,
Riccardo e tutti i numerosi
colleghi e allievi che, in diversi
modi, hanno collaborato
alla riuscita del volume.
Anna Giglioli
Gilberto Collinassi
3
Introduzione: economia
e società della conoscenza
Gilberto Collinassi, Enaip Friuli Venezia Giulia
5
zioni complessive del processo e non della variabile impianti, privilegiando
le economie di scopo rispetto alle economie di scala.2
Le prestazioni in termini di efficacia ed efficienza derivano più dal “tempo
di processo” che dall’efficienza delle singole fasi o componenti: le organizza-
zioni sono diventate “knowledge intensive”, ove la conoscenza è la risorsa
più critica.
Ciò comporta traguardi di apprendimento più alti di quelli ai quali
abitualmente rinvia l’ambito dei contenuti, introducendo notevoli ele-
menti di complessità nella formazione. Tale complessità deriva proprio
dalla diminuita forza di indirizzo del contesto organizzativo:3 l’organiz-
zazione è sempre più “knowledge” e “learning”, aspetti entrambi prima
individuali che non organizzativi. Questo spiega perché le questioni
della formazione stiano diventando sempre più le questioni dell’appren-
dimento.4
Ne consegue un ruolo centrale dell’individuo come risorsa, capitale
umano di conoscenza che non possiede solo abilità di ordine tecnico, ma
capace di costruire, arricchire e/o modificare nel corso dell’intera esistenza
il proprio patrimonio cognitivo.
L’Europa intende trasformarsi in una knowledge based society, una
società basata sulla conoscenza, all’interno della quale tutta la popolazione
opera in un’ottica di Lifelong Learning (apprendimento continuo per l’inte-
ro arco della vita). Caratteristica fondamentale del Lifelong Learning, oltre
all’arco temporale che abbraccia, è che esso si realizza in ambiti di apprendi-
mento formali, non formali e informali;5 inoltre quando parliamo di “cono-
scenza” vanno considerati due aspetti essenziali:
• Essa ha a che fare con la costruzione di senso, l’attribuzione di signifi-
cato. Per sua natura non si crea dal nulla, ma riprende, rielabora e incor-
pora conoscenze pregresse, attraverso complesse operazioni di interconnes-
sione (congiunzione, inclusione, implicazione) e di separazione (differen-
ziazione, opposizione, selezione, esclusione). “La conoscenza pertinen-
te è quella capace di collocare ogni informazione nel proprio con-
testo e se possibile nell’insieme in cui si inscrive [...] la conoscen-
za progredisce principalmente non con la sofisticazione, la forma-
lizzazione e l’astrazione, ma con la capacità di contestualizzare e
di globalizzare.”6
• Solo se, e quando, è condivisa la conoscenza ha la possibilità di evolve-
re: se un individuo sa qualcosa e la insegna agli altri, la sua conoscenza
si diffonde e si moltiplica arricchendo tutti, compreso egli stesso.
Di fatto la conoscenza è un processo intimamente correlato al soggetto che
conosce e apprende e allo stesso tempo è il risultato di questo processo frutto
di un percorso incrementale dato dalla condivisione e dal confronto con le
conoscenze degli altri (a cominciare dal bagaglio culturale ereditato dalle
generazioni precedenti).
2
Capucci U., Business, strategia, competenze, Milano, Guerini e Associati, 2000.
3
Quaglino G.P., Adultità - Formazione e lavoro, Milano, Guerini e Associati, 16, 2002.
4
La Rosa M., Dalla pratica alla teoria per la formazione, Sociologia e formazione, Roma, ISFOL 2006.
5
Attribuiamo alle tre tipologie di apprendimento il seguente significato:
formale: si realizza in ambienti specificamente strutturati per la formazione, è consapevole e pianificato (in
termini di obiettivi, tempi e supporti all'apprendimento);
non formale: si realizza in ambienti non necessariamente strutturati per la formazione (ad esempio il luogo di
lavoro), ma è consapevole e pianificato (in termini di obiettivi, tempi e supporti all'apprendimento);
informale: è l'apprendimento che deriva da attività correlate al lavoro quotidiano, alla famiglia o ricreative.
Esso non è organizzato e non è necessariamente intenzionale.
6
Morin E., La testa ben fatta, Milano, Raffaello Cortina Editore, 1999.
6
L
Annotazioni
7
Ausubel D.P., Educazione e processi cognitivi: guida psicologica per insegnanti, Milano, Franco Angeli, 1998.
