Sei sulla pagina 1di 1

Formiamo delle prime impressioni sugli altri a partire soltanto

dal loro viso, processo che richiede alcuni millisecondi. Questi


giudizi veloci formano delle impressioni significative sulle Siamo inclini alla CREDENZA DELLA PERSEVERANZA, cioè
abilità e personalità della persona che abbiamo davanti. Le Una volta formate, le impressioni rimangono influenti a causa rimaniamo convinti di alcune conclusioni alle quali siamo giunti
impressioni iniziali le inseriamo, poi, nei nostri schemi mentali dell'EFFETTO ALONE, ossia ciò che vediamo prima di una anche se a disposizione abbiamo prove che dovrebbero farci
è lo studio su come formiamo impressioni per avere una comprensione completa. persona "colora" come noi vedremo la prossima informazione. cambiare idea.
riguardo ad altre persone e come traiamo delle
conclusioni su di loro.

ESPRESSIONI FACCIALI => Darwin identifica le sei emozioni


universali che gli uomini di tutto il mondo codificano e
decodificano, che sono: rabbia, gioia, tristezza, paura, disgusto
e sorpresa. Esistono altri stati emotivi identificabili, fra cui
l'orgoglio (=vittoria), vergogna (=sconfitta, spalle abbassate e
petto rientrato), ansia, invidia e disprezzo. Diversi studi hanno
dimostrato che le espressioni facciali sono CROSS-CULTURALI
in quanto facenti parte dell'uomo, e non prodotto di una
cultura.

COMUNICAZIONE NON VERBALE, è la SGUARDI, GESTUALITA', TONO DI VOCE, SPAZIO INTERPERSONALE


maniera con cui le persone, => Le loro regole di espressione sono particolari e diverse per
intenzionalmente o non, senza parole ogni cultura di appartenenza. Ogni cultura presenta degli
EMBLEMI, ossia delle definizioni chiare e comprensibili di
vogliono esprimere emozioni e comunicare alcuni gesti, come il segno della mano OK, ma non sono
tratti di personalità attraverso universali.
LA PERCEZIONE SOCIALE
Per decidere quale attribuzione fare, Harold Kelley sviluppò la
TEORIA DELLA COVARIAZIONE => per determinare le cause di
un comportamento, dobbiamo focalizzarci sul tempo, sullo
spazio in cui quest'ultimo si manifesta, e sulle persone CONSENSO, come le persone si comportano di fronte allo
coinvolte. Quando siamo nel processo di formazione di stesso stimolo (farebbero tutti così?)
un'attribuzione, raccogliamo informazioni che sono su come il
comportamento "covaria" o cambia, nel tempo, nel luogo e in SPECIFICITA', come le persone si comportano di fronte ad altri
base all'obiettivo. Le informazioni di covariazioni riguardano il stimoli (lo stesso si comporta così con tutti?)

COERENZA, la frequenza con cui il comportamento osservato e


lo stesso stimolo si verifica nel tempo e in diverse circostanze

Nel fare attribuzioni, le persone utilizzano anche diverse


Possiamo fare due attribuzioni: INTERNA, cioè attribuendo il scorciatoie mentali come l'ERRORE FONDAMENTALE DI
TEORIA DELL'ATTRIBUZIONE (Fritz Heider) => comportamento di una persona per esempio al suo carattere ATTRIBUZIONE (cioè la tendenza a credere che le persone Ciò avviene perchè spesso, quando cerchiamo di spiegare il
cerchiamo di scoprire le motivazioni per le personale; o ESTERNA, in riferimento alla situazione in cui la fanno quel che fanno a causa del tipo di persone che sono, non comportamento di una persona, ci focalizziamo su di lei e non
quali le persone si comportano in un persona si trova. considerando la situazione in cui si trovano). sulla situazione circostante => definita SALIENZA PERCETTIVA
determinato modo, in modo da indagare
sulle emozioni che si nascondono dietro le AUTO-ATTRIBUZIONI: avvengono quando le persone fanno
loro azioni. delle attribuzioni interne per i loro successi, ed esterne per i
loro fallimenti. Si sviluppano in quanto, nel tentativo di
accrescere la nostra autostima, andiamo a distorcere la realtà
(noi vogliamo che le persone pensino bene di noi). L'IPOTESI DI
UN MONDO GIUSTO, cioè il credere che le cose belle capitano
alle persone buone e quelle brutte a quelle cattive ci permette
di evitare pensieri che riguardano la nostra natura morale.

Potrebbero piacerti anche