9
cognitiva è priva delle premesse neces- non viene ricordata dopo l’assimila-
sarie per garantire una buona assimila- zione lascia comunque effetti residua-
zione di nuovi concetti, è gioco forza li sul concetto assimilatore e di fatto
applicare inizialmente un apprendi- sulla struttura concettuale; l’informa-
mento di tipo meccanico che potrà zione appresa può essere applicata a
divenire significativo solo in seguito. un’ampia varietà di nuovi problemi o
In effetti, l’apprendimento mecca- contesti, garantendo così un’elevata
nico richiede nelle fasi iniziali meno generalizzazione delle conoscenze,
sforzo ed è il più efficace per richia- caratteristica indispensabile del pen-
mare le conoscenze apprese nel- siero creativo.
l’esatta forma in cui sono state imma-
Infine, l’apprendimento significati-
gazzinate. Tuttavia alcuni studi dimo-
vo comporta l’attivazione, da parte
strano che la maggior parte di quan-
del soggetto che apprende, di mecca-
to appreso in questo modo a scuola
nismi di tipo metacognitivo: la consape-
viene persa entro 6-8 settimane.
volezza delle proprie conoscenze e
Con l’apprendimento significativo degli strumenti e delle strategie adot-
le conoscenze acquisite sono ricorda- tate per apprenderle e utilizzarle nei
te più a lungo; l’apprendimento suc- vari contesti, in un’attività che con-
cessivo di argomenti simili diviene sente di conoscere e dirigere gli stessi
sempre più facile; l’informazione che processi di apprendimento.
10
Annotazioni
U
Piergiuseppe Ellerani, Libera Università di Bolzano
13
diversi, ma presuppongono tecniche sensi o che suscitano una risposta dato che fornisce un’efficace visione per l’apprendimento dalle conclusio-
convenzionali con finalità diverse, emotiva (interesse). d’insieme che aiuta il cervello a fare ni di recenti ricerche in ambito neuro
come evidenziato nella mappa con- associazioni, a richiamare pensieri e scientifico.
Tenendo conto di questi risultati,
cettuale proposta. Esse presentano stimoli a partire dagli elementi pre-
Buzan coniò il termine radiant thin- In ambito scolastico la tecnica delle
comunque evidenti similarità e si esistenti e a generare nuove idee,
king per indicare il modo naturale in mappe mentali si rivela particolar-
sono dimostrate entrambe utili in non pensate prima.
cui funziona il cervello, che imma- mente utile per:
ambito didattico per favorire proces-
gazzina qualsiasi sensazione, ricordo Le mappe mentali, per massimizza-
si di apprendimento, in particolare • la comprensione di un testo: la
o pensiero in una serie di infinite re l’impatto percettivo, utilizzano ele-
con studenti “nativi digitali” (New realizzazione di una mappa di un
associazioni che procedono a retico- menti ulteriori rispetto al testo, come
Millennium Learners)8 che apprendo- testo appena letto aiuta a riconosce-
lo e non in modo lineare o sequen- colori, codici e altri espedienti grafici
no meglio attraverso le immagini ed re le idee importanti, a esplicitare
ziale, riflettendo di fatto le reti neu- (dimensioni diverse; frecce; simboli;
elaborano le informazioni secondo le relazioni tra i contenuti, a eviden-
ronali sottostanti. figure geometriche; figure tridimen-
processi non lineari. ziare le relazioni e a collegare le
sionali; immagini creative associate
Buzan individuò nelle mappe men- conoscenze pregresse con le nuove;
alle idee ecc.) che possono a loro
Le mappe mentali tali un efficace strumento per rappre- • la memorizzazione e riflessione:
volta stimolare la creatività, la memo-
sentare queste strutture associative. le mappe consentono di riassume-
ria e specialmente il richiamo dei dati
Le mappe mentali (Mind maps) Ne derivano dei grafici con una re in una sola immagine pagine e
memorizzati.
sono una tecnica di visualizzazione struttura gerarchico-radiale, organiz- pagine di libri o ore e ore di lezio-
grafica per rappresentare strutture zata intorno a una sola e unica idea- Originariamente introdotte come ni, di rielaborare in modo attivo i
di pensiero complesse in modo sin- base, posizionata al centro dello metodo efficace per prendere appun- contenuti e di utilizzare anche la
tetico e sinottico. Sviluppate da Tony schema, dalla quale si diramano ti e per “tracciare” attività di brain- memoria visiva attraverso l’uso di
Buzan negli anni settanta, sono ispi- verso l’esterno, in tutte le direzioni, storming, le mappe mentali sono colori, simboli, icone, frecce, evi-
rate ad alcune scoperte circa i mec- le idee correlate a quella di parten- finora state utilizzate in ambiti di denziatori di testi;
canismi cerebrali attivi durante i pro- za. A ognuna di queste idee “discen- applicazione che richiedono una
cessi di apprendimento. In particola- denti” se ne possono poi associare gestione della conoscenza distribuita. • la stesura di un elaborato o di un
re è emerso che il cervello umano altre con lo stesso metodo, dando Attività di brainstorming; analisi e la progetto: aiutano a richiamare alla
ricorda soprattutto: i primi e gli ulti- vita a una struttura dinamica che valutazione di processi di problem mente le proprie esperienze e
mi elementi presentati (primacy e non esplicita il senso delle associa- solving e decision taking; organizza- conoscenze e a organizzarle e sono
recency effect); gli elementi associati zioni e che prevede un punto di par- zione di attività operative quali il pro- un valido strumento preliminare
con altri dati e conoscenze già imma- tenza nel centro ma non una fine ject management, impostazione e di pianificazione: attraverso varie
gazzinate o collegate ad altri aspetti predefinita. Ogni parola in una progettazione di documenti. fasi, si arriva alla stesura della
di ciò che si sta imparando; gli ele- mappa mentale costituisce in effetti mappa ideativa del testo che preve-
In generale questo tipo di stru- de l’organizzazione in sequenze;
menti particolarmente enfatizzati il possibile centro di un’altra mappa.
mento è utile per tutte le applicazio-
perché in qualche modo unici o Proprio la loro struttura dinamica • lo sviluppo delle facoltà diver-
ni nelle quali la creatività assume
eccezionali; gli elementi che coinvol- favorisce il processo di generazione genti del pensiero creativo, della
un’importanza di primo piano. Le
gono in modo particolare uno dei delle idee e di recupero dei ricordi, fantasia, dell’originalità e dell’in-
mappe mentali costituiscono uno
strumento per la raccolta e la gene- ventiva così da favorire ulterior-
razione delle idee mediante associa- mente la costruzione e la comuni-
zioni e permettono di rappresentare cazione degli apprendimenti e
in modo sintetico e sinottico una delle idee.
struttura di pensiero anche comples- L’utilizzo delle mappe mentali sti-
sa (un libro, una lezione ecc.), favo- mola la motivazione ad apprendere,
rendone la memorizzazione attraver- promuove una riflessione metacogni-
so la combinazione dei processi di tiva sulla struttura del proprio pensie-
memoria semantica e di quella visiva. ro e sul suo processo di produzione
Esse consentono di prendere (metacognizione) e favorisce la socia-
appunti in breve tempo e di studiare lizzazione e la condivisione della
con metodo e sistematicità, reinter- conoscenza.
pretando le conoscenze, creando Infine, possono risultare utili agli
nuovi collegamenti, consentendo di insegnanti nella progettazione di
imparare molto di più, molto meglio programmi di studio e corsi; nella
e in minor tempo. sperimentazione di metodologie di
Le mappe mentali attivano funzio- apprendimento cooperativo e nella
nalità sia logico-razionali che immagi- spiegazione di un argomento, che
nativo-creative e consentono l’inte- viene favorita dalla rappresentazione
grazione di processi di pensiero di visiva delle parole chiave, delle rela-
tipo analitico e sintetico, integrazione zioni e dei rapporti di gerarchia tra i
questa giudicata molto vantaggiosa contenuti.
8
Pedró F. (a cura di), The New Millenium Learner: Challenging our Views on ICT and Learning, OCSE, Maggio 2006.
14 15
La configurazione è gerarchica con
Le mappe concettuali
la forma di un albero che si ramifica
Proposte da Joseph Novak9 a parti- verso il basso, a partire da un concet-
re dagli anni sessanta, sulla base to-chiave (radice) iniziale.
delle ricerche di Ausubel e in parti- La struttura generale delle connes-
colare della sua teoria dell’apprendi- sioni è di tipo inclusivo, dal generale
mento significativo, le mappe concet- al particolare, dal sovraordinato al
tuali (Cmaps - Concept maps) nascono subordinato, dal concetto più impor-
come metodo grafico per rappresen- tante al meno importante, dall’astrat-
tare e quindi studiare l’evoluzione delle to al concreto.
16 17
argomento e di una disciplina, ossia tuale e il livello raggiunto e in defini-
di quei concetti che, assimilati, provo- tiva misurare l’apprendimento.
cano la riorganizzazione del sistema
Anche le mappe concettuali posso-
cognitivo e che sono essenziali per
no essere disegnate con strumenti
l’acquisizione degli altri concetti (es.
informatici. Ancor più di quelle men-
l’atomo in chimica), e quindi quali
tali, traggono da questi strumenti
concetti dovrebbero essere introdotti
degli innegabili vantaggi data la possi-
prima e quali dopo, a quali dedicare
bilità di poter riorganizzare a piaci-
più tempo o meno tempo, di quali
mento e ripetutamente le relazioni,
verificare con particolare attenzione
anche spaziali, tra i concetti e in gene-
la corretta acquisizione e quali no, in
rale ristrutturare e modificare facil-
modo da favorire la comprensione
mente la mappa. È sperimentato che
concettuale di un dominio di cono-
l’utilizzo del software per la predispo-
scenza e non la memorizzazione di
sizione delle mappe riduce i tempi di
grandi quantità di dati spesso slegati
apprendimento della tecnica e miglio-
tra loro: “spesso le misconoscenze degli
ra sensibilmente la qualità dei primi
alunni o le loro difficoltà nello studio si
elaborati da parte degli studenti. Lo
addensano proprio intorno a tali concetti
strumento migliore attualmente
strutturanti. È importante pertanto che
disponibile è il software Cmap Tools,
l’attività del docente non prescinda mai
un programma completo, a licenza
da essi; al contrario tali nuclei concettua-
gratuita, sviluppato dall’Institute for
li vanno considerati come i capisaldi, le
Human and Machine Cognition della
pietre angolari, che dirigono la costruzio-
University of West Florida, in stretta
ne dell’intero edificio della conoscenza,
collaborazione con Joseph Novak.
senza una piena consapevolezza dei quali
la struttura si rivela precaria ed effimera, La particolare struttura di questo
rischiando di crollare miseramente”.10 applicativo consente non solo di
costruire mappe concettuali in modo
Secondo Novak l’utilizzo delle
molto semplice e intuitivo, ma anche
mappe concettuali consente di supe-
di attivare processi di apprendimento
rare i limiti dei materiali didattici tra-
cooperativo e di condivisione, tra
dizionali, quali i libri di testo, caratte-
allievi di una stessa classe, tra diverse
rizzati da percorsi obbligati di scoper-
classi all’interno dello stesso istituto,
ta, sicuramente significativi per l’au-
tra studenti e/o docenti di istituti e
tore del testo ma non necessariamen-
scuole diversi. Attraverso il program-
te per gli studenti, dato che ognuno
ma è infatti possibile accedere alla
possiede una struttura cognitiva per-
rete mondiale di server messi a dispo-
sonale differente da quella di ogni
sizione dall’IHMC per la condivisione
altro e frutto delle proprie esperienze
di mappe concettuali, sui quali pub-
affettive e cognitive.
blicano e condividono mappe concet-
Inoltre sono stati evidenziati i van-
tuali di tutti i tipi centinaia di istituti
taggi derivanti dalla costruzione col-
scolastici e universitari in tutto il
laborativa delle mappe, che costrui-
mondo. L’applicativo consente anche
scono e mettono in comune significa-
di creare mappe concettuali interatti-
ti attraverso processi di confronto,
ve, che possono divenire veri e propri
negoziazione, decostruzione e rico-
oggetti riutilizzabili di apprendimen-
struzione profondi.11
to (ORA), attraverso l’integrazione
Nelle attività di valutazione le con video, file audio, file testuali, col-
mappe concettuali sono uno stru- legamenti ipertestuali. Nel sito IHMC
mento molto potente se ben padro- dal quale si scarica il programma:
neggiato: consentono di misurare la
http://cmap.ihmc.us/conceptmap.html
comprensione e diagnosticare la non
comprensione, verificare le capacità si trova un esempio molto sofisticato
organizzative, identificare le abilità di un simile utilizzo delle mappe, con
cognitive, la profondità dell’elabora- le quali sono state costruite tutte le
zione, il background culturale e pagine del sito, di cui viene qui pro-
conoscitivo, il cambiamento concet- posta la pagina principale:
10
Ausubel, Educazione e processi cognitivi cit.
11
Novak J.D. e Gowin D.B., Imparando a imparare, Torino, Ed. S.E.I., 1989.
18 19
L
Annotazioni
23
Se quindi è chiaro che l’istruzione apprendistato). Per queste loro caratteristiche, le questo modo lo strumento funge da
e la formazione professionale Malgrado l’accuratezza di queste mappe concettuali possono essere guida anche per l’insegnante, che
dovrebbero favorire e promuovere prove, è ancora in discussione se e in applicate a ogni ambito di conoscen- può auto-monitorare il proprio inse-
forme di apprendimento significati- che misura esse siano in grado di dare za e di esperienza, sia in chiave stret- gnamento.18
vo, che consentano loro di capire e indicazioni adeguate anche su quan- tamente disciplinare che interdisci-
fronteggiare i problemi cognitivi to la prestazione “buona” del sogget- plinare e a qualsiasi argomento, con Come utilizzarle:
insiti negli argomenti di studio per to corrisponda anche a cambiamenti gradi di dettaglio diversi a seconda un suggerimento
poter fronteggiare in seguito i pro- significativi a livello cognitivo. degli obiettivi posti.
blemi concreti della quotidianità e Allo stesso tempo, sono numerose L’elaborazione di mappe, inoltre, Le mappe concettuali possono
della professione, è tuttavia perce- (e sempre di più) le professioni che comporta un’attività di introspezio- essere impiegate in modi diversi e in
zione comune che nei corsisti (ma richiedono sia l’apprendimento di ne e autoanalisi che porta progressi- ogni momento dell’attività didattica,
anche nei formatori) vi sia la ten- abilità che l’apprendimento dei con- vamente all’esplorazione delle pro- ma non sempre gli studenti riescono
denza a privilegiare modalità di cetti e alcune ricerche dimostrano cedure di funzionamento della pro- ad apprezzarne immediatamente
apprendimento meccanico. che migliorando la qualità delle pria mente. Le mappe, quindi, aiu- l’utilità e spesso le considerano uno
Questo rischia di svilire la formazio- conoscenze si ottiene un migliora- tano ad acquisire competenze meta- sforzo aggiuntivo cui faticano ad
ne e di ostacolare l’acquisizione delle mento anche delle abilità (si veda a cognitive e a promuovere l’appren- attribuire un reale “valore d’uso”.
competenze oggetto della formazio- questo proposito lo studio di Smith15 dere ad apprendere. Infatti, attra- Per questo motivo, la nostra espe-
ne stessa. In particolare “lo sviluppo sull’utilizzo delle mappe concettuali verso le mappe è possibile far riper- rienza ci porta a suggerire ai docenti
del pensiero critico, del pensiero divergen- nel lavoro degli infermieri). correre agli allievi i propri percorsi che intendono adottare questo stru-
te, della creatività sarà del tutto precluso Si tratta di una questione rilevante mentali, facendoli riflettere sui cam- mento di permettere agli allievi di
ad allievi abituati a ragionare per struttu- perché riguarda sia la capacità del- biamenti inter venuti nelle loro ricorrere alle proprie mappe concet-
re semplici, anche in presenza di interven- l’allievo di applicare correttamente strutture cognitive e sul progressivo tuali durante i momenti di verifica,
ti formativi di ottimo livello, ma non pen- (e creativamente) quanto appreso in grado di complessità maturato nel sia orale che scritta.
sati per incidere, in modo efficace (signifi- ambiti diversi da quello osservato, loro processo di acquisizione della In questo modo si attribuisce valore
cativo, come direbbe Ausubel) sulla strut- sia il possesso da parte sua di strate- conoscenza. allo sforzo di sintesi e riorganizzazio-
tura cognitiva preesistente”.13 gie cognitive utili ad affrontare pro- ne cognitiva svolto dallo studente e
In particolare nella valutazione
blemi nuovi. nello stesso tempo gli si fornisce un
D’altra parte, malgrado un numero formativa, la costruzione di mappe
crescente di formatori si renda conto Se assumiamo l’affermazione di concettuali e la riflessione su di esse, vantaggio strumentale che, pur nei
dell’importanza di favorire un Novak che “gran parte di ciò che si veri- permette al docente di avere limiti dell’efficacia di motivazioni di
apprendimento significativo, di fron- fica nell’insegnamento e/o nell’apprendi- un’istantanea della mappa cognitiva natura estrinseca, può favorire l’ado-
te alla necessità di preparare gli allie- mento dipende dai metodi di valutazione del discente e della sua evoluzione zione delle mappe come supporto
vi ad affrontare prove di fine corso utilizzati”,16 le mappe concettuali, nel tempo. allo studio da parte di tutti, anche di
che richiedono per lo più un trasferi- usate come strumento di valutazione, Basandosi su ciò che vede nella chi non riesce a coglierne subito il
mento e un uso limitati della cono- diventano uno strumento prezioso a mappa concettuale il docente può valore in termini di apprendimento
scenza in nuovi contesti (test, verifi- supporto della formazione. D’altra capire dove ancorare i concetti che significativo.
che prestazionali ecc.), “è difficile tro- parte lo stesso Novak le propone egli proporrà durante le lezioni, in D’altra parte, se la mappa concet-
vare il tempo per portare i discenti dai come strumenti che possono inco- modo da favorire processi di appren- tuale consente all’insegnante di veder
modelli di apprendimento meccanico ai raggiare l’apprendimento significati- dimento significativo. Il docente può rappresentato il modo in cui l’allievo
modelli di apprendimento significativo e vo e allo stesso tempo preparare gli utilizzare le mappe concettuali per riesce a trasformare la sequenza
completare allo stesso tempo il programma allievi per le verifiche prestazionali.17 permettere agli studenti di avere uno discorsiva di un testo o di una lezione
sul quale si basa l’esame”.14 strumento di rilevazione del loro stes- in una logica sintetica e connessioni-
Attraverso le mappe concettuali è
so apprendimento. sta, lasciare che lo studente consulti
Nella formazione professionale infatti possibile analizzare il proces-
Per mezzo delle mappe gli allievi la propria mappa durante un’interro-
sono sempre più diffusi e utilizzati so di costruzione e sviluppo delle
non si sentono vincolati a eseguire gazione o una prova scritta, gli per-
metodi di progettazione per compe- conoscenze di un soggetto in un
una performance limitativa del pro- mette di valutare la capacità dello stu-
tenze, cui corrispondono prove di determinato ambito: la mappa è la
prio apprendimento (ad esempio: la dente di realizzare il processo com-
valutazione sommativa basate sull’os- riproduzione grafica di un settore
risposta a una domanda di un test a plementare, ossia di passaggio dalla
servazione e sulla misurazione di per- conoscitivo, di cui rappresenta i
risposta chiusa), ma sono liberi di comprensione sintetica di un argo-
formance, simulate, come nei corsi concetti-chiave che rivestono parti-
esprimere la propria particolare mento a una sua esplicazione argo-
di Qualifica di Base Abbreviata e Post colare significato nell’argomento o
acquisizione di conoscenza e rappre- mentativa attraverso la ricchezza
Diploma, o reali (prestazioni agite problema, visualizzandone nello
sentarla come meglio credono. In degli elementi del discorso.
sul luogo di lavoro valutate attraverso stesso tempo le relazioni (di causa-
griglie di osservazione, come in effetto, di inclusione ecc.).
13
Costamagna, Mappe concettuali e apprendimento significativo cit.
14
Novak J.D., Apprendimento Significativo e Mappe Concettuali alla base di un Nuovo Modello Educativo.
Convegno internazionale “La Qualità dell'integrazione scolastica”, Rimini, 2003.
15
Smith B.E., Linking theory and practice in teaching basic nursing skills, in “Journal of Nursing Education”, 31 (1),
1992.
16
Novak, L'apprendimento significativo cit.
18
17
Novak, Apprendimento Significativo e Mappe Concettuali cit. Novak, Ibid.
24 25
L
Annotazioni
19
Novak, L'apprendimento significativo cit.
29
Riassumendo le raccomandazioni graficamente: La mappa in questo caso potrebbe
Comporre la domanda focale contenere la definizione di cellula e
la sua funzione, le tipologie di cellu-
È ponendo le giuste domande che la e le caratteristiche e gli elementi
s’impara, non fornendo risposte. che le contraddistinguono e diffe-
Una domanda correttamente posta renziano.
spiana la strada all’apprendimento È anche possibile che una domanda
significativo. focale generica riassuma in sé tutte
La domanda focale utilizzata per e sei le domande sopra indicate: ad
costruire la mappa concettuale rap- es. in una mappa su La Divina
presenta la chiave di interpretazione Commedia, di fronte alla possibile
e quindi di comprensione del tema, domanda focale: “Cos’è La Divina
poiché consente di concentrare l’at- Commedia?” ci si può attendere di
tenzione sui significati principali: uno fatto che essa copra tutte le aree di
stesso argomento o testo può suscita- significato (che tipo di opera è,
re diverse domande, alcune più perti- come è costruita e scritta, chi ne è
nenti, altre meno. Per questo motivo l’autore, quando e dove fu scritta,
è importante dedicare il tempo di cosa tratta ecc.).
necessario a comporre domande In questo caso può essere di aiuto
focali ben fatte se si vogliono ottene- chiedere agli allievi di esplicitare la
re mappe congruenti ed efficaci. domanda focale aggiungendo inter-
In generale possiamo dire che la rogativi più specifici:
stessa domanda focale trae origine in ad es. “Cos’è La Divina Commedia e
realtà da altre domande. Alcune indi- di cosa tratta (com’è strutturata, chi
cazioni possono aiutarci in tal senso. ne è l’autore, quando, dove e per-
ché la scrisse)?”
• Di fronte a un argomento è sem-
pre consigliabile partire dalla cosid- • Nel caso in cui la mappa derivi da
detta regola delle 5 W del giornali- un testo dato (manuale, libro, arti-
smo anglosassone (Who - What - colo ecc.) ma anche da una comu-
When - Where - Why: Chi - Che cosa nicazione (conferenza o lezione e
- Quando - Dove - Perché), arricchi- relativi appunti), è sempre opportu-
ta dalla domanda hoW (Come) e no identificare il messaggio che il
valutare quale/i domanda/e fra testo o l’autore intende trasmette-
queste appaiono più pertinenti e re, perché questo facilita la compo-
sono quindi da selezionare e ripor- sizione della domanda focale.
tare nella domanda focale. Perciò innanzitutto bisognerebbe
Ad es. nella costruzione di una chiedersi: “Che cosa vuole comuni-
mappa sulla cellula le aree di signi- care, cosa vuole dire (l’autore, il
ficato più importanti potrebbero testo)?”. Ovviamente per far questo,
riguardare il Cosa e il Come, di con- spesso è necessario attivare processi
seguenza la domanda focale all’ori- inferenziali per integrare e andare
gine della mappa potrebbe essere: oltre le informazioni contenute nel
“Cos’è la cellula e quali sono le sue testo, il che permette di compren-
tipologie?” derlo meglio.
N.b.: Questo schema è un ibrido: diagramma di flusso combinato con mappa concettuale.
Rielaborazione dal sito http://cmap.ihmc.us/
30 31
Struttura di una mappa • Concetti-luogo: oltre al significato Per realizzare una buona mappa • Generalizzazione: trasformazione
concettuale spaziale rimandano ad altri signifi- concettuale sono quindi necessarie di casi particolari in affermazioni
cati (es. Quirinale, Montecitorio, alcune operazioni logiche che consen- generali, di più informazioni in una
Lo schema seguente riassume gli Pentagono ecc.). tono di “etichettare” i concetti in sola parola-concetto;
elementi costituitivi di una mappa • Concetti-astrazione: qualità, stati modo corretto, tra le quali ricordiamo:
• Classificazione: suddivisione in
concettuale. Nei paragrafi successivi d’animo, ideali, valori ecc. (es. sicu- • Sintesi: riduzione di più idee o classi, gruppi ecc. attraverso l’uso di
essi verranno analizzati in dettaglio: rezza, libertà, eguaglianza, professionali- concetti a una sola parola-concetto; singole parole-concetto;
tà ecc.).
• Nominalizzazione: trasformazione • Ridefinizione: estrapolazione di
di uno o più proposizioni in una una sola parola-concetto da un
sola parola-concetto; insieme di proprietà e attributi.
Esempio
Nel testo seguente alcune informazioni possono essere considerate seconda-
rie, mentre per le altre è necessario intervenire con processi di sintesi, ridefi-
nizione, classificazione ecc. al fine di comprenderne meglio i significati cen-
trali e quindi esprimerli in forma di mappa concettuale.
Testo di partenza:
Il termine polis (pl. poleis) deriva dal greco pøliq, “città”, ed è usato sia per
indicare la città materiale con le sue strade e i suoi edifici, sia una nuova forma
di governo, come è dimostrato dal fatto che da essa deriva la parola “politica”.
Tale forma di governo è basata:
• sull’uguaglianza di tutti i cittadini;
• sul loro diritto di riunirsi in Assemblea;
• sul diritto dell’Assemblea di votare pro o contro una legge proposta da uno
dei cittadini;
• sul principio di maggioranza, che impone alla minoranza di adeguarsi alla
decisione.
La polis come comunità cittadina e come entità politica indipendente,
era dotata di istituzioni e leggi proprie, corrispondeva a uno spazio geogra-
fico definito e stabile, comprendente la parte urbana, il territorio rurale,
• Concetti-definizione: descrizione l’area di confine, i santuari extraurbani. Il processo di definizione del ter-
Definire i concetti
ritorio e del rapporto con esso era una delle fasi fondamentali della forma-
e le loro etichette o esplicazione di altri concetti (es.
movimento culturale, periodo storico, zione della città.
In una mappa concettuale possia- corrente filosofica ecc.). Poiché in Grecia ogni città era indipendente dalle altre, la polis può essere
mo trovare concetti di diversa natura anche definita una città-Stato.
e a diversi livelli di astrazione. I con- L’etichetta che identifica il concet-
to corrisponde generalmente a un Esempio di riorganizzazione concettuale per la costruzione della mappa:
cetti possono essere definiti come
sostantivo, che può essere accompa- Il termine polis (pl. poleis) deriva dal greco pøliq, “città”, ed è usato sia per
regolarità percepite negli oggetti
gnato da un aggettivo (ma solo se indicare la [città materiale] con le sue strade e i suoi edifici, sia una {nuova forma
oppure come eventi. Possiamo quindi
significativo) o da un complemento di governo}, come è dimostrato dal fatto che da essa deriva la parola “politica”.
includere in una mappa concettuale:
indiretto (in particolare di esplicita- Tale {forma di governo} è basata:
• Concetti-oggetto (es. il motore a zione). • sull’uguaglianza di tutti i cittadini;
scoppio, cane, albero, la Legge Biagi
I nomi propri (di persone, luoghi) • sul loro diritto di riunirsi in Assemblea;
ecc.).
e le date non indicano concetti e • sul diritto dell’Assemblea di votare (diritto di voto) pro o contro una legge proposta
• Concetti-evento (es. alluvione, con- perciò non dovrebbero comparire da uno dei cittadini;
certo, festa, lezione ecc.). nella mappa concettuale, a meno • sul principio di maggioranza, che impone alla minoranza di adeguarsi alla deci-
• Concetti-tempo: concetti-evento che non siano esempi o non sia sione.
che indicano scansioni temporali necessario chiarire alcuni concetti e La polis come [comunità cittadina] e come {entità politica indipendente}, era dotata
con caratteristiche specifiche (es. conoscenze facendo riferimento di istituzioni e leggi proprie, corrispondeva a uno [spazio geografico definito] e [sta-
Seconda Guerra Mondiale, Guerra del anche ai nomi propri (ad es. il nome bile], comprendente la parte urbana, il territorio rurale, l’area di confine, i santuari
Golfo, la Rivoluzione Industriale ecc.). dell’autore di un’opera letteraria), extraurbani. Il processo di definizione del [territorio] e del rapporto con esso era
• Concetti-persone: insieme di indi- ai luoghi o alle date (usati come rife- una delle fasi fondamentali della formazione della città.
vidui con caratteristiche specifiche rimento temporale). Poiché in (Grecia) ogni città era {indipendente} dalle altre, la polis può essere
(es. borghesia, i Friulani ecc.). anche definita una città-Stato.
32 33
Legenda gnate da una preposizione. Non è cor- non a semplici parole ma a frasi-lega-
retto, invece, l’uso di sostantivi per me che possono quindi contenere
Polis: concetto-seme (di partenza) della mappa
indicare il rapporto tra i concetti. anche sostantivi, questi però non
(Grecia): trasformazione del complemento di luogo in aggettivo per specifica-
devono mai corrispondere ai concetti
re il concetto-seme Nelle mappe di sintesi di argomen-
chiave utilizzati nella mappa.
Testo in corsivo: concetti ti molto vasti è possibile ricorrere
(Testo tra parentesi): nominalizzazione di verbo portatore di un concetto Esempi
{[Testo tra parentesi]}: sintesi di più concetti in una sola parola concetto: ad es. i
concetti “città materiale”, “territorio”, “spazio geografico definito” possono
essere ricondotti in un unico concetto denominato, nell’esempio, come terri-
torio definito.
20
Novak e Gowin, Imparando a imparare cit.
34 35
Aggiungere esempi Nel caso di mappe sviluppate con Come migliorare la qualità livello gerarchicamente superiore e
e altri elementi strumenti informatici (nelle mappe delle mappe scegliere il termine o le parole più
digitali), è di solito possibile inserire semplici e accurate per indicare la
anche: È consigliabile costruire, per quan- relazione tra i concetti.
Impostata la struttura concettuale, lo
schema può essere integrato da altre • Immagini e disegni to possibile, relazioni dotate di senso • Se ci sono più concetti accomu-
informazioni e riferimenti che comple- compiuto, evitando verbi nella coniu- nati dallo stesso tipo di relazione,
• Riferimenti o collegamenti ad
tano, integrano, chiariscono quanto si gazione del gerundio, pronomi relati- rispetto a un concetto più com-
altre mappe
desidera esporre. In una mappa con- vi e congiunzioni che richiedano di prensivo, evitare di concatenarli
cettuale possiamo quindi inserire: • Collegamenti a documenti di altro tener conto di altri concetti e propo- con “e”, come si farebbe nel testo
genere (testi, fogli elettronici ecc.) sizioni da leggere in sequenza. normale; collegarli invece tutti alla
• Esempi (singoli eventi, singoli
oggetti) Gli esempi vanno inseriti come i
concetti e introdotti con un collega-
• Attributi mento di tipo esemplificativo (ad
• Sensazioni esempio, per esempio); dovrebbero esse-
re graficamente distinti dai concetti
• Giudizi di valore
veri e propri evitando di disegnare il
• Fonti contorno del nodo.
Esempio
36 37
Individuazione dei concetti
Errori da evitare
• Assenza di concetti centrali e/o
La stesura delle mappe concettuali presenza di concetti superflui.
non è intuitiva come quella delle • Ripetizione di concetti.
mappe mentali; soprattutto nelle
prime stesure spesso danno origine a • Difficoltà di denominazione.
errori nella strutturazione dello sche- Relazioni
ma, fra i più frequenti:
• Errata o mancata connessione fra
Organizzazione della mappa due concetti.
• Riproduzione della sequenza • Confusione tra concetti e relazioni.
espositiva del testo. • Difficoltà di denominazione delle
• Trattamento di una gerarchia relazioni.
come sequenza. • Inversioni logiche.
• Errori nella disposizione logica. • Soggetti non esplicitati.
• Non rispetto della relazione di
inclusività.
• Errori sintattici.
Esempi di errori tipici
38 39
5. Omissione delle frasi-legame.
40
Annotazioni La pesatura
Punteggio complessivo: 41
21
Novak e Gowin, Imparando a imparare cit.
43
Punteggio: 10 (2 livelli gerarchici) + 9 (9 proposizioni valide) + 10 (1 legame
trasversale: “imprese devono garantire formazione”)= 29
Questa mappa:
• mostra valide relazioni gerarchiche;
• presenta una gerarchizzazione;
• mostra una struttura di rete integrata;
• indica migliore conoscenza concettuale.
